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Document 91998E000703

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 703/98 degli onn. Amedeo AMADEO , Salvatore TATARELLA alla Commissione. Malattie rare

    GU C 323 del 21.10.1998, p. 66 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    91998E0703

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 703/98 degli onn. Amedeo AMADEO , Salvatore TATARELLA alla Commissione. Malattie rare

    Gazzetta ufficiale n. C 323 del 21/10/1998 pag. 0066


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0703/98 di Amedeo Amadeo (NI) e Salvatore Tatarella (NI) alla Commissione (18 marzo 1998)

    Oggetto: Malattie rare

    La Commissione ha presentato la «Comunicazione riguardante un programma d'azione comunitaria sulle malattie rare nell'ambito del quadro d'azione nel settore della sanità pubblica» e la «Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che adotta un programma d'azione comunitaria 1999-2003 sulle malattie rare nel contesto del quadro d'azione nel settore della sanità pubblica» (COM(97)225 def. - 97/0146 COD) ((GU C 203 del 3.7.1997, pag. 6. )).

    Nell'accogliere con favore il programma d'azione in quanto rappresenta un passo avanti verso l'adozione di una strategia più sistematica nei confronti del problema delle malattie rare nell'Unione europea, si hanno forti dubbi quanto alla possibilità di raggiungere gli obiettivi del programma mediante le risorse previste a tal fine dal bilancio comunitario.

    Si chiede alla Commissione europea di garantire la continuità del programma oltre la data del 2003, in un tentativo di accrescere al massimo l'efficacia di molte delle azioni proposte (come, ad esempio, il controllo delle tendenze a lungo termine).

    Risposta comune data dal Sig. Flynn in nome della Commissione alle interrogazioni scritte E-0700/98, E-0701/98, E-0702/98 e E-0703/98 (6 maggio 1998)

    Nella sua Comunicazione e nella Proposta riguardante un programma d'azione comunitaria sulle malattie rare ((GU C 203, 3.7.1997 )) la Commissione ha adottato un'impostazione articolata su tre livelli: in primo luogo, diffondere le conoscenze in materia di malattie rare in particolare ai pazienti, ai professionisti della sanità e ai ricercatori; in secondo luogo, istituire, sostenere e rafforzare le organizzazioni volontarie che si adoperano per aiutare coloro che sono colpiti, direttamente o indirettamente, da malattie rare e, in terzo luogo, assicurarsi che il problema dei raggruppamenti, di un'importanza fondamentale per questo tipo di malattie, sia affrontato in maniera efficiente.

    Per quanto riguarda il primo obiettivo, la Commissione intende sostenere, con mezzi adeguati, compresa Internet, la messa a punto di una base di dati europea sulle malattie rare, prestando particolare attenzione alla qualità e al carattere integrale dell'informazione messa a disposizione.

    Per «Reti», nell'ambito delle azioni sull'informazione comunitaria relativa alle malattie rare, s'intende la messa a punto di strutture di comunicazione fra i detentori di dati, mentre la «collaborazione e collegamento dei gruppi» citati nella seconda azione del secondo obiettivo si riferiscono ad organizzazioni che rappresentano gruppi di sostegno dei pazienti e dei loro familiari.

    Per quanto riguarda il secondo obiettivo, la Commissione conviene che Internet («Newsgroups» e «Chatgroups») possa svolgere un ruolo utile nel favorire i contatti fra pazienti e professionisti, anche perchè in molti casi le persone colpite da malattie rare vivono in luoghi distanti fra loro.

    Per quanto riguarda il terzo obiettivo, la Commissione fa presente che l'esperienza che risulta dal contatto con raggruppamenti con caratteristiche ed entità diverse e che possono essere causati da fattori diversi, ha un carattere eccezionale, è estremamente valida e a lungo termine determinerà la definizione di linee direttrici analoghe a quelle messe a punto negli Stati Uniti dai Centri per il controllo epidemiologico (Centres for disease control).

    Purtroppo la Commissione non è in grado di fornire indicazioni in merito al finanziamento della proposta oltre il primo anno (1999), poichè questo aspetto dipenderà interamente dalla definizione delle prospettive finanziarie. Peraltro la Commissione non perderà di vista la necessità di proseguire l'azione in questo settore.

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