91998E0411

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0411/98 di Giuseppe Rauti (NI) alla Commissione (24 febbraio 1998)

Oggetto: Norme di sicurezza per i voli in zone abitate

Per conoscere, mentre si apprendono sconcertanti particolari sulla sciagura causata - in violazione di ogni norma di sicurezza - da un aereo militare americano nelle Dolomiti in Italia (sciagura nella quale sono morti venti turisti, fra italiani, tedeschi, belgi e polacchi), se la Commissione non intende rivedere in senso restrittivo la normativa di sicurezza per i voli in zone abitate ed a bassa quota. E per conoscere altresì se tale normativa deve ritenersi valida al cento per cento anche per i voli militari, anche per i voli di addestramento, anche per gli aerei delle basi militari americane stanziate in tutto il territorio dell'Unione europea.

L'interrogante chiede che, in occasione della riunione del Parlamento europeo che si terrà a Strasburgo dal 16 al 20 febbraio prossimi (e che dovrà discutere anche di normative sui trasporti) tale problema sia inserito nel calendario dei lavori perché se ne discuta con l'urgenza che esso merita.

Risposta data dal Sig. Kinnock in nome della Commissione (8 aprile 1998)

Attualmente la normativa che regola l'aviazione civile nazionale in ogni Stato membro contiene disposizioni soddisfacenti che stabiliscono l'altezza minima che gli aerei civili sono tenuti a rispettare.

L'aviazione militare è invece soggetta a disposizioni diverse e dispone di zone speciali per le esercitazioni di volo a bassa quota.

La definizione di tali diposizioni e la designazione delle zone destinate ai voli a bassa quota competono agli Stati membri.

Pertanto non vi sono attualmente norme comunitarie che stabiliscano l'altezza minima dei voli sulle zone abitate.

L'onorevole parlamentare è senza dubbio al corrente che il Parlamento ha dibattuto la questione e ha adottato una risoluzione in materia il 19 febbraio 1998.