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Document 52009IP0020(01)

    Crisi nel settore lattiero-caseario Risoluzione del Parlamento europeo del 17 settembre 2009 sulla crisi nel settore lattiero-caseario

    GU C 224E del 19.8.2010, p. 20–23 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    19.8.2010   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    CE 224/20


    Giovedì 17 settembre 2009
    Crisi nel settore lattiero-caseario

    P7_TA(2009)0020

    Risoluzione del Parlamento europeo del 17 settembre 2009 sulla crisi nel settore lattiero-caseario

    2010/C 224 E/05

    Il Parlamento europeo,

    visto l'articolo 33 del trattato CE,

    vista la sua risoluzione del 25 ottobre 2007 sull'aumento dei prezzi dei mangimi e dei prodotti alimentari (1),

    vista la sua risoluzione del 12 marzo 2008 sulla valutazione dello stato di salute della PAC (2),

    vista la sua risoluzione del 22 maggio 2008 sull'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari nell'Unione europea e nei paesi in via di sviluppo (3),

    vista la sua dichiarazione del 19 febbraio 2008 su uno studio e soluzioni all'abuso di potere dei grandi supermercati operanti nell'Unione europea (4),

    vista la sua risoluzione del 26 marzo 2009 sui prezzi dei prodotti alimentari in Europa (5),

    visto il regolamento (CE) n. 72/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009, che modifica i regolamenti (CE) n. 247/2006, (CE) n. 320/2006, (CE) n. 1405/2006, (CE) n. 1234/2007, (CE) n. 3/2008 e (CE) n. 479/2008 e che abroga i regolamenti (CEE) n. 1883/78, (CEE) n. 1254/89, (CEE) n. 2247/89, (CEE) n. 2055/93, (CE) n. 1868/94, (CE) n. 2596/97, (CE) n. 1182/2005 e (CE) n. 315/2007, al fine di adeguare la politica agricola comune (6),

    vista la comunicazione della Commissione al Consiglio, del 22 luglio 2009, sulla situazione del mercato lattiero nel 2009 (COM(2009)0385),

    vista la proposta di regolamento del Consiglio recante deroga al regolamento (CE) n. 1234/2007 (regolamento unico OCM) per quanto riguarda i periodi di intervento 2009 e 2010 per il burro e il latte scremato in polvere (COM(2009)0354) e la sua posizione del 17 settembre 2009 al riguardo (7),

    visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

    A.

    considerando che si è assistito a un drammatico peggioramento della situazione del mercato lattiero-caseario negli ultimi dodici mesi, con i prezzi del latte che sono scesi al di sotto di 0,21 EUR al litro, nonostante l'intervento e le sovvenzioni alle esportazioni, e considerando che numerosi agricoltori stanno vendendo i prodotti lattiero-caseari al di sotto del costo di produzione,

    B.

    considerando che la sopravvivenza di molti produttori di latte dell'Unione europea è oggi seriamente a rischio dal momento che molti sopravvivono soltanto esaurendo i loro risparmi personali, una situazione chiaramente insostenibile che ha spinto i produttori ad organizzare manifestazioni pubbliche di massa in tutta l'Unione europea,

    C.

    considerando che una conseguenza della crisi economica mondiale è stata una considerevole diminuzione della domanda di prodotti lattiero-caseari proprio nel momento in cui l'offerta è aumentata a causa dell'incremento della produzione di paesi terzi come la Nuova Zelanda, l'Australia, l'Argentina, il Brasile e gli Stati Uniti,

    D.

    considerando che nella procedura di bilancio 2009, il Parlamento ha accordato priorità alla creazione di un Fondo speciale dell'Unione europea per i prodotti lattiero-caseari per aiutare il settore nei suoi difficili assestamenti,

    E.

    considerando che il Parlamento ha ripetutamente messo in evidenza la differenza tra i prezzi pagati dai consumatori per i prodotti agricoli nei supermercati e i prezzi ricevuti dai produttori e ha sollecitato un'indagine approfondita sui potenziali abusi di mercato,

    F.

    considerando che la Commissione ha calcolato che nel periodo dal maggio 2006 al maggio 2009 i prezzi pagati dai consumatori per il latte e il formaggio sono aumentati di oltre il 14 %, mentre i prezzi ottenuti dai produttori in alcuni Stati membri sono diminuiti del 40 % in dodici mesi,

    1.

    ritiene che, a causa della persistente situazione critica del mercato lattiero-caseario, siano necessarie misure sia di ampia portata sia a breve termine e sottolinea che le misure adottate dalla Commissione fino ad oggi non sono sufficienti per risolvere la crisi nel settore;

    2.

    si rammarica che la Commissione non sia stata capace di prevedere la gravità della crisi attuale e non abbia proposto prima misure adeguate;

    3.

    invita la Commissione a stabilire con urgenza quali siano le misure che potrebbero portare a una stabilizzazione del mercato e la invita a procedere ad una valutazione approfondita con le parti interessate e gli Stati membri sul futuro del settore lattiero-caseario al fine di analizzare la possibilità di rafforzare i meccanismi di gestione che evitano la volatilità dei prezzi;

    4.

    osserva che fra gli Stati membri si registrano posizioni diverse riguardo alla possibilità di non aumentare le quote latte nel 2010; invita la Commissione a presentare un'analisi dettagliata di tutti i fattori che influiscono sul prezzo ottenuto dai produttori lattiero-caseari, compreso l'aumento delle quote;

    5.

    chiede alla Commissione di applicare le misure necessarie per assicurare che gli alimenti zootecnici importati ottemperino alle stesse norme che i produttori di latte sono tenuti a rispettare all'interno dell'Unione europea, al fine di impedire alle importazioni di prodotti che non rispettano tali norme di compromettere gli sforzi dell'Unione europea volti a migliorare la produzione sostenibile di latte;

    6.

    ribadisce il suo impegno nei confronti della creazione di un Fondo dell'Unione europea per i prodotti lattiero-caseari con una dotazione di 600 milioni EUR per aiutare le organizzazioni di produttori e le cooperative e per sostenere gli investimenti nelle aziende agricole, la modernizzazione, la diversificazione, le misure destinate a zone specifiche, le attività di commercializzazione e i piccoli e giovani agricoltori e ricorda che il Parlamento aveva già avanzato questa richiesta durante la procedura di bilancio 2009;

    7.

    invita la Commissione a proporre misure che aiutino i produttori ad aumentare il valore aggiunto dei loro prodotti e a incoraggiarli a produrre prodotti di alta qualità a base di latte (ad esempio formaggio), in particolare nelle zone in cui esistono poche alternative di produzione;

    8.

    invita la Commissione ad adottare misure immediate per stimolare la domanda di prodotti lattiero-caseari e ritiene che l'estensione dell'ambito di applicazione, della gamma di prodotti e del finanziamento del programma di distribuzione del latte nelle scuole siano un buon esempio di iniziativa fattibile; chiede un più stretto coordinamento tra le direzioni generali della Commissione al riguardo;

    9.

    invita la Commissione a incoraggiare le relazioni contrattuali nell'ambito della catena agroalimentare e a rafforzare le organizzazioni di produttori in modo da equilibrare le relazioni tra i vari attori della filiera e prevenire i rischi del mercato, a titolo di complemento degli altri strumenti di regolamentazione necessari in tale settore;

    10.

    ritiene che sia necessario promuovere in modo specifico la produzione dei produttori lattieri che lavorano in condizioni di svantaggio, naturale o geografico, permanente, ad esempio nelle regioni di montagna, o che applicano una chiara strategia biologica, a motivo del loro valore aggiunto ambientale e culturale e della loro qualità non orientati al mercato;

    11.

    invita la Commissione a formulare proposte per instaurare un equilibrio tra l'offerta e la domanda nel mercato lattiero-caseario dell'Unione europea;

    12.

    invita la Commissione ad esaminare le possibilità di un regime di prepensionamento per i produttori lattiero-caseari, per esempio istituendo un programma di riscatto delle quote, analogo al regime di estirpazione delle vigne previsto dalla OCM del vino;

    13.

    chiede, tenendo presente la dimensione europea della crisi del settore lattiero-caseario, che la Commissione svolga pienamente il proprio ruolo nella ricerca di soluzioni comuni, evitando i trattamenti discriminatori tra gli Stati membri e le distorsioni di mercato derivanti dagli aiuti di Stato;

    14.

    appoggia l'intenzione della Commissione di prendere in esame misure quali prestiti vantaggiosi e sistemi di garanzia reciproca, per contribuire a ridurre la volatilità dei prezzi sui mercati delle materie prime agricole;

    15.

    sostiene l'utilizzazione immediata del latte in polvere per alimentare i vitelli come modo per aumentare la domanda di prodotti lattiero-caseari;

    16.

    ricorda che un'etichettatura chiara dei sostituti dei prodotti lattiero-caseari quali il formaggio e altri prodotti non a base di latte è di vitale importanza, e che dovrebbe includere la specificazione delle materie prime e del paese d'origine; insiste che i prodotti etichettati come «prodotti lattiero-caseari» devono contenere latte animale o prodotti a base di latte animale;

    17.

    al fine di aiutare gli agricoltori a superare la crisi attualmente in atto in particolare nel settore lattiero-caseario, invita la Commissione ad aumentare senza indugio l'importo massimo degli aiuti di Stato de minimis per tutti i settori agricoli produttivi portandolo da 7 500 EUR a 15 000 EUR, in deroga al limite nazionale stabilito per gli aiuti di Stato;

    18.

    riconosce che prezzi più convenienti per i mangimi contribuirebbero a ridurre i costi di produzione per i produttori lattiero-caseari;

    19.

    accoglie con favore la proposta della Commissione di estendere il periodo d'intervento per il burro e il latte scremato in polvere al 28 febbraio 2010 e ritiene che almeno a breve termine il prezzo d'intervento debba essere aumentato; riconosce che tale aumento sarebbe una misura d'urgenza volta a controbilanciare gravi squilibri del mercato e non una soluzione a lungo termine;

    20.

    chiede l'estensione dello stoccaggio privato ai formaggi e la definizione di livelli adeguati di sostegno in modo che tale misura sia efficace, come pure un aumento del numero di paesi terzi - quali gli Stati Uniti - verso i quali i prodotti caseari dell'Unione europea possano essere esportati con restituzioni all'esportazione;

    21.

    invita la Commissione ad esaminare, a più lungo termine e una volta che le restituzioni all'esportazione siano soppresse, il modo in cui gli stanziamenti corrispondenti possano essere mantenuti nel settore lattiero-caseario;

    22.

    invita la Commissione a consentire l'assicurazione dei crediti all'esportazione agricola come avviene negli Stati Uniti;

    23.

    invita la Commissione a migliorare la trasparenza dei prezzi all'interno della catena di approvvigionamento alimentare dal momento che i prezzi al consumo in molti Stati membri restano vistosamente alti nonostante il fatto che i prezzi alla produzione siano drasticamente diminuiti;

    24.

    invita la Commissione a presentare senza indugio la sua comunicazione sui prezzi degli alimenti in Europa; ricorda che il Parlamento da tempo chiede alla Commissione di effettuare indagini su eventuali abusi di potere di mercato nella catena di approvvigionamento alimentare, in particolare nel settore lattiero-caseario, e ritiene che sia ormai più che tempo di procedere a tale accertamento;

    25.

    invita la Commissione ad applicare a livello dell'Unione europea un codice di condotta che disciplini le relazioni fra distributori e produttori;

    26.

    ritiene che vi sia la necessità di istituire un sistema trasparente che controlli i prezzi delle materie prime, in particolare i prezzi pagati dai consumatori;

    27.

    prende atto con rammarico che le conclusioni del Consiglio dei ministri del 7 settembre 2009 non abbiano proposto una soluzione concreta per superare rapidamente la crisi nel settore lattiero-caseario europeo, che colpisce tutti i produttori dell'Unione europea senza eccezione;

    28.

    invita la Commissione ad opporsi con forza alle iniziative di alcuni Stati membri volte a rinazionalizzare la Politica agricola comune;

    29.

    insiste affinché la Commissione riferisca regolarmente al Parlamento nei prossimi mesi in merito alla situazione sui mercati lattiero-caseari;

    30.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.


    (1)  GU C 263 E del 16.10.2008, pag. 621.

    (2)  GU C 66 E del 20.3.2009, pag.9.

    (3)  Testi approvati, P6_TA(2008)0229.

    (4)  GU C 184 E del 6.8.2009, pag 23.

    (5)  Testi approvati, P6_TA(2009)0191.

    (6)  GU L 30 del 31.1.2009, pag. 1.

    (7)  Testi approvati, P7_TA(2009)0014.


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