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Extending the benefits of the social dimension of globalisation to all
Estendere a tutti i vantaggi della dimensione sociale della globalizzazione
Estendere a tutti i vantaggi della dimensione sociale della globalizzazione
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Estendere a tutti i vantaggi della dimensione sociale della globalizzazione
L'Unione europea partecipa alla realizzazione di una globalizzazione durevole sul piano sociale. Essa intende potenziare la sua azione per una ripartizione equa dei vantaggi della globalizzazione e per mettere la sua esperienza a disposizione degli altri operatori internazionali interessati.
ATTO
Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 18 maggio 2004, dal titolo « La dimensione sociale della globalizzazione - come la politica dell'UE contribuisce ad estenderne i vantaggi a tutti » [COM(2004) 383 def. - Non pubblicata sulla Gazzetta ufficiale]
SINTESI
Attraverso questa comunicazione, la Commissione europea intende contribuire al dibattito per realizzare una globalizzazione equa e durevole.
CONTROLLO DELLA GLOBALIZZAZIONE
La globalizzazione realizza un'integrazione progressiva delle economie e delle società. La sua progressione avviene sotto l'impulso delle nuove tecnologie, delle nuove relazioni economiche e delle politiche nazionali e internazionali adottate da una moltitudine di operatori (governi, organizzazioni internazionali, imprese, mondo del lavoro, media, società civile). La globalizzazione ha dato vantaggi significativi a un gran numero di persone nel mondo. Posti di lavoro di migliore qualità e più remunerati sono stati creati in regioni del mondo in cui la sopravvivenza delle popolazioni dipendeva prima essenzialmente dall'agricoltura.
I vantaggi della globalizzazione vengono peraltro ancora ripartiti in maniera disuguale tra i vari paesi. I risultati dell'integrazione economica a livello mondiale non sono in equilibrio e risultano spesso sfavorevoli per i più vulnerabili, sia che si tratti di regioni, che di settori ovvero di lavoratori. Per essere veramente durevole, la globalizzazione deve poter garantire uno sviluppo sociale più equo per tutti.
CONTRIBUTO DELL'UNIONE EUROPEA ALLA DIMENSIONE SOCIALE DELLA GLOBALIZZAZIONE
L'Unione europea si adopera da molto tempo, tanto all'interno dell'Unione europea (UE) che a livello internazionale, al fine di garantire che i progressi economici della globalizzazione siano seguiti dai progressi sociali.
Realizzazioni all'interno dell'UE
Grazie alla sua esperienza in materia di integrazione regionale, l'Unione europea rappresenta un modello ideale d'integrazione economica, politica e sociale. Se questo modello e la strategia di Lisbona, decisa nel 2000 dai capi di Stato o di governo, che traduce nella pratica tale modello, non possono essere semplicemente recepiti così come sono nelle altre parti del mondo, alcuni dei suoi aspetti presentano nondimeno sicuramente un interesse sicuro anche all'esterno dell'UE.
L'Unione ha realizzato un mercato unico che consente la libera circolazione dei beni, dei servizi, dei capitali e delle persone, potenziato tramite la realizzazione dell'Unione economica e monetaria. Essa persegue politiche che si sostengono reciprocamente per rispondere alle esigenze della competitività, dell'occupazione, del progresso sociale e di un ambiente durevole. Il sistema realizzato dall'Unione ha permesso che l'integrazione economica consentisse un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei cittadini europei, segnatamente negli Stati membri meno sviluppati. In tal senso, l'Unione ha sottolineato l'importanza di disporre di strutture istituzionali solide, sottolineando l'interazione tra queste ultime, la partecipazione degli operatori attraverso il dialogo sociale europeo, le norme fondamentali del lavoro, come la non-discriminazione nell'occupazione e la parità di opportunità tra donne e uomini, norme minime a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e sulle condizioni di lavoro, sistemi solidi di protezione sociale nazionali, un investimento nel capitale umano, la qualità del lavoro e, in maniera più generale, il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto.
La trasformazione delle economie degli otto paesi dell'Europa centrale e orientale che hanno aderito all'Unione il 1° maggio 2004, testimonia la validità del modello economico e sociale europeo per i paesi in via di trasformazione economica.
Realizzazioni a livello internazionale
L'Unione europea è da molto tempo cosciente dell'importanza che i suoi sforzi per realizzare una globalizzazione equa figurino anche nelle sue politiche esterne.
L'Unione europea ha colto l'opportunità offerta dai suoi diversi accordi di partnership economiche, per introdurvi gli elementi essenziali di una globalizzazione durevole. Essa ha così basato le sue politiche esterne sui punti seguenti: collegamenti tra il commercio e lo sviluppo, cooperazione allo sviluppo con riferimento alla povertà, normative fondamentali del lavoro, responsabilità sociale delle imprese, ambiente, sviluppo sostenibile, ma anche Stato di diritto, diritti dell'uomo e democratizzazione.
L'Unione inserisce tali elementi negli accordi bilaterali conclusi praticamente con tutti i paesi e con numerose associazioni regionali. Inoltre, attraverso il sistema generalizzato di preferenze, l'Unione europea offre un accesso preferenziale al mercato europeo ai paesi in via di sviluppo che rispettano in maniera effettiva le norme fondamentali del lavoro.
L'Unione sostiene peraltro i diversi processi d'integrazione regionale. Questi consentono infatti una migliore integrazione nell'economia mondiale e, quindi, di ottimalizzare i vantaggi della globalizzazione per i loro membri.
Inoltre, attraverso la sua « politica europea di vicinato », l'Unione tende a creare una zona di stabilità e di prosperità, collaborando con i paesi vicini situati ad est e a sud.
L'Unione non trascura peraltro il settore privato, che deve anch'esso partecipare in maniera complementare agli sforzi necessari per realizzare una globalizzazione equa.
AUMENTARE GLI SFORZI PER REALIZZARE UNA GLOBALIZZAZIONE DUREVOLE SUL PIANO SOCIALE
Anche se l'Unione europea si impegna nelle sue politiche in maniera attiva in favore della dimensione sociale della globalizzazione, gli sforzi devono essere intensificati tanto a livello europeo che a livello internazionale. I fondi strutturali dovrebbero servire per meglio realizzare le ristrutturazioni economiche e sociali necessarie. Tutti gli operatori sono chiamati quindi ad anticipare, ad avviare e ad assorbire i cambiamenti. Per meglio valutare le conseguenze sociali della globalizzazione e per indirizzare in maniera più precisa le sue attività di aiuto esterno, l'UE intende promuovere l'integrazione della dimensione sociale nella programmazione e nella realizzazione dei suoi diversi programmi e progetti nelle diverse regioni e nei paesi terzi.
Le azioni dell'Unione europea per i paesi in via di sviluppo non devono peraltro nascondere l'importante parte di responsabilità di tali paesi nella gestione della globalizzazione e dello sviluppo sociale.
Il contributo delle istituzioni internazionali ad una globalizzazione durevole, rimane tuttavia essenziale anche per quanto riguarda la promozione del lavoro in condizioni decorose. L'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), gli organismi finanziari internazionali (IFI), l'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e tutti gli organi delle Nazioni unite sono chiamati a partecipare coerentemente e in maniera coordinata ai fini del perseguimento di tale obiettivo.
La Commissione invita in maniera generale a passare dalle intenzioni alle azioni concrete.
CONTESTO
La Commissione mondiale per la dimensione sociale della globalizzazione (CMDSM), dell'OIL ha pubblicato, in data 24 febbraio 2004, una relazione su « una globalizzazione giusta: creare opportunità per tutti ». La Commissione europea ha auspicato di partecipare al dibattito inaugurato dalla CMDSM, nonché all'applicazione delle proposte e delle raccomandazioni della CMDSM, presentando il suo contributo alla dimensione sociale della globalizzazione.
Per ulteriori informazioni si prega di consultare il sito della Commissione mondiale dell'OIL sulla dimensione sociale della globalizzazione (EN), (ES), (FR).
Ultima modifica: 05.07.2004