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Document 91998E001127

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 1127/98 dell'on. Nuala AHERN alla Commissione. Negoziati relativi a un accordo multilaterale dell'OCSE sugli investimenti (AMI) e sue ripercussioni sul mercato interno e sull'acquis comunitario

    GU C 386 del 11.12.1998, p. 86 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    91998E1127

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 1127/98 dell'on. Nuala AHERN alla Commissione. Negoziati relativi a un accordo multilaterale dell'OCSE sugli investimenti (AMI) e sue ripercussioni sul mercato interno e sull'acquis comunitario

    Gazzetta ufficiale n. C 386 del 11/12/1998 pag. 0086


    INTERROGAZIONE SCRITTA P-1127/98

    di Nuala Ahern (V) alla Commissione

    (30 marzo 1998)

    Oggetto: Negoziati relativi a un accordo multilaterale dell'OCSE sugli investimenti (AMI) e sue ripercussioni sul mercato interno e sull'acquis comunitario

    Non appena il progetto di accordo multilaterale dell'OCSE è stato reso noto al grande pubblico, grazie ad alcune ONG e all'iniziativa della commissione per le relazioni esterne del Parlamento europeo, più che alle informazioni della Commissione, sono stati sollevati numerosi interrogativi. In particolare i timori riguardano l'abbassamento delle norme e gli ostacoli allo sviluppo nei seguenti settori del diritto e della politica comunitari: protezione della salute e dell'ambiente, legislazione sociale e diritto del lavoro, tutela e promozione della diversità culturale e biologica ed effetti negativi sulla politica regionale e di sviluppo, compresa la promozione dei diritti dell'uomo e della supremazia del diritto.

    Alle luce di tali inquietudini, manifestamente ben fondate, può la Commissione indicare:

    quali azioni ha intrapreso per assicurare che i negoziati AMI non si concludano il 28 aprile con un accordo raggiunto sulla base di un documento che non tiene conto di tali preccupazioni?

    Ha la Commissione valutato la correttezza e l'equità del progetto di norme AMI sulla composizione delle controversie nonché il potenziale impatto della procedura prevista per l'ammissibilità delle eccezioni, in particolare alla luce dell'esperienza maturata in relazione all'OMC e ad altri accordi multilaterali con contenuti analoghi, quali ad esempio il NAFTA?

    Ha il servizio giuridico della Commissione esaminato il progetto AMI sotto il profilo delle ripercussioni immediate o a più lungo termine sull'acquis comunitario, compresi gli obblighi potenziali di modificare la legislazione nei settori in cui attualmente, e alla luce del trattato di Amsterdam, il Parlamento riveste un ruolo di colegislatore, nonché le relative implicazioni sugli obblighi procedurali (applicabilità dell'articolo 228, paragrafo 3, secondo comma)?

    Ha la Commissione preso atto della richiesta formulata dal Parlamento europeo nella sua risoluzione A-0073/98, secondo cui il progetto dell'AMI dovrebbe essere presentato alla Corte di giustizia per un esame completo, che ovviamente dovrebbe aver luogo prima della firma dell'accordo a nome della Comunità, ed ha la Commissione già proceduto in questo senso?

    Risposta data da Sir Leon Brittan in nome della Commissione

    (6 maggio 1998)

    La Commissione constata con rincrescimento che alcuni dei suoi partner di negoziato non sono pronti a concludere i negoziati entro la fine di aprile, come previsto nel mandato affidato dai ministri dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) nel maggio 1997. La Commissione ritiene che una conclusione soddisfacente dell'accordo multilaterale sugli investimenti (AMI) sia nell'interesse della Comunità. Tuttavia, è necessario un impegno credibile a concludere da parte dei nostri partner di negoziato per poter continuare il processo di negoziazione. La Commissione ritiene che la prossima riunione dei ministri OCSE rappresenti un'ottima occasione per i suoi partner di dare prova della loro volontà di concludere i negoziati in tempo utile. Nel frattempo, essa proseguirà il dialogo avviato circa i risultati ottimali dei negoziati con l'industria, le confederazioni sindacali e la società civile, come pure con il Parlamento.

    Il dispositivo di composizione delle controversie (sia tra Stati che tra Stato e investitore) previsto nel progetto dell'AMI è un elemento importante destinato a creare norme trasparenti, non discriminatorie ed esecutive relative agli investimenti esteri diretti. Le disposizioni previste dal meccanismo di composizione nonché gli altri aspetti dell'AMI, incluse le eccezioni specifiche per i singoli paesi, sono ancora in fase di discussione. La Commissione confida nel fatto che si giungerà all'istituzione di un meccanismo di composizione equo. Inoltre, verrà prestata attenzione alla formulazione delle eccezioni, in modo tale da garantire la sostenibilità delle politiche e delle misure che dette eccezioni intendono tutelare.

    La Comunità provvederà ad introdurre le eccezioni necessarie alla tutela di tutte le norme comunitarie vigenti. Inoltre, la clausola sull'organizzazione dell'integrazione economica regionale, così come formulata e proposta dalla Commissione, garantirà la continuità dello sviluppo dell'integrazione comunitaria. L'AMI non avrà quindi ripercussioni immediate o più a lungo termine sull'acquis comunitario.

    Allo stadio attuale delle decisioni adottate in merito all'AMI, la Commissione non ritiene che l'accordo sia in contrasto né con il trattato CE né con l'acquis comunitario. La Commissione intende evitare che il testo definitivo dell'AMI sia in contrasto con quanto sopra e non ritiene pertanto necessario richiedere il parere della Corte di giustizia sull'AMI nella sua fase attuale.

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