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Document 52023PC0765

    Proposta di DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO che modifica la decisione di esecuzione (UE) (ST 10160/21; ST 10160/21 ADD 1 REV 2), del 13 luglio 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia

    COM/2023/765 final

    Bruxelles, 24.11.2023

    COM(2023) 765 final

    2023/0442(NLE)

    Proposta di

    DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO

    che modifica la decisione di esecuzione (UE) (ST 10160/21; ST 10160/21 ADD 1 REV 2), del 13 luglio 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia

    {SWD(2023) 392 final}


    2023/0442 (NLE)

    Proposta di

    DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO

    che modifica la decisione di esecuzione (UE) (ST 10160/21; ST 10160/21 ADD 1 REV 2), del 13 luglio 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

    visto il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio 1 , del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, in particolare l'articolo 20, paragrafo 1,

    vista la proposta della Commissione europea,

    considerando quanto segue:

    (1)In seguito alla presentazione del piano nazionale per la ripresa e la resilienza ("PRR") da parte dell'Italia il 30 aprile 2021, la Commissione ha proposto al Consiglio la propria valutazione positiva. Il Consiglio ha approvato tale valutazione con decisione di esecuzione del 13 luglio 2021 2 .

    (2)A norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, il contributo finanziario massimo per il sostegno finanziario non rimborsabile per ciascuno Stato membro doveva essere aggiornato entro il 30 giugno 2022 secondo la metodologia ivi indicata. Il 30 giugno 2022 la Commissione ha presentato i risultati dell'aggiornamento al Parlamento europeo e al Consiglio.

    (3)Il 7 agosto 2023 l'Italia ha presentato alla Commissione, in conformità dell'articolo 21 quater del regolamento (UE) 2021/241, il PRR nazionale modificato comprendente un capitolo dedicato al piano REPowerEU.

    (4)Il PRR modificato tiene conto anche del contributo finanziario massimo aggiornato in conformità dell'articolo 18, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241 e include una richiesta motivata alla Commissione di proposta di modifica della decisione di esecuzione del Consiglio conformemente all'articolo 21, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241, considerando che a causa di circostanze oggettive parte del PRR non può più essere realizzata. Le modifiche del PRR presentate dall'Italia riguardano 123 misure.

    (5)Il 14 luglio 2023 il Consiglio ha formulato raccomandazioni rivolte all'Italia nell'ambito del semestre europeo. Il Consiglio ha raccomandato all'Italia di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, razionalizzare le procedure di concessione nel settore delle energie rinnovabili, accrescere la capacità di trasporto interno del gas al fine di diversificare le importazioni di energia e rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento, aumentare l'efficienza energetica nei settori residenziale e produttivo, anche per le famiglie più vulnerabili e gli edifici con le prestazioni peggiori, promuovere la mobilità sostenibile e intensificare le iniziative a livello politico a favore dell'offerta e dell'acquisizione delle competenze necessarie per la transizione verde. È stato inoltre raccomandato all'Italia di intervenire per aumentare l'efficienza del sistema fiscale e della pubblica amministrazione e per rafforzare la capacità amministrativa, sia a livello centrale che subnazionale.

    (6)Il PRR modificato è stato presentato in esito a un processo di consultazione, condotto conformemente al quadro giuridico nazionale, delle autorità locali e regionali, delle parti sociali, delle organizzazioni della società civile, delle organizzazioni giovanili e di altri portatori di interessi. Unitamente al PRR nazionale modificato è stata presentata la sintesi delle consultazioni. A norma dell'articolo 19 del regolamento (UE) 2021/241, la Commissione ha valutato la pertinenza, l'efficacia, l'efficienza e la coerenza del PRR modificato, conformemente agli orientamenti per la valutazione di cui all'allegato V del medesimo regolamento.

    Aggiornamenti basati sull'articolo 18, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241

    (7)Il PRR modificato presentato dall'Italia aggiorna una misura per tenere conto del contributo finanziario massimo aggiornato. L'Italia ha spiegato che, poiché il contributo finanziario massimo è aumentato, passando da 68 880 513 748 EUR 3 a 69 023 756 552 EUR 4 , ha chiesto di utilizzare le ulteriori risorse disponibili per aumentare il livello di attuazione richiesto di determinate misure esistenti.

    (8)Nello specifico, il PRR modificato presentato dall'Italia modifica due misure nell'ambito di tale base giuridica. La prima misura, che si situa nella componente 1 della missione 4, "Potenziamento dell'offerta di servizi di istruzione: dagli asili nido alle università", è finalizzata a rispecchiare il contributo finanziario massimo aggiornato. In particolare sono state cambiate le misure M4C 1-11 e 15 per aumentare il livello di attuazione richiesto rispetto al piano originario al fine di rispecchiare l'incremento dell'importo assegnato.

    (9)In riferimento alla stessa base giuridica, l'Italia ha aggiunto una nuova riforma. Si tratta della riforma 1.9.1, finalizzata all'accelerazione dell'attuazione della politica di coesione, nell'ambito della missione 1 della componente 1, e della relativa misura M1C 1-14 bis. Conformemente all'articolo 9 del regolamento (UE) 2021/241, il PRR non copre alcun costo della riforma.

    (10)La Commissione ritiene che i motivi addotti dall'Italia giustifichino l'aggiornamento a norma dell'articolo 18, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241 e la conseguente modifica della decisione di esecuzione del Consiglio.

    Modifiche basate sull'articolo 21 del regolamento (UE) 2021/241

    (11)Le modifiche del PRR presentate dall'Italia a causa di circostanze oggettive riguardano 96 misure.

    (12)L'Italia ha spiegato che 30 misure non sono più pienamente realizzabili, poiché l'inflazione elevata ne ha aumentato i costi stimati. Si tratta delle misure seguenti: investimento 1.7, Competenze digitali di base, nell'ambito della componente 1 della missione 1; investimento 4.1, Hub del turismo digitale, nell'ambito della componente 3 della missione 1; investimento 3.2, Sviluppo industria cinematografica (progetto Cinecittà), nell'ambito della componente 3 della missione 1; investimento 4.3, Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici, nell'ambito della componente 3 della missione 1; investimento 1.1, Sviluppo di sistemi agro-voltaici, nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 1.2, Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo, nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 4.4.2, Rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale, nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 5.4, Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica, nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 1.1, Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici, nell'ambito della componente 3 della missione 2; investimento 2.1, Rafforzamento dell'Ecobonus e del Sismabonus per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici, nell'ambito della componente 3 della missione 2; investimento 4.3, Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, nell'ambito della componente 4 della missione 2; investimento 4.4, Investimenti in fognatura e depurazione, nell'ambito della componente 4 della missione 2; investimento 1.6, Potenziamento delle linee regionali - Miglioramento delle ferrovie regionali (gestione RFI), nell'ambito della componente 1 della missione 3; investimento 1.1, Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia, nell'ambito della componente 1 della missione 4; investimento 1.2, Piano di estensione del tempo pieno, nell'ambito della componente 1 della missione 4; investimento 3.3, Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica, nell'ambito della componente 1 della missione 4; investimento 3.4, Didattica e competenze universitarie avanzate; investimento 3.2, Finanziamento di start-up, nell'ambito della componente 2 della missione 4; riforma 1, Politiche attive del lavoro e formazione, nell'ambito della componente 1 della missione 5; investimento 3, Sistema duale, nell'ambito della componente 1 della missione 5; investimento 4, Servizio Civile Universale, nell'ambito della componente 1 della missione 5; investimento 1.1, Aree interne - Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità, nell'ambito della componente 3 della missione 5; investimento 2, Valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, nell'ambito della componente 3 della missione 5; investimento 4, Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali, nell'ambito della componente 3 della missione 5; investimento 1.1, Case della Comunità, nell'ambito della componente 1 della missione 6; investimento 1.2, Casa come primo luogo di cura e telemedicina; investimento 2.3, Strategie per la telemedicina, nell'ambito della componente 1 della missione 6; investimento 1.3, Ospedali di Comunità, nell'ambito della componente 1 della missione 6; investimento 1.2, Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero - Grandi apparecchiature sanitarie, nell'ambito della componente 2 della missione 6; investimento 1.1.1, Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, nell'ambito della componente 2 della missione 6; investimento 1.2, Ospedale sicuro, nell'ambito della componente 2 della missione 6. Su questi presupposti l'Italia ha chiesto di modificare le misure suddette, con i relativi traguardi e obiettivi ove necessario, e di sopprimerne due. La decisione di esecuzione del Consiglio dovrebbe essere modificata di conseguenza. Per alcune misure, inoltre, tenendo conto delle risorse liberate a seguito della soppressione di altre misure a norma dell'articolo 21 del regolamento (UE) 2021/241, l'Italia ha mantenuto il livello richiesto di attuazione degli obiettivi associati. La descrizione di queste misure e dei relativi traguardi e obiettivi rimane invariata.

    (13)L'Italia ha spiegato che sei misure non sono più pienamente realizzabili a causa di turbative nelle catene di approvvigionamento. Si tratta delle misure seguenti: investimento 2.3, Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare, nell'ambito della componente 1 della missione 2; investimento 3.3, Rinaturazione dell'area del Po, nell'ambito della componente 4 della missione 2; investimento 1.4, Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS), nell'ambito della componente 1 della missione 3; investimento 2.2, Digitalizzazione della gestione del traffico aereo, nell'ambito della componente 2 della missione 3; investimento 1, Potenziamento dei centri per l'impiego (PES), nell'ambito della componente 1 della missione 5; investimento 5, Piani urbani integrati, nell'ambito della componente 2 della missione 5. Su questi presupposti l'Italia ha chiesto di modificare le misure suddette, con i relativi traguardi e obiettivi ove necessario. La decisione di esecuzione del Consiglio dovrebbe essere modificata di conseguenza.

    (14)L'Italia ha spiegato che sette misure non sono più pienamente realizzabili a causa di cambiamenti nella domanda di mercato dovuti a cambiamenti delle condizioni di mercato, fra cui l'aumento dei costi che incide sulle procedure di appalto. Si tratta delle misure seguenti: investimento 1.4, Servizi digitali ed esperienza dei cittadini, nell'ambito della componente 1 della missione 1; investimento 3, Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G), nell'ambito della componente 2 della missione 1; investimento 4.2, Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche, nell'ambito della componente 3 della missione 1; investimento 2.1, Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, nell'ambito della componente 1 della missione 2; investimento 1.3, Promozione impianti innovativi (incluso offshore), nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 3.3, Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale, nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 2.2, Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l'efficienza energetica dei comuni, nell'ambito della componente 4 della missione 2. Su questi presupposti l'Italia ha chiesto di modificare le misure suddette, con i relativi traguardi e obiettivi ove necessario, e di sopprimerne due. La decisione di esecuzione del Consiglio dovrebbe essere modificata di conseguenza.

    (15)L'Italia ha spiegato che una misura non è più pienamente realizzabile a causa della mancanza di domanda. Si tratta della misura seguente: investimento 1.2, Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori, nell'ambito della componente 2 della missione 4. Su questi presupposti l'Italia ha chiesto di modificare la descrizione della misura suddetta e del relativo traguardo M4C2-1-1-bis. La decisione di esecuzione del Consiglio dovrebbe essere modificata di conseguenza.

    (16)L'Italia ha spiegato che 43 misure sono state modificate al fine di attuare alternative migliori per conseguirne il livello di ambizione originario. Si tratta delle misure seguenti: riforma 1.4, Riforma del processo civile, nell'ambito della componente 1 della missione 1; riforma 1.8, Procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi, nell'ambito della componente 1 della missione 1; investimento 1.1, Infrastrutture digitali, nell'ambito della componente 1 della missione 1; investimento 5, Cybersecurity, nell'ambito della componente 1 della missione 1; investimento 6, Digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali, nell'ambito della componente 1 della missione 1; riforma 1.9, Riforma della pubblica amministrazione, nell'ambito della componente 1 della missione 1; riforma 1.10, Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni, nell'ambito della componente 1 della missione 1; riforma 1.11, Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie, nell'ambito della componente 1 della missione 1; riforma 1.15, Riforma del sistema di contabilità pubblica, nell'ambito della componente 1 della missione 1; investimento 1, Transizione 4.0, nell'ambito della componente 2 della missione 1; riforma 2, Leggi annuali sulla concorrenza, nell'ambito della componente 2 della missione 1; investimento 2.3, Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici, nell'ambito della componente 3 della missione 1; riforma 4.1, Ordinamento delle professioni delle guide turistiche, nell'ambito della componente 3 della missione 1; investimento 1.1, Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti, nell'ambito della componente 1 della missione 2; riforma 1.2, Programma nazionale per la gestione dei rifiuti, nell'ambito della componente 1 della missione 2; investimento 1.4, Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare, nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 3.2, Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate, nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 4.2, Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus), nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 4.3, Infrastrutture di ricarica elettrica, nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 5.1, Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo delle rinnovabili e delle batterie, nell'ambito della componente 2 della missione 2; investimento 1.1, Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione, nell'ambito della componente 4 della missione 2; investimento 1.2, Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico, nell'ambito della componente 4 della missione 2; investimento 3.2, Digitalizzazione dei parchi nazionali, nell'ambito della componente 4 della missione 2; investimento 4.1, Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico, nell'ambito della componente 4 della missione 2; investimento 3.1, Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano, nell'ambito della componente 4 della missione 2; investimento 4.2, Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti, nell'ambito della componente 4 della missione 2; investimento 1.1, Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci, nell'ambito della componente 1 della missione 3; investimento 1.2, Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa, nell'ambito della componente 1 della missione 3; investimento 1.3, Connessioni diagonali, nell'ambito della componente 1 della missione 3; investimento 1.5, Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave, nell'ambito della componente 1 della missione 3; investimento 1.7, Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud, nell'ambito della componente 1 della missione 3; investimento 1.8, Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da RFI nel Sud), nell'ambito della componente 1 della missione 3; investimento 2.1, Digitalizzazione della catena logistica, nell'ambito della componente 2 della missione 3; riforma 1.1, Riforma degli istituti tecnici e professionali, nell'ambito della componente 1 della missione 4; riforma R.2.1, Reclutamento dei docenti, nell'ambito della componente 1 della missione 4; investimento 2.1, Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico, nell'ambito della componente 1 della missione 4; riforma 1.7, Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti, nell'ambito della componente 1 della missione 4; investimento 4.1, Estensione del numero di dottorati di ricerca e dottorati innovativi orientati alla ricerca, per la Pubblica Amministrazione e il patrimonio culturale, nell'ambito della componente 1 della missione 4; investimento 3.3, Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese, nell'ambito della componente 2 della missione 4; investimento 5, Creazione di imprese femminili, nell'ambito della componente 1 della missione 5; investimento 4, Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, nell'ambito della componente 2 della missione 5; investimento 1.2, Strutture sanitarie di prossimità territoriale, nell'ambito della componente 3 della missione 5; Investimento 1.2.1, Casa come primo luogo di cura e telemedicina, nell'ambito della componente 1 della missione 6. Su questi presupposti l'Italia ha chiesto di modificare le misure suddette, con i relativi traguardi e obiettivi ove necessario. La decisione di esecuzione del Consiglio dovrebbe essere modificata di conseguenza.

    (17)L'Italia ha spiegato che tre misure non sono più realizzabili nei termini specifici previsti nel PRR originario a causa di nuove circostanze impreviste, come la necessità di seguire procedure preparatorie inattese più lunghe di quelle inizialmente previste, che sono più favorevoli al conseguimento degli obiettivi strategici di tali misure; di sviluppi imprevisti nei processi di consultazione o nelle procedure di appalto, della necessità inattesa di maggior tempo per tenere conto dell'adozione di nuove procedure, di circostanze dettate dalla domanda o dell'adeguamento del quadro amministrativo per facilitare l'attuazione delle misure, della necessità di ulteriori adeguamenti del quadro giuridico. Si tratta delle misure seguenti: investimento 1.1, Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti, nell'ambito della componente 2 della missione 3; investimento 2.3, Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria, nell'ambito della componente 2 della missione 4; investimento 1.1.2, Strutture sanitarie di prossimità territoriale. Su questi presupposti l'Italia ha chiesto di modificare la misura suddetta, con i relativi traguardi e obiettivi ove necessario. La decisione di esecuzione del Consiglio dovrebbe essere modificata di conseguenza.

    (18)L'Italia ha inoltre chiesto di utilizzare parte delle risorse rimanenti liberate dalla soppressione o dalla modifica di misure, a norma dell'articolo 21 del regolamento (UE) 2021/241, per un importo totale di 8 421 000 000 EUR, al fine di includere cinque misure nel capitolo dedicato al piano REPowerEU. Si tratta delle misure seguenti: M7-35-36-37 dell'investimento 13 (Linea Adriatica Fase 1, centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio); M7-38-39 dell'investimento 14 (Infrastrutture transfrontaliere per l'esportazione del gas); M7-40-41-42 dell'investimento 15 (Transizione 5.0); M7-43-44-45 dell'investimento 16 (Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI); M7-46-47-48 dell'investimento 17 (Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP)). L'Italia ha chiesto di utilizzare le restanti risorse liberate dalla soppressione o dalla modifica di misure, a norma dell'articolo 21 del regolamento 2021/241, al fine di includere sei nuove misure. Si tratta delle misure seguenti: M1C214bis-14ter della riforma 2.3 (Razionalizzazione e semplificazione degli incentivi alle imprese), nell'ambito della missione 1; M1C1-75bis e M1C1-99bis dell'investimento 1.10 (Sostegno alla qualificazione e all'eProcurement), nell'ambito della missione 1; M1C2-30-31-32 dell'investimento 7 (Sostegno al sistema produttivo per la transizione ecologica, alle tecnologie a zero emissioni nette e per la competitività e resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche), nell'ambito della missione 1; M2C1-22-23-24-25 dell'investimento 3.4 (Fondo Rotativo Contratti di Filiera (FCF) a sostegno dei contratti delle catene di approvvigionamento dei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo), nell'ambito della missione 2; M3C1-8-8bis dell'investimento 1.9 (Collegamenti interregionali) e M3C2-7 e M3C2-12 dell'investimento 2.3 (Cold ironing), nell'ambito della missione 3.

    (19)La Commissione ritiene che i motivi addotti dall'Italia giustifichino la modifica a norma dell'articolo 21, paragrafo 2, del regolamento.

    Correzione di errori materiali

    (20)Nel testo della decisione di esecuzione del Consiglio del 13 luglio 2021 sono stati rilevati errori materiali che riguardano 25 misure. La decisione di esecuzione del Consiglio del 13 luglio 2021 dovrebbe essere modificata per correggere gli errori materiali che alterano il contenuto del PRR presentato alla Commissione il 30 aprile 2021, come convenuto tra la Commissione e l'Italia. Gli errori materiali in questione riguardano le misure M1C1-119 e M1C1-120 della riforma 1.14 (Riforma del quadro di bilancio subnazionale), oltre alla misura M1C2-29 dell'investimento 5.2 (Competitività e resilienza delle filiere produttive), nell'ambito della componente 2 della missione 1; errori materiali riguardano anche le misure M2C1-4, M2C1-5 e M2C1-6 dell'investimento 2.2 (Parco agrisolare), M2C2-9, M2C2-10 e M2C2-11 dell'investimento 2.1 (Rafforzamento smart grid), M2C2-17 dell'investimento 3.4 (Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario), M2C2-19 dell'investimento 3.5 (Ricerca e sviluppo sull'idrogeno), M2C2-32-34-35-33bis/ter dell'investimento 4.4.1 (Rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti), M2C2-31 dell'investimento 4.4.3 (Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco), e un errore materiale riguarda l'investimento 5.3 (Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici), nell'ambito della componente 2 della missione 2; contengono errori materiali anche le misure M2C3-7 e M2C3-8 dell'investimento 1.2 (Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia), nell'ambito della componente 3 della missione 2; un errore materiale riguarda la misura M2C4-26 dell'investimento 3.5 (Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini), nell'ambito della componente 4 della missione 2; altri errori materiali riguardano le misure M4C1-7 e M4C1-25 dell'investimento 1.4 (Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico), M4C1-24 dell'investimento 1.6 (Orientamento attivo nella transizione scuola-università), M4C1-11 e M4C1-15 dell'investimento 1.7 (Borse di studio per l'accesso all'università), M4C2-5-6-7 dell'investimento 1.1 (Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN)), M4C2-8 dell'investimento 1.3 (Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca di base), M4C2-9 dell'investimento 1.4 (Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies), l'investimento 1.5 (Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", creazione di "leader territoriali di R&S"), che aggiunge un obiettivo finale, e le misure M4C2-22 dell'investimento 2.1 (Importante progetto di interesse comune europeo (IPCEI)) e M4C2-16 dell'investimento 3.1 (Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione), nell'ambito della componente 2 della missione 4; un errore materiale riguarda la misura M5C1-10 dell'investimento 3 (Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta), nell'ambito della componente 1 della missione 5; un errore materiale riguarda la misura M5C2-21-22 dell'investimento 7 (Progetto Sport e inclusione sociale), nell'ambito della componente 2 della missione 5; un errore materiale riguarda la misura M6C2-13 dell'investimento 1.3 (FSE), nell'ambito della componente 2 della missione 6. Tali correzioni non influiscono sull'attuazione delle misure in questione. Un altro errore materiale riguarda inoltre le misure M1C1-16 dell'investimento 1.6.5 (Digitalizzazione del Consiglio di Stato) e M3C1-4 dell'investimento 1.1 (Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci).

    Capitolo dedicato al piano REPowerEU basato sull'articolo 21 quater del regolamento (UE) 2021/241

    (21)Il capitolo dedicato al piano REPowerEU comprende cinque riforme nuove e 17 investimenti nuovi.

    (22)La prima riforma, intitolata Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili a livello centrale e locale, prevede l'adozione e l'entrata in vigore di un Testo unico, in cui sono riunite tutte le norme primarie che disciplinano la realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. La seconda riforma mira a ridurre le sovvenzioni dannose per l'ambiente elencate annualmente nel "Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi" pubblicato dal Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica. La terza riforma, intitolata Riduzione dei costi di connessione degli impianti per la produzione di biometano, mira a migliorare l'integrazione degli impianti di produzione di biometano nella rete energetica nazionale. La quarta riforma, intitolata Mitigazione del rischio finanziario 
    associato ai contratti PPA da fonti rinnovabili, istituisce un sistema di garanzie finalizzato all'attenuazione del rischio finanziario associato agli accordi di compravendita di energia elettrica (PPA) da fonti rinnovabili. Con l'aggiornamento del già adottato Piano Nuove Competenze, la quinta riforma, intitolata Piano Nuove Competenze Transizioni, si pone l'obiettivo di aggiornare il quadro regolatorio della formazione rendendo operativi gli strumenti di contrasto allo squilibrio tra domanda e offerta di competenze. Un investimento del capitolo dedicato al piano REPowerEU, ossia l'investimento 17 Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP), contribuirà al contrasto della povertà energetica istituendo uno strumento finanziario finalizzato all'efficientamento energetico nelle abitazioni dei condomini popolari e negli edifici della pubblica amministrazione così come in altre abitazioni di nuclei familiari vulnerabili. Il capitolo dedicato al piano REPowerEU comprende anche misure che contribuiscono al miglioramento delle infrastrutture e degli impianti energetici per rispondere alle esigenze immediate in termini di sicurezza dell'approvvigionamento, in particolare: due investimenti (investimento 13 Linea Adriatica Fase 1 e investimento 14 Infrastrutture transfrontaliere per l'esportazione del gas) miglioreranno l'infrastruttura gasiera nazionale e permetteranno di potenziare la risposta alle esigenze in termini di sicurezza dell'approvvigionamento di gas sia in Italia sia nell'Europa centrale; tre investimenti (investimento 4 Tyrrhenian link, investimento 5 SA.CO.I.3 e investimento 6 Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti) miglioreranno l'infrastruttura della rete elettrica integrando la Sardegna e la Sicilia con il continente, collegando Corsica e Sardegna e potenziando l'esistente interconnessione tra Italia, Austria e Slovenia; un investimento (investimento 7 Rete di trasmissione intelligente) è dedicato a interventi di potenziamento della digitalizzazione della rete di trasmissione nazionale. A questi si aggiungono: un investimento (investimento 16 Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI) che permetterà d'istituire uno strumento a sostegno delle imprese private che investono nell'autoconsumo e nell'autoproduzione di energia rinnovabile; un investimento (investimento 15 Transizione 5.0) che, tramite un regime di credito d'imposta, sosterrà la transizione del sistema produttivo verso un modello di produzione efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili; un investimento (investimento 8 Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche) che sostiene progetti di ricerca volti ad agevolare il recupero e il riciclaggio delle materie prime critiche, quali i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), compresi pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici; un investimento (investimento 10 Progetti pilota sulle competenze "Crescere Green") dedicato a un intervento formativo pilota per lo sviluppo delle competenze, con attenzione settoriale stabilita in funzione delle competenze più richieste sul mercato del lavoro ai fini della transizione verde.

    (23)Il capitolo dedicato al piano REPowerEU prevede misure rafforzate che interessano quattro misure contemplate nella componente M1C1 Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA e nella componente M2C2 Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile. Le misure rafforzate incluse nel capitolo dedicato a REPowerEU apportano un miglioramento sostanziale del livello di ambizione delle misure già contenute nel PRR nazionale.

    Valutazione della Commissione

    (24)La Commissione ha valutato il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato a REPowerEU sulla base dei criteri di valutazione stabiliti all'articolo 19, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/241.

    Risposta equilibrata che contribuisce ai sei pilastri

    (25)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera a), e all'allegato V, criterio 2.1, del regolamento (UE) 2021/241, il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato a REPowerEU rappresenta in ampia misura (Rating A) una risposta globale e adeguatamente equilibrata alla situazione economica e sociale, in quanto contribuisce in modo adeguato a tutti e sei i pilastri di cui all'articolo 3 di tale regolamento, tenendo conto delle sfide specifiche e della dotazione finanziaria dello Stato membro interessato.

    (26)A giudizio della Commissione, il PRR modificato presentato dall'Italia insieme al capitolo dedicato al piano REPowerEU non incide sulla precedente valutazione secondo cui la risposta del PRR ai sei pilastri è adeguata e rappresenta in ampia misura una risposta globale e adeguatamente equilibrata alla situazione economica e sociale, come indicato nel considerando precedente, in quanto contribuisce in modo adeguato a tutti e sei i pilastri di cui all'articolo 3 del regolamento RRF, tenendo conto delle sfide specifiche e della dotazione finanziaria dell'Italia.

    (27)Le varie misure del PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU rappresentano una risposta globale improntata a un adeguato equilibrio generale tra i pilastri, con un numero considerevole di componenti che supportano in modo sostanziale o parziale più di un pilastro. Il PRR modificato dell'Italia resta incentrato su sei grande aree di intervento: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute. Le misure incluse nel capitolo dedicato al piano REPowerEU contribuiscono in modo sostanziale o parziale ai suddetti pilastri. In particolare, le 5 riforme nuove e i 17 investimenti nuovi mirano a sostenere le competenze verdi, promuovere i trasporti a zero emissioni, migliorare la trasmissione di energia elettrica e il trasporto del gas e potenziare l'efficienza energetica.

    Affrontare tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese

    (28)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera b), e all'allegato V, criterio 2.2, del regolamento (UE) 2021/241, il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato a REPowerEU è in grado di contribuire ad affrontare in modo efficace tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide (Rating A) individuate nelle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia, compresi gli aspetti di bilancio, e nelle raccomandazioni formulate a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011, o le sfide individuate in altri documenti pertinenti adottati ufficialmente dalla Commissione nell'ambito del semestre europeo.

    (29)In particolare, il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato a REPowerEU tiene conto delle raccomandazioni specifiche per paese formalmente adottate dal Consiglio prima che la Commissione effettuasse la valutazione del piano modificato. Poiché il contributo finanziario massimo per l'Italia è stato adeguato verso l'alto, la valutazione complessiva tiene conto di tutte le raccomandazioni strutturali del 2022 e del 2023.

    (30)Dopo aver valutato i progressi compiuti nell'attuazione di tutte le pertinenti raccomandazioni specifiche per paese nell'ambito del semestre europeo 2023, la Commissione ritiene che siano stati compiuti progressi significativi riguardo alle raccomandazioni sull'evasione fiscale (raccomandazione 1.3 del 2019), sulla giustizia civile (raccomandazioni 4.1 del 2019 e 4.1 del 2020), sulla fornitura di liquidità all'economia reale (raccomandazione 3.1 del 2020) e sull'aumento degli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale (raccomandazione 1.2 del 2022).

    (31)Il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato a REPowerEU include numerosi riforme e investimenti sinergici in grado di contribuire ad affrontare in modo efficace tutte o un sottoinsieme significativo delle sfide economiche e sociali delineate nelle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia dal Consiglio nel contesto del semestre europeo, in particolare in materia di pubblica amministrazione e capacità amministrativa (raccomandazione 2.1 del 2023), energie rinnovabili e infrastrutture energetiche (raccomandazioni 3.1, 3.2 e 3.3 del 2023), efficienza energetica (raccomandazione 3.4 del 2023), trasporti sostenibili (raccomandazione 3.6 del 2023) e competenze verdi (raccomandazione 3.7 del 2023).

    (32)Il capitolo dedicato al piano REPowerEU è in grado di contribuire a rafforzare l'ambizione del PRR per quanto riguarda le pertinenti raccomandazioni specifiche per paese nel campo dell'energia e della transizione verde. Concorre a rafforzare le reti di trasmissione/trasporto e distribuzione, comprese quelle del gas, ad esempio mediante il potenziamento della misura volta ad aumentare la resilienza climatica delle reti (M2C2-I2.2). La riforma Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili a livello centrale e locale (M7-R1) è in grado di contribuire al miglioramento della sicurezza energetica e all'accelerazione della produzione di energia rinnovabile. L'aspettativa è altresì che il capitolo riduca la domanda di energia e aumenti l'efficienza energetica. La riforma del Piano Nuove Competenze (M7-R5), integrata dall'investimento sulle competenze "Crescere Green" (M7-I12), punta a creare e consolidare le competenze necessarie per la transizione verde. Il capitolo dedicato al piano REPowerEU è in grado di contribuire alla promozione dei trasporti sostenibili, ad esempio tramite la nuova riforma volta a ridurre le sovvenzioni dannose per l'ambiente (M7-R2). Il trasporto sostenibile trarrebbe altresì vantaggio, tra l'altro, dall'investimento volto al potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale (M2C2-I4.4.2), dal rafforzamento dell'investimento nel potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale (M2C2.I4.4.2) e dal nuovo investimento Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici (M7-I2).

    (33)Il PRR modificato è in grado di contribuire al potenziamento della capacità amministrativa, a livello sia centrale sia decentrato, nella prospettiva della duplice transizione verde e digitale e dell'attuazione del PRR, così come è in grado di contribuire al miglioramento dell'efficienza della pubblica amministrazione. Il capitolo dedicato al piano REPowerEU prevede, ad esempio, il potenziamento della misura relativa all'assistenza tecnica e al rafforzamento delle capacità per l'attuazione del PNRR (M1C1-I1.9), integrato da una revisione mirata e più efficace della riforma del pubblico impiego (M1C1-R1.9). 

    (34)Affrontando le sfide summenzionate il PRR modificato è in grado di contribuire anche a correggere gli squilibri, quali individuati nelle raccomandazioni formulate a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 nel 2019, 2020, 2022 e 2023, che l'Italia presenta, in particolare per quanto riguarda l'elevato debito pubblico e la debole dinamica della competitività in un contesto di bassa crescita della produttività.

    Contributo al potenziale di crescita, alla creazione di posti di lavoro e alla resilienza economica, sociale e istituzionale

    (35)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera c), e all'allegato V, criterio 2.3, del regolamento (UE) 2021/241, il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU è in grado di esercitare un elevato impatto (Rating A) sul rafforzamento del potenziale di crescita, la creazione di posti di lavoro e la resilienza economica, sociale e istituzionale dell'Italia, contribuendo all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, anche tramite la promozione di politiche per l'infanzia e i giovani, e sull'attenuazione dell'impatto economico e sociale della crisi COVID-19, migliorando in tal modo la coesione economica, sociale e territoriale e la convergenza all'interno dell'Unione.

    (36)Alla luce delle riforme e degli investimenti presentati nell'ambito della modifica del PRR, si conferma la valutazione iniziale positiva dell'impatto del piano sul potenziale di crescita, sulla creazione di posti di lavoro e sulla coesione territoriale e sociale. Il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU continua a contribuire alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro in Italia e ad aumentare la capacità dell'economia italiana di rispondere alle sfide sociali derivanti dalla transizione energetica. In questo contesto il piano modificato agisce su varie vulnerabilità dell'economia: l'eccessiva dipendenza dai combustibili fossili, una rete obsoleta di trasmissione/trasporto e distribuzione dell'energia, in particolare nelle zone rurali, la limitata accessibilità economica dell'efficientamento energetico degli edifici per le famiglie meno abbienti. Il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU contribuisce inoltre a stimolare lo sviluppo delle competenze verdi d'interesse per la transizione ecologica sostenendo le competenze verdi, a promuovere trasporti a zero emissioni, a migliorare la trasmissione di energia elettrica e il trasporto del gas, a ridurre la dipendenza dalle sovvenzioni dannose per l'ambiente e a potenziare l'efficienza energetica.

    Non arrecare danni significativi

    (37)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera d), e all'allegato V, criterio 2.4, del regolamento (UE) 2021/241, il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU è in grado di assicurare che nessuna misura (Rating A) per l'attuazione delle riforme e dei progetti di investimento in esso inclusa arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio 5 (principio "non arrecare un danno significativo").

    (38)Il piano modificato valuta la conformità al principio "non arrecare un danno significativo" seguendo la metodologia stabilita negli orientamenti tecnici della Commissione sull'applicazione di tale principio nel quadro del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (2021/C58/01).

    (39)L'Italia ha presentato una valutazione del principio "non arrecare un danno significativo" per ciascuna misura nuova e misura riveduta del piano modificato comprendente il capitolo dedicato a REPowerEU. Le informazioni fornite dimostrano che il piano è in grado di garantire il rispetto di tale principio. Inoltre, per le misure che richiedono la selezione di progetti in futuro, nei traguardi e negli obiettivi associati sono introdotte a tal fine specifiche garanzie di salvaguardia. Le informazioni fornite dall'Italia consentono di concludere che il piano è in grado di assicurare che nessuna misura arrechi un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852.

    (40)Conformemente all'articolo 21 quater, paragrafo 6, del regolamento (UE) 2021/241, la Commissione ritiene, sulla scorta delle informazioni fornite dall'Italia, che il principio "non arrecare un danno significativo" non si applichi a due misure che contribuiscono all'obiettivo di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera a), del medesimo regolamento. Si tratta delle misure M7.I11 Linea Adriatica Fase 1 e M7.I12 Infrastrutture transfrontaliere per l'esportazione del gas. La prima misura consiste nella costruzione della centrale di compressione di Sulmona, con circa 140 km di gasdotto, mentre la seconda contribuisce alla costruzione di una nuova unità di compressione a Poggio Renatico, con un ulteriore intervento al confine con l'Austria. In primo luogo, la misure sono necessarie e proporzionate per rispondere alle esigenze immediate in termini di sicurezza dell'approvvigionamento tenendo conto delle alternative più pulite praticabili e del rischio di effetti di lock-in, in conformità dell'articolo 21 quater, paragrafo 6, lettera a), del regolamento (UE) 2021/241. La Linea Adriatica Fase 1 e l'unità di compressione di Poggio Renatico consentiranno di sfruttare pienamente le capacità di gas esistenti in Italia, compreso il gas naturale liquefatto, e il trasporto di capacità supplementari verso l'Europa centrale. L'infrastruttura aiuterà così sia l'Italia sia gli Stati membri limitrofi a diversificare le fonti di approvvigionamento di gas. Senza il gasdotto questo non sarebbe possibile, data la presenza di strozzature che impediscono d'iniettare nella rete esistente gas liquefatto importato e gas importato dai punti di entrata situati a Sud. Collettivamente la Linea Adriatica Fase 1 e l'unità di compressione di Poggio Renatico contribuiscono pertanto a rispondere alle esigenze immediate in termini di sicurezza dell'approvvigionamento e a consentire la diversificazione dell'approvvigionamento nell'interesse dell'Unione nel suo complesso. Il ricorso ad alternative più pulite entro tempi comparabili non è peraltro praticabile. Le riforme e gli investimenti di agevolazione della transizione verde inclusi nel piano e nel capitolo dedicato al piano REPowerEU e la conseguente riduzione della prevista domanda di gas, prospettata dalle autorità italiane, permettono di considerare attenuato il rischio di effetti di lock-in.

    (41)In secondo luogo, per l'unità di compressione di Poggio Renatico l'Italia ha intrapreso, in conformità dell'articolo 21 quater, paragrafo 6, lettera b), del regolamento (UE) 2021/241, sforzi soddisfacenti per limitare il potenziale danno agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, ove possibile, e per attenuare il danno attraverso altre misure, comprese le misure contenute nel capitolo dedicato al piano REPowerEU. Per la Linea Adriatica Fase 1, sebbene la valutazione d'impatto ambientale esista già, è stato incluso un traguardo specificamente dedicato all'attuazione del progetto, così da accertare che l'Italia: stabilisca obiettivi di conservazione specifici per sito (SSCO) per i siti Natura 2000 interessati dal progetto seguendo la metodologia adottata dal Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica nel 2022 e nel 2023; verifichi le opportune valutazioni già effettuate a norma della direttiva Habitat alla luce dei neostabiliti SSCO; se necessario aggiorni le opportune valutazioni ("valutazione di incidenza ambientale") già effettuate a norma della direttiva Habitat coerentemente con le linee guida nazionali del 28 dicembre 2019 e ne garantisca l'integrazione nella procedura generale di valutazione dell'impatto ambientale. In terzo luogo, in conformità dell'articolo 21 quater, paragrafo 6, lettera c), del regolamento (UE) 2021/241, le misure non compromettono il conseguimento degli obiettivi climatici dell'Unione per il 2030 e dell'obiettivo della neutralità climatica dell'UE entro il 2050. Nel medio-lungo periodo la Linea Adriatica e la centrale di Poggio Renatico serviranno da back-up per stabilizzare l'approvvigionamento di energia elettrica e termica, sostenendo un uso maggiore delle fonti energetiche rinnovabili. Il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU contiene inoltre riforme e investimenti volti a promuovere l'efficienza energetica, le energie rinnovabili e la mobilità sostenibile, che si prevede contribuiranno al conseguimento dell'obiettivo climatico dell'Unione per il 2030 nel percorso di avanzamento verso l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. 

    (42)Infine, l'Italia ha trasmesso documenti d'appoggio attestanti che la fine dei lavori di costruzione e il collaudo tecnico delle centrali di compressione di Sulmona e Poggio Renatico e del gasdotto tra Sestino e Minerbio sono previsti per giugno 2026 e che, in conformità dell'articolo 21 quater, paragrafo 6, lettera d), del regolamento (UE) 2021/241, l'operatività dell'infrastruttura è prevista entro il 31 dicembre 2026.

    (43)Il costo totale stimato delle misure soggette a una valutazione positiva a norma dell'articolo 21 quater, paragrafo 6, del regolamento (UE) 2021/241, è di 375 000 000 EUR per la Linea Adriatica Fase 1 e di 45 000 000 EUR per il potenziamento della centrale di Poggio Renatico. Il costo totale stimato delle due misure rappresenta il 3,8 % dei costi stimati delle misure incluse nel capitolo dedicato al piano REPowerEU.

    (44)Come previsto dall'articolo 21 quater, paragrafo 8, del regolamento (UE) 2021/241, le entrate messe a disposizione a norma dell'articolo 10 sexies, paragrafo 1, della direttiva 2003/87/CE non dovrebbero contribuire alle riforme e agli investimenti soggetti alla deroga all'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo". A tale fine la Commissione ha provveduto a che i costi stimati delle riforme e degli investimenti che non sono soggetti a tale deroga corrispondano quanto meno al sostegno finanziario supplementare non rimborsabile per REPowerEU assegnato allo Stato membro in virtù dell'articolo 21 bis del regolamento RRF (entrate dell'ETS).

    Contributo agli obiettivi di REPowerEU

    (45)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera d bis), e all'allegato V, criterio 2.12, del regolamento (UE) 2021/241, il capitolo dedicato al piano REPowerEU è in ampia misura (Rating A) in grado di contribuire efficacemente alla sicurezza energetica, alla diversificazione dell'approvvigionamento energetico dell'Unione, all'aumento della diffusione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, all'incremento delle capacità di stoccaggio dell'energia o alla necessaria riduzione della dipendenza dai combustibili fossili prima del 2030.

    (46)Si prevede che l'attuazione delle misure incluse nel capitolo dedicato a REPowerEU contribuirà in particolare al sostegno degli obiettivi di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettere a), b), c), d), e) e f), del regolamento (UE) 2021/241.

    (47)Considerato che l'obiettivo è la semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili a livello centrale e locale, la realizzazione dell'investimento 13 Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio) e dell'investimento 14 Infrastrutture transfrontaliere per l'esportazione del gas è in grado di contribuire al conseguimento dell'obiettivo di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera a), del regolamento (UE) 2021/241, ossia migliorare le infrastrutture e gli impianti energetici per rispondere alle esigenze immediate in termini di sicurezza dell'approvvigionamento di gas.

    (48)La realizzazione dell'investimento 3 Misura rafforzata: Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse, dell'investimento 4 Tyrrhenian link, dell'investimento 5 SA.CO.I.3, dell'investimento 6 Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti, dell'investimento 15 Transizione 5.0, e della riforma 1 Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili a livello centrale e locale, della riforma 3 Riduzione dei costi di connessione degli impianti per la produzione di biometano e della riforma 4 Mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti PPA da fonti rinnovabili è in grado di contribuire al conseguimento dell'obiettivo di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (UE) 2021/241, vale a dire la promozione dell'efficienza energetica degli edifici e delle infrastrutture energetiche critiche, la decarbonizzazione dell'industria, l'aumento della produzione e della diffusione del biometano sostenibile e dell'idrogeno rinnovabile o ottenuto senza combustibili fossili e l'aumento della quota e l'accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili.

    (49)La realizzazione dell'investimento 17 Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP), e in altre abitazioni di nuclei familiari vulnerabili, è in grado di contribuire al conseguimento dell'obiettivo di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE) 2021/241, vale a dire il contrasto della povertà energetica. La misura consta di un investimento pubblico in uno strumento atto a incentivare gli investimenti privati e migliorare l'accesso ai finanziamenti per l'efficientamento energetico nell'edilizia pubblica e residenziale popolare e in altre abitazioni private di nuclei familiari vulnerabili, con l'obiettivo di migliorarne l'efficienza energetica di almeno il 30 %. L'intento della misura è sostenere l'efficientamento delle abitazioni delle famiglie a basso reddito e vulnerabili.

    (50)La realizzazione dell'investimento 1 Misura rafforzata: Rafforzamento smart grid, dell'investimento 15 Transizione 5.0, che, tramite un regime di credito d'imposta, sosterrà la transizione del sistema produttivo verso un modello di produzione efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili, e dell'investimento 16 Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI sarà in grado di contribuire al conseguimento dell'obiettivo di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera d), del regolamento (UE) 2021/241, vale a dire l'incentivazione della riduzione della domanda di energia.

    (51)La realizzazione dell'investimento 2 Misura rafforzata: Interventi su resilienza climatica delle reti e dell'investimento 7 Rete di trasmissione intelligente è in grado di contribuire al conseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera e), del regolamento (UE) 2021/241, vale a dire il contrasto delle strozzature interne e transfrontaliere nella trasmissione e nella distribuzione di energia, il sostegno dello stoccaggio di energia elettrica e l'accelerazione dell'integrazione delle fonti energetiche rinnovabili.

    (52)La riforma 2 Riduzione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente, l'investimento 11 Misura rafforzata: Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale e l'investimento 12 Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici sono in grado di sostenere i trasporti a zero emissioni e le relative infrastrutture, comprese le ferrovie, come previsto all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera e), del regolamento (UE) 2021/241.

    (53)La realizzazione dell'investimento 8 Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche, dell'investimento 9 Misura rafforzata: Assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità per l'attuazione del PNRR e dell'investimento 10 Progetti pilota sulle competenze "Crescere Green" è in grado di contribuire al conseguimento dell'obiettivo di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera f), del regolamento (UE) 2021/241, vale a dire il sostegno degli obiettivi di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettere da a) a e), del medesimo regolamento attraverso la riqualificazione accelerata della forza lavoro, grazie all'acquisizione di competenze verdi e delle relative competenze digitali, e attraverso il sostegno delle catene del valore relative alle materie prime e tecnologie critiche connesse alla transizione verde.

    Misure aventi una dimensione o un effetto di natura transfrontaliera o multinazionale

    (54)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera d ter), e all'allegato V, criterio 2.13, del regolamento (UE) 2021/241, le misure contenute nel capitolo dedicato al piano REPowerEU sono in ampia misura (Rating A) in grado di avere una dimensione o un effetto di natura transfrontaliera o multinazionale.

    (55)Il capitolo dedicato al piano REPowerEU contribuisce ad assicurare l'approvvigionamento energetico nell'Unione nel suo complesso, anche affrontando le sfide individuate nella più recente valutazione delle esigenze elaborata dalla Commissione, in linea con gli obiettivi di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/241, tenendo conto del contributo finanziario disponibile per l'Italia e della sua posizione geografica, e a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e la domanda di energia.

    (56)Nove misure incluse nel capitolo dedicato al piano REPowerEU dell'Italia hanno una dimensione o un effetto di natura transfrontaliera o multinazionale. Hanno dimensione transfrontaliera l'investimento Sardegna-Corsica-Italia 3, i progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra l'Italia e i paesi confinanti (Austria e Slovenia) e l'infrastruttura transfrontaliera per l'esportazione del gas a Poggio Renatico. Hanno dimensione multinazionale altri sette investimenti finalizzati a migliorare la capacità della rete di trasportare gas o trasmettere energia elettrica verso Nord.

    (57)I costi totali di tali misure ammontano complessivamente a 1 923 200 000 EUR, ossia il 17 % dei costi stimati del capitolo dedicato al piano REPowerEU.

    (58)Tenuto conto della valutazione di tutte le misure prospettate nel capitolo dedicato al piano REPowerEU, le misure contenute nel capitolo sono in ampia misura in grado di avere una dimensione o un effetto di natura transfrontaliera o multinazionale.

    Contributo alla transizione verde, compresa la biodiversità

    (59)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera e), e all'allegato V, criterio 2.5, del regolamento (UE) 2021/241, il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU prevede misure che contribuiscono in ampia misura (Rating A) alla transizione verde, compresa la biodiversità, o ad affrontare le sfide che ne conseguono. Le misure a sostegno degli obiettivi climatici rappresentano un importo pari al 39,0 % della dotazione totale del PRR e al 68,4 % dei costi totali stimati delle misure incluse nel capitolo dedicato al piano REPowerEU, stando ai calcoli effettuati secondo la metodologia di cui all'allegato VI di detto regolamento. A norma dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2021/241, il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU è coerente con le informazioni contenute nel piano nazionale per l'energia e il clima 2021-2030.

    (60)Per quanto riguarda le misure relative alla transizione verde, il PRR modificato inserisce modifiche in 26 misure sulla base dell'articolo 21 del regolamento (UE) 2021/241 e corregge errori materiali. Le modifiche non incidono sul contributo apportato alla transizione verde, in quanto le misure sostengono la decarbonizzazione dell'industria, la diffusione delle energie rinnovabili e dell'idrogeno, i trasporti sostenibili, l'efficienza energetica, la gestione delle risorse idriche, l'economia circolare, l'adattamento ai cambiamenti climatici e il turismo sostenibile. Il capitolo dedicato al piano REPowerEU comprende 20 misure volte ad assicurare l'approvvigionamento energetico nell'Unione nel suo complesso, anche affrontando le sfide individuate nella più recente valutazione delle esigenze elaborata dalla Commissione, in linea con gli obiettivi di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/241, tenendo conto del contributo finanziario disponibile per l'Italia e della sua posizione geografica. Le misure mireranno a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e la domanda di energia.

    (61)Le misure connesse alla transizione verde, compresa la biodiversità, contenute nel PRR modificato e nel capitolo dedicato al piano REPowerEU hanno un impatto duraturo in quanto mirano a cambiamenti strutturali volti a ridurre la dipendenza complessiva dell'Italia dai combustibili fossili e ad aumentare il risparmio energetico attraverso il passaggio alle tecnologie verdi, in particolare quelle relative alle fonti energetiche rinnovabili, allo stoccaggio dell'energia, all'efficienza energetica e alla decarbonizzazione industriale. Di conseguenza, contribuiscono anche al conseguimento degli obiettivi del 2030-2050 e dell'obiettivo della neutralità climatica dell'UE entro il 2050.

    Contributo alla transizione digitale

    (62)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera f), e all'allegato V, criterio 2.6, del regolamento (UE) 2021/241, il PRR modificato prevede misure che contribuiscono in ampia misura (Rating A) alla transizione digitale o ad affrontare le sfide che ne conseguono. Le misure a sostegno degli obiettivi digitali rappresentano un importo pari al 25,6 % della dotazione totale del PRR modificato, stando ai calcoli effettuati secondo la metodologia di cui all'allegato VII di detto regolamento.

    (63)Includendo misure quali Rafforzamento smart grid e Rete di trasmissione intelligente, il capitolo dedicato al piano REPowerEU è in grado di contribuire alla transizione digitale e al superamento delle sfide che ne derivano. Il PRR modificato comporta modifiche che ridimensionano l'ambizione delle missioni 1, 3 e 4, con conseguente diminuzione del contributo agli obiettivi digitali rispetto al piano iniziale. Il ridimensionamento è tuttavia controbilanciato da un innalzamento dell'ambizione nella missione 6. A norma dell'articolo 21 quater, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2021/241, le riforme e gli investimenti che figurano nel capitolo dedicato al piano REPowerEU non devono essere presi in considerazione per il calcolo della dotazione totale del piano ai fini dell'applicazione del requisito dell'obiettivo digitale stabilito da detto regolamento. Il contributo alla transizione digitale apportato dal piano per la ripresa e la resilienza modificato dell'Italia (escluso il capitolo dedicato al piano REPowerEU) ammonta a 46 872 000 000 EUR.

    Impatto duraturo

    (64)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera g), e all'allegato V, criterio 2.7, del regolamento (UE) 2021/241, il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU è in ampia misura (Rating A) in grado di avere un impatto duraturo sull'Italia.

    (65)Il PRR modificato non riduce l'ambizione del piano iniziale nel suo complesso. Tiene conto dell'impatto prolungato della crisi COVID-19, dell'inflazione e delle perturbazioni delle catene di approvvigionamento, nonché di alcune difficoltà giuridiche o tecniche impreviste o della disponibilità di alternative migliori per l'attuazione di alcune misure, modificandole conformemente all'articolo 21, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241. Il PRR modificato accresce l'ambizione delle misure esistenti a seguito dell'aumento del contributo finanziario e comprende un capitolo dedicato al piano REPowerEU. Si prevede che le misure avranno effetti positivi duraturi sull'economia italiana e ne promuoveranno ulteriormente la transizione verde e digitale.

    Monitoraggio e attuazione

    (66)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera h), e all'allegato V, criterio 2.8, del regolamento (UE) 2021/241, le modalità, compresi il calendario, i traguardi e gli obiettivi previsti, e i relativi indicatori, proposte nel PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU sono adeguate (Rating A) per garantire un monitoraggio e un'attuazione efficaci del PRR.

    (67)Il PRR modificato presentato dall'Italia non modifica il sistema di governance multilivello per l'attuazione e il monitoraggio del PRR. Le modalità sono considerate tuttora adeguate a garantire un monitoraggio e un'attuazione efficaci del PRR, inclusi il calendario, i traguardi e gli obiettivi previsti, e i relativi indicatori. La natura e l'entità delle modifiche proposte del PRR dell'Italia non incidono sulla precedente valutazione dell'efficacia del monitoraggio e dell'attuazione del PRR, dichiarata positiva nella decisione di esecuzione del Consiglio del 19 settembre 2023. I traguardi e gli obiettivi che accompagnano le misure modificate, compresi quelli del capitolo dedicato al piano REPowerEU, sono chiari e realistici; gli indicatori proposti per tali traguardi e obiettivi sono pertinenti, accettabili e solidi. Traguardi e obiettivi sono pertinenti anche per le misure già completate che sono ammissibili a norma dell'articolo 17, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241. Il conseguimento soddisfacente di questi traguardi e obiettivi nel tempo è il presupposto necessario per giustificare una richiesta di erogazione. 

    Costi

    (68)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera i), e all'allegato V, criterio 2.9, del regolamento (UE) 2021/241, la giustificazione fornita nel PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU in merito all'importo dei costi totali stimati del PRR è in misura moderata (Rating B) ragionevole e plausibile, è in linea con il principio dell'efficienza in termini di costi ed è commisurata all'impatto nazionale atteso a livello economico e sociale.

    (69)L'importo dei costi totali stimati del PRR modificato è in linea con la natura e la tipologia delle riforme e degli investimenti previsti. Di conseguenza, per la maggior parte delle misure previste dal PRR modificato le stime dei costi sono considerate ragionevoli e plausibili. L'Italia ha fornito informazioni e prove sufficienti del fatto che l'importo dei costi totali stimati non è coperto da finanziamenti dell'Unione esistenti o previsti. Infine, l'importo dei costi totali stimati del PRR modificato è in linea con il principio dell'efficienza in termini di costi e commisurato all'impatto nazionale atteso a livello economico e sociale. Per il PRR modificato è pertanto giustificato il Rating B.

    Coerenza del PRR

    (70)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera k), e all'allegato V, criterio 2.11, del regolamento (UE) 2021/241, il PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU prevede misure per l'attuazione di riforme e progetti di investimento pubblico che rappresentano in ampia misura (rating A) azioni coerenti.

    (71)Le modifiche del PRR riguardano tutte e sei le missioni esistenti e comprendono una missione supplementare, il capitolo dedicato al piano REPowerEU. Le modifiche apportate ai capitoli esistenti non alterano la coerenza generale del piano, tenuto conto del modo in cui le missioni si rafforzano reciprocamente e sono complementari, in particolare quelle relative alle transizioni verde e digitale e al nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU. I nuovi investimenti e le nuove riforme, compresi quelli di cui al capitolo dedicato al piano REPowerEU, sono complementari alle misure già previste dal PRR. Questi nuovi investimenti e riforme e quelli la cui ambizione è stata aumentata si rafforzano reciprocamente e sono complementari.

    Altri criteri di valutazione

    (72)La Commissione ritiene che le modifiche presentate dall'Italia non incidano sulla valutazione positiva del PRR espressa nella decisione di esecuzione [ST 10160/21; ST 10160/21 ADD 1 REV 2] del Consiglio, del 13 luglio 2021, relativa all'approvazione della valutazione del PRR dell'Italia, per quanto riguarda la pertinenza, l'efficacia, l'efficienza e la coerenza del PRR rispetto ai criteri di valutazione di cui all'articolo 19, paragrafo 3, lettera j), del regolamento (UE) 2021/241.

    Parità

    (73)Rimane valida la descrizione precedente della parità di genere e delle pari opportunità per tutti. L'Italia ha spiegato che diverse misure modificate e aggiunte al PRR, anche nell'ambito del capitolo dedicato al piano REPowerEU, dovrebbero avere un impatto positivo sull'inclusione socioeconomica e sulle pari opportunità per tutti.

    Processo di consultazione

    (74)Il PRR modificato dell'Italia comprende una sintesi del processo di consultazione svolto per la sua preparazione e attuazione. Nella preparazione del piano modificato l'Italia ha svolto consultazioni mirate con le parti sociali, i portatori di interessi, le autorità regionali e locali e altri gruppi politici in merito alle intenzioni generali riguardanti le modifiche del PRR, compreso il capitolo dedicato al piano REPowerEU. Nella documentazione di presentazione l'Italia ha fornito dettagli sui portatori di interessi consultati, ha spiegato l'esito di tale consultazione complementare mirata e ha illustrato in che modo i contributi ricevuti dai portatori di interessi sono stati presi in considerazione in una fase iniziale, anche per le misure contenute nel capitolo dedicato al piano REPowerEU.

    (75)Per garantire la titolarità dei soggetti interessati, è essenziale coinvolgere tutte le autorità locali e tutti i portatori di interessi, comprese le parti sociali, durante l'intera fase di attuazione degli investimenti e delle riforme inclusi nel PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU.

    Valutazione positiva

    (76)A seguito della valutazione positiva, da parte della Commissione, del PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU, con cui si constata il rispetto dei criteri di valutazione di cui al regolamento (UE) 2021/241, conformemente all'articolo 20, paragrafo 2, e all'allegato V dello stesso regolamento, è opportuno stabilire le riforme e i progetti di investimento necessari per l'attuazione del PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU, i traguardi, gli obiettivi e gli indicatori pertinenti nonché l'importo messo a disposizione dall'Unione sotto forma di sostegno finanziario non rimborsabile per l'attuazione del PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU.

    Contributo finanziario

    (77)I costi totali stimati del PRR modificato dell'Italia comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU ammontano a 194 415 951 466 EUR. Poiché l'importo dei costi totali stimati del PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU è superiore al contributo finanziario massimo aggiornato disponibile per l'Italia, il contributo finanziario calcolato in conformità all'articolo 11 assegnato al PRR modificato dell'Italia comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU dovrebbe essere pari all'importo totale del contributo finanziario disponibile per detto PRR modificato comprendente il capitolo dedicato al piano REPowerEU, ovvero 69 023 756 552 EUR. 

    (78)Conformemente all'articolo 21 bis, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2021/241, il 7 agosto 2023 l'Italia ha presentato una domanda di assegnazione dei proventi di cui all'articolo 21 bis, paragrafo 1, di detto regolamento, la cui ripartizione tra gli Stati membri è stabilita sulla base degli indicatori definiti nella metodologia di cui all'allegato IV del regolamento (UE) 2021/241. I costi totali stimati delle misure di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettere da b) a f), previste dal capitolo dedicato al piano REPowerEU ammontano a 10 757 950 000 EUR. Poiché tale importo è superiore alla quota di assegnazione disponibile per l'Italia, il sostegno finanziario supplementare non rimborsabile disponibile per l'Italia dovrebbe essere pari alla quota di assegnazione, ovvero 2 755 867 236 EUR.

    (79)Il contributo finanziario totale disponibile per l'Italia dovrebbe essere pari a 71 779 623 788 EUR.

    Prefinanziamento del piano REPowerEU

    (80)L'Italia ha chiesto i seguenti finanziamenti per l'attuazione del capitolo dedicato al piano REPowerEU: 2 755 867 236 EUR dai proventi del sistema di scambio di quote di emissioni ai sensi della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.

    (81)In relazione a tali importi, conformemente all'articolo 21 quinquies del regolamento (UE) 2021/241, il 23 novembre 2023 l'Italia ha chiesto un prefinanziamento pari al 20 % del finanziamento richiesto. Compatibilmente con le risorse disponibili, tale prefinanziamento dovrebbe essere messo a disposizione dell'Italia subordinatamente all'entrata in vigore e in conformità dell'accordo che deve essere concluso tra la Commissione e l'Italia a norma dell'articolo 23, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241 ("accordo di finanziamento").

    (82)È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione di esecuzione ST 10160/21; ST 10160/21 ADD 1 REV 2 del Consiglio, del 13 luglio 2021, relativa all'approvazione della valutazione del PRR dell'Italia. Per motivi di chiarezza è opportuno sostituire integralmente l'allegato di detta decisione di esecuzione,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    La decisione di esecuzione (UE) [ST 10160/21; ST 10160/21 ADD 1 REV 2] è così modificata:

    1) l'articolo 1 è sostituito dal seguente:

    "Articolo 1

    Approvazione della valutazione del PRR

    È approvata la valutazione del PRR modificato dell'Italia sulla base dei criteri di cui all'articolo 19, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/241. Nell'allegato della presente decisione figurano le riforme e i progetti di investimento previsti dal PRR, le modalità e il calendario per il monitoraggio e l'attuazione del PRR, compresi i pertinenti traguardi e obiettivi e i traguardi e gli obiettivi supplementari connessi all'erogazione del prestito, gli indicatori rilevanti relativi al loro conseguimento e le modalità per dare alla Commissione pieno accesso ai dati pertinenti sottostanti.";

    2) all'articolo 2, i paragrafi 1 e 2 sono sostituiti dai seguenti:

    "1. L'Unione mette a disposizione dell'Italia un contributo finanziario sotto forma di sostegno non rimborsabile pari a 71 779 623 788 EUR 6 . Tale contributo include:

    1.un importo di 47 925 096 762 EUR, che dev'essere disponibile per essere impegnato giuridicamente entro il 31 dicembre 2022;

    2.un importo di 21 098 659 790 EUR, che dev'essere disponibile per essere impegnato giuridicamente dal 1º gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2023;

    3.un importo di 2 755 867 236 EUR 7 in conformità dell'articolo 21 bis, paragrafo 6, del regolamento (UE) 2021/241, assegnato esclusivamente per le misure di cui all'articolo 21 quater di detto regolamento, ad eccezione delle misure di cui all'articolo 21 quater, paragrafo 3, lettera a);

    2. La Commissione mette a disposizione dell'Italia il contributo finanziario dell'Unione in rate conformemente all'allegato della presente decisione. È messo a disposizione a titolo di prefinanziamento a norma dell'articolo 13 del regolamento (UE) 2021/241 un importo di 8 954 466 787 EUR.

    È messo a disposizione a titolo di prefinanziamento a norma dell'articolo 21 quinquies del regolamento (UE) 2021/241 un importo di 551 173 447 EUR. Tale prefinanziamento può essere versato dalla Commissione in uno o due pagamenti.

    Il prefinanziamento e le rate possono essere versati dalla Commissione in una o più tranche. L'entità delle tranche è subordinata alla disponibilità dei finanziamenti.".

    Articolo 2
    Destinatario

    La Repubblica italiana è destinataria della presente decisione.

    Fatto a Bruxelles, il

       Per il Consiglio

       Il presidente

    (1)    GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17.
    (2)    ST 10160/21; ST 10160/21 ADD 1 REV 2
    (3)    Tale importo corrisponde alla dotazione finanziaria al netto della quota proporzionale dell'Italia delle spese di cui all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, calcolata secondo la metodologia di cui all'articolo 11 di tale regolamento.
    (4)    Tale importo corrisponde alla dotazione finanziaria al netto della quota proporzionale dell'Italia delle spese di cui all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, calcolata secondo la metodologia di cui all'articolo 11 di tale regolamento.
    (5)    Regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020, relativo all'istituzione di un quadro che favorisce gli investimenti sostenibili e recante modifica del regolamento (UE) 2019/2088 (GU L 198 del 22.6.2020, pag. 13).
    (6)    Tale importo corrisponde alla dotazione finanziaria al netto della quota proporzionale dell'Italia delle spese di cui all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, calcolata secondo la metodologia di cui all'articolo 11 di tale regolamento.
    (7)    Tale importo corrisponde alla dotazione finanziaria al netto della quota proporzionale dell'Italia delle spese di cui all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, calcolata secondo la metodologia di cui all'articolo 11 di tale regolamento.
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    Bruxelles, 24.11.2023

    COM(2023) 765 final

    ALLEGATO

    della

    Proposta di DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO

    che modifica la decisione di esecuzione (UE) (ST 10160/21; ST 10160/21 ADD 1 REV 2),


    del 13 luglio 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e

    la resilienza dell'Italia





    {SWD(2023) 392 final}


    ALLEGATO

    1.Descrizione delle riforme e degli investimenti

    A.MISSIONE 1 COMPONENTE 1 -

    Asse 1 - Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione. L'asse 1 della componente M1C1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) contempla misure volte a migliorare la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (PA) e si articola in sette investimenti e tre riforme. Gli investimenti sono diretti in particolare a: i) razionalizzare e consolidare le infrastrutture digitali esistenti della PA; ii) promuovere la diffusione del cloud computing, iii) con particolare attenzione all'armonizzazione e all'interoperabilità delle piattaforme e dei servizi di dati, la realizzazione del principio una tantum e l'accessibilità dei dati tramite un catalogo centrale di "connettori automatici" (cosiddette API - Application Programming Interface); iv) migliorare la disponibilità, l'efficienza e l'accessibilità di tutti i servizi pubblici digitali con l'obiettivo di incrementarne il livello di adozione e soddisfazione degli utenti, v) rafforzando le difese dell'Italia contro i rischi derivanti dalla criminalità informatica e vi) rafforzando la trasformazione digitale delle grandi amministrazioni centrali; vii) colmare il divario digitale potenziando le competenze digitali dei cittadini. Le riforme comprese in questo asse sono volte a i) semplificare e velocizzare le procedure di acquisto di servizi TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) per la PA; ii) sostenere la trasformazione digitale della PA e iii) rimuovere gli ostacoli che frenano l'adozione del cloud nelle amministrazioni pubbliche e semplificare le procedure per lo scambio di dati tra le amministrazioni.

    Gli investimenti e le riforme previste sotto questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese 2019 e 2020 rivolte all'Italia in ordine alla necessità di "migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione, in particolare investendo nelle competenze dei dipendenti pubblici, accelerando la digitalizzazione e aumentando l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3) e "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su […] un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3).

    Asse 2 - Giustizia. Il sistema della giustizia italiana funziona molto a rilento rispetto ad altri Stati membri in termini di tempi processuali, come evidenzia l'ultima relazione della Commissione europea per l'efficacia della giustizia (CEPEJ). L'asse 2 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a rendere il sistema giudiziario più efficiente riducendo la durata dei procedimenti e avvicinando l'Italia alla media dell'UE. Questa componente intende rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese indirizzate all'Italia nel 2020 e 2019 di ridurre la durata dei processi civili e migliorare l'efficacia della lotta contro la corruzione (raccomandazioni specifiche per paese 2019, punto 4, e 2020, punto 4). La digitalizzazione del sistema giudiziario è poi un fattore importante anche per la transizione digitale.

    Asse 3 - Pubblica Amministrazione. L'asse 3 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a riformare la pubblica amministrazione e a sviluppare la capacità amministrativa. L'Italia si posiziona sotto la media UE-27 quanto a efficacia amministrativa e fiducia nel governo. La riforma della pubblica amministrazione ha risentito di un grave vuoto attuativo delle riforme promosse dall'alto e di uno scarso riconoscimento e limitata diffusione di preziose innovazioni promosse dal basso. La capacità amministrativa è molto debole. Devono proseguire gli sforzi per rafforzare la capacità di pianificazione strategica, i meccanismi di monitoraggio e valutazione e un processo decisionale basato su dati probanti. Obiettivo principale di questa componente è sviluppare la capacità amministrativa della PA a livello centrale e locale, tanto in termini di capitale umano (selezione, competenze, carriere) che di semplificazione delle procedure amministrative. Questa sezione presenta la strategia strutturale generale delle risorse umane, dai processi di selezione ai percorsi di carriera. La riforma comprende anche azioni di semplificazione delle procedure. La componente 1 della missione 1 contempla investimenti in nuovi strumenti digitali e azioni rafforzate nel campo dell'apprendimento permanente. Questa componente intende rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese indirizzate all'Italia nel 2020 e 2019 di migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3, e raccomandazione specifica per paese 2020, punto 4).

    Asse 4 - Appalti pubblici e tempi di pagamento della PA. L'asse 4 della componente M1C1 del PNRR contempla misure volte a riformare certi aspetti chiave delle norme in materia di appalti pubblici e concessioni e a ridurre i tempi di pagamento delle PA a livello centrale, regionale e locale, e dei sistemi sanitari regionali. Obiettivo principale della riforma è snellire la disciplina degli appalti pubblici, accrescere la certezza del diritto per le imprese e velocizzare l'iter di affidamento mantenendo le garanzie procedurali di trasparenza e parità di trattamento. Queste riforme sostengono pertanto la realizzazione nei tempi delle infrastrutture e dei progetti finanziati dal piano.

    Asse 5 - Misure di bilancio strutturali (fiscalità e spesa pubblica). L'asse 5 della componente M1C1 del PNRR contempla una serie di riforme dirette ad assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 1). Sul versante delle entrate le riforme sono volte a migliorare la struttura di prelievo, incentivare la tax compliance e contrastare l'evasione fiscale al fine di ridurre i costi per l'adempimento a carico del contribuente e aumentare il gettito del bilancio pubblico, contribuendo a migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche. Sul versante della spesa le riforme sono volte a migliorare l'efficienza della spesa pubblica sia a livello centrale rafforzando l'attuale quadro di revisione annuale della spesa, sia a livello subnazionale portando a compimento la riforma delle relazioni in materia di bilancio tra i vari livelli di governo.

    A.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Asse 1 - Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

    Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

    Obiettivo di questo investimento è garantire che i sistemi, i dataset e le applicazioni della PA siano ospitati in data center altamente affidabili, con elevati standard di qualità per quanto riguarda la sicurezza, la capacità elaborativa, la scalabilità, l'interoperabilità europea e l'efficienza energetica. A tal fine l'investimento prevede la creazione di una infrastruttura cloud nazionale all'avanguardia, pienamente ridondante e ibrida (cosiddetto "Polo Strategico Nazionale", PSN), la certificazione di alternative di cloud pubblico, sicure e scalabili, e la migrazione dei dati e degli applicativi informatici delle singole amministrazioni verso un ambiente cloud.

    Ci si aspetta che la nuova infrastruttura PSN sia gestita da un fornitore di tecnologie selezionato con gara d'appalto europea e progettata nel rispetto degli standard di interoperabilità definiti a livello europeo a immagine dell'iniziativa Gaia-X, per permettere il libero scambio di dati non personali tra i vari Stati membri interconnettendone i modelli nazionali di cloud. Ci si aspetta che requisiti analoghi siano applicati anche per la preselezione di fornitori di cloud pubblico.

    Ci si aspetta che la migrazione dei dati e delle applicazioni delle PA verso il PSN o sul cloud pubblico di operatori di mercato certificati sia in funzione dei requisiti di performance e scalabilità e della sensibilità dei dati definiti dalle singole amministrazioni e che ciascuna di esse mantenga la propria autonomia nello sviluppo delle applicazioni e nella gestione dei dati.

    Investimento 1.3 - Dati e interoperabilità

    Obiettivo di questo investimento è garantire la piena interoperabilità dei dataset principali e dei servizi delle pubbliche amministrazioni centrali e locali.

    La misura prevede lo sviluppo di una Piattaforma Digitale Nazionale Dati che dovrà garantire l'interoperabilità dei dataset tramite un catalogo centrale di "connettori automatici" (le cosiddette API - Application Programming Interface) consultabili da tutte le amministrazioni centrali e locali (investimento 1.3.1). Una volta implementata, la piattaforma garantirà l'interoperabilità dei dataset tramite un catalogo di API condiviso. La piattaforma dovrà essere del tutto conforme al diritto UE.

    Inoltre la misura istituirà un Single Digital Gateway in conformità del regolamento (UE) 2018/1724, che aiuterà le amministrazioni centrali e pubbliche a ristrutturare procedure di particolare rilevanza e consentirà la realizzazione del principio una tantum (investimento 1.3.2).

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Obiettivo di questo investimento è rafforzare le difese dell'Italia contro i rischi derivanti dalla criminalità informatica, a partire dall'attuazione di un "Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica" PSNC), in linea con i requisiti di sicurezza della direttiva (UE) 2016/1148 sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (direttiva NIS), e tramite il rafforzamento delle capacità tecniche nazionali di difesa cyber in materia di valutazione e audit continuo del rischio.

    La misura prevede lo sviluppo di un sistema integrato all'avanguardia fra le diverse entità del paese e lo collega a livello internazionale con partner e fornitori di tecnologia affidabili. Gli investimenti sono organizzati su quattro aree di intervento principali: i) sono rafforzati i presidi di front-line per la gestione degli alert e degli eventi a rischio intercettati verso la PA e le imprese di interesse nazionale; ii) sono costruite o rese più solide le capacità di valutazione e audit della sicurezza degli apparati elettronici e delle applicazioni utilizzati per l'erogazione di servizi critici da parte di soggetti che esercitano una funzione essenziale; iii) si investe nell'immissione di nuovo personale nelle aree di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria dedicate alla prevenzione e investigazione del crimine informatico; iv) sono irrobustiti gli asset e le unità cyber incaricate della protezione della sicurezza nazionale e della risposta alle minacce cyber.

    Investimento 1.7 - Competenze digitali di base

    Obiettivo di questo investimento è ridurre la quota di popolazione attualmente a rischio di esclusione digitale varando l'iniziativa "Servizio Civile Digitale", una rete di giovani volontari provenienti da contesti diversi di tutta Italia che aiuteranno gli utenti a rischio di esclusione digitale con servizi di facilitazione ed educazione affinché acquisiscano e migliorino le competenze digitali (investimento 1.7.1), e rafforzando il network esistente di "centri di facilitazione digitale" (investimento 1.7.2).

    I centri di facilitazione digitale sono punti di accesso fisico, solitamente presso biblioteche, scuole e centri sociali, che offrono formazioni in presenza e online per l'acquisizione di competenze digitali, in modo da sostenere efficacemente l'inclusione digitale. L'iniziativa fa leva su esperienze regionali di successo e mira a diffondere capillarmente questi centri sul territorio nazionale. Pur essendone attivi già 600, la loro presenza dovrà essere potenziata con attività di formazione dedicate e nuove attrezzature per raggiungere l'obiettivo generale di 2 400 nuovi punti di accesso in tutta Italia e formare oltre 2 000 000 di utenti a rischio di esclusione digitale. Dei futuri 3 000 centri, circa 1 200 dovranno concentrarsi nel Mezzogiorno. 

    L'iniziativa "Servizio Civile Digitale" si dispiega su tre anni per raggiungere in modo incrementale gli obiettivi seguenti: i) pubblicazione di tre avvisi annuali per il Servizio civile digitale (SCD) rivolto agli enti non profit accreditati presso l'Albo del Servizio civile universale; ii) sviluppo di capacità degli enti non profit che partecipano all'avviso annuale SCD e varo di progetti di facilitazione digitale e di educazione digitale; iii) formazione ed esperienza sul territorio in progetti di SCD per circa 8 300 volontari; realizzazione di 700 000 iniziative di facilitazione digitale e/o di educazione digitale che coinvolgano i cittadini, sviluppate nell'ambito di progetti di SCD in cui saranno impegnati 8 300 volontari.

    Riforma 1.1 - Processo di acquisto TIC

    Obiettivo di questa riforma è fare in modo che la PA possa acquistare soluzioni TIC più rapidamente e efficacemente, semplificando e velocizzando il processo di acquisto di servizi e prodotti TIC.

    La riforma si concreta in tre azioni. Primo, sarà creato un database unico contenente una white list di operatori economici accreditati a fornire beni e servizi alle pubbliche amministrazioni e sarà introdotta un'infrastruttura tecnologica dedicata per la certificazione dei fornitori. Secondo, sarà adottato un approccio semplificato (fast track) per gli acquisti in ambito PNRR. Terzo, sarà creato un servizio digitale di approvvigionamento pubblico che i) includa soltanto la lista dei fornitori certificati (gli operatori economici possono in qualsiasi momento fare domanda di certificazione ai sensi dell'articolo 64 della direttiva 2014/24/UE); ii) consenta una selezione veloce dei fornitori che soddisfano una determinata esigenza (es. mediante configuratore); iii) consenta un'esperienza utente intuitiva per le amministrazioni (es. chiara descrizione dei servizi offerti, valutazione comparativa dei fornitori). L'intera struttura si avvarrà delle competenze di Consip, società pubblica italiana per gli acquisti della PA.

    Riforma 1.2 - Supporto alla trasformazione

    Obiettivo di questa riforma è sostenere la trasformazione digitale di tutte le amministrazioni pubbliche, centrali e locali, mediante l'istituzione di un ufficio ad hoc per la trasformazione digitale della PA. Tale ufficio sarà costituito da un pool temporaneo di risorse per le competenze tecnologiche che orchestrerà e sosterrà la migrazione e la negoziazione centralizzata di "pacchetti" di supporto esterno certificato. Inoltre la misura prevede l'istituzione di una nuova società dedicata a Software development & operations management per sostenere l'aggiornamento digitale delle amministrazioni centrali. L'ufficio per la trasformazione supporterà in particolare le amministrazioni nella realizzazione degli investimenti da 1.1 a 1.7 ricompresi in questa componente e anche degli investimenti e delle riforme per la digitalizzazione del servizio sanitario comprese nella missione 6.

    Riforma 1.3 - Cloud first e interoperabilità

    Obiettivo di questa riforma è eliminare gli ostacoli all'adozione del cloud e razionalizzare gli adempimenti burocratici che rallentano le procedure di scambio dei dati tra le pubbliche amministrazioni, introducendo una serie di obblighi e incentivi intesi a facilitare la migrazione al cloud e a rimuovere i vincoli procedurali a un'adozione diffusa dei servizi digitali.

    La riforma comporterà tre linee di azione. Primo, considerando che la migrazione al cloud ridurrà i costi TIC delle amministrazioni, dopo un "periodo di grazia" predefinito (es. tre anni dopo l'avvio della trasformazione) saranno previsti disincentivi per le amministrazioni che non avranno effettuato la migrazione.

    Secondo, nell'intento di incentivare la migrazione saranno anche riviste le attuali regole di contabilità applicabili ai costi dei servizi cloud. Poiché la migrazione al cloud comporta al momento trasferimenti da capex (spese in conto capitale) a opex (spese operative), occorrerà rivedere le regole di contabilità applicabili ai costi di servizi cloud che attualmente disincentivano la migrazione.

    Terzo, saranno riviste le norme relative all'interoperabilità dei dati, conformemente alle disposizioni sugli open data e sul trattamento dei dati personali, e saranno snellite le attuali procedure di scambio dei dati tra pubbliche amministrazioni per semplificarne gli aspetti procedurali e velocizzare l'interoperabilità delle banche dati. Inoltre sarà rivisto e integrato con l'Anagrafe della Popolazione residente (ANPR) il domicilio digitale individuale per permettere corrispondenze digitali certe e sicure tra cittadini e PA.

    Asse 2 - Giustizia

    Riforma 1.4 - Giustizia civile

    L'obiettivo della riforma è incentrato principalmente sulla riduzione del tempo del giudizio civile, individuando un ampio ventaglio di interventi volti a ridurre il numero di casi presso gli uffici giudiziari semplificando le procedure esistenti, abbattendo l'arretrato e incrementando la produttività degli uffici medesimi. Per contenere l'esplosione del contenzioso presso gli uffici giudiziari occorrerà accentuare il ricorso agli strumenti alternativi per la risoluzione delle controversie, in primis l'arbitrato e la mediazione, ed è in revisione l'attuale sistema di quantificazione e recuperabilità delle spese giudiziarie. La semplificazione sarà perseguita, con riferimento al procedimento di appello, potenziando il filtro di ammissibilità, aumentando i casi in cui è competente a pronunciarsi un solo giudice, garantendo l'effettiva attuazione di tempi procedurali vincolanti. La maggiore produttività dovrà ottenersi con un sistema di monitoraggio e incentivi per il raggiungimento di prestazioni standard presso tutti gli uffici giudiziari. La riforma mira inoltre a ridurre l'arretrato nei tribunali civili mediante risorse reclutate a tempo determinato e azioni mirate, compresi sistemi di incentivi per ridurre il numero di cause pendenti.

    Riforma 1.5 - Giustizia penale

    La riforma è principalmente volta alla riduzione del tempo del giudizio penale, individuando un ampio ventaglio di interventi, semplificando le procedure esistenti e incrementando la produttività degli uffici giudiziari. La semplificazione è perseguita ampliando la possibilità di ricorso a procedure semplificate, diffondendo l'uso della tecnologia digitale, assicurando scansioni temporali stringenti dell'udienza preliminare, riesaminando il sistema delle notificazioni per renderlo più efficace. La maggiore produttività dovrà ottenersi con un sistema di monitoraggio e incentivi per il raggiungimento di prestazioni standard presso tutti gli uffici giudiziari.

    Riforma 1.6 - Insolvenza

    La riforma è intesa a digitalizzare e potenziare il processo esecutivo con meccanismi di allerta precoce pre-insolvenza e la specializzazione di organi giudiziari e pre-giudiziari per una gestione più efficiente di tutte le fasi del processo esecutivo, anche tramite la formazione e la specializzazione del personale giudiziario e amministrativo.

    Riforma 1.7 - Giustizia tributaria

    Obiettivo di questa riforma è rendere più efficace l'applicazione della legislazione tributaria e ridurre l'elevato numero di ricorsi alla Corte di Cassazione.

    Riforma 1.8 - Digitalizzazione del sistema giudiziario

    La riforma prevede l'obbligatorietà del fascicolo telematico obbligatorio e il completamento del processo civile telematico. Punta anche alla digitalizzazione del processo penale di primo grado, esclusa l'udienza preliminare. Da ultimo intende introdurre una banca dati delle decisioni civili gratuita, pienamente accessibile e consultabile conformemente alla legislazione.

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi

    Obiettivo di questo investimento è agire a breve termine sui fattori organizzativi di modo che le riforme in fase di sviluppo producano risultati più rapidamente, massimizzando le sinergie e realizzando un cambiamento epocale grazie alle risorse straordinarie previste dal piano.

    Lo strumento organizzativo, il cosiddetto "Ufficio del processo", consiste nell'istituire (o rafforzare se già esistenti) risorse a supporto dei giudici (reclutate a tempo determinato), al fine di ridurre l'arretrato e i tempi di esaurimento dei procedimenti in Italia.

    Questa misura è volta a migliorare la qualità dell'azione giudiziaria sostenendo i giudici nelle normali attività di studio, ricerca, preparazione delle bozze di provvedimenti, organizzazione dei fascicoli, e consentendo loro di concentrarsi sui compiti più complessi.

    Lo strumento organizzativo, il cosiddetto "Ufficio del processo", consiste nell'istituire (o rafforzare se già esistenti) risorse a supporto dei giudici (reclutate a tempo determinato), al fine di ridurre l'arretrato e i tempi di esaurimento dei procedimenti in Italia.

    Gli investimenti comprendono anche l'assunzione di personale tecnico e amministrativo a sostegno dell'attuazione degli obiettivi del PRR. Il personale dell'Ufficio del processo e il personale tecnico amministrativo fungeranno da ausilio per i tribunali amministrativi, civili e penali e i servizi territoriali e centrali del Ministero della Giustizia responsabili dell'attuazione del PRR. I contratti dei dipendenti avranno una durata di 3 anni, prorogabile fino al 30 giugno 2026.

    L'investimento comprende anche la formazione a supporto della transizione digitale del sistema giudiziario.

    Asse 3 - Pubblica Amministrazione

    Riforma 1.9 - Riforma del pubblico impiego e semplificazione

    Le riforme del pubblico impiego seguono un approccio a due livelli. A breve termine saranno prese misure urgenti per utilizzare al meglio i finanziamenti dell'RRF con riguardo alla governance del PNRR e all'assistenza immediata alle pubbliche amministrazioni carenti in capacità amministrativa. Questa strategia si accompagna a riforme organizzative e a una strategia delle risorse umane volta a promuovere un cambiamento epocale di tutta la PA. Nella pianificazione strategica delle risorse umane è ricompresa una serie completa di misure intese a: aggiornare i profili professionali (anche in vista della duplice transizione); riformare i meccanismi di reclutamento per renderli più mirati ed efficaci; riformare le posizioni dirigenziali di alto livello per uniformare le procedure di nomina in tutta la PA; rafforzare il legame tra apprendimento permanente e meccanismi di ricompensa o percorsi di carriera specifici; definire o aggiornare i principi etici delle pubbliche amministrazioni; rafforzare l'impegno a favore dell'equilibrio di genere; riformare la mobilità orizzontale e verticale del personale. Nella strategia delle risorse umane rientrano anche misure urgenti volte a semplificare le procedure amministrative a vantaggio di imprese e cittadini, pur nella corretta attuazione dell'RRP.

    La riforma della semplificazione prevede l'eliminazione delle autorizzazioni non giustificate da motivi imperativi di interesse generale e l'eliminazione degli adempimenti non necessari o che non utilizzano le nuove tecnologie. Inoltre attua il meccanismo del silenzio assenso e adotta un approccio di semplificazione della comunicazione e regimi uniformi condivisi con le Regioni e i Comuni.

    La riforma della semplificazione comprende gli elementi seguenti: interoperabilità delle procedure relative alle attività produttive e all'edilizia (SUAP e SUE); attuazione di indicatori comuni di performance orientati ai risultati: definizione di una serie di indicatori chiave di performance per orientare i cambiamenti organizzativi delle amministrazioni. La pubblicazione della prima relazione sugli indicatori chiave di performance sarà seguita dalla pubblicazione delle relazioni successive ogni sei mesi.

    Dovrà poi essere istituito e operativo al momento della presentazione della prima domanda di pagamento un sistema di archiviazione per monitorare l'attuazione dell'RRF.

    Riforma 1.9.1 - Riforma finalizzata ad accelerare l'attuazione della politica di coesione

    La riforma mira ad accelerare l'attuazione e l'efficienza della politica di coesione in complementarità con il PNRR e tiene conto del piano strategico della zona economica speciale unica.

    La legislazione nazionale necessita del parere della Conferenza unificata prima della sua conversione in legge, come previsto dal decreto legislativo n. 281/1997.

    A norma dell'articolo 9 del regolamento (UE) 2021/241, la riforma può essere sostenuta da altri programmi e strumenti dell'Unione, a condizione che tale sostegno non copra lo stesso costo. L'RRF non copre alcun costo della riforma.

    Investimento 1.9 - Assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità per l'attuazione del PNRR

    L'investimento consiste nell'assunzione temporanea di un pool di esperti per fornire assistenza tecnica alle amministrazioni e rafforzare la capacità amministrativa, in particolare a livello locale, per l'attuazione di progetti specifici dell'RRP in funzione delle necessità. Sono ricompresi programma di formazione di dipendenti pubblici per il rafforzamento delle capacità.

    Asse 4 - Appalti pubblici e tempi di pagamento della PA

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    La prima fase consiste nell'adozione di una prima serie di misure di semplificazione urgenti con un decreto-legge entro maggio 2021 al fine di: snellire e digitalizzare le procedure dei centri di committenza; registrare i contratti nel database dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC); istituire uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane; ridurre i tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e tra aggiudicazione dell'appalto e realizzazione dell'infrastruttura; incentivare meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie in fase di esecuzione del contratto. Entro la fine del 2021 la Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica dovrà disporre di un organico adeguato e adottare una strategia professionalizzante con sessioni di formazione a diversi livelli; saranno resi disponibili sistemi dinamici di acquisto, in linea con le direttive sugli appalti pubblici; e l'ANAC completerà l'esercizio di qualificazione delle stazioni appaltanti.

    La seconda fase consiste in una serie di modifiche del codice dei contratti pubblici da attuarsi nel secondo trimestre 2023, con azioni intese a: ridurre la frammentazione delle stazioni appaltanti; realizzare una e-platform come requisito di base per partecipare alla valutazione nazionale della procurement capacity; conferire all'ANAC il potere di riesaminare la qualificazione delle stazioni appaltanti. Obiettivo della riforma sarà anche semplificare e digitalizzare le procedure dei centri di committenza e definire criteri di interoperabilità e interconnettività. La riforma dovrà comportare inoltre una revisione della disciplina del subappalto riducendo le restrizioni contemplate dal vigente codice dei contratti pubblici.

    La riforma consiste anche nel rendere operativo il Sistema Nazionale di eProcurement entro la fine del 2023 e nell'introdurre azioni mirate, anche attraverso l'adozione di atti di diritto primario e/o derivato, per migliorare ulteriormente la qualificazione e la professionalizzazione delle stazioni appaltanti e incrementare la concorrenza (ad esempio modificando le norme applicabili in materia di finanziamento dei progetti).

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento della PA e del sistema sanitario

    L'obiettivo della riforma è ridurre i tempi di pagamento e azzerare i ritardi nei pagamenti effettuati dalla pubblica amministrazione agli operatori economici. La riforma comprende, a partire dal 2024, l'adozione di un pacchetto strutturale con azioni a livello sia centrale che locale, compresa l'entrata in vigore di atti legislativi.

    La riforma provvede affinché, entro la fine del 2025, i) le pubbliche amministrazioni a livello centrale, regionale e locale paghino entro il termine di 30 giorni e ii) le autorità sanitarie regionali entro il termine di 60 giorni. Perché la soluzione al problema dei ritardi di pagamento sia strutturale, la riforma è intesa altresì a garantire che, nel 2026, i) le pubbliche amministrazioni a livello centrale, regionale e locale continuino a pagare entro il termine di 30 giorni e ii) le autorità sanitarie regionali entro il termine di 60 giorni.

    Asse 5 - Misure di bilancio strutturali (fiscalità e spesa pubblica).

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Saranno prese diverse misure per incoraggiare l'adempimento degli obblighi fiscali e migliorare l'efficacia degli audit e dei controlli mirati, tra cui: i) la creazione della banca dati e dell'infrastruttura informatica dedicata per il rilascio della dichiarazione precompilata IVA; ii) il miglioramento della qualità della banca dati per le comunicazioni per l'adempimento spontaneo (cosiddette "lettere di compliance"), anche al fine di ridurre l'incidenza di falsi positivi, aumentando gradualmente il numero di comunicazioni inviate ai contribuenti; iii) la riforma dell'attuale legislazione per garantire sanzioni amministrative effettive contro gli esercenti privati che rifiutino il pagamento elettronico; iv) il completamento del processo di pseudonimizzazione e analisi dei big data nell'intento di rendere più efficaci l'analisi del rischio inerente alle selezioni dei contribuenti da sottoporre a controllo. Per attuare queste riforme e aumentare la capacità operativa dell'Agenzia delle Entrate, ne sarà potenziato l'organico con 4 113 unità di personale, in linea con il suo "Piano della performance 2021‑2023". Il governo avvierà inoltre un riesame delle possibili azioni per ridurre l'evasione fiscale nella forma dell'omessa fatturazione nei settori più esposti, ad esempio con incentivi mirati per i consumatori, e prenderà provvedimenti efficaci sulla base dei suoi esiti, con l'impegno ambizioso di ridurre la propensione all'evasione.

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Il piano contempla una riforma del quadro di revisione della spesa pubblica, diretta a migliorarne l'efficacia, anche rafforzando il ruolo del Ministero dell'Economia e delle Finanze e il processo di valutazione ex-post dei risultati, e ottimizzando la pratica del bilancio di genere e il green budgeting. Il piano contempla anche l'impegno a intraprendere, sulla base del quadro giuridico esistente, una revisione annuale della spesa nel periodo 2023-2025, che consenta risparmi di bilancio diretti a sostenere le finanze pubbliche e/o a finanziare una riforma fiscale o riforme della spesa pubblica favorevoli alla crescita.

    Riforma 1.14 - Riforma del quadro fiscale subnazionale

    La riforma consiste nel completamento del federalismo fiscale previsto dalla legge 42 del 2009, con l'obiettivo di migliorare la trasparenza delle relazioni fiscali tra i diversi livelli di governo, assegnare le risorse alle amministrazioni subnazionali sulla base di criteri oggettivi e incentivare un uso efficiente delle risorse medesime. La riforma dovrà definire in particolare i parametri applicabili e attuare il federalismo fiscale per le regioni a statuto ordinario, le province e le città metropolitane.

    Riforma 1.15 - Riforma delle norme di contabilità pubblica

    La riforma mira a colmare il divario con gli standard contabili europei tramite l'attuazione di un sistema unico di contabilità basato sul principio accrual per il settore pubblico. L'obiettivo è portare a compimento il quadro concettuale di riferimento per un sistema unico di contabilità accrual secondo i criteri qualitativi definiti da Eurostat, gli standard di contabilità accrual e il piano dei conti multidimensionale. Dovrà integrare la riforma il primo ciclo di formazione per la transizione al nuovo assetto contabile accrual per i rappresentanti di 18 000 enti pubblici.

    Investimento 1.10 - Sostegno alla qualificazione e eProcurement

    Nel quadro della Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici, l'investimento istituirà una funzione di sostegno agli appalti che consentirà alle stazioni appaltanti di soddisfare i requisiti di cui all'allegato II.4 del codice dei contratti pubblici e le accompagnerà nel processo di eProcurement mediante il sostegno all'acquisizione di competenze digitali e la fornitura di assistenza tecnica nell'adozione della digitalizzazione degli appalti pubblici, compreso l'uso di sistemi dinamici di acquisizione.

    A.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi 
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi 
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M1C1-1

    Riforma 1.1 - Processo di acquisto TIC

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.1 "Processo di acquisto TIC"

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto-legge per la riforma del processo di acquisto TIC

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Gli atti giuridici necessari devono comprendere gli interventi legislativi di cui al "Decreto-Legge Semplificazioni", che stipulano quanto segue:

    i) la possibilità di ricorrere alla procedura di cui all'articolo 48, comma 3, del codice dei contratti pubblici, anche per contratti superiori alle soglie di cui all'articolo 35 dello stesso codice, per acquisti relativi a beni e servizi informatici, in particolare quelli basati sulla tecnologia cloud, come pure servizi per la connettività, finanziati in tutto o in parte con le risorse erogate per l'attuazione dei progetti del PNRR;

    ii) l'interoperabilità tra le diverse banche dati gestite dagli organismi di certificazione che intervengono nel processo di verifica dei requisiti di cui all'articolo 80 del codice dei contratti pubblici;

    iii) l'istituzione di un fascicolo virtuale dell'operatore economico in cui figurano i dati per la verifica dell'assenza di motivi di esclusione di cui all'articolo 80 e che consente la stesura di una "white list" di operatori per i quali la verifica è già stata effettuata.

    M1C1-2

    Riforma 1.3 - Cloud first e interoperabilità

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.3 "Cloud first e interoperabilità"

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto-legge per la riforma cloud first e interoperabilità

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Gli atti giuridici necessari devono comprendere:

    gli atti normativi di esecuzione riguardanti in particolare i) il regolamento AgID (Agenzia per l'Italia digitale) relativo al Polo Strategico Nazionale (di cui all'articolo 33-septies del decreto-legge n. 179/212) e ii) le linee guida AgID sull'interoperabilità (di cui agli articoli 50 e 50-ter del Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD)).

    Modifiche dell'articolo 50 del CAD:

    i) abolizione dell'obbligo di concludere accordi quadro per le amministrazioni che accedono alla Piattaforma Digitale Nazionale Dati;

    ii) chiarimenti relativi agli aspetti della privacy; il trasferimento dei dati da un sistema informativo a un altro non modifica la titolarità dei dati e il loro trattamento, fatte salve le responsabilità delle pubbliche amministrazioni che ricevono e trattano i dati in qualità di responsabili autonomi del trattamento.

    Modifiche del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 445/2000 in materia di accesso ai dati:

    i) abrogazione dell'autorizzazione necessaria per l'accesso diretto ai dati;

    ii) soppressione del riferimento agli accordi quadro nell'articolo 72.

    Modifiche dell'articolo 33‑septies del decreto-legge 179/2012:

    i) introducono la possibilità per l'AgID di disciplinare mediante i regolamenti relativi a Centri Elaborazione Dati (CED) e cloud i termini e i metodi con cui le pubbliche amministrazioni devono effettuare le migrazioni dei CED;

    ii) introducono sanzioni da comminare in caso di mancato rispetto dell'obbligo di migrare verso il cloud.

    M1C1-3

    Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

    Traguardo

    Completamento del Polo Strategico Nazionale (PSN)

    Relazione sulla diffusione del cloud da parte del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD)

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La piena realizzazione dell'intero progetto si ritiene completata quando tutte le amministrazioni pubbliche interessate avranno portato a termine il trasferimento dei rack individuati verso il Polo Strategico Nazionale (PSN) e sarà stata effettuata con successo la verifica di quattro centri dati, consentendo l'avvio del processo di migrazione delle serie di dati e delle applicazioni di specifiche pubbliche amministrazioni verso il PSN.

    M1C1-4

    Investimento 1.3.1 - Piattaforma Digitale Nazionale Dati

    Traguardo

    Piattaforma Digitale Nazionale Dati operativa

    Relazione del Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale (MITD) che dimostri il lancio della Piattaforma Digitale Nazionale Dati

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La piattaforma deve consentire alle agenzie di:

    - pubblicare le rispettive interfacce per programmi applicativi (API) sul catalogo API della piattaforma;

    - redigere e firmare accordi sull'interoperabilità digitale attraverso la piattaforma;

    - autenticare e autorizzare l'accesso alle API utilizzando le funzionalità della piattaforma;

    - convalidare e valutare la conformità al quadro nazionale in materia di interoperabilità.

    M1C1-5

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Istituzione della nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale

    Atto amministrativo di istituzione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Il traguardo deve essere conseguito mediante 1) la conversione in legge del decreto-legge che istituisce l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, attualmente in fase avanzata di elaborazione; 2) la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) contenente il regolamento interno dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

    M1C1-6

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Dispiego iniziale dei servizi nazionali di cybersicurezza

    Relazione che illustra l'architettura completa dei servizi nazionali di cybersicurezza

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Il traguardo deve essere conseguito con la definizione dell'architettura dettagliata dell'intero ecosistema della cybersicurezza nazionale (ossia un centro nazionale di condivisione e di analisi delle informazioni (ISAC), una rete di squadre di pronto intervento informatico (CERT), un HyperSOC nazionale, il calcolo ad alte prestazioni integrato dagli strumenti di intelligenza artificiale/apprendimento automatico (AI/ML) per analizzare gli incidenti di cybersicurezza di portata nazionale).

    M1C1-7

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Avvio della rete dei laboratori di screening e certificazione della cybersicurezza

    Documentazione fornita a dimostrazione dei processi e delle procedure individuati da condividere tra i laboratori e relazione fornita a dimostrazione dell'attivazione di almeno un laboratorio

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Il traguardo deve essere conseguito mediante:

    i) l'individuazione, da parte dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, dei luoghi in cui sorgeranno i laboratori e i centri di screening e certificazione, i profili degli esperti da assumere, la piena definizione dei processi e delle procedure da condividere tra laboratori;

    ii) l'attivazione di un laboratorio.

    Le attività create per l'istituzione e l'attivazione dei laboratori di esame devono essere oggetto di supervisione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) in collaborazione con il Centro di Valutazione e Certificazione Nazionale (CVCN) della cybersicurezza, integrati con il centro di valutazione (CV) dai Ministeri dell'Interno e della Difesa.

    M1C1-8

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Attivazione di un'unità centrale di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS

    Relazioni fornite a dimostrazione dell'avvio dell'unità centrale di audit

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    In seno all'Agenzia per la cybersicurezza nazionale deve essere istituita un'unità interna con il mandato di svolgere le attività di unità centrale di audit per quanto riguarda le misure di sicurezza PSNC e NIS.

    I processi, la logistica e le modalità operative devono essere formalizzati in una documentazione adeguata, con particolare attenzione ai processi operativi, ossia le regole di ingaggio e le procedure di audit e di rendicontazione.

    I dati di audit, raccolti, gestiti e analizzati mediante strumenti informatici, devono essere elaborati e utilizzati dall'unità di audit.

    Deve essere fornita la documentazione attestante che lo sviluppo degli strumenti è stato completato.

    M1C1-9

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Obiettivo

    Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T1

    N/A

    Numero

    0

    5

    T4

    2022

    Almeno cinque interventi per migliorare le strutture di sicurezza completati nei settori del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC) e delle reti e sistemi informativi (NIS).

    Tra i tipi di intervento figurano l'aggiornamento dei centri operativi per la sicurezza (SOC), il miglioramento della difesa dei confini informatici e le capacità interne di monitoraggio e controllo. Gli interventi devono riguardare in particolare i settori dell'assistenza sanitaria, dell'energia e dell'ambiente (approvvigionamento di acqua potabile).

    M1C1-10

    Riforma 1.2 - Supporto alla trasformazione

    Traguardo

    Entrata in vigore del processo di creazione del Team per la Trasformazione e della NewCo

    Indicazione nel testo di legge della data di entrata in vigore dell'atto giuridico di istituzione dell'Ufficio per la trasformazione e dell'atto giuridico di istituzione della NewCo

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Gli atti giuridici necessari all'istituzione dell'Ufficio per la trasformazione devono comprendere:

    -la pubblicazione del decreto-legge "reclutamento" (già approvato dal Consiglio dei Ministri n. 22 del 4 giugno 2021 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 10 giugno 2021);

    -la pubblicazione di un invito a manifestare interesse;

    -la selezione degli esperti e il conferimento degli incarichi (su base temporanea per la durata dell'RRF).

    Per la NewCo, le fasi principali necessarie devono comprendere:

    -l'autorizzazione di legge;

    -il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che autorizza la costituzione della società, che ne fissa gli obiettivi, il capitale sociale e la durata e ne nomina gli amministratori;

    -l'istituzione della società con atto notarile;

    -gli atti necessari per rendere operativa la società - statuto e regolamenti vari.

    M1C1-11

    Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza

    Obiettivo

    Guardia di Finanza - Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T1

    N/A

    Numero

    0

    5

    T1

    2023

    Acquisto di servizi professionali per la scienza dei dati mediante contratto con un fornitore di servizi di consulenza che coinvolge in totale cinque risorse umane responsabili sia della progettazione dell'architettura dei dati sia dell'elaborazione degli algoritmi dell'unità di analisi dei megadati. Pubblicazione del contratto aggiudicato per l'acquisto di servizi di scienza dei dati in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale e pubblicazione su scala nazionale di nuovi strumenti sul modulo di prima analisi (dorsale informatica).

    M1C1-12

    Investimento 1.3.2 - Sportello digitale unico

    Obiettivo

    Sportello digitale unico

    N/A

    Numero

    0

    19

    T4

    2023

    Le 19 procedure amministrative prioritarie applicabili in Italia delle 21 definite dal regolamento (UE) 2018/1724 sono pienamente conformi ai requisiti di cui all'articolo 6 dello stesso regolamento. Più nello specifico: a) l'identificazione degli utenti, la messa a disposizione di informazioni e prove, la firma e la presentazione finale devono essere effettuate per via elettronica a distanza, attraverso un canale di servizio che permette agli utenti di soddisfare tutti i requisiti relativi alla procedura in modo facilmente fruibile e strutturato; b) agli utenti deve essere inviato un avviso automatico di ricevimento, a meno che il risultato della procedura sia consegnato immediatamente; c) il risultato della procedura deve essere consegnato per via elettronica o fisicamente se necessario per conformarsi al diritto dell'Unione o al diritto nazionale applicabile; d) gli utenti devono ricevere una notifica elettronica del completamento della procedura.

    M1C1-13

    Investimento 1.4.6 -

    Mobilità come servizio per l'Italia

    Traguardo

    Soluzioni di mobilità come servizio M1

    Relazione del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), in collaborazione con le università, che descrive l'attuazione e valuta i risultati di tre progetti pilota

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Sono stati attuati tre progetti pilota finalizzati a sperimentare le soluzioni di mobilità come servizio in città metropolitane tecnologicamente avanzate.

    Ogni soluzione è stata utilizzata da almeno 1 000 utenti durante la fase pilota.

    Ogni progetto pilota deve essere aperto a un minimo di 1 000 utenti che potranno accedervi su base volontaria e a proprie spese e fornire una valutazione individuale, con la possibilità di scegliere e acquistare servizi di mobilità tra quelli disponibili sulla piattaforma.

    Attraverso un'unica piattaforma tecnologica il servizio MaaS deve suggerire ai cittadini-utenti la migliore soluzione di viaggio sulla base delle loro esigenze, avvalendosi dell'integrazione tra le differenti opzioni di mobilità disponibili (trasporto pubblico locale, sharing, taxi, noleggio auto) per ottimizzare l'esperienza di viaggio sia in termini di pianificazione (navigatore intermodale e informazioni in tempo reale su orari e distanze) che di utilizzo (prenotazione e pagamento dei servizi).

    M1C1-14 bis

    Riforma 1.9.1 - Riforma finalizzata ad accelerare l'attuazione della politica di coesione

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione nazionale per accelerare l'attuazione della politica di coesione

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione nazionale per accelerare l'attuazione della politica di coesione

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2024

    Entrata in vigore della legislazione nazionale che individua, nel quadro dell'accordo di partenariato e per tutti i programmi in corso, le modalità necessarie per accelerare e migliorare l'attuazione della politica di coesione

    Al fine di garantire il dialogo istituzionale e la cooperazione, nonché una comprensione condivisa delle azioni necessarie, entro il 31 dicembre 2023 il Governo istituirà un gruppo di lavoro tecnico con le autorità di gestione di tutti i programmi regionali e nazionali nell'ambito della Cabina di regia PNRR, fatta salva la legislazione nazionale sulla Conferenza unificata.

    La legislazione stabilirà le modalità necessarie per dare priorità agli interventi in alcuni settori strategici, in stretta coerenza con i documenti di pianificazione definiti per le condizioni abilitanti pertinenti, e per attuarli concretamente, anche intervenendo specificamente per rafforzare la capacità amministrativa, nei settori seguenti:

    -    risorse idriche;

    -    infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell'ambiente;

    -    rifiuti;

    -    trasporti e mobilità sostenibile;

    -    energia;

    -    sostegno allo sviluppo e all'attrattiva delle imprese, anche per le transizioni digitale e verde.

    M1C1-15

    Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza

    Obiettivo

    Guardia di Finanza - Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T2

    N/A

    Numero

    5

    10

    T1

    2024

    Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale, stipulando un contratto con un prestatore di servizi di consulenza che coinvolge cinque ulteriori risorse umane (dieci in totale) responsabili sia della progettazione dell'architettura dei dati sia dell'elaborazione degli algoritmi dell'unità di analisi dei megadati. Pubblicazione del contratto aggiudicato per l'acquisto di servizi di scienza dei dati in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale e pubblicazione su scala nazionale di nuovi strumenti sul modulo di prima analisi (dorsale informatica).

    M1C1-17

    Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

    Obiettivo

    Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T1

    N/A

    Numero

    0

    100

    T3

    2024

    Almeno 100 amministrazioni pubbliche centrali e Aziende Sanitarie Locali dovranno far migrare completamente almeno un servizio amministrativo (inclusi i relativi sistemi, dataset e applicativi) verso l'infrastruttura (Polo Strategico Nazionale). La migrazione completa può comportare per ciascuna istituzione una combinazione di: migrazione "not-cloud-ready in pure hosting", migrazioni del tipo "lift-and-shift", aggiornamento verso Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (Paas) e Software-as-a-Service (SaaS). La migrazione sul Polo Strategico Nazionale può essere effettuata con differenti modalità a seconda del livello dell'architettura informatica del software in loco di proprietà di ciascuna pubblica amministrazione migrante. Queste strategie possono variare dal semplice hosting e dalle migrazioni "lift-and-shift" per il software "not-cloud-ready" alla migrazione di tipo IaaS, PaaS o SaaS per i software pronti per il cloud. Il PSN deve mettere a disposizione di ciascuna pubblica amministrazione migrante tutte le strategie di migrazione ammissibili per considerare conseguito l'obiettivo "migrazione sul Polo Strategico Nazionale".

    Il totale delle pubbliche amministrazioni "rientranti nell'ambito di applicazione" comprende:

    • amministrazioni pubbliche centrali che rappresentano la quota più consistente della spesa per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) (quali l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e il Ministero della Giustizia);

    • amministrazioni pubbliche centrali che ospitano dati in centri di dati obsoleti, come risulta da indagini condotte di recente sulla "preparazione al cloud";

    • Aziende Sanitarie Locali ubicate principalmente in Italia centrale e meridionale che non dispongono di infrastrutture adeguate per garantire la sicurezza dei dati.

    M1C1-18

    Investimento 1.3.1 - Piattaforma Digitale Nazionale Dati

    Obiettivo

    Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T1

    N/A

    Numero

    0

    400

    T4

    2024

    L'obiettivo consiste nel raggiungimento di almeno 400 interfacce per programmi applicativi (API) attuate dalle agenzie, pubblicate nel catalogo API e integrate con la Piattaforma Digitale Nazionale Dati. Le API comprese nell'ambito di applicazione sono già state mappate. Le API pubblicate devono avere un impatto sui seguenti settori:

    i) al 31 dicembre 2023: servizi prioritari di sicurezza sociale e conformità fiscale, compresi i principali registri nazionali (come il registro anagrafico e il registro della pubblica amministrazione);

    ii) al 31 dicembre 2024: i servizi rimanenti di sicurezza sociale e conformità fiscale.

    Ciascuna attuazione e documentazione di API deve essere conforme alle norme nazionali di interoperabilità e sostenere il quadro della Piattaforma Digitale Nazionale Dati; la piattaforma di cui sopra deve fornire le funzionalità necessarie per valutare tale conformità.

    M1C1-19

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Obiettivo

    Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T2

    N/A

    Numero

    5

    50

    T4

    2024

    Almeno 50 interventi di potenziamento effettuati nei settori del Perimetro di Sicurezza Nazionale Cibernetica (PSNC) e delle reti e sistemi informativi (NIS).

    I tipi di intervento riguardano, ad esempio, i centri operativi per la sicurezza (SOC), il miglioramento della difesa dei confini informatici e le capacità interne di monitoraggio e controllo nel rispetto dei requisiti NIS e PSNC. Gli interventi nei settori NIS devono riguardare in particolare i settori dell'assistenza sanitaria, dell'energia e dell'ambiente (approvvigionamento di acqua potabile e gestione dei rifiuti).

    M1C1-20

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Dispiego integrale dei servizi nazionali di cybersicurezza

    Relazione che illustra la completa attivazione dei servizi nazionali di cybersicurezza

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Il traguardo è completato con l'attivazione delle squadre di pronto intervento informatico (CERT), la loro interconnessione con il team italiano di risposta agli incidenti di sicurezza informatica (CSIRT) e con il centro nazionale di condivisione e di analisi delle informazioni (ISAC) e l'integrazione di almeno 5 centri operativi di sicurezza (SOC) con l'HyperSOC nazionale, la piena operatività dei servizi di gestione dei rischi di cybersicurezza, compresi quelli per l'analisi della catena di approvvigionamento e i servizi di assicurazione contro i rischi informatici.

    M1C1-21

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Completamento della rete dei laboratori e dei centri di valutazione per la valutazione e certificazione della cybersicurezza

    Relazioni fornite che dimostrino la piena attivazione di almeno 10 laboratori e di 2 centri di valutazione (CV)

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Attivazione di almeno 10 laboratori di screening e certificazione e di 2 centri di valutazione (CV).

    M1C1-22

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Piena operatività dell'unità di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS con il completamento di almeno 30 ispezioni

    Relazioni fornite, relazioni di ispezione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Piena operatività dell'unità centrale di audit con almeno 30 ispezioni completate.

    M1C1-23

    Investimento 1.4.6 - Mobilità come servizio per l'Italia

    Traguardo

    Soluzioni di mobilità come servizio M2

    Risultati pilota valutati dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) in collaborazione con università

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2025

    Il traguardo fa riferimento all'attuazione della seconda tornata di sette progetti pilota volti a sperimentare le soluzioni di mobilità come servizio nelle aree "follower".

    Ci si aspetta che i comuni valorizzino l'esperienza acquisita nelle città metropolitane "pronte al digitale" selezionate nell'ambito della prima tornata. Il 40 % dei progetti pilota deve essere svolto nel Mezzogiorno del paese.

    M1C1-24

    Investimento 1.7.1 - Servizio civile digitale

    Obiettivo

    Cittadini partecipanti a iniziative di educazione digitale e/o facilitazione condotte da organizzazioni accreditate presso l'Albo del Servizio civile universale

    N/A

    Numero

    0

    700 000

    T4

    2025

    Almeno 700 000 iniziative di educazione digitale e/o facilitazione che coinvolgano i cittadini, condotte da organizzazioni accreditate presso l'Albo del Servizio civile universale

    M1C1-25

    Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza

    Traguardo

    Sviluppare i sistemi informativi operativi utilizzati per combattere la criminalità economica

    Miglioramento dei sistemi informatici in termini di nuove funzionalità, prestazioni ed esperienza degli utenti

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2025

    Progressiva diffusione (su base annuale) delle nuove funzionalità dei sistemi informativi operativi al fine di garantirne l'attualità in linea con scenari giuridici in rapida evoluzione, anche in relazione alla situazione pandemica.

    M1C1-26

    Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

    Obiettivo

    Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T2

    N/A

    Numero

    100

    280

    T2

    2026

    Almeno 280 amministrazioni pubbliche centrali e Aziende Sanitarie Locali sono migrate verso il Polo Strategico Nazionale secondo il piano di migrazione approvato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale.

    La migrazione sul Polo Strategico Nazionale può essere effettuata con differenti modalità a seconda del livello dell'architettura informatica del software in loco di proprietà di ciascuna pubblica amministrazione migrante.

    Queste strategie possono variare dal semplice hosting e dalle migrazioni "lift-and-shift" per il software "not-cloud-ready" alla migrazione verso Infrastructure-as-a-Service (IaaS), Platform-as-a-Service (Paas) o Software-as-a-Service (SaaS) per i software pronti per il cloud.

    Almeno il 40 % dei servizi migrati deve essere implementato mediante soluzioni IaaS, PaaS o SaaS.

    Il PSN deve mettere a disposizione di ciascuna pubblica amministrazione migrante tutte le strategie di migrazione ammissibili per considerare conseguito l'obiettivo "migrazione sul Polo Strategico Nazionale".

    Il totale delle pubbliche amministrazioni "rientranti nell'ambito di applicazione" comprende:

    • amministrazioni pubbliche centrali che rappresentano la quota più consistente della spesa per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) (quali l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e il Ministero della Giustizia);

    • amministrazioni pubbliche centrali che ospitano dati in centri di dati obsoleti, come risulta da indagini condotte di recente sulla "preparazione al cloud";

    • Aziende Sanitarie Locali ubicate principalmente in Italia centrale e meridionale che non dispongono di infrastrutture adeguate per garantire la sicurezza dei dati.

    M1C1-27

    Investimento 1.3.1 - Piattaforma Digitale Nazionale Dati

    Obiettivo

    Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T2

    N/A

    Numero

    400

    1 000

    T2

    2026

    L'obiettivo consiste nel raggiungere almeno ulteriori 600 interfacce per programmi applicativi (API) pubblicate nel catalogo (per un totale di 1 000).

    Le API pubblicate devono avere un impatto sui seguenti settori:

    i) entro il 31 dicembre 2025: procedure pubbliche quali assunzione, pensionamento, iscrizione a scuole e università (ad es., l'Anagrafe nazionale degli studenti e dei laureati e il Pubblico registro automobilistico);

    ii) entro il 30 giugno 2026: welfare, gestione dei servizi di appalto, sistema informativo nazionale per i dati medici e le emergenze sanitarie – ad es., i registri dei pazienti e dei medici.

    Ciascuna attuazione e documentazione di API deve essere conforme alle norme nazionali di interoperabilità e sostenere il quadro della Piattaforma Digitale Nazionale Dati; la piattaforma di cui sopra deve fornire le funzionalità necessarie per valutare tale conformità.

    M1C1-28

    Investimento 1.7.2 - Rete dei servizi di facilitazione digitale

    Obiettivo

    Numero di cittadini partecipanti alle nuove iniziative di educazione digitale e/o facilitazione condotte dai centri per la facilitazione digitale

    N/A

    Numero

    0

    2 000 000

    T2

    2026

    Almeno 2 000 000 di cittadini partecipanti alle iniziative di educazione digitale e/o facilitazione condotte dai centri per la facilitazione digitale

    Le attività di formazione prese in considerazione per conseguire l'obiettivo sono le seguenti:

    a) iniziative di educazione digitale e/o facilitazione personalizzate individuali, condotte mediante metodi di facilitazione digitale, generalmente svolte sulla base di una prenotazione del servizio e registrate nel sistema di monitoraggio;

    b) iniziative di educazione digitale e/o facilitazione in presenza e online per sviluppare le competenze digitali dei cittadini, svolte in modo sincrono dai centri di facilitazione digitale e registrate nel sistema di monitoraggio;

    c) iniziative di educazione digitale e/o facilitazione online per sviluppare le competenze digitali dei cittadini, anche in modalità di autoapprendimento e asincrona, ma necessariamente con registrazione nel sistema di monitoraggio effettuata nell'ambito del catalogo di formazione preparato dalla rete di servizi di facilitazione digitale e accessibile dal sistema di gestione delle conoscenze utilizzato.

    M1C1-29

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo civile

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione attuativa

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La legislazione attuativa deve comprendere almeno i seguenti provvedimenti: i) introduzione di una procedura semplificata a livello di primo grado/processo e miglioramento dell'applicazione delle "procedure di filtraggio" in fase di appello, compreso l'uso diffuso delle procedure semplificate e la tipologia di cause in cui il giudice decide in composizione monocratica; ii) garanzia dell'effettiva fissazione di scadenze vincolanti per i procedimenti e un calendario per la raccolta delle prove e la presentazione elettronica di tutti gli atti e documenti pertinenti; iii) riforma del ricorso alla mediazione e alla risoluzione alternativa delle controversie, unitamente alla mediazione assistita, all'arbitrato e a qualsiasi altra alternativa possibile per rendere tali istituti più efficaci nel ridurre la pressione sul sistema giudiziario civile, anche mediante incentivi; iv) riforma della procedura di esecuzione forzata per ridurre i tempi medi attuali, anche rendendo più rapida e meno costosa l'esecuzione forzata per gli importi dichiarati come dovuti; riforma dell'attuale sistema di quantificazione e recuperabilità delle spese legali per ridurre le controversie futili; v) introduzione di un sistema di monitoraggio a livello dei tribunali e aumento della produttività dei tribunali civili attraverso incentivi per garantire una durata ragionevole dei procedimenti e prestazioni uniformi in tutti i tribunali.

    M1C1-30

    Riforma 1.5 - Riforma del processo penale

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo penale

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione attuativa

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La legislazione attuativa deve comprendere almeno i seguenti provvedimenti: i) la revisione del sistema di notifica, ii) un uso più diffuso di procedure semplificate, iii) un uso più diffuso del deposito elettronico dei documenti, iv) norme semplificate in materia di prove, v) la fissazione di termini per la durata dell'indagine preliminare e misure per evitare la stagnazione nella fase investigativa, vi) l'estensione della possibilità di estinguere il reato in caso di risarcimento del danno, vii) l'introduzione di un sistema di monitoraggio a livello di tribunale e l'aumento della produttività dei tribunali penali mediante incentivi per garantire una durata ragionevole dei procedimenti e l'uniformità delle prestazioni in tutti i tribunali.

    M1C1-31

    Riforma 1.6 - Riforma del quadro in materia di insolvenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del quadro in materia di insolvenza

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione attuativa

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La riforma del quadro in materia di insolvenza deve comprendere almeno i seguenti provvedimenti: i) il riesame delle modalità di risoluzione extragiudiziale per individuare i settori in cui possono essere necessari ulteriori miglioramenti al fine di incentivare le parti interessate ad avvalersi maggiormente di tali procedimenti; ii) l'attuazione di meccanismi di allerta precoce e di accesso alle informazioni prima della fase di insolvenza; iii) il passaggio alla specializzazione degli organi giudiziari (sezioni specializzate in diritto commerciale/procedure di insolvenza), come pure istituzioni per la fase pregiurisdizionale, al fine di gestire i procedimenti di insolvenza; iv) la certezza che i creditori garantiti siano pagati in primo luogo (ossia prima dei crediti fiscali e dei crediti da lavoro); v) la possibilità per le imprese di accordare diritti di garanzia non possessori. Come complemento della riforma in materia di insolvenza occorre garantire la formazione e la specializzazione del personale delle autorità giudiziarie e amministrative che si occupa della ristrutturazione come pure la digitalizzazione generalizzata delle procedure di ristrutturazione e di insolvenza e la creazione di una piattaforma online per la risoluzione extragiudiziale delle controversie, in particolare nella fase di pre-insolvenza, il cui uso deve essere incentivato per ridurre il carico del sistema giudiziario (richieste di ristrutturazione pre-insolvenza, promozione delle ristrutturazioni multilaterali, possibilità di procedure e di risoluzioni automatizzate pre-approvate per i casi relativi a importi di bassa entità). Una tale piattaforma online deve garantire inoltre l'interoperabilità con i sistemi informatici delle banche, così come con altre autorità pubbliche e banche dati, in modo da garantire uno scambio rapido, per via elettronica, di documentazione e di dati fra debitori e creditori. A tal fine il richiedente (il debitore) dovrebbe dare il proprio consenso allo scambio dei dati personali in osservanza del GDPR e tale disposizione dovrebbe essere inclusa nella legge. La riforma deve istituire un registro delle garanzie reali.

    M1C1-32

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Approvare la legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con autorizzazione a pubblicare bandi e ad assumere.

    M1C1-33

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    N/A

    Numero

    0

    168

    T2

    2022

    Avviare le procedure per l'assunzione di almeno 168 dipendenti per l'Ufficio del processo e i tribunali amministrativi ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale in servizio al 31 dicembre 2021.

    M1C1-34

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per l'Ufficio del processo per i tribunali civili e penali

    Obiettivo

    Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

    N/A

    Numero

    0

    8 764

    T4

    2022

    Avviare le procedure di assunzione di almeno 8 764 dipendenti per l'Ufficio del processo per i tribunali civili e penali ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale alla fine del 2021.

    M1C1-35

    Riforma 1.7 - Riforma delle commissioni tributarie

    Traguardo

    Riforma completa delle commissioni tributarie di primo e secondo grado

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del quadro giuridico riveduto.

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La riforma del quadro giuridico deve avere l'obiettivo di rendere più efficace l'applicazione della legislazione tributaria e ridurre l'elevato numero di ricorsi alla Corte di Cassazione.

    M1C1-36

    Riforme 1.4, 1.5 e 1.6: Riforma del processo civile e penale e riforma del quadro in materia di insolvenza

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti delegati per la riforma del processo civile e penale e la riforma del quadro in materia di insolvenza

    Indicazione negli atti delegati della data di entrata in vigore degli stessi

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Entrata in vigore di tutti gli atti delegati il cui contenuto è indicato nella legislazione attuativa per la riforma del processo civile e penale e la riforma del quadro in materia di insolvenza

    M1C1-37

    Riforme 1.4 e 1.5 - Riforma del processo civile e penale

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma del processo civile e penale

    Indicazione nel testo degli atti di diritto derivato della data di entrata in vigore degli stessi

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    Completare l'adozione di tutti i regolamenti e delle fonti di diritto derivato necessari per l'effettiva applicazione delle leggi attuative per le riforme della giustizia.

    M1C1-38

    Riforma 1.8 - Digitalizzazione della giustizia

    Traguardo

    Digitalizzazione del sistema giudiziario

    Indicazione nel testo degli atti di diritto primario e derivato della rispettiva data di entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Deve essere istituita la gestione elettronica obbligatoria di tutti i documenti e il processo interamente telematico nei procedimenti civili. Viene introdotta la digitalizzazione dei procedimenti penali di primo grado (ad esclusione dell'udienza preliminare). Creazione di una banca dati gratuita, pienamente accessibile e consultabile delle decisioni civili, conformemente alla legislazione.

    M1C1-39

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

    Obiettivo

    Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali e i servizi territoriali e centrali del Ministero della Giustizia responsabili dell'attuazione del PRR

    N/A

    Numero

    0

    10 000

    T2

    2024

    Completare le procedure di assunzione o di proroga dei contratti di almeno 10 000 unità tra dipendenti dell'Ufficio del processo e personale tecnico amministrativo ed entrata in servizio di tali unità

    Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale alla fine del 2021.

    M1C1-40

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    N/A

    Numero

    168

    326

    T2

    2024

    Completare le procedure di assunzione di almeno 326 dipendenti per l'Ufficio del processo e i tribunali amministrativi ed entrata in servizio di tali dipendenti. Il valore di riferimento deve essere il numero di membri del personale nel secondo trimestre del 2022.

    M1C1-41

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali

    N/A

    Percentuale

    100

    75

    T2

    2024

    Ridurre del 25 % il numero di cause pendenti nel 2019 (109 029) dinanzi ai tribunali amministrativi regionali (tribunali amministrativi di primo grado).

    M1C1-42

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato

    N/A

    Percentuale

    100

    65

    T2

    2024

    Ridurre del 35 % il numero di cause pendenti nel 2019 (24 010) presso il Consiglio di Stato (secondo grado).

    M1C1-43

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado)

    N/A

    Percentuale

    100

    5

    T4

    2024

    Ridurre del 95 % il numero di cause pendenti nel 2019 (337 740) presso i tribunali ordinari civili (primo grado).

    Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di tre anni dinanzi ai tribunali ordinari civili (nel 2019).

    M1C1-44

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado)

    N/A

    Percentuale

    100

    5

    T4

    2024

    Ridurre del 95 % il numero di cause pendenti nel 2019 (98 371) presso le Corti d'appello civili (secondo grado).

    Il valore di riferimento deve essere il numero di cause pendenti da più di due anni dinanzi alle Corti d'appello civili (nel 2019).

    M1C1-37 bis

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Traguardo

    Entrata in vigore delle misure volte a ridurre l'arretrato

    Indicazione nella normativa della data di entrata in vigore degli atti di diritto primario e derivato volti a ridurre l'arretrato

    T1

    2024

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario e delle fonti di diritto derivato per consentire:

    I.il potenziamento degli Uffici del processo, anche mediante incentivi, per attrarre e trattenere i dipendenti assunti sulla base del programma di assunzioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;

    II.l'offerta di incentivi per: 1) sostenere i tribunali meno efficienti nella riduzione dell'arretrato giudiziario civile; 2) ricompensare gli uffici giudiziari che raggiungono gli obiettivi annuali specifici di riduzione del numero di cause pendenti nel sistema giudiziario civile.

    M1C1-45

    Riforme 1.4 e 1.5 - Riforma del processo civile e penale

    Obiettivo

    Riduzione della durata dei procedimenti civili

    N/A

    Percentuale

    100

    60

    T2

    2026

    Ridurre del 40 % i tempi di trattazione di tutti i procedimenti dei contenziosi civili e commerciali rispetto al 2019.

    M1C1-46

    Riforme 1.4 e 1.5 - Riforma del processo civile e penale

    Obiettivo

    Riduzione della durata dei procedimenti penali

    N/A

    Percentuale

    100

    75

    T2

    2026

    Ridurre del 25 % i tempi di trattazione di tutti i procedimenti penali rispetto al 2019.

    M1C1-47

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado)

    N/A

    Percentuale

    100

    10

    T2

    2026

    Ridurre del 90 % il numero di cause pendenti avviate tra il 1º gennaio 2017 e il 31 dicembre 2022 e ancora in corso al 31 dicembre 2022 (1 197 786) dinanzi ai tribunali ordinari civili (primo grado).

    M1C1-48

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado)

    N/A

    Percentuale

    100

    10

    T2

    2026

    Ridurre del 90 % il numero di cause pendenti avviate tra il 1º gennaio 2018 e il 31 dicembre 2022 e ancora in corso al 31 dicembre 2022 (179 306) dinanzi alle Corti d'appello civili (secondo grado).

    M1C1-49

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali (primo grado)

    N/A

    Percentuale

    100

    30

    T2

    2026

    Ridurre del 70 % il numero di cause pendenti (109 029) nel 2019 dinanzi ai tribunali amministrativi regionali (tribunali amministrativi di primo grado).

    M1C1-50

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato

    N/A

    Percentuale

    100

    30

    T2

    2026

    Ridurre del 70 % il numero di cause pendenti (24 010) nel 2019 presso il Consiglio di Stato (secondo grado).

    M1C1-51

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione primaria sulla governance del PNRR

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2021

    La legislazione primaria deve riguardare quanto meno:

    1) il coordinamento e il monitoraggio a livello centrale dei progetti del PNRR;

    2) la definizione e la separazione delle competenze e l'approvazione dei pertinenti mandati dei diversi organi e delle diverse amministrazioni che partecipano al coordinamento, al monitoraggio e all'attuazione del PNRR;

    3) la definizione di un sistema per l'individuazione precoce delle questioni relative all'attuazione;

    4) la definizione ex ante di un meccanismo di esecuzione per risolvere le questioni relative all'attuazione ed evitare ritardi, in particolare nei confronti dei diversi livelli dell'amministrazione;

    5) le caratteristiche del personale (numero e competenze) assegnato al coordinamento, al monitoraggio e all'attuazione del PNRR nelle amministrazioni coinvolte;

    6) la definizione dell'assistenza tecnica fornita alle amministrazioni coinvolte nell'attuazione del PNRR, in particolare a livello locale, per garantire lo sviluppo di capacità amministrative nell'ambito della pubblica amministrazione;

    7) la definizione di procedure accelerate per l'attuazione del PNRR e l'assorbimento tempestivo dei fondi;

    8) l'organizzazione e le procedure di audit e controllo per il PNRR.

    M1C1-52

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione primaria sulla semplificazione delle procedure amministrative per l'attuazione del PNRR.

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2021

    Dette misure devono comprendere:

    1) l'eliminazione delle strozzature critiche riguardanti, in particolare, la valutazione d'impatto ambientale a livello statale e regionale, l'autorizzazione dei nuovi impianti per il riciclaggio dei rifiuti, le procedure di autorizzazione per le energie rinnovabili e quelle necessarie per assicurare l'efficientamento energetico degli edifici (il cosiddetto superbonus) e la rigenerazione urbana. Azioni specifiche devono essere dedicate alla semplificazione delle procedure nell'ambito della Conferenza di servizi (accordo formale tra due o più amministrazioni pubbliche).

    M1C1-53

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione primaria necessaria per fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2021

    Le misure devono comprendere disposizioni per consentire l'assunzione temporanea di:

    i) 2 800 tecnici per rafforzare le amministrazioni pubbliche del Sud a carico del bilancio nazionale;

    ii) un gruppo di 1 000 esperti da impiegare per tre anni a supporto delle amministrazioni nella gestione delle nuove procedure per fornire assistenza tecnica.

    M1C1-54

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Completamento dell'assunzione degli esperti per l'attuazione del PNRR

    N/A

    Numero

    0

    1 000

    T4

    2021

    Completare le procedure di assunzione di un pool di 1 000 esperti da impiegare per tre anni a supporto delle amministrazioni nella gestione delle nuove procedure per fornire assistenza tecnica.

    M1C1-55

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Per aumentare l'assorbimento degli investimenti, estendere al bilancio nazionale la metodologia adottata per il PNRR

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore dell'estensione della metodologia.

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Istituire un sistema semplificato di traguardi e obiettivi simile a quello dell'RRF per la pianificazione, l'esecuzione e il finanziamento di progetti nell'ambito del Fondo per gli investimenti complementari (30,5 miliardi di EUR).

    M1C1-56

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    La legislazione attuativa deve comprendere le seguenti misure:

    - la definizione dei profili professionali specifici per il settore pubblico al fine di attrarre le competenze e le capacità necessarie;

    - la creazione di una piattaforma unica di reclutamento per centralizzare le procedure di assunzione pubblica per tutte le amministrazioni pubbliche centrali, con l'impegno a estendere l'utilizzo della piattaforma anche alle amministrazioni locali;

    - la riforma del processo di assunzione al fine di: i) passare da un sistema basato esclusivamente sulla conoscenza a un sistema basato principalmente sulle competenze e sulle attitudini adeguate; ii) valutare le competenze che un funzionario pubblico efficiente deve possedere; iii) differenziare le procedure di assunzione tra il livello di inizio carriera, che deve basarsi puramente sulle competenze, e l'assunzione di profili specializzati, che dovrebbero combinare le competenze con un'esperienza lavorativa pertinente e accederebbero alla carriera a un livello superiore. Il Ministero per la Pubblica Amministrazione deve garantire l'attuazione coerente della nuova procedura in tutte le amministrazioni;

    - la riforma dell'alta funzione pubblica per uniformare le procedure di nomina in tutta la pubblica amministrazione, definendo i profili professionali e la valutazione delle rispettive prestazioni;

    - il rafforzamento del legame tra apprendimento permanente e opportunità di formazione per i dipendenti e incentivi alla partecipazione, ad esempio prevedendo meccanismi di ricompensa o percorsi di carriera specifici, con particolare attenzione alla duplice transizione;

    - la definizione o l'aggiornamento dei principi etici delle pubbliche amministrazioni attraverso norme chiare, codici di condotta e moduli di formazione sull'argomento;

    - il rafforzamento dell'impegno a favore dell'equilibrio di genere;

    - la revisione del quadro normativo sulla mobilità verticale, riformando i percorsi di carriera per creare e accedere a posizioni dirigenziali di livello intermedio ("quadri") e accedere a posizioni dirigenziali di livello superiore ("dirigenti di prima e seconda fascia") dall'interno dell'amministrazione. Ciò comprende la riforma del sistema di valutazione delle prestazioni e il rafforzamento del legame tra avanzamento di carriera e valutazione delle prestazioni;

    - revisione del quadro normativo sulla mobilità orizzontale per conseguire un mercato del lavoro efficiente nelle pubbliche amministrazioni, che comprenda a) la creazione di un sistema di pubblicità unico trasparente per tutti i posti vacanti nelle amministrazioni centrali e locali, b) la possibilità di presentare domanda per qualsiasi posto disponibile ovunque, c) l'abolizione dell'autorizzazione alla mobilità da parte dell'amministrazione di origine e d) l'introduzione di restrizioni significative all'uso di mezzi alternativi di mobilità che non comportano trasferimenti (ossia "comandi" e "distacchi"), per renderli eccezionali e rigorosamente limitati nel tempo.

    M1C1-57

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore delle procedure amministrative per la riforma della semplificazione finalizzata all'attuazione dell'RRF

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore delle norme di diritto derivato

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Entrata in vigore di tutti gli atti delegati correlati, dei decreti ministeriali, degli atti di diritto derivato e di tutti gli altri regolamenti necessari per l'efficace attuazione della semplificazione, inclusi gli accordi con le regioni in caso di competenza regionale esclusiva e concorrente.

    M1C1-58

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego

    Disposizione che indica l'entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    Entrata in vigore di tutti gli atti delegati correlati, dei decreti ministeriali, degli atti di diritto derivato e di tutti gli altri regolamenti necessari per l'efficace attuazione della riforma.

    M1C1-59

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione

    Disposizione che indica l'entrata in vigore della normativa per l'introduzione della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    La legislazione e gli atti delegati per l'introduzione della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione devono comprendere: nell'ambito del Piano integrato di attività e organizzazione (PlAO), la definizione di piani strategici in materia di risorse umane per l'assunzione, l'evoluzione della carriera e la formazione per tutte le amministrazioni centrali e regionali, con il supporto di una banca dati integrata con competenze e profili; la creazione di un'unità operativa centrale per il coordinamento e il sostegno del sistema di pianificazione delle risorse umane. In una seconda fase i piani strategici in materia di risorse umane saranno estesi ai comuni, con i comuni di piccole e medie dimensioni oggetto di investimenti specifici per lo sviluppo di capacità.

    M1C1- 59 bis

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Attuazione della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione

    Pubblicazione della prima relazione semestrale sugli indicatori chiave di performance

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2024

    Sarà pubblicata la prima relazione semestrale sugli indicatori chiave di performance.

    M1C1-60

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Attuazione completa (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e/o digitalizzazione di una serie di 200 procedure critiche che interessano direttamente cittadini e imprese

    Entrata in vigore degli atti di diritto derivato

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    I settori prioritari individuati per la semplificazione sono:

    1.le autorizzazioni ambientali, le energie rinnovabili e l'economia verde

    2.le licenze edilizie e la riqualificazione urbana

    3.le infrastrutture digitali

    4.le procedure commerciali

    Altri settori critici sono:

    1.il diritto del lavoro e sicurezza sociale

    2.il turismo

    3.l'agroalimentare

    Le procedure statali e regionali selezionate possono essere raggruppate nei seguenti settori principali:

    1.Autorizzazioni ambientali ed energetiche:

    -procedura nazionale di valutazione dell'impatto ambientale

    -procedura regionale di valutazione dell'impatto ambientale

    -autorizzazioni per la bonifica ambientale

    -valutazione ambientale strategica

    -prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC)

    -procedure di autorizzazione per le energie rinnovabili

    -procedure per il ripotenziamento e l'ammodernamento dei parchi eolici e la sostituzione delle pale delle turbine

    -procedure di autorizzazione per le infrastrutture energetiche

    -autorizzazioni relative ai rifiuti

    2.Edilizia e riqualificazione urbana:

    -procedure per il risparmio energetico e la razionalizzazione del consumo di energia (procedure di conformità, ecc.)

    - conferenze di servizi

    3.Infrastrutture digitali:

    -autorizzazioni per le infrastrutture di comunicazione

    4.Procedure commerciali:

    -procedure nel settore del commercio al dettaglio

    -procedure nei settori del commercio e dell'edilizia (SUAP e SUE)

    -Procedure per le attività artigianali

    5.Altre procedure:

    -certificazione del silenzio assenso

    -potere sostitutivo

    -procedure per la prevenzione degli incendi

    -autorizzazioni per zone economiche speciali

    -autorizzazioni di pubblica sicurezza

    -autorizzazioni paesaggistiche

    -autorizzazioni farmaceutiche e sanitarie

    -procedure/autorizzazioni sismiche e idrogeologiche

    M1C1-61

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Completamento dell'attuazione (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e/o digitalizzazione di un'ulteriore serie di 50 procedure critiche che interessano direttamente i cittadini

    Entrata in vigore degli atti di diritto derivato

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2025

    Le procedure semplificate devono riguardare i seguenti settori:

    -Anagrafe e stato civile

    -Identità, domicilio digitale e accesso ai servizi online

    -Disabilità

    M1C1-62

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Migliorare l'assorbimento degli investimenti

    Pubblicazione di una relazione di attuazione da parte del Ministero delle Finanze

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2025

    Pubblicare una relazione di attuazione per misurare l'impatto delle azioni volte a fornire assistenza tecnica e sviluppo di capacità, migliorare la capacità di pianificare, gestire ed eseguire le spese in conto capitale finanziate attraverso il bilancio nazionale e conseguire un significativo assorbimento delle risorse del Fondo complementare assegnate fino al 2024.

    M1C1-63

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Completare la semplificazione e creare un repertorio di tutte le procedure semplificate e dei relativi regimi amministrativi con piena validità giuridica su tutto il territorio nazionale

    Pubblicazione del repertorio sul sito web del ministero competente

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2026

    Il vaglio dei regimi procedurali dovrà essere completato per tutte le procedure semplificate.

    Anche la verifica e il monitoraggio:

    1.dell'effettiva attuazione delle procedure semplificate,

    2.dell'adozione dei nuovi moduli standardizzati e

    3.della relativa gestione digitalizzata

    devono essere garantiti.

    La semplificazione si applicherà a un totale di 600 procedure critiche, comprese quelle coperte dai traguardi M1C1-60 e M1C1-61.

    M1C1-64

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    N/A

    Numero

    0

    350 000

    T2

    2026

    Almeno 350 000 dipendenti pubblici delle amministrazioni pubbliche centrali iscritti a iniziative di miglioramento del livello delle competenze o di riqualificazione

    M1C1-65

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    N/A

    Numero

    0

    400 000

    T2

    2026

    Almeno 400 000 dipendenti pubblici di altre amministrazioni pubbliche iscritti a iniziative di miglioramento del livello delle competenze o di riqualificazione

    M1C1-66

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    N/A

    Numero

    0

    245 000

    T2

    2026

    Almeno 245 000 dipendenti pubblici (70 %) delle pubbliche amministrazioni centrali dovranno aver completato con successo le iniziative di formazione di cui alla M1C1-64 (certificazione formale o valutazione d'impatto).

    M1C1-67

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    N/A

    Numero

    0

    280 000

    T2

    2026

    Almeno 280 000 dipendenti pubblici (70 %) di altre pubbliche amministrazioni dovranno aver completato con successo le iniziative di formazione di cui alla M1C1-65 (certificazione formale o valutazione d'impatto).

    M1C1-68

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Sistema di archiviazione per audit e controlli: informazioni per il monitoraggio dell'attuazione dell'RRF

    Relazione di audit che conferma le funzionalità del sistema di archiviazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Deve essere istituito e reso operativo un sistema di archiviazione per monitorare l'attuazione dell'RRF.

    Il sistema deve comprendere quanto meno funzionalità che consentono di:

    a) raccogliere dati e monitorare il conseguimento di traguardi e obiettivi;

    b) raccogliere e archiviare i dati di cui all'articolo 22, paragrafo 2, lettera d), punti da i) a iii), del regolamento RRF e garantirvi l'accesso.

    M1C1-69

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto sulla semplificazione del sistema degli appalti pubblici

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto-legge per semplificare il sistema degli appalti pubblici

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2021

    Il decreto-legge deve semplificare il sistema degli appalti pubblici grazie all'adozione almeno delle seguenti misure urgenti:

    i. fissa obiettivi per ridurre i tempi tra pubblicazione del bando e aggiudicazione dell'appalto;

    ii. fissa obiettivi e istituisce un sistema di monitoraggio per ridurre i tempi tra aggiudicazione e realizzazione dell'infrastruttura ("fase esecutiva");

    iii. richiede che i dati di tutti i contratti siano registrati nella banca dati anticorruzione dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC);

    iv. attua e incentiva meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie in fase di esecuzione dei contratti pubblici;

    v. istituisce uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane.

    Ulteriori specifiche:

    - semplificazione e digitalizzazione delle procedure delle centrali di committenza

    - attuazione degli articoli 41 e 44 dell'attuale codice dei contratti pubblici

    - definizione delle modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e le concessioni e dei requisiti di interoperabilità e interconnettività

    - attuazione dell'articolo 44 dell'attuale codice dei contratti pubblici

    M1C1-70

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore del codice riveduto dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 50/2016).

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge delega che riforma il codice del sistema dei contratti pubblici attualmente in vigore (D.Lgs. n. 50/2016)

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    La legge delega deve stabilire principi e criteri precisi per una riforma sistemica del codice dei contratti pubblici.

    La legge delega deve dettare quanto meno i principi e criteri direttivi seguenti volti a:

    i. ridurre la frammentazione delle stazioni appaltanti 1) stabilendo gli elementi di base del sistema di qualificazione, 2) imponendo la realizzazione di una e-platform come requisito di base per partecipare alla valutazione nazionale della procurement capacity, 3) conferendo all'ANAC il potere di riesaminare la qualificazione delle stazioni appaltanti in termini di procurement capacity (tipi e volumi di acquisti), 4) stabilendo incentivi all'uso delle centrali di committenza professionali esistenti;

    ii. semplificare e digitalizzare le procedure delle centrali di committenza;

    iii. definire le modalità per digitalizzare le procedure per tutti gli appalti pubblici e concessioni e definire i requisiti di interoperabilità e interconnettività;

    iv. ridurre progressivamente le restrizioni al subappalto.

    M1C1-71

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi (anche di diritto derivato) per il sistema degli appalti pubblici

    Entrata in vigore di tutti i necessari atti legislativi, regolamentari e attuativi

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi (anche di diritto derivato se necessario) devono conseguire i risultati seguenti:

    i. la Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica deve disporre di un organico (da specificare negli accordi operativi) e di risorse finanziarie adeguati per essere del tutto operativa, anche con il sostegno di una struttura dedicata dell'ANAC;

    ii. la Cabina di regia per il coordinamento della contrattualistica pubblica adotta la Strategia professionalizzante (cfr. riforma 2.1.6 proposta nel PNRR dell'Italia) con sessioni di formazione a diversi livelli, un tutoraggio specializzato e la produzione di guide operative, con il supporto dell'ANAC e della Scuola Nazionale dell'Amministrazione;

    iii. i sistemi dinamici di acquisizione sono resi disponibili da Consip e sono in linea con le direttive sugli appalti pubblici;

    iv. l'ANAC completa l'esercizio di qualificazione delle stazioni appaltanti in termini di procurement capacity facendo seguito all'attuazione dell'art. 38 del codice dei contratti pubblici;

    v. è operativo il sistema di monitoraggio dei tempi tra aggiudicazione dell'appalto e realizzazione dei lavori infrastrutturali;

    vi. i dati di tutti i contratti sono registrati nel database dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC);

    vii. sono istituiti tutti gli uffici dedicati alle procedure di appalto presso ministeri, regioni e città metropolitane.

    M1C1-72

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Sono approvate le misure per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore delle norme per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Entrata in vigore delle nuove norme per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

    Le misure in parola devono includere quanto meno gli elementi fondamentali seguenti:

    i. deve essere istituito il Sistema InIT presso le amministrazioni centrali a supporto dei processi di contabilità pubblica e di esecuzione della spesa pubblica;

    ii. ritardi di pagamento: gli indicatori, desunti dalla banca dati del sistema informativo della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC) gestito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, devono essere costituiti dalla media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle pubbliche autorità agli operatori economici per ciascuno dei seguenti livelli della pubblica amministrazione:

    -autorità centrali (amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti),

    -autorità regionali (regioni e province autonome),

    -enti locali,

    -enti del Servizio sanitario nazionale.

    M1C1-72 bis

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Provvedimenti legislativi e azioni specifiche per ridurre i tempi dei pagamenti a livello centrale/locale

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione primaria e adozione delle misure per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2024

    Devono entrare in vigore i provvedimenti legislativi e le azioni specifiche seguenti:

    - orientamenti che chiariscano l'ambito di applicazione delle transazioni commerciali e non commerciali in linea con la direttiva sui ritardi di pagamento;

    - orientamenti che chiariscano l'ambito di applicazione dell'articolo 4, paragrafo 6, della direttiva sui ritardi di pagamento in linea con quest'ultima;

    - legislazione volta a garantire che le autorità locali e regionali ricevano dal livello centrale i fondi per saldare in tempo utile le loro fatture;

    - legislazione che imponga alle pubbliche autorità di adottare piani annuali dei flussi di cassa atti a garantire il rispetto dei termini legali di pagamento;

    - capacità di audit interno e di controllo dei Ministeri e delle regioni per monitorare la situazione delle fatture non pagate nei tempi previsti.

    Devono essere intraprese le azioni specifiche descritte di seguito.

    A livello centrale:

    - interventi affinché i ministeri e le amministrazioni centrali identificati dalle autorità italiane entro la fine del 2023 come pagatori strutturalmente in ritardo paghino individualmente entro il termine di 30 giorni (ad es. i Ministeri dell'Agricoltura, della Giustizia, della Difesa, dell'Interno, delle Infrastrutture);

    - pubblicazione da parte di detti Ministeri dei rispettivi stock di arretrati aggiornati trimestralmente;

    - potenziamento delle task force esistenti e creazione di task force laddove non siano state ancora attivate; attivazione automatica più celere delle task force nel caso di ritardi di pagamento strutturali.

    A livello locale devono essere intraprese le azioni specifiche seguenti: 

    - interventi affinché le amministrazioni locali identificate dalle autorità italiane entro la fine del [2023] come pagatori strutturalmente in ritardo (ad es. i Comuni di Napoli, Lecce e Salerno) paghino entro il termine di 30 giorni;

    - pubblicazione da parte di dette autorità dei rispettivi stock di arretrati aggiornati trimestralmente.

    M1C1-72 ter

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Aumento delle risorse umane che si occupano di ritardi di pagamento

    Disposizione che indica l'entrata in vigore della legislazione volta ad aumentare le risorse umane che si occupano di ritardi di pagamento

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Entrata in vigore della legislazione che dispone l'aumento delle risorse umane che si occupano di pagamenti presso:

    - i Ministeri e le amministrazioni centrali, in funzione delle esigenze organizzative specifiche dell'amministrazione centrale interessata;

    - le amministrazioni locali, in funzione delle esigenze organizzative specifiche dell'amministrazione locale interessata.

    M1C1-72 quater

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Introduzione della cessione di crediti a terzi

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione primaria

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Entrata in vigore della legislazione che introduce disposizioni per consentire la cessione di crediti a terzi dopo 30 giorni di silenzio/inadempimento della pubblica amministrazione

    M1C1-72 quinquies

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Esecuzione dei pagamenti nella banca dati InIT

    La banca dati INIT è operativa per l'esecuzione dei pagamenti.

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    La banca dati InIT è pienamente operativa e presenta le caratteristiche seguenti:

    - consente l'esecuzione dei pagamenti senza fare affidamento sull'interoperabilità con le vecchie piattaforme per il trattamento dei pagamenti;

    - garantisce che i ritardi di pagamento possano essere rilevati dalle funzioni di audit e di controllo dei Ministeri e dalla Corte dei conti italiana.

    M1C1-72 sexies

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Misure orizzontali per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

    La piattaforma è operativa

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2024

    Deve essere operativa una piattaforma di informazione dedicata in materia di crediti commerciali per le imprese creditrici e le pubbliche amministrazioni debitrici. La piattaforma deve fornire almeno gli elementi seguenti:

    - informazioni per le imprese (creditori) sul quadro giuridico per i crediti verso la pubblica amministrazione, sui diritti di un'impresa creditrice, sulle iniziative legali che possono essere intraprese in caso di ritardi nella ricezione di un pagamento, sul funzionamento del meccanismo di pagamento dei fornitori, sul punto di contatto per le imprese creditrici;

    - informazioni per le pubbliche amministrazioni (debitori) sui requisiti giuridici per il pagamento dei debiti commerciali, sugli orientamenti amministrativi, sugli strumenti di monitoraggio a disposizione della pubblica amministrazione e sulle migliori pratiche possibili per migliorare l'efficienza dei pagamenti.

    Tutti i siti web dei Ministeri devono avere un link alla piattaforma.

    M1C1-73

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma del codice dei contratti pubblici.

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto legislativo che attua tutte le disposizioni della legge delega sulla riforma del codice dei contratti pubblici.

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Entrata in vigore del decreto legislativo che attua tutte le disposizioni della legge delega sulla riforma del codice dei contratti pubblici.

    M1C1-74

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato per la riforma relativa alla semplificazione del codice dei contratti pubblici

    Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato per la riforma/semplificazione del sistema degli appalti pubblici (anche per effetto della revisione del codice dei contratti pubblici)

    M1C1-73 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Adozione di orientamenti sull'attuazione del sistema di qualificazione per le stazioni appaltanti

    Adozione di orientamenti sull'attuazione del sistema di qualificazione per il codice dei contratti pubblici delle stazioni appaltanti

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2024

    Adozione, sentita l'ANAC, di una circolare che fornisca orientamenti per sistematizzare le attuali norme applicabili, spiegare che la qualificazione anche per le aggiudicazioni al di sotto delle soglie è ancora possibile e auspicabile e incentivare il ricorso a centrali di committenza (qualificate), qualora la qualificazione non ci sia o non sia possibile (articolo 62, comma 6, lettera a), del D.Lgs. 36/2023)

    M1C1-73 ter

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Incentivi alla qualificazione e professionalizzazione delle stazioni appaltanti

    Adozione di misure di esecuzione e disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Sentita l'ANAC, valutazione a opera della Cabina di Regia, ex articolo 221 del codice dei contratti pubblici, sull'impatto dell'attuazione del codice dei contratti pubblici circa:

    -il numero di stazioni appaltanti e di centrali di committenza qualificate;

    -il numero e il valore degli appalti pubblici da esse gestiti per proprio conto e per conto di enti non qualificati;

    -l'impatto del sistema in termini di tempi di aggiudicazione degli appalti e di completamento dei contratti pubblici.

    Pubblicazione dei risultati della mappatura della partecipazione di enti non qualificati alle attività di sviluppo delle capacità

    Sentita l'ANAC, saranno adottate ulteriori iniziative volte a incentivare la qualificazione delle stazioni appaltanti, la riduzione della frammentazione e la professionalizzazione degli enti non qualificati.

    Saranno adottati e diventeranno operativi altri strumenti di supporto tecnico/amministrativo alle stazioni appaltanti locali o non qualificate, qualora la centralizzazione non sia disponibile o realizzabile.

    M1C1-73 quater

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore degli orientamenti sugli appalti al di sotto della soglia UE

    Entrata in vigore degli orientamenti sugli appalti al di sotto della soglia UE

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Adozione e pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana della circolare sugli appalti al di sotto della soglia UE La circolare deve precisare che le stazioni appaltanti possono ricorrere a procedure aperte o ristrette per gli appalti al di sotto della soglia UE.

    M1C1-73 quinquies

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore di nuove disposizioni giuridiche sul finanziamento dei progetti

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di nuove disposizioni giuridiche

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Entrata in vigore di nuove disposizioni giuridiche sul finanziamento dei progetti volte a rafforzare l'efficienza e la concorrenza, in particolare per accrescere la contendibilità delle concessioni

    M1C1-75

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Pieno funzionamento del Sistema Nazionale di eProcurement

    Disponibilità delle funzioni definite nello studio di fattibilità (da mettere a punto come Task 1 del progetto)

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Il Sistema Nazionale di eProcurement deve essere operativo e del tutto in linea con le pertinenti direttive UE e comprendere la digitalizzazione completa delle procedure di acquisto fino all'esecuzione del contratto (Smart Procurement), deve essere interoperabile con i sistemi gestionali delle pubbliche amministrazioni e prevedere l'abilitazione digitale degli OE, sessioni d'asta digitali, machine learning per l'osservazione e l'analisi delle tendenze, CRM evoluto con funzioni di chatbot, digital engagement e status chain.

    M1C1-75 bis

    Investimento 1.10 - Sostegno alla qualificazione e eProcurement

    Traguardo

    Sostegno alla qualificazione e eProcurement

    Entrata in servizio della funzione di sostegno agli appalti

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Deve essere istituita una funzione di sostegno agli appalti nel quadro della Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici. La funzione di sostegno agli appalti consentirà alle stazioni appaltanti di soddisfare i requisiti di cui all'allegato II.4 del codice dei contratti pubblici e le accompagnerà nel processo di eProcurement mediante il sostegno all'acquisizione di competenze digitali e la fornitura di assistenza tecnica nell'adozione della digitalizzazione degli appalti pubblici, compreso l'uso di sistemi dinamici di acquisizione.

    M1C1-76

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei tempi di pagamento

    N/A

    30

    T1

    2025

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento delle autorità pubbliche centrali (Amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti) nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

    M1C1-77

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei tempi di pagamento (in giorni)

    N/A

    30

    T1

    2025

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento delle autorità pubbliche regionali (Regioni e Province Autonome) nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

    M1C1-78

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei tempi di pagamento

    (in giorni)

    N/A

    30

    T1

    2025

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento degli enti locali nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

    M1C1-79

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei tempi di pagamento

    (in giorni)

    N/A

    60

    T1

    2025

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento degli enti del Servizio sanitario nazionale nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 60 giorni.

    M1C1-80

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei ritardi di pagamento

    (in giorni)

    N/A

    0

    T1

    2025

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle autorità centrali (Amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti) agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

    M1C1-81

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei ritardi di pagamento

    (in giorni)

    N/A

    0

    T1

    2025

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle autorità regionali (Regioni e Province Autonome) agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

    M1C1-82

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei ritardi di pagamento

    (in giorni)

    N/A

    0

    T1

    2025

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti degli enti locali agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

    M1C1-83

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei ritardi di pagamento

    (in giorni)

    N/A

    0

    T1

    2025

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti degli enti del Servizio sanitario nazionale agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

    M1C1-84

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione dell'appalto

    N/A

    Numero

    139

    100

    T4

    2023

    Sulla base dei metodi adottati dalla Gazzetta ufficiale dell'UE (banca dati TED), utilizzando la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP), gestita dall'ANAC, il lasso medio di tempo che intercorre tra il termine per la presentazione delle offerte e l'aggiudicazione dell'appalto deve essere ridotto a meno di 100 giorni per i contratti superiori alle soglie di cui alle direttive dell'UE sugli appalti pubblici.

    M1C1-84 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Misure per migliorare la rapidità decisionale nell'aggiudicazione degli appalti da parte delle stazioni appaltanti

    Adozione di misure di esecuzione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Al fine di migliorare la rapidità decisionale nell'aggiudicazione degli appalti e accelerare il processo avviato con la riforma del codice dei contratti pubblici mediante la digitalizzazione degli appalti e la professionalizzazione delle stazioni appaltanti, la Cabina di regia, ex articolo 221 del codice dei contratti pubblici, sentita l'ANAC, svolge:

    - un'analisi dell'impatto dell'eProcurement sui tempi di aggiudicazione dell'appalto fino alla conclusione del contratto;

    - una valutazione della rapidità decisionale allo stato dell'arte;

    - il monitoraggio delle migliori pratiche delle stazioni appaltanti volte ad abbreviare i tempi di aggiudicazione degli appalti;

    - un'analisi del quadro legislativo per individuare eventuali questioni critiche nelle procedure di aggiudicazione degli appalti e, in base a tale analisi, proposta di iniziative finalizzate a ridurre i tempi di decisione.

    A partire dai dati del 2024, l'ANAC monitorerà annualmente la rapidità decisionale media delle stazioni appaltanti, avvalendosi dei poteri ad essa attribuiti dall'articolo 222 del codice dei contratti pubblici.

    Le stazioni appaltanti la cui rapidità decisionale media sarà superiore a 160 giorni in TED saranno tenute a partecipare all'esercizio di qualificazione e professionalizzazione.

    M1C1-85

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura

    N/A

    Percentuale

    100

    90

    T4

    2023

    Il tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura ("fase esecutiva") deve essere ridotto almeno del 10 %.

    M1C1-86

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

    N/A

    Percentuale

    0

    20

    T4

    2023

    Almeno il 20 % del personale delle pubbliche amministrazioni è stato formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici. La percentuale tiene conto del totale del personale attivamente coinvolto nei processi di approvvigionamento pubblico, ossia 100 000 acquirenti pubblici registrati al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF.

    M1C1-87

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Stazioni appaltanti che usano sistemi dinamici di acquisizione

    N/A

    Percentuale

    0

    15

    T4

    2023

    Almeno il 15 % delle stazioni appaltanti utilizza i sistemi dinamici di acquisizione a norma della direttiva 2014/24/UE (periodo di osservazione di due anni, tenendo conto del fatto che in Italia l'uso dei sistemi dinamici di acquisizione è riservato soprattutto alle acquisizioni superiori alla soglia, dato che quelle al di sotto della soglia sono effettuate principalmente utilizzando e-marketplace). L'obiettivo si riferisce alle stazioni appaltanti dell'amministrazione centrale (250 pubbliche amministrazioni registrate al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF).

    M1C1-88

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei tempi di pagamento

    30

    30

    T1

    2026

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento delle autorità pubbliche centrali (Amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti) nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

    M1C1-89

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei tempi di pagamento

    30

    30

    T1

    2026

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento delle autorità pubbliche regionali (Regioni e Province Autonome) nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

    M1C1-90

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei tempi di pagamento

    30

    30

    T1

    2026

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento degli enti locali nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 30 giorni.

    M1C1-91

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei tempi di pagamento

    60

    60

    T1

    2026

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di pagamento degli enti del Servizio sanitario nazionale nei confronti degli operatori economici deve essere pari o inferiore a 60 giorni.

    M1C1-92

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei ritardi di pagamento

    (in giorni)

    0

    0

    T1

    2026

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle autorità centrali (Amministrazioni dello Stato, enti pubblici nazionali e altri enti) agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

    M1C1-93

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei ritardi di pagamento

    (in giorni)

    0

    0

    T1

    2026

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti delle autorità regionali (Regioni e Province Autonome) agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

    M1C1-94

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei ritardi di pagamento

    (in giorni)

    0

    0

    T1

    2026

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti degli enti locali agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

    M1C1-95

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

    N/A

    Media ponderata dei ritardi di pagamento

    (in giorni)

    0

    0

    T1

    2026

    Sulla base della Piattaforma per i crediti commerciali (PCC), la media ponderata dei tempi di ritardo dei pagamenti degli enti del Servizio sanitario nazionale agli operatori economici non deve superare 0 giorni.

    M1C1-96

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione dell'appalto

    N/A

    Numero

    193

    115

    T4

    2025

    Sulla base dei dati della Gazzetta ufficiale dell'UE (banca dati TED), il lasso medio di tempo che intercorre tra il termine per la presentazione delle offerte e la data della firma del contratto deve essere ridotto a meno di 115 giorni per i contratti superiori alle soglie di cui alle direttive dell'UE sugli appalti pubblici.

    Assicurare la piena coerenza e l'assenza di un intervallo di tempo tra la pubblicazione dei dati relativi alla conclusione del contratto in TED e nella BDNCP (ANAC).

    M1C1-97

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura

    N/A

    Percentuale

    100

    88

    T4

    2024

    Il tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura ("fase esecutiva") deve essere ridotto almeno del 12 %.

    M1C1-97 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura

    N/A

    Percentuale

    100

    85

    T4

    2025

    Il tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura ("fase esecutiva") deve essere ridotto almeno del 15 %.

    M1C1-98

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

    N/A

    Percentuale

    20

    40

    T4

    2024

    Almeno il 40 % del personale delle pubbliche amministrazioni è stato formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici ai fini della qualificazione. La percentuale tiene conto del totale del personale attivamente coinvolto nei processi di approvvigionamento pubblico, ossia 100 000 acquirenti pubblici registrati al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF.

    M1C1-98 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

    N/A

    Percentuale

    20

    60

    T4

    2025

    Almeno il 60 % del personale delle pubbliche amministrazioni è stato formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici ai fini della qualificazione. La percentuale tiene conto del totale del personale attivamente coinvolto nei processi di approvvigionamento pubblico, ossia 100 000 acquirenti pubblici registrati al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF.

    M1C1-99

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Stazioni appaltanti che usano sistemi dinamici di acquisizione

    Percentuale di stazioni appaltanti dell'amministrazione centrale che usano sistemi dinamici di acquisizione, in conformità della direttiva 2014/24/UE

    Percentuale

    15

    20

    T4

    2024

    Almeno il 20 % delle stazioni appaltanti utilizza i sistemi dinamici di acquisizione a norma della direttiva 2014/24/UE (periodo di osservazione di due anni, tenendo conto del fatto che in Italia l'uso dei sistemi dinamici di acquisizione è riservato soprattutto alle acquisizioni superiori alla soglia, dato che quelle al di sotto della soglia sono effettuate principalmente utilizzando e-marketplace). L'obiettivo si riferisce alle stazioni appaltanti dell'amministrazione centrale (250 pubbliche amministrazioni registrate al 30 aprile 2021 nel Sistema Nazionale di eProcurement gestito da Consip per conto del MEF).

    M1C1-99 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Investimento 1.10 - Sostegno alla qualificazione e eProcurement

    Obiettivo

    Competenze digitali delle stazioni appaltanti

    Percentuale di stazioni appaltanti locali competenti in campo digitale

    Percentuale

    0

    50

    T4

    2025

    Almeno il 50 % delle stazioni appaltanti locali possiede le competenze digitali richieste dalla qualifica.

    Le stazioni appaltanti che soddisfano le medesime prescrizioni per mezzo di centrali di committenza saranno anch'esse conteggiate ai fini del conseguimento dell'obiettivo.

    M1C1-100

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Entrata in vigore delle disposizioni legislative per migliorare l'efficacia della revisione della spesa - Rafforzamento del Ministero delle Finanze

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il quadro rivisto per la spending review nelle amministrazioni centrali dello Stato (ministeri) deve migliorarne l'efficacia, rafforzando il ruolo del Ministero dell'Economia e delle Finanze. In particolare, esso deve prevedere un ruolo potenziato del Ministero dell'Economia e delle Finanze nella valutazione ex ante, nei processi di monitoraggio e nella valutazione ex post, in modo da consentire l'esecuzione completa delle revisioni e il conseguimento degli obiettivi previsti.

    M1C1-101

    Riforma 1.12 -

    Riforma dell'amministrazione fiscale

    Traguardo

    Adozione di una revisione dei possibili interventi per ridurre l'evasione fiscale

    Pubblicazione della revisione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Adottare una relazione per orientare le azioni del governo volte a ridurre l'evasione fiscale dovuta alla omessa fatturazione, in particolare nei settori più esposti all'evasione fiscale, anche attraverso incentivi mirati per i consumatori.

    M1C1-102

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Adozione di una relazione sull'efficacia delle pratiche utilizzate da amministrazioni selezionate per valutare l'elaborazione e l'attuazione di piani di risparmio.

    Pubblicazione della relazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La relazione deve essere redatta dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato presso il Ministero delle Finanze in collaborazione con amministrazioni selezionate al fine di:

    -valutarne le pratiche di elaborazione e attuazione dei piani di risparmio;

    -definire orientamenti per tutte le amministrazioni pubbliche.

    M1C1-103

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Traguardo

    Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato e delle disposizioni regolamentari e completamento delle procedure amministrative per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e migliorare gli audit e i controlli.

    Indicazione nel testo di legge e delle disposizioni regolamentari della data di entrata in vigore.

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Dette disposizioni devono comprendere:

    i) la piena operatività della banca dati e dell'infrastruttura informatica dedicata per la messa a disposizione della dichiarazione IVA precompilata, di cui all'articolo 4, comma 1, del decreto legislativo n. 127/2015;

    ii) la banca dati utilizzata per le "lettere di conformità" (comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state rilevate anomalie) è migliorata al fine di ridurre l'incidenza dei falsi positivi e aumentare il numero di comunicazioni inviate ai contribuenti;

    iii) l'entrata in vigore della riforma della legislazione al fine di garantire sanzioni amministrative efficaci in caso di rifiuto da parte di fornitori privati di accettare pagamenti elettronici (riferimento all'originario articolo 23 del decreto-legge n. 124/2019, abrogato con la conversione in legge);

    iv) il completamento del processo di pseudonimizzazione dei dati di cui all'articolo 1, commi 681-686, della legge n. 160/2019, e istituzione dell'infrastruttura digitale per l'analisi dei megadati generati attraverso l'interoperabilità della banca dati completamente pseudonimizzata, al fine di aumentare l'efficacia dell'analisi dei rischi alla base del processo di selezione;

    v) l'entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato che attuano azioni complementari efficaci basate sul riesame di eventuali misure per ridurre l'evasione fiscale dovuta alla omessa fatturazione.

    M1C1-104

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Adozione di obiettivi di risparmio per le spending review relative agli anni 2023-2025

    Obiettivo quantitativo di risparmio per le amministrazioni statali centrali aggregate definito nel documento di economia e finanza (DEF) - in euro

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Sulla base dei decreti-legge 90 e 93 del 2016 e della legge n. 163/2016, nel documento di economia e finanza sono stati fissati obiettivi per le spending review annuali per le amministrazioni statali centrali aggregate in relazione agli anni 2023, 2024 e 2025. Gli obiettivi di risparmio devono corrispondere a un livello di ambizione adeguato.

    M1C1-105

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Numero più elevato di "lettere di conformità"

    N/A

    Numero

    2 150 908

    2 581 090

    T4

    2022

    Il numero di "lettere di conformità" (comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state riscontrate anomalie) deve essere aumentato almeno del 20 % rispetto al 2019.

    M1C1-106

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Ridurre il numero di "lettere di conformità" che rappresentano falsi positivi

    N/A

    Numero

    126 500

    132 825

    T4

    2022

    Il numero di "lettere di conformità" (comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state rilevate anomalie ma non frodi nella verifica ex-post) che rappresentano falsi positivi deve essere ridotto almeno del 5 % rispetto al 2019.

    M1C1-107

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Aumentare il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità"

    N/A

    EUR

    2 130 000 000

    2 449 500 000

    T4

    2022

    Il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità" deve aumentare del 15 % rispetto al 2019.

    M1C1-108

    Riforma 1.15 - Riforma delle norme di contabilità pubblica

    Traguardo

    Approvazione del quadro concettuale, della serie di principi di contabilità per competenza e del piano contabile multidimensionale

    Risoluzione della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero delle Finanze che approva la struttura di governance di contabilità per competenza

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2024

    Completamento di un quadro concettuale di riferimento per il sistema di contabilità per competenza (accrual) secondo le caratteristiche qualitative definite da Eurostat (gruppo di lavoro EPSAS); 
    definizione dei principi di contabilità per competenza sulla base di IPSAS/EPSAS; elaborazione di un piano contabile multidimensionale e multilivello.

    M1C1-109

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Inviare le prime dichiarazioni IVA precompilate

    N/A

    Numero

    0

    2 300 000

    T2

    2023

    Almeno 2 300 000 contribuenti devono ricevere dichiarazioni IVA precompilate per l'esercizio fiscale 2022.

    M1C1-110

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Riclassificazione del bilancio generale dello Stato con riferimento alla spesa ambientale e alla spesa che promuove la parità di genere

    Inserimento nella legge di bilancio 2024 della riclassificazione del bilancio generale dello Stato con riferimento alla spesa ambientale e alla spesa che promuove la parità di genere

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    La legge di bilancio 2024 deve fornire al Parlamento un bilancio per lo sviluppo sostenibile che consiste nella classificazione del bilancio generale dello Stato con riferimento alla spesa ambientale e alla spesa che promuove la parità di genere. La classificazione deve essere coerente con i criteri alla base della definizione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e con gli obiettivi dell'Agenda 2030.

    M1C1-111

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Completamento della spending review annuale per il 2023, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022 per il 2023

    Adozione della relazione del Ministero delle Finanze sulla spending review nel 2023, che certifica il completamento del processo e il conseguimento dell'obiettivo.

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2024

    La relazione del Ministero delle Finanze da trasmettere al Consiglio dei Ministri, come previsto dai decreti-legge 90 e 93 del 2016 e dalla legge 163/2016, deve:

    - certificare il completamento del processo di spending review per il 2023 in relazione alla disposizione del quadro pertinente;

    - certificare il conseguimento dell'obiettivo fissato nel 2022.

    M1C1-112

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Migliorare la capacità operativa dell'amministra-zione fiscale, come indicato nel "Piano della performance 2021-2023" dell'Agenzia delle Entrate.

    N/A

    Numero di assunzioni

    0

    4 113

    T2

    2024

    Il personale dell'Agenzia delle Entrate deve essere aumentato di 4 113 unità come indicato nel "Piano della performance 2021‑2023".

    M1C1-113

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Numero più elevato di "lettere di conformità"

    N/A

    Numero

    2 150 908

    3 011 271

    T4

    2024

    Il numero di "lettere di conformità" (comunicazioni tempestive ai contribuenti per i quali sono state riscontrate anomalie) deve essere aumentato almeno del 40 % rispetto al 2019.

    M1C1-114

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Aumentare il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità"

    N/A

    EUR

    2 130 000 000

    2 769 000 000

    T4

    2024

    Il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità" deve aumentare del 30 % rispetto al 2019.

    M1C1-115

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Completamento della spending review annuale per il 2024, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022 e nel 2023 per il 2024.

    Adozione della relazione del Ministero delle Finanze sulla spending review nel 2024, che certifica il completamento del processo e il conseguimento dell'obiettivo

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2025

    La relazione del Ministero delle Finanze da trasmettere al Consiglio dei Ministri, come previsto dai decreti-legge 90 e 93 del 2016 e dalla legge 163/2016, deve:

    - certificare il completamento del processo di spending review per il 2024 in relazione alla disposizione del quadro pertinente;

    - certificare il conseguimento dell'obiettivo fissato nel 2022 e nel 2023.

    M1C1-116

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Riduzione dell'evasione fiscale come definita dall'indicatore "propensione all'evasione"

    N/A

    Percentuale

    0

    -5

    T4

    2025

    La "propensione all'evasione" in tutte le imposte, escluse l'Imposta Municipale Unica e le accise, deve essere inferiore nel 2023 rispetto al 2019 del 5 % del valore di riferimento del 2019. La stima di riferimento per il 2019 sarà inclusa nella relazione aggiornata del governo sull'economia sommersa, la cui pubblicazione era prevista nel novembre 2021, conformemente alle disposizioni dell'articolo 2 del decreto legislativo n. 160/2015. La riduzione del 5 % deve essere osservata con riferimento alle stime incluse nella versione aggiornata della stessa relazione che sarà pubblicata nel novembre 2025 sulla base dei dati relativi all'esercizio fiscale 2023.

    M1C1-117

    Riforma 1.15 -

    Riforma delle norme di contabilità pubblica

    Obiettivo

    Enti pubblici formati per la transizione al nuovo sistema di contabilità per competenza

    N/A

    Numero

    0

    18 000

    T1

    2026

    Fine del primo ciclo di formazione per la transizione al nuovo sistema di contabilità per competenza per i rappresentanti di 18 000 enti pubblici

    M1C1-118

    Riforma 1.15 -

    Riforma delle norme di contabilità pubblica

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma della contabilità per competenza per almeno il 90 % dell'intero settore pubblico.

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tutte le misure di esecuzione (compresi orientamenti, manuali operativi e programmi di formazione) relative alla contabilità per competenza per almeno il 90 % dell'intero settore pubblico.

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2026

    Devono essere pubblicati i bilanci della pubblica amministrazione riguardanti almeno il 90 % dell'intero settore pubblico.

    Deve essere adottata a partire dal 2027 una riforma legislativa per l'introduzione del nuovo sistema di contabilità per competenza per almeno il 90 % delle amministrazioni pubbliche.

    Devono essere adottati atti di diritto derivato relativi a: orientamenti e manuali operativi per l'applicazione dei principi contabili corredati di esempi e rappresentazioni pratiche a sostegno degli operatori;

    programma di formazione: creazione di programmi di formazione per la transizione al nuovo sistema di contabilità per competenza.

    M1C1-119

    Riforma 1.14 -

    Riforma del quadro fiscale subnazionale

    Traguardo

    Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per l'attuazione del federalismo fiscale regionale

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del federalismo fiscale per le regioni a statuto ordinario.

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2026

    Entrata in vigore del quadro normativo del "federalismo fiscale" come previsto dalla vigente legge delega 42/2009. In particolare, gli atti di diritto primario e derivato devono definire i parametri pertinenti e attuare il federalismo fiscale per le regioni a statuto ordinario, come stabilito dal decreto-legge 68/2011 (articoli 1‑15), modificato da ultimo dalla legge 176/2020 (articolo 31-sexies).

    M1C1-120

    Riforma 1.14 -

    Riforma del quadro fiscale subnazionale

    Traguardo

    Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per l'attuazione del federalismo fiscale regionale

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del federalismo fiscale per le province e le città metropolitane.

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2026

    Entrata in vigore del quadro normativo del "federalismo fiscale" come previsto dalla vigente legge delega 42/2009. In particolare, gli atti di diritto primario e derivato devono definire i parametri pertinenti e attuare, se del caso, il federalismo fiscale per le province e le città metropolitane, come stabilito dal decreto-legge 68/2011 (articoli 1-15), modificato da ultimo dalla legge 178/2020 (articolo 1, comma 783).

    M1C1-121

    Riforma 1.12 -

    Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Riduzione dell'evasione fiscale come definita dall'indicatore "propensione all'evasione"

    N/A

    Percentuale

    0

    -15

    T2

    2026

    La "propensione all'evasione" in tutte le imposte, escluse l'Imposta Municipale Unica e le accise, deve essere inferiore nel 2024 rispetto al 2019 del 15 % del valore di riferimento del 2019. La stima di riferimento per il 2019 sarà inclusa nella relazione aggiornata del governo sull'economia sommersa, la cui pubblicazione era prevista nel novembre 2021, conformemente alle disposizioni dell'articolo 2 del decreto legislativo n. 160/2015. Deve essere osservata una riduzione del 15 % con riferimento alla stima per l'anno fiscale 2024 contenuta in una relazione ad hoc che deve essere predisposta dal Ministero delle Finanze entro il giugno 2026 sulla base della stessa metodologia utilizzata per la relazione di cui all'articolo 2 del decreto legislativo n. 160/2015.

    M1C1-122

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Completamento della spending review annuale per il 2025, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022, 2023 e 2024 per il 2025.

    Adozione della relazione del Ministero delle Finanze sulla spending review nel 2025, che certifica il completamento del processo e il conseguimento dell'obiettivo

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2026

    La relazione del Ministero delle Finanze da trasmettere al Consiglio dei Ministri, come previsto dai decreti-legge 90 e 93 del 2016 e dalla legge 163/2016, deve:

    - certificare il completamento del processo di spending review per il 2025 in relazione alla disposizione del quadro pertinente;

    - certificare il conseguimento dell'obiettivo fissato nel 2022, nel 2023 e nel 2024.

    A.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

    L'investimento ha l'obiettivo di realizzare la migrazione di dataset e applicativi di una parte sostanziale della pubblica amministrazione locale verso un'infrastruttura cloud sicura, consentendo a ciascuna amministrazione di operare una scelta tra una serie di ambienti cloud pubblici certificati.

    La misura prevede inoltre un pacchetto di sostegno "migrazione come servizio" destinato alle amministrazioni, comprendente: i) la valutazione iniziale, ii) il sostegno procedurale/amministrativo necessario per avviare il programma, iii) la negoziazione del supporto esterno necessario e iv) la gestione generale del progetto durante la fase di esecuzione. Un gruppo sotto la supervisione del Ministero dell'Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale (MITD) sarà incaricato di individuare e certificare un ampio elenco di fornitori qualificati e negoziare una serie di pacchetti di supporto standard adattati alle dimensioni dell'amministrazione e ai servizi interessati dalla migrazione.

    Investimento 1.4 - Servizi digitali e esperienza dei cittadini

    L'investimento ha l'obiettivo di sviluppare un'offerta integrata e armonizzata di servizi digitali all'avanguardia orientati ai cittadini, garantirne la diffusione generalizzata nell'amministrazione centrale come locale e migliorare l'esperienza degli utilizzatori.

    La misura mira a:

    (I)migliorare l'esperienza dei servizi pubblici digitali, definendo modelli di erogazione dei servizi riutilizzabili che garantiscano requisiti di accessibilità completi (Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali);

    (II)migliorare l'accessibilità dei servizi pubblici digitali (Investimento 1.4.2 - Inclusione dei cittadini: miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali);

    (III)promuovere l'adozione dell'applicazione digitale per i pagamenti tra i cittadini e le pubbliche amministrazioni (PagoPA) e l'adozione dell'applicazione "IO" quale punto di contatto digitale fondamentale tra i cittadini e l'amministrazione per un'ampia gamma di servizi (comprese le notifiche) in linea con la logica dello "sportello unico" (Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO");

    (IV)promuovere l'adozione di piattaforme nazionali di identità digitale (Sistema Pubblico di Identità Digitale, SPID e Carta d'Identità Elettronica, CIE) e dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) (Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR));

    (V)sviluppare una piattaforma unica per le notifiche (Investimento 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici);

    (VI)promuovere l'adozione di paradigmi della mobilità come servizio (MaaS) nelle città metropolitane per digitalizzare i trasporti locali e fornire agli utenti un'esperienza di mobilità integrata dalla pianificazione dei viaggi ai pagamenti attraverso molteplici modi di trasporto (Investimento 1.4.6 - La mobilità come servizio per l'Italia. Quest'ultima misura è finanziata sulla base di un sostegno finanziario non rimborsabile).

    Investimento 1.6 - Digitalizzazione delle grandi amministrazioni centrali

    L'investimento ha l'obiettivo di ridisegnare e digitalizzare un insieme di processi, attività e servizi prioritari nelle grandi amministrazioni centrali per migliorare l'efficienza di tali amministrazioni e semplificare le procedure. Tra le amministrazioni centrali figurano: i) l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) e l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), ii) il sistema giudiziario, iii) il Ministero della Difesa, iv) il Ministero dell'Interno e v) la Guardia di Finanza.

    Per quanto riguarda il Ministero dell'Interno, il progetto prevede i) la digitalizzazione dei servizi per i cittadini e la reingegnerizzazione dei processi interni sottostanti; ii) lo sviluppo di applicazioni e sistemi di gestione interni per mettere a punto un sistema interno centralizzato di verifica dell'identità fisica e digitale e dei relativi attributi, che consenta ai funzionari pubblici (ad esempio polizia) di effettuare una verifica a distanza in tempo reale di documenti personali e patenti (ad esempio tessera sanitaria, patente di guida, ecc.) di proprietà dei cittadini e associati alla CIE; iii) miglioramento delle competenze del personale per rafforzare le capacità digitali (1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno).

    Per quanto riguarda il sistema giudiziario, il progetto prevede i) la digitalizzazione degli archivi degli ultimi venti anni (01/01/2006-30/06/2026: 7 750 000 documenti giudiziari) relativi ai procedimenti civili di tribunali ordinari e Corti d'appello e ai fascicoli giudiziari della Corte di Cassazione, dei giudici di pace dei capoluoghi di regione, dei tribunali per i minorenni, delle Sezioni penali dei tribunali e delle Corti d'appello, e delle Procure; ii) la creazione di un data lake (software layer) che funge da punto di accesso unico all'intera serie di dati grezzi prodotti dal sistema giudiziario. I dati conservati nel data lake saranno utilizzati ricorrendo a soluzioni di intelligenza artificiale allo scopo di: i) anonimizzare le sentenze civili e penali; ii) automatizzare l'identificazione del rapporto tra vittima e autore del reato nelle disposizioni giuridiche; iii) gestire, analizzare e organizzare la giurisprudenza precedente per facilitare la consultazione da parte dei giudici civili e dei pubblici ministeri; iv) effettuare analisi statistiche avanzate dell'efficienza ed efficacia del sistema giudiziario; v) gestire e monitorare i tempi di trattamento delle attività svolte dagli uffici giudiziari (Investimenti 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia e 1.6.5 - Digitalizzazione del Consiglio di Stato. Queste misure sono finanziate sulla base di un sostegno finanziario non rimborsabile).

    Per quanto riguarda l'INPS e l'INAIL, il progetto prevede una revisione approfondita dei sistemi e delle procedure interne, nonché l'evoluzione dei punti di contatto digitali con residenti, imprese e altre amministrazioni pubbliche, al fine di fornire agli utenti un'esperienza digitale senza soluzione di continuità (1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)).

    Per quanto riguarda il Ministero della Difesa, il progetto comprende i) il rafforzamento della sicurezza di tre serie fondamentali di informazioni (personale, documentazione amministrativa, comunicazioni interne ed esterne) e ii) la migrazione di tutti i sistemi e di tutte le applicazioni verso un paradigma open source, conforme alle politiche di sicurezza definite dal quadro normativo di riferimento (Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa).

    Per quanto riguarda la Guardia di Finanza, il progetto mira in particolare a: i) riorganizzare le banche dati; ii) introdurre la scienza dei dati nei processi operativi e decisionali (Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza. Questa misura è finanziata sulla base di un sostegno finanziario non rimborsabile).

    A.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M1C1-14

    Investimento 1.6.5 - Digitalizzazione del Consiglio di Stato

    Obiettivo

    Consiglio di Stato - Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T1

    N/A

    Numero

    0

    800 000

    T4

    2023

    Numero di atti giudiziari relativi al sistema di giurisdizione amministrativa (quali sentenze, pareri e decreti) pienamente disponibili nel data warehouse.

    M1C1-16

    Investimento 1.6.5 - Digitalizzazione del Consiglio di Stato

    Obiettivo

    Consiglio di Stato - Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T2

    N/A

    Numero

    800 000

    2 500 000

    T4

    2023

    Numero di atti giudiziari relativi al sistema di giurisdizione amministrativa (quali sentenze, pareri e decreti) pienamente disponibili nel data warehouse.

    M1C1-123

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INPS - Servizi/contenuti del portale "One click by design" T1

    N/A

    Numero

    0

    35

    T4

    2022

    35 servizi supplementari messi a disposizione sul sito web istituzionale dell'INPS ( www.inps.it ).

    I servizi sono accessibili sul sito istituzionale mediante logiche di profilazione adeguate (il sistema proporrà servizi di possibile interesse in base all'età, alle caratteristiche del lavoro, ai benefici percepiti e alla storia degli utenti).

    I 35 servizi riguardano i seguenti ambiti istituzionali INPS:

    • Prestazioni pensionistiche

    • Ammortizzatori sociali

    • Indennità di disoccupazione

    • Prestazioni d'invalidità

    • Rimborsi

    • Raccolta dei contributi da parte delle imprese

    • Servizi per i lavoratori agricoli

    • Servizi antifrode, anticorruzione e di trasparenza

    Nei settori istituzionali elencati i servizi da attuare riguarderanno la presentazione digitale delle richieste di servizi, la verifica dei requisiti per il beneficio, il monitoraggio dello stato della pratica da parte degli utenti, la proposta proattiva di servizi basata sulle esigenze degli utenti e il rinnovo automatico dei benefici senza la necessità di nuove domande.

    Infine saranno istituiti quadri di controllo che consentano sia il monitoraggio da parte dell'INPS dei benefici erogati sia il supporto basato sui dati alle decisioni dei responsabili politici.

    M1C1-124

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INPS - Miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) T1

    N/A

    Numero

    0

    4 250

    T4

    2022

    Valutazione di almeno 4 250 dipendenti dell'INPS per quanto riguarda le competenze informatiche e le competenze certificate migliorate nei seguenti settori del quadro europeo delle competenze informatiche: i) Plan; ii) Build; iii) Run; iv) Enable; v) Manage.

    I settori di miglioramento delle competenze saranno individuati in base al gruppo di discenti destinatari.

    M1C1-125

    Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti i) bandi pubblici per l'abilitazione al cloud per le gare d'appalto della pubblica amministrazione locale

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti) gli appalti pubblici per l'abilitazione al cloud per le gare d'appalto della pubblica amministrazione locale

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti) i bandi pubblici per ogni tipo di amministrazione pubblica coinvolta (comuni, scuole, enti sanitari locali) per la raccolta e la valutazione dei piani di migrazione. La pubblicazione di tre bandi mirati consentirà al Ministero dell'Innovazione Tecnologica e della Transizione Digitale di valutare le esigenze specifiche di ciascun tipo di amministrazione pubblica interessata.

    Aggiudicazione degli appalti (ossia pubblicazione dell'elenco delle PA ammesse a ricevere finanziamenti) relativi a tre bandi di gara pubblici, rispettivamente, per i comuni, le scuole e le aziende sanitarie locali, al fine di raccogliere e valutare i piani di migrazione, in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M1C1-126

    Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA T1

    N/A

    Numero

    9 000

    11 450

    T4

    2023

    Garantire un aumento del numero di servizi integrati nella piattaforma per:

    - le pubbliche amministrazioni già nello scenario di riferimento (9 000 entità);

    - le nuove pubbliche amministrazioni che aderiscono alla piattaforma (2 450 nuove entità).

    In entrambi i casi, il numero totale di servizi delle pubbliche amministrazioni che aderiscono alla piattaforma deve aumentare di almeno il 20 % rispetto al valore di riferimento 2021 per i servizi (31.3.2021). Il numero di servizi che saranno integrati dipenderà dal tipo di amministrazione (l'obiettivo finale per il 2026 è disporre in media di 35 servizi per i comuni, 15 servizi per le regioni, 15 servizi per le autorità sanitarie e 8 servizi per scuole e università).

    M1C1-127

    Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione dell'applicazione "IO" T1

    N/A

    Numero

    2 700

    7 000

    T4

    2023

    Garantire un aumento del numero di servizi integrati nell'applicazione "IO" per:

    - le pubbliche amministrazioni già nello scenario di riferimento (2 700 entità);

    - le nuove pubbliche amministrazioni che aderiscono alla piattaforma (4 300 nuove entità).

    In entrambi i casi, il numero totale di servizi delle pubbliche amministrazioni che aderiscono alla piattaforma deve aumentare di almeno il 20 % rispetto al valore di riferimento 2021 per i servizi (31.3.2021). Il numero di servizi che saranno integrati dipenderà dal tipo di amministrazione (l'obiettivo finale per il 2026 è disporre in media di 35 servizi per i comuni, 15 servizi per le regioni, 15 servizi per le autorità sanitarie e 8 servizi per scuole e università).

    M1C1-128

    Investimento 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione di avvisi pubblici digitali T1

    N/A

    Numero

    0

    800

    T4

    2023

    Almeno 800 pubbliche amministrazioni centrali e comuni, per quanto riguarda la piattaforma di notifica digitale (Digital Notification Platform - DNP), devono fornire avvisi digitali giuridicamente vincolanti ai cittadini, ai soggetti giuridici, alle associazioni e a qualsiasi altro soggetto pubblico o privato.

    M1C1-129

    Investimento 1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno

    Obiettivo

    Ministero dell'Interno - Processi completamente reingegnerizzati e digitalizzati T1

    N/A

    Numero

    0

    7

    T4

    2023

    Procedure e processi interni completamente reingegnerizzati (7 processi in totale entro il 31 dicembre 2023) e che possono essere interamente completati online (come l'automazione d'ufficio, i servizi di mobilità e l'e-learning).

    M1C1-130

    Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

    Obiettivo

    Digitalizzazione dei fascicoli giudiziari T1

    N/A

    Numero

    0

    3 500 000

    T4

    2023

    Digitalizzazione di 3 500 000 fascicoli giudiziari relativi agli ultimi 20 anni (01/01/2006-30/06/2026) relativi a processi completati o in corso presso gli organi giurisdizionali.

    M1C1-131

    Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

    Traguardo

    Sistemi di conoscenza del data lake della giustizia T1

    Relazione attestante l'inizio dell'esecuzione del contratto

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Inizio dell'esecuzione del contratto per la realizzazione di sei nuovi sistemi di conoscenza del data lake:

    1)Sistema di anonimizzazione delle sentenze civili e penali

    2)Sistema di gestione integrato

    3)Sistema di gestione e analisi dei processi civili

    4)Sistema di gestione e analisi dei processi penali

    5)Sistema di statistiche avanzate sui processi civili e penali

    6)Sistema automatizzato per l'identificazione del rapporto vittima- autore del reato.

    L'esecuzione di ogni appalto pubblico ha inizio con un atto amministrativo specifico del responsabile della procedura, denominato "avvio dell'esecuzione".

    M1C1-132

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INPS - Servizi/contenuti del portale "One click by design" T2

    N/A

    Numero

    35

    70

    T4

    2023

    35 servizi supplementari messi a disposizione sul sito web istituzionale dell'INPS ( www.inps.it ).

    I servizi sono accessibili sul sito istituzionale mediante logiche di profilazione adeguate (il sistema proporrà servizi di possibile interesse in base all'età, alle caratteristiche del lavoro, ai benefici percepiti e alla storia degli utenti).

    I 35 servizi riguardano i seguenti ambiti istituzionali INPS:

    • Prestazioni pensionistiche

    • Ammortizzatori sociali

    • Indennità di disoccupazione

    • Prestazioni d'invalidità

    • Rimborsi

    • Raccolta dei contributi da parte delle imprese

    • Servizi per i lavoratori agricoli

    • Servizi antifrode, anticorruzione e di trasparenza

    Nei settori istituzionali elencati, i servizi da attuare riguarderanno la presentazione digitale delle richieste di servizi, la verifica dei requisiti per il beneficio, il monitoraggio dello stato della pratica da parte degli utenti, la proposta proattiva di servizi basata sulle esigenze degli utenti e il rinnovo automatico dei benefici senza la necessità di nuove domande.

    Infine saranno istituiti quadri di controllo che consentano sia il monitoraggio da parte dell'INPS dei benefici erogati sia il supporto basato sui dati alle decisioni dei responsabili politici.

    M1C1-133

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INPS - Miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) T2

    N/A

    Numero

    4 250

    8 500

    T4

    2023

    Valutazione di altri 4 250 dipendenti dell'INPS per quanto riguarda le competenze certificate migliorate nei seguenti settori del quadro europeo delle competenze informatiche: i) Plan; ii) Build; iii) Run; iv) Enable; v) Manage.

    I settori di miglioramento delle competenze saranno individuati in base al gruppo di discenti destinatari.

    M1C1-134

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INAIL - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi/servizi T1

    N/A

    Numero

    29

    53

    T4

    2023

    L'obiettivo è raggiungere 53 (52 %) processi e servizi istituzionali reingegnerizzati al fine di renderli pienamente digitalizzati.

    I settori dell'INAIL interessati sono: assicurazioni, servizi sociali e sanitari, prevenzione e sicurezza sul lavoro, certificazioni e verifiche.

    In particolare l'obiettivo previsto per ciascun settore è espresso in percentuale superiore al:

    ·assicurazioni: 8 (25 %);

    ·servizi sociali e sanitari: 18 (50 %);

    ·prevenzione e sicurezza sul lavoro: 9 (80 %);

    ·certificazioni e verifiche: 18 (80 %).

    M1C1-135

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Ministero della Difesa - Digitalizzazione delle procedure T1

    N/A

    Numero

    4

    15

    T4

    2023

    Digitalizzazione, revisione e automazione di 15 procedure relative alla gestione del personale della Difesa (quali reclutamento, occupazione e pensionamento, salute dei dipendenti) partendo da una base di riferimento di quattro procedure già digitalizzate.

    M1C1-136

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Ministero della Difesa - Digitalizzazione dei certificati T1

    N/A

    Numero di certificati digitalizzati

    190 000

    450 000

    T4

    2023

    Numero di certificati di identità digitalizzati (450 000) rilasciati dal Ministero della Difesa e che utilizzano l'infrastruttura, integrati da un sito di ripristino in caso di disastro a partire da uno scenario di riferimento di 190 000 certificati già digitalizzati.

    M1C1-137

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Traguardo

    Ministero della Difesa - Commissionamento di portali web istituzionali e di portali intranet

    Portali web istituzionali e portali web intranet pienamente operativi

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Sviluppo e realizzazione di i) portali web istituzionali e ii) portali intranet per esigenze specifiche di comunicazione interna.

    M1C1-138

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Ministero della Difesa - Migrazione di applicazioni non a missione critica verso una soluzione per una protezione completa delle informazioni mediante apertura dell'infrastruttura (S.C.I.P.I.O.) T1

    N/A

    Numero

    0

    10

    T4

    2023

    Migrazione iniziale e disponibilità operativa di applicazioni non a missione critica verso una nuova infrastruttura open source, comprendenti l'attuazione dell'hardware in ambiente, l'installazione di componenti open source di middleware e la reingegnerizzazione delle applicazioni.

    M1C1-139

    Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

    Obiettivo

    Abilitazione al cloud per la pubblica amministrazione locale T1

    N/A

    Numero

    0

    4 083

    T3

    2024

    La migrazione di 4 083 pubbliche amministrazioni locali verso ambienti cloud certificati sarà realizzata quando la verifica di tutti i sistemi e dataset e della migrazione delle applicazioni incluse in ciascun piano di migrazione sarà stata effettuata con esito positivo.

    M1C1-140

    Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali

    Obiettivo

    Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T1

    N/A

    Percentuale

    0,1

    40

    T4

    2024

    Le amministrazioni (comuni, istituti di istruzione primaria e secondaria di 1°e 2° grado ed enti specifici pilota nel settore dell'assistenza sanitaria e del patrimonio culturale) aderiscono a un modello e a un sistema di progettazione comuni che semplificano l'interazione con gli utenti e facilitano la manutenzione per gli anni a venire.

    L'adesione al progetto/modello comune di siti web/componenti dei servizi consiste in:

    1) valutazione dei progetti presentati;

    2) valutazione del completamento dei progetti sulla base delle principali metriche di utilizzabilità (score di utilizzabilità digitale), attraverso una piattaforma dedicata già disponibile.

    M1C1-141

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Digitalizzazione delle procedure del Ministero della Difesa T2

    N/A

    Numero

    15

    20

    T4

    2024

    Digitalizzazione, revisione e automazione di 20 procedure relative alla gestione del personale della Difesa (quali reclutamento, occupazione e pensionamento, salute dei dipendenti) partendo da uno scenario di riferimento di quindici procedure già digitalizzate nel contesto dell'obiettivo 1.

    M1C1-142

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Digitalizzazione dei certificati del Ministero della Difesa T2

    N/A

    Numero di certificati digitalizzati

    450 000

    750 000

    T4

    2024

    Numero di certificati di identità digitalizzati (750 000) rilasciati dal Ministero della Difesa e che utilizzano l'infrastruttura, integrati da un sito di ripristino in caso di disastro a partire da uno scenario di riferimento di 450 000 certificati già digitalizzati nell'ambito dell'obiettivo 1.

    M1C1-143

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Ministero della Difesa - Migrazione di applicazioni non a missione critica verso una soluzione per una protezione completa delle informazioni mediante apertura dell'infrastruttura (S.C.I.P.I.O.) T2

    N/A

    Numero

    10

    15

    T4

    2024

    Migrazione finale di quattro applicazioni a missione critica e di undici applicazioni a missione non critica verso nuove infrastrutture open source che comprendono l'attuazione dell'hardware in ambiente, l'installazione di componenti open source di middleware e la reingegnerizzazione delle applicazioni, a partire da uno scenario di riferimento di dieci applicazioni già migrate nell'ambito dell'obiettivo 1.

    M1C1-144

    Investimento 1.4.2 - Inclusione dei cittadini - Miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali

    Obiettivo

    Miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali

    N/A

    Numero

    0

    55

    T2

    2025

    Entro il T2 del 2025 AgID fornirà sostegno a 55 pubbliche amministrazioni locali al fine di:

    - fornire 28 esperti tecnici e professionali

    - ridurre il numero di errori del 50 % su almeno 2 servizi digitali forniti da ciascuna amministrazione

    - diffondere almeno 3 strumenti volti a riprogettare e sviluppare i servizi digitali più utilizzati di proprietà di ciascuna amministrazione e predisporre la relativa formazione

    - garantire che almeno il 50 % delle esigenze in termini di tecnologie assistive e software sia destinato ai lavoratori con disabilità.

    M1C1-145

    Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR)

    Obiettivo

    Piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e Anagrafe nazionale (ANPR)

    N/A

    Numero di cittadini con CIE

    17 500 000

    42 300 000

    T4

    2025

    Numero di cittadini italiani con identità digitali valide sulla piattaforma nazionale di identità digitale.

    M1C1-146

    Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR)

    Obiettivo

    Piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e Anagrafe nazionale (ANPR)

    N/A

    Numero

    6 283

    16 500

    T1

    2026

    Numero di pubbliche amministrazioni (su un totale di 16 500) che adottano l'identificazione elettronica (SPID o CIE).

    M1C1-147

    Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

    Obiettivo

    Abilitazione al cloud per la pubblica amministrazione locale T2

    N/A

    Numero

    4 083

    12 464

    T2

    2026

    La migrazione di 12 464 pubbliche amministrazioni locali verso ambienti cloud certificati sarà realizzata quando la verifica di tutti i sistemi e dataset e della migrazione delle applicazioni incluse in ciascun piano di migrazione sarà stata effettuata con esito positivo.

    M1C1-148

    Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali

    Obiettivo

    Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T2

    N/A

    Percentuale

    40

    80

    T2

    2026

    Le amministrazioni (comuni, istituti di istruzione primaria e secondaria di 1o e 2o grado ed enti specifici pilota nel settore dell'assistenza sanitaria e del patrimonio culturale) aderiscono a un modello e a un sistema di progettazione comuni che semplificano l'interazione con gli utenti e facilitano la manutenzione per gli anni a venire.

    L'adesione al progetto/modello comune di siti web/componenti dei servizi consiste in:

    1) valutazione dei progetti presentati;

    2) valutazione del completamento dei progetti sulla base delle principali metriche di utilizzabilità (score di utilizzabilità digitale), attraverso una piattaforma dedicata già disponibile.

    I comuni devono garantire l'adesione al modello comune di servizi di progettazione per almeno 3,5 servizi in media tra tutti i comuni che contribuiscono all'obiettivo.

    M1C1-149

    Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA T2

    N/A

    Numero

    11 450

    14 100

    T2

    2026

    Garantire un aumento del numero di servizi integrati nella piattaforma per:

    - le pubbliche amministrazioni che hanno già aderito alla piattaforma (11 450 entità);

    - le nuove pubbliche amministrazioni che aderiscono alla piattaforma (2 650 nuove entità).

    Il numero di servizi che saranno integrati dipenderà dal tipo di amministrazione (l'obiettivo finale è disporre in media di 35 servizi per i comuni, 15 servizi per le regioni, 15 servizi per le autorità sanitarie e 8 servizi per scuole e università).

    M1C1-150

    Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione dell'applicazione "IO" T2

    N/A

    Numero

    7 000

    14 100

    T2

    2026

    Garantire un aumento del numero di servizi integrati nell'applicazione "IO" per:

    - le pubbliche amministrazioni che utilizzano già l'applicazione "IO" (7 000 entità);

    - le nuove pubbliche amministrazioni che aderiscono all'applicazione (7 100 nuove entità).

    Il numero di servizi che saranno integrati dipenderà dal tipo di amministrazione (l'obiettivo finale è disporre in media di 35 servizi per i comuni, 15 servizi per le regioni, 15 servizi per le autorità sanitarie e 8 servizi per scuole e università).

    M1C1-151

    Investimento 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione di avvisi pubblici digitali T2

    N/A

    Numero

    800

    6 400

    T2

    2026

    Almeno 6 400 pubbliche amministrazioni centrali e comuni, per quanto riguarda la piattaforma di notifica digitale (Digital Notification Platform - DNP), devono fornire avvisi digitali giuridicamente vincolanti ai cittadini, ai soggetti giuridici, alle associazioni e a qualsiasi altro soggetto pubblico o privato.

    M1C1-152

    Investimento 1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno

    Obiettivo

    Ministero dell'Interno - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi T2

    N/A

    Numero

    7

    45

    T2

    2026

    Procedure e processi interni completamente reingegnerizzati (45 processi in totale entro il 31 agosto 2026) e che possono essere interamente completati online (come l'automazione d'ufficio, i servizi di mobilità e l'e-learning).

    M1C1-153

    Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

    Obiettivo

    Digitalizzazione dei fascicoli giudiziari T2

    N/A

    Numero

    3 500 000

    7 750 000

    T2

    2026

    Digitalizzazione di 7 750 000 fascicoli giudiziari relativi agli ultimi 20 anni (01/01/2006-30/06/2026) relativi a processi completati o in corso presso gli organi giurisdizionali.

    M1C1-154

    Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

    Obiettivo

    Sistemi di conoscenza del data lake della giustizia T2

    N/A

    Numero

    0

    6

    T2

    2026

    Realizzazione di sei nuovi sistemi di conoscenza dei data lake.

    1)Sistema di anonimizzazione delle sentenze civili e penali

    2)Sistema di gestione integrato

    3)Sistema di gestione e analisi dei processi civili

    4)Sistema di gestione e analisi dei processi penali

    5)Sistema di statistiche avanzate sui processi civili e penali

    6)Sistema automatizzato per l'identificazione del rapporto vittima- autore del reato.

    I sei elementi sono sistemi separati che utilizzano tecnologie simili. Il quadro dei sistemi è lo stesso: collegamento di dati e documenti provenienti da fonti interne ed esterne; i modelli dei sistemi sono diversi a seconda degli utenti (ad esempio, giudici civili e penali) e degli obiettivi (ad esempio, statistiche e sentenze).

    M1C1-155

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INAIL - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi/servizi T2

    N/A

    Numero

    53

    82

    T2

    2026

    L'obiettivo è raggiungere 82 (80 %) processi e servizi istituzionali reingegnerizzati al fine di renderli pienamente digitalizzati. I settori dell'INAIL interessati sono: assicurazioni, servizi sociali e sanitari, prevenzione e sicurezza sul lavoro, certificazioni e verifiche.

    In particolare l'obiettivo previsto per ciascun settore è espresso in percentuale superiore al:

    ·assicurazioni: 26 (80 %);

    ·servizi sociali e sanitari: 29 (80 %);

    ·prevenzione e sicurezza sul lavoro: 9 (80 %);

    ·certificazioni e verifiche: 18 (80 %).

    B. MISSIONE 1 COMPONENTE 2 -

    Asse 1 - Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo

    L'asse 1 della missione 1, componente 2, del PNRR riguarda investimenti e riforme volti principalmente a i) favorire la transizione digitale e l'innovazione del sistema produttivo incentivando gli investimenti in tecnologie, ricerca, sviluppo e innovazione; ii) realizzare reti a banda larga ultraveloce e 5G per ridurre il divario digitale, e servizi e costellazioni satellitari; iii) promuovere lo sviluppo di catene del valore strategiche e sostenere la competitività delle imprese, con particolare attenzione alle PMI.

    Le misure previste nell'ambito di questa componente sono intese a colmare le lacune messe in luce dall'indice DESI (indice di digitalizzazione dell'economia e della società) 2020 per quanto riguarda la trasformazione digitale delle imprese e la connettività, al fine di rafforzare la resilienza socioeconomica del paese.

    Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente contribuiscono a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 sulla necessità di "rafforzare l'apprendimento a distanza e il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 2), di "promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3), di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su [...] un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3), di "promuovere il miglioramento delle competenze, in particolare rafforzando le competenze digitali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 2), di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3) e in una certa misura di "migliorare il finanziamento non bancario per le piccole imprese innovative" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 5).

    Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    Asse 2 - Migliorare il contesto imprenditoriale e la concorrenza

    L'obiettivo principale dell'asse 2 della missione 1, componente 2, è migliorare il contesto imprenditoriale per agevolare l'imprenditorialità e le condizioni concorrenziali al fine di favorire un'allocazione più efficiente delle risorse e aumenti di produttività. Il principale strumento per conseguire questi obiettivi è la legge sulla concorrenza, che sarà adottata con cadenza annuale.

    Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente contribuiranno a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2019 che sottolineavano la necessità di "affrontare le restrizioni alla concorrenza, [...] anche mediante una nuova legge annuale sulla concorrenza" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3).

    B.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Asse 1 - Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo

    Investimento 1 - Transizione 4.0

    L'obiettivo della misura è sostenere la trasformazione digitale delle imprese incentivando gli investimenti privati in beni e attività a sostegno della digitalizzazione. La misura finanziata nell'ambito del PNRR fa parte del più ampio Piano Transizione 4.0 che comprende altri interventi di sostegno finanziati a livello nazionale per promuovere la trasformazione digitale delle imprese.

    La misura consiste in un regime di credito d'imposta e copre le spese di cui chiedere il rimborso nelle dichiarazioni dei redditi relative al periodo compreso tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023 (30 novembre 2024 nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile). Prevede inoltre l'istituzione di codici tributo, individuati da una risoluzione dell'Agenzia delle entrate, per consentire ai beneficiari di utilizzare in compensazione il credito d'imposta tramite modello F24.

    I crediti d'imposta sostenuti interessano i beni e le attività seguenti:

    1.beni strumentali, costituiti da: i) beni strumentali materiali 4.0 (tecnologicamente avanzati), come macchine di produzione il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti, macchine e sistemi utilizzati per il controllo di prodotti o processi e sistemi interattivi; tutti questi dispositivi devono essere dotati di funzioni digitali, quali l'integrazione automatizzata e l'interfaccia uomo-macchina; ii) beni strumentali immateriali 4.0 quali modellizzazione 3D e sistemi di comunicazione intra-fabbrica, nonché software, sistemi, piattaforme e applicazioni di intelligenza artificiale e apprendimento automatico; iii) beni strumentali immateriali standard, come software per la gestione aziendale. Sono compresi i crediti d'imposta presentati nelle dichiarazioni dei redditi del periodo 1° gennaio 2021 e 31 dicembre 2023 (30 novembre 2024 nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile).

    2.attività di ricerca, sviluppo e innovazione che si compongono di attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, innovazione verde e digitale e progettazione. Sono compresi i crediti d'imposta presentati nelle dichiarazioni dei redditi del periodo 1° gennaio 2022 e 31 dicembre 2023 (30 novembre 2024 nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile).

    3.attività di formazione svolte per acquisire o consolidare la conoscenza delle tecnologie pertinenti (come l'analisi dei dati e dei big data, l'interfaccia uomo-macchina, l'Internet of Things, l'integrazione digitale dei processi aziendali, la cybersicurezza). Sono compresi i crediti d'imposta presentati nelle dichiarazioni dei redditi del periodo 1° gennaio 2022 e 31 dicembre 2023 (30 novembre 2024 nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile).

    La misura prevede l'istituzione di un comitato scientifico composto da esperti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, del Ministero dello Sviluppo economico e della Banca d'Italia per valutare l'impatto economico dell'intervento.

    Riforma 1 - Riforma del sistema della proprietà industriale

    L'obiettivo principale della riforma è adattare il sistema della proprietà industriale alle sfide moderne e garantire che il potenziale di innovazione contribuisca efficacemente alla ripresa e alla resilienza del paese. In particolare sono perseguiti i seguenti obiettivi: rafforzare il sistema di protezione della proprietà industriale; incentivare l'uso e la diffusione della proprietà industriale, in particolare da parte delle PMI; facilitare l'accesso ai beni immateriali e la loro condivisione, garantendo nel contempo un equo rendimento degli investimenti; garantire un rispetto più rigoroso della proprietà industriale; rafforzare il ruolo dell'Italia nei consessi europei e internazionali sulla proprietà industriale.

    La misura riguarda la riforma del codice della proprietà industriale italiano che dovrà disciplinare almeno: i) la revisione del quadro normativo per rafforzare la tutela dei diritti di proprietà industriale e semplificare le procedure, ii) il rafforzamento del sostegno alle imprese e agli istituti di ricerca, iii) il miglioramento dello sviluppo di abilità e competenze, iv) l'agevolazione del trasferimento di conoscenze e v) il rafforzamento della promozione dei servizi innovativi.

    Investimento 6 - Investimento nel sistema della proprietà industriale

    L'obiettivo dell'investimento è sostenere il sistema della proprietà industriale e accompagnarne la riforma, come previsto dalla riforma 1 della presente componente. La misura comprende un sostegno finanziario per progetti di imprese e organismi di ricerca concernenti la proprietà industriale, come misure relative ai brevetti (Brevetti+), progetti PoC (Proof of Concept) e il potenziamento degli uffici per il trasferimento tecnologico (TTO).

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare progetti devono escludere le attività di ricerca e sviluppo dedicate a: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 1 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 2 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 3 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 4 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve prevedere inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente legislazione ambientale nazionale e dell'UE.

    Asse 2 - Migliorare il contesto imprenditoriale e la concorrenza

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza 2021, 2022, 2023 e 2024

    La legge sulla concorrenza sarà adottata con cadenza annuale, aumenterà le procedure competitive di aggiudicazione degli appalti per i servizi pubblici locali (in particolare rifiuti e trasporti pubblici) ed eviterà l'ingiustificata proroga delle concessioni per porti, autostrade, stazioni di ricarica elettrica ed energia idroelettrica agli operatori storici in molti settori, prevedendo una corretta regolamentazione dei contratti di servizio pubblico, rivedendo le regole sull'aggregazione e applicando un principio generale di proporzionalità della durata dei contratti di servizio pubblico e della loro adeguata compensazione. La legge sulla concorrenza incentiverà maggiormente le Regioni a organizzare gare per i contratti di servizio pubblico per i servizi ferroviari regionali. Sarà inoltre introdotta una netta separazione tra le funzioni di regolamentazione/controllo e di gestione dei contratti.

    Per quanto riguarda le misure settoriali, le leggi annuali sulla concorrenza comprenderanno misure nei settori dell'energia (energia elettrica, acqua e gas), della gestione dei rifiuti e dei trasporti (porti, ferrovie e autostrade), che andranno ad integrare gli investimenti e le riforme delle missioni 2 e 3. Le misure di accompagnamento volte a garantire la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell'energia elettrica entreranno in vigore al più tardi il 31 dicembre 2022. La legge annuale sulla concorrenza 2022 adotterà in particolare il piano di sviluppo della rete per l'energia elettrica e promuoverà l'installazione di contatori elettrici intelligenti di seconda generazione che al 31 dicembre 2025 raggiungeranno 33 milioni di unità in tutta Italia.

    Dette leggi miglioreranno inoltre il contesto imprenditoriale almeno attraverso: i) l'allineamento con il diritto dell'UE delle norme sul controllo delle concentrazioni, ii) il consolidamento, la digitalizzazione e la professionalizzazione delle autorità di vigilanza del mercato e iii) la riduzione dei tempi di accreditamento per la trasmissione di informazioni sui dipendenti da sette a quattro giorni al fine di ridurre il numero di giorni necessari per avviare un'impresa.

    Riforma 3 - Razionalizzazione e semplificazione degli incentivi delle imprese

    La riforma consiste in un riesame sistematico di tutti gli incentivi nazionali per le imprese e degli strumenti correlati.

    La riforma è attuata in due fasi:

    1.pubblicazione di una relazione di valutazione degli incentivi per le imprese. La relazione elabora anche proposte concrete per semplificare e razionalizzare gli incentivi per le imprese.

     

    2.Entrata in vigore degli atti legislativi attuativi della "Legge delega incentivi". Gli atti legislativi disciplineranno lo snellimento e la razionalizzazione degli incentivi per le imprese.

     

    La riforma comprende la ristrutturazione e l'ulteriore attuazione di due strumenti chiave gestiti dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT):

    a) l'RNA (Registro nazionale degli aiuti di Stato) e

    b) la piattaforma incentivi.gov.it, per coprire i costi correlati delle attività di raccolta, monitoraggio e analisi dei dati.

     

    B.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M1C2-1

    Investimento 1 - Transizione 4.0

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti giuridici per mettere i crediti d'imposta Transizione 4.0 a disposizione dei potenziali beneficiari e istituzione del comitato scientifico

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge di bilancio che autorizza i crediti d'imposta e disposizione nei relativi provvedimenti attuativi che ne indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Gli atti giuridici devono mettere i crediti d'imposta Transizione 4.0 a disposizione dei potenziali beneficiari. Si tratta di crediti d'imposta per i) beni strumentali materiali 4.0 (tecnologicamente avanzati), ii) beni strumentali immateriali 4.0, iii) beni strumentali immateriali standard, iv) attività di ricerca, sviluppo e innovazione e v) attività di formazione.

    Con risoluzione dell'Agenzia delle entrate devono essere definiti codici tributo per consentire ai beneficiari di utilizzare il credito d'imposta tramite modello F24. Al fine di valutare l'impatto economico dei crediti d'imposta Transizione 4.0, con l'adozione di un decreto ministeriale deve essere istituito un comitato scientifico composto da esperti del Ministero dell'Economia e delle Finanze, del Ministero dello Sviluppo economico e della Banca d'Italia.

    M1C2-2

    Investimento 1 - Transizione 4.0

    Obiettivo

    Crediti d'imposta Transizione 4.0 concessi alle imprese sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel periodo 2021-2022

    N/A

    Numero

    0

    69 900

    T2

    2024

    Sono stati concessi alle imprese almeno 69 900 crediti d'imposta Transizione 4.0 per beni strumentali materiali 4.0, beni strumentali immateriali 4.0, beni strumentali immateriali standard, attività di ricerca, sviluppo e innovazione o attività di formazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022. Ci si aspetta in particolare:

    - almeno 17 700 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali materiali 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;

    - almeno 27 300 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali immateriali 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;

    - almeno 13 600 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali immateriali standard 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022;

    - almeno 10 300 crediti d'imposta a imprese per attività di ricerca, sviluppo e innovazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio e il 31 dicembre 2022;

    - almeno 1 000 crediti d'imposta a imprese per attività di formazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio e il 31 dicembre 2022.

    Nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile, la fine del periodo per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi relative ai crediti d'imposta sopramenzionate è prorogata dal 31 dicembre 2022 al 30 novembre 2023.

    M1C2-3

    Investimento 1 - Transizione 4.0

    Obiettivo

    Crediti d'imposta Transizione 4.0 concessi alle imprese sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel periodo 2021-2023

    N/A

    Numero

    69 900

    111 700

    T2

    2025

    Sono stati concessi alle imprese almeno 111 700 crediti d'imposta Transizione 4.0 per beni strumentali materiali 4.0, beni strumentali immateriali 4.0, beni strumentali immateriali standard, attività di ricerca, sviluppo e innovazione o attività di formazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023. Ci si aspetta in particolare:

    - almeno 26 900 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali materiali 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023;

    - almeno 41 500 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali immateriali 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023;

    - almeno 20 700 crediti d'imposta a imprese per beni strumentali immateriali standard 4.0, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023;

    - almeno 20 600 crediti d'imposta a imprese per attività di ricerca, sviluppo e innovazione, sulla base delle dichiarazioni fiscali presentate tra il 1º gennaio 2022 e il 31 dicembre 2023;

    - almeno 2 000 crediti d'imposta a imprese per attività di formazione, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio 2022 e il 31 dicembre 2023.

    Nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile, la fine del periodo per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi relative ai crediti d'imposta sopramenzionate è prorogata dal 31 dicembre 2023 al 30 novembre 2024.

    Lo scenario di riferimento si riferisce al numero di imprese che hanno fruito di crediti d'imposta Transizione 4.0, sulla base delle dichiarazioni fiscali presentate tra il 1º gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per beni strumentali materiali 4.0, beni strumentali immateriali 4.0 e beni strumentali immateriali standard e sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate tra il 1º gennaio e il 31 dicembre 2022 per attività di ricerca, sviluppo e innovazione e attività di formazione. Nel caso delle imprese per le quali l'anno fiscale non corrisponde all'anno civile, anche le dichiarazioni dei redditi presentate fino al 30 novembre 2023 devono essere incluse nel valore di riferimento per tutti i crediti d'imposta sopramenzionati.

    M1C2-4

    Riforma 1 - Riforma del sistema della proprietà industriale

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto legislativo di riforma del codice della proprietà industriale e pertinenti strumenti attuativi

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del nuovo codice della proprietà industriale e disposizioni nei relativi provvedimenti attuativi che ne indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2023

    Il nuovo decreto legislativo deve modificare il codice della proprietà industriale italiano (decreto legislativo 10 febbraio 2005, n. 30) e disciplinare almeno: i) la revisione del quadro normativo per rafforzare la protezione dei diritti di proprietà industriale e semplificare le procedure, ii) il rafforzamento del sostegno alle imprese e agli istituti di ricerca, iii) il miglioramento dello sviluppo di abilità e competenze, iv) l'agevolazione del trasferimento di conoscenze e v) il rafforzamento della promozione dei servizi innovativi.

    M1C2-5

    Investimento 6 - Investimento nel sistema della proprietà industriale

    Obiettivo

    Progetti sostenuti da opportunità di finanziamento connesse alla proprietà industriale

    N/A

    Numero

    0

    254

    T4

    2025

    Almeno 254 progetti aggiuntivi sostenuti da opportunità di finanziamento connesse alla proprietà industriale e destinate a imprese e organismi di ricerca, come misure relative ai brevetti (Brevetti+), progetti PoC (Proof of Concept) e uffici per il trasferimento tecnologico (TTO), nel rispetto degli orientamenti tecnici sul principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M1C2-6

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2021

    Disposizione che indica l'entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2021

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La legge annuale sulla concorrenza comprenderà almeno i seguenti elementi chiave, i cui strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) devono essere adottati ed entrare in vigore entro il 31 dicembre 2022.

    Dovrà trattare i seguenti temi: 
    - Applicazione delle norme antitrust 
    - Servizi pubblici locali 
    - Energia 
    - Trasporti 
    - Rifiuti 
    - Avvio di un'attività imprenditoriale 
    - Vigilanza del mercato

    Applicazione delle norme antitrust:

    i. Eliminare gli ostacoli supplementari al controllo delle concentrazioni allineando ulteriormente al diritto dell'UE le norme sul controllo delle concentrazioni.

    Servizi pubblici locali:

    ii. Rafforzare e diffondere il ricorso al principio della concorrenza nei contratti di servizio pubblico locale, in particolare per i rifiuti e i trasporti pubblici locali.

    iii. Limitare gli affidamenti diretti imponendo alle amministrazioni locali di giustificare eventuali scostamenti dalle procedure di gara per i contratti di servizio pubblico (in base all'articolo 192 del codice dei contratti pubblici).

    iv. Prevedere la corretta regolamentazione dei contratti di servizio pubblico attuando l'articolo 19 della legge n. 124/2015 come testo unico sui servizi pubblici locali, in particolare nella gestione dei rifiuti.

    v. Le norme e i meccanismi di aggregazione incentivano le unioni tra Comuni volte a ridurre il numero di enti e di amministrazioni aggiudicatrici, collegandoli ad ambiti territoriali ottimali e a bacini e livelli adeguati di servizi di trasporto pubblico locale e regionale di almeno 350 000 abitanti.

    L'atto giuridico sui servizi pubblici locali attuativo dell'articolo 19 della legge n. 124/2015 deve almeno:

    - definire i servizi pubblici sulla base dei criteri del diritto dell'UE;

    - stabilire i principi generali di prestazione, regolamentazione e gestione dei servizi pubblici locali;

    - stabilire un principio generale di proporzionalità della durata dei contratti di servizio pubblico;

    - separare chiaramente le funzioni di regolamentazione e controllo e la gestione dei contratti di servizio pubblico;

    - garantire che le amministrazioni locali giustifichino l'aumento della partecipazione pubblica in società per l'in house providing;

    - prevedere un'adeguata compensazione dei contratti di servizio pubblico, sulla base di costi controllati da regolatori indipendenti (es. ARERA per l'energia o ART per i trasporti);

    - limitare la durata media dei contratti in house e ridurre e armonizzare tra gli enti appaltanti la durata standard dei contratti aggiudicati, a condizione che la durata garantisca l'equilibrio economico e finanziario dei contratti, anche sulla base dei criteri stabiliti dall'Autorità per i trasporti.

    Energia:

    vi. Rendere obbligatorio lo svolgimento di gare per i contratti di concessione per l'energia idroelettrica e definire il quadro normativo per le concessioni idroelettriche.

    vii. Rendere obbligatorio lo svolgimento di gare per i contratti di concessione per la distribuzione del gas.

    viii. Stabilire criteri trasparenti e non discriminatori per l'assegnazione di spazi pubblici per la ricarica delle auto elettriche o per la selezione degli operatori per l'installazione dei punti/delle stazioni di ricarica.

    ix. Abolire le tariffe regolamentate per la fornitura di energia elettrica per la ricarica dei veicoli elettrici.

    Il quadro di concorrenza per le concessioni idroelettriche deve almeno:

    - esigere che importanti impianti idroelettrici siano disciplinati da criteri generali e uniformi a livello centrale;

    - imporre alle Regioni di definire i criteri economici alla base della durata dei contratti di concessione;

    - eliminare gradualmente la possibilità di prorogare i contratti (come già stabilito dalla Corte costituzionale italiana);

    - obbligare le Regioni ad armonizzare i criteri di accesso ai criteri di gara (per creare un contesto imprenditoriale prevedibile).

    Trasporti:

    x. Adottare criteri chiari, non discriminatori e trasparenti per l'aggiudicazione delle concessioni portuali.

    xi. Eliminare gli ostacoli che impediscono ai concessionari portuali di fondere le attività portuali in concessione in diversi porti di grandi e medie dimensioni.

    xii. Eliminare gli ostacoli che impediscono ai concessionari di fornire direttamente alcuni dei servizi portuali utilizzando le proprie attrezzature, fatta salva la sicurezza dei lavoratori, purché le condizioni necessarie per proteggere la sicurezza dei lavoratori siano necessarie e proporzionate all'obiettivo di garantire la sicurezza nelle aree portuali.

    xiii. Semplificare la revisione delle procedure per la revisione dei piani di autorizzazione dei porti.

    xiv. Attuare l'articolo 27, comma 2, lettera d), del decreto-legge n. 50/2017, che incentiva le regioni a organizzare gare per i contratti ferroviari regionali.

    Rifiuti:

    xv. Semplificare le procedure di autorizzazione per gli impianti di trattamento dei rifiuti.

    Avvio di un'attività imprenditoriale:

    xvi. Ridurre i tempi di accreditamento per la trasmissione di informazioni sui dipendenti da sette a quattro giorni al fine di ridurre il numero di giorni necessari per avviare un'impresa.

    Vigilanza del mercato:

    xvii. Raggruppare le autorità nazionali di vigilanza del mercato in non più di 10 agenzie situate nelle principali regioni d'Italia, ciascuna delle quali incaricata di tutti i gruppi di prodotti e facente capo all'ufficio unico di collegamento istituito a norma del regolamento 2019/1020 ("Pacchetto merci").

    xviii. Imporre alle autorità nazionali di vigilanza del mercato di condurre ispezioni digitalizzate dei prodotti e raccogliere dati, di applicare l'intelligenza artificiale per tracciare i prodotti pericolosi e illeciti e di individuare tendenze e rischi nel mercato unico.

    xix. Imporre alle autorità nazionali di vigilanza del mercato di includere la formazione e l'uso del sistema di informazione e comunicazione per la vigilanza paneuropea del mercato.

    xx. Istituire nuovi laboratori accreditati per le prove su tutti i gruppi di prodotti. Tali laboratori dovranno effettuare prove sul commercio elettronico, prove fisiche di laboratorio, azioni congiunte (autorità doganali/di vigilanza del mercato; due o più autorità nazionali di vigilanza del mercato, autorità di mercato nazionali e dell'UE)

    M1C2-7

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia.

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia.

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia per:

    i. Eliminare gradualmente i prezzi regolamentati per le microimprese e le famiglie a partire dal 1° gennaio 2023;

    ii. Adottare misure di accompagnamento per sostenere la diffusione della concorrenza nei mercati al dettaglio dell'energia elettrica.

    Dette misure di accompagnamento dovranno almeno:

    - prevedere aste per la base clienti per garantire parità di condizioni ai nuovi operatori;

    - fissare un tetto alla quota massima di mercato a disposizione di ciascun fornitore;

    - consentire ai consumatori italiani di chiedere al fornitore di energia di comunicare i loro dati di fatturazione a un fornitore terzo;

    - aumentare la trasparenza della bolletta dell'energia elettrica consentendo ai consumatori di accedere alle sottocomponenti delle "spese per oneri di sistema";

    - eliminare l'obbligo per i fornitori di riscuotere oneri non collegati al settore dell'energia.

    M1C2-8

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2021

    Entrata in vigore di tutto il diritto derivato, compresi tutti i regolamenti necessari per le misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2021

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2021

    M1C2-9

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2022

    Disposizione che indica l'entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2022

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2022. La legge annuale sulla concorrenza deve comprendere almeno i seguenti elementi chiave, i cui strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) devono essere adottati ed entrare in vigore entro il 31 dicembre 2023.

    La legge deve:

    i) stabilire una procedura chiara per l'adozione, entro termini prestabiliti e in ogni caso entro il 31 dicembre del periodo di riferimento (ogni due anni) (*), del piano di sviluppo della rete per l'energia elettrica per il prossimo decennio, che garantisce il completamento della procedura e semplifica il processo di approvazione.

    (*) Il piano di sviluppo della rete per l'energia elettrica del 2021 deve essere adottato entro il 31 dicembre 2023.

    ii) promuovere la diffusione di contatori elettrici intelligenti di seconda generazione.

    Antitrust:

    iii) aumentare da 45 a 90 giorni la durata della valutazione da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato delle concentrazioni che possono ostacolare in modo significativo una concorrenza effettiva ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 287/1990.

    Settore al dettaglio:

    iv) semplificazione delle procedure autorizzative per le vendite promozionali da parte di imprese che detengono punti di vendita in più di un comune.

    Farmaci:

    v) garantire la proporzionalità dei requisiti di autorizzazione per la vendita di prodotti farmaceutici galenici.

    M1C2-10

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2022

    Entrata in vigore di tutto il diritto derivato, compresi tutti i regolamenti necessari per le misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2022

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Entrata in vigore di tutto il diritto derivato (se necessario), compresi tutti i regolamenti necessari per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le citate misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2022.

    M1C2-11

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2023

    Disposizione che indica l'entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2023

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2023. La legge annuale sulla concorrenza deve comprendere almeno i seguenti elementi chiave, i cui strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) devono essere adottati ed entrare in vigore entro il 31 dicembre 2024.

    La legge comprende almeno le seguenti misure:

    Rete stradale:

    i) riguardo all'accesso alle concessioni e alla risoluzione del contratto, la legge annuale sulla concorrenza deve almeno:

    - rendere obbligatoria la gara d'appalto per i contratti di concessione per le autostrade e rafforzare l'applicabilità del quadro normativo per il rilascio delle concessioni autostradali e garantire livelli di servizio adeguati agli utenti della strada, fatta salva la modalità in house entro i limiti stabiliti dal diritto dell'UE (*);

    - migliorare l'efficienza delle procedure amministrative decisionali relative ai contratti di concessione;

    - richiedere una descrizione dettagliata e trasparente dell'oggetto del contratto di concessione;

    - imporre alle autorità concedenti di designare le concessioni per tratte autostradali, assegnate mediante procedura pubblica, tenendo conto delle stime di efficienza di scala e dei costi dei concessionari autostradali elaborate dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART);

    - rafforzare i controlli del Ministero delle Infrastrutture sui costi e sull'esecuzione delle infrastrutture stradali;

    - impedire il rinnovo automatico dei contratti di concessione, anche attraverso un sostanziale miglioramento dell'efficienza gestionale di tutte le procedure tecnico-amministrative connesse all'aggiornamento periodico dei piani economici e finanziari e alla loro attuazione annuale e attraverso il divieto di utilizzare le procedure disciplinate dall'articolo 193 del codice dei contratti pubblici per l'aggiudicazione di contratti di concessione autostradale scaduti o in scadenza;

    - semplificare/chiarire la regolamentazione delle condizioni di risoluzione e di annullamento del contratto, anche al fine di mantenere un livello adeguato di contendibilità delle concessioni per i mercati interessati;

    - attuare tempestivamente e pienamente il modello di regolamentazione dei diritti di accesso adottato tenendo conto: i) degli aggiornamenti periodici della pianificazione economica e finanziaria pluriennale dei concessionari (quale approvata dall'autorità di regolamentazione competente) e ii) dell'introduzione annuale di tali piani.

    - Per la risoluzione del contratto nell'interesse pubblico, la legge deve prevedere almeno una compensazione adeguata per consentire al concessionario di recuperare gli investimenti non completamente ammortizzati. Quanto alla risoluzione del contratto per grave inadempimento, la legge deve prevedere un giusto equilibrio tra risarcimento dei danni richiesto al concessionario e una compensazione ragionevole per gli investimenti non ancora recuperati. I casi di inadempimento grave devono essere esplicitamente individuati dalla legge.

     

    ii) riguardo al modello regolamentare di tariffazione, la legge annuale sulla concorrenza deve almeno:

    - imporre ai concessionari di garantire la piena e tempestiva attuazione del modello regolamentare di tariffazione dell'ART per il calcolo dei canoni di accesso.  

    - Imporre ai concessionari di garantire la piena e tempestiva attuazione del modello normativo dell'ART in materia di prezzi e procedure di gara delle subconcessioni per la fornitura di servizi di ricarica di veicoli elettrici e di altri servizi. 

    - I diritti di accesso devono incentivare gli investimenti e basarsi su una metodologia di price cap sostenuta da un'analisi comparativa trasparente dei costi dell'intero settore economico, secondo criteri chiari, uniformi e trasparenti.

    iii) riguardo ai diritti degli utenti, la legge annuale sulla concorrenza deve almeno:

    - garantire la piena e tempestiva attuazione del quadro normativo dell'ART per la tutela dei diritti degli utenti e per la fornitura di livelli di servizio adeguati.

    iv) riguardo all'esternalizzazione dei lavori di costruzione, la legge annuale sulla concorrenza deve almeno:

    - Stabilire, ai sensi dell'articolo 186, paragrafo 2, del decreto legislativo n. 36/2023, l'obbligo per i concessionari autostradali di affidare a terzi, mediante procedure di evidenza pubblica, tra il 50 % e il 60 % dei contratti di lavori, servizi e forniture. Le quote sono calcolate in base agli importi dei piani economici e finanziari allegati ai documenti di concessione e tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche economiche del concessionario, della durata dell'aggiudicazione, della durata residua, dell'oggetto e del valore economico della concessione e dell'importo degli investimenti effettuati.

    (*) per quanto riguarda gli affidamenti in house, la legge deve:

    - richiedere una verifica ex ante obbligatoria della legalità dell'affidamento in house e vietare l'avvio della procedura di gara o degli affidamenti in house in assenza di tale verifica;

    - conferire all'Autorità per la regolamentazione dei trasporti (ART) strumenti e poteri adeguati per eseguire le verifiche summenzionate e il sostegno (giuridico) dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC);

    - imporre l'installazione di un numero minimo di punti di ricarica elettrica, la realizzazione di aree di parcheggio e di sosta adeguate per gli operatori del trasporto merci e il pieno rispetto del quadro normativo elaborato dall'ART per la tutela dei diritti degli utenti e la fornitura di adeguati livelli di servizio, come criteri di aggiudicazione per nuove concessioni autostradali.

    Cold ironing:

    v) Entrata in vigore di incentivi normativi per l'utilizzo dei servizi di cold ironing nei porti;

    Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di gas naturale a clienti finali:

    vi) Precisare i criteri e i requisiti in materia di accesso e permanenza delle imprese nell'elenco dei soggetti abilitati alla vendita di gas naturale a clienti finali istituito dall'articolo 17 del decreto legislativo n. 164/2000, al fine di migliorare la trasparenza e favorire la scelta dei consumatori nei mercati concorrenziali;

    assicurazioni:

    vii) Entrata in vigore degli atti necessari per consentire la portabilità dei dati delle scatole nere tra assicuratori;

    Avvio di un'attività imprenditoriale:

    viii) Riesame e aggiornamento della legislazione in materia di start-up, PMI innovative e capitale di rischio (ad esempio, Startup Act 2012) al fine di razionalizzare la legislazione esistente, rivedere la definizione di start-up e promuovere gli investimenti in capitale di rischio da parte di investitori privati e istituzionali.

    M1C2-12

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2023

    Entrata in vigore di tutto il diritto derivato, compresi tutti i regolamenti necessari per le misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2023

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Entrata in vigore di tutto il diritto derivato (se necessario), compresi tutti i regolamenti necessari per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2023.

    M1C2-13

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2024

    Disposizione che indica l'entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2024

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2025

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2024.

    Il disegno di legge deve essere presentato al Parlamento entro giugno 2024 e essere approvato dalle Camere entro la fine dello stesso anno. Norme di diritto derivato (se necessario) entro il quarto trimestre del 2025.

    M1C2-14

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Obiettivo

    Installazione di milioni di contatori intelligenti di seconda generazione.

    N/A

    Numero

    20

    33

    T4

    2025

    Devono essere installati almeno 33 milioni di contatori intelligenti di seconda generazione.

    M1C2-14 bis

    Riforma 3 - razionalizza-zione e semplifica-zione degli incentivi per le imprese.

    Traguardo

    pubblicazione della relazione di valutazione di tutti gli incentivi per le imprese.

    Pubblicazione della relazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2025

    Il ministero delle Imprese e del Made in Italy deve pubblicare una relazione di valutazione di tutti gli incentivi e investimenti per le imprese.

    La relazione elabora proposte concrete per la razionalizzazione degli incentivi nazionali.

    M1C2-14 ter

    Riforma 3 – razionalizza-zione e semplifica-zione degli incentivi per le imprese.

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione primaria per la razionalizzazione degli incentivi per le imprese

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2026

    Entrata in vigore di tutti gli atti legislativi per la razionalizzazione degli incentivi per le imprese.

    La riforma riguarda gli incentivi a livello nazionale.

     

    B.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 2 - Innovazione e tecnologia della microelettronica

    L'obiettivo dell'investimento è sostenere lo sviluppo della catena del valore strategica della microelettronica investendo in substrati di carburo di silicio, che è un fattore di produzione necessario per la fabbricazione di dispositivi elettrici ad alte prestazioni. Ci si aspetta che l'investimento, che deve essere realizzato in linea con le norme vigenti in materia di aiuti di Stato, inciderà positivamente sull'occupazione.

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    L'investimento ha l'obiettivo di completare la rete nazionale ultraveloce e di telecomunicazione 5G su tutto il territorio nazionale. Ci si aspetta che esso contribuisca in modo significativo agli obiettivi della transizione digitale e a colmare il divario digitale in Italia.

    L'investimento prevede l'aggiudicazione di concessioni e comprende cinque progetti di connessione più veloce:

    1.Piano "Italia a 1 Giga", che fornirà connettività a 1 Gigabit/s in download e a 200 Mbit/s in upload nelle aree grigie e nere NGA (accesso di nuova generazione) a fallimento di mercato, da definire una volta completata la mappatura;

    2.Piano "Italia 5G", che fornirà connessioni 5G nelle aree a fallimento di mercato, ovvero le zone dove non sono state sviluppate reti mobili o sono disponibili solamente reti mobili 3G e non è pianificato lo sviluppo di reti 4G o 5G nei prossimi anni, oppure dove vi sia un fallimento del mercato comprovato;

    3.Piano "Scuola connessa", che fornirà una connettività a banda larga a 1 Gigabit/s agli edifici scolastici;

    4.Piano "Sanità connessa", che fornirà una connettività a banda larga a 1 Gigabit/s alle strutture di assistenza sanitaria pubblica;

    5.Piano "Collegamento isole minori", che fornirà connettività a banda ultra-larga a determinate isole minori prive di collegamento in fibra ottica con il continente.

    Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

    L'obiettivo dell'investimento è sviluppare connessioni satellitari in vista della transizione digitale e verde e contribuire allo sviluppo del settore spaziale. L'investimento ha anche lo scopo di consentire servizi come le comunicazioni sicure e le infrastrutture di monitoraggio per vari settori dell'economia e comprende a tal fine attività sia a monte (servizi di lancio, produzione e gestione di satelliti e infrastrutture) che a valle (generazione di prodotti e servizi abilitati). 

    L'investimento contempla l'aggiudicazione di appalti e quattro progetti:

    1.Satcom, che consiste in attività per lo sviluppo di tecnologie e sistemi a duplice uso per la fornitura di servizi di comunicazione satellitare innovativi altamente sicuri per uso governativo.

    2.Osservazione della Terra, che comprende i) attività a monte: definizione delle specifiche, progettazione, sviluppo di una costellazione per il telerilevamento (radar ad apertura sintetica (SAR), osservazione iperspettrale) e contratti per lanci incentrati sul monitoraggio terrestre, marino e atmosferico; ii) attività a valle: realizzazione del progetto CyberItaly che comprende la creazione di una replica digitale del paese.

    3.Space Factory, costituito da due sottoprogetti: i) Space Factory 4.0: definizione delle specifiche, progettazione e costruzione di fabbriche intelligenti per la produzione, l'assemblaggio e il collaudo di piccoli satelliti e l'attuazione di un sistema cyber-fisico per la produzione e il gemellaggio digitale satellitare al fine di stabilire un collegamento bidirezionale tra il modello digitale e la sua controparte fisica; ii) Accesso allo spazio: ricerca, sviluppo e prototipazione per la realizzazione di tecnologie verdi per le future generazioni di propulsori e lanciatori, compresa la dimostrazione in volo di tecnologie selezionate.

    4.In-Orbit Economy, che comprende la realizzazione di un dimostratore per le tecnologie di servizio e interoperabilità orbitali; il potenziamento della capacità nazionale di sorveglianza dello spazio e tracciamento (SST) anche tramite una rete di sensori terrestri per l'osservazione e il tracciamento dei detriti spaziali; la progettazione, lo sviluppo, la messa in servizio di mezzi per l'acquisizione, la gestione e la fornitura del servizio di dati a sostegno delle attività di gestione del traffico spaziale.

    Si prevede che l'investimento non abbia obiettivi né implicazioni militari o di difesa.

    Investimento 5 - Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione

    L'obiettivo dell'investimento è rafforzare le filiere produttive, in particolare agevolando l'accesso ai finanziamenti, e promuovere la competitività delle imprese (specialmente PMI), in particolare favorendone l'internazionalizzazione e rafforzandone la resilienza dopo la crisi COVID-19.

    L'investimento si compone di due linee di intervento:

    1.rifinanziamento del Fondo 394/81 gestito da SIMEST: si tratta del rifinanziamento di un fondo esistente, attualmente gestito dall'agenzia pubblica SIMEST, che eroga sostegno finanziario alle imprese, in particolare PMI, per sostenerne l'internazionalizzazione mediante vari strumenti quali programmi di accesso ai mercati internazionali e sviluppo del commercio elettronico;

    2.competitività e resilienza delle filiere produttive: si tratta di un sostegno finanziario erogato alle imprese, attraverso lo strumento dei Contratti di Sviluppo, per progetti che interessano catene del valore strategiche chiave, come i programmi di sviluppo industriale, i programmi di sviluppo per la tutela dell'ambiente, la mobilità sostenibile e le attività turistiche.

    Gli interventi di cui sopra devono essere realizzati conformemente alle politiche di investimento in linea con gli obiettivi del regolamento (UE) 2021/241, anche in relazione all'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo", come ulteriormente specificato nei pertinenti orientamenti tecnici (2021/C58/01).

    Al fine di garantire che gli interventi siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), l'accordo giuridico tra l'Italia e l'entità incaricata o l'intermediario finanziario responsabile dello strumento finanziario e la successiva politica di investimento degli strumenti finanziari devono:

    I.imporre l'applicazione degli orientamenti tecnici della Commissione sulla verifica della sostenibilità per il Fondo InvestEU; e

    II.escludere dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 5 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 6 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 7 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 8 ; e iv) attività e attivi nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente; e

    III.richiedere la verifica della conformità giuridica dei progetti alla pertinente legislazione ambientale dell'UE e nazionale da parte dell'entità o dell'intermediario finanziario incaricato per tutte le operazioni, comprese quelle esentate dalla verifica della sostenibilità.

    Investimento 7 - Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche:

    Questa misura consiste in due sottoinvestimenti.

    Sottoinvestimento 1:

    Questo sottoinvestimento consiste in un investimento pubblico in uno strumento denominato "tecnologie a zero emissioni nette", volto incentivare gli investimenti privati e migliorare l'accesso ai finanziamenti nei settori dell'efficienza energetica, della produzione rinnovabile per l'autoconsumo e della trasformazione sostenibile del processo produttivo.

    L'investimento sostiene:

    I)la transizione ecologica del sistema di produzione nazionale a vari livelli, sostenendo gli investimenti per il rafforzamento delle catene di produzione dei dispositivi utili per la transizione ecologica (quali batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori e dispositivi di cattura e stoccaggio del carbonio),

    II)l'efficienza energetica dei processi di produzione (anche attraverso la produzione per l'autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili, ad esclusione della biomassa),

    III)la sostenibilità dei processi produttivi, anche ai fini dell'economia circolare e di un uso più efficiente delle risorse.

    Il dispositivo opera fornendo sovvenzioni non rimborsabili, prestiti agevolati e abbuoni di interessi direttamente al settore privato. Sulla base degli investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento punta a fornire inizialmente almeno 3 600 000 000 di EUR di finanziamenti.

    Lo strumento sarà gestito da Invitalia S.p.A. in qualità di soggetto attuatore. Lo strumento deve comprendere i seguenti strumenti finanziari:

    ·Contratto di sviluppo a sostegno di progetti di tecnologie a zero emissioni nette di importo superiore a 20 000 000 di EUR mediante sovvenzioni, abbuoni di interessi e prestiti agevolati.

    ·Fondo per la trasformazione industriale, a sostegno di progetti di importo compreso tra 3 000 000 di EUR e 20 000 000 di EUR, mediante sovvenzioni, abbuoni di interessi e prestiti agevolati.

    Al fine di realizzare l'investimento nel regime, l'Italia e Invitalia S.p.A. firmano un accordo attuativo che include i contenuti illustrati di seguito:

    1.Descrizione del processo decisionale del regime: le decisioni finali di investimento e di aggiudicazione del regime sono adottate da un comitato per gli investimenti o da un altro organo direttivo equivalente e approvate a maggioranza dai membri, che sono indipendenti dal governo.

    2.Requisiti fondamentali della politica di investimento associata, che comprendono:

    a.la descrizione dei prodotti finanziari e dei beneficiari finali ammissibili;

    b.il requisito secondo cui tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili;

    c.l'obbligo di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) di cui agli orientamenti tecnici DNSH (2021/C58/01). In particolare, la politica di investimento esclude dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 9 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 10 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 11 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 12 ;

    d.il divieto per i beneficiari finali del dispositivo di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo.

    3.Importo coperto dall'accordo attuativo, struttura tariffaria per il soggetto attuatore e obbligo di reinvestire eventuali rientri conformemente alla politica di investimento del dispositivo.

    4.Requisiti e obblighi in materia di monitoraggio, audit e controllo, tra cui:

    a.la descrizione del sistema di monitoraggio del soggetto attuatore per riferire in merito all'investimento mobilitato;

    b.la descrizione delle procedure del soggetto attuatore che garantiscono la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di frodi, corruzione e conflitti di interessi;

    c.l'obbligo di verificare l'ammissibilità di ciascuna operazione rispetto ai requisiti stabiliti nell'accordo attuativo prima di impegnarsi a finanziare un'operazione;

    d.l'obbligo di effettuare audit ex post basati sul rischio conformemente a un piano di audit di Invitalia S.p.A. Tali audit verificano:

    I.che i sistemi di controllo siano efficaci, anche per l'individuazione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi;

    II.il rispetto del principio DNSH, delle norme in materia di aiuti di Stato e dei requisiti relativi agli obiettivi climatici; e

    III.l'osservanza, da parte dei beneficiari finali del regime, del divieto di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo. Gli audit verificano inoltre la legalità delle operazioni e il rispetto delle condizioni dell'accordo attuativo applicabile.

    5. Requisiti relativi agli investimenti a favore del clima effettuati dal soggetto attuatore: almeno 1 787 500 000 di EUR di investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel regime devono contribuire agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, in conformità dell'allegato VI del regolamento RRF 13 .

    Sottoinvestimento 2:

    Questo sottoinvestimento consiste in un investimento pubblico in uno strumento denominato "Competitività e resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche" al fine di incentivare gli investimenti privati e migliorare l'accesso ai finanziamenti per rafforzare le catene di approvvigionamento industriali.

    L'investimento sostiene progetti relativi alle principali catene del valore strategiche, quali programmi di sviluppo industriale e programmi di sviluppo della protezione dell'ambiente.

    Il dispositivo opera fornendo sovvenzioni non rimborsabili, prestiti agevolati e abbuoni di interessi direttamente al settore privato. Sulla base degli investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento punta ad attivare almeno 700 000 000 di EUR di finanziamenti.

    Lo strumento sarà gestito da Invitalia S.p.A. in qualità di soggetto attuatore.

    Al fine di realizzare l'investimento nel regime, l'Italia e Invitalia S.p.A. firmano un accordo attuativo che include i contenuti illustrati di seguito:

    1.Descrizione del processo decisionale del regime: le decisioni finali di investimento e di aggiudicazione del regime sono adottate da un comitato per gli investimenti o da un altro organo direttivo equivalente e approvate a maggioranza dai membri, che sono indipendenti dal governo.

    2.Requisiti fondamentali della politica di investimento associata, che comprendono:

    I)la descrizione del prodotto o dei prodotti finanziari e dei beneficiari finali ammissibili;

    II)il requisito secondo cui tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili;

    III)l'obbligo di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) di cui agli orientamenti tecnici DNSH (2021/C58/01). In particolare, la politica di investimento esclude dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 14 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 15 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 16 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 17 ;

    IV)il divieto per i beneficiari finali del dispositivo di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo.

    3.Importo coperto dall'accordo attuativo, struttura tariffaria per il soggetto attuatore e obbligo di reinvestire eventuali rientri conformemente alla politica di investimento del dispositivo.

    4.Requisiti e obblighi in materia di monitoraggio, audit e controllo, tra cui:

    a.la descrizione del sistema di monitoraggio del soggetto attuatore per riferire in merito all'investimento mobilitato;

    b.la descrizione delle procedure del soggetto attuatore che garantiscono la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di frodi, corruzione e conflitti di interessi;

    c.l'obbligo di verificare l'ammissibilità di ciascuna operazione rispetto ai requisiti stabiliti nell'accordo attuativo prima di impegnarsi a finanziare un'operazione;

    d.l'obbligo di effettuare audit ex post basati sul rischio conformemente a un piano di audit di Invitalia SPA. Tali audit verificano:

    I.che i sistemi di controllo siano efficaci, anche per l'individuazione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi;

    II.il rispetto del principio DNSH, delle norme in materia di aiuti di Stato e dei requisiti relativi agli obiettivi climatici; e

    III.l'osservanza, da parte dei beneficiari finali del regime, del divieto di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo. Gli audit verificano inoltre la legalità delle operazioni e il rispetto delle condizioni dell'accordo attuativo applicabile.

    L'attuazione della misura è completata entro il 31 agosto 2026.

    B.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi 
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M1C2-15

    Investimento 2 - Innovazione e tecnologia della microelettronica

    Obiettivo

    Capacità produttiva di substrati di carburo di silicio

    N/A

    Numero

    0

    374 400

    T2

    2026

    Realizzazione di una capacità produttiva supplementare di almeno 374 400 substrati di carburo di silicio all'anno. Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche che la capacità aggiuntiva generi almeno 700 nuovi posti di lavoro.

    M1C2-16

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce, che devono comprendere i) "Italia a 1 Giga", ii) "Italia 5G", iii) "Scuola connessa", iv) "Sanità connessa" e v) "Collegamento isole minori".

    M1C2-17

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Civici allacciati con connettività a 1 Gbps

    N/A

    Numero

    0

    3 400 000

    T2

    2026

    Portare la connettività ad almeno 1 Gbps a un minimo di 3 400 000 civici aggiuntivi (di cui almeno 450 000 case sparse, ossia situate in zone isolate) attraverso fibra FTTH/B, FWA

    M1C2-18

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Portare la connettività a 1 Gbps a edifici scolastici e strutture sanitarie

    N/A

    Numero

    0

    17 700

    T2

    2026

    Portare la connettività ad almeno 1 Gbps a un minimo di altre 9 000 scuole e 8 700 strutture sanitarie pubbliche.

    M1C2-19

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Portare la connettività a banda ultra-larga alle isole

    N/A

    Numero

    0

    18

    T4

    2024

    Portare la connettività a banda ultra-larga mediante un nuovo backhaul ottico a un minimo di altre 18 isole prive di collegamenti in fibra ottica con il continente.

    M1C2-20

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Strade e corridoi extraurbani abilitati alla copertura 5G

    N/A

    Numero

    0

    12 600

    T2

    2026

    Almeno 12 600 km aggiuntivi di strade e corridoi extraurbani abilitati alla copertura 5G.

    M1C2-21

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Aree a fallimento di mercato dotate di copertura 5G

    N/A

    Numero

    0

    1 400

    T2

    2026

    Almeno 1 400 km² aggiuntivi di zone abitate a fallimento di mercato abilitati alla copertura 5G, di cui almeno 500 km² dotati di copertura 5G.

    M1C2-22

    Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti spaziali e di tecnologie satellitari

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti spaziali e di tecnologie satellitari

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di tecnologia spaziale e satellitare ricomprendenti i) SatCom, ii) Osservazione della Terra, iii) Space Factory e iv) In-Orbit Economy.

    M1C2-23

    Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

    Obiettivo

    Messa in servizio di telescopi terrestri, centro operativo SST, Space Factory e dimostratore di propulsione a propellente liquido

    N/A

    Numero

    0

    6

    T2

    2026

    Messa in servizio di almeno altri tre telescopi ad alte prestazioni in grado di identificare oggetti spaziali, di un centro operativo di sorveglianza dello spazio e tracciamento (SST) (rete di osservazione e tracciamento dei detriti spaziali), di una Space Factory (linee integrate per la fabbricazione, l'assemblaggio, l'integrazione e il collaudo di piccoli satelliti), di un dimostratore di propulsione a propellente liquido per la nuova generazione di lanciatori.

    M1C2-24

    Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

    Obiettivo

    Costellazioni o prove di fattibilità (PoC) delle costellazioni

    N/A

    Numero

    0

    2

    T2

    2026

    Realizzazione di almeno altre due costellazioni o prove di fattibilità (PoC) delle costellazioni nell'ambito delle iniziative SatCom e di Osservazione della Terra

    M1C2-25

    Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

    Obiettivo

    Servizi alle amministrazioni pubbliche

    N/A

    Numero

    0

    8

    T2

    2026

    Fornitura alle amministrazioni pubbliche di almeno altri otto servizi resi possibili da iniziative spaziali sostenute: servizio costiero e monitoraggio marittimo-costiero; servizio di qualità dell'aria; servizio movimento terra; monitoraggio della copertura dei servizi e dell'uso del suolo; servizio idrometeorologico; servizio risorse idriche; servizio di emergenza; servizio di sicurezza.

    M1C2-26

    Investimento 5.1 - Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST

    Traguardo

    Entrata in vigore del rifinanziamento del Fondo 394/81 e adozione della politica di investimento

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del o dei decreti-legge che rifinanziano la componente "contributi e prestiti" del Fondo 394/81

    Approvazione della decisione del Consiglio di amministrazione che stabilisce i criteri di selezione dei progetti da finanziare

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2021

    Il o i decreti-legge devono prevedere il rifinanziamento della componente "contributi e prestiti" del Fondo 394/81. Il Consiglio di amministrazione del Fondo deve approvare una decisione che definisce la politica di investimento.

    La politica di investimento collegata al rifinanziamento del Fondo 394/81 deve definire come minimo: i) la natura e la portata dei progetti sostenuti, che devono essere in linea con gli obiettivi del regolamento (UE) 2021/241. Il capitolato d'oneri deve includere criteri di ammissibilità per garantire la conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) dei progetti sostenuti nell'ambito della misura mediante l'uso di una prova di sostenibilità, un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale nazionale e dell'UE; ii) il tipo di interventi sostenuti; iii) i beneficiari interessati, con una prevalenza di PMI, e i relativi criteri di ammissibilità; iv) disposizioni per reinvestire potenziali rientri in obiettivi strategici analoghi, anche oltre il 2026, qualora non siano riutilizzati per rimborsare gli interessi per prestiti contratti conformemente al regolamento (UE) 2021/241.

    L'accordo contrattuale con l'entità o l'intermediario finanziario incaricati deve imporre il ricorso agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    M1C2-27

    Investimento 5.1 - Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST

    Obiettivo

    PMI che hanno fruito del sostegno dal Fondo 394/81

    N/A

    Numero

    0

    4 000

    T4

    2021

    Almeno altre 4 000 PMI beneficiarie del sostegno del Fondo 394/81 a partire dal 1º gennaio 2021.

    M1C2-28

    Investimento 5.2 - Competitività e resilienza delle filiere produttive

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto comprendente la politica di investimento dei Contratti di Sviluppo

    Disposizione nella normativa che indica la data di entrata in vigore del decreto

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2022

    La politica di investimento dei Contratti di Sviluppo deve definire almeno: i) la natura e la portata dei progetti sostenuti, che devono essere in linea con gli obiettivi del regolamento (UE) 2021/241. Il capitolato d'oneri deve includere criteri di ammissibilità per garantire la conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) dei progetti sostenuti nell'ambito della misura mediante l'uso di una prova di sostenibilità, un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale nazionale e dell'UE; ii) il tipo di interventi sostenuti; iii) i beneficiari interessati e i relativi criteri di ammissibilità; iv) disposizioni per reinvestire potenziali rientri per obiettivi strategici analoghi, anche oltre il 2026, qualora non siano riutilizzati per rimborsare gli interessi per prestiti contratti conformemente al regolamento (UE) 2021/241.

    L'accordo contrattuale con l'entità o l'intermediario finanziario incaricati deve imporre il ricorso agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    M1C2-29

    Investimento 5.2 - Competitività e resilienza delle filiere produttive

    Obiettivo

    Contratti di Sviluppo approvati

    N/A

    Numero

    0

    40

    T4

    2023

    Approvazione di almeno 40 Contratti di Sviluppo, in linea con la loro politica di investimento. Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dall'attivazione di almeno 1 500 milioni di EUR di investimenti.

    M1C2-30

    Investimento 7 - Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche

    Traguardo

    Accordo attuativo

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo.

    M1C2-31

    Investimento 7 - Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche

    Traguardo

    Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha completato l'investimento

    Certificato di trasferimento

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    L'Italia dovrà trasferire 2 500 000 000 di EUR a Invitalia S.p.A. per il regime.

    Di cui:

    ·2 000 000 000 di EUR per il sottoinvestimento 1 Tecnologie a zero emissioni nette;

    ·500 000 000 di EUR per il sottoinvestimento 2 Competitività e resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche.

    M1C2-32

    Investimento 7 - Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

    Entrata in vigore delle convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti

    Percentuale

    0

    100

    T2

    2026

    Invitalia avrà stipulato convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti con i beneficiari finali per un importo necessario a utilizzare il 100 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza di 2 500 000 000 di EUR (tenendo conto delle commissioni di gestione).

    In particolare:

    ·2 000 000 000 di EUR per il sottoinvestimento 1 Tecnologie a zero emissioni nette;

    ·500 000 000 di EUR per il sottoinvestimento 2 Competitività e resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche.

    C. MISSIONE 1 COMPONENTE 3 - Turismo e cultura 4.0.

    La presente componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza è intesa al rilancio di due settori colpiti pesantemente dalla crisi della pandemia di COVID-19: cultura e turismo. Le misure nel settore culturale mirano a migliorare l'accessibilità dei siti culturali, sul piano sia digitale sia fisico; ad aumentarne l'efficienza energetica e la sicurezza in caso di eventi calamitosi; a sostenere la ripresa dei settori culturale e creativo, anche promuovendo l'attrattiva dei piccoli siti culturali e del patrimonio architettonico rurale, e anche a rafforzare la coesione territoriale. A tal fine sono previsti tre complessi di misure: i) interventi volti a sviluppare il patrimonio culturale per la prossima generazione, compresi investimenti nella transizione digitale e nell'efficientamento energetico dei siti culturali; ii) rigenerazione attraverso la cultura di piccoli siti storici, patrimonio religioso e rurale; iii) interventi a favore dell'industria culturale e creativa 4.0. Le misure relative al turismo mirano a migliorare la competitività del settore, anche riducendo la frammentazione delle imprese turistiche e migliorando le economie di scala; a riqualificare e innalzare gli standard delle strutture ricettive; a incoraggiare l'innovazione digitale e l'uso delle nuove tecnologie da parte degli operatori; a sostenere la transizione verde del settore. Sono previste misure a sostegno delle imprese, PMI comprese, del settore turistico e degli operatori turistici, anche con investimenti negli strumenti digitali.

    Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia, in particolare circa la necessità di "promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica" e "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3). Sostengono la coesione sociale e territoriale e la competitività dell'economia italiana, promuovendo nel contempo la digitalizzazione e la sostenibilità del settore turistico.

    C.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

    La misura si articoli in interventi di digitalizzazione del patrimonio culturale italiano intesi a migliorare l'accesso alle risorse culturali e ai servizi digitali.

    L'intervento deve concretarsi in un'infrastruttura digitale nazionale nuova, in grado di raccogliere, integrare e conservare le risorse digitali, rendendole disponibili per la fruizione pubblica attraverso piattaforme dedicate. Gli interventi sul patrimonio "fisico" devono essere accompagnati dalla digitalizzazione di quanto custodito in musei, archivi, biblioteche e luoghi della cultura, così da consentire ai cittadini di esplorare nuove forme di fruizione del patrimonio culturale.

    Investimento 1.2 - Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura

    L'intervento mira a rimuovere le barriere architettoniche, culturali e cognitive in un insieme di istituzioni culturali italiane. Gli interventi devono essere abbinati ad attività di formazione per il personale amministrativo e per gli operatori culturali, promuovendo la cultura dell'accessibilità e sviluppando competenze sui relativi aspetti legali, di accoglienza, mediazione culturale e promozione.

    Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nei cinema, nei teatri e nei musei

    L'intervento deve migliorare l'efficienza energetica degli edifici legati al settore culturale/creativo. Questi si trovano spesso in strutture obsolete, inefficienti da un punto di vista energetico, che generano elevati costi di manutenzione legati a climatizzazione, illuminazione, comunicazione e sicurezza. L'investimento deve finanziare interventi per migliorare l'efficienza di musei, cinema e teatri italiani (pubblici e privati).

    Riforma 3.1 - Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali

    Lo scopo della riforma è quello di migliorare l'impronta ecologica degli eventi culturali (quali mostre, festival, eventi culturali, eventi musicali) attraverso l'inclusione di criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati, promossi o organizzati dalla pubblica autorità.

    Investimento 3.3 - Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde

    L'obiettivo generale dell'investimento è sostenere la ripresa dei settori culturali e creativi. Due le linee di azione dell'intervento:

    la prima ("Sostenere la ripresa delle attività culturali incoraggiando l'innovazione e l'uso della tecnologia digitale lungo tutta la catena del valore") mira a supportare gli operatori culturali e creativi nell'attuazione di strategie digitali e nell'accrescimento delle proprie capacità gestionali;

    Il secondo intervento ("Promuovere un approccio verde in tutta la catena culturale e creativa") mira a incoraggiare un approccio sostenibile dal punto di vista ambientale lungo tutta la catena, riducendo l'impronta ecologica e promuovendo una progettazione ecocompatibile innovativa e inclusiva, anche nel contesto dell'economia circolare, per orientare i cittadini verso un comportamento ambientale più responsabile.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 18 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 19 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 20 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 21 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve prevedere inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente legislazione ambientale nazionale e dell'UE.

    Investimento 4.1 - Hub del turismo digitale

    L'obiettivo dell'intervento è creare un hub del turismo digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che consenta il collegamento dell'intero ecosistema turistico al fine di valorizzare, integrare, favorire la propria offerta. L'investimento dovrà finanziare una nuova infrastruttura digitale e sosterrà le imprese con strumenti di analisi dei dati messi a disposizione dall'Osservatorio nazionale del turismo.

    Infine, la misura deve prevedere anche la creazione di un centro di competenza a sostegno dei programmi di accelerazione.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 22 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 23 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 24 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 25 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Riforma 4.1 - Ordinamento delle professioni delle guide turistiche

    L'investimento nell'hub del turismo digitale è integrato da una riforma volta a stabilire un ordinamento professionale delle guide turistiche. L'obiettivo dell'intervento è di dare, nel rispetto della normativa locale, un ordinamento professionale alle guide turistiche e al loro ambito di appartenenza. L'applicazione sistematica e omogenea della riforma permetterebbe di regolamentare i principi fondamentali della professione e di standardizzare i livelli di prestazione del servizio su tutto il territorio nazionale, producendo un effetto positivo sul mercato. La riforma deve prevedere interventi di formazione e aggiornamento professionale al fine di supportare al meglio l'offerta.

    C.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M1C3-1

    Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

    Obiettivo

    Utenti formati attraverso la piattaforma di e-learning sui beni culturali

    N/A

    Numero

    0

    30 000

    T4

    2025

    L'obiettivo del numero di utenti formati deve misurare l'efficacia dell'offerta formativa, da erogare in formato digitale per il programma di apprendimento permanente.

    Gli interventi sono dei tipi seguenti:

    produzione di corsi di formazione, attuazione mediante insegnamento frontale e programmi di e-learning definiti in base a una valutazione delle competenze dei diversi gruppi destinatari di discenti (corrispondenti a tre livelli di corso: competenze di base, competenze specialistiche, competenze gestionali).

    L'intervento si rivolge a: personale del Ministero, personale delle istituzioni culturali degli enti locali, liberi professionisti della cultura.

    M1C3-2

    Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

    Obiettivo

    Risorse digitali prodotte e pubblicate nella Biblioteca digitale

    N/A

    Numero

    0

    65 000 000

    T4

    2025

    L'obiettivo del numero di risorse digitali deve misurare l'aumento del volume di beni culturali digitalizzati le cui riproduzioni digitali sono fruibili online attraverso tecnologie digitali.

    La digitalizzazione delle risorse da completare è dei tipi seguenti: digitalizzazione di libri e manoscritti, documenti e fotografie, opere d'arte e artefatti storici e archeologici, monumenti e siti archeologici, materiali audiovisivi, compresa la normalizzazione di precedenti digitalizzazioni e metadati.

    Destinatari: musei, archivi, biblioteche e istituzioni culturali

    M1C3-3

    Investimento 1.2 - Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura

    Obiettivo

    Interventi di miglioramento dell'accessibilità fisica e cognitiva nei luoghi di cultura

    N/A

    Numero

    0

    617

    T2

    2026

    352 tra musei, monumenti, aree archeologiche e parchi, 129 archivi, 46 biblioteche e 90 siti culturali non statali.

    Si tratta di interventi fisici volti a rimuovere le barriere architettoniche e dell'installazione di ausili tecnologici che consentano la fruizione alle persone con ridotte capacità sensoriali (esperienze tattili, sonore, olfattive).

    Il 37 % degli interventi deve essere al Sud.

    M1C3-4

    Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

    Obiettivo

    Interventi in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema ultimati (prima parte)

    N/A

    Numero

    0

    80

    T3

    2023

    L'indicatore si riferisce al numero di interventi ultimati, con certificazione della regolare esecuzione dei lavori.

    Gli interventi da completare sono dei tipi seguenti:

    -    pianificazione tecnico-economico-finanziaria, audit energetici, analisi ambientali iniziali, valutazione dell'impatto ambientale, rilievi e valutazioni finalizzati all'individuazione di criticità, individuazione dei conseguenti interventi per il miglioramento delle prestazioni energetiche;

    -    interventi sull'involucro edilizio;

    -    interventi di sostituzione/acquisizione di attrezzature, strumenti, sistemi, dispositivi, software applicativi digitali, con la strumentazione accessoria per il relativo funzionamento, acquisizione di brevetti, licenze e know-how;

    -    installazione di sistemi intelligenti per il comando, la regolazione, la gestione, il monitoraggio e l'ottimizzazione a distanza del consumo energetico (edifici intelligenti) e delle emissioni inquinanti, anche impiegando tecnologie miste.

    M1C3-5

    Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

    Obiettivo

    Interventi in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema ultimati (seconda parte)

    N/A

    Numero

    0

    420

    T4

    2025

    L'indicatore si riferisce a 55 interventi su musei e siti culturali statali, 230 su sale teatrali e 135 su cinema ultimati, con certificazione della regolare esecuzione dei lavori.

    Gli interventi da completare sono dei tipi seguenti:

    -    pianificazione tecnico-economico-finanziaria, audit energetici, analisi ambientali iniziali, valutazione dell'impatto ambientale, rilievi e valutazioni finalizzati all'individuazione di criticità, individuazione dei conseguenti interventi per il miglioramento delle prestazioni energetiche;

    -    interventi sull'involucro edilizio;

    -    interventi di sostituzione/acquisizione di attrezzature, strumenti, sistemi, dispositivi, software applicativi digitali, con la strumentazione accessoria per il relativo funzionamento, acquisizione di brevetti, licenze e know-how;

    -    installazione di sistemi intelligenti per il comando, la regolazione, la gestione, il monitoraggio e l'ottimizzazione a distanza del consumo energetico (edifici intelligenti) e delle emissioni inquinanti, anche impiegando tecnologie miste.

    M1C3-6

    Riforma 3.1 - Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto che stabilisca i criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati con fondi pubblici

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto ai fini dell'adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Devono essere adottati criteri sugli aspetti seguenti: riduzione dell'uso di carta e stampe; uso di materiali ecocompatibili; allestimento di palcoscenici con materiali riciclati e riutilizzati e arredi sostenibili; gadget a basso impatto ambientale; scelta dei luoghi in base al criterio della protezione della biodiversità; servizi di ristorazione, trasporto di persone all'evento e trasporto di materiali a basso impatto ambientale; consumo energetico per l'organizzazione dell'evento.

    Devono rientrare fra i criteri sociali a promozione dell'accessibilità e dell'inclusione: la promozione dell'accessibilità per le persone con disabilità; la promozione di sbocchi occupazionali per giovani, disoccupati di lunga durata, persone appartenenti a gruppi svantaggiati (ad es. lavoratori migranti e minoranze etniche) e persone con disabilità; la garanzia della parità di accesso agli appalti per le imprese di cui sono titolari o dipendenti persone appartenenti a particolari gruppi etnici o minoranze, quali cooperative, imprese sociali e organizzazioni senza scopo di lucro; la promozione del "lavoro dignitoso" inteso come diritto a un lavoro produttivo liberamente scelto, al rispetto dei principi e diritti fondamentali sul lavoro, a un salario dignitoso, alla protezione sociale e al dialogo sociale.

    La riforma deve riguardare eventi culturali quali mostre, festival e spettacoli.

    M1C3-7

    Investimento 3.3 - Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici all'ente attuatore/ai beneficiari per tutti gli interventi volti a gestire la transizione digitale e verde degli operatori culturali

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici alle organizzazioni e reti incaricate della realizzazione delle attività di sviluppo delle capacità

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Gli enti attuatori selezionati devono essere organizzazioni o reti specializzate in possesso di competenze ed esperienza sia nel campo della formazione che in quello della produzione culturale, dell'ambiente, della gestione culturale e della formazione.

    La notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

    M1C3-8

    Investimento 4.1 - Hub del turismo digitale

    Traguardo

    Aggiudicazione degli appalti per lo sviluppo del portale del turismo digitale

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo del portale del turismo digitale

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Notifica dell'aggiudicazione degli (di tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo del portale del turismo digitale

    Il portale del turismo digitale deve costituire una messa a scala del portale Italia.it grazie alla realizzazione di un'architettura cloud e aperta, con conseguente miglioramento notevole dell'interconnessione con l'ecosistema. La messa a scala del portale deve implicare: la creazione di un'interfaccia frontale e di un albero di navigazione nuovi; il rifacimento del layout, della struttura e delle funzionalità delle sezioni, delle pagine e degli articoli; l'introduzione di mappe; la gestione multilingue (al momento del passaggio, il portale sarà presentato in italiano e in inglese). L'integrazione delle altre lingue, attualmente presenti, è prevista nei mesi immediatamente successivi alla messa in servizio.

    Aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

    M1C3-9

    Investimento 4.1- Hub del turismo digitale

    Obiettivo

    Coinvolgimento degli operatori turistici nell'hub del turismo digitale

    N/A

    Numero

    0

    20 000

    T2

    2024

    Il numero di operatori turistici coinvolti (ad es. hotel, tour operator e imprese dei codici ATECO 55.00.00; 56.00.00; 79.00.00 e altre strutture appartenenti al settore) corrisponde al 4 % dei 500 000 operatori italiani stimati (miglioramento delle competenze, attività di formazione, comunicazione, analisi dati, soluzioni a sostegno dell'innovazione).

    Almeno il 37 % degli operatori turistici coinvolti deve essere ubicato nel Sud

    M1C3-10

    Riforma 4.1 - Ordinamento delle professioni delle guide turistiche

    Traguardo

    Definizione di uno standard nazionale per le guide turistiche

    La definizione dello standard nazionale minimo non deve implicare la creazione di una nuova professione regolamentata

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2024

    La definizione dello standard nazionale minimo non deve implicare la creazione di una nuova professione regolamentata.

    La riforma deve prevedere formazione e aggiornamento professionale al fine di supportare meglio l'offerta. La riforma deve permettere l'acquisizione di una qualifica professionale univoca conforme a standard omogenei a livello nazionale, adottata con legge nazionale e successivi decreti ministeriali attuativi nell'ambito dell'intesa Stato Regioni.

    M1C3-11

    Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

    per migliorare l'efficienza energetica nei luoghi della cultura

    Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura (MIC) per l'assegnazione delle risorse per migliorare l'efficienza energetica nei luoghi della cultura

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Sono luoghi della cultura cinema, teatri e musei.

    (Inv. 1.3) Nell'ambito dell'obiettivo 1, l'intervento volto a migliorare l'efficienza energetica dei musei e altri luoghi della cultura è attuato tramite riconoscimento delle proposte di progetto presso i siti culturali statali (MIC). Per gli obiettivi 2 e 3 l'individuazione dei soggetti non statali deve invece essere effettuata mediante gare d'appalto.

    L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

    C.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

    L'investimento è ricompreso nel "Piano Nazionale Borghi", un programma di sostegno allo sviluppo economico/sociale delle zone svantaggiate basato sulla rigenerazione culturale dei piccoli centri e sul rilancio turistico. Le azioni si articolano su progetti locali integrati a base culturale.

    Gli interventi devono vertere su: i) recupero del patrimonio storico, riqualificazione degli spazi pubblici aperti (es. eliminando le barriere architettoniche, migliorando l'arredo urbano), creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici; ii) incoraggiamento della creazione e promozione di nuovi itinerari (es., itinerari tematici, percorsi storici) e visite guidate; iii) introduzione di sostegni finanziari per le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volti a rilanciare le economie locali valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 26 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 27 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 28 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 29 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

    Questo investimento deve dare impulso a un sistematico processo di valorizzazione di edifici storici rurali (di privati o di enti del terzo settore) e di tutela del paesaggio.

    Molti edifici rurali e strutture agricole hanno subito un progressivo processo di abbandono, degrado e alterazioni che ne ha compromesso le caratteristiche distintive, nonché il rapporto con gli spazi circostanti. Attraverso il recupero del patrimonio edilizio rurale l'intervento deve migliorare la qualità paesaggistica del territorio nazionale, restituendo alla collettività un patrimonio edilizio sottoutilizzato e non accessibile al pubblico.

    Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

    L'investimento mira a contrastare il declino urbano e a ripristinare luoghi identitari per le comunità, creando nuove possibilità di rigenerazione delle economie locali e di attenuazione dell'impatto della crisi e migliorando le competenze di gestione e manutenzione dei parchi e giardini storici.

    L'investimento è volto alla riqualificazione di parchi e giardini storici e mette in piedi un'estesa azione di conoscenza e di recupero dei parchi e giardini storici italiani nella prospettiva di una loro corretta manutenzione, gestione e fruizione pubblica. Devono essere destinate risorse per la rigenerazione di questi luoghi e la formazione di personale locale che possa curarli/preservarli nel tempo.

    Al di là del valore storico-culturale, i parchi e giardini storici concorrono a rafforzare i valori ambientali e svolgono un ruolo importante per la conservazione della biodiversità, la produzione di ossigeno, la riduzione del livello di inquinamento ambientale e del rumore, la regolazione del microclima.

    Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

    Deve essere realizzato un piano di interventi preventivi antisismici per ridurre significativamente il rischio per i luoghi di culto, così da evitare i potenziali costi di ripristino dopo eventi calamitosi, oltre che la perdita definitiva di molti beni. Il piano di interventi prevede tre componenti: la messa in sicurezza antisismica dei luoghi di culto; il restauro del patrimonio del Fondo edifici di culto (FEC) e la costruzione di magazzini rifugio per opere d'arte in caso di eventi catastrofici.

    L'investimento prevede inoltre la realizzazione del Centro Funzionale Nazionale per la salvaguardia dei beni culturali da rischi di natura antropica e naturale (CEFURISC), consentendo un utilizzo più sinergico delle tecnologie esistenti e dei sistemi ambientali per monitoraggio, sorveglianza e gestione dei luoghi culturali. 

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    L'intervento è destinato sostenere le imprese attive nel turismo. Si articola in un credito fiscale per migliorie delle strutture ricettive, un fondo di garanzia per agevolare l'accesso al credito per le imprese del settore (tramite una speciale sezione del Fondo di garanzia per le PMI), l'attivazione del Fondo tematico della BEI per il turismo a sostegno di investimenti innovativi nel settore, un fondo azionario (Fondo nazionale del turismo) per la riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico. Tali misure devono essere integrate da un ulteriore strumento finanziario (FRI - Fondo rotativo) a sostegno delle imprese operanti nel settore del turismo. Gli interventi di cui sopra devono essere realizzati conformemente alle politiche di investimento in linea con gli obiettivi del regolamento (UE) 2021/241, anche in relazione all'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo", come ulteriormente specificato negli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" a norma del regolamento sul dispositivo per la ripresa e la resilienza (2021/C58/01).

    Al fine di garantire che gli interventi siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), l'accordo giuridico e la successiva politica di investimento degli strumenti finanziari devono:

    I.imporre l'applicazione degli orientamenti tecnici della Commissione sulla verifica della sostenibilità per il Fondo InvestEU; e

    II.escludere il seguente elenco di attività: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 30 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 31 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 32 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 33 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente; e

    III.richiedere la verifica della conformità giuridica dei progetti alla pertinente legislazione ambientale dell'UE e nazionale da parte dell'entità o dell'intermediario finanziario incaricato per tutte le operazioni, comprese quelle esentate dalla verifica della sostenibilità.

    Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

    L'investimento ha l'obiettivo di potenziare la competitività del settore cinematografico e audiovisivo italiano. Il progetto è finalizzato all'attenuazione dell'impatto sociale ed economico della crisi con l'obiettivo del potenziamento di crescita economica, occupazionale e competitività, anche agendo sulla formazione, con tre linee di intervento:

    ·Linea A - Costruzione di nuovi studi e recupero di quelli esistenti e strutture annesse, anche con soluzioni ad alta tecnologia.

    ·Linea B - Investimenti innovativi per potenziare le attività produttive e formative del Centro Sperimentale di Cinematografia, compresi nuovi strumenti per la produzione audiovisiva, l'internazionalizzazione e gli scambi culturali ed educativi; sviluppo di infrastrutture (set di produzione virtuale in diretta) per uso professionale e formativo attraverso l'e-learning, la digitalizzazione e la modernizzazione del parco di edifici e impianti, in particolare al fine di promuovere la trasformazione tecnologica e ambientale; conservazione e digitalizzazione del patrimonio audiovisivo.

    ·Linea C - Rafforzamento delle abilità e delle competenze professionali nel settore audiovisivo, in 3 macroaree professionali: profilo commerciale/manageriale; profilo creativo/artistico; profilo tecnico.

    Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

    Il progetto deve aumentare il numero di siti turistici accessibili, creerà alternative turistiche e culturali valide e qualificate rispetto alle aree centrali affollate e aumenterà l'uso delle tecnologie digitali, valorizzando gli spazi verdi e la sostenibilità del turismo. L'investimento si compone di sei linee di intervento:

    1."Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU", vertente su rigenerazione e restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi ad alto valore storico e architettonico della città di Roma;

    2."Cammini giubilari" (dalla Roma pagana alla Roma cristiana), mirati alla valorizzazione, alla sicurezza, al consolidamento antisismico e al restauro di luoghi ed edifici di interesse storico e di percorsi archeologici;

    3.#LaCittàCondivisa, vertente sulla riqualificazione dei siti ubicati nelle aree periferiche;

    4.#Mitingodiverde, vertente su interventi in parchi, giardini storici, ville e fontane;

    5.#Roma 4.0, vertente su digitalizzazione dei servizi culturali e sviluppo di app per i turisti;

    6.#Amanotesa, volta all'incremento dell'offerta culturale nelle periferie per promuovere l'inclusione sociale.

    C.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M1C3-12

    Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione ai comuni delle risorse destinate all'attrattività dei borghi

    Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura (MIC) per l'assegnazione ai comuni delle risorse destinate all'attrattività dei borghi

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il decreto del Ministero della Cultura deve assegnare ai comuni le risorse destinate all'attrattività dei borghi

    Partecipano al miglioramento dell'attrattività dei borghi i 250 comuni/borghi che hanno trasmesso al Ministero della Cultura programmi di intervento.

    Per selezionare i 250 borghi si devono applicare i criteri (Inv. 2.1) stabiliti congiuntamente da MIC, Regioni, ANCI e aree interne, che: in via preliminare devono individuare le aree territoriali ammissibili (Inv. 2.1) in considerazione delle complementarità tra i diversi programmi. La selezione dei borghi deve poi essere effettuata sulla base di: a) criteri territoriali, economici e sociali (indicatori statistici); b) capacità del progetto di incidere sull'attrattiva turistica e di aumentare la partecipazione culturale. Gli indicatori statistici considerati sono: entità demografica (comuni con pop. < 5 000 ab.) e relativa tendenza; flussi turistici, visitatori di musei; consistenza dell'offerta turistica (alberghi e altre strutture ricettive, B&B, camere, alloggi in affitto); tendenza demografica del comune; grado di partecipazione culturale della popolazione; consistenza delle imprese culturali, creative e turistiche (con e senza scopo di lucro) e del relativo personale.

    L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati nell'ambito degli inviti a presentare proposte concorrenziali deve indicare quanto segue:

    a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

    b) l'impegno a garantire che il contributo climatico dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 25 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF;

    c) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

    M1C3-13

    Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

    per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

    Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura (MIC) per l'assegnazione delle risorse

    per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il decreto del Ministero della Cultura deve assegnare le risorse

    per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale.

    Per la tutela e la valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale (Inv. 2.2), la selezione dei beni da recuperare deve privilegiare la capacità dell'investimento di produrre effetti sugli obiettivi di conservazione dei valori paesaggistici. Deve essere attribuita priorità a:

    - beni situati in aree territoriali di elevato valore paesaggistico (beni situati in aree di interesse paesaggistico o di notevole interesse pubblico (artt. 142-139 D.Lgs. 42/2004), paesaggi con riconoscimento UNESCO o con GIAHS della FAO;

    - beni già d'uso pubblico o che il proprietario accetta di rendere accessibili al pubblico, anche in circuiti e reti integrati del territorio;

    - "progetti d'area", presentati per temi aggregati, in grado di aumentare l'efficacia nel conseguimento degli obiettivi di riassetto paesaggistico;

    - progetti situati in zone che potenziano le integrazioni e sinergie con altri candidati al PNRR e altri piani/progetti di natura territoriale sostenuti dal programmatore nazionale (Ministero della Cultura).

    Ai fini della definizione dei tipi di architettura rurale oggetto dell'intervento, può essere di riferimento il decreto del MiBAC 6 ottobre 2005 (in attuazione della legge 24 dicembre 2003, n. 378 - tutela e valorizzazione dell'architettura rurale). In via preliminare i criteri possono riguardare: lo stato di conservazione dei beni, i livelli di utilizzo, il ruolo che svolgono nei contesti territoriali e urbani.

    L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

    M1C3-14

    Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per progetti per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

    Disposizione del decreto che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura (MIC) per l'assegnazione delle risorse per progetti per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il decreto del Ministero della Cultura deve assegnare agli enti competenti le risorse per i progetti per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici.

    I parchi e i giardini storici (Inv. 2.3) oggetto di intervento sono esclusivamente beni culturali tutelati, dichiarati di interesse artistico o storico. Possono essere di proprietà pubblica, del Ministero della Cultura, così come possono non essere beni dello Stato. I siti devono essere selezionati in base ai criteri definiti da un gruppo di coordinamento tecnico-scientifico, composto da rappresentanti di MIC, università, ANCI, associazioni settoriali.

    L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

    M1C3-15

    Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

    per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC)

    Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse

    per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC)

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il decreto del Ministero della Cultura deve determinare l'ente attuatore e l'ammissibilità e il finanziamento dei complessi oggetto di intervento,

    con la relativa tipologia.

    (Inv. 2.4) Gli interventi di prevenzione e sicurezza antisismica nei luoghi di culto riguardano le zone interessate dai vari terremoti che hanno colpito regioni italiane dal 2009 in avanti (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria).

    Gli interventi del FEC (Fondo Edifici di Culto) sono selezionati in base allo stato di conservazione dei beni del patrimonio del FEC.

    L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

    M1C3-16

    Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

    Obiettivo

    Interventi di valorizzazione di siti culturali o turistici ultimati

    N/A

    Numero

    0

    1 300

    T2

    2025

    Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche sostenere almeno 1 800 imprese per progetti nei piccoli borghi storici.

    L'obiettivo deve misurare il numero di interventi di valorizzazione dei siti culturali e turistici ultimati, ciascuno con certificazione della regolare esecuzione dei lavori (restauro e riqualificazione del patrimonio culturale, edifici destinati a servizi culturali e turistici, piccole infrastrutture turistiche). Devono essere compresi i tipi di intervento seguenti:

    - riutilizzo adattativo e ristrutturazione funzionale, strutturale e impiantistica di edifici e spazi pubblici per i servizi culturali (quali musei e biblioteche), miglioramento dell'efficienza energetica, uso di energie alternative e rinnovabili e rimozione delle barriere che limitano l'accesso alle persone con disabilità;

    - conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale (archeologico, storico-artistico, architettonico, demo-etno-antropologico);

    - allestimento di piattaforme di conoscenza e di informazione e di sistemi di informazione integrati;

    - allestimento di attività culturali e artistiche, predisposizione e promozione di itinerari culturali e tematici, itinerari storici, itinerari ciclabili e/o pedonali per il collegamento e la fruizione di luoghi di interesse turistico-culturale (quali musei, monumenti, siti UNESCO, biblioteche, aree archeologiche e altre attrazioni culturali, religiose e artistiche);

    - sostegno alle imprese culturali, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali.

    Il 37 % degli interventi deve riguardare le regioni meno avanzate.

    M1C3-17

    Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

    Obiettivo

    Interventi di tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale ultimati

    N/A

    Numero

    0

    3 000

    T4

    2025

    L'obiettivo indica il numero complessivo di beni oggetto di interventi ultimati (con certificazione della regolare esecuzione dei lavori).

    Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche l'avvio di altri 900 lavori di tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale (con certificazione dell'inizio dei lavori).

    Gli interventi da completare sono dei tipi seguenti:

    1. riassetto conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, artefatti e edifici storici rurali, colture agricole di interesse storico ed elementi tipici dell'architettura e del paesaggio rurale. Come tecniche di restauro e di adeguamento strutturale devono essere privilegiate le soluzioni ecocompatibili e le fonti energetiche alternative;

    2. completamento del censimento del patrimonio rurale edificato e realizzazione di ausili informativi nazionali e regionali.

    M1C3-18

    Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

    Obiettivo

    Numero di parchi e giardini storici riqualificati

    N/A

    Numero

    0

    40

    T4

    2025

    L'indicatore deve riferirsi al numero di parchi e giardini storici riqualificati (con certificazione della regolare esecuzione dei lavori).

    Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche che almeno 1 260 operatori abbiano completato i corsi di formazione.

    Gli interventi da completare per centrare l'obiettivo della riqualificazione di parchi e giardini storici sono dei tipi seguenti:

    -manutenzione/ripristino/gestione dell'evoluzione della componente vegetale;

    -restauro delle attuali componenti architettoniche e monumentali (piccoli edifici, fontane e arredi, ecc.);

    -analisi e ottimizzazione delle attuali modalità di uso degli spazi per consentirne un uso ottimale,

    -nel rispetto delle aree più fragili o più preziose;

    -interventi volti a garantire l'accessibilità delle persone con funzionalità ridotta,

    -messa in sicurezza delle aree recintate, cancelli d'ingresso, sistemi di videosorveglianza;

    -realizzazione di ausili informativi (quali manifesti e guide) per promuovere la conoscenza e l'uso consapevole da parte dei cittadini;

    -azioni di valorizzazione per promuovere l'uso culturale, educativo e ricreativo.

    M1C3-19

    Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

    Obiettivo

    Interventi per la sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art) ultimati

    N/A

    Numero

    0

    300

    T4

    2025

    L'obiettivo deve misurare il numero di interventi ultimati per la sicurezza sismica nei luoghi di culto, il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e i siti di ricovero per le opere d'arte dopo eventi calamitosi (con certificazione della regolare esecuzione dei lavori).

    Gli interventi devono comprendere:

    i) interventi antisismici di prevenzione sui beni architettonici per rimediare ai danni esistenti e preservare il patrimonio culturale; 
    ii) il progetto conservativo Recovery Art, che deve prevedere la creazione di depositi temporanei e protetti per la preservazione dei beni mobili in caso di catastrofe.

    M1C3-20

    Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

    Traguardo

    Firma dei contratti tra l'ente attuatore Cinecittà S.p.A e le società in relazione alla costruzione di nove studi

    Firma dei contratti

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    Firma dei contratti tra l'ente attuatore Cinecittà S.p.A e le società in relazione alla costruzione di nove studi L'intervento comprende:

     

    costruzione di nuovi studi, recupero degli studi esistenti, investimenti in nuove tecnologie, sistemi e servizi digitali per potenziare gli studi cinematografici di Cinecittà gestiti da Cinecittà S.p.A.

    Il contratto tra l'ente attuatore Cinecittà S.p.A e le società deve prevedere i criteri di selezione/ammissibilità ai fini della conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) dei beni/attività sostenuti e/o delle società.

    Impegno/obiettivo di investire il 20 % in beni/attività e/o società conformi ai criteri di selezione per la marcatura digitale e il 70 % ai criteri di selezione per il controllo del clima.

    M1C3-21

    Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

    Obiettivo

    Numero di studi i cui lavori di riqualificazione, ammodernamento, costruzione sono stati ultimati

    N/A

    Numero

    0

    9

    T2

    2026

    Gli interventi riguardano:

    la costruzione di cinque studi nuovi;

    il rinnovo di quattro studi esistenti.

    Per centrare l'obiettivo sarà necessario anche completare gli interventi indicati nelle linee B e C nella descrizione della misura.

    M1C3-22

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Politica di investimento per il

    Fondo tematico della Banca europea per gli investimenti

    Adozione della politica di investimento

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La politica di investimento deve definire almeno: natura, ambito e operazioni sostenute, beneficiari interessati, criteri di ammissibilità dei beneficiari finanziari e loro selezione mediante bando di gara; disposizioni per reinvestire i potenziali rientri per gli stessi obiettivi strategici.

    La politica di investimento deve prevedere che il 50 % del fondo sia destinato a misure di efficienza energetica.

    La politica di investimento deve prevedere criteri di selezione che assicurino la conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M1C3-23

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Politica di investimento per il Fondo nazionale del turismo

    Adozione della politica di investimento

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il fondo è destinato all'acquisto, alla ristrutturazione e alla valorizzazione di immobili in Italia, per sostenere lo sviluppo turistico nelle zone più colpite dalla crisi o situate ai margini (zone costiere, isole minori, regioni ultraperiferiche e zone rurali e montane).

    La politica di investimento deve prevedere criteri di selezione che assicurino la conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M1C3-24

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Politica di investimento per il Fondo di garanzia per le PMI

    Adozione della politica di investimento

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La politica di investimento deve prevedere che il 50 % del fondo sia destinato a misure di efficienza energetica.

    La politica di investimento deve prevedere criteri di selezione che assicurino la conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M1C3-25

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Politica di investimento per il Fondo rotativo

    Adozione della politica di investimento

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La politica di investimento deve prevedere che il 50 % del fondo sia destinato a misure di efficienza energetica.

    La politica di investimento deve prevedere criteri di selezione che assicurino la conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M1C3-26

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto attuativo per il credito d'imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge di bilancio che autorizza i crediti d'imposta e disposizione nei relativi provvedimenti attuativi che ne indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La normativa di riferimento per la concessione del credito d'imposta è la legge 31 maggio 2014, n. 83, che ha introdotto il riconoscimento di un credito d'imposta per gli interventi di riqualificazione delle strutture ricettive turistiche.

    Criteri di selezione/ammissibilità ai fini della conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) dei beni/attività sostenuti e dei beneficiari che prevedano almeno l'uso di un elenco di esclusione, assoggettino i beni/attività sostenuti e i beneficiari al requisito di conformità alla normativa ambientale nazionale e dell'UE da parte dei beni/attività sostenuti e dei beneficiari e assicurino la conformità.

    M1C3-27

    Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

    Obiettivo

    Numero di

    siti culturali e turistici la cui riqualificazione ha raggiunto, in media, il 50 % dello stato di avanzamento lavori (SAL) (prima parte)

    N/A

    Numero

    0

    100

    T4

    2024

    L'investimento deve interessare interventi di:

    1. riqualificazione e restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi di alto valore storico-architettonico della città di Roma, per la linea di investimento "Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU"; 

    2.valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico e restauro di luoghi ed edifici di interesse storico e di percorsi archeologici, per la linea di investimento "Cammini giubilari";

    3.riqualificazione dei siti ubicati nelle aree periferiche, per la linea di investimento #LaCittàCondivisa;

    4.interventi su parchi, giardini storici, ville e fontane, per la linea di investimento #Mitingodiverde;

    5.digitalizzazione dei servizi culturali e sviluppo di app per i turisti, per la linea di investimento #Roma 4.0;

    6.incremento dell'offerta culturale nelle periferie per promuovere l'inclusione sociale, per la linea di investimento #Amanotesa.

    M1C3-28

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di imprese turistiche beneficiarie del credito d'imposta per infrastrutture e/o servizi

    N/A

    Numero

    0

    3 500

    T4

    2025

    Almeno 3 500 imprese turistiche beneficiarie del credito d'imposta per infrastrutture e/o servizi.

    Il sostegno fornito dal credito d'imposta deve migliorare la qualità dell'ospitalità turistica mediante:

    -investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale (fonti rinnovabili a minor consumo energetico);

    -riqualificazione e aumento degli standard qualitativi delle strutture ricettive italiane. 

    M1C3-29

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di progetti turistici da sostenere con i fondi tematici della Banca europea per gli investimenti

    N/A

    Numero

    0

    170

    T2

    2026

    Sostegno di almeno 170 progetti turistici

    Il sostegno fornito dai fondi tematici della Banca europea per gli investimenti deve mirare a:

    ·sostenere gli investimenti innovativi a favore della transizione digitale;

    ·aumentare l'offerta di servizi al turismo;

    ·incoraggiare i processi di aggregazione delle imprese.

    M1C3-30

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Fondi tematici della Banca europea per gli investimenti:

    erogazione al Fondo di un totale di 350 000 000 di EUR

    N/A

    Numero

    0

    350 000 000

    T4

    2022

    L'erogazione deve essere in linea con la politica di investimento definita nel traguardo.

    M1C3-31

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Fondo nazionale del turismo:

    erogazione al Fondo di un totale di 150 000 000 di EUR in sostegno al capitale

    N/A

    Numero

    0

    150 000 000

    T4

    2022

    L'erogazione deve essere in linea con la politica di investimento definita nel traguardo.

    M1C3-32

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di imprese turistiche da sostenere tramite il Fondo di garanzia per le PMI

    N/A

    Numero

    0

    1 000

    T4

    2025

    Almeno 1 000 imprese turistiche sostenute dal Fondo di garanzia per le PMI.

    M1C3-33

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di imprese da sostenere tramite il Fondo rotativo (prima parte)

    N/A

    Numero

    0

    300

    T4

    2025

    Almeno 300 imprese sostenute dal Fondo rotativo.

    Gli interventi finanziati dal Fondo rotativo possono includere:

    -interventi di riqualificazione energetica;

    -interventi sull'involucro edilizio e di ristrutturazione, conformemente all'articolo 3, primo comma, lettera b), del decreto del Presidente della Repubblica n. 380/2001 (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia);

    -rimozione delle barriere architettoniche;

    -sostituzione integrale o parziale dei sistemi di condizionamento dell'aria;

    -acquisto di arredi o componenti d'arredo destinati esclusivamente alle strutture ricettive contemplate dal decreto;

    -interventi per l'adozione di misure antisismiche;

    -rinnovo di componenti d'arredo;

    -realizzazione di piscine termali e acquisto di attrezzature e apparati necessari allo svolgimento di attività termali, nonché al rinnovo delle strutture espositive per le fiere.

    M1C3-34

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di proprietà immobiliari riqualificate per il turismo dal Fondo nazionale del turismo

    Numero

    0

    12

    T4

    2025

    Almeno 12 proprietà immobiliari riqualificate per il turismo dal Fondo nazionale del turismo; il numero potrebbe raggiungere i 17 immobili, considerando l'effetto leva.

    Il sostegno proveniente dal Fondo nazionale del turismo deve essere volto a:

    -investire nell'innovazione a livello di prodotti, processi e gestione onde dare impulso alla trasformazione digitale dell'offerta di servizi turistici;

    -investire per garantire la qualità degli standard dell'ospitalità turistica;

    -promuovere le aggregazioni e la creazione di reti di imprese.

    M1C3-35

    Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

    Traguardo

    Firma dell'accordo per ciascuno dei sei progetti tra Ministero del Turismo e beneficiari/enti attuatori

    Pubblicazione dell'accordo di programma tra Ministero del Turismo, Comune di Roma Capitale e gli altri soggetti coinvolti

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Devono essere firmati accordi per i sei progetti seguenti: 
    1) Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU; 2) Dalla Roma pagana alla Roma cristiana - cammini giubilari; 3) #Lacittàcondivisa; 4) #Mitingodiverde; 5) Roma 4.0; 6) #Amanotesa.

    L'elenco dei beneficiari/enti attuatori deve comprendere: Città di Roma Capitale, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Roma (MIC), Parco archeologico del Colosseo, Parco archeologico dell'Appia Antica, Diocesi di Roma, Ministero del Turismo, Regione Lazio.

    Prima del bando di gara devono essere stabiliti i criteri di selezione e di aggiudicazione e le specificità dei progetti, con le relative risorse.

    L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

    M1C3-36

    Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

    Obiettivo

    Numero di riqualificazioni di siti culturali e turistici ultimate

    N/A

    Numero

    0

    200

    T2

    2026

    L'investimento deve interessare interventi di:

    -riqualificazione e restauro del patrimonio culturale e urbano e dei complessi di alto valore storico-architettonico della città di Roma, per la linea di investimento "Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU";

    -valorizzazione, messa in sicurezza, consolidamento antisismico e restauro di luoghi ed edifici di interesse storico e di percorsi archeologici, per la linea di investimento "Cammini giubilari";

    -riqualificazione dei siti ubicati nelle aree periferiche, per la linea di investimento #LaCittàCondivisa;

    -interventi su parchi, giardini storici, ville e fontane, per la linea di investimento #Mitingodiverde;

    -digitalizzazione dei servizi culturali e sviluppo di app per i turisti, per la linea di investimento #Roma 4.0;

    -incremento dell'offerta culturale nelle periferie per promuovere l'inclusione sociale, per la linea di investimento #Amanotesa.

    L'investimento deve interessare interventi di riqualificazione in almeno 5 siti archeologici/culturali per la linea di investimento "Patrimonio culturale di Roma per Next Generation EU"; almeno 125 siti archeologici/culturali per "Cammini giubilari"; almeno 50 siti archeologici/culturali per #Lacittàcondivisa; almeno 15 siti archeologici/culturali per #Mitingodiverde; almeno 5 siti archeologici/culturali per #Roma 4.0.

    Per centrare l'obiettivo saranno necessari anche il completamento di tutti i progetti della linea di investimento #Amanotesa e disponibilità al pubblico dell'applicazione "CaputMundi - Roma4U".

    D. MISSIONE 2 COMPONENTE 1 - Economia circolare e agricoltura sostenibile

    Questa componente del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia riguarda investimenti e riforme relativi alla gestione dei rifiuti, all'economia circolare, al sostegno alle filiere agroalimentari e alla transizione ecologica. Tali riforme e investimenti sono integrati da riforme volte ad aumentare la concorrenza nella gestione dei rifiuti e nei servizi pubblici locali nell'ambito della componente della riforma del contesto imprenditoriale e a migliorare il consumo idrico per l'agricoltura. Questa componente risponde alle raccomandazioni specifiche per paese di concentrare gli investimenti sulla transizione ecologica, compresa l'economia circolare.

    Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 in ordine alla necessità di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare […] sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche" (CSR 2020, punto 3) e di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti [...] sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (CSR 2019, punto 3).

    Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    D.1.     Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Economia circolare

    Riforma 1.1 – Strategia nazionale per l'economia circolare

    Questa riforma consiste nell'adozione di un'ampia strategia nazionale per l'economia circolare, che riguarda un nuovo sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti, incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclaggio e dell'utilizzo di materie prime secondarie, una revisione del sistema di tassazione ambientale, il diritto al riutilizzo e alla riparazione, la riforma del sistema di responsabilità estesa del produttore e dei consorzi, il sostegno agli strumenti normativi esistenti (quali la legislazione sulla cessazione della qualifica di rifiuto, o End of Waste, e i Criteri Ambientali Minimi nel quadro degli appalti verdi) e il sostegno al progetto di simbiosi industriale. La riforma del sistema di responsabilità estesa del produttore e dei consorzi risponde inoltre alla necessità di un uso più efficiente del contributo ambientale per garantire l'applicazione di criteri trasparenti e non discriminatori. Deve essere creato un organo di vigilanza ad hoc con l'obiettivo di monitorare il funzionamento e l'efficacia dei sistemi dei consorzi sotto la presidenza del Ministero per la Transizione Ecologica (MITE). La misura riguarda tutti i consorzi (non solo il consorzio nazionale imballaggi CONAI).

    Riforma 1.3 – Supporto tecnico alle autorità locali

    Questa riforma consiste nel supporto tecnico del governo alle autorità locali per l'attuazione della normativa ambientale dell'UE e nazionale, per lo sviluppo di piani e progetti in materia di gestione dei rifiuti e per le procedure di gara. Il supporto per le procedure di gara deve garantire che le autorizzazioni alla gestione dei rifiuti siano rilasciate in modo trasparente e non discriminatorio con un aumento delle procedure competitive al fine di conseguire standard più elevati per i servizi pubblici. Questa riforma sostiene pertanto l'attuazione delle riforme della gestione dei rifiuti proposte nella componente relativa al contesto imprenditoriale. Il supporto tecnico riguarda anche gli appalti verdi.

    Investimento 2.1 - Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Questa misura prevede il sostegno agli investimenti materiali e immateriali (quali locali di stoccaggio delle materie prime agricole, trasformazione e conservazione delle materie prime, digitalizzazione della logistica e interventi infrastrutturali sui mercati alimentari), agli investimenti nel trasporto alimentare e nella logistica per ridurre i costi ambientali ed economici e all'innovazione dei processi di produzione, dell'agricoltura di precisione e della tracciabilità (ad esempio attraverso la blockchain). I criteri di selezione devono essere coerenti con la valutazione delle necessità effettuata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nell'ambito del piano strategico della politica agricola comune. Obiettivo della misura è incoraggiare la riduzione delle emissioni dovute al trasporto e alla logistica nel settore agroalimentare mediante l'utilizzo di sistemi di trasporto e veicoli elettrici e promuovendo la digitalizzazione del settore e l'utilizzo delle energie rinnovabili.

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Questa misura prevede il sostegno agli investimenti nelle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale, al fine di rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati, creare sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento e installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.

    Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

    Questa misura prevede il sostegno agli investimenti in beni materiali e immateriali volti:

    -all'innovazione e meccanizzazione del settore agricolo, in particolare delle macchine fuoristrada;

    -all'innovazione nei processi di trasformazione, stoccaggio e confezionamento dell'olio extravergine di oliva.

    Le macchine fuoristrada devono essere a zero emissioni o funzionare esclusivamente a biometano conforme ai criteri di cui alla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II). I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

    Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

    Questo investimento prevede l'ideazione e la realizzazione di contenuti digitali per sensibilizzare alle sfide ambientali e climatiche. I contenuti digitali saranno costituiti da podcast, lezioni video per le scuole, video e articoli. Deve essere creata una piattaforma online aperta accessibile a tutti con l'obiettivo di allestire l'archivio più completo di materiale educativo e ricreativo sulle tematiche ambientali. Ci si aspetta che la produzione di contenuti digitali coinvolga influencer di spicco. Tra gli esempi di argomenti trattati sui diversi canali possono annoverarsi: le norme sulla transizione, il mix energetico e il ruolo delle rinnovabili, i cambiamenti climatici, la sostenibilità della temperatura atmosferica e della temperatura globale, il ruolo nascosto degli oceani, le riserve idriche, l'impronta ecologica dei singoli e delle organizzazioni, l'economia circolare e la nuova agricoltura.

    D.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M2C1-1

    Riforma 1.1 - Strategia nazionale per l'economia circolare

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto ministeriale per l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare

    Disposizione nel decreto ministeriale che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il decreto ministeriale per l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare deve includere almeno le misure seguenti:

    -nuovo sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti che sostenga, da un lato, lo sviluppo di un mercato secondario delle materie prime (definendo un quadro chiaro per l'approvvigionamento di materie prime secondarie) e, dall'altro, le autorità di controllo nella prevenzione e nella lotta contro la gestione illegale dei rifiuti;

    -incentivi fiscali a sostegno delle attività di riciclaggio e utilizzo di materie prime secondarie;

    -revisione del sistema di tassazione ambientale sui rifiuti volta a rendere il riciclaggio più conveniente del conferimento in discarica e dell'incenerimento su tutto il territorio nazionale;

    -diritto al riutilizzo e alla riparazione;

    -riforma del sistema di responsabilità estesa del produttore e dei consorzi, volta a sostenere il conseguimento degli obiettivi dell'UE mediante la creazione di un organo di vigilanza ad hoc sotto la presidenza del MITE al fine di monitorare il funzionamento e l'efficacia dei consorzi;

    -sostegno agli strumenti normativi esistenti quali: legislazione sulla End of Waste (nazionale e regionale), Criteri Ambientali Minimi (CAM) nel quadro degli appalti verdi. Lo sviluppo/aggiornamento della cessazione della qualifica di rifiuto e dei CAM devono riguardare specificamente l'edilizia, il tessile, le plastiche e i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);

    -sostegno a progetti di simbiosi industriale attraverso strumenti normativi e finanziari.

    M2C1-2

    Riforma 1.3 - Supporto tecnico alle autorità locali

    Traguardo

    Approvazione dell'accordo per lo sviluppo del piano d'azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali

    Pubblicazione dell'accordo approvato sul sito del ministero

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Devono essere approvati l'accordo per lo sviluppo del piano d'azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali nell'attuazione, nell'ambito delle procedure di gara, dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) fissati per legge (decreto legislativo n. 50/2016 sugli appalti pubblici) nel quadro degli appalti verdi (GPP) e l'avvio del piano di supporto.

    Il governo (Ministero per la Transizione Ecologica, Ministero per lo Sviluppo Economico e altri) deve assicurare il supporto tecnico agli Enti Locali (Regioni, Province, Comuni) attraverso società interne. Il supporto tecnico riguarda gli aspetti seguenti:

    -l'assistenza tecnica per l'attuazione della normativa ambientale dell'UE e nazionale;

    -il sostegno allo sviluppo di piani e progetti in materia di gestione dei rifiuti;

    -il supporto per le procedure di gara, anche per garantire che le autorizzazioni alla gestione dei rifiuti siano rilasciate in modo trasparente e non discriminatorio con un aumento dei processi competitivi al fine di conseguire standard più elevati per i servizi pubblici.

    Il Ministero per la Transizione Ecologica deve sviluppare uno specifico piano d'azione per la creazione di capacità al fine di sostenere gli Enti Locali e gli acquirenti pubblici professionali nell'applicazione alle procedure di gara dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) fissati per legge (decreto legislativo n. 50/2016 sugli appalti pubblici) nel quadro degli appalti verdi (GPP).

    M2C1-3

    Investimento 2.1 - Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Traguardo

    Pubblicazione della graduatoria finale nell'ambito del regime di incentivi alla logistica

    Pubblicazione sul sito del ministero o su qualsiasi altro canale di supporto

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Il decreto di approvazione deve definire la graduatoria finale.

    Il regime di incentivi alla logistica deve includere gli elementi seguenti:

    a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

    b) impegno affinché il contributo per il clima dell'investimento ammonti almeno al 32 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241;

    c) impegno affinché il contributo per il digitale dell'investimento ammonti almeno al 27 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VII del regolamento (UE) 2021/241;

    d) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

    M2C1-4

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

    N/A

    Percentuale

    0

    30

    T4

    2022

    Identificazione dei progetti beneficiari con un valore totale pari almeno al 30 % delle risorse finanziarie assegnate all'investimento. L'investimento deve essere attuato mediante due diverse procedure già esistenti e rifinanziato. Tali procedure prevedono l'erogazione di prestiti alle imprese che soddisfano i requisiti e presentano domanda.

    M2C1-5

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

    N/A

    Percentuale

    19

    32

    T4

    2023

    Devono essere individuati i progetti beneficiari con un valore totale pari almeno al 32 % delle risorse finanziarie assegnate all'investimento. La procedura di aggiudicazione prevede l'erogazione di sovvenzioni o altri incentivi alle imprese che soddisfano i requisiti e presentano domanda.

    M2C1-6

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

    N/A

    Percentuale

    32

    63,5

    T2

    2024

    Identificazione dei progetti beneficiari con un valore totale pari almeno al 63,5 % delle risorse finanziarie assegnate all'investimento. La procedura di aggiudicazione deve prevedere l'erogazione di sovvenzioni o altri incentivi alle imprese che soddisfano i requisiti e presentano domanda.

    M2C1-6 bis

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

    N/A

    Percentuale

    63,5

    100

    T4

    2024

    Identificazione dei progetti beneficiari con un valore totale pari almeno al 100 % delle ulteriori risorse finanziarie supplementari assegnate all'investimento. La procedura di aggiudicazione prevede l'erogazione di sovvenzioni o altri incentivi alle imprese che soddisfano i requisiti e presentano domanda.

    M2C1-7

    Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

    Obiettivo

    Pubblicazione della graduatoria finale con l'identificazione dei destinatari finali.

    N/A

    Numero

    0

    10 000

    T4

    2024

    Identificazione di almeno 10 000 destinatari finali per investimenti nell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia.

    Gli investimenti devono riguardare almeno uno dei seguenti interventi:

    - la sostituzione dei

    veicoli fuoristrada più inquinanti

    - l'introduzione dell'agricoltura di precisione e di macchine agricole 4.0

    - la sostituzione degli impianti più obsoleti dei frantoi

    Al fine di rispettare il principio "non

    arrecare un danno significativo", i veicoli fuoristrada devono essere a zero emissioni o funzionare esclusivamente a biometano conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II).

    I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II.

    Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

    M2C1-8

    Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

    Obiettivo

    Sostegno agli investimenti nell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia

    N/A

    Numero

    10 000

    15 000

    T2

    2026

    Almeno 15 000 destinatari finali ricevono un sostegno per investimenti realizzati a favore dell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia a seguito del completamento dei progetti.

    Gli investimenti sovvenzionati sono:

    - la sostituzione dei veicoli fuoristrada più inquinanti

    - l'introduzione dell'agricoltura di precisione

    - la sostituzione degli impianti più obsoleti dei frantoi

    Al fine di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo", i veicoli fuoristrada devono essere a zero emissioni o funzionare esclusivamente a biometano conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II).

    I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

    M2C1-9

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Generazione di energia da installazioni agrivoltaiche

    N/A

    kW

    0

    1 383 000

    T2

    2026

    Almeno 1 383 000 kW di capacità di generazione di energia solare installata

    M2C1-10

    Investimento 2.1 - Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Obiettivo

    Interventi per migliorare la logistica nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    N/A

    Numero

    0

    48

    T2

    2026

    Almeno 48 interventi per migliorare la logistica nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.

    M2C1-11

    Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

    Traguardo

    Avvio della piattaforma web e accordi con gli autori

    Notifica della firma dell'accordo con i creatori di contenuti (content producers)

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Avvio pubblico della piattaforma web e firma definitiva con i creatori di contenuti. I progetti mirano a realizzare e a mettere a disposizione sulla piattaforma web almeno 180 podcast, lezioni video per le scuole e contenuti video registrati sulla transizione ambientale.

    M2C1-12

    Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

    Obiettivo

    Materiale audiovisivo sulla transizione ambientale

    N/A

    Numero

    0

    180

    T2

    2026

    Almeno 180 podcast, lezioni video per le scuole e contenuti video registrati e in diretta sulla piattaforma web.



    D.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Riforma 1.2 – Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

    Questa riforma prevede l'adozione di un ampio programma nazionale per la gestione dei rifiuti volto a raggiungere livelli molto elevati di preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti, che adatti la rete di impianti necessari per la gestione integrata dei rifiuti, riduca al minimo, come opzione ultima e residua, lo smaltimento finale, istituisca sistemi di monitoraggio, eviti l'avvio di nuove procedure di infrazione nei confronti dell'Italia, affronti lo scarso tasso di raccolta dei rifiuti, disincentivi il conferimento in discarica e garantisca la complementarità con i programmi regionali in materia di rifiuti, consentendo il conseguimento degli obiettivi della normativa dell'UE e nazionale in materia di rifiuti e combattendo gli scarichi illegali di rifiuti e l'incenerimento all'aria aperta.

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Questo investimento prevede il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani, la realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclaggio di rifiuti organici, multimateriale, vetro, imballaggi in carta, e la costruzione di impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali adsorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economica circolare

    Questo investimento prevede il sostegno al potenziamento della rete di raccolta differenziata, anche attraverso la digitalizzazione dei processi e/o della logistica, e degli impianti di trattamento/riciclaggio per i settori seguenti:

    -rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), compresi pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici;

    -industria della carta e del cartone;

    -riciclaggio dei rifiuti plastici (attraverso riciclaggio meccanico, chimico, "Plastic Hubs"), compresi i rifiuti di plastica in mare (marine litter). In questo settore si incoraggiano i progetti di simbiosi industriale sotto forma di "distretti circolari" al fine di garantire un riutilizzo completo dei sottoprodotti del riciclaggio della plastica e produrre beni ad alto valore aggiunto;

    -settore tessile ("Textile hubs").

    Si dovrà sviluppare inoltre un sistema di monitoraggio su tutto il territorio per affrontare gli scarichi illegali attraverso l'impiego di satelliti, droni e tecnologie di intelligenza artificiale (per una descrizione dettagliata di tutto l'intervento si veda l'investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione nella componente 4 della missione 2). Il sistema di monitoraggio su tutto il territorio, insieme alle misure proposte in materia di tracciabilità dei rifiuti, dovrà sostenere le autorità e le forze di controllo locali nella prevenzione, nel controllo e nella lotta contro gli scarichi illegali e le attività della criminalità organizzata connesse alla gestione dei rifiuti.

    Investimento 3.1 - Isole verdi

    Questo investimento prevede il finanziamento e l'attuazione di progetti in materia di energia (quali le fonti rinnovabili, la rete elettrica, l'efficienza energetica), acqua (come la desalinizzazione), trasporti (quali piste ciclabili, e autobus e imbarcazioni a zero emissioni) e rifiuti (ad es. raccolta differenziata dei rifiuti) in 19 piccole isole non connesse alla terraferma. Il biometano deve essere conforme ai criteri di cui alla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II). I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto. Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 34 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 35 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 36 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 37 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 3.2 - Green communities

    L'investimento mira a sostenere i territori rurali e di montagna che intendano sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono (le cosiddette "green communities"), in particolare per quanto riguarda:

    -la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale ("anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell'anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno");

    -la gestione integrata e certificata delle risorse idriche;

    -la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali i microimpianti idroelettrici, le biomasse, il biogas, l'eolico, la cogenerazione e il biometano;

    -lo sviluppo di un turismo sostenibile ("capace di valorizzare le produzioni locali");

    -la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna;

    -l'efficienza energetica e l'integrazione intelligente degli impianti e delle reti;

    -lo sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production);

    -l'integrazione dei servizi di mobilità;

    -lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile ("che sia anche energicamente indipendente attraverso la produzione e l'uso di energia da fonti rinnovabili nei settori elettrico, termico e dei trasporti").

    -Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 38 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 39 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 40 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 41 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 3.4 – Fondo Rotativo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    La misura consta in un investimento pubblico in uno strumento, il Fondo Rotativo Contratti di Filiera (FCF), al fine di incentivare gli investimenti privati e di migliorare l'accesso ai finanziamenti nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo in Italia. Lo strumento opera erogando direttamente sovvenzioni e prestiti agevolati attraverso l'ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare). L'importo dello strumento è di 2 miliardi di EUR, comprese le commissioni da versare all'ISMEA.

    Lo strumento è gestito dall'ISMEA in qualità di soggetto attuatore. Il Fondo comprende le linee di prodotti seguenti:

    ·sostegno a imprese, gruppi di imprese o associazioni di produttori agricoli, nonché organizzazioni di ricerca e di diffusione della conoscenza, nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, attraverso il miglioramento dei processi di produzione con l'inclusione di una combinazione di attività tra le seguenti:

    opotenziamento della sostenibilità ambientale dei processi di produzione attraverso investimenti in beni tangibili e intangibili per aumentare in modo sostanziale l'efficienza nel consumo di energia, acqua e risorse dei processi di produzione interessati;

    oinvestimenti in progetti di conoscenze, formazione, ricerca e innovazione, trasferimento di tecnologie e sviluppo che possono sostenere anche la riorganizzazione dei rapporti tra i vari attori della catena di approvvigionamento, per ottimizzare la sostenibilità dei processi di produzione;

    oinvestimenti nella digitalizzazione delle imprese, compresi il commercio elettronico e le tecnologie emergenti;

    oinstallazione di pannelli fotovoltaici e solari.

    La misura mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra, gli sprechi alimentari e l'uso di pesticidi e antimicrobici, migliorando l'efficienza energetica e aumentando la produzione e l'uso delle energie rinnovabili.

    Al fine di realizzare l'investimento nello strumento, il Ministero e l'ISMEA firmano un accordo attuativo che include i contenuti illustrati di seguito.

    1.La descrizione del processo decisionale dello strumento: le decisioni finali di investimento del Fondo sono adottate da un comitato per gli investimenti, o da un altro organo direttivo equivalente pertinente e sono approvate a maggioranza dei membri, che sono indipendenti dal governo.

    2.I requisiti fondamentali della politica di investimento associata, che comprendono:

    a.la descrizione del prodotto o dei prodotti finanziari e dei beneficiari finali ammissibili;

    b.il requisito secondo cui tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili;

    c.l'obbligo di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) di cui agli orientamenti tecnici DNSH (2021/C58/01). In particolare, la politica di investimento esclude dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 42 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 43 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 44 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 45 ;

    d.il divieto per i beneficiari finali del Fondo di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo.

    3.Importo coperto dall'accordo attuativo, struttura tariffaria per il soggetto attuatore e obbligo di reinvestire eventuali rientri conformemente alla politica di investimento del dispositivo.

    4.I requisiti e gli obblighi in materia di monitoraggio, audit e controllo, tra cui:

    a.la descrizione del sistema di monitoraggio del soggetto attuatore per riferire in merito all'investimento mobilitato;

    b.la descrizione delle procedure del soggetto attuatore che garantiscono la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di frodi, corruzione e conflitti di interessi;

    c.l'obbligo di verificare l'ammissibilità di ciascuna operazione rispetto ai requisiti stabiliti nell'accordo attuativo prima di impegnarsi a finanziare un'operazione;

    d.l'obbligo di effettuare audit ex post basati sul rischio conformemente a un piano di audit dell'ISMEA. Tali audit verificano: i) che i sistemi di controllo siano efficaci, anche per l'individuazione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi; ii) il rispetto del principio DNSH, delle norme in materia di aiuti di Stato e dei requisiti relativi alla marcatura climatica e digitale conformemente agli allegati VI e VII del regolamento RRF; e iii) l'osservanza, da parte dei beneficiari finali del Fondo, del divieto di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo. Gli audit verificano inoltre la legalità delle operazioni e il rispetto delle condizioni dell'accordo attuativo e degli accordi di finanziamento applicabili;

    5.I requisiti relativi agli investimenti a favore del clima effettuati dal soggetto attuatore: almeno 924 000 000,00 di EUR di investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel Fondo devono contribuire agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, in conformità dell'allegato VI del regolamento RRF 46 .

    L'attuazione della misura è completata con il trasferimento dell'importo totale delle risorse all'ISMEA per il Fondo entro il 31 agosto 2026

    D.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M2C1-13

    Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti deve includere almeno i seguenti obiettivi:

    raggiungere livelli massimi di preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e il recupero dei rifiuti, conseguendo almeno gli obiettivi di cui all'articolo 181 del decreto legislativo 152/2006 e tenendo conto anche dei regimi di responsabilità estesa del produttore;

    a)adattare la rete di impianti necessari per la gestione integrata dei rifiuti, al fine di sviluppare l'economia circolare, garantendo la capacità necessaria per conseguire gli obiettivi di cui alla lettera a), e di conseguenza ridurre al minimo, come opzione ultima e residua, lo smaltimento finale, conformemente al principio di prossimità e tenendo conto degli obiettivi di prevenzione definiti nell'ambito della pianificazione nazionale di prevenzione dei rifiuti di cui all'articolo 180 del decreto legislativo 152/2006;

    b)istituire un monitoraggio adeguato dell'attuazione del programma per consentire un controllo costante del rispetto dei suoi obiettivi e dell'eventuale necessità di adottare strumenti correttivi per la realizzazione delle azioni previste;

    c)evitare l'avvio di nuove procedure di infrazione nei confronti della Repubblica italiana per mancata applicazione della normativa europea in materia di pianificazione del ciclo dei rifiuti;

    d)affrontare lo scarso tasso di raccolta dei rifiuti e disincentivare il conferimento in discarica (si veda anche la strategia nazionale per l'economia circolare);

    e)perseguire la complementarità del piano regionale di gestione dei rifiuti al programma nazionale per la gestione dei rifiuti;

    f)colmare le lacune nella gestione dei rifiuti e il divario tra diverse regioni e zone del territorio nazionale per quanto riguarda la capacità degli impianti e gli standard di qualità vigenti, con l'obiettivo di recuperare i ritardi;

    h) raggiungere gli obiettivi attuali e futuri previsti dalla normativa europea e nazionale;

    i) combattere gli scarichi di rifiuti illegali e l'incenerimento all'aria aperta (ad es. nella Terra dei fuochi) mediante misure quali l'introduzione di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, sostenuta da un sistema di monitoraggio su tutto il territorio che consentirà di affrontare gli scarichi illegali e sarà sviluppato attraverso l'impiego di satelliti, droni e tecnologie di intelligenza artificiale.

    M2C1-14

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto ministeriale

    Approvazione del decreto ministeriale di approvazione dei criteri per la selezione dei progetti proposti dai comuni.

    Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana

    N/A

    N/A

    T3

    2021

    Deve entrare in vigore il decreto ministeriale di approvazione dei criteri per la selezione dei progetti proposti dai comuni.

    Il decreto ministeriale deve stabilire che i progetti siano selezionati in base ai seguenti criteri:

    -coerenza con la normativa dell'UE e nazionale e il piano d'azione europeo per l'economia circolare;

    -miglioramento atteso degli obiettivi di riciclaggio;

    -coerenza con gli strumenti di pianificazione regionali e nazionali;

    -contributo alla risoluzione delle infrazioni individuate dall'UE, sinergie con altri piani settoriali (ad es. PNIEC) e/o altre componenti del piano, tecnologie innovative basate su esperienze su scala reale;

    -qualità tecnica della proposta;

    -coerenza e complementarità con i programmi della politica di coesione e progetti analoghi finanziati mediante altri strumenti dell'UE e nazionali.

    Gli interventi non comprendono investimenti in discariche, impianti di smaltimento, impianti di trattamento meccanico/biologico meccanico o inceneritori, conformemente al principio "non arrecare un danno significativo".

    M2C1-15

    Riforma 1.2 -

    Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

     

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Riduzione delle discariche abusive T1

    N/A

    Numero delle discariche abusive

    33

    11

    T2

    2024

    Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti.

    L'intervento proposto deve portare alla riduzione delle discariche abusive oggetto della procedura di infrazione NIF 2003/2077 da 33 a 11 (ossia una riduzione almeno del 66 %).

    Entro il 31 dicembre 2023 devono essere trasmesse alla Commissione almeno 27 (delle 33) richieste di cancellazione. La richiesta di esclusione deve includere un'analisi completa della contaminazione (del suolo e delle acque), una spiegazione chiara del risanamento della contaminazione e garanzie che escludano qualsiasi rischio di contaminazione futura.

    Entro il 30 giugno 2024 devono essere trasmesse alla Commissione almeno 29 (delle 33) richieste di cancellazione. La richiesta di esclusione deve includere un'analisi completa della contaminazione (del suolo e delle acque), una spiegazione chiara del risanamento della contaminazione e garanzie che escludano qualsiasi rischio di contaminazione futura.

    M2C1-15 bis

    Riforma 1.2 -

    Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Riduzione delle discariche abusive T2

    N/A

    Numero delle discariche abusive

    34

    14

    T4

    2023

    Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L'intervento proposto deve portare alla riduzione delle discariche abusive coinvolte nella procedura di infrazione NIF 2011/2215 da 34 a 14 (ossia una riduzione almeno del 60 %).

    M2C1-15 ter

    Riforma 1.2 -

    Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Differenze regionali nella raccolta differenziata

    N/A

    Punti percentuali

    22,8

    20

    T4

    2023

    Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. La differenza tra la media nazionale e la regione con i risultati peggiori per quanto riguarda i tassi di raccolta differenziata è ridotta a 20 punti percentuali.

    M2C1-15 quater

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Traguardo

    Entrata in vigore dell'obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti organici

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    L'obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti organici è operativo entro il 31 dicembre 2023 conformemente al piano d'azione dell'UE per l'economia circolare.

    M2C1-16

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Discariche abusive

    N/A

    Numero delle discariche abusive

    11

    0

    T2

    2026

    Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L'intervento proposto deve portare alla riduzione delle discariche abusive oggetto della procedura di infrazione 2003/2077 da 11 a 0 (ossia una riduzione almeno del 100 %).

    M2C1-16 bis

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Discariche abusive

    N/A

    Numero delle discariche abusive

    14

    9

    T4

    2024

    Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L'intervento proposto deve portare alla riduzione delle discariche abusive oggetto della procedura di infrazione 2011/2215 da 14 a 9 (ossia una riduzione almeno del 75 %).

    M2C1-16 ter

    Riforma 1.2 -

    Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Differenze regionali nei tassi di raccolta differenziata

    N/A

    Punti percentuali

    27,6

    20

    T4

    2024

    Le misure proposte devono sostenere la costruzione di nuovi impianti di trattamento e riciclaggio e il miglioramento tecnico di quelli esistenti. Obiettivo delle misure è inoltre realizzare e digitalizzare la rete di raccolta differenziata al fine di sostenere e coinvolgere i cittadini nell'adozione di buone pratiche di gestione dei rifiuti. L'intervento proposto deve ridurre di 20 punti percentuali la differenza tra la media delle tre regioni con i risultati migliori per quanto riguarda i tassi di raccolta differenziata e quella delle tre regioni con i risultati peggiori.

    M2C1-17

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio dei rifiuti urbani nel piano d'azione per l'economia circolare

    N/A

    Tasso di riciclaggio

    N/A

    55

    T4

    2025

    Il tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani deve raggiungere almeno il 55 % (come stabilito all'articolo 11, paragrafo 2, lettera c), della direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti (modificata dalla direttiva (UE) 2018/851))

    M2C1- 17 bis

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio nel piano d'azione per l'economia circolare

    N/A

    Tasso di riciclaggio

    N/A

    65

    T4

    2025

    Il tasso di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio deve raggiungere almeno il 65 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

    M2C1-17 ter

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi in legno nel piano d'azione per l'economia circolare

    N/A

    Tasso di riciclaggio

    N/A

    25

    T4

    2025

    Il tasso di riciclaggio degli imballaggi in legno deve raggiungere almeno il 25 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

    M2C1-17 quater

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi di metalli ferrosi nel piano d'azione per l'economia circolare

    N/A

    Tasso di riciclaggio

    N/A

    70

    T4

    2025

    Il tasso di riciclaggio degli imballaggi di metalli ferrosi deve raggiungere almeno il 70 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

    M2C1-17 quinquies

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi in alluminio nel piano d'azione per l'economia circolare

    N/A

    Tasso di riciclaggio

    N/A

    50

    T4

    2025

    Il tasso di riciclaggio degli imballaggi in alluminio deve raggiungere almeno il 50 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

    M2C1-17 sexies

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi di vetro nel piano d'azione per l'economia circolare

    N/A

    Tasso di riciclaggio

    N/A

    70

    T4

    2025

    Il tasso di riciclaggio degli imballaggi di vetro deve raggiungere almeno il 70 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

    M2C1-17 septies

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio per carta e cartone nel piano d'azione per l'economia circolare

    N/A

    Tasso di riciclaggio

    N/A

    75

    T4

    2025

    Il tasso di riciclaggio per carta e cartone deve raggiungere almeno il 75 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

    M2C1-17 octies

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi di plastica nel piano d'azione per l'economia circolare

    N/A

    Tasso di riciclaggio

    N/A

    50

    T4

    2025

    Il tasso di riciclaggio degli imballaggi di plastica deve raggiungere almeno il 50 % in peso (come stabilito all'articolo 6, paragrafo 1, lettera g), punti da i) a vi), della direttiva 94/62/CE sui rifiuti di imballaggio (modificata dalla direttiva (UE) 2018/852))

    M2C1-17 nonies

    Riforma 1.1 -

    Strategia nazionale per l'economia circolare

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Traguardo

    Entrata in vigore della raccolta differenziata per le frazioni di rifiuti domestici pericolosi e i prodotti tessili

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2025

    Entrata in vigore della raccolta differenziata per le frazioni di rifiuti domestici pericolosi e i prodotti tessili, conformemente al piano d'azione per l'economia circolare.

    M2C1-18

    Investimento 3.1 - Isole verdi

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto direttoriale

    Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2022

    Il decreto direttoriale deve approvare la graduatoria dei progetti relativa ai risultati del bando. La procedura di selezione comprende quanto segue:

    a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

    b) impegno affinché il contributo per il clima dell'investimento ammonti almeno al 37 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241;

    c) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

    I possibili settori di intervento sono i seguenti:

    -la gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale ("anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell'anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno");

    -la gestione integrata e certificata delle risorse idriche;

    -la produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali i microimpianti idroelettrici, le biomasse, il biogas, l'eolico, la cogenerazione e il biometano;

    -lo sviluppo di un turismo sostenibile ("capace di valorizzare le produzioni locali");

    -la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna;

    -l'efficienza energetica e l'integrazione intelligente degli impianti e delle reti;

    -lo sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production);

    -l'integrazione dei servizi di mobilità;

    -- lo sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile ("che sia anche energicamente indipendente attraverso la produzione e l'uso di energia da fonti rinnovabili nei settori elettrico, termico e dei trasporti").

    Il biometano deve essere conforme ai criteri di sostenibilità e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di cui agli articoli 29-31 della direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II), alle norme sui biocarburanti ottenuti da colture alimentari e foraggere fissate dall'articolo 26 della medesima direttiva e ai relativi atti delegati e di esecuzione affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241.

    M2C1-19

    Investimento 3.1 - Isole verdi

    Obiettivo

    Attuazione di progetti integrati nelle piccole isole

    N/A

    Numero di piccole isole

    0

    19

    T2

    2026

    Attuazione in almeno 19 piccole isole di progetti integrati completi che comportano almeno tre tipi diversi di intervento.

    Nel complesso il contributo per il clima dell'investimento deve essere pari almeno al 37 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241.

    Gli interventi ammissibili al finanziamento riguardano:

    -efficientamento energetico;

    -sviluppo e/o miglioramento dei servizi e delle infrastrutture di mobilità collettiva; bus e imbarcazioni alimentati a energia elettrica; pensiline per i servizi di trasporto pubblico; car sharing, bike sharing e scooter sharing;

    -costruzione e/o adattamento di piste ciclabili, costruzione di zone di riparo;

    -efficienza della raccolta differenziata con il rafforzamento dei sistemi di raccolta;

    -costruzione/ammodernamento di isole ecologiche con relativo centro di riutilizzo;

    -sistemi di desalinizzazione;

    -impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, compresa l'energia fotovoltaica, l'eolica offshore, le energie marine rinnovabili quali l'energia del moto ondoso o l'energia mareomotrice;

    -misure di efficientamento energetico volte a ridurre la domanda di energia elettrica;

    -interventi sulla rete elettrica e sulle relative infrastrutture: dispositivi di stoccaggio, integrazione del sistema dell'energia elettrica con il sistema idrico dell'isola, smart grids, sistemi innovativi di gestione e monitoraggio dell'energia.

    M2C1-20

    Investimento 3.2 - Green Communities

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la selezione delle Green communities

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la selezione delle Green communities

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2022

    Notifica della procedura di concessione delle sovvenzioni, che dovrebbe includere criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M2C1-21

    Investimento 3.2 - Green Communities

    Obiettivo

    Attuazione degli interventi presentati nei piani dalle Green communities

    N/A

    Percentuale di interventi presentati dalle Green communities

    0

    90

    T2

    2026

    Completamento di almeno il 90 % degli interventi previsti nei piani presentati dalle Green communities (ai sensi dell'articolo 72 della legge 221/2015).

    M2C1-22

    Investimento 3.4 - Fondo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Traguardo

    Accordo attuativo

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo

     

     

     

    T2

    2024

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo

    M2C1-23

    Investimento 3.4 - Fondo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

    Entrata in vigore di convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti

     

    0

    50 %

    T2

    2025

    Lo strumento deve aver stipulato convenzioni di sovvenzione giuridicamente vincolanti con i beneficiari finali per un importo necessario a utilizzare almeno il 50 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel Fondo (tenendo conto delle commissioni di gestione). L'ISMEA elabora una relazione che illustra in dettaglio la percentuale del finanziamento che contribuisce agli obiettivi climatici utilizzando la metodologia di cui all'allegato VI.

    M2C1-24

    Investimento 3.4 - Fondo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

    Entrata in vigore di convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti

     

    50 %

    100 %

    T2

    2026

    Lo strumento deve aver stipulato convenzioni di sovvenzione giuridicamente vincolanti con i beneficiari finali per un importo necessario a utilizzare il 100 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel Fondo (tenendo conto delle commissioni di gestione).

    M2C1-25

    Investimento 3.4 - Fondo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Traguardo

    Il ministero ha trasferito l'importo complessivo delle risorse

    Certificato di trasferimento

     

     

     

    T4

    2024

    L'Italia trasferirà 1 960 000000,00 di EUR all'ISMEA per lo strumento.

    E. MISSIONE 2 COMPONENTE 2 - Transizione energetica e mobilità sostenibile

    Questa componente del PNRR dell'Italia riguarda gli investimenti e le riforme a favore della transizione energetica. Comprende riforme volte ad agevolare l'autorizzazione di progetti incentrati sulle fonti di energia rinnovabile e investimenti nella catena di approvvigionamento delle energie rinnovabili, nell'idrogeno, negli impianti di biometano e nelle smart grid (reti intelligenti). Le riforme e gli investimenti summenzionati sono integrati da riforme finalizzate a rafforzare la concorrenza sul mercato dell'energia elettrica nel quadro della componente di riforma del contesto imprenditoriale.

    Questa componente è dedicata inoltre agli investimenti e alle riforme nel settore della mobilità sostenibile. Include riforme volte ad agevolare l'autorizzazione di progetti di mobilità sostenibile e investimenti per la realizzazione di piste ciclabili e infrastrutture di trasporto rapido (metro, tram, autobus), nonché per l'acquisto di autobus, materiale rotabile e veicoli aeroportuali e antincendio a emissioni zero. A ciò si aggiungono riforme tese a porre fine alla regolamentazione dei prezzi della ricarica elettrica e aumentare la concorrenza per quanto concerne le concessioni dei punti di ricarica, le ferrovie regionali e il trasporto pubblico locale, che si inscrivono nell'ambito della componente di riforma del contesto imprenditoriale.

    Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 in ordine alla necessità di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, [...] sul trasporto pubblico sostenibile" (CSR 2020, punto 3) e di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti [...] sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (CSR 2019, punto 3).

    La componente sostiene gli orientamenti destinati all'Italia in relazione all'attuazione del suo piano nazionale per l'energia e il clima (SWD(2020) 911 final), che la invitavano a promuovere l'ammodernamento e il ripotenziamento degli impianti esistenti, in particolare delle centrali eoliche, e a esplorare l'energia offshore innovativa in tutto il Mediterraneo.

    Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    E.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, nuovo quadro giuridico per sostenere la produzione da fonti rinnovabili e proroga dei tempi e dell'ammissibilità degli attuali regimi di sostegno

    La riforma prevede le seguenti azioni:

    -entrata in vigore di un quadro normativo per gli impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile e per il ripotenziamento e l'ammodernamento degli impianti esistenti;

    -entrata in vigore di un quadro normativo volto a definire i criteri per l'individuazione delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti di energie rinnovabili di potenza complessiva superiore a 50 GW, conformemente al piano nazionale per l'energia e il clima dell'Italia e agli obiettivi del Green Deal. Il quadro normativo è concordato tra le Regioni e le altre amministrazioni dello Stato interessate;

    -completamento del meccanismo di sostegno alle fonti di energia rinnovabile, anche per tecnologie non mature o dai costi operativi elevati, ed estensione del periodo di svolgimento dell'asta per il cosiddetto meccanismo "FER 1" (anche per tenere conto del rallentamento causato dal periodo di emergenza sanitaria), mantenendo i principi dell'accesso competitivo;

    -entrata in vigore di disposizioni che promuovano gli investimenti nei sistemi di stoccaggio nel decreto legislativo di recepimento della direttiva (UE) 2019/944 relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica.

    Riforma 2 - Nuova normativa per la promozione della produzione e del consumo di gas rinnovabile

    La riforma consiste nel rafforzare il sostegno al biometano pulito emanando una normativa per ampliare la portata dei progetti connessi al biometano che possono ricevere sostegno, nonché per prorogare il periodo di disponibilità delle sovvenzioni. Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II) affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241.

    Riforma 3 - Semplificazione amministrativa e riduzione degli ostacoli normativi alla diffusione dell'idrogeno

    La riforma consiste nell'entrata in vigore di un quadro giuridico teso a promuovere l'idrogeno come fonte di energia rinnovabile. Tale quadro deve includere:

    -regolamenti tecnici di sicurezza in materia di produzione, trasporto (criteri tecnici e normativi per l'introduzione dell'idrogeno nella rete del gas naturale), stoccaggio e utilizzo dell'idrogeno;

    -una procedura di autorizzazione accelerata con uno sportello unico per ottenere l'autorizzazione a costruire e gestire impianti di produzione di idrogeno su piccola scala (per impianti di elettrolisi con capacità inferiore a 1-5 MW; la soglia di stoccaggio dovrà essere definita nei regolamenti tecnici di sicurezza di cui sopra);

    -la regolamentazione della partecipazione degli impianti di produzione di idrogeno ai servizi di rete. Il regolatore dell'energia (ARERA) dovrà essere incaricato di emanare una misura di regolamentazione specifica previa consultazione dei portatori di interessi;

    -un sistema di garanzie di origine per l'idrogeno rinnovabile al fine di dare segnali di prezzo ai consumatori;

    -procedure e/o criteri che consentano di definire le aree di rifornimento selezionate lungo le autostrade per ottimizzare l'ubicazione delle stazioni di rifornimento al fine di realizzare corridoi dell'idrogeno per i camion, partendo dalle regioni del Nord Italia fino alla Pianura Padana e agli hub logistici e alle principali arterie autostradali della penisola;

    -il coordinamento del piano decennale di sviluppo del gestore del sistema di trasporto (TSO) nazionale con i piani di altri TSO europei allo scopo di elaborare norme comuni per il trasporto dell'idrogeno attraverso gasdotti esistenti o condotte apposite.

    Riforma 4 - Misure volte a promuovere la competitività dell'idrogeno

    La riforma consiste nel varo di misure fiscali che incentivino la produzione e/o l'utilizzo dell'idrogeno, in linea con le norme UE in materia di tassazione, e nel recepimento della direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II). Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

    Riforma 5 - Procedure più rapide per la valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di trasporto pubblico locale con impianti fissi e nel settore del trasporto rapido di massa

    La riforma consiste nell'adozione di una normativa che attribuisca competenze chiare per l'approvazione dei progetti di trasporto pubblico locale e nella semplificazione della procedura di pagamento.

    Investimento 4.1 - Rafforzamento mobilità ciclistica (piano nazionale delle ciclovie)

    L'investimento è teso a costruire almeno 565 km di piste ciclabili metropolitane e almeno 746 km di ciclovie turistiche. Le piste ciclabili metropolitane devono essere sviluppate in almeno 40 aree metropolitane o città che ospitano università 47 . Le piste ciclabili devono facilitare gli spostamenti quotidiani del primo e dell'ultimo miglio, collegando alcune zone delle aree metropolitane o le università con i vicini nodi ferroviari o linee della metropolitana. Le ciclovie turistiche idonee sono quelle indicate nella legge 28 dicembre 2015, n. 208.

    Investimento 4.3 - Sviluppo infrastrutture di ricarica elettrica

    L'investimento è finalizzato a sostenere lo sviluppo di:

    -7 500 punti pubblici di ricarica rapida in autostrada;

    -13 755 punti pubblici di ricarica rapida in centri urbani;

    -100 stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio.

    All'investimento si accompagnano le riforme dei prezzi della ricarica elettrica e delle relative concessioni elencate nella componente di riforma del contesto imprenditoriale.

    E.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M2C2-6

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, nuovo quadro giuridico per sostenere la produzione da fonti rinnovabili e proroga dei tempi e dell'ammissibilità degli attuali regimi di sostegno

    Traguardo

    Entrata in vigore di un quadro giuridico per la semplificazione delle procedure di autorizzazione a costruire strutture per le energie rinnovabili onshore e offshore

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2024

    Il quadro giuridico deve contemplare i seguenti obiettivi:

    creazione di un quadro normativo semplificato e accessibile per gli impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile (FER) e per il ripotenziamento e l'ammodernamento degli impianti esistenti, in continuità con quanto previsto dal Decreto Semplificazioni;

    emanazione di una disciplina, condivisa con le Regioni e le altre amministrazioni dello Stato interessate, volta a definire i criteri per l'individuazione delle aree idonee e non idonee all'installazione di impianti di energie rinnovabili di potenza complessiva almeno pari a quella individuata dal piano nazionale integrato per l'energia e il clima, per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili;

    completamento del meccanismo di sostegno alle fonti di energia rinnovabile, anche per altre tecnologie non mature o dai costi operativi elevati, ed estensione del periodo di svolgimento dell'asta per il cosiddetto meccanismo "FER 1";

    riforma per promuovere gli investimenti nei sistemi di stoccaggio, come nel decreto legislativo di recepimento della direttiva (UE) 2019/944 relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica.

    M2C2-7

    Riforma 2 - Nuova normativa per la promozione della produzione e del consumo di gas rinnovabile

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto legislativo teso a promuovere l'uso del biometano nei trasporti, nell'industria e nel settore residenziale e di un decreto attuativo che definisca condizioni e criteri d'uso, nonché il nuovo sistema di incentivi.

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il decreto legislativo deve includere in particolare:

    1. modifica legislativa per semplificare il processo di autorizzazione e modifica dell'attuale meccanismo di sovvenzioni al fine di i) ampliare l'ammissibilità, ii) prorogare il periodo di disponibilità delle sovvenzioni e iii) introdurre il meccanismo di tariffa onnicomprensiva (feed‑in) e la garanzia di origine per il gas rinnovabile;

    2. recepimento della direttiva RED II mediante decreto legislativo;

    3. coordinamento generale a opera del Ministero della Transizione ecologica (MiTE), coadiuvato da altre amministrazioni con funzioni consultive: Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf), Ministero dell'Economia e delle finanze (MEF) e Gestore Servizi Energetici.

    M2C2-8

    Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l'aumento della capacità di rete

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l'aumento della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile e l'elettrificazione dei consumi energetici.

    M2C2-12

    Investimento 2.2 - Interventi su resilienza climatica delle reti

    Traguardo

    Aggiudicazione dei progetti per migliorare la resilienza della rete del sistema elettrico

    Notifica dell'aggiudicazione dei progetti

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Aggiudicazione dei progetti per migliorare la resilienza di almeno 4 000 km di rete del sistema elettrico al fine di ridurre la frequenza e la durata delle interruzioni della fornitura dovute a condizioni meteorologiche estreme.

    M2C2-14

    Investimento 3.3 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo di stazioni di rifornimento a base di idrogeno

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo di almeno 40 stazioni di rifornimento a base di idrogeno [...]

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo di almeno 40 stazioni di rifornimento a base di idrogeno in linea con la direttiva 2014/94/UE sull'infrastruttura per i combustibili alternativi.

    M2C2-16

    Investimento 3.4 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

    Traguardo

    Assegnazione delle risorse per la sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

    Notifica dell'assegnazione delle risorse

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Assegnazione delle risorse, secondo le procedure e i criteri stabiliti, per realizzare dieci stazioni di rifornimento a base di idrogeno per i treni lungo sei linee ferroviarie.

    M2C2-18

    Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti i contratti di ricerca e sviluppo a progetti di ricerca sull'idrogeno

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti di ricerca e sviluppo sull'idrogeno

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Notifica dell'aggiudicazione di contratti di ricerca e sviluppo volti a migliorare le conoscenze circa l'uso dell'idrogeno come vettore nelle fasi di produzione, stoccaggio e distribuzione. I contratti devono perseguire almeno quattro filoni di ricerca:

    a) produzione di idrogeno verde e pulito;

    b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed elettrocarburanti;

    c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;

    d) sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l'affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull'idrogeno.

    Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete, oppure attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2] e del 70 % per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento di 94 g CO2eq/MJ, in linea con l'approccio stabilito dall'articolo 25, paragrafo 2, e dall'allegato V della direttiva (UE) 2018/2001.

    M2C2-20

    Riforma 3 - Semplificazione amministrativa e riduzione degli ostacoli normativi alla diffusione dell'idrogeno

    Traguardo

    Entrata in vigore delle misure legislative necessarie

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Le misure legislative necessarie devono prevedere: i) disposizioni di sicurezza relative alla produzione, al trasporto e allo stoccaggio di idrogeno, ii) procedure semplificate per costruire piccole strutture per la produzione di idrogeno verde e iii) misure riguardanti le condizioni di costruzione delle stazioni di rifornimento a base di idrogeno.

    Questa misura deve sostenere unicamente attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2].

    M2C2-21

    Riforma 4 - Misure volte a promuovere la competitività dell'idrogeno

    Traguardo

    Entrata in vigore di incentivi fiscali

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    La legge deve introdurre incentivi fiscali a sostegno della produzione di idrogeno verde e del consumo di idrogeno verde nel settore dei trasporti.

    Questa misura deve sostenere unicamente attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2].

    M2C2-22

    Investimento 4.1 - Rafforzamento della mobilità ciclistica (piano nazionale delle ciclovie)

    Obiettivo

    Piste ciclabili T1

    N/A

    Km

    0

    200

    T4

    2023

    Completamento di almeno 200 km di piste ciclabili nelle aree metropolitane, secondo le modalità indicate nella descrizione della misura.

    M2C2-23

    Investimento 4.1 - Rafforzamento della mobilità ciclistica (piano nazionale delle ciclovie)

    Obiettivo

    Piste ciclabili T2

    N/A

    Km

    200

    1 311

    T2

    2026

    Completamento di almeno 365 km di piste ciclabili nelle aree metropolitane (secondo le modalità indicate nella descrizione della misura) e di almeno 746 km di ciclovie turistiche, secondo le modalità indicate nella legge 28 dicembre 2015, n. 208.

    M2C2-24

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la realizzazione di metropolitane, linee di tram, filovie e funivie in aree metropolitane

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la realizzazione di progetti infrastrutturali secondo le modalità indicate nella descrizione della misura.

    M2C2-27

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica M1

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione di almeno 4 700 stazioni di ricarica in zone urbane (tutti i comuni).

    Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

    M2C2-28

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica M2

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Aggiudicazione degli appalti per la costruzione di 7 500 punti pubblici di ricarica rapida in autostrada e almeno 9 055 in zone urbane (tutti i comuni).

    Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

    M2C2-29

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida in autostrada

    N/A

    Numero

    0

    2 500

    T4

    2025

    Entrata in funzione di almeno 2 500 punti pubblici di ricarica rapida per veicoli elettrici in autostrada da almeno 175 kW.

    M2C2-29 bis

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida in zone urbane

    N/A

    Numero

    0

    4 700

    T4

    2025

    Entrata in funzione di almeno 4 700 punti pubblici di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane (tutti i comuni) da almeno 90 kW.

    Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

    M2C2-30

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida in autostrada

    Numero

    2 500

    7 500

    T4

    2025

    Entrata in funzione di almeno 7 500 punti pubblici di ricarica rapida per veicoli elettrici in autostrada da almeno 175 kW.

    Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

    M2C2-30 bis

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida in zone urbane

    Numero

    4 700

    13 755

    T4

    2025

    Entrata in funzione di almeno 13 755 punti pubblici di ricarica rapida per veicoli elettrici in zone urbane da almeno 90 kW.

    Il progetto può includere anche stazioni di ricarica pilota con stoccaggio di energia.

    M2C2-30 ter

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida

    Numero

    0

    100

    T4

    2025

    Entrata in funzione di almeno 100 stazioni di ricarica sperimentali con stoccaggio

    M2C2-33

    Investimento 4.4.2 -  Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale.

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti per il parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale.

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'acquisto di treni a zero emissioni 48 .

    M2C2-37

    Riforma 5 - Procedure più rapide per la valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di trasporto pubblico locale con impianti fissi e nel settore del trasporto rapido di massa

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto-legge

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto-legge

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il decreto-legge deve semplificare i criteri di valutazione dei progetti afferenti al trasporto pubblico locale e accelerare il processo di elaborazione e autorizzazione.

    M2C2-38

    Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto ministeriale

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto ministeriale

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il decreto ministeriale deve precisare l'ammontare delle risorse disponibili, i requisiti di accesso dei beneficiari, le condizioni di ammissibilità per programmi e progetti, le spese ammissibili e la forma e intensità dell'aiuto per lo sviluppo di pannelli fotovoltaici ad alta efficienza e batterie.

    M2C2-41

    Investimento 5.3 - Bus elettrici

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto ministeriale che precisi l'ammontare delle risorse disponibili per conseguire l'obiettivo dell'intervento (filiera degli autobus)

    Disposizione nel decreto ministeriale che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il decreto ministeriale deve precisare l'ammontare delle risorse disponibili per realizzare circa 45 progetti di trasformazione industriale mediante "contratti di sviluppo".

    M2C2-42

    Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

    Traguardo

    Firma dell'accordo finanziario

    Notifica della firma dell'accordo finanziario

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    L'accordo finanziario deve delineare gli investimenti indiretti nei gestori di fondi di venture capital (VC) finanziario con investimenti e imprese/start-up in linea con gli obiettivi della transizione verde, al fine di ampliare il capitale a disposizione di ricercatori e start-up, rafforzare l'azione dei fondi VC attivi e sviluppare iniziative nuove e innovative in partenariato con le imprese.

    L'accordo finanziario deve includere i seguenti elementi:

    -politica di investimento;

    -criteri di ammissibilità;

    conformità delle operazioni sostenute nell'ambito di questo intervento agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante la verifica della sostenibilità, l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    E.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 1.1 - Sviluppo agro-voltaico

    Questo investimento consiste in sovvenzioni e prestiti a sostegno degli investimenti nella costruzione di sistemi agro-voltaici e nell'installazione di strumenti di misurazione per monitorare l'attività agricola sottostante, al fine di valutare il microclima, il risparmio idrico, il recupero della fertilità del suolo, la resilienza ai cambiamenti climatici e la produttività agricola per i diversi tipi di colture.

    Investimento 1.2 - Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo

    L'investimento mira a sostenere l'installazione di 1 730 MW di nuova capacità di generazione elettrica per configurazioni di autoconsumo collettivo e comunità delle energie rinnovabili, in particolare in comuni con meno di 5 000 abitanti. Il sostegno è basato su sovvenzioni per la costruzione di fonti di energia rinnovabile e impianti di produzione, accoppiati a sistemi di stoccaggio dell'energia.

    Investimento 1.4 - Sviluppo del biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

    L'investimento si propone di:

    -sostenere la realizzazione di nuovi impianti per la produzione di biometano;

    -riconvertire e migliorare l'efficienza degli impianti di biogas agricoli esistenti (compresa la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, FORSU) nell'ottica di produrre biometano per i trasporti, il settore industriale e il riscaldamento. Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II) affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241;

    -sostituire veicoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza con veicoli alimentati esclusivamente a biometano conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva RED II. I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto;

    -promuovere la diffusione di pratiche ecologiche nella fase di produzione del biogas (siti di lavorazione minima del suolo, sistemi innovativi a basse emissioni per la distribuzione del digestato).

    Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

    L'investimento si propone di trasformare le reti di distribuzione e la relativa gestione, con interventi sia sulla rete elettrica che sui suoi componenti software, al fine di creare le condizioni per l'affermarsi di nuovi scenari energetici in cui anche consumatori e prosumatori possano svolgere un ruolo.

    Investimento 2.2 - Interventi su resilienza climatica delle reti

    L'investimento si concretizza in interventi volti ad aumentare la resilienza della rete elettrica, in particolare la rete di distribuzione, agli eventi meteorologici estremi (vento/caduta di alberi, ghiaccio, ondate di calore, inondazioni e rischi idrogeologici), nonché a ridurre la probabilità di interruzioni prolungate della fornitura elettrica e limitare le conseguenze sociali ed economiche negative per le aree interessate.

    Investimento 3.1 - Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)

    L'investimento si pone l'obiettivo di sostenere la produzione e l'uso locali di idrogeno verde nell'industria, nelle PMI e nel trasporto locale, creando così nuove hydrogen valleys (distretti dell'idrogeno), soprattutto nel Sud Italia, in cui l'idrogeno è prodotto a partire da fonti rinnovabili della zona e utilizzato localmente. Scopo del progetto è riadibire le aree industriali dismesse a unità sperimentali per la produzione di idrogeno in impianti FER locali ubicati nello stesso complesso industriale o in aree limitrofe. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

    Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

    L'investimento è teso a promuovere la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione nel campo dei processi industriali al fine di mettere a punto iniziative per l'impiego di idrogeno nei settori industriali che utilizzano il metano come fonte di energia termica (cemento, cartiere, ceramica, industrie del vetro, ecc.). Il settore dei combustibili fossili, per esempio le raffinerie di petrolio, non può beneficiare dell'investimento. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete. 

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" a norma del dispositivo per la ripresa e la resilienza (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nei prossimi inviti a presentare progetti devono escludere le attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento. Se l'attività genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori, ma comunque inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

    Investimento 3.3 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

    L'investimento ha lo scopo di realizzare almeno 40 stazioni di rifornimento a base di idrogeno in aree di servizio autostradali, magazzini logistici e porti conformemente ai requisiti della direttiva 2014/94/UE sull'infrastruttura per i combustibili alternativi.

    Investimento 3.4 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

    L'investimento consiste nella costruzione di almeno dieci stazioni di rifornimento a base di idrogeno per i treni lungo almeno sei linee ferroviarie. La realizzazione delle stazioni di rifornimento a idrogeno per i treni avverrà preferibilmente in prossimità di siti locali di produzione di idrogeno rinnovabile e/o di stazioni autostradali di rifornimento a idrogeno.

    Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

    L'investimento mira a sostenere le attività di ricerca e sviluppo incentrate sull'idrogeno nei seguenti filoni:

    -produzione di idrogeno verde e pulito;

    -tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed elettrocarburanti;

    -celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;

    -sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l'affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull'idrogeno.

    Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete, oppure attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2] e del 70 % per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento di 94 g CO2eq/MJ, in linea con l'approccio stabilito dall'articolo 25, paragrafo 2, e dall'allegato V della direttiva (UE) 2018/2001.

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    L'obiettivo della misura è aumentare l'uso del trasporto rapido di massa, favorendo il trasferimento modale dal trasporto in automobile al trasporto pubblico.

    L'investimento si propone di:

    realizzare nuove linee di trasporto rapido di massa ed estendere quelle esistenti per un totale di almeno 231 km. L'elenco dei progetti deve includere almeno 96 km di linee di metropolitana o tram e almeno 135 km di filovie o funivie;

    modernizzare le infrastrutture del trasporto rapido di massa, per esempio in termini di digitalizzazione. Gli interventi prevedono l'ammodernamento delle stazioni e dei binari delle metropolitane, dei sistemi di segnalamento della rete ferroviaria o tramviaria e dei depositi dei mezzi pubblici;

    acquistare materiale rotabile a emissioni zero per il trasporto rapido di massa.

    Gli interventi contemplati dalla misura provengono da due diversi inviti a manifestare interesse (macrogruppi):

    a)avviso 1 (termine ultimo nel 2020): realizzazione di almeno sette interventi nelle aree metropolitane 49 , tra cui Roma, Genova, Firenze, Palermo, Bologna e Rimini;

    b)avviso 2 (termine ultimo a gennaio 2021): realizzazione di almeno 21 interventi nelle aree metropolitane, tra cui Roma, Firenze, Napoli, Milano, Palermo, Bari, Bologna, Catania, Padova, Perugia e Taranto.

    Nelle infrastrutture ammissibili sia alla costruzione che all'ammodernamento sarà impiegato materiale rotabile a emissioni zero (vale a dire linee di metropolitana, linee tranviarie, filovie e/o funivie). L'investimento non prevede la costruzione o l'ammodernamento di strade.

    Investimento 4.4.1 – Rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a zero emissioni

    L'investimento consiste nell'acquisto di almeno 3 000 autobus a pianale ribassato a zero emissioni e di almeno 1 000 stazioni di ricarica per tali autobus. Gli autobus devono essere dotati di tecnologie digitali. Possono ricevere il sostegno gli autobus a pianale ribassato (vale a dire appartenenti alle categorie di veicoli M2 e M3 di cui alle norme UNECE) ad alimentazione elettrica o a idrogeno con pile a combustibile.

    Investimento 4.4.2 – Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    L'investimento consiste nell'acquisto e nell'entrata in servizio di almeno 66 treni passeggeri a zero emissioni 50 (treni composti da almeno una locomotiva e comprendenti vetture passeggeri) e di altre 100 vetture per il servizio universale. Nel complesso, l'investimento deve fornire un totale di almeno 523 unità, di cui almeno 66 locomotive.

    Investimento 4.4.3 – Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    L'investimento consiste nell'acquisto di 200 veicoli aeroportuali e 3 600 veicoli antincendio in sostituzione dell'intero parco veicoli dei Vigili del Fuoco, nonché nella realizzazione di 875 stazioni di ricarica. I veicoli devono essere a emissioni zero o alimentati esclusivamente a biometano conforme ai criteri di sostenibilità e riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di cui agli articoli 29-31 della direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II), alle norme sui biocarburanti ottenuti da colture alimentari e foraggere fissate dall'articolo 26 della medesima direttiva e ai relativi atti delegati e di esecuzione. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

    Investimento 5.1 - Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo delle rinnovabili e delle batterie

    La misura consta di un investimento pubblico in uno strumento, lo "Strumento per le rinnovabili e le batterie", al fine di incentivare gli investimenti privati e migliorare l'accesso ai finanziamenti per sostenere lo sviluppo di una catena del valore delle rinnovabili e delle batterie. Lo strumento opera fornendo sovvenzioni non rimborsabili, prestiti agevolati e abbuoni di interessi direttamente al settore privato. Sulla base degli investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento punta a fornire inizialmente almeno 1 400 000 000 di EUR di finanziamenti.

    Lo strumento è gestito da Invitalia S.p.A. in qualità di soggetto attuatore. Lo strumento riguarda le seguenti linee di prodotti:

    -la prima è incentrata sulla produzione di tecnologie fotovoltaiche o eoliche e aumenterà la capacità di produzione di almeno 2,4 GW/anno;

    -la seconda è incentrata sulla produzione di batterie e aumenterà la capacità di produzione di almeno 13 GW/anno.

    Al fine di attuare l'investimento nello strumento, l'Italia e Invitalia firmano un accordo attuativo che include i contenuti illustrati di seguito.

    1.La descrizione del processo decisionale dello strumento: le decisioni finali di investimento dello strumento sono adottate da un comitato per gli investimenti o da un altro organo direttivo equivalente pertinente e sono approvate a maggioranza dai membri, che sono indipendenti dal governo.

    2.I requisiti fondamentali della politica di investimento associata, che comprendono:

    e.la descrizione dei prodotti finanziari e dei beneficiari finali ammissibili;

    f.il requisito secondo cui tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili;

    g.l'obbligo di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) di cui agli orientamenti tecnici DNSH (2021/C58/01). In particolare, la politica di investimento esclude dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 51 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 52 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 53 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 54 ;

    h.il divieto per i beneficiari finali dello strumento di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo.

    3.Importo coperto dall'accordo attuativo, struttura tariffaria per il soggetto attuatore e obbligo di reinvestire eventuali rientri conformemente alla politica di investimento del dispositivo.

    4.I requisiti e gli obblighi in materia di monitoraggio, audit e controllo, tra cui:

    i.la descrizione del sistema di monitoraggio del soggetto attuatore per riferire in merito all'investimento mobilitato;

    j.la descrizione delle procedure del soggetto attuatore che garantiscono la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di frodi, corruzione e conflitti di interessi;

    k.l'obbligo di verificare l'ammissibilità di ciascuna operazione rispetto ai requisiti stabiliti nell'accordo attuativo prima di impegnarsi a finanziare un'operazione;

    l.l'obbligo di effettuare audit ex post basati sul rischio conformemente a un piano di audit di Invitalia S.p.A. Tali audit verificano:

    I.che i sistemi di controllo siano efficaci, anche per l'individuazione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi;

    II.il rispetto del principio DNSH, delle norme in materia di aiuti di Stato e dei requisiti relativi agli obiettivi climatici; e

    III.l'osservanza, da parte dei beneficiari finali dello strumento, del divieto di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo. Gli audit verificano inoltre la legalità delle operazioni e il rispetto delle condizioni dell'accordo attuativo applicabile.

    5.I requisiti relativi agli investimenti a favore del clima effettuati dal soggetto attuatore: almeno 1 000 000 000 di EUR di investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza nello strumento devono contribuire agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, in conformità dell'allegato VI del regolamento RRF 55 .

    L'attuazione della misura deve essere completata entro il 31 agosto 2026.

    Investimento 5.2 - Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo dell'idrogeno

    L'investimento sostiene progetti tesi a creare una catena del valore dell'idrogeno in Italia che sia adatta anche per partecipare a potenziali importanti progetti di comune interesse europeo sull'idrogeno.

    Investimento 5.3 - Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici

    L'investimento è finalizzato a sostenere circa 45 progetti capaci di promuovere la trasformazione verde e digitale dell'industria degli autobus al fine di produrre veicoli elettrici e connessi. Ci si attende inoltre che sosterrà gli investimenti a favore del rinnovo del parco autobus elettrici (ad esclusione degli autobus ibridi).

    Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

    La misura consta di un investimento pubblico in uno strumento, il Green Transition Fund (GTF), al fine di incentivare gli investimenti privati, migliorare l'accesso ai finanziamenti in Italia per le start-up attive nella transizione ecologica e sviluppare il mercato del capitale di rischio in questo settore. Lo strumento opera fornendo, direttamente o indirettamente, sostegno sotto forma di equity o quasi-equity. Per gli investimenti diretti, il GTF opera sostenendo le start-up con strumenti di equity o quasi-equity (come obbligazioni convertibili); per gli investimenti indiretti, l'SGR opera finanziando fondi di terzi (FIA - Fondo di investimento alternativo) che a loro volta operano fornendo strumenti di equity o quasi-equity e di debito o quasi-debito. Il GTF deve investire nei seguenti settori di intervento: rinnovabili, economia circolare, mobilità, efficienza energetica, gestione dei rifiuti e stoccaggio dell'energia.

    Sulla base degli investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento punta a fornire inizialmente almeno 250 000 000 di EUR di finanziamenti.

    Lo strumento è gestito da CDP Venture Capital SGR in qualità di soggetto attuatore. Il GTF ha una durata di 15 anni, così da corrispondere alla durata dei fondi investiti da terzi e investe nelle seguenti linee di prodotti:

    ·sostegno con strumenti di equity o quasi-equity alle start-up green (direttamente);

    ·sostegno con strumenti di equity o quasi-equity a fondi di venture capital, equity o debt (indirettamente);

    ·sostegno sotto forma di finanziamento di equity o quasi-equity a programmi di incubazione/accelerazione.

    Il MIMIT e l'SGR devono modificare l'attuale accordo attuativo (Accordo Finanziario) e le regole del GTF per includervi gli elementi che seguono.

    1.La descrizione del processo decisionale dello strumento: le decisioni finali di investimento dello strumento sono adottate da un comitato per gli investimenti o da un altro organo direttivo equivalente pertinente e sono approvate a maggioranza dai membri, che sono indipendenti dal governo 56 .

    2.I requisiti fondamentali della politica di investimento associata, che comprendono:

    a.la descrizione dei prodotti finanziari e dei beneficiari finali ammissibili;

    b.il requisito secondo cui tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili;

    c.l'obbligo di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) di cui agli orientamenti tecnici DNSH (2021/C58/01). In particolare, per il sostegno generale alle start-up la politica di investimento esclude le imprese che concentrano sostanzialmente 57 l'attività su: i) produzione di energia basata sui combustibili fossili e attività collegate 58 ; ii) industrie ad alta intensità energetica e/o ad elevate emissioni di CO2 59 ; iii) produzione, noleggio o vendita di veicoli inquinanti 60 ; iv) raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti 61 ; v) trattamento di combustibile nucleare, produzione di energia nucleare. La politica di investimento impone altresì ai beneficiari finali il rispetto della pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    d.il divieto per i beneficiari finali dello strumento di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo.

    3.Importo coperto dall'accordo attuativo, struttura tariffaria per il soggetto attuatore e obbligo di reinvestire eventuali rientri conformemente alla politica di investimento del dispositivo.

    4.I requisiti e gli obblighi in materia di monitoraggio, audit e controllo, tra cui:

    1.la descrizione del sistema di monitoraggio del soggetto attuatore per riferire in merito all'investimento mobilitato;

    2.la descrizione delle procedure del soggetto attuatore che garantiscono la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di frodi, corruzione e conflitti di interessi;

    3.l'obbligo di verificare l'ammissibilità di ciascuna operazione rispetto ai requisiti stabiliti nell'accordo attuativo prima di impegnarsi a finanziare un'operazione;

    4.l'obbligo di effettuare audit ex post basati sul rischio conformemente a un piano di audit dell'SGR. Tali audit verificano: i) che i sistemi di controllo siano efficaci, anche per l'individuazione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi; ii) il rispetto del principio DNSH e delle norme in materia di aiuti di Stato; e iii) l'osservanza, da parte dei beneficiari finali dello strumento, del divieto di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo. Gli audit verificano inoltre la legalità delle operazioni e il rispetto delle condizioni dell'accordo attuativo e degli accordi di finanziamento applicabili.

    5.Requisiti per la selezione dei fondi di capitale di rischio per equity/debito: Il Green Transition Fund seleziona gli intermediari finanziari in modo aperto, trasparente e non discriminatorio, in linea con la prassi corrente, tra l'altro pubblicando tutti i requisiti e i moduli di domanda sui siti web dell'SGR e del MIMIT. Devono avvenire controlli per verificare l'assenza di conflitti di interessi sugli intermediari finanziari, che devono essere effettuati ex ante per tutti i soggetti finanziari coinvolti. L'assenza di conflitti di interessi si riferisce sempre al "beneficiario finale" dello strumento.

    6.Obbligo di firmare accordi di finanziamento: Il GTF sottoscrive con gli intermediari finanziari accordi di finanziamento conformi ai requisiti fondamentali, che comprendono tutti i requisiti di funzionamento del Fondo, ossia:

    1.l'obbligo per l'intermediario finanziario di prendere le proprie decisioni nel rispetto, mutatis mutandis, dei requisiti relativi al processo decisionale e alla politica di investimento di cui sopra, anche per quanto riguarda il rispetto del principio "non arrecare un danno significativo";

    2.la descrizione del quadro di monitoraggio, audit e controllo istituito dall'intermediario finanziario, che è soggetto, mutatis mutandis, a tutti i requisiti di monitoraggio, audit e controllo di cui sopra.

    L'attuazione della misura deve essere completata entro il 31 agosto 2026.

    E.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi 
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M2C2-3

    Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

    Obiettivo

    Sostituzione di trattori agricoli

    N/A

    Numero

    0

    300

    T2

    2026

    Sostituzione di almeno 300 trattori agricoli con trattori meccanici alimentati esclusivamente a biometano e dotati di attrezzi agricoli di precisione.

    Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva RED II) per rispettare il principio "non arrecare un danno significativo". I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

    M2C2-4

    Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

    Obiettivo

    Capacità supplementare di produzione di biometano

    N/A

    1 000 000 000

    0

    0,6

    T2

    2025

    Sviluppo della capacità di produzione di biometano da impianti nuovi e riconvertiti (compresa la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, FORSU) fino ad almeno 0,6 miliardi di m³ alla fine del 2023.

    Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II) affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241.

    I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II.

    M2C2-5

    Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

    Obiettivo

    Produzione supplementare di biometano

    N/A

    1 000 000 000

    0,6

    2,3

    T2

    2026

    Sviluppo della capacità di produzione di biometano da impianti nuovi e riconvertiti (compresa la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, FORSU) fino ad almeno 2,3 miliardi di m³ alla fine di giugno 2026.

    Il biometano deve essere conforme ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (direttiva RED II) affinché la misura possa rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" e i pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 8, del regolamento (UE) 2021/241.

    I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II.

    M2C2-9

    Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

    Obiettivo

    Smart grid: aumento della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile

    N/A

    Numero

    0

    1 000

    T4

    2024

    Aumento di almeno 1 000 MW della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile.

    M2C2-10

    Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

    Obiettivo

    Smart grid: aumento della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile

    N/A

    Numero

    1 000

    4 000

    T2

    2026

    Aumento di almeno 4 000 MW della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile.

    M2C2-11

    Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

    Obiettivo

    Smart grid: elettrificazione dei consumi energetici

    N/A

    Numero

    0

    1 500 000

    T2

    2026

    Elettrificazione dei consumi energetici di almeno 1,5 milioni di abitanti.

    M2C2-13

    Investimento 2.2 - Interventi su resilienza climatica delle reti

    Obiettivo

    Miglioramento della resilienza della rete del sistema elettrico

    N/A

    Numero

    0

    4 000

    T2

    2026

    Miglioramento della resilienza di almeno 4 000 km di rete del sistema elettrico al fine di ridurre la frequenza e la durata delle interruzioni della fornitura dovute a condizioni meteorologiche estreme.

    M2C2-15

    Investimento 3.3 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

    Obiettivo

    Sviluppo di stazioni di rifornimento a base di idrogeno

    N/A

    Numero

    0

    40

    T2

    2026

    Sviluppo di almeno 40 stazioni di rifornimento a base di idrogeno per veicoli leggeri e pesanti in linea con la direttiva 2014/94/UE.

    M2C2-17

    Investimento 3.4 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

    Obiettivo

    Numero di stazioni di rifornimento a idrogeno

    N/A

    Numero

    0

    10

    T2

    2026

    Realizzazione di dieci stazioni di rifornimento a base di idrogeno per i treni lungo sei linee ferroviarie, da individuare mediante procedure pubbliche definite dal Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS) e dal Ministero della Transizione ecologica (MiTE).

    M2C2-19

    Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

    Obiettivo

    Numero di progetti di ricerca e sviluppo sull'idrogeno

    N/A

    Numero

    0

    10

    T2

    2026

    Svolgimento di almeno dieci progetti di ricerca e sviluppo (uno per ogni filone elencato di seguito) e ottenimento di un certificato di collaudo o pubblicazione.

    Devono essere perseguiti quattro filoni di attività di ricerca e sviluppo:

    a) produzione di idrogeno verde e pulito;

    b) tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed elettrocarburanti;

    c) celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità;

    d) sistemi intelligenti di gestione integrata per migliorare la resilienza e l'affidabilità delle infrastrutture intelligenti basate sull'idrogeno.

    Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete, oppure attività legate all'idrogeno che soddisfino il requisito di riduzione delle emissioni di gas serra nel ciclo di vita del 73,4 % per l'idrogeno [che si traduce in 3 t CO2eq/t H2] e del 70 % per i combustibili sintetici a base di idrogeno rispetto a un combustibile fossile di riferimento di 94 g CO2eq/MJ, in linea con l'approccio stabilito dall'articolo 25, paragrafo 2, e dall'allegato V della direttiva (UE) 2018/2001.

    M2C2-25

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'acquisto di materiale rotabile a emissioni zero e per interventi di ammodernamento delle infrastrutture del trasporto rapido di massa

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2024

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'acquisto di almeno 85 unità di materiale rotabile a emissioni zero e per almeno 5 interventi di ammodernamento delle infrastrutture del trasporto rapido di massa, secondo le modalità indicate nella descrizione della misura

    M2C2-25 bis

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Obiettivo

    Almeno 5 interventi per l'ammodernamento delle infrastrutture del trasporto rapido di massa

    Numero

    0

    5

    T2

    2026

    Completamento di almeno 5 interventi per l'ammodernamento delle infrastrutture del trasporto rapido di massa (secondo le modalità indicate nella descrizione della misura).

    Al termine dei lavori, le infrastrutture interessate dovranno essere operative o accessibili (in funzione del tipo di infrastruttura).

    M2C2-25 ter

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Obiettivo

    Acquisto di almeno 85 unità di materiale rotabile per il trasporto rapido di massa

    Numero

    0

    85

    T2

    2026

    Acquisto di almeno 85 unità di materiale rotabile a emissioni zero per il trasporto rapido di massa nelle aree metropolitane, secondo le modalità indicate nella descrizione della misura.

    M2C2-26

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Obiettivo

    Numero di km di infrastruttura di trasporto pubblico

    N/A

    Km

    0

    231

    T2

    2026

    Realizzazione di almeno 231 km di infrastruttura di trasporto pubblico nelle aree urbane funzionali, secondo le modalità indicate nella descrizione della misura.

    M2C2-31

    Investimento 4.4.3 - Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2024

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'acquisto di veicoli dei Vigili del Fuoco.

    M2C2-32

    Investimento 4.4.1 - Potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con autobus a pianale ribassato a zero emissioni

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con autobus a pianale ribassato a zero emissioni

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione degli appalti pubblici per l'acquisto di almeno 3 000 autobus a pianale ribassato a zero emissioni.

    M2C2-34

    Investimento 4.4.1 - Potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con autobus a pianale ribassato a zero emissioni

    Obiettivo

    Numero di autobus a pianale ribassato a zero emissioni acquistati T1

    N/A

    Numero

    0

    800

    T4

    2024

    Acquisto di almeno 800 autobus a pianale ribassato a zero emissioni acquistati nell'ambito del traguardo M2C2-32 per il potenziamento del parco veicoli.

    M2C2-34 bis

    Investimento 4.4.2 - Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    Obiettivo

    Numero di treni a emissioni zero T1

    N/A

    Numero

    0

    25

    T4

    2024

    Acquisizione della dichiarazione di verifica di conformità CE di cui all'art 15 del D.Lgs. 57/2019 per almeno 25 treni a zero emissioni per il potenziamento del parco ferroviario.

    M2C2-35

    Investimento 4.4.1 - Potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con autobus a pianale ribassato a zero emissioni

    Obiettivo

    Numero di autobus a pianale ribassato a zero emissioni entrati in servizio T2

    N/A

    Numero

    0

    3 000

    T2

    2026

    Entrata in servizio di almeno 3 000 autobus a emissioni zero acquistati nell'ambito del traguardo M2C2-32 per il potenziamento del parco veicoli.

    M2C2-35 ter

    Investimento 4.4.1 - Potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica per autobus a pianale ribassato a zero o a basse emissioni

    Numero

    0

    1 000

    T2

    2026

    Entrata in servizio di almeno 1 000 stazioni di ricarica per autobus a pianale ribassato a zero o a basse emissioni

    M2C2-35 bis

    Investimento 4.4.2 - Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    Obiettivo

    Numero di treni a zero emissioni e numero di vetture per il servizio universale

    N/A

    Numero

    25

    66

    T2

    2026

    Entrata in servizio e acquisizione della dichiarazione di verifica di conformità CE di cui all'art 15 del D.Lgs. 57/2019 per almeno 53 treni a zero emissioni per il parco ferroviario regionale, almeno 13 treni bimodali e 100 vetture per il servizio universale.

    Per quanto riguarda il servizio universale/interurbano, il materiale rotabile acquistato con le risorse del dispositivo per la ripresa e la resilienza sarà di proprietà dello Stato. Pertanto, alla scadenza del contratto di servizio degli attuali fornitori, il materiale rotabile sarà messo a disposizione del nuovo soggetto aggiudicatario del contratto di servizio nel pieno rispetto del regolamento (UE) n. 1370/2007.

    M2C2-36

    Investimento 4.4.3 - Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    Obiettivo

    Numero di veicoli puliti per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    N/A

    Numero

    0

    3 800

    T2

    2026

    Entrata in servizio di almeno 3 800 veicoli puliti per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco.

    3 500 veicoli potranno essere classificati come 100 % ecologici in quanto totalmente elettrici, con stazioni di ricarica alimentate da pannelli fotovoltaici. I 300 mezzi pesanti, di cui 200 in uso negli aeroporti e 100 per il soccorso urbano, dovranno essere alimentati esclusivamente a biometano ed essere conformi ai criteri stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 sulle energie rinnovabili (RED II). I produttori di biocarburanti e biometano gassosi e di biocarburanti devono fornire certificati (prove di sostenibilità) rilasciati da valutatori indipendenti, come disposto dalla direttiva RED II. Gli operatori devono acquistare certificati di garanzia di origine commisurati all'uso previsto.

    M2C2-38 bis

    Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie

    Traguardo

    Accordo attuativo

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo

    T4

    2024

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo.

    M2C2-39

    Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie

    Traguardo

    Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha completato il trasferimento dei fondi a Invitalia S.p.A.

    Certificato di trasferimento

    T4

    2024

    Trasferimento di 1 000 000 000 di EUR dall'Italia a Invitalia S.p.A. per lo strumento.

    M2C2-40

    Investimento 5.1.1 - Rinnovabili e batterie

    Obiettivo

    Firma di convenzioni giuridicamente vincolanti con i beneficiari finali in merito alla capacità di produzione di energia delle tecnologie fotovoltaiche o eoliche

    Percentuale (%)

    0

    100 %

    T4

    2025

    Sottoscrizione da parte di Invitalia S.p.A. di convenzioni giuridicamente vincolanti con i beneficiari finali per l'importo necessario a utilizzare il 100 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza nello strumento (tenendo conto delle commissioni di gestione).

    M2C2-42 bis

    Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

    Traguardo

    Completamento del trasferimento dei fondi dal ministero a CDP Venture Capital SGR

    Certificato di trasferimento

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Trasferimento di 250 000 000 di EUR dall'Italia a CDP Venture Capital SGR per lo strumento.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo implica anche una modifica dell'accordo attuativo tra Italia e CDP Venture Capital SGR e del regolamento dello strumento, nel rispetto delle condizioni stabilite nella decisione di esecuzione del Consiglio.

    M2C2-43

    Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

    Obiettivo

    Convenzioni giuridicamente vincolanti firmate con fondi di venture capital e start-up

    EUR

    0

    100 %

    T2

    2026

    Sottoscrizione da parte di Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital di convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti con start-up, programmi di incubazione/accelerazione o fondi di venture capital per l'importo necessario a utilizzare il 100 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza (250 milioni di EUR) nello strumento (compreso il tetto medio del 13 % delle commissioni di gestione e dei costi del GTF nel ciclo di vita del fondo e incluse le condizionalità ex ante per i cicli d'investimento successivi, ad eccezione delle commissioni di incentivazione, delle commissioni di performance e di tutti i costi e le commissioni di gestione relativi ai fondi di terzi).

    L'investimento è suddiviso nelle due linee di intervento seguenti:

    - investimento diretto;

    - investimento indiretto.

    Per gli investimenti indiretti in fondi di venture capital, sottoscrizione da parte di Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital di convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti con fondi di venture capital per l'importo necessario a utilizzare indicativamente circa il 60 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza nello strumento (escluse le commissioni di gestione e i costi del GTF nel ciclo di vita del fondo).

    Per gli investimenti indiretti in start-up, inserimento nelle convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti sottoscritte con fondi di venture capital di un impegno vincolante a conseguire, a livello sia di fondi sia di start-up, un effetto leva cumulativo del capitale mobilitato di almeno 1x1 per l'intera vita del fondo.

    Per gli investimenti diretti, sottoscrizione da parte di CDP Venture Capital di convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti con start-up o programmi di incubazione/accelerazione per l'importo necessario a utilizzare indicativamente circa il 40 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza (circa 250 milioni di EUR) nello strumento (comprese le commissioni di gestione e i costi del GTF nel ciclo di vita del Fondo).

    Per gli investimenti diretti la convenzione di finanziamento giuridicamente vincolante con le start-up può includere anche condizionalità ex ante per i cicli d'investimento successivi (ossia condizioni per sbloccare i finanziamenti della serie B o serie C).

    Ai fini del conseguimento dell'obiettivo sono conteggiati anche gli impegni nell'ambito della presente misura conclusi prima dell'entrata in vigore delle modifiche della politica di investimento dell'accordo attuativo e in conformità della precedente politica di investimento dell'accordo di cui al traguardo M2C2-42.

    A decorrere dalla data di entrata in vigore della decisione di esecuzione del Consiglio, i nuovi impegni si atterranno alla nuova politica di investimento conformemente alla nuova decisione di esecuzione del Consiglio.

    M2C2-44

    Investimento 1.1 - Sviluppo agro-voltaico

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di pannelli solari fotovoltaici e strumenti di misurazione in sistemi agro-voltaici.

    Ci si attende che la potenza installata dei sistemi agro-voltaici di natura sperimentale incoraggi lo sviluppo di soluzioni innovative per impianti a terra in cui possano coesistere molteplici usi del suolo, generando benefici concorrenti. L'entrata in funzione degli impianti è registrata nel sistema nazionale GAUDÌ (anagrafe degli impianti), che dà prova conclusiva del conseguimento degli obiettivi.

    M2C2-45

    Investimento 1.1 - Sviluppo agro-voltaico

    Obiettivo

    Installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

    N/A

    MW

    0

    900

    T2

    2026

    Installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici con una capacità di almeno 900 MW.

    M2C2-46

    Investimento 1.2 - Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la concessione di sovvenzioni per la realizzazione degli interventi a beneficio delle comunità energetiche

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la realizzazione degli interventi a beneficio delle comunità energetiche

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2025

    Firma dei contratti per la concessione di sovvenzioni per la realizzazione degli interventi a beneficio delle comunità energetiche

    M2C2-47

    Investimento 1.2 - Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo

    Obiettivo

    Produzione di energia rinnovabile da parte di comunità energetiche e autoconsumatori di rinnovabili che agiscono congiuntamente

    N/A

    Numero

    0

    1 730

    T2

    2026

    Sostegno alle comunità energetiche in comuni con meno di 5 000 abitanti allo scopo di consentire l'installazione di almeno 1 730 MW da fonti rinnovabili. Questa misura non deve sostenere attività legate all'idrogeno che comportino emissioni di gas a effetto serra superiori a 3 t CO2eq/t H2.

    M2C2-48

    Investimento 3.1 - Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Aggiudicazione dei progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse. Sarà finanziata la produzione di idrogeno verde che comporta meno di 3 t CO2eq/t H2 onde conseguire il miglior risultato in termini di decarbonizzazione. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

    M2C2-49

    Investimento 3.1 - Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)

    Obiettivo

    Completamento dei progetti di produzione di idrogeno in aree industriali

    N/A

    Numero

    0

    10

    T2

    2026

    Completamento di almeno 10 progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse con capacità media di almeno 1-5 MW ciascuno.

    Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

    M2C2-50

    Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

    Traguardo

    Accordo per promuovere la transizione dal metano all'idrogeno verde

    Firma dell'accordo

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Firma dell'accordo con i titolari dei progetti selezionati per promuovere la transizione dal metano all'idrogeno verde. I progetti devono essere dedicati in parte al processo di ricerca, sviluppo e innovazione per sviluppare un prototipo industriale che usi l'idrogeno e in parte alla realizzazione e al collaudo di tale prototipo. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

    M2C2-51

    Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

    Obiettivo

    Introduzione dell'idrogeno nel processo industriale

    N/A

    Numero

    0

    1

    T2

    2026

    Introduzione dell'idrogeno almeno in uno stabilimento industriale per decarbonizzare settori hard-to-abate. Questa misura deve sostenere la produzione di idrogeno elettrolitico a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

    Almeno 400 000 000 di EUR devono essere destinati a sostenere sviluppi industriali che consentano di sostituire il 90 % dell'uso di metano e combustibili fossili in un processo industriale con idrogeno elettrolitico prodotto a partire da fonti di energia rinnovabile ai sensi della direttiva (UE) 2018/2001 o dall'energia elettrica di rete.

    M2C2-52

    Investimento 5.2 - Idrogeno

    Traguardo

    Produzione di elettrolizzatori

    Notifica della pubblicazione di tutti gli appalti pubblici

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Aggiudicazione dell'appalto per costruire uno stabilimento industriale per la produzione di elettrolizzatori.

    M2C2-53

    Investimento 5.2 - Idrogeno

    Obiettivo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il completamento di uno stabilimento industriale per la produzione di elettrolizzatori

    N/A

    Numero

    0

    1

    T2

    2026

    Costruzione di almeno un impianto industriale per la produzione di elettrolizzatori con una capacità totale di almeno 1 GW/anno per l'intero investimento.

    F. MISSIONE 2 COMPONENTE 3 - Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici

    L'efficientamento energetico è la pietra angolare di questa componente, che si articola in tre pilastri principali.

    ·Il primo pilastro consiste nell'introduzione di un incentivo temporaneo per la ristrutturazione energetica e antisismica degli immobili privati, mediante una detrazione fiscale dei costi sostenuti per gli interventi. Gli interventi ammissibili sono quelli che aumentano la prestazione energetica dell'abitazione di almeno due classi energetiche dell'attestato di prestazione energetica, ottenendo in media un miglioramento del consumo energetico superiore al 30 %.

    ·Il secondo pilastro di questa componente è il miglioramento dell'efficienza e della sicurezza delle scuole pubbliche e delle cittadelle giudiziarie.

    ·Il terzo è volto a stimolare la costruzione e l'espansione di reti di teleriscaldamento efficienti nelle aree urbane.

    Vi sono inoltre numerose riforme per semplificare e accelerare l'esecuzione di progetti che mirano a migliorare l'efficienza energetica degli edifici.

    Ci si attende che questa componente contribuisca notevolmente al conseguimento degli obiettivi dell'Italia in materia di clima ed energia per il 2030, dal momento che il settore civile è responsabile di quasi la metà del consumo totale di energia in Italia. La maggior parte degli edifici è stata costruita prima dell'adozione dei criteri per il risparmio energetico e dell'entrata in vigore della legislazione corrispondente, per cui sussiste la diffusa necessità di efficientamento energetico e adattamento ai rischi sismici.

    Questa componente dà seguito a una parte della raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3, con la quale il Consiglio ha raccomandato all'Italia di intervenire per "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare […] sulla gestione [...] delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali". Dà anche seguito ad alcune parti della raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3 ("incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali; [...] migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione [...] accelerando la digitalizzazione e aumentando l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali").

    Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    F.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Investimento 2.1 - Rafforzamento dell'Ecobonus per l'efficienza energetica

    La misura del Superbonus finanzia l'efficientamento energetico degli edifici residenziali, compresa l'edilizia residenziale pubblica, come specificato all'articolo 119 del cosiddetto "Decreto Rilancio" adottato per affrontare gli effetti economici e sociali negativi della pandemia. L'obiettivo è duplice: 1) contribuire in misura significativa agli obiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni fissati dal piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) dell'Italia per il 2030 e 2) fornire un sostegno anticiclico al settore delle costruzioni e alla domanda privata per compensare gli effetti della flessione dell'economia.

    Il sostegno è erogato sotto forma di detrazione fiscale nell'arco di cinque anni. Fino al 16 febbraio 2023 è previsto che i destinatari, in alternativa allo strumento di detrazione fiscale, possano scegliere di utilizzare strumenti finanziari ("cessione del credito" e "sconti in fattura"), anziché ricorrere direttamente alla detrazione per affrontare gli ingenti costi di investimento iniziale. Questi strumenti alternativi prevedono che la detrazione fiscale spettante al beneficiario sia effettuata per un importo uguale in:

    1. un contributo sotto forma di sconto diretto in fattura praticato dal fornitore (ad esempio, imprese edili, progettisti o dall'appaltatore generale) sul prezzo di pagamento anticipato, e recuperato sotto forma di credito d'imposta che riduce il costo dell'investimento iniziale;

    2. un credito d'imposta da cedere a un istituto finanziario, che pagherà anticipatamente il capitale necessario. Questo meccanismo compensa il possibile disincentivo a effettuare la ristrutturazione a causa degli elevati costi di investimento iniziali. La scelta dell'appaltatore generale o dell'istituto finanziario sarà lasciata al beneficiario.

    I condomini, gli edifici monofamiliari, le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, le organizzazioni senza scopo di lucro e le associazioni di volontariato, le associazioni sportive e i club amatoriali e l'edilizia residenziale pubblica possono beneficiare di questo incentivo fiscale. Per essere ammissibile, la ristrutturazione deve essere classificata come "ristrutturazione profonda" (ossia una ristrutturazione media ai sensi della raccomandazione (UE) 2019/786 della Commissione), che implica quindi un miglioramento di almeno due classi energetiche (corrispondenti in media a un risparmio di energia primaria del 40 %). La portata degli interventi ammissibili coperti dalla presente misura è piuttosto ampia e comprende, ad esempio, interventi trainanti, interventi trainati, isolamento termico di superfici opache, interventi sui sistemi di condizionamento dell'aria (caldaie a condensazione; pompe di calore; connessione a reti di teleriscaldamento efficienti in condizioni specifiche; energia solare termica; caldaie a biomassa in condizioni specifiche), sistemi fotovoltaici con relativi sistemi di stoccaggio o infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici. Due decreti ministeriali del 6 agosto 2020 hanno già definito i requisiti tecnici degli interventi e le procedure per la certificazione della conformità agli specifici requisiti e costi massimi.

    Il Superbonus è già attivo dal 1º luglio 2020 e resta in vigore fino al 30 giugno 2022 (per l'edilizia residenziale pubblica fino al 31 dicembre 2022). L'accesso all'agevolazione può essere richiesto per un ulteriore periodo di sei mesi, nel caso di lavori su condomini o edilizia residenziale pubblica, se almeno il 60 % dei lavori è stato eseguito prima delle date sopra indicate. Per dare più tempo a interventi più complessi si prevede di prorogare l'applicazione della misura per i condomini fino al 31 dicembre 2022 e per l'edilizia residenziale pubblica fino al 30 giugno 2023, indipendentemente dal completamento di almeno il 60 % dei lavori.

    Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, il costo dell'installazione di caldaie a condensazione a gas deve rappresentare al massimo il 20 % del costo complessivo del programma di ristrutturazione. Nei casi in cui le caldaie a condensazione a gas siano installate in sostituzione di caldaie esistenti inefficienti a gas, carbone e petrolio, esse devono essere di classe energetica A. L'installazione di caldaie a gas naturale deve inoltre essere conforme alle condizioni stabilite negli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    Riforma 1.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

    La riforma mira a semplificare e accelerare le procedure per l'attuazione degli interventi connessi all'efficientamento energetico. Si articola in quattro azioni principali:

    ·Lancio del Portale nazionale per l'efficienza energetica degli edifici: il portale deve sostenere i cittadini e gli operatori nella gestione dei progetti di efficientamento energetico e deve essere una comoda fonte di informazioni per i decisori politici. Deve contenere informazioni sulla prestazione energetica del parco immobiliare nazionale, che dovrebbero aiutare le imprese e i cittadini a decidere di migliorare il rendimento energetico dei loro immobili. Deve essere istituito uno sportello unico per fornire assistenza e tutte le informazioni utili ai cittadini e alle imprese per quanto riguarda la mappatura energetica degli edifici, la conformità alla normativa settoriale, la valutazione del potenziale di efficienza e la selezione delle priorità d'intervento, compresi i piani di riconversione in fasi, la selezione degli strumenti promozionali più appropriati allo scopo e la formazione delle competenze professionali.

    ·Rafforzamento delle attività del Piano d'informazione e formazione rivolte al settore civile: il Piano d'informazione e formazione deve tenere conto della necessità di sviluppare sia iniziative specifiche volte a colmare le lacune informative degli utenti finali nel settore residenziale, sia adeguate attività di formazione sugli incentivi e sugli interventi più efficaci per le imprese che offrono servizi energetici, per quelle che effettuano interventi e per gli amministratori di condominio. Il Piano deve essere sviluppato tenendo conto delle esigenze derivanti dalla misura del Superbonus, al fine di massimizzarne l'efficacia e gettare le basi per una cultura duratura dell'efficienza nel settore dell'edilizia. 

    ·Aggiornamento e potenziamento del Fondo nazionale per l'efficienza energetica: con la revisione delle disposizioni di legge relative all'istituzione e alla gestione del Fondo nazionale per l'efficienza energetica (articolo 15 del decreto legislativo n. 102/2014 e decreto interministeriale del 22 dicembre 2017) devono entrare in vigore modifiche volte a promuovere il potenziamento e un maggiore utilizzo delle risorse disponibili.

    ·Accelerare la fase realizzativa dei progetti finanziati dal programma PREPAC: si deve effettuare un riesame regolamentare volto a promuovere una gestione più efficiente delle risorse specificamente destinate al programma di riqualificazione energetica della pubblica amministrazione centrale (PREPAC).

    F.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/
    obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M2C3-1

    Investimento 2.1 - Rafforzamento dell'Ecobonus per l'efficienza energetica

    Traguardo

    Entrata in vigore della proroga del Superbonus

    Disposizione nell'atto giuridico/negli atti giuridici che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    L'atto o gli atti giuridici devono

    prorogare le prestazioni Ecobonus e Sismabonus fino al 31 dicembre 2022

    per i condomini e fino al 30 giugno 2023 per l'edilizia

    residenziale pubblica (IACP).

    M2C3-2

    Investimento 2.1 - Rafforzamento dell'Ecobonus per l'efficienza energetica

    Obiettivo

    Ristrutturazione edilizia Superbonus T1

    N/A

    Numero

    0

    17 000 000

    T2

    2023

    Completamento della ristrutturazione di edifici per almeno 17 000 000 metri quadrati, che si traduce in risparmi di energia primaria di almeno il 40 % e il miglioramento di almeno due classi energetiche nell'attestato di prestazione energetica.

    M2C3-3

    Investimento 2.1 - Rafforzamento dell'Ecobonus per l'efficienza energetica

    Obiettivo

    Ristrutturazione edilizia Superbonus T2

    N/A

    Numero

    17 000 000

    35 800 000

    T4

    2025

    Completamento della ristrutturazione di edifici per almeno 35 800 000 metri quadrati, che si traduce in risparmi di energia primaria di almeno il 40 % e il miglioramento di almeno due classi energetiche nell'attestato di prestazione energetica.

    M2C3-4

    Riforma 1.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

    Traguardo

    Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

    Disposizione nell'atto giuridico/negli atti giuridici che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    L'atto o gli atti giuridici devono semplificare e accelerare le procedure per gli interventi di efficientamento energetico attraverso:

    ·il lancio del Portale nazionale per l'efficienza energetica degli edifici;

    ·il rafforzamento delle attività del Piano d'informazione e formazione rivolte al settore civile;

    ·l'aggiornamento e il potenziamento del Fondo nazionale per l'efficienza energetica;

    ·l'accelerazione della fase realizzativa dei progetti finanziati dal programma PREPAC.

    F.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 1.1 - Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

    Questa misura si deve concentrare sulla progressiva sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico con l'obiettivo di creare strutture moderne e sostenibili.

    Gli obiettivi degli interventi sono la riduzione del consumo energetico, una maggiore sicurezza sismica degli edifici e lo sviluppo di aree verdi.

    Ci si attende che il piano intervenga su 166 edifici scolastici, per un totale di 400 mila metri quadri.

    Investimento 1.2 - Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

    Questa misura mira a ristrutturare e riqualificare strutture inadeguate dell'amministrazione della giustizia.

    L'intervento si focalizza sulla manutenzione di beni esistenti, consentendo la tutela, la valorizzazione e il restauro del patrimonio storico che spesso caratterizza gli uffici dell'amministrazione della giustizia italiani. Oltre all'efficientamento dei consumi energetici, il programma mira inoltre a garantire la sostenibilità economica, ambientale e sociale degli interventi attraverso l'uso di materiali sostenibili e l'utilizzo di energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili. Gli interventi possono inoltre adattare le strutture per ridurre la vulnerabilità sismica degli edifici.

    L'elenco indicativo dei comuni in cui si devono svolgere gli interventi è il seguente: Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Latina, Messina, Milano, Monza, Napoli, Palermo, Perugia, Reggio Calabria, Roma, Trani, Torino, Velletri e Venezia.

    L'intervento non deve comprendere le caldaie a gas naturale.

    Investimento 3.1 - Promozione di un teleriscaldamento efficiente

    Il teleriscaldamento svolge un ruolo importante nel conseguimento degli obiettivi ambientali del settore del riscaldamento e del raffrescamento, in particolare nelle grandi aree urbane in cui il problema delle emissioni è ancora più grave.

    La misura deve sviluppare il teleriscaldamento efficiente basato sulla distribuzione di calore generato da fonti rinnovabili, da calore di scarto o cogenerato in impianti ad alto rendimento. La misura deve finanziare progetti selezionati mediante gara d'appalto da indire nel 2022, relativi alla costruzione di nuove reti o all'ampliamento delle reti di teleriscaldamento esistenti. Una successiva gara d'appalto potrà essere indetta nel 2023. La priorità deve essere data ai progetti che garantiscono il massimo risparmio di energia primaria non rinnovabile.

    Ci si attende di conseguire ogni anno benefici climatico-ambientali pari a 20 ktpe di energia fossile primaria risparmiata e 40 kt di CO2 di emissioni di gas a effetto serra evitate nei settori non coperti dal sistema ETS.

    Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, lo sviluppo di un teleriscaldamento efficiente non deve utilizzare combustibili fossili quale fonte di calore, ma basarsi soltanto sulla distribuzione del calore generato da fonti rinnovabili, da calore di scarto o cogenerato in impianti ad alte prestazioni. L'infrastruttura associata per il teleriscaldamento deve seguire la direttiva 2012/27/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (GU L 315 del 14.11.2012, pag. 1); ci si aspetta che garantisca una riduzione di 0,04 Mt CO2 all'anno.

    F.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M2C3-5

    Investimento 1.1 - Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici per la riqualificazione energetica degli edifici scolastici, a seguito di una procedura di appalto pubblico

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici a seguito di una procedura di appalto pubblico

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per nuove sostituzioni di edifici scolastici ammissibili ai finanziamenti formalizzati dalle autorità locali equivalenti a una superficie totale di almeno 400 000 metri quadri

    M2C3-6

    Investimento 1.1 - Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

    Obiettivo

    Almeno 400 000 metri quadri di nuove scuole sono costruiti mediante la sostituzione di edifici.

    N/A

    Numero

    0

    400 000

    T1

    2026

    Completamento della costruzione di almeno 400 000 metri quadri di nuove scuole mediante sostituzione di edifici, con un conseguente consumo di energia primaria inferiore di almeno il 20 % rispetto al requisito relativo agli edifici a energia quasi zero

    M2C3-7

    Investimento 1.2 - Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

    Traguardo

    L'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione di nuovi edifici, la riqualificazione e il rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia è firmata dall'amministrazione aggiudicatrice a seguito di una procedura di appalto pubblico

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici a seguito di una procedura di appalto pubblico

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione di nuovi edifici, la riqualificazione e il rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia.

    M2C3-8

    Investimento 1.2 - Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

    Obiettivo

    Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

    N/A

    Numero

    0

    289 000

    T1

    2026

    Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia di almeno 289 000 metri quadri

    M2C3-9

    Investimento 3.1 - Promozione di un teleriscaldamento efficiente

    Traguardo

    I contratti per il miglioramento delle reti di riscaldamento sono affidati dal ministero della Transizione ecologica a seguito di una procedura di appalto pubblico

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici a seguito di una procedura di appalto pubblico

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione di nuove reti di teleriscaldamento o l'ampliamento di quelle esistenti, che dovrebbero includere l'obbligo di ridurre il consumo energetico.

    Aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale

    M2C3-10

    Investimento 3.1 - Promozione di un teleriscaldamento efficiente

    Obiettivo

    Costruzione o ampliamento delle reti di teleriscaldamento

    N/A

    Numero

    0

    20

    T1

    2026

    Completamento della costruzione di nuove reti per il teleriscaldamento, o dell'ampliamento di quelle esistenti, per ridurre il consumo energetico di almeno 20 ktpe all'anno.

    L'investimento deve essere conforme alle condizioni di cui all'allegato VI, nota 9, del regolamento 241/2021/UE sul dispositivo per la ripresa e la resilienza.

    G. MISSIONE 2 COMPONENTE 4 - Tutela del territorio e della risorsa idrica

    L'obiettivo di questa componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza è affrontare una serie di carenze che si protraggono da tempo in materia di gestione delle risorse idriche e dei rischi idrogeologici in Italia e adottare una serie di misure volte a preservare la biodiversità. Tale obiettivo deve essere conseguito attraverso una combinazione significativa ed equilibrata di riforme e investimenti nei vari filoni interessati.

    Sul versante delle riforme, la componente propone una serie di misure volte principalmente a migliorare l'efficienza nella gestione delle risorse idriche riducendo la frammentazione del settore, istituendo un'adeguata politica dei prezzi e introducendo una serie di incentivi per affrontare i problemi esistenti relativi alla gestione delle acque reflue. Le riforme previste nell'ambito di questa componente comprendono anche una serie di misure volte a semplificare la concezione e l'attuazione di progetti relativi alle infrastrutture idriche e alla gestione e riduzione dei rischi idrologici.

    Gli investimenti associati a questa componente devono contribuire a mitigare e gestire più adeguatamente il rischio idrogeologico in Italia, sia dal punto di vista della prevenzione che dell'adattamento, e devono mirare a rendere più resilienti le infrastrutture connesse alle risorse idriche. Essi sono inoltre volti a migliorare in modo significativo la gestione delle risorse idriche attraverso una migliore gestione delle acque reflue e una riduzione significativa delle perdite idriche, anche nel settore agricolo. Gli investimenti devono rafforzare la digitalizzazione di tali settori, rendendoli più efficienti sotto il profilo energetico e in grado di adattarsi meglio ai cambiamenti climatici. La componente comprende anche una serie di misure volte a preservare la biodiversità e le aree verdi, in linea con la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030.

    Questa componente dà seguito a una parte della raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3, con la quale il Consiglio dell'Unione europea ha raccomandato all'Italia di intervenire per "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare [...] sulla gestione [...] delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali". Dà anche seguito ad alcune parti della raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3 ("incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali; [...] migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione [...] accelerando la digitalizzazione e aumentando l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali").

    Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    G.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Riforma 2.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico

    L'obiettivo di questa riforma è superare le carenze esistenti a livello di governance dei rischi idrogeologici evidenziate dalla Corte dei conti italiana. E deve mirare a: semplificare e accelerare le procedure per l'attuazione dei progetti in questo settore, compresa la fissazione di scadenze massime per ciascuna fase; realizzare, in via prioritaria, interventi di prevenzione in linea con la valutazione nazionale del rischio e con l'articolo 6 della decisione n. 1313/2013/UE, con la valutazione delle capacità di gestione dei rischi e con il principio "non arrecare un danno significativo"; definire un piano per aumentare la capacità amministrativa degli organi responsabili dell'attuazione di tali progetti e rafforzare il coordinamento tra i vari livelli di governo coinvolti, in particolare razionalizzando i flussi di informazione.

    Riforma 2 - Riforma del quadro giuridico per una migliore gestione e un uso sostenibile dell'acqua

    La riforma deve mirare ad affrontare i problemi del settore idrico in Italia che si protraggono da tempo e che si riflettono in molte procedure di infrazione in corso per inosservanza della direttiva 91/271/CEE del Consiglio, in un'eccessiva frammentazione del settore e nell'assenza di incentivi e politiche tariffarie adeguati. Ci si attende che le misure previste riducano significativamente la frammentazione del settore diminuendo il numero degli operatori e incoraggiando le economie di scala, introducendo incentivi per ridurre le perdite idriche e il consumo eccessivo di acqua da parte del settore agricolo e stabilendo politiche di tariffazione adeguate per un consumo idrico più sostenibile.

    Deve essere firmata una serie di protocolli d'intesa con le regioni Campania, Calabria, Molise e Sicilia per ridurre la frammentazione del numero di operatori che forniscono servizi idrici. I protocolli devono definire obiettivi in materia di creazione di enti amministrativi locali, riduzione del numero di operatori e realizzazione di economie di scala al fine di istituire operatori unici almeno ogni 40 000 abitanti entro i due anni successivi alla firma di tali protocolli d'intesa.

    Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

    La riforma mira ad affrontare problemi importanti nella gestione delle risorse idriche e a rendere più efficiente il sistema.

    Si prevede che verrà ridotta l'attuale frammentazione del numero di operatori, che al momento ostacola un uso efficiente delle risorse idriche in alcune parti del paese Ci si attende che la riforma definirà gli incentivi più adeguati per un migliore utilizzo delle risorse idriche nel settore agricolo, introduce un sistema di sanzioni per l'estrazione illecita di acqua e un sistema di tariffe che rispecchia meglio ed è maggiormente in linea con il principio "chi inquina paga", evitando al contempo l'espansione dei sistemi irrigui esistenti. Le misure devono essere adottate in cooperazione con le regioni in cui la gestione delle risorse idriche è attualmente più problematica.

    Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali e delle aree marine protette

    Questa misura deve stabilire procedure standardizzate e digitalizzate per la modernizzazione, l'efficienza e l'efficace funzionamento delle aree protette nelle loro varie dimensioni, quali la conservazione della natura, la semplificazione amministrativa delle procedure e i servizi per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette. Dopo l'intervento ci si aspetta un miglioramento del monitoraggio delle risorse naturali tale da consentire l'adozione delle misure preventive e correttive necessarie, ove del caso, per la protezione della biodiversità. Ci si attende inoltre che contribuirà a migliorare i servizi per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette e a sensibilizzarli maggiormente in materia di biodiversità, per un turismo più sostenibile e un consumo più responsabile delle risorse naturali.

    G.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M2C4-1

    Riforma 2.1. Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico

    Traguardo

    Entrata in vigore della semplificazione del quadro giuridico per una migliore gestione dei rischi idrologici

    Disposizione nell'atto giuridico/negli atti giuridici pertinenti che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il nuovo quadro giuridico dovrà, come minimo:

    privilegiare gli interventi di prevenzione in linea con la valutazione nazionale del rischio e con l'articolo 6 della decisione n. 1313/2013/UE, con la valutazione delle capacità di gestione dei rischi e con il principio "non arrecare un danno significativo";

    -accelerare le procedure per l'elaborazione dei progetti e stabilire principi generali per semplificare le procedure di realizzazione e di finanziamento dei progetti e i progetti relativi al rischio idrologico;

    -armonizzare e semplificare i flussi di informazioni per ridurre la ridondanza delle segnalazioni tra i vari sistemi informativi dello Stato e sviluppare un sistema di indicatori per una migliore individuazione dei rischi idrologici, in linea con le raccomandazioni della Corte dei conti italiana;

    -rafforzare il coordinamento degli interventi tra i diversi livelli di governo, in linea con le raccomandazioni della Corte dei conti italiana;

    -creare banche dati comuni in materia di dissesto, in linea con le raccomandazioni della Corte dei conti italiana;

    -stabilire i tempi massimi per ciascuna fase;

    -definire un piano per rafforzare la capacità degli organi coinvolti.

    M2C4-2

    Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma volta a garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

    Disposizione nell'atto giuridico/negli atti giuridici pertinenti che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2022

    La legge/i regolamenti generali sui servizi idrici per un uso sostenibile e l'incentivazione degli investimenti nelle infrastrutture idriche devono come minimo:

    -ridurre la frammentazione dei diversi attori attraverso norme e meccanismi di aggregazione per incentivare l'integrazione degli operatori di gestione attualmente autonomi nell'operatore unico per l'intero Ambito Territoriale Ottimale;

    -prevedere incentivi per un uso sostenibile dell'acqua in agricoltura, in particolare per sostenere l'uso del sistema comune di gestione delle risorse idriche (SIGRIAN) per usi irrigui collettivi e di autoapprovvigionamento;

    -stabilire un sistema di prezzi regolamentati che tenga adeguatamente conto dell'uso delle risorse ambientali e dell'inquinamento, conformemente al principio "chi inquina paga".

    M2C4-3

    Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

    Traguardo

    Riforma del quadro giuridico per una migliore gestione e un uso sostenibile dell'acqua

    Entrata in vigore dei protocolli d'intesa

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Firma di una serie di protocolli d'intesa da parte del Ministero per la Transizione Ecologica con le regioni Campania, Calabria, Molise e Sicilia per ridurre la frammentazione del numero di operatori che forniscono servizi idrici. I protocolli d'intesa dovrebbero definire obiettivi in materia di istituzione di enti amministrativi locali, riduzione del numero di operatori e realizzazione di economie di scala al fine di creare operatori unici almeno ogni 40 000 abitanti.

    M2C4-4

    Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

    Traguardo

    Entrata in vigore del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui

    Indicazione nel testo del pertinente atto legislativo della data di entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il quadro giuridico rivisto deve, come minimo:

    - istituire un sistema di sanzioni per l'estrazione illecita di acqua;

    richiedere una valutazione d'impatto ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 7, della direttiva quadro sulle acque per valutare l'impatto (eventualmente cumulativo) su tutti i corpi idrici potenzialmente interessati;

    - evitare l'espansione del sistema irriguo esistente (non solo attraverso l'espansione fisica ma anche mediante un maggiore utilizzo di acqua), anche se si ricorre a metodi più efficienti, quando i corpi idrici interessati (acque superficiali o sotterranee) sono o si prevede saranno (nel contesto dell'intensificazione dei cambiamenti climatici) in uno stato inferiore al buono o potenzialmente buono.

    M2C4-5

    Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali

    Traguardo

    Entrata in vigore della semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

    Indicazione nel testo del decreto ministeriale della data di entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2022

    Il decreto ministeriale deve prevedere lo sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

    G.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Riforma 3.1 Adozione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico

    La riforma mira ad allineare la legislazione nazionale e regionale e ad introdurre le relative misure di accompagnamento per la riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici (in conformità con gli obiettivi fissati dalla direttiva (UE) 2016/2284 sui limiti di emissione nazionali e sui gas clima-alteranti).

    Investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

    L'investimento deve sviluppare un sistema di monitoraggio che consenta di individuare e prevedere i rischi conseguenti ai cambiamenti climatici e a un'inadeguata pianificazione territoriale attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate. Tali tecnologie devono consentire il controllo da remoto di ampie fasce territoriali, gettando così le basi per lo sviluppo di piani di prevenzione dei rischi, compresi il potenziamento delle infrastrutture esistenti e l'individuazione di fenomeni di smaltimento illecito di rifiuti. I principali strumenti da sviluppare per conseguire tali obiettivi sono la raccolta di dati territoriali sfruttando sistemi di osservazione satellitare, droni, sensoristica da remoto e l'integrazione di sistemi informativi; reti di telecomunicazione con i requisiti di sicurezza più avanzati; sale di controllo centrali e regionali, per avere accesso alle informazioni raccolte sul campo e sistemi e servizi di cybersecurity per la protezione dagli attacchi informatici. Gli interventi devono concentrarsi principalmente nelle otto regioni meridionali.

    Investimento 2.1 - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

    Il territorio italiano è caratterizzato da un notevole livello di instabilità idrogeologica, aggravata dagli effetti dei cambiamenti climatici. Questo rischio ha un impatto negativo non solo sulla qualità della vita, ma anche sull'attività economica delle zone più esposte al fenomeno.

    Tale misura è articolata in due linee d'azione, con, rispettivamente, la protezione civile e il commissario straordinario alla ricostruzione sul territorio delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche, colpite dalle alluvioni del maggio 2023, in qualità di amministrazione responsabile.

    Per quanto riguarda la prima linea d'azione, si intende attuare un insieme ampio ed articolato di interventi di ripristino di strutture e infrastrutture pubbliche danneggiate (interventi di tipo E) e interventi di riduzione del rischio residuo strettamente connesso all'evento e finalizzati prioritariamente alla tutela della pubblica e privata incolumità (interventi di tipo D).

    La seconda linea d'azione comprende interventi individuati dal commissario straordinario, in particolare nelle province di Ascoli Piceno, Bologna, Ferrara, Fermo, Firenze, Forlì-Cesena, Modena, Pesaro-Urbino, Ravenna, Reggio-Emilia, Rimini.

    Tra gli interventi figurano:

    ·interventi per ripristinare i corsi d'acqua e aumentare la protezione dalle alluvioni; interventi che prevedano per quanto possibile soluzioni basate sulla natura. Gli interventi dovrebbero inoltre promuovere, nella misura del possibile, l'adozione di pratiche sostenibili di gestione del suolo e dei terreni per favorire la resilienza a lungo termine dei suoli, arrestarne il degrado e mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici;

    ·interventi di ripristino della rete stradale locale e provinciale. Possono comprendere lavori tecnici alle infrastrutture complementari (compresi i ponti) che hanno subito danni e che devono essere riparati;

    ·interventi di ripristino degli edifici pubblici, compresi l'edilizia residenziale pubblica e i centri sanitari.

    Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). L'investimento non prevede l'installazione o la sostituzione di caldaie a gas, né l'acquisto di veicoli.

    Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

    Questa misura mira a proteggere le aree verdi e ad aumentarne il numero, con l'obiettivo sia di preservare e rafforzare la biodiversità che di migliorare la qualità della vita degli abitanti di tali aree. Le azioni devono incentrarsi sulle 14 città metropolitane italiane, che sono le più esposte a problemi ambientali come l'inquinamento atmosferico, la perdita di biodiversità o gli effetti dei cambiamenti climatici. Per tali aree devono essere piantati materiali forestali di moltiplicazione (sementi o piante) per almeno 4 500 000 alberi e arbusti (su 4 500 ettari) e devono essere trapiantati almeno 3,5 milioni di alberi nella loro destinazione finale.

    Gli interventi devono essere successivi all'adozione di un piano di forestazione urbana con l'obiettivo di preservare e rafforzare la biodiversità in linea con la strategia europea sulla biodiversità, di ridurre l'inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane e di diminuire il numero di procedure d'infrazione relative alla qualità dell'aria.

    Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

    L'area del Po è caratterizzata da un eccessivo inquinamento delle acque, dal consumo di suolo e da escavazioni nel letto del fiume fin dal 1970. Tutti questi problemi hanno inciso negativamente su alcuni dei suoi habitat naturali e hanno aumentato il rischio idrogeologico.

    La misura mira a riattivare i processi naturali e a favorire il recupero della biodiversità, garantendo così il ripristino del fiume e un uso più efficiente e sostenibile delle risorse idriche.

    Investimento 3.4 - Bonifica dei siti orfani

    L'inquinamento industriale ha lasciato in eredità molti siti orfani che rappresentano un rischio significativo per la salute, con severe implicazioni sulla qualità della vita delle popolazioni interessate.

    L'obiettivo di questo intervento è ripristinare tali terreni, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo l'economia circolare. Il progetto deve utilizzare le migliori tecnologie innovative di indagine disponibili per identificare le reali necessità di bonifica e consentire lo sviluppo di tali aree, anche per quanto riguarda l'edilizia abitativa.

    La misura deve consistere innanzitutto nell'adozione di un piano d'azione per la riqualificazione dei siti orfani al fine di ridurre l'occupazione del terreno e migliorare la rigenerazione urbana. Il piano deve individuare i siti orfani di tutte le 20 regioni e le province autonome e identificare gli interventi specifici da intraprendere.

    Investimento 3.5 - Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

    Questa misura comprende azioni su vasta scala per il ripristino e la tutela dei fondali e degli habitat marini, finalizzate a invertire l'attuale tendenza al degrado di tali ecosistemi.

    Le azioni specifiche da attuare devono comprendere lo sviluppo di un'adeguata mappatura degli habitat dei fondali marini e il monitoraggio ambientale. Al fine di garantire un'adeguata pianificazione e attuazione di misure di ripristino e protezione su larga scala, il sistema nazionale di ricerca e osservazione degli ecosistemi marini e costieri deve essere rafforzato. Devono essere inoltre potenziate le piattaforme di osservazione marina per aumentare la capacità tecnico-scientifica di monitorare l'ambiente marino e, in particolare, di valutare l'efficacia delle misure di protezione e gestione nell'ambito dello scenario del cambiamento climatico. Tali investimenti devono quindi consentire una mappatura completa e sistematica degli habitat sensibili nelle acque marine italiane, al fine di procedere al ripristino ambientale e alla designazione di zone protette, in linea con la strategia dell'UE sulla biodiversità del 2013 e con la direttiva quadro sulla strategia per l'ambiente marino.

    Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). Considerate le attività di ricerca previste sugli ecosistemi marini, la misura può comportare l'acquisto di attrezzature scientifiche e/o navi. In particolare, le navi di nuova costruzione utilizzeranno le tecnologie più avanzate disponibili, garantendo quanto più possibile la prevenzione e il controllo dell'inquinamento.

    Riforma 4.1 Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico

    L'attuale quadro normativo e la frammentazione esistente a livello gestionale hanno un impatto negativo sulla capacità di pianificare e realizzare investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico.

    L'obiettivo di questa riforma è semplificare e rendere più efficace il quadro giuridico e fornire assistenza, ove necessario, agli organismi responsabili dell'attuazione che non dispongono di capacità sufficienti per effettuare e portare a termine tali investimenti entro i tempi fissati inizialmente.

    Le principali misure previste per conseguire tali obiettivi sono principalmente: i) l'istituzione di uno strumento centrale di finanziamento pubblico per gli investimenti nel settore idrico che unifichi le risorse attualmente disperse; ii) la semplificazione delle procedure di comunicazione e monitoraggio degli investimenti finanziati, iii) il maggiore coinvolgimento dell'autorità di regolamentazione nella pianificazione degli investimenti da intraprendere e nelle eventuali revisioni del piano.

    Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presenterà la proposta di riforma relativa al settore dell'approvvigionamento idrico.

    Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    L'obiettivo di questa misura è garantire la sicurezza dell'approvvigionamento idrico di importanti aree urbane e delle grandi aree irrigue, aumentare la sicurezza e la resilienza della rete e migliorare la capacità di trasporto dell'acqua. Le misure devono riguardare l'intero territorio nazionale, con particolare attenzione per gli impianti più grandi nel Sud del paese.

    Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, per ciascun sotto-investimento, prima, durante e dopo l'inizio dei lavori di costruzione deve essere garantita la piena conformità alle disposizioni del diritto dell'UE, segnatamente la direttiva quadro sulle acque. Inoltre, le sottomisure sono soggette, se del caso, a una valutazione dell'impatto ambientale (VIA) a norma della direttiva 2011/92/UE, nonché alle valutazioni pertinenti nel contesto della direttiva 2000/60/CE e della direttiva 92/43/CEE, compresa l'attuazione delle misure di mitigazione necessarie. La misura non comprende la costruzione di nuove dighe, ma solo il miglioramento di quelle esistenti; gli effetti degli interventi previsti sui lavori esistenti tengono conto degli scenari in cui il fiume in questione rimane allo stato naturale così come modificato al momento della costruzione dei lavori. Tutti i sottointerventi previsti, compresi quelli relativi alle dighe esistenti, devono rispettare la procedura di autorizzazione ambientale prevista dal diritto nazionale e dell'Unione.

    Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    La gestione frammentata e inefficiente delle risorse idriche ha comportato notevoli perdite di risorse idriche, con un livello di dispersione medio superiore al 40 % e superiore al 50 % nel Sud del paese. L'obiettivo del progetto è ridurre significativamente le perdite di acqua potabile, potenziando e modernizzando le reti di distribuzione dell'acqua attraverso sistemi di controllo avanzati che consentano di monitorare i nodi principali e i punti più sensibili della rete.

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    L'obiettivo di questa misura è aumentare l'efficienza dei sistemi irrigui attraverso lo sviluppo di infrastrutture innovative e digitalizzate per un settore agricolo più sostenibile e che si adatti meglio ai cambiamenti climatici. L'investimento deve consistere principalmente nella conversione dei sistemi irrigui in sistemi più efficienti; nell'adeguamento delle reti di distribuzione al fine di ridurre le perdite; nell'installazione di tecnologie per un uso efficiente delle risorse idriche, quali contatori e sistemi di controllo a distanza. Nel quadro dell'investimento finanziato devono essere installati contatori che consentano la misurazione degli usi dell'acqua.

    Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, per ciascun sotto-investimento, prima, durante e dopo l'inizio dei lavori di costruzione deve essere garantita la piena conformità alle disposizioni del diritto dell'UE, segnatamente la direttiva quadro sulle acque. Se del caso in base alla normativa nazionale, i progetti sono anche soggetti a una valutazione dell'impatto ambientale (VIA) a norma della direttiva 2011/92/UE, nonché alle valutazioni pertinenti nel contesto della direttiva 2000/60/CE e della direttiva 92/43/CEE, compresa l'attuazione delle misure di mitigazione necessarie.

    Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

    I sistemi idrici presentano gravi carenze per quanto riguarda le reti fognarie e i sistemi di depurazione, il che si riflette in un numero elevato di procedure di infrazione per mancata conformità al diritto dell'Unione a carico di molto agglomerati sul territorio nazionale.

    L'obiettivo della misura è intraprendere investimenti che rendano più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nelle acque marine e interne e, ove possibile, trasformare gli impianti di depurazione in "fabbriche verdi" per consentire il riutilizzo delle acque reflue depurate a scopi irrigui e industriali. Ci si aspetta che questi investimenti contribuiscano a ridurre il numero di agglomerati con reti fognarie e sistemi di depurazione inadeguati.

    G.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata
    (riforma o investimento)

    Traguardo/
    obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo
    e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M2C4-6

    Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali

    Obiettivo

    Semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

    N/A

    Percentuale

    0

    70

    T2

    2024

    Almeno il 70 % dei parchi nazionali e delle aree marine protette deve aver sviluppato servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette (almeno due tra: il collegamento al portale Naturitalia.IT; una domanda per procedure amministrative o un'applicazione per la mobilità sostenibile).

    M2C4-7

    Riforma 3.1 - Adozione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico

    Traguardo

    Entrata in vigore di un programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico

    Disposizione nel DPCM che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) deve istituire un programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico che introduca misure idonee per la riduzione dell'inquinamento atmosferico in linea con la direttiva (UE) 2016/2284 e con il decreto legislativo 30 maggio 2018, n. 81, che recepisce tale direttiva

    M2C4-8

    Investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

    Traguardo

    Piano operativo per un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

    Indicazione nel testo del decreto ministeriale della data di entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2021

    Il decreto ministeriale deve approvare un piano operativo per la realizzazione di un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici. Il piano deve, come minimo:

    -prevedere applicazioni di sensoristica da remoto e sensori da campo per la rilevazione di dati;

    -sviluppare un sistema di comunicazione che consenta il coordinamento e l'interoperabilità tra i vari operatori nelle sale di controllo;

    -allestire sale di controllo centrali e regionali;

    -sviluppare sistemi e servizi di cybersecurity.

    M2C4-9

    Investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

    Obiettivo

    Approntare un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

    N/A

    Percentuale

    0

    90

    T2

    2025

    Il 90 % della superficie delle regioni meridionali deve essere coperto dal sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

    M2C4-11

    Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico - Interventi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche

    Traguardo

    Identificazione degli interventi mediante ordinanza o ordinanze del commissario straordinario

    Ordinanza o ordinanze del commissario straordinario

    T3

    2024

    Una o più ordinanze del commissario straordinario devono individuare l'elenco esatto degli interventi volti a ripristinare i corsi d'acqua e aumentare la protezione dalle alluvioni, degli interventi di ripristino degli edifici pubblici, compresi l'edilizia residenziale pubblica e i centri sanitari, e il numero totale di km di strade da ripristinare. Il valore del numero totale degli interventi ammonta ad almeno 1,2 miliardi di EUR.

    M2C4-11 bis

    Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico - Interventi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2025

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per gli interventi in materia di gestione e riduzione dei rischi idrogeologici. Il valore totale degli inviti da cui derivano tali aggiudicazioni ammonta ad almeno 1,2 miliardi di EUR.

    M2C4-11 ter

    Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico - Interventi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche

    Traguardo

    Completamento dei progetti

    Certificazione del completamento dei progetti

    T2

    2026

    Completamento di:

    ·almeno il 90 % degli interventi per ripristinare i corsi d'acqua e ad aumentare la protezione dalle alluvioni, individuati nelle ordinanze del commissario straordinario;

    ·interventi di ripristino della rete stradale locale e provinciale, per un certo numero di km individuati dalle ordinanze del commissario straordinario;

    ·almeno il 90 % degli interventi volti a ripristinare gli edifici pubblici, compresi l'edilizia residenziale pubblica e i centri sanitari, individuati nelle ordinanze del commissario straordinario;

    M2C4-12

    Investimento 2.1.b - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

    Traguardo

    Entrata in vigore del quadro giuridico rivisto per interventi contro i rischi di alluvione e idrogeologici

    Indicazione nel testo delle ordinanze della data di entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Le ordinanze del servizio nazionale della protezione civile che approvano il primo piano di intervento e investimento per la riduzione del rischio idrogeologico e di alluvione devono mirare a ripristinare le condizioni originarie e a garantire la resilienza dei territori alle calamità naturali.

    M2C4-13

    Investimento 2.1.b - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

    Obiettivo

    Completamento degli interventi di tipo D ed E

    N/A

    Percentuale

    0

    90

    T2

    2026

    Completamento del 90 % degli interventi di tipo D ed E finalizzati al ripristino di strutture pubbliche danneggiate individuati dalle ordinanze del servizio nazionale della protezione civile

    M2C4-18

    Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

    Traguardo

    Entrata in vigore delle modifiche legislative rivedute per la protezione e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extra urbane

    Indicazione nei pertinenti atti legislativi dell'adozione del piano di forestazione urbana

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il piano di forestazione urbana deve essere in linea con gli obiettivi della legge 12 dicembre 2019, n. 141 ("legge sul clima") e seguire una fase di pianificazione che deve essere realizzata dalle città metropolitane. Il piano dovrebbe fissare, come minimo, i seguenti obiettivi:

    -preservare e aumentare la biodiversità diffusa in linea con la strategia europea sulla biodiversità;

    -contribuire alla riduzione dell'inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane;

    -ridurre il numero delle procedure di infrazione in materia di qualità dell'aria;

    -recuperare i paesaggi antropici e migliorare le aree protette presenti nelle immediate vicinanze delle aree metropolitane;

    arginare il consumo di suolo e ripristinare i suoli utili.

    M2C4-19

    Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

    Obiettivo

    Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T1

    N/A

    Numero

    0

    1 650 000

    T4

    2022

    Piantare almeno 1 650 000 alberi per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane ai sensi dell'articolo 4 della legge 12 dicembre 2019, n. 141 ("legge sul clima")

    M2C4-20

    Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

    Obiettivo

    Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T2

    N/A

    Numero

    1 650 000

    4 500 000

    T2

    2024

    Piantare materiali forestali di moltiplicazione (sementi o piante) per almeno 4 500 000 alberi e arbusti per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane ai sensi dell'articolo 4 della legge 12 dicembre 2019, n. 141 ("legge sul clima")

    M2C4-20 bis

    Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

    Obiettivo

    Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T3

    N/A

    Numero

    0

    3 500 000

    T2

    2026

    Trapiantare materiali forestali di moltiplicazione (sementi o piante) per almeno 3 500 000 alberi e arbusti per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane ai sensi dell'articolo 4 della legge 12 dicembre 2019, n. 141 ("legge sul clima")

    M2C4-21

    Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

    Traguardo

    Revisione del quadro giuridico per gli interventi di rinaturazione dell'area del Po

    Indicazione nel testo del pertinente atto legislativo della data di entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    Entrata in vigore della pertinente legislazione finalizzata al recupero del corridoio ecologico rappresentato dall'alveo del fiume, compresi interventi di rimboschimento naturale e interventi per il recupero e la riattivazione di lanche e rami abbandonati.

    M2C4-22

    Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

    Obiettivo

    Riduzione dell'artificialità dell'alveo per la rinaturazione dell'area del Po T1

    N/A

    Numero

    0

    13

    T4

    2024

    Ridurre l'artificialità dell'alveo di almeno 13 km, riportandolo lungo l'asse del Po.

    M2C4-23

    Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

    Obiettivo

    Riduzione dell'artificialità dell'alveo per la rinaturazione dell'area del Po T2

    N/A

    Numero

    13

    37

    T1

    2026

    Ridurre l'artificialità dell'alveo di almeno 37 km, riportandolo lungo l'asse del Po.

    M2C4-24

    Investimento 3.4 - Bonifica del "suolo dei siti orfani"

    Traguardo

    Quadro giuridico per la bonifica dei siti orfani

    Indicazione nel testo del pertinente atto legislativo dell'adozione del piano d'azione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Il piano d'azione per la riqualificazione dei siti orfani deve ridurre l'occupazione del terreno e migliorare la rigenerazione urbana. Deve includere come minimo:

    -l'individuazione di siti orfani in tutte le 20 regioni e/o le province autonome;

    -gli interventi specifici da effettuare in ogni sito orfano per ridurre l'occupazione del terreno e migliorare la rigenerazione urbana.

    M2C4-25

    Investimento 3.4 - Bonifica del "suolo dei siti orfani"

    Obiettivo

    Riqualificazione dei siti orfani

    N/A

    Percentuale

    0

    70

    T1

    2026

    Riqualificare almeno il 70 % della superficie del "suolo dei siti orfani" al fine di ridurre l'occupazione del terreno e migliorare la rigenerazione urbana

    M2C4-26

    Investimento 3.5 - Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

    Obiettivo

    Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

    N/A

    Numero

    0

    22

    T2

    2025

    Completare almeno 22 interventi su larga scala per il ripristino e la tutela dei fondali e degli habitat marini e dei sistemi di osservazione delle coste.

    M2C4-27

    Riforma 4.1. Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico

    Traguardo

    Entrata in vigore della semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Indicazione nel testo del o dei pertinenti atti legislativi della data di entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2022

    La normativa riveduta deve rafforzare la governance e semplificare la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico. Il nuovo quadro giuridico dovrebbe, come minimo:

    fare del piano nazionale per gli interventi nel settore idrico lo strumento finanziario principale per gli investimenti nel settore idrico;

    consultare e coinvolgere attivamente l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, in qualsiasi modifica o aggiornamento del piano;

    fornire sostegno e misure di accompagnamento agli organismi esecutivi che non sono in grado di effettuare investimenti relativi agli appalti primari entro i termini previsti;

    semplificare le procedure di rendicontazione e monitoraggio degli investimenti finanziati nel settore idrico.

    M2C4-28

    Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Numero

    0

    2 000 000 000

    T3

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per un totale di 2 000 000 000 di EUR per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico.

    Gli appalti devono riguardare:

    -la sicurezza dell'approvvigionamento idrico di importanti aree urbane;

    -lavori strutturali per aumentare la sicurezza e la resilienza della rete, compreso l'adattamento ai cambiamenti climatici (escluse le dighe);

    -l'aumento della capacità di trasporto dell'acqua.

    I criteri di selezione devono garantire che l'investimento contribuisca appieno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici con un coefficiente per il calcolo del sostegno pari al 40 %, conformemente all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 sul dispositivo per la ripresa e la resilienza.

    M2C4-28 bis

    Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Notifica dell'aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Numero

    2 000 000 000

    2 500 000 000

    T4

    2024

    Notifica dell'aggiudicazione degli appalti pubblici per un totale di ulteriori 500 000 000 di EUR per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico.

    Gli appalti devono riguardare:

    -la sicurezza dell'approvvigionamento idrico di importanti aree urbane;

    -lavori strutturali per aumentare la sicurezza e la resilienza della rete, compreso l'adattamento ai cambiamenti climatici (escluse le dighe);

    -l'aumento della capacità di trasporto dell'acqua.

    I criteri di selezione devono garantire che l'investimento contribuisca appieno agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici con un coefficiente per il calcolo del sostegno pari al 40 %, conformemente all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 sul dispositivo per la ripresa e la resilienza.

    M2C4-29

    Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Obiettivo

    Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    N/A

    Numero

    0

    25

    T1

    2026

    Aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento idrico e la resilienza dell'infrastruttura idrica in almeno 25 sistemi idrici complessi

    M2C4-30

    Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti per un totale di 900 000 000 di EUR per interventi finalizzati all'ammodernamento e all'efficienza delle reti di distribuzione idrica.

    Gli appalti devono riguardare:

    -interventi volti a ridurre le perdite nelle reti per l'acqua potabile;

    -incremento della resilienza dei sistemi idrici ai cambiamenti climatici;

    -rafforzamento della digitalizzazione delle reti per una gestione ottimale delle risorse idriche, ridurre gli sprechi e limitare le inefficienze.

    M2C4-31

    Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    Obiettivo

    Interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti T1

    N/A

    Numero

    0

    14 000

    T4

    2024

    Costruire almeno altri 14 000 chilometri di rete idrica a livello distrettuale

    M2C4-32

    Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    Obiettivo

    Interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti T2

    N/A

    Numero

    14 000

    45 000

    T1

    2026

    Costruire almeno altri 45 000 chilometri di rete idrica a livello distrettuale

    M2C4-33

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per un totale di 880 000 000 di EUR per gli interventi sulle reti e i sistemi irrigui e sul relativo sistema di digitalizzazione e monitoraggio.

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per un totale di 880 000 000 di EUR per ottemperare agli obiettivi finali delle misure, per gli interventi sulle reti e i sistemi irrigui e sul relativo sistema di digitalizzazione e monitoraggio.

    Gli appalti devono riguardare:

    -incoraggiare la misurazione e il monitoraggio degli usi sia sulle reti collettive (mediante l'installazione di contatori e sistemi di controllo da remoto), compresa la transizione dall'autoapprovvigionamento ad usi collettivi quale prerequisito per completare l'introduzione di una politica di tariffazione dell'acqua basata sui volumi idrici per un uso efficiente delle risorse idriche in agricoltura e di conseguenza stimolare la riduzione del prelievo illecito di acqua nelle zone rurali;

     

    -gli investimenti nell'irrigazione dovrebbero mirare a rendere più efficiente l'irrigazione esistente, anche se il corpo idrico interessato è in buono stato.

     

    Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo"

    (2021/C58/01). In particolare, per ciascun sotto-investimento, prima, durante e dopo l'inizio dei lavori di costruzione deve essere garantita la piena conformità alle disposizioni del diritto dell'UE, segnatamente la direttiva quadro sulle acque.

     

    Se del caso in base alla normativa nazionale, gli interventi sono anche soggetti a una valutazione dell'impatto ambientale (VIA) a norma della direttiva 2011/92/UE, nonché alle valutazioni pertinenti nel contesto della direttiva 2000/60/CE e della direttiva 92/43/CEE, compresa l'attuazione delle misure di mitigazione necessarie.

    M2C4-34

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Obiettivo

    Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

    N/A

    Percentuale

    24

    26

    T4

    2024

    Portare almeno al 26 % la percentuale di fonti di prelievo dotate di contatori.

    Nel loro complesso gli interventi in materia di efficienza della rete comprendono anche l'installazione di:

    -150 contatori di terzo livello;

    -7 500 contatori di quarto livello;

    -digitalizzazione e miglioramenti della rete.

    M2C4-34 bis

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Obiettivo

    Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

    N/A

    Percentuale

    26

    29

    T2

    2026

    Portare almeno al 29 % la percentuale di fonti di prelievo dotate di contatori.

    Nel loro complesso gli interventi in materia di efficienza della rete comprendono anche l'installazione di:

    -500 contatori di terzo livello;

    -20 000 contatori di quarto livello;

    -digitalizzazione e miglioramenti della rete.

    M2C4-35

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Obiettivo

    Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

    N/A

    Percentuale

    8

    12

    T4

    2024

    Almeno il 12 % della superficie irrigua deve beneficiare di un uso efficiente delle risorse irrigue.

    M2C4-35 bis

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Obiettivo

    Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T2

    N/A

    Percentuale

    12

    24

    T1

    2026

    Almeno il 24 % della superficie irrigua che beneficia di un uso efficiente delle risorse irrigue.

    M2C4-36

    Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per le reti fognarie e la depurazione

    Notifica di (tutti gli) appalti pubblici per le reti fognarie e la depurazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Pubblicazione del decreto di ammissione con aggiudicazione (assegnazione) dei finanziamenti alle proposte di progetti.

    Gli interventi devono:

    -rendere più efficace la depurazione delle acque reflue scaricate nelle acque marine e interne, anche attraverso il ricorso all'innovazione tecnologica;

    -trasformare, ove possibile, alcuni impianti di depurazione in "fabbriche verdi" che riutilizzino le acque reflue depurate a fini irrigui e industriali.

    Questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). In particolare, l'incenerimento dei fanghi non è ammissibile.

    M2C4-37

    Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

    Obiettivo

    Interventi per le reti fognarie e la depurazione T1

    N/A

    Numero

    0

    500 000

    T4

    2024

    Ridurre di almeno 500 000 il numero di abitanti equivalenti residenti in agglomerati non conformi alla direttiva 91/271/CEE del Consiglio a causa dell'inadeguatezza della raccolta e del trattamento delle acque reflue urbane

    M2C4-38

    Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

    Obiettivo

    Interventi per le reti fognarie e la depurazione T2

    N/A

    Numero

    500 000

    2 250 000

    T1

    2026

    Ridurre di almeno 2 250 000 il numero di abitanti equivalenti residenti in agglomerati non conformi alla direttiva 91/271/CEE del Consiglio a causa dell'inadeguatezza della raccolta e del trattamento delle acque reflue urbane

    H. MISSIONE 3 COMPONENTE 1 - Infrastrutture per una mobilità sostenibile

    H.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    N/A

    H.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    N/A

    H.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Gli investimenti in questa componente sostengono la realizzazione dell'infrastruttura ferroviaria (alta velocità, trasporto merci, ferrovie regionali, sistema europeo di gestione del traffico ferroviario). Sono accompagnati da riforme volte ad accelerare gli investimenti nell'infrastruttura ferroviaria e a migliorare la qualità dell'infrastruttura stradale. La componente della riforma del contesto imprenditoriale contiene una misura che incentiva ulteriormente le regioni a indire gare d'appalto per i contratti regionali di servizio pubblico ferroviario. Questa componente contiene misure intese a sviluppare l'uso dell'idrogeno nelle ferrovie.

    Questa componente contribuisce a rispondere alla raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3, che esortava l'Italia a "incentrare la politica economica in materia di investimenti [...] sulla qualità delle infrastrutture tenendo conto delle disparità regionali", e alla raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3, in cui si invitava ad "anticipare i progetti di investimento pubblico maturi" e a "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali".

    Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    Riforma 1.1 - Accelerazione dell'iter di approvazione del contratto tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), che gestisce l'infrastruttura ferroviaria

    La riforma consiste nell'eliminare l'obbligo per le commissioni parlamentari di esprimere un parere sull'elenco degli investimenti dei Contratti di Programma (CdP) del gestore dell'infrastruttura ferroviaria, Rete Ferroviaria Italiana. Le commissioni parlamentari devono esprimere un parere sul programma strategico degli investimenti.

    Riforma 1.2 – Accelerazione dell'iter di approvazione dei progetti ferroviari

    La riforma consiste nell'adottare una legislazione che consenta di anticipare la localizzazione dell'opera al momento del "progetto di fattibilità tecnica economica" (PFTE), anziché attendere la fase definitiva di progettazione del progetto. Le ulteriori autorizzazioni, che non possono essere acquisite sul PFTE, potranno essere acquisite nelle ulteriori fasi di progettazione, senza indizione della "Conferenza dei Servizi", in deroga alla legge n. 241/1990. Tali modifiche ridurranno il tempo dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi.

    Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

    L'investimento consiste nella costruzione di 119 km di infrastruttura ferroviaria ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania.

    Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

    Ci si attende che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    Investimento 1.2 - Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

    L'investimento consiste nella costruzione di 165 km di infrastruttura ferroviaria ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova e Liguria-Alpi. Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

    Ci si aspetta che questa misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), e ai traguardi e agli obiettivi che devono essere conseguiti dall'Italia.

    Il segmento Rho-Parabiago sarà subordinato all'esito positivo della valutazione di impatto ambientale, pienamente e sostanzialmente conforme ai criteri giuridici, comprendente integralmente tutti i risultati e tutte le condizioni di valutazione dell'impatto ambientale, qualora ciò sia necessario per il conseguimento della conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). La valutazione di impatto ambientale è pubblicata e portata a termine conformemente alla direttiva 2011/92/UE, nonché alle pertinenti valutazioni nel contesto delle direttive 2000/60/CE e 92/43/CEE, compresa l'attuazione delle necessarie misure di mitigazione. Tutte le misure ritenute necessarie, nel quadro della valutazione di impatto ambientale, per garantire la conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) devono essere integrate nel progetto e attuate nelle fasi di costruzione, utilizzo e dismissione dell'infrastruttura.

    Investimento 1.3 - Connessioni diagonali

    L'investimento consiste nella costruzione di 27 km di infrastruttura ferroviaria ad alta velocità, sia per i passeggeri che per le merci, sulle linee Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia. Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

    Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

    L'investimento consiste nell'equipaggiare 2 785 km di ferrovia del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS), conformemente al piano europeo di implementazione dell'ERTMS.

    Investimento 1.5 - Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

    L'investimento consiste nel miglioramento di almeno 1 280 km di tratte ferroviarie riguardanti 12 nodi metropolitani e i collegamenti nazionali chiave (Liguria-Alpi, Bologna-Venezia-Trieste/Udine, Bologna-Milano, Bologna-Verona-Brennero, collegamento tirrenico centro-settentrionale, collegamento Adriatico-Ionio, nodi metropolitani e linee regionali, terminali merci). Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

    Investimento 1.6 - Potenziamento delle linee regionali - Miglioramento delle ferrovie regionali (gestione RFI)

    L'investimento consiste nel miglioramento di 646 km di linee regionali la cui proprietà è stata trasferita o sarà trasferita gradualmente a Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

    Sono previsti interventi sulle seguenti linee:

    -Piemonte: adeguamento e ammodernamento della Torino Cerese-Canavesana: miglioramento della regolarità dei flussi di traffico.

    -Friuli-Venezia Giulia: FUC: opere infrastrutturali e tecnologiche sulla linea Udine-Cividale: miglioramento della regolarità dei flussi di traffico.

    -Umbria: Ferrovia Centrale Umbra (FCU): interventi infrastrutturali e tecnologici.

    -Campania (EAV): potenziamento e ammodernamento della linea Cancello-Benevento: miglioramento delle norme di sicurezza per l'esercizio ferroviario.

    -Puglia: linea Bari-Bitritto: miglioramento infrastrutturale: conformità alle norme tecniche/regolamentari dell'infrastruttura ferroviaria nazionale. Ferrovie del Sud Est (FSE): miglioramento infrastrutturale della linea Bari-Taranto: l'intervento consentirà l'adeguamento alle norme di prestazione di RFI e alle specifiche tecniche di interoperabilità. FSE: completamento delle apparecchiature SCMT/ERTMS sulla rete: miglioramento delle prestazioni del traffico, ottimizzazione della capacità, miglioramento delle norme di sicurezza. FSE: realizzazione di hub intermodali e riqualificazione di 20 stazioni: l'intervento punta a migliorare l'accessibilità delle stazioni e a creare aree di interscambio fra treno e autobus, automobile e bicicletta.

    -Calabria: linea Rosarno-San Ferdinando: adeguamento delle attrezzature della linea Rosarno-San Ferdinando per il collegamento con Gioia Tauro.

    Investimento 1.7 - Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

    L'investimento consiste nel potenziamento, nell'elettrificazione e nell'aumento della resilienza di 650 km di infrastruttura ferroviaria nel Sud del paese. I contratti di questo investimento riguarderanno, tra l'altro, i collegamenti per l'aeroporto di Olbia e il porto di Augusta, il raddoppio della linea Decimomannu-Villamassargia, la riqualificazione del collegamento Potenza-Foggia e il collegamento intermodale di Brindisi. Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

    Investimento 1.8 - Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da Rete Ferroviaria Italiana (RFI) nel Sud)

    L'investimento consiste nella riqualificazione di 38 stazioni ferroviarie e nel miglioramento della loro accessibilità, conformemente al regolamento (UE) n. 1300/2014 della Commissione e ai regolamenti dell'UE in materia di sicurezza ferroviaria. Per la valutazione e l'autorizzazione di ciascun progetto o investimento in tale ambito devono essere rispettate tutte le norme e le procedure di cui all'articolo 6, paragrafi 3 e 4, della direttiva 92/43/CEE e seguite le linee guida nazionali per la valutazione d'impatto pubblicate nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 303 del 28 dicembre 2019.

    Investimento 1.9 - Collegamenti interregionali

    L'investimento consiste nell'accelerare gli interventi su 221 km delle seguenti linee:

    ·Milano-Genova

    ·Palermo-Catania (linea storica)

    ·Battipaglia-Potenza

    ·Orte-Falconara.

    L'investimento è volto a migliorare le prestazioni delle attuali infrastrutture attraverso interventi che potrebbero includere:

    ·modifiche ai PRG (piani regolatori generali) delle stazioni;

    ·ERTMS;

    ·configurazione e/o modifica del sistema di controllo del traffico, ad esempio ACC (apparato centrale computerizzato) e ACCM (apparato centrale a calcolatore multistazione);

    ·altri miglioramenti delle infrastrutture fisiche che potrebbero includere la piattaforma di posa, le attrezzature e altri interventi connessi alle infrastrutture.

    Riforma 2.1 - Attuazione delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

    La riforma consiste nell'attuazione di linee guida per la classificazione e la gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti. L'attuazione delle linee guida consentirà l'applicazione di norme e metodologie comuni all'intera rete viaria nazionale.

    Riforma 2.2 – Trasferimento della titolarità di ponti e viadotti delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello

    La riforma prevede il trasferimento della titolarità di ponti, viadotti e cavalcavia dalle strade di secondo livello a quelle di primo livello (autostrade e strade statali). Ciò consentirà un aumento della sicurezza complessiva della rete viaria, in quanto la manutenzione di ponti, viadotti e cavalcavia sarà di competenza dell'ANAS e/o delle concessionarie autostradali, che dispongono di maggiori capacità di pianificazione e manutenzione rispetto a singoli comuni o singole province.

    H.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M3C1-1

    Riforma 1.1 - Accelerazione dell'iter di approvazione del contratto tra MIMS e RFI

    Traguardo

    Entrata in vigore di una modifica legislativa sull'iter di approvazione dei Contratti di Programma (CdP)

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della modifica legislativa sull'iter di approvazione dei Contratti di Programma

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La modifica legislativa riduce i tempi per l'iter di approvazione dei Contratti di Programma (CdP) del gestore dell'infrastruttura ferroviaria Rete Ferroviaria Italiana.

    M3C1-2

    Riforma 1.2 – Accelerazione dell'iter di approvazione dei progetti ferroviari

    Traguardo

    Entrata in vigore di una modifica normativa che riduca la durata dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi.

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della modifica normativa che riduce la durata dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi.

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La modifica normativa ridurrà la durata dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi.

    M3C1-3

    Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

    Traguardo

    Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania nel pieno rispetto delle norme in materia di appalti pubblici

    Gli appalti devono fare riferimento alle seguenti tratte di tali linee:

    linea Napoli-Bari: Orsara-Bovino;

    linea Palermo-Catania: Catenanuova-Dittaino e Dittaino-Enna.

    M3C1-4

    Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

    Traguardo

    Aggiudicazione dell'appalto per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulla linea Salerno-Reggio Calabria

    Notifica dell'aggiudicazione dell'appalto multidisciplinare per la costruzione di un'infrastruttura ferroviaria ad alta velocità sulla linea Salerno-Reggio Calabria

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione dell'appalto multidisciplinare per la costruzione di un'infrastruttura ferroviaria ad alta velocità sulla linea Salerno-Reggio Calabria

    Gli appalti devono fare riferimento alle seguenti tratte di tale linea: Battipaglia-Romagnano

    M3C1-6

    Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

    Obiettivo

    Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania

    N/A

    Numero

    37

    119

    T2

    2026

    119 km di ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania costruiti, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

    La ripartizione indicativa è la seguente:

    linea Napoli-Bari 49 km, 

    di cui:

    Frasso-Telese 11 km

    Telese-Vitulano 19 km

    Apice-Hirpinia 19 km

    linea Salerno-Reggio Calabria 33 km, di cui:

    Battipaglia-Romagnano 33 km

    linea Palermo-Catania 37 km, di cui:

    Catenanuova-Dittaino 22 km

    Dittaino-Enna 15 km

    M3C1-23

    Investimento 1.9 -

    Collegamenti interregionali

    Obiettivo

    Investimento 1.9 -

    Collegamenti interregionali

    N/A

    Numero

    0

    70

    T4

    2025

    70 km di collegamenti interregionali resi più veloci

    Le linee da riqualificare sono tra le seguenti:

    Milano-Genova

    Palermo-Catania (linea storica)

    Battipaglia-Potenza

    Orte-Falconara

    M3C1-24

    Investimento 1.9 -

    Collegamenti interregionali

    Obiettivo

    Investimento 1.9 -

    Collegamenti interregionali

    N/A

    Numero

    70

    221

    T2

    2026

    221 km di collegamenti interregionali resi più veloci in totale.

    Le linee da riqualificare sono:

    Milano-Genova (70 km)

    Palermo-Catania (linea storica) (84 km)

    Battipaglia-Potenza (60 km)

    Orte-Falconara (7 km)

    M3C1-9

    Investimento 1.2 - Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

    Obiettivo

    Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Liguria-Alpi.

    N/A

    Numero

    0

    165

    T2

    2026

    165 km di ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova e Liguria-Alpi costruiti, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

    I 165 km devono essere costruiti nelle seguenti tratte:

    Brescia-Verona 48 km

    Verona-bivio-Vicenza 44 km

    nodo di Genova e terzo valico dei Giovi 53 km

    Rho-Parabiago 9 km

    Pavia-Milano Rogoredo 11 km

    M3C1-10

    Investimento 1.3 - Connessioni diagonali

    Traguardo

    Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per la costruzione dei collegamenti sulle linee Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

    Notifica dell'aggiudicazione dell'appalto multidisciplinare per la costruzione di un'infrastruttura ferroviaria ad alta velocità sulle linee Orte-Falconara and Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2024

    Notifica dell'aggiudicazione dell'appalto multidisciplinare per la costruzione di collegamenti sulle linee Orte-Falconara and Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

    Il contratto o i contratti devono fare riferimento alle seguenti linee:

    Orte-Falconara

    Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

    M3C1-11

    Investimento 1.3 - Connessioni diagonali

    Obiettivo

    Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

    N/A

    Numero

    0

    27

    T2

    2026

    27 km di ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia costruiti, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

    La ripartizione dei 27 km deve essere la seguente:

    Orte-Falconara: 13 km

    Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia: 14 km

    M3C1-12

    Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

    Traguardo

    Aggiudicazione degli appalti per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

    M3C1-13

    Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

    Obiettivo

    1 400 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

    N/A

    Numero

    0

    1 400

    T2

    2025

    1 400 km di infrastruttura ferroviaria dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, conformemente al piano europeo di implementazione dell'ERTMS, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa

    M3C1-14

    Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

    Obiettivo

    2785 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

    N/A

    Numero

    1 400

    2 785

    T2

    2026

    2 785 km di infrastruttura ferroviaria dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, conformemente al piano europeo di implementazione dell'ERTMS, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa

    M3C1-15

    Investimento 1.5 - Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

    Obiettivo

    700 km di tratte di linee riqualificate costruite su nodi ferroviari metropolitani e collegamenti nazionali chiave

    N/A

    Numero

    0

    700

    T4

    2024

    Almeno 700 km di tratte di linee riqualificate costruite su nodi metropolitani e collegamenti nazionali chiave, pronti per la fase di autorizzazione e operativa.

    M3C1-16

    Investimento 1.5 - Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

    Obiettivo

    1 280 km di tratte di linee riqualificate costruite su nodi ferroviari metropolitani e collegamenti nazionali chiave

    N/A

    Numero

    700

    1 280

    T2

    2026

    Almeno 1 280 km di tratte di linee riqualificate/migliorate costruite su nodi metropolitani e collegamenti nazionali chiave, pronti per la fase di autorizzazione e operativa.

    M3C1-17

    Investimento 1.7 - Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

    Obiettivo

    150 km di lavori completati di potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

    N/A

    Numero

    0

    150

    T4

    2023

    Completamento di lavori per almeno 150 km, relativi all'ammodernamento, all'elettrificazione e all'aumento della resilienza delle ferrovie del Sud, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

    I 150 km si riferiscono alle seguenti linee:

    Regione Molise

    -Roma-Venafro-Campobasso-Termoli;

    Regione Puglia

    -Pescara-Foggia;

    -Potenza-Foggia;

    -Collegamenti Brindisi

    -Collegamenti Taranto

    Regione Calabria

    -Ionica Sibari-Catanzaro Lido-Lamezia Terme

    Regione Basilicata

    -Ferrandina-Matera

    Regione Campania

    -Salerno Arechi-Aeroporto Pontecagnano

    Regione Sicilia

    -Palermo-Agrigento-Porto Empedocle

    -Collegamento al porto di Augusta

    -Collegamento con l'aeroporto di Trapani Birgi

    Regione Sardegna

    -Collegamento ferroviario con l'aeroporto di Olbia

    -Raddoppio Decimomannu-Villamassargia

    M3C1-17 bis

    Investimento 1.7 - Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

    Obiettivo

    650 km di lavori completati di potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

    N/A

    Numero

    150

    650

    T2

    2026

    Completamento di lavori per almeno 650 km, relativi all'ammodernamento, all'elettrificazione e all'aumento della resilienza delle ferrovie del Sud, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa.

    Gli interventi devono fare riferimento alle seguenti linee:

    Regione Molise

    -Roma-Venafro-Campobasso-Termoli;

    Regione Puglia

    -Pescara-Foggia;

    -Potenza-Foggia;

    -Collegamenti Brindisi

    -Collegamenti Taranto

    Regione Calabria

    -Ionica Sibari-Catanzaro Lido-Lamezia Terme

    Regione Basilicata

    -Ferrandina-Matera

    Regione Campania

    -Salerno Arechi-Aeroporto Pontecagnano

    Regione Sicilia

    -Agrigento-Porto Empedocle

    -Collegamento al porto di Augusta

    -Collegamento con l'aeroporto di Trapani Birgi

    Regione Sardegna

    -Collegamento ferroviario con l'aeroporto di Olbia

    -Raddoppio Decimomannu-Villamassargia

    M3C1-18

    Investimento 1.6 - Potenziamento delle linee regionali - Miglioramento delle ferrovie regionali (gestione RFI)

    Obiettivo

    Linee regionali riqualificate, pronte per le fasi di autorizzazione e operativa

    N/A

    Numero

    0

    646

    T2

    2026

    646 km di linee regionali riqualificate, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa

    M3C1-19

    Investimento 1.8 - Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da RFI nel Sud)

    Obiettivo

    Stazioni ferroviarie riqualificate e accessibili

    N/A

    Numero

    0

    10

    T4

    2024

    10 stazioni ferroviarie sono riqualificate e rese più accessibili conformemente al regolamento (UE) n. 1300/2014 della Commissione e ai regolamenti dell'UE in materia di sicurezza ferroviaria.

    M3C1-20

    Investimento 1.8 - Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da RFI nel Sud)

    Obiettivo

    Stazioni ferroviarie riqualificate e accessibili

    N/A

    Numero

    10

    38

    T2

    2026

    38 stazioni ferroviarie sono riqualificate e rese più accessibili conformemente al regolamento (UE) n. 1300/2014 della Commissione e ai regolamenti dell'UE in materia di sicurezza ferroviaria

    M3C1-21

    Riforma 2.1 - Attuazione del recente "Decreto Semplificazioni" (convertito nella legge 11 settembre 2020, n. 120) mediante l'emanazione di un decreto relativo all'attuazione di "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

    Traguardo

    Entrata in vigore delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

    Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore del decreto di attuazione delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Le Linee guida stabiliranno norme e metodologie comuni all'intera rete viaria nazionale per la classificazione e la gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti.

    M3C1-22

    Riforma 2.2 – Trasferimento della titolarità di ponti e viadotti delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello

    Traguardo

    Trasferimento della titolarità delle opere d'arte (ponti, viadotti e cavalcavia) delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello (autostrade e principali strade nazionali)

    Disposizione nell'atto giuridico pertinente relativa all'entrata in vigore del trasferimento della titolarità di ponti, viadotti e cavalcavia dalle strade di secondo livello a quelle di primo livello (autostrade e principali strade nazionali)

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il trasferimento della titolarità delle opere d'arte dovrà avvenire entro sei mesi dall'entrata in vigore della legge 11 settembre 2020, n. 120. Ci si attende che sia eseguito secondo le norme del Codice della Strada (decreto legislativo n. 285 del 1992) e dei relativi regolamenti (DPR 495/92), che impongono disposizioni in materia di trasferimento di titolarità tra enti proprietari di strade.

    I. MISSIONE 3 COMPONENTE 2 - Intermodalità e logistica integrata

    Questa componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza punta a rendere i porti italiani più efficienti e competitivi, più efficienti sotto il profilo energetico e meglio integrati nella catena logistica. Mira inoltre alla digitalizzazione del sistema di gestione del traffico aereo.

    A tale fine prevede, da un lato, importanti riforme per semplificare i processi, aggiornare la pianificazione portuale e rendere più competitive le concessioni nei porti italiani, e dall'altro investimenti finalizzati a realizzare l'intermodalità con le grandi linee di comunicazione europee, sviluppando collegamenti con i traffici oceanici e con quelli intermediterranei, aumentando la dinamicità e la competitività del sistema portuale italiano, in un'ottica di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. Ci si attende che gli investimenti connessi a questa componente determinino un notevole aumento dei volumi di passeggeri e merci nei porti italiani, con un effetto positivo di stimolo delle attività economiche nelle rispettive aree e dell'economia nazionale nel suo complesso.

    Questa componente riguarda d'altro canto anche la digitalizzazione dei sistemi logistici, compresi i sistemi aeroportuali. L'obiettivo è rendere questi settori più competitivi utilizzando soluzioni tecnologiche innovative per migliorare l'efficienza dei sistemi e ridurne l'impatto ambientale.

    Questa componente risponde alla raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3, che esortava l'Italia a "incentrare la politica economica in materia di investimenti sulla qualità delle infrastrutture", e alla raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3, in cui si invitava a "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell'energia, su ricerca e innovazione, sul trasporto pubblico sostenibile, sulla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche e su un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali".

    Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    I.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Riforma 1.1 – Semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

    Questa misura prevede l'aggiornamento della pianificazione portuale per garantire una visione strategica del sistema portuale italiano. La riforma disciplinerà come minimo i) gli obiettivi di sviluppo delle autorità del sistema portuale; ii) le aree individuate e delineate per le funzioni strettamente portuali e retroportuali; iii) i collegamenti infrastrutturali stradali e ferroviari dell'ultimo miglio con i porti; iv) i criteri seguiti per individuare i contenuti della pianificazione e v) l'identificazione inequivocabile degli orientamenti, delle norme e delle procedure per la preparazione dei piani regolatori portuali.

    Riforma 1.2 – Aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali

    L'obiettivo di questa misura è quello di definire le condizioni relative alla durata della concessione, i poteri di vigilanza e controllo delle autorità concedenti, le modalità di rinnovo, il trasferimento degli impianti al nuovo concessionario al termine della concessione e l'individuazione dei limiti minimi dei canoni a carico dei concessionari.

    Riforma 1.3 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing nei porti italiani

    Ci si aspetta che questa misura permetta di semplificare e ridurre la procedura di autorizzazione relativa alla costruzione degli impianti della rete nazionale di trasmissione dell'energia elettrica per alimentare i sistemi di distribuzione per la fornitura di elettricità alle navi (cold ironing).

    Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti formulerà una proposta per snellire il processo di autorizzazione. In particolare, si propone di far valutare i progetti di cold ironing dagli uffici territoriali che riferiscono al Ministero dello Sviluppo Economico, i quali potrebbero, in tempi più brevi, studiare i progetti e, di conseguenza, autorizzarli. Inoltre, in termini di regolamentazione, è previsto un intervento normativo per individuare un processo unico di autorizzazione per i progetti che comportano una tensione superiore a 132 kV e per il resto, al fine di sfruttare le sinergie di processo.

    Riforma 2.1 - Attuazione di uno "Sportello Unico Doganale"

    L'obiettivo è creare un apposito portale per lo Sportello Unico dei Controlli, che permetterà l'interoperabilità con le banche dati nazionali e il coordinamento delle attività di controllo da parte delle dogane.

    Investimento 2.1 - Digitalizzazione della catena logistica

    Ci si attende che questo investimento rafforzi la competitività logistica nazionale grazie alla realizzazione di un sistema digitale interoperabile tra attori pubblici e privati per il trasporto merci e la logistica, in grado di semplificare procedure, processi e controlli puntando sulla de-materializzazione dei documenti e sullo scambio di dati e informazioni.

    Investimento 2.2 - Digitalizzazione della gestione del traffico aereo

    Questo investimento punta al potenziamento digitale del settore, che riguarderà sia lo sviluppo di nuovi strumenti di digitalizzazione dell'informazione aeronautica che la realizzazione di piattaforme e servizi di aerei senza equipaggio.

    I progetti riguarderanno lo sviluppo e la connettività del sistema di gestione del traffico senza equipaggio (Unmanned Traffic Management System, UTMS), la digitalizzazione delle informazioni aeronautiche e la definizione di un nuovo modello di manutenzione.

    Investimento 2.3 - Cold ironing 

    L'investimento consiste nella realizzazione di una rete per la fornitura di energia elettrica nell'area portuale (banchine) e della relativa infrastruttura di connessione alla rete nazionale di trasmissione. In linea con il regolamento sull'infrastruttura per i combustibili alternativi, la fornitura di elettricità da terra consente anche la ricarica delle navi elettriche. 

    I.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M3C2-1

    Riforma 1.1 – Semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

    Traguardo

    Entrata in vigore delle modifiche legislative connesse alla semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

    Disposizione nell'atto o negli atti giuridici che indica l'entrata in vigore delle modifiche legislative connesse alla semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Il quadro legislativo riveduto deve stabilire che:

    - tutte le autorità portuali devono adottare i loro documenti di pianificazione strategica di sistema (DPSS) e i loro piani regolatori portuali (PRP) tenendo pienamente conto della riforma del 2016 dei sistemi portuali italiani, approvata con decreto legislativo 4 agosto 2016, n. 169.

    Il DPSS deve disciplinare almeno i seguenti elementi:

    - gli obiettivi di sviluppo delle autorità di sistema portuale;

    - le aree individuate e delineate, destinate esclusivamente alle funzioni di porto e di retroporto;

    - i collegamenti infrastrutturali stradali e ferroviari dell'ultimo miglio con i porti;

    - i criteri seguiti per individuare i contenuti della pianificazione;

    - individuare in modo univoco gli orientamenti, le norme e le procedure per l'elaborazione dei piani regolatori portuali.

    M3C2-2

    Riforma 1.2 – Aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali

    Traguardo

    Entrata in vigore del regolamento relativo alle concessioni portuali

    Disposizione nel regolamento che indica l'entrata in vigore del regolamento relativo alle concessioni portuali

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Il nuovo regolamento deve definire le condizioni quadro per l'aggiudicazione delle concessioni nei porti. Il regolamento deve definire come minimo:

    - le condizioni relative alla durata della concessione;

    - i poteri di supervisione e controllo delle autorità che rilasciano la concessione;

    - le modalità di rinnovo;

    - il trasferimento degli impianti al nuovo concessionario al termine della concessione;

    - i limiti dei canoni minimi a carico dei licenziatari.

    M3C2-3 

    Riforma 2.1 - Attuazione di uno "Sportello Unico Doganale" 

    Traguardo 

    Entrata in vigore del decreto riguardante lo Sportello Unico Doganale

    Sportello Unico Doganale 

    Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore del decreto riguardante lo Sportello Unico Doganale 

    N/A 

    N/A 

    N/A 

    T4 

    2021 

    Il decreto deve definire i metodi e le specifiche dello Sportello Unico Doganale in conformità al regolamento (UE) n. 1239/2019 relativo all'attuazione dell'interfaccia unica marittima europea e al regolamento (UE) 2020/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2020, relativo alle informazioni elettroniche sul trasporto merci (eFTI). 

    M3C2-4

    Riforma 1.3 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

    Traguardo

    Entrata in vigore della semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

    Disposizione giuridica indicante l'entrata in vigore della semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Razionalizzare l'iter di autorizzazione per ridurne la durata a un massimo di 12 mesi per la costruzione di infrastrutture di trasporto dell'energia volte a fornire elettricità da terra alle navi durante la fase di ormeggio (in caso di interventi non soggetti a valutazione ambientale)

    M3C2-5

    Investimento 2.1 - Digitalizzazione della catena logistica

    Obiettivo

    Digitalizzazione della catena logistica

    N/A

    Percentuale

    0

    70

    T2

    2024

    Almeno il 70 % delle autorità di sistema portuale devono essere dotate di sistemi standard per gli operatori portuali, interoperabili con le pubbliche amministrazioni interessate, conformi al regolamento (UE) n. 1056/2020 e compatibili con la nuova piattaforma logistica digitale nazionale (PLN).

    M3C2-6

    Investimento 2.2 - Digitalizzazione della gestione del traffico aereo

    Obiettivo

    Digitalizzazione della gestione del traffico aereo: entrata in funzione di nuovi strumenti

    Certificazioni del TOC, delle informazioni aeronautiche digitalizzate e dell'UTMS

    N/A

    N/A

    3

    T1

    2026

    Entrata in funzione dei 3 progetti seguenti:

    a) Centro operativo tecnico (TOC) e almeno due sistemi di gestione del traffico aereo

    b) Informazioni aeronautiche digitalizzate

    c) Sistema di gestione del traffico senza equipaggio e connettività (UTMS).

    M3C2-7 

    Investimento 2.3 - Cold ironing 

    Traguardo 

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici 

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la costruzione di almeno 15 impianti di cold ironing 

    N/A 

    N/A 

    N/A 

    T3 

    2024 

    Pubblicazione del bando di gara e aggiudicazione di tutti i contratti per la costruzione di almeno 15 impianti di cold ironing che forniscano energia elettrica in almeno 10 porti. 

    M3C2-12

    Investimento 9 - Cold ironing 

    Obiettivo 

    Entrata in funzione delle infrastrutture di cold ironing. 

     

    Numero 

    0 

    15 

    T1 

    2026 

    Entrata in funzione di almeno 15 infrastrutture di cold ironing che forniscano energia elettrica in almeno 10 porti. 

    I.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 1.1 - Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti

    L'obiettivo principale di questa misura è ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell'aria nelle città portuali attraverso interventi finalizzati all'efficienza energetica e alla promozione dell'uso dell'energia rinnovabile nei porti. L'obiettivo è contribuire alla riduzione delle emissioni annue totali di CO2 nell'area portuale interessata. I progetti devono essere selezionati tra quelli che le singole autorità di sistema portuale hanno indicato nei documenti di pianificazione energetica ambientale del sistema portuale (DEASP). Ci si attende inoltre che il programma "Porti verdi" consenta di ridurre in modo significativo altri inquinanti da combustione, che sono la causa principale del deterioramento della qualità dell'aria nelle città portuali. Questo investimento comprende l'acquisto di veicoli e imbarcazioni di servizio a emissioni zero o la trasformazione di veicoli e imbarcazioni di servizio a combustibile fossile in veicoli e imbarcazioni di servizio a emissioni zero.

    Riforma 2.2 - Istituzione di una piattaforma logistica digitale nazionale finalizzata alla digitalizzazione dei servizi di trasporto merci e/o passeggeri

    L'obiettivo della riforma è rendere i sistemi per gli operatori portuali delle singole autorità di sistema portuale interoperabili con la piattaforma logistica digitale nazionale.

    I.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M3C2-8

    Investimento 1.1 - Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti

    Obiettivo

    Porti verdi: appalto di opere

    N/A

    Numero

    0

    7

    T4

    2022

    Aggiudicazione di opere ad almeno sette autorità di sistema portuale. La procedura di selezione per l'aggiudicazione di opere deve prevedere quanto segue:

    a) criteri di ammissibilità che assicurino la conformità delle opere agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) e alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

    b) l'impegno a garantire che il contributo climatico dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 79 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF;

    c) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

    M3C2-9 

    Investimento 1.1 - Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti 

    Obiettivo 

    Porti verdi: completamento delle opere 

    Completamento delle opere 

    Numero

    0

    75

    T2 

    2026 

    Completamento di almeno 75 progetti per le autorità portuali. Almeno il 79 % dell'investimento totale sostenuto dall'RRF deve essere destinato ad attività a sostegno dell'obiettivo climatico secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241. 

    M3C2-10

    Riforma 2.2 - Istituzione di una piattaforma logistica digitale nazionale finalizzata alla digitalizzazione dei servizi di trasporto merci e/o passeggeri

    Traguardo

    Piattaforma logistica digitale nazionale

    Indicazione nell'atto giuridico della data di entrata in vigore dello stesso

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2024

    Entrata in vigore di un atto giuridico che garantisca l'interoperabilità dei sistemi per gli operatori portuali con la piattaforma nazionale per la logistica digitale.

    Inoltre, l'atto giuridico deve disporre che le autorità di sistema portuale siano dotate di sistemi standard per gli operatori portuali, interoperabili con le pubbliche amministrazioni interessate, conformi al regolamento (UE) n. 1056/2020 e compatibili con la piattaforma logistica digitale nazionale.

    MISSIONE 4 COMPONENTE 1 - Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido all'Università

    Questa componente del piano italiano di ripresa e resilienza prevede quattro settori di intervento: i) miglioramento qualitativo e ampliamento quantitativo dei servizi di istruzione e formazione: dagli asili nido all'università; ii) riforma della carriera degli insegnanti, in particolare per quanto riguarda i processi di reclutamento e di formazione, con l'obiettivo di migliorare le competenze del corpo docente e affrontare il problema delle asimmetrie territoriali tra domanda e offerta (mismatching territoriale); iii) ampliamento delle competenze e potenziamento delle infrastrutture per potenziare la didattica digitale e l'insegnamento delle discipline STEM (discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche, matematiche) e del multilinguismo, migliorando nel contempo gli edifici scolastici in termini di sicurezza ed efficienza energetica; iv) riforma delle classi di laurea, delle lauree abilitanti e dei dottorati (PhD) al fine di promuovere la ricerca applicata ed aumentare il numero di borse di dottorato.

    Le misure previste sotto questa componente mirano ad affrontare e superare le criticità del sistema di istruzione, formazione e ricerca italiano, con l'obiettivo di migliorare i risultati scolastici e l'occupabilità degli studenti italiani.

    Gli investimenti e le riforme previsti nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 in ordine alla necessità di "sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro attraverso una strategia globale, anche attraverso l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia di qualità" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 2), "migliorare i risultati scolastici, anche mediante adeguati investimenti mirati, e promuovere il miglioramento delle competenze, in particolare rafforzando le competenze digitali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 2), "favorire la ricerca e l'innovazione" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3), "rafforzare l'apprendimento a distanza e il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 2) e "concentrare gli investimenti su ricerca e innovazione" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3).

    J.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Investimento 1.1 - Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

    Il piano di investimento per la fascia 0-6 anni mira ad aumentare l'offerta di strutture per l'infanzia mediante la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido e scuole dell'infanzia, al fine di garantire un incremento dell'offerta educativa e delle fasce orarie disponibili per la fascia di età 0-6 anni, migliorando in tal modo la qualità dell'insegnamento. Ci si attende che la misura incoraggi la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e sostenga i prestatori di assistenza nel conciliare vita familiare e vita professionale.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 62 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 63 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 64 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 65 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 1.2 - Piano di estensione del tempo pieno

    La misura mira a finanziare l'estensione del tempo pieno scolastico per ampliare l'offerta formativa delle scuole e rendere le stesse aperte al territorio anche oltre l'orario scolastico. Con la misura si persegue la costruzione o la ristrutturazione degli spazi delle mense per almeno 1 000 edifici, al fine di consentire l'estensione del tempo scolastico. Ci si attende che l'estensione del tempo scuola abbia un impatto positivo sulla lotta all'abbandono scolastico.

    Investimento 1.3 - Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

    La misura mira a potenziare le infrastrutture per lo sport e favorire le attività sportive. Ci si attende che il potenziamento dell'attività sportiva possa contrastare la dispersione scolastica, favorire l'inclusione sociale e rafforzare le attitudini personali.

    L'investimento è inteso a potenziare le strutture sportive e le palestre annesse alle scuole al fine di garantire un aumento dell'offerta formativa e promuovere l'incremento del tempo scuola. Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 66 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 67 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 68 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 69 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 1.4 - Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

    La misura mira a garantire agli studenti un livello adeguato in termini di competenze di base, anche per mezzo dello sviluppo di un portale nazionale unico per la formazione online. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle scuole che hanno incontrato maggiori difficoltà in termini di performance, con interventi su misura in funzione delle esigenze degli studenti; in tali scuole il dirigente scolastico dovrà prevedere un intervento di supporto da parte di tutor esterni e, nei casi più critici, la disponibilità di almeno un'unità di personale supplementare per disciplina (italiano, matematica e inglese) e per un minimo di due anni. L'investimento è inteso a favorire la realizzazione di attività di tutoraggio per almeno 820 000 giovani a rischio di abbandono scolastico precoce e per i giovani che hanno già abbandonato la scuola. Si prevede il ricorso a una piattaforma online per attività di tutoraggio e formazione.

    Ci si attende che l'intervento promuova la parità di genere e contribuisca al superamento delle disuguaglianze, tra cui i divari territoriali, nell'accesso all'istruzione.

    Riforma 1.1 - Riforma degli istituti tecnici e professionali

    La riforma mira ad allineare i programmi di studio degli istituti tecnici e professionali alla domanda di competenze che proviene dal tessuto produttivo italiano, anche a livello locale. In particolare, la riforma orienta l'istruzione tecnica e professionale verso Industria 4.0, incardinandola nel contesto dell'innovazione digitale.

    Riforma 1.2 - Riforma del sistema ITS

    Questa riforma mira a rafforzare il sistema di formazione professionale terziaria attraverso la semplificazione della relativa governance al fine di aumentare il numero di istituti e di iscritti, con particolare attenzione al territorio.

    Ci si attende che la riforma risolva il problema delle asimmetrie (mismatch) tra domanda e offerta di lavoro.

    Investimento 1.5 - Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

    La misura integra la riforma 1.2 (Riforma del sistema ITS) per potenziare l'offerta degli enti di formazione professionale terziaria (ITS). Essa contribuisce all'incremento dell'offerta formativa degli enti di formazione professionale terziaria e all'aumento della partecipazione delle aziende ai processi educativi/formativi ai fini di un miglior collegamento con la rete imprenditoriale. Ci si attende inoltre che la misura riduca la disoccupazione giovanile colmando le asimmetrie esistenti tra domanda e offerta di lavoro a livello di competenze (skill mismatch).

    L'investimento incrementerà il numero degli studenti iscritti ai corsi ITS e potenzierà le strutture di laboratorio (introducendo tecnologie innovative 4.0), investendo nel contempo sulle competenze dei docenti. È prevista l'attivazione di una piattaforma digitale nazionale per le offerte di lavoro rivolte agli studenti in possesso di qualifiche professionali.

    Riforma 1.3 - Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico

    L'obiettivo della riforma è duplice:

    1)adeguamento del numero degli alunni per classe

    Il numero di insegnanti sarà fissato allo stesso livello dell'anno scolastico 2020/2021, a fronte del calo demografico e al fine di ridurre il numero degli alunni per classe e migliorare gradualmente il rapporto tra il numero degli alunni e il numero di insegnanti nei posti comuni. L'attuazione dell'intervento non è intesa ad aumentare il numero di edifici disponibili. Nell'ambito dell'iniziativa dovrà essere rivolta un'attenzione personalizzata ai singoli alunni, in particolare ai più vulnerabili e sicuramente agli alunni con disabilità. Ci si attende che il miglioramento del rapporto alunni/insegnanti favorisca la qualità dell'insegnamento e la disponibilità di risorse per gli edifici scolastici;

    2)revisione delle norme relative alle dimensioni degli edifici scolastici

    Come "parametro efficace" per individuare i plessi da accorpare ad altri istituti, facenti capo ad un unico dirigente scolastico, dovrà essere adottata la popolazione scolastica regionale, anziché la popolazione del singolo istituto come previsto dalla legislazione vigente.

    Riforma 1.4 - Riforma del sistema di orientamento

    La riforma mira a introdurre moduli di orientamento (almeno 30 ore annue) rivolti alle classi quarte e quinte della scuola secondaria di II grado. L'obiettivo principale è accompagnare gli studenti nella scelta consapevole di una prosecuzione del percorso di studi o di un'ulteriore formazione professionalizzante (ITS), propedeutica all'inserimento nel mondo del lavoro. La riforma prevede inoltre la realizzazione di una piattaforma digitale di orientamento relativa all'offerta formativa terziaria degli Atenei e degli Istituti di formazione professionale (ITS).

    Investimento 1.6 - Orientamento attivo nella transizione scuola-università

    La misura mira a facilitare e incoraggiare il passaggio dalla scuola secondaria superiore all'università e a ridurre il numero di abbandoni universitari, contribuendo in tal modo all'aumento del numero dei laureati. Ci si attende che l'investimento determini un innalzamento degli indicatori di successo (frequenza scolastica, miglioramento dei livelli di apprendimento, numero di studenti ammessi all'anno accademico successivo, ecc.) e una mitigazione dei divari di genere, entrambi in termini di occupazione e partecipazione all'istruzione superiore in tutti i campi.

    L'iniziativa prevede l'offerta di corsi a tutti gli studenti della scuola secondaria superiore per sostenerli nella scelta dell'istruzione terziaria, facilitando una miglior corrispondenza tra preparazione e percorso professionale e aiutandoli a orientarsi nella transizione scuola-università. Si dovranno prevedere lezioni impartite da docenti dell'istruzione superiore a studenti della scuola secondaria di secondo grado. La sostenibilità dovrà essere conseguita estendendo la formazione ai professori delle scuole superiori in modo che, a seguito di questo programma triennale, l'orientamento possa continuare a essere impartito da personale interno alle scuole superiori.

    Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

    L'obiettivo della misura è garantire la parità di accesso all'istruzione, agevolando l'accesso all'istruzione terziaria per gli studenti in difficoltà socioeconomiche e con un costo di opportunità relativamente elevato per gli studi avanzati a fronte di una transizione precoce verso il mercato del lavoro. In particolare, tale obiettivo dovrà essere conseguito aumentando il numero delle borse di studio previste per gli studenti universitari nell'ambito del sostegno del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

    Questa misura è integrata da React-EU, da cui si prevede il finanziamento di 13 000 borse di studio per l'accesso all'università nelle regioni meridionali per il 2023.

    Riforma 1.5 - Riforma delle classi di laurea

    La riforma prevede l'aggiornamento dei curricula universitari, riducendo i rigidi confini esistenti che limitano fortemente la possibilità di creare percorsi interdisciplinari. Ci si attende, inoltre, che essa ampli le possibilità di attuazione di programmi di formazione professionale introducendo classi di laurea innovative professionalizzanti.

    Riforma 1.6 - Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni

    La riforma prevede la semplificazione delle procedure per l'accesso all'esercizio delle professioni, che richiede l'iscrizione a un ordine professionale attraverso un apposito esame. La misura contribuirà ad armonizzare l'esame di Stato finale di ciascun corso di laurea e l'esame dell'ordine professionale corrispondente, fornendo in tal modo norme generali e chiare, anche in termini di valenza sostitutiva.

    Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

    La riforma mira a istituire un nuovo modello di reclutamento dei docenti, collegato a un ripensamento della loro formazione iniziale e lungo tutto l'arco della loro carriera. Tale misura ha l'obiettivo strategico di comportare un significativo miglioramento della qualità del sistema educativo italiano. La riforma semplificherà in particolare le attuali procedure di concorso. Le misure introdurranno requisiti più rigorosi per l'accesso all'insegnamento, un quadro di mobilità più efficace per gli insegnanti che ne limiti l'eccessiva mobilità e un chiaro collegamento tra la progressione di carriera, la valutazione delle prestazioni e lo sviluppo professionale continuo.

    Riforma 2.2 - Scuola di Alta Formazione e formazione obbligatoria per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo

    La riforma mira a costruire un sistema di formazione di qualità per il personale della scuola in linea con un continuo sviluppo professionale e di carriera. Prevede l'istituzione di un organismo qualificato, deputato alle linee di indirizzo in linea con gli standard europei, come pure alla selezione e al coordinamento delle iniziative formative, che saranno eventualmente collegate alle progressioni di carriera, come previsto nella riforma relativa al reclutamento (Riforma 2.1: reclutamento dei docenti), prevista nel piano.

    Investimento 2.1 - Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico

    La misura mira a creare un sistema permanente per lo sviluppo della didattica digitale, come pure delle competenze digitali e didattiche del personale scolastico. L'intervento prevede:

    -la creazione di un sistema per la formazione continua dei docenti e del personale scolastico per la transizione digitale,

    -l'adozione di un quadro di riferimento nazionale per la didattica digitale integrata, al fine di promuovere l'adozione di curricula in materia di competenze digitali in tutte le scuole.

    La linea d'intervento prevede la formazione di circa 650 000 tra insegnanti e personale scolastico, l'attivazione di circa 20 000 corsi di formazione nel corso del quinquennio e l'istituzione di centri di formazione locali. Nei progetti di formazione dovranno essere coinvolte tutte le istituzioni educative in Italia, attualmente più di 8 000.

    Investimento 3.1 - Nuove competenze e nuovi linguaggi

    La misura mira a promuovere l'integrazione, all'interno dei programmi di studio di tutti i cicli scolastici, di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare le competenze STEM, digitali e di innovazione. La misura si rivolge alle studentesse e prevede un approccio di piena interdisciplinarietà. L'intervento mira a garantire pari opportunità e la parità di genere in termini di approccio metodologico e di attività di orientamento STEM.

    Ci si attende che la misura potenzi le competenze multilinguistiche di studenti e insegnanti, ampliando i programmi di consulenza e informazione su Erasmus+ con il sostegno dell'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (INDIRE, l'Agenzia nazionale Erasmus+) e della sua rete di ambasciatori.

    Sarà inoltre sviluppato un sistema digitale per il monitoraggio delle abilità linguistiche a livello nazionale con il supporto dei rispettivi enti certificatori.

    Investimento 3.2 - Scuola 4.0: scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

    La misura mira alla riqualificazione degli spazi scolastici affinché si trasformino in ambienti di apprendimento connessi (connected learning environments) adattabili, flessibili e digitali, con laboratori tecnologicamente avanzati e un processo di apprendimento orientato al lavoro. Con questa misura si persegue l'accelerazione della transizione digitale del sistema scolastico italiano con quattro iniziative:

    -trasformazione di circa 100 000 classi tradizionali in ambienti di apprendimento connessi, con l'introduzione dei dispositivi didattici opportuni,

    -creazione di laboratori per le professioni digitali nel II ciclo,

    -digitalizzazione delle amministrazioni scolastiche,

    -cablaggio interno di circa 40 000 edifici scolastici e relativi dispositivi.

    Investimento 3.3 - Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica

    L'obiettivo principale della misura è contribuire al recupero climatico, aumentando la sicurezza e riducendo i consumi energetici degli edifici scolastici. La misura dovrà contribuire in particolare al miglioramento delle classi energetiche con conseguente riduzione dei consumi e di emissione di CO2, come pure all'aumento della sicurezza strutturale degli edifici. Particolare attenzione dovrà essere riservata alle aree più svantaggiate con l'obiettivo di contrastare ed eliminare gli squilibri economici e sociali. L'investimento non deve comprendere l'approvvigionamento di caldaie a gas naturale.

    Investimento 3.4 - Didattica e competenze universitarie avanzate

    La misura mira a qualificare e innovare i percorsi universitari (e di dottorato), mediante tre obiettivi strategici: digitalizzazione, "cultura dell'innovazione" e internazionalizzazione.

    Saranno in particolare attuate le seguenti sottomisure:

    -iscrizione, nell'arco di tre anni (100+200+200), di un numero massimo di 500 dottorandi a programmi dedicati alle transizioni digitale e ambientale,

    -creazione di tre poli per l'istruzione digitale (Digital Education Hubs, DEH) per migliorare la capacità del sistema d'istruzione superiore di offrire un'istruzione digitale a studenti e personale universitario,

    -rafforzamento delle scuole universitarie superiori,

    -realizzazione di 10 iniziative educative transnazionali - TNE - in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale,

    -attività d'internazionalizzazione degli istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) attraverso il sostegno a 15 progetti d'internazionalizzazione di detti istituti, per promuovere il loro ruolo all'estero nella conservazione e nella promozione della cultura italiana.

    Riforma 4.1 - Riforma dei dottorati

    La riforma mira all'aggiornamento della disciplina dei dottorati, semplificando le procedure per il coinvolgimento di imprese e centri di ricerca in questo ambito e potenziando la ricerca applicata. La riforma proposta integra tutti gli investimenti relativi ai dottorati nell'ambito della missione "Istruzione e ricerca".

    Investimento 4.1 - Estensione del numero di dottorati di ricerca e dottorati innovativi orientati alla ricerca, per la pubblica amministrazione e il patrimonio culturale

    La misura mira ad aumentare la riserva di capitale umano impegnato in attività orientate alla ricerca, nelle amministrazioni pubbliche e nel patrimonio culturale. L'investimento prevede l'assegnazione di ulteriori 1 200 borse di dottorato generiche all'anno (per tre anni), 1 000 ulteriori borse di dottorato all'anno (per tre anni) nell'ambito delle amministrazioni pubbliche e almeno 200 nuove borse di dottorato all'anno (per tre anni) destinate al patrimonio culturale.

    J.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M4C1-1

    Riforma 1.5 - Riforma delle classi di laurea; Riforma 1.6 - Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni; Riforma 4.1 - Riforma dei dottorati

    Traguardo

    Entrata in vigore delle riforme del sistema di istruzione terziaria al fine di migliorare i risultati scolastici (legislazione primaria) in materia di: a) lauree abilitanti; b) classi di laurea; c) riforma dei dottorati

    Disposizione nella normativa che indichi l'entrata in vigore delle riforme

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Le riforme devono comprendere almeno i seguenti elementi chiave:  
    i)    iniziative di riforma delle classi di laurea che introducano un grado maggiore di flessibilità al fine di rispondere all'evoluzione della domanda di competenze da parte del mercato del lavoro;  
    ii)    iniziative di riforma delle lauree abilitanti al fine di semplificare e rendere più veloce l'accesso all'esercizio delle professioni; 
    iii)    iniziative di riforma dei dottorati al fine di coinvolgere maggiormente le imprese e stimolare la ricerca applicata; 
    iniziative di riforma del sistema di formazione professionale terziaria, compreso il rafforzamento dei legami e delle possibili transizioni con le lauree professionalizzanti al fine di soddisfare la domanda di competenze tecniche sul mercato del lavoro.

    M4C1-2

    Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

    Traguardo

    Entrata in vigore di decreti ministeriali di riforma delle borse di studio al fine di migliorare l'accesso all'istruzione terziaria

    Disposizione nella normativa che indichi l'entrata in vigore della riforma

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    I decreti ministeriali adottati dal Ministero dell'Università e della Ricerca sulla riforma delle borse di studio devono migliorare l'accesso all'istruzione terziaria per gli studenti di talento in difficoltà socioeconomiche, aumentando l'importo delle borse di studio e il numero dei beneficiari fino al 31 dicembre 2024. Tali studenti sono individuati sulla base dell'ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente).

    M4C1-3

    Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma della carriera degli insegnanti

    Disposizione nella normativa che indichi l'entrata in vigore della riforma

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il quadro giuridico riveduto è inteso ad attrarre, reclutare e motivare insegnanti di qualità, in particolare attraverso:  
    i) il miglioramento del sistema di reclutamento;  
    ii) l'introduzione di una più elevata specializzazione all'insegnamento per accedere alla professione nella scuola secondaria di secondo grado;  
    iii) la limitazione dell'eccessiva mobilità degli insegnanti (nell'interesse della continuità dell'insegnamento); 
    iv) una progressione di carriera chiaramente collegata alla valutazione delle prestazioni e allo sviluppo professionale continuo.

    M4C1-4

    Investimento 3.2 - Scuola 4.0: scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

    Traguardo

    Adozione del piano Scuola 4.0 al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano

    Ministero dell'Istruzione - Decreto di adozione del piano Scuola 4.0

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Il piano Scuola 4.0 adottato dal Ministero dell'Istruzione al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano deve prevedere:

    a) la trasformazione di 100 000 aule scolastiche in ambienti di apprendimento innovativi;

    b) la creazione di laboratori per le nuove professioni digitali in tutte le scuole del II ciclo.

    L'azione a) è intesa alla trasformazione degli spazi scolastici destinati alle aule tradizionali in ambienti di apprendimento innovativi, adattabili e flessibili, connessi e integrati con tecnologie digitali, fisiche e virtuali. L'investimento nelle strutture scolastiche deve dotare almeno 100 000 aule delle scuole primarie e secondarie utilizzate per le lezioni di tutte le tecnologie didattiche più innovative (dispositivi di programmazione e robotica, dispositivi di realtà virtuale, dispositivi digitali avanzati per l'istruzione inclusiva ecc.).

    L'azione b) è intesa alla creazione di almeno un laboratorio per le professioni digitali in ciascuna scuola del II ciclo, strettamente interconnesso con imprese e start-up innovative per la creazione di nuovi posti di lavoro nel settore delle nuove professioni digitali (intelligenza artificiale, robotica, big data, cybersicurezza, economia blu e verde ecc.).

    Almeno il 40 % delle scuole beneficiarie deve essere ubicato nel Sud Italia.

    M4C1-5

    Riforma 1.3 - Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico; Riforma 1.2 - Riforma del sistema ITS; Riforma 1.1 - Riforma degli istituti tecnici e professionali; Riforma 1.4 - Riforma del sistema di orientamento

    Traguardi

    Adozione delle riforme del sistema di istruzione primaria e secondaria al fine di migliorare i risultati scolastici

    Disposizione nella normativa che indichi l'entrata in vigore delle riforme

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La legislazione primaria di riforma del sistema di istruzione primaria e secondaria volta a migliorare i risultati scolastici deve comprendere almeno i seguenti elementi chiave:  
    i) iniziative di riforma dell'organizzazione del sistema di istruzione al fine di adeguarlo agli sviluppi demografici (numero di scuole e rapporto studenti/docenti); 
    ii) iniziative di riforma del sistema di orientamento al fine di ridurre al minimo il tasso di abbandono scolastico nell'istruzione terziaria; 
    iii) iniziative di rafforzamento del sistema degli ITS, anche tramite l'adozione di nuovi curricula e il loro orientamento verso l'innovazione introdotta dal piano nazionale Industria 4.0 (Ministero dello Sviluppo economico, Decreto 26 Maggio 2020); 
    iv) iniziative di formazione per dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo e creazione della Scuola di Alta Formazione al fine di migliorare la qualità dell'insegnamento; 
    v) iniziative di integrazione di attività, metodologie e contenuti volti a sviluppare e rafforzare le competenze STEM, digitali e di innovazione in tutti i cicli scolastici, dall'asilo nido alla scuola secondaria di secondo grado, con l'obiettivo di incentivare le iscrizioni ai curricula STEM terziari, in particolare per le donne.

    Al fine di conseguire il traguardo in modo soddisfacente, la legislazione deve prevedere scadenze obbligatorie per l'emanazione degli atti di legislazione secondaria, di orientamenti e di tutte le disposizioni regolamentari (monitoraggio a cura del Ministero dell'Istruzione) necessari per garantire un'agevole attuazione.

    M4C1-6

    Riforma 2.2 - Scuola di Alta Formazione e formazione obbligatoria dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione volta a costruire un sistema di formazione di qualità per le scuole

    Disposizione nella normativa che indichi l'entrata in vigore della legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La legislazione deve comprendere disposizioni volte a costruire un sistema di formazione di qualità per il personale della scuola in linea con un continuo sviluppo professionale e di carriera e l'istituzione di un organismo qualificato deputato alle linee d'indirizzo della formazione del personale scolastico, alla selezione e al coordinamento delle iniziative formative, collegandole alle progressioni di carriera, come previsto nella riforma relativa al reclutamento. L'attuazione di un sistema di formazione iniziale e continua dovrebbe consentire di superare l'attuale frammentazione dei percorsi formativi, che al momento non sono oggetto di una strategia nazionale unificata.

    M4C1-7

    Investimento 1.4 - Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

    Obiettivo

    Studenti o giovani che hanno frequentato attività di tutoraggio o corsi di formazione

    Sono previste attività di tutoraggio

    Numero

    0

    820 000

    T3

    2025

    Realizzazione di attività di tutoraggio per almeno 820 000 giovani a rischio di abbandono scolastico precoce e per i giovani che hanno già abbandonato la scuola.

    M4C1-8

    Investimento 1.3 - Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

    Traguardo

    Aggiudicazione di contratti per gli interventi di costruzione e riqualificazione di strutture sportive e palestre previsti decreto del Ministero dell'Istruzione

    Notifica, da parte delle autorità locali beneficiarie del finanziamento, dell'aggiudicazione di tutti i contratti di lavori pubblici per gli interventi ammissibili

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2024

    Aggiudicazione dei contratti per gli interventi di costruzione e riqualificazione di strutture sportive e palestre nei termini definiti dal decreto del Ministero dell'Istruzione a seguito di procedura di appalto pubblico. L'aggiudicazione deve essere conforme agli orientamenti tecnici "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale pertinente dell'UE e nazionale.

    Il piano di investimento deve essere finalizzato alla costruzione e alla riqualificazione di strutture sportive e palestre annesse alle scuole, al fine di garantire un incremento dell'offerta formativa e un potenziamento delle strutture scolastiche, che favoriranno un incremento del tempo scuola. Ci si attende che l'iniziativa favorisca l'integrazione della scuola nel territorio e migliori la pratica dell'attività sportiva e motoria.

    M4C1-9

    Investimento 1.1 - Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

    Traguardo

    Aggiudicazione di contratti per la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido, scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura della prima infanzia

    Notifica, da parte delle autorità locali beneficiarie del finanziamento, dell'aggiudicazione dei contratti di lavori pubblici per la prima serie di interventi ammissibili

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    Aggiudicazione dei contratti e distribuzione territoriale per gli asili nido, le scuole dell'infanzia e i servizi di educazione e cura della prima infanzia. L'aggiudicazione deve essere effettuata conformemente agli orientamenti tecnici "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale pertinente dell'UE e nazionale.

    M4C1-10

    Riforma 2.1 - Riforma del sistema di reclutamento dei docenti; Riforma 1.3 - Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico; Riforma 1.2 - Riforma del sistema ITS; Riforma 1.4 - Riforma del sistema di orientamento; Riforma 1.5 - Riforma delle classi di laurea; Riforma 1.6 - Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni

    Traguardo

    Entrata in vigore delle disposizioni per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alle riforme dell'istruzione primaria, secondaria e terziaria, ove necessario

    Disposizione nella normativa che indichi l'entrata in vigore della legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2023

    La legislazione secondaria deve comprendere tutte le disposizioni necessarie per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alle riforme dell'istruzione primaria, secondaria e terziaria:

    - riforme del sistema di istruzione terziaria al fine di migliorare i risultati scolastici (legislazione primaria) in materia di: a) lauree abilitanti; b) classi di laurea; c) riforma dei dottorati;

    - decreti ministeriali di riforma delle borse di studio al fine di migliorare l'accesso all'istruzione terziaria,

    - riforma della carriera degli insegnanti,

    - riforme del sistema di istruzione primaria e secondaria al fine di migliorare i risultati scolastici,

    - legislazione volta a costruire un sistema di formazione di qualità per le scuole.

    M4C1-10 bis

    Riforma 1.1 - Riforma degli istituti tecnici e professionali

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto derivato

    Disposizione nella normativa che indichi l'entrata in vigore delle norme di diritto derivato

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Entrata in vigore del diritto derivato sulla riforma degli istituti tecnici e professionali.

    M4C1-11

    Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

    Obiettivo

    Borse di studio per l'accesso all'università assegnate

    N/A

    Numero

    0

    55 000

    T4

    2023

    Assegnazione, ad almeno 55 000 studenti, di borse di studio finanziate esclusivamente dai fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza. 

    M4C1-12

    Investimento 4.1 - Estensione del numero di dottorati di ricerca e dottorati innovativi orientati alla ricerca, per la pubblica amministrazione e il patrimonio culturale

    Obiettivo

    Borse di dottorato assegnate ogni anno (su tre anni)

    N/A

    Numero

    9 000

    16 200

    T4

    2024

    Assegnazione di almeno 1 200 borse di dottorato supplementari all'anno (su tre anni); assegnazione di almeno 1 000 borse di dottorato supplementari all'anno (su tre anni) nell'ambito delle amministrazioni pubbliche; assegnazione di almeno 200 nuove borse di dottorato all'anno (su tre anni) destinate al patrimonio culturale.

    La base di partenza è stata individuata come il numero attuale (arrotondato) di dottorandi che iniziano ogni anno il dottorato in Italia:

    a) i dottorati devono essere concepiti in modo tale da coinvolgere più efficacemente le imprese e promuovere la ricerca applicata;  
    b) i dottorati nell'ambito delle amministrazioni pubbliche devono essere conformi al quadro normativo da attuare in collaborazione con il Ministero per la Pubblica Amministrazione; i dottorati nell'ambito delle amministrazioni pubbliche possono essere offerti nelle diverse aree identificate dal CUN - Consiglio Universitario Nazionale (ad es. Scienze giuridiche, Scienze economiche e statistiche, Scienze politiche e sociali), purché intesi a qualificare ulteriormente il candidato per contribuire allo sviluppo di sistemi governativi potenziati; 
    c) i dottorati destinati al patrimonio culturale devono essere conformi a un quadro da definire in stretta cooperazione con il Ministero della Cultura (ad es. nelle aree Scienze dell'antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche e Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche, quali identificate dal CUN, Consiglio Universitario Nazionale).

    M4C1-13

    Investimento 2.1 - Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico;

    Obiettivo

    Formazione di dirigenti scolastici, insegnanti e personale amministrativo

    N/A

    Numero

    0

    650 000

    T4

    2025

    Formazione di almeno 650 000 dirigenti scolastici, insegnanti e unità di personale amministrativo.

    Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico (in tutto, 650 000 dirigenti scolastici, insegnanti e unità di personale amministrativo formati).

    M4C1-14

    Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

    Obiettivo

    Insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento

    N/A

    Numero

    0

    20 000

    T4

    2024

    Almeno 20 000 insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento

    M4C1-14 bis

    Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

    Obiettivo

    Insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento

    N/A

    Numero

    0

    20 000

    T3

    2025

    Almeno 20 000 insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento

    M4C1-15 ter

    Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

    Obiettivo

    Candidati vincitori del concorso pubblico per l'insegnamento a seguito della riforma del sistema di reclutamento

    N/A

    Numero

    0

    30 000

    T2

    2026

    Superamento del concorso pubblico per l'insegnamento a seguito della riforma del sistema di reclutamento da parte di almeno 30 000 candidati.

    Tutti i candidati idonei devono aver completato i 60 ECTS previsti dal percorso abilitante iniziale prima di partecipare al concorso pubblico.

    M4C1-15

    Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

    Obiettivo

    Borse di studio per l'accesso all'università assegnate

    N/A

    Numero

    0

    55 000

    T4

    2024

    Assegnazione, ad almeno 55 000 studenti, di borse di studio finanziate esclusivamente dai fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

    M4C1-15 bis

    Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

    Obiettivo

    Borse di studio per l'accesso all'università assegnate

    N/A

    Numero

    0

    55 000

    T4

    2025

    Assegnazione, ad almeno 55 000 studenti, di borse di studio finanziate esclusivamente dai fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

    M4C1-16

    Investimento 3.1 - Nuove competenze e nuovi linguaggi

    Obiettivo

    Scuole che hanno attivato progetti di orientamento STEM nel 2024/25

    N/A

    Numero

    0

    8 000

    T2

    2025

    Attivazione di progetti di orientamento STEM in almeno 8 000 scuole.

    I progetti sono intesi allo sviluppo e alla digitalizzazione della piattaforma digitale nazionale STEM ai fini della piena attuazione del programma, del monitoraggio e della diffusione di informazioni e dati (disaggregati per genere) a partire dalle scuole dell'infanzia e primaria fino alla scuola secondaria di primo e secondo grado, agli istituti tecnici e professionali e alle università.

    M4C1-17

    Investimento 3.1 - Nuove competenze e nuovi linguaggi

    Obiettivo

    Corsi annuali di lingua e metodologia erogati a insegnanti

    N/A

    Numero

    0

    1 000

    T2

    2025

    Erogazione di almeno 1 000 corsi annuali di lingua e metodologia a tutti gli insegnanti.

    M4C1-18

    Investimento 1.1 - Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

    Obiettivo

    Attivazione di nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni)

    N/A

    Numero

    0

    150 480

    T2

    2026

    Creazione di almeno 150 480 nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni).

    L'obiettivo del piano per la costruzione e la riqualificazione degli asili nido è l'aumento dei posti disponibili, tramite il potenziamento del servizio educativo per la fascia 0-6 anni.

    M4C1-19

    Investimento 3.2 - Scuola 4.0: scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

    Obiettivo

    Trasformazione delle classi in ambienti di apprendimento innovativi grazie a Scuola 4.0

    N/A

    Numero

    0

    100 000

    T4

    2025

    Numero di aule trasformate in ambienti di apprendimento innovativi grazie al piano Scuola 4.0.

    L'azione è intesa a trasformare gli spazi scolastici utilizzati come aule tradizionali in ambienti di apprendimento innovativi, adattabili e flessibili, connessi e integrati con tecnologie digitali, fisiche e virtuali. L'investimento deve dotare almeno 100 000 aule delle scuole primarie e secondarie utilizzate per l'insegnamento di tutte le tecnologie didattiche più innovative (ad es. dispositivi di programmazione e robotica, dispositivi di realtà virtuale e dispositivi digitali avanzati per l'insegnamento inclusivo).

    M4C1-20

    Investimento 1.5 - Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

    Obiettivo

    Numero di studenti iscritti al sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

    N/A

    Numero

    11 000

    22 000

    T4

    2025

    Aumento del numero degli studenti iscritti al sistema di formazione professionale terziaria (ITS) ogni anno (100 %).

    M4C1-20 bis

    Investimento 1.5 - Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

    Traguardo

    Attuazione del nuovo sistema nazionale di monitoraggio

    Avvio del nuovo sistema di monitoraggio

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2025

    Piena attuazione e pieno funzionamento del nuovo sistema nazionale di monitoraggio dei risultati conseguiti dai corsi ITS.

    M4C1-21

    Investimento 1.2 - Piano di estensione del tempo pieno

    Obiettivo

    Strutture destinate all'accoglienza degli studenti oltre l'orario scolastico

    N/A

    Numero

    0

    1 000

    T2

    2026

    Costruzione o riqualificazione di almeno 1 000 strutture per facilitare l'incremento del tempo scuola e l'apertura delle scuole al territorio oltre l'orario scolastico

    M4C1-22

    Investimento 1.3 - Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

    Obiettivo

    m² costruiti o riqualificati utilizzati per palestre o strutture sportive

    N/A

    Numero

    0

    230 400

    T2

    2026

    Almeno 230 400 m² costruiti o riqualificati da utilizzare per palestre o strutture sportive annesse alle scuole.

    Registro nazionale degli edifici scolastici e dati derivanti dal monitoraggio GPU, validi per il programma nazionale triennale.

    M4C1-23

    Investimento 3.4 - Didattica e competenze universitarie avanzate

    Obiettivo

    Nuovi dottorati di ricerca assegnati nell'arco di tre anni in programmi dedicati alle transizioni digitale e ambientale

    N/A

    Numero

    0

    500

    T2

    2026

    Assegnazione di almeno 500 nuovi dottorati di ricerca nell'arco di tre anni in programmi dedicati alle transizioni digitale e ambientale.

    Il progetto mira a qualificare e innovare i percorsi universitari (e di dottorato) attraverso le seguenti leve: a) digitalizzazione; b) "cultura dell'innovazione"; c) internazionalizzazione.

    M4C1-23 bis

    Investimento 3.4 - Didattica e competenze universitarie avanzate

    Traguardo

    Completamento dell'attuazione delle sottomisure in materia di didattica e competenze universitarie avanzate

    Attuazione delle sottomisure in materia di didattica e competenze universitarie avanzate

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2026

    Le sottomisure in materia di didattica e competenze universitarie avanzate sono attuate.

    Le sottomisure devono comprendere:

    1.la creazione di tre poli per l'istruzione digitale (Digital Education Hubs, DEH);

    2.l'attivazione di tre scuole universitarie superiori;

    3.la realizzazione di dieci iniziative educative transnazionali - TNE;

    4.la realizzazione di 15 progetti d'internazionalizzazione di istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM).

    M4C1-24

    Investimento 1.6 - Orientamento attivo nella transizione scuola-università

    Obiettivo

    Studenti che hanno frequentato corsi di transizione scuola-università

    N/A

    Numero

    0

    1 000 000

    T2

    2026

    Frequenza di un corso di transizione scuola-università da parte di almeno 1 000 000 studenti della scuola secondaria superiore.

    M4C1-25

    Investimento 1.4 - Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

    Obiettivo

    Divario nel tasso di dispersione scolastica nell'istruzione secondaria

    N/A

    Percentuale

    13,5

    10,2

    T2

    2026

    Riduzione del divario nel tasso di dispersione scolastica nell'istruzione secondaria fino al raggiungimento della media UE del 2019 (10,2 %).

    M4C1-26

    Investimento 3.3 - Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica

    Obiettivo

    m² di edifici scolastici ristrutturati

    N/A

    Numero

    0

    2 600 000

    T2

    2026

    Ristrutturazione o ricostruzione di almeno 2 600 000 m² di edifici scolastici. Tramite il piano di riqualificazione strutturale ed energetica degli edifici scolastici si prevede di riqualificare una superficie totale di 2 600 000 m².

    J.3. Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito 

     

    Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti.  

    La riforma intende incoraggiare la realizzazione, da parte di soggetti privati e pubblici, di strutture di edilizia universitaria, prevedendo la copertura, da parte del MUR, di una parte dei proventi da locazione per i primi tre anni di gestione delle strutture stesse. L'obiettivo è aumentare i posti disponibili per gli studenti fuorisede entro il 2026.  

    Con l'investimento previsto ci si prefigge di aggiungere 60 000 posti letto a quelli esistenti, riducendo così in modo significativo il divario dell'Italia rispetto alla media dell'UE per quanto riguarda la percentuale di studenti assegnatari di un alloggio. In tal modo si vuol garantire un ampio accesso alle strutture abitative così che un numero ragionevole di studenti possa permettersi un'istruzione avanzata nell'ambito di studi prescelto e nel luogo di preferenza, indipendentemente dal contesto socioeconomico di provenienza. A tal fine, il 30 % dei nuovi posti dovrà essere riservato agli studenti in difficoltà socioeconomiche quali definiti dalle organizzazioni per il "Diritto allo Studio".   

    L'importo del canone di locazione per gli studenti universitari dovrà essere inferiore almeno del 15 % rispetto ai prezzi praticati sul mercato locale. 

    L'investimento non deve comprendere l'approvvigionamento di caldaie a gas naturale.  

    Gli alloggi già utilizzati a fini abitativi per studenti prima della pubblicazione del relativo invito a presentare progetti non possono essere contabilizzati ai fini degli obiettivi. Per raggiungere l'obiettivo finale di posti letto creati, gli inviti a presentare progetti devono essere pubblicati tra il 2021 e il 2025. 

    J.4. Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito 

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M4C1-27

    Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti.

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione volta a modificare le norme vigenti in materia di alloggi per studenti

    Disposizione nella normativa che indichi l'entrata in vigore della legislazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La legislazione riveduta: 
    deve modificare le norme vigenti in materia di alloggi per gli studenti (L. 338/2000 e D.Lgs. 68/2012) al fine di:

    1) agevolare la ristrutturazione e il rinnovo delle strutture al posto di nuovi edifici su terreni vergini (green-field) (prevedendo una maggior percentuale di cofinanziamento, attualmente del 50 %), garantendo il più alto standard ambientale da parte dei progetti presentati;

    2) semplificare, anche grazie alla digitalizzazione, la presentazione e la selezione dei progetti e, quindi, i tempi di realizzazione;

    3) prevedere per legge una deroga ai criteri di cui alla L. 338/2000 per quanto riguarda la percentuale di cofinanziamento concedibile.

    Sarà attuata una riforma che introdurrà nel quadro normativo italiano in materia di finanziamento degli alloggi per gli studenti le seguenti importanti modifiche:

    1. apertura della partecipazione al finanziamento anche a investitori privati (in funzione del regime descritto nell'attuazione), consentendo anche partenariati pubblico-privati in cui l'università utilizzerà i fondi disponibili per sostenere l'equilibrio finanziario degli investimenti immobiliari destinati agli alloggi per gli studenti;

    2. assicurazione della sostenibilità a lungo termine degli investimenti privati garantendo una modifica del regime di tassazione (dal regime applicato ai servizi alberghieri a quello applicato per l'edilizia sociale) e, pur vincolando l'utilizzo dei nuovi alloggi durante l'anno accademico, consentendo un altro utilizzo delle strutture quando le stesse non sono necessarie per l'ospitalità studentesca. Ciò contribuirà a sua volta a fornire una nuova gamma di alloggi ad affitti accessibili;

    3. condizionamento del finanziamento e delle agevolazioni fiscali aggiuntive (ad es. parità di trattamento con l'edilizia sociale) all'uso dei nuovi alloggi come alloggi studenteschi nel corso dell'intero periodo di investimento e al rispetto del limite massimo concordato negli affitti a carico degli studenti, anche dopo la scadenza dei regimi speciali di finanziamento che possono contribuire a stimolare gli investimenti da parte di operatori privati;

    4. ridefinizione degli standard per gli alloggi degli studenti, rideterminando i requisiti di legge relativi allo spazio comune per studente disponibile negli edifici in cambio di camere (singole) meglio attrezzate.

    M4C1-28

    Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti.

    Traguardo

    Aggiudicazione di contratti iniziali per la creazione di posti letto supplementari

    Pubblicazione delle aggiudicazioni sul sito web del Ministero

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    Aggiudicazione dei contratti iniziali per la creazione di posti letto supplementari.

    M4C1-29

    Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti.

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma della legislazione sugli alloggi per studenti

    Disposizione nella normativa che indichi l'entrata in vigore della riforma

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La riforma deve comprendere: 1) apertura della partecipazione al finanziamento anche a investitori privati, consentendo anche partenariati pubblico-privato in cui l'università utilizzerà i fondi disponibili per sostenere l'equilibrio finanziario degli investimenti immobiliari destinati agli alloggi per gli studenti; 2) assicurazione della sostenibilità a lungo termine degli investimenti privati garantendo una modifica del regime di tassazione (dal regime applicato ai servizi alberghieri a quello applicato per l'edilizia sociale) e, pur vincolando l'utilizzo dei nuovi alloggi durante l'anno accademico, consentendo un altro utilizzo delle strutture quando le stesse non sono necessarie per l'ospitalità studentesca; 3) condizionamento del finanziamento e delle agevolazioni fiscali aggiuntive (ad es. parità di trattamento con l'edilizia sociale) all'uso dei nuovi alloggi come alloggi studenteschi nel corso dell'intero periodo di investimento e al rispetto del limite massimo concordato negli affitti a carico degli studenti, anche dopo la scadenza dei regimi speciali di finanziamento che possono contribuire a stimolare gli investimenti da parte di operatori privati; 4) ridefinizione degli standard per gli alloggi degli studenti, rideterminando i requisiti di legge relativi allo spazio comune per studente disponibile negli edifici in cambio di camere (singole) meglio attrezzate.

    M4C1-30

    Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti.

    Obiettivo

    Creazione di posti letto per studenti, conformemente alla legislazione pertinente

    N/A

    Numero

    0

    60 000

    T2

    2026

    Creazione di almeno 60 000 posti letto supplementari conformemente alla legislazione pertinente, tra cui la Legge n. 338/2000, quale riveduta nell'agosto 2022, e il nuovo sistema legislativo adottato nell'ambito del traguardo M4C1-29, riforma 1.7: Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti. 

    K. MISSIONE 4 COMPONENTE 2 - Dalla ricerca all'impresa

    Questa componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza mira a sostenere gli investimenti in R&S, a promuovere l'innovazione e la diffusione delle tecnologie e a rafforzare le competenze, favorendo la transizione verso un'economia basata sulla conoscenza. Fornisce sostegno al sistema della ricerca pubblica, alle competenze e alla mobilità dei ricercatori nonché alla cooperazione pubblico-privato a livello nazionale e dell'UE. Si basa su tre pilastri principali: i) miglioramento della base scientifica; ii) forti legami tra imprese e scienza (trasferimento di conoscenze e tecnologia); iii) sostegno all'innovazione delle imprese (in particolare PMI, start-up).

    Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente sono intesi a rispondere alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 sulla necessità di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3), di "promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3) e di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare la ricerca e l'innovazione" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3).

    K.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Investimento 1.2 - Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori

    L'investimento ha l'obiettivo di offrire nuove opportunità dedicate ai giovani ricercatori, al fine di trattenerli in Italia. La misura sostiene le attività di ricerca di almeno 850 giovani ricercatori- sul modello dei bandi European Research Council – ERC - e Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships - MSCA-IF –, Marchio di eccellenza e ricercatori internazionali post-dottorato, al fine di consentire loro di maturare una prima esperienza di responsabilità di ricerca. Parte del contributo assegnato ai ricercatori ERC è destinata all'assunzione di almeno un ricercatore "non-tenure-track".

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 70 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 71 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 72 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 73 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano ammissibili alla selezione solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 2.2 - Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte Europa

    L'obiettivo della misura è sostenere progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, individuati con inviti specifici a partecipare ai partenariati europei nell'ambito di Orizzonte Europa. Queste iniziative di ricerca transnazionali possono costituire un importante motore per lo sviluppo di R&I su questioni strategiche per la ripresa dell'economia italiana. In particolare, il sostegno si focalizza sui seguenti partenariati: i) High Performance Computing, ii) Key digital technologies, iii) Clean energy transition; iv) Blue oceans - A climate neutral, sustainable and productive Blue economy; v) Innovative SMEs.

    La misura, attuata dal MiSE (ministero dello Sviluppo economico), consente di dare continuità a iniziative realizzate attraverso il Fondo per la crescita sostenibile (FCS), abilitando sinergie tra livelli di governo e fonti finanziarie diverse.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 74 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 75 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 76 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 77 . Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 3.3 - Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese

    L'obiettivo della misura consiste nel potenziamento delle competenze di alto profilo, in modo particolare nelle aree delle Key Enabling Technologies, mediante:

    ·l'istituzione di programmi di dottorato dedicati, con il contributo e il coinvolgimento delle imprese;

    ·incentivi all'assunzione di ricercatori da parte delle imprese.

    Nello specifico, la misura, attuata dal MUR, prevede l'assegnazione di un totale di 6 000 borse di dottorato in 3 anni, con il cofinanziamento privato e l'incentivo all'assunzione di ricercatori da parte delle imprese.

    Riforma 1.1 - Attuazione di misure di sostegno alla R&I per promuovere la semplificazione e la mobilità

    La riforma è attuata dal MUR e dal MiSE attraverso la creazione di una cabina di regia interministeriale e l'emanazione di due decreti ministeriali: uno in ambito mobilità, per aumentare e sostenere la mobilità reciproca (attraverso incentivi) di figure di alto profilo (es. ricercatori e manager) tra Università, infrastrutture di ricerca e aziende, l'altro in ambito semplificazione della gestione dei fondi per la ricerca e riformare il percorso professionale dei ricercatori per concentrarsi maggiormente sulle attività di ricerca. La riforma spinge verso un approccio più sistematico alle attività di R&S, superando l'attuale logica di riassegnazione delle risorse favorendo la condivisione, ed è orientata alla semplificazione della burocrazia nella gestione dei fondi dedicati alle attività di ricerca pubblico-privata, con un impatto significativo in quanto si evitano la dispersione e la frammentazione delle priorità, grazie anche al supporto dalla prima componente della Missione. Gli Enti pubblici di ricerca (EPR) hanno un ruolo fondamentale sia come possibili leader progettuali per i Partenariati, per i Campioni nazionali e per gli Ecosistemi territoriali, sia come potenziali partecipanti ai bandi sul Fondo PNR e sul Fondo per le infrastrutture.

    K.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M4C2-1

    Investimento 1.2 - Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori

    Obiettivo

    Numero di studenti che hanno ottenuto una borsa di ricerca

    N/A

    Numero

    50

    300

    T4

    2022

    Concessione di almeno 300 borse di ricerca a studenti. La procedura di selezione include criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo terrà conto anche del fatto che almeno 300 giovani ricercatori abbiano ottenuto un contratto.

    M4C2-1 bis

    Investimento 1.2 - Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori

    Obiettivo

    Numero di studenti che hanno ottenuto una borsa di ricerca

    N/A

    Numero

    300

    850

    T2

    2025

    Concessione di almeno 850 borse di ricerca a studenti. La procedura di selezione per l'assegnazione delle borse di ricerca include criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo tiene conto anche del fatto che almeno 850 giovani ricercatori abbiano ottenuto un contratto.

    M4C2-2

    Investimento 2.2 - Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte Europa

    Obiettivo

    Numero di progetti presentati da imprese aggiudicatarie

    N/A

    Numero

    11

    205

    T4

    2025

    Devono essere assegnati almeno 205 progetti. La procedura di selezione per l'aggiudicazione comprende quanto segue:

    a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

    b) impegno affinché il contributo per il clima dell'investimento ammonti almeno al 60 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241;

    c) impegno a garantire che il contributo digitale dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VII del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 40 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF.

    d) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

    M4C2-3

    Investimento 3.3 - Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese

    Obiettivo

    Numero di borse di dottorato innovative assegnate

    N/A

    Numero

    0

    6 000

    T4

    2024

    Assegnazione di almeno 6 000 borse di dottorato.

    I requisiti essenziali per l'individuazione dei dottorati innovativi sono:

    a) riguardare aree disciplinari e tematiche coerenti con i fabbisogni, in termini di figure ad alta qualificazione, del mercato del lavoro delle Regioni interessate dal programma;

    b) avere una durata complessivamente pari a 3 anni;

    c) prevedere l'attuazione dell'intero percorso di dottorato, formazione, ricerca e valutazione, presso le sedi amministrativa ed operative dell'Università beneficiaria, site nelle Regioni obiettivo del programma, fatti salvi i periodi di studio e ricerca presso l'impresa e all'estero, programmati coerentemente con le attività di formazione e ricerca previste presso le sedi del soggetto proponente;

    d) prevedere periodi di studio e ricerca in impresa da un minimo di sei (6) mesi a un massimo di diciotto (18) mesi;

    e) prevedere periodi di studio e ricerca all'estero da un minimo di sei (6) mesi a un massimo di diciotto (18) mesi;

    f) assicurare che il dottorando possa usufruire di qualificate e specifiche strutture operative e scientifiche, a norma di legge, per le attività di studio e ricerca, ivi inclusi (se pertinenti con la tipologia di corso) laboratori scientifici, biblioteche, banche dati ecc.;

    g) prevedere l'attuazione di attività didattiche per il perfezionamento linguistico e informatico, per la gestione della ricerca e la conoscenza dei sistemi di ricerca europei ed internazionali, per la valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale;

    h) prevedere il coinvolgimento delle imprese nella definizione del percorso formativo anche nell'ambito di collaborazioni più ampie con l'Università;

    i) garantire il rispetto dei principi orizzontali (sostenibilità ambientale; sviluppo sostenibile; pari opportunità e non discriminazione; accessibilità per le persone disabili).

    La procedura di selezione include criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M4C2-4

    Riforma 1.1 - Attuazione di misure di sostegno alla R&S per promuovere la semplificazione e la mobilità

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti ministeriali sulla semplificazione e la mobilità nella R&S collegati al fondo di finanziamento ordinario.

    Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore della normativa

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    I decreti ministeriali devono comprendere i seguenti elementi fondamentali:

    i) passare ad un approccio più sistemico alle attività di R&S attraverso un nuovo modello semplificato volto a generare un impatto significativo evitando la dispersione e la frammentazione delle priorità; ii) riformare la legislazione per aumentare la mobilità di personalità di alto profilo (come ricercatori e dirigenti) tra università, infrastrutture di ricerca e imprese; iii) semplificare la gestione dei fondi; iv) riformare il percorso professionale dei ricercatori per concentrarsi maggiormente sulle attività di ricerca.

    K.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 1.1 - Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN)

    La misura consiste nel finanziamento di progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN). I progetti sono almeno di durata biennale e richiedono la collaborazione di unità di ricerca appartenenti ad università ed organismi di ricerca. I progetti finanziati sono selezionati dal MUR sulla base della qualità del profilo scientifico dei responsabili, nonché dell'originalità, dell'adeguatezza metodologica, dell'impatto e della fattibilità del progetto di ricerca. Questo tipo di attività deve stimolare lo sviluppo di iniziative promosse dai ricercatori, verso la ricerca di frontiera, e una più forte interazione tra università e istituti di ricerca.

    L'investimento finanzierà, fino al 2026, 5 350 progetti.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 78 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 79 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 80 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 81 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano ammissibili alla selezione solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 1.3 - Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca di base

    A differenza di altri paesi europei comparabili, la scarsa produzione di brevetti e spin-off del sistema di ricerca e universitario italiano appare particolarmente critica 82 . Questo è dovuto ad alcune sfide strutturali, quali il ruolo dominante delle piccole e medie imprese nell'economia nazionale, alle ampie disparità regionali in termini di reddito e produttività e alla scarsa capacità delle università di entrare in contatto con le imprese. 

    L'investimento mira a finanziare almeno 14 grandi programmi di ricerca di base, realizzati da reti allargate di soggetti pubblici e privati. L'investimento è in linea con uno degli obiettivi PNR di promuovere cambiamenti positivi sfruttando la ricerca fondamentale. Per ciascun programma sono condotte specifiche attività di coinvolgimento dei portatori di interessi, al fine di coinvolgere i cittadini e agevolare il trasferimento di tecnologie e conoscenze verso territori, imprese e pubbliche amministrazioni.

    Ci si attende che l'investimento rafforzi le catene tecnologiche nazionali e ne promuova la partecipazione alle catene del valore strategiche europee e globali. Esempi possibili sono: mobilità (batterie, materiali e logistica sostenibili ecc.), energie alternative, superconduttori, monitoraggio e prevenzione dei cambiamenti climatici, economia circolare nel settore della moda, simbiosi industriale, progettazione ecosostenibile, gestione, riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti, biodiversità, processi produttivi ecologici, veicoli a guida autonoma, vaccini, bioreattori, nuove materie prime, gestione delle acque e tutela delle risorse idriche.  Ci si attende che ciascun programma promuova l'aggregazione delle piccole e medie imprese intorno a grandi attori privati e centri pubblici di ricerca nonché incoraggi le attività di ricerca collaborative e complementari. I progetti R&S includono investimenti sia nel capitale umano sia nello sviluppo della ricerca di base per università, centri di ricerca e imprese. 

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri dei prossimi inviti a presentare programmi escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 83 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 84 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 85 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 86 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano ammissibili alla selezione solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale. 

    Investimento 1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

    La misura mira al finanziamento della creazione di almeno cinque centri di ricerca nazionale, selezionati con procedure competitive, che siano in grado di raggiungere, attraverso la collaborazione di università, centri di ricerca e imprese, una soglia critica di capacità di ricerca e innovazione. La scelta avviene sulla base di bandi competitivi a cui possono partecipare consorzi nazionali guidati da un soggetto leader coordinatore, anche tenendo conto della mappatura precedente.

    Elementi essenziali di ogni centro nazionale sono a) la creazione e il rinnovamento di rilevanti strutture di ricerca, b) il coinvolgimento di soggetti privati nella realizzazione e attuazione dei progetti di ricerca, c) il supporto alle start-up e alla generazione di spin off. La selezione dovrebbe avvenire con appositi bandi, il primo dei quali emanato entro l'inizio del 2022. La scelta fra le proposte che partecipano ai bandi avviene con modalità analoghe a quelle adottate dallo European Innovation Council.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 87 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 88 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 89 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 90 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano ammissibili alla selezione solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 1.5 - Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione", costruzione di "leader territoriali di R&S"

    La misura, attuata dal MUR, si concretizza attraverso il finanziamento entro il 2026 di almeno 10 "leader territoriali di R&I" (esistenti o nuovi) selezionati sulla base di apposite procedure competitive, con attenzione alla capacità di promuovere progetti di sostenibilità sociale. Ogni progetto dovrà presentare in misura significativa i seguenti elementi: a) attività formative innovative condotte in sinergia dalle università e dalle imprese e finalizzate a ridurre il mismatch tra competenze richieste dalle imprese e competenze fornite dalle università, nonché dottorati industriali; b) attività di ricerca condotte e/o infrastrutture di ricerca realizzate congiuntamente dalle università e dalle imprese, in particolare le PMI, operanti sul territorio; c) supporto alle start-up; d) coinvolgimento delle comunità locali sulle tematiche dell'innovazione e della sostenibilità.

    La selezione dei progetti da finanziare avviene sulla base dei seguenti criteri: i) la qualità scientifica e tecnica e la sua coerenza con la vocazione territoriale; ii) l'effettiva attitudine a stimolare le capacità innovative delle imprese, in particolare delle PMI; iii) la capacità di generare relazioni nazionali ed internazionali con importanti istituzioni di ricerca e società leader; iv) l'effettiva capacità di coinvolgimento delle comunità locali.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 91 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 92 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 93 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 94 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano ammissibili alla selezione solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 2.1 - Importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI, Important Project of Common European Interest)

    L'obiettivo della misura è di integrare l'attuale fondo IPCEI, di cui all'art. 1 comma 232 della legge di bilancio per il 2020, con risorse aggiuntive.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 95 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 96 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 97 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 98 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano ammissibili alla selezione solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

    L'obiettivo della misura, attuata dal MIMIT (ministero delle Imprese e del Made in Italy), consiste nel sostenere, anche attraverso un processo di riorganizzazione e razionalizzazione, una rete di 50 centri (Centri di Competenza, Polo europeo dell'innovazione digitale, Marchio di eccellenza, Struttura di prova e sperimentazione, Punti nazionali di Innovazione Digitale) incaricati dello sviluppo progettuale, dell'erogazione alle imprese di servizi tecnologici avanzati e di servizi innovativi e qualificanti di trasferimento tecnologico. L'obiettivo del processo di semplificazione e razionalizzazione dei centri auspicato dalla misura è quello di aumentare i servizi tecnologici avanzati a beneficio delle aziende focalizzandosi su tecnologie e specializzazioni produttive di punta.

    I centri erogano i servizi seguenti: i) valutazione digitale; ii) prova prima dell'investimento; iii) formazione; iv) accesso ai finanziamenti; iv) sostegno finanziario e operativo allo sviluppo di progetti innovativi (livello di maturità tecnologica (TRL) oltre 5); vi) intermediazione tecnologica; vii) sensibilizzazione a livello locale.

    I poli europei dell'innovazione digitale (EDIH) e le strutture di prova e sperimentazione (TEF) possono ricevere finanziamenti da altri fondi dell'UE, compreso il programma Europa digitale, per lo svolgimento delle loro attività.

    L'investimento si compone di due linee di intervento:

    nella prima linea, il dispositivo per la ripresa e la resilienza finanzia 35 centri in esclusiva, senza intervento di altre fonti dell'UE;

    nella seconda linea, il dispositivo per la ripresa e la resilienza finanzia in parte 13 EDIH e due TEF, mentre l'altra parte dei costi è coperta dal programma Europa digitale. In particolare i 13 EDIH e le due TEF finanziati sia dal dispositivo per la ripresa e la resilienza sia dal programma Europa digitale funzionano in pacchetti operativi 99 : il sostegno dell'RRF non riguarda i pacchetti operativi per i quali gli EDIH e le TEF ricevono finanziamenti dal programma Europa digitale.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 100 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 101 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 102 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 103 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri prevede inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

    Il fondo mira a facilitare l'osmosi tra la conoscenza scientifica generata in infrastrutture di ricerca di alta qualità e il settore economico, favorendo l'innovazione. A tale scopo la misura, attuata dal MUR, sostiene la creazione di infrastrutture di ricerca e innovazione che colleghino il settore industriale con quello accademico. Il Fondo per l'edilizia e le infrastrutture di ricerca finanzia la creazione o il rafforzamento, su base competitiva, di infrastrutture di ricerca di rilevanza pan-europea e infrastrutture di innovazione dedicate, promuovendo la combinazione di investimenti pubblici e privati.

    In particolare, la misura deve finanziare almeno 30 progetti infrastrutturali (esistenti o di nuovo finanziamento) con un research manager per ogni infrastruttura.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti escludono le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 104 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 105 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 106 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 107 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve inoltre prevedere che siano ammissibili alla selezione solo le attività conformi alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Investimento 3.2 - Finanziamento di start-up, Fondo Digital Transition

    La misura consta di un investimento pubblico in un dispositivo, il Fondo Digital Transition, al fine di incentivare gli investimenti privati, migliorare l'accesso ai finanziamenti nell'ecosistema italiano delle start-up digitali e sviluppare il mercato del capitale di rischio nel settore. Il dispositivo opera fornendo, direttamente o indirettamente, sostegno sotto forma di equity o quasi-equity. Per gli investimenti diretti, il Fondo opera sostenendo le start-up con strumenti di equity o quasi equity (come obbligazioni convertibili); per gli investimenti indiretti, l'SGR opera finanziando fondi di terzi (FIA – Fondo di investimento alternativo) che a loro volta operano fornendo strumenti di equity o quasi equity, di debito o quasi-debito. Sulla base degli investimenti dell'RRF, il dispositivo punta a fornire inizialmente almeno 400 000 000 EUR di finanziamenti.

    Il dispositivo è gestito da CDP Venture Capital SGR in qualità di soggetto attuatore. Il Fondo Digital Transition ha una durata di 15 anni, così da corrispondere alla durata dei fondi di terzi, e investe nelle seguenti linee di prodotti:

    ·sostegno con strumenti di equity o quasi equity alle start-up digitali (direttamente);

    ·sostegno con strumenti di equity o quasi equity a fondi di venture capital/private equity (indirettamente);

    ·sostegno sotto forma di finanziamento di equity o quasi equity a programmi di incubazione/accelerazione.

    Il MIMIT e l'SGR devono modificare l'accordo finanziario e le regole del Fondo Digital Transition per includervi le disposizioni indicate qui di seguito.

    1.Descrizione del processo decisionale del dispositivo: le decisioni finali di investimento sono adottate dal consiglio di amministrazione, o da altro organo direttivo equivalente, e approvate a maggioranza dei voti dei membri indipendenti dal governo 108 .

    2.Requisiti fondamentali della politica di investimento associata, che comprendono:

    a.la descrizione dei prodotti finanziari e dei beneficiari finali ammissibili;

    b.il requisito secondo cui tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili;

    c.l'obbligo di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) di cui agli orientamenti tecnici DNSH (2021/C58/01). In particolare, per il sostegno generale alle start-up la politica di investimento esclude le imprese che concentrano sostanzialmente 109 l'attività su: i) produzione di energia basata sui combustibili fossili e attività collegate 110 ; ii) industrie ad alta intensità energetica e/o ad elevate emissioni di CO2 111 ; iii) produzione, noleggio o vendita di veicoli inquinanti 112 ; iv) raccolta, trattamento e smaltimento di rifiuti 113 ; v) trattamento di combustibile nucleare, produzione di energia nucleare. La politica di investimento impone altresì ai beneficiari finali il rispetto della pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

    d.il divieto per i beneficiari finali di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo.

    3.Importo coperto dall'accordo attuativo, struttura tariffaria per il soggetto attuatore e obbligo di reinvestire eventuali rientri conformemente alla politica di investimento del dispositivo.

    4.Requisiti e obblighi in materia di monitoraggio, audit e controllo, tra cui:

    1.descrizione del sistema di monitoraggio del soggetto attuatore per riferire in merito all'investimento mobilitato;

    2.descrizione delle procedure del soggetto attuatore che garantiscono la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di frodi, corruzione e conflitti di interessi;

    3.obbligo di verificare l'ammissibilità di ciascuna operazione rispetto ai requisiti stabiliti nell'accordo attuativo prima di impegnarsi a finanziare un'operazione;

    4.obbligo di effettuare audit ex post basati sul rischio conformemente a un piano di audit dell'SGR. Tali audit verificano: i) l'efficacia dei sistemi di controllo, anche per l'individuazione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi; ii) il rispetto del principio "non arrecare un danno significativo" e delle norme in materia di aiuti di Stato; iii) l'osservanza, da parte dei beneficiari finali del dispositivo, del divieto di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo. Gli audit verificano inoltre la legalità delle operazioni e il rispetto delle condizioni dell'accordo attuativo e degli accordi di finanziamento applicabili.

    5.Requisiti per la selezione dei fondi di capitale di rischio per equity/debito: il Fondo Digital Transition seleziona gli intermediari finanziari in modo aperto, trasparente e non discriminatorio, in linea con la prassi corrente, tra l'altro pubblicando tutti i requisiti e i moduli di domanda sui siti web dell'SGR e del MIMIT. I controlli per verificare l'assenza di conflitti di interessi sugli intermediari finanziari sono effettuati ex ante per tutti i soggetti finanziari coinvolti. L'assenza di conflitti di interesse si riferisce sempre al "beneficiario finale" del dispositivo.

    6.Obbligo di firmare accordi di finanziamento: il Fondo Digital Transition sottoscrive con gli intermediari finanziari accordi di finanziamento conformi ai requisiti fondamentali, che comprendono tutti i requisiti di funzionamento del Fondo, ossia:

    3.l'obbligo per l'intermediario finanziario di prendere le proprie decisioni nel rispetto, mutatis mutandis, dei requisiti relativi al processo decisionale e alla politica di investimento di cui sopra, anche per quanto riguarda il rispetto del principio "non arrecare un danno significativo";

    4.la descrizione del quadro di monitoraggio, audit e controllo istituito dall'intermediario finanziario, che è soggetto, mutatis mutandis, a tutti i requisiti di monitoraggio, audit e controllo di cui sopra.

    L'attuazione della misura deve essere completata entro il 31 agosto 2026.

    K.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M4C2-5

    Investimento 1.1 - Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN)

    Obiettivo

    Numero di progetti di ricerca aggiudicati

    N/A

    Numero

    0

    3 150

    T4

    2023

    Assegnazione di almeno 3 150 progetti di ricerca di interesse nazionale.

    L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M4C2-6

    Investimento 1.1 - Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN)

    Obiettivo

    Numero di progetti di ricerca aggiudicati

    N/A

    Numero

    3 150

    5 350

    T2

    2025

    Assegnazione di almeno 5 350 progetti di ricerca di interesse nazionale.

    L'aggiudicazione degli appalti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali deve essere conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M4C2-7

    Investimento 1.1 - Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN)

    Obiettivo

    Numero di assunzioni di ricercatori a tempo determinato

    N/A

    Numero

    0

    900

    T2

    2025

    Assunzione di almeno 900 nuovi ricercatori a tempo determinato.

    I ricercatori assunti si concentrano sulle priorità coerenti con i sei cluster del Programma quadro europeo di ricerca e innovazione 2021‑2027: i) salute; ii) cultura umanistica, creatività, trasformazioni sociali, una società dell'inclusione; iii) sicurezza per i sistemi sociali; iv) digitale, industria, aerospaziale; v) clima, energia, mobilità sostenibile; vi) prodotti alimentari, bioeconomia, biodiversità, agricoltura, ambiente.

    M4C2-8

    Investimento 1.3 - Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca di base

    Obiettivo

    Numero di ricercatori a tempo determinato assunti per ciascuno dei partenariati previsti per la ricerca di base firmati tra istituti di ricerca e imprese private

    N/A

    Numero

    0

    1 400

    T2

    2025

    Assunzione di almeno 100 nuovi ricercatori a tempo determinato per ciascuno dei partenariati previsti per la ricerca di base firmati tra istituti di ricerca e imprese private (1.3).

    Firma di almeno 14 partenariati di ricerca di base tra istituti di ricerca e imprese private.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende dalla percentuale di contratti a tempo determinato aggiudicati a ricercatrici: almeno il 40 %.

    I progetti sono selezionati sulla base di criteri competitivi, tra cui i) il rispetto degli obiettivi e delle priorità del PNR (Piano Nazionale di Ricerca); ii) coinvolgimento delle parti interessate per combinare il livello di maturità tecnologica (TRL) con il livello di preparazione della società (SRL);

    Sono inoltre definiti criteri di selezione specifici per garantire i) l'equilibrio dei territori interessati (promuovendo il coinvolgimento di attori di diverse regioni e diverse zone del paese, compreso il Mezzogiorno e le isole); ii) il coinvolgimento sia delle grandi che delle piccole e medie imprese (PMI), con particolare attenzione alle imprese più giovani (fondate da meno di cinque anni) e innovative.

    L'invito a presentare progetti e la procedura di selezione devono comprendere quanto segue:

    a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

    b) impegno affinché il contributo per il clima dell'investimento ammonti almeno al 42 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241;

    c) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

    M4C2-9

    Investimento 1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

    Obiettivo

    Operatività dei centri nazionali e esecuzione da parte dei centri nazionali di attività in Key Enabling Technologies

    N/A

    Numero

    0

    5

    T2

    2026

    I centri nazionali cui sono stati aggiudicati i contratti e che sono stati valutati con il traguardo M4C2-19 sono operativi e hanno completato le attività secondo quanto stabilito nel relativo invito a presentare progetti.

    M4C2-10

    Investimento 2.1 - IPCEI

    Traguardo

    Varo dell'invito a manifestare interesse per l'identificazione dei progetti nazionali, compresi i progetti IPCEI microelettronica

    Pubblicazione dell'invito a manifestare interesse

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2021

    Gli IPCEI sostenuti devono essere aggiornati in funzione dell'effettiva fase di avanzamento delle procedure nazionali in materia di IPCEI attualmente in corso e della fase di avanzamento della procedura di notifica degli aiuti di Stato.

    L'IPCEI prescelto deve riguardare specifici settori industriali innovativi in linea con le catene del valore europee già individuate.

    L'intervento comprende sia gli IPCEI già approvati che quelli futuri, come il cloud, la salute, le materie prime e la cybersicurezza.

    I termini dell'invito includono quanto segue:

    a) criteri di ammissibilità che garantiscano che i progetti selezionati siano conformi agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale;

    b) impegno affinché il contributo per il clima dell'investimento ammonti almeno al 40 % del costo complessivo degli investimenti sostenuti dall'RRF secondo la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241;

    c) impegno a garantire che il contributo digitale dell'investimento secondo la metodologia di cui all'allegato VII del regolamento (UE) 2021/241 rappresenti almeno il 60 % del costo totale dell'investimento sostenuto dall'RRF.

    d) impegno a riferire in merito all'attuazione della misura a metà della durata del regime e alla fine dello stesso.

    M4C2-11

    Investimento 2.1 - IPCEI

    Traguardo

    Entrata in vigore dell'atto nazionale che assegna i finanziamenti necessari a sostenere i progetti partecipanti.

    Disposizione nell'atto nazionale che indica l'entrata in vigore dell'atto

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    L'atto nazionale indica le procedure e i termini per presentare i progetti nonché i requisiti di accesso dei potenziali beneficiari.

    M4C2-12

    Investimento 2.1 - IPCEI

    Traguardo

    L'elenco dei partecipanti ai progetti IPCEI è finalizzato entro il 30.6.2023

    Pubblicazione dell'elenco dei partecipanti

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2023

    L'elenco dei soggetti ammessi a partecipare ai progetti IPCEI, a seguito delle verifiche e delle valutazioni dei progetti presentati, è conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M4C2-13

    Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

    Obiettivo

    Numero di nuovi poli da creare

    N/A

    Numero

    8

    35

    T4

    2025

    Operatività di 27 poli nuovi nell'ambito della prima linea di intervento della misura.

    L'obiettivo si concentra su tre tipi di poli:

    -centri di competenza

    -marchio di eccellenza

    -rete dei poli di innovazione sul campo.

    M4C2-14

    Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

    Obiettivo

    Erogazione di valore finanziario pari a 307 000 000 EUR

    N/A

    EUR

    0

    307 000 000

    T2

    2026

    Erogazione di 307 000 000 EUR nell'ambito della prima linea di intervento della misura a favore dei centri di trasferimento tecnologico per potenziare la rete nazionale ed erogare servizi alle imprese.

    I servizi da erogare comprendono:

    -i) valutazione digitale; ii) prova prima dell'investimento; iii) formazione;

    -iv) accesso ai finanziamenti;

    -iv) sostegno finanziario e operativo allo sviluppo di progetti innovativi (livello di maturità tecnologica (TRL) oltre 5);

    -vi) intermediazione tecnologica;

    -vii) sensibilizzazione a livello locale.

    M4C2-15

    Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

    Obiettivo

    Numero di PMI beneficiarie

    N/A

    Numero

    0

    5 000

    T2

    2026

    Almeno 5 000 PMI sostenute da centri nazionali finanziati (centri di competenza; marchio di eccellenza; poli nazionali dell'innovazione digitale) nell'ambito della prima linea di intervento della misura attraverso l'erogazione di servizi che comprendono:

    I)valutazione digitale;

    II)prova prima dell'investimento;

    III)formazione;

    IV)accesso ai finanziamenti;

    V)sostegno finanziario e operativo allo sviluppo di progetti innovativi (livello di maturità tecnologica (TRL) oltre 5);

    VI)intermediazione tecnologica;

    VII)sensibilizzazione a livello locale.

    M4C2-15 bis

    Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

    Traguardo

    Completamento dei pacchetti operativi di EDIH e TEF

    Completamento dei pacchetti operativi dei poli europei dell'innovazione digitale (EDIH) e delle strutture di prova e sperimentazione (TEF)

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2026

    Completamento di tutti i pacchetti operativi dei 13 poli europei dell'innovazione digitale e delle due strutture di prova e sperimentazione nell'ambito della seconda linea di intervento della misura, esclusi i pacchetti operativi finanziati dal programma Europa digitale.

    M4C2-16

    Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

    Obiettivo

    Numero di infrastrutture finanziate

    N/A

    Numero

    0

    30

    T2

    2023

    Almeno 30 infrastrutture finanziate per il sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione 
    L'infrastruttura per l'innovazione comprende infrastrutture multifunzionali in grado di coprire almeno tre settori tematici quali: i) quantistica, ii) materiali avanzati, iii) fotonica, iv) scienze della vita, v) intelligenze artificiali, vi) transizione energetica.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dall'assunzione di almeno 30 research manager per il sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione.

    M4C2-16 bis

    Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

    Obiettivo

    Numero di infrastrutture di ricerca e innovazione che sono state create o che hanno completato le attività

    N/A

    Numero

    0

    30

    T2

    2026

    Almeno 30 infrastrutture di ricerca e innovazione create o che hanno completato le attività conformemente al pertinente invito a presentare progetti.

    M4C2-17

    Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

    Traguardo

    Aggiudicazione di appalti per i progetti riguardanti: a) sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale

    Le proposte sono selezionate sulla base dei seguenti criteri:

    leadership scientifica/tecnologica/dell'innovazione, il loro potenziale innovativo (in termini di innovazione aperta/dati aperti e di sviluppi proprietari), la loro conformità alle aree tematiche o per nuovi sviluppi dirompenti, i loro piani traslazionali e di innovazione, il sostegno fornito dall'industria in qualità di partner per l'innovazione aperta e/o di utente, la forza delle attività di sviluppo delle imprese, la generazione di diritti di proprietà intellettuale, di norme chiare per distinguere i piani di produzione e di concessione di licenze aperte e protette, la capacità di sviluppare e ospitare i dottorati industriali, i legami con il capitale o altri tipi di finanziamento atti ad agevolare lo sviluppo di nuove start-up.

    La procedura di selezione richiede una valutazione DNSH ("do no significant harm", non arrecare un danno significativo) e un'eventuale valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso in cui si preveda che il progetto incida notevolmente sul territorio.

    M4C2-18

    Investimento 1.5 - Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", creazione di "leader territoriali di R&S"

    Traguardo

    Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti gli ecosistemi dell'innovazione

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale

    La procedura di selezione richiede una valutazione DNSH e un'eventuale valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso in cui si preveda che il progetto incida notevolmente sul territorio.

    I centri nazionali sono creati a seguito di un invito a presentare proposte concorrenziali con la riunione dei laboratori di punta esistenti a livello mondiale già presenti nelle università e di centri di ricerca pubblici e privati, e creando nuove infrastrutture su misura.

    M4C2-18 bis

    Investimento 1.5 - Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", creazione di "leader territoriali di R&S"

    Obiettivo

    Attività realizzate dagli ecosistemi dell'innovazione

    N/A

    Numero

    0

    10

    T2

    2026

    Almeno 10 ecosistemi dell'innovazione hanno completato le attività secondo quanto stabilito nel pertinente invito a presentare progetti.

    M4C2-19

    Investimento 1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

    Traguardo

    Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti campioni nazionali di R&S sulle key enabling technologies

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti ai progetti selezionati con gli inviti a presentare proposte concorrenziali conformemente agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale

    I progetti sono selezionati per il 30 % delle risorse come interventi del tipo "Processi di ricerca e di innovazione, trasferimento di tecnologie e cooperazione tra imprese incentrate sull'economia a basse emissioni di carbonio, sulla resilienza e sull'adattamento ai cambiamenti climatici" (IF022) e per il 15 % delle risorse come interventi del tipo "Processi di ricerca e innovazione, trasferimento di tecnologie e cooperazione tra imprese incentrate sull'economia circolare" (IF023).

    I progetti sono valutati in termini di fattibilità, sostenibilità, cofinanziamento da altre fonti (quali i fondi regionali), coinvolgimento del settore produttivo, qualità dei partner, impatto sulla sostenibilità sociale e ambientale. L'invito a presentare progetti da finanziare come ecosistemi dell'innovazione. La procedura di selezione richiede una valutazione DNSH e un'eventuale valutazione ambientale strategica (VAS) nel caso in cui si preveda che il progetto incida notevolmente sul territorio.

    M4C2-20

    Investimento 3.2 - Finanziamento di start-up

    Traguardo

    Firma dell'accordo fra il governo italiano e il soggetto attuatore Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che istituisce lo strumento finanziario

    L'accordo è firmato dal governo italiano e da Cassa Depositi e Prestiti.

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Gli elementi da includere nella politica/strategia di investimento dello strumento finanziario sono:

    -    Obiettivi di investimento (dimensioni del fondo, numero di operazioni, importi da sostenere nel tempo differenziati in funzione del beneficiario, come le PMI rispetto alle imprese a media capitalizzazione/grandi imprese)

    -    Ambito di applicazione e beneficiari ammissibili

    -    Intermediari finanziari ammissibili e processo di selezione

    -    Tipo di sostegno fornito (quali garanzie, prestiti, equity, quasi-equity)

    -    Rischio/rendimento mirati per ciascun tipo di investitore

    -    Politica in materia di rischi e antiriciclaggio

    -    Governance (partner, gestori di fondi, consiglio, comitato per gli investimenti, ruolo e responsabilità)

    -    Limiti di diversificazione e concentrazione

    -    Politica in materia di capitale proprio, compresa la strategia di uscita per gli investimenti azionari

    -    Politica di verifica del principio DNSH e della sostenibilità ed elenco di esclusione

    -    Politica di prestito per investimenti nel debito, comprese le garanzie e le garanzie reali richieste

    -    Calendario per la raccolta di fondi e l'attuazione

    M4C2-21 bis

    Investimento 5.4 — Finanziamento di start-up

    Traguardo

    Completamento del trasferimento dei fondi dal ministero a CDP Venture Capital SGR

    Certificato di trasferimento

    T4

    2024

    L'Italia trasferisce 400 000 000 EUR a CDP Venture Capital per il dispositivo.

     

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo implica anche una modifica dell'accordo attuativo tra Italia e CDP Venture Capital SGR e del regolamento del dispositivo, nel rispetto delle condizioni stabilite nella decisione di esecuzione del Consiglio.

    M4C2-21

    Investimento 5.4 — Finanziamento di start-up

    Obiettivo

    Convenzioni giuridicamente vincolanti firmate con start-up o fondi di venture capital

    Entrata in vigore di convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti

    EUR

    0

    100 %

    T2

    2026

    Sottoscrizione da parte di Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital di convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti con start-up, programmi di incubazione/accelerazione o fondi di venture capital per l'importo necessario a utilizzare il 100 % dell'investimento dell'RRF (400 milioni di EUR) nel dispositivo (compreso il tetto medio del 13 % delle commissioni di gestione e dei costi del Fondo Digital Transition nel ciclo di vita del fondo e incluse le condizionalità ex ante per i cicli d'investimento successivi, ad eccezione delle commissioni di performance e di tutti i costi e tutte le commissioni di gestione relativi ai fondi di terzi).

     
    L'investimento è suddiviso nelle due linee di intervento seguenti:

    - investimento diretto;

    - investimento indiretto.

    Per gli investimenti indiretti in fondi di venture capital, sottoscrizione da parte di Cassa Depositi e Prestiti Venture Capital di convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti con fondi di venture capital per l'importo necessario a utilizzare indicativamente circa il 60 % dell'investimento dell'RRF nel dispositivo (escluse le commissioni di gestione e i costi del Fondo Digital Transition nel ciclo di vita del fondo).

    Per gli investimenti indiretti in start-up, inserimento nelle convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti sottoscritte con fondi di venture capital di un impegno vincolante a conseguire, a livello sia di fondi sia di start-up, un effetto leva cumulativo del capitale mobilitato di almeno 1x1 per l'intera vita del fondo.

    Per gli investimenti diretti, sottoscrizione da parte di CDP Venture Capital di convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti con start-up o programmi di incubazione/accelerazione per l'importo necessario a utilizzare indicativamente il 40 % dell'investimento dell'RRF (400 milioni di EUR) nel dispositivo (comprese le commissioni di gestione e i costi del Fondo Digital Transition nel ciclo di vita del fondo).

    Per gli investimenti diretti, la convenzione di finanziamento giuridicamente vincolante con la start-up può includere anche condizionalità ex ante per i cicli d'investimento successivi (ossia condizioni per sbloccare i finanziamenti della serie B o serie C).

    Ai fini del conseguimento dell'obiettivo sono conteggiati anche gli impegni nell'ambito della presente misura conclusi prima dell'entrata in vigore delle modifiche della politica di investimento dell'accordo attuativo e in conformità della precedente politica di investimento dell'accordo di cui al traguardo [M4C2-20].

    A decorrere dalla data di entrata in vigore della decisione di esecuzione del Consiglio gli impegni nuovi si atterranno alla nuova politica di investimento conformemente alla nuova decisione di esecuzione del Consiglio.

    M4C2-22

    Investimento 2.1 - IPCEI

    Obiettivo

    Numero di progetti che hanno ricevuto sostegno

    N/A

    Numero

    1

    20

    T2

    2025

    Almeno 20 progetti sostenuti attraverso il modello IPCEI.

    La stima dei valori obiettivo si basa sui metodi operativi dei progetti IPCEI attivati in Italia (Microelettronica 1, Batterie 1, Batterie 2)

    L. MISSIONE 5 COMPONENTE 1 - Politiche per il lavoro

    Le misure previste da questa componente del piano italiano per la ripresa e la resilienza introducono una riforma organica e integrata delle politiche attive del mercato del lavoro (ALMPs) e della formazione professionale. Ci si attende che il potenziamento delle ALMPs e il miglioramento della capacity building dei centri per l'impiego (PES), compresa la loro integrazione con gli erogatori di istruzione e formazione e gli operatori privati, aumenteranno l'efficacia dei servizi. Le misure di questa componente mirano inoltre a ridurre il livello di vulnerabilità sociale a shock occasionali, in particolare contrastando il lavoro sommerso in ogni sua forma e in ogni settore e applicando sanzioni più efficaci accompagnate da maggiori incentivi al lavoro legale. La presente componente promuove inoltre la parità di genere (parità retributiva) tramite il sistema di certificazione della parità di genere. Investe inoltre nei giovani aumentando la quantità e la qualità dei programmi di formazione, per esempio tramite la partecipazione al programma "Servizio Civile Universale".

    Ci si attende che l'attuazione di queste misure contribuirà ad affrontare le sfide contemplate dalle raccomandazioni specifiche per paese, in cui si esorta l'Italia ad "attenuare l'impatto della crisi sull'occupazione, anche mediante […] sostegno attivo all'occupazione" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 2, in materia di mercato del lavoro), "rafforzare (...) il miglioramento delle competenze, comprese quelle digitali" (CSR 2020, punto 2), "intensificare gli sforzi per contrastare il lavoro sommerso; garantire che le politiche attive del mercato del lavoro e le politiche sociali siano efficacemente integrate e coinvolgano soprattutto i giovani e i gruppi vulnerabili; sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro" (CSR 2019, punto 2) e "promuovere il miglioramento delle competenze, in particolare rafforzando le competenze digitali" (CSR 2019, punto 2).

    L.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Riforma 1 - Politiche attive del lavoro e formazione

    L'obiettivo di questa riforma è promuovere un sistema attivo del mercato del lavoro più efficiente grazie a servizi specifici per l'impiego e piani personalizzati di attivazione del mercato del lavoro. La creazione di un programma nazionale "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) consentirà di fornire servizi su misura ai disoccupati, potenziando così i loro percorsi di attivazione. Il programma GOL sarà accompagnato dal "Piano Nazionale Nuove Competenze" e dalla definizione di livelli essenziali nazionali delle misure di formazione professionale. Il sistema della formazione professionale (IFP) in Italia sarà potenziato promuovendo una rete territoriale dei servizi di istruzione, formazione e lavoro e sviluppando un sistema inclusivo di apprendimento permanente e percorsi innovativi di upskilling e reskilling.

    Investimento 1 - Potenziamento dei Centri per l'Impiego (PES)

    L'obiettivo di questo investimento è consentire un'efficace erogazione di servizi per l'impiego e la formazione. Questa misura comprende investimenti strutturali, lo sviluppo di Osservatori regionali del mercato del lavoro e dell'interoperabilità dei sistemi informativi regionali e nazionali e la progettazione e realizzazione di interventi formativi per aggiornare le competenze dei consulenti dei lavoratori. La misura prevede inoltre la progettazione e realizzazione dei contenuti e dei canali di comunicazione dei servizi offerti.

    Riforma 2 - Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso

    L'obiettivo di questa misura è migliorare la qualità del lavoro e le condizioni dei lavoratori. La misura comprende azioni per prevenire e contrastare il lavoro sommerso, lo sfruttamento dei lavoratori (caporalato) e altre forme di lavoro irregolare. La riforma comprende: i) l'introduzione di misure dirette e indirette per trasformare il lavoro sommerso in lavoro regolare in maniera che i benefici derivanti dall'operare nell'economia regolare superino i costi del continuare ad operare nel sommerso; ii) il rafforzamento della capacità ispettiva dell'Ispettorato nazionale del lavoro; iii) l'affinamento delle tecniche di produzione, raccolta e condivisione tempestiva di dati granulari sul lavoro sommerso; iv) il sostegno al processo di trasformazione del lavoro sommerso in lavoro regolare e all'adozione di misure di deterrenza e di incentivi per il lavoro regolare; v) la realizzazione di campagne di comunicazione e di attività di informazione e sensibilizzazione; vi) il rafforzamento del sistema di governance per contrastare il lavoro sommerso a livello nazionale e locale.

    Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

    L'obiettivo di questa misura è garantire una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e ridurre il divario retributivo di genere. Questo investimento comprende l'attuazione e l'applicazione del sistema nazionale di certificazione della parità di genere per promuovere la trasparenza nel mercato del lavoro e nei processi aziendali e, nel medio e lungo termine, contribuire a migliorare le condizioni di lavoro delle donne in termini di qualità, di remunerazione e di empowerment.

    Investimento 3 - Sistema duale

    L'obiettivo di questa misura è sostenere i giovani e gli adulti senza istruzione secondaria nell'accesso alle opportunità di lavoro, aumentando il numero di persone che partecipano all'apprendimento formale e all'istruzione e formazione professionale attraverso il sistema duale, che comprende l'istituto dell'apprendistato. Questo investimento contribuirà a rendere i sistemi di istruzione e formazione più compatibili con i fabbisogni del mercato del lavoro, nonché a promuovere l'occupabilità dei giovani tramite l'acquisizione di nuove competenze, in linea con la transizione digitale e verde, grazie all'apprendimento sul posto di lavoro (approccio learning on-the-job). Questo intervento punta a: i) modernizzare i sistemi di istruzione e formazione favorendo la creazione del learning on-the-job e il potenziamento del dialogo con le imprese; ii) rafforzare la dotazione finanziaria per offrire formazione nelle aree più marginali; iii) creare una governance solida e inclusiva che includa le parti economiche e sociali.

    Investimento 4 - Servizio Civile Universale

    L'obiettivo di questa misura è potenziare il Servizio Civile Universale al fine di incrementare il numero di giovani che compiono un percorso di apprendimento non formale e accrescere le loro conoscenze e competenze. Questo investimento comprende misure volte a sensibilizzare all'importanza della cittadinanza attiva, promuovere l'occupabilità dei giovani e la coesione sociale con particolare attenzione alla transizione al verde e al digitale.

    L.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M5C1-1

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto interministeriale che istituisce il programma nazionale "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) e di un decreto interministeriale che istituisce il Piano Nazionale Nuove Competenze

    Disposizione nel testo dei due decreti che indica la loro entrata in vigore, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni sul programma GOL e sul Piano Nazionale Nuove Competenze

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Gli atti relativi al programma GOL dovranno come minimo: i) definire gli elementi essenziali e gli standard dei centri per l'impiego (PES), tra cui la previsione dei bisogni formativi, i piani di formazione personalizzati e l'orientamento e il tutoraggio professionale, per garantire l'effettiva erogazione di servizi per l'impiego personalizzati in base a standard comuni e uniformi in tutto il territorio nazionale; ii) garantire che le attività formative di upskilling e reskilling fornite dai centri per l'impiego (PES) siano pienamente in linea con il Piano Nazionale Nuove Competenze, anche per quanto riguarda le competenze digitali; iii) garantire che i centri per l'impiego (PES) siano orientati alle esigenze dei destinatari; iv) garantire che i centri per l'impiego (PES) diano priorità alle categorie più vulnerabili; v) destinare le formazioni pertinenti ad almeno il 25 % dei beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL), con particolare attenzione alle competenze digitali e dando priorità alle categorie più vulnerabili; vi) stabilire nuovi meccanismi per potenziare e rendere strutturale la cooperazione tra il sistema pubblico e quello privato, anche per quanto riguarda l'individuazione delle competenze necessarie e l'offerta di posti di lavoro. Il decreto stabilisce che i beneficiari di ammortizzatori sociali devono avere accesso ai servizi offerti nell'ambito del programma nazionale "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" entro quattro mesi dal momento in cui maturano il diritto al sussidio degli ammortizzatori sociali. Gli atti relativi al Piano Nazionale Nuove Competenze devono come minimo: i) definire standard comuni e livelli essenziali di formazione professionale in tutto il territorio nazionale; ii) essere rivolti sia alle persone occupate sia a quelle disoccupate, con l'obiettivo di migliorarne le competenze digitali e incoraggiare l'apprendimento permanente; iii) individuare le competenze e gli standard pertinenti sulla base di una collaborazione tra il sistema pubblico e quello privato; iv) tenere conto delle diverse esigenze dei gruppi di destinatari interessati, i quali devono come minimo includere le categorie più vulnerabili; v) includere tutte le strategie settoriali pertinenti in modo da avere un approccio globale, anche per quanto riguarda il piano strategico nazionale per le competenze degli adulti; vi) integrare disposizioni relative allo sviluppo di un sistema di previsione delle nuove competenze necessarie nel mercato del lavoro a breve e medio termine.

    M5C1-2

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Traguardo

    Entrata in vigore, a livello regionale, di tutti i piani per i centri per l'impiego (PES)

    Indicazione dell'entrata in vigore dei piani adottati dalle Regioni e le attività svolte

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La normativa nazionale del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) deve comprendere la definizione a livello regionale delle attività operative necessarie per l'attuazione del programma. Al fine di garantire la coerenza tra la normativa nazionale e l'attuazione a livello regionale devono essere adottati piani regionali per i centri per l'impiego (PES).

    Oltre ad adottare i piani, le Regioni devono svolgere le attività previste dai piani, raggiungendo almeno il 10 % dei beneficiari del programma previsti (obiettivo finale: 3 000 000 di beneficiari).

    L'entrata in vigore dei piani per i centri per l'impiego (PES) deve consentire di attuare pienamente il programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL).

    M5C1-3

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Obiettivo

    Destinatari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL)

    N/A

    Numero

    300 000

    3 000 000

    T4

    2025

    Almeno 3 000 000 di beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL). Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: almeno il 75 % dei beneficiari deve essere costituito da donne, disoccupati di lunga durata, persone con disabilità o persone di età inferiore ai 30 o superiore ai 55 anni.

    M5C1-4

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Obiettivo

    Partecipazione dei beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) alla formazione professionale

    N/A

    Numero

    0

    800 000

    T4

    2025

    La formazione professionale deve essere inclusa nel programma per 800 000 beneficiari delle ALMPs in cinque anni). Pertanto almeno 800 000 dei 3 000 000 di beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) dovrebbero aver partecipato alla formazione professionale. Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: almeno 300 000 di questi beneficiari dovranno aver partecipato a formazioni sulle competenze digitali.

    M5C1-5

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Obiettivo

    Per i centri per l'impiego (PES) in ciascuna Regione, soddisfare i criteri del livello essenziale delle prestazioni PES quali definiti nel programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL).

    N/A

    Percentuale

    0

    80

    T4

    2025

    Una componente fondamentale del programma GOL è la definizione di una serie di livelli essenziali per le prestazioni da erogare ai beneficiari delle ALMPs, a cominciare dalle categorie più vulnerabili. Entro la fine del 2025, per almeno l'80 % dei centri per l'impiego (PES) in ciascuna Regione, soddisfare i criteri del livello essenziale delle prestazioni PES quali definiti nel programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL).

    M5C1-6

    Investimento 1 - Potenziamento dei Centri per l'Impiego (PES)

    Obiettivo

    Per i centri per l'impiego (PES), attuazione delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023.

    N/A

    Numero

    0

    250

    T4

    2022

    Per almeno 250 centri per l'impiego (PES), il completamento di almeno il 50 % delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023.

    Queste attività sono in linea con il piano centrale di potenziamento e sono definite ulteriormente a livello regionale in base a un'analisi del fabbisogno e alle risorse assegnate.

    Tali attività includono: i) il rinnovo e la ristrutturazione delle attuali sedi dei centri per l'impiego (PES) e l'acquisto di nuove sedi; ii) un'ulteriore attuazione del sistema informativo nella prospettiva di un'interoperabilità nazionale; iii) la formazione professionale del personale; iv) l'istituzione di osservatori regionali dei mercati del lavoro locali; v) la comunicazione istituzionale e la sensibilizzazione.

    Questo obiettivo non comprende attività infrastrutturali.

    Nel raggiungimento degli obiettivi è garantito l'equilibrio in termini di distribuzione territoriale (Nord, Centro e Sud).

    M5C1-7

    Investimento 1 - Potenziamento dei Centri per l'Impiego (PES)

    Obiettivo

    Per i centri per l'impiego (PES), il completamento delle attività previste nel piano di potenziamento

    N/A

    Numero

    250

    500

    T4

    2025

    Almeno 500 centri per l'impiego (PES) hanno completato il 100 % delle attività previste dai Piani regionali di potenziamento dei centri per l'impiego.

    Queste attività sono in linea con il piano centrale di potenziamento e sono definite ulteriormente a livello regionale in base a un'analisi del fabbisogno e alle risorse assegnate.

    Tali attività includono: i) un'ulteriore attuazione del sistema informativo nella prospettiva di un'interoperabilità nazionale; ii) la formazione professionale del personale;
    iii) l
    'istituzione di osservatori regionali dei mercati del lavoro locali; iv) la comunicazione istituzionale e la sensibilizzazione.

    Questo obiettivo non comprende attività infrastrutturali.

    Nel raggiungimento degli obiettivi è garantito l'equilibrio in termini di distribuzione territoriale (Nord, Centro e Sud), anche tramite interventi di sussidiarietà.

    M5C1-7 bis

    Investimento 1 - Potenziamento dei Centri per l'Impiego (PES)

    Obiettivo

    Per i centri per l'impiego (PES), il completamento delle attività previste nel piano di potenziamento

    N/A

    Numero

    0

    500

    T2

    2026

    Almeno 500 centri per l'impiego (PES) hanno completato il 100 % delle attività previste nei Piani regionali di potenziamento dei centri per l'impiego riguardanti il rinnovo e la ristrutturazione delle attuali sedi dei centri per l'impiego (PES) e delle agenzie regionali e l'acquisto di nuove sedi, come descritto nel decreto del Segretario generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali DSG n. 123/2020.

    M5C1-8

    Riforma 2 - Lavoro sommerso

    Traguardo

    Entrata in vigore di un piano nazionale e della tabella di marcia attuativa per la lotta al lavoro sommerso in tutti i settori economici.

    Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore del piano nazionale e l'istituzione del gruppo di lavoro interistituzionale che sarà responsabile della creazione del piano nazionale e della tabella di marcia attuativa.

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Adozione di un piano nazionale e di una tabella di marcia attuativa con scadenze precise (un anno) per la lotta al lavoro sommerso in tutti i settori economici. Il piano nazionale deve essere basato sulla strategia generale di lotta al lavoro sommerso e sull'approccio multiagenzia già utilizzato per l'adozione del Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022). Il piano nazionale e la tabella di marcia attuativa devono comprendere almeno i seguenti elementi:  
    i) misure volte all'affinamento delle tecniche di produzione, raccolta e condivisione tempestiva di dati granulari sul lavoro sommerso;  
    ii) l'introduzione di misure dirette e indirette per trasformare il lavoro sommerso in lavoro regolare in maniera che i benefici dall'operare nell'economia regolare superino i costi del continuare ad operare nel sommerso, ad esempio: a) misure di deterrenza, come il rafforzamento delle ispezioni e delle sanzioni, e misure preventive che promuovono il lavoro regolare, quali gli incentivi finanziari mirati, anche attraverso una revisione e una razionalizzazione di quelli esistenti; b) il rafforzamento del legame con l'occupazione e la politica sociale;  
    iii) una campagna d'informazione nazionale sul "disvalore" insito nel ricorso al lavoro sommerso, rivolta ai datori di lavoro e ai lavoratori, con il coinvolgimento attivo delle parti sociali;  
    iv) una struttura di governance che assicuri un'efficace attuazione delle azioni;

    v) misure volte a superare gli insediamenti abusivi per il contrasto allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.

    M5C1-9

    Riforma 2 - Lavoro sommerso

    Traguardo

    Piena attuazione delle misure incluse nel piano nazionale in linea con la tabella di marcia

    Piena attuazione delle misure del piano nazionale

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2024

    Piena attuazione di tutte le misure incluse nel piano nazionale in linea con la tabella di marcia

    M5C1-10

    Riforma 2 - Lavoro sommerso

    Obiettivo

    Aumento del numero di ispezioni sul lavoro

    N/A

    Percentuale

    0

    20

    T2

    2025

    Incremento almeno del 20 % del numero di ispezioni rispetto al periodo 2019‑2021. Nel biennio 2019-20 le ispezioni sul lavoro sono state in media circa 85 000

    M5C1-11

    Riforma 2 - Lavoro sommerso

    Obiettivo

    Riduzione dell'incidenza del lavoro sommerso

    N/A

    Percentuale

    0

    2

    T1

    2026

    Ridurre l'incidenza del lavoro sommerso di almeno 2 punti percentuali, a seconda dei settori interessati.

    Scopo principale dell'obiettivo è fissare il livello di ambizione del piano nazionale da adottare entro il 2022. In questo contesto devono essere fornite specifiche analitiche e devono essere individuati indicatori pertinenti e fattibili.

    M5C1-12

    Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

    Traguardo

    Entrata in vigore del sistema di certificazione della parità di genere e relativi meccanismi di incentivazione per le imprese.

    Indicazione nel testo di legge della data di entrata in vigore degli atti legislativi e delle misure di esecuzione che disciplinano la definizione del sistema di certificazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Il sistema di certificazione della parità di genere e i relativi meccanismi di incentivazione per le imprese devono contemplare almeno le dimensioni seguenti: opportunità per le donne di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, politiche di gestione delle differenze di genere, tutela della maternità.

    Definizione dei meccanismi di incentivazione per le imprese che intraprendono il processo di certificazione e degli orientamenti tecnici, compresi: i) l'elaborazione delle norme tecniche del sistema di certificazione della parità di genere per le imprese; ii) l'identificazione dei meccanismi di incentivazione; iii) la misura deve essere accompagnata dall'istituzione di un sistema informativo.

    M5C1-13

    Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

    Obiettivo

    Ottenimento, da parte delle imprese, della certificazione della parità di genere.

    N/A

    Numero

    0

    800

    T2

    2026

    Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte di almeno 800 imprese (di cui almeno 450 PMI).

    Le imprese devono farsi carico dei costi del proprio processo di certificazione.

    M5C1-14

    Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

    Obiettivo

    Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte delle imprese sostenute attraverso l'assistenza tecnica.

    N/A

    Numero

    0

    1 000

    T2

    2026

    Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte di almeno 1 000 imprese sostenute attraverso l'assistenza tecnica.

    Per la fornitura di misure di accompagnamento sotto forma di tutoraggio, supporto tecnico-gestionale, misure di equilibrio tra vita professionale e vita privata ed educazione all'imprenditorialità si ricorrerà a un sistema di voucher.

    M5C1-15

    Investimento 3 - Rafforzamento del sistema duale

    Obiettivo

    Persone che hanno partecipato al sistema duale e ottenuto la relativa certificazione nel quinquennio 2021-2025.

    N/A

    Numero

    39 000

    129 000

    T4

    2025

    Nel quinquennio 2021-2025 si sono iscritte al sistema duale ottenendo le relative certificazioni attestanti il completamento del corso 90 000 persone in più rispetto allo scenario di riferimento.

    La distribuzione alle Regioni delle risorse per il potenziamento del sistema duale deve avvenire in base al numero degli studenti iscritti nei percorsi di IFP.

    M5C1-15 bis

    Investimento 4 - Servizio Civile Universale

    Traguardo

    Revisione delle attuali "Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale", adottate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri il 14 gennaio 2019, con l'obiettivo di potenziare il Servizio Civile Universale

    Adozione del relativo atto

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2024

    Entrata in vigore dell'atto rivisto relativo ai rapporti tra enti e operatori volontari, tenendo conto dei risultati del progetto TSI (20IT06 - "Sostenere la progettazione e l'attuazione del progetto del PRR a favore del Servizio Civile Universale (SCU), per sbloccare le opportunità di lavoro per i giovani").

    La legislazione riveduta intende:

    - aumentare la partecipazione dei giovani;

    - semplificare le procedure;
    - migliorare la qualità dei progetti per il SCU.

    M5C1-16

    Investimento 4 - Servizio Civile Universale

    Obiettivo

    Persone che hanno partecipato al programma "Servizio Civile Universale" e ottenuto la relativa certificazione nel quadriennio 2021-2024

    N/A

    Numero

    0

    166 670

    T2

    2026

    Almeno 166 670 persone hanno partecipato al programma "Servizio Civile Universale" nel quadriennio 2021‑2024.

    L'obiettivo principale è potenziare il Servizio Civile Universale, aumentando il numero di volontari e migliorando la qualità dei programmi e dei progetti a cui partecipano i giovani.

    L.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

    L'obiettivo di questa misura è contribuire a innalzare il livello di partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e, in particolare, sostenere la partecipazione delle donne ad attività imprenditoriali. L'investimento sosterrà la creazione di imprese femminili. Gli obiettivi fondamentali della misura sono: i) sistematizzare e ridisegnare gli attuali strumenti di sostegno all'imprenditoria femminile al fine di aumentarne l'efficacia; ii) sostenere la realizzazione di progetti aziendali innovativi per imprese già costituite e operanti; iii) sostenere l'avvio di attività imprenditoriali femminili attraverso mentoring, supporto tecnico-gestionale, misure per la conciliazione vita-lavoro, ecc.; iv) creare - attraverso azioni di comunicazione mirate - un clima culturale favorevole che valorizzi l'imprenditoria femminile.

    L.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M5C1-17

    Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

    Traguardo

    Adozione del fondo a sostegno dell'imprenditoria femminile

    Approvazione del decreto ministeriale per l'istituzione del "Fondo Impresa Donna"

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2021

    Il fondo a sostegno dell'imprenditoria femminile deve essere adottato per mezzo di un decreto ministeriale che stabilisca criteri di ammissibilità in linea con gli obiettivi dell'RRF, compresi il principio "non arrecare un danno significativo" e la sottoscrizione dell'accordo di finanziamento e degli accordi operativi con gli intermediari finanziari.

    Questi fondi costituiranno il "Fondo Impresa Donna", inteso ad attuare la misura specifica prevista a sostegno dell'imprenditoria femminile. Le misure attuative devono essere approvate in precedenza dal Ministero dello sviluppo economico e dal Dipartimento per le pari opportunità della PCM, con l'obiettivo di:

    - potenziare le misure esistenti già gestite da organismi interni del Ministero dello Sviluppo Economico (come NITO-ON e Smart&Start) tramite un conferimento di capitale che deve essere riservato esclusivamente alle imprese femminili;

    - integrare il fondo per l'imprenditoria femminile istituito dalla Legge di Bilancio 2021 (a partire dal T3 2022);

    - elaborare misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comunicazione. Il Dipartimento per le pari opportunità della PCM deve attuare una campagna pluriennale di informazione per la promozione dell'imprenditoria femminile e per attività di orientamento professionale destinate alle donne di ogni età e alle studentesse universitarie verso settori e professioni in cui le donne sono sottorappresentate, e creare una piattaforma di comunicazione.

    M5C1-18

    Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

    Obiettivo

    Sono stati impegnati i fondi per il sostegno finanziario alle imprese

    N/A

    Numero

    0

    700

    T2

    2023

    È stato impegnato un sostegno finanziario a favore di almeno 700 imprese supplementari rispetto allo scenario di riferimento.

    Il sostegno all'imprenditoria femminile è attuato mediante strumenti già attivi (NITO-ON, Smart & Start) e il nuovo fondo istituito dalla legge di bilancio 2021 (Le imprese femminili sostenute fino al novembre 2020 dagli strumenti finanziari esistenti costituiscono lo scenario di riferimento).

    M5C1-19

    Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

    Obiettivo

    Assegnazione di sostegno finanziario alle imprese quali definite nella pertinente politica di investimento.

    N/A

    Numero

    0

    2 400

    T2

    2026

    Assegnazione di un sostegno finanziario ad almeno 2 400 imprese quali definite nella pertinente politica di investimento.

    Il sostegno all'imprenditoria femminile è attuato mediante strumenti già attivi (NITO-ON, Smart & Start) e il nuovo fondo istituito dalla legge di bilancio 2021.

    M. MISSIONE 5 COMPONENTE 2 - Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore

    Le riforme e gli investimenti previsti in questa componente mirano a rafforzare la resilienza sostenendo l'integrazione e l'inclusione delle persone più vulnerabili, tenendo conto delle dimensioni individuale, familiare e sociale. Questa componente fornisce una strategia nazionale per l'inclusione attiva dei gruppi vulnerabili della popolazione e mira a: i) rafforzare il ruolo dei servizi sociali integrati a sostegno delle famiglie, delle persone di minore età e degli adolescenti, sostenere le competenze genitoriali e proteggere le famiglie vulnerabili nonché le persone con disabilità, anche attraverso il potenziamento delle infrastrutture sociali del terzo settore; ii) migliorare l'autonomia delle persone con disabilità fornendo servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari e rimuovendo gli ostacoli all'accesso agli alloggi e alle opportunità di lavoro; iii) migliorare l'inclusione delle persone in condizioni di estrema emarginazione e di disagio abitativo (ad esempio, persone senza fissa dimora) attraverso un'offerta più ampia di strutture e servizi di assistenza per l'accesso ad alloggi temporanei, percorsi personalizzati verso l'autonomia e la resilienza personale; iv) rafforzare la disponibilità di alloggi pubblici e privati più accessibili e la rigenerazione urbana e territoriale; v) sviluppare la capacità di resilienza dei più vulnerabili attraverso la diffusione della cultura dello sport e la realizzazione di infrastrutture sportive attraverso la creazione di parchi urbani dove le attività sportive potrebbero essere combinate con attività di intrattenimento a beneficio delle comunità.

    Ci si attende che l'attuazione di queste misure contribuirà ad affrontare le sfide contemplate dalle raccomandazioni specifiche per paese del 2019, punto 2, sulla politica sociale, che esortano l'Italia a "garantire che [...] le politiche sociali siano efficacemente integrate e raggiungano in particolare i giovani e i gruppi vulnerabili", e dalle raccomandazioni specifiche per paese del 2020, punto 2, che esortano a "fornire un accesso adeguato alla protezione sociale".

    M.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

    L'obiettivo principale della riforma è quella di modificare la legislazione sulle disabilità e promuovere la deistituzionalizzazione (vale a dire il trasferimento dalle istituzioni pubbliche o private alla famiglia o alle case della comunità) e l'autonomia delle persone con disabilità. Ciò deve comportare i) il rafforzamento dell'offerta di servizi sociali; ii) la semplificazione dell'accesso ai servizi sociali e sanitari; iii) la riforma delle procedure di accertamento delle disabilità; iv) la promozione di progetti di vita indipendente; e v) la promozione del lavoro di gruppi di esperti in grado di sostenere le persone con disabilità con esigenze multidimensionali.

    Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

    L'obiettivo di questa misura è quella di riformare i servizi sociali e migliorare le condizioni di vita degli anziani non autosufficienti. Tale riforma deve comprendere: i) la semplificazione dell'accesso ai servizi da parte degli anziani mediante la creazione di punti unici di accesso ai servizi sociali e sanitari; ii) l'individuazione di modalità di riconoscimento della non autosufficienza basate sul bisogno assistenziale; iii) la messa a disposizione di una valutazione multidimensionale; e iv) la definizione di progetti individualizzati che promuovano la deistituzionalizzazione. Questa riforma è prevista da interventi specifici previsti dal piano, inclusi sia nella missione Salute (M6), con riferimento a progetti di rafforzamento dei servizi sanitari locali e dell'assistenza a domicilio, sia in questa componente, con specifico riferimento all'investimento 1, intervento II, finalizzato alla deistituzionalizzazione.

    Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

    L'obiettivo di questa misura è quello di sostenere le persone vulnerabili e prevenire l'istituzionalizzazione. L'investimento deve comprendere i seguenti interventi: i) sostenere le capacità genitoriali e prevenire la vulnerabilità di famiglie e bambini; ii) sostenere la vita autonoma e la deistituzionalizzazione per gli anziani; iii) rafforzare i servizi sociali a domicilio per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire il ricovero ospedaliero; e iv) rafforzare i servizi sociali e prevenire il burn-out tra gli assistenti sociali.

    Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

    L'obiettivo di questa misura è quello di aumentare l'autonomia delle persone con disabilità. L'investimento mira ad accelerare il processo di deistituzionalizzazione, fornendo servizi sociali e sanitari di comunità e domiciliari al fine di migliorare l'autonomia delle persone con disabilità. La misura deve promuovere l'accesso agli alloggi e alle opportunità di lavoro, comprese le nuove possibilità offerte dalle tecnologie dell'informazione.

    Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

    L'obiettivo di questa misura è quello di proteggere e sostenere l'inclusione delle persone emarginate mediante la messa a disposizione di alloggi temporanei e stazioni di posta. L'introduzione dell'approccio Housing First (innanzitutto la casa) significa che i comuni devono mettere a disposizione appartamenti per singoli individui, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi. Inoltre devono essere attuati progetti personalizzati per ogni singola persona/famiglia in modo da attuare programmi di sviluppo personale e aiutare le persone a raggiungere un maggior livello di autonomia, anche fornendo formazione e altri servizi volti a migliorare l'occupabilità. D'altro canto, la realizzazione di "stazioni di posta" significa la creazione di centri di servizi e inclusione per le persone senza fissa dimora. Tali centri devono offrire, oltre a un'accoglienza notturna limitata, importanti servizi quali servizi sanitari, ristorazione, distribuzione postale, mediazione culturale, consulenza, orientamento professionale, consulenza giuridica e distribuzione di beni.

    M.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/
    obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M5C2-1

    Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della legge quadro

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    La legge quadro, che consiste in una legge delega, intesa a rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità, conformemente ai principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità e della strategia europea 2021-2030 per i diritti delle persone con disabilità, deve includere almeno: i) la definizione e il potenziamento globali dell'offerta di servizi sociali per le persone con disabilità; unitamente alla promozione della deistituzionalizzazione e della vita indipendente; ii) la semplificazione delle procedure di accesso ai servizi sanitari e sociali; e iii) la revisione delle procedure di accertamento delle condizioni di disabilità, promuovendo una valutazione multidimensionale delle condizioni di ogni individuo.

    La definizione di persone con disabilità di cui alla legge n. 104/1992, corrisponde ai principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone. In Italia la procedura di accertamento è di competenza delle regioni ed è affidata ai servizi sanitari locali o all'Istituto nazionale di previdenza sociale.

    La legge deve essere proposta dal ministro per le Disabilità per l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, secondo la tabella di marcia stabilita.

    All'adozione della legge quadro devono seguire la riorganizzazione dei servizi sociali locali, la definizione di standard qualitativi e la messa a disposizione di piattaforme TIC per migliorare e rendere più efficienti i servizi.

    M5C2-2

    Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge quadro e adozione da parte del governo dei decreti legislativi che sviluppano le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità

    Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore dei decreti legislativi

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2024

    I decreti legislativi devono sviluppare le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità. La legge deve, come minimo, stabilire disposizioni per i) rafforzare l'offerta di servizi sociali, ii) semplificare l'accesso ai servizi sociali e sanitari, iii) riformare le procedure di accertamento delle disabilità, iv) promuovere progetti di vita indipendente e v) promuovere il lavoro di gruppi di esperti in grado di sostenere le persone con disabilità con esigenze multidimensionali.

    M5C2-3

    Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

    Traguardo

    Entrata in vigore di una legge quadro che rafforzi gli interventi a favore degli anziani non autosufficienti

    Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore della legge quadro che rafforza gli interventi a favore degli anziani non autosufficienti

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    La legge quadro proposta dal governo deve rafforzare gli interventi a favore degli anziani non autosufficienti. La legge deve semplificare e mettere a disposizione sportelli unici per i servizi sociali e sanitari, rivedere le procedure di accertamento della condizione di "persona anziana non autosufficiente" e aumentare l'insieme dei servizi sociali e sanitari che possono essere forniti a domicilio. La legge deve individuare inoltre le risorse finanziarie necessarie.

    M5C2-4

    Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti legislativi che sviluppano le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare gli interventi a favore delle persone anziane non autosufficienti

    Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore dei decreti legislativi

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2024

    I decreti legislativi devono attuare le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare gli interventi a favore delle persone anziane non autosufficienti e per implementare le diverse misure.

    M5C2-5

    Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

    Traguardo

    Entrata in vigore del piano operativo

    Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore del piano operativo di interventi

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il piano operativo deve definire i requisiti dei progetti che potranno essere presentati dagli enti locali e che riguardano quattro dimensioni: i) sostegno ai genitori di minori nella fascia da 0 a 17 anni; ii) sostegno all'autonomia degli anziani; iii) servizi a domicilio per gli anziani; e iv) sostegno agli assistenti sociali.

    L'intervento "sostegno alla genitorialità" deve consistere almeno nel sostegno alle famiglie beneficiarie per almeno 18 mesi con i) una valutazione preliminare dell'ambiente familiare e della situazione dei minori, ii) una valutazione della situazione effettuata da un gruppo multidisciplinare di professionisti qualificati e iii) la messa a disposizione di almeno uno dei seguenti servizi: servizi a domicilio, partecipazione a gruppi di sostegno per genitori e bambini; cooperazione tra scuole, famiglie e servizi sociali e/o servizi condivisi di assistenza familiare.

    L'intervento a favore "dell'autonomia delle persone anziane" deve consistere almeno nella riconversione delle case di riposo per anziani in gruppi di appartamenti autonomi, dotati di tutte le strutture e i servizi necessari, tra cui l'automazione domestica, la telemedicina e il monitoraggio a distanza.

    L'intervento relativo ai "servizi a domicilio per le persone anziane" mira a fornire una formazione specifica ai professionisti nell'ambito dei servizi a domicilio destinati agli anziani.

    L'intervento "sostegno agli assistenti sociali" deve fornire sostegno agli operatori sociali, rafforzare la loro professionalità e la condivisione delle competenze, principalmente mediante l'introduzione di meccanismi di condivisione delle competenze e di supervisione dei servizi agli operatori al fine di sostenere il loro lavoro.

    M5C2-6

    Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

    Obiettivo

    I distretti sociali devono produrre almeno uno dei seguenti risultati: i) sostegno ai genitori, ii) autonomia delle persone anziane, iii) servizi a domicilio per gli anziani o iv) sostegno agli assistenti sociali al fine di prevenire i burn-out

    N/A

    Percentuale

    0

    85

    T1

    2026

    Almeno l'85 % dei distretti sociali deve produrre almeno uno dei seguenti risultati: i) sostegno ai genitori di minori nella fascia di età da 0 a 17 anni, ii) autonomia delle persone anziane, iii) servizi a domicilio per gli anziani o iv) sostegno agli assistenti sociali al fine di prevenire i burn-out.

    L'85 % dei distretti sociali italiani deve partecipare al progetto.

    Gli interventi previsti nell'ambito delle quattro dimensioni e i requisiti pertinenti sono definiti nel piano operativo per l'inclusione attiva dei gruppi di popolazione vulnerabili, la cui situazione è peggiorata a seguito dell'emergenza epidemiologica di COVID-19.

    L'intervento deve coprire l'intero territorio nazionale. Ci si attende che tutti i distretti sociali partecipino, in quanto la strategia è che tali progetti aprano la strada alla stabilizzazione dei servizi mediante il riconoscimento formale di un livello essenziale di assistenza sociale da erogare su tutto il territorio.

    M5C2-7

    Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

    Obiettivo

    Realizzazione da parte dei distretti sociali di almeno un progetto relativo alla ristrutturazione degli spazi domestici e/o alla fornitura di dispositivi TIC alle persone con disabilità, insieme a una formazione sulle competenze digitali

    N/A

    Numero

    0

    500

    T4

    2022

    Realizzazione da parte dei distretti sociali di almeno 500 progetti relativi alla ristrutturazione degli spazi domestici e/o alla fornitura di dispositivi TIC alle persone con disabilità, insieme a una formazione sulle competenze digitali.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: realizzazione da parte di un minimo di 500 distretti sociali di almeno un progetto relativo alla ristrutturazione degli spazi domestici e/o alla fornitura di dispositivi TIC alle persone con disabilità, insieme a una formazione sulle competenze digitali;

    realizzazione di almeno un progetto da parte di un minimo di 500 distretti sociali che hanno partecipato alla procedura non competitiva.

    M5C2-8

    Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

    Obiettivo

    Le persone con disabilità hanno beneficiato del rinnovo dello spazio domestico e/o la fornitura di dispositivi TIC I servizi devono essere accompagnati da una formazione sulle competenze digitali

    N/A

    Numero

    1 000

    5 000

    T1

    2026

    Almeno 5 000 persone con disabilità hanno beneficiato del rinnovo dello spazio domestico e/o della fornitura di dispositivi TIC. I servizi devono essere accompagnati da una formazione sulle competenze digitali.

    Almeno 5 000 persone (1 000 esistenti più altre 4 000) con disabilità destinatarie degli interventi di assistenza tecnica.

    La definizione di persone con disabilità (basata sull'ICF) figura nel piano nazionale per la non autosufficienza del 2019. Le linee guida per il progetto di autonomia delle persone disabili sono già state elaborate a seguito di progetti precedenti. L'approvazione della legge specifica n. 112/2016 e l'istituzione di un fondo nazionale specifico per l'azione devono coprire l'intero territorio nazionale. Tutti i distretti sociali devono essere invitati a partecipare, in quanto la strategia è quella di consentire a tali progetti di aprire la strada alla stabilizzazione dei servizi mediante il riconoscimento formale di un livello essenziale di assistenza sociale da erogare su tutto il territorio.

    M5C2-9

    Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

    Traguardo

    Entrata in vigore del piano operativo relativo ai progetti riguardanti l'assegnazione di un alloggio e le stazioni di posta che definisce i requisiti dei progetti che possono essere presentati dagli enti locali e pubblicazione dell'invito a presentare proposte

    Disposizioni nella normativa che indicano l'entrata in vigore del piano operativo di interventi

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2022

    Il piano operativo relativo ai progetti di Housing First e stazioni di posta deve definire i requisiti dei progetti che possono essere presentati dagli enti locali nonché degli inviti a presentare proposte.

    I progetti Housing First prevedono che gli enti locali mettano a disposizione appartamenti per singoli individui, piccoli gruppi o famiglie fino a 24 mesi, preferibilmente attraverso la ristrutturazione e il rinnovo degli immobili di proprietà dello Stato. I progetti devono essere accompagnati da programmi a favore dello sviluppo e dell'autosufficienza.

    I progetti sulle stazioni postali prevedono lo sviluppo di centri di servizi e di inclusione per le persone senza dimora. A ciò si devono aggiungere azioni di inserimento lavorativo, in collaborazione con i centri per l'impiego.

    M5C2-10

    Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

    Obiettivo

    Presa in carico, per almeno 6 mesi, delle persone che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale mediante i progetti Housing First e le stazioni di posta

    N/A

    Numero

    0

    25 000

    T1

    2026

    Almeno 25 000 persone che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale devono essere prese in carico come beneficiarie di interventi di Housing First e delle stazioni di posta.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: almeno 3 000 persone devono ricevere un alloggio temporaneo per almeno 6 mesi nell'ambito dei progetti Housing First e almeno 22 000 persone devono usufruire dei servizi offerti nell'ambito dei progetti delle stazioni di posta realizzati dal distretto sociale.

    Le persone in condizioni di grave deprivazione sono definite come segue: si vedano le Linee di indirizzo per il contrasto alla grave emarginazione in Italia, approvate dalla Conferenza Unificata dell'11.5.2015, e l'articolo 5 del decreto annuale sul Fondo per la povertà 2018, dove (articolo 5) a tal fine sono identificate come a) persone senza dimora o senza dimora fissa; b) persone che utilizzano dormitori pubblici; c) persone senza dimora ospitate in strutture di accoglienza; d) persone che escono dall'istituzionalizzazione (compreso il carcere) e che non dispongono di un alloggio.

    Benché l'intervento debba coprire l'intero territorio nazionale, vanno privilegiate tuttavia le aree in cui la deprivazione abitativa e la povertà grave sono più urgenti (aree metropolitane, ma anche alcune zone rurali con un elevato numero di lavoratori stagionali - molti dei quali stranieri).

    M.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

    L'obiettivo di questa misura è quello di fornire ai comuni sovvenzioni per investimenti nella rigenerazione urbana al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale nonché di migliorare il contesto sociale e ambientale dei centri urbani, nel pieno rispetto del principio "non arrecare un danno significativo". La misura mira a sostenere il riutilizzo e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture edilizie pubbliche esistenti a fini di pubblico interesse e a migliorare il decoro urbano attraverso la ristrutturazione degli edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici, comprese le attività sportive.

    La misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). Comprende le caldaie a condensazione a gas, che non sono ammissibili agli interventi nell'ambito della presente misura.

    Investimento 5 - Piani urbani integrati (progetti generali e superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura)

    L'obiettivo di questa misura è quello di rigenerare, rivitalizzare e migliorare le grandi aree urbane degradate, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi per la persona e la riqualificazione dell'accessibilità e delle infrastrutture intermodali allo scopo di trasformare territori metropolitani vulnerabili in città intelligenti e sostenibili. Tale investimento comprende due interventi: i) sostegno a progetti generali per la realizzazione e l'attuazione di piani urbani integrati, quali la manutenzione e il riutilizzo di aree ed edifici pubblici, la rigenerazione e la valorizzazione delle aree urbane sottoutilizzate o inutilizzate, ecc.; ii) progetti specifici per il superamento degli insediamenti abusivi nel settore agricolo. Le amministrazioni locali saranno sostenute nella creazione di piani d'azione per superare gli insediamenti abusivi e fornire soluzioni abitative dignitose ai lavoratori del settore agricolo. In collaborazione con la BEI, nell'ambito di questo investimento deve inoltre essere creato un fondo tematico (Fondo di fondi) destinato a sostenere l'intervento privato nelle iniziative di rigenerazione urbana. Tale fondo deve essere utilizzato per sostenere le transizioni verde e digitale delle aree urbane.

    La misura non arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01). Comprende le caldaie a condensazione a gas, che non sono ammissibili agli interventi nell'ambito della presente misura.

    Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

    L'obiettivo di questa misura è quella di realizzare nuove strutture di edilizia residenziale pubblica e riqualificare le aree degradate, con particolare attenzione all'innovazione verde e alla sostenibilità. L'investimento deve fornire un sostegno per: i) riqualificare, riorganizzare e aumentare l'offerta di housing sociale (edilizia residenziale pubblica); ii) rigenerare aree, spazi e proprietà pubblici e privati; iii) migliorare l'accessibilità e la sicurezza delle aree urbane e mettere a disposizione servizi; iv) sviluppare modelli di gestione partecipativi e innovativi a sostegno del benessere sociale e urbano.

    Investimento 7 - Sport e inclusione sociale

    L'obiettivo di questa misura è quello di favorire la rigenerazione delle aree urbane puntando sugli impianti sportivi, al fine di favorire l'inclusione e l'integrazione sociale, soprattutto nelle aree più svantaggiate dell'Italia. I progetti finanziati devono sostenere: i) la costruzione e la rigenerazione di impianti sportivi situati in zone svantaggiate del paese, comprese le periferie metropolitane; ii) la distribuzione di attrezzature sportive per le zone svantaggiate; iii) il completamento e l'adeguamento degli impianti sportivi esistenti (ad esempio, recupero funzionale, ristrutturazione, manutenzione straordinaria, rimozione delle barriere architettoniche, efficienza energetica).

    M.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

     

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M5C2-11

    Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici relativi a investimenti nella rigenerazione urbana al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale, con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH)

    Notifica di tutti gli appalti pubblici relativi a investimenti nella rigenerazione urbana al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale, con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH)

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2022

    Notifica di tutti gli appalti pubblici aggiudicati ad almeno 300 comuni con popolazione superiore ai 15 000 abitanti per investimenti nella rigenerazione urbana al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale, con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH).

    Le sovvenzioni sono concesse ai comuni di oltre 15 000 abitanti che non sono capoluoghi di provincia o città metropolitane.

    I progetti di rigenerazione urbana devono consistere in almeno uno dei seguenti interventi:

    1.riutilizzo e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture edilizie pubbliche esistenti a fini di pubblico interesse, compresa la demolizione di opere abusive eseguite da privati in assenza o in totale difformità dal permesso di costruzione e la sistemazione delle aree di pertinenza;

    2.miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche attraverso la ristrutturazione di edifici pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici;

    3.progetti di mobilità verde, sostenibile e intelligente.

    Gli importi massimi per comune sono i seguenti:

    5 000 000 di EUR per i comuni con popolazione compresa tra 15 000 e 49 999 abitanti;

    10 000 000 di EUR per i comuni con popolazione compresa tra 50 000 e 100 000 abitanti;

    20 000 000 di EUR per i comuni con popolazione superiore a 100 000 abitanti e per i comuni che sono capoluoghi di provincia o città metropolitane.

    M5C2-12

    Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

    Obiettivo

    Progetti per interventi di rigenerazione urbana che riguardano i comuni

    N/A

    Numero

    0

    1 080

    T2

    2026

    Almeno 1 080 progetti completati, presentati da comuni con oltre 15 000 abitanti, riguardanti almeno un milione di metri quadrati.

    Gli interventi sono quelli definiti nel pertinente traguardo per gli interventi di rigenerazione urbana.

    M5C2-13

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - progetti generali

    Traguardo

    Entrata in vigore del piano di investimenti per progetti di rigenerazione urbana nelle aree metropolitane

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del piano per i progetti di rigenerazione urbana nelle aree metropolitane

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Il piano di investimenti deve stabilire una serie di criteri in linea con gli obiettivi del dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH). I progetti devono fare riferimento ai seguenti tipi di interventi:

    a) manutenzione per il riutilizzo e la rifunzionalizzazione delle aree pubbliche;

    b) miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale;

    c) miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane.

    M5C2-14

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - progetti generali

    Obiettivo

    Completare i progetti di pianificazione integrata nelle città metropolitane

    N/A

    Numero

    0

    300

    T2

    2026

    Almeno 300 progetti di pianificazione integrata sono stati completati in tutte e 14 le città metropolitane in almeno una delle tre dimensioni seguenti:

     

    - manutenzione per il riutilizzo e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di edifici pubblici esistenti;

     

    - miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante la ristrutturazione di edifici pubblici;

     

    - miglioramento della qualità ambientale e del profilo digitale delle aree urbane mediante il sostegno alle tecnologie digitali e alle tecnologie con minori emissioni di CO2.

     

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: completamento degli interventi di pianificazione integrata che coprono un'area di almeno 3 milioni di metri quadrati da parte di tutte e 14 le città metropolitane.

    M5C2-15

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto ministeriale che definisce la mappatura degli insediamenti abusivi approvata dal "Tavolo di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura" e adozione del decreto ministeriale per l'assegnazione delle risorse

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del decreto ministeriale

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2022

    Il decreto ministeriale deve assegnare le risorse in base alla mappatura degli insediamenti abusivi realizzata dal "Tavolo di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura". Devono essere definiti gli standard per le soluzioni alloggiative temporanee e a lungo termine.

    M5C2-16

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

    Obiettivo

    Completamento delle attività dei progetti nelle aree individuate come insediamenti abusivi nei piani urbani

    N/A

    Percentuale

    0

    90

    T1

    2025

    Attività dei progetti completate su almeno il 90 % delle aree individuate come insediamenti abusivi nei piani urbani.

    In seguito all'assegnazione delle risorse l'amministrazione competente deve fornire un "piano d'azione locale" per ogni insediamento abusivo individuato.

    M5C2-17

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - Fondo di fondi della BEI

    Traguardo

    Approvazione della strategia di investimento del Fondo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF)

    La strategia di investimento del Fondo è approvata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF).

    N/A

    N/A

    N/A

    T3

    2022

    La strategia di investimento del Fondo deve definire almeno: i) la natura e la portata degli investimenti sostenuti, che promuovono progetti sostenibili di rigenerazione urbana e di sviluppo e devono essere in linea con gli obiettivi del Fondo, anche in relazione al rispetto del principio "non arrecare un danno significativo", come ulteriormente specificato nella nota orientativa della Commissione del 12 febbraio 2021; ii) gli interventi sostenuti; iii) i beneficiari interessati, che sono promotori privati di progetti finanziariamente autosostenibili per i quali il sostegno pubblico è giustificato da un fallimento del mercato o dal profilo di rischio, e i criteri di ammissibilità; iv) i criteri di ammissibilità per i beneficiari di finanziamenti e la loro selezione mediante una gara aperta; v) l'inclusione di una linea specifica per soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo e industriale; e vi) disposizioni per reinvestire potenziali rientri per gli stessi obiettivi strategici, anche oltre il 2026.

    L'accordo contrattuale con l'entità delegata deve imporre il ricorso al principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH).

    M5C2-18

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - Fondo di fondi della BEI

    Obiettivo

    Valore monetario del contributo al Fondo tematico e sostegno ai progetti urbani

    N/A

    EUR

    0

    545 000 000

    T2

    2026

    Contributo di almeno 545 000 000 di EUR al fondo tematico.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: sostegno ad almeno 10 progetti urbani.

    Approvazione da parte del comitato per gli investimenti del Fondo (di cui fa parte il Ministero delle Finanze) di progetti per un importo pari ad almeno 545 000 000 di EUR e/o approvazione da parte del comitato per gli investimenti del Fondo (di cui fa parte il Ministero delle Finanze) di almeno 10 progetti.

    M5C2-19

    Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

    Traguardo

    Firma delle convenzioni per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia sociale da parte delle regioni e delle province autonome (compresi comuni e/o città metropolitane situati in tali territori)

    Firma delle convenzioni con le autorità locali

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2022

    Firma delle convenzioni per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia sociale da parte di almeno 15 regioni e province autonome (compresi comuni e/o città metropolitane situati in tali territori).

     

    Firma delle convenzioni con almeno 15 regioni e province autonome partecipanti ai progetti. 

    Edifici: nuove strutture di edilizia residenziale pubblica per:

    - riqualificare, riorganizzare e aumentare i beni destinati all'edilizia residenziale pubblica;

    - rifunzionalizzare aree, spazi e proprietà pubbliche e private anche mediante la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico;

    - migliorare l'accessibilità e la sicurezza delle aree urbane e mettere a disposizione servizi e infrastrutture urbane e locali;

    - rigenerare le aree e gli spazi già costruiti, aumentando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche mediante interventi che hanno un impatto sull'addensamento urbano;

    - individuare e utilizzare modelli e strumenti innovativi di gestione e inclusione, benessere sociale e urbano, nonché processi partecipativi.

    È inteso che le unità abitative e gli spazi pubblici sostenuti devono beneficiare degli interventi descritti nel relativo traguardo.

    M5C2-20

    Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

    Obiettivo

    Numero di unità abitative (in termini sia di costruzione che di riqualificazione) e metri quadrati di spazi pubblici che beneficiano di un sostegno

    N/A

    Numero

    0

    10 000

    T1

    2026

    Sostegno ad almeno 10 000 unità abitative (in termini sia di costruzione che di riqualificazione). Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario che copra almeno 800 000 metri quadrati di spazi pubblici.

    M5C2-21

    Investimento 7 - Progetto Sport e inclusione sociale

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti in materia di sport e inclusione sociale a seguito di un invito pubblico a presentare proposte

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti in materia di sport e inclusione sociale

    N/A

    N/A

    N/A

    T1

    2023

    Notifica dell'aggiudicazione di appalti pubblici, che devono comprendere almeno uno dei seguenti elementi:

    1. costruzione di nuove strutture sportive situate nelle aree svantaggiate del paese;

    2. fornitura di attrezzature sportive, compresa l'applicazione di tecnologie allo sport;

    3. riqualificazione e adeguamento degli impianti sportivi esistenti (ad esempio rimozione delle barriere architettoniche, efficienza energetica, ecc.).

    L'investimento è finalizzato a favorire la rigenerazione delle aree urbane puntando sugli impianti sportivi, al fine di favorire l'inclusione e l'integrazione sociale, soprattutto nelle zone più svantaggiate d'Italia.

    I criteri di selezione devono garantire che almeno il 50 % degli investimenti siano destinati a nuove costruzioni, conformemente ai pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 5, del regolamento (UE) 2021/241.

    M5C2-22

    Investimento 7 - Progetto Sport e inclusione sociale

    Obiettivo

    Interventi relativi ad appalti riguardanti le strutture sportive

    N/A

    Numero

    0

    100

    T2

    2026

    Almeno 100 interventi relativi ad appalti per strutture sportive.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dal conseguimento soddisfacente di un obiettivo secondario: gli interventi completati devono coprire una superficie di almeno 200 000 metri quadrati.

    Il progetto deve affrontare le questioni della rigenerazione delle aree urbane basata sui principi di sostenibilità e resilienza, puntando sugli impianti sportivi al fine di favorire l'inclusione e l'integrazione sociale, soprattutto nelle zone più svantaggiate d'Italia.

    Almeno il 50 % degli investimenti deve essere destinato a nuove costruzioni, conformemente ai pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 5, del regolamento (UE) 2021/241. 

    N. MISSIONE 5 COMPONENTE 3 - Interventi speciali per la coesione territoriale

    Questa componente del piano di ripresa e resilienza comprende due aree di intervento: i) il piano per la resilienza delle aree interne, periferiche e montane; ii) i progetti per lo sviluppo del Mezzogiorno, compresi gli investimenti per combattere la povertà educativa, consolidare le farmacie rurali rendendole strutture in grado di erogare servizi sanitari territoriali, valorizzare i beni confiscati alle mafie e gli investimenti infrastrutturali nel potenziamento delle Zone Economiche Speciali. Queste misure mirano a colmare il divario territoriale in tre settori: demografia e servizi; sviluppo delle competenze; investimenti.

    Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente devono contribuire ad attuare le raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2019 e nel 2020 sulla necessità di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3); "migliorare i risultati scolastici" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 2); "rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario […]" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 1); "fornire [...] e un accesso al sistema di protezione sociale adeguati" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 2).

    N.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Investimento 1 - Aree interne – 1. Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità

    L'intervento mira ad agevolare la soluzione di problemi legati all'esclusione e alla marginalità sociali, mediante l'intensificazione dell'erogazione di servizi attraverso l'incremento di fondi per i servizi pubblici forniti dalle autorità locali (il meccanismo di erogazione consiste nella concessione di sovvenzioni ai comuni). I progetti finanziati possono riguardare: servizi di assistenza domiciliare per anziani; infermiere e ostetriche di comunità; potenziamento di piccoli ospedali (senza pronto soccorso) o alcuni servizi di base (es. radiologia, cardiologia, ginecologia) e ambulatoriali; infrastrutture per l'elisoccorso; rafforzamento di centri per disabili; centri di consulenza, servizi culturali, sportivi e per l'accoglienza di migranti. L'intervento deve prevedere la creazione di nuovi servizi e infrastrutture o il miglioramento di quelli esistenti attraverso un aumento del numero di destinatari o della qualità dell'offerta.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 114 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 115 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 116 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 117 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve prevedere inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente legislazione ambientale nazionale e dell'UE.

    Investimento 2 - Strutture sanitarie di prossimità territoriale

    L'intervento mira a consolidare le farmacie rurali rendendole strutture in grado di erogare servizi sanitari territoriali (le farmacie rurali sono definite nella legge 8 marzo 1968, n. 221). La misura deve fornire un supporto immediato alle farmacie rurali, che durante l'emergenza COVID-19 si sono rivelate un punto di riferimento fondamentale per la popolazione locale. Consolidando il loro ruolo di erogatori di servizi sanitari, queste farmacie possono continuare a rappresentare un elemento centrale nella vita della comunità portando i servizi sanitari il più vicino possibile ai cittadini. Nel dettaglio, ci si aspetta che queste farmacie rafforzino il loro ruolo: i) partecipando al servizio integrato di assistenza domiciliare; ii) fornendo prestazioni di secondo livello, attraverso percorsi diagnostico-terapeutici previsti per patologie specifiche; iii) erogando farmaci che il paziente è ora costretto a ritirare in ospedale; iv) monitorando pazienti con la cartella clinica elettronica e il fascicolo farmaceutico.

    Investimento 3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

    La misura mira a promuovere il Terzo Settore nelle regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e a fornire servizi socio-educativi ai minori in relazione alle disposizioni dell'accordo di partenariato per il periodo di programmazione 2021-2027 delle politiche europee di coesione.

    Ci si aspetta che gli interventi socioeducativi volti a combattere la povertà educativa e sostenere il terzo settore riguardino uno dei seguenti ambiti:

    - interventi a favore di minori nella fascia 0-6 anni volti a migliorare le condizioni di accesso ai servizi di asili nido e di scuola materna e a sostenere la genitorialità;

    -interventi per minori nella fascia 5-10 anni volti a garantire effettive opportunità educative e una precoce prevenzione dell'abbandono scolastico, del bullismo e di altri fenomeni di disagio;

    -interventi per minori nella fascia 11-17 anni volti a migliorare l'offerta di istruzione e a prevenire il fenomeno dell'abbandono scolastico.

    Per questi interventi deve essere garantito che le offerte rispettino i seguenti elementi chiave:

    -gli avvisi pubblici devono avere un valore di almeno 50 000 000 di EUR ciascuno;

    -i progetti degli enti del Terzo Settore devono avere una durata di almeno un anno e fino a un massimo di due

    N.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M5C3-1

    Investimento 1.1.1 - Aree interne - Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità

    Traguardo

    Aggiudicazione dell'offerta per gli interventi volti a migliorare i servizi e le infrastrutture sociali nelle aree interne e per il sostegno alle farmacie nei comuni con meno di 3 000 abitanti

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per gli interventi

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    L'intervento deve creare nuovi servizi e infrastrutture o migliorare quelli esistenti attraverso un aumento del numero di destinatari o della qualità dell'offerta.

    La procedura di selezione deve includere criteri di ammissibilità che garantiscano la conformità dei progetti selezionati agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    Le aree interne sono quelle individuate nella Strategia Nazionale Aree Interne; le farmacie rurali sono definite sulla base della legge 8 marzo 1968, n. 221.

    M5C3-3

    Investimento 2 - Strutture sanitarie di prossimità territoriale

    Obiettivo

    Sostegno alle farmacie rurali nei comuni, frazioni o centri abitati con meno di 5 000 abitanti (prima parte)

    N/A

    Numero

    0

    500

    T4

    2023

    Devono beneficiare dell'intervento almeno 500 farmacie rurali in comuni, frazioni o centri abitati con meno di 5 000 abitanti

    M5C3-4

    Investimento 2 - Strutture sanitarie di prossimità territoriale

    Obiettivo

    Sostegno alle farmacie rurali nei comuni, frazioni o centri abitati con meno di 5 000 abitanti (seconda parte)

    N/A

    Numero

    500

    2 000

    T2

    2026

    Devono beneficiare dell'intervento almeno 2 000 farmacie rurali in comuni, frazioni o centri abitati con meno di 5 000 abitanti

    M5C3-8

    Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

    Obiettivo

    Supporto educativo ai minori (prima parte)

    N/A

    Numero

    0

    20 000

    T2

    2023

    Almeno 20 000 minori fino a 17 anni devono beneficiare di supporto educativo. I progetti di supporto educativo si devono concentrare su uno dei seguenti settori:

    • interventi a favore di minori nella fascia 0-6 anni volti a migliorare le condizioni di accesso ai servizi di asili nido e di scuola materna e a sostenere la genitorialità;

    • interventi per minori nella fascia 5-10 anni volti a garantire effettive opportunità educative e una precoce prevenzione dell'abbandono scolastico, del bullismo e di altri fenomeni di disagio;

    • interventi per minori nella fascia 11-17 anni volti a migliorare l'offerta di istruzione e a prevenire il fenomeno dell'abbandono scolastico.

    Elementi chiave dell'offerta:

     
    - gli avvisi pubblici devono avere un valore di almeno 50 000 000 di EUR ciascuno; 
    - i progetti degli enti del Terzo Settore devono avere una durata di almeno un anno e fino a un massimo di due anni.

     
    Le azioni devono avere luogo in Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

    M5C3-9

    Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

    Obiettivo

    Supporto educativo ai minori (seconda parte)

    N/A

    Numero

    20 000

    44 000

    T2

    2026

    Almeno 44 000 minori tra 0 e 17 anni devono beneficiare di supporto educativo.

     N.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure e rafforzamento dei poteri del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

    La riforma contribuirà alla semplificazione del sistema di governance e velocizzerà la realizzazione degli interventi nelle Zone Economiche Speciali. Essa istituirà il cosiddetto "Digital One stop Shop ZES", lo sportello unico digitale per le Zone Economiche Speciali, e porterà al rafforzamento del ruolo di Commissario.

    Investimento 4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali (ZES)

    L'obiettivo di tali investimenti è garantire l'efficacia della riforma che introduce le ZES, evitando ulteriori ritardi nello sviluppo economico nelle zone del Mezzogiorno che dispongono già di una base produttiva.

    I progetti previsti dalla misura devono favorire la competitività e lo sviluppo economico delle ZES attraverso urbanizzazioni primarie, come definite dalla normativa italiana, e il collegamento di tali aree con le reti stradali e ferroviarie. Gli interventi puntano a incentivare le imprese e le aziende a collocare le loro attività produttive nelle ZES. Ci si aspetta che gli investimenti infrastrutturali riguardino i collegamenti dell'ultimo miglio con porti o aree industriali; la digitalizzazione della logistica, urbanizzazioni o lavori di efficientamento energetico; il rafforzamento della resilienza dei porti.

    Al fine di garantire che la misura sia conforme agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01), i criteri di ammissibilità contenuti nel capitolato d'oneri per i prossimi inviti a presentare progetti dovranno escludere le attività di cui al seguente elenco: i) attività connesse ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 118 ; ii) attività nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 119 ; iii) attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 120 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 121 ; iv) attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all'ambiente. Il capitolato d'oneri deve prevedere inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente legislazione ambientale nazionale e dell'UE. 

    N.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/
    obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M5C3-10

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure e rafforzamento dei poteri del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

    Traguardo

    Entrata in vigore del regolamento per la semplificazione delle procedure e il rafforzamento del ruolo del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore del regolamento per la semplificazione delle procedure e il rafforzamento del ruolo del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il regolamento deve comprendere:

    l'istituzione del "Digital One stop Shop ZES", lo sportello unico digitale per le Zone Economiche Speciali per la semplificazione delle procedure; disposizioni volte a rafforzare il ruolo di Commissario nelle ZES.

     

    Le Zone Economiche Speciali sono aree specifiche definite dal Decreto-Legge 20 giugno 2017, n. 91 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana Serie Generale 20/06/2017, n. 141) convertito dalla L. 3 agosto 2017, n. 123 (Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 12/08/2017, n. 188).

    M5C3-11

    Investimento 1.4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti ministeriali di approvazione dei piani operativi per tutte e otto le Zone Economiche Speciali

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore dei decreti ministeriali.

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Il decreto deve assegnare risorse ai soggetti responsabili dell'attuazione e definire condizioni specifiche per evitare qualsiasi impatto ambientale degli interventi.

    La procedura di selezione deve includere criteri di ammissibilità che garantiscano la conformità dei progetti selezionati agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) mediante l'uso di un elenco di esclusione e il requisito di conformità alla pertinente normativa ambientale dell'UE e nazionale.

    M5C3-12

    Investimento 1.4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

    Obiettivo

    Inizio degli interventi infrastrutturali nelle Zone Economiche Speciali

    N/A

    Numero

    0

    41

    T2

    2024

    Gli interventi previsti sono:

    - il collegamento di "ultimo miglio", volto a realizzare efficaci collegamenti tra le aree industriali e la rete ferroviaria TEN-T;

    - la digitalizzazione della logistica e lavori di efficientamento energetico e ambientale;

    - il potenziamento della resilienza e della sicurezza dell'infrastruttura connessa all'accesso ai porti.

    I lavori devono essere iniziati (comprovati dal certificato di inizio lavori) per almeno 22 interventi per collegamenti dell'ultimo miglio con porti o aree industriali delle ZES; per almeno 15 interventi di digitalizzazione della logistica, urbanizzazioni o lavori di efficientamento energetico nelle stesse aree; per quattro interventi di rafforzamento della resilienza dei porti.

    M5C3-13

    Investimento 1.4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

    Obiettivo

    Completamento degli interventi infrastrutturali nelle Zone Economiche Speciali

    N/A

    Numero

    0

    41

    T2

    2026

    Completamento di almeno 22 collegamenti dell'ultimo miglio con porti o aree industriali delle ZES; di almeno 15 interventi di digitalizzazione della logistica, o urbanizzazioni o lavori di efficientamento energetico nelle stesse aree; di almeno 4 interventi di rafforzamento della resilienza dei porti.

    L'elenco degli interventi deve comprendere, ad esempio, le misure seguenti o misure equivalenti:

    • Il completamento dell'infrastruttura della rete TEN-T globale nei porti di Vasto e Ortona e nelle aree industriali di Saletti e Manoppello (Abruzzo)

    • L'infrastruttura nel porto di Salerno e nelle aree industriali di Uffita, Marcianise, Battipaglia e Nola (Campania)

    • Interconnessioni tra il porto di Manfredonia e le aree urbane di Termoli, Brindisi e Lecce (Puglia e Molise).

    • Interconnessioni tra il porto di Taranto e le aree urbane di Taranto, Potenza e Matera (Puglia e Basilicata).

    • Interventi infrastrutturali per l'accessibilità al porto di Gioia Tauro (Calabria)

    • L'accessibilità infrastrutturale del porto di Cagliari (Sardegna)

    • Interventi infrastrutturali per l'accessibilità ai porti di Augusta, Riporto, Sant'Agata di Militello e Gela (Sicilia)

    MISSIONE 6 COMPONENTE 1 - Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l'assistenza sanitaria territoriale

    L'obiettivo di questa componente è rafforzare il Servizio sanitario nazionale (SSN) italiano potenziando, tra l'altro, la protezione dai rischi sanitari ambientali e climatici e rispondendo meglio alle esigenze delle comunità in materia di cure e assistenza a livello locale. L'assistenza sanitaria locale è frammentata e soggetta a disparità regionali che si traducono in livelli diversi di erogazione dell'assistenza e risultati sanitari nelle varie regioni. L'erogazione di servizi di assistenza domiciliare integrati è considerata bassa, e i diversi prestatori di servizi sanitari e sociali sono ritenuti solo debolmente integrati. La capacità del Servizio sanitario nazionale (SSN) italiano di rispondere ai rischi sanitari collegati all'esposizione ambientale e ai cambiamenti climatici è stata messa alla prova da numerose crisi ed emergenze ambientali che hanno posto in luce sfide legate alla mancanza di sufficienti azioni preventive. L'obiettivo di questa componente del piano per la ripresa e la resilienza italiano è rafforzare il Servizio sanitario nazionale (SSN) italiano potenziando, tra l'altro, la protezione dai rischi sanitari ambientali e climatici e rispondendo meglio alle esigenze delle comunità in materia di cure e assistenza a livello locale.

    Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente contribuiscono a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2019 e nel 2020 sulla necessità di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3), "rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario per quanto riguarda gli operatori sanitari, i prodotti medici essenziali e le infrastrutture" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 1) e "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su [...] un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3).

    O.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    N/A

    O.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    N/A



    O.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Riforma 1 - Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale.

    La riforma costituisce un elemento preparatorio per gli investimenti della componente. È volto a istituire un nuovo modello di assistenza sanitaria territoriale e creerà un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico. Tale finalità sarà conseguita mediante:

    1.la definizione di un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza sanitaria territoriale attraverso la definizione di un quadro normativo che identifichi gli standard strutturali, tecnologici e organizzativi;

    2.la definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio integrato ("One Health") e con una visione olistica ("Planetary Health").

    Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona.

    Il progetto di investimento consiste nella creazione e nell'avvio di almeno 1 038 Case della Comunità, attraverso l'attivazione, lo sviluppo e l'aggregazione di servizi di assistenza di base e la realizzazione di centri di assistenza (efficienti sotto il profilo energetico) per una risposta integrata alle esigenze di assistenza.

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    L'investimento consiste nell'adozione su larga scala di soluzioni di telemedicina e nel sostegno all'innovazione in campo sanitario attraverso le misure di seguito descritte.

    1.Casa come primo luogo di cura (Investimento 1.2.1) - L'obiettivo è portare il numero di persone prese in carico nell'assistenza domiciliare al 10 % della popolazione di età superiore ai 65 anni attraverso investimenti in strumenti informatici e una più ampia offerta di servizi.

    2.Centrali operative territoriali (Investimento 1.2.2) - L'investimento previsto riguarda l'attivazione di almeno 480 Centrali operative territoriali con la funzione di collegare e coordinare i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza. Ci si aspetta che le Centrali operative territoriali assicurino il monitoraggio da remoto dei dispositivi forniti ai pazienti, supportino lo scambio di informazioni tra gli operatori sanitari e costituiscano un punto di riferimento per i prestatori di assistenza e le esigenze dei pazienti.

    3.Telemedicina per supportare al meglio i pazienti con malattie croniche (Investimento 1.2.3) - L'investimento mira a 1) finanziare progetti che consentano interazioni medico-paziente a distanza, in particolare la diagnostica e il monitoraggio, 2) creare una piattaforma nazionale per lo screening di progetti di telemedicina (in linea con quanto previsto dall'investimento 1.3 della missione 6 componente 2), e 3) finanziare iniziative di ricerca ad hoc sulle tecnologie digitali in materia di sanità e assistenza.

    Ulteriori interventi collegati all'assistenza domiciliare sono elencati nella missione 5 componente 2, in particolare le riforme 1 e 2 e gli investimenti 1 e 2.

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

    L'investimento si concretizzerà nella realizzazione di almeno 307 Ospedali di Comunità, ossia strutture sanitarie destinate a pazienti che, a seguito di un episodio di lieve acutezza o di recidiva di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica e per degenze di breve durata.

    O.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M6C1-1

    Riforma 1 - Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale

    Traguardo

    Entrata in vigore del diritto derivato (decreto ministeriale) che prevede la riforma dell'organizzazione dell'assistenza sanitaria.

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della normativa.

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Entrata in vigore del diritto derivato (decreto ministeriale) che prevede:

    - la definizione di un nuovo modello organizzativo per la rete di assistenza sanitaria territoriale attraverso la definizione di un quadro normativo che identifichi gli standard strutturali, tecnologici e organizzativi in tutte le regioni; - la definizione di un nuovo assetto istituzionale per la prevenzione in ambito sanitario, ambientale e climatico, in linea con un approccio integrato "One Health".

    M6C1-2

    Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona

    Traguardo

    Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo

    Notifica dell'approvazione da parte del Ministero della Salute e delle Regioni

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo, con il Ministero della Salute italiano quale autorità responsabile e attuativa e la partecipazione delle amministrazioni regionali insieme agli altri soggetti interessati per le Case della Comunità:

    il contratto istituzionale di sviluppo è uno strumento di governance che deve contenere l'elenco di tutte le parti idonee individuate per l'attuazione della Casa della Comunità al fine di potenziare l'assistenza sanitaria sul territorio. Il contratto deve individuare anche gli obblighi che ciascuna regione italiana assumerà per garantire il conseguimento del risultato atteso in relazione alla Casa della Comunità.

    Il contratto mira a sostenere la coesione territoriale, lo sviluppo e la crescita economica e ad accelerare l'attuazione di interventi di notevole complessità ed è particolarmente utile per grandi progetti o investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi, che richiedano un approccio integrato e l'impiego di fondi strutturali di investimento europei e di fondi nazionali inseriti in piani e programmi operativi finanziati a valere sulle risorse nazionali e europee.

    M6C1-3

    Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona

    Obiettivo

    Case della Comunità messe a disposizione e dotate di attrezzature tecnologiche (prima parte)

    N/A

    Numero

    0

    1 038

    T2

    2026

    Almeno 1 038 Case della Comunità devono essere messe a disposizione e dotate di attrezzature tecnologiche, al fine di garantire parità di accesso, prossimità territoriale e qualità dell'assistenza alle persone indipendentemente dall'età e dal loro quadro clinico (malati cronici, persone non autosufficienti che necessitano di assistenza a lungo termine, persone affette da disabilità, disagio mentale, povertà), mediante l'attivazione, lo sviluppo e l'aggregazione di servizi di assistenza primaria, e la realizzazione di centri di erogazione dell'assistenza (efficienti sotto il profilo energetico) per una risposta multiprofessionale.

    Il costo delle nuove costruzioni finanziate dall'RRF, pari ad almeno 500 000 000 di EUR, deve essere conforme ai pertinenti requisiti di cui all'allegato VI, nota 5, del regolamento (UE) 2021/241.

    M6C1-4

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Traguardo

    Approvazione delle linee guida contenenti il modello digitale per l'attuazione dell'assistenza domiciliare

    Linee guida approvate dal Ministero della Salute.

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Le linee guida devono razionalizzare i processi necessari per potenziare l'assistenza domiciliare attraverso lo sviluppo del telemonitoraggio e della domotica.

    M6C1-5

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Traguardo

    Contratto istituzionale di sviluppo approvato dal Ministero della Salute

    Notifica del contratto approvato

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo, con il Ministero della Salute italiano quale autorità responsabile e attuativa e la partecipazione delle amministrazioni regionali insieme agli altri soggetti interessati per l'assistenza domiciliare.

    Il contratto istituzionale di sviluppo deve esplicitare, per ogni intervento o categoria di interventi, il cronoprogramma, le responsabilità dei contraenti, i criteri di valutazione e monitoraggio e le sanzioni in caso di inadempienza, prevedendo anche le condizioni di definanziamento anche parziale degli interventi ovvero l'attribuzione delle relative risorse ad altro livello di governo, nel rispetto del principio di sussidiarietà.

    M6C1-6

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Obiettivo

    Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare (prima parte)

    N/A

    Numero

    0

    842 000

    T2

    2026

    Aumento delle prestazioni rese in assistenza domiciliare fino a prendere in carico il 10 % della popolazione di età superiore ai 65 anni (1,5 milioni di persone stimate nel 2026). Per raggiungere tale obiettivo dovrà essere aumentato di almeno 842 000 unità entro il 2026 il numero di persone di età superiore ai 65 anni che ricevono assistenza domiciliare. L'assistenza domiciliare integrata è un servizio per persone di tutte le età con una o più malattie croniche o una condizione clinica terminale che richiede un'assistenza sanitaria e sociale professionale continua e altamente specializzata.

    M6C1-7

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Obiettivo

    Centrali operative pienamente funzionanti (seconda parte)

    N/A

    Numero

    0

    480

    T4

    2024

    Il punto cruciale di questo intervento è l'entrata in funzione di almeno 480 Centrali operative territoriali con la funzione di collegare e coordinare i servizi domiciliari con vari servizi territoriali, sociosanitari e ospedalieri e con la rete di emergenza, al fine di garantire la continuità, l'accessibilità e l'integrazione delle cure.

    M6C1-8

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Obiettivo

    Almeno un progetto di telemedicina per regione (considerando sia i progetti che saranno attuati nella singola regione sia quelli che possono essere sviluppati nell'ambito di consorzi tra regioni)

    Programmi/progetti assegnati alle regioni

    Numero

    0

    20

    T4

    2023

    La strategia nazionale per la telemedicina deve promuovere e finanziare lo sviluppo e l'espansione di nuovi progetti e soluzioni in materia di telemedicina nell'ambito dei sistemi sanitari regionali e rappresenta, in quanto tale, un fattore (tecnologico) chiave per l'attuazione dell'approccio all'assistenza sanitaria a distanza rafforzato, con un'attenzione particolare per i malati cronici.

    M6C1-9

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Obiettivo

    Numero di persone assistite sfruttando strumenti di telemedicina (terza parte)

    N/A

    Numero

    0

    300 000

    T4

    2025

    Almeno 300 000 persone assistite sfruttando strumenti di telemedicina.

    L'intervento prevede il finanziamento di iniziative di ricerca ad hoc sulle tecnologie digitali della sanità e dell'assistenza.

    M6C1-10

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

    Traguardo

    Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo

    Notifica dell'approvazione del contratto istituzionale di sviluppo

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo, con il Ministero della Salute italiano quale autorità responsabile e attuativa e la partecipazione delle amministrazioni regionali insieme agli altri soggetti interessati per gli Ospedali di Comunità.

    Il contratto istituzionale di sviluppo deve contenere l'elenco di tutti i siti idonei individuati per gli investimenti e degli obblighi che ciascuna regione italiana assumerà per garantire il conseguimento del risultato atteso. In caso di inadempienza da parte della Regione il Ministero della Salute deve procedere al commissariamento "ad acta" Per quanto riguarda il parco tecnologico degli impianti, vale a dire tutti gli strumenti, le licenze e le interconnessioni, deve essere data preferenza ai metodi di aggregazione degli appalti.

    M6C1-11

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

    Obiettivo

    Ospedali di Comunità rinnovati, interconnessi e dotati di attrezzature tecnologiche (prima parte)

    N/A

    Numero

    0

    307

    T2

    2026

    Almeno 307 Ospedali di Comunità rinnovati, interconnessi e dotati di attrezzature tecnologiche

    Gli ospedali comunitari sono strutture sanitarie destinate a pazienti che, a seguito di un episodio di lieve acutezza o di recidiva di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica e per degenze di breve durata che potrebbero essere forniti a casa, ma che sono erogati in tali strutture a causa della scarsa idoneità dell'edificio stesso (struttura e/o casa familiare).

    P. MISSIONE 6 COMPONENTE 2 - Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale

    Questa componente del piano per la ripresa e la resilienza italiano mira a garantire le condizioni necessarie per una maggiore resilienza del Servizio sanitario nazionale tramite: i) la sostituzione di tecnologie sanitarie obsolete negli ospedali; ii) lo sviluppo di un significativo miglioramento strutturale nella sicurezza degli edifici ospedalieri; iii) il miglioramento dei sistemi informativi e degli strumenti digitali sanitari; iv) la promozione e il rafforzamento del settore della ricerca scientifica; v) il potenziamento delle risorse umane.

    Gli investimenti e le riforme nell'ambito di questa componente contribuiscono a dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2020 e nel 2019 sulla necessità di "rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario per quanto riguarda gli operatori sanitari, i prodotti medici essenziali e le infrastrutture" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 1), di "concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su [...] un'infrastruttura digitale rafforzata per garantire la fornitura di servizi essenziali" (raccomandazione specifica per paese 2020, punto 3) e di "incentrare la politica economica connessa agli investimenti sulla ricerca e l'innovazione e sulla qualità delle infrastrutture, tenendo conto delle disparità regionali" (raccomandazione specifica per paese 2019, punto 3). 

    P.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Riforma 1 - Revisione e aggiornamento dell'assetto regolamentare degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)

    La riforma mira a riorganizzare la rete degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) per: i) migliorare la qualità del Servizio sanitario nazionale (SSN), ii) potenziare il rapporto tra salute e ricerca e iii) operare un riordino del regime giuridico degli IRCCS e delle politiche di ricerca di competenza del Ministero della Salute italiano.

    La riforma migliora la governance degli IRCCS pubblici attraverso i) un miglioramento della gestione strategica, ii) una più efficace definizione dei loro poteri e delle loro aree di competenza e iii) una definizione più esaustiva delle norme sullo status del direttore scientifico degli IRCCS pubblici e del personale di ricerca.

    Una specifica sottomisura differenzierà infine gli IRCCS a seconda della loro attività (monospecialistici o generalisti), creerà una rete integrata degli IRCCS e faciliterà lo scambio di know-how tra gli IRCCS e tra questi e le altre strutture del SSN italiano.

    Investimento 2.1 - Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN

    Questo investimento consiste nel rafforzare il sistema della ricerca biomedica tramite due linee di intervento: a) il finanziamento di progetti Proof of Concept (PoC), sostenendo lo sviluppo di tecnologie con un basso grado di maturità tecnologica e promuovendo il trasferimento di tecnologie verso l'industria; b) il finanziamento di programmi o progetti di ricerca nel campo delle malattie rare e dei tumori rari e di altre malattie altamente invalidanti.

    P.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M6C2-1

    Riforma 1 - revisione e aggiornamento dell'assetto regolamentare degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e delle politiche di ricerca del Ministero della Salute, con l'obiettivo di rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie.

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto legislativo che riguarda il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)

    Disposizione nel decreto che indica l'entrata in vigore

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    La riforma deve riorganizzare la rete degli IRCCS per migliorare la qualità e l'eccellenza del SSN, potenziando il rapporto tra salute e ricerca e riesaminando il regime giuridico degli IRCCS e delle politiche di ricerca di competenza del Ministero della Salute italiano.

    La riforma comprende misure volte a: i) rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie; ii) migliorare la governance degli IRCCS pubblici attraverso un miglioramento della gestione strategica degli Istituti e una più efficace definizione dei loro poteri e delle loro aree di competenza.

    M6C2-2

    Investimento 2.1 - Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN

    Obiettivo

    Finanziamento di progetti di ricerca su tumori rari e malattie rare

    N/A

    Numero

    0

    100

    T4

    2025

    Attribuzione di finanziamenti a programmi o progetti di ricerca nel campo delle malattie rare e dei tumori rari. Queste patologie, ad alta complessità biomedica e spesso ad espressione multiorgano, necessitano della convergenza di elevata competenza clinica e di avanzate attività diagnostiche e di ricerca e richiedono tecnologie di eccellenza e il coordinamento di reti collaborative a livello nazionale ed europeo. 
    La concessione di finanziamenti per progetti di ricerca sulle malattie rare e sui tumori rari deve essere effettuata mediante procedura di gara pubblica.

    Almeno 100 progetti di ricerca devono aver ricevuto una prima tranche di finanziamenti.

    M6C2-3

    Investimento 2.1 - Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN

    Obiettivo

    Finanziamento di progetti di ricerca sulle malattie altamente invalidanti

    N/A

    Numero

    0

    324

    T4

    2025

    Attribuzione di finanziamenti a programmi/progetti di ricerca sulle malattie altamente invalidanti. 
    La concessione di finanziamenti per progetti di ricerca sulle malattie altamente invalidanti deve essere effettuata mediante procedura di gara pubblica.

    Almeno 324 progetti di ricerca devono aver ricevuto una prima tranche di finanziamenti.

    P.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Questo investimento consiste nel migliorare la digitalizzazione dell'assistenza sanitaria al fine di aumentare la produttività del personale e migliorare la qualità dei processi, garantendo la sicurezza dei pazienti e l'erogazione di servizi di alta qualità. L'investimento si compone di tre linee di intervento:

    1.l'ammodernamento digitale del parco tecnologico ospedaliero tramite la sostituzione di modelli obsoleti con modelli tecnologicamente avanzati. Le apparecchiature sostituite saranno smaltite o riassegnate ad altri siti del Servizio Sanitario Nazionale;

    2.l'informatizzazione dei processi ospedalieri con un Dipartimento di Emergenza di primo e di secondo livello (Dipartimenti di Emergenza e Accettazione, DEA);

    3.l'incremento del numero di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva negli ospedali del Servizio sanitario nazionale.

    Investimento 1.2 - Verso un ospedale sicuro e sostenibile

    Questo investimento consiste nell'allineare le strutture ospedaliere alle normative antisismiche. A questo fine sono previste due diverse linee di investimento:

    1.interventi di adeguamento sismico o di miglioramento delle strutture ospedaliere individuate nell'indagine delle esigenze espresse dalle Regioni;

    2.interventi pluriennali volti al rinnovo e alla modernizzazione del quadro fisico e tecnologico dei beni immobili della sanità pubblica.

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione.

    Questo investimento mira ad imprimere un profondo cambio di passo nell'infrastrutturazione tecnologica alla base dell'erogazione dell'assistenza, dell'analisi dei dati sanitari e della capacità predittiva del SSN italiano. L'investimento si compone dei due diversi progetti di seguito descritti.

    1.Il completamento dell'infrastruttura e la diffusione del Fascicolo sanitario elettronico (FSE) esistente. Ciò deve essere conseguito rendendolo un ambiente di dati completamente nativi digitali e quindi omogeneo, coerente e portabile in tutto il territorio nazionale. Il FSE espleterà tre funzioni principali: in primo luogo, conferirà maggiore autonomia ai professionisti sanitari, che potranno avvalersi di una stessa fonte di informazioni cliniche per ottenere il dettaglio dell'anamnesi del paziente; in secondo luogo, diventerà per i cittadini e i pazienti il punto di accesso ai servizi fondamentali erogati dai sistemi sanitari nazionale e regionali; in terzo luogo, le amministrazioni sanitarie avranno la possibilità di utilizzare i dati clinici per effettuare analisi cliniche e migliorare l'erogazione dell'assistenza sanitaria.

    2.Il rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti di analisi del Ministero della Salute, per il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza (LEA, ossia i servizi garantiti dal SSN in tutto il paese) e la programmazione di servizi di assistenza sanitaria che siano in linea con i bisogni, l'evoluzione della struttura demografica della popolazione, i trend e il quadro epidemiologico. L'obiettivo chiave e primario del Ministero della Salute italiano è conseguito con il raggiungimento dei 4 sotto-obiettivi seguenti integrati tra loro: i) il potenziamento dell'infrastruttura del Ministero della Salute italiano, mediante l'integrazione dei dati clinici del FSE con i dati clinici, amministrativi e finanziari del Nuovo sistema informativo sanitario (NSIS) e con le altre informazioni e gli altri dati relativi alla salute nell'ambito dell'approccio "One-Health" per monitorare i LEA e garantire le attività di sorveglianza e vigilanza sanitaria; ii) il miglioramento della raccolta, del processo e della produzione di dati NSIS a livello locale, mediante la reingegnerizzazione e la standardizzazione dei processi regionali e locali di produzione di dati, al fine di ottimizzare lo strumento del NSIS per la misurazione della qualità, dell'efficienza e dell'adeguatezza del SSN; iii) lo sviluppo di strumenti di analisi avanzata per studiare fenomeni complessi e scenari predittivi al fine di migliorare la capacità di programmare i servizi sanitari e rilevare malattie emergenti; iv) la creazione di una piattaforma nazionale dove domanda ed offerta di servizi di telemedicina forniti da soggetti accreditati possano incontrarsi.

    Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

    Questo investimento consiste nell'incrementare le borse di studio per il corso specifico di medicina generale, nell'avviare un piano di formazione sulle infezioni ospedaliere per tutto il personale del SSN, nell'attivare un percorso di acquisizione di competenze e abilità di management e digitali per professionisti sanitari del SSN e nel finanziare contratti di formazione medica specializzata.

    P.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito

     

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M6C2-4

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Traguardo

    Piano di riorganizzazione approvato dal Ministero della Salute/Regioni italiane

    Notifica dell'approvazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2021

    Approvazione del piano di riorganizzazione volto a rafforzare la capacità delle strutture ospedaliere del SSN di affrontare adeguatamente le emergenze pandemiche grazie all'incremento del numero di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva.

    Il piano di riorganizzazione delle strutture ospedaliere deve incrementare il numero di posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva disponibili nelle strutture del SSN.

    M6C2-5

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Traguardo

    Approvazione del Contratto istituzionale di sviluppo

    Notifica della firma del Contratto istituzionale di sviluppo da parte del Ministero della Salute e delle Regioni italiane

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2022

    Approvazione di un Contratto istituzionale di sviluppo, con il Ministero della Salute italiano quale autorità responsabile e attuativa e la partecipazione delle amministrazioni regionali insieme ad altri soggetti interessati chiave.

    Il Contratto istituzionale di sviluppo è lo strumento individuato dalla legislazione nazionale vigente (disposizioni combinate degli articoli 1 e 6 del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e dell'articolo 7 del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito dalla legge 3 agosto 2017, n. 123) per accelerare la realizzazione di progetti strategici tra loro funzionalmente connessi. Il Contratto istituzionale di sviluppo deve contenere l'elenco di tutti i siti idonei individuati per gli investimenti e degli obblighi che ciascuna Regione italiana deve assumere per garantire il conseguimento del risultato atteso. In caso di inadempienza da parte della Regione il Ministero della Salute deve procedere al commissariamento "ad acta"

    M6C2-6

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Obiettivo

    Operatività delle grandi apparecchiature sanitarie

    N/A

    Numero

    0

    3 100

    T2

    2026

    Il numero e le tipologie delle apparecchiature che devono essere sostituite sono: 340 TAC a 128 strati o più, 190 risonanze magnetiche 1,5 T o più, 81 acceleratori lineari, 937 sistemi radiologici fissi, 193 angiografi, 82 gamma camere, 53 gamma camere/TAC, 34 PET TAC, 295 mammografi, 928 ecotomografi.

    Le apparecchiature sostituite saranno smaltite o riutilizzate in altri siti del SSN.

    M6C2-7

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici

    Notifica di tutti i contratti pubblici aggiudicati

    N/A

    N/A

    N/A

    T4

    2022

    Pubblicazione delle procedure di gara nell'ambito degli accordi quadro Consip e conclusione di contratti per la fornitura di servizi per la digitalizzazione degli ospedali (sede di DEA di I e II livello)

    I contratti devono comprendere l'acquisto di: a) centri di elaborazione di dati (CED), comprese TIC e lavori ausiliari, necessari per realizzare l'informatizzazione dell'intera struttura ospedaliera; b) acquisizione di tecnologie informatiche hardware e/o software, tecnologie elettromedicali, tecnologie supplementari e lavori ausiliari, necessari per realizzare l'informatizzazione dei reparti ospedalieri. L'analisi dell'attuale livello di digitalizzazione, preliminare all'attuazione dell'intervento, deve consentire di perfezionare tale valutazione in funzione delle reali esigenze di ciascuna Regione/struttura.

    M6C2-8

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Obiettivo

    Digitalizzazione delle strutture ospedaliere (DEA - Dipartimenti di emergenza e accettazione - Livello I e II)

    N/A

    Numero

    0

    280

    T4

    2025

    Ogni struttura ospedaliera informatizzata deve disporre di un centro di elaborazione di dati (CED) necessario per realizzare l'informatizzazione dell'intera struttura ospedaliera e sufficienti tecnologie informatiche hardware e/o software, tecnologie elettromedicali e tecnologie supplementari necessarie per realizzare l'informatizzazione di ciascun reparto ospedaliero.

    Sono ammessi gli strumenti per gli appalti messi a disposizione da Consip (in aggiunta a quelli chiusi entro il 31 dicembre 2022), come pure Mepa/SDAPA, per gli acquisti ancillari.

    M6C2-9

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Obiettivo

    Posti letto supplementari di terapia intensiva e semi-intensiva

    N/A

    Numero

    0

    5 922

    T2

    2026

    La dotazione di almeno 2 692 posti letto di terapia intensiva e 3 230 posti letto di terapia semi-intensiva con la relativa apparecchiatura di ausilio alla ventilazione deve essere resa strutturale (pari a un aumento di circa il 60 % del numero di posti letto preesistenti alla pandemia).

    M6C2-10

    Investimento 1.2 - Verso un ospedale sicuro e sostenibile

    Obiettivo

    Completamento degli interventi antisismici nelle strutture ospedaliere

    N/A

    Numero

    0

    84

    T2

    2026

    Completamento di almeno 84 interventi antisismici nelle strutture ospedaliere al fine di allinearle alle norme antisismiche

    M6C2-10 bis

    Investimento 1.2 - Verso un ospedale sicuro e sostenibile

    Obiettivo

    Erogazione di risorse dell'RRF a favore di progetti di edilizia sanitaria ex articolo 20 della legge finanziaria 67/88.

    N/A

    Percentuale

    0

    90 %

    T2

    2026

    Almeno il 90 % di 250 000 000 di EUR è erogato per progetti di ristrutturazione e ammodernamento degli ospedali oggetto di accordi di programma ex articolo 20 della legge 67/88, condotti dal Ministero della Salute con la rispettiva Regione.

    M6C2-11

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione.

    Obiettivo

    I medici di base alimentano il Fascicolo sanitario elettronico.

    N/A

    Percentuale

    0

    85

    T4

    2025

    L'obiettivo deve essere raggiunto tramite l'incremento del numero di tipi di documento digitalizzati nel FSE e mediante il sostegno e la formazione specialistici volti a conseguire l'aggiornamento digitale dei medici di base in tutto il paese.

    M6C2-12

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione.

    Traguardo

    Il sistema della Tessera di assicurazione malattia e l'infrastruttura per l'interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico sono pienamente operativi.

    Entrata in funzione del sistema di Tessera sanitaria elettronica 
    e dell'infrastruttura per l'interoperabilità del FSE.

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2026

    Entrata in funzione del sistema di Tessera sanitaria elettronica e dell'infrastruttura per l'interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico. Realizzazione di un archivio centrale, dell'interoperabilità e di una piattaforma di servizi, conformemente allo standard Fast Healthcare Interoperability Resources, sfruttando le esperienze già esistenti in questo settore, con garanzia di norme di stoccaggio, sicurezza e interoperabilità.

    M6C2-13

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione.

    Obiettivo

    Tutte le Regioni hanno adottato e utilizzano il Fascicolo sanitario elettronico

    N/A

    Numero

    0

    21

    T2

    2026

    Tutte le Regioni devono creare e utilizzare il FSE e caricarvi documenti nativi digitali. In particolare il piano prevede:

    - i documenti nativi digitali sono caricati sul FSE come previsto dal decreto 18 maggio 2022 e dai successivi decreti relativi al contenuto del FSE;

    - il sostegno finanziario a favore dei fornitori di servizi sanitari, affinché aggiornino la loro infrastruttura e per garantire che i dati, i metadati e la documentazione relativi all'assistenza sanitaria siano generati in formato digitale;

    - il sostegno finanziario per i fornitori di servizi sanitari che adotteranno la piattaforma nazionale, l'interoperabilità e gli standard UI/UX;

    - il supporto in termini di capitale umano e competenze per i fornitori di servizi sanitari e le autorità sanitarie regionali per realizzare i cambiamenti infrastrutturali e di dati necessari per l'adozione del FSE.

    M6C2-14

    Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

    Obiettivo

    Sono assegnate borse di studio per corsi specifici di medicina generale.

    N/A

    Numero

    0

    1 800

    T2

    2023

    Questo investimento deve essere volto all'incremento del numero di borse di studio in medicina generale, garantendo il completamento di tre cicli di apprendimento triennali.

    M6C2-15

    Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

    Obiettivo

    Sono assegnate ulteriori borse di studio per corsi specifici di medicina generale.

    N/A

    Numero

    1 800

    2 700

    T2

    2024

    Questo investimento deve essere volto all'incremento del numero di borse di studio in medicina generale, garantendo il completamento di tre cicli di apprendimento triennali.

    M6C2-16

    Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

    Obiettivo

    Formazione per l'acquisizione di competenze e abilità di management e digitali per il personale del SSN

    N/A

    Numero

    0

    4 500

    T2

    2026

    Erogazione dei corsi di formazione per l'acquisizione di competenze e abilità di management e digitali a 4 500 membri del personale del SSN

    Questo investimento deve essere volto all'attivazione di un percorso di acquisizione di competenze e abilità di management e digitali per professionisti sanitari del SSN, al fine di prepararli a fronteggiare le sfide attuali e future in una prospettiva integrata, sostenibile, innovativa, flessibile e orientata al risultato.

    M6C2-17

    Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

    Obiettivo

    Numero di contratti di formazione medica specializzata finanziati

    N/A

    Numero

    0

    4 200

    T2

    2026

    Questo investimento fornisce il finanziamento di contratti di formazione medica specializzata che consentirà il finanziamento di 4 200 contratti di formazione supplementari per un ciclo completo di studi (5 anni).

    Q.MISSIONE 7: REPowerEU

    Il capitolo dedicato al piano REPowerEU mira a rafforzare le reti di distribuzione e di trasmissione, comprese quelle del gas, accelerare la produzione di energia rinnovabile, ridurre la domanda di energia, aumentare l'efficienza energetica e creare le competenze per la transizione verde nei settori pubblico e privato e promuovere le catene del valore dell'idrogeno e delle energie rinnovabili attraverso misure che agevolino l'accesso al credito e ai crediti d'imposta.

    Questa componente risponde alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte all'Italia nel 2022 e nel 2023 e mira in particolare ad accelerare il dispiegamento di capacità supplementari in materia di energie rinnovabili investendo in grandi progetti di interconnessione delle reti elettriche (nello specifico si tratta di due interconnettori che collegano la Sardegna e la Sicilia alla terraferma e tre interconnettori tra Austria, Slovenia e Italia), migliorando la rete di trasmissione nazionale e semplificando le procedure di autorizzazione. Contribuisce ad aumentare la capacità interna di trasporto del gas al fine di superare le strozzature, diversificare le importazioni di energia e rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento. Promuove la mobilità sostenibile riducendo le sovvenzioni dannose per l'ambiente e potenziando il parco ferroviario. Contribuisce a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, elettrificando il consumo delle famiglie e aumentando la resilienza della rete, e ad aumentare l'efficienza energetica nel settore residenziale e in quello delle imprese, anche attraverso strumenti finanziari e regimi di incentivi mirati. Infine comprende riforme e investimenti volti a migliorare l'offerta e l'acquisizione delle competenze necessarie per la transizione verde, sia nel settore privato che in quello pubblico.

    Vi sono nove progetti con una dimensione transfrontaliera, tre dei quali hanno un impatto transfrontaliero diretto: 1) un investimento volto ad aumentare la capacità nominale delle interconnessioni elettriche esistenti tra Italia, Austria e Slovenia; 2) un investimento che contribuisce alla costruzione di un'interconnessione elettrica tra Sardegna, Corsica e Toscana; 3) un investimento in una centrale di compressione che aumenterà le esportazioni di gas verso l'Europa centrale. Altri progetti apportano indirettamente benefici agli Stati membri limitrofi affrontando le strozzature interne nella trasmissione e nella distribuzione dell'energia e aumentando l'efficienza e la resilienza della rete.

    Ci si aspetta che nessuna misura di questa componente arrecherà un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi dell'articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852, tenendo conto della descrizione degli interventi in questione e delle misure di mitigazione stabilite nel piano per la ripresa e la resilienza in conformità agli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (C(2023) 6454 final), mentre detto principio non si applica all'investimento 11 — Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio) e all'investimento 12 — Infrastrutture transfrontaliere per l'esportazione del gas, conformemente all'articolo 21 quater, paragrafo 6, del regolamento (UE) 2021/241.

    Q.1.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al sostegno finanziario non rimborsabile

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili a livello centrale e locale

    L'obiettivo di questa riforma è consolidare e semplificare il quadro normativo e le disposizioni vigenti che disciplinano la realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili.

    La riforma consiste nell'adozione e nell'entrata in vigore di un unico atto di diritto primario (noto come Testo unico) che raccoglie, unisce e consolida tutte le norme che disciplinano la realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili e sostituisce tutta la legislazione precedente in materia. L'atto normativo stabilisce inoltre principi per la semplificazione e l'armonizzazione delle procedure di autorizzazione per le fonti energetiche rinnovabili a livello subnazionale.

    Il Testo unico ha le seguenti priorità fondamentali:

    1)individuare "zone di accelerazione per le energie rinnovabili" in linea con la direttiva riveduta sulle energie rinnovabili e con i piani di gestione dello spazio marittimo per accelerare la diffusione dell'energia eolica offshore;

    2)stabilire principi per semplificare e armonizzare le procedure di autorizzazione a livello subnazionale per le fonti energetiche rinnovabili. In particolare, il Testo unico stabilirà "norme limite": le regioni non possono dunque applicare norme di autorizzazione più rigide di quelle previste dalla legislazione nazionale;

    3)garantire la creazione e la messa in funzione di uno sportello unico digitale per ottenere tutte le autorizzazioni a livello nazionale e regionale necessarie per realizzare e mettere in esercizio impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili. In particolare il Testo unico assicurerà che questa piattaforma si concepita secondo il principio "una tantum", in base al quale i richiedenti sono tenuti a fornire le stesse informazioni o gli stessi documenti alle istituzioni pubbliche una sola volta.

    Riforma 2 - Riduzione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente

    L'obiettivo di questa riforma è determinare una riduzione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente, sulla base del "Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi".

    Riforma 3 - Riduzione dei costi di connessione degli impianti per la produzione di biometano

    L'obiettivo di questa riforma è facilitare l'inclusione del biometano nel sistema e nel mercato dell'energia e creare nuove capacità di produzione di biometano sostenibile in linea con la direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva sulle energie rinnovabili) e i relativi atti delegati, al fine di favorire la flessibilità e l'efficienza della rete del gas naturale agevolando la conversione al biometano. L'aumento della flessibilità e dell'efficienza dovrebbe a sua volta contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico e all'indipendenza energetica.

    L'attuazione della riforma 1) riduce i costi di connessione degli impianti di produzione di biometano sostenibile e 2) incoraggia gli investimenti finalizzati esclusivamente alla diffusione del biometano sostenibile nelle reti del gas naturale. La riforma favorisce: i) una maggiore integrazione tra reti di trasmissione e di distribuzione; ii) l'introduzione di meccanismi di ripartizione dei costi degli investimenti nella connessione alla rete. Questi meccanismi trasferiscono i costi dal produttore all'intera comunità che beneficia del biometano sostenibile.

    Riforma 4 - Mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti PPA da fonti rinnovabili

    L'obiettivo di questa riforma è istituire un sistema di garanzie che attenuino il rischio finanziario associato agli accordi di compravendita di energia elettrica (PPA) da fonti rinnovabili della durata di almeno tre anni.

    La riforma deve:

    I)imporre a ogni operatore di garantire una copertura parziale del controvalore dei contratti PPA fornendo strumenti di garanzia sul mercato dell'energia elettrica;

    II)introdurre misure per attenuare il rischio di inadempimento, compresi obblighi e vincoli per l'offerente e sanzioni regolamentari in caso di inadempimento del produttore;

    III)individuare un soggetto istituzionale che assuma il ruolo di venditore/acquirente di ultima istanza, che si sostituirebbe alla controparte inadempiente e garantirebbe l'adempimento degli obblighi assunti nei confronti della controparte in bonis.

    Riforma 5 - Piano Nuove Competenze Transizioni

    L'obiettivo di questa riforma è aggiornare il quadro regolatorio della formazione e rendere operativi gli strumenti di contrasto allo squilibrio tra domanda e offerta di competenze. La riforma aggiorna il Piano Nuove Competenze adottato con il decreto 14 dicembre 2021 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 307 del 28 dicembre 2021. Lo scopo è rafforzare i meccanismi che collegano la pianificazione dei corsi di formazione alle esigenze del mercato del lavoro, in particolare allo scopo di meglio accompagnare la transizione verde e digitale, attraverso il coinvolgimento dei soggetti interessati in specifici patti per le competenze. L'obiettivo di questa riforma è rafforzare il ruolo del settore privato nell'erogazione di formazione e migliorare il riconoscimento delle competenze, comprese quelle acquisite sul posto di lavoro e attraverso brevi moduli di formazione. I progetti pilota nell'ambito dell'investimento [10] precedono la riforma e i loro risultati sono presi in considerazione nell'elaborazione e nell'attuazione della riforma.

    Le attività di formazione che ricevono sostegno con la riforma non riguardano: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 122 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 123 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 124 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 125 ; Il capitolato d'oneri deve prevedere inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente legislazione ambientale nazionale e dell'UE.

    Investimento 1 - Misura rafforzata: Rafforzamento smart grid

    L'obiettivo è potenziare l'investimento 2.1 (Rafforzamento smart grid) nell'ambito della missione 2, componente 2. L'investimento di potenziamento consiste in interventi su porzioni di rete a media e bassa tensione volti a elettrificare il consumo energetico di almeno 230 000 abitanti in più rispetto a quanto già previsto dalla misura vigente. L'investimento esistente e quello aggiuntivo, insieme, elettrificheranno i consumi di almeno 1 730 000 abitanti.

    Investimento 2 - Misura rafforzata: Interventi su resilienza climatica delle reti

    Questo investimento potenzia l'investimento 2.2 nell'ambito della missione 2, componente 2. L'investimento di potenziamento consiste in interventi volti a migliorare la resilienza di almeno 648 km di rete elettrica in più di quanto già previsto dalla misura vigente. Si applicano le stesse condizioni già previste dalla misura in vigore. L'investimento esistente e quello aggiuntivo, insieme, miglioreranno la resilienza di almeno 4 648 km.

    Investimento 3 - Misura rafforzata: Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

    Questo investimento potenzia l'investimento 3.1 nell'ambito della missione 2, componente 2, del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia. L'investimento di potenziamento consiste nel completare due progetti aggiuntivi per la produzione di idrogeno in aree industriali dismesse oltre a quelli già previsti dalla misura vigente. L'investimento esistente e quello aggiuntivo, insieme, favoriranno il completamento di almeno 12 progetti.

    La misura sostiene solo la produzione di idrogeno rinnovabile basata sull'elettrolisi, in linea con la direttiva (UE) 2018/2001 (direttiva sulle energie rinnovabili) e i relativi atti delegati. Si applicano tutte le altre condizioni già previste dalla misura in vigore.

    Investimento 4 - Tyrrhenian link

    L'obiettivo di questo investimento è ampliare l'infrastruttura di trasmissione dell'energia elettrica per attingere alla capacità di produzione da fonti energetiche rinnovabili nel Sud Italia e integrarla nella rete di trasmissione nazionale.

    L'investimento sostiene la costruzione del Tyrrhenian link, in particolare del tratto Est tra la Sicilia e la Campania, e finanzia l'installazione di 514 km di cavi sottomarini in corrente continua ad alta tensione (HVDC) punto-punto tra Eboli e Caracoli. L'investimento deve essere completato entro il 31 agosto 2026.

    Investimento 5 - SA.CO.I.3

    L'obiettivo di questo investimento è modernizzare l'infrastruttura di trasmissione dell'energia elettrica che collega la Sardegna al resto d'Italia, attraverso la Corsica, per attingere alla capacità di produzione da fonti energetiche rinnovabili in Sardegna e integrarla nella rete di trasmissione nazionale.

    L'investimento, che mira a sostenere la costruzione del progetto di interconnessione "Sardegna-Corsica-Italia 3", consiste nel completare la costruzione degli involucri che ospiteranno le stazioni di conversione a Codrongianos, in Sardegna, e a Suvereto, in Toscana. Questi involucri sono l'infrastruttura esterna delle centrali di compressione e non comprendono macchinari o altre attrezzature, che saranno installati al loro interno dopo il completamento dell'investimento. L'investimento deve essere completato entro il 31 agosto 2026.

    Investimento 6 - Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti

    L'obiettivo di questo investimento è ampliare e modernizzare l'infrastruttura di trasmissione dell'energia elettrica tra Italia, Austria e Slovenia. In particolare l'investimento consiste nel completamento dei seguenti interconnettori transfrontalieri:

    -Somplago (Italia)-Würmlach (Austria), aumento della capacità nominale degli interconnettori esistenti di 300 MW;

    -Zaule (Italia)-Dekani (Slovenia);

    -Redipuglia (Italia)-Vrtojba (Slovenia).

    Al termine dei lavori per gli interconnettori Zaule-Dekani e Redipuglia-Vrtojba, la capacità nominale cumulativa di interconnessione tra Italia e Slovenia sarà aumentata di 250 MW.

    L'investimento coprirà solo il completamento della parte dell'interconnettore sul versante italiano entro il 31 agosto 2026. Al termine dei lavori l'infrastruttura sarà pronta per entrare in funzione non appena verrà completata e messa in funzione la parte sul versante di Austria e Slovenia.

    Al fine di evitare il rischio di sovracompensazione, entro il 31 agosto 2026 l'Italia trasmetterà alla Commissione una relazione in cui sia dimostrato che le esenzioni dalle norme del mercato dell'energia concesse ai tre interconnettori sono ancora giustificate. La relazione deve inoltre valutare se sono state predisposte garanzie adeguate per assicurare che le condizioni di cui all'articolo 63, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2019/943 sull'energia elettrica siano ancora soddisfatte. La valutazione esaminerà l'impatto dei pertinenti fondi pubblici e dell'UE sulle condizioni connesse al livello di rischio dei progetti.

    Investimento 7 - Rete di trasmissione intelligente

    L'obiettivo dell'investimento è digitalizzare la rete nazionale di trasmissione e migliorare il sistema di gestione e controllo gestito dal gestore del sistema di trasmissione. L'investimento si concentra sia sulla rete di trasmissione che sui suoi componenti software e facilita l'integrazione di consumatori e prosumatori nel mercato dell'energia, accelera la diffusione delle energie rinnovabili e aumenta la resilienza della rete.

    L'investimento deve comprendere i seguenti elementi:

    -installazione del protocollo sicuro 104 in almeno 250 stazioni elettriche. Dal momento dell'installazione, in sinergia con l'architettura delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), tutti i dati passeranno attraverso il sistema centrale di gestione e controllo;

    -installazione di apparecchiature 5G o definizione di un'architettura delle TIC in almeno 40 stazioni elettriche;

    -installazione di un sistema di monitoraggio dell'IoT (Internet of Things) industriale su almeno 1 500 tralicci della rete elettrica per raccogliere dati che possano essere trattati nel sistema di gestione.

    Le apparecchiature installate grazie a questo investimento devono soddisfare, ove necessario, i requisiti in materia di energia stabiliti conformemente alla direttiva 2009/125/CE per i server e prodotti di archiviazione dati, o per i computer e i server informatici o per i display elettronici. L'investimento deve dimostrare che è stato fatto tutto il possibile per attuare le pratiche pertinenti, quali le apparecchiature e i servizi informatici indicati come "pratiche attese" nella versione più recente del codice di condotta europeo sull'efficienza energetica dei centri di dati o nel documento CEN-CENELEC CLC TR50600-99-1 "Data center and infrastructure — Part 99-1: Recommended practices for energy management".

    Investimento 8 - Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    L'obiettivo di questo investimento è sostenere il recupero e il riciclaggio delle materie prime critiche e, dunque, le catene del valore delle materie prime critiche e delle tecnologie connesse alla transizione verde.

    L'investimento si compone di quattro principali filoni di intervento.

    1)Progettazione ecocompatibile: lo scopo di questo filone di intervento è comprendere il fabbisogno di materie prime critiche e il potenziale della progettazione ecocompatibile per ridurre la domanda associata, favorendo un approccio circolare nelle catene di approvvigionamento industriali legate alla transizione energetica.

    Da questo filone di intervento dovrebbe scaturire una relazione che analizza il fabbisogno futuro di materie prime critiche e il potenziale della progettazione ecocompatibile per ridurre la domanda di queste materie e favorirne la riciclabilità.

    2)Progetti di R&S incentrati sulla progettazione ecocompatibile e sul miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclaggio dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, comprese le pale delle turbine eoliche e i pannelli fotovoltaici. I progetti si concentrano sui tre seguenti filoni di ricerca, sviluppo e innovazione:

    I)tecnologie, sistemi di informazione e metodi commerciali nuovi o migliorati per il recupero, il riciclaggio e il trattamento dei rifiuti di materie prime critiche e strategiche;

    II)integrazione della progettazione ecocompatibile nella fabbricazione di prodotti e sistemi complessi e nei processi di mercato e consumo;

    III)ottimizzazione della raccolta e della cernita dei rifiuti urbani e cernita finalizzata a garantire un'offerta costante di materie prime critiche di alta qualità per le operazioni di estrazione mineraria urbana.

    3)Estrazione mineraria urbana (urban mining): l'obiettivo di questa linea di intervento è stimare il potenziale delle attività di estrazione mineraria urbana e dei rifiuti già esistenti derivanti dalla cessazione delle attività minerarie.

    Da questo filone dovrebbe scaturire una banca dati pubblica (sistema di informazione geografica) che consenta la geolocalizzazione e la visualizzazione della distribuzione di risorse o materiali riciclabili dispersi in ambienti urbani (miniere urbane) nonché dei rifiuti esistenti nelle miniere abbandonate.

    4)Creazione o attrezzatura di un polo tecnologico per l'estrazione mineraria urbana e la progettazione ecocompatibile. Il polo consiste in una rete di laboratori che favorirà l'interazione tra imprese private e istituti di ricerca per migliorare il recupero e il riciclaggio dalla catena di approvvigionamento di prodotti complessi a fine vita e materie prime con un basso tasso di riciclaggio a fine vita (End-of-Life Recycling Input Rate, EOL-RIR) connessi alla transizione verde (quali litio, neodimio e silicio metallico).

    Da questo filone di intervento dovrebbe scaturire l'attrezzatura di tali laboratori.

    Investimento 9 - Misura rafforzata: Assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità per l'attuazione del PNRR

    Questo investimento potenzia l'investimento 1.9 nell'ambito della missione 1, componente 1, del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia.

    La misura incrementa gli investimenti in essere integrando il programma di formazione già offerto tramite la piattaforma di apprendimento www.syllabus.gov.it con moduli di formazione che preparano i funzionari pubblici locali alla transizione verde.

    I moduli di formazione riguardano almeno i seguenti argomenti: procedure di autorizzazione per gli impianti che sfruttano fonti rinnovabili; promozione delle comunità dell'energia rinnovabile; supporto e organizzazione del risparmio energetico nella pubblica amministrazione; appalti elettronici verdi (green e-procurement) in materia di energia e prodotti con un minore impatto ambientale; appalti per l'efficientamento energetico degli edifici; leadership della pubblica amministrazione nell'efficienza energetica e nei comportamenti sostenibili sul fronte dell'energia: migliori pratiche e diffusione della cultura della sostenibilità; modelli per la promozione della mobilità sostenibile per il risparmio energetico.

    Investimento 10 - Progetti pilota sulle competenze "Crescere Green"

    L'obiettivo di questo investimento è sviluppare competenze verdi su scala sovraregionale, coinvolgendo le imprese e il settore privato e seguendo un approccio settoriale.

    Gli interventi formativi brevi si concentrano sulle competenze professionali più richieste dalla transizione verde nel mercato del lavoro. Le professioni interessate sono individuate attraverso i patti per le competenze di cui alla riforma 5 Piano Nuove Competenze Transizioni, mentre i destinatari sono identificati tra i partecipanti al programma nazionale GOL "Garanzia per l'occupabilità dei lavoratori" (nell'ambito della missione 5, componente 1, riforma 1) che, dopo una procedura di valutazione, seguono un percorso che prevede un programma di formazione personalizzato. L'investimento mira inoltre ad aumentare la capacità delle amministrazioni, delle istituzioni e dei partner coinvolti nella pianificazione delle attività formative.

    Le attività di formazione che ricevono sostegno dall'investimento non riguardano: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 126 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 127 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 128 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 129 ; Il capitolato d'oneri deve prevedere inoltre che possano essere selezionate solo le attività conformi alla pertinente legislazione ambientale nazionale e dell'UE.

    Investimento 11 - Misura rafforzata: Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    L'investimento consiste nell'acquisto e nell'entrata in servizio di almeno 69 treni passeggeri a zero emissioni (laddove un treno è composto almeno da una locomotiva e comprende vetture passeggeri) e di altre 30 vetture per il servizio universale. Nel complesso, l'investimento deve fornire un totale di almeno 342 unità, di cui almeno 69 locomotive. Sono ammissibili solo soluzioni elettriche o a celle a combustibile a idrogeno. I treni bimodali non sono ammissibili.

    Investimento 12 - Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici

    La misura consiste in un investimento pubblico in un regime di sovvenzioni "Sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici" al fine di incentivare gli investimenti privati e migliorare l'accesso ai finanziamenti in Italia per sostenere gli investimenti nella catena di approvvigionamento per la produzione di parchi autobus elettrici a zero emissioni. Il regime opera erogando sovvenzioni direttamente al settore privato. Sulla base degli investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza, il regime punta a fornire inizialmente almeno 100 000 000 di EUR di sovvenzioni.

    Il regime, gestito da Invitalia S.p.A. in qualità di soggetto attuatore, comprende la seguente linea di prodotti:

    · sovvenzioni alle imprese della catena di approvvigionamento per la produzione di autobus elettrici a zero emissioni. Gli autobus ibridi non sono ammissibili al sostegno.

    Al fine di realizzare l'investimento nel regime, l'Italia e Invitalia S.p.A. firmano un accordo attuativo che include i contenuti illustrati di seguito.

    1.Descrizione del processo decisionale del regime: la decisione finale di aggiudicazione del regime è adottata da un comitato per gli investimenti o da altro organo direttivo equivalente e approvata a maggioranza dei voti dei membri, che sono indipendenti dal governo.

    2.Requisiti fondamentali della politica di sovvenzione associata, che comprendono:

    a.la descrizione delle sovvenzioni erogate e dei beneficiari finali ammissibili;

    b.il requisito secondo cui tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili;

    c.l'obbligo di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) di cui agli orientamenti tecnici DNSH (2021/C58/01). In particolare, la politica di sovvenzione esclude dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 130 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 131 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 132 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 133 ;

    d.il divieto per i beneficiari finali del regime di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo.

    3.Importo coperto dall'accordo attuativo, struttura tariffaria per il soggetto attuatore e obbligo di utilizzare gli eventuali proventi non utilizzati del regime, anche dopo il 2026, per le stesse finalità politiche.

    4.Requisiti e obblighi in materia di monitoraggio, audit e controllo, tra cui:

    a.la descrizione del sistema di monitoraggio del soggetto attuatore per riferire in merito alla sovvenzione mobilitata;

    b.la descrizione delle procedure del soggetto attuatore che garantiscono la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di frodi, corruzione e conflitti di interessi;

    c.l'obbligo di verificare l'ammissibilità di ciascuna operazione rispetto ai requisiti stabiliti nell'accordo attuativo prima di concedere una sovvenzione a un'operazione;

    d.l'obbligo di effettuare audit ex post basati sul rischio conformemente a un piano di audit di Invitalia S.p.A. Tali audit verificano: i) che i sistemi di controllo siano efficaci, anche per l'individuazione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi; ii) il rispetto del principio DNSH, delle norme in materia di aiuti di Stato e dei requisiti relativi agli obiettivi climatici; e iii) l'osservanza, da parte dei beneficiari finali del regime, del divieto di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo. Gli audit verificano inoltre la legalità delle operazioni e il rispetto delle condizioni dell'accordo attuativo e della convenzione di sovvenzione applicabili.

    5.Requisiti relativi agli investimenti a favore del clima effettuati dal soggetto attuatore: almeno 100 000 000 EUR di investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel regime devono contribuire agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, in conformità dell'allegato VI del regolamento RRF 134 .

    L'attuazione della misura deve essere completata entro il 31 agosto 2026.

    Q.2.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del sostegno finanziario non rimborsabile

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M7-1

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili

    Traguardo

    Individuazione di "zone di accelerazione per le energie rinnovabili"

    Disposizione nell'atto legislativo che indica l'entrata in vigore degli atti di diritto primario per individuare le zone di accelerazione per le energie rinnovabili

    T4

    2024

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario che individuano le "zone di accelerazione per le energie rinnovabili" nelle unità amministrative subnazionali.

    M7-2

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario (Testo unico)

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore degli atti di diritto primario

    T2

    2025

    Entrata in vigore del Testo unico (atto di diritto primario) che raccoglie, unisce e consolida tutte le norme che disciplinano la realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili e sostituisce tutta la legislazione precedente in materia.

    M7-3

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili

    Traguardo

    Creazione e messa in funzione dello sportello unico digitale per le autorizzazioni relative alle energie rinnovabili

    Creazione e messa in funzione dello sportello unico digitale per le autorizzazioni relative alle energie rinnovabili

    T4

    2025

    È creato e messo in funzione lo sportello unico digitale per ottenere tutte le autorizzazioni relative alla realizzazione e alla messa in esercizio di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili a livello nazionale e regionale. Vige il principio "una tantum".

    M7-4

    Riforma 2 - Riduzione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente

    Traguardo

    Adozione di una relazione del governo basata sui risultati della consultazione tra il governo e i portatori di interessi per definire la tabella di marcia per ridurre le sovvenzioni dannose per l'ambiente entro il 2030.

    Adozione della relazione del governo

    T4

    2024

    La riforma prevede la riduzione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente di cui al "Catalogo 2022 dei sussidi ambientalmente dannosi". Le azioni intraprese per consultare i portatori di interessi in merito alla suddetta riforma delle sovvenzioni dannose per l'ambiente sono illustrate in una relazione che include i contributi ricevuti dai portatori di interessi stessi. I portatori di interessi consultati comprendono gli organismi pubblici pertinenti e soggetti privati.

    M7-5

    Riforma 2 - Riduzione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario e derivato

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore degli atti di diritto primario e derivato.

    T4

    2025

    È avviata l'attuazione della riforma delle sovvenzioni dannose per l'ambiente, con una riduzione di dette sovvenzioni pari ad almeno 2 miliardi di EUR nel 2026.

    Inoltre la legislazione definisce il calendario per un'ulteriore riduzione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente di almeno 3,5 miliardi di EUR entro il 2030.

    M7-6

    Riforma 3 - Riduzione dei costi di connessione degli impianti per la produzione di biometano

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione per ridurre i costi di connessione degli impianti di produzione di biometano alla rete del gas

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore degli atti di diritto primario e derivato.

    T3

    2025

    La legislazione:

    ·riduce i costi di connessione degli impianti di produzione di biometano alla rete del gas sostenuti dal produttore;

    ·fornisce incentivi normativi per investire nella rete del gas e sviluppare gas rinnovabili.

    M7-7

    Riforma 4 - Mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti PPA da fonti rinnovabili

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore di tale legislazione

    T3

    2024

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario. Gli atti di diritti primario:

    I)impongono a ogni operatore di garantire una copertura parziale del controvalore dei contratti PPA fornendo strumenti di garanzia sul mercato dell'energia elettrica;

    II)introducono misure per attenuare il rischio di inadempimento, compresi obblighi e vincoli per l'offerente e sanzioni regolamentari in caso di inadempimento del produttore;

    III)individuano un soggetto istituzionale che assuma il ruolo di venditore/acquirente di ultima istanza, che si sostituirebbe alla controparte inadempiente e garantirebbe l'adempimento degli obblighi assunti nei confronti della controparte in bonis.

    M7-8

    Riforma 4 - Mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti PPA da fonti rinnovabili

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto derivato

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore delle norme di diritto derivato

    T4

    2024

    Entrata in vigore di tutto il diritto derivato che garantisce l'attuazione del diritto primario.

    M7-9

    Riforma 5 - Piano Nuove Competenze Transizioni

    Traguardo

    Adozione e pubblicazione del Piano Nuove Competenze Transizioni e della tabella di marcia per l'attuazione

    Adozione del piano e della tabella di marcia

    T1

    2024

    Il Piano Nuove Competenze adottato con decreto 14 dicembre 2021 e pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 307 del 28 dicembre 2021 è modificato ed entra in vigore Piano Nuove Competenze Transizioni. Il piano comprende i principi generali che saranno ulteriormente specificati dalla normativa regionale e che comprendono:

    I)maggiore coinvolgimento del settore privato nell'offerta formativa,

    II)migliore riconoscimento della formazione sul posto di lavoro e delle microcredenziali,

    III)maggiore analisi ex ante del mercato del lavoro e monitoraggio degli effetti della formazione sull'occupazione.

    È inoltre adottata una tabella di marcia per l'attuazione.

    M7-10

    Riforma 5 - Piano Nuove Competenze Transizioni

    Traguardo

    Entrata in vigore della normativa regionale

    Disposizione nella normativa che indica l'entrata in vigore della normativa regionale

    T3

    2025

    Entrata in vigore della normativa regionale.

    Le leggi riguardano tutte le regioni e le province autonome e introducono:

    I)meccanismi atti a garantire che le attività di formazione siano pianificate sulla base delle esigenze espresse dal mercato del lavoro, dando priorità ai casi di maggiore disallineamento tra competenze richieste e offerte, ad esempio attraverso i patti per le competenze approvati;

    II)l'obbligo di indicare i risultati stimati in termini di occupazione negli avvisi e negli annunci di formazione;

    III)il riconoscimento della formazione sul luogo di lavoro;

    IV)il riconoscimento delle competenze acquisite e dei corsi di formazione brevi (le cosiddette microcredenziali);

    V)meccanismi per incoraggiare il cofinanziamento privato.

    M7-11

    Investimento 1 - Misura rafforzata: Rafforzamento smart grid

    Obiettivo

    Smart grid: elettrificazione dei consumi energetici

    Numero

    1 500 000

    1 730 000

    T2

    2026

    Elettrificazione dei consumi energetici di almeno 1 730 000 abitanti.

    M7-12

    Investimento 2 - Misura rafforzata: Interventi su resilienza climatica delle reti

    Obiettivo

    Miglioramento della resilienza della rete del sistema elettrico

    Numero

    4 000

    4 648

    T2

    2026

    Miglioramento della resilienza di almeno 4 648 km della rete del sistema elettrico

    M7-13

    Investimento 3 - Misura rafforzata: Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

    Obiettivo

    Completamento dei progetti di produzione di idrogeno in aree industriali

    Numero

    10

    12

    T2

    2026

    Completamento di almeno 12 progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse con capacità media di almeno 1-5 MW ciascuno.

    M7-14

    Investimento 4 - Tyrrhenian link

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

    T3

    2024

    Comunicazione dell'aggiudicazione di tutti i contratti per i lavori necessari alla posa di 514 km di cavi di collegamento tra Caracoli ed Eboli.

    M7-15

    Investimento 4 - Tyrrhenian link

    Obiettivo

    Posa di 514 km di cavi

    km

    0

    514

    T2

    2026

    Posa di 514 km di cavi tra Caracoli (Palermo) ed Eboli (Salerno) con una capacità di 500 MW.

    M7-16

    Investimento 5 - SA.CO.I.3

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

    T4

    2024

    Comunicazione dell'aggiudicazione di tutti i contratti per i lavori necessari al completamento dell'involucro delle stazioni di conversione in Sardegna e Toscana.

    M7-17

    Investimento 5 - SA.CO.I.3

    Traguardo

    Completamento dell'involucro delle stazioni di conversione in Sardegna (Codrongianos) e Toscana (Suvereto)

    Notifica del completamento dei lavori

    T2

    2026

    Notifica del completamento degli involucri che ospiteranno le stazioni di conversione in Sardegna e Toscana.

    M7-18

    Investimento 6 - Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti per la costruzione dell'interconnettore tra Italia e Austria Somplago-Würmlach

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

    T3

    2025

    Comunicazione dell'aggiudicazione di tutti i contratti necessari per avviare la costruzione dell'interconnettore tra Italia e Austria Somplago-Würmlach.

    M7-19

    Investimento 6 - Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti

    Obiettivo

    Aumento della capacità nominale di interconnessione tra Italia e Austria a seguito del completamento dell'interconnettore

    MW

    0

    300

    T2

    2026

    Completamento dell'interconnettore fra Italia e Austria: Somplago-Würmlach. Al termine dei lavori sul versante italiano, la capacità nominale dell'interconnessione tra Italia e Austria sarà aumentata di 300 MW.

    M7-20

    Investimento 6 - Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti per la costruzione di due interconnettori tra Italia e Slovenia: Zaule-Dekani e Redipuglia-Vrtojba

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

    T2

    2025

    Comunicazione dell'aggiudicazione di tutti i contratti necessari per avviare la costruzione dei due interconnettori tra Italia e Slovenia: Zaule-Dekani e Redipuglia-Vrtojba.

    M7-21

    Investimento 6 - Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti

    Obiettivo

    Aumento della capacità nominale di interconnessione tra Italia e Slovenia al termine dei lavori

    MW

    0

    250

    T4

    2025

    Completamento degli interconnettori tra Italia e Slovenia: Zaule-Dekani e Redipuglia-Vrtojba. Al termine dei lavori sul versante italiano, la capacità nominale cumulativa dei due interconnettori tra Italia e Slovenia sarà aumentata di 250 MW.

    M7-22

    Investimento 7 - Rete di trasmissione intelligente

    Obiettivo

    Installazione di apparecchiature 5G o definizione di un'architettura delle TIC nelle stazioni

    Numero di stazioni

    0

    40

    T2

    2026

    Nuove apparecchiature 5G o una nuova architettura delle TIC sono installate/definite e messe in funzione in almeno 40 stazioni.

    M7-23

    Investimento 7 - Rete di trasmissione intelligente

    Obiettivo

    Nuovo sistema di gestione e controllo della rete

    Numero

    0

    250

    T2

    2026

    Installazione del protocollo sicuro 104 (protocollo IEC 62351) in almeno 250 stazioni elettriche.

    M7-24

    Investimento 7 - Rete di trasmissione intelligente

    Obiettivo

    IoT industriale

    Numero

    0

    1500

    T2

    2026

    Installazione di un sistema di monitoraggio dell'IoT (Internet of Things) industriale su almeno 1 500 tralicci della rete elettrica per raccogliere dati che possano essere trattati nel sistema di gestione.

    M7-25

    Investimento 10 - Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Traguardo

    Pubblicazione della relazione sul futuro fabbisogno di materie prime critiche e sul potenziale della progettazione ecocompatibile per ridurne la domanda

    Pubblicazione della relazione

    N/A

    N/A

    N/A

    T2

    2025

    La relazione analizza il fabbisogno futuro di materie prime critiche e il potenziale della progettazione ecocompatibile per ridurne la domanda

    M7-26

    Investimento 10 - Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Obiettivo

    Sistema di informazione geografica (SIG) sui rifiuti di estrazione per un approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Pubblicazione della banca dati

    T4

    2025

    Banca dati pubblica (sistema di informazione geografica) che consente la geolocalizzazione e la visualizzazione di risorse o materiali riciclabili in ambienti urbani (miniere urbane) nonché dei rifiuti esistenti nelle miniere abbandonate.

    M7-27

    Investimento 10 - Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Obiettivo

    Completamento dei progetti di R&S relativi alla progettazione ecocompatibile e alle attività di estrazione mineraria urbana per un approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Numero

    0

    10

    T2

    2026

    Completamento di almeno 10 progetti di R&S incentrati sulla progettazione ecocompatibile e sul miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclaggio dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, comprese le pale delle turbine eoliche e i pannelli fotovoltaici.

    M7-28

    Investimento 10 - Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Obiettivo

    Attrezzatura dei laboratori appartenenti al polo tecnologico per l'estrazione mineraria urbana e la progettazione ecocompatibile

    Numero

    0

    6

    T2

    2026

    Attrezzatura di almeno sei laboratori appartenenti al polo tecnologico per l'estrazione mineraria urbana e la progettazione ecocompatibile.

    I laboratori consentono la collaborazione tra imprese private e istituti di ricerca nella ricerca di soluzioni volte ad aumentare il recupero e il riciclaggio delle materie prime critiche legate alla transizione verde.

    M7-29

    Investimento 9 - Misura rafforzata: Assistenza tecnica e rafforzamento delle capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    Numero

    280 000

    281 750

    T2

    2026

    Almeno 281 750 dipendenti di altre amministrazioni pubbliche hanno completato con successo iniziative di formazione (certificazione formale o valutazione d'impatto).

    Almeno 1 750 di questi dipendenti pubblici sono impiegati presso le amministrazioni pubbliche locali e hanno completato programmi di formazione sulla transizione verde, come specificato nella descrizione della misura.

    M7-30

    Investimento 10 - Progetti pilota sulle competenze "Crescere Green"

    Obiettivo

    Erogazione di formazione a 20 000 persone

    Numero

    0

    20 000

    T2

    2025

    Il progetto pilota è organizzato in tutte le regioni, con il coinvolgimento delle imprese del settore privato.

    Gli erogatori di formazione su tutto il territorio nazionale devono essere accreditati conformemente alla legislazione regionale. I moduli di formazione si concentrano sulle competenze settoriali per la transizione verde, coerentemente con le occupazioni individuate nei patti per le competenze, e sono monitorati a livello nazionale.

    Almeno 20 000 beneficiari del programma GOL (Garanzia per l'occupabilità dei lavoratori) hanno completato i moduli di formazione. Le attività relative al rafforzamento della capacità amministrativa sono completate.

    Al rafforzamento della capacità amministrativa dei soggetti attori coinvolti nella pianificazione e nell'offerta di formazione è destinato al massimo il 4 % delle risorse.

    M7-31

    Investimento 11 - Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    Obiettivo

    Numero di treni a zero emissioni e numero di vetture per il servizio universale

    N/A

    Numero

    25

    135

    T2

    2026

    Entrata in servizio e acquisizione della dichiarazione di verifica di conformità CE di cui all'articolo 15 del D.Lgs. 57/2019 di almeno 69 treni a zero emissioni (celle a combustibile a idrogeno) e 30 vetture per il servizio universale, oltre al materiale rotabile già acquistato nell'ambito dell'investimento 4.4.2 della missione 2, componente 2.

    M7-32

    Investimento 12 - Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici

    Traguardo

    Accordo attuativo

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo

     

     

    T1

    2024

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo.

    M7-33

    Investimento 12 - Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

     

    Percentuale (%)

    0 %

    100 %

    T1

    2026

    Invitalia S.p.A. avrà stipulato convenzioni di sovvenzione giuridicamente vincolanti con i beneficiari finali per l'importo necessario a utilizzare il 100 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel regime (tenendo conto delle commissioni di gestione). Invitalia S.p.A. elabora una relazione che illustra in dettaglio la percentuale del finanziamento che contribuisce agli obiettivi climatici utilizzando la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento RRF.

    M7-34

    Investimento 12 - Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici

    Traguardo

    Il ministero ha completato l'investimento

    Certificato di trasferimento

    T2

    2026

    L'Italia trasferisce 100 000 000 di EUR a Invitalia S.p.A. per il regime.

    Q.3.    Descrizione delle riforme e degli investimenti relativi al prestito  

    Investimento 13 - Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio)

    L'obiettivo dell'investimento è migliorare le infrastrutture e gli impianti energetici per rispondere alle esigenze immediate in termini di sicurezza dell'approvvigionamento di gas, incluso il gas naturale liquefatto, in particolare per consentire la diversificazione dell'approvvigionamento, nell'interesse dell'Unione nel suo complesso.

    L'investimento ha l'obiettivo di sostenere la costruzione di una centrale di compressione a Sulmona e di un gasdotto che colleghi i nodi di Sestino e Minerbio lungo la Linea Adriatica. Si prevede che la nuova infrastruttura aumenterà la capacità di trasporto di gas di 14 milioni di m3/giorno.

    L'Italia deve individuare obiettivi di conservazione specifici per sito e, se necessario, rivedere di conseguenza le valutazioni di incidenza ambientale entro l'inizio dei lavori nelle aree interessate.

    La centrale di compressione di Sulmona e il gasdotto Sestino-Minerbio devono essere realizzati entro il 31 agosto 2026.

    Investimento 14 - Infrastruttura transfrontaliera per l'esportazione del gas

    L'obiettivo dell'investimento è migliorare le infrastrutture e gli impianti energetici per rispondere alle esigenze immediate in termini di sicurezza dell'approvvigionamento di gas, incluso il gas naturale liquefatto, in particolare per consentire la diversificazione dell'approvvigionamento, nell'interesse dell'Unione nel suo complesso.

    L'investimento consiste nell'ammodernamento dell'infrastruttura del gas esistente per consentire l'esportazione di gas naturale attraverso il punto di uscita di Tarvisio, in particolare nella realizzazione di una nuova unità di compressione elettrica nella centrale di compressione di Poggio Renatico. Si prevede che la nuova infrastruttura aumenterà la capacità di esportazione di gas attraverso il punto di uscita di Tarvisio di 8 miliardi di m3/anno.

    L'unità di compressione nella centrale di Poggio Renatico dovrà essere realizzata entro il 31 agosto 2026.

    Investimento 15 - Transizione 5.0

    La misura sostiene la transizione dei processi di produzione verso un modello efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle energie rinnovabili. Dovrebbe determinare un risparmio di 0,4 Mtep nel consumo di energia finale nel periodo 2024-2026. 

    Alle imprese è concesso un credito d'imposta commisurato alle spese sostenute tra il 1º gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 se investono in quanto segue:

    a)attività digitali (beni strumentali materiali 4.0 e beni strumentali immateriali 4.0 135 );

    b)attività necessarie all'autoproduzione e all'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili (esclusa la biomassa);

    c)formazione del personale per l'acquisizione di competenze per la transizione verde.

    Il beneficio fiscale è commisurato, in base ad almeno tre soglie incrementali, alla riduzione del consumo di energia finale (almeno del 3 %) o al risparmio energetico nei processi interessati (almeno del 5 % rispetto ai consumi precedenti per gli stessi processi) riconducibile agli investimenti nelle attività di cui alla lettera a) 136 .

    L'entità del beneficio fiscale aumenta quindi per scaglioni in funzione del miglioramento certificato dell'efficienza energetica e del risparmio energetico conseguito.

    Per essere ammissibili i progetti d'innovazione devono essere certificati da un valutatore indipendente che attesti che questi soddisfano, ex ante, i criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia. Occorre inoltre una certificazione ex post dell'effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante.

    Almeno 4 032 000 000 di EUR dell'investimento devono contribuire agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, in conformità dell'allegato VI del regolamento RRF 137 .

    La misura consiste in un regime di crediti d'imposta e riguarda le spese di cui chiedere il rimborso nel periodo compreso tra il 1º gennaio 2025 e il 31 agosto 2026.

    L'1 % del bilancio totale deve essere destinato allo sviluppo di una piattaforma informatica per: i) gestire le certificazioni presentate dai beneficiari; ii) facilitare la valutazione, lo scambio e la gestione dei dati utilizzati per l'analisi; e iii) svolgere attività di monitoraggio e controllo.

    Inoltre la misura amplia il mandato del comitato scientifico istituito nell'ambito del traguardo M1C2-1 (Transizione 4.0) in vista dell'elaborazione, entro il 31 agosto 2026, di una relazione di valutazione dell'efficacia degli investimenti del PNRR di competenza del ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e le possibili sinergie con altre fonti di finanziamento dell'UE in settori strategici per la competitività e l'autonomia nazionali e dell'UE.

    Investimento 16 - Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI

    La misura consiste in un investimento pubblico in un regime di sovvenzioni (Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI) teso a incentivare gli investimenti privati e migliorare l'accesso ai finanziamenti per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili in Italia.

    Il regime mira a sostenere le microimprese e le piccole e medie imprese (PMI) nell'attuazione di programmi di investimento finalizzati all'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

    Il regime funziona erogando sovvenzioni dirette al settore privato. Sulla base dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza, mira a fornire inizialmente almeno 320 000 000 di EUR di sovvenzioni.

    Il regime è gestito da Invitalia S.p.A. in qualità di soggetto attuatore e include le seguenti linee di prodotto:

    - contributi a fondo perduto – pari in media al 50 % circa dell'investimento totale – per l'acquisto di sistemi e tecnologie digitali correlate che consentano la produzione diretta di energia da fonti rinnovabili per autoconsumo immediato o sistemi di accumulo/stoccaggio.

    Al fine di realizzare l'investimento nel regime, l'Italia e Invitalia S.p.A. firmano un accordo attuativo che include i contenuti illustrati di seguito.

    1.La descrizione del processo decisionale del regime: le decisioni finali di investimento del regime sono adottate da un comitato per gli investimenti o da un altro organo direttivo equivalente pertinente e sono approvate a maggioranza dai membri, che sono indipendenti dal governo.

    2.I requisiti fondamentali della politica di investimento associata, che comprendono:

    a)la descrizione del tipo di sostegno fornito e dei beneficiari finali ammissibili;

    b)il requisito secondo cui tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili;

    c)l'obbligo di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) di cui agli orientamenti tecnici DNSH (2021/C58/01). In particolare, in caso di sostegno generale alle imprese, la politica di investimento esclude le imprese la cui attività è principalmente concentrata 138 nei seguenti settori: i) produzione di energia basata sui combustibili fossili e attività correlate 139 ; ii) industrie ad alta intensità energetica e/o ad alte emissioni di CO2 140 ; iii) produzione, noleggio o vendita di veicoli inquinanti 141 ; iv) raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti 142 ; v) trattamento di combustibile nucleare, produzione di energia nucleare. La politica di investimento deve inoltre prevedere il rispetto della pertinente legislazione ambientale dell'UE e nazionale da parte dei beneficiari finali del regime;

    d)il divieto per i beneficiari finali del regime di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo.

    3.L'importo coperto dall'accordo attuativo, la struttura tariffaria per il soggetto attuatore e l'obbligo di investire eventuali proventi non utilizzati del regime, anche dopo il 2026, per le stesse finalità strategiche.

    4.I requisiti e gli obblighi in materia di monitoraggio, audit e controllo, tra cui:

    I)la descrizione del sistema di monitoraggio del soggetto attuatore per riferire in merito all'investimento mobilitato;

    II)la descrizione delle procedure del soggetto attuatore che garantiscono la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di frodi, corruzione e conflitti di interessi;

    III)l'obbligo di verificare l'ammissibilità di ciascuna operazione rispetto ai requisiti stabiliti nell'accordo attuativo prima di impegnarsi a finanziare un'operazione;

    IV)l'obbligo di effettuare audit ex post basati sul rischio conformemente a un piano di audit di Invitalia S.p.A. Tali audit verificano: i) che i sistemi di controllo siano efficaci, anche per l'individuazione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi; ii) il rispetto del principio DNSH, delle norme in materia di aiuti di Stato e dei requisiti relativi agli obiettivi climatici; e iii) l'osservanza, da parte dei beneficiari finali del regime, del divieto di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo. Gli audit verificano inoltre la legalità delle operazioni e il rispetto delle condizioni dell'accordo attuativo applicabile.

    5.I requisiti relativi agli investimenti a favore del clima effettuati dal soggetto attuatore: 320 000 000 di EUR di investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza nel regime devono contribuire agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, in conformità dell'allegato VI del regolamento RRF 143 .

    L'attuazione della misura deve essere completata entro il 31 agosto 2026.

    Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP), e delle abitazioni di famiglie a basso reddito e vulnerabili

    L'obiettivo della misura è sostenere le ristrutturazioni a beneficio delle famiglie vulnerabili e a basso reddito e alleviare la povertà energetica. La misura consiste in un investimento pubblico in un dispositivo (nella fattispecie uno strumento finanziario per il contrasto della povertà energetica) volto a incentivare gli investimenti privati e migliorare l'accesso ai finanziamenti per le ristrutturazioni energetiche dell'edilizia residenziale pubblica e sociale che determinano un miglioramento minimo dell'efficienza energetica pari al 30 %.

    Lo strumento sarà gestito dal soggetto attuatore, che potrebbe essere Cassa Depositi e Prestiti o la Banca europea per gli investimenti; in alternativa le due potrebbero agire insieme come soggetti attuatori. Il soggetto attuatore sarà indicato nelle specifiche degli accordi operativi. Lo strumento fornirà sovvenzioni e/o prestiti agevolati alle società di servizi energetici per la ristrutturazione energetica di unità abitative.

    Sulla base dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza, lo strumento mira a fornire inizialmente almeno 1 381 000 000 di EUR di sostegno finanziario.

    Esso includerà le seguenti linee di prodotto:

    ·Edilizia residenziale pubblica:

    questa linea di prodotto fornirà sostegno finanziario – sotto forma di sovvenzioni, abbuoni d'interesse, prestiti agevolati e prestiti di mercato – alle società di servizi energetici per la ristrutturazione energetica dell'edilizia residenziale pubblica;

    ·Edilizia residenziale sociale:

    questa linea di prodotto fornirà sostegno finanziario – sotto forma di sovvenzioni, abbuoni d'interesse, prestiti agevolati e prestiti di mercato – alle società di servizi energetici per la ristrutturazione energetica dell'edilizia residenziale sociale;

    ·ristrutturazioni energetiche a beneficio delle famiglie a basso reddito che vivono in condomini:

    questa linea di prodotto fornirà sostegno finanziario – sotto forma di sovvenzioni, abbuoni d'interesse, prestiti agevolati e prestiti di mercato – alle società di servizi energetici per la ristrutturazione energetica a beneficio delle famiglie vulnerabili e a basso reddito che vivono in condomini.

    Due terzi dello strumento saranno destinati alla ristrutturazione energetica dell'edilizia residenziale pubblica e sociale e un terzo alle ristrutturazioni energetiche a beneficio delle famiglie a basso reddito che vivono in condomini.

    Al fine di realizzare l'investimento nello strumento, l'Italia e il soggetto attuatore firmano un accordo attuativo che include i contenuti illustrati di seguito.

    1.La descrizione del processo decisionale dello strumento: le decisioni finali di investimento dello strumento sono adottate da un comitato per gli investimenti o da un altro organo direttivo equivalente pertinente e sono approvate a maggioranza dai membri, che sono indipendenti dal governo.

    2.I requisiti fondamentali della politica di investimento associata, che comprendono:

    a.la descrizione del prodotto o dei prodotti finanziari e dei beneficiari finali ammissibili 144 ;

    b.il requisito secondo cui tutti gli investimenti finanziati devono essere economicamente sostenibili;

    c.l'obbligo di rispettare il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH) di cui agli orientamenti tecnici DNSH (2021/C58/01). In particolare, la politica di investimento esclude dall'ammissibilità il seguente elenco di attività e attivi: i) attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l'uso a valle 145 ; ii) attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento 146 ; iii) attività e attivi connessi alle discariche di rifiuti, agli inceneritori 147 e agli impianti di trattamento meccanico biologico 148 ;

    d.il divieto per i beneficiari finali dello strumento di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo.

    3.L'importo coperto dall'accordo attuativo, la struttura tariffaria per il soggetto attuatore e l'obbligo di reinvestire eventuali rientri conformemente alla politica di investimento dello strumento, a meno che non siano utilizzati per il rimborso di prestiti del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

    4.I requisiti e gli obblighi in materia di monitoraggio, audit e controllo, tra cui:

    a.la descrizione del sistema di monitoraggio del soggetto attuatore per riferire in merito all'investimento mobilitato;

    b.la descrizione delle procedure del soggetto attuatore che garantiscono la prevenzione, l'individuazione e la rettifica di frodi, corruzione e conflitti di interessi;

    c.l'obbligo di verificare l'ammissibilità di ciascuna operazione rispetto ai requisiti stabiliti nell'accordo attuativo prima di impegnarsi a finanziare un'operazione;

    d.l'obbligo di effettuare audit ex post basati sul rischio conformemente a un piano di audit di Cassa Depositi e Prestiti e/o della Banca europea per gli investimenti. Tali audit verificano: i) che i sistemi di controllo siano efficaci, anche per l'individuazione delle frodi, della corruzione e dei conflitti di interessi; ii) il rispetto del principio DNSH, delle norme in materia di aiuti di Stato e dei requisiti relativi agli obiettivi climatici; e iii) l'osservanza, da parte dei beneficiari finali dello strumento, del divieto di ricevere sostegno da altri strumenti dell'Unione per coprire lo stesso costo. Gli audit verificano inoltre la legalità delle operazioni e il rispetto delle condizioni dell'accordo attuativo applicabile.

    I requisiti relativi agli investimenti a favore del clima effettuati dal soggetto attuatore: almeno 1 381 000 000 di EUR di investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza nello strumento devono contribuire agli obiettivi in materia di cambiamenti climatici, in conformità dell'allegato VI del regolamento RRF 149 .

    Q.4.    Traguardi, obiettivi, indicatori e calendario per il monitoraggio e l'attuazione del prestito  

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/
    obiettivo

    Denominazione

    Indicatori qualitativi  
    (per i traguardi)

    Indicatori quantitativi  
    (per gli obiettivi)

    Calendario indicativo per il conseguimento

    Descrizione di ogni traguardo e obiettivo

    Unità di misura

    Riferimento

    Valore-obiettivo

    Trimestre

    Anno

    M7-35

    Investimento 13 - Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio)

    Traguardo

    Adozione e aggiornamento delle pertinenti valutazioni di incidenza ambientale (VIncA)

    Obiettivi di conservazione specifici per sito individuati e VIncA rivedute di conseguenza e adottate

    T1

    2024

    Le autorità italiane dovranno:

    ·stabilire obiettivi di conservazione specifici per i siti Natura 2000 interessati dal progetto secondo la metodologia adottata nel 2022 e nel 2023 dal ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica;

    ·verificare le opportune valutazioni già effettuate ai sensi della direttiva Habitat (VIncA) alla luce dei nuovi obiettivi specifici per sito;

    ·se necessario, aggiornare le opportune valutazioni (VIncA) già effettuate ai sensi della direttiva Habitat conformemente alle linee guida nazionali del 28 dicembre 2019 e garantire che siano integrate nella procedura di valutazione dell'impatto ambientale globale.

    M7-36

    Investimento 13 - Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio)

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

    T2

    2024

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti i contratti per le opere necessarie a ultimare la centrale di compressione di Sulmona e il gasdotto Sestino-Minerbio.

    M7-37

    Investimento 13 - Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio)

    Traguardo

    Completamento delle opere

    Notifica di completamento delle opere

    T2

    2026

    La centrale di compressione di Sulmona e il gasdotto Sestino-Minerbio sono ultimati.

    M7-38

    Investimento 14 - Infrastruttura transfrontaliera per l'esportazione del gas

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti

    Notifica dell'aggiudicazione dei contratti

    T2

    2024

    Notifica dell'aggiudicazione di tutti i contratti per le opere necessarie a ultimare la centrale di compressione di Poggio Renatico.

    M7-39

    Investimento 14 - Infrastruttura transfrontaliera per l'esportazione del gas

    Traguardo

    Completamento delle opere

    Notifica di completamento delle opere

    T2

    2026

    L'unità di compressione nella centrale di Poggio Renatico è ultimata.

    M7-40

    Investimento 15 - Transizione 5.0 Green

    Traguardo

    Entrata in vigore dell'atto giuridico che stabilisce i criteri per gli interventi ammissibili

    Disposizione nella

    normativa che indica

    l'entrata in

    vigore di tale legislazione

    T1

    2024

    L'atto giuridico mette a disposizione dei potenziali destinatari i crediti d'imposta Transizione 5.0, determinando i criteri di ammissibilità, anche in termini di risparmio energetico minimo, e il tetto di spesa massimo per la misura.

    M7-41

    Investimento 15 - Transizione 5.0 Green

    Obiettivo

    Concessione di risorse RRF

    Importo delle risorse concesse (EUR)

    0

    6 300 000 000

    T2

    2026

    Notifica della concessione di tutte le risorse RRF destinate all'investimento.

    Il conseguimento soddisfacente dell'obiettivo dipende anche dalla pubblicazione della relazione di valutazione degli investimenti RRF di responsabilità del ministero delle Imprese e del Made in Italy.

    M7-42

    Investimento 15 - Transizione 5.0 Green

    Obiettivo

    Risparmio di 0,4 Mtep nel consumo di energia finale nel periodo 2024-2026

    Mtep

    0

    0,4

    T2

    2026

    L'investimento determina un risparmio di 0,4 Mtep nel consumo di energia finale nel periodo 2024-2026.

    M7-43

    Investimento 16 - Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI

    Traguardo

    Accordo attuativo

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo

    T4

    2024

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo.

    M7-44

    Investimento 16 - Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI

    Traguardo

    Il ministero delle Imprese e del Made in Italy completa il trasferimento dei fondi a Invitalia

    Certificato di trasferimento

    T4

    2024

    L'Italia trasferisce a Invitalia 320 000 000 di EUR per il dispositivo.

    M7-45

    Investimento 16 - Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI

    Obiettivo

    Accordi giuridici con i beneficiari finali

    Entrata in vigore dei provvedimenti di concessione

    Percentuale

    (%)

    0

    100 %

    T2

    2026

    Invitalia adotta provvedimenti di concessione a favore dei beneficiari finali per l'importo necessario a utilizzare il 100 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza, vale a dire 320 000 000 di EUR

    M7-46

    Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP)

    Traguardo

    Definizione dell'obiettivo dei termini

    Entrata in vigore dell'atto con la definizione dei termini dello strumento finanziario

    T3

    2024

    Sono definiti i termini dello strumento finanziario, che si concentra sull'edilizia residenziale pubblica e sociale e sulla ristrutturazione energetica a favore delle famiglie vulnerabili e a basso reddito che vivono in condomini.

    M7-47

    Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP)

    Traguardo

    Accordo attuativo

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo

    T1

    2025

    Entrata in vigore dell'accordo attuativo in linea con i requisiti precisati nella descrizione della misura.

    Nello specifico l'accordo attuativo include criteri di ammissibilità concernenti il miglioramento minimo dell'efficienza energetica che lo strumento deve conseguire (riduzione di almeno il 30 % della domanda di energia primaria) e le famiglie ammissibili (definite in base alla loro vulnerabilità)

    M7-48

    Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP)

    Traguardo

    Il ministero completa l'investimento

    Certificato di trasferimento

    EUR

    0

    1 381 000 000

    T4

    2024

    L'Italia trasferisce al soggetto attuatore 1 381 000 000 di EUR per lo strumento.

    M7-49

    Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP)

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

    Percentuale (%)

    0 %

    100 %

    T2

    2026

    Il soggetto attuatore avrà stipulato convenzioni di finanziamento giuridicamente vincolanti con società di servizi energetici per l'importo necessario a utilizzare il 100 % dell'investimento del dispositivo per la ripresa e la resilienza nello strumento (tenendo conto delle commissioni di gestione).

    Gli accordi di finanziamento con le società di servizi energetici indicano l'attività che sarà oggetto della ristrutturazione energetica.

    Applicando la metodologia di cui all'allegato VI del regolamento RRF, il 100 % del finanziamento contribuisce agli obiettivi climatici.

    2.Costo totale stimato del piano per la ripresa e la resilienza

    Il costo totale stimato del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia ammonta a 194 415 951 466 EUR.

    SEZIONE 2: SOSTEGNO FINANZIARIO

    1.Contributo finanziario

    Le rate di cui all'articolo 2, paragrafo 2, sono strutturate secondo le seguenti modalità:

    1.1.Prima rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-51

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione primaria sulla governance del PNRR

    M1C1-52

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione primaria sulla semplificazione delle procedure amministrative per l'attuazione del PNRR

    M1C1-53

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione primaria necessaria per fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    M1C1-69

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto sulla semplificazione del sistema degli appalti pubblici

    M1C1-1

    Riforma 1.1 - Processo di acquisto TIC

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.1 "Processo di acquisto TIC"

    M1C1-2

    Riforma 1.3 - Cloud first e interoperabilità

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti-legge per la riforma 1.3 "Cloud first e interoperabilità"

    M1C1-29

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo civile

    M1C1-30

    Riforma 1.5 - Riforma del processo penale

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del processo penale

    M1C1-31

    Riforma 1.6 - Riforma del quadro in materia di insolvenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del quadro in materia di insolvenza

    M1C1-32

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione speciale che disciplina le assunzioni nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

    M1C1-54

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Completamento dell'assunzione degli esperti per l'attuazione del PNRR

    M1C1-55

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Per aumentare l'assorbimento degli investimenti, estendere al bilancio nazionale la metodologia adottata per il PNRR

    M1C1-68

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Sistema di archiviazione per audit e controlli: informazioni per il monitoraggio dell'attuazione dell'RRF

    M1C1-71

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutte le leggi, i regolamenti e i provvedimenti attuativi (anche di diritto derivato) per il sistema degli appalti pubblici

    M1C1-100

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Entrata in vigore delle disposizioni legislative per migliorare l'efficacia della revisione della spesa - Rafforzamento del Ministero delle Finanze

    M1C1-101

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Traguardo

    Adozione di una revisione dei possibili interventi per ridurre l'evasione fiscale

    M1C2-1

    Investimento 1 - Transizione 4.0

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti giuridici per mettere i crediti d'imposta Transizione 4.0 a disposizione dei potenziali beneficiari e istituzione del comitato scientifico

    M1C3-8

    Investimento 4.1 - Hub del turismo digitale

    Traguardo

    Aggiudicazione degli appalti per lo sviluppo del portale del turismo digitale

    M2C2-7

    Riforma 2 - Nuova normativa per la promozione della produzione e del consumo di gas rinnovabile

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto legislativo teso a promuovere l'uso del biometano nei trasporti, nell'industria e nel settore residenziale e di un decreto attuativo che definisca condizioni e criteri d'uso, nonché il nuovo sistema di incentivi

    M2C2-37

    Riforma 5 - Procedure più rapide per la valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di trasporto pubblico locale con impianti fissi e nel settore del trasporto rapido di massa

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto-legge

    M2C2-41

    Investimento 5.3 - Bus elettrici

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto ministeriale che precisi l'ammontare delle risorse disponibili per conseguire l'obiettivo dell'intervento (filiera degli autobus)

    M2C3-1

    Investimento 2.1 - Rafforzamento dell'Ecobonus per l'efficienza energetica

    Traguardo

    Entrata in vigore della proroga del Superbonus

    M2C4-3

    Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

    Traguardo

    Riforma del quadro giuridico per una migliore gestione e un uso sostenibile dell'acqua

    M3C2-3

    Riforma 2.1 - Attuazione di uno "Sportello Unico Doganale" 

    Traguardo 

    Entrata in vigore del decreto riguardante lo Sportello Unico Doganale 

    M4C1-1

    Riforma 1.5 - Riforma delle classi di laurea; Riforma 1.6 - Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni; Riforma 4.1 - Riforma dei dottorati

    Traguardo

    Entrata in vigore delle riforme del sistema di istruzione terziaria al fine di migliorare i risultati scolastici (legislazione primaria) in materia di: a) lauree abilitanti; b) classi di laurea; c) riforma dei dottorati

    M4C1-2

    Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

    Traguardo

    Entrata in vigore di decreti ministeriali di riforma delle borse di studio al fine di migliorare l'accesso all'istruzione terziaria

    M5C1-1

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto interministeriale che istituisce il programma nazionale "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) e di un decreto interministeriale che istituisce il Piano Nazionale Nuove Competenze

    M5C2-1

    Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità

    M5C2-5

    Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

    Traguardo

    Entrata in vigore del piano operativo

    Importo della rata

    11 494 252 874 EUR

    1.2.Seconda rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M2C4-5

    Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali

    Traguardo

    Entrata in vigore della semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

    M5C2-9

    Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

    Traguardo

    Entrata in vigore del piano operativo relativo ai progetti riguardanti l'assegnazione di un alloggio e le stazioni di posta che definisce i requisiti dei progetti che possono essere presentati dagli enti locali e pubblicazione dell'invito a presentare proposte

    M1C1-33

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    M1C1-56

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego

    M1C1-70

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore del codice riveduto dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 50/2016)

    M1C1-103

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Traguardo

    Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato e delle disposizioni regolamentari e completamento delle procedure amministrative per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali (tax compliance) e migliorare gli audit e i controlli

    M1C1-104

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Adozione di obiettivi di risparmio per le spending review relative agli anni 2023‑2025

    M1C3-11

    Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per migliorare l'efficienza energetica nei luoghi della cultura

    M2C1-1

    Riforma 1.1 - Strategia nazionale per l'economia circolare

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto ministeriale per l'adozione della strategia nazionale per l'economia circolare

    M2C1-2

    Riforma 1.3 - Supporto tecnico alle autorità locali

    Traguardo

    Approvazione dell'accordo per lo sviluppo del piano d'azione per la creazione di capacità a sostegno degli enti locali

    M2C1-11

    Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

    Traguardo

    Avvio della piattaforma web e accordi con gli autori

    M2C2-18

    Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti i contratti di ricerca e sviluppo a progetti di ricerca sull'idrogeno

    M2C2-21

    Riforma 4 - Misure volte a promuovere la competitività dell'idrogeno

    Traguardo

    Entrata in vigore di incentivi fiscali

    M2C2-38

    Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto ministeriale

    M2C2-42

    Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

    Traguardo

    Firma dell'accordo finanziario

    M2C3-4

    Riforma 1.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

    Traguardo

    Semplificazione e accelerazione delle procedure per gli interventi di efficientamento energetico

    M2C4-1

    Riforma 2.1 - Semplificazione e accelerazione delle procedure per l'attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico

    Traguardo

    Entrata in vigore della semplificazione del quadro giuridico per una migliore gestione dei rischi idrologici

    M2C4-4

    Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

    Traguardo

    Entrata in vigore del nuovo quadro giuridico relativo agli scopi irrigui

    M4C1-3

    Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma della carriera degli insegnanti

    M4C1-4

    Investimento 3.2 - Scuola 4.0: scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

    Traguardo

    Adozione del piano Scuola 4.0 al fine di favorire la transizione digitale del sistema scolastico italiano

    M4C2-4

    Riforma 1.1 - Attuazione di misure di sostegno alla R&S per promuovere la semplificazione e la mobilità

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti ministeriali sulla semplificazione e la mobilità nella R&S collegati al fondo di finanziamento ordinario

    Importo della rata

    11 494 252 874 EUR

    1.3.Terza rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M2C4-2

    Riforma 4.2 - Misure per garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma volta a garantire la piena capacità gestionale per i servizi idrici integrati

    M1C1-3

    Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

    Traguardo

    Completamento del Polo Strategico Nazionale (PSN)

    M1C1-4

    Investimento 1.3.1 - Piattaforma Digitale Nazionale Dati

    Traguardo

    Piattaforma Digitale Nazionale Dati operativa

    M1C1-5

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Istituzione della nuova Agenzia per la cybersicurezza nazionale

    M1C1-6

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Dispiego iniziale dei servizi nazionali di cybersicurezza

    M1C1-7

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Avvio della rete dei laboratori di screening e certificazione della cybersicurezza

    M1C1-8

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Attivazione di un'unità centrale di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS

    M1C1-9

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Obiettivo

    Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T1

    M1C1-10

    Riforma 1.2 - Supporto alla trasformazione

    Traguardo

    Entrata in vigore del processo di creazione del Team per la Trasformazione e della NewCo

    M1C1-34

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per l'Ufficio per il processo per i tribunali civili e penali

    Obiettivo

    Avvio delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

    M1C1-35

    Riforma 1.7 - Riforma delle commissioni tributarie

    Traguardo

    Riforma completa delle commissioni tributarie di primo e secondo grado

    M1C1-36

    Riforme 1.4, 1.5 e 1.6: Riforma del processo civile e penale e riforma del quadro in materia di insolvenza

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti delegati per la riforma del processo civile e penale e la riforma del quadro in materia di insolvenza

    M1C1-57

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore delle procedure amministrative per la riforma della semplificazione finalizzata all'attuazione dell'RRF

    M1C1-102

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Adozione di una relazione sull'efficacia delle pratiche utilizzate da amministrazioni selezionate per valutare l'elaborazione e l'attuazione di piani di risparmio

    M1C1-105

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Numero più elevato di "lettere di conformità"

    M1C1-106

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Ridurre il numero di "lettere di conformità" che rappresentano falsi positivi

    M1C1-107

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Aumentare il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità"

    M1C2-6

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2021

    M1C2-7

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi e di diritto derivato (se necessario) in materia di energia

    M1C2-8

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2021

    M1C3-6

    Riforma 3.1 - Adozione di criteri ambientali minimi per eventi culturali

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto che stabilisca i criteri sociali e ambientali negli appalti pubblici per eventi culturali finanziati con fondi pubblici

    M2C1-3

    Investimento 2.1 - Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Traguardo

    Pubblicazione della graduatoria finale nell'ambito del regime di incentivi alla logistica

    M2C1-4

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

    M2C2-8

    Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per l'aumento della capacità di rete

    M2C2-12

    Investimento 2.2 - Interventi su resilienza climatica delle reti

    Traguardo

    Aggiudicazione dei progetti per migliorare la resilienza della rete del sistema elettrico

    M3C2-1

    Riforma 1.1 – Semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

    Traguardo

    Entrata in vigore delle modifiche legislative connesse alla semplificazione delle procedure per il processo di pianificazione strategica

    M3C2-2

    Riforma 1.2 – Aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali

    Traguardo

    Entrata in vigore del regolamento relativo alle concessioni portuali

    M3C2-4

    Riforma 1.3 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

    Traguardo

    Entrata in vigore della semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing

    M4C1-5

    Riforma 1.3 - Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico; Riforma 1.2 - Riforma del sistema ITS; Riforma 1.1 - Riforma degli istituti tecnici e professionali; Riforma 1.4 - Riforma del sistema di orientamento

    Traguardi

    Adozione delle riforme del sistema di istruzione primaria e secondaria al fine di migliorare i risultati scolastici

    M4C1-6

    Riforma 2.2 - Scuola di Alta Formazione e formazione obbligatoria dirigenti scolastici, docenti e personale tecnico-amministrativo

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione volta a costruire un sistema di formazione di qualità per le scuole

    M4C2-1

    Investimento 1.2 - Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori

    Obiettivo

    Numero di studenti che hanno ottenuto una borsa di ricerca

    M5C1-2

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Traguardo

    Entrata in vigore, a livello regionale, di tutti i piani per i centri per l'impiego (PES)

    M5C1-6

    Investimento 1 - Potenziamento dei Centri per l'Impiego (PES)

    Obiettivo

    Per i centri per l'impiego (PES), attuazione delle attività previste nel piano di potenziamento nel triennio 2021-2023

    M5C1-8

    Riforma 2 - Lavoro sommerso

    Traguardo

    Entrata in vigore di un piano nazionale e della tabella di marcia attuativa per la lotta al lavoro sommerso in tutti i settori economici

    M5C1-12

    Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

    Traguardo

    Entrata in vigore del sistema di certificazione della parità di genere e relativi meccanismi di incentivazione per le imprese

    M5C2-7

    Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

    Obiettivo

    Realizzazione da parte dei distretti sociali di almeno un progetto relativo alla ristrutturazione degli spazi domestici e/o alla fornitura di dispositivi TIC alle persone con disabilità, insieme a una formazione sulle competenze digitali

    M5C3-1

    Investimento 1.1.1 - Aree interne - Potenziamento servizi e infrastrutture sociali di comunità

    Traguardo

    Aggiudicazione dell'offerta per gli interventi volti a migliorare i servizi e le infrastrutture sociali nelle aree interne e per il sostegno alle farmacie nei comuni con meno di 3000 abitanti

    M6C2-1

    Riforma 1 - Revisione e aggiornamento dell'assetto regolamentare degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e delle politiche di ricerca del Ministero della Salute, con l'obiettivo di rafforzare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto legislativo che riguarda il riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS)

    Importo della rata

    11 494 252 874 EUR

    1.4.Quarta rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-11

    Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza

    Obiettivo

    Guardia di Finanza – Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T1

    M1C1-72

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Sono approvate le misure per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

    M1C1-73

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma del codice dei contratti pubblici

    M2C2-14

    Investimento 3.3 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per lo sviluppo di stazioni di rifornimento a base di idrogeno

    M2C2-16

    Investimento 3.4 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

    Traguardo

    Assegnazione delle risorse per la sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

    M2C2-20

    Riforma 3 - Semplificazione amministrativa e riduzione degli ostacoli normativi alla diffusione dell'idrogeno

    Traguardo

    Entrata in vigore delle misure legislative necessarie

    M5C2-3

    Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

    Traguardo

    Entrata in vigore di una legge quadro che rafforzi gli interventi a favore degli anziani non autosufficienti

    M1C1-37

    Riforme 1.4 e 1.5 - Riforma del processo civile e penale

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma del processo civile e penale

    M1C1-58

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti giuridici per la riforma del pubblico impiego

    M1C1-74

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutte le necessarie misure di esecuzione e delle norme di diritto derivato per la riforma relativa alla semplificazione del codice dei contratti pubblici

    M1C1-109

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Inviare le prime dichiarazioni IVA precompilate

    M2C2-27

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo di infrastrutture di ricarica elettrica M1

    M2C2-33

    Investimento 4.4.2 -  Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    M2C3-2

    Investimento 2.1 - Rafforzamento dell'Ecobonus per l'efficienza energetica

    Obiettivo

    Ristrutturazione edilizia Superbonus T1

    M4C1-9

    Investimento 1.1 - Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

    Traguardo

    Aggiudicazione di contratti per la costruzione, la riqualificazione e la messa in sicurezza di asili nido, scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura della prima infanzia

    M5C3-8

    Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

    Obiettivo

    Supporto educativo ai minori (prima parte)

    Importo della rata

    2 315 646 882 EUR

    1.5.Quinta rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C2-4

    Riforma 1 - Riforma del sistema della proprietà industriale

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto legislativo di riforma del codice della proprietà industriale e pertinenti strumenti attuativi

    M1C3-4

    Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

    Obiettivo

    Interventi in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema ultimati (prima parte)

    M1C1-12

    Investimento 1.3.2 - Sportello digitale unico

    Obiettivo

    Sportello digitale unico

    M1C1-13

    Investimento 1.4.6 - Mobilità come servizio per l'Italia

    Traguardo

    Soluzioni di mobilità come servizio M1

    M1C1-38

    Riforma 1.8 - Digitalizzazione della giustizia

    Traguardo

    Digitalizzazione del sistema giudiziario

    M1C1-59

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Entrata in vigore della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione

    M1C1-73 quater

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore degli orientamenti sugli appalti al di sotto della soglia UE

    M1C1-75

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Pieno funzionamento del Sistema Nazionale di eProcurement

    M1C1-84

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione dell'appalto

    M1C1-85

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura

    M1C1-86

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

    M1C1-87

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Stazioni appaltanti che usano sistemi dinamici di acquisizione

    M1C1-110

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Riclassificazione del bilancio generale dello Stato con riferimento alla spesa ambientale e alla spesa che promuove la parità di genere

    M1C2-9

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2022

    M1C2-10

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2022

    M1C3-7

    Investimento 3.3 - Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e verde

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici all'ente attuatore/ai beneficiari per tutti gli interventi volti a gestire la transizione digitale e verde degli operatori culturali

    M2C1-5

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

    M2C2-22

    Investimento 4.1 - Investimenti nella mobilità "soft" (piano nazionale delle ciclovie)

    Obiettivo

    Piste ciclabili T1

    M2C2-24

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la realizzazione di metropolitane, linee di tram, filovie e funivie in aree metropolitane

    M4C1-10

    Riforma 2.1 - Riforma del sistema di reclutamento dei docenti; Riforma 1.3 - Riforma dell'organizzazione del sistema scolastico; Riforma 1.2 - Riforma del sistema ITS; Riforma 1.4 - Riforma del sistema di orientamento; Riforma 1.5 - Riforma delle classi di laurea; Riforma 1.6 - Riforma delle lauree abilitanti per determinate professioni

    Traguardo

    Entrata in vigore delle disposizioni per l'efficace attuazione e applicazione di tutte le misure relative alle riforme dell'istruzione primaria, secondaria e terziaria, ove necessario

    M4C1-11

    Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

    Obiettivo

    Borse di studio per l'accesso all'università assegnate

    M5C3-3

    Investimento 2 - Strutture sanitarie di prossimità territoriale

    Obiettivo

    Sostegno alle farmacie rurali in comuni, frazioni o centri abitati con meno di 5 000 abitanti (prima parte)

    Importo della rata

    3 548 098 403 EUR

    1.6.Sesta rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-14 bis

    Riforma 1.9.1 - Riforma finalizzata ad accelerare l'attuazione della politica di coesione

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione nazionale per accelerare l'attuazione della politica di coesione

    M1C1-15

    Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza

    Obiettivo

    Guardia di Finanza - Acquisto di servizi professionali di scienza dei dati T2

    M1C1-37 bis

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Traguardo

    Entrata in vigore delle misure volte a ridurre l'arretrato

    M1C1-72 bis

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Provvedimenti legislativi e azioni specifiche per ridurre i tempi dei pagamenti a livello centrale/locale

    M1C1-72 sexies

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Misure orizzontali per ridurre i tempi dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni agli operatori economici

    M2C2-6

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti rinnovabili onshore e offshore, nuovo quadro giuridico per sostenere la produzione da fonti rinnovabili e proroga dei tempi e dell'ammissibilità degli attuali regimi di sostegno

    Traguardo

    Entrata in vigore di un quadro giuridico per la semplificazione delle procedure di autorizzazione a costruire strutture per le energie rinnovabili onshore e offshore

    M4C1-8

    Investimento 1.3 - Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti di lavoro per gli interventi di costruzione e riqualificazione di strutture sportive e palestre previsti dal decreto del Ministero dell'Istruzione

    M5C1-9

    Riforma 2 - Lavoro sommerso

    Traguardo

    Piena attuazione delle misure incluse nel piano nazionale in linea con la tabella di marcia

    M5C2-4

    Riforma 2 - Riforma relativa alle persone anziane non autosufficienti

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti legislativi che sviluppano le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare gli interventi a favore delle persone anziane non autosufficienti

    M7-9

    Riforma 5 - Piano Nuove Competenze Transizioni

    Traguardo

    Adozione e pubblicazione del Piano Nuove Competenze Transizioni e della tabella di marcia per l'attuazione

    M7-32

    Investimento 12 - Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici

    Traguardo

    Accordo attuativo

    M1C1-39

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali civili e penali

    Obiettivo

    Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali civili e penali e i servizi territoriali e centrali del Ministero della Giustizia responsabili dell'attuazione del PRR

    M1C1-40

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Conclusione delle procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    M1C1-41

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali

    M1C1-42

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato

    M1C1- 59 bis

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Attuazione della gestione strategica delle risorse umane nella pubblica amministrazione

    M1C1-73 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Adozione di orientamenti sull'attuazione del sistema di qualificazione per le stazioni appaltanti

    M1C1-108

    Riforma 1.15 - Riforma delle norme di contabilità pubblica

    Traguardo

    Approvazione del quadro concettuale, della serie di principi di contabilità per competenza e del piano contabile multidimensionale

    M1C1-111

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Completamento della spending review annuale per il 2023, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022 per il 2023

    M1C1-112

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Migliorare la capacità operativa dell'amministrazione fiscale, come indicato nel "Piano della performance 2021-2023" dell'Agenzia delle Entrate

    M1C2-2

    Investimento 1 - Transizione 4.0

    Obiettivo

    Crediti d'imposta Transizione 4.0 concessi alle imprese sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel periodo 2021-2022

    M1C3-9

    Investimento 4.1- Hub del turismo digitale

    Obiettivo

    Coinvolgimento degli operatori turistici nell'hub del turismo digitale

    M1C3-10

    Riforma 4.1 - Ordinamento delle professioni delle guide turistiche

    Traguardo

    Definizione di uno standard nazionale per le guide turistiche

    M2C1-6

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

    M3C2-5

    Investimento 2.1 - Digitalizzazione della catena logistica

    Obiettivo

    Digitalizzazione della catena logistica

    M5C2-2

    Riforma 1 - Legge quadro sulle disabilità

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge quadro e adozione da parte del governo dei decreti legislativi che sviluppano le disposizioni previste dalla legge quadro per rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità

    Importo della rata

    2 200 368 263 EUR

    1.7.Settima rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-17

    Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

    Obiettivo

    Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T1

    M7-7

    Riforma 4 - Mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti PPA da fonti rinnovabili

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario

    M7-14

    Investimento 4 - Tyrrhenian link

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti

    M3C2-7

    Investimento 2.3 - Cold ironing

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici

    M1C1-18

    Investimento 1.3.1 - Piattaforma Digitale Nazionale Dati

    Obiettivo

    Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T1

    M1C1-19

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Obiettivo

    Sostegno al potenziamento delle strutture di sicurezza T2

    M1C1-20

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Dispiego integrale dei servizi nazionali di cybersicurezza

    M1C1-21

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Completamento della rete dei laboratori e dei centri di valutazione per la valutazione e certificazione della cybersicurezza

    M1C1-22

    Investimento 1.5 - Cybersicurezza

    Traguardo

    Piena operatività dell'unità di audit per le misure di sicurezza PSNC e NIS con il completamento di almeno 30 ispezioni

    M1C1-43

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado)

    M1C1-44

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado)

    M1C1-60

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Attuazione completa (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e/o digitalizzazione di una serie di 200 procedure critiche che interessano direttamente cittadini e imprese

    M1C1-72 ter

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Aumento delle risorse umane che si occupano di ritardi di pagamento

    M1C1-72 quater

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Introduzione della cessione di crediti a terzi

    M1C1-72 quinquies

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Traguardo

    Esecuzione dei pagamenti nella banca dati InIT

    M1C1-73 ter

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Incentivi alla qualificazione e professionalizzazione delle stazioni appaltanti

    M1C1-73 quinquies

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Entrata in vigore di nuove disposizioni giuridiche sul finanziamento dei progetti

    M1C1-75 bis

    Investimento 1.10 - Sostegno alla qualificazione e eProcurement

    Traguardo

    Sostegno alla qualificazione e eProcurement

    M1C1-84 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Traguardo

    Misure per migliorare la rapidità decisionale nell'aggiudicazione degli appalti da parte delle stazioni appaltanti

    M1C1-97

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura

    M1C1-98

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

    M1C1-99

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Stazioni appaltanti che usano sistemi dinamici di acquisizione

    M1C1-113

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Numero più elevato di "lettere di conformità"

    M1C1-114

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Aumentare il gettito fiscale generato dalle "lettere di conformità"

    M1C2-11

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2023

    M1C2-12

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore di tutti gli strumenti attuativi (anche di diritto derivato, se necessario) per l'effettiva attuazione e applicazione delle misure derivanti dalla legge annuale sulla concorrenza 2023

    M2C1-6 bis

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Assegnazione delle risorse ai beneficiari in % delle risorse finanziarie totali assegnate all'investimento

    M2C1-7

    Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

    Obiettivo

    Pubblicazione della graduatoria finale con l'identificazione dei destinatari finali

    M2C2-28

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di infrastrutture di ricarica elettrica M2

    M4C1-12

    Investimento 4.1 - Estensione del numero di dottorati di ricerca e dottorati innovativi orientati alla ricerca, per la Pubblica Amministrazione e il patrimonio culturale

    Obiettivo

    Borse di dottorato assegnate ogni anno (su tre anni)

    M4C1-14

    Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

    Obiettivo

    Insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento

    M4C1-15

    Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

    Obiettivo

    Borse di studio per l'accesso all'università assegnate

    M4C2-3

    Investimento 3.3 - Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese

    Obiettivo

    Numero di borse di dottorato innovative assegnate

    M5C1-15 bis

    Investimento 4 - Servizio Civile Universale

    Traguardo

    Revisione delle attuali "Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale", adottate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri il 14 gennaio 2019, con l'obiettivo di potenziare il Servizio Civile Universale 

    M7-1

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili

    Traguardo

    Individuazione di "zone di accelerazione per le energie rinnovabili"

    M7-4

    Riforma 2 - Riduzione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente

    Traguardo

    Adozione di una relazione del governo basata sui risultati della consultazione tra il governo e i portatori di interessi per definire la tabella di marcia per ridurre le sovvenzioni dannose per l'ambiente entro il 2030

    M7-8

    Riforma 4 - Mitigazione del rischio finanziario associato ai contratti PPA da fonti rinnovabili

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto derivato

    M7-16

    Investimento 5 - SA.CO.I.3

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti

    M4C1-10 bis

    Riforma 1.1 - Riforma degli istituti tecnici e professionali

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto derivato

    Importo della rata

    5 991 809 595 EUR

    1.8.Ottava rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-23

    Investimento 1.4.6 - Mobilità come servizio per l'Italia

    Traguardo

    Soluzioni di mobilità come servizio M2

    M1C1-76

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-77

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-78

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-79

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-80

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-81

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-82

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-83

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-25

    Investimento 1.6.6 - Digitalizzazione della Guardia di Finanza

    Traguardo

    Sviluppare i sistemi informativi operativi utilizzati per combattere la criminalità economica

    M1C1-61

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Completamento dell'attuazione (compresi tutti gli atti delegati) della semplificazione e/o digitalizzazione di un'ulteriore serie di 50 procedure critiche che interessano direttamente i cittadini

    M1C1-62

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Migliorare l'assorbimento degli investimenti

    M1C1-115

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Completamento della spending review annuale per il 2024, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022 e nel 2023 per il 2024

    M1C2-3

    Investimento 1 - Transizione 4.0

    Obiettivo

    Crediti d'imposta Transizione 4.0 concessi alle imprese sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel periodo 2021-2023

    M4C1-16

    Investimento 3.1 - Nuove competenze e nuovi linguaggi

    Obiettivo

    Scuole che hanno attivato progetti di orientamento STEM nel 2024/25

    M4C1-17

    Investimento 3.1 - Nuove competenze e nuovi linguaggi

    Obiettivo

    Corsi annuali di lingua e metodologia erogati a insegnanti

    M4C2-1 bis

    Investimento 1.2 - Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori

    Obiettivo

    Numero di studenti che hanno ottenuto una borsa di ricerca

    M5C1-10

    Riforma 2 - Lavoro sommerso

    Obiettivo

    Aumento del numero di ispezioni sul lavoro

    M7-2

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario (Testo unico)

    M7-20

    Investimento 6 - Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti per la costruzione di due interconnettori tra Italia e Slovenia: Zaule-Dekani e Redipuglia-Vrtojba

    M7-25

    Investimento 10 - Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Traguardo

    Pubblicazione della relazione sul futuro fabbisogno di materie prime critiche e sul potenziale della progettazione ecocompatibile per ridurne la domanda

    M7-30

    Investimento 10 - Progetti pilota sulle competenze "Crescere Green"

    Obiettivo

    Erogazione di formazione a 20 000 persone

    M1C2-14 bis

    Riforma 3 - Razionalizzazione e semplificazione degli incentivi per le imprese

    Traguardo

    Pubblicazione della relazione di valutazione di tutti gli incentivi per le imprese

    Importo della rata

    3 358 104 131 EUR

    1.9.Nona rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M4C1-7

    Investimento 1.4 - Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

    Obiettivo

    Studenti o giovani che hanno frequentato attività di tutoraggio o corsi di formazione

    M4C1-14 bis

    Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

    Obiettivo

    Insegnanti reclutati con il nuovo sistema di reclutamento

    M7-6

    Riforma 3 - Riduzione dei costi di connessione degli impianti per la produzione di biometano

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione per ridurre i costi di connessione degli impianti di produzione di biometano alla rete del gas

    M7-10

    Riforma 5 - Piano Nuove Competenze Transizioni

    Traguardo

    Entrata in vigore della normativa regionale

    M7-18

    Investimento 6 - Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti per la costruzione dell'interconnettore tra Italia e Austria Somplago-Würmlach

    M1C1-24

    Investimento 1.7.1 - Servizio civile digitale

    Obiettivo

    Cittadini partecipanti a iniziative di educazione digitale e/o facilitazione condotte da organizzazioni accreditate presso l'Albo del Servizio civile universale

    M1C1-96

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra la pubblicazione del bando e l'aggiudicazione dell'appalto

    M1C1-97 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Tempo medio tra l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione dell'infrastruttura

    M1C1-98 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni

    Obiettivo

    Personale della pubblica amministrazione formato grazie alla Strategia professionalizzante degli acquirenti pubblici

    M1C1-99 bis

    Riforma 1.10 - Riforma del quadro legislativo in materia di appalti pubblici e concessioni
    Investimento 1.10 - Sostegno alla qualificazione e eProcurement

    Obiettivo

    Competenze digitali delle stazioni appaltanti

    M1C1-116

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Riduzione dell'evasione fiscale come definita dall'indicatore "propensione all'evasione"

    M1C2-5

    Investimento 6 - Investimento nel sistema della proprietà industriale

    Obiettivo

    Progetti sostenuti da opportunità di finanziamento connesse alla proprietà industriale

    M1C2-13

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Traguardo

    Entrata in vigore della legge annuale sulla concorrenza 2024

    M1C2-14

    Riforma 2 - Leggi annuali sulla concorrenza

    Obiettivo

    Installazione di milioni di contatori intelligenti di seconda generazione

    M1C3-1

    Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

    Obiettivo

    Utenti formati attraverso la piattaforma di e-learning sui beni culturali

    M1C3-2

    Investimento 1.1 - Strategia digitale e piattaforme per il patrimonio culturale

    Obiettivo

    Risorse digitali prodotte e pubblicate nella Biblioteca digitale

    M1C3-5

    Investimento 1.3 - Migliorare l'efficienza energetica nel cinema, nei teatri e nei musei

    Obiettivo

    Interventi in musei e siti culturali statali, sale teatrali e cinema ultimati (seconda parte)

    M2C2-29

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida in autostrada

    M2C2-29 bis

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida in zone urbane

    M2C2-30

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida in autostrada

    M2C2-30 bis

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida in zone urbane

    M2C2-30 ter

    Investimento 4.3 - Installazione di infrastrutture di ricarica elettrica

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica rapida

    M2C3-3

    Investimento 2.1 - Rafforzamento dell'Ecobonus per l'efficienza energetica

    Obiettivo

    Ristrutturazione edilizia Superbonus T2

    M4C1-13

    Investimento 2.1 - Didattica digitale integrata e formazione sulla transizione digitale del personale scolastico

    Obiettivo

    Formazione di dirigenti scolastici, insegnanti e personale amministrativo

    M4C1-15 bis

    Investimento 1.7 - Borse di studio per l'accesso all'università

    Obiettivo

    Borse di studio per l'accesso all'università assegnate

    M4C1-19

    Investimento 3.2 - Scuola 4.0: scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori

    Obiettivo

    Trasformazione delle classi in ambienti di apprendimento innovativi grazie a Scuola 4.0

    M4C1-20

    Investimento 1.5 - Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

    Obiettivo

    Numero di studenti iscritti al sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

    M4C1-20 bis

    Investimento 1.5 - Sviluppo del sistema di formazione professionale terziaria (ITS)

    Traguardo

    Attuazione del nuovo sistema nazionale di monitoraggio

    M4C2-2

    Investimento 2.2 - Partenariati per la ricerca e l'innovazione - Orizzonte Europa

    Obiettivo

    Numero di progetti presentati da imprese aggiudicatarie

    M5C1-3

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Obiettivo

    Destinatari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL)

    M5C1-4

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Obiettivo

    Partecipazione dei beneficiari del programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL) alla formazione professionale

    M5C1-5

    Riforma 1- ALMPs e formazione professionale

    Obiettivo

    Per i centri per l'impiego (PES) in ciascuna Regione, soddisfare i criteri del livello essenziale delle prestazioni PES quali definiti nel programma "Garanzia di occupabilità dei lavoratori" (GOL)

    M5C1-7

    Investimento 1 - Potenziamento dei Centri per l'Impiego (PES)

    Obiettivo

    Per i centri per l'impiego (PES), il completamento delle attività previste nel piano di potenziamento

    M5C1-15

    Investimento 3 - Rafforzamento del sistema duale

    Obiettivo

    Persone che hanno partecipato al sistema duale e ottenuto la relativa certificazione nel quinquennio 2021-2025

    M6C2-2

    Investimento 2.1 - Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN

    Obiettivo

    Finanziamento di progetti di ricerca su tumori rari e malattie rare

    M6C2-3

    Investimento 2.1 - Rafforzamento e potenziamento della ricerca biomedica del SSN

    Obiettivo

    Finanziamento di progetti di ricerca sulle malattie altamente invalidanti

    M7-3

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure autorizzative per le energie rinnovabili

    Traguardo

    Creazione e messa in funzione dello sportello unico digitale per le autorizzazioni relative alle energie rinnovabili

    M7-5

    Riforma 2 - Riduzione delle sovvenzioni dannose per l'ambiente

    Traguardo

    Entrata in vigore degli atti di diritto primario e derivato

    M7-21

    Investimento 6 - Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti

    Obiettivo

    Aumento della capacità nominale di interconnessione tra Italia e Slovenia al termine dei lavori

    M7-26

    Investimento 10 - Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Obiettivo

    Sistema di informazione geografica (SIG) sui rifiuti di estrazione per un approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Importo della rata

    7 046 237 746 EUR

    1.10.Decima rata (sostegno non rimborsabile):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-88

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-89

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-90

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-91

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-92

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni centrali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-93

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni regionali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-94

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle pubbliche amministrazioni locali per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-95

    Riforma 1.11 - Riduzione dei tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni e delle autorità sanitarie

    Obiettivo

    Riduzione del numero medio di giorni di ritardo necessari alle autorità sanitarie pubbliche per erogare i pagamenti agli operatori economici

    M1C1-117

    Riforma 1.15 - Riforma delle norme di contabilità pubblica

    Obiettivo

    Enti pubblici formati per la transizione al nuovo sistema di contabilità per competenza

    M1C1-119

    Riforma 1.14 - Riforma del quadro fiscale subnazionale

    Traguardo

    Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per l'attuazione del federalismo fiscale regionale

    M1C1-120

    Riforma 1.14 - Riforma del quadro fiscale subnazionale

    Traguardo

    Entrata in vigore di atti di diritto primario e derivato per l'attuazione del federalismo fiscale regionale

    M3C2-6

    Investimento 2.2 - Digitalizzazione della gestione del traffico aereo

    Obiettivo

    Digitalizzazione della gestione del traffico aereo: entrata in funzione di nuovi strumenti

    M5C1-11

    Riforma 2 - Lavoro sommerso

    Obiettivo

    Riduzione dell'incidenza del lavoro sommerso

    M5C2-6

    Investimento 1 - Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'istituzionalizzazione

    Obiettivo

    I distretti sociali devono produrre almeno uno dei seguenti risultati: i) sostegno ai genitori, ii) autonomia delle persone anziane, iii) servizi a domicilio per gli anziani o iv) sostegno agli assistenti sociali al fine di prevenire i burn-out

    M5C2-8

    Investimento 2 - Percorsi di autonomia per persone con disabilità

    Obiettivo

    Le persone con disabilità hanno beneficiato del rinnovo dello spazio domestico e/o la fornitura di dispositivi TIC I servizi devono essere accompagnati da una formazione sulle competenze digitali

    M5C2-10

    Investimento 3 - Housing First (innanzitutto la casa) e stazioni di posta

    Obiettivo

    Presa in carico, per almeno 6 mesi, delle persone che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale mediante i progetti Housing First e le stazioni di posta

    M7-33

    Investimento 12 - Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

    M3C2-12

    Investimento 9 - Cold ironing

    Obiettivo

    Entrata in funzione delle infrastrutture di cold ironing

    M1C1-26

    Investimento 1.1 - Infrastrutture digitali

    Obiettivo

    Migrazione verso il Polo Strategico Nazionale T2

    M1C1-27

    Investimento 1.3.1 - Piattaforma Digitale Nazionale Dati

    Obiettivo

    Le API nella Piattaforma Digitale Nazionale Dati T2

    M1C1-28

    Investimento 1.7.2 - Rete dei servizi di facilitazione digitale

    Obiettivo

    Numero di cittadini partecipanti alle nuove iniziative di educazione digitale e/o facilitazione condotte dai centri per la facilitazione digitale

    M1C1-45

    Riforme 1.4 e 1.5 - Riforma del processo civile e penale

    Obiettivo

    Riduzione della durata dei procedimenti civili

    M1C1-46

    Riforme 1.4 e 1.5 - Riforma del processo civile e penale

    Obiettivo

    Riduzione della durata dei procedimenti penali

    M1C1-47

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali ordinari civili (primo grado)

    M1C1-48

    Riforma 1.4 - Riforma del processo civile

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario della Corte d'appello civile (secondo grado)

    M1C1-49

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario dei tribunali amministrativi regionali (primo grado)

    M1C1-50

    Investimento 1.8 - Procedure di assunzione per i tribunali amministrativi

    Obiettivo

    Riduzione dell'arretrato giudiziario del Consiglio di Stato

    M1C1-63

    Riforma 1.9 - Riforma della pubblica amministrazione

    Traguardo

    Completare la semplificazione e creare un repertorio di tutte le procedure semplificate e dei relativi regimi amministrativi con piena validità giuridica su tutto il territorio nazionale

    M1C1-64

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    M1C1-65

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    M1C1-66

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    M1C1-67

    Investimento 1.9 - Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    M1C1-118

    Riforma 1.15 - Riforma delle norme di contabilità pubblica

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma della contabilità per competenza per almeno il 90 % dell'intero settore pubblico

    M1C1-121

    Riforma 1.12 - Riforma dell'amministrazione fiscale

    Obiettivo

    Riduzione dell'evasione fiscale come definita dall'indicatore "propensione all'evasione"

    M1C1-122

    Riforma 1.13 - Riforma del quadro di revisione della spesa pubblica ("spending review")

    Traguardo

    Completamento della spending review annuale per il 2025, con riferimento all'obiettivo di risparmio fissato nel 2022, 2023 e 2024 per il 2025

    M1C3-3

    Investimento 1.2 - Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura

    Obiettivo

    Interventi di miglioramento dell'accessibilità fisica e cognitiva nei luoghi di cultura

    M2C1-8

    Investimento 2.3 - Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare

    Obiettivo

    Sostegno agli investimenti nell'innovazione nell'economia circolare e nella bioeconomia

    M2C1-9

    Investimento 2.2 - Parco agrisolare

    Obiettivo

    Generazione di energia da installazioni agrivoltaiche

    M2C1-10

    Investimento 2.1 - Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Obiettivo

    Interventi per migliorare la logistica nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    M2C1-12

    Investimento 3.3 - Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali

    Obiettivo

    Materiale audiovisivo sulla transizione ambientale

    M2C2-23

    Investimento 4.1 - Investimenti nella mobilità "soft" (piano nazionale delle ciclovie)

    Obiettivo

    Piste ciclabili T2

    M4C1-18

    Investimento 1.1 - Piano per asili nido e scuole dell'infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia

    Obiettivo

    Attivazione di nuovi posti per servizi di educazione e cura per la prima infanzia (fascia 0-6 anni)

    M4C1-21

    Investimento 1.2 - Piano di estensione del tempo pieno

    Obiettivo

    Strutture destinate all'accoglienza degli studenti oltre l'orario scolastico

    M4C1-22

    Investimento 1.3 - Potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola

    Obiettivo

    m² costruiti o riqualificati utilizzati per palestre o strutture sportive

    M4C1-23

    Investimento 3.4 - Didattica e competenze universitarie avanzate

    Obiettivo

    Nuovi dottorati di ricerca assegnati nell'arco di tre anni in programmi dedicati alle transizioni digitale e ambientale

    M4C1-23 bis

    Investimento 3.4 - Didattica e competenze universitarie avanzate

    Traguardo

    Completamento dell'attuazione delle sottomisure in materia di didattica e competenze universitarie avanzate

    M4C1-24

    Investimento 1.6 - Orientamento attivo nella transizione scuola-università

    Obiettivo

    Studenti che hanno frequentato corsi di transizione scuola-università

    M4C1-25

    Investimento 1.4 - Intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado e alla riduzione dell'abbandono scolastico

    Obiettivo

    Divario nel tasso di dispersione scolastica nell'istruzione secondaria

    M4C1-26

    Investimento 3.3 - Piano di messa in sicurezza e riqualificazione dell'edilizia scolastica

    Obiettivo

    m² di edifici scolastici ristrutturati

    M5C1-7 bis

    Investimento 1 - Potenziamento dei Centri per l'Impiego (PES)

    Obiettivo

    Per i centri per l'impiego (PES), il completamento delle attività previste nel piano di potenziamento

    M5C1-13

    Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

    Obiettivo

    Ottenimento, da parte delle imprese, della certificazione della parità di genere

    M5C1-14

    Investimento 2 - Sistema di certificazione della parità di genere

    Obiettivo

    Ottenimento della certificazione della parità di genere da parte delle imprese sostenute attraverso l'assistenza tecnica

    M5C1-16

    Investimento 4 - Servizio Civile Universale

    Obiettivo

    Persone che hanno partecipato al programma "Servizio Civile Universale" e ottenuto la relativa certificazione nel quadriennio 2021-2024

    M5C3-4

    Investimento 2 - Strutture sanitarie di prossimità territoriale

    Obiettivo

    Sostegno alle farmacie rurali nei comuni, frazioni o centri abitati con meno di 5 000 abitanti (seconda parte)

    M5C3-9

    Investimento 1.3 - Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del Terzo Settore

    Obiettivo

    Supporto educativo ai minori (seconda parte)

    M7-11

    Investimento 1 - Misura rafforzata: Rafforzamento smart grid

    Obiettivo

    Smart grid: elettrificazione dei consumi energetici

    M7-12

    Investimento 2 - Misura rafforzata: Interventi su resilienza climatica delle reti

    Obiettivo

    Miglioramento della resilienza della rete del sistema elettrico

    M7-13

    Investimento 3 - Misura rafforzata: Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

    Obiettivo

    Completamento dei progetti di produzione di idrogeno in aree industriali

    M7-15

    Investimento 4 - Tyrrhenian link

    Obiettivo

    Posa di 514 km di cavi

    M7-17

    Investimento 5 - SA.CO.I.3

    Traguardo

    Completamento dell'involucro delle stazioni di conversione in Sardegna (Codrongianos) e Toscana (Suvereto)

    M7-19

    Investimento 6 - Progetti di interconnessione elettrica transfrontaliera tra Italia e paesi confinanti

    Obiettivo

    Aumento della capacità nominale di interconnessione tra Italia e Austria a seguito del completamento dell'interconnettore

    M7-22

    Investimento 7 - Rete di trasmissione intelligente

    Obiettivo

    Installazione di apparecchiature 5G o definizione di un'architettura delle TIC nelle stazioni

    M7-23

    Investimento 7 - Rete di trasmissione intelligente

    Obiettivo

    Nuovo sistema di gestione e controllo della rete

    M7-24

    Investimento 7 - Rete di trasmissione intelligente

    Obiettivo

    IoT industriale

    M7-27

    Investimento 10 - Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Obiettivo

    Completamento dei progetti di R&S relativi alla progettazione ecocompatibile e alle attività di estrazione mineraria urbana per un approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    M7-28

    Investimento 10 - Approvvigionamento sostenibile, circolare e sicuro delle materie prime critiche

    Obiettivo

    Attrezzatura dei laboratori appartenenti al polo tecnologico per l'estrazione mineraria urbana e la progettazione ecocompatibile

    M7-29

    Investimento 9 - Misura rafforzata: Fornire assistenza tecnica e rafforzare la creazione di capacità per l'attuazione del PNRR

    Obiettivo

    Istruzione e formazione

    M7-31

    Investimento 11 - Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    Obiettivo

    Numero di treni a zero emissioni e numero di vetture per il servizio universale

    M7-34

    Investimento 12 - Sovvenzionamento dello sviluppo di una leadership internazionale, industriale e di ricerca e sviluppo nel campo degli autobus elettrici

    Traguardo

    Il ministero ha completato l'investimento

    M1C2-14 ter

    Riforma 3 - Razionalizzazione e semplificazione degli incentivi per le imprese

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione primaria per la razionalizzazione degli incentivi per le imprese

    M4C1-15 ter

    Riforma 2.1 - Reclutamento dei docenti

    Obiettivo

    Candidati vincitori del concorso pubblico per l'insegnamento a seguito della riforma del sistema di reclutamento

    Importo della rata

    12 836 600 146 EUR

    2.Sostegno sotto forma di prestito

    Le rate di cui all'articolo 3, paragrafo 2, sono strutturate secondo le seguenti modalità:

    2.1.Prima rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M4C2-10

    Investimento 2.1 - IPCEI

    Traguardo

    Varo dell'invito a manifestare interesse per l'identificazione dei progetti nazionali, compresi i progetti IPCEI microelettronica

    M1C2-26

    Investimento 5.1 - Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST

    Traguardo

    Entrata in vigore del rifinanziamento del Fondo 394/81 e adozione della politica di investimento

    M2C1-14

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto ministeriale

    M2C4-8

    Investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

    Traguardo

    Piano operativo per un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

    M5C1-17

    Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

    Traguardo

    Adozione del fondo a sostegno dell'imprenditoria femminile

    M1C2-27

    Investimento 5.1 - Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST

    Obiettivo

    PMI che hanno fruito del sostegno dal Fondo 394/81

    M1C3-22

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Politica di investimento per il Fondo tematico della Banca europea per gli investimenti

    M1C3-23

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Politica di investimento per il Fondo nazionale del turismo

    M1C3-24

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Politica di investimento per il Fondo di garanzia per le PMI

    M1C3-25

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Politica di investimento per il Fondo rotativo

    M1C3-26

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto attuativo per il credito d'imposta per la riqualificazione delle strutture ricettive

    M2C4-7

    Riforma 3.1 - Adozione di programmi nazionali di controllo dell'inquinamento atmosferico

    Traguardo

    Entrata in vigore di un programma nazionale di controllo dell'inquinamento atmosferico

    M2C4-12

    Investimento 2.1.b - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

    Traguardo

    Entrata in vigore del quadro giuridico rivisto per interventi contro i rischi di alluvione e idrogeologici

    M2C4-18

    Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

    Traguardo

    Entrata in vigore delle modifiche legislative rivedute per la protezione e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extra urbane

    M3C1-1

    Riforma 1.1 - Accelerazione dell'iter di approvazione del contratto tra MIMS e RFI

    Traguardo

    Entrata in vigore di una modifica legislativa sull'iter di approvazione dei Contratti di Programma (CdP)

    M3C1-2

    Riforma 1.2 – Accelerazione dell'iter di approvazione dei progetti ferroviari

    Traguardo

    Entrata in vigore di una modifica normativa che riduca la durata dell'iter di autorizzazione dei progetti da 11 a 6 mesi

    M3C1-21

    Riforma 2.1 - Attuazione del recente "Decreto Semplificazioni" (convertito nella legge 11 settembre 2020, n. 120) mediante l'emanazione di un decreto relativo all'attuazione di "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

    Traguardo

    Entrata in vigore delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti"

    M3C1-22

    Riforma 2.2 – Trasferimento della titolarità di ponti e viadotti delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello

    Traguardo

    Trasferimento della titolarità delle opere d'arte (ponti, viadotti e cavalcavia) delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello (autostrade e principali strade nazionali)

    M4C1-27

    Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

    Traguardo

    Entrata in vigore della legislazione volta a modificare le norme vigenti in materia di alloggi per studenti

    M5C3-10

    Riforma 1 - Semplificazione delle procedure e rafforzamento dei poteri del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

    Traguardo

    Entrata in vigore del regolamento per la semplificazione delle procedure e il rafforzamento del ruolo del Commissario nelle Zone Economiche Speciali

    M5C3-11

    Investimento 1.4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

    Traguardo

    Entrata in vigore dei decreti ministeriali di approvazione dei piani operativi per tutte e otto le Zone Economiche Speciali

    M6C2-4

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Traguardo

    Piano di riorganizzazione approvato dal Ministero della Salute/Regioni italiane

    Importo della rata

    12 643 678 161 EUR

    2.2.Seconda rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C2-28

    Investimento 5.2 - Competitività e resilienza delle filiere produttive

    Traguardo

    Entrata in vigore di un decreto comprendente la politica di investimento dei Contratti di Sviluppo

    M2C4-27

    Riforma 4.1- Semplificazione normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico

    Traguardo

    Entrata in vigore della semplificazione normativa per gli interventi nelle infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    M5C2-11

    Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici relativi a investimenti nella rigenerazione urbana al fine di ridurre le situazioni di emarginazione e degrado sociale, con progetti in linea con il dispositivo di ripresa e resilienza (RRF) e il principio "non arrecare un danno significativo" (DNSH)

    M5C2-15

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto ministeriale che definisce la mappatura degli insediamenti abusivi approvata dal "Tavolo di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura" e adozione del decreto ministeriale per l'assegnazione delle risorse

    M5C2-19

    Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

    Traguardo

    Firma delle convenzioni per la riqualificazione e l'incremento dell'edilizia sociale da parte delle regioni e delle province autonome (compresi comuni e/o città metropolitane situati in tali territori)

    M1C2-16

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti di connessione più veloce

    M1C3-12

    Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione ai comuni delle risorse destinate all'attrattività dei borghi

    M1C3-13

    Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per la tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

    M1C3-14

    Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per progetti per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

    M1C3-15

    Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto del Ministero della Cultura per l'assegnazione delle risorse per la sicurezza sismica nei luoghi di culto e il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC)

    M1C3-35

    Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

    Traguardo

    Firma dell'accordo per ciascuno dei sei progetti tra Ministero del Turismo e beneficiari/enti attuatori

    M2C1-13

    Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto ministeriale sul programma nazionale per la gestione dei rifiuti

    M2C2-52

    Investimento 5.2 - Idrogeno

    Traguardo

    Produzione di elettrolizzatori

    M4C2-11

    Investimento 2.1 - IPCEI

    Traguardo

    Entrata in vigore dell'atto nazionale che assegna i finanziamenti necessari a sostenere i progetti partecipanti

    M4C2-17

    Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione Investimento

    Traguardo

    Aggiudicazione di appalti per i progetti riguardanti: a) sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

    M4C2-18

    Investimento 1.5 - Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", creazione di "leader territoriali di R&S"

    Traguardo

    Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti gli ecosistemi dell'innovazione

    M4C2-19

    Investimento 1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

    Traguardo

    Aggiudicazione di appalti per progetti riguardanti campioni nazionali di R&S sulle key enabling technologies

    M4C2-20

    Investimento 3.2 - Finanziamento di start-up

    Traguardo

    Firma dell'accordo fra il governo italiano e il soggetto attuatore Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che istituisce lo strumento finanziario

    M6C1-1

    Riforma 1 - Definizione di un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza sanitaria territoriale

    Traguardo

    Entrata in vigore del diritto derivato (decreto ministeriale) che prevede la riforma dell'organizzazione dell'assistenza sanitaria

    M6C1-2

    Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona

    Traguardo

    Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo

    M6C1-4

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Traguardo

    Approvazione delle linee guida contenenti il modello digitale per l'attuazione dell'assistenza domiciliare

    M6C1-5

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Traguardo

    Contratto istituzionale di sviluppo approvato dal Ministero della Salute

    M6C1-10

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

    Traguardo

    Approvazione di un contratto istituzionale di sviluppo

    M6C2-5

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Traguardo

    Approvazione del Contratto istituzionale di sviluppo

    Importo della rata

    12 643 678 161 EUR

    2.3.Terza rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M2C1-18

    Investimento 3.1 - Isole verdi

    Traguardo

    Entrata in vigore del decreto direttoriale

    M2C1-20

    Investimento 3.2 - Green Communities

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per la selezione delle Green communities

    M5C2-17

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - Fondo di fondi della BEI

    Traguardo

    Approvazione della strategia di investimento del Fondo da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF)

    M1C1-123

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INPS - Servizi/contenuti del portale "One click by design" T1

    M1C1-124

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INPS - Miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) T1

    M1C3-30

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Fondi tematici della Banca europea per gli investimenti: erogazione al Fondo di un totale di 350 000 000 EUR

    M1C3-31

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Fondo nazionale del turismo: erogazione al Fondo di un totale di 150 000 000 EUR in sostegno al capitale

    M2C3-9

    Investimento 3.1 - Promozione di un teleriscaldamento efficiente

    Traguardo

    I contratti per il miglioramento delle reti di riscaldamento sono affidati dal ministero della Transizione ecologica a seguito di una procedura di appalto pubblico

    M2C4-19

    Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

    Obiettivo

    Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T1

    M2C4-24

    Investimento 3.4 - Bonifica del "suolo dei siti orfani"

    Traguardo

    Quadro giuridico per la bonifica dei siti orfani

    M3C1-3

    Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

    Traguardo

    Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania

    M3C1-12

    Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

    Traguardo

    Aggiudicazione degli appalti per lo sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

    M3C2-8

    Investimento 1,1 - Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti

    Obiettivo

    Porti verdi: appalto di opere

    M4C1-29

    Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

    Traguardo

    Entrata in vigore della riforma della legislazione sugli alloggi per studenti

    M5C2-13

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - progetti generali

    Traguardo

    Entrata in vigore del piano di investimenti per progetti di rigenerazione urbana nelle aree metropolitane

    M6C2-7

    Investimento 1,1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici

    Importo della rata

    9 825 328 389 EUR

    2.4.Quarta rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-125

    Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti i) bandi pubblici per l'abilitazione al cloud per le gare d'appalto della pubblica amministrazione locale

    M1C2-22

    Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti spaziali e di tecnologie satellitari

    M2C2-48

    Investimento 3.1 - Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per progetti di produzione di idrogeno in aree industriali dismesse

    M2C2-50

    Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

    Traguardo

    Accordo per promuovere la transizione dal metano all'idrogeno verde

    M5C2-21

    Investimento 7 - Progetto Sport e inclusione sociale

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per progetti in materia di sport e inclusione sociale a seguito di un invito pubblico a presentare proposte

    M1C3-20

    Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

    Traguardo

    Firma dei contratti tra l'ente attuatore Cinecittà S.p.A e le società in relazione alla costruzione di nove studi

    M2C4-21

    Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

    Traguardo

    Revisione del quadro giuridico per gli interventi di rinaturazione dell'area del Po

    M4C1-28

    Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

    Traguardo

    Aggiudicazione di contratti iniziali per la creazione di posti letto supplementari

    M4C2-12

    Investimento 2.1 - IPCEI

    Traguardo

    L'elenco dei partecipanti ai progetti IPCEI è finalizzato entro il 30.6.2023

    M4C2-16

    Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

    Obiettivo

    Numero di infrastrutture finanziate

    M5C1-18

    Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

    Obiettivo

    Sono stati impegnati i fondi per il sostegno finanziario alle imprese

    M6C2-14

    Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

    Obiettivo

    Sono assegnate borse di studio per corsi specifici di medicina generale

    Importo della rata

    16 611 453 220 EUR

    2.5.Quinta rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M2C3-5

    Investimento 1.1 - Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti i contratti pubblici per la costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici per la riqualificazione energetica degli edifici scolastici, a seguito di una procedura di appalto pubblico

    M2C4-28

    Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    M2C4-30

    Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    M1C1-14

    Investimento 1.6.5 - Digitalizzazione del Consiglio di Stato

    Obiettivo

    Consiglio di Stato – Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T1

    M1C1-16

    Investimento 1.6.5 - Digitalizzazione del Consiglio di Stato

    Obiettivo

    Consiglio di Stato - Documentazione giudiziaria disponibile per analisi nel data warehouse T2

    M1C1-126

    Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA T1

    M1C1-127

    Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione dell'applicazione "IO" T1

    M1C1-128

    Investimento 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione di avvisi pubblici digitali T1

    M1C1-129

    Investimento 1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno

    Obiettivo

    Ministero dell'Interno - Processi completamente reingegnerizzati e digitalizzati T1

    M1C1-130

    Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

    Obiettivo

    Digitalizzazione dei fascicoli giudiziari T1

    M1C1-131

    Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

    Traguardo

    Sistemi di conoscenza del data lake della giustizia T1

    M1C1-132

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INPS - Servizi/contenuti del portale "One click by design" T2

    M1C1-133

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INPS - Miglioramento delle competenze dei dipendenti in materia di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) T2

    M1C1-134

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INAIL - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi/servizi T1

    M1C1-135

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Ministero della Difesa - Digitalizzazione delle procedure T1

    M1C1-136

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Ministero della Difesa - Digitalizzazione dei certificati T1

    M1C1-137

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Traguardo

    Ministero della Difesa - Commissionamento di portali web istituzionali e di portali intranet

    M1C1-138

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Ministero della Difesa - Migrazione di applicazioni non a missione critica verso una soluzione per una protezione completa delle informazioni mediante apertura dell'infrastruttura (S.C.I.P.I.O.) T1

    M1C2-29

    Investimento 5.2 - Competitività e resilienza delle filiere produttive

    Obiettivo

    Contratti di Sviluppo approvati

    M2C1-15 bis

    Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Riduzione delle discariche abusive T2

    M2C1-15 ter

    Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Differenze regionali nella raccolta differenziata

    M2C1-15 quater

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Traguardo

    Entrata in vigore dell'obbligo di raccolta differenziata dei rifiuti organici

    M2C2-32

    Investimento 4.4.1 - Potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con autobus a pianale ribassato a zero emissioni

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con autobus a pianale ribassato a zero emissioni

    M2C3-7

    Investimento 1.2 - Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

    Traguardo

    L'aggiudicazione di tutti i contratti pubblici per la costruzione di nuovi edifici, la riqualificazione e il rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia è firmata dall'amministrazione aggiudicatrice a seguito di una procedura di appalto pubblico

    M2C4-33

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    M2C4-36

    Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per le reti fognarie e la depurazione

    M3C1-4

    Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

    Traguardo

    Aggiudicazione dell'appalto per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulla linea Salerno-Reggio Calabria

    M3C1-17

    Investimento 1.7 - Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

    Obiettivo

    150 km di lavori completati di potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa

    M4C2-5

    Investimento 1.1 - Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN)

    Obiettivo

    Numero di progetti di ricerca aggiudicati

    M6C1-8

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Obiettivo

    Almeno un progetto di telemedicina per regione (considerando sia i progetti che saranno attuati nella singola regione sia quelli che possono essere sviluppati nell'ambito di consorzi tra regioni)

    Importo della rata

    8 610 723 872 EUR

    2.6.Sesta rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M3C1-10

    Investimento 1.3 - Connessioni diagonali

    Traguardo

    Aggiudicazione dell'appalto o degli appalti per la costruzione dei collegamenti sulle linee Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

    M7-35

    Investimento 13 - Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio)

    Traguardo

    Adozione e aggiornamento delle pertinenti valutazioni di incidenza ambientale (VIncA)

    M7-40

    Investimento 15 - Transizione 5.0 Green

    Traguardo

    Entrata in vigore dell'atto giuridico che stabilisce i criteri per gli interventi ammissibili

    M2C1-15

    Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Riduzione delle discariche abusive T1

    M2C1-22

    Investimento 3.4 - Fondo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Traguardo

    Accordo attuativo

    M2C2-31

    Investimento 4.4.3 - Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    M2C4-6

    Investimento 3.2 - Digitalizzazione dei parchi nazionali

    Obiettivo

    Semplificazione amministrativa e sviluppo di servizi digitali per i visitatori dei parchi nazionali e delle aree marine protette

    M2C4-20

    Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

    Obiettivo

    Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T2

    M3C2-10

    Riforma 2.2 - Istituzione di una piattaforma logistica digitale nazionale finalizzata alla digitalizzazione dei servizi di trasporto merci e/o passeggeri

    Traguardo

    Piattaforma logistica digitale nazionale

    M5C3-12

    Investimento 1.4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

    Obiettivo

    Inizio degli interventi infrastrutturali nelle Zone Economiche Speciali

    M6C2-15

    Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

    Obiettivo

    Sono assegnate ulteriori borse di studio per corsi specifici di medicina generale

    M7-36

    Investimento 13 - Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio)

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti

    M7-38

    Investimento 14 - Infrastruttura transfrontaliera per l'esportazione del gas

    Traguardo

    Aggiudicazione dei contratti

    Importo della rata

    8 328 350 441 EUR

    2.7.Settima rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-139

    Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

    Obiettivo

    Abilitazione al cloud per la pubblica amministrazione locale T1

    M2C2-25

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'acquisto di materiale rotabile a emissioni zero e per interventi di ammodernamento delle infrastrutture del trasporto rapido di massa

    M2C4-11

    Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico - Interventi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche

    Traguardo

    Identificazione degli interventi mediante ordinanza o ordinanze del commissario straordinario

    M7-46

    Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP)

    Traguardo

    Definizione dell'obiettivo dei termini

    M1C1-140

    Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali

    Obiettivo

    Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T1

    M1C1-141

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Digitalizzazione delle procedure del Ministero della Difesa T2

    M1C1-142

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Digitalizzazione dei certificati del Ministero della Difesa T2

    M1C1-143

    Investimento 1.6.4 - Digitalizzazione del Ministero della Difesa

    Obiettivo

    Ministero della Difesa - Migrazione di applicazioni non a missione critica verso una soluzione per una protezione completa delle informazioni mediante apertura dell'infrastruttura (S.C.I.P.I.O.) T2

    M1C2-19

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Portare la connettività a banda ultra-larga alle isole

    M1C2-30

    Investimento 7 - Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche

    Traguardo

    Accordo attuativo

    M1C2-31

    Investimento 7 - Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche

    Traguardo

    Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha completato l'investimento

    M1C3-27

    Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

    Obiettivo

    Numero di siti culturali e turistici la cui riqualificazione ha raggiunto, in media, il 50 % dello stato di avanzamento lavori (SAL) (prima parte)

    M2C1-16 bis

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Discariche abusive

    M2C1-16 ter

    Riforma 1.2 - Programma nazionale per la gestione dei rifiuti
    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Differenze regionali nei tassi di raccolta differenziata

    M2C1-25

    Investimento 3.4 - Fondo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Traguardo

    Il ministero ha trasferito l'importo complessivo delle risorse

    M2C2-9

    Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

    Obiettivo

    Smart grid: aumento della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile

    M2C2-34

    Investimento 4.4.1 - Potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con autobus a pianale ribassato a zero emissioni

    Obiettivo

    Numero di autobus a pianale ribassato a zero emissioni acquistati T1

    M2C2-34 bis

    Investimento 4.4.2 - Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    Obiettivo

    Numero di treni a emissioni zero T1

    M2C2-38 bis

    Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie

    Traguardo

    Accordo attuativo

    M2C2-39

    Investimento 5.1 - Rinnovabili e batterie

    Traguardo

    Il ministero delle Imprese e del Made in Italy completa il trasferimento dei fondi a Invitalia S.p.A.

    M2C2-42 bis

    Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

    Traguardo

    Completamento del trasferimento dei fondi dal ministero a CDP Venture Capital SGR

    M2C2-44

    Investimento 1.1 - Sviluppo agro-voltaico

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per l'installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

    M2C4-22

    Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

    Obiettivo

    Riduzione dell'artificialità dell'alveo per la rinaturazione dell'area del Po T1

    M2C4-28 bis

    Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Traguardo

    Aggiudicazione di (tutti gli) appalti pubblici per investimenti in infrastrutture idriche primarie e per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    M2C4-31

    Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    Obiettivo

    Interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti T1

    M2C4-34

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Obiettivo

    Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

    M2C4-35

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Obiettivo

    Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

    M2C4-37

    Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

    Obiettivo

    Interventi per le reti fognarie e la depurazione T1

    M3C1-15

    Investimento 1.5 - Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

    Obiettivo

    700 km di tratte di linee migliorate costruite su nodi ferroviari metropolitani e collegamenti nazionali chiave

    M3C1-19

    Investimento 1.8 - Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da RFI nel Sud)

    Obiettivo

    Stazioni ferroviarie riqualificate e accessibili

    M4C2-21 bis

    Investimento 5.4 - Finanziamento di start-up

    Traguardo

    Completamento del trasferimento dei fondi dal ministero a CDP Venture Capital SGR

    M6C1-7

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Obiettivo

    Centrali operative pienamente funzionanti (seconda parte)

    M7-43

    Investimento 16 - Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI

    Traguardo

    Accordo attuativo

    M7-44

    Investimento 16 - Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI

    Traguardo

    Il ministero delle Imprese e del Made in Italy completa il trasferimento dei fondi a Invitalia

    M7-48

    Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP)

    Traguardo

    Il ministero ha completato l'investimento

    Importo della rata

    16 555 710 452 EUR

    2.8.Ottava rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M5C2-16

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - Superamento degli insediamenti abusivi per combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura

    Obiettivo

    Completamento delle attività dei progetti nelle aree individuate come insediamenti abusivi nei piani urbani

    M7-47

    Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP)

    Traguardo

    Accordo attuativo

    M1C1-144

    Investimento 1.4.2 - Inclusione dei cittadini - Miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali

    Obiettivo

    Miglioramento dell'accessibilità dei servizi pubblici digitali

    M1C3-16

    Investimento 2.1 - Attrattività dei borghi

    Obiettivo

    Interventi di valorizzazione di siti culturali o turistici ultimati

    M2C1-23

    Investimento 3.4 - Fondo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

    M2C2-4

    Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

    Obiettivo

    Capacità supplementare di produzione di biometano

    M2C4-9

    Investimento 1.1 - Realizzazione di un sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione

    Obiettivo

    Approntare un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l'individuazione dei rischi idrologici

    M2C4-11 bis

    Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico - Interventi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per interventi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche

    M2C4-26

    Investimento 3.5 - Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

    Obiettivo

    Ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini

    M3C1-13

    Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

    Obiettivo

    1 400 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

    M4C2-6

    Investimento 1.1 - Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN)

    Obiettivo

    Numero di progetti di ricerca aggiudicati

    M4C2-7

    Investimento 1.1 - Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN)

    Obiettivo

    Numero di assunzioni di ricercatori a tempo determinato

    M4C2-8

    Investimento 1.3 - Partenariati estesi a università, centri di ricerca, imprese e finanziamento progetti di ricerca di base

    Obiettivo

    Numero di ricercatori a tempo determinato assunti per ciascuno dei partenariati previsti per la ricerca di base firmati tra istituti di ricerca e imprese private

    M4C2-22

    Investimento 2.1 - IPCEI

    Obiettivo

    Numero di progetti che hanno ricevuto sostegno

    Importo della rata

    10 344 827 586 EUR

    2.9.Nona rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-145

    Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR)

    Obiettivo

    Piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e Anagrafe nazionale (ANPR)

    M1C3-17

    Investimento 2.2 - Tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale

    Obiettivo

    Interventi di tutela e valorizzazione dell'architettura e del paesaggio rurale ultimati

    M1C3-18

    Investimento 2.3 - Programmi per valorizzare l'identità dei luoghi: parchi e giardini storici

    Obiettivo

    Numero di parchi e giardini storici riqualificati

    M1C3-19

    Investimento 2.4 - Sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art)

    Obiettivo

    Interventi per la sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d'arte (Recovery Art) ultimati

    M1C3-28

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di imprese turistiche beneficiarie del credito d'imposta per infrastrutture e/o servizi

    M1C3-32

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di imprese turistiche da sostenere tramite il Fondo di garanzia per le PMI

    M1C3-34

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di proprietà immobiliari riqualificate per il turismo dal Fondo nazionale del turismo

    M2C1-17

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio dei rifiuti urbani nel piano d'azione per l'economia circolare

    M2C1- 17 bis

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio nel piano d'azione per l'economia circolare

    M2C1-17 ter

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi in legno nel piano d'azione per l'economia circolare

    M2C1-17 quater

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi di metalli ferrosi nel piano d'azione per l'economia circolare

    M2C1-17 quinquies

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi in alluminio nel piano d'azione per l'economia circolare

    M2C1-17 sexies

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi di vetro nel piano d'azione per l'economia circolare

    M2C1-17 septies

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio per carta e cartone nel piano d'azione per l'economia circolare

    M2C1-17 octies

    Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Obiettivo

    Tassi di riciclaggio degli imballaggi di plastica nel piano d'azione per l'economia circolare

    M2C1-17 nonies

    Riforma 1.1 - Programma nazionale per l'economia circolare Investimento 1.2 - Progetti "faro" di economia circolare

    Traguardo

    Entrata in vigore della raccolta differenziata per le frazioni di rifiuti domestici pericolosi e i prodotti tessili

    M2C2-40

    Investimento 5.1.1 - Rinnovabili e batterie

    Obiettivo

    Firma di convenzioni giuridicamente vincolanti con i beneficiari finali in merito alla capacità di produzione di energia delle tecnologie fotovoltaiche o eoliche

    M2C2-46

    Investimento 1.2 - Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo

    Traguardo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per la concessione di sovvenzioni per la realizzazione degli interventi a beneficio delle comunità energetiche

    M3C1-23

    Investimento 1.9 - Collegamenti interregionali

    Obiettivo

    Investimento 1.9 - Collegamenti interregionali

    M4C2-13

    Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

    Obiettivo

    Numero di nuovi poli da creare

    M6C1-9

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Obiettivo

    Numero di persone assistite sfruttando strumenti di telemedicina (terza parte)

    M6C2-8

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Obiettivo

    Digitalizzazione delle strutture ospedaliere (DEA - Dipartimenti di emergenza e accettazione - Livello I e II)

    M6C2-11

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione

    Obiettivo

    I medici di base alimentano il Fascicolo sanitario elettronico

    M1C3-33

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di imprese da sostenere tramite il Fondo rotativo (prima parte)

    Importo della rata

    7 118 464 154 EUR

    2.10.Decima rata (sostegno sotto forma di prestito):

    Numero sequenziale

    Misura correlata (riforma o investimento)

    Traguardo/obiettivo

    Denominazione

    M1C1-146

    Investimento 1.4.4 - Rafforzamento dell'adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e dell'Anagrafe nazionale (ANPR)

    Obiettivo

    Piattaforme nazionali di identità digitale (SPID, CIE) e Anagrafe nazionale (ANPR)

    M2C3-6

    Investimento 1.1 - Costruzione di nuove scuole mediante la sostituzione di edifici

    Obiettivo

    Almeno 400 000 metri quadri di nuove scuole sono costruiti mediante la sostituzione di edifici

    M2C3-8

    Investimento 1.2 - Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

    Obiettivo

    Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della giustizia

    M2C3-10

    Investimento 3.1 - Promozione di un teleriscaldamento efficiente

    Obiettivo

    Costruzione o ampliamento delle reti di teleriscaldamento

    M2C4-23

    Investimento 3.3 - Rinaturazione dell'area del Po

    Obiettivo

    Riduzione dell'artificialità dell'alveo per la rinaturazione dell'area del Po T2

    M2C4-25

    Investimento 3.4 - Bonifica del "suolo dei siti orfani"

    Obiettivo

    Riqualificazione dei siti orfani

    M2C4-29

    Investimento 4.1 - Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    Obiettivo

    Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico

    M2C4-32

    Investimento 4.2 - Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti

    Obiettivo

    Interventi nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti T2

    M2C4-35 bis

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Obiettivo

    Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T2

    M2C4-38

    Investimento 4.4 - Investimenti in fognatura e depurazione

    Obiettivo

    Interventi per le reti fognarie e la depurazione T2

    M5C2-20

    Investimento 6 - Programma innovativo della qualità dell'abitare

    Obiettivo

    Numero di unità abitative (in termini sia di costruzione che di riqualificazione) e metri quadrati di spazi pubblici che beneficiano di un sostegno

    M1C1-147

    Investimento 1.2 - Abilitazione al cloud per le PA locali

    Obiettivo

    Abilitazione al cloud per la pubblica amministrazione locale T2

    M1C1-148

    Investimento 1.4.1 - Esperienza dei cittadini - Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali

    Obiettivo

    Miglioramento della qualità e dell'utilizzabilità dei servizi pubblici digitali T2

    M1C1-149

    Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA T2

    M1C1-150

    Investimento 1.4.3 - Rafforzamento dell'adozione dei servizi della piattaforma PagoPA e dell'applicazione "IO"

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione dell'applicazione "IO" T2

    M1C1-151

    Investimento 1.4.5 - Digitalizzazione degli avvisi pubblici

    Obiettivo

    Rafforzamento dell'adozione di avvisi pubblici digitali T2

    M1C1-152

    Investimento 1.6.1 - Digitalizzazione del Ministero dell'Interno

    Obiettivo

    Ministero dell'Interno - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi T2

    M1C1-153

    Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

    Obiettivo

    Digitalizzazione dei fascicoli giudiziari T2

    M1C1-154

    Investimento 1.6.2 - Digitalizzazione del Ministero della Giustizia

    Obiettivo

    Sistemi di conoscenza del data lake della giustizia T2

    M1C1-155

    Investimento 1.6.3 - Digitalizzazione dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL)

    Obiettivo

    INAIL - Reingegnerizzazione e digitalizzazione complete dei processi/servizi T2

    M1C2-15

    Investimento 2 - Innovazione e tecnologia della microelettronica

    Obiettivo

    Capacità produttiva di substrati di carburo di silicio

    M1C2-17

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Civici allacciati con connettività a 1 Gbps

    M1C2-18

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Portare la connettività a 1 Gbps a edifici scolastici e strutture sanitarie

    M1C2-20

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Strade e corridoi extraurbani abilitati alla copertura 5G

    M1C2-21

    Investimento 3 - Connessioni internet veloci (banda ultra-larga e 5G)

    Obiettivo

    Aree a fallimento di mercato dotate di copertura 5G

    M1C2-23

    Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

    Obiettivo

    Messa in servizio di telescopi terrestri, centro operativo SST, Space Factory e dimostratore di propulsione a propellente liquido

    M1C2-24

    Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

    Obiettivo

    Costellazioni o prove di fattibilità (PoC) delle costellazioni

    M1C2-25

    Investimento 4 - Tecnologia satellitare ed economia spaziale

    Obiettivo

    Servizi alle amministrazioni pubbliche

    M1C2-32

    Investimento 7 - Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

    M1C3-21

    Investimento 3.2 - Sviluppo industria cinematografica (Progetto Cinecittà)

    Obiettivo

    Numero di studi i cui lavori di riqualificazione, ammodernamento, costruzione sono stati ultimati

    M1C3-36

    Investimento 4.3 - Caput Mundi-Next Generation EU per grandi eventi turistici

    Obiettivo

    Numero di riqualificazioni di siti culturali e turistici ultimate

    M2C1-16

    Investimento 1.1 - Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti

    Obiettivo

    Discariche abusive

    M2C1-19

    Investimento 3.1 - Isole verdi

    Obiettivo

    Attuazione di progetti integrati nelle piccole isole

    M2C1-21

    Investimento 3.2 - Green Communities

    Obiettivo

    Attuazione degli interventi presentati nei piani dalle Green communities

    M2C1-24

    Investimento 3.4 - Fondo Contratti di Filiera (FCF) per il sostegno dei contratti di filiera per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

    M2C2-3

    Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

    Obiettivo

    Sostituzione di trattori agricoli

    M2C2-5

    Investimento 1.4 - Sviluppo biometano, secondo criteri per la promozione dell'economia circolare

    Obiettivo

    Produzione supplementare di biometano

    M2C2-10

    Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

    Obiettivo

    Smart grid: aumento della capacità di rete per la distribuzione di energia rinnovabile

    M2C2-11

    Investimento 2.1 - Rafforzamento smart grid

    Obiettivo

    Smart grid: elettrificazione dei consumi energetici

    M2C2-13

    Investimento 2.2 - Interventi su resilienza climatica delle reti

    Obiettivo

    Miglioramento della resilienza della rete del sistema elettrico

    M2C2-15

    Investimento 3.3 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale

    Obiettivo

    Sviluppo di stazioni di rifornimento a base di idrogeno

    M2C2-17

    Investimento 3.4 - Sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario

    Obiettivo

    Numero di stazioni di rifornimento a idrogeno

    M2C2-19

    Investimento 3.5 - Ricerca e sviluppo sull'idrogeno

    Obiettivo

    Numero di progetti di ricerca e sviluppo sull'idrogeno

    M2C2-25 bis

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Obiettivo

    Almeno 5 interventi per l'ammodernamento delle infrastrutture del trasporto rapido di massa

    M2C2-25 ter

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Obiettivo

    Acquisto di almeno 85 unità di materiale rotabile per il trasporto rapido di massa

    M2C2-26

    Investimento 4.2 - Sviluppo trasporto rapido di massa (metropolitana, tram, autobus)

    Obiettivo

    Numero di km di infrastruttura di trasporto pubblico

    M2C2-35

    Investimento 4.4.1 - Potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con autobus a pianale ribassato a zero emissioni

    Obiettivo

    Numero di autobus a pianale ribassato a zero emissioni entrati in servizio T2

    M2C2-35 ter

    Investimento 4.4.1 - Potenziamento del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti

    Obiettivo

    Numero di stazioni di ricarica per autobus a pianale ribassato a zero o a basse emissioni

    M2C2-35 bis

    Investimento 4.4.2 - Potenziamento del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni a zero emissioni e servizio universale

    Obiettivo

    Numero di treni a zero emissioni e numero di vetture per il servizio universale

    M2C2-36

    Investimento 4.4.3 - Rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    Obiettivo

    Numero di veicoli puliti per il rinnovo del parco veicoli dei Vigili del Fuoco

    M2C2-43

    Investimento 5.4 - Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica

    Obiettivo

    Convenzioni giuridicamente vincolanti firmate con fondi di venture capital e start-up

    M2C2-45

    Investimento 1.1 - Sviluppo agro-voltaico

    Obiettivo

    Installazione di pannelli solari fotovoltaici in sistemi agro-voltaici

    M2C2-47

    Investimento 1.2 - Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo

    Obiettivo

    Produzione di energia rinnovabile da parte di comunità energetiche e autoconsumatori di rinnovabili che agiscono congiuntamente

    M2C2-49

    Investimento 3.1 - Produzione di idrogeno in aree industriali dismesse (hydrogen valleys)

    Obiettivo

    Completamento dei progetti di produzione di idrogeno in aree industriali

    M2C2-51

    Investimento 3.2 - Utilizzo dell'idrogeno in settori hard-to-abate

    Obiettivo

    Introduzione dell'idrogeno nel processo industriale

    M2C2-53

    Investimento 5.2 - Idrogeno

    Obiettivo

    Aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per il completamento di uno stabilimento industriale per la produzione di elettrolizzatori

    M2C4-11 ter

    Investimento 2.1.a - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico - Interventi in Emilia-Romagna, Toscana e Marche

    Traguardo

    Completamento dei progetti

    M2C4-13

    Investimento 2.1.b - Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico

    Obiettivo

    Completamento degli interventi di tipo D ed E

    M2C4-20 bis

    Investimento 3.1 - Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano

    Obiettivo

    Piantare alberi per la tutela e la valorizzazione delle aree verdi urbane ed extraurbane T3

    M2C4-34 bis

    Investimento 4.3 - Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche

    Obiettivo

    Interventi per la resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche T1

    M3C1-6

    Investimento 1.1 - Collegamenti ferroviari ad alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci

    Obiettivo

    Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania

    M3C1-24

    Investimento 1.9 - Collegamenti interregionali

    Obiettivo

    Investimento 1.9 - Collegamenti interregionali

    M3C1-9

    Investimento 1.2 - Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all'Europa

    Obiettivo

    Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Brescia-Verona-Vicenza-Padova, Liguria-Alpi

    M3C1-11

    Investimento 1.3 - Connessioni diagonali

    Obiettivo

    Ferrovia ad alta velocità per passeggeri e merci sulle linee Orte-Falconara e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia

    M3C1-14

    Investimento 1.4 - Sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS)

    Obiettivo

    2785 km di linee ferroviarie dotati del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario

    M3C1-16

    Investimento 1.5 - Potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave

    Obiettivo

    1 280 km di tratte di linee migliorate costruite su nodi ferroviari metropolitani e collegamenti nazionali chiave

    M3C1-17 bis

    Investimento 1.7 - Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud

    Obiettivo

    650 km di lavori completati di potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud, pronti per le fasi di autorizzazione e operativa

    M3C1-18

    Investimento 1.6 - Potenziamento delle linee regionali - Miglioramento delle ferrovie regionali (gestione RFI)

    Obiettivo

    Linee regionali migliorate, pronte per le fasi di autorizzazione e operativa

    M3C1-20

    Investimento 1.8 - Miglioramento delle stazioni ferroviarie (gestite da RFI nel Sud)

    Obiettivo

    Stazioni ferroviarie riqualificate e accessibili

    M4C1-30

    Riforma 1.7 - Riforma della legislazione sugli alloggi per studenti e investimenti negli alloggi per studenti

    Obiettivo

    Creazione di posti letto per studenti, conformemente alla legislazione pertinente

    M4C2-9

    Investimento 1.4 - Potenziamento strutture di ricerca e creazione di "campioni nazionali di R&S" su alcune Key Enabling Technologies

    Obiettivo

    Operatività dei centri nazionali e esecuzione da parte dei centri nazionali di attività in Key Enabling Technologies

    M4C2-14

    Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

    Obiettivo

    Erogazione di valore finanziario pari a 307 000 000 EUR

    M4C2-15

    Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

    Obiettivo

    Numero di PMI beneficiarie

    M4C2-15 bis

    Investimento 2.3 - Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria

    Traguardo

    Completamento dei pacchetti operativi di EDIH e TEF

    M4C2-16 bis

    Investimento 3.1 - Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione

    Obiettivo

    Numero di infrastrutture di ricerca e innovazione che sono state create o che hanno completato le attività

    M4C2-18 bis

    Investimento 1.5 - Creazione e rafforzamento di "ecosistemi dell'innovazione per la sostenibilità", creazione di "leader territoriali di R&S"

    Obiettivo

    Attività realizzate dagli ecosistemi dell'innovazione

    M4C2-21

    Investimento 5.4 - Finanziamento di start-up

    Obiettivo

    Convenzioni giuridicamente vincolanti firmate con start-up o fondi di venture capital

    M5C1-19

    Investimento 5 - Creazione di imprese femminili

    Obiettivo

    Assegnazione di sostegno finanziario alle imprese quali definite nella pertinente politica di investimento

    M5C2-12

    Investimento 4 - Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale

    Obiettivo

    Progetti per interventi di rigenerazione urbana che riguardano i comuni

    M5C2-14

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - progetti generali

    Obiettivo

    Completare i progetti di pianificazione integrata nelle città metropolitane

    M5C2-18

    Investimento 5 - Piani urbani integrati - Fondo di fondi della BEI

    Obiettivo

    Valore monetario del contributo al Fondo tematico e sostegno ai progetti urbani

    M5C2-22

    Investimento 7 - Progetto Sport e inclusione sociale

    Obiettivo

    Interventi relativi ad appalti riguardanti le strutture sportive

    M5C3-13

    Investimento 1.4 - Investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali

    Obiettivo

    Completamento degli interventi infrastrutturali nelle Zone Economiche Speciali

    M6C1-3

    Investimento 1.1 - Case della Comunità e presa in carico della persona

    Obiettivo

    Case della Comunità messe a disposizione e dotate di attrezzature tecnologiche (prima parte)

    M6C1-6

    Investimento 1.2 - Casa come primo luogo di cura e telemedicina

    Obiettivo

    Nuovi pazienti che ricevono assistenza domiciliare (prima parte)

    M6C1-11

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità)

    Obiettivo

    Ospedali di Comunità rinnovati, interconnessi e dotati di attrezzature tecnologiche (prima parte)

    M6C2-6

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Obiettivo

    Operatività delle grandi apparecchiature sanitarie

    M6C2-9

    Investimento 1.1 - Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero

    Obiettivo

    Posti letto supplementari di terapia intensiva e semi-intensiva

    M6C2-10

    Investimento 1.2 - Verso un ospedale sicuro e sostenibile

    Obiettivo

    Completamento degli interventi antisismici nelle strutture ospedaliere

    M6C2-10 bis

    Investimento 1.2 - Verso un ospedale sicuro e sostenibile

    Obiettivo

    Erogazione di risorse dell'RRF a favore di progetti di edilizia sanitaria ex articolo 20 della legge finanziaria 67/88

    M6C2-12

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione

    Traguardo

    Il sistema della Tessera di assicurazione malattia e l'infrastruttura per l'interoperabilità del Fascicolo sanitario elettronico sono pienamente operativi

    M6C2-13

    Investimento 1.3 - Rafforzamento dell'infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l'elaborazione, l'analisi dei dati e la simulazione

    Obiettivo

    Tutte le Regioni hanno adottato e utilizzano il Fascicolo sanitario elettronico

    M6C2-16

    Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

    Obiettivo

    Formazione per l'acquisizione di competenze e abilità di management e digitali per il personale del SSN

    M6C2-17

    Investimento 2.2 - Sviluppo delle competenze tecniche, professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario

    Obiettivo

    Numero di contratti di formazione medica specializzata finanziati

    M7-37

    Investimento 13 - Linea Adriatica Fase 1 (centrale di compressione di Sulmona e gasdotto Sestino-Minerbio)

    Traguardo

    Completamento delle opere

    M7-39

    Investimento 14 - Infrastruttura transfrontaliera per l'esportazione del gas

    Traguardo

    Completamento delle opere

    M7-41

    Investimento 15 - Transizione 5.0 Green

    Obiettivo

    Concessione di risorse RRF

    M7-42

    Investimento 15 - Transizione 5.0 Green

    Obiettivo

    Risparmio di 0,4 Mtep nel consumo di energia finale nel periodo 2024-2026

    M7-45

    Investimento 16 - Sostegno per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI

    Obiettivo

    Accordi giuridici con i beneficiari finali

    M7-49

    Investimento 17 - Strumento finanziario per l'efficientamento dell'edilizia pubblica, anche residenziale (ERP)

    Obiettivo

    Accordi giuridici firmati con i beneficiari finali

    M1C3-29

    Investimento 4.2 - Fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche

    Obiettivo

    Numero di progetti turistici da sostenere con i fondi tematici della Banca europea per gli investimenti

    M3C2-9

    Investimento 1.1 - Porti verdi: interventi in materia di energia rinnovabile ed efficienza energetica nei porti

    Obiettivo

    Porti verdi: completamento delle opere

    Importo della rata

    19 919 595 964 EUR



    SEZIONE 3: MODALITÀ AGGIUNTIVE

    1.Modalità per il monitoraggio e l'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza

    Il monitoraggio e l'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia devono avvenire secondo le seguenti modalità.

    Come previsto dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, modificato dal decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, sono create diverse strutture di coordinamento per il monitoraggio e l'attuazione del piano. Queste comprendono in particolare: i) una "cabina di regia" istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con il compito principale di guidare e coordinare l'attuazione del piano; ii) una struttura di missione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, almeno per la durata del piano, incaricata di operare come struttura centrale di coordinamento per l'attuazione e il monitoraggio del piano; iii) una struttura tecnica presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, incaricata del monitoraggio operativo dell'attuazione del piano, del controllo della regolarità delle procedure e delle spese e della rendicontazione e del sostegno tecnico e operativo alla fase di attuazione. La struttura di missione istituita presso la Presidenza del Consiglio funge da punto di contatto unico a livello nazionale per la Commissione europea. Il Ministero dell'Economia e delle Finanze assicura la valutazione dei risultati del piano. Le parti sociali e le altre parti interessate partecipano a riunioni dedicate della cabina di regia per garantire la loro partecipazione all'attuazione del piano. Sono inoltre individuate strutture di coordinamento a livello di ciascuna amministrazione centrale responsabile delle misure incluse nel piano, incaricate della gestione, del monitoraggio, della rendicontazione e del controllo degli interventi pertinenti, anche in relazione alla supervisione dell'attuazione e dei progressi verso il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi. Sono istituiti, infine, meccanismi di correzione delle irregolarità in caso di problemi di attuazione, anche attraverso l'attivazione di poteri di sostituzione nei confronti delle amministrazioni responsabili delle misure del piano, al fine di garantire un'attuazione tempestiva ed efficace dei progetti, e sono istituiti meccanismi ex ante per la risoluzione dei conflitti.

    Al fine di rafforzare la capacità amministrativa per il monitoraggio e l'attuazione, è prevista l'assunzione di personale a tempo determinato, anche per le amministrazioni centrali responsabili degli interventi del piano e il Ministero dell'Economia e delle Finanze (in particolare per quanto riguarda la struttura centrale di coordinamento e la Ragioneria dello Stato), come previsto dal decreto legge 9 giugno 2021, n. 80, nonché per le amministrazioni del Sud Italia, da cui ci si attende che rafforzino il capitale umano coinvolto nella pianificazione e nella spesa dei fondi UE, come previsto in particolare dalla legge n. 178 del 2020. Inoltre, risorse sono assegnate alla struttura di missione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per garantirne l'efficace funzionamento, come previsto dal decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13. Infine nell'attuazione dei progetti è previsto un sostegno tecnico e operativo alle amministrazioni centrali e locali, anche avvalendosi di società a partecipazione pubblica, di un pool di esperti per l'assistenza tecnica e della possibilità di ricorrere a consulenze esterne. Tali azioni devono essere accompagnate dall'attuazione di misure volte a ridurre la burocrazia e a semplificare le procedure amministrative, come previsto dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 e dal decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13.

    Le modalità prevedono inoltre l'uso di un sistema informatico integrato ("ReGiS"). L'attuale servizio di audit dell'Ispettorato Generale per i Rapporti Finanziari con l'Unione Europea (IGRUE), presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, è incaricato del coordinamento dei sistemi di audit e dello svolgimento dei controlli con il supporto della Ragioneria territoriale dello Stato (RTS). Restano in vigore accordi rafforzati con la Guardia di Finanza e con le autorità indipendenti competenti, quali l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), potenziando in tal modo il ruolo che l'ordinamento italiano già attribuisce a tali autorità in relazione alla tutela delle finanze pubbliche, comprese quelle provenienti dall'UE.

    2.Modalità per fornire alla Commissione il pieno accesso ai dati sottostanti

    Al fine di fornire alla Commissione il pieno accesso ai dati pertinenti sottostanti, l'Italia adotta le misure di seguito esposte.

    Il Ministero dell'Economia e delle Finanze funge da struttura tecnica per il monitoraggio, anche per quanto riguarda i progressi relativi ai traguardi e agli obiettivi, e, se del caso, per l'attuazione delle attività di controllo e di audit, nonché per la presentazione di relazioni e richieste di pagamento. Coordina la rendicontazione riguardante i traguardi e gli obiettivi, gli indicatori pertinenti, ma anche le informazioni finanziarie qualitative e altri dati, ad esempio sui destinatari finali. La codifica dei dati avviene a livello delle amministrazioni centrali responsabili delle misure del piano, che devono comunicare i dati richiesti al Ministero dell'Economia e delle Finanze. A norma dell'articolo 24, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241, una volta completati i pertinenti traguardi e obiettivi di cui alla sezione 2.1 del presente allegato, l'Italia deve presentare alla Commissione una richiesta debitamente motivata di pagamento del contributo finanziario e, se del caso, del prestito. L'Italia deve garantire che, su richiesta, la Commissione abbia pieno accesso ai dati pertinenti sottostanti a sostegno della debita giustificazione della richiesta di pagamento, sia per la valutazione della richiesta di pagamento a norma dell'articolo 24, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/241, sia a fini di audit e controllo.

    (1) Ad eccezione di: a) progetti nell'ambito della presente misura per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure per le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (2) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (3)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (4)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (5)

     Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).

    (6)

     Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

    (7)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (8)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (9) Ad eccezione di: a) attivi e attività nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure nelle relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (10) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (11)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (12)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (13) I beneficiari finali associati a progetti specifici sono tenuti a fornire una giustificazione del campo d'intervento selezionato per ciascun progetto sostenuto, unitamente a una descrizione del progetto, ai fini del calcolo del contributo climatico.
    (14) Ad eccezione di: a) attivi e attività nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure nelle relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (15) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (16)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (17)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (18) Ad eccezione di: a) progetti nell'ambito della presente misura per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure per le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (19)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (20)

    20 L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (21)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (22) Ad eccezione di: a) progetti nell'ambito della presente misura per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure per le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (23)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (24)

    24 L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (25)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (26) Ad eccezione di: a) progetti nell'ambito della presente misura per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure per le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (27) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (28)

    L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (29)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (30) Ad eccezione di: a) progetti nell'ambito della presente misura per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure per le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (31) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (32) 32 L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (33)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (34) Ad eccezione di: a) progetti nell'ambito della presente misura per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure per le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (35) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (36)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (37)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (38) Ad eccezione di: a) progetti nell'ambito della presente misura per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure per le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (39)   Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (40)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (41)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (42) Ad eccezione di: a) attivi e attività nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure nelle relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (43) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (44)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (45)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (46) I beneficiari finali associati a progetti specifici sono tenuti a fornire una giustificazione del campo d'intervento selezionato per ciascun progetto sostenuto, unitamente a una descrizione del progetto, ai fini del calcolo del contributo climatico. Ai fini del calcolo del contributo climatico, i beneficiari finali di strumenti rappresentativi di equity, quasi-equity, obbligazioni societarie o strumenti equivalenti non destinati a progetti specifici forniscono una giustificazione per il campo o i campi d'intervento selezionati. Il soggetto attuatore è inoltre tenuto a presentare allo Stato membro una relazione semestrale sull'attuazione di ciascun progetto/attività.
    (47) Ai fini della misura si intendono per "aree metropolitane" le aree urbane funzionali quali definite nella banca dati della Commissione europea e dell'OCSE (Dijkstra, L., H. Poelman e P. Veneri (2019), "The EU-OECD definition of a functional urban area", OECD Regional Development Working Papers, No. 2019/11, OECD Publishing, Parigi, https://doi.org/10.1787/d58cb34d-en).
    (48)  In linea con il campo di intervento 72 bis dell'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 sono compresi anche i treni bimodali.
    (49)  Ai fini della misura si intendono per "aree metropolitane" le aree urbane funzionali quali definite nella banca dati della Commissione europea e dell'OCSE (Dijkstra, L., H. Poelman e P. Veneri (2019).
    (50)  In linea con il campo di intervento 72 bis dell'allegato VI del regolamento (UE) 2021/241 sono compresi anche i treni bimodali.
    (51) Ad eccezione di: a) attivi e attività nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure nelle relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (52)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (53)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (54)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (55)  I beneficiari finali associati a progetti specifici sono tenuti a fornire una giustificazione del campo d'intervento selezionato per ciascun progetto sostenuto, unitamente a una descrizione del progetto, ai fini del calcolo del contributo climatico. Ai fini del calcolo del contributo climatico, i beneficiari finali di strumenti rappresentativi di equity e quasi-equity, di obbligazioni societarie o di strumenti equivalenti non destinati a progetti specifici forniscono una giustificazione per il campo o i campi d'intervento selezionati. Il soggetto attuatore è inoltre tenuto a presentare allo Stato membro una relazione semestrale sull'attuazione di ciascun progetto/attività.
    (56) CDP Venture Capital SGR svolge le attività di gestione nel rispetto dei principi di indipendenza e autonomia in conformità della direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi.
    (57) Il beneficiario finale è considerato "concentrarsi sostanzialmente" su un dato settore o attività se il settore o l'attività risulta costituire una parte essenziale della sua attività commerciale, rispettivamente in termini di ricavi lordi, di utili o di clientela. I ricavi lordi generati dal settore o dall'attività esclusi non devono in nessun caso superare il 50 % dei ricavi lordi totali.
    (58)

     Ad eccezione di: a) attività e attivi per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.

    (59)

     Compresi attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento. Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

    (60)

     Sono veicoli inquinanti i veicoli non a emissioni zero.

    (61)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché le azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (62) Ad eccezione di: a) progetti nell'ambito della presente misura per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure per le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (63)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (64)

    64 L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché le azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (65)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (66) Ad eccezione di: a) progetti nell'ambito della presente misura per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure per le relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (67)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (68)

    L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché le azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (69)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (70) Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (71)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (72)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (73)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (74)

     Ad eccezione di: a) progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.

    (75)

     Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

    (76)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (77)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (78) Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (79) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (80)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (81)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (82)  OCSE, Skills Studies on "Supporting Entrepreneurship and Innovation in Higher Education in Italy".
    (83) Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (84) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (85)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (86)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (87) Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (88) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (89)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (90)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (91) Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (92) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (93)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (94)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (95)   Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (96)   Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (97)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (98)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (99) Un pacchetto operativo è una delle componenti in cui si ripartisce l'attività progettuale, ad esempio: prova prima dell'investimento, competenze e formazione, gestione e coordinamento dei progetti. Raggruppa una serie di mansioni progettuali descritte nelle attività e nei compiti. Ciascun pacchetto operativo deve presentare un chiaro nesso logico sia con le finalità del progetto sia con gli altri pacchetti operativi. Ciascun pacchetto operativo costituisce una sottoparte del progetto, una fase che porta al conseguimento degli obiettivi progettuali generali.
    (100) Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (101) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (102)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (103)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (104) Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (105) Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (106)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (107)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (108) CDP Venture Capital SGR svolge le attività di gestione nel rispetto dei principi di indipendenza e autonomia in conformità della direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi.
    (109) Il beneficiario finale è considerato "concentrarsi sostanzialmente" su un dato settore o attività se il settore o l'attività risulta costituire una parte essenziale della sua attività commerciale, rispettivamente in termini di ricavi lordi, di utili o di clientela. I ricavi lordi generati dal settore o dall'attività esclusi non devono in nessun caso superare il 50 % dei ricavi lordi totali.
    (110)

    Ad eccezione di: a) attività e attivi per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.

    (111)

    Compresi attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento. Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

    (112)

    Sono veicoli inquinanti i veicoli non a emissioni zero.

    (113)  L'esclusione non si applica agli interventi negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando gli interventi nell'ambito di questa misura sono intesi ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (114)  Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (115)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (116)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (117)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (118) Ad eccezione dei progetti previsti nell'ambito della presente misura riguardanti la produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01).
    (119)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (120)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.

    (121)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (122) Ad eccezione di: a) attivi e attività nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure nelle relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (123)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.
    (124)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (125)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (126) Ad eccezione di: a) attivi e attività nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure nelle relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (127)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione. 
    (128)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (129)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (130)

    Ad eccezione di a) attivi e attività nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01) e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.

    (131)

     Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

    (132)

    L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti esistenti esclusivamente adibiti al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili, quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 

    (133)

     L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 

    (134)

    I beneficiari finali sono tenuti a fornire una giustificazione del campo d'intervento selezionato per ciascun progetto sostenuto, unitamente a una descrizione del progetto, ai fini del calcolo del contributo climatico. Il soggetto attuatore è inoltre tenuto a presentare allo Stato membro una relazione semestrale sull'attuazione di ciascun progetto/attività.

    (135) In particolare il regime fa riferimento agli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232.
    (136) Per le imprese di nuova costituzione il risparmio energetico dovrebbe essere confrontato con il consumo medio annuo di un'impresa con caratteristiche simili (dimensione) che opera nello stesso settore (codice ATECO).
    (137)  Si ritiene che l'attività del beneficiario finale sia "principalmente concentrata" in un settore o un'attività commerciale se tale settore o attività è identificato come parte essenziale dell'attività d'impresa del beneficiario finale rispettivamente in relazione ai ricavi lordi, all'utile o alla clientela di quest'ultimo. I ricavi lordi generati dal settore o dall'attività esclusi non devono in nessun caso superare il 50 % dei ricavi lordi totali.
    (138)

     Ad eccezione di: a) attività e attivi per produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure le relative infrastrutture di trasmissione/trasporto e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.

    (139)

     Inclusi attività e attivi nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento. Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione.

    (140)

     Per veicoli inquinanti si intendono i veicoli non a emissioni zero.

    (141) L'esclusione non si applica alle azioni negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto.
    (142) I beneficiari finali associati a progetti specifici sono tenuti a fornire una giustificazione del campo d'intervento selezionato per ciascun progetto sostenuto, unitamente a una descrizione del progetto, ai fini del calcolo del contributo climatico.
    (143) I beneficiari finali associati a progetti specifici sono tenuti a fornire una giustificazione del campo d'intervento selezionato per ciascun progetto sostenuto, unitamente a una descrizione del progetto, ai fini del calcolo del contributo climatico.
    (144) Ad eccezione di: a) attivi e attività nella produzione di energia elettrica e/o di calore a partire dal gas naturale, come pure nelle relative infrastrutture di trasmissione e distribuzione, che sono conformi alle condizioni di cui all'allegato III degli orientamenti tecnici sull'applicazione del principio "non arrecare un danno significativo" (2021/C58/01); e b) attività e attivi di cui al punto ii) per i quali l'uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.
    (145)  Se l'attività che beneficia del sostegno genera emissioni di gas a effetto serra previste che non sono significativamente inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, occorre spiegarne il motivo. I parametri di riferimento per l'assegnazione gratuita di quote per le attività che rientrano nell'ambito di applicazione del sistema di scambio di quote di emissioni sono stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2021/447 della Commissione. 
    (146)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti adibiti esclusivamente al trattamento di rifiuti pericolosi non riciclabili né agli impianti esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica, catturare i gas di scarico per lo stoccaggio o l'utilizzo, o recuperare i materiali da residui di combustione, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (147)  L'esclusione non si applica alle azioni previste dalla presente misura negli impianti di trattamento meccanico biologico esistenti quando tali azioni sono intese ad aumentare l'efficienza energetica o migliorare le operazioni di riciclaggio dei rifiuti differenziati al fine di convertirle nel compostaggio e nella digestione anaerobica di rifiuti organici, purché tali azioni nell'ambito della presente misura non determinino un aumento della capacità di trattamento dei rifiuti dell'impianto o un'estensione della sua durata di vita; sono fornite prove a livello di impianto. 
    (148) I beneficiari finali associati a progetti specifici sono tenuti a fornire una giustificazione del campo d'intervento selezionato per ciascun progetto sostenuto, unitamente a una descrizione del progetto, ai fini del calcolo del contributo climatico. 
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