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Document 52005XC1217(01)

Avviso concernente le consultazioni sull'applicazione delle misure di salvaguardia istituite nei confronti delle importazioni di alcuni tipi di agrumi preparati o conservati dal regolamento (CE) n. 658/2004 della Commissione

GU C 322 del 17.12.2005, p. 7–11 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

17.12.2005   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 322/7


Avviso concernente le consultazioni sull'applicazione delle misure di salvaguardia istituite nei confronti delle importazioni di alcuni tipi di agrumi preparati o conservati dal regolamento (CE) n. 658/2004 della Commissione

(2005/C 322/06)

Con il regolamento (CE) n. 658/2004 della Commissione (1), il 7 aprile 2004 sono state istituite misure definitive di salvaguardia nei confronti delle importazioni di alcuni tipi di agrumi preparati o conservati (mandarini ecc.). A norma del regolamento (CE) n. 3285/94 del Consiglio (2) e del regolamento (CE) n. 519/94 del Consiglio (3), in particolare dei rispettivi articoli 21 e 18, la Commissione ha proceduto a consultazioni con gli Stati membri in merito all'applicazione delle misure di salvaguardia.

Con avviso del 4 giugno 2005 (4), la Commissione ha ufficialmente informato i produttori comunitari e la relativa associazione, gli importatori e gli operatori commerciali e le relative associazioni, i fornitori, i produttori esportatori cinesi e le relative associazioni, dell'avvio di un riesame intermedio.

Dopo aver esaminato gli effetti delle misure, l'opportunità di mantenerle in vigore e il processo di liberalizzazione, la Commissione ha informato gli Stati membri delle risultanze dell'inchiesta. Le consultazioni si sono svolte nell'ambito del comitato consultivo istituito a norma dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 3285/94 e dell'articolo 4 del regolamento (CE) n. 519/94.

1.   Prodotto in esame

I prodotti in questione sono mandarini (compresi i tangerini e i mandarini satsuma o sazuma), clementine, wilkings e altri ibridi simili di agrumi, preparati o conservati, senza alcole aggiunto e con aggiunta di zuccheri (di seguito: «il prodotto in esame»).

Il prodotto in esame è attualmente classificabile ai codici NC 2008 30 55 e 2008 30 75. Tali codici NC sono indicati a titolo puramente informativo.

2.   Procedura

2.1.   Ambito delle consultazioni

A norma dell'articolo 21, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 3285/94 e dell'articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 519/94, la Commissione è tenuta a procedere a consultazioni con gli Stati membri in merito all'applicazione delle misure in vigore al più tardi a metà del periodo di applicazione delle stesse.

In conformità alle pertinenti disposizioni, l'inchiesta aveva lo scopo di:

(a)

valutare gli effetti delle misure di salvaguardia;

(b)

esaminare se e in quale misura fosse opportuno accelerare il processo di liberalizzazione;

(c)

verificare se fosse necessario mantenere in vigore le misure in questione.

2.2.   Periodo considerato

Nel settore di attività in questione, la stagione di messa in conserva inizia ogni anno in ottobre. I dati sono analizzati per ciascuna stagione di messa in conserva, ossia relativamente a periodi che vanno da ottobre al settembre dell'anno successivo. Nell'inchiesta iniziale sono stati analizzati i dati relativi ai periodi dal 1998/1999 al 2002/03. L'inchiesta attuale riguarda i periodi 2003/2004 e 2004/2005.

Si ricorda che la produzione di conserve di mandarini è concentrata in Spagna.

2.3.   Parti interessate dal procedimento

Sono stati inviati questionari a tutte le parti notoriamente interessate dal procedimento e a tutte le altre società che si sono manifestate entro i termini fissati nell'avviso.

Hanno risposto al questionario cinque produttori comunitari, cinque fornitori, undici importatori, sette esportatori/operatori e due associazioni.

I servizi della Commissione hanno chiesto e verificato tutte le informazioni ritenute necessarie ai fini dell'inchiesta e sono state effettuate ispezioni di verifica presso le seguenti società:

Produttori comunitari

Halcon Foods, S.A., Murcia, Spagna

Alcurnia Alimentacion, s.l., Murcia, Spagna

Conservas y Fruta S.A., Murcia, Spagna

Industrias Videca S.A., Valencia, Spagna

Agricultura y Conservas, S.A., Valencia

Fornitori

Cooperativa Agricola Ntra Sra del Oreto Coop. V, — Valencia

Importatori non collegati

Wünsche Handelsgesellschaft International mbH & Co., KG, Amburgo, Germania

I. Schröder KG (GmbH & Co), Amburgo, Germania

Edeka Zentrale AG & Co. KG, Amburgo, Germania

Hüpeden & Co. (GmbH & Co.) KG, Amburgo, Germania

3.   Ristrutturazione

Come previsto nel considerando 120 del regolamento (CE) n. 658/2004, nell'ambito del riesame sono state esaminate le misure di ristrutturazione prese dai produttori comunitari di conserve di mandarini. Finora il principale risultato del processo di ristrutturazione è stato un taglio della capacità della stagione scorsa di 33 000 tonnellate, pari al 25 % della capacità originaria totale. Sono state anche prese misure per razionalizzare l'approvvigionamento della materia prima e creare canali di vendita e di distribuzione più efficaci rispetto ai costi, al fine di ottenere una catena di produzione più efficiente e consentire nel contempo maggiori economie di scala. I principali interventi attuati finora comprendono la cessazione delle attività di messa in conserva dei mandarini da parte di taluni produttori, acquisizioni di società, la costituzione di una cooperativa a fini di acquisti comuni e l'introduzione di un nuovo sistema di linea di produzione.

I risultati della ristrutturazione stanno diventando visibili e dovrebbero col tempo incoraggiare l'avvio di ulteriori interventi di ristrutturazione. Gli interventi previsti comprendono l'ultimazione dei processi volti al miglioramento tecnico della produzione. Si prevede inoltre che ulteriori risultati ed economie di scala deriveranno dal consolidamento di interventi quali la riduzione della produzione e la creazione di cooperative.

4.   Risultati dell'inchiesta

L'analisi delle misure in vigore è basata sui dati raccolti per le ultime tre stagioni di messa in conserva. Le cifre fornite per l'anno 2002/2003 sono quelle figuranti nel regolamento (CE) n. 658/2004 che istituisce le misure definitive di salvaguardia nei confronti delle importazioni di conserve di mandarini. Tali cifre sono qui utilizzate per rappresentare la situazione dell'industria al momento dell'avvio del procedimento, prima che avesse luogo l'inchiesta iniziale. I dati indicati per l'anno 2003/2004, verificati durante l'attuale riesame intermedio, si riferiscono ad un periodo in cui l'inchiesta sfociata nell'istituzione delle misure era in corso. I dati relativi all'anno 2004/2005 corrispondono ad un periodo successivo all'istituzione delle misure.

4.1.   Importazioni

4.1.1.   Volume delle importazioni

Le seguenti tabelle presentano le importazioni dalla Cina nell'UE-25. Le importazioni da tutti gli altri paesi sono trascurabili in quanto rappresentano meno del 2 % delle importazioni totali, ovvero 1 000 tonnellate all'anno. (Volume in t, dati stagionali da ottobre a settembre)

 

2002/2003

2003/2004

2004/2005 (5)

 

50 500

63 900

46 600 (5)

Indice

100

127

92

(Fonte: Eurostat)

Durante la stagione 2004/2005, il volume delle importazioni si è stabilizzato sulle 47 000 tonnellate circa. Il 60 % circa delle importazioni del 2004/2005 è stato effettuato nei mesi di marzo e aprile 2005, appena prima della scadenza del periodo di validità delle licenze. Tale stabilizzazione è venuta dopo un periodo di aumento delle importazioni fino al livello di 63 900 tonnellate nel 2003/2004. La punta raggiunta nel 2003/2004 è probabilmente dovuta al fatto che si prevedeva l'istituzione di misure definitive.

Le importazioni in alcuni Stati membri si sono più che triplicate tra la stagione 2002/2003 e la stagione 2004/2005. Altri Stati membri, tradizionalmente non importatori, hanno cominciato ad importare conserve di mandarini dalla Cina. In alcuni dei paesi candidati sono stati importati quantitativi considerevoli nei due mesi precedenti l'adesione e poi, in alcuni casi, le importazioni sono completamente cessate dopo l'allargamento dell'Unione europea nel maggio 2004.

Si ricorderà che è stato istituito un sistema di contingenti tariffari, in ragione di 32 000 tonnellate circa per le importazioni dalla Cina e 2 000 tonnellate circa per le importazioni originarie di altri paesi. Una volta esaurito il contingente, è dovuto un dazio di 301 EUR per tonnellata («EUR/T»). In tale contesto, è chiaro che sono state effettuate importazioni sia nell'ambito del contingente, sia oltre il contingente e quindi soggette al pagamento del dazio. Ciò dimostra che la domanda dell'UE è soddisfatta.

4.1.2.   Prezzi delle importazioni

 

2002/2003

2003/2004

2004/2005

(10 mesi)

 

595

524

520

Indice

100

88

87

(Fonte: Eurostat)

I prezzi all'importazione cif frontiera comunitaria sono risultati in diminuzione; da 595 EUR/T nel 2002/2003 sono scesi a 524 EUR/T nel 2003/2004 e ancora a 520 EUR/T durante la stagione 2004/2005, registrando quindi tra la stagione 2002/2003 e la stagione 2004/2005 un calo totale del 13 %. Tale diminuzione è principalmente dovuta al deprezzamento del dollaro USA rispetto all'euro. Si ricorda infatti che le conserve di mandarini importate sono fatturate in USD e che nel periodo considerato tale moneta ha subito un deprezzamento del 18 %. L'aumento del 5 % del prezzo fatturato in USD è stato pertanto controbilanciato da tale deprezzamento, con un conseguente calo di prezzo effettivo del 13 % (18 %-5 %). È stato nondimeno osservato un leggero aumento del prezzo all'importazione a decorrere dal gennaio 2005.

4.2.   Situazione dei produttori comunitari

Per valutare l'effetto delle misure la Commissione ha proceduto ad un esame dei fattori economici pertinenti. Nell'analizzare le risultanze dell'inchiesta occorre tenere conto del fatto che il volume di produzione viene deciso una volta all'anno all'inizio della stagione di messa in conserva, in novembre.

4.2.1.   Capacità di produzione e utilizzazione delle capacità

 

2002/2003

2003/2004

2004/2005

Capacità

129 000

129 000

96 000

Utilizzazione delle capacità

31 %

22 %

40 %

La capacità di produzione è rimasta stabile tra le stagioni 2002/2003 e 2003/2004 per poi diminuire del 25 % circa nella stagione 2004/2005 (v. sopra, punto 3 — Ristrutturazione). Tale andamento ha comportato un lieve miglioramento dell'utilizzazione delle capacità, dal 20 % nel 2003/2004 al 40 % nel 2004/2005.

4.2.2.   Produzione

 

2002/2003

2003/2004

2004/2005

Tonnellate

39 600

28 200

38 000

Indice

100

71

96

La produzione ha registrato una ripresa nel 2004/2005, ossia la stagione successiva all'istituzione delle misure definitive. Prima di allora la produzione UE aveva registrato un netto e costante declino a causa delle massicce importazioni dalla Cina. Il livello più basso era stato toccato nella stagione 2003/2004 quando la produzione era scesa a 28 200 tonnellate. Tale contrazione della produzione ha coinciso con il periodo in cui non erano ancora in vigore le misure definitive di salvaguardia.

In quel momento molti dei produttori comunitari stavano prendendo in considerazione la totale cessazione della produzione di conserve di mandarini, in quanto erano prossimi al fallimento.

Il volume della produzione è tuttora determinato principalmente dal rapporto tra costo di produzione e prezzo di vendita previsto. Quest'ultimo a sua volta è determinato principalmente dal livello dei prezzi delle importazioni dalla Cina. Le importazioni sul contingente assegnato a paesi diversi dalla Cina sono irrilevanti, e non hanno pertanto un impatto significativo sui prezzi di vendita dei produttori comunitari.

4.2.3.   Vendite dell'UE

 

2002/2003

2003/2004

2004/2005 (6)

Tonnellate

28 000

23 000

28 000

Indice

100

82

100

Grazie ad un aumento della competitività e ad un moderato rialzo dei prezzi all'importazione negli ultimi mesi, nella stagione 2004/2005 le vendite hanno registrato una ripresa. Tale recente sviluppo positivo inverte una tendenza negativa protrattasi fino alla stagione 2003/2004.

4.2.4.   Consumo

 

2002/2003

2003/2004

2004/2005(e)

Tonnellate

79 000

82 000

84 000 (e)

Indice

100

104

106

(Fonte: Dati Eurostat e stima delle società)

Il consumo nell'UE-25 ha registrato un moderato aumento nelle ultime due stagioni, principalmente dovuto ad un consumo crescente in seguito all'allargamento dell'Unione europea nel 2004.

4.2.5.   Quota di mercato

 

2002/2003

2003/2004

2004/2005

Produttori comunitari

35 %

28 %

33 %

La quota di mercato dei produttori comunitari, diminuita dal 35 % nel 2002/2003 al 28 % nel 2003/2004, ha registrato una parziale ripresa raggiungendo il 33 % dopo l'istituzione delle misure definitive di salvaguardia nel 2004/2005.

4.2.6.   Occupazione, ore di lavoro prestate e produttività

 

2002/2003

2003/2004

2004/2005

Occupazione

2 343

2 224

1 970

Ore di lavoro prestate

675 000

475 000

580 000

Ore di lavoro prestate/tonnellata

17,0

16,8

15,3

Dato il carattere stagionale della produzione di conserve di mandarini, la maggioranza della forza lavoro è composta da lavoratori stagionali. Per questo prodotto maturo la produttività si mantiene piuttosto stabile e le variazioni dipendono principalmente dalla resa e dalle caratteristiche del prodotto fresco. Il processo di ristrutturazione svoltosi durante la stagione 2004/2005 considerata ha tuttavia contribuito, con i miglioramenti tecnici apportati, all'incremento della produttività e si è quindi tradotto in una diminuzione delle ore di lavoro prestate per tonnellata prodotta.

4.2.7.   Sottoquotazione dei prezzi

Dall'inchiesta è emerso un aumento della sottoquotazione dei prezzi dopo l'istituzione delle misure definitive di salvaguardia. Il fattore principalmente responsabile di tale andamento sarebbe il deprezzamento del dollaro USA (v. sopra, punto 4.1.2).

(Fonte: Eurostat e dati delle società)

4.2.8.   Redditività

 

2002/2003

2003/2004

2004/2005

Utili/perdite netti sulle vendite UE

– 4,3 %

– 6,5 %

– 5,5 %

(Fonte: Risultati delle società)

Durante la stagione 2004/2005, i risultati dei produttori comunitari hanno cominciato a registrare una lenta ripresa in concomitanza con l'aumento della produzione e con la stabilizzazione per la prima volta dei prezzi all'importazione. Dal gennaio 2005, i prezzi hanno cominciato ad aumentare. Tale evoluzione positiva è stata preceduta nel 2003/2004 da un periodo di scarsi risultati, dovuti in particolare a modesti volumi di vendita, a crescenti volumi di importazioni a prezzi estremamente bassi e al fatto che le misure di salvaguardia provvisorie non erano ancora efficaci.

4.3.   Situazione delle altre parti interessate

4.3.1.   Esportatori

Oltre il 98 % del totale delle esportazioni è originario della Repubblica popolare cinese. Poiché le informazioni raccolte tramite i questionari inviati agli esportatori rappresentavano il 20 % circa del totale del volume esportato, è stato necessario integrarle con i dati Eurostat. Le informazioni fornite nei questionari hanno grosso modo confermato i dati ottenuti tramite Eurostat.

4.3.2.   Importatori/catene di vendita al dettaglio

In media, il 75 % delle importazioni di conserve di satsuma è effettuato da importatori e catene di vendita al dettaglio tedeschi, mentre il restante 25 % è ripartito essenzialmente tra Repubblica ceca, Paesi Bassi, Regno Unito e Belgio. L'inchiesta attuale ha confermato che l'attuale sistema di licenze funziona correttamente e che gli importatori tradizionali utilizzano interamente le licenze loro rilasciate. La situazione finanziaria degli importatori si è mantenuta sicura, tra l'altro con una redditività media del 15 % circa per il settore delle conserve di mandarini.

5.   Analisi delle risultanze

5.1.   Valutazione degli effetti delle misure

È stato constatato che le misure istituite hanno prodotto effetti positivi.

Grazie a tali misure i produttori comunitari hanno potuto intraprendere un processo di ristrutturazione. La sostanziale diminuzione di capacità così ottenuta, combinata con le misure che devono ancora essere attuate, dovrebbe consentire al settore di diventare sempre più competitivo, di massimizzare la produttività e di trarre vantaggio da economie di scala.

Dopo i valori massimi del 2003/2004, durante la stagione 2004/2005 le importazioni si sono stabilizzate, registrando una diminuzione del loro volume in seguito alle misure istituite. I prezzi all'importazione, precedentemente in calo, nel 2005 hanno iniziato ad aumentare.

I risultati complessivi dei produttori comunitari per il periodo considerato sono ancora negativi, ma rispetto a quelli della stagione precedente stanno migliorando. L'aumento di competitività dell'industria comunitaria, combinato con l'aumento dei prezzi all'importazione, si è tradotto in una ripresa delle vendite e della produzione dei produttori dell'UE. La redditività, che nella stagione 2003/2004 era scesa a - 6,5 %, nella stagione 2004/2005 ha registrato un miglioramento passando a - 5,5 %.

Considerando il processo di ristrutturazione in corso, l'andamento delle importazioni e il miglioramento della situazione dei produttori comunitari, si deve concludere che le misure attuate nel quadro del regolamento (CE) n. 658/2004 della Commissione sono efficaci.

5.2.   Verifica della necessità di mantenere in vigore le misure

Soltanto nelle tendenze più recenti si avverte che le misure di salvaguardia stanno concretamente cominciando a dare risultati positivi. Questo tuttavia era prevedibile, poiché le misure definitive sono in vigore soltanto da una stagione di messa in conserva.

Il processo di ristrutturazione è stato avviato e ha finora avuto come risultato un taglio della capacità del 25 %. Ulteriori interventi verranno effettuati nei prossimi anni e quindi l'ultimazione del processo richiederà altro tempo.

Benché il volume delle importazioni sia diminuito, il contingente di 32 000 tonnellate viene regolarmente superato e la sottoquotazione dei prezzi è aumentata, principalmente a causa del deprezzamento del dollaro USA.

Come concluso sopra nella parte 5, i risultati finanziari dei produttori comunitari nel periodo considerato mostrano un miglioramento rispetto alla stagione precedente, ma i risultati complessivi sono ancora negativi. Analogamente, la produzione, la quota di mercato e le vendite dei produttori comunitari nel 2004/2005 risultano in ripresa, ma registrano cifre uguali, o lievemente inferiori, a quelle del 2002/03.

Pur riconoscendo l'effetto sempre più positivo delle misure, i produttori comunitari hanno chiesto un aumento del dazio supplementare ad un livello che consenta di evitare importazioni oltre il contingente. I produttori sarebbero inoltre favorevoli all'introduzione di un sistema basato su un prezzo minimo stabilito ad un livello ragionevole al fine di impedire prezzi all'importazione erratici.

Tuttavia, né l'articolo 21 del regolamento di base (CE) n. 3285/94 relativo al regime comune applicabile alle importazioni né le pertinenti norme OMC prevedono un aumento del livello di salvaguardia in seguito ad un riesame intermedio.

Gli importatori che hanno collaborato si sono opposti all'istituzione di un prezzo minimo, sostenendo che tale sistema sarebbe inappropriato, dato il rischio di sovvenzione interna sulle conserve di mandarini e altre conserve importate. Inoltre, alcuni degli importatori tradizionali preferirebbero che la quota di contingente loro attualmente assegnata, pari al 75 %, fosse portata al 95 % per impedire speculazioni sulle licenze. Quanto all'entità del contingente tariffario, alcuni degli importatori ne chiedono un sostanziale aumento, sostenendo che i produttori dell'UE non hanno un quantitativo di materia prima (mandarini freschi) sufficiente per soddisfare la domanda del mercato interno.

Dall'inchiesta è tuttavia emerso che il raccolto di satsuma freschi, benché in lieve diminuzione, è disponibile sul mercato in quantitativi sufficienti e a prezzi ragionevoli. Per quanto riguarda gli argomenti relativi al calcolo e all'assegnazione dei quantitativi nell'ambito del contingente tariffario, secondo la prassi consolidata in questi casi occorre lasciare agli altri soggetti operanti sul mercato sufficienti opportunità al fine di garantire il mantenimento della concorrenza. Una modifica dell'assegnazione e del calcolo del contingente sarebbe pertanto inappropriata.

Tenuto conto delle capacità cinesi esistenti e del fatto che la situazione dei produttori comunitari è ancora fragile, l'eliminazione delle misure comprometterebbe il completamento del processo di ristrutturazione in corso. La Cina ha la possibilità di rifornire simultaneamente i mercati del Giappone, degli USA e dell'Europa e può facilmente adattarsi alla domanda mondiale.

Il dazio supplementare, da pagare una volta esaurito il contingente, deve ugualmente essere ancora considerato appropriato tenuto conto del notevole divario tra i prezzi cinesi franco frontiera comunitaria e i prezzi europei e della vendita sotto costo rilevata.

Alla luce di quanto precede, la Commissione conclude che è necessario mantenere in vigore le attuali misure di salvaguardia al fine di agevolare l'adeguamento dei produttori comunitari e di consentire il proseguimento del processo di ristrutturazione nonché l'ulteriore ripresa dalla attuale situazione economica negativa.

5.3.   Valutazione del processo di liberalizzazione

Come previsto dal quadro giuridico dell'OMC e della Comunità, già è in atto una graduale liberalizzazione delle misure. A tal fine, il regolamento (CE) n. 658/2004 della Commissione prevede un incremento annuo del contingente pari al 5 %. Nonostante il dazio supplementare, le importazioni superano il limite di 32 000 tonnellate del contingente tariffario annuo. Dall'inchiesta è emerso che il miglioramento degli indicatori economici dei produttori dell'UE e il processo di ristrutturazione che questi stanno attuando non si svolgono più rapidamente del previsto e corrispondono a quanto ritenuto ragionevole al momento dell'istituzione delle misure. Pertanto, per produrre i risultati attesi il processo di ripresa e di ristrutturazione richiede più tempo che non una singola stagione di messa in conserva. La situazione degli importatori non ha subito cambiamenti e si mantiene positiva.

Un ampliamento del contingente tariffario comprometterebbe il processo di ristrutturazione in corso e l'effetto delle misure. Su tale base, la Commissione ritiene che il processo di liberalizzazione delle importazioni previsto dal regolamento (CE) n. 658/2004 sia adeguato e che sarebbe inopportuno accelerarlo.

6.   Considerazioni finali

Dalle risultanze sopra esposte emerge che in seguito alle misure la situazione dei produttori comunitari sta gradualmente migliorando. Inoltre, è in corso un processo di ristrutturazione in linea con le previsioni del corrente procedimento e si prevede che gli effetti di quanto intrapreso si concretizzeranno pienamente nei prossimi anni.

Il contingente tariffario fissato è stato superato per tutto il periodo considerato, il che dimostra che il dazio specifico non è eccessivo e consente un ampio ricorso a fonti di approvvigionamento esterne da parte del mercato comunitario. Se si vuole che le misure rimangano efficaci in modo da consentire la ripresa dei produttori comunitari è opportuno che l'attuale processo di liberalizzazione non venga accelerato.

7.   Conclusioni

L'analisi della Commissione, sostenuta dal comitato consultivo, conclude pertanto che l'applicazione delle vigenti misure di salvaguardia è efficace, che tali misure devono essere mantenute in vigore e che il processo di liberalizzazione in corso è appropriato.

Le misure esistenti devono pertanto essere mantenute nella forma e al livello attuali, senza alcuna modifica.


(1)  GU L 104 dell'8.4.2004, pag. 67.

(2)  GU L 349 del 31.12.1994, pag. 53.

(3)  GU L 67 del 10.3.1994, pag. 89.

(4)  GU C 137 del 4.6.2005, pag. 11.

(5)  (Estrapolazione sulla base dei dati relativi a 10 mesi)

(Fonte: Eurostat)

(6)  Estrapolazione sulla base delle vendite di 9 mesi


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