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Document 52008XP0726(01)

Conferenza degli organismi specializzati negli affair comunitari ed europei dei parlamenti dell'Unione europea (COSAC) — Contributo adottato dalla XXXIX COSAC — Brdo pri Kranju, 7 - 8 maggio 2008

GU C 189 del 26.7.2008, p. 6–8 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

26.7.2008   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 189/6


Conferenza degli organismi specializzati negli affair comunitari ed europei dei parlamenti dell'Unione europea (COSAC)

Contributo adottato dalla XXXIX COSAC

Brdo pri Kranju, 7-8 maggio 2008

(2008/C 189/03)

1.   Il ruolo dei parlamenti dopo il trattato di Lisbona

1.1.

La COSAC accoglie favorevolmente la firma del trattato di Lisbona, nonché la sua ratifica da parte di tredici Stati membri (1) e invita i parlamenti e i cittadini degli altri Stati membri ad approvare il trattato.

1.2.

La COSAC apprezza il rafforzamento del ruolo dei parlamenti nazionali previsto dal trattato di Lisbona, che consente loro un maggior coinvolgimento nel processo decisionale della UE. La COSAC osserva che spetta ai parlamenti nazionali sviluppare meccanismi atti a esercitare tali maggiori poteri.

1.3.

Nel sottolineare il 50o anniversario del Parlamento europeo, la COSAC plaude al lavoro da esso svolto per coinvolgere direttamente i cittadini europei nel processo decisionale della UE. La COSAC ritiene inoltre che le disposizioni del trattato di Lisbona che valorizzano il ruolo del Parlamento europeo quale colegislatore contribuiranno a fornire maggiore legittimità alle decisioni adottate a livello europeo.

1.4.

La COSAC ritiene che, per consentire ai parlamenti nazionali di esercitare i nuovi poteri previsti dal trattato di Lisbona, la stessa COSAC, l'IPEX e i rappresentanti permanenti dei parlamenti nazionali presso l'Unione europea possano svolgere un ruolo importante nell'ambito del dialogo tra i parlamenti nazionali. Ciò rende altresì necessaria la piena cooperazione delle istituzioni dell'Unione europea.

1.5.

La COSAC incoraggia i parlamenti nazionali e il Parlamento europeo a introdurre e promuovere strategie di comunicazione atte a informare i cittadini riguardo alle disposizioni del trattato di Lisbona.

2.   Cooperazione con le istituzioni dell'Unione europea

2.1.

La COSAC valuta positivamente il meccanismo attraverso il quale la Commissione trasmette direttamente tutte le nuove proposte e i documenti di consultazione ai parlamenti nazionali. Tale meccanismo ha peraltro contribuito al monitoraggio degli affari della UE da parte dei parlamenti nazionali.

2.2.

La COSAC riconosce gli sforzi profusi dalla Commissione per rispondere alle osservazioni trasmesse dai parlamenti nazionali. Tuttavia, la COSAC — in linea con i contributi adottati dalla XXXVII COSAC a Berlino e dalla XXXVIII COSAC a Estoril — invita la Commissione a fornire ai parlamenti nazionali una valutazione delle misure già adottate o che intende adottare per tenere conto di tali osservazioni nell'ambito della futura formulazione della sua politica e del suo programma legislativo e di lavoro annuale.

2.3.

La COSAC invita la Commissione:

a)

a fornire direttamente ai parlamenti nazionali informazioni sul contenuto e la data di pubblicazione precisa delle nuove proposte e dei documenti di consultazione che essa pubblicherà;

b)

a trasmettere le sue risposte alle osservazioni formulate dai parlamenti nazionali non soltanto ai parlamenti che le hanno inviate, al Parlamento europeo e al Consiglio, ma anche a tutti gli altri parlamenti nazionali;

c)

a fornire direttamente ai parlamenti nazionali un elenco di tutti i nuovi documenti che essa pubblica.

2.4.

Ai sensi delle disposizioni del trattato di Lisbona, la COSAC esorta inoltre la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo a creare un meccanismo volto a informare i parlamenti nazionali dell'avvenuta trasmissione della traduzione definitiva di una proposta legislativa al parlamento nazionale interessato, nonché a indicare il termine ultimo del periodo di otto settimane entro il quale i parlamenti possono inviare le proprie osservazioni sulla proposta. Secondo la COSAC sarebbe opportuno che la Commissione trasmettesse mediante un canale separato e aggiuntivo le proposte a cui si applica il meccanismo di allerta precoce.

2.5.

La COSAC ritiene che il dialogo tra la Commissione e i parlamenti nazionali in merito alle singole proposte debba proseguire anche successivamente all'entrata in vigore del trattato di Lisbona, poiché lo scambio di opinioni sul merito tra i parlamenti nazionali e la Commissione apporta un significativo valore aggiunto alla trasparenza e alla legittimità democratica del processo legislativo dell'UE.

3.   La strategia di Lisbona e i parlamenti nazionali

3.1.

La COSAC apprezza le conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del 13 e 14 marzo 2008. Essa ritiene che il nuovo ciclo triennale della strategia per la crescita e l'occupazione, nonché il calendario e i principi adottati per il pacchetto energia e cambiamento climatico, rivestano grande importanza per la vita economica e sociale dei cittadini europei.

3.2.

La COSAC prende atto dell'invito rivolto dal Consiglio europeo alla Commissione e agli Stati membri a rafforzare la partecipazione dei soggetti interessati alla strategia di Lisbona. Sotto tale profilo, la COSAC esorta i parlamenti nazionali a svolgere un ruolo più attivo nell'applicazione della strategia di Lisbona rinnovata.

3.3.

La COSAC ritiene che l'innovazione e la creatività, nonché l'uguaglianza di genere e le pari opportunità per i cittadini europei costituiscano fattori chiave per la crescita futura. La COSAC, allo scopo di realizzare le ambizioni dell'Unione europea in tale settore, esorta gli Stati membri a investire di più e con maggiore efficacia nell'innovazione e nella ricerca, perseguendo l'obiettivo di destinare il 3 % del PIL alla R&S. La COSAC, nel prendere atto dell'invito rivolto dal Consiglio europeo agli Stati membri, esorta tutti i parlamenti nazionali a monitorare i progressi compiuti nel perseguimento degli obiettivi nazionali d'investimento nella R&S mediante i programmi di riforma nazionali.

3.4.

La COSAC sottolinea le opportunità offerte dalla libera circolazione della conoscenza, nota come «quinta libertà», per il raggiungimento degli obiettivi della strategia di Lisbona rinnovata.

3.5.

La COSAC rammenta alle istituzioni dell'Unione europea l'importanza del settore dei servizi, che attualmente genera la maggior parte dei nuovi posti di lavoro. La libera circolazione dei servizi riveste grande importanza per il raggiungimento di tale obiettivo, malgrado le differenze esistenti tra i modelli di mercato del lavoro degli Stati membri.

4.   Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia

4.1.

La COSAC accoglie favorevolmente l'ingresso di nove Stati membri nello spazio Schengen e auspica che anche la Bulgaria e la Romania vi aderiscano a tempo debito, conformemente al calendario concordato con i due paesi interessati. L'allargamento dello spazio Schengen rappresenta una grande conquista per la libera circolazione delle persone, una delle quattro libertà fondamentali dell'Unione europea.

4.2.

Parimenti, la COSAC sottolinea il carattere prioritario dell'elaborazione e dell'introduzione del sistema d'informazione Schengen di seconda generazione (SIS II), che dovrà essere istituito tempestivamente e conformemente alla scadenza concordata del settembre 2009.

4.3.

La COSAC attribuisce grande importanza alla cooperazione tra l'Unione europea e gli Stati dei Balcani occidentali nel settore degli affari interni, che costituisce uno dei principali ambiti della loro cooperazione. Tale cooperazione è destinata ad accrescere la sicurezza nella regione dei Balcani occidentali e, di conseguenza, in tutta l'Unione europea.

4.4.

La COSAC ritiene che le attuali attività comuni dell'Unione europea e degli Stati dei Balcani occidentali nel settore degli affari interni e, segnatamente, in quello della lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione, rafforzeranno la cooperazione tra le autorità incaricate dell'applicazione della legge nella regione dei Balcani occidentali e favoriranno la trasposizione delle norme di sicurezza comunitarie in tale regione. Tali attività forniranno agli Stati dei Balcani occidentali i mezzi e gli esempi di migliori prassi necessari per rafforzare il loro impegno a favore dello sviluppo e dell'attuazione di meccanismi propri.

4.5.

La COSAC plaude al dialogo aperto dalla Commissione europea con gli Stati dei Balcani occidentali per la liberalizzazione della politica dei visti e si appella alle istituzioni della UE, agli Stati membri e agli Stati dei Balcani occidentali affinché tutte le parti interessate compiano ulteriori passi in avanti.

5.   La prospettiva europea degli Stati dei Balcani occidentali

5.1.

La COSAC ritiene che il futuro di tutti gli Stati dei Balcani occidentali sia all'interno dell'Unione europea. Sotto tale profilo, essa plaude agli sforzi compiuti da ciascun paese per soddisfare i criteri stabiliti.

5.2.

Ogni paese candidato dovrà soddisfare tutti i criteri di adesione alla UE e la COSAC ritiene che l'ideale di un'Europa riunificata non potrà essere realizzato senza l'integrazione dei Balcani occidentali. Di conseguenza, la UE dovrà continuare a sostenere gli Stati dei Balcani aiutandoli a soddisfare tali criteri di adesione.


(1)  All'8 maggio 2008.


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