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Document C2007/129/46

    Causa F-34/07: Ricorso presentato il 13 aprile 2007 — Skareby/Commissione

    GU C 129 del 9.6.2007, p. 27–27 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    9.6.2007   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 129/27


    Ricorso presentato il 13 aprile 2007 — Skareby/Commissione

    (Causa F-34/07)

    (2007/C 129/46)

    Lingua processuale: il francese

    Parti

    Ricorrente: Carina Skareby (Bichkek, Kirghizistan) (Rappresentanti: S. Rodrigues e C. Bernard-Glanz, avvocati)

    Convenuta: Commissione delle Comunità europee

    Conclusioni della ricorrente

    annullare il rapporto di evoluzione di carriera (REC) della ricorrente per l'anno 2005;

    annullare, se necessario, la decisione dell'Autorità che ha il potere di nomina (APN) con cui è stato respinto il reclamo della ricorrente;

    indicare all'APN gli effetti che l'annullamento degli atti impugnati implica, e in particolare l'adozione di un nuovo REC per l'anno 2005, questa volta nel rispetto delle norme statutarie;

    condannare l'APN a versare alla ricorrente: i) una somma calcolata ex aequo et bono pari a EUR 15 000 a titolo di risarcimento del danno morale da lei subito; ii) una somma calcolata ex aequo et bono pari a EUR 15 000 a titolo di risarcimento del danno professionale; iii) una somma da determinarsi in via equitativa da parte del Tribunale, a titolo di risarcimento del danno finanziario; ciascuna somma dev'essere maggiorata degli interessi di mora al tasso legale a decorrere dalla data alla quale la detta somma diverrà esigibile;

    condannare la convenuta alle spese.

    Motivi e principali argomenti

    A sostegno del suo ricorso, la ricorrente invoca innanzitutto l'inosservanza delle norme relative alla stesura del REC. L'amministrazione avrebbe violato le norme di procedura stabilite dalle disposizioni generali di esecuzione dell'art. 43 dello Statuto, ed altresì commesso evidenti errori di valutazione.

    Inoltre, la ricorrente invoca la violazione del diritto alla difesa, del principio di buona amministrazione e del dovere di sollecitudine.

    Infine, essa sostiene che l'amministrazione sarebbe incorsa in uno sviamento di potere e di procedura.


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