Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 92003E000657

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0657/03 di Alexandros Alavanos (GUE/NGL) alla Commissione. Ripristino dei danni causati da catastrofi naturali nelle Isole Cicladi.

    GU C 268E del 7.11.2003, p. 116–117 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92003E0657

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0657/03 di Alexandros Alavanos (GUE/NGL) alla Commissione. Ripristino dei danni causati da catastrofi naturali nelle Isole Cicladi.

    Gazzetta ufficiale n. 268 E del 07/11/2003 pag. 0116 - 0117


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0657/03

    di Alexandros Alavanos (GUE/NGL) alla Commissione

    (6 marzo 2003)

    Oggetto: Ripristino dei danni causati da catastrofi naturali nelle Isole Cicladi

    Negli ultimi giorni precipitazioni ininterrotte a carattere torrenziale hanno causato un'immane catastrofe nella maggior parte della regione delle isole Cicladi per le quali è stato

    di conseguenza dichiarato lo stato di emergenza. La rete stradale, nella sua quasi totalità, è stata gravemente danneggiata da frane e smottamenti, mentre lo straripamento dei torrenti ha distrutto quasi completamente dighe di piccole dimensioni, argini e muraglioni di difesa con il risultato che vaste zone agricole ed urbane sono state sommerse da enormi quantità d'acqua.

    Premesso che tali catastrofiche alluvioni hanno colpito la maggior parte della popolazione ed hanno causato profonde e durevoli ripercussioni sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla stabilità economica della regione alla Commissione si chiede quanto segue:

    1. La Comunità esaminerà la possibilità di sovvenzione nel territorio di cui sopra in base a quanto previsto dall'articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (CE) 2012/2002(1) che prevede la possibilità di beneficiare dell'intervento del Fondo di solidarietà dell'Unione Europea a una zona che sia stata colpita da una catastrofe straordinaria, anche se non vengono soddisfatti i requisiti quantitativi stabiliti dalla normativa, come è avvenuto nella zona delle Isole Cicladi?

    2. Per il ripristino dei danni causati è possibile usufruire degli stanziamenti dei Fondi strutturali?

    3. In particolare, per il ripristino dei muraglioni di difesa e il riassestamento dei torrenti, vi è la possibilità di utilizzare le risorse del programma per lo sviluppo agricolo?

    (1) GU L 311 del 14.11.2002, pag. 3.

    Risposta data dal sig. Barnier in nome della Commissione

    (9 aprile 2003)

    La Commissione esprime la propria solidarietà con gli abitanti delle isole Cicladi e altre regioni della Grecia colpite dalle recenti gravi intemperie.

    Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (SFUE) può essere mobilitato unicamente sulla base di una domanda di assistenza delle autorità nazionali del paese interessato. Le autorità greche hanno annunciato di voler presentare una tale domanda. Conformemente al regolamento SFUE(1) le domande devono essere presentate entro dieci settimane dalla data in cui si è verificato il primo danno dovuto alla catastrofe.

    L'onorevole parlamentare lascia intendere che il disastro non si qualifica come catastrofe grave ai sensi del regolamento del Consiglio, dato che i danni causati non arriverebbero alla soglia di 3 miliardi di EUR, o 0,6 % del reddito nazionale lordo (RNL). L'onorevole parlamentare cita le disposizioni contenute nell'articolo 2, paragrafo 2 del regolamento, a norma delle quali l'Unione stanzia fondi alle aree colpite. Questo articolo prevede che in circostanze eccezionali possa beneficiare dell'intervento del Fondo anche una regione colpita da una catastrofe straordinaria che abbia colpito la maggior parte della popolazione, con profonde e durevoli ripercussioni sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla stabilità economica della regione stessa.

    Se, sulla base delle informazioni fornite, la Commissione accerta che i criteri sono soddisfatti, deve allora presentare una proposta di mobilitazione del Fondo di solidarietà all'autorità di bilancio.

    Nel quadro della normativa che disciplina i Fondi strutturali, regolamento (CE) n. 1260/99 del Consiglio del 21 giugno 1999(2), nonché degli accordi contenuti sia nel quadro comunitario di sostegno (QCS) greco che nel Programma operativo a favore della regione dell'Egeo meridionale per il periodo 2000-2006, potrebbero inoltre venire stanziati crediti del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per il ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate dalle recenti intemperie nelle Cicladi.

    La Commissione non ha finora ricevuto dalle autorità greche informazioni relative all'impatto delle intemperie sugli argini e sui muraglioni di difesa nella prefettura delle Cicladi. Il sostegno comunitario accordato nel quadro del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia agricola (FEAOG) può essere utilizzato per contribuire a ripristinare il potenziale produttivo agricolo nelle zone colpite. Ciò vale sia per la riparazione degli argini che per la regolamentazione dei corsi d'acqua.

    Le decisioni relative all'utilizzo del FESR e del FEAOG saranno eventualmente adottate dalle autorità greche secondo le procedure in vigore per la gestione dei programmi operativi in Grecia.

    (1) Regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio, dell'11 novembre 2002, che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea.

    (2) GU L 161 del 26.6.1999.

    Top