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Document 52023DC0619

    Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO relativa al programma nazionale di riforma 2023 dei Paesi Bassi e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2023 dei Paesi Bassi

    COM/2023/619 final

    Bruxelles, 24.5.2023

    COM(2023) 619 final

    Raccomandazione di

    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    relativa al programma nazionale di riforma 2023 dei Paesi Bassi e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2023 dei Paesi Bassi

    {SWD(2023) 619 final}


    Raccomandazione di

    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    relativa al programma nazionale di riforma 2023 dei Paesi Bassi e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2023 dei Paesi Bassi

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,

    visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche 1 , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2,

    visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici 2 , in particolare l'articolo 6, paragrafo 1,

    vista la raccomandazione della Commissione europea,

    viste le risoluzioni del Parlamento europeo,

    viste le conclusioni del Consiglio europeo,

    visto il parere del comitato per l'occupazione,

    visto il parere del comitato economico e finanziario,

    visto il parere del comitato per la protezione sociale,

    visto il parere del comitato di politica economica,

    considerando quanto segue:

    (1)Il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio 3 che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza è entrato in vigore il 19 febbraio 2021. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza fornisce sostegno finanziario agli Stati membri per l'attuazione di riforme e investimenti, producendo uno stimolo di bilancio finanziato dall'UE. In linea con le priorità del semestre europeo, contribuisce alla ripresa economica e sociale e all'attuazione di investimenti e riforme sostenibili, volti in particolare a promuovere la transizione verde e digitale e a rendere più resilienti le economie degli Stati membri. Contribuisce inoltre a consolidare le finanze pubbliche e a stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro nel medio e lungo periodo, a migliorare la coesione territoriale all'interno dell'UE e a continuare l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Il contributo finanziario massimo per ciascuno Stato membro nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza è stato aggiornato il 30 giugno 2022, a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241.

    (2)Il 22 novembre 2022 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita sostenibile 2023 4 , segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2023. Il 23 marzo 2023 il Consiglio europeo ha approvato le priorità dell'analisi in funzione delle quattro dimensioni della sostenibilità competitiva. Sempre il 22 novembre 2022 la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta 2023, in cui annoverava i Paesi Bassi tra gli Stati membri che possono presentare squilibri o correre il rischio di presentarli e che devono essere sottoposti a esame approfondito. Lo stesso giorno ha adottato anche un parere sul documento programmatico di bilancio 2023 dei Paesi Bassi. La Commissione ha inoltre adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro, che il Consiglio ha adottato il 16 maggio 2023, e la proposta di relazione comune sull'occupazione 2023, che analizza l'attuazione degli orientamenti in materia di occupazione e i principi del pilastro europeo dei diritti sociali, adottata dal Consiglio il 13 marzo 2023.

    (3)Sebbene le economie dell'UE diano prova di notevole resilienza, il contesto geopolitico continua ad avere un impatto negativo. Nella sua agenda di politica economica e sociale l'UE, fermamente al fianco dell'Ucraina, mira, nel breve periodo, a ridurre gli effetti negativi degli shock energetici su famiglie e imprese vulnerabili e, nel medio periodo, a proseguire gli sforzi per realizzare la transizione verde e digitale, favorire una crescita sostenibile e inclusiva, salvaguardare la stabilità macroeconomica e accrescere la resilienza. L'agenda è fortemente incentrata anche sull'aumento della competitività e della produttività dell'UE.

    (4)Il 1º febbraio 2023 la Commissione ha pubblicato la comunicazione "Un piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette" 5 al fine di stimolare la competitività dell'industria dell'UE a zero emissioni nette e sostenere la transizione rapida verso la neutralità climatica. Il piano integra gli attuali sforzi nell'ambito del Green Deal europeo e di REPowerEU. Intende creare un contesto più favorevole che consenta di aumentare la capacità dell'UE di produrre le tecnologie e i prodotti a zero emissioni nette necessari per conseguire gli ambiziosi obiettivi climatici dell'Unione, nonché di garantire l'accesso alle materie prime critiche necessarie, in particolare diversificando l'approvvigionamento, sfruttando adeguatamente le risorse geologiche negli Stati membri e massimizzando il riciclaggio delle materie prime. Il piano si basa su quattro pilastri: un contesto normativo prevedibile e semplificato, un accesso più rapido ai finanziamenti, migliori competenze e un commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti. Il 16 marzo 2023 la Commissione ha inoltre pubblicato la comunicazione "Competitività a lungo termine dell'UE: prospettive oltre il 2030" 6 , articolata attorno a nove fattori sinergici, con l'obiettivo di adoperarsi in favore di un quadro normativo propizio alla crescita. La comunicazione definisce le priorità politiche per provvedere in modo attivo a miglioramenti strutturali, investimenti ben mirati e misure normative per la competitività a lungo termine dell'UE e degli Stati membri. Le raccomandazioni formulate di seguito contribuiscono a rispondere a tali priorità.

    (5)Nel 2023 il semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche continua a evolvere in linea con l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. La piena attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza rimane fondamentale per realizzare le priorità politiche del semestre europeo; i piani infatti rispondono a tutte le raccomandazioni specifiche per paese formulate negli ultimi anni o a un insieme significativo di esse. Le raccomandazioni specifiche per paese 2019, 2020 e 2022 sono ugualmente pertinenti per i piani per la ripresa e la resilienza riveduti, aggiornati o modificati a norma degli articoli 14, 18 e 21 del regolamento (UE) 2021/241.

    (6)Il regolamento REPowerEU 7 , adottato il 27 febbraio 2023, mira a una progressiva e rapida eliminazione della dipendenza dell'UE dalle importazioni di combustibili fossili russi. Ciò contribuirà alla sicurezza energetica e alla diversificazione dell'approvvigionamento di energia dell'UE, aumentando nel contempo la diffusione delle energie rinnovabili, le capacità di stoccaggio dell'energia e l'efficienza energetica. Il regolamento consente agli Stati membri di aggiungere ai rispettivi piani nazionali per la ripresa e la resilienza un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU, onde finanziare riforme e investimenti chiave che contribuiranno al conseguimento degli obiettivi di REPowerEU. Tali riforme e investimenti contribuiranno inoltre a stimolare la competitività dell'industria dell'UE a zero emissioni nette, come indicato nel piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette, e a dare seguito alle raccomandazioni specifiche per paese in materia di energia rivolte agli Stati membri nel 2022 e, se del caso, nel 2023. Il regolamento REPowerEU introduce una nuova categoria di sostegno finanziario non rimborsabile, messo a disposizione degli Stati membri per finanziare nuove riforme e nuovi investimenti connessi al settore dell'energia nell'ambito dei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza.

    (7)L'8 marzo 2023 la Commissione ha adottato una comunicazione che fornisce orientamenti di politica di bilancio per il 2024. Essi mirano a sostenere la preparazione dei programmi di stabilità e convergenza degli Stati membri e a rafforzare in tal modo il coordinamento delle politiche 8 . La Commissione ha inoltre ricordato che la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita sarà disattivata alla fine del 2023. Per il periodo 2023-2024 ha sollecitato politiche di bilancio che garantiscano la sostenibilità del debito a medio termine e aumentino la crescita potenziale in modo sostenibile. Gli Stati membri sono stati invitati a precisare nei rispettivi programmi di stabilità e convergenza per il 2023 le modalità con cui i loro piani di bilancio garantiranno il rispetto del valore di riferimento del 3 % del PIL per il disavanzo unitamente alla riduzione plausibile e costante del debito, o in che modo intendano mantenere il debito a livelli prudenti a medio termine. La Commissione ha esortato gli Stati membri a eliminare gradualmente le misure di bilancio nazionali introdotte per proteggere le famiglie e le imprese dallo shock dei prezzi dell'energia, iniziando da quelle meno mirate. Ha precisato che, qualora fosse necessaria una proroga delle misure di sostegno a causa di nuove pressioni imputabili ai prezzi dell'energia, gli Stati membri dovrebbero far sì che dette misure siano mirate più che in passato alle famiglie e alle imprese vulnerabili. Nella comunicazione sugli orientamenti per una riforma del quadro di governance economica dell'UE 9 , la Commissione ha proposto che le raccomandazioni di bilancio siano quantificate e differenziate nonché formulate sulla base della spesa primaria netta. Ha raccomandato che tutti gli Stati membri continuino a tutelare gli investimenti finanziati a livello nazionale e a garantire l'uso efficace del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di altri fondi dell'UE, soprattutto in considerazione degli obiettivi in materia di transizione verde e digitale e di resilienza. Ha inoltre indicato che proporrà al Consiglio di avviare, nella primavera del 2024, le procedure per i disavanzi eccessivi basate sul disavanzo in base ai dati di consuntivo per il 2023, in linea con le disposizioni giuridiche vigenti.

    (8)Il 26 aprile 2023 la Commissione ha presentato proposte legislative volte ad attuare una riforma globale delle regole della governance economica dell'UE. L'obiettivo centrale delle proposte è rafforzare la sostenibilità del debito pubblico e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri attraverso riforme e investimenti. Da un lato mirano a conferire agli Stati membri maggiore controllo sull'elaborazione dei rispettivi piani a medio termine, dall'altro introducono un regime di applicazione più rigoroso volto a garantire che gli Stati membri rispettino gli impegni assunti nei piani strutturali di bilancio a medio termine. L'obiettivo è concludere i lavori legislativi nel 2023.

    (9)L'8 luglio 2022 i Paesi Bassi hanno presentato alla Commissione il piano nazionale per la ripresa e la resilienza, conformemente all'articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241. A norma dell'articolo 19 del medesimo regolamento, la Commissione ha valutato la pertinenza, l'efficacia, l'efficienza e la coerenza del piano, conformemente agli orientamenti per la valutazione di cui all'allegato V del regolamento. Il 4 ottobre 2022 il Consiglio ha adottato la decisione relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dei Paesi Bassi 10 . L'erogazione delle rate è subordinata a una decisione della Commissione adottata a norma dell'articolo 24, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2021/241, che stabilisca che i Paesi Bassi hanno conseguito in misura soddisfacente i traguardi e gli obiettivi indicati nella decisione di esecuzione del Consiglio. Il conseguimento soddisfacente presuppone che non siano annullati i traguardi e gli obiettivi conseguiti in precedenza.

    (10)Il 28 aprile 2023 i Paesi Bassi hanno presentato il programma nazionale di riforma 2023 e il programma di stabilità 2023, in linea con l'articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1466/97. I due programmi sono stati valutati congiuntamente per tener conto delle correlazioni. In conformità dell'articolo 27 del regolamento (UE) 2021/241, il programma nazionale di riforma 2023 rispecchia anche la relazione semestrale dei Paesi Bassi in merito ai progressi compiuti nella realizzazione del piano per la ripresa e la resilienza.

    (11)Il 24 maggio 2023 la Commissione ha pubblicato la relazione per paese 2023 relativa ai Paesi Bassi 11 , nella quale valuta i progressi compiuti da questi ultimi nel dar seguito alle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio tra il 2019 e il 2022 e fa il punto dell'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza. Sulla scorta di questa analisi la relazione per paese ha individuato lacune rispetto alle sfide non affrontate o solo parzialmente affrontate nel piano per la ripresa e la resilienza, e anche a sfide nuove ed emergenti. Ha valutato quindi i progressi compiuti dai Paesi Bassi nell'attuare il pilastro europeo dei diritti sociali, conseguire gli obiettivi principali dell'UE in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.

    (12)La Commissione ha effettuato un esame approfondito a norma dell'articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011 per i Paesi Bassi e ne ha pubblicato i risultati il 24 maggio 2023 12 . Ha concluso che i Paesi Bassi presentano squilibri macroeconomici. In particolare, nonostante alcuni segnali di riduzione, persistono vulnerabilità relative ai livelli elevati di debito privato e ad un ampio avanzo delle partite correnti, che hanno rilevanza transfrontaliera. L'avanzo delle partite correnti, nonostante le recenti revisioni dei dati, e il debito privato sono elevati rispetto ai livelli internazionali e risultano al di sopra dei fondamentali economici. L'ampio avanzo delle partite correnti è diminuito nel 2022 per effetto di un peggioramento delle ragioni di scambio, con un aumento delle partite correnti a prezzi costanti, e per via di un più elevato disavanzo dei redditi primari. Con il miglioramento delle ragioni di scambio, l'avanzo dovrebbe essere in netto aumento nel 2023 e stabilizzarsi nel 2024. Sono stati realizzati progressi limitati a livello delle politiche, ma è necessario fare di più per ridurre gli ostacoli agli investimenti. Il debito delle società non finanziarie e delle famiglie resta elevato: il debito delle famiglie desta maggiori preoccupazioni in quanto rende le famiglie vulnerabili agli shock, in un contesto in cui tali rischi sono acuiti dalla forte e crescente sopravvalutazione dei prezzi delle abitazioni. In futuro il debito dovrebbe continuare a mantenere una traiettoria moderatamente discendente. Nonostante il modesto calo dei prezzi delle abitazioni, il mercato degli alloggi è ancora sotto pressione, in particolare in quanto la costruzione di nuovi alloggi resta notevolmente al di sotto degli obiettivi del governo. Nel contempo l'acquisto di abitazioni finanziato mediante debito continua ad essere sovvenzionato attraverso una tassazione favorevole, mentre le politiche riguardanti il mercato delle locazioni private rischiano di pregiudicarne lo sviluppo.

    (13)Sulla base dei dati convalidati da Eurostat 13 , il saldo di bilancio delle amministrazioni pubbliche dei Paesi Bassi è diminuito, passando da un disavanzo del 2,4 % del PIL nel 2021 a un bilancio in pareggio nel 2022, mentre il debito delle amministrazioni pubbliche è sceso dal 52,5 % del PIL alla fine del 2021 al 51,0 % alla fine del 2022.

    (14)Il saldo delle amministrazioni pubbliche ha risentito delle misure adottate per attenuare l'impatto economico e sociale dell'aumento dei prezzi dell'energia. Nel 2022 hanno determinato una diminuzione delle entrate provvedimenti quali la riduzione dell'IVA sull'energia e dell'accisa sulla benzina e sul diesel; a incrementare la spesa sono state invece misure quali uno sconto sulla bolletta energetica a novembre e dicembre e il sostegno alle famiglie a basso reddito che sono alle prese con bollette energetiche elevate. Il costo di tali misure è stato parzialmente compensato da nuove imposte sui proventi straordinari dei produttori e dei fornitori di energia, ossia un contributo di solidarietà in applicazione del regolamento (UE) 2022/1854 del Consiglio ad un tasso del 33 %. La Commissione stima il costo di bilancio netto di queste misure allo 0,6 % del PIL nel 2022. Il saldo delle amministrazioni pubbliche ha risentito anche del costo di bilancio della protezione temporanea agli sfollati provenienti dall'Ucraina, stimato allo 0,1 % del PIL nel 2022. Allo stesso tempo il costo stimato delle misure temporanee di emergenza connesse alla COVID-19 è sceso dall'1,8 % del PIL nel 2021 allo 0,3 % nel 2022.

    (15)Il 18 giugno 2021 il Consiglio ha raccomandato che nel 2022 i Paesi Bassi 14 perseguissero un orientamento di bilancio favorevole, anche grazie all'impulso dato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, e preservassero gli investimenti finanziati a livello nazionale.

    (16)Secondo le stime della Commissione, nel 2022 l'orientamento della politica bilancio 15 è stato favorevole, con il -0,5 % del PIL, in linea con la raccomandazione del Consiglio. Come raccomandato dal Consiglio, i Paesi Bassi hanno continuato a sostenere la ripresa avvalendosi del dispositivo per la ripresa e la resilienza per finanziare investimenti. La spesa finanziata mediante le sovvenzioni del dispositivo e altri fondi dell'UE è stata pari allo 0,2 % del PIL nel 2022 (stessa percentuale del 2021). Gli investimenti finanziati a livello nazionale hanno apportato un contributo restrittivo di 0,1 punti percentuali all'orientamento della politica di bilancio 16 . I Paesi Bassi non hanno pertanto preservato gli investimenti finanziati a livello nazionale, il che non è in linea con la raccomandazione del Consiglio. Allo stesso tempo la crescita della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale (al netto delle nuove misure sul lato delle entrate) ha fornito un contributo espansivo di 0,4 punti percentuali all'orientamento della politica di bilancio. I Paesi Bassi hanno pertanto tenuto sufficientemente sotto controllo la crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale.

    (17)Lo scenario macroeconomico su cui si fondano le proiezioni di bilancio del programma di stabilità è realistico. Il governo prevede una crescita del PIL reale dell'1,6 % nel 2023 e dell'1,4 % nel 2024. A titolo di confronto, le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano una crescita leggermente superiore del PIL reale, pari all'1,8 % nel 2023, e una crescita leggermente inferiore, pari all'1,2 %, nel 2024. Ciò è principalmente dovuto a lievi differenze nelle prospettive per la domanda interna in entrambi gli anni.

    (18)Nel programma di stabilità 2023 il governo prevede che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche aumenti al 3,0 % del PIL nel 2023. L'aumento nel 2023 riflette principalmente il costo del pacchetto energetico, l'aumento della spesa per interessi e gli ulteriori piani di spesa correlati alle sfide sociali, quali la transizione verde, la riduzione dei depositi di azoto, l'istruzione e l'offerta di alloggi. Secondo il programma, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe diminuire passando dal 49,3 % alla fine del 2022 al 48,4 % alla fine del 2023. Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano per il 2023 un disavanzo pubblico del 2,1 % del PIL, che è inferiore al disavanzo previsto nel programma di stabilità, soprattutto perché i risultati del saldo delle amministrazioni pubbliche per il 2022 si sono rivelati migliori rispetto a quanto ipotizzato nel programma di stabilità. Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano un rapporto debito pubblico/PIL superiore, pari al 49,3 % alla fine del 2023. La differenza è dovuta al fatto che i dati finali per il 2022 sono risultati superiori a quanto ipotizzato nel programma di stabilità, a seguito di un aggiustamento stock-flussi elevato nel 2022.

    (19)Stando alle previsioni, il saldo delle amministrazioni pubbliche nel 2023 continuerà a risentire delle misure di bilancio adottate per attenuare l'impatto economico e sociale dell'aumento dei prezzi dell'energia. Si tratta di misure prorogate dal 2022 (in particolare la riduzione dell'accisa su benzina e diesel e il sostegno alle famiglie a basso reddito) e di nuove misure quali un massimale sui prezzi dell'energia elettrica e del gas e il regime di sostegno per le PMI ad alta intensità energetica. Nelle previsioni di primavera 2023 la Commissione stima il costo di bilancio netto delle misure di sostegno all'1,1 % del PIL nel 2023 17 . Per la maggior parte le misure del 2023 non sembrano mirate al sostegno delle famiglie o delle imprese più vulnerabili, né preservano il segnale di prezzo necessario per ridurre la domanda di energia e accrescere l'efficienza energetica. Di conseguenza nelle previsioni di primavera 2023 la Commissione stima allo 0,5 % del PIL nel 2023 (rispetto allo 0,1 % del PIL nel 2022) l'importo delle misure di sostegno mirate di cui tenere conto nella valutazione della conformità alla raccomandazione per il 2023. Secondo le proiezioni, il costo di bilancio della protezione temporanea offerta agli sfollati provenienti dall'Ucraina rimarrà stabile rispetto al 2022.

    (20)Il 12 luglio 2022 il Consiglio ha raccomandato 18 ai Paesi Bassi di prendere provvedimenti al fine di garantire nel 2023 che la crescita della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale sia in linea con un orientamento della politica complessivamente neutro 19 , tenendo conto del costante sostegno temporaneo e mirato alle famiglie e alle imprese più esposte agli aumenti dei prezzi dell'energia, nonché alle persone in fuga dall'Ucraina. I Paesi Bassi dovrebbero essere pronti ad adeguare la spesa corrente all'evoluzione della situazione. Ai Paesi Bassi è stato anche raccomandato di aumentare gli investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica tenendo conto dell'iniziativa REPowerEU, anche avvalendosi del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di altri fondi dell'Unione.

    (21)Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano per il 2023 un orientamento espansivo della politica di bilancio (-1,1 % del PIL) in un contesto di inflazione elevata, a fronte di un orientamento ugualmente espansivo nel 2022 (-0,5 % del PIL). Si prevede inoltre che nel 2023 la crescita della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale (al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate) apporterà all'orientamento della politica di bilancio un contributo espansivo dello 0,9 % del PIL. Ciò comprende il maggiore costo delle misure di sostegno mirate alle famiglie e alle imprese più esposte agli aumenti dei prezzi dell'energia, pari allo 0,4 % del PIL. Il contributo espansivo della spesa corrente primaria netta finanziata a livello nazionale è pertanto dovuto solo in parte al sostegno mirato alle famiglie e alle imprese più esposte agli aumenti dei prezzi dell'energia e alle persone in fuga dall'Ucraina. La crescita espansiva della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale (al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate) è inoltre trainata da misure non mirate connesse all'energia, da aumenti permanenti delle retribuzioni nel settore pubblico e delle prestazioni sociali e da una maggiore spesa per l'assistenza sanitaria. In sintesi la crescita prevista della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale non è in linea con la raccomandazione del Consiglio. La spesa finanziata con le sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi dell'UE è stata pari allo 0,2 % del PIL nel 2023, mentre gli investimenti finanziati a livello nazionale hanno apportato un contributo neutro (0,0 punti percentuali) all'orientamento della politica di bilancio. Pertanto i Paesi Bassi prevedono di finanziare ulteriori investimenti attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi dell'UE e, stando alle proiezioni, preserveranno gli investimenti finanziati a livello nazionale 20 . Prevedono di finanziare investimenti pubblici per la transizione verde e digitale e per la sicurezza energetica, ad esempio quelli volti a finanziare e agevolare lo sviluppo dei parchi eolici offshore, a incentivare l'uso dell'idrogeno e a migliorare l'alfabetizzazione digitale degli studenti; tali investimenti sono in parte finanziati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza e da altri fondi dell'UE.

    (22)Secondo il programma di stabilità, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche scenderà al 2,6 % del PIL nel 2024. Il calo previsto per il 2024 riflette principalmente l'eliminazione graduale delle misure connesse all'energia. Il programma prevede che il rapporto debito pubblico/PIL aumenti al 48,7 % alla fine del 2024. Sulla base delle misure politiche note alla data limite delle previsioni, le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano per il 2024 un disavanzo pubblico dell'1,7 % del PIL, che è inferiore al disavanzo previsto nel programma, principalmente grazie all'effetto base generato dal calo del rapporto disavanzo/PIL previsto per il 2023. Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano un rapporto debito pubblico/PIL simile, pari al 48,8 % alla fine del 2024.

    (23)Il programma di stabilità prevede l'eliminazione graduale di tutte le misure di sostegno connesse all'energia nel 2024, obiettivo ugualmente ipotizzato dalla Commissione. Ciò si basa sul presupposto che non si registrino nuovi aumenti dei prezzi dell'energia.

    (24)Il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio richiede un miglioramento annuo del saldo strutturale di bilancio per conseguire l'obiettivo a medio termine, avendo lo 0,5 % del PIL come parametro di riferimento 21 . Alla luce delle considerazioni relative alla sostenibilità di bilancio 22 , sarebbe opportuno migliorare il saldo strutturale di almeno lo 0,3 % del PIL per il 2024. A tal fine la crescita della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale 23 nel 2024 non dovrebbe superare il 3,5 %, come indicato nella presente raccomandazione. Allo stesso tempo è opportuno eliminare gradualmente le restanti misure di sostegno connesse all'energia (attualmente stimate dalla Commissione all'1,1 % del PIL nel 2023), in funzione degli sviluppi del mercato dell'energia e partendo da quelle meno mirate, e usare i relativi risparmi per ridurre il disavanzo pubblico. Secondo le stime della Commissione, ciò determinerebbe una crescita della spesa primaria netta al di sotto del tasso massimo di crescita raccomandato per il 2024. Tuttavia, secondo le previsioni di primavera 2023 della Commissione, la crescita della spesa corrente primaria finanziata a livello nazionale nel 2023 non è in linea con la raccomandazione del Consiglio. Ove ciò fosse confermato, nel 2024 sarebbe auspicabile una crescita inferiore della spesa primaria netta.

    (25)Nell'ipotesi di politiche invariate, le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano una crescita della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale pari all'1,7 % nel 2024, ossia al di sotto del tasso di crescita raccomandato. L'aggiustamento prospettato nelle previsioni della Commissione è in linea con i risparmi derivanti dall'eliminazione graduale di tutte le misure di sostegno connesse all'energia.

    (26)Il programma prevede un aumento degli investimenti pubblici dal 3,4 % del PIL nel 2023 al 3,5 % del PIL nel 2024. Tale aumento riflette quello degli investimenti finanziati a livello nazionale e di quelli finanziati dall'UE, ossia attraverso il dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il programma fa riferimento a riforme e investimenti da cui si attende un contributo alla sostenibilità di bilancio e a una crescita sostenibile e inclusiva. Sono compresi riforme e investimenti nei settori dell'istruzione, della ricerca e dello sviluppo, del mercato del lavoro e della transizione verde e digitale, che fanno anche parte del piano per la ripresa e la resilienza.

    (27)Il programma di stabilità delinea un percorso di bilancio a medio termine fino al 2027. Secondo il programma, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche aumenterà al 2,8 % entro il 2026 e al 3,2 % del PIL nel 2027. Si prevede pertanto che rimarrà al di sotto del 3 % del PIL fino al 2026 per poi superare il 3 % nel 2027. Sempre in base al programma, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe aumentare passando dal 48,7 % alla fine del 2024 al 52,7 % entro la fine del 2027.

    (28)Il rapido aumento dei prezzi delle abitazioni negli ultimi anni si è tradotto in una sopravvalutazione nel mercato degli alloggi che tuttavia, con l'inasprimento delle condizioni di finanziamento, ha registrato un'inversione di tendenza a metà del 2022, quando i prezzi delle abitazioni hanno iniziato a diminuire in risposta all'aumento dei tassi di interesse sui mutui ipotecari. Il debito ipotecario in rapporto al PIL nei Paesi Bassi rimane elevato rispetto ai livelli internazionali, a causa dei limiti di prestito relativamente elevati (rapporto prestito/valore) e dei notevoli sgravi fiscali sui pagamenti dei mutui ipotecari. Pur essendo oggetto di una graduale riduzione, la deducibilità fiscale degli interessi sui mutui ipotecari rimane importante. L'elevato debito delle famiglie che ne consegue le rende vulnerabili agli shock economici; ciò è diventato particolarmente rilevante ora che sono aumentati i rischi di correzioni dei prezzi delle abitazioni. Allo stesso tempo il mercato delle locazioni private è relativamente esiguo, il che comporta un'offerta limitata di alternative disponibili ed economicamente accessibili all'acquisto di una casa. La mancanza di alloggi in affitto a prezzi accessibili compromette anche la mobilità dei lavoratori. L'eliminazione degli ostacoli che attualmente frenano gli investimenti, anche nell'edilizia residenziale, potrebbe consentire al governo di attuare con successo i suoi piani a favore di una maggiore offerta di alloggi, contribuendo in tal modo al riequilibrio esterno e a un migliore funzionamento del mercato immobiliare residenziale.

    (29)Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera b), e all'allegato V, criterio 2.2, del regolamento (UE) 2021/241, il piano per la ripresa e la resilienza comprende un'ampia gamma di riforme e investimenti che si rafforzano reciprocamente, da attuare entro il 2026. Sebbene il piano per la ripresa e la resilienza dei Paesi Bassi sia stato adottato soltanto nel 2022, la sua attuazione procede. Provvedere rapidamente alla negoziazione dell'accordo operativo contribuirà all'attuazione del piano ed è necessario per la presentazione della prima richiesta di pagamento, prevista entro la fine del 2023. L'attuazione è in corso e in questa fase i rischi di mancato assorbimento risultano limitati, se si considera la dotazione finanziaria relativamente modesta. Sono attualmente in corso i preparativi per l'inclusione di un capitolo dedicato al piano REPowerEU. La rapida inclusione del nuovo capitolo dedicato a REPowerEU nel piano per la ripresa e la resilienza consentirà di finanziare ulteriori riforme e investimenti a sostegno degli obiettivi strategici dei Paesi Bassi in materia di energia e transizione verde. Il coinvolgimento sistematico ed effettivo delle autorità locali e regionali, delle parti sociali e di altri portatori di interessi pertinenti rimane importante per l'attuazione efficace del piano per la ripresa e la resilienza e di altre politiche economiche e occupazionali che vanno al di là del piano, e per assicurare un'ampia titolarità dell'agenda politica generale.

    (30)Nel 2022 la Commissione ha approvato tutti i documenti di programmazione della politica di coesione dei Paesi Bassi. Procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione in complementarità e sinergia con il piano per la ripresa e la resilienza, compreso il capitolo dedicato a REPowerEU, è fondamentale per realizzare la transizione verde e digitale, accrescere la resilienza economica e sociale e conseguire uno sviluppo territoriale equilibrato nei Paesi Bassi.

    (31)Oltre alle sfide economiche e sociali affrontate dal piano per la ripresa e la resilienza, i Paesi Bassi si trovano di fronte a una serie di ulteriori sfide connesse alla segmentazione del mercato del lavoro, alle carenze di manodopera e di competenze, alla dipendenza dai combustibili fossili e ai depositi eccessivi di azoto.

    (32)La percentuale di posti di lavoro flessibili (sia lavoratori con contratti flessibili e a tempo determinato sia lavoratori autonomi senza dipendenti) nel mercato del lavoro rimane elevata nei Paesi Bassi, il che è indice di un rischio crescente di segmentazione del mercato del lavoro, con effetti particolarmente distorsivi ai margini dello stesso. Ciò può accentuare le disparità in termini di opportunità e ripercuotersi sulla produttività. Un certo grado di flessibilità nel mercato del lavoro può contribuire all'adattabilità dell'economia e rispondere meglio alle preferenze individuali. Tuttavia l'uso eccessivo di forme flessibili di occupazione può avere effetti negativi sui lavoratori e sull'economia in generale. Ad esempio la partecipazione alla formazione e all'apprendimento permanente rappresenta una sfida per le persone con contratti di lavoro flessibili, il che comporta a sua volta una riduzione degli investimenti nelle competenze. In collaborazione con le parti sociali, il governo dei Paesi Bassi intende affrontare le differenze tra le modalità di lavoro a tempo indeterminato e le modalità di lavoro flessibili. I piani prevedono l'abolizione dei contratti a zero ore e la sostituzione dei contratti "a chiamata" nella loro forma attuale con un nuovo tipo di contratto che garantisce ai lavoratori un reddito più sicuro, nonché il miglioramento della sicurezza del posto di lavoro dei lavoratori temporanei. La realizzazione di progressi rapidi nell'attuazione di tali piani sarà importante per garantire che la scelta di un determinato tipo di contratto di lavoro sia dettata da esigenze specifiche legate al posto di lavoro o dalle preferenze dei lavoratori, migliorando nel contempo la posizione sociale e occupazionale delle persone con un'occupazione flessibile e riducendo la segmentazione del mercato del lavoro. 

    (33)Carenze di manodopera e di competenze caratterizzavano il mercato del lavoro dei Paesi Bassi già prima della pandemia di COVID-19, ma da allora sono diventate più diffuse in tutti i settori. Settori quali le TIC, l'assistenza sanitaria, l'istruzione e i posti di lavoro tecnici devono far fronte a carenze strutturali che esistevano già prima della pandemia e che, secondo le previsioni, persisteranno anche in futuro, in parte a causa degli sviluppi demografici. Nonostante un elevato tasso di partecipazione complessiva, nei Paesi bassi esistono ancora ampi bacini inutilizzati e sottoutilizzati di potenziali lavoratori, come le persone provenienti da un contesto migratorio e quelle che lavorano a tempo parziale. Dopo aver intrapreso un'occupazione a tempo parziale, pochi dipendenti scelgono di aumentare le ore di lavoro. Ciò può essere in parte spiegato dalle elevate aliquote fiscali marginali, da obblighi (o dalla previsione di obblighi futuri) di assistenza informale ai figli o ad altri membri della famiglia e/o dalla qualità del lavoro e dall'equilibrio tra vita professionale e vita privata. Per ovviare alle carenze di manodopera e di competenze sarà necessario adottare un approccio globale, affrontando nel contempo le esigenze e gli ostacoli specifici dei settori interessati e promuovendo investimenti volti a migliorare la produttività. Per affrontare il problema della carenza di manodopera e di competenze si potrebbe prendere in considerazione una combinazione di politiche volte, tra l'altro, a: i) ridurre ulteriormente l'aliquota fiscale marginale e/o migliorare la trasparenza dell'aliquota fiscale marginale cui sono assoggettate le persone fisiche; ii) aumentare le retribuzioni nei settori affetti da carenze strutturali, in particolare quelli connotati da una concentrazione di datori di lavoro pubblici e semipubblici; iii) promuovere la qualità del lavoro e l'equilibrio tra vita professionale e vita privata; iv) migliorare l'orientamento professionale; e v) migliorare l'accesso a servizi di assistenza all'infanzia di alta qualità e a prezzi accessibili. Inoltre il rafforzamento delle opportunità di miglioramento delle competenze o di riqualificazione attraverso misure mirate e personalizzate, in particolare per le persone ai margini del mercato del lavoro e gli inattivi, potrebbe contribuire a ridurre le carenze di manodopera e di competenze e migliorare i risultati sul piano sociale.

    (34)Sebbene i Paesi Bassi abbiano introdotto misure volte a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi, il petrolio e il gas naturale costituivano rispettivamente il 38 % e il 41 % del mix energetico del paese, rendendo l'economia vulnerabile all'andamento mondiale dei prezzi. Sono necessari ulteriori sforzi affinché i Paesi Bassi raggiungano gli obiettivi dell'UE per il 2030 in materia di energie rinnovabili. Nonostante l'aumento delle ambizioni per quanto riguarda l'installazione di ulteriori capacità di produzione di energia rinnovabile, solo il 13,0 % dell'energia finale consumata nel 2021 proveniva da fonti rinnovabili; si tratta di una quota inferiore all'obiettivo politicamente concordato a livello dell'Unione e alla media dell'UE del 21,8 %. Di conseguenza i Paesi Bassi continuano a essere tra gli Stati membri che ottengono i risultati peggiori in termini di quota di energie rinnovabili nel consumo finale lordo di energia, registrando uno dei divari maggiori tra la quota del 2021 e gli obiettivi per il 2030. L'ampliamento della rete elettrica, sia per la trasmissione che per la distribuzione, è essenziale per accelerare la realizzazione di infrastrutture per le energie rinnovabili onshore e offshore. A causa del progressivo aumento della congestione della rete elettrica, i gestori della rete sono spesso costretti a rifiutare le richieste di accesso alla rete da parte di nuovi produttori e consumatori di energia elettrica. Poiché il consumo di gas nelle abitazioni rappresenta circa il 25 % del consumo totale di gas naturale nei Paesi Bassi, il miglioramento dell'efficienza energetica del parco immobiliare (ad esempio attraverso l'introduzione di norme minime di prestazione energetica in grado di stimolare le ristrutturazioni e un'applicazione più rigorosa delle prescrizioni in materia di audit energetico per l'industria) può fornire un contribuito significativo all'ulteriore riduzione delle emissioni di carbonio e della dipendenza dai combustibili fossili. Nel periodo compreso tra agosto 2022 e marzo 2023 il consumo di gas naturale dei Paesi Bassi è diminuito del 29 % rispetto al consumo medio di gas registrato nello stesso periodo nei cinque anni precedenti, superando l'obiettivo di riduzione del 15 %. I Paesi Bassi sono incoraggiati a proseguire gli sforzi per ridurre temporaneamente la domanda di gas fino al 31 marzo 2024 24 .

    (35)A causa degli effetti negativi dei depositi eccessivi di azoto nelle aree naturali, derivanti principalmente dall'agricoltura intensiva, nei Paesi Bassi il rilascio di autorizzazioni per alcuni progetti che comportano emissioni di azoto, in particolare progetti edilizi, è attualmente bloccato. Il governo dei Paesi Bassi sta adottando misure per ridurre i depositi di azoto, in particolare attraverso programmi territoriali integrati a livello provinciale. È necessario un ulteriore sostegno per rendere l'agricoltura più sostenibile e garantire nel contempo la competitività, ad esempio tramite il sostegno alla riduzione del bestiame, l'accelerazione della transizione a un'agricoltura circolare e/o biologica e l'aumento della digitalizzazione e dell'innovazione.

    (36)La carenza di manodopera e di competenze nei settori e nelle professioni fondamentali per la transizione verde - compresi la produzione, l'installazione e il mantenimento di tecnologie a zero emissioni nette - sta creando strozzature nella transizione a un'economia a zero emissioni nette. Sistemi di istruzione e formazione di qualità elevata che rispondano alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro e misure mirate per la riqualificazione e il miglioramento delle competenze sono cruciali per ridurre le carenze di competenze e promuovere l'inclusione lavorativa e la riallocazione della forza lavoro. Per sbloccare il potenziale inutilizzato dell'offerta di lavoro, tali misure devono essere accessibili, in particolare per le persone e nei settori e nelle regioni maggiormente interessati dalla transizione verde. Nel 2022 sono state riferite carenze di manodopera nei Paesi Bassi per quanto riguarda 108 professioni che richiedono competenze o conoscenze specifiche per la transizione verde, compresi specialisti in protezione ambientale, installatori di impianti di isolamento e tecnici delle costruzioni civili.

    (37)Alla luce della valutazione della Commissione, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità 2023 e il suo parere 25 trova riscontro nella raccomandazione di cui al punto 1.

    (38)Date le strette correlazioni tra le economie degli Stati membri della zona euro e il loro contributo collettivo al funzionamento dell'Unione economica e monetaria, il Consiglio ha raccomandato a tali Stati membri di prendere provvedimenti, anche tramite i piani per la ripresa e la resilienza, al fine di i) preservare la sostenibilità del debito e astenersi da un sostegno generalizzato alla domanda aggregata nel 2023, orientare in modo più mirato le misure di bilancio adottate per attenuare l'impatto degli elevati prezzi dell'energia e riflettere su modalità adeguate per eliminare gradualmente il sostegno con il diminuire delle pressioni causate dai prezzi dell'energia; ii) mantenere ingenti investimenti pubblici e promuovere investimenti privati a sostegno della transizione verde e digitale; iii) sostenere dinamiche salariali che attenuino la perdita di potere d'acquisto limitando nel contempo gli effetti di secondo impatto sull'inflazione, migliorare ulteriormente le politiche attive del mercato del lavoro e colmare le carenze di competenze; iv) migliorare il contesto imprenditoriale e garantire che il sostegno per l'energia destinato alle imprese sia efficace sotto il profilo dei costi, temporaneo, mirato alle imprese economicamente sostenibili e che siano mantenuti incentivi per la transizione verde; e v) preservare la stabilitàmacrofinanziaria e monitorare i rischi, continuando nel contempo a lavorare al completamento dell'Unione bancaria. Per i Paesi Bassi le raccomandazioni di cui ai punti 1, 2, 3 e 4 contribuiscono all'attuazione della prima, della seconda, della terza, della quarta e della quinta raccomandazione per la zona euro. 

    (39)Alla luce dell'esame approfondito della Commissione e della valutazione ivi contenuta, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma 2023 e il programma di stabilità 2023. Le sue raccomandazioni a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 trovano riscontro nella raccomandazione di cui al punto 1. Le politiche menzionate nella raccomandazione di cui al punto 1 contribuiscono ad affrontare le vulnerabilità connesse all'elevato debito privato e all'elevato avanzo delle partite correnti. Le raccomandazioni di cui ai punti 2 e 4 contribuiscono a dare seguito alla raccomandazione di cui al punto 1 per quanto concerne l'aumento degli investimenti. La raccomandazione di cui al punto 1 contribuisce tanto a correggere gli squilibri quanto ad attuare la raccomandazione per la zona euro, in linea con il considerando 38,

    RACCOMANDA ai Paesi Bassi di prendere provvedimenti nel 2023 e nel 2024 al fine di:

    1.eliminare gradualmente entro la fine del 2023 le vigenti misure di sostegno connesse all'energia, usando i relativi risparmi per ridurre il disavanzo pubblico; qualora nuovi aumenti dei prezzi dell'energia dovessero richiedere misure di sostegno, provvedere a che tali misure mirino a tutelare le famiglie e le imprese vulnerabili, siano sostenibili in termini di bilancio e preservino gli incentivi al risparmio energetico;

    assicurare una politica di bilancio prudente, in particolare limitando a non più del 3,5 % l'aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024;

    preservare gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e provvedere all'assorbimento efficace delle sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di altri fondi dell'UE, in particolare per promuovere la transizione verde e digitale;

    per il periodo successivo al 2024, continuare a perseguire una strategia di bilancio a medio termine di risanamento graduale e sostenibile, combinata con investimenti e riforme atti ad aumentare la crescita sostenibile, al fine di conseguire una posizione di bilancio prudente a medio termine;

    ridurre la distorsione a favore del debito delle famiglie e le distorsioni nel mercato degli alloggi; promuovere la disponibilità e l'accessibilità economica degli alloggi sul mercato delle locazioni private; eliminare gli ostacoli che frenano gli investimenti, anche nel settore dell'edilizia residenziale;

    2.procedere con l'attuazione costante del piano per la ripresa e la resilienza e perfezionare rapidamente il capitolo dedicato a REPowerEU al fine di avviarne celermente l'attuazione; procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione in stretta complementarità e sinergia con il piano per la ripresa e la resilienza;

    3.ridurre gli incentivi all'uso di contratti flessibili o a tempo determinato; tenendo conto delle esigenze specifiche dei settori interessati, affrontare le carenze strutturali di manodopera e di competenze, anche sfruttando il potenziale di lavoratori sottoutilizzato e rafforzando le opportunità di miglioramento delle competenze e di riqualificazione, in particolare per le persone ai margini del mercato del lavoro e gli inattivi;

    4.ridurre la dipendenza dai combustibili fossili accelerando la diffusione delle energie rinnovabili, migliorando le condizioni quadro per stimolare gli investimenti nell'ampliamento delle reti di trasmissione e distribuzione dell'energia elettrica e ampliando e accelerando le misure di efficienza energetica volte a ridurre il consumo di energia, in particolare nell'edilizia; sostenere la transizione a un'agricoltura sostenibile. intensificare le iniziative a livello politico volte all'offerta e all'acquisizione delle competenze necessarie per la transizione verde.

    Fatto a Bruxelles, il

       Per il Consiglio

       Il presidente

    (1)    GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.
    (2)    GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25.
    (3)    Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17).
    (4)    COM(2022) 780 final.
    (5)    COM(2023) 62 final.
    (6)    COM(2023) 168 final.
    (7)    Regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 febbraio 2023, che modifica il regolamento (UE) 2021/241 per quanto riguarda l'inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza e che modifica i regolamenti (UE) n. 1303/2013, (UE) 2021/1060 e (UE) 2021/1755, e la direttiva 2003/87/CE (GU L 63 del 28.2.2023, pag. 1).
    (8)    COM(2023) 141 final.
    (9)    COM(2022) 583 final.
    (10)    Decisione di esecuzione del Consiglio, del 4 ottobre 2022, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dei Paesi Bassi (ST 12275/22; ST 12275/22 ADD 1).
    (11)    SWD(2023) 619 final.
    (12)    SWD(2023) 640 final.
    (13)    Eurostat, Euroindicatori, 47/2023 del 21.4.2023.
    (14)    Raccomandazione del Consiglio, del 18 giugno 2021, che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2021 dei Paesi Bassi (GU C 304 del 29.7.2021, pag. 88).
    (15)    L'orientamento della politica di bilancio è misurato come la variazione, rispetto alla crescita potenziale a medio termine, della spesa primaria (al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate), escluse le misure temporanee di emergenza connesse alla crisi della COVID-19, ma compresa la spesa finanziata dal sostegno non rimborsabile (sovvenzioni) del dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi dell'UE. Per maggiori dettagli cfr. il riquadro 1 nelle tabelle statistiche di bilancio.
    (16)    L'altra spesa in conto capitale finanziata a livello nazionale ha fornito un contributo espansivo di 0,2 punti percentuali di PIL.
    (17)    La cifra rappresenta il livello del costo annuale di bilancio delle misure, comprese le entrate e le spese correnti e, se del caso, le misure di spesa in conto capitale.
    (18)    Raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 2022, sulle politiche economiche dei Paesi Bassi e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2022 dei Paesi Bassi (GU C 334 dell'1.9.2022, pag. 154). 
    (19)    Stando alle previsioni di primavera 2023 della Commissione, la crescita del prodotto potenziale a medio termine (media su 10 anni) dei Paesi Bassi, utilizzata per misurare l'orientamento della politica di bilancio, è stimata al 7,9 % in termini nominali.
    (20)    Secondo le proiezioni l'altra spesa in conto capitale finanziata a livello nazionale darà un contributo espansivo di -0,2 punti percentuali di PIL.
    (21)    Cfr. l'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, che impone anche un aggiustamento superiore allo 0,5 % del PIL per gli Stati membri con un debito pubblico superiore al 60 % del PIL o che presentano rischi più considerevoli in termini di sostenibilità del debito.
    (22)    Secondo le stime della Commissione, per conseguire una riduzione plausibile del debito o per mantenere il debito pubblico a livelli prudenti a medio termine i Paesi Bassi avranno bisogno di un aumento medio annuo del saldo primario strutturale in percentuale del PIL di 0,35 punti percentuali. Tale stima si basava sulle previsioni d'autunno 2022 della Commissione. Il punto di partenza era la previsione del disavanzo e del debito pubblico per il 2024, che ipotizzava nello stesso anno la revoca delle misure di sostegno connesse all'energia.
    (23)    Si definisce spesa primaria netta la spesa finanziata a livello nazionale al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate, ad esclusione della spesa per interessi e della spesa ciclica per la disoccupazione.
    (24)     Regolamento (UE) 2022/1369 del Consiglio .
    (25)    A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, e dell'articolo 9, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio.
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