This document is an excerpt from the EUR-Lex website
Document 91997E002503
WRITTEN QUESTION No. 2503/97 by Anne McINTOSH to the Commission. Legality of the proposed UK windfall tax on privatized utilities
INTERROGAZIONE SCRITTA n. 2503/97 dell'on. Anne McINTOSH alla Commissione. Legalità della tassa Windfall sui servizi privatizzati proposta nel Regno Unito
INTERROGAZIONE SCRITTA n. 2503/97 dell'on. Anne McINTOSH alla Commissione. Legalità della tassa Windfall sui servizi privatizzati proposta nel Regno Unito
GU C 158 del 25.5.1998, p. 9
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA n. 2503/97 dell'on. Anne McINTOSH alla Commissione. Legalità della tassa Windfall sui servizi privatizzati proposta nel Regno Unito
Gazzetta ufficiale n. C 158 del 25/05/1998 pag. 0009
INTERROGAZIONE SCRITTA E-2503/97 di Anne McIntosh (PPE) alla Commissione (18 luglio 1997) Oggetto: Legalità della tassa Windfall sui servizi privatizzati proposta nel Regno Unito La Commissione riconosce che la tassa Windfall sui servizi privatizzati, proposta nel Regno Unito, è illegale ai sensi del diritto dell'Unione europea? In caso affermativo, quali misure intende adottare la Commissione per impedire l'applicazione di tale pregiudizievole tassa nel Regno Unito? In particolare, dato che la tassa si applicherebbe anche alla British Airports Authority, la Commissione ritiene che ciò sia contrario alla lettera o allo spirito dell'articolo 129 C del trattato, concernente le reti transeuropee? Risposta data dal Sig. Monti in nome della Commissione (10 novembre 1997) La Commissione sa bene che il Regno Unito ha recentemente adottato una tassa speciale («windfall tax») sui profitti eccessivi fatti in borsa in occasione dell'ingresso delle società privatizzate. Essa si pregia di ricordare all'Onorevole Parlamentare che, allo stato attuale del diritto comunitario, gli Stati Membri sono normalmente liberi di stabilire le aliquote e le modalità d' applicazione dell'imposta sulle società, sempre che il rispetto dei principi di parità di trattamento e di non discriminazione sia garantito nel quadro delle libertà fondamentali del trattato. A tale riguardo e stando alle informazioni di cui dispone, la Commissione non può constatare nessuna infrazione al diritto comunitario.