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Document 92003E002204
WRITTEN QUESTION E-2204/03 by Gabriele Stauner (PPE-DE) to the Commission. Eurostat and resignation of Commission's Internal Auditor.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2204/03 di Gabriele Stauner (PPE-DE) alla Commissione. Eurostat e le dimissioni del controllore finanziario interno della Commissione.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2204/03 di Gabriele Stauner (PPE-DE) alla Commissione. Eurostat e le dimissioni del controllore finanziario interno della Commissione.
GU C 33E del 6.2.2004, pp. 234–235
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
6.2.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 33/234 |
(2004/C 33 E/240)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2204/03
di Gabriele Stauner (PPE-DE) alla Commissione
(2 luglio 2003)
Oggetto: Eurostat e le dimissioni del controllore finanziario interno della Commissione
Con una nota datata 11 giugno 2003, il sig. Jules W. Muis, controllore finanziario interno della Commissione ha comunicato al vicepresidente della Commissione Kinnock di voler lasciare la sua carica dopo soli tre anni di servizio.
La Commissione può comunicare se ritiene che vi sia un legame tra queste dimissioni e la sua decisione, adottata lo stesso giorno, relativamente alla verifica dei contratti di Eurostat da parte del servizio di controllo interno della Commissione?
La Commissione può confermare se il controllore interno si era espresso a favore di una verifica molto più approfondita dei contratti conclusi da Eurostat, nonché delle sovvenzioni concesse dall'ufficio e non soltanto delle procedure di aggiudicazione bensì anche dell'esecuzione dei contratti e dei relativi pagamenti?
La Commissione è in grado di indicare perché intenda approvare una tale verifica soltanto in circostanze eccezionali e previa consultazione del segretario generale della Commissione, come risulta dalla risposta data dal sig. Kinnock in data 17 giugno 2003 ad un questionario della commissione per il controllo dei bilanci?
La Commissione può indicare in che misura le condizioni restrittive da essa imposte sono compatibili con l'indipendenza del controllore interno sancita nel regolamento finanziario?
Risposta data dal sig. Kinnock a nome della Commissione
(5 settembre 2003)
Con lettera datata 11 giugno il sig. Muis, direttore generale del servizio di audit interno (IAS), ha dato preavviso della sua intenzione di lasciare la Commissione entro un periodo di tempo superiore ai nove mesi. Alla stessa data la Commissione ha deciso nella sua riunione settimanale d'incaricare, conformemente alla risoluzione del Parlamento dell'8 aprile ed una volta conclusi i pertinenti lavori di preparazione, il servizio di audit interno di procedere ad «esaminare la legalità e la regolarità di tutti i contratti conclusi da Eurostat dopo il 1999 e d'includere nelle sue indagini i contratti conclusi da altri servizi della Commissione». La Commissione non vede alcun nesso tra questi eventi separati.
Come l'onorevole parlamentare senz'altro saprà, nella sua apparizione in sede di Cocobu il 7 luglio il sig. Muis ha confermato l'assenza di ogni nesso causale. Più specificamente, commentando le «speculazioni … concernenti Eurostat» il sig. Muis ha affermato «Eurostat non è il motivo per il quale lascio il mio posto» ed «Eurostat non è stato il fattore che ha determinato le mie dimissioni. Desidero questo che sia chiaro, anzi chiarissimo».
Nel corso delle indispensabili discussioni interservizi riguardanti l'applicazione della comunicazione dell'U giugno la DG responsabile per il servizio di audit interno ha correttamente sollevato il problema della possibilità che dall'esame dei contratti conclusi e delle sovvenzioni accordate esuli la valutazione dell'esecuzione di alcuni contratti e sovvenzioni. Nella sua risposta il vicepresidente Kinnock ha confermato che la decisione della Commissione dell'U giugno non esclude in alcun modo tale valutazione, né nella lettera né nello spirito. E ovviamente chiaro per tutti gli interessati che i riconosciuti limiti delle risorse e l'esigenza di esperire il compito dell'IAS nei tempi fissati rendono impossibile esaminare l'esecuzione di tutti i contratti/le sovvenzioni facenti parte del campione. Se l'analisi preliminare dell'IAS fornisse buoni motivi per sottoporre all'esame l'esecuzione dei contratti o delle sovvenzioni spetterebbe al sig. Muis decidere in proposito, di concerto con il Segretario generale della Commissione nella sua qualità di coordinatore delle iniziative della Commissione pertinenti alle indagini su Eurostat.
Secondo le informazioni fornite al Cocobu il 17 giugno la necessità di tali consultazioni è riconducibile al fatto che le attività riguardanti Eurostat, inevitabilmente molteplici (tra le quali rientrano l'analisi di tutti i rapporti interni di revisione Eurostat da parte della DG Bilancio, l'esame da parte dell'IAS di contratti o sovvenzioni Eurostat, e le attività dell'allora Direttore generale f.f. di Eurostat, sig. Vanden Abeele), hanno reso necessario costituire un gruppo di coordinamento a livello di Commissione, alle cui attività l'OLAF è stato invitato a presenziare e partecipare ogniqualvolta lo desideri. Il gruppo è presieduto dal Segretario generale della Commissione.
La Commissione non ha «imposto» alcuna «condizione restrittiva». Il mandato affidato dalla Commissione all'IAS mira a garantire che, tenendo conto dei risultati delle discussioni in sede di Cocobu riguardanti il mandato e la data di presentazione dell'esame, la volontà del Parlamento sia rispettata e la revisione effettuata senza indugi. Una revisione «convenzionale» lascerebbe interamente all'esperienza del revisore interno la scelta dei settori da esaminare e non garantirebbe quindi necessariamente il completo rispetto dei termini della risoluzione del Parlamento. Il programma di lavoro 2003-2004 dell'IAS (messo a punto nel dicembre 2002) include esplicitamente disposizioni relative ad una revisione approfondita di Eurostat, che varrà varata nel corso del corrente esercizio.
Una testimonianza obiettiva del fatto che l'esame dell'IAS non si limita all'aggiudicazione dei contratti Eurostat è fornita dalla natura e dalla sostanza dell'analisi preliminare presentata dall'IAS alla Commissione il 7 luglio, che ha agevolato l'intervento globale attuato il 9 luglio. In tale analisi figurano riferimenti alle procedure ed alle pratiche d'aggiudicazione di contratti/sovvenzioni come pure all'esecuzione di tali contratti e sovvenzioni in base all'attività delle strutture di revisione interna di Eurostat. Un'impostazione ed una revisione così globali sarebbero risultate semplicemente impossibili se l'attività dell'IAS fosse stata oggetto di «condizioni restrittive», come affermato dall'onorevole parlamentare nella sua interrogazione.