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Document 52006AR0384

Parere del Comitato delle regioni — Pacchetto allargamento 2006 — Paesi candidati

GU C 197 del 24.8.2007, p. 12–15 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

24.8.2007   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 197/12


Parere del Comitato delle regioni — Pacchetto allargamento 2006 — Paesi candidati

(2007/C 197/03)

IL COMITATO DELLE REGIONI

ricorda che l'allargamento è stato un successo per l'Unione europea e, in senso lato, per tutta l'Europa, e

sottolinea l'importanza della prospettiva regionale e locale nel processo di allargamento per garantire la stabilità interna, di cui la democrazia di prossimità rappresenta un aspetto essenziale,

sottolinea l'importanza di soddisfare costantemente i criteri politici di Copenaghen, in particolare riguardo alla necessità di rafforzare la libertà di espressione, la libertà di culto, i diritti delle donne, i diritti delle minoranze e i diritti sindacali, nonché di migliorare ulteriormente il quadro istituzionale in materia di diritti umani,

sottolinea che il monitoraggio politico del processo di allargamento a livello nazionale, regionale e locale costituisce una sfida fondamentale, vista l'importanza della questione per il futuro dell'UE. Per questo motivo ha deciso di creare un gruppo di lavoro sulla Croazia e uno sulla Turchia, ciascuno dei quali avrà il compito di promuovere il dialogo con tutti gli interessati, cosa che aiuterà il Comitato stesso a definire la propria posizione politica,

si compiace dei progressi compiuti dalla Croazia nel conformarsi ai criteri politici ed economici e nel recepire l'acquis comunitario, nonché nell'applicare l'accordo di stabilizzazione e di associazione concluso con l'UE, ed esprime apprezzamento per il costante rispetto dei criteri politici di Copenaghen da parte delle autorità croate,

esprime apprezzamento per le importanti riforme varate dalla Turchia, ma manifesta ancora preoccupazione per il rallentamento del loro ritmo, e ricorda che l'istituzione di un comitato consultivo misto con la Turchia resta uno dei suoi obiettivi politici,

esprime apprezzamento per il continuo progresso delle riforme nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e per il fatto che tale paese è sulla buona strada per soddisfare i criteri politici di Copenaghen, ma osserva che nel 2006 il ritmo delle riforme ha fatto registrare un rallentamento.

I.   Raccomandazioni politiche

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio — Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo 2006-2007 comprendente una relazione speciale sulla capacità dell'Unione europea di accogliere nuovi Stati membri

COM(2006) 649 def.

IL COMITATO DELLE REGIONI

Raccomandazioni di carattere generale

1.

ricorda che i successivi allargamenti dell'UE hanno costituito sin dal principio una parte essenziale del progetto di costruzione europea;

2.

riconosce l'importanza del ruolo svolto dal processo di allargamento per lo sviluppo della democrazia e la stabilizzazione dei paesi candidati, nonché per la stabilità del continente europeo e per la sicurezza dell'UE;

3.

ricorda che l'allargamento è stato un successo per l'Unione europea e, in senso lato, per tutta l'Europa, in quanto ha aiutato a superare la divisione del continente e ha contributo alla sua pace e alla sua stabilità;

4.

sottolinea l'importanza della prospettiva regionale e locale nel processo di allargamento e prende atto del grande rilievo assunto dalle politiche regionali e locali nel garantire la stabilità interna, di cui la democrazia di prossimità rappresenta un aspetto essenziale;

5.

sottolinea l'esigenza di valutare ogni paese candidato secondo i propri meriti in base ai progressi da esso compiuti nel conformarsi ai rigorosi criteri cui è subordinata l'adesione all'Unione europea;

6.

sottolinea che attraverso il decentramento e senza imporre un modello uniforme si può realizzare una buona governance europea, basata sui principi di sussidiarietà e di proporzionalità;

7.

osserva che, per l'esercizio di una democrazia locale e regionale efficace, è necessario un trasferimento equilibrato di poteri e di risorse finanziarie alle amministrazioni decentrate;

8.

chiede uno sforzo di cooperazione e lo scambio delle esperienze e delle buone pratiche acquisite nell'ambito della politica di preadesione attuata in collaborazione con gli enti locali e regionali degli Stati membri dell'UE e dei paesi candidati.

Croazia

9.

si compiace dei progressi compiuti dalla Croazia nel conformarsi ai criteri politici ed economici e nel recepire l'acquis comunitario, nonché nell'applicare l'accordo di stabilizzazione e di associazione concluso con l'UE, ed esprime apprezzamento per il costante rispetto dei criteri politici di Copenaghen;

10.

sottolinea che il monitoraggio politico del processo di allargamento a livello nazionale, regionale e locale costituisce una sfida fondamentale, vista l'importanza della questione per il futuro dell'UE. Per questo motivo ha deciso di creare un gruppo di lavoro sulla Croazia, che avrà il compito di promuovere il dialogo con tutti gli interessati, cosa che aiuterà il Comitato stesso a definire la propria posizione politica;

11.

fa presente il proprio intento di promuovere, attraverso questo gruppo di lavoro, il dialogo permanente con i rappresentanti politici in Croazia. Inoltre, il Comitato incoraggerà e appoggerà l'organizzazione di campagne di informazione e di comunicazione sul processo di allargamento nelle città e nelle regioni dell'Unione europea e della Croazia;

12.

sottolinea che la prosperità e la stabilità della Croazia e dei Balcani occidentali potrebbero essere sviluppate attraverso una cooperazione transfrontaliera attiva tra gli enti locali e regionali;

13.

esprime apprezzamento per la definizione di una strategia per la riforma della pubblica amministrazione e richiama l'attenzione sulla necessità di affrontare i problemi di capacità amministrativa a livello locale e regionale;

14.

ritiene importante il fatto che il governo croato abbia iniziato ad attuare strategie intese a riformare il sistema giudiziario e a lottare contro la corruzione, ed esprime apprezzamento per i passi avanti compiuti dalla Croazia in materia di tutela delle minoranze e di rientro dei profughi; sottolinea tuttavia l'esigenza di proseguire l'azione di riforma in tutti questi campi e raccomanda di accelerare le riforme soprattutto negli ultimi due;

15.

sottolinea l'importanza di una buona governance democratica e decentrata per soddisfare i bisogni dei cittadini, e fa notare che gli enti locali e regionali svolgono un ruolo di rilievo nella conduzione delle politiche di riforma;

16.

esprime apprezzamento per il proseguimento della piena cooperazione della Croazia con il Tribunale penale internazionale per l'ex Iugoslavia, e sottolinea la necessità di ulteriori progressi nell'organizzazione dei procedimenti giudiziari per crimini di guerra, anche per quanto concerne la protezione dei testimoni;

17.

raccomanda di compiere dei passi avanti in materia di appalti pubblici, per garantire la trasparenza delle relative procedure a tutti i livelli dell'amministrazione;

18.

accoglie con favore i recenti sviluppi nel campo della politica regionale e del coordinamento degli strumenti strutturali, ma richiama l'attenzione sull'esigenza di migliorare la capacità amministrativa per la gestione dei finanziamenti comunitari.

Turchia

19.

esprime apprezzamento per le importanti riforme varate dalla Turchia, ma manifesta ancora preoccupazione per il rallentamento del loro ritmo;

20.

sottolinea che il monitoraggio politico del processo di allargamento a livello nazionale, regionale e locale costituisce una sfida fondamentale, vista l'importanza della questione per il futuro dell'UE. Per questo motivo ha deciso di creare un gruppo di lavoro sulla Turchia, che avrà il compito di promuovere il dialogo con tutti gli interessati, cosa che aiuterà il Comitato stesso a definire la propria posizione politica;

21.

ricorda che l'istituzione di un comitato consultivo misto (CCM) con la Turchia resta uno dei suoi obiettivi politici;

22.

fa presente il proprio intento di promuovere, attraverso questo gruppo di lavoro, il dialogo permanente con i rappresentanti politici in Turchia. Inoltre, il Comitato incoraggerà e appoggerà l'organizzazione di campagne di informazione e di comunicazione sul processo di allargamento nelle città e nelle regioni dell'Unione europea e della Turchia;

23.

sottolinea l'importanza di soddisfare costantemente i criteri politici di Copenaghen, in particolare riguardo alla necessità di rafforzare la libertà di espressione, la libertà di culto, i diritti delle donne, i diritti delle minoranze e i diritti sindacali, nonché di migliorare ulteriormente il quadro istituzionale in materia di diritti umani;

24.

richiama l'attenzione sull'importanza della democrazia di prossimità e del ruolo che gli enti locali e regionali devono svolgere nell'attuazione delle politiche ad essa inerenti;

25.

pone l'accento sull'importanza delle amministrazioni locali e sul ruolo fondamentale dei consigli comunali;

26.

accoglie con favore il progresso costituito dalla recente istituzione di un difensore civico per le controversie riguardanti la pubblica amministrazione;

27.

sottolinea che migliorare il quadro normativo in materia di appalti pubblici è essenziale per garantire una governance locale responsabile e trasparente, in grado di fornire servizi essenziali per i cittadini;

28.

accoglie con favore l'adozione della legge che istituisce le agenzie di sviluppo regionale, e raccomanda di migliorare la trasparenza e la responsabilità della gestione di tali agenzie.

Ex Repubblica iugoslava di Macedonia

29.

si compiace del continuo progresso delle riforme nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e del fatto che il paese è sulla buona strada per soddisfare i criteri politici di Copenaghen, ma osserva che nel 2006 il ritmo delle riforme ha fatto registrare un rallentamento;

30.

esprime apprezzamento per la sostanziale conformità dello svolgimento delle elezioni del luglio 2006 agli standard internazionali, ma sottolinea la necessità di compiere ancora notevoli sforzi per ovviare alle carenze riscontrate e rispondere pienamente a tali standard nelle prossime elezioni;

31.

raccomanda di compiere degli sforzi per potenziare la lotta contro la corruzione — onde garantire la trasparenza e la responsabilità democratica a tutti i livelli — nonché per attuare le riforme della polizia e del sistema giudiziario;

32.

sottolinea l'importanza di dare piena attuazione all'accordo di Ohrid;

33.

sottolinea l'importanza della democrazia di prossimità e fa notare che gli enti locali e regionali possono svolgere un ruolo importante, in particolare nel garantire la corretta applicazione della normativa in materia di tutela delle minoranze e nel promuovere buone relazioni interetniche;

34.

accoglie con favore l'attuazione della legge del 2000 sulla funzione pubblica e gli sforzi recentemente profusi in direzione del decentramento, e incoraggia le autorità locali ad attivarsi per far valere i propri diritti e le proprie competenze;

35.

sottolinea la necessità di assicurare l'indipendenza e la professionalità della pubblica amministrazione;

36.

invita il governo macedone a compiere tutti gli sforzi necessari per allineare la normativa sullo sviluppo regionale all'acquis comunitario e per rafforzare la capacità amministrativa in questo campo, onde garantire un'attuazione efficiente della politica regionale;

37.

accoglie con favore l'introduzione di facilitazioni per l'ottenimento del visto e i negoziati di riammissione lanciati con tutti i paesi della regione, ed apprezza l'intento di concluderli rapidamente. Tali accordi promuoveranno i contatti personali tra i cittadini dell'UE e quelli dei paesi dei Balcani occidentali, e accresceranno le opportunità di viaggiare, specialmente per le generazioni più giovani.

38.

invita la Commissione europea a prendere i provvedimenti necessari per creare una base giuridica che consenta l'istituzione di un CCM tra il CdR e la ex Repubblica iugoslava di Macedonia.

Bruxelles, 6 giugno 2007.

Il presidente

del Comitato delle regioni

Michel DELEBARRE

II.   Procedura

Titolo

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio — Strategia di allargamento e sfide principali per il periodo 2006-2007 comprendente una relazione speciale sulla capacità dell'Unione europea di accogliere nuovi Stati membri

Riferimenti

COM(2006) 649 def.

Base giuridica

Articolo 265, primo comma, del TCE

Base regolamentare

 

Data della consultazione da parte della Commissione

8.11.2006

Data della decisione dell'Ufficio di presidenza

25.4.2006

Commissione competente

Commissione Relazioni esterne e cooperazione decentrata (RELEX)

Relatore

Antti LIIKKANEN (FI/PSE), consigliere comunale di Rovaniemi

Nota di analisi

7.12.2006

Esame in commissione

25.1.2007

Data dell'adozione in commissione

29.3.2007

Esito del voto in commissione

Adottato all'unanimità. Procedura semplificata (articolo 26 RI)

Data dell'adozione in sessione plenaria

6 giugno 2007

Precedente parere del Comitato

CdR 50/2006 fin (1), parere in merito alla Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al  Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioniDialogo tra le società civili dell'UE e dei paesi candidati (COM(2005) 290 def.). Relatore: Isidoro GOTTARDO (IT/PPE), adottato nella sessione plenaria CdR del 27 aprile 2006

CdR 499/2004 fin (2), parere in merito alla Proposta di decisione del Consiglio relativa ai principi, alle priorità e alle condizioni specificate nel partenariato europeo con la Croazia (COM(2004) 275 def.). Relatore: Isidoro GOTTARDO (IT/PPE), adottato nella sessione plenaria CdR del 13 ottobre 2005

CdR 495/2004 fin (3), parere in merito alla Raccomandazione della Commissione europea sui progressi ottenuti dalla Turchia sulla via dell'adesione (COM(2004) 656 def.). Relatrice: Helene LUND (DK/PSE), adottato nella sessione plenaria CdR del 6 luglio 2005


(1)  GU C 206 del 29.8.2006, pag. 23.

(2)  GU C 81 del 4.4.2006, pag. 42.

(3)  GU C 31 del 7.2.2006, pag. 11.


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