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Έγγραφο 52003XG0626(02)
Council Conclusions of 13 May 2003 on "strengthening European innovation policy"
Conclusioni del Consiglio del 13 maggio 2003 sul rafforzamento della politica europea dell'innovazione
Conclusioni del Consiglio del 13 maggio 2003 sul rafforzamento della politica europea dell'innovazione
GU C 149 del 26.6.2003, σ. 4 έως 6
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
Conclusioni del Consiglio del 13 maggio 2003 sul rafforzamento della politica europea dell'innovazione
Gazzetta ufficiale n. C 149 del 26/06/2003 pag. 0004 - 0006
Conclusioni del Consiglio del 13 maggio 2003 sul rafforzamento della politica europea dell'innovazione (2003/C 149/02) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, 1. RICORDANDO: - le conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona sull'obiettivo strategico dell'Unione europea di diventare entro il 2010 l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale e l'ulteriore elaborazione di tale strategia da parte dei Consigli europei di Stoccolma, di Göteborg e di Barcellona, - le conclusioni del Consiglio del 5 dicembre 2000 sull'innovazione come fattore di competitività, - le conclusioni del Consiglio europeo di Barcellona in cui si chiedeva di aumentare in modo significativo lo sforzo globale di R & S e di innovazione nell'Unione, - le conclusioni del Consiglio europeo di Copenaghen sull'allargamento, - le conclusioni del Consiglio del 3 marzo 2003 sulla promozione dell'imprenditorialità e delle piccole imprese, - il contributo del Consiglio "Competitività" al Consiglio europeo di primavera 2003 adottato il 3 marzo 2003, - le conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles del 20 e 21 marzo 2003 in cui è stata individuata l'esigenza di considerare prioritarie l'innovazione e l'imprenditorialità e si è sottolineata la necessità che l'Europa si adoperi per trasformare le idee in reale valore aggiunto. 2. ACCOGLIE FAVOREVOLMENTE: - la comunicazione della Commissione intitolata "Politica dell'innovazione: aggiornare l'approccio dell'Unione europea nel contesto della strategia di Lisbona" in cui si sottolinea il carattere multidimensionale del fenomeno dell'innovazione, - l'intenzione della Commissione di prodigare maggiori sforzi per sostenere una politica dell'innovazione europea che contribuisca a rafforzare la competitività europea nonché il progresso verso un'economia basata sulla conoscenza. 3. RICONOSCE CHE: - l'attività di innovazione dettata, tra l'altro, da un alto livello di competitività tra le imprese, è un fattore chiave per stimolare la crescita della produttività e la competitività, - le attività di innovazione e le scoperte tecnologiche sono fattori chiave per conseguire uno sviluppo sostenibile, - la portata e l'importanza complessive del fenomeno dell'innovazione richiedono lo sviluppo di una migliore comprensione dei motori dell'innovazione nel contesto europeo, - l'allargamento può potenzialmente cambiare in modo significativo le prestazioni dell'Unione in tema di innovazione creando così nuove opportunità e sfide, - l'UE deve migliorare il contesto dell'innovazione per colmare il divario esistente con i suoi principali partner commerciali, - le imprese sono al cuore del processo di innovazione e la politica dell'innovazione deve avere effetti positivi sul loro comportamento, le loro capacità e l'ambiente in cui operano, - la politica dell'innovazione dovrebbe far parte di un quadro coerente di politiche per sviluppare la competitività delle imprese europee, - la politica dell'innovazione dovrebbe, ove opportuno, essere integrata da una dimensione settoriale, tra l'altro in relazione a tecnologie specifiche, - l'accesso al finanziamento è un presupposto per creare condizioni favorevoli per le imprese innovanti, in particolare le piccole imprese; le iniziative in materia di innovazione della Banca europea per gli investimenti potrebbero svolgere un ruolo importante a tal fine, - il 6o programma quadro di RST e lo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca, anche tramite migliori sinergie con iniziative europee e sforzi comuni coordinati come l'Eureka, debbono svolgere un ruolo importante nell'incoraggiare e stimolare l'innovazione, - le tecnologie di frontiera e di punta nonché le tecnologie di natura strategica, quali la tecnologia spaziale, le tecnologie avanzate dell'informazione e della comunicazione, la biotecnologia e la R & S in materia di difesa e sicurezza, potrebbero svolgere un ruolo importante nello stimolare l'innovazione e la competitività, - lo scambio di buone pratiche ed esperienze all'interno dell'Unione, nonché la riduzione degli ostacoli all'innovazione, potrebbero contribuire ad aumentare le prestazioni in tema di innovazione dell'Unione nel suo complesso per centrare gli obiettivi di Lisbona, - l'approccio politico comune adottato dal Consiglio il 3 marzo 2003 imprime un forte slancio al brevetto comunitario, che è di importanza cruciale per la tutela della proprietà intellettuale e per stimolare l'innovazione. 4. SOTTOLINEA CHE: - l'innovazione va al di là dell'innovazione tecnologica e può assumere molte altre forme, come lo sviluppo di nuovi concetti imprenditoriali, nuovi mezzi di distribuzione, settori quali il design e il marketing e l'innovazione organizzativa o l'innovazione della presentazione, - la velocità e l'efficacia della diffusione dell'innovazione nell'economia sono di capitale importanza per la produttività, la crescita economica e la creazione di posti di lavoro; le comunicazioni elettroniche avanzate sono, all'interno della società dell'informazione, un potente motore che contribuisce a dare un impulso a tale processo, - le imprese devono essere considerate centrali per l'innovazione in Europa e le piccole imprese dovrebbero beneficiare di migliori servizi di supporto alle imprese che agevolino l'accesso e la consulenza relativamente alle informazioni tecniche, finanziarie e giuridiche, - la nascita di nuove imprese, quali le imprese basate sulle nuove tecnologie, e di spin-offs, quali gli spin-offs accademici e gli spin-offs da imprese private basate sulla conoscenza, costituisce una grande forza innovativa in molti settori e sono proprio queste imprese che spesso dispongono di grandi potenzialità di crescita, - la R & S e il trasferimento di tecnologia sono essenziali per la crescita economica a lungo termine, riconoscendo al tempo stesso che essi devono essere accompagnati da misure volte ad agevolare l'efficace sfruttamento dei risultati, come la prototipazione, il collaudo e l'adeguamento, l'ingegneria, la reingegneria e la dimostrazione, - una cooperazione efficace tra il settore scientifico e l'industria è uno dei fattori più importanti per facilitare l'innovazione nelle imprese, - si dovrebbero aumentare gli investimenti nell'Unione destinati alle attività di R & S e all'innovazione con l'obiettivo, definito a Barcellona, di avvicinarsi al 3 % del PIL, - le misure a sostegno della creazione di condizioni quadro, quali mercati altamente competitivi, mercati di capitali ben funzionanti (capitali di avviamento e di rischio compresi), una domanda sempre più sofisticata da parte dei consumatori e un ambiente normativo favorevole sono propizi all'innovazione, - i partenariati comuni tra pubblico e privato in particolare nella R & S, anche con l'uso di infrastrutture di supporto, quali i parchi della scienza e gli incubatori di imprese, contribuiscono all'efficacia degli investimenti pubblici nell'innovazione, - risorse umane flessibili, mobili e qualificate sono necessarie per l'innovazione e la qualità dell'istruzione e della formazione, anche quella professionale, debbono essere migliorate al fine di progredire verso un'economia basata sulla conoscenza. 5. CONFERMA che lo sviluppo della politica europea dell'innovazione richiede in particolare: - un'interazione con altri settori politici per migliorare l'ambiente per le imprese innovative, - l'impulso a un maggiore dinamismo del mercato, compresi l'accettazione di nuovi prodotti da parte dei consumatori e il concetto emergente di "mercati guida", - un coinvolgimento del settore pubblico risultante dal ruolo dello stesso quale importante utilizzatore di nuovi prodotti e servizi (ad es. l'e-government), - un rafforzamento della dimensione regionale della politica dell'innovazione, segnatamente attraverso lo sviluppo di "clusters" di eccellenza. 6. INVITA GLI STATI MEMBRI E I PAESI ADERENTI: - a creare e rafforzare strategie nazionali per l'innovazione, assicurando un approccio ben coordinato tra le autorità nazionali e regionali, - a definire obiettivi nel settore dell'innovazione che riflettano la specificità dei rispettivi sistemi di innovazione, nonché considerazioni sulla via più adeguata per migliorare le prestazioni nel campo dell'innovazione, - a creare condizioni quadro favorevoli che stimolino l'innovazione e tengano conto delle specificità delle piccole imprese, - a migliorare gli indicatori nel contesto di un quadro di valutazione europeo dell'innovazione potenziato e a stabilire i propri obiettivi quantitativi o qualitativi su base volontaria, - a incoraggiare gli istituti nazionali di statistica a migliorare la raccolta di dati statistici aggiornati e comparabili di alta qualità nel settore dell'innovazione, tenendo conto nel contempo della necessità di non aumentare l'onere statistico posto sulle imprese, - a promuovere l'innovazione per il tramite dei poteri pubblici in quanto fornitori di servizi di consulenza e di sostegno e responsabili dell'applicazione delle disposizioni regolamentari e amministrative, nonché in quanto grandi utilizzatori di prodotti e servizi, - a incoraggiare le autorità regionali e locali a sviluppare strategie per l'innovazione che si avvalgano dello specifico potenziale a livello regionale o locale e di partnership transfrontaliere a cui partecipino tutti gli attori interessati, - a proseguire gli sforzi volti a migliorare l'accesso a finanziamenti competitivi per le imprese innovative e valutare le possibilità di incoraggiare l'innovazione, ove opportuno, attraverso varie forme di incentivi, - reindirizzare l'aiuto statale, se necessario, in modo da stimolare l'innovazione, tenendo presente la necessità di una riduzione globale dell'aiuto statale. 7. INVITA LA COMMISSIONE: - ad assicurare un approccio ben coordinato per una strategia europea in materia di innovazione, in particolare migliorando le condizioni quadro per l'innovazione, - a potenziare il quadro di valutazione europeo per l'innovazione in modo da tenere conto della natura pluridimensionale dell'innovazione e ad accrescere la coerenza delle diverse analisi comparative delle politiche, ad esempio il quadro di valutazione europeo dell'innovazione, il quadro di valutazione delle imprese, dati chiave sulla scienza e la tecnologia, - a tener conto dell'impatto delle sue iniziative sulle prestazioni delle imprese, in particolare delle piccole imprese, in tema di innovazione, - a rafforzare le procedure e i processi esistenti per consentire agli Stati membri e ai paesi aderenti di trarre insegnamenti dalle rispettive esperienze in materia di sviluppo e di attuazione della politica dell'innovazione, - a favorire lo sviluppo di un ambiente foriero di innovazione, valutando, in particolare, all'atto del riesame del quadro comunitario in materia di aiuti statali, le migliori modalità per tener conto dell'incapacità del mercato a produrre innovazione e a diffonderla, - a continuare a sostenere gli sforzi delle autorità regionali degli Stati membri volti a definire politiche dell'innovazione; - a sostenere il rapido sviluppo, da parte dei paesi aderenti, del rispettivo quadro per l'innovazione ed estendere il quadro di valutazione europeo dell'innovazione, in modo da includervi i paesi aderenti allo stesso titolo degli Stati membri attuali, - a riferire periodicamente sui progressi in materia di rafforzamento della politica dell'innovazione a livello nazionale e a livello di UE. 8. INVITA GLI STATI MEMBRI, I PAESI ADERENTI E LA COMMISSIONE: - a cooperare all'ulteriore sviluppo dell'analisi del processo innovativo, delle politiche e delle prestazioni in tema di innovazione e del dibattito al riguardo, - ad assicurare, su base volontaria, l'adeguato coordinamento della politica dell'innovazione a livello UE, a livello nazionale e a livello regionale, - a rafforzare i processi esistenti, nell'ambito della Carta delle tendenze dell'innovazione in Europa, affinché ciascuno Stato membro possa imparare dall'esperienza degli altri in materia di sviluppo e attuazione della politica dell'innovazione, - a contribuire ad incentivare l'innovazione nel settore pubblico promuovendo attività di formazione e di sensibilizzazione sulle politiche e i fattori che influiscono sulla capacità di innovazione delle imprese, - a procedere a scambi di buone pratiche e considerare la possibilità di varare iniziative che consentano, su base volontaria, valutazioni indipendenti di programmi nazionali specifici, meccanismi e agenzie di sostegno per la promozione dell'innovazione, - a intensificare la cooperazione e creare un quadro di obiettivi comuni per il rafforzamento dell'innovazione nell'UE, che comprenda un meccanismo di valutazione dei progressi compiuti, nel rispetto delle caratteristiche dei sistemi nazionali di innovazione nonché della diversità degli approcci a livello nazionale, - ad adoperarsi attivamente per la definizione delle misure necessarie per sostenere i lavori del Consiglio volti alla creazione, in tempi brevi, di condizioni più favorevoli alle quali le imprese possano innovare, per contribuire efficacemente al conseguimento degli obiettivi di Lisbona.