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Document 62017TN0658

    Causa T-658/17: Ricorso proposto il 21 settembre 2017 — Stichting Against Child Trafficking/OLAF

    GU C 402 del 27.11.2017, p. 48–49 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    27.11.2017   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 402/48


    Ricorso proposto il 21 settembre 2017 — Stichting Against Child Trafficking/OLAF

    (Causa T-658/17)

    (2017/C 402/64)

    Lingua processuale: l'inglese

    Parti

    Ricorrente: Stichting Against Child Trafficking (Nijmegen, Paesi Bassi) (rappresentante: avv. E. Agstner)

    Convenuto: OLAF

    Conclusioni

    Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

    annullare la decisione del 3 agosto 2017, procedimento OC/2017/0451, dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) di non avviare un’indagine amministrativa;

    ordinare all’OLAF di avviare un’indagine amministrativa e, in base a quanto viene accertato, rimettere la questione alle autorità di contrasto nazionali ai fini di un procedimento penale e/o alle istituzioni europee per un procedimento amministrativo;

    condannare l’OLAF alle spese del procedimento.

    Motivi e principali argomenti

    A sostegno del ricorso, la ricorrente deduce quattro motivi.

    1.

    Primo motivo, vertente sulla violazione del diritto dell’Unione europea e su manifesti errori di valutazione compiuti dall’OLAF

    La decisione impugnata non è conforme ai valori fondamentali dell’Unione europea, all’acquis communautaire e alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo ed è fondata su un’interpretazione manifestamente erronea dei documenti del fascicolo processuale.

    2.

    Secondo motivo, vertente sulla mancanza d’intervento e sul mancato avvio di un’indagine

    L’OLAF non tiene conto del legame tra gli effetti passati e presenti dei finanziamenti dell’Unione europea spesi in organizzazioni e politiche contrarie al diritto e ai valori dell’Unione europea.

    3.

    Terzo motivo, vertente sul diritto a essere ascoltati

    L’OLAF ha palesemente mostrato disinteresse nel trovare la verità avendo rifiutato di chiamare a testimoniare il ricorrente e di incontrarlo.

    4.

    Quarto motivo, vertente su violazioni procedimentali

    La riunione del 10 settembre 2014 nel corso della quale il ricorrente e due funzionari della Commissione europea hanno addotto dichiarazioni e fatti a supporto, non è stata verbalizzata.


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