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Riduzione del rischio - Le catastrofi naturali e di origine umana

Riduzione del rischio - Le catastrofi naturali e di origine umana

La gravità e la frequenza delle catastrofi naturali è aumentata costantemente negli ultimi decenni, in parte a causa dei cambiamenti climatici, dell'urbanizzazione, della crescita demografica e del degrado ambientale. L'Europa è un continente densamente popolato ed economicamente sviluppato. Ciò significa che, in caso di catastrofi, esse possono colpire in maniera violenta e causare altresì gravi danni economici.

ATTO

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Il quadro d'azione di Hyogo per il dopo 2015: gestire i rischi per raggiungere la resilienza [COM(2014) 216 final dell'8 aprile 2014].

Conclusioni del Consiglio sul quadro d'azione di Hyogo per il dopo 2015: gestire i rischi per raggiungere la resilienza (giugno 2014) (cfr. pag. 29-33).

SINTESI

La gravità e la frequenza delle catastrofi naturali è aumentata costantemente negli ultimi decenni, in parte a causa dei cambiamenti climatici, dell'urbanizzazione, della crescita demografica e del degrado ambientale. L'Europa è un continente densamente popolato ed economicamente sviluppato. Ciò significa che, in caso di catastrofi, esse possono colpire in maniera violenta e causare altresì gravi danni economici.

Le perdite annuali medie dovute a catastrofi naturali sono passate da 9 miliardi di euro negli anni '80 a più di 13 miliardi negli anni 2000. Per far fronte a queste tendenze preoccupanti, sono essenziali politiche di prevenzione e di gestione del rischio.

L'obiettivo principale della normativa sulla protezione civile dell'Unione europea (UE) riguarda le politiche e l'azione in materia di preparazione e prevenzione. Sul fronte interno, il meccanismo stabilisce nuovi impegni per sviluppare ulteriori valutazioni dei rischi, la valutazione delle capacità di gestione del rischio, l'uso di verifiche tra pari per i paesi dell'UE affinché imparino gli uni dagli altri nella gestione dei rischi di catastrofi, così come la conoscenza e dati scientifici per la gestione delle calamità . Prioritarie nell'agenda politica sono le soluzioni innovative per il finanziamento della prevenzione delle catastrofi, incluso l'utilizzo delle assicurazioni come strumento di gestione delle catastrofi e come incentivo per promuovere la conoscenza, la prevenzione e la riduzione del rischio.

Le considerazioni attinenti la prevenzione e la gestione dei rischi sono state incluse in una serie di politiche fondamentali dell'UE, fra cui quelle riguardanti la coesione, la salute, la valutazione dell'impatto ambientale, l'adattamento ai cambiamenti climatici, gli ecosistemi, l'agricoltura, la sicurezza alimentare e nutrizionale, la gestione dei rischi di alluvioni, la prevenzione degli incidenti industriali rilevanti, il finanziamento dell'assunzione di rischio, la sicurezza nucleare, i trasporti, l'energia, la ricerca e l'innovazione.

CHE COSA DICE LA PRESENTE COMUNICAZIONE

La Commissione ha adottato una comunicazione sul quadro d'azione di Hyogo per il dopo 2015: gestire i rischi per raggiungere la resilienza. Unitamente alle conclusioni del Consiglio, sostiene una posizione comune dell'UE per i negoziati globali a livello di Nazioni Unite (ONU) relativi a un nuovo quadro d'azione per il dopo 2015 per la riduzione del rischio di catastrofi.

La Commissione ha fondato le raccomandazioni sulla base degli ultimi risultati raggiunti nella gestione del rischio di catastrofi di una serie di politiche comunitarie, tra cui la protezione civile, la tutela dell'ambiente, la sicurezza interna, l'adattamento ai cambiamenti climatici, la salute, la ricerca e l'innovazione e l'azione esterna. Questi risultati sono un importante contributo dell'UE alla costruzione di una politica coerente in materia di gestione del rischio di catastrofi a livello europeo e internazionale.

Proposte principali della Commissione

  • 1.

    Più trasparenza e una migliore governance del nuovo quadro d'azione di Hyogo per il dopo 2015: la Commissione propone standard di governance, revisioni periodiche inter pares da parte dei paesi e la raccolta e la condivisione di dati comparabili a livello globale sulle perdite e i rischi causati da catastrofi.

  • 2.

    Priorità ai risultati: la Commissione propone l'introduzione di obiettivi e azioni misurabili per ridurre i rischi di catastrofi.

  • 3.

    Le misure di riduzione del rischio di catastrofi dovrebbero contribuire alla crescita sostenibile e intelligente: tutte le principali infrastrutture e progetti dovrebbero essere sensibili ai rischi e resilienti ai cambiamenti climatici e alle catastrofi (cioè dovrebbero essere costruiti in modo da resistere il più possibile alle catastrofi) . Dovrebbero essere ulteriormente incoraggiate tecnologie e strumenti innovativi a sostegno della gestione delle catastrofi (installazione di sistemi di allarme rapido, infrastrutture ed edifici resilienti, infrastrutture verdi, comunicazione dei rischi, ecc.), al fine di accrescere le opportunità commerciali e contribuire alla crescita verde.

  • 4.

    Particolare attenzione per i più vulnerabili: la Commissione si attende anche che il nuovo quadro d'azione di Hyogo sia più attento alle specificità di genere e si rivolga ai gruppi vulnerabili come bambini, anziani, persone disabili, senza dimora, poveri. Particolare attenzione dovrebbe essere rivolta al rafforzamento della resilienza in tutti i contesti urbani e rurali più vulnerabili, nonché nelle zone costiere.

  • 5.

    Accanto ai rischi naturali, un quadro internazionale completo dovrebbe affrontare altresì i conflitti e altre forme di violenza e di fragilità degli Stati (paesi con deboli capacità e istituzioni statali), nonché i rischi tecnologici (ad esempio nucleari), l'insicurezza alimentare e nutrizionale e le epidemie.

CONTESTO

L'UE sostiene il quadro d'azione di Hyogo che promuove la riduzione e la conoscenza del rischio di catastrofi in tutto il mondo. Incoraggia inoltre l'inclusione della riduzione dei rischi di catastrofi nel quadro d'azione del dopo 2015 incentrato sull'eradicazione della povertà e sullo sviluppo sostenibile. In questo contesto, nel 2014 la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione sul quadro d'azione di Hyogo per il dopo 2015: «Gestire i rischi per raggiungere la resilienza». Ciò ha contribuito a plasmare una posizione comune dell'UE durante i negoziati internazionali sul rinnovato quadro internazionale (ONU) per la riduzione del rischio di catastrofi.

Il quadro d'azione di Hyogo «Costruire la resilienza delle nazioni e delle comunità alle catastrofi» è un piano decennale adottato dai 168 paesi membri dell'ONU, che si sono impegnati volontariamente a lavorare su cinque priorità di azione, con l'obiettivo di accrescere nel mondo la sicurezza contro i pericoli naturali e costruire la resilienza alle catastrofi. Dal momento che copriva il periodo 2005-2015, il quadro d'azione è stato sostituito dal quadro d'azione del dopo 2015 per la riduzione del rischio di catastrofi, adottato in occasione della terza conferenza mondiale sulla riduzione dei rischi di catastrofi tenutasi a Sendai (Giappone) dal 14 al 18 marzo 2015.

ATTI COLLEGATI

Decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, su un meccanismo unionale di protezione civile (Gazzetta ufficiale L 347 del 20.12.2013, pag. 924-947).

Ultimo aggiornamento: 08.12.2014

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