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Document 92003E000036

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0036/03 di Colette Flesch (ELDR) alla Commissione. Reintegro di due alti funzionari nei loro incarichi a Parigi.

    GU C 268E del 7.11.2003, p. 64–64 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92003E0036

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0036/03 di Colette Flesch (ELDR) alla Commissione. Reintegro di due alti funzionari nei loro incarichi a Parigi.

    Gazzetta ufficiale n. 268 E del 07/11/2003 pag. 0064 - 0064


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0036/03

    di Colette Flesch (ELDR) alla Commissione

    (21 gennaio 2003)

    Oggetto: Reintegro di due alti funzionari nei loro incarichi a Parigi

    La stampa ha segnalato alla fine di dicembre (Le Monde, 22/23 dicembre 2002) che i due alti funzionari della rappresentanza della Commissione in Francia, che erano stati richiamati due mesi prima a Bruxelles, avevano ripreso le loro funzioni a Parigi.

    Quali sono state le ragioni precise del loro richiamo a Bruxelles?

    Quali sono le ragioni precise del loro reintegro a Parigi?

    La Commissione ritiene queste due misure una prova di sana gestione del personale?

    È tuttora in corso l'inchiesta dell'OLAF che aveva provocato il richiamo?

    La Commissione è disposta, quando sarà il momento, a rendere note le conclusioni di tale inchiesta?

    Risposta data dal sig. Prodi a nome della Commissione

    (5 marzo 2003)

    La Commissione può soltanto ricordare gli elementi di risposta già dati in seguito all'interrogazione scritta E-3493/02 dell'onorevole parlamentare.

    Il trasferimento, nell'interesse del servizio, nell'ambito della stessa direzione generale di due funzionari della rappresentanza della Commissione a Parigi era motivato dalla volontà di assicurare lo svolgimento dell'indagine in condizioni ottimali.

    Queste misure rivestivano un carattere cautelare e non mettevano affatto in discussione la presunzione d'innocenza degli interessati. La Commissione non ha rivelato i loro nomi e si rammarica che i mass media lo abbiano fatto.

    Dal momento che le indagini nell'ambito dei locali della rappresentanza della Commissione a Parigi non lo esigevano più, le misure cautelari summenzionate sono state sospese dopo contatti con l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF).

    Con queste misure la Commissione ha voluto permettere all'OLAF di effettuare la sua indagine interna nelle migliori condizioni.

    La Commissione conferma che l'indagine dell'OLAF è sempre in corso. Il Parlamento sarà informato in tempo utile dei risultati dell'indagine conformemente all'articolo 12, paragrafo 3, secondo comma del regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento e del Consiglio del 25 maggio 1999 relativo alle indagini svolte dall'Ufficio per la lotta antifrode (OLAF)(1).

    (1) GU L 136 del 31.5.1999.

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