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Document JOC_2002_181_E_0112_01
Amended proposal for a Council Decision adopting a specific programme (Euratom) for research and training on nuclear energy (2002-2006) (COM(2002) 43 final — 2001/0125(CNS)) (Text with EEA relevance)
Proposta modificata di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico (Euratom) di ricerca e formazione "Energia nucleare" (2002-2006) [COM(2002) 43 def. — 2001/0125(CNS)] (Testo rilevante ai fini del SEE)
Proposta modificata di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico (Euratom) di ricerca e formazione "Energia nucleare" (2002-2006) [COM(2002) 43 def. — 2001/0125(CNS)] (Testo rilevante ai fini del SEE)
GU C 181E del 30.7.2002, p. 112–131
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
Proposta modificata di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico (Euratom) di ricerca e formazione «Energia nucleare» (2002-2006) (presentata dalla Commissione ai sensi dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE) /* COM/2002/0043 def. - CNS 2001/0125 */
Gazzetta ufficiale n. 181 E del 30/07/2002 pag. 0112 - 0131
Proposta modificata di DECISIONE DEL CONSIGLIO che adotta un programma specifico (Euratom) di ricerca e formazione "Energia nucleare" (2002-2006) (presentate dalla Commissione ai sensi dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE) RELAZIONE La Commissione ha adottato le proposte concernenti il Sesto programma quadro (CE e Euratom) [1] di ricerca e sviluppo tecnologico, il 21 febbraio 2001 e le proposte relative ai programmi specifici che attuano il Sesto programma quadro [2], il 30 maggio 2001. Queste proposte sono state concepite al fine di contribuire all'istituzione dello Spazio europeo della ricerca. [1] COM(2001) 94. [2] COM(2001) 279. Con la prima lettura del Parlamento europeo (14 novembre 2001) e l'adozione della posizione comune del Consiglio (28 gennaio 2002), è stato compiuto un passo avanti fondamentale nel processo di negoziazione concernente la decisione del programma quadro. Le posizioni espresse dal Parlamento e dal Consiglio circa il nuovo programma quadro evidenziano una forte convergenza, come lo dimostrano i pareri fondamentalmente simili espressi in materia di stanziamento di bilancio complessivo e la sua ripartizione, struttura del programma; priorità scientifiche tecnologiche e strumenti di attuazione. Da parte sua, la Commissione si è adoperata per incoraggiare il processo di convergenza, in particolare modificando le proposte concernenti il programma quadro per accogliere una parte significativa degli emendamenti del Parlamento [3]. Rileva con soddisfazione il consenso di massima sui principi alla base del nuovo programma quadro che è stato raggiunto grazie all'impegno del Consiglio e del Parlamento, in particolare per quanto riguarda la priorità da assegnare all'uso di nuovi strumenti particolarmente efficaci, la forte concentrazione delle priorità tematiche e l'introduzione di una maggiore flessibilità negli strumenti di attuazione. [3] COM(2001) 709. La Commissione dispone ormai di una base sufficientemente stabile per presentare le proposte modificate concernenti i programmi specifici. Dette proposte accolgono i cambiamenti apportati al programma quadro risultanti dalla prima lettura ed illustrano nei dettagli le conseguenze per quanto riguarda le ricerche da svolgere e i suoi mezzi di attuazione. L'obiettivo è assistere le altre istituzioni nell'esame dei programmi specifici e nel proseguimento delle negoziazioni al fine di conseguire quanto prima un accordo sul programma quadro, le norme di partecipazione ed i programmi specifici. Le modifiche più significative sono state apportate alle proposte iniziali della Commissione riguardanti il programma "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca", tra cui: - Adeguamenti della struttura e contenuto di ricerca dettagliato della priorità tematica 1 (al fine di rispecchiarne l'organizzazione in due sezioni, riguardanti rispettivamente la genomica avanzata e sue applicazioni per la salute, e la lotta contro le principali malattie) e della priorità tematica 6 (che ne rispecchi l'organizzazione in tre parti, cioè sistemi energetici sostenibili, trasporti di superficie meno inquinanti, e cambiamento globale ed ecosistemi). altri emendamenti, più limitati anche se talvolta sostanziali, sono stati apportati al contenuto di ricerca di altre aree tematiche prioritarie. - Adeguamenti alla priorità di ricerca orientate alla politica iniziali alla sezione "sostegno alle politiche ed anticipazione delle esigenze scientifiche e tecnologiche", oltre ad alcune riattribuzioni di attività di ricerca in relazione alle priorità tematiche (in particolare per quanto riguarda l'agricoltura e la ricerca concernente l'ecosistema marino). Queste variazioni tengono conto delle modifiche apportate ai contenuti e della riduzione significativa degli stanziamenti di bilancio introdotte a seguito della prima lettura. - La descrizione degli strumenti (allegato III) è stata ridefinita e chiarita, alla luce degli esiti del dibattito che ha portato alla prima lettura. Le modifiche rispecchiano il principio di una transizione graduale dagli strumenti "tradizionali" a quelli "nuovi" , nonché l'idea di un quarto strumento, nell'ottica della "scala di eccellenza". Per l'attuazione del presente programma specifico, la Commissione propone di essere assistita da un comitato composto da rappresentanti degli Stati membri. La partecipazione alle riunioni del comitato varierà, se necessario, in funzione dell'area tematica prioritaria di ricerca trattata. Le modifiche apportate al programma "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca" riguardano essenzialmente la mobilità e le azioni di infrastruttura per le quali sono state apportare maggiori precisazioni e chiarezza nei meccanismi e negli strumenti da adottare, tenendo altresì conto dello stanziamento di bilancio più limitato da attribuire a queste azioni. Per quanto riguarda il programma Euratom "Energia nucleare", i cambiamenti più rilevanti riguardano la parte "fissione", con l'introduzione di una nuova priorità tematica sulla radioprotezione e le attività riguardanti la sicurezza degli impianti nucleari. In entrambi i programmi, le descrizioni degli strumenti (allegato III) sono stati sostanzialmente aggiornati, in linea con il programma "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca". Tutti gli stanziamenti di bilancio sono stati rivisti conformemente alla posizione comune del Consiglio. 2001/0125 (CNS) Proposta modificata di DECISIONE DEL CONSIGLIO che adotta un programma specifico (Euratom) di ricerca e formazione "Energia nucleare" (2002-2006) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo 7, paragrafo 1, vista la proposta della Commissione [4], [4] GU visto il parere del Parlamento europeo [5] [5] GU visto il parere del Comitato economico e sociale [6] [6] GU considerando quanto segue: (1) Con decisione n. .../../Euratom [7], il Consiglio ha adottato il Sesto programma quadro pluriennale 2002-2006 di attività di ricerca e formazione della Comunità europea dell'energia atomica volto a contribuire alla creazione dello Spazio europeo della ricerca (qui di seguito designato "il programma quadro") da attuare mediante programmi di ricerca e di formazione elaborati conformemente all'articolo 7 del trattato che ne definisce in dettaglio le regole di attuazione, ne fissa la durata e prevede i mezzi ritenuti necessari. [7] GU (2) Al presente programma si devono applicare le regole di partecipazione per le imprese, i centri di ricerca e le università ai fini dell'attuazione del programma quadro, adottate dal Consiglio nella decisione n. .../../Euratom [8] (qui di seguito designate "le regole di partecipazione"). [8] GU (3) La spesa amministrativa della Commissione per l'attuazione del presente programma rispecchia il grande numero di effettivi distaccati presso laboratori negli Stati membri e il programma ITER. (4) Il presente programma è aperto alla partecipazione dei paesi che hanno sottoscritto gli accordi previsti a tal fine, e, ad eccezione della ricerca sulla fusione, è aperto, a livello di progetto e su una base di reciproca convenienza, alla partecipazione di soggetti giuridici di paesi terzi e di organizzazioni internazionali di cooperazione scientifica. (5) Nell'attuare il presente programma, va conferita un'importanza particolare alla promozione della mobilità dei ricercatori e all'innovazione, nella Comunità e nell'ambito di attività internazionali di cooperazione con paesi terzi e organizzazioni internazionali. Si dovrà rivolgere particolare attenzione ai paesi candidati . (6) Le attività di ricerca eseguite nell'ambito del presente programma devono rispettare i principi etici fondamentali, ivi compresi quelli menzionati all'articolo 6 del trattato dell'Unione europea e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, e devono tenere conto dell'accettabilità da parte del pubblico. (7) A seguito della comunicazione della Commissione "Donne e scienza" [9] e della risoluzione del Consiglio [10] e del Parlamento europeo [11] su questo tema, è in corso di attuazione un piano di azione per rafforzare ed aumentare il ruolo e le funzioni delle donne nella scienza e nella ricerca questo piano d'azione dovrebbe garantire le pari opportunità, indipendentemente dal genere. [9] COM(1999) 76. [10] Risoluzione del 20 maggio 1999, GU C 201 del 16.7.1999. [11] Risoluzione del 3 febbraio 2000, PE 284.656. (8) Il presente programma va attuato in maniera flessibile, efficiente e trasparente, tenendo conto degli interessi pertinenti, in particolare della comunità scientifica, industriale, di utilizzatori e politica; le attività di ricerca svolte nell'ambito di esso sono adeguate ove opportuno alle esigenze delle politiche comunitarie e agli sviluppi scientifici e tecnologici. (9) La partecipazione alle attività del Sesto programma quadro sarà incentivata mediante la pubblicazione delle informazioni necessarie sul contenuto di dette attività, e le relative condizioni e procedure, che dovranno, in tempo utile e in maniera completa, essere messe a disposizione dei potenziali partecipanti, in particolare quelli dei paesi candidati e degli altri paesi associati. (10) La Commissione provvederà a fare eseguire in tempo utile una valutazione indipendente delle attività realizzate nei settori previsti dal programma, che sarà effettuata in uno spirito di apertura nei confronti di tutti le parti interessate. (11) Il Comitato scientifico e tecnico è stato consultato, HA ADOTTATO LA SEGUENTE DECISIONE: Articolo 1 1. Conformemente al Sesto programma quadro, è adottato per il periodo dal [.....] al 31 dicembre 2006 un programma specifico di ricerca e formazione sull'energia nucleare, qui di seguito designato "il programma specifico". 2. Per gli obiettivi e le priorità tecnico-scientifiche del programma specifico si rimanda all'allegato I. Articolo 2 Conformemente all'allegato II al programma quadro, l'importo ritenuto necessario per l'esecuzione del programma specifico è di 940 milioni di euro, compreso un massimo del 16,5% per la spesa amministrativa della Commissione. Una ripartizione indicativa di questo importo figura all'allegato II alla presente decisione. Articolo 3 Tutte le attività di ricerca svolte nell'ambito del Sesto programma quadro devono essere realizzate nel rispetto dei principi etici fondamentali. Articolo 4 1. Le regole dettagliate di partecipazione finanziaria da parte della Comunità al programma specifico sono indicate nell'articolo 2, paragrafo 2 del programma quadro. 2. Il programma specifico è attuato mediante gli strumenti descritti nell'allegato III. 3. Le regole di partecipazione si applicano al programma specifico. Articolo 5 1. La Commissione elabora un programma di lavoro per l'attuazione del programma specifico, indicando in dettaglio gli obiettivi e le priorità scientifiche e tecnologiche stabilite nell'allegato I, ivi compresi gli strumenti da utilizzare in via prioritaria. e i tempi di esecuzione. 2. Il programma di lavoro tiene conto delle pertinenti attività di ricerca svolte dagli Stati membri, dagli Stati associati e dalle organizzazioni europee internazionali. È aggiornato ove opportuno, anche in relazione all'uso degli strumenti in via prioritaria. Articolo 6 1. La Commissione è responsabile dell'esecuzione del programma specifico. 2. Nell'attuazione del programma specifico, la Commissione è assistita da un comitato consultivo. I membri di questo comitato possono variare in funzione dei vari argomenti all'ordine del giorno del comitato. Per gli aspetti relativi alla fissione, la composizione del comitato e le regole operative dettagliate nonché le procedure applicabili sono indicate nella decisione del Consiglio 84/338/Euratom, CECA, CEE [12] relativa alle strutture e alle procedure di gestione di coordinamento. Per gli aspetti legati alla fusione essi sono indicati nella decisione del Consiglio del 16 dicembre 1980 relativa al comitato consultivo per il programma fusione. [12] GU L 177 del 4.7.1984, pag. 25. Articolo 7 1. La Commissione riferisce periodicamente sui progressi generali dell'attuazione del programma specifico, conformemente all'articolo 5, paragrafo 2, del programma quadro, fornendo anche informazioni concernenti gli aspetti finanziari. 2. La Commissione predispone il monitoraggio e la valutazione indipendenti, di cui agli articoli 5 e 6 del programma quadro, delle attività svolte nei settori coperti dal programma specifico. Articolo 8 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, Per il Consiglio Il Presidente [...] ALLEGATO I Obiettivi scientifici e tecnologici e principali indirizzi delle attività 1. Introduzione Il 35% dell'elettricità prodotta nell'Unione europea deriva dall'energia nucleare che è quindi un elemento del dibattito sulla lotta contro il cambiamento climatico e sulle possibilità di ridurre la dipendenza energetica dell'UE. Le sfide da affrontare sono però notevoli. La fusione termonucleare controllata è una delle opzioni a lungo termine per l'approvvigionamento energetico, soprattutto per l'approvvigionamento centralizzato di elettricità di base. La priorità è conseguire progressi verso la dimostrazione della fattibilità scientifica e tecnologica dell'energia di fusione e valutarne le qualità sostenibili. A breve termine, bisogna trovare soluzioni per i residui nucleari che siano accettabili per la società, in particolare soluzioni tecniche per la gestione dei residui a lunga vita. Si devono anche studiare nuovi concetti innovativi di sfruttamento sicuro della fissione nucleare, come contributo al soddisfacimento del fabbisogno energetico dell'Europa nei prossimi decenni. Occorre mantenere nella Comunità l'attuale elevato livello di radioprotezione grazie ad un'attività di ricerca mirata e coordinata, che si occupi in particolare degli effetti provocati da livelli ridotti di esposizione. La cooperazione a livello europeo, compreso lo scambio di ricercatori e programmi comuni di ricerca, è da tempo una realtà. Essa sarà intensificata relativamente ai residui nucleari, alla radioprotezione e ad altre attività e sarà approfondita a livello di programma e di progetto per ottenere un migliore uso delle risorse (umane e strutture sperimentali) e con l'obiettivo di promuovere una visione europea comune dei principali problemi e approcci, in linea con le esigenze dello Spazio europeo della ricerca. Saranno instaurati legami con programmi nazionali e sarà promosso il networking con paesi terzi, in particolare: Stati Uniti, Nuovi Stati Indipendenti dell'ex Unione Sovietica (NSI), Canada e Giappone. Nel caso della fusione, la Comunità, gli Stati membri e i paesi associati alle attività contemplate dal programma quadro Euratom continueranno i loro lavori nel quadro di un programma integrato di attività. Sarà assicurato il coordinamento con il programma "Sicurezza nucleare e controlli di sicurezza" del CCR. 2. Aree tematiche prioritarie 2.1 Ricerca sull'energia di fusione Obiettivi L'energia di fusione può contribuire nella seconda parte del secolo alla produzione su vasta scala e priva di emissioni di elettricità di carico di base. I progressi della ricerca sull'energia di fusione giustificano una continuazione delle ricerche che perseguono l'obiettivo di una centrale di fusione. I lavori teorici e gli studi sperimentali sulle macchine esistenti in tutto il mondo, in particolare su JET, hanno appurato la fattibilità scientifica e tecnica della costruzione di un progetto della nuova generazione dopo JET, con l'obiettivo di dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica dell'energia di fusione. La collaborazione su scala mondiale nella ricerca sull'energia di fusione ha registrato progressi verso la progettazione tecnica dettagliata di una macchina Next Step, ITER, con l'obiettivo di una combustione estesa nel funzionamento induttivo con amplificazione di potenza Q > 10, dimostrando la generazione di 400 MW di potenza di fusione al di là di 400 secondi che consentirebbe di studiare i plasmi in combustione in condizioni interessanti per la produzione di energia. Il buon completamento delle attività di progettazione tecnica di ITER rende possibile, in linea con l'orientamento al reattore delle ricerche comunitarie sull'energia di fusione, prendere una decisione sulla realizzazione della Next Step. In funzione di un risultato positivo dei negoziati internazionali sulle condizioni giuridiche e istituzionali della creazione di un'entità legale ITER e dei negoziati per la sua applicazione in comune (costruzione, funzionamento, esercizio e disattivazione), si potrebbe prendere una decisione specifica nel periodo 2003-2004 in modo da iniziare effettivamente i lavori di costruzione nel periodo 2005-2006. Il periodo 2003-2006 è stato quindi visto come un periodo di transizione caratterizzato dalla necessità di razionalizzare le attività europee a causa del forte orientamento del programma verso la Next Step. La proposta di bilancio per la ricerca sull'energia di fusione nel periodo 2003-2006 prevede che, su uno stanziamento totale di 750 milioni di euro, fino a un massimo di 200 milioni di euro siano riservati alla realizzazione di ITER. La realizzazione della Next Step, se e quando decisa, mobiliterà significative risorse umane e finanziarie. Una volta presa la decisione di procedere con il progetto, occorreranno adeguamenti alle attività in corso dei partner europei di Euratom nel settore della fusione nonché cambiamenti organizzativi, in particolare per gestire congiuntamente il contributo europeo a ITER. È proposto un importo di 550 milioni di euro per consentire la continuazione di un importante programma di R&S, compresa la transizione dalle attività in corso nel quadro delle Associazioni [13] e di JET alle azioni che costituiranno il "programma di accompagnamento" nella fisica e tecnologia di fusione una volta che la costruzione della macchina Next Step/ITER ha raggiunto il regime permanente dopo il 2006. [13] Realizzate grazie a contratti di associazione fra la Comunità ed organismi degli Stati membri. Priorità i) Il programma delle Associazioni in fisica e tecnologia Il programma delle Associazioni includerà: - R&S nella fisica di fusione e nell'ingegneria del plasma, in particolare: studio e valutazione di formule di confinamento magnetico, in particolare la continuazione della costruzione dello stellarator Wendelstein 7-X e il funzionamento degli impianti esistenti presso le Associazioni Euratom. - Attività strutturate di R&S sulla tecnologia di fusione, in particolare ricerca sui materiali di fusione e partecipazione alle attività R&S per la disattivazione di JET, prevista al termine del suo funzionamento. - Studi sugli aspetti socioeconomici, la valutazione dei costi economici e dell'accettabilità sociale dell'energia di fusione, a complemento di altri studi sulla sicurezza e sulla dimensione ambientale; coordinamento, nel contesto di un'attività per restare al passo con gli sviluppi (keep-in-touch), delle attività civili di ricerca degli Stati membri sul confinamento inerziale ed eventuali concetti alternativi; diffusione dei risultati e diffusione dell'informazione al pubblico; mobilità e formazione. Nel contribuire al programma delle Associazioni, la priorità sarà data ad azioni multilaterali per concentrare le attività su progetti comuni come quelli direttamente legati al funzionamento di JET e di Next Step / ITER e/o alla formazione di personale. In funzione della decisione sulla realizzazione e i relativi tempi di ITER, sarà modificato l'attuale sostegno comunitario alle attività delle Associazioni e sarà presa in considerazione la soppressione dell'esercizio di varie strutture. Bisogna garantire mezzi adeguati per mantenere un forte coordinamento europeo delle attività di fusione che hanno dimostrato nel corso degli anni la loro utilità. La portata del programma interno di accompagnamento nei settori della fisica e tecnologia di fusione, necessario per le Associazioni e l'industria europea per trarre pienamente vantaggio da ITER, dipenderà: a) dal livello della quota europea in ITER e b) dal suo sito. Ciò potrebbe comportare investimenti volti a mantenere gli esperimenti sulle macchine di fusione a livelli molto avanzati in Europa, al di là dell'avvio del funzionamento di ITER e un adeguato programma di sviluppo tecnologico. ii) Esercizio delle strutture JET Le strutture JET continueranno a funzionare nel quadro dell'Accordo europeo sullo sviluppo della fusione (European Fusion Development Agreement - EFDA) per completare lo sfruttamento dei potenziamenti di prestazioni in corso. L'uso delle strutture JET sarà sospeso a tempo opportuno per permettere di convogliare le risorse corrispondenti verso Next Step/ITER. iii) Next Step / ITER La proposta di programma quadro Euratom (2002-2006) comprende la continuazione delle attività Next Step nell'ottica di partecipare alla sua costruzione nella seconda parte del periodo. Poiché le decisioni su ITER non dipendono soltanto dalle istituzioni dell'UE, ma anche dai partner internazionali dell'UE, il programma di attività proposto deve essere aperto circa l'eventuale scelta del sito e il quadro di Next Step/ITER e il contenuto preciso del programma interno di accompagnamento. Verranno portati a termine gli studi realizzati per preparare eventuali siti europei. La partecipazione UE a ITER comprenderà contributi alla costruzione delle apparecchiature degli impianti situati nel perimetro del sito di ITER e necessari per il suo esercizio nonché ai costi associati di personale e gestione e al sostegno al progetto durante la costruzione. Il livello e il tipo di questa partecipazione dipenderanno dall'esito dei negoziati con i partner internazionali dell'UE e all'ubicazione del sito di ITER. Se ITER sarà situato in Europa, la partecipazione UE comprenderà anche un contributo ai costi a carico dell'Europa come parte ospitante. 2.2 Gestione dei residui radioattivi Obiettivi L'assenza di un approccio ampiamente accettato in materia di gestione e smaltimento dei residui è uno dei principali ostacoli all'uso, ora e in futuro, dell'energia nucleare. Ciò vale soprattutto per lo smaltimento di componenti di residui a lunga attività in depositi geologici, che sarà necessario a prescindere dal metodo prescelto per il combustibile esaurito e i residui ad alta attività. La ricerca da sola non può garantire l'accettazione da parte della società; essa è però necessaria per sviluppare e testare le tecnologie dei depositi, analizzare i siti idonei, promuovere una comprensione scientifica di base in materia di sicurezza e metodi di valutazione della sicurezza nonché per sviluppare processi decisionali che siano percepiti come giusti ed equi dai soggetti interessati. La ricerca è anche necessaria per esplorare il potenziale tecnico ed economico sia di concetti per la generazione di energia nucleare in grado di sfruttare meglio il materiale fissile e produrre minori residui sia quello delle operazioni di suddivisione e trasmutazione per ridurre il rischio dei residui su scala industriale. Priorità di ricerca i) Ricerca sullo smaltimento geologico L'obiettivo è stabilire una solida base tecnica per dimostrare la sicurezza dello smaltimento del combustibile esaurito e dei residui radioattivi a lunga vita in formazioni geologiche e sostenere lo sviluppo di una visione europea comune sulle principali questioni legate allo smaltimento dei residui. - Miglioramento delle conoscenze di base, sviluppo e sperimentazione di tecnologie: su processi chiave fisici, chimici e biologici; sull'interazione tra le diverse barriere, naturali e artificiali, la loro stabilità a lungo termine e i mezzi per realizzare le tecnologie di smaltimento in laboratori di ricerca sotterranei. - Strumenti nuovi e migliorati: modelli di valutazione delle prestazioni e della sicurezza e metodologie per dimostrare la sicurezza a lungo termine, compresi l'analisi di sensibilità e incertezza nonché lo sviluppo e la valutazione di misure alternative delle prestazioni e di migliori processi di governance in grado di affrontare adeguatamente le preoccupazioni del pubblico sullo smaltimento dei residui. ii) Suddivisione e trasmutazione e altri concetti per produrre minori residui nella generazione di energia nucleare L'obiettivo è determinare soluzioni pratiche per ridurre la quantità e/o il pericolo dei residui da smaltire mediante suddivisione e trasmutazione nonché esplorare il potenziale di concetti in modo che l'energia nucleare produca minori residui. - Suddivisione e trasmutazione: la ricerca si concentrerà su valutazioni fondamentali del concetto generale; dimostrazione su scala pilota delle tecnologie di suddivisione più promettenti; ulteriore sviluppo delle tecnologie di trasmutazione; valutazione della loro praticabilità industriale. - Concetti per produrre minori residui: la ricerca si concentrerà sull'esame di potenziali impieghi più efficaci del materiale fissile nei reattori esistenti e di altri concetti per produrre minori residui nella generazione di energia nucleare . 2.3 Radioprotezione Obiettivi Le radiazioni sono ampiamente usate in medicina e nell'industria (anche per la generazione di energia nucleare) e la loro sicurezza si basa su una solida politica di radioprotezione efficacemente attuata. La ricerca comunitaria sostiene la politica europea e ha concretamente contribuito a raggiungere elevati livelli di protezione che vanno mantenuti e, in alcuni casi, migliorati. In tale processo la ricerca ha un ruolo chiave. L'obiettivo principale consiste nel fugare i dubbi sui rischi derivanti dall'esposizione prolungata a basse dosi di radiazioni (vale a dire alle dosi cui è di norma esposta la popolazione e a quelle che si registrano sui luoghi di lavoro), questione ancora controversa sul piano scientifico e strategico, che presenta importanti conseguenze per l'uso delle radiazioni sia in medicina che nell'industria. La ricerca comunitaria in altri settori si concentrerà sul modo di ottimizzare gli sforzi profusi a livello nazionale, promuovendone in particolare una più efficace integrazione di rete ed un'attività di ricerca mirata qualora ciò risulti complementare rispetto ai programmi nazionali o dia luogo a sinergie. Priorità di ricerca: - quantificazione dei rischi connessi con un'esposizione prolungata a basse dosi: la ricerca si concentrerà su studi epidemiologici di popolazioni esposte, completati da ricerche di biologia cellulare e molecolare sull'interazione tra le radiazioni e DNA, cellule, organi e corpo; - esposizione a scopo terapeutico ed esposizione a fonti naturali di radiazione: miglioramento della sicurezza e dell'efficacia degli usi medici delle radiazioni, migliore valutazione e gestione delle fonti naturali, in particolare dei materiali radioattivi presenti allo stato naturale; - protezione ambientale e radioecologia: fondamento concettuale e metodologico della tutela ambientale; migliore valutazione e gestione dell'impatto delle fonti di radiazione naturali e artificiali sull'uomo e sull'ambiente; - gestione dei rischi e delle emergenze: migliori approcci per la governance dei rischi; gestione delle crisi più efficace e coerente in Europa, ivi compreso il risanamento delle zone contaminate; - protezione del luogo di lavoro: migliore monitoraggio e gestione dell'esposizione professionale alle radiazioni. 3. Altre attività nel campo delle tecnologie e della sicurezza nucleare Obiettivi Gli obiettivi sono sostenere le politiche dell'UE nei settori della salute, dell'energia e dell'ambiente, mantenere il potenziale europeo ad alto livello nei settori pertinenti che non rientrano tra le priorità tematiche e contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca Priorità di ricerca - ii) Metodi Concetti innovativi di produzione dell'energia nucleare Gli obiettivi sono valutare concetti innovativi e mettere a punto processi migliori e più sicuri nel campo dell'energia nucleare. La ricerca si concentrerà su: - la valutazione di concetti innovativi e lo sviluppo di processi migliori e più sicuri per la generazione e lo sfruttamento dell'energia nucleare individuati come portatori di benefici a lungo termine in materia di costi, sicurezza, impatto ambientale, utilizzo delle risorse, resistenza alla proliferazione o varietà di applicazione . ii) Istruzione e formazione L'obiettivo è integrare meglio l'educazione e la formazione europee in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione per combattere il declino nel numero di studenti e negli istituti di insegnamento in modo da fornire le competenze e l'esperienza necessarie per un continuo uso sicuro dell'energia nucleare e per altri usi delle radiazioni nell'industria e in medicina. Il sostegno si concentrerà su: - lo sviluppo di un approccio più armonizzato per l'educazione nelle scienze nucleari e in ingegneria in Europa e la sua realizzazione, compresa la migliore integrazione delle risorse e capacità nazionali. Ciò sarà completato da un sostegno a borse , corsi speciali di formazione, reti di formazione, borse per giovani ricercatori dei paesi NSI e CEE ed all'accesso transnazionale alle infrastrutture . (iii) Sicurezza degli impianti nucleari esistenti L'obiettivo è migliorare la sicurezza degli impianti nucleari esistenti negli Stati membri e nei paesi candidati nel residuo periodo di attività e nella successiva fase di disattivazione, mettendo a frutto le notevoli conoscenze e la rilevante esperienza ottenute a livello internazionale con la ricerca sperimentale e teorica. La ricerca si concentrerà su: - la gestione degli impianti, compresi gli effetti dell'obsolescenza e le prestazioni del combustibile; la gestione degli incidenti gravi, in particolare lo sviluppo di codici di simulazione numerica avanzati; l'integrazione tra capacità e conoscenze europee derivanti dall'effettivo smantellamento; lo sviluppo di un approccio armonizzato a livello europeo in tema di sicurezza e di migliori pratiche, sia sul piano operativo che su quello normativo. ALLEGATO II RIPARTIZIONE INDICATIVA DELL'IMPORTO >SPAZIO PER TABELLA> ALLEGATO III Modalità di attuazione del programma Nell'attuazione del programma specifico e conformemente alle decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio sul programma quadro pluriennale 2002-2006 di ricerca e formazione della Comunità europea dell'energia atomica, volto a contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca (2002/.../Euratom) e alle regole di partecipazione delle imprese, dei centri di ricerca e delle università, per l'attuazione del programma quadro (2002/.../Euratom), la Commissione ricorre a diversi strumenti. La Commissione valuterà le proposte conformemente ai criteri di valutazione stabiliti nelle decisioni sopra citate.* Per quanto riguarda le aree tematiche prioritarie, la gestione dei residui radioattivi e la radioprotezione, viene riconosciuta l'importanza dei nuovi strumenti (progetti integrati e reti di eccellenza) quale strumento prioritario globale per conseguire gli obiettivi di raggiungimento della massa critica, semplificazione della gestione, valore aggiunto europeo dato dalla ricerca comunitaria rispetto a quanto già intrapreso a livello nazionale e integrazione delle capacità di ricerca. Le dimensioni dei progetti non sono tuttavia un criterio di esclusione e l'accesso ai nuovi strumenti viene garantito anche alle PMI e ad altri organismi di modeste dimensioni. Sin dall'avvio del Sesto programma quadro i nuovi strumenti verranno utilizzati in ciascuna area tematica e, ove opportuno, essi costituiranno uno strumento prioritario anche se continueranno ad essere impiegati sia i progetti mirati specifici che le azioni di coordinamento. Le azioni indirette di RST realizzate nel settore della fusione termonucleare e nell'ambito di contratti, accordi o soggetti giuridici di cui la Comunità è parte o membro osservano le disposizioni espressamente stabilite in conformità della decisione sulle norme di partecipazione [14] [14] ............ Nell'attuare il programma la Commissione può avvalersi di assistenza tecnica. Nel 2004 esperti indipendenti realizzeranno una valutazione dell'efficacia di ciascuno dei due strumenti ai fini dell'attuazione del Sesto programma quadro. A. Nuovi strumenti A.1 Reti di eccellenza Le reti di eccellenza sono intese a rafforzare e sviluppare l'eccellenza scientifica e tecnologica nella Comunità mediante l'integrazione, a livello europeo, di capacità di ricerca e di formazione già esistenti o emergenti a livello sia nazionale che regionale. Ciascuna rete mirerà inoltre a far progredire le conoscenze in un settore particolare riunendo una massa critica di competenze. Le reti favoriranno la collaborazione tra le capacità più eccellenti di università, centri di ricerca, imprese, comprese le PMI, e organizzazioni scientifiche e tecnologiche. Le attività perseguiranno generalmente obiettivi a lungo termine di natura multidisciplinare anziché mirare a risultati predefiniti in termini di prodotti, processi o servizi. Ciascuna rete di eccellenza verrà realizzata mediante un programma comune di attività che fa ricorso, in tutto o in parte, alle capacità e alle attività di ricerca e formazione dei partecipanti nello specifico settore considerato, onde raggiungere una massa critica di competenze e di valore aggiunto europeo. Il programma comune di attività potrebbe ad esempio mirare a realizzare un centro di eccellenza virtuale ed autonomo, in grado di promuovere la messa a punto degli strumenti necessari per ottenere un'integrazione duratura delle capacità di ricerca e di formazione. Il programma comune deve necessariamente comprendere attività finalizzate all'integrazione e attività di diffusione dell'eccellenza e dei risultati al di fuori della rete. Nell'attuazione dei suoi obiettivi, la rete svolgerà pertanto: - attività di ricerca e di formazione integrate a cura dei suoi partecipanti; - attività di integrazione comprendenti in particolare: - l'adeguamento delle attività di ricerca dei partecipanti per rafforzarne la complementarità; - lo sviluppo e l'uso di mezzi di informazione e comunicazione elettronica e lo sviluppo di metodi di lavoro virtuali e interattivi; - lo scambio di personale a breve, medio e lungo termine, l'apertura di posti a ricercatori di altri membri della rete o la loro formazione; - lo sviluppo e l'uso di infrastrutture di ricerca comuni e l'adeguamento delle apparecchiature esistenti per un uso in comune; - la gestione comune e la valorizzazione delle conoscenze prodotte e delle azioni per promuovere l'innovazione. - Attività di diffusione dell'eccellenza comprendenti a seconda dei casi: - la formazione di ricercatori; - la comunicazione sulle realizzazioni della rete e sulla diffusione delle conoscenze; - servizi a sostegno dell'innovazione tecnologica che favoriscono in particolare l'adozione di nuove tecnologie; - analisi di questioni scienza/società legate alle ricerche svolte dalla rete. Nell'attuazione di alcune attività (come la formazione di ricercatori), la rete ne garantirà la pubblicità attraverso la pubblicazione di inviti a presentare candidature. Le dimensioni di una rete potranno variare a seconda dei settori e degli argomenti. A titolo indicativo, il numero di partecipanti non dovrebbe essere inferiore a una mezza dozzina. In media, il contributo finanziario della Comunità a una rete di eccellenza potrà rappresentare diversi milioni di euro all'anno. Le proposte di rete dovrebbero comprendere gli elementi seguenti: - le grandi linee del programma comune di attività e il contenuto di quest'ultimo nel primo periodo, sotto il triplice aspetto delle attività di ricerca, delle attività di integrazione e delle attività di diffusione dell'eccellenza; - il ruolo dei partecipanti sottolineando le attività e le risorse che essi integrano; - il funzionamento della rete (coordinamento e gestione di attività); - il piano di diffusione delle conoscenze e le prospettive di sfruttamento dei risultati. La partnership potrà evolvere, nei limiti del contributo comunitario, con la sostituzione o l'aggiunta di nuovi partecipanti. Nella maggior parte dei casi, ciò avverrà mediante la pubblicazione di un bando di gara . Il programma di attività sarà aggiornato ogni anno e prevederà il riorientamento di alcune attività o il lancio di nuove azioni non previste inizialmente ed eventualmente nuovi partecipanti. La Comunità potrà lanciare inviti a presentare proposte per assegnare contributi complementari in modo da coprire, ad esempio, l'estensione delle attività integrate della rete esistente o l'integrazione di nuovi partecipanti. Il contributo finanziario della Comunità assumerà la forma di una sovvenzione all'integrazione; il suo importo verrà determinato in funzione del valore delle capacità e delle risorse che tutti i partecipanti intendono integrare. Esso andrà ad aggiungersi alle risorse messe a disposizione dai partecipanti per l'attuazione del programma comune di attività e dovrebbe essere sufficiente a stimolare l'integrazione, senza tuttavia creare una dipendenza finanziaria suscettibile di mettere a rischio la continuità della rete. A.2 - Progetti integrati I progetti integrati sono concepiti per incentivare la competitività della Comunità o per rispondere a importanti esigenze della società, mobilitando una massa critica di risorse e competenze di ricerca e formazione. A ciascun progetto integrato verranno assegnati obiettivi scientifici e tecnologici chiaramente definiti; ciascun progetto dovrebbe puntare ad ottenere risultati specifici applicabili, per esempio, a prodotti, processi o servizi. Nell'ambito di tali obiettivi essi possono comprendere attività di ricerca più "rischiose" o a lungo termine. I progetti integrati comprenderanno un insieme coerente di azioni costitutive le cui dimensioni e struttura potranno variare in funzione dei compiti da svolgere; ciascuna di tali azioni riguarderà aspetti diversi dell'attività di ricerca necessaria per conseguire gli obiettivi complessivi comuni e verrà attuata in stretto coordinamento con le altre azioni, con cui concorrerà a formare un insieme coerente. I progetti verranno attuati in base a piani di finanziamento globali, che prevedano di preferenza una significativa mobilitazione di finanziamenti pubblici e privati, ivi compresi i finanziamenti della BEI e di programmi di collaborazione quali Eureka. L'insieme delle attività svolte nel quadro di un progetto integrato rientrerà nel quadro generale di un "piano di attuazione" comprendente attività di: - ricerca, sviluppo tecnologico e/o dimostrazione; - gestione, diffusione e trasferimento delle conoscenze per promuovere l'innovazione; - analisi e valutazione delle tecnologie in causa e dei fattori di successo del loro sfruttamento. Per realizzare i suoi obiettivi, esso potrà anche comprendere attività di: - formazione di ricercatori, studenti, ingegneri e dirigenti industriali; - sostegno all'adozione di nuove tecnologie; - informazione e comunicazione, dialogo con il pubblico su aspetti scienza/società delle ricerche svolte dal progetto. L'insieme delle attività di un progetto integrato potrà rappresentare un volume finanziario variabile tra diversi milioni di euro e diverse decine di milioni di euro. Le proposte di progetto dovrebbero comprendere gli elementi seguenti: - gli obiettivi scientifici e tecnologici del progetto; - le grandi linee e il calendario del piano di esecuzione, evidenziando l'articolazione delle varie componenti; - le tappe di attuazione e i risultati previsti per ciascuna di esse; - il ruolo dei partecipanti nel consortium e le competenze particolari di ciascuno di essi; - l'organizzazione e gestione del progetto; - il piano di diffusione delle conoscenze e di sfruttamento dei risultati; - il bilancio indicativo globale e il bilancio delle diverse attività, compreso un piano di finanziamento che evidenzi i vari contributi e la loro origine. La partnership potrà evolvere, nei limiti del contributo comunitario, con la sostituzione o l'aggiunta di nuovi partecipanti. Nella maggior parte dei casi, ciò avverrà mediante la pubblicazione di un bando di gara . Il progetto esecutivo di attuazione sarà aggiornato ogni anno. L'aggiornamento potrà comprendere il riorientamento di alcune attività e il lancio di nuove attività. In quest'ultimo caso e qualora occorra un contributo comunitario complementare, la Commissione individuerà queste attività e i partecipanti che le realizzeranno attraverso un invito a presentare candidature. Il contributo comunitario assumerà la forma di un contributo, calcolato in percentuale rispetto ai fondi stanziati dai partecipanti per la realizzazione del progetto, la cui entità potrà variare in funzione del tipo di attività. A.3 Iniziative infrastrutturali integrate Le iniziative infrastrutturali integrate combineranno in un'unica azione varie attività essenziali per potenziare e sviluppare le infrastrutture di ricerca, onde fornire servizi a livello europeo. A tal fine esse combineranno attività di networking con attività di sostegno (come quelle relative all'accesso transnazionale) o di ricerca necessarie per migliorare le prestazioni delle infrastrutture stesse; esse non prevedono tuttavia il finanziamento di investimenti per nuove infrastrutture, che potranno essere finanziate soltanto nell'ambito di specifiche azioni di sostegno . Esse comprenderanno attività di diffusione delle conoscenze ai potenziali utilizzatori, fra cui l'industria e, in particolare, le PMI. B Altri strumenti Nell'attuazione del programma possono essere usati anche altri strumenti. B1 Progetti mirati specifici di ricerca o di formazione I I progetti mirati specifici di ricerca si prefiggeranno l'obiettivo di migliorare la competitività europea. Avranno un preciso centro di gravità e potranno assumere una delle due forme seguenti o combinarle: a) progetti di ricerca e sviluppo tecnologico riguardanti l'acquisizione di nuove conoscenze, per migliorare in modo considerevole o mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o per rispondere ad altre esigenze della società e delle politiche comunitarie; b) progetti di dimostrazione destinati a comprovare la validità di nuove tecnologie che potenzialmente offrono un vantaggio economico, ma che non possono essere direttamente commercializzate. II I progetti mirati specifici di formazione sono intesi a facilitare la tempestiva diffusione delle nuove conoscenze su scala europea ed a meglio integrare tra loro le attività nazionali. B2 Azioni intese a promuovere e sviluppare le risorse umane e la mobilità Queste azioni riguarderanno la formazione, lo sviluppo di competenze o il trasferimento delle conoscenze. Esse forniranno opportuno sostegno ad azioni realizzate da persone fisiche, strutture ospitanti, comprese le reti di formazione, nonché da équipe di ricerca europee. B3 Azioni di coordinamento Le azioni di coordinamento mirano a stimolare e sostenere le iniziative coordinate di vari soggetti che si occupano di ricerca e innovazione per promuoverne l'integrazione. Comprenderanno attività come l'organizzazione di conferenze e riunioni, la realizzazione di studi, gli scambi di personale, lo scambio e la diffusione di buone pratiche, la creazione di sistemi di informazione e di gruppi di esperti; esse potranno inoltre prevedere, se necessario, anche il sostegno alla definizione, all'organizzazione e alla gestione di iniziative congiunte o comuni. B4 Azioni di sostegno specifico Le azioni di sostegno specifico andranno ad integrare l'attuazione del programma quadro e potranno essere utilizzate per contribuire a preparare future attività nell'ambito della politica comunitaria di ricerca e sviluppo tecnologico, ivi comprese attività di monitoraggio e di valutazione. In particolare, esse riguarderanno l'accesso transnazionale alle infrastrutture, l'organizzazione di conferenze, seminari, studi e analisi, di gruppi di lavoro e di esperti, il sostegno operativo e la diffusione, le attività d'informazione e di comunicazione o una combinazione di tali aspetti, a seconda dei casi. Attività di RST e contributo finanziario comunitario in base al tipo di strumento >SPAZIO PER TABELLA> (1) In linea di principio il contributo finanziario della Comunità non può coprire il 100% dei costi di un'azione indiretta, fatta eccezione per le proposte che prevedono l'effettuazione degli acquisti in applicazione delle procedure che regolano gli appalti pubblici o quando i prezzi di acquisto sono fissati preventivamente dalla Commissione in forma di importo forfettario. Il contributo finanziario comunitario può tuttavia coprire fino al 100% dei costi di un'azione indiretta se integra costi altrimenti sostenuti dai partecipanti. Nel caso specifico delle azioni di coordinamento, inoltre, esso copre fino al 100% del bilancio necessario al coordinamento delle attività finanziate direttamente dai partecipanti. (2) In casi debitamente giustificati. (3) La percentuale varia a seconda delle aree. (4) A determinate condizioni i finanziamenti concessi a determinati soggetti giuridici, in particolare gli organismi pubblici, potranno raggiungere il 100% dei costi marginali/aggiuntivi sostenuti. (5) La percentuale del contributo può variare in base alle disposizioni della disciplina comunitaria per gli aiuti di Stato alla ricerca e sviluppo, a seconda che le attività riguardino attività di ricerca (massimo 50%), di dimostrazione (massimo 35%) o altro, ad esempio la formazione dei ricercatori (massimo 100%) nonché la gestione di un consorzio (massimo 100%). (6) Le attività di ciascuna iniziativa infrastrutturale integrata devono comprendere un'attività di networking (azione di coordinamento: massimo 100% del bilancio) e almeno una delle attività seguenti: attività di ricerca (massimo 50% del bilancio) o specifiche attività di servizio (attività di sostegno specifico, ad esempio l'accesso transnazionale a infrastrutture di ricerca: massimo 100% del bilancio). (7) Per le azioni a sostegno delle infrastrutture di ricerca riguardanti attività di preparazione tecnica (compresi gli studi di fattibilità) e lo sviluppo di nuove infrastrutture, la partecipazione del Sesto programma quadro è limitata, rispettivamente, a un massimo del 50% e del 10% del bilancio. SCHEDA FINANZIARIA Settore di intervento: Ricerca Attività: Azioni di ricerca e formazione nell'ambito del trattato Euratom Titolo dell'azione: Proposta di decisione del Consiglio che adotta un programma specifico di ricerca e formazione in materia di "Energia nucleare" 1. LINEA(E) DI BILANCIO + DENOMINAZIONE(I) Sottosezione B6 6 Azioni indirette: le linee saranno specificate all'inizio della procedura di bilancio 2003 tenendo conto della nomenclatura ABB, anch'essa in corso di elaborazione. 2. DATI COMPLESSIVI IN CIFRE 2.1. Dotazione totale dell'azione (parte B): 940 milioni di euro in stanziamenti di impegno 2.2. Periodo di applicazione: 2002-2006 2.3. Stima globale pluriennale delle spese a) Scadenzario stanziamenti di impegno/ stanziamenti di pagamento (intervento finanziario) (cfr. punto 6.1.1) milioni di euro (al terzo decimale) >SPAZIO PER TABELLA> b) Assistenza tecnica e amministrativa e spese di appoggio (cfr. punto 6.1.2) Questa categoria di bilancio non trova applicazione in questo settore. c) Incidenza finanziaria globale delle risorse umane e delle altre spese di funzionamento (cfr. punti 7.2 e 7.3) >SPAZIO PER TABELLA> >SPAZIO PER TABELLA> 2.4. Compatibilità con la programmazione finanziaria e le prospettive finanziarie |X| La proposta è compatibile con la programmazione finanziaria in vigore | | La proposta impone una riprogrammazione della corrispondente rubrica delle prospettive finanziarie. | | La proposta può comportare l'applicazione delle disposizioni dell'accordo interistituzionale. 2.5 Incidenza finanziaria sulle entrate | | Nessuna incidenza finanziaria (si tratta degli aspetti tecnici dell'attuazione di una misura) OPPURE |X| Incidenza finanziaria - incidenza sulle entrate: Alcuni Stati associati concorreranno al finanziamento di questo programma specifico. Gli accordi di associazione sono legati a un programma quadro e il loro rinnovo sarà rinegoziato una volta adottato il nuovo programma quadro; non è pertanto possibile prevedere a priori l'ammontare di queste entrate. Nello spirito degli accordi di associazione per il programma quadro in corso e nell'ambito del loro rinnovo, le entrate non utilizzate alla fine del programma quadro in corso di esecuzione (al 31/12/2002) saranno trasferite al nuovo programma quadro. Ai sensi dell'articolo 27 del regolamento finanziario, alcune entrate possono essere reimpiegate. 3. CARATTERISTICHE DI BILANCIO >SPAZIO PER TABELLA> 4. BASE GIURIDICA Articolo 7 del trattato Euratom. Proposta di decisione del Consiglio relativa al programma quadro pluriennale 2002-2006 di attività di ricerca e formazione della Comunità europea dell'energia atomica volto a contribuire alla creazione dello Spazio europeo della ricerca. 5. DESCRIZIONE E GIUSTIFICAZIONE 5.1. Necessità dell'intervento comunitario 5.1.1 Obiettivi perseguiti Come è stato riconosciuto al massimo livello politico ai Consigli europei di Lisbona, Feira e Nizza e ancora recentemente a Stoccolma, la ricerca si afferma come una componente centrale dell'economia e della società della conoscenza che stanno emergendo a livello mondiale. L'obiettivo fissato per l'Unione europea a Lisbona per il decennio a venire è quello di "diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale". Più che mai la ricerca si rivela essere uno dei motori fondamentali del progresso economico e sociale, un fattore chiave della competitività delle imprese, dell'occupazione e della qualità della vita. La scienza e la tecnologia rappresentano tra l'altro un elemento centrale nel processo decisionale politico sia a livello di Unione che nazionale. Tuttavia, l'Europa presenta ancora debolezze strutturali in materia di ricerca. Esse riguardano quattro punti essenziali: I. Carenza e dispersione degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo tecnologico e, più in generale, nella conoscenza (RST, istruzione e software) comportano un ritardo sui nostri concorrenti. Nel 1999 l'Unione europea ha investito nella ricerca e nello sviluppo 76 miliardi di euro in meno rispetto agli Stati Uniti. Oggi essa si colloca in posizione arretrata rispetto ai suoi concorrenti in termini di spesa per la ricerca rapportata al PIL (nel 1999, l'1,9% per l'UE contro il 2,6% per gli Stati Uniti e il 2,9% per il Giappone [15]). Nel 1999 gli Stati Uniti hanno investito nella conoscenza circa il 9% posizionandosi davanti all'Unione europea (7,6%) e al Giappone (6,9 %). E il divario continua ad aumentare. [15] Dati del 1998. II. Risorse umane insufficienti nel settore della ricerca. I ricercatori rappresentano il 5,3/1000 della forza lavoro nell'UE (1998), il 7,4/1000 negli Stati Uniti (1993) e l'8,9/1000 in Giappone (1998), dove i ricercatori sono due volte più numerosi nelle imprese. La spesa pubblica diretta per l'istruzione superiore corrisponde allo 0,9% del PIL nell'Unione europea, all'1,4% negli Stati Uniti e allo 0,5% in Giappone (1997). III. Capacità limitata di trasformare i risultati della scienza in prodotti e servizi innovativi e competitivi, nonostante una produzione scientifica di elevata qualità. Il totale di brevetti assegnati dai tre uffici brevetti (europeo, americano e giapponese) per milione di abitanti ammonta a 32 nell'UE, a 49 negli Stati Uniti e a 88 in Giappone. Nel 1998 la bilancia commerciale dei prodotti ad alta tecnologia è stata deficitaria per 28 miliardi di euro nell'Unione europea (tendenza confermata nel corso dell'intero decennio), mentre gli Stati Uniti hanno registrato un deficit di 8 miliardi di euro e il Giappone un surplus di 39 miliardi di euro. L'investimento in capitale di rischio nei settori avanzati rappresenta l'80% negli Stati Uniti e, sebbene in aumento tendenziale, soltanto il 26% nell'Unione europea e il 23% in Giappone. IV. Frammentazione delle politiche di ricerca in Europa. A tutt'oggi, l'Unione europea non si è dotata di una politica di ricerca pienamente consolidata. Le quindici politiche nazionali continuano a coesistere fra di loro e con il programma quadro comunitario, senza un coordinamento sufficiente a conseguire l'efficacia a livello organizzativo e di valorizzazione. Questa mancanza di coordinamento penalizza anche l'insediamento e lo sfruttamento efficace di infrastrutture di ricerca. Proprio per porre rimedio a questa situazione, la Commissione ha proposto, e il Consiglio e il Parlamento hanno avallato, la creazione di uno "Spazio europeo della ricerca". La sua realizzazione sarà necessariamente il prodotto di un impegno comune dell'UE, degli Stati membri e dei responsabili della ricerca. I programmi quadro di ricerca della Comunità (2002-2006) e i programmi specifici vi contribuiranno, attraverso l'apporto significativo che essi potranno esercitare a livello di coordinamento, integrazione e strutturazione della ricerca nell'UE, come pure nel consolidare le basi dello Spazio europeo della ricerca. Un cambiamento strutturale del tessuto di S&T dell'Unione europea in grado di porre rimedio alle debolezze testé descritte richiederà risorse proporzionali all'obiettivo fissato. La Commissione ha proposto un finanziamento del programma quadro dell'ordine di 17,5 miliardi di euro, pari al livello di finanziamento precedente più tasso di inflazione e di crescita (che tuttavia continuerà a rappresentare a malapena il 5-6 % circa della spesa pubblica in RST). Secondo le stime della Commissione, un importo del genere potrà incidere sensibilmente sul sistema di ricerca in quanto tale, migliorando almeno alcuni degli indicatori globali di ricerca e producendo un impatto significativo sulle aree prioritarie del programma quadro, portatrici di crescita nell'UE. In termini globali, questo livello di finanziamento permetterà di mantenere al livello attuale, durante il periodo 2003-2006, l'impegno comunitario in materia di RST espresso in percentuale del PIL. I programmi quadro verranno attuati attraverso cinque programmi specifici, tre dei quali scaturiscono dal trattato della Comunità europea e due dal trattato della Comunità europea dell'energia atomica (Euratom). Ciascun programma specifico viene identificato in funzione della natura degli strumenti applicati, che riflettono gli obiettivi e l'organizzazione del programma quadro: - un programma intitolato "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca" e comprendente le azioni indirette previste alla voce "Integrare la ricerca" e al titolo "Rafforzare le basi dello Spazio europeo della ricerca", riunendo così le attività di ricerca e di coordinamento; - un programma intitolato "Strutturare lo Spazio europeo della ricerca", comprendente le attività orizzontali, di sostegno e a vocazione strutturante; - due programmi denominati "Centro comune di ricerca (CCR)" comprendenti le azioni dirette portate avanti dal CCR rispettivamente nel settore non nucleare e nucleare; - un programma denominato "Energia nucleare" comprendente le azioni indirette condotte nel settore dell'energia nucleare. Di seguito si riportano gli obiettivi del programma specifico "Energia nucleare" suddivisi per area d'azione e associati alle rispettive motivazioni nonché al valore aggiunto europeo che sono in grado di produrre. 1. Gestione dei residui radioattivi L'obiettivo è sviluppare e testare le tecnologie dei depositi, analizzare i siti idonei, promuovere una comprensione scientifica di base in materia di sicurezza e metodi di valutazione della sicurezza, esaminare possibili soluzioni per ridurre l'impatto dei residui radioattivi nonché sviluppare processi decisionali che siano percepiti come giusti ed equi dai soggetti interessati. Motivazione e valore aggiunto europeo - L'assenza di un approccio ampiamente accettato in materia di gestione e smaltimento dei residui di alto livello è uno dei principali ostacoli alla chiusura di impianti precedenti e all'uso, attuale e futuro, dell'energia nucleare. - Un approccio concordato di questo tipo avrebbe implicazioni positive sui costi e sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico. - I rifiuti radioattivi esistenti devono essere gestiti. 2. Ricerca sull'energia di fusione L'energia di fusione può contribuire alla produzione su vasta scala e priva di emissioni di elettricità di carico di base. I progressi della ricerca sull'energia di fusione giustificano una continuazione delle ricerche che perseguono l'obiettivo a lungo termine di una centrale di fusione. Motivazione e valore aggiunto europeo - Necessità di realizzare progressi per comprendere i plasmi di fusione in condizioni utili per un futuro reattore. - L'esercizio di strutture, ed in particolare di JET, costruite con un sostegno preferenziale, non sarebbe possibile in condizioni adeguate su scala nazionale. Finché ITER non sarà in funzione, JET è lo strumento più potente esistente al mondo per progredire negli studi dei plasmi di fusione. - L'UE, presentandosi come partner unico, si trova in una posizione di forza per partecipare ad un progetto internazionale come ITER rispetto ai singoli Stati membri. - Necessità di maggiori studi e formazione di base per i giovani scienziati nel campo della fusione. Ruolo nel garantire la divulgazione dei risultati negli Stati membri. 3. Radioprotezione L'obiettivo principale è fugare i dubbi sui rischi derivanti dall'esposizione alle radiazioni ai livelli cui è di norma esposta la popolazione e a quelli che si registrano sui luoghi di lavoro. Si tratta di una questione ancora controversa sul piano scientifico e strategico, dalle importanti implicazioni per l'uso delle radiazioni sia in medicina che nell'industria. Motivazione e valore aggiunto europeo Dal momento che le radiazioni sono ampiamente usate in medicina e nell'industria, la loro sicurezza si basa su una solida politica di radioprotezione. Gli elevati livelli di radioprotezione dell'UE devono pertanto essere mantenuti (ove necessario anche aumentati) grazie ad un'attività di ricerca mirata e coordinata. 4. Altre attività nel campo delle tecnologie e della sicurezza nucleare Gli obiettivi sono sostenere le politiche dell'UE nei settori della salute, dell'energia e dell'ambiente, mantenere ad alto livello la capacità europea nei settori pertinenti che non rientrano tra le priorità tematiche e contribuire alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca . Motivazione e valore aggiunto europeo - Una maggiore integrazione è un elemento fondamentale per mantenere le capacità nel contesto generale di un'industria nucleare matura e/o in declino. - Necessità di far fronte a importanti concorrenti. - Il numero di studenti e di istituzioni che offrono un'istruzione nel settore nucleare è in calo. - Occorre mantenere e/o aumentare la sicurezza degli impianti nucleari esistenti. 5.1.2 Disposizioni adottate in relazione alla valutazione ex ante In occasione della preparazione delle proposte sui programmi specifici è stata effettuata dai servizi della Commissione una valutazione ex ante, i cui risultati riflettono nella fattispecie: - le raccomandazioni della valutazione quinquennale dei programmi quadro e dei programmi specifici, effettuata da esperti indipendenti nel corso dell'anno 2000; - la valutazione intermedia del Quinto programma quadro (1998-2002) della Commissione, presentata nel documento COM(2000) 612 del 4 ottobre 2000 e meglio specificata nel documento di lavoro dei servizi della Commissione SEC(2000) 1780, del 23 ottobre 2000; - ampie consultazioni con i protagonisti in merito alle due comunicazioni sullo Spazio europeo della ricerca nel corso del 2000 [16] e alla proposta del programma quadro dell'inizio del 2001; [16] COM(2000)6 del 18 gennaio 2000 - una serie di studi interni ed esterni della Commissione relativi ai settori economico e politico nonché sulle prospettive e sull'impatto delle attività di RST. I risultati della valutazione ex ante si riflettono in particolare nelle scelte operate in materia di struttura dei programmi, di obiettivi e priorità e di strumenti di attuazione. Per quanto attiene agli obiettivi e alle priorità, questi sono stati fissati attraverso un'applicazione rigorosa del criterio del valore aggiunto europeo. Quest'ultimo abbraccia i seguenti aspetti applicati alle tematiche e alle attività prioritarie selezionate, la cui motivazione e valore aggiunto europeo sono illustrati più dettagliatamente al punto 5.1, mentre i risultati attesi sono elencati al punto 5.2. - Costo e portata della ricerca che vanno al di là delle possibilità di un singolo paese e necessità di riunire una massa critica di risorse finanziarie e umane. - Importanza della collaborazione in termini economici (economie di scala) e per quanto attiene agli effetti benefici che essa produce sulla ricerca privata e sulla competitività industriale. - Mantenimento o sviluppo della posizione dell'UE nei settori di RST strategici per l'Unione. - Necessità di riunire le competenze complementari esistenti nei diversi paesi, in special modo in ragione dei problemi di natura interdisciplinare, e di ricorrere a studi comparativi a livello europeo. - Correlazioni con gli interessi prioritari dell'Unione europea, nonché con la legislazione e le politiche comunitarie. - Carattere necessariamente transnazionale delle ricerche, in considerazione del livello al quale si manifestano i problemi oppure per ragioni di natura scientifica. Per quanto concerne gli strumenti di attuazione, nell'ambito del programma Euratom verranno applicati tre strumenti nuovi che, per loro natura, non possono essere attivati se non in ambito comunitario, per contribuire alla realizzazione di: - una massa critica e l'integrazione della ricerca; - legami più stretti tra le attività dei programmi e quelle condotte dagli Stati membri e coordinamento dei programmi nazionali; - una cooperazione in settori strategici per l'UE e soluzioni per le principali problematiche che toccano l'UE; - eccellenza e interesse dell'S&T in Europa; - divulgazione e valorizzazione dei risultati di S&T in tutta l'UE. I suddetti strumenti sono: a) - reti di eccellenza Questo strumento punta a rafforzare l'eccellenza scientifica e tecnologica europea. Ogni rete è destinata a far progredire le conoscenze in un settore specifico, riunendo una massa critica di conoscenze specialistiche. Puntando a obiettivi a lungo termine, le attività interessate, che spesso sono di natura multidisciplinare, non mirano a risultati precisi e predefiniti in termini di prodotti, processi o servizi, ma all'integrazione graduale e duratura delle capacità di ricerca esistenti in Europa, sia a livello nazionale che regionale. A tal fine, e per creare un centro di eccellenza virtuale, i partecipanti alle reti attueranno un programma comune di attività che integri una parte consistente, se non la totalità, delle rispettive attività nel settore interessato. b) - Progetti integrati L'obiettivo di questo strumento è incrementare la competitività europea o contribuire a risolvere alcuni rilevanti problemi sociali, mobilitando una massa critica delle risorse e delle conoscenze nel campo della ricerca e dello sviluppo tecnologico esistenti in Europa. Ciascun progetto integrato punterà pertanto a conseguire un certo numero di risultati precisi in termini di prodotti, processi o servizi. Le attività svolte nell'ambito di un progetto integrato saranno, per definizione, mirate, anche in caso di ricerche ad alto contenuto di rischio. Tutte le attività condotte nel contesto di un progetto integrato si inseriranno nel quadro generale di un "piano di attuazione". c) Iniziative infrastrutturali integrate Le iniziative infrastrutturali integrate combineranno in un'unica azione varie attività essenziali per potenziare e sviluppare le infrastrutture di ricerca onde fornire servizi a livello europeo. A tal fine esse combineranno attività di networking con attività di sostegno (come quelle relative all'accesso transnazionale) o di ricerca, necessarie per migliorare le prestazioni delle infrastrutture stesse; esse non prevedono tuttavia il finanziamento di investimenti per nuove infrastrutture, che potranno essere finanziate soltanto nell'ambito di specifiche azioni di sostegno . Esse comprenderanno attività di diffusione delle conoscenze ai potenziali utilizzatori, fra cui l'industria e, in particolare, le PMI. Nell'attuazione del programma potranno essere usati anche altri strumenti. d) Progetti mirati specifici di ricerca o di formazione i) I progetti mirati specifici di ricerca si prefiggeranno l'obiettivo di migliorare la competitività europea. Avranno un preciso centro di gravità e potranno assumere una delle due forme seguenti o combinarle: - progetti di ricerca e sviluppo tecnologico riguardanti l'acquisizione di nuove conoscenze, per migliorare in modo considerevole o mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o per rispondere ad altre esigenze della società e delle politiche comunitarie; - progetti di dimostrazione destinati a comprovare la validità di nuove tecnologie che potenzialmente offrono un vantaggio economico, ma che non possono essere direttamente commercializzate. ii) I progetti mirati specifici di formazione sono intesi a facilitare la tempestiva diffusione delle nuove conoscenze su scala europea ed a meglio integrare tra loro le attività nazionali. e) Azioni intese a promuovere e sviluppare le risorse umane e la mobilità Queste azioni riguarderanno la formazione, lo sviluppo di competenze o il trasferimento delle conoscenze. Esse comporteranno un sostegno ad azioni realizzate da persone fisiche, strutture ospitanti, comprese le reti di formazione, nonché da équipe di ricerca europee. f) Azioni di coordinamento Le azioni di coordinamento mirano a stimolare e sostenere le iniziative coordinate di vari soggetti che si occupano di ricerca e innovazione per promuoverne l'integrazione. Comprenderanno attività come l'organizzazione di conferenze e riunioni, la realizzazione di studi, gli scambi di personale, lo scambio e la diffusione di buone pratiche, la creazione di sistemi di informazione e di gruppi di esperti; esse potranno inoltre prevedere, se necessario, anche il sostegno alla definizione, all'organizzazione e alla gestione di iniziative congiunte o comuni. g) Azioni di sostegno specifico Le azioni di sostegno specifico andranno ad integrare l'attuazione del programma quadro e potranno essere utilizzate per contribuire a preparare future attività nell'ambito della politica comunitaria di ricerca e sviluppo tecnologico, ivi comprese attività di monitoraggio e di valutazione. In particolare, esse riguarderanno l'accesso transnazionale alle infrastrutture, l'organizzazione di conferenze, seminari, studi e analisi, di gruppi di lavoro e di esperti, il sostegno operativo e la diffusione, le attività d'informazione e di comunicazione o una combinazione di tali aspetti, a seconda dei casi. 5.1.3 Disposizioni adottate a seguito della valutazione ex post Nel corso dell'elaborazione delle proposte sui programmi specifici si è tenuto conto delle raccomandazioni della valutazione quinquennale dei programmi quadro e dei programmi specifici, effettuata nel 2000, in particolare di quelle inerenti i seguenti punti: - l'esigenza di colmare il ritardo lamentato dall'Europa nel settore RST rispetto ai suoi concorrenti; - il bisogno di complementarità e di coerenza fra politiche di RST nazionali e comunitarie e il ruolo cruciale della Commissione nel conseguimento di questo obiettivo; - l'impatto benefico del programma quadro destinato a colmare "una lacuna in Europa consentendo ai ricercatori universitari e industriali di svolgere insieme dei lavori di natura applicata"; - la necessità di snellire le procedure di gestione del programma 1998-2002 e di "ripensare le strutture e le procedure di gestione del programma quadro"; - l'inserimento delle azioni di ricerca della Comunità nel contesto più ampio di un'autentica politica di ricerca europea; - la maggiore concentrazione dei programmi; - il proseguimento delle ricerche necessarie per conseguire gli obiettivi delle politiche della Comunità; - l'evoluzione auspicata verso una gamma adattata di strumenti più flessibili, tenendo conto di tutte le possibilità offerte dal trattato. La valutazione intermedia del Quinto programma quadro ha inoltre portato ad alcuni aggiustamenti dei programmi di lavoro annuali relativi ai programmi specifici, finalizzati a concentrare meglio l'impegno e a avviare alcuni progetti pilota pertinenti alle misure previste per il prossimo programma quadro (reti, raggruppamenti (clusters), piattaforme industriali, progetti di più ampio respiro ecc.). 5.2. Azioni previste e modalità dell'intervento di bilancio Le azioni previste per il programma specifico "Energia nucleare" sono elencate di seguito suddivise per singole aree d'azione. Questa presentazione consente di mettere in evidenza le stime dei risultati previsti, i contributi agli obiettivi globali del programma quadro della Comunità o i parametri potenziali di prestazione ad essi associati. Queste indicazioni sono da intendersi quali tappe di riferimento e non quali obiettivi fissati in via definitiva. Più avanti, sotto forma di tabella, viene stabilita una corrispondenza fra le aree d'azione e i tipi di strumenti utilizzati. 1. Gestione dei residui radioattivi i) Ricerca sullo smaltimento geologico (Miglioramento delle conoscenze di base, sviluppo e sperimentazione di tecnologie, strumenti nuovi e migliorati) ii) Suddivisione e trasmutazione e altri concetti per produrre minori residui nella generazione di energia nucleare (Suddivisione e trasmutazione; nuovi concetti di reattori) Risultati attesi, contributi al conseguimento di obiettivi globali o criteri potenziali di prestazione - Solida base tecnica per dimostrare la sicurezza dello smaltimento di rifiuti altamente radioattivi in formazioni geologiche. - Valutazione della possibilità di realizzare, su scala industriale, la suddivisione e la trasmutazione. - Concetti per un uso più efficace del materiale fissile con potenzialità di sfruttamento commerciale. 2. Ricerca sull'energia di fusione i) Il programma delle associazioni in fisica e tecnologia (R&S nella fisica di fusione e nell'ingegneria del plasma, attività strutturate di R&S sulla tecnologia di fusione, studi sugli aspetti socioeconomici) ii) Esercizio delle strutture JET iii) Next Step/ITER Risultati attesi, contributi al conseguimento di obiettivi globali o criteri potenziali di prestazione - Istituzione di un quadro per la costruzione e l'esercizio di ITER. - Avvio della costruzione di Next Step/Iter. - Pieno esercizio delle strutture JET. - Messa in esercizio di Stellarator W-7-X. - Valutazione più approfondita di configurazioni di fusione affini a Tokamak. - Migliore comprensione del background socioeconomico riguardante la fusione come fonte di energia. - Ulteriore sviluppo della base fisica e tecnologica (in particolare i materiali) per l'energia di fusione. 3. Radioprotezione - Quantificazione dei rischi connessi con esposizioni prolungate a basse dosi. - Esposizioni a scopo terapeutico ed esposizioni a fonti naturali di radiazione. - Protezione ambientale e radioecologia. - Gestione dei rischi e delle emergenze. - Protezione del luogo di lavoro. Risultati attesi, contributi al conseguimento di obiettivi globali o criteri potenziali di prestazione - Migliore quantificazione dei rischi di esposizione a basse dosi. - Base concettuale e metodologica per la tutela dell'ambiente. - Reazione più efficace e coerente a situazioni di emergenza in Europa. - Maggiore integrazione delle attività europee di ricerca sulla radioprotezione. 4. Altre attività nel campo delle tecnologie e della sicurezza nucleare i) Concetti innovativi ii) Istruzione e formazione iii) Sicurezza degli impianti nucleari esistenti Risultati attesi, contributi al conseguimento di obiettivi globali o criteri potenziali di prestazione - Sviluppo di metodi innovativi di produzione dell'energia nucleare e valutazione delle rispettive potenzialità. - Sviluppo di un programma europeo in cooperazione in materia di istruzione e formazione nel campo dell'energia nucleare. - Miglioramento della sicurezza degli impianti nucleari esistenti. In funzione degli obiettivi, le modalità d'intervento e la partecipazione finanziaria al programma quadro saranno le seguenti: >SPAZIO PER TABELLA> (1) Ricerca sull'energia di fusione. I progetti svolti nell'ambito di azioni a compartecipazione finanziaria e di azioni di sviluppo tecnologico saranno eseguiti conformemente alle procedure stabilite: - nei contratti di associazione con Stati membri e Stati associati o con organizzazioni in questi Stati; - nell'accordo European Fusion Development Agreement (EFDA); - in qualsiasi altro accordo multilaterale concluso tra la Comunità e organizzazioni associate (come l'accordo sulla promozione della mobilità) o entità giuridiche che possono essere istituite previo parere del comitato consultivo competente; - in altri contratti di durata limitata, in particolare con organizzazioni negli Stati membri o negli Stati associati, che non hanno associazioni; - negli accordi internazionali concernenti progetti realizzati nel quadro della cooperazione con paesi terzi come ITER e da entità giuridiche che possono essere istituite nel quadro di tali accordi. Sarà incentivata l'istituzione di consorzi per i progetti integrati che hanno un obiettivo comune. L'intervento di bilancio comunitario è rivolto ai centri di ricerca, alle università, alle imprese e agli organismi nazionali o internazionali situati negli Stati membri e negli Stati associati europei che finanziano attività di ricerca. Questi ultimi possono anche fungere da intermediari per l'intervento di bilancio comunitario. Se risulta necessario per conseguire gli obiettivi del programma, le organizzazioni e gli organismi internazionali degli Stati membri della CSI possono in via eccezionale ricevere un finanziamento comunitario, che deve essere essenziale per realizzare gli obiettivi del programma. 5.3. Modalità d'attuazione La Commissione garantirà l'esecuzione delle azioni. In alcuni casi debitamente motivati potrà essere invocata l'assistenza di organismi esterni. 6. INCIDENZA FINANZIARIA 6.1. Incidenza finanziaria totale sulla parte B (per l'intero periodo di programmazione) Si ricorda che lo stanziamento di riferimento del programma quadro della Comunità europea ammonta a 16 275 milioni di euro. Il totale dei programmi quadro 2002-2006 è di 17 500 milioni di euro. 6.1.1 Intervento finanziario: stanziamenti di impegno in milioni di euro (al terzo decimale) Ripartizione per obiettivo >SPAZIO PER TABELLA> Uno scadenzario annuale per ciascuno di questi obiettivi non appare significativo in questa fase e potrà essere definito soltanto in misura rigorosamente proporzionale a quello dell'intero programma specifico, che a sua volta è in linea con quello del programma quadro. La ripartizione annuale interna sarà definita successivamente in seno ai programmi di lavoro. 6.1.2 Assistenza tecnica e amministrativa, spese d'appoggio e spese TI (stanziamenti d'impegno) Questa categoria di bilancio non trova applicazione in questo settore. 6.2. Calcolo delle spese per ciascuna delle misure previste nella parte B (per l'intero periodo di programmazione) Anche in questo caso non è possibile procedere ad una ripartizione per obiettivo e per tipo di misura in questa fase, visto che i risultati delle azioni di ricerca indirette sono progetti di ricerca presentati a seguito di inviti a presentare proposte e sottoposti a valutazione preventiva; per questo motivo risulta difficile quantificare tali azioni in anticipo. 7. INCIDENZA SUL PERSONALE E SULLE SPESE AMMINISTRATIVE Il limite massimo per le spese amministrative riguardanti questo programma è fissato al 16,5% dei 940 milioni di euro previsti per l'azione nel suo complesso. Questa situazione particolare è dovuta al fatto che il presente programma ha a disposizione 224 posti di ricerca, il cui costo ammonta, per l'intero periodo, all'85% del tetto massimo richiesto. Questo numero elevato di posti è giustificato dalle modalità di funzionamento del programma: 115 funzionari della Commissione sono distaccati presso laboratori nazionali in vari Stati membri o al progetto ITER. Vi sono state ridistribuzioni nel corso del Quinto programma quadro per ridurre il personale attribuito al programma e per bilanciare meglio il personale e il bilancio del periodo 1999-2002. Continueranno ad essere effettuate ridistribuzioni di questo tipo e verrà in particolare esaminata la situazione del personale della Commissione che lavora all'estero. Le altre spese associate al programma sono esigue, principalmente a causa del numero ridotto di contratti gestiti. Si noti inoltre che circa un terzo di tali spese è connesso al progetto ITER. 7.1. Incidenza sulle risorse umane >SPAZIO PER TABELLA> Le azioni indirette della ricerca dispongono di una propria tabella degli effettivi che prevede complessivamente 954 posti A, 273 posti B e 427 posti C, per un totale di 1654 posti (CE ed EURATOM, BRS 3/2001 compresi). A questa tabella degli effettivi si aggiungono 156 posti del bilancio previsionale di funzionamento, che non hanno incidenza finanziaria sul bilancio previsionale di questi programmi, a titolo di partecipazione alla definizione e all'attuazione della politica di ricerca. 7.2 Incidenza finanziaria totale delle risorse umane >SPAZIO PER TABELLA> Gli importi corrispondono alle spese totali per la durata del programma. 7.3 Altre spese amministrative derivanti dall'azione >SPAZIO PER TABELLA> Gli importi corrispondono alle spese totali dell'azione per i quattro anni di esecuzione di questo programma specifico, vale a dire una spesa totale annua nell'ordine di 38,750 milioni di euro. >SPAZIO PER TABELLA> 8. CONTROLLO E VALUTAZIONE 8.1 Disposizioni di controllo Concepiti per concorrere alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, i programmi specifici vengono attuati parallelamente e in diretta collaborazione con altre azioni comunitarie e nazionali che perseguono i medesimi obiettivi. La natura stessa della ricerca e i diversi tipi di azione ai vari livelli rendono difficoltosa la determinazione delle cause e degli effetti, e complessi il monitoraggio e la valutazione dei risultati e dell'impatto. Sulla base dell'esperienza dei programmi precedenti e degli studi metodologici in corso, è già stata messa a punto o è in via di definizione una serie di strumenti per sviluppare gli obiettivi e seguire e valutare i risultati e l'impatto del programma quadro e dei programmi che servono alla sua attuazione, come pure le attività connesse alla realizzazione dello Spazio europeo della ricerca. La Commissione valuterà l'evoluzione di questi strumenti in tempo utile, prima dell'attuazione dei programmi. Questi strumenti consentiranno di realizzare progressivamente un sistema strutturato per la raccolta di informazioni e statistiche. In questo contesto saranno messi a punto alcuni indicatori generali adattati alla specificità del programma quadro, il che permetterà di valutare in particolare i contributi dei programmi in relazione alle sfide che l'UE deve affrontare e citate al punto 5.1 (investimento nella RST e nella conoscenza in generale e nei settori prioritari dell'Unione europea, risorse umane impiegate nella RST, sfruttamento dei risultati di RST, coerenza delle politiche nazionali e comunitarie di ricerca e in materia di infrastrutture di ricerca). Inoltre, saranno individuati indicatori più specifici per i diversi obiettivi dei programmi, in particolare quelli relativi alla produzione, gestione e messa in rete, allo sfruttamento e all'impatto delle conoscenze che scaturiscono dalle attività condotte nell'ambito dei programmi. Alcuni primi elementi di riflessione in questo senso sono già indicati al punto 5.2 alla voce "risultati attesi, contributi agli obiettivi globali o criteri potenziali di prestazione". 8.2 Modalità e periodicità della valutazione - Monitoraggio annuale: all'occorrenza affidandosi a idonee competenze, la Commissione esaminerà continuamente lo stato di attuazione del programma quadro e dei programmi specifici in relazione agli obiettivi prefissati, valutando in particolare se gli obiettivi, le priorità, gli strumenti, i mezzi finanziari e la gestione sono costantemente aggiornati all'evolversi della situazione. L'obiettivo è rafforzare e migliorare la raccolta sistematica, la coerenza e la qualità delle informazioni di base, onde consentire un'analisi e un monitoraggio rappresentativi e fornire un contributo sostanziale alla valutazione quinquennale. Per sensibilizzare ulteriormente i responsabili della ricerca comunitaria sulle questioni inerenti il monitoraggio dell'attuazione, dei risultati e dell'impatto dei programmi, si prevede anche l'elaborazione di una griglia comune di autovalutazione. Saranno inoltre adottate misure per garantire una migliore coerenza fra il monitoraggio del programma quadro, dei programmi specifici e lo stato di avanzamento dello Spazio europeo della ricerca. Relazione annuale: lo stato di realizzazione del programma quadro e dei programmi specifici viene pubblicato nella relazione annuale presentata al Parlamento europeo e al Consiglio in conformità all'articolo 173 del trattato. Essa illustrerà i risultati del monitoraggio annuale, descriverà le attività svolte in materia di ricerca e di sviluppo tecnologico, di realizzazione dello Spazio europeo della ricerca e di divulgazione dei risultati durante l'anno precedente, nonché il programma di lavoro dell'anno in corso. - Valutazione quinquennale: prima di presentare la propria proposta per il programma quadro successivo e i programmi specifici, la Commissione affiderà a esperti indipendenti di alto livello la valutazione esterna della realizzazione delle azioni comunitarie poste in essere nel corso dei cinque anni precedenti la valutazione stessa, del conseguimento degli obiettivi e dell'impatto delle attività, in relazione agli obiettivi applicabili ai periodi considerati. Essa comunicherà le conclusioni di questa valutazione, corredate delle proprie osservazioni, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni. 9. MISURE ANTIFRODE Nel sottoporre le relazioni volte a ottenere il consolidamento delle entrate nella contabilità dei partecipanti, il coordinatore finanziario dovrà mettere a disposizione della Commissione l'intera documentazione finanziaria, onde consentirle di effettuare le proprie revisioni contabili, indicando il calendario e il consolidamento dei conti dei partecipanti. Se del caso, la Commissione effettuerà dette revisioni contabili, in particolare se avrà motivi di dubitare della veridicità dei conti in rapporto allo stato dei lavori descritti nelle relazioni sulle attività. La Comunità effettuerà le revisioni contabili tramite i propri incaricati oppure tramite esperti contabili - accreditati ai sensi della legislazione del partecipante sottoposto a revisione -, scelti liberamente dalla Comunità evitando in ogni caso i rischi di conflitto di interessi eventualmente segnalati da parte del partecipante oggetto di revisione. In relazione allo svolgimento delle attività di ricerca, la Commissione garantirà inoltre, attraverso controlli efficaci, la salvaguardia degli interessi finanziari delle Comunità europee e, qualora dovessero emergere irregolarità, l'adozione di misure che assumeranno le caratteristiche di deterrente e di sanzioni proporzionate. A tal fine, le disposizioni sui controlli, i provvedimenti e le sanzioni in relazione ai regolamenti nn. 2988/95, 2185/96, 1073/99 e 1074/99 saranno incorporate in tutti gli strumenti giuridici utilizzati nell'attuazione dei programmi compresi i contratti specifici e i contratti tipo. In particolare, i contratti dovranno prevedere i seguenti elementi: - l'introduzione di clausole contrattuali specifiche a tutela degli interessi finanziari della CE, in relazione ai controlli sui premi; - controlli amministrativi nel campo delle misure antifrode, ai sensi dei regolamenti nn. 2185/96, 1073/99 e 1074/99; - l'applicazione di sanzioni amministrative per tutte le irregolarità dovute a dolo o negligenza nell'esecuzione dei contratti, in conformità al regolamento quadro n. 2988/95, compreso un meccanismo di inserimento in una lista nera; - una clausola che in caso di irregolarità e di frode preveda l'esecutività di eventuali intimazioni di recupero, ai sensi dell'articolo 164 del trattato Euratom.