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Document 32005A0603(07)

Parere del Consiglio, del 17 febbraio 2005, sul programma di stabilità aggiornato dell'Italia, 2004-2008

GU C 136 del 3.6.2005, p. 18–20 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

3.6.2005   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 136/18


PARERE DEL CONSIGLIO

del 17 febbraio 2005

sul programma di stabilità aggiornato dell'Italia, 2004-2008

(2005/C 136/07)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (1), in particolare l'articolo 5, paragrafo 3,

vista la raccomandazione della Commissione,

sentito il Comitato economico e finanziario,

HA ESPRESSO IL SEGUENTE PARERE:

(1)

Il 17 febbraio 2005 il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità aggiornato dell'Italia relativo al periodo 2004-2008. Il programma risponde solo parzialmente alle prescrizioni in materia di dati indicate nel «codice di condotta sul contenuto e la presentazione dei programmi di stabilità e di convergenza». Per valutare con precisione il percorso e la composizione dell'aggiustamento sarebbero state necessarie informazioni sulle ulteriori misure previste per conseguire gli obiettivi di bilancio per gli anni dal 2006 in poi. Di conseguenza l'Italia è invitata a conformarsi pienamente ai requisiti del codice di condotta.

(2)

Lo scenario macroeconomico che sottende il programma recepisce le informazioni disponibili verso la metà del 2004. La crescita del PIL reale è prevista accelerare dall'1,2 % nel 2004 al 2,1 % nel 2005 per attestarsi su una media del 2,3 % nel resto del periodo di programmazione. Stando alle informazioni attualmente disponibili, lo scenario sembra riflettere un'ipotesi di crescita alquanto favorevole visto i) che il tasso di crescita pronosticato per il 2005 si situa al limite superiore della forcella delle previsioni attuali; ii) che l'andamento della crescita indicato su un orizzonte di medio periodo risulta relativamente ottimistico. Le proiezioni del programma relative all'evoluzione dei prezzi calcolate in base al deflatore del PIL sembrano realistiche (2).

(3)

Obiettivo del programma è ridurre gradualmente il disavanzo di bilancio nominale da un valore atteso del 2,9 % del PIL nel 2004 a un obiettivo di disavanzo del 2,7 % nel 2005, fino allo 0,9 % nel 2008. Il programma non mira più, quindi, a un saldo prossimo al pareggio o positivo nel medio termine. Il saldo di bilancio corretto per il ciclo dovrebbe migliorare di 1,1 punti percentuali, a seguito delle misure di carattere permanente, con il grosso dell'aggiustamento (0,5 punti percentuali) previsto nel 2006. Sebbene non siano attesi miglioramenti del saldo corretto per il ciclo nel 2005, un'ampia parte delle misure una tantum sarà sostituita da misure permanenti. Rispetto all'aggiornamento precedente il disavanzo nominale è in crescita di oltre un punto percentuale e l'aggiustamento programmato è rimandato a fronte di uno scenario macroeconomico un po' meno favorevole. Considerato però che le condizioni cicliche misurate in base all'output gap restano pressoché invariate, la revisione del disavanzo può essere considerata in massima parte strutturale.

(4)

Sussistono rischi che la situazione di bilancio possa avverarsi più sfavorevole di quanto ipotizzato nel programma. Nel 2005, in particolare, i margini sono stretti e una crescita economica inferiore alle aspettative, lievi deviazioni dalla manovra di bilancio prevista di oltre il 2 % del PIL, i rischi inerenti ad alcune misure una tantum con la probabile riclassificazione dell'Anas, l'ente nazionale per le strade, comportano il rischio che venga superato il valore di riferimento del 3 % del PIL. Per il 2006 e gli anni successivi, l'esperienza passata non permette di escludere una sottovalutazione del risanamento dei conti pubblici necessario per raggiungere gli obiettivi esposti nel programma. Sul fronte della valutazione dei rischi, l'assetto di bilancio del programma non sembra assicurare un margine di sicurezza sufficiente contro il superamento della soglia del 3 % del PIL stabilito per il disavanzo pubblico, nell'ambito delle normali fluttuazioni del ciclo almeno fino al 2006. Né permette di garantire che l'obiettivo a medio termine del patto di stabilità e crescita di un saldo di bilancio prossimo al pareggio sia conseguito entro il periodo di riferimento del programma.

(5)

Il rapporto debito/PIL è stimato al 106 % del PIL nel 2004, valore appena inferiore al livello del 2003 e di gran lunga superiore alla soglia di riferimento del 60 % del PIL prevista dal trattato. Il programma prefigura una riduzione del rapporto debito/PIL di oltre 8 punti percentuali sul periodo di riferimento, riconducibile soprattutto a un ambizioso programma di privatizzazioni accompagnato da un miglioramento del saldo primario e da un'accelerazione della crescita economica. Una più rapida discesa del debito trova ostacolo in operazioni fuori bilancio che appesantiscono il debito di oltre 2 punti percentuali del PIL in media annua. L'andamento del rapporto debito/PIL potrebbe essere meno favorevole di quanto indicato, considerati in particolare i rischi che pesano sugli obiettivi di bilancio, come spiegato sopra e le incertezze che sussistono in merito agli aggiustamenti stock/flussi.

(6)

Riguardo alla sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, l'Italia sembra presentare alcuni rischi. Tuttavia, l'adozione nel 2004 di una riforma pensionistica costituisce un importante progresso per affrontare le conseguenze finanziarie dell'invecchiamento della popolazione e contribuirà a migliorare la situazione dell'Italia a questo proposito. L'Italia potrebbe occupare una posizione alquanto favorevole purché vengano centrati gli obiettivi di bilancio, vengano realizzati i risparmi attesi dalla riforma pensionistica e sia prontamente corretto anche il minimo scarto dalla strategia consistente nel mantenere elevati avanzi primari, in modo da pervenire effettivamente a una rapida riduzione del debito.

(7)

Le politiche economiche delineate nel programma sono in parte coerenti con gli indirizzi economici di massima specifici per il paese nel settore delle finanze pubbliche. Anzitutto, il programma non contempla il raggiungimento di un saldo prossimo al pareggio o positivo nel medio termine. In secondo luogo, gli obiettivi di bilancio non garantiscono un miglioramento del saldo di bilancio corretto per il ciclo di almeno 0,5 punti percentuali l'anno sebbene sia riconosciuto che il miglioramento del saldo di bilancio strutturale (al netto delle misure una tantum) raggiunge in media 0,5 punti del PIL l'anno. In terzo luogo, una parte degli sgravi fiscali per il 2005 è finanziata da misure temporanee. Per finire, il programma non fornisce informazioni sufficienti circa il rafforzamento dei meccanismi di controllo della spesa pubblica, né individua una chiara fonte di finanziamento delle spese regionali.

Sulla base della valutazione che precede, il Consiglio reputa opportuno che l'Italia:

i)

prenda provvedimenti necessari per conseguire l'obiettivo di disavanzo previsto per il 2005;

ii)

produca, dal 2006 in poi, gli sforzi strutturali necessari per raggiungere una posizione di bilancio prossima al pareggio entro la fine del periodo di riferimento;

iii)

provveda affinché il rapporto debito/PIL ripieghi verso il valore di riferimento del 60 % del trattato a un ritmo più sostenuto, ponendo particolare attenzione a fattori diversi dall'indebitamento netto che contribuiscono alla variazione dei livelli del debito.

Confronto tra le principali proiezioni macroeconomiche e di bilancio

 

2004

2005

2006

2007

2008

PIL reale

(variazione in %)

PS 2004

1,2

2,1

2,2

2,3

2,3

COM ott 2004

1,3

1,8

1,8

PS 2003

1,9

2,2

2,5

2,6

 

Inflazione IAPC

(%)

PS 2004 (3)

2,2

1,6

1,5

1,4

1,4

COM ott 2004

2,3

2,3

2,0

PS 2003

1,8

1,5

1,4

1,4

Saldo di bilancio delle pubbliche amministrazioni

(in % del PIL)

PS 2004

-2,9

-2,7

-2,0

-1,4

-0,9

COM ott 2004

-3,0

-3,0

-3,6

PS 2003

-2,2

-1,5

-0,7

0,0

Saldo primario

(in % del PIL)

PS 2004

2,4

2,4

3,3

4,0

4,7

COM ott 2004

2,0

2,1

1,5

PS 2003

2,9

3,5

4,4

5,1

Saldo di bilancio corretto per il ciclo

(in % del PIL)

PS 2004 (4)

-2,1

-2,1

-1,6

-1,2

-1,0

COM ott 2004

-2,4

-2,6

-3,4

PS 2003 (4)

-1,6

-1,0

-0,4

0,1

Debito pubblico lordo

(in % del PIL)

PS 2004

106,0

104,1

101,9

99,2

98,0

COM ott 2004

106,0

104,6

104,4

PS 2003

105,0

103,0

100,9

98,6

Programma di stabilità (PS); previsioni economiche dell'autunno 2004 dei servizi della Commissione (COM); calcoli effettuati dai servizi della Commissione.


(1)  GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.

(2)  Le proiezioni del programma per l'inflazione IAPC non costituiscono previsioni bensì valori di riferimento utilizzati di norma ai fini dei rinnovi salariali.

(3)  Inflazione prevista dal 2005 in poi.

(4)  Calcoli effettuati dai servizi della Commissione in base al programma.

Fonti:

Programma di stabilità (PS); previsioni economiche dell'autunno 2004 dei servizi della Commissione (COM); calcoli effettuati dai servizi della Commissione.


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