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Document 91997E004126

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 4126/97 dell'on. Claude DESAMA alla Commissione. Situazione di Eurocontrol

GU C 187 del 16.6.1998, p. 127 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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91997E4126

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 4126/97 dell'on. Claude DESAMA alla Commissione. Situazione di Eurocontrol

Gazzetta ufficiale n. C 187 del 16/06/1998 pag. 0127


INTERROGAZIONE SCRITTA E-4126/97 di Claude Desama (PSE) alla Commissione (21 gennaio 1998)

Oggetto: Situazione di Eurocontrol

EUROCONTROL sta perdendo, in pratica, le sue caratteristiche di organizzazione di diritto internazionale pubblico e di servizio pubblico. Creata come tale con una convenzione sottoscritta nel 1963 da diversi paesi europei, oggi, grazie alla revisione dei suoi testi costitutivi, la sua gestione quotidiana va alla deriva.

Al di là di un necessario adeguamento ad evidenti contingenze, questa situazione porta ad una accaparramento puro e semplice dell'Organizzazione da parte di società private, il che è in contraddizione flagrante e in totale rottura con la sua tradizione e con la sua missione di organizzazione internazionale di diritto pubblico.

Da diversi anni in effetti la definizione degli obiettivi di EUROCONTROL nonché l'attuazione dei suoi strumenti sono nelle mani di consulenti esterni e di vari contraenti (circa 400 in totale!), non specialisti del traffico aereo e la cui motivazione si limita alla produzione di costose relazioni spesso inutili invece di contribuire a creare un sistema integrato e coerente di controllo e di gestione del traffico aereo.

Questa situazione ha già portato al licenziamento di numerosi funzionari dell'Agenzia, ma ha comportato anche il cumulo di un indebitamento di 400 milioni di ecu in cinque anni.

Intende la Commissione prendere un'iniziativa volta a risanare la situazione e mettere così termine alla distruzione di un'organizzazione le cui conoscenze e strumenti sono dilapidate a vantaggio di interessi privati e, in definitiva, a detrimento degli Stati membri e della sicurezza dei cittadini europei?

Risposta data dal signor Kinnock a nome della Commissione (9 febbraio 1998)

Per uno sviluppo armonioso della politica comunitaria di liberalizzazione del traffico aereo la Commissione ritiene fondamentale garantire che lo spazio aereo europeo abbia sufficiente capacità di assorbimento della futura crescita del traffico aereo, salvaguardandone l'efficienza e la sicurezza. A tale scopo nel marzo 1996 la Commissione ha adottato un Libro bianco sulla gestione del traffico aereo ((COM(96) 57. )) nel quale ha raccomandato di rielaborare gli accordi istituzionali in materia di servizi di controllo del traffico aereo.

La Commissione ha inoltre proposto di separare le funzioni operative da quelle di regolamentazione, affidando quest'ultime ad Eurocontrol, previa una sua riorganizzazione, in modo da garantirne l'efficienza e l'indipendenza rispetto ai diversi interessi in gioco. Questa possibile soluzione è condivisa dal Parlamento europeo, segnatamente nella sua risoluzione in risposta al Libro bianco ((GU C 33 del 3.2.1997. )).

La Commissione si è adoperata per orientare in questo senso le attuali iniziative di revisione della Convenzione che istituisce Eurocontrol, riuscendo effettivamente nel proprio intento, poiché è stato deciso di ampliare i poteri di questa agenzia e di rendere il suo organo esecutivo più indipendente da interessi nazionali.

I futuri progressi dipenderanno in gran parte dalla capacità dell'agenzia di essere all'altezza di questo suo nuovo ruolo, affermando la neutralità ed autonomia auspicate. Sarebbe tuttavia erroneo ritenere che essa possa perdere la sua vocazione internazionale di servizio pubblico, dal momento che la riforma si prefigge esattamente il contrario. Inoltre, la Commissione ha proposto che la Comunità diventi membro a pieno titolo di Eurocontrol. Di recente il Consiglio ha avallato tale proposta; pertanto i futuri sviluppi dovrebbero avviarsi nella giusta direzione.

Tutto ciò vale anche per il controllo della gestione di Eurocontrol. La nuova convenzione prevede un maggiore controllo dell'agenzia mediante un'apposita commissione, ma la presenza della Commissione in seno ai principali organi politici dell'agenzia costituirà un'ulteriore garanzia a tutela della necessaria trasparenza e di un controllo democratico, al fine di evitare gli errori evidentemente temuti dall'onorevole parlamentare.

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