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Document 92000E003718

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3718/00 di Cristiana Muscardini (UEN) alla Commissione. Terrorismo, violenza e humour nero nei siti web.

    GU C 187E del 3.7.2001, p. 34–35 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92000E3718

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3718/00 di Cristiana Muscardini (UEN) alla Commissione. Terrorismo, violenza e humour nero nei siti web.

    Gazzetta ufficiale n. 187 E del 03/07/2001 pag. 0034 - 0035


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-3718/00

    di Cristiana Muscardini (UEN) alla Commissione

    (30 novembre 2000)

    Oggetto: Terrorismo, violenza e humour nero nei siti web

    Internet sta diventando sempre più un luogo di incontro di tutte le nefandezze possibili. Accanto ai siti che veicolano immagini pedofile e situazioni violentemente pornografiche, pullulano i siti che presentano scene strazianti di attentati ed esplosioni causate dalle varie organizzazioni del terrorismo internazionale, con spiccate preferenze per quelle a sfondo ideologico o fondamentalista. Un'altra serie di siti si riferisce a cartoni animati che veicolano humour nero di impressionante violenza, con personaggi freddati da un colpo di pistola alla fronte, con un altro personaggio denominato Ricky Martin torturato e fatto a pezzi, con grassi pulcini che danzano fino ad esplodere e graziosi cagnolini decapitati a calci.

    Pur rispettando quel tipo di comunicazione che corrisponde alla libera espressione di opinioni,

    1. non ritiene la Commissione che questa continua diffusione di violenza, di non rispetto della dignità umana, di spregio assoluto per un minimo di autoregolamentazione debba essere sottoposta a norme da concordare in sede internazionale?

    2. non ritiene opportuno approfittare del prossimo Forum mondiale della comunicazione organizzato dalle Nazioni Unite per avanzare proposte relative all'esigenza di una regolamentazione di Internet, onde evitare tra l'altro situazioni incresciose analoghe a quelle fornite dal sito unioneeuropea?

    Risposta data dal sig. Liikanen a nome della Commissione

    (31 gennaio 2001)

    La Commissione europea ha affrontato il problema dei contenuti illegali e nocivi su Internet in modo coerente fin dall'adozione della Comunicazione sui contenuti legali e nocivi in Internet(1) e dal Libro verde sulla tutela dei minori e della dignità umana dell'ottobre 1996(2). Grazie all'azione concertata tra Stati membri ed istituzioni dell'UE, i progressi sono stati significativi.

    Occuparsi dei contenuti illegali è responsabilità primaria delle autorità amministrative e giudiziarie degli Stati membri. Anche gli operatori del settore possono contribuire a far meglio osservare la legge, in particolare togliendo dalla circolazione i contenuti illegali e fornendo tutte le opportune informazioni e suggerimenti tecnici in conformità della normativa vigente.

    L'Internet, tuttavia, in quanto veicolo a diffusione globale per definizione non conosce l'esistenza di frontiere nazionali. Ai fini della cooperazione internazionale è necessario che le autorità preposte all'applicazione della legge collaborino secondo modalità adeguate servendosi dei canali di comunicazione già precostituiti, come Europol ed Interpol. La cooperazione è oggi più intensa grazie al lavoro svolto dal Gruppo degli otto paesi più industrializzati (G8) e al progetto di Convenzione del Consiglio d'Europa, che la Commissione sta seguendo attentamente.

    I contenuti nocivi si riferiscono sia ai contenuti che sono formalmente permessi ma la cui distribuzione è limitata ad alcune categorie di persone (ad es. per soli adulti) e ai contenuti che possono recare offesa ad alcuni utenti o che adulti responsabili (genitori ed insegnanti) ritengono potenzialmente nocivi per i minori affidati alla loro tutela, ancorché la pubblicazione di tali contenuti non sia soggetta a restrizioni in omaggio alla libertà di espressione.

    Le attività a livello internazionale devono tener conto degli indirizzi talora disomogenei che seguono i vari Stati con riguardo alla nozione di informazione a contenuto nocivo e con riguardo ai limiti che possono essere imposti alla libertà di espressione. È poco probabile che si possa raggiungere un accordo su un complesso di regole applicabili ai contenuti veicolati su Internet.

    Il miglior metodo per affrontare la questione dei contenuti nocivi consiste probabilmente in un insieme di iniziative su vari fronti: autoregolamentazione dell'industria dei contenuti, all'interno di un preciso quadro di regole, nuovi strumenti tecnici diretti a proteggere i minori e sviluppo di nuovi servizi che offrono contenuti adatti ai minori, istruzione e sensibilizzazione degli interessati.

    Il piano di azione comunitario per la promozione dell'uso sicuro di Internet(3) ha individuato quattro aree meritevoli di sostegno: una rete europea di hotlines sulla quale verrebbero comunicate tutte le notizie riguardanti i contenuti illegali, l'autoregolamentazione degli operatori del settore, sistemi di filtraggio e di classificazione dei contenuti, una adeguata formazione e iniziative di sensibilizzazione. Attualmente sono in corso 20 progetti.

    In seguito alla Raccomandazione sulla tutela dei minori e della dignità umana(4), gli Stati membri si sono inoltre impegnati ad emanare un adeguato quadro normativo per l'autoregolamentazione dell'industria.

    (1) COM(96) 487 def. http://europa.eu.int/ISPO/legal/en/internet/communic.html.

    (2) COM(96) 483 def. http://europa.eu.int/en/record/green/gp9610/protec.htm.

    (3) Decisione 276/1999/CE del Parlamento e del Consiglio, del 25 gennaio 1999, che adotta un piano pluriennale di azione comunitario per promuovere l'uso sicuro di Internet attraverso la lotta alle informazioni di contenuto illegale e nocivo diffuse attraverso le reti globali, GU L 33 del 6.2.1999 http://europa.eu.int/ISPO/iap/decision/en.html.

    (4) Raccomandazione del Consiglio 98/560/CE del 24 settembre 1998 concernente lo sviluppo della competitività dell'industria dei servizi audiovisivi e di informazione europei attraverso la promozione di strutture nazionali volte a raggiungere un livello comparabile ed efficace di tutela dei minori e della dignità umana, GU L 270 del 7.10.1998 http://europa.eu.int/comm/dg10/avpolicy/new_srv/recom-intro_en.html.

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