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Document 92002E002451

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-2451/02 di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione. Misure contro gli aumenti attuali e futuri dei prezzi al consumo in conseguenza dell'introduzione dell'euro.

    GU C 268E del 7.11.2003, p. 8–8 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92002E2451

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-2451/02 di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione. Misure contro gli aumenti attuali e futuri dei prezzi al consumo in conseguenza dell'introduzione dell'euro.

    Gazzetta ufficiale n. 268 E del 07/11/2003 pag. 0008 - 0008


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-2451/02

    di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione

    (29 agosto 2002)

    Oggetto: Misure contro gli aumenti attuali e futuri dei prezzi al consumo in conseguenza dell'introduzione dell'euro

    1. Riconosce la Commissione che l'opinione dell'83 % della popolazione europea che secondo l'ultimo Eurobarometro ritiene che l'introduzione dell'euro si sia tradotta per il consumatore in ulteriori aumenti dei prezzi, coincide con i rilevamenti nel frattempo pubblicati dai governi e dai governatori delle banche nazionali, sicché l'opinione pubblica in questione è risultata essere più nel giusto che le risposte date in precedenza della Commissione alle mie interrogazioni nn. E-4066/00(1) e E-1193/02(2)?

    2. Risultano detti aumenti essere stati provocati, tra l'altro, dall'arrotondamento verso l'alto (alquanto sistematico) dei prezzi e dalla ricerca da parte di alcuni settori di entrate supplementari?

    3. Può la Commissione confermare che benché governi e governatori di banche di diversi Stati membri abbiano lasciato trapelare la loro inquietudine in merito agli aumenti dei prezzi, mai sono stati presi provvedimenti per congelare o ridurre i prezzi?

    4. Qual è il motivo dell'atteggiamento passivo di cui alla domanda 3? I provvedimenti relativi ai prezzi sono ispirati, a livello degli Stati membri, dalla Commissione quale strumento per correggere a posteriori impreviste conseguenze negative oppure continua essa a preferire, come affermato in risposta all'interrogazione E-1193/02, una libera interazione tra domanda e offerta?

    5. Ha essa nel frattempo messo a punto un piano inteso ad evitare un'analoga ondata di aumenti straordinari dei prezzi in caso di eventuali nuove adesioni alla zona dell'euro da parte di attuali e futuri Stati membri dell'UE? In caso affermativo, quali misure considera essa? In caso negativo, quali effetti prevede essa che tale atteggiamento passivo produrrà sui prossimi referendum che saranno tenuti in merito a tali adesioni?

    Fonte: De Volkskrant del 13.8.2002.

    (1) GU C 187 E del 3.7.2001, pag. 125.

    (2) V. pag. 1.

    Risposta comunedata dal sig. Solbes Mira in nome della Commissionealle interrogazioni scritte E-2451/02 e P-2585/02

    (24 ottobre 2002)

    Secondo un'analisi effettuata da Eurostat e pubblicata nel luglio 2002, i prezzi al consumo nell'area dell'euro, misurati dall'indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA), sono aumentati dell'1,4 % tra i primi sei mesi del 2002 e gli ultimi sei mesi del 2001. L'aumento dell'1,2 % è spiegato da tendenze storiche dell'inflazione e da fattori specifici senza relazione diretta con il passaggio all'euro (condizioni climatiche, imposte indirette, ecc.).

    L'impatto inflazionistico legato al passaggio all'euro fiduciario resta dunque limitato (al massimo 0,20 %), anche se è leggermente più elevato che nelle stime precedenti (al massimo 0,16 %). Nella maggior parte degli Stati membri, gli istituti nazionali di statistica o le banche centrali hanno realizzato stime simili, che indicano anch'esse effetti generalmente limitati.

    Tuttavia, sono stati osservati in alcuni settori aumenti insoliti dei prezzi (ristoranti e caffè, servizi sanitari, piccoli negozi, ecc.). Questi aumenti dei prezzi, abbinati ad arrotondamenti sfavorevoli su alcuni prodotti di consumo corrente, hanno contribuito a dare al pubblico l'impressione dell'esistenza di un effetto inflazionistico più rilevante di quello indicato dagli indici ufficiali che includono tutti i beni e i servizi consumati.

    Globalmente, l'inflazione è in ribasso dall'inizio del 2002.

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