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Document 92002E002473

    INTERROGAZIONE SCRITTA P-2473/02 di Richard Howitt (PSE) alla Commissione. Sostegno ai boscimani nella riserva di caccia del Kalahari centrale (Botswana).

    GU C 268E del 7.11.2003, p. 10–11 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92002E2473

    INTERROGAZIONE SCRITTA P-2473/02 di Richard Howitt (PSE) alla Commissione. Sostegno ai boscimani nella riserva di caccia del Kalahari centrale (Botswana).

    Gazzetta ufficiale n. 268 E del 07/11/2003 pag. 0010 - 0011


    INTERROGAZIONE SCRITTA P-2473/02

    di Richard Howitt (PSE) alla Commissione

    (30 agosto 2002)

    Oggetto: Sostegno ai boscimani nella riserva di caccia del Kalahari centrale (Botswana)

    Può la Commissione confermare in modo dettagliato se il governo del Botswana utilizza o intende utilizzare gli aiuti allo sviluppo dell'UE per sostenere il trasferimento dei boscimani del Kalahari, che, come accertato da alcuni deputati al Parlamento europeo, avviene contro la loro volontà? La Commissione riconosce che ciò è in contraddizione col suo documento di lavoro del 1998 sulle popolazioni indigene? La Commissione intende riesaminare la questione e in particolare prendere concretamente in considerazione la possibilità di contribuire ad uno sviluppo alternativo che consenta ai boscimani del Kalahari di restare sulle loro terre ancestrali, se tutte le parti saranno in grado di giungere a un accordo?

    Risposta data dal sig. Nielson a nome della Commissione

    (25 ottobre 2002)

    La Commissione conferma che non approverebbe eventuali intenzioni dichiarate del governo del Botswana di utilizzare aiuti allo sviluppo della Comunità per sostenere il trasferimento dei boscimani del Kalahari (anche noti come Basarwa o San) contro la loro volontà. Essa non ha effettivamente ricevuto alcuna richiesta a tal fine dal governo, e non è a conoscenza di intenzioni di quest'ultimo in tal senso.

    Nei suoi frequenti contatti con il governo del Botswana, la Commissione ha espresso la propria preoccupazione in merito ai diritti di tale popolazione, ribadendo che non bisogna ricorrere alla coercizione o esercitare pressioni psicologiche esagerate (ad esempio, per il trasferimento), e che è essenziale rispettare la scelta delle popolazioni indigene.

    Tale posizione è conforme al suo documento di lavoro del maggio 1998(1) e alla risoluzione del Consiglio del novembre 1998, che riconosce che i territori tradizionalmente abitati dalle popolazioni indigene sono di proprietà comune e incontestabile di tali popolazioni, e che queste hanno il diritto di scegliere il proprio modello di sviluppo, che comprende il diritto di respingere proposte, in particolare nei loro territori ancestrali.

    Iniziative quali il Programma di tutela e gestione delle risorse naturali e faunistiche, finanziato dalla Comunità, al quale fa riferimento l'onorevole parlamentare, rientrano in tale ambito, e la Commissione proseguirà il dialogo con le istituzioni del governo a tutti i livelli sulla questione del trasferimento.

    Due aspetti del suddetto programma di tutela e gestione delle risorse naturali e faunistiche risultano particolarmente interessanti. Innanzitutto, tale operazione di sviluppo non intende essenzialmente fornire un sostegno specifico ad un particolare gruppo etnico o alla riserva naturale del Kalahari centrale. Il programma, pertanto, non è direttamente collegato alla questione dei Basarwa. Esso vuole finanziare e promuovere la conservazione e l'impiego sostenibile delle riserve protette del paese e delle aree adiacenti attraverso attività nello Ngamiland, nel distretto di Ghanzi e in alcune aree dei distretti centrali e del Kweneng.

    In secondo luogo, è importante chiarire che 1 milione di euro (su un totale di 14 milioni) verrà fornito sotto forma di Fondo di aiuto non rimborsabile allo sviluppo delle comunità. L'accesso alle risorse sarà trainato dalla domanda e tutte le comunità Basarwa o altre comunità delle zone beneficiarie, protette o limitrofe, possono presentare proposte di finanziamento di alternative di sviluppo economicamente redditizie e sostenibili sotto il profilo ambientale a favore di tali comunità locali. Idee relative ad eventuali progetti comprendono, benché non esclusivamente, attività riguardanti la formazione di reddito e lo sviluppo di infrastrutture. Sono previste inoltre misure volte al potenziamento delle istituzioni all'interno delle comunità locali, che saranno infatti formate e rafforzate per poter sviluppare le proprie istituzioni, gestire e controllare le risorse e negoziare nel proprio interesse col settore privato, le istituzioni pubbliche ed altre istituzioni. Quest'ultimo aspetto è fondamentale per consentire alle comunità locali di conseguire un'effettiva autonomia.

    Dalle discussioni avute con il governo del Botswana all'inizio dell'anno, risulta che ai Basarwa (anche qualora vivano al di fuori della riserva naturale del Kalahari centrale) può essere consentito di sviluppare attività che comprendano l'impiego sostenibile delle risorse all'interno della riserva. La Commissione seguirà tale opzione nell'ambito del nuovo programma, non appena questo sarà pienamente operativo, verso la fine del 2002.

    (1) SEC(98) 773 def.

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