91997E3814

INTERROGAZIONE SCRITTA E-3814/97 di Peter Crampton (PSE) alla Commissione (28 novembre 1997)

Oggetto: Etichettatura dei prodotti alimentari - olio di arachide

Ai soggetti allergici alle arachidi può succedere di ingerire senza saperlo prodotti alimentari contenenti derivati di tale pianta. Ciò è dovuto alla mancanza di chiarezza nell'etichettatura di questi prodotti, e le conseguenze possono arrivare in alcuni casi ad una situazione di pericolo di vita.

Esistono a livello europeo norme per l'etichettatura dei prodotti alimentari contenenti derivati dell'arachide?

Se la risposta è no, ha in programma la Commissione di presentare proposte volte a introdurre un'etichettatura chiara di tali prodotti alimentari?

Risposta data dal sig. Bangemann a nome della Commissione (15 gennaio 1998)

La necessità di modificare le regole comunitarie sull'etichettatura degli alimenti nel senso di garantire al consumatore un'adeguata informazione circa la presenza nei cibi di potenziali allergeni, tra cui ad esempio arachidi ed olio di arachidi, è attualmente allo studio della Commissione

Su richiesta della Commissione, nel settembre 1995 il comitato scientifico dell'alimentazione umana ha redatto un documento sull'allergia e l'intolleranza agli alimenti; le conclusioni di tale documento sono attualmente discusse con gli Stati membri. A livello internazionale, in seno al gruppo «Codex alimentarius», è anche in corso la discussione sull'etichettatura degli allergeni.

Questo lavoro sarà integrato, nel quadro della cooperazione scientifica tra Stati membri e Commissione, dal rilevamento dei dati epidemiologici disponibili (distribuzione geografica, frequenza e gravità dell'ipersensibilità): ciò è indispendabile per definire i criteri secondo cui determinati ingredienti debbano venir riconosciuti come causa di allergie o intolleranza ed essere quindi inseriti nell'elenco degli ingredienti che devono obbligatoriamente figurare sull'etichetta.

Sulla base dei risultati dell'analisi epidemiologica, attesi per giugno 1998, la Commissione potrebbe essere in grado di proporre una modifica della direttiva 79/112/CEE, del 18 dicembre 1978, relativa al ravvicinamento delle disposizioni degli Stati membri concernenti l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari destinati al consumatore finale, nonché la relativa pubblicità ((GU L 33 dell'8.2.1979. )).