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Document 91998E001565

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 1565/98 dell'on. Viviane REDING alla Commissione. Concentrazione degli acquisti di forniture da parte delle istituzioni europee

GU C 386 del 11.12.1998, p. 150 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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91998E1565

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 1565/98 dell'on. Viviane REDING alla Commissione. Concentrazione degli acquisti di forniture da parte delle istituzioni europee

Gazzetta ufficiale n. C 386 del 11/12/1998 pag. 0150


INTERROGAZIONE SCRITTA E-1565/98

di Viviane Reding (PPE) alla Commissione

(20 maggio 1998)

Oggetto: Concentrazione degli acquisti di forniture da parte delle istituzioni europee

Insieme alle altre istituzioni europee, la Commissione cerca, in un'ottica di riduzione dei costi, di centralizzare a Bruxelles gli acquisti di forniture, e segnatamente di mobilio. Si tratta, da un lato, di fare ordinazioni più importanti e, dall'altro, di estendere la durata dei contratti che, attraverso rinnovi successivi, può raggiungere i 10 anni. Questo nuovo approccio, che consente apparentemente di risparmiare, presenta però alcuni aspetti negativi. Innanzitutto, la durata media del mobilio è spesso inferiore alla durata dei contratti voluta dalla Commissione. Inoltre, il nuovo approccio favorisce apertamente le grosse imprese, in grado di far fronte ad ordinativi sempre più importanti.

E' la Commissione consapevole del fatto che aumentando gli ordinativi, prolungando e centralizzando i contratti a Bruxelles mette le piccole e medie imprese in condizioni di svantaggio? Inoltre, è la Commissione consapevole che, se da un lato riesce a ridurre marginalmente i costi, dall'altro penalizza fortemente uno dei settori dell'economia su cui conta maggiormente per creare posti di lavoro?

Quali misure intende prendere la Commissione per evitare che il suo impegno in vista di una riduzione dei costi si ripercuota negativamente sulle piccole e medie imprese?

Risposta data dal sig. Liikanen a nome della Commissione

(22 giugno 1998)

I contratti di lunga durata e la centralizzazione degli acquisti di mobilio non hanno come unico obiettivo di ridurre i costi di acquisto. Si tratta anche di standardizzare le attrezzature, allo scopo di facilitarne la gestione, di favorire gli scambi e ridurre i movimenti di mobilio in occasione dei traslochi.

I contratti sono previsti per completare e rinnovare il parco immobiliare della Commissione ed eventualmente, di altre istituzioni. La loro durata non ha un nesso con la durata di vita del materiale in questione.

I contratti di lunga durata vincolano la Commissione, od un'altra istituzione, ad un fornitore per un periodo più lungo, ma non influiscono sul volume annuale degli acquisti. Quest'ultimo è di solito molto consistente e può variare notevolmente da un anno con l'altro. Sia per garantire la buona esecuzione dei suoi ordinativi che per non nuocere all'equilibrio finanziario dei suoi fornitori, la Commissione è indotta a trattare con delle imprese la cui capacità produttiva risponde alle sue esigenze, senza per questo introdurre delle clausole discriminatorie nei confronti delle imprese europee e in particolare delle piccole e medie imprese (PMI).

In maniera generale, allo scopo di un utilizzo ottimale dei fondi pubblici e nell'attuale clima di rigore di bilancio, la Commissione segue effettivamente una strategia di acquisti diretta ad ottenere il miglior rapporto qualità/prezzo. Ciò corrisponde agli obiettivi della politica europea sugli appalti pubblici il cui fine consiste, in particolare, nel migliorare la competitività delle imprese europee.

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