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Document 91998E000714

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 714/98 degli onn. Amedeo AMADEO , Salvatore TATARELLA alla Commissione. Legislazione in materia alimentare - Salute del consumatore

GU C 386 del 11.12.1998, p. 35 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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91998E0714

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 714/98 degli onn. Amedeo AMADEO , Salvatore TATARELLA alla Commissione. Legislazione in materia alimentare - Salute del consumatore

Gazzetta ufficiale n. C 386 del 11/12/1998 pag. 0035


INTERROGAZIONE SCRITTA E-0714/98

di Amedeo Amadeo (NI) e Salvatore Tatarella (NI) alla Commissione

(18 marzo 1998)

Oggetto: Legislazione in materia alimentare - Salute del consumatore

La Commissione ha presentato il Libro Verde "Princìpi generali della legislazione in materia alimentare nell'Unione europea" e la comunicazione "Salute del consumatore e sicurezza dei generi alimentari" (COM(97) 176 def. e COM(97) 183 def.).

Considerando necessario sottolineare l'importanza crescente delle norme concernenti l'etichettatura dei prodotti alimentari nella decisione d'acquisto del consumatore, pur riconoscendo anche i limiti dell'etichettatura e la necessità di trovare altre vie d'informazione, si chiede alla Commissione europea che l'etichettatura nutrizionale sia resa dapprima più efficace e quindi obbligatoria.

Risposta comune

data dal sig. Bangemann in nome della Commissione alle interrogazioni scritte E-0708/98, E-0709/98, E-0710/98, E-0711/98,E-0712/98, E-0713/98 e E-0714/98

(28 aprile 1998)

Come precisato nella discussione inerente la risoluzione del Parlamento sul Libro verde "Principi generali della legislazione in materia alimentare nell'Unione europea", la Commissione intende pronunciarsi sugli sviluppi futuri mediante una comunicazione. La Commissione ha già indicato in tale Libro verde di voler semplificare e razionalizzare la legislazione comunitaria in materia alimentare, rafforzando tuttavia gli aspetti relativi alla tutela della salute e alla trasparenza.

Nel Libro verde la Commissione aveva invitato le parti interessate a formulare osservazioni sul potenziale di strumenti non vincolanti per il settore alimentare. Tali osservazioni sono attualmente allo studio da parte della Commissione. L'utilizzo di strumenti cui attenersi a titolo volontario può completare efficacemente l'applicazione di norme obbligatorie, quali ad esempio le linee guida in materia di igiene in un determinato settore. La Commissione ritiene importante l'applicazione generale del principio di mutuo riconoscimento per il funzionamento del mercato interno. Gli Stati membri possono adottare normative divergenti nei settori della disciplina alimentare non contemplati dal diritto comunitario, ma tali normative non dovrebbero essere opposte alla circolazione di prodotti fabbricati o commercializzati a norma di legge in un altro Stato membro, sempre che non siano in gioco interessi legittimi e che esse offrano eguali garanzie in termini di tutela della salute.

La procedura stabilita nella direttiva 83/189/CEE del Consiglio, del 28 marzo 1983, che prevede una procedura d'informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche(1) è stata concepita per garantire che le norme e le regolamentazioni tecniche nazionali non ostacolino il commercio. La Commissione non riconosce la necessità di modificare questa direttiva in base a quanto suggerito dall'onorevole parlamentare, poiché il divieto generale di erigere ostacoli ingiustificati agli scambi commerciali è già sancito nel trattato CE.

Gli atti giuridici che attribuiscono competenze esecutive alla Commissione ne definiscono in dettaglio gli elementi essenziali. Spetta quindi al legislatore comunitario definire le competenze della Commissione.

La Commissione è del parere che i principi generali in materia di igiene debbano essere applicati all'intera catena alimentare. Le direttive in vigore a tale riguardo sono al momento in fase di revisione, allo scopo di elaborare un corpus coerente e continuativo di norme d'igiene "dall'agricoltore al consumatore". Questa legislazione insisterà sull'applicazione dei principi dell'analisi dei rischi e dei punti critici di controllo.

La Commissione ritiene che gli aspetti inerenti la salute continueranno a rappresentare uno dei principali motivi di attività legislativa a livello comunitario. Il ricorso al principio del mutuo riconoscimento tenderà a prevalere in questo ambito in riferimento alla composizione dei prodotti alimentari. Questa politica, che ha favorito l'innovazione e ampliato la scelta dei consumatori, non si contrappone allo sviluppo di norme di qualità per i prodotti agricoli, le quali contribuiscono a renderli più competitivi, e quindi si configura come sostegno ad altri obiettivi della PAC.

La Commissione si propone di riesaminare la direttiva sull'etichettatura nutrizionale per adeguarla al progresso scientifico e per garantire che i consumatori ottengano informazioni migliori e più semplici da capire. Al momento è al vaglio la possibilità di rendere obbligatorie le informazioni sulle proprietà nutritive degli alimenti in un'ottica generale concernente i migliori mezzi e le nuove tecnologie dell'informazione per fornire dati di interesse per il consumatore.

(1) GU L 109 del 26.4.1983.

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