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Document 52024DC0129

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO Relazione sui progressi compiuti in Bosnia-Erzegovina – marzo 2024

COM/2024/129 final

Bruxelles, 12.3.2024

COM(2024) 129 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

Relazione sui progressi compiuti in Bosnia-Erzegovina – marzo 2024


Relazione sui progressi compiuti in Bosnia-Erzegovina – marzo 2024

1.Introduzione

Nel parere del 2019 sulla domanda di adesione della Bosnia-Erzegovina all'Unione europea la Commissione ha rilevato che i negoziati di adesione della Bosnia-Erzegovina all'Unione europea avrebbero dovuto essere avviati quando il paese avesse raggiunto il necessario livello di conformità ai criteri di adesione e, in particolare, ai criteri politici di Copenaghen che richiedono la stabilità delle istituzioni garanti della democrazia e dello Stato di diritto, individuando a questo riguardo 14 priorità fondamentali. Il parere è stato approvato dal Consiglio europeo nel dicembre 2019.

Nelle conclusioni del 13 dicembre 2022 sull'allargamento e sul processo di stabilizzazione e di associazione, il Consiglio ha raccomandato di concedere lo status di paese candidato alla Bosnia-Erzegovina, fatta salva la conferma da parte del Consiglio europeo e fermo restando che avrebbero dovuto essere adottate le misure ("otto misure") specificate nelle raccomandazioni della Commissione 1 , al fine di rafforzare lo Stato di diritto, la lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata, la gestione della migrazione e i diritti fondamentali. Il Consiglio ha inoltre sottolineato l'urgente necessità per il paese di compiere passi avanti nel suo percorso verso l'UE, in particolare attraverso la realizzazione di tutte le 14 priorità fondamentali individuate nel parere della Commissione e approvate dal Consiglio nel 2019.

Il 15 dicembre 2022 il Consiglio europeo ha approvato le conclusioni del Consiglio del 13 dicembre 2022 sull'allargamento e sul processo di stabilizzazione e di associazione e ha convenuto di concedere lo status di paese candidato alla Bosnia-Erzegovina.

Nella comunicazione 2023 sulla politica di allargamento la Commissione ha indicato di accogliere con favore le iniziative di riforma avviate dalla Bosnia-Erzegovina in seguito alla riunione del Consiglio europeo del dicembre 2022 che ha concesso al paese lo status di paese candidato. Ha osservato che, nel complesso, la Bosnia-Erzegovina avrebbe dovuto compiere ulteriori sforzi per realizzare le 14 priorità fondamentali indicate nel parere della Commissione sulla domanda di adesione all'UE e le misure definite nella raccomandazione della Commissione relativa allo status di paese candidato, che mantengono tutte la propria validità. La Commissione ha inoltre raccomandato di aprire i negoziati di adesione all'UE con la Bosnia-Erzegovina una volta raggiunto il necessario livello di conformità ai criteri pertinenti. La Commissione ha affermato che avrebbe riferito al Consiglio sui progressi compiuti, al più tardi nel marzo 2024 2 .

In linea con la raccomandazione della Commissione, nel dicembre 2023 il Consiglio europeo ha deciso di avviare negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina una volta raggiunto il necessario livello di conformità con i criteri di adesione. Il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a riferire al Consiglio, al più tardi nel marzo 2024, in merito ai progressi compiuti, al fine di adottare una decisione 3 .

Dal dicembre 2022, data della concessione, da parte del Consiglio europeo, dello status di paese candidato, l'impegno pubblico dei partiti politici in Bosnia-Erzegovina in relazione all'obiettivo strategico dell'integrazione europea ha prodotto alcuni risultati positivi. La presente relazione delinea gli elementi fattuali degli ultimi sviluppi successivi alla relazione sull'allargamento dell'8 novembre 2023.

2.Progressi nell'attuazione delle riforme

Misura 1: garantire risultati nel funzionamento a tutti i livelli del meccanismo di coordinamento sulle questioni relative all'UE, anche attraverso lo sviluppo e l'adozione di un programma nazionale per l'adozione dell'acquis dell'UE.

La direzione per l'integrazione europea ha messo a punto il programma per l'integrazione nell'UE e lo ha presentato alla Commissione europea all'inizio di marzo per eventuali osservazioni. Il programma, che dovrebbe essere successivamente adottato dal Consiglio dei ministri, rappresenta una tappa fondamentale verso lo sviluppo e l'adozione del programma nazionale per l'adozione dell'acquis dell'UE.

In sede di Consiglio dei ministri sono in corso consultazioni per nominare il coordinatore nazionale IPA per l'IPA III.

Misura 2: adottare in via prioritaria le modifiche, relative all'integrità, della legge in vigore sul Consiglio superiore della magistratura e delle procure.

Nel settembre 2023 il Parlamento nazionale ha adottato le modifiche in materia di integrità apportate alla legge sul Consiglio superiore della magistratura e delle procure. Nel gennaio 2024 sono state corrette alcune disposizioni che ostacolavano il diritto degli esperti internazionali di accedere ai dati personali. I controlli relativi all'integrità sui titolari di cariche giudiziarie e sui membri del Consiglio superiore della magistratura e delle procure possono ora iniziare.

Misura 3: adottare una nuova legge sul Consiglio superiore della magistratura e delle procure e la legge sui tribunali della Bosnia-Erzegovina.

Le autorità della Bosnia-Erzegovina stanno lavorando a una nuova legge sul Consiglio superiore della magistratura e delle procure, che dovrebbe essere completata e adottata conformemente al parere della commissione di Venezia. È stato costituito un gruppo di lavoro incaricato di elaborare le modifiche. La nuova legge sul Consiglio superiore della magistratura e delle procure dovrebbe anche garantire il diritto di quest'ultimo di richiedere dati supplementari nell'ambito del sistema di verifica della dichiarazione patrimoniale. Le autorità della Bosnia-Erzegovina prevedono di ultimare il progetto di legge entro aprile 2024 e di presentarlo alla commissione di Venezia per un nuovo parere, prima dell'adozione da parte del Consiglio dei ministri e della presentazione per la procedura parlamentare.

Il ministero della Giustizia sta ultimando il progetto di legge sui tribunali della Bosnia-Erzegovina e dovrebbe presentarlo al Consiglio dei ministri per l'adozione in marzo. La Commissione si aspetta che la Bosnia-Erzegovina presenti il progetto di legge alla commissione di Venezia per un supplemento di parere, prima dell'adozione da parte delle Camere parlamentari.

Misura 4: adottare la legge sulla prevenzione del conflitto di interessi.

La nuova legge sulla prevenzione dei conflitti di interessi è stata adottata dal Consiglio dei ministri il 6 marzo ed è stata poi adottata da entrambe le Camere parlamentari l'8 marzo. La legge intende migliorare il livello di conformità alle norme europee a livello nazionale.

Misura 5: adottare misure decisive per rafforzare la prevenzione della corruzione e della criminalità organizzata e la lotta contro tali fenomeni.

Una legge sulla lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (AML/CFT), adottata dal Consiglio dei ministri nel dicembre 2023 e dal Parlamento nazionale nel febbraio 2024, migliora le disposizioni in materia di valutazione dei rischi e prevede un organismo di coordinamento permanente di tutte le autorità incaricate di elaborarla, in linea con l'acquis dell'UE.

Il 1º febbraio 2024 il Consiglio dei ministri ha adottato una valutazione dei rischi in materia di AML/CFT sulle attività virtuali, accompagnata da un piano d'azione per il periodo 2024-2027.

Le autorità della Bosnia-Erzegovina hanno ultimato, a livello di gruppo di lavoro, il progetto di una nuova legge sulla protezione dei dati personali, che costituisce una condizione preliminare per l'entrata in vigore dell'accordo di cooperazione Eurojust. Il progetto di legge è oggetto di consultazione elettronica fino all'8 marzo. È stato tradotto e messo a disposizione della Commissione per i controlli di conformità all'acquis, in attesa della presentazione delle tavole di concordanza. Dopo aver ricevuto i pareri di altre istituzioni, il ministero degli Affari civili dovrebbe sottoporre il progetto di legge al Consiglio dei ministri per l'adozione, prima di presentarlo per la procedura parlamentare.

È stata messa a punto una strategia in materia di appalti pubblici 2024-2028, che è in attesa di adozione da parte del Consiglio dei ministri.

È opportuno che la Bosnia-Erzegovina rafforzi la cooperazione tra le autorità di contrasto e adotti un approccio strategico alla lotta contro la criminalità organizzata e le forme gravi di criminalità.

Nel gennaio 2024 la Corte della Bosnia-Erzegovina ha confermato in appello la sentenza nella causa Novalić et al. relativa a frodi in materia di appalti pubblici, anche nei confronti dell'allora primo ministro ad interim dell'entità della Federazione, condannato a quattro anni per abuso d'ufficio e falsificazione di documenti. Si tratta di una prima sentenza definitiva per un atto di corruzione ad alto livello.

Misura 6: portare avanti con determinazione i lavori volti a garantire un coordinamento efficace, a tutti i livelli, della capacità di gestione delle frontiere e della migrazione e ad assicurare il buon funzionamento del sistema di asilo.

La gestione della migrazione continua a migliorare. Il Consiglio dei ministri ha adottato una strategia e un piano d'azione in materia di migrazione. Nell'agosto 2023 il Parlamento nazionale ha adottato una legge sugli stranieri. Le capacità di accoglienza sono sufficienti. Gli accordi di riammissione e i protocolli di attuazione sono nel complesso attuati in modo soddisfacente. La Bosnia-Erzegovina deve destinare un bilancio adeguato alla gestione della migrazione, proseguire gli sforzi per il rimpatrio dei migranti irregolari nei paesi di origine e adottare ulteriori misure per assicurare il buon funzionamento del sistema di asilo. Vi sono ancora ostacoli che si frappongono alla garanzia di un accesso effettivo all'asilo.

Nel dicembre 2023 il Consiglio dei ministri ha adottato il mandato negoziale sull'accordo sullo status di Frontex. La presidenza lo ha approvato nel febbraio 2024 e la nomina di un capo negoziatore ha consentito l'avvio dei negoziati con la Commissione.

Nel gennaio 2024 la Bosnia-Erzegovina si è ulteriormente allineata alla politica dell'UE in materia di visti eliminando l'Oman dall'elenco dei paesi esenti dall'obbligo del visto.

Le autorità della Bosnia-Erzegovina hanno messo a punto il progetto di una nuova legge sul controllo di frontiera, volto a incrementare la conformità alle norme europee. Il ministero della Sicurezza dovrebbe sottoporlo al Consiglio dei ministri per adozione.

Un nuovo progetto di strategia e piano d'azione 2024-2029 sulla gestione integrata delle frontiere, volto all'allineamento con l'acquis dell'UE, è pronto per essere adottato dal Consiglio dei ministri.

Misura 7: imporre il divieto di tortura, in particolare istituendo un meccanismo nazionale di prevenzione della tortura e dei maltrattamenti.

Nell'ottobre 2019 la Corte costituzionale ha abolito il riferimento alla pena di morte nella Costituzione dell'entità della Republika Srpska. Nell'agosto 2023 il Parlamento nazionale ha modificato la legge sul mediatore in materia di diritti umani al fine di designarlo come meccanismo nazionale di prevenzione contro la tortura e i maltrattamenti, dispositivo che costituisce un obbligo internazionale del paese.

Misura 8: garantire la libertà di espressione e dei media e la protezione dei giornalisti, in particolare assicurando un adeguato seguito giudiziario ai casi di minacce e violenze nei confronti di giornalisti e operatori dei media.

Tutte le procure e le autorità di contrasto hanno nominato punti di contatto per i giornalisti da rendere pubblici sulla piattaforma safejournalists.net. La prima azione di formazione del punto di contatto finanziata dall'UE si è svolta alla fine di febbraio.

Come primo passo per affrontare con urgenza la situazione finanziaria dell'emittente pubblica a livello statale, nel febbraio 2024 il Consiglio dei ministri le ha concesso fondi provenienti dalle entrate dell'ente regolatore per le comunicazioni. È in fase di istituzione un gruppo di lavoro incaricato di elaborare una nuova legge sul sistema radiotelevisivo pubblico.

3.Conclusioni

Dopo che, nel dicembre 2022, il Consiglio europeo ha concesso alla Bosnia-Erzegovina lo status di paese candidato, l'impegno pubblico della leadership politica a favore dell'obiettivo strategico di integrazione europea si è tradotto in importanti riforme, con risultati positivi. La Commissione accoglie con grande favore la dedizione e l'impegno della leadership politica nei confronti dei principi volti a garantire una Bosnia-Erzegovina funzionale che progredisca nel suo percorso europeo.

Un maggiore impegno nel dialogo politico con l'UE è testimoniato dai dialoghi politici ad alto livello, l'ultimo dei quali si è svolto a Bruxelles il 6 dicembre 2023, in cui i partecipanti hanno riconosciuto l'importanza politica della raccomandazione della Commissione di avviare i negoziati di adesione non appena la Bosnia-Erzegovina avrà raggiunto il necessario livello di conformità ai criteri di adesione e le opportunità che la raccomandazione offre.

In tale ottica è necessario che la Bosnia-Erzegovina realizzi le opportune riforme. Le autorità della Bosnia-Erzegovina hanno inoltre ribadito il loro impegno a portare avanti le riforme connesse all'UE durante la visita congiunta della presidente della Commissione europea con i primi ministri della Croazia e dei Paesi Bassi a Sarajevo il 23 gennaio 2024.

Nonostante alcuni sviluppi menzionati nella relazione, che sono in contrasto con lo slancio positivo, l'impegno generale a favore del percorso del paese verso l'UE si è tradotto in risultati tangibili. Occorre proseguire su questa strada adottando misure risolute per portare a termine le riforme fondamentali nel prossimo futuro, in linea con le norme e gli standard dell'UE.

La Bosnia-Erzegovina ha inoltre conseguito e mantenuto il pieno allineamento con la politica estera e di sicurezza comune (PESC) dell'UE e ciò rappresenta un segnale estremamente significativo in termini di condivisione di valori e di orientamento strategico nel nuovo contesto geopolitico.

Visti i risultati conseguiti dal 2022, la Commissione ritiene che la Bosnia-Erzegovina abbia raggiunto il livello necessario di conformità ai criteri di adesione. La Commissione raccomanda pertanto al Consiglio di avviare negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina conformemente al punto 17 delle conclusioni del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre 2023. Raccomanda inoltre al Consiglio di adottare il quadro di negoziazione una volta che la Bosnia-Erzegovina avrà adottato ulteriori misure in linea con la relazione della Commissione. La Commissione è pronta a riferire al Consiglio in merito ai progressi della Bosnia-Erzegovina in tal senso.

Allegato

Ulteriori passi avanti nell'attuazione delle riforme connesse all'UE

1.Processo di stabilizzazione e di associazione

Il comitato parlamentare di stabilizzazione e di associazione è diventato pienamente operativo. Il Parlamento della Bosnia-Erzegovina e il Parlamento europeo hanno tenuto una sessione plenaria del comitato alla fine dell'ottobre 2023. Una seconda è prevista nel marzo 2024.

2.Riconciliazione per superare il retaggio della guerra

Il Consiglio dei ministri ha nominato un organo di controllo incaricato dell'attuazione della strategia nazionale per il trattamento dei crimini di guerra.

Nel gennaio 2024 il ministero della Giustizia ha firmato un memorandum d'intesa con il Meccanismo residuale internazionale per i tribunali penali al fine di includere nei casellari giudiziali nazionali le sentenze del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia.

Il comitato direttivo per il consolidamento della pace, che svolge anche la funzione di piattaforma per il dialogo politico sulla riconciliazione, è diventato operativo il 19 febbraio 2024.

3.Riforma della pubblica amministrazione

Tutti i livelli di governo hanno attuato il piano d'azione sulla riforma della pubblica amministrazione (PAR), la strategia globale e nazionale di gestione delle finanze pubbliche e le proprie strategie individuali in materia di gestione delle finanze pubbliche, predisponendo al contempo un nuovo piano d'azione sulla riforma della pubblica amministrazione per il periodo 2022-2027.

Il comitato di coordinamento per la PAR (a livello di primi ministri) si è riunito per la prima volta nel febbraio 2024 come principale organo decisionale politico incaricato di orientare le riforme del settore per quanto riguarda il sostegno finanziario la PAR, il miglioramento delle capacità dei suoi coordinatori e la funzionalità delle strutture di attuazione.

Nel febbraio 2024 il Parlamento nazionale ha adottato in prima lettura emendamenti alla legge sulla funzione pubblica nelle istituzioni statali al fine di migliorare la trasparenza delle assunzioni e di introdurre strumenti per la gestione delle risorse umane. Tali emendamenti sono stati pienamente adottati dal Parlamento in seconda lettura l'8 marzo 2024.

Sono in corso i preparativi per lo svolgimento del primo dialogo UE-Bosnia-Erzegovina sulla gestione delle finanze pubbliche.

4.Funzionamento delle istituzioni statali

Il programma di riforme economiche 2024-2026 è stato adottato dal Consiglio dei ministri il 28 febbraio 2024.

Il gruppo di lavoro per il programma di riforma del piano di crescita nominato dal Consiglio dei ministri il 17 gennaio 2024 ha presentato l'elenco delle priorità per il programma di riforma.

Il quadro globale per l'equilibrio di bilancio e la politica fiscale in Bosnia-Erzegovina per il periodo 2024-2026 è stato adottato a livello statale, condizione preliminare per l'adozione del bilancio dello Stato 2024 (23 gennaio 2024).

I bilanci 2024 sono stati adottati a livello di entità: nella Federazione della Bosnia-Erzegovina il 24-25 gennaio 2024; nella Republika Srpska il 15 dicembre 2023; nel distretto di Brčko il 23 dicembre 2023; nel cantone di Posavina il 20 dicembre 2023; nel cantone di Sarajevo il 30 dicembre 2023; nel cantone di Zenica-Doboj il 22 dicembre 2023 e nella città di Mostar il 25 gennaio 2024.

La decisione sulla qualità dei combustibili liquidi è stata adottata dal Consiglio dei ministri nel dicembre 2023. Si tratta di un passo importante per l'adesione della Bosnia-Erzegovina all'OMC. Si tratta inoltre di una misura di attuazione del piano d'azione per il pacchetto di sostegno all'energia.

Come segnalato in precedenza, l'entità della Republika Srpska continua a non riconoscere le decisioni della Corte costituzionale, comprese quelle che annullano le leggi dell'entità sulla mancata applicazione delle decisioni della Corte costituzionale e dell'alto rappresentante, nonché sull'incostituzionalità di determinate disposizioni penali a livello di entità in materia di diffamazione.

Nel dicembre 2023 l'entità della Republika Srpska ha adottato in prima lettura un progetto di legge sull'immunità che, se pienamente adottato, limiterebbe la responsabilità dei rappresentanti politici e pregiudicherebbe la certezza del diritto.

Inoltre, nel dicembre 2023 l'entità della Republika Srpska ha adottato in prima lettura un progetto di legge sui referendum e le iniziative civiche che, se pienamente adottato, fornirebbe la base giuridica per un'amministrazione elettorale distinta nell'entità.

La Grande Sezione della Corte costituzionale non è più operativa, con notevoli conseguenze per l'efficienza della Corte. Come già menzionato, le assemblee di entrambe le entità dovrebbero nominare rapidamente dei giudici nei seggi vacanti e garantire la piena composizione della Corte costituzionale.

5.Libertà di associazione e libertà di riunione

Il ministero della Giustizia sta elaborando una strategia per un ambiente favorevole alle organizzazioni della società civile, che dovrebbe essere sottoposta al Consiglio dei ministri ai fini dell'adozione. Il cantone di Zenica-Doboj (nel dicembre 2023) e il cantone di Una-Sana (nel gennaio 2024) hanno adottato leggi per l'allineamento alle norme europee in materia di libertà di riunione.

Come indicato in precedenza, mentre il quadro giuridico e normativo generale è sostanzialmente in linea con l'acquis dell'UE, l'entità della Republika Srpska ha adottato in prima lettura un progetto di legge sui soggetti della società civile considerati "agenti stranieri" che, se pienamente adottato, segnerebbe un passo indietro.

6.Allineamento alla politica estera dell'UE

La Bosnia-Erzegovina ha conseguito e mantenuto il pieno allineamento con la politica estera e di sicurezza comune (PESC) dell'UE, dando prova di un evidente impegno nel cammino verso l'UE.

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