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Document 91997E004001

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 4001/97 dell'on. Rijk van DAM alla Commissione. Pesca dell'anguilla in Europa

GU C 187 del 16.6.1998, p. 108 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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91997E4001

INTERROGAZIONE SCRITTA n. 4001/97 dell'on. Rijk van DAM alla Commissione. Pesca dell'anguilla in Europa

Gazzetta ufficiale n. C 187 del 16/06/1998 pag. 0108


INTERROGAZIONE SCRITTA E-4001/97 di Rijk van Dam (I-EDN) alla Commissione (14 gennaio 1998)

Oggetto: Pesca dell'anguilla in Europa

Un gruppo di ricercatori (EC Concerted Action AIR A94-1939) ha recentemente condotto uno studio sulla consistenza della popolazione di anguille in Europa. Secondo il rapporto finale la situazione si assiste a un preoccupante depauperamento degli stormi dovuto al prelievo marino di ceche. I ricercatori indicano anche che la pesca delle ceche fa sì che il 97% di tutte le anguille di giovane età venga catturato non appena raggiunge le acque europee. Il pescato viene poi per lo più destinato alla vendita in Cina.

1. Si chiede alla Commissione condivide l'opinione secondo cui la situazione dell'anguilla in Europa è preoccupante?

2. Conviene con l'interrogante nel ritenere che il carattere internazionale del problema delle anguille richieda interventi coordinati a livello europeo?

3. Condivide il parere secondo cui l'esportazione massiccia di ceche verso i paesi terzi minaccia la situazione delle anguille in Europa?

4. In caso affermativo, è disposta a porre vincoli alla vendita di ceche a paesi terzi in tempi ravvicinati e ad incentivare l'immissione di ceche nelle acque europee?

Risposta comune data dal Sig.ra Bonino in nome della Commissione alle interrogazioni scritte P-3994/97 e E-4001/97 (30 gennaio 1998)

La Commissione è consapevole del valido e crescente contributo dell'allevamento dell'anguilla al settore dell'acquacoltura europea, nonché dell'importanza della pesca dell'anguilla negli Stati membri. Il settore continuerà a dipendere dalle catture di giovani anguille nel loro ambiente naturale, finché il ciclo biologico di tale specie non potrà essere riprodotto in cattività. Le anguille giovani vengono usate altresì a scopo di ripopolamento e sono importanti per la pesca commerciale.

Le cieche vengono catturate mentre risalgono i fiumi nella tappa finale della loro migrazione dal Mare dei Sargassi. Sinora la pesca delle cieche era principalmente gestita dagli Stati membri, che hanno adottato una serie di misure di controllo nazionali in funzione dei sistemi tradizionali di sfruttamento e impiego. Cinque Stati membri vietano la pesca commerciale delle anguille giovani e delle cieche, mentre in un sesto Stato membro esiste un divieto regionale. Negli Stati membri meridionali, nei quali vi è la tradizione di consumare anguille di taglio più piccolo, la pesca della cieca è consentita, ma vengono eseguiti controlli sugli attrezzi da pesca, sulla stagione di apertura e sulle licenze di pesca e di commercializzazione.

Una recente relazione sulla gestione dell'anguilla europea (azione concertata del programma di ricerca agricolo e agroindustriale (AIR) A94-1939) ha messo in evidenza che i profitti derivanti dalla commercializzazione delle cieche sono diminuiti. Data la situazione preoccupante, nel settembre 1997 la Commissione ha chiesto il parere del Consiglio internazionale del mare (ICES) su eventuali misure di gestione intese a garantire uno sviluppo sostenibile della pesca dell'anguilla all'interno della Comunità. Tale parere dovrebbe essere disponibile nel 1998 e le eventuali proposte su misure di gestione, ivi compreso il ripopolamento, saranno rimandate ad allora.

Per quanto si riferisce ad eventuali restrizioni al commercio delle cieche verso paesi terzi, nell'osservanza delle norme dell'organizzazione mondiale del commercio (OMC) e alla luce delle analisi succitate e di qualsiasi altro elemento di valutazione richiesto, la Commissione prenderà le iniziative del caso.

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