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Document 92002E000188

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0188/02 di Gianfranco Dell'Alba (NI) alla Commissione. Rispetto della direttiva 79/409/CEE e richiesta di informazioni sull'applicazione della direttiva 92/43/CEE (Flora Fauna Habitat).

GU C 205E del 29.8.2002, p. 89–90 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92002E0188

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0188/02 di Gianfranco Dell'Alba (NI) alla Commissione. Rispetto della direttiva 79/409/CEE e richiesta di informazioni sull'applicazione della direttiva 92/43/CEE (Flora Fauna Habitat).

Gazzetta ufficiale n. 205 E del 29/08/2002 pag. 0089 - 0090


INTERROGAZIONE SCRITTA E-0188/02

di Gianfranco Dell'Alba (NI) alla Commissione

(6 febbraio 2002)

Oggetto: Rispetto della direttiva 79/409/CEE e richiesta di informazioni sull'applicazione della direttiva 92/43/CEE (Flora Fauna Habitat)

La Commissione è al corrente delle violazioni commesse dalle autorità italiane rispetto all'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE(1)? Se sì, quali autorità hanno violato la direttiva, regioni, comuni, province o altre?

La Commissione è a conoscenza che negli anni 2000 e 2001 le province dello Stato italiano hanno pubblicato i calendari venatori in violazione della già citata direttiva 79/409/CEE?

Quali e quante sono state le procedure di infrazione addebitate allo Stato italiano dalla promulgazione della direttiva ad oggi e quali soluzioni sono state applicate, di tipo amministrativo o altro?

Che tipo di interventi economici e che tipo di iniziative la Commissione ha intrapreso o intende intraprendere per il rispetto della direttiva 79/409/CEE in continuità con gli scopi prefissati anche con la direttiva 92/43/CEE(2)? Il programma Rete Natura 2000 è ancora fra gli obiettivi della Commissione?

In modo generale, può la Commissione indicare quali paesi membri dell'UE violano in modo specifico e continuativo tali direttive?

(1) GU L 103 del 25.4.1979, pag. 1.

(2) GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7.

Risposta data dalla sig.ra Wallström a nome della Commissione

(26 marzo 2002)

L'onorevole parlamentare fa riferimento ad una possibile violazione dell'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, concernente la conservazione degli uccelli selvatici in Italia. La questione è oggetto di una procedura di infrazione avviata ai sensi dell'articolo 226 del trattato CE. In base a tale articolo, la Commissione, quando reputi che uno Stato membro abbia mancato a uno degli obblighi a lui incombenti in virtù del presente trattato, emette un parere motivato al riguardo, dopo aver posto lo Stato in condizioni di presentare le sue osservazioni. Qualora lo Stato in causa non si conformi a tale parere nel termine fissato dalla Commissione, questa può adire la Corte di giustizia. Il contenuto di una procedura di infrazione è riservato.

Per quanto riguarda i calendari venatori, la Commissione non può essere a conoscenza di tutti i casi di probabile violazione della legislazione comunitaria in materia ambientale da parte degli Stati membri. Solitamente la Commissione viene informata di tali situazioni attraverso lettere di denuncia, interrogazioni parlamentari scritte o petizioni rivolte alla commissione per le petizioni del Parlamento europeo. Ad ogni modo i casi ritenuti incompatibili con il diritto comunitario sull'ambiente devono essere descritti dettagliatamente in maniera tale da fornire alla Commissione tutti gli elementi per effettuarne una corretta valutazione in base alla legislazione in vigore. Nella fattispecie, alla luce delle informazioni fornite dall'onorevole parlamentare, per il momento la Commissione non può rilevare alcuna infrazione.

Nei confronti dell'Italia, la Commissione ha avviato circa venti procedure di infrazione ai sensi dell'articolo 226 del trattato CE, per violazione degli obblighi stabiliti dalla direttiva 79/409/CEE dopo il recepimento della stessa nella legislazione italiana. Conformemente all'articolo 226 del trattato CE, tali procedure sono state archiviate o è stata adita in merito la Corte di giustizia delle Comunità europee. Quattro procedure sono ancora in corso. La Corte di giustizia ha già pronunciato quattro sentenze ai sensi dell'articolo 226, per violazione degli obblighi stabiliti dalla direttiva 79/409/CEE da parte dell'Italia (cause C-1985/262, C-1989/157, C-1989/334 e C-1999/159). Le sentenze sono pubblicate nelle Raccolte annuali della giurisprudenza della Corte.

La piena attuazione della rete Natura 2000 è una delle priorità della Commissione, come chiaramente indicato nel Sesto programma di azione per l'ambiente. Il primo elenco di Siti di importanza comunitaria, per la regione biogeografica macaronesica, è stato approvato dalla Commissione il 28 dicembre 2001. Per le altre regioni biogeografiche la valutazione degli elenchi nazionali proposti dagli Stati membri è ancora in corso. Le Zone di protezione speciale designate dagli Stati membri ai sensi della direttiva 79/409/CEE sono automaticamente inserite nella rete Natura 2000 e di conseguenza i progetti per la loro gestione e conservazione possono essere finanziati attraverso lo strumento finanziario LIFE. La gestione adeguata delle aree in questione, che tenga conto dell'obiettivo di conservazione della già menzionata direttiva 79/409/CEE e della direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, può inoltre beneficiare di cofinanziamenti comunitari nel quadro dei piani di sviluppo rurale o dei Fondi strutturali. Inoltre la Commissione ha di recente istituito un gruppo di lavoro, al quale partecipano gli Stati membri e le principali parti interessate, incaricato di esaminare le possibilità di un cofinanziamento comunitario per la gestione di tutti i siti Natura 2000, conformemente all'articolo 8 della direttiva 92/43/CEE.

Il Parlamento europeo viene regolarmente informato dell'evoluzione di tutte le procedure di infrazione in corso. Per avere informazioni dettagliate sullo stato delle procedure avviate nei confronti di tutti gli Stati membri, nel quadro delle quali è stato inviato almeno un parere motivato, l'onorevole parlamentare è invitato a consultare le Relazioni sul controllo dell'applicazione del diritto comunitario pubblicate ogni anno dalla Commissione.

Le informazioni riguardanti le procedure di infrazione, frequentemente aggiornate, sono pubblicate anche sul sito Internet Europa della Commissione (http://europa.eu.int/comm/secretariat_general/sgb/droit_com/index_en.htm

infractions).

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