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Document C2007/078/09

    Invito a presentare proposte — Procedura aperta DG EAC/07/07 — Anno europeo del dialogo interculturale 2008

    GU C 78 del 11.4.2007, p. 18–20 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    11.4.2007   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 78/18


    INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — PROCEDURA APERTA DG EAC/07/07

    Anno europeo del dialogo interculturale 2008

    (2007/C 78/09)

    1.   Introduzione/contesto

    La decisione n. 1983/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa all'Anno europeo del dialogo interculturale 2008 (1) (AEDI 2008), dispone un certo numero di misure che la Commissione europea è tenuta ad attuare.

    L'unità «Cultura »della Direzione Generale Istruzione e Cultura (DG EAC) della Commissione sarà il servizio responsabile dell'invito a presentare proposte.

    2.   Obiettivi e descrizione

    La dotazione di bilancio complessiva per l'Anno europeo del dialogo interculturale ammonta a 10 milioni di EUR. Un importo totale di 3 milioni di EUR è destinato al cofinanziamento di azioni su scala comunitaria. Sono compresi un evento comunitario in occasione dell'apertura dell'Anno europeo del dialogo interculturale e un altro evento per la chiusura, in collaborazione con le presidenze in carica nel corso del 2008. Per questi eventi è stato stanziato un importo di 600 000 EUR.

    La Commissione indice questo invito a presentare proposte allo scopo di cofinanziare un numero limitato di azioni emblematiche di portata europea, destinate alla promozione del dialogo interculturale, coinvolgendo direttamente i cittadini o raggiungendo in altra maniera quante più persone possibile e mettendo in rilievo le realizzazioni e le esperienze sul tema dell'Anno europeo del dialogo interculturale 2008.

    Questo numero limitato di azioni emblematiche di portata europea deve essere destinato a stimolare la consapevolezza in merito agli obiettivi dell'Anno europeo del dialogo interculturale 2008 e a sottolineare il significato e l'importanza del dialogo stesso, illustrando vari settori, metodologie e dimensioni del dialogo interculturale nell'Unione europea in modo da risultare visibile e attraente, in particolare per i giovani, ma non solo per loro.

    3.   Calendario

    Le domande devono pervenire alla Commissione entro e non oltre il 31 luglio 2007.

    I progetti devono essere avviati nel corso del 2008 e non oltre il 1o settembre. Le principali attività proposte nell'ambito del progetto devono aver luogo nel corso del 2008.

    Il periodo di ammissibilità dei costi inizierà il giorno della firma dell'accordo di sovvenzione da parte della Commissione. A titolo eccezionale, qualora un beneficiario possa dimostrare la necessità di avviare l'azione prima dell'avvenuta firma dell'accordo, sarà possibile autorizzare alcune spese prima che sia stato firmato l'accordo stesso. La data d'inizio del periodo di ammissibilità non potrà comunque in alcun caso essere anteriore a quella di presentazione della domanda di sovvenzione (2). Le spese sostenute prima del 1o gennaio 2008 non saranno prese in considerazione (3).

    La durata massima del periodo di ammissibilità di ciascun accordo di sovvenzione UE sarà di 12 mesi.

    Tuttavia, qualora dopo la firma dell'accordo e l'inizio del progetto il beneficiario dovesse constatare che, per motivi giustificati e sui quali egli non ha alcuna influenza, risulta impossibile completare il progetto entro il periodo previsto, si potrà concedere un'estensione del periodo di ammissibilità. Se richiesta entro i termini indicati nell'accordo, potrà essere concessa un'estensione massima supplementare di tre mesi. La durata massima sarà in tal caso di 15 mesi.

    I candidati saranno informati dei risultati della procedura di selezione entro il mese di dicembre 2007.

    I beneficiari riceveranno gli accordi da firmare entro i mesi di gennaio/febbraio 2008.

    4.   Bilancio disponibile

    Il bilancio totale riservato al cofinanziamento di progetti di portata comunitaria, nell'ambito del presente invito a presentare proposte, ammonta a 2 400 000 EUR (esclusi gli eventi per l'apertura e la chiusura dell'anno europeo).

    Saranno concesse sovvenzioni a circa 8-10 eventi ed iniziative.

    Il contributo finanziario della Commissione non può superare l'80 % dell'importo totale delle spese ammissibili per ciascun progetto (4). L'importo di ogni sovvenzione si situa tra un minimo di 200 000 e un massimo di 400 000 EUR. La sovvenzione massima sarà di 400 000 EUR (5).

    La Commissione europea si riserva la facoltà di non assegnare tutti i fondi disponibili.

    5.   Criteri di ammissibilità

    5.1   Istituti/organismi/tipi di beneficiari ammissibili

    Le candidature che soddisfano i seguenti criteri saranno oggetto di una valutazione approfondita:

    ente pubblico o privato (6) con esperienza nel settore del dialogo interculturale e la cui sede si trova in uno dei 27 Stati membri dell'Unione europea (7);

    detti organismi devono esercitare le loro attività a livello europeo, autonomamente o in coordinamento con altre associazioni, e la loro struttura e le loro attività devono avere una potenziale influenza a livello di Unione europea;

    gli organismi devono inoltre possedere le capacità finanziarie e operative di completare l'azione proposta;

    le persone fisiche non possono essere ammissibili.

    5.2   Paesi ammissibili

    Stati membri dell'Unione europea:

     

    Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Repubblica slovacca, Finlandia, Svezia, Regno Unito.

    6.   Criteri di aggiudicazione

    Un comitato di valutazione indipendente valuterà il contenuto dei progetti in base ai seguenti criteri, come indicato nelle specifiche (punto 8).

    6.1.   Dimensione europea (0-10punti)

    livello e caratteristiche della partecipazione dei partner di vari Stati membri all'organizzazione del finanziamento e alla realizzazione del progetto;

    numero di partecipanti diretti provenienti da vari Stati membri;

    distribuzione geografica delle iniziative locali coordinate e valore aggiunto specifico delle attività comuni;

    misura in cui l'azione affronta un tema connesso al senso di appartenenza e alla cittadinanza europea, basato sui valori comuni dell'UE, promuovendo un'immagine positiva della diversità culturale (ivi comprese le convinzioni religiose).

    6.2.   Numero di persone (compresi i giovani) direttamente e indirettamente interessate (0-10punti)

    Numero di persone (compresi i giovani) che partecipano, direttamente o virtualmente, ai progetti proposti

    Numero di persone provenienti da gruppi emarginati o svantaggiati socialmente che partecipano direttamente ai progetti

    Numero di persone che partecipano virtualmente alle iniziative attraverso i nuovi media, quali i forum di discussione su internet, i giochi online, ecc.

    Piano di comunicazione presentato per ciascun progetto, comprendente un numero stimato di persone che possono essere contattate attraverso sussidi mediali e/o partenariati mediali

    Aspetti nell'ambito del progetto destinati in modo specifico ai giovani

    6.3   Istruzione, sostenibilità, approccio transettoriale e innovazione (0-10punti)

    Organizzazione di attività formali ed informali a fini educativi e l'utilizzazione o la messa a punto di materiale didattico,

    Stabilire se il progetto si basa sulle buone prassi che sono state identificate a seguito di esperienze passate,

    Facoltà potenziale del progetto di determinare la creazione di una struttura sostenibile che favorisca risultati duraturi oltre il 2008,

    Valutazione dei piani del responsabile del progetto relativi alla condivisione dei risultati e delle buone prassi risultanti dal progetto, al fine di garantirne la diffusione oltre il 2008,

    Valutazione della dimensione transettoriale del progetto in termini di portata e intensità della partecipazione di vari settori (ad esempio, settore socioculturale, settore imprenditoriale) e della rete della società civile,

    In che misura il progetto utilizza aspetti o approcci innovatori per quanto riguarda la portata dello stesso, gli strumenti e le metodologie utilizzate o altro.

    6.4   Gestione del progetto (0-10punti)

    Qualità del piano di gestione, ivi comprese le strutture decisionali dei partner,

    Esperienza dei responsabili del progetto,

    Importanza di un piano finanziario generale,

    Calendario della realizzazione.

    I progetti devono ottenere almeno 6 punti per quanto riguarda i criteri dei punti 6.1 e 6.2. I progetti devono ottenere almeno il 70 % dei punti da assegnare (28/40).

    In base alla classificazione individuale dei progetti ammissibili, la classificazione finale e la raccomandazione del comitato indipendente di valutazione prenderà in considerazione la necessità di garantire:

    una diffusione geografica sul territorio dell'Unione europea delle attività proposte dai progetti selezionati;

    i vari tipi di dialogo interculturale proposti dai progetti selezionati, in particolare per quanto riguarda gli spazi nei quali si svolge questo dialogo (ad esempio luoghi di apprendimento, di lavoro e di svago).

    7.   Ulteriori informazioni

    Le specifiche dettagliate dell'invito a presentare proposte, con i relativi allegati, sono disponibili sul sito web:

    http://ec.europa.eu/culture/eac/index_it.html

    Le candidature devono essere conformi ai requisiti delle specifiche ed essere presentate mediante l'apposito modulo.


    (1)  GU L 412 del 30.12.2006, pag. 44.

    (2)  Articolo 112 del regolamento finanziario.

    (3)  Sono escluse le sovvenzioni retroattive per azione già concluse. Articolo 112 del regolamento finanziario.

    (4)  Articolo 7 della decisione n. 1983/2006/CE.

    (5)  Articoli 113, 167 e 172 del regolamento finanziario.

    (6)  Nel contesto delle specifiche relative all'invito a presentare proposte, è considerato ente pubblico qualunque ente i cui costi sono finanziati almeno in parte e di diritto dal bilancio statale, per opera delle autorità centrali, regionali o locali, vale a dire che i costi in questione sono finanziati da fondi del settore pubblico, ottenuti mediante entrate fiscali, sanzioni o diritti previsti dalla legge, senza bisogno di una procedura di richiesta con eventuale esito negativo quanto all'ottenimento dei fondi stessi. Gli organismi che dipendono dal finanziamento pubblico per la loro esistenza e ricevono contributi annuali, ma per i quali esiste almeno la possibilità teorica che un anno non ricevano il denaro necessario, non sono enti pubblici e vengono considerati enti privati dalla Commissione.

    (7)  Cfr. punto 5.2 delle specifiche del presente invito.


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