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Document 62023CN0053

Causa C-53/23, Asociaţia «Forumul Judecătorilor din România»: Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Curtea de Apel Piteşti (Romania) il 2 marzo 2023 — Asociaţia «Forumul Judecătorilor din România», Asociaţia «Mişcarea pentru Apărarea Statutului Procurorilor» / Parchetul de pe lângă Înalta Curte de Casaţie şi Justiţie — Procurorul General al României

GU C 189 del 30.5.2023, p. 9–10 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

30.5.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 189/9


Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Curtea de Apel Piteşti (Romania) il 2 marzo 2023 — Asociaţia «Forumul Judecătorilor din România», Asociaţia «Mişcarea pentru Apărarea Statutului Procurorilor» / Parchetul de pe lângă Înalta Curte de Casaţie şi Justiţie — Procurorul General al României

(Causa C-53/23, Asociaţia «Forumul Judecătorilor din România»)

(2023/C 189/13)

Lingua processuale: il rumeno

Giudice del rinvio

Curtea de Apel Piteşti

Parti nel procedimento principale

Ricorrenti: Asociația «Forumul Judecătorilor din România», Asociaţia «Mişcarea pentru Apărarea Statutului Procurorilor»

Resistente: Parchetul de pe lângă Înalta Curte de Casaţie şi Justiţie — Procurorul General al României

Questioni pregiudiziali

1)

Se l’articolo 2 e l’articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE, in combinato disposto con l’articolo 12 e con l’articolo 47 [della] Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ostino a che siano posti limiti alla presentazione di talune azioni giudiziarie da parte delle associazioni professionali dei magistrati — allo scopo di promuovere e tutelare l’indipendenza dei giudici e dello Stato di diritto, nonché di salvaguardare lo status della professione — introducendo la condizione che debba sussistere un legittimo interesse privato che è stato limitato in modo eccessivo, in base a una decisione vincolante dell’Înalta Curte de Casație și Justiție (Alta corte di cassazione e di giustizia, Romania), seguita da una prassi nazionale in cause analoghe a quella in cui è formulata la presente questione, richiedendo un collegamento diretto tra l’atto amministrativo soggetto al controllo di legittimità da parte degli organi giurisdizionali e lo scopo diretto e gli obiettivi delle associazioni professionali dei magistrati, previsti nei loro statuti, nei casi in cui le associazioni mirino a ottenere una tutela giurisdizionale effettiva in materie disciplinate dal diritto dell’Unione, conformemente allo scopo e agli obiettivi generali statutari.

2)

Se, in funzione della risposta alla prima questione, l’articolo 2, l’articolo 4, paragrafo 3, e l’articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE, l’allegato IX all’Atto relativo alle condizioni di adesione della Romania e la decisione 2006/928 (1) ostino a una normativa nazionale che limita la competenza della Direzione Nazionale Anticorruzione, attribuendo la competenza esclusiva a indagare sui reati di corruzione (in senso lato) commessi da giudici e procuratori a taluni procuratori appositamente designati (dal Procuratore Generale della Romania, su proposta dell’assemblea plenaria del Consiglio superiore della magistratura) all’interno della Procura presso la Înalta Curte de Casație și Justiție (Alta corte di cassazione e di giustizia) e, rispettivamente, delle procure presso le Corti d’appello, questi ultimi competenti anche per le altre categorie di reati commessi da giudici e procuratori.


(1)  Decisione della Commissione, del 13 dicembre 2006, che istituisce un meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione (GU 2006, L 354, pag. 56).


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