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Document C2005/093/01
Judgment of the Court (Grand Chamber) of 22 February 2005 in Case C-141/02 P: Commission of the European Communities v T-Mobile Austria GmbH (Appeal — Article 90(3) of the EC Treaty (now Article 86(3) EC) — Amount of the fees imposed by the Republic of Austria on operators of GSM networks — Partial rejection of the complaint — Admissibility)
Sentenza della Corte (Grande Sezione), 22 febbraio 2005, nel procedimento C-141/02 P, Commissione delle Comunità europee contro T-Mobile Austria GmbH (Ricorso contro una pronuncia del Tribunale di primo grado — Art. 90, n. 3, del Trattato CE (divenuto art. 86, n. 3, CE) — Importo dei canoni imposti dalla Repubblica d'Austria ai gestori GSM — Rigetto parziale della denuncia — Ricevibilità)
Sentenza della Corte (Grande Sezione), 22 febbraio 2005, nel procedimento C-141/02 P, Commissione delle Comunità europee contro T-Mobile Austria GmbH (Ricorso contro una pronuncia del Tribunale di primo grado — Art. 90, n. 3, del Trattato CE (divenuto art. 86, n. 3, CE) — Importo dei canoni imposti dalla Repubblica d'Austria ai gestori GSM — Rigetto parziale della denuncia — Ricevibilità)
GU C 93 del 16.4.2005, p. 1–1
(ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)
16.4.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 93/1 |
SENTENZA DELLA CORTE
(Grande Sezione)
22 febbraio 2005
nel procedimento C-141/02 P, Commissione delle Comunità europee contro T-Mobile Austria GmbH (1)
(Ricorso contro una pronuncia del Tribunale di primo grado - Art. 90, n. 3, del Trattato CE (divenuto art. 86, n. 3, CE) - Importo dei canoni imposti dalla Repubblica d'Austria ai gestori GSM - Rigetto parziale della denuncia - Ricevibilità)
(2005/C 93/01)
Lingua processuale: il tedesco
Nel procedimento C-141/02 P, avente ad oggetto un ricorso contro una pronuncia del Tribunale di primo grado, ai sensi dell'art. 49 dello Statuto CE della Corte di giustizia, proposto il 15 aprile 2002, Commissione delle Comunità europee (agenti: sigg. W. Mölls e K. Wiedner), sostenuta da Repubblica francese (agenti: sigg. G. de Bergues e F. Million ), procedimento in cui le altre parti sono: T-Mobile Austria GmbH, già max-mobil Telekommunikation Service GmbH, con sede in Vienna (Austria) (avv.ti: sigg. A. Reidlinger, M. Esser-Wellié e T. Lübbig), Regno dei Paesi Bassi (agente: sig.ra H. G. Sevenster) la Corte (Grande Sezione) composta dal sig. V. Skouris, presidente, dai sigg. P. Jann, C.W.A. Timmermans, A. Rosas e A. Borg Barthet, presidenti di sezione, dai sigg J. P. Puissochet (relatore), R. Schintgen, dalla sig.ra N. Colneric, dai sigg. S. von Bahr, M. Ilešič, J. Malenovský, J. Klučka e U. Lõhmus, giudici; avvocato generale: sig. M. Poiares Maduro; cancelliere: sig.ra M.-F. Contet, amministratore principale, ha pronunciato, il 22 febbraio 2005, una sentenza il cui dispositivo è del seguente tenore:
1) |
La sentenza del Tribunale di primo grado delle Comunità europee 30 gennaio 2002, causa T-54/99, max.mobil/Commissione, è annullata. |
2) |
Il ricorso proposto dalla società max.mobil Telekommunikation Service GmbH dinanzi al Tribunale di primo grado delle Comunità europee è respinto. |
3) |
La società T-Mobile Austria GmbH è condannata alle spese. |