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Document 52023BP1893

Risoluzione (UE) 2023/1893 del Parlamento europeo del 10 maggio 2023 recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea del lavoro (ELA) per l’esercizio 2021

GU L 242 del 29.9.2023, p. 327–332 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2023/1893/oj

29.9.2023   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 242/327


RISOLUZIONE (UE) 2023/1893 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 10 maggio 2023

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea del lavoro (ELA) per l’esercizio 2021

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la sua decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea del lavoro per l’esercizio 2021,

visti l’articolo 100 e l’allegato V del suo regolamento,

visto il parere della commissione per l’occupazione e gli affari sociali,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0117/2023),

A.

Considerando che, stando allo stato delle entrate e delle spese (1) dell’Autorità europea del lavoro («Autorità»), il bilancio definitivo di quest’ultima per l’esercizio 2021 ammontava a 24 219 500 EUR; che il bilancio dell’Autorità deriva dal bilancio dell’Unione; che l’esecuzione di 1 838 391 EUR è avvenuta sotto la supervisione della direzione generale per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione della Commissione e che 22 381 110 EUR sono stati gestiti direttamente dall’Autorità dopo la sua autonomia finanziaria;

B.

Considerando che la Corte dei conti («Corte»), nella sua relazione sui conti annuali dell’Autorità relativi all’esercizio 2021 («relazione della Corte»), afferma di aver ottenuto garanzie ragionevoli in merito all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e alla regolarità delle relative operazioni;

Gestione finanziaria e di bilancio

1.

Osserva che l’Autorità è diventata operativa il 17 ottobre 2019 e ha raggiunto l’autonomia finanziaria il 26 maggio 2021 e che, a seguito della conclusione dell’accordo sulla sede con la Repubblica slovacca, ha iniziato le sue attività nei locali di Bratislava nel settembre 2021; accoglie con favore l’avvio delle attività e sottolinea che si tratta della prima procedura di discarico;

2.

Osserva che gli sforzi in materia di controllo di bilancio compiuti durante l’esercizio 2021 hanno avuto come risultato un tasso di esecuzione degli stanziamenti d’impegno per l’esercizio in corso del 95,80 % e che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento per l’esercizio in corso è stato del 30,38 %;

3.

Sottolinea che il lavoro dell’Autorità è in una fase iniziale di configurazione; è consapevole della necessità di sviluppare e integrare ulteriormente i processi interni nel prossimo periodo fino al raggiungimento della piena operatività nel 2024;

4.

Ricorda l’importanza di rafforzare i sistemi di gestione e di controllo per garantire il corretto funzionamento dell’Autorità; insiste fermamente sull’obbligo di sistemi efficaci di gestione e controllo per evitare potenziali casi di conflitti di interesse, l’assenza di controlli ex ante o ex post, una gestione inadeguata degli impegni di bilancio e degli impegni giuridici e la mancata segnalazione dei problemi nel registro delle eccezioni;

Performance

5.

Osserva che il progetto dedicato allo sviluppo di un sistema strutturato di gestione della performance che sosterrà lo sviluppo di indicatori chiave di performance coerenti, inizialmente previsto per il 2021, ha subito un ritardo ed è attualmente in fase di attuazione; invita l’Autorità a riferire all’autorità di discarico sugli sviluppi a tale riguardo;

6.

Sottolinea i risultati conseguiti dall’Autorità per quanto riguarda la prima iniziativa settoriale incentrata sui diritti dei lavoratori mobili e dei loro datori di lavoro nel settore del lavoro stagionale, il suo piano d’azione e la relativa campagna, attuati in cooperazione con gli Stati membri, le parti sociali e altre parti interessate, e che riuniscono tutti i compiti operativi dell’Autorità;

7.

Osserva con soddisfazione che nel 2021 l’Autorità ha sostenuto le prime dieci ispezioni concertate e congiunte con la partecipazione di 11 Stati membri; osserva inoltre che la piattaforma europea volta a contrastare il lavoro non dichiarato è stata regolarmente integrata all’interno dell’Autorità nel 2021 e che, in linea con il regolamento (UE) 2019/1149 del Parlamento europeo e del Consiglio (2), l’Autorità è subentrata alla Commissione per alcune responsabilità specifiche della rete europea di servizi per l’impiego (EURES), in particolare la governance della rete EURES, le attività di formazione e comunicazione e la titolarità del portale EURES;

8.

Osserva con soddisfazione che l’Autorità ha messo a punto il quadro necessario per avviare il suo compito di mediazione all’inizio del 2022 e che nel dicembre 2021 il consiglio di amministrazione dell’Autorità ha adottato norme sulla procedura di mediazione e ha lanciato un invito per garantire le nomine per le varie funzioni di mediazione;

9.

Osserva con soddisfazione che l’Autorità ha approfondito la sua cooperazione con altri organi e organismi dell’Unione; accoglie con favore i primi accordi conclusi nel 2021 con la rete SOLVIT e la commissione amministrativa per il coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale; osserva inoltre che l’Autorità ha avviato i negoziati per altri accordi di cooperazione, tra cui con la Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (Eurofound) e l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (EU-OSHA); osserva inoltre che nel settembre 2021 l’Autorità e l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) hanno sostenuto gli sforzi degli Stati membri volti a combattere lo sfruttamento del lavoro nel lavoro stagionale; esorta l’Autorità a valutare ulteriormente le possibilità di estendere le sue modalità di lavoro e la condivisione delle risorse dei compiti sovrapposti con altri organismi dell’Unione;

10.

Osserva che tutte le attività previste nel programma di lavoro per il 2021 sono state attuate, ad eccezione degli scambi di personale e dei progetti di assistenza reciproca nell’ambito della piattaforma europea volta a contrastare il lavoro non dichiarato; riconosce che la mancanza di candidature per tali attività basate sulla domanda può essere attribuita alla pandemia di COVID-19; osserva che il consiglio di amministrazione ritiene che i risultati conseguiti dall’Autorità nel suo secondo anno di attività gettino le basi per la creazione di un’Autorità pienamente operativa e digitalizzata prima del 2024;

Politica del personale

11.

Esprime preoccupazione per il fatto che, al 31 dicembre 2021, la tabella dell’organico era attuata all’84,21 %, con la nomina di 32 agenti temporanei sui 38 agenti temporanei autorizzati a titolo del bilancio dell’Unione; constata inoltre che nel 2021 lavoravano per l’Autorità 11 agenti contrattuali e 41 esperti nazionali distaccati (tra cui 27 funzionari nazionali di collegamento); osserva che l’Autorità ha conseguito una crescita significativa della sua forza lavoro dopo gli intensi sforzi di assunzione nel 2021, in linea con una delle priorità fondamentali dell’Autorità;

12.

Richiama tuttavia l’attenzione sul fatto che l’Autorità ha la più alta percentuale di posti di esperti nazionali distaccati (60 su 144 membri del personale nella sua tabella dell’organico per il 2023) rispetto a tutte le agenzie decentrate dell’Unione; chiede la conversione di 15 posti di esperti nazionali distaccati in posti di agenti temporanei che consentiranno all’Autorità di avvalersi di un organico adeguato per l’ulteriore attuazione della sua missione;

13.

Prende atto della mancanza di equilibrio di genere a livello dell’alta dirigenza dell’Autorità, dove gli uomini ricoprono 4 posti su 6 (67 %); prende atto della mancanza di equilibrio di genere all’interno del consiglio di amministrazione dell’Autorità, dove gli uomini ricoprono 20 posti su 33 (61 %); prende inoltre atto della mancanza di equilibrio di genere a livello dell’organico complessivo dell’Autorità, dove le donne ricoprono 23 posti su 43 (53 %); prende atto della rappresentanza di genere tra gli esperti nazionali distaccati (compresi i funzionari nazionali di collegamento) dove le donne sono il 49 % e gli uomini il 51 %; osserva inoltre che 14 nazionalità erano rappresentate in seno all’Autorità alla fine del 2021, secondo i posti della tabella dell’organico (personale statutario), e che l’Autorità prevedeva di aumentare ulteriormente le nazionalità rappresentate fino a 18 nel 2022; esorta l’Autorità ad attribuire la massima priorità all’equilibrio geografico nelle sue procedure di assunzione e a riferire gli eventuali sviluppi al riguardo all’autorità di discarico; ricorda l’importanza di garantire l’equilibrio di genere del personale e invita l’Autorità a tenere conto di tale aspetto nelle future nomine dei suoi alti dirigenti; invita inoltre gli Stati membri a tenerne conto in sede di nomina dei membri del consiglio di amministrazione o degli esperti nazionali distaccati;

14.

Osserva che l’Autorità ha adottato la sua prima struttura organizzativa nel 2021, ha concepito l’organizzazione e ha continuato ad adottare e sviluppare norme e procedure interne e ha creato, insieme a tutto il suo personale, una dichiarazione della sua missione e dei suoi valori che rappresenta la diversità e la cultura di tutti i dipendenti; osserva inoltre che l’Autorità si sta adoperando per diventare pienamente operativa nel 2024;

15.

Osserva che l’Autorità ha adottato una politica di protezione della dignità della persona e di prevenzione delle molestie psicologiche e sessuali nel marzo 2022 e, successivamente, ha iniziato a organizzare seminari obbligatori sulla prevenzione e il contrasto delle molestie per tutto il personale, compresi i contraenti esterni, e sessioni dedicate per i dirigenti; osserva inoltre che nel giugno 2022 l’Autorità ha pubblicato un invito a manifestare interesse per consulenti di fiducia; invita l’Autorità a riferire all’autorità di discarico sugli sviluppi a tale riguardo;

16.

Ricorda l’importanza di elaborare una politica di lungo termine in materia di risorse umane che verta sull’equilibrio tra vita professionale e vita privata, sull’orientamento permanente e sull’offerta di possibilità di formazione specifiche per lo sviluppo della carriera, sull’equilibrio di genere a tutti i livelli del personale, sul telelavoro, sul diritto alla disconnessione, sul miglioramento dell’equilibrio geografico ai fini di un’idonea rappresentanza di tutti gli Stati membri e sull’assunzione e l’integrazione delle persone con disabilità, garantendo loro parità di trattamento e un’ampia promozione delle loro opportunità;

Appalti

17.

Osserva che nel 2021 l’Autorità ha fatto il miglior uso possibile dei contratti quadro interistituzionali esistenti per le sue attività amministrative e operative, pubblicando nel contempo bandi di gara (negoziati, aperti) ove necessario; osserva inoltre che l’Autorità ha concluso un totale di 106 procedure di appalto e ha firmato sei accordi sul livello dei servizi;

18.

Osserva che nel 2021 l’Autorità ha integrato i moduli per gli appalti elettronici ABAC Assets, i bandi di gara elettronici, la presentazione elettronica delle offerte e lo strumento di gestione degli appalti pubblici (PPMT); osserva che nel 2022 l’Autorità ha iniziato a utilizzare il PPMT;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interessi e trasparenza

19.

Osserva che l’Autorità sta elaborando una politica globale in materia di conflitti di interessi e che il regolamento interno degli organi dell’Autorità (consiglio di amministrazione, gruppo di portatori di interessi, gruppi di lavoro dell’Autorità) contiene disposizioni relative ai conflitti di interessi; osserva inoltre che i membri del consiglio di amministrazione compilano già dichiarazioni sui conflitti di interessi e che tali dichiarazioni sono pubbliche;

20.

Osserva che l’Autorità pubblica il CV del suo direttore esecutivo e sta lavorando alla pubblicazione di altri CV pertinenti nel 2023; invita l’Autorità a riferire all’autorità di discarico sugli sviluppi a tale riguardo;

21.

Osserva che nel 2021 l’Autorità ha tenuto riunioni con portatori di interessi esterni quali rappresentanti dei sindacati, organizzazioni dei datori di lavoro e rappresentanti delle imprese, autorità nazionali e istituzioni nazionali; osserva con preoccupazione che l’Autorità non dispone di un registro centralizzato delle riunioni pertinenti con i portatori di interessi esterni e non prevede di istituire tale registro prima del 2023; invita l’Autorità a istituire tale registro il prima possibile e a comunicare all’autorità di discarico gli eventuali sviluppi al riguardo;

22.

Prende atto con soddisfazione che il 25 maggio 2021 l’Autorità ha adottato per analogia gli orientamenti della Commissione in materia di denunce di irregolarità;

23.

Insiste sulla necessità di introdurre norme sistematiche in materia di trasparenza, incompatibilità, conflitti di interessi, attività illegali di lobbying e «porte girevoli»; invita l’Autorità a rafforzare i suoi meccanismi di controllo interno, anche ponendo in essere un meccanismo anticorruzione interno;

Controllo interno

24.

Rileva con preoccupazione che sebbene, stando alla relazione della Corte, il consiglio di amministrazione dell’Autorità abbia approvato il quadro di controllo interno di quest’ultima (2020) e la carta delle funzioni del servizio di audit interno della Commissione (2021), l’Autorità non aveva ancora adottato un’adeguata strategia di gestione e controllo dei rischi, né aveva adottato la carta dell’ordinatore o la carta degli ordinatori sottodelegati, né quella del contabile, e che tali lacune ostacolano l’attuazione del quadro di controllo interno dell’Autorità; prende atto della risposta dell’Autorità secondo cui essa ha completato il processo di valutazione dei rischi, ha predisposto diverse politiche e procedure per attuare il quadro di controllo interno, lavora costantemente per rafforzare ulteriormente il suo quadro di controllo interno e prevede l’adozione delle pertinenti carte; invita l’Autorità a riferire all’autorità di discarico in merito allo sviluppo del suo sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;

25.

Osserva che, secondo la relazione della Corte, l’Autorità ha registrato immobilizzazioni per un valore totale di 73 118 EUR in ABAC Assets e nell’elenco di inventario, che tali immobilizzazioni consistevano principalmente di mobili da ufficio e che l’Autorità ha assegnato a ciascun articolo un numero di identificazione nell’inventario e una destinazione futura; osserva tuttavia che, a causa della pandemia di COVID-19, tali immobilizzazioni non erano etichettate al momento dell’audit e non erano ancora state collocate nell’ubicazione loro assegnata; osserva inoltre che l’assenza di inventari completi e aggiornati in cui sia specificata l’ubicazione delle immobilizzazioni materiali dell’Autorità contravviene all’articolo 87 del regolamento finanziario, ed incide negativamente sulla capacità dell’Autorità di assicurare la conservazione dei propri beni; prende atto della risposta dell’Autorità secondo cui, a causa delle misure restrittive della pandemia di COVID-19, a seguito della consegna, i beni materiali sono stati recentemente collocati nelle aree designate in base al piano di ubicazione e al numero di membri del personale e che il processo di etichettatura e il completamento fisico degli inventari sono stati ultimati;

26.

Apprende dalla relazione della Corte che l’11 dicembre 2020 l’Autorità ha firmato, per le attività di formazione di EURES, un contratto specifico per il primo trimestre del 2021 per un importo di 299 437 EUR, che un nuovo contratto quadro per la realizzazione di attività di formazione di EURES, del valore di 12 milioni di EUR e della durata massima di 48 mesi, è stato firmato il 9 novembre 2021 e che nel 2021 non sono stati effettuati pagamenti connessi a detto contratto quadro; osserva inoltre che, stando alla relazione della Corte, l’Autorità non ha predisposto controlli ex ante o ex post relativi agli aspetti operativi e finanziari delle attività di formazione fondati su elementi probatori diretti relativi alle attività di formazione realizzate e ha piuttosto fatto affidamento sulle relazioni dei formatori, e che l’assenza di procedure formali basate su elementi probatori diretti può porre rischi per l’attuazione delle direttive della dirigenza nonché per il conseguimento degli obiettivi dell’Autorità;

27.

Osserva che l’Autorità ha riconosciuto la necessità di istituire internamente una struttura adeguata per introdurre procedure formalizzate fondate su elementi probatori diretti in risposta all’osservazione della Corte; osserva che l’Autorità sta utilizzando controlli diretti per le attività di formazione e che, a partire dal 2023, istituirà un meccanismo di controlli diretti che prevede la partecipazione del personale dell’Autorità al 10 % delle formazioni offerte da EURES, inclusi esempi di tutti i tipi e formati di formazione, e monitorerà l’attuazione delle formazioni e che la formazione valutata sarà seguita da un sondaggio di soddisfazione tra i partecipanti;

28.

Osserva che l’Autorità ha adottato e attuato la sua strategia antifrode 2021-2023 e che l’attuazione della strategia è monitorata attraverso un piano d’azione specifico;

Digitalizzazione e transizione verde

29.

Osserva che l’Autorità ha creato soluzioni TIC basandosi su un pacchetto Microsoft 365 e su sistemi della Commissione che sono condivisi tra diverse istituzioni e accessibili attraverso una soluzione VPN sicura, che sono state riesaminate da consulenti indipendenti e dal CERT-UE; osserva inoltre che l’Autorità ha configurato una soluzione di monitoraggio della sicurezza delle TIC che consente il monitoraggio da parte del CERT-UE sulla base di un accordo sul livello dei servizi;

30.

Osserva che la politica di sicurezza informatica dell’Autorità sarà sviluppata nel 2023 con il contributo della strategia per le TIC e dell’approccio delle agenzie al nuovo regolamento sulla cibersicurezza; invita l’Autorità a riferire all’autorità di discarico sugli sviluppi a tale riguardo;

31.

Sottolinea l’importanza di aumentare la digitalizzazione dell’Autorità in termini di funzionamento e gestione interni, ma anche al fine di velocizzare la digitalizzazione delle procedure; evidenzia la necessità che l’Autorità continui a essere proattiva a tale riguardo, onde evitare un divario digitale tra le agenzie; richiama tuttavia l’attenzione sulla necessità di adottare tutte le misure di sicurezza necessarie per evitare qualsiasi rischio relativo alla sicurezza online delle informazioni trattate;

32.

Incoraggia l’Autorità a lavorare in stretta collaborazione con l’ENISA (l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza); suggerisce che a tutto il personale dell’Autorità siano offerti programmi di formazione in materia di cibersicurezza aggiornati regolarmente; invita l’Autorità a sviluppare con maggiore rapidità la sua politica di sicurezza informatica, a presentarla prima del 31 dicembre 2023 e a riferire all’autorità di discarico;

33.

Osserva con soddisfazione che la sede centrale dell’Autorità in Slovacchia (l’edificio Landererova 12 o L12) ha ricevuto certificazione «oro» di Leadership in Energy and Environmental Design;

Continuità operativa durante la crisi COVID-19

34.

Prende atto con preoccupazione dalla relazione della Corte che l’Autorità non ha ancora adottato né stabilito un piano di continuità operativa completo, il che costituisce una grave debolezza interna; apprende dalla risposta dell’Autorità che, a causa della pandemia di COVID-19, una soluzione di continuità operativa basata sul telelavoro è stata predisposta su base giornaliera e che l’Autorità riconosce l’importanza di un documento completo che descriva il piano di continuità operativa, il cui completamento è previsto per il 2023; invita l’Autorità a riferire all’autorità di discarico sugli sviluppi a tale riguardo;

35.

prende atto con soddisfazione della relazione «Impatto del telelavoro durante la pandemia di COVID-19 sulla sicurezza sociale applicabile» e della valutazione interna «Impatto della pandemia di COVID-19 sui settori di attività dell’Autorità»;

Altre osservazioni

36.

Osserva che nel corso del 2021 l’Autorità ha ulteriormente sviluppato le sue attività di comunicazione, con un numero crescente di follower sui social media, la creazione di nuovi siti in altre piattaforme di social media e un aumento dei contenuti interattivi e più coinvolgenti, come i video, e ha continuato a sviluppare il proprio sito web, l’identità visiva, il logo e altri elementi che aumenteranno la visibilità e il riconoscimento dell’Autorità; invita l’Autorità ad intensificare i suoi sforzi e a comunicare ai cittadini dell’Unione e al pubblico in generale le pertinenti informazioni sulle sue prestazioni in un linguaggio chiaro e accessibile; esorta l’Autorità a garantire una trasparenza e una responsabilità pubblica maggiori attraverso un migliore utilizzo dei media e dei canali dei social media;

37.

Accoglie con favore l’impegno a livello di governance assunto dall’Autorità con Eurofound, l’EU-OSHA e l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE) e lo scambio dei progetti di programmi di lavoro con Eurofound, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) e l’EIGE al fine di garantire sinergie nei rispettivi programmi di lavoro;

38.

Rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del 10 maggio 2023 sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie. (3)

(1)   GU C 114 del 31.3.2021, pag. 232.

(2)  Regolamento (UE) 2019/1149 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che istituisce l’Autorità europea del lavoro, che modifica i regolamenti (CE) n. 883/2004, (UE) n. 492/2011, e (UE) 2016/589 e che abroga la decisione (UE) 2016/344 (GU L 186 dell'11.7.2019, pag. 21).

(3)  Testi approvati, P9_TA(2023)0190.


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