Diritto all’oblio su internet
SINTESI DI:
Domanda di pronuncia pregiudiziale — Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali — Portata territoriale del diritto alla deindicizzazione — Causa C-507/17 (2019)
Domanda di pronuncia pregiudiziale — Tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e dei dati contenuti in siti web — Portata degli obblighi di tale gestore e dei diritti della persona interessata — Causa C-131/12 (2014)
QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLE SENTENZE?
La pronuncia del 2014 della Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) ha così chiarito l’interpretazione della direttiva 95/46/CE:
- la visualizzazione dei risultati dei motori di ricerca comporta il trattamento dei dati personali;
- il gestore del motore di ricerca è responsabile della rimozione di collegamenti a informazioni personali dai risultati di ricerca in circostanze specifiche, introducendo efficacemente il diritto all’oblio.
La pronuncia del 2019 della Corte di giustizia dell’Unione europea ha chiarito la portata geografica della sua decisione precedente nel nuovo contesto del regolamento (UE) 2016/679, il regolamento generale sulla protezione dei dati, che ha modernizzato e unificato le norme relative alla protezione dei dati in tutta l’Unione europea (Unione) e ha abrogato la direttiva 95/46/CE.
PUNTI CHIAVE
Google Spain SL e Google Inc. contro Agencia Española de Protección de Datos (AEPD) e Mario Costeja González (2014)
- Nel 2010 Mario Costeja González, cittadino spagnolo, chiese a Google di rimuovere o nascondere dai risultati di ricerca i dati personali relativi a crediti previdenziali presenti sul quotidiano La Vanguardia nel 1998.
- Egli sosteneva che la questione era stata risolta diversi anni prima e che il riferimento agli stessi era diventato irrilevante.
- La Corte reputò che il gestore di un motore di ricerca su internet è responsabile del trattamento dei dati personali che compaiono sulle pagine web pubblicate da altre fonti e che, pertanto, è tenuto a rispettare la legislazione che tutela le persone fisiche a tale riguardo (direttiva 95/46/CE).
- La Corte stabilì che il gestore di un motore di ricerca potrebbe, in alcune circostanze, essere costretto a rimuovere collegamenti a determinate pagine web dall’elenco dei risultati che compaiono quando si effettua la ricerca di un nome specifico (tale procedimento è noto come diritto all’oblio o «deindicizzazione»), laddove le informazioni siano ritenute inesatte, inadeguate, irrilevanti, non più pertinenti o eccessive ai fini del trattamento dei dati, ma non semplicemente perché sconvenienti per la persona interessata.
Google LLC contro Commission nationale de l’informatique et des libertés (CNIL) (2019)
- Nell’azione presentata da Google contro l’autorità francese per la protezione dei dati, fu chiesto alla Corte di giustizia dell’Unione europea di pronunciarsi sull’ambito geografico di applicazione del diritto all’oblio.
- Nel 2016, l’autorità francese sanzionò Google con una multa di 100 000 euro per il rifiuto di applicare il diritto all’oblio in tutto il mondo. Inoltre, ordinò all’azienda di applicare il diritto all’oblio a tutti i nomi di dominio di Google, compreso google.com. In risposta, Google sostenne che l’autorità francese per la protezione dei dati disponeva solo del potere di ordinare l’applicazione di tale provvedimento al dominio francese, google.fr.
- Nella sua decisione, la Corte ritenne che il diritto all’oblio non si applicava ai collegamenti visualizzati in ogni versione di un motore di ricerca a livello mondiale, ma si applicava ai motori di ricerca con nomi di dominio associati agli Stati membri dell’Unione, ovvero non solo google.fr, ma anche google.it, google.de, google.nl, ecc.
- I gestori di motori di ricerca sono inoltre tenuti ad adottare, ove necessario, misure volte a «prevenire efficacemente o, almeno, scoraggiare» fortemente gli utenti di internet dall’accedere a materiale deinidicizzato quando effettuano la ricerca per nome da uno Stato membro.
CONTESTO
Per ulteriori informazioni, si veda:
DOCUMENTI PRINCIPALI
Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 24 settembre 2019 — Google LLC contro Commission nationale de l’informatique et des libertés (CNIL) — Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Conseil d’État (Francia) — Rinvio pregiudiziale — Dati personali — Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento di tali dati — Direttiva 95/46/CE — Regolamento (UE) 2016/679 — Motori di ricerca su Internet — Trattamento dei dati contenuti nei siti web — Portata territoriale del diritto alla deindicizzazione — Causa C-507/17.
Sentenza della Corte (Grande Sezione) del 13 maggio 2014 — Google Spain SL e Google Inc. contro Agencia Española de Protección de Datos (AEPD) e Mario Costeja González — Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall’Audiencia Nacional — Dati personali — Tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento di tali dati — Direttiva 95/46/CE — Articoli 2, 4, 12 e 14 — Ambito di applicazione materiale e territoriale — Motori di ricerca su internet — Trattamento dei dati contenuti in siti web — Ricerca, indicizzazione e memorizzazione di tali dati — Responsabilità del gestore del motore di ricerca — Stabilimento nel territorio di uno Stato membro — Portata degli obblighi di tale gestore e dei diritti della persona interessata — Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea — Articoli 7 e 8 — Causa C-131/12.
DOCUMENTI CORRELATI
Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche in materia di trattamento dei dati personali e alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati) (GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1).
Le successive modifiche al regolamento (UE) 2016/679 sono state integrate nel testo originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.
Direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 ottobre 1995 relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e alla libera circolazione di tali dati (GU L 281 del 23.11.1995, pag. 31).
Ultimo aggiornamento: 15.03.2022