Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52023DC0625

    Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO relativa al programma nazionale di riforma 2023 della Slovacchia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2023 della Slovacchia

    COM/2023/625 final

    Bruxelles, 24.5.2023

    COM(2023) 625 final

    Raccomandazione di

    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    relativa al programma nazionale di riforma 2023 della Slovacchia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2023 della Slovacchia

    {SWD(2023) 625 final}


    Raccomandazione di

    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    relativa al programma nazionale di riforma 2023 della Slovacchia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2023 della Slovacchia

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,

    visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche 1 , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2,

    visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici 2 , e in particolare l'articolo 6, paragrafo 1,

    vista la raccomandazione della Commissione europea,

    viste le risoluzioni del Parlamento europeo,

    viste le conclusioni del Consiglio europeo,

    visto il parere del comitato per l'occupazione,

    visto il parere del comitato economico e finanziario,

    visto il parere del comitato per la protezione sociale,

    visto il parere del comitato di politica economica,

    considerando quanto segue:

    (1)Il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio 3 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza è entrato in vigore il 19 febbraio 2021. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza fornisce sostegno finanziario agli Stati membri per l'attuazione di riforme e investimenti, producendo uno stimolo di bilancio finanziato dall'UE. In linea con le priorità del semestre europeo, contribuisce alla ripresa economica e sociale e all'attuazione di investimenti e riforme sostenibili, volti in particolare a promuovere la transizione verde e digitale e a rendere più resilienti le economie degli Stati membri. Contribuisce inoltre a consolidare le finanze pubbliche e a stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro nel medio e lungo periodo, a migliorare la coesione territoriale all'interno dell'UE e a continuare l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Il contributo finanziario massimo per ciascuno Stato membro nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza è stato aggiornato il 30 giugno 2022, a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241.

    (2)Il 22 novembre 2022 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita sostenibile 2023 4 , segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2023. Il 23 marzo 2023 il Consiglio europeo ha approvato le priorità dell'analisi in funzione delle quattro dimensioni della sostenibilità competitiva. Sempre il 22 novembre 2022 la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta 2023, in cui annoverava la Slovacchia tra gli Stati membri che possono presentare squilibri o correre il rischio di presentarli e che devono essere sottoposti a esame approfondito. Lo stesso giorno ha adottato anche un parere sul documento programmatico di bilancio 2023 della Slovacchia. La Commissione ha inoltre adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro, che il Consiglio ha adottato il 16 maggio 2023, e la proposta di relazione comune sull'occupazione 2023, che analizza l'attuazione degli orientamenti in materia di occupazione e i principi del pilastro europeo dei diritti sociali, adottata dal Consiglio il 13 marzo 2023.

    (3)Sebbene le economie dell'UE diano prova di notevole resilienza, il contesto geopolitico continua ad avere un impatto negativo. Nella sua agenda di politica economica e sociale l'UE, fermamente al fianco dell'Ucraina, mira, nel breve periodo, a ridurre gli effetti negativi degli shock energetici su famiglie e imprese vulnerabili e, nel medio periodo, a proseguire gli sforzi per realizzare la transizione verde e digitale, favorire una crescita sostenibile e inclusiva, salvaguardare la stabilità macroeconomica e accrescere la resilienza. L'agenda è fortemente incentrata anche sull'aumento della competitività e della produttività dell'UE.

    (4)Il 1º febbraio 2023 la Commissione ha pubblicato la comunicazione "Un piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette" 5 al fine di stimolare la competitività dell'industria dell'UE a zero emissioni nette e sostenere la transizione rapida verso la neutralità climatica. Il piano integra gli attuali sforzi nell'ambito del Green Deal europeo e di REPowerEU. Intende creare un contesto più favorevole che consenta di aumentare la capacità dell'UE di produrre le tecnologie e i prodotti a zero emissioni nette necessari per conseguire gli ambiziosi obiettivi climatici dell'Unione, nonché di garantire l'accesso alle materie prime critiche necessarie, in particolare diversificando l'approvvigionamento, sfruttando adeguatamente le risorse geologiche negli Stati membri e massimizzando il riciclaggio delle materie prime. Il piano si basa su quattro pilastri: un contesto normativo prevedibile e semplificato, un accesso più rapido ai finanziamenti, migliori competenze e un commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti. Il 16 marzo 2023 la Commissione ha inoltre pubblicato la comunicazione "Competitività a lungo termine dell'UE: prospettive oltre il 2030" 6 , articolata attorno a nove fattori sinergici, con l'obiettivo di adoperarsi in favore di un quadro normativo propizio alla crescita. La comunicazione definisce le priorità politiche per provvedere in modo attivo a miglioramenti strutturali, investimenti ben mirati e misure normative per la competitività a lungo termine dell'UE e degli Stati membri. Le raccomandazioni formulate di seguito contribuiscono a rispondere a tali priorità.

    (5)Nel 2023 il semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche continua a evolvere in linea con l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. La piena attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza rimane fondamentale per realizzare le priorità politiche del semestre europeo; i piani infatti rispondono a tutte le raccomandazioni specifiche per paese formulate negli ultimi anni o a un insieme significativo di esse. Le raccomandazioni specifiche per paese 2019, 2020 e 2022 sono ugualmente pertinenti per i piani per la ripresa e la resilienza riveduti, aggiornati o modificati a norma degli articoli 14, 18 e 21 del regolamento (UE) 2021/241.

    (6)Il regolamento REPowerEU 7 , adottato il 27 febbraio 2023, mira a una progressiva e rapida eliminazione della dipendenza dell'UE dalle importazioni di combustibili fossili russi. Ciò contribuirà alla sicurezza energetica e alla diversificazione dell'approvvigionamento di energia dell'UE, aumentando nel contempo la diffusione delle energie rinnovabili, le capacità di stoccaggio dell'energia e l'efficienza energetica. Il regolamento consente agli Stati membri di aggiungere ai rispettivi piani nazionali per la ripresa e la resilienza un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU, onde finanziare riforme e investimenti chiave che contribuiranno al conseguimento degli obiettivi di REPowerEU. Tali riforme e investimenti contribuiranno inoltre a stimolare la competitività dell'industria dell'UE a zero emissioni nette, come indicato nel piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette, e a dare seguito alle raccomandazioni specifiche per paese in materia di energia rivolte agli Stati membri nel 2022 e, se del caso, nel 2023. Il regolamento REPowerEU introduce una nuova categoria di sostegno finanziario non rimborsabile, messo a disposizione degli Stati membri per finanziare nuove riforme e nuovi investimenti connessi al settore dell'energia nell'ambito dei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza.

    (7)L'8 marzo 2023 la Commissione ha adottato una comunicazione che fornisce orientamenti di politica di bilancio per il 2024. Essi mirano a sostenere la preparazione dei programmi di stabilità e convergenza degli Stati membri e a rafforzare in tal modo il coordinamento delle politiche 8 . La Commissione ha inoltre ricordato che la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita sarà disattivata alla fine del 2023. Per il periodo 2023-2024 ha sollecitato politiche di bilancio che garantiscano la sostenibilità del debito a medio termine e aumentino la crescita potenziale in modo sostenibile. Gli Stati membri sono stati invitati a precisare nei rispettivi programmi di stabilità e convergenza per il 2023 le modalità con cui i loro piani di bilancio garantiranno il rispetto del valore di riferimento del 3 % del PIL per il disavanzo unitamente alla riduzione plausibile e costante del debito, o in che modo intendano mantenere il debito a livelli prudenti a medio termine. La Commissione ha esortato gli Stati membri a eliminare gradualmente le misure di bilancio nazionali introdotte per proteggere le famiglie e le imprese dallo shock dei prezzi dell'energia, iniziando da quelle meno mirate. Ha precisato che, qualora fosse necessaria una proroga delle misure di sostegno a causa di nuove pressioni imputabili ai prezzi dell'energia, gli Stati membri dovrebbero far sì che dette misure siano mirate più che in passato alle famiglie e alle imprese vulnerabili. Nella comunicazione sugli orientamenti per una riforma del quadro di governance economica dell'UE 9 , la Commissione ha proposto che le raccomandazioni di bilancio siano quantificate e differenziate nonché formulate sulla base della spesa primaria netta. Ha raccomandato che tutti gli Stati membri continuino a tutelare gli investimenti finanziati a livello nazionale e a garantire l'uso efficace del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di altri fondi dell'UE, soprattutto in considerazione degli obiettivi in materia di transizione verde e digitale e di resilienza. Ha inoltre indicato che proporrà al Consiglio di avviare, nella primavera del 2024, le procedure per i disavanzi eccessivi basate sul disavanzo in base ai dati di consuntivo per il 2023, in linea con le disposizioni giuridiche vigenti.

    (8)Il 26 aprile 2023 la Commissione ha presentato proposte legislative per attuare una riforma globale delle regole sulla governance economica dell'UE. L'obiettivo centrale delle proposte è rafforzare la sostenibilità del debito pubblico e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri attraverso riforme e investimenti. Da un lato mirano a conferire agli Stati membri maggiore controllo sull'elaborazione dei rispettivi piani a medio termine, dall'altro introducono un regime di applicazione più rigoroso volto a garantire che gli Stati membri rispettino gli impegni assunti nei piani strutturali di bilancio a medio termine. L'obiettivo è concludere i lavori legislativi nel 2023.

    (9)Il 29 aprile 2021 la Slovacchia ha presentato alla Commissione il piano nazionale per la ripresa e la resilienza, conformemente all'articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241. A norma dell'articolo 19 del medesimo regolamento, la Commissione ha valutato la pertinenza, l'efficacia, l'efficienza e la coerenza del piano, conformemente agli orientamenti per la valutazione di cui all'allegato V del regolamento. Il 13 luglio 2021 il Consiglio ha adottato la decisione relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza della Slovacchia 10 . L'erogazione delle rate è subordinata a una decisione della Commissione adottata a norma dell'articolo 24, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2021/241, che stabilisca che la Slovacchia ha conseguito in misura soddisfacente i traguardi e gli obiettivi indicati nella decisione di esecuzione del Consiglio. Il conseguimento soddisfacente presuppone che non siano annullati i traguardi e gli obiettivi conseguiti in precedenza. Il 26 aprile 2023 la Slovacchia ha presentato alla Commissione il piano nazionale per la ripresa e la resilienza modificato, comprendente un capitolo dedicato al piano REPowerEU, conformemente all'articolo 21 quater del regolamento (UE) 2021/241. Il piano per la ripresa e la resilienza modificato tiene conto anche del contributo finanziario massimo aggiornato a norma dell'articolo 18, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241 e contiene una richiesta motivata diretta alla Commissione affinché modifichi la decisione di esecuzione del Consiglio del 13 luglio 2021 a norma dell'articolo 21, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241, poiché la Slovacchia ha ritenuto che il piano per la ripresa e la resilienza non possa più essere realizzato in parte a causa di circostanze oggettive.

    (10)Il 27 aprile 2023 la Slovacchia ha presentato il programma nazionale di riforma 2023 e il programma di stabilità 2023, in linea con l'articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1466/97. I due programmi sono stati valutati congiuntamente per tener conto delle correlazioni. In conformità dell'articolo 27 del regolamento (UE) 2021/241, il programma nazionale di riforma 2023 rispecchia anche la relazione semestrale della Slovacchia in merito ai progressi compiuti nella realizzazione del piano per la ripresa e la resilienza.

    (11)Il 24 maggio 2023 la Commissione ha pubblicato la relazione per paese 2023 relativa alla Slovacchia 11 , nella quale valuta i progressi compiuti da quest'ultima nel dar seguito alle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio tra il 2019 e il 2022 e fa il punto dell'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza. Sulla scorta di questa analisi la relazione per paese ha individuato lacune rispetto alle sfide non affrontate o solo parzialmente affrontate nel piano per la ripresa e la resilienza, e anche a sfide nuove ed emergenti. Ha valutato quindi i progressi compiuti dalla Slovacchia nell'attuare il pilastro europeo dei diritti sociali, conseguire gli obiettivi principali dell'UE in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

    (12)La Commissione ha effettuato un esame approfondito a norma dell'articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011 per la Slovacchia e ne ha pubblicato i risultati il 24 maggio 2023 12 . Ha concluso che il paese non presenta squilibri macroeconomici. In particolare, le vulnerabilità connesse a competitività, alloggi, debito delle famiglie ed equilibrio dei conti con l'estero sono aumentate, ma nel complesso sembrano contenute nel prossimo futuro e, stando alle previsioni, dovrebbero attenuarsi con la normalizzazione delle condizioni economiche. L'economia ha risentito fortemente dello shock dei prezzi dell'energia, con un'impennata dell'inflazione. L'inflazione di fondo e la crescita del costo del lavoro per unità di prodotto sono ben al di sopra della media della zona euro. Benché sia prevista una normalizzazione, esiste il rischio che la pressione sulla competitività di costo possa richiedere del tempo per attenuarsi e che la forte domanda interna continui ad esercitare pressioni sui conti con l'estero. Le partite correnti hanno evidenziato un netto peggioramento nel 2022, a causa dell'aumento dei prezzi delle importazioni di energia e del notevole calo delle esportazioni nette di prodotti non energetici. Secondo le previsioni il disavanzo delle partite correnti migliorerà leggermente, restando tuttavia elevato nel 2023 e nel 2024 malgrado il calo dei prezzi dell'energia. Ciononostante i rischi per la sostenibilità esterna dovrebbero essere limitati nel breve periodo. Si prevede che il disavanzo pubblico sarà significativo quest'anno e il successivo, con una correzione a partire dal 2024. Dopo diversi anni di notevole crescita i prezzi delle abitazioni sembrano leggermente sopravvalutati. A questo si aggiungono l'elevato indebitamento, ora in fase di attenuazione, e un forte aumento del debito delle famiglie, che nel complesso comportano qualche rischio per la stabilità finanziaria. Il settore bancario resta comunque ben capitalizzato, altamente redditizio e con un basso livello di crediti deteriorati. Sono necessari sforzi costanti per affrontare le vulnerabilità della Slovacchia. In particolare l'eccesso di domanda dovrebbe essere frenato per sostenere la correzione del disavanzo delle partite correnti e del differenziale dell'inflazione di fondo rispetto al resto della zona euro. Tale risultato è possibile garantendo un adeguato risanamento di bilancio e misure atte a ridurre il debito delle famiglie, preservando nel contempo l'accessibilità economica degli alloggi attraverso l'imposizione patrimoniale e misure a sostegno dell'offerta di alloggi.

    (13)Sulla base dei dati convalidati da Eurostat 13 , il disavanzo delle amministrazioni pubbliche della Slovacchia è diminuito passando dal 5,4 % del PIL nel 2021 al 2,0 % nel 2022, mentre il debito delle amministrazioni pubbliche è sceso dal 61,0 % del PIL alla fine del 2021 al 57,8 % alla fine del 2022. Il 24 maggio 2023 la Commissione ha pubblicato una relazione a norma dell'articolo 126, paragrafo 3, TFUE 14 ; la relazione ha esaminato la situazione di bilancio della Slovacchia, il cui disavanzo delle amministrazioni pubbliche nel 2023 dovrebbe superare il 3 % del PIL. La relazione ha concluso che il criterio del disavanzo non era soddisfatto. In linea con la sua comunicazione dell'8 marzo 2023 15 , la Commissione non ha proposto di avviare nuove procedure per i disavanzi eccessivi nella primavera del 2023; ha invece dichiarato che proporrà al Consiglio di avviare, nella primavera del 2024, procedure per i disavanzi eccessivi basate sul disavanzo in base ai dati di consuntivo per il 2023. La Slovacchia dovrebbe tenerne conto nell'esecuzione del bilancio 2023 e nella preparazione dei documenti programmatici di bilancio 2024.

    (14)Sul saldo delle amministrazioni pubbliche hanno inciso le misure di politica di bilancio adottate per mitigare l'impatto economico e sociale dell'aumento dei prezzi dell'energia. Nel 2022 hanno incrementato la spesa misure quali sussidi alle famiglie più esposte all'inflazione elevata, un aumento una tantum dell'assegno per i figli a carico, il pagamento una tantum della "quattordicesima" per i pensionati, un bonus una tantum a favore di tutti i dipendenti del settore pubblico e un tetto ai prezzi dell'energia elettrica e del gas per le imprese non regolamentate. Il costo di tali misure è stato in parte compensato da nuove imposte sui proventi straordinari di produttori e fornitori di energia elettrica, segnatamente il contributo di solidarietà in ottemperanza alla normativa UE. La Commissione stima il costo di bilancio netto di tali misure allo 0,2 % del PIL nel 2022. Sul saldo delle amministrazioni pubbliche ha risentito anche del costo di bilancio della protezione temporanea agli sfollati provenienti dall'Ucraina, stimato allo 0,1 % del PIL nel 2022. Nel contempo il costo stimato delle misure temporanee di emergenza connesse alla COVID-19 è sceso dal 3,2 % del PIL nel 2021 allo 0,8 % nel 2022.

    (15)Il 18 giugno 2021 il Consiglio ha raccomandato alla Slovacchia 16 di mantenere nel 2022 un orientamento di bilancio a sostegno della ripresa, segnatamente l'impulso impresso dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, e di preservare gli investimenti finanziati a livello nazionale.

    (16)Secondo le stime della Commissione, nel 2022 l'orientamento della politica di bilancio 17 è stato restrittivo, con l'1,3 % del PIL, rivelandosi appropriato in un contesto di inflazione elevata. Come raccomandato dal Consiglio, la Slovacchia ha continuato a sostenere la ripresa avvalendosi del dispositivo per la ripresa e la resilienza per finanziare investimenti. La spesa finanziata mediante le sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi dell'UE è stata pari all'1,2 % del PIL nel 2022 (1,3 % nel 2021). Il calo della spesa finanziata mediante le sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi dell'UE nel 2022 era dovuto allo scarso assorbimento dei fondi strutturali dell'UE e ai rinvii delle spese finanziate con le sovvenzioni del dispositivo. Gli investimenti finanziati a livello nazionale hanno fornito all'orientamento della politica di bilancio un contributo espansivo di 0,2 punti percentuali 18 . La Slovacchia ha pertanto preservato gli investimenti finanziati a livello nazionale, come raccomandato dal Consiglio. Allo stesso tempo la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale (al netto delle nuove misure sul lato delle entrate) ha portato all'orientamento della politica di bilancio un contributo restrittivo di 1,3 punti percentuali. La Slovacchia ha dunque tenuto sufficientemente sotto controllo la crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale.

    (17)Lo scenario macroeconomico su cui si fondano le proiezioni di bilancio del programma di stabilità è realistico per il 2023 e dopo questa data. Il governo prevede una crescita del PIL reale dell'1,3 % nel 2023 e dell'1,8 % nel 2024. A titolo di confronto, le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano una crescita superiore del PIL reale, pari all'1,7 % nel 2023 e al 2,1 % nel 2024, dovuta principalmente a una ripresa delle esportazioni più rapida del previsto, poiché le strozzature nella catena di approvvigionamento dovrebbero scomparire e le prospettive economiche delle principali destinazioni di esportazione della Slovacchia sono migliorate.

    (18)Nel programma di stabilità 2023 il governo prevede che il rapporto tra il disavanzo delle amministrazioni pubbliche e il PIL aumenterà fino a raggiungere il 6,3 % del PIL nel 2023. L'aumento nel 2023 riflette principalmente le misure adottate per mitigare l'impatto economico e sociale dell'aumento dei prezzi dell'energia, nonché altre misure quali l'aumento dei bonus fiscali e degli assegni per i figli a carico e l'introduzione di un bonus per i genitori. Secondo il programma, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe aumentare passando dal 57,8 % alla fine del 2022 al 58,7 % alla fine del 2023. Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano un disavanzo pubblico del 6.1 % del PIL per il 2023. Ciò è in linea con il disavanzo previsto nel programma di stabilità. Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano un analogo rapporto debito pubblico/PIL, pari al 58,3 % alla fine del 2023.

    (19)Stando alle previsioni il saldo delle amministrazioni pubbliche nel 2023 continuerà a risentire delle misure di bilancio adottate per attenuare l'impatto economico e sociale dell'aumento dei prezzi dell'energia. Si tratta di misure prorogate dal 2022, in particolare un tetto ai prezzi dell'energia elettrica e del gas per le imprese non regolamentate, e di misure di nuova introduzione quali un tetto ai prezzi delle forniture di energia elettrica, gas e riscaldamento per le famiglie e le (piccole) imprese regolamentate. Il costo di tali misure è compensato parzialmente da imposte sui proventi straordinari dei fornitori di energia, in particolare il contributo di solidarietà in ottemperanza della normativa UE, il prelievo speciale per l'impresa statale Vodohospodárska výstavba (società di costruzioni per la gestione delle acque) e il tetto sui ricavi dei produttori di energia elettrica con profitti eccessivi. Tenendo conto di queste entrate, il costo di bilancio netto delle misure di sostegno è stimato, nelle previsioni di primavera 2023 della Commissione, al 2,0 % del PIL per il 2023 19 . Le misure nel 2023 non sembrano mirate al sostegno delle famiglie o delle imprese più vulnerabili e non preservano appieno il segnale di prezzo necessario per ridurre la domanda di energia e accrescere l'efficienza energetica. La valutazione della conformità alla raccomandazione per il 2023 non deve quindi tenere conto delle misure di sostegno mirate (rispetto allo 0,2 % del PIL nel 2022). Il costo di bilancio della protezione temporanea agli sfollati dall'Ucraina dovrebbe diminuire di 0,1 punti percentuali di PIL rispetto al 2022. Infine si prevede che il saldo delle amministrazioni pubbliche 2023 trarrà beneficio dall'eliminazione graduale delle misure temporanee di emergenza connesse alla COVID-19, corrispondenti allo 0,8 % del PIL.

    (20)Il 12 luglio 2022 il Consiglio ha raccomandato 20 alla Slovacchia di prendere provvedimenti al fine di garantire nel 2023 che la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale sia in linea con un orientamento della politica complessivamente neutro 21 , tenendo conto del costante sostegno temporaneo e mirato alle famiglie e alle imprese più esposte agli aumenti dei prezzi dell'energia, nonché alle persone in fuga dall'Ucraina. La Slovacchia dovrebbe essere pronta ad adeguare la spesa corrente all'evoluzione della situazione. Alla Slovacchia è stato anche raccomandato di aumentare gli investimenti pubblici per le transizioni verde e digitale e per la sicurezza energetica tenendo conto dell'iniziativa REPowerEU, anche avvalendosi del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di altri fondi dell'Unione.

    (21)Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano per il 2023 un orientamento della politica di bilancio espansivo (-6,2 % del PIL), in un contesto di inflazione elevata, a fronte di un orientamento restrittivo nel 2022 (1,3 % del PIL). Si prevede inoltre che nel 2023 la crescita della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale (al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate) apporterà all'orientamento della politica di bilancio un contributo espansivo del 4,4 % del PIL. Ciò comprende la riduzione pari allo 0,2 % del PIL del costo delle misure di sostegno mirate alle famiglie e alle imprese più vulnerabili agli aumenti dei prezzi dell'energia. Vi rientra anche la diminuzione dei costi per offrire protezione temporanea agli sfollati provenienti dall'Ucraina (dello 0,1 % del PIL). Ne consegue che il contributo espansivo della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale non è dovuto al sostegno mirato alle famiglie e imprese più vulnerabili ai rincari dell'energia e alle persone in fuga dall'Ucraina. La crescita espansiva della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale (al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate) è determinata da misure non mirate in materia di energia, da aumenti permanenti delle retribuzioni degli operatori sanitari e dalla riduzione delle aliquote IVA nei settori dell'alimentazione e delle attività ricreative. In sintesi, la crescita prevista della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale non è in linea con la raccomandazione del Consiglio.

    Secondo le proiezioni la spesa finanziata con le sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi UE ammonterà al 2,8 % del PIL nel 2023, mentre gli investimenti finanziati a livello nazionale apporteranno all'orientamento della politica di bilancio un contributo espansivo di 0,1 punti percentuali 22 . La Slovacchia prevede di finanziare ulteriori investimenti attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi dell'UE e, stando alle proiezioni, preserverà gli investimenti finanziati a livello nazionale 23 . Prevede di finanziare investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica, come la strategia nazionale per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione, volti ad aumentare la flessibilità e ridurre i tempi per l'acquisto dei servizi e a coinvolgere una gamma più ampia di fornitori, tra cui piccole e medie imprese.

    (22)Secondo il programma di stabilità il disavanzo delle amministrazioni pubbliche dovrebbe scendere al 4,7 % del PIL nel 2024. Il calo nel 2024 riflette principalmente l'eliminazione graduale delle misure di attenuazione dell'impatto economico e sociale del rincaro dell'energia. Secondo il programma, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe salire al 59,3 % alla fine del 2024. Sulla base delle misure politiche note alla data limite delle previsioni, le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano un disavanzo pubblico del 4,8 % del PIL nel 2024. Ciò è in linea con il disavanzo previsto nel programma. Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano un analogo rapporto debito pubblico/PIL, pari al 58,7 % alla fine del 2024.

    (23)Il programma di stabilità prevede l'eliminazione graduale di tutte le misure di sostegno connesse all'energia nel 2024, obiettivo ugualmente ipotizzato dalla Commissione. Ciò si basa sul presupposto che non si registrino nuovi aumenti dei prezzi dell'energia.

    (24)Il regolamento del Consiglio (CE) n. 1466/97 auspica un miglioramento annuo del saldo strutturale di bilancio per conseguire l'obiettivo di bilancio a medio termine, avendo lo 0,5 % del PIL come parametro di riferimento 24 . Alla luce delle considerazioni relative alla sostenibilità di bilancio 25 e della necessità di ridurre il disavanzo al di sotto del valore di riferimento del 3 % del PIL, sarebbe opportuno migliorare il saldo strutturale di almeno lo 0,7 % del PIL per il 2024. A tal fine, la crescita della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale 26 nel 2024 non dovrebbe superare il 5,7 %, come indicato nella presente raccomandazione. In tal modo si contribuirà anche a ridurre l'inflazione di fondo, che è ben superiore alla media della zona euro e, se persistente, potrebbe determinare perdite di competitività, e a rafforzare la posizione esterna.

    Nel contempo, è opportuno eliminare gradualmente le restanti misure di sostegno connesse all'energia (attualmente stimate dalla Commissione al 2 % del PIL nel 2023) in funzione degli sviluppi del mercato dell'energia e partendo da quelle meno mirate, e utilizzare i relativi risparmi per ridurre il disavanzo pubblico. Sulla base delle stime della Commissione, ciò comporterebbe una crescita della spesa primaria netta inferiore al tasso di crescita massimo raccomandato per il 2024.

    Inoltre secondo le previsioni di primavera 2023 della Commissione la crescita della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2023 non è in linea con la raccomandazione del Consiglio. Se questa previsione è confermata, sarebbe adeguata una crescita inferiore della spesa primaria netta nel 2024.

    (25)Nell'ipotesi di politiche invariate, le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano una crescita della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale pari al 2,5 % nel 2024, ossia al di sotto del tasso di crescita raccomandato. L'adeguamento previsto nella previsione della Commissione è inferiore ai risparmi derivanti dalla completa eliminazione delle misure di sostegno connesse all'energia, a causa di misure di spesa permanenti quali le maggiori retribuzioni dei dipendenti pubblici, il pacchetto famiglia che comprende un bonus fiscale a l'aumento degli assegni per i figli a carico, nonché l'introduzione di un bonus per i genitori nell'ambito della riforma delle pensioni.

    (26)Secondo il programma, gli investimenti pubblici dovrebbero scendere dal 5,1 % del PIL nel 2023 al 4,0 % del PIL nel 2024. L'importo inferiore di investimenti riflette i minori investimenti finanziati dall'UE, in particolare tramite i fondi strutturali. Il programma fa riferimento a riforme e investimenti da cui si attende un contributo alla sostenibilità di bilancio e a una crescita sostenibile e inclusiva. Vi rientrano una riforma di recente approvazione che introduce massimali di spesa e la riforma delle pensioni, previste anche dal piano per la ripresa e la resilienza.

    (27)Il programma di stabilità delinea un percorso di bilancio a medio termine fino al 2026. Secondo il programma, gli obiettivi del governo prevedono un disavanzo pari al 3,2 % del PIL nel 2025 e al 2,2 % nel 2026. Il disavanzo pubblico dovrebbe quindi scendere al di sotto del valore di riferimento del 3 % nel 2026.

    (28)Il sistema fiscale della Slovacchia presenta potenziale per essere riformato al fine di stimolare l'efficienza economica, promuovere la sostenibilità ambientale e di bilancio e migliorare l'equità. Il carico fiscale sul lavoro è particolarmente elevato per i percettori di redditi bassi rispetto ad altri paesi dell'UE. Per contro, l'imposizione ambientale e quella patrimoniale non sono sfruttate appieno. La modifica della struttura dell'imposizione fiscale potrebbe sostenere la crescita e contribuire anche a promuovere la transizione verde e la sostenibilità ambientale. Malgrado l'elevata intensità energetica dell'economia, il gettito delle imposte ambientali si è attestato al 2,5 % nel 2021, vicino alla media UE. Gli oneri ambientali relativi alla gestione dei rifiuti e all'inquinamento atmosferico non promuovono sufficientemente l'uso efficiente delle risorse e non riducono i costi per l'ambiente e la società. Poiché le tasse e gli oneri ambientali non sono indicizzati, le entrate verdi si riducono nel corso del tempo. Le tasse di circolazione e di immatricolazione dei veicoli non riflettono in misura sufficiente l'intensità delle emissioni. Nel complesso la quota della tassazione dei trasporti sul gettito fiscale totale è solo dello 0,58 % (media UE 1 %). Per quanto riguarda l'imposizione patrimoniale, il gettito delle imposte ricorrenti sui beni immobili è stato relativamente basso nel 2021 (0,5 % del PIL rispetto alla media UE dell'1,2 %). Attualmente la Slovacchia non dispone di dati sufficienti per consentire l'aggiornamento e l'indicizzazione della base imponibile per gli immobili in linea con i valori di mercato, anche se ciò potrebbe parzialmente frenare la perdurante forte domanda di abitazioni e la marcata crescita dei loro prezzi. Inoltre ulteriori interventi volti a semplificare la tassazione e migliorare l'adempimento degli obblighi fiscali possono aumentare le entrate pubbliche e quindi favorire la sostenibilità di bilancio e migliorare l'equità. Nel 2020 il divario di adempimento degli obblighi fiscali relativi all'IVA in Slovacchia ha continuato a diminuire. È sceso dal 15 % nel 2019 al 13,9 % del gettito IVA totale previsto nel 2020, ma resta comunque al di sopra della media UE (9,1 %). Ulteriori miglioramenti nell'amministrazione fiscale, anche per quanto riguarda la fatturazione elettronica, le dichiarazioni dei redditi precompilate e una maggiore digitalizzazione, potrebbero contribuire a ridurre ulteriormente le perdite di entrate nel sistema fiscale.

    (29)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera b), e all'allegato V, criterio 2.2, del regolamento (UE) 2021/241, il piano per la ripresa e la resilienza comprende un'ampia gamma di riforme e investimenti che si rafforzano reciprocamente, da attuare entro il 2026. Ad oggi l'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza della Slovacchia finora è a buon punto, ma si prospettano alcune sfide per il futuro. La Slovacchia ha presentato due richieste di pagamento, corrispondenti a 30 traguardi e obiettivi del piano, per una erogazione complessiva pari a 1,11 miliardi di EUR. Benché la Slovacchia sia uno degli Stati membri che hanno attuato con maggiore rapidità il piano per la ripresa e la resilienza, potenziali difficoltà dovute a strozzature nella capacità amministrativa, insieme alla necessità di cominciare a lavorare sulle misure supplementari del capitolo dedicato a REPowerEU presentato dalla Slovacchia nella revisione del piano il 26 aprile 2023, invitano a concentrarsi maggiormente sull'attuazione. La rapida inclusione del nuovo capitolo dedicato a REPowerEU nel piano per la ripresa e la resilienza consentirà di finanziare ulteriori riforme e investimenti a sostegno degli obiettivi strategici della Slovacchia in materia di energia e transizione verde. Il coinvolgimento sistematico ed effettivo delle autorità locali e regionali, delle parti sociali e di altri portatori di interessi pertinenti rimane importante per l'attuazione efficace del piano per la ripresa e la resilienza e di altre politiche economiche e occupazionali che vanno al di là del piano, per assicurare un'ampia titolarità dell'agenda politica generale.

    (30)Nel 2022 la Commissione ha approvato tutti i documenti di programmazione della politica di coesione della Slovacchia. Procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione in complementarità e sinergia con il piano per la ripresa e la resilienza, compreso il capitolo dedicato a REPowerEU, è fondamentale per realizzare la transizione verde e digitale, accrescere la resilienza economica e sociale e conseguire uno sviluppo territoriale equilibrato in Slovacchia.

    (31)Oltre alle sfide economiche e sociali affrontate nel piano per la ripresa e la resilienza, la Slovacchia si trova di fronte a una serie di ulteriori sfide connesse all'energia e alla transizione verde.

    (32)Negli ultimi anni i progressi della Slovacchia nella riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra hanno subito un'importante battuta d'arresto. Il paese rimane un'economia strutturalmente ad alta intensità energetica, fortemente dipendente dalle importazioni di combustibili fossili. Nel 2020 l'intensità energetica primaria della Slovacchia superava all'incirca dell'80 % la media UE, mentre il consumo finale di energia è aumentato del 13,5 % tra il 2015 e il 2021. Nel 2022 la Slovacchia ha compiuto alcuni progressi nella diversificazione delle importazioni di energia, ma le misure di risparmio del gas non sono state attuate in misura sufficiente. Nel periodo tra l'agosto 2022 e il marzo 2023 il consumo di gas naturale della Slovacchia è diminuito dell'1 % 27 rispetto al consumo medio di gas per lo stesso periodo nei cinque anni precedenti, ben al di sotto dell'obiettivo di riduzione del 15 %. La Slovacchia è incoraggiata a intensificare gli sforzi per ridurre temporaneamente la domanda di gas fino al 31 marzo 2024 28 . Dall'estate del 2022 la quota delle importazioni di gas naturale dalla Russia si è ridotta dall'85 % a circa il 50 %. In Slovacchia le riforme contenute nel piano per la ripresa e la resilienza hanno determinato un notevole aumento della capacità disponibile per il collegamento delle energie rinnovabili alla rete, ma solo una piccola quota di tale capacità è stata utilizzata per collegare nuovi impianti di energie rinnovabili. Una diffusione più rapida delle energie rinnovabili contribuirebbe a conseguire gli obiettivi climatici e a ridurre la dipendenza della Slovacchia dalle importazioni di combustibili fossili (anche dalla Russia), attenuando il rischio di povertà energetica in un contesto di volatilità dei prezzi dell'energia. Nel 2022 la capacità cumulativa installata di energia solare ed eolica era circa il 7 % della capacità installata totale, il secondo livello più basso nell'UE.

    (33)Nel 2022 la Slovacchia ha adottato riforme concernenti l'assetto del mercato e il sostegno alle energie rinnovabili nell'ambito del piano per la ripresa e la resilienza, ma ulteriori misure consentirebbero una diffusione più rapida delle rinnovabili, in particolare l'energia eolica, solare e geotermica, il biometano e l'idrogeno. Tali misure comprendono la semplificazione delle procedure di autorizzazione e amministrative, anche con l'istituzione di "sportelli unici" amministrativi e "zone di riferimento" per le energie rinnovabili. La Slovacchia trarrebbe vantaggio da una maggiore efficienza delle procedure di accesso alla rete per le energie rinnovabili, in particolare riformando il sistema di prenotazione della capacità, riducendo gli oneri amministrativi per il collegamento alla rete e rivedendo le tariffe di connessione alla rete, in linea con i parametri di riferimento e le migliori pratiche dell'UE. Per adattarsi al crescente volume di energie rinnovabili intermittenti, la Slovacchia dispone di un ampio potenziale per modernizzare le reti elettriche (per quanto riguarda la trasmissione e la distribuzione), costruire nuove strutture di stoccaggio dell'energia elettrica e procedere con la creazione del quadro normativo per l'idrogeno rinnovabile. L'ulteriore progresso nello sviluppo dei settori dell'energia geotermica e del biometano sostituirebbe il gas naturale, ampiamente utilizzato come fonte di energia nei sistemi di teleriscaldamento e dove la diffusione delle fonti di calore rinnovabili è ancora poco sviluppata.

    (34)La Slovacchia sta progredendo nell'efficienza energetica degli edifici residenziali grazie agli ambiziosi investimenti del dispositivo per la ripresa e la resilienza e del fondo di coesione, ma occorrono maggiori sforzi, in particolare nella ristrutturazione profonda di edifici non residenziali pubblici e privati, oltre a misure di ristrutturazione mirate alla povertà energetica e alle famiglie vulnerabili. La Slovacchia trarrebbe vantaggio dall'eliminazione di numerose strozzature per accelerare le ristrutturazioni degli edifici e attirare maggiori investimenti privati, in particolare: i) adattando i regimi di ristrutturazione; ii) fornendo assistenza tecnica; iii) sviluppando l'approccio dello "sportello unico"; iv) raccogliendo dati energetici pertinenti sugli edifici pubblici per contribuire alla prioritizzazione degli investimenti; e v) migliorando il coordinamento tra diverse autorità pubbliche e programmi di finanziamento. Occorrono ulteriori sforzi per affrontare in maniera strutturale la povertà energetica, in particolare tramite programmi dedicati di ristrutturazione degli edifici residenziali e un'assistenza tecnica e amministrativa che rispecchi le esigenze delle famiglie vulnerabili, unitamente a riforme e investimenti nell'edilizia sociale. Sarà necessaria una maggiore ambizione nel ridurre le emissioni di gas a effetto serra e innalzare gli obiettivi in materia di energie rinnovabili e di efficienza energetica per allineare la Slovacchia agli obiettivi del pacchetto "Pronti per il 55 %".

    (35)La carenza di manodopera e di competenze nei settori e nelle professioni fondamentali per la transizione verde — compresi la produzione, la diffusione e il mantenimento delle tecnologie a zero emissioni nette — crea strozzature nella transizione a un'economia a zero emissioni nette. Sistemi di istruzione e formazione di qualità elevata che rispondano alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro e misure mirate per la riqualificazione e il miglioramento delle competenze sono cruciali per ridurre le carenze di competenze e promuovere l'inclusione lavorativa e la riallocazione della forza lavoro. Per sbloccare il potenziale inutilizzato dell'offerta di lavoro, tali misure devono essere accessibili, in particolare per le persone e nei settori e nelle regioni maggiormente interessati dalla transizione verde. La Slovacchia presenta uno dei tassi più elevati di occupazione nell'industria automobilistica e siderurgica nell'UE, due settori fortemente interessati dalla transizione verde. Nel contempo, nel 2022 sono state segnalate carenze di manodopera per 24 professioni che richiedono competenze verdi, tra cui addetti all'isolamento, idraulici e tubisti, nonché elettricisti per edilizia e affini. Questa situazione richiede efficaci leve politiche per accelerare la transizione verde in un'ampia gamma di settori, garantendo al contempo l'equità.

    (36)Alla luce della valutazione della Commissione, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità 2023 e il suo parere 29 trova riscontro nella raccomandazione di cui al punto 1.

    (37)Date le strette correlazioni tra le economie degli Stati membri della zona euro e il loro contributo collettivo al funzionamento dell'Unione economica e monetaria, il Consiglio ha raccomandato a tali Stati membri di prendere provvedimenti, anche tramite i piani per la ripresa e la resilienza, al fine di i) preservare la sostenibilità del debito e astenersi da un sostegno generalizzato alla domanda aggregata nel 2023, orientare in modo più mirato le misure di bilancio adottate per attenuare l'impatto degli elevati prezzi dell'energia e riflettere su modalità adeguate per eliminare gradualmente il sostegno con il diminuire delle pressioni causate dai prezzi dell'energia; ii) mantenere ingenti investimenti pubblici e promuovere investimenti privati a sostegno della transizione verde e digitale; iii) sostenere dinamiche salariali che attenuino la perdita di potere d'acquisto limitando nel contempo gli effetti di secondo impatto sull'inflazione, migliorare ulteriormente le politiche attive del mercato del lavoro e colmare le carenze di competenze; iv) migliorare il contesto imprenditoriale e garantire che il sostegno per l'energia destinato alle imprese sia efficace sotto il profilo dei costi, temporaneo, mirato alle imprese economicamente sostenibili e che siano mantenuti incentivi per la transizione verde; e v) preservare la stabilità macrofinanziaria e monitorare i rischi, continuando nel contempo a lavorare al completamento dell'Unione bancaria. Per la Slovacchia, le raccomandazioni di cui ai punti 1, 2 e 3 contribuiscono all'attuazione della prima, della seconda, della terza e della quinta raccomandazione per la zona euro. 

    RACCOMANDA alla Slovacchia di prendere provvedimenti nel 2023 e nel 2024 al fine di:

    1.eliminare gradualmente entro la fine del 2023 le vigenti misure di sostegno connesse all'energia, usando i relativi risparmi per ridurre il disavanzo pubblico; qualora nuovi aumenti dei prezzi dell'energia dovessero richiedere misure di sostegno, provvedere a che queste mirino a tutelare le famiglie e le imprese vulnerabili, siano fiscalmente sostenibili e preservino gli incentivi al risparmio energetico;

    assicurare una politica di bilancio prudente, in particolare limitando a non più del 5,7 % l'aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024;

    preservare gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e provvedere all'assorbimento efficace delle sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di altri fondi dell'UE, in particolare per promuovere la transizione verde e digitale;

    per il periodo successivo al 2024, continuare a perseguire una strategia di bilancio a medio termine di risanamento graduale e sostenibile, combinata con investimenti e riforme atti ad aumentare la crescita sostenibile, al fine di conseguire una posizione di bilancio prudente a medio termine;

    rendere la struttura dell'imposizione fiscale più efficiente e più favorevole alla crescita inclusiva e sostenibile, anche sfruttando il potenziale dell'imposizione ambientale e di quella patrimoniale; continuare a rafforzare l'adempimento degli obblighi fiscali, anche con l'ulteriore digitalizzazione dell'amministrazione fiscale;

    ridurre i rischi connessi al debito delle famiglie sostenendo l'offerta di alloggi e l'espansione del mercato degli affitti;

    2.mantenere lo slancio a favore dell'attuazione costante del piano per la ripresa e la resilienza e perfezionare celermente l'addendum, compreso il capitolo dedicato a REPowerEU, al fine di avviarne rapidamente l'attuazione; procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione in stretta complementarità e sinergia con il piano per la ripresa e la resilienza;

    3.ridurre la dipendenza dell'economia dai combustibili fossili, in particolare il gas naturale per l'industria e il riscaldamento, e diversificare le importazioni di combustibili fossili; accelerare la diffusione delle energie rinnovabili, in particolare l'energia eolica, solare e geotermica e i gas rinnovabili, in linea con i pertinenti criteri di sostenibilità; semplificare le procedure di autorizzazione e amministrative per la diffusione delle energie rinnovabili, anche con l'istituzione di "sportelli unici" e "zone di riferimento"; modernizzare la rete elettrica e rendere più efficienti e meno costose le procedure per il collegamento delle energie rinnovabili alla rete; accelerare e incentivare le ristrutturazioni profonde di edifici pubblici e privati, affrontare la povertà energetica mediante interventi di ristrutturazione delle abitazioni per le famiglie a basso reddito e intensificare le iniziative a livello politico volte all'offerta e all'acquisizione delle competenze necessarie per la transizione verde.

    Fatto a Bruxelles, il

       Per il Consiglio

       Il presidente

    (1)    GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.
    (2)    GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25.
    (3)    Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17).
    (4)    COM(2022) 780 final.
    (5)    COM(2023) 62 final.
    (6)    COM(2023) 168 final.
    (7)    Regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 febbraio 2023, che modifica il regolamento (UE) 2021/241 per quanto riguarda l'inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza e che modifica i regolamenti (UE) n. 1303/2013, (UE) 2021/1060 e (UE) 2021/1755, e la direttiva 2003/87/CE (GU L 63 del 28.2.2023, pag. 1).
    (8)    COM(2023) 141 final.
    (9)    COM(2022) 583 final.
    (10)    Decisione di esecuzione del Consiglio, del 13 luglio 2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza della Slovacchia (ST 10156/2021; ST 10156/2021 ADD 1; ST 10156/2021 COR 1).
    (11)    SWD(2023) 625 final.
    (12)    SWD(2023) 643 final.
    (13)    Eurostat, Euroindicatori 47/2023 del 21.4.2023.
    (14)    COM(2023) 631 final del 24.5.2023.
    (15)    COM(2023) 141 final dell'8.3.2023.
    (16)    Raccomandazione del Consiglio, del 18 giugno 2021, che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2021 della Slovacchia, (GU C 304 del 29.7.2021, pag. 121).
    (17)    L'orientamento di bilancio è misurato come la variazione, rispetto alla crescita potenziale a medio termine, della spesa primaria (al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate), escluse le misure temporanee di emergenza connesse alla crisi della COVID-19, ma compresa la spesa finanziata dal sostegno non rimborsabile (sovvenzioni) del dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi dell'UE. Per maggiori dettagli cfr. il riquadro 1 nelle tabelle statistiche di bilancio.
    (18)    L'altra spesa in conto capitale finanziata a livello nazionale ha fornito un contributo restrittivo di 0,1 punti percentuali di PIL.
    (19)    La cifra rappresenta il livello del costo annuale di bilancio delle misure, comprese le entrate e le spese correnti, nonché le misure di spesa in conto capitale.
    (20)    Raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 2022, sul programma nazionale di riforma della Slovacchia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2022 della Slovacchia (GU C 334 dell'1.9.2022, pag. 205).
    (21)    Sulla base delle previsioni di primavera 2023 della Commissione, la crescita del prodotto potenziale a medio termine (media su 10 anni) della Slovacchia, utilizzata per misurare l'orientamento della politica di bilancio, è stimata al 12,0 % in termini nominali.
    (22)    Secondo le proiezioni l'altra spesa in conto capitale finanziata a livello nazionale apporterà un contributo espansivo di 0,1 punti percentuali di PIL.
    (23)    La spesa finanziata con le sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi UE ammonta allo 0,0 % del PIL nel 2023, mentre gli investimenti finanziati a livello nazionale hanno fornito all'orientamento della politica di bilancio un contributo espansivo di 1,3 punti percentuali. Secondo le proiezioni l'altra spesa in conto capitale finanziata a livello nazionale apporterà un contributo espansivo di 0,1 punti percentuali di PIL.
    (24)    Cfr. l'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, che impone anche un adeguamento superiore allo 0,5 % del PIL per gli Stati membri con un debito pubblico superiore al 60 % del PIL o che presentano rischi più considerevoli in termini di sostenibilità del debito.
    (25)    Secondo le stime della Commissione, per conseguire una riduzione plausibile del debito o mantenere il debito pubblico a livelli prudenti a medio termine la Slovacchia avrà bisogno di un aumento medio annuo del saldo primario strutturale in percentuale del PIL di 1 punto percentuale. Tale stima si basava sulle previsioni d'autunno 2022 della Commissione. Il punto di partenza della stima era la previsione del disavanzo e del debito pubblico per il 2024, che ipotizzava nello stesso anno la revoca delle misure di sostegno connesse all'energia.
    (26)    La spesa primaria netta è per definizione una spesa finanziata a livello nazionale al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate, ad esclusione della spesa per interessi e della spesa ciclica per la disoccupazione.
    (27)    I dati per la Slovacchia sono ancora in fase di convalida da parte di Eurostat.
    (28)    Regolamenti (UE) 2022/1369 e (UE) 2023/706 del Consiglio.
    (29)    A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, e dell'articolo 9, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio.
    Top