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Document 92003E000413

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0413/03 di Eija-Riitta Korhola (PPE-DE) alla Commissione. La capacità della flotta anti inquinamento nelle acque territoriali comunitarie.

    GU C 268E del 7.11.2003, p. 100–100 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92003E0413

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0413/03 di Eija-Riitta Korhola (PPE-DE) alla Commissione. La capacità della flotta anti inquinamento nelle acque territoriali comunitarie.

    Gazzetta ufficiale n. 268 E del 07/11/2003 pag. 0100 - 0100


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0413/03

    di Eija-Riitta Korhola (PPE-DE) alla Commissione

    (17 febbraio 2003)

    Oggetto: La capacità della flotta anti inquinamento nelle acque territoriali comunitarie

    Tramite una ricerca da me condotta che ha coinvolto le autorità competenti di tutti gli Stati che si affacciano sul Mar Baltico (compresi la Russia e i futuri Stati membri) è emerso che tutti gli Stati del Baltico sono dotati di una qualche flotta antinquinamento da idrocarburi ma in pratica è impossibile stabilire con certezza qual'è la capacità reale della flotta antinquinamento nel Mar Baltico anche in relazione alle condizioni atmosferiche che caratterizzano questa area marittima. Ad esempio, in caso di avaria non grave è possibile separare meccanicamenteil ghiaccio dal petrolio utilizzando un'escavatrice ma se si dovesse verificare un incidente più grave come la rottura di una cisterna allora la capacità di queste flotte risulterebbe inadeguata. Sulla base dei risultati della mia indagine posso affermare che anche in presenza di buone condizioni atmosferico-ambientali il petrolio si potrebbe rimuovere solo dopo che esso si è spiaggiatoproprio perché la capacità di queste flotte è insufficiente.

    Suppongo che la situazione sia simile anche nelle altre zone marittime dell'Unione.

    Vorrei sapere se la Commissione intende fare un inventario della capacità delle flotte antinquinamento da idrocarburi presenti in Europa utilizzando un sistema di valutazione omogeneo che permetta anche di stabilire la capacità minima necessaria in relazione alla specificità di ogni area e al volume del traffico.

    Risposta data dalla sig.ra Wallström a nome della Commissione

    (3 aprile 2003)

    Nell'ambito del quadro comunitario di cooperazione nel settore dell'inquinamento marino dovuto a cause accidentali o intenzionali (decisione n. 2850/2000/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2000(1)) è stato istituito un sistema comunitario di informazione (Community Information System CIS) per favorire lo scambio di dati e migliorare la preparazione e l'intervento in caso di incidenti. In collaborazione con gli Stati membri la Commissione ha definito il formato delle pagine nazionali del CIS. Il CIS è accessibile alle autorità nazionali competenti e al pubblico al seguente indirizzo Internet: http://europa.eu.int/marpol-cis

    In caso di incidenti, gli Stati membri e i paesi candidati all'adesione possono attivare il meccanismo comunitario destinato ad agevolare la cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso della protezione civile. In questo modo il paese interessato può avere accesso immediato, attraverso il centro di intervento europeo, a tutte le attrezzature specializzate disponibili in Europa.

    Inoltre, per quanto riguarda la preparazione e l'intervento in caso di inquinamento nei vari mari regionali europei, la Commissione segue da vicino le attività dei gruppi di lavoro competenti. Con particolare riferimento al Mar Baltico, la Commissione partecipa alle attività dei gruppi di lavoro della commissione di Helsinki (Helcom), istituiti nel quadro dell'omonima convenzione.

    (1) GU L 332 del 28.12.2000.

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