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Document 52021XR2507

Risoluzione del Comitato europeo delle regioni sulle proposte in vista del programma di lavoro della Commissione europea per il 2022

COR 2021/02507

GU C 440 del 29.10.2021, p. 1–5 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

29.10.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 440/1


Risoluzione del Comitato europeo delle regioni sulle proposte in vista del programma di lavoro della Commissione europea per il 2022

(2021/C 440/01)

IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI,

visti:

il protocollo di cooperazione con la Commissione europea del febbraio 2012,

la sua risoluzione Le priorità del Comitato europeo delle regioni per il periodo 2020-2025 (1),

i contributi dei parlamenti regionali con poteri legislativi ricevuti nel quadro dell'accordo di cooperazione CdR-CALRE,

Ripresa e coesione

1.

dato che l'attuazione di Next Generation EU costituirà una priorità fondamentale del programma di lavoro della Commissione europea per il 2022, invita la Commissione a garantire il coinvolgimento degli enti locali e regionali nell'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR), essendo questo un elemento fondamentale per conseguire gli obiettivi del dispositivo per la ripresa e la resilienza, garantire un migliore coordinamento con i programmi della politica di coesione e le strategie di specializzazione intelligente messe a punto dalle regioni, ed evitare il rischio di bassi tassi di assorbimento. Sottolinea inoltre la necessità di coinvolgere gli enti locali e regionali nei processi del semestre europeo, dal momento che la maggior parte delle raccomandazioni specifiche per paese ha una dimensione locale e regionale;

2.

ribadisce l'invito alla Commissione a integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile in un semestre europeo riformato, ad effettuarne una mappatura nei PNRR e, su tale base, a inserirli nel prossimo ciclo, che inizia con l'analisi annuale della crescita sostenibile. Il CdR auspica inoltre che venga istituita una piattaforma multilaterale dell'UE sugli OSS al fine di fornire sostegno e consulenza alla Commissione riguardo all'attuazione di tali obiettivi secondo il calendario previsto;

3.

invita la Commissione europea a presentare una proposta volta a prorogare fino alla fine del 2022 le attuali misure eccezionali di flessibilità nell'ambito dell'Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus Plus, come la possibilità di un tasso di cofinanziamento UE del 100 %, e a prendere in considerazione un aumento temporaneo della soglia de minimis per gli aiuti di Stato al fine di continuare a promuovere investimenti sostenibili per lo stesso periodo;

4.

esorta la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie al fine di garantire la piena attuazione della tabella di marcia giuridicamente vincolante per introdurre nuove risorse proprie nel corso dell'attuale QFP, anche presentando tempestive proposte legislative;

5.

invita la Commissione a tenere conto della realtà e delle esigenze degli enti locali e regionali, come pure dell'impatto della pandemia di COVID-19 sui livelli di debito e di disavanzo, nel rilancio della revisione del quadro europeo di governance economica, in particolare per quanto riguarda gli investimenti pubblici a tutti i livelli di governo;

6.

chiede alla Commissione europea che, in sede di revisione della strategia dell'UE per le regioni ultraperiferiche, e alla luce delle gravi conseguenze che la pandemia di COVID-19 ha avuto su dette regioni, collochi lo sviluppo sostenibile e la creazione di posti di lavoro al centro di tale strategia, impegnandosi a partecipare alla sua elaborazione e attuazione, in linea con le proprie precedenti raccomandazioni;

7.

invita la Commissione a integrare in tutte le sue politiche considerazioni di ordine demografico e a prevedere strumenti finanziari che consentano lo sviluppo di azioni e misure volte ad affrontare le sfide demografiche nelle regioni in cui le conseguenze del cambiamento demografico hanno un impatto particolare.

Ambiente e sostenibilità

8.

accoglie con favore la proposta della Commissione di lanciare, congiuntamente con il CdR, un monitoraggio dell'inquinamento zero e, successivamente, un quadro di valutazione delle prestazioni ecologiche delle regioni dell'UE nell'ambito del suo piano d'azione «Verso l'inquinamento zero»; propone di lavorare insieme per monitorare i progressi e l'impatto di tutte le politiche del Green Deal, compresa l'attuazione dell'azione per il clima e della ripresa verde a livello regionale; chiede di partecipare all'organizzazione dell'Anno europeo delle città più verdi, se confermato per il 2022, ed esorta a tenere conto delle specificità delle zone rurali, specie quelle maggiormente interessate dallo spopolamento, ai fini dell'applicazione delle politiche del Green Deal;

9.

invita la Commissione a integrare nel Green Deal europeo una legge sugli oceani quale strategia globale con obiettivi misurabili e scadenze precise volta a proteggere l'ambiente marino, ridurre l'inquinamento e invertire la perdita di biodiversità, tutelando e promuovendo nel contempo le attività di pesca su piccola scala;

10.

suggerisce alla Commissione di introdurre il concetto di coesione ambientale e climatica come dimensione complementare al concetto di coesione economica, sociale, territoriale e digitale, poiché si tratta di un elemento essenziale non solo per la ripresa in Europa e nel mondo, ma anche per lo sviluppo sostenibile, l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, gli OSS e l'obiettivo della neutralità in termini di emissioni di carbonio;

11.

si unisce all'invito rivolto dal Parlamento europeo alla Commissione affinché presenti una legge giuridicamente vincolante sulla biodiversità entro la fine del 2022. Tale iniziativa dovrebbe essere accompagnata da un meccanismo di monitoraggio, corredato di indicatori, che preveda un coinvolgimento formale degli enti locali e regionali;

12.

invita la Commissione a rivedere il regolamento sulla governance dell'Unione dell'energia al fine di renderlo idoneo all'attuazione del Green Deal, rafforzando l'integrazione dei contributi subnazionali nei piani nazionali e allineando i piani nazionali per l'energia e il clima (PNEC) con i piani nazionali per l'attuazione dell'agenda 2030 delle Nazioni Unite e con il quadro degli OSS; propone un quadro per l'azione degli enti subnazionali di cui si tenga formalmente conto nell'ambito dell'UNFCCC e della conseguente governance climatica dell'UE;

13.

si attende che la Commissione inizi a integrare la dimensione di genere nei suoi processi politici: nel Green Deal, nei PNRR e negli accordi di partenariato nel quadro dei Fondi strutturali e di investimento europei, in particolare presentando, in linea con l'articolo 16, lettera f) dell'accordo interistituzionale ed entro il 1o gennaio 2023, una metodologia per la valutazione dell'impatto di genere dei programmi dell'UE;

14.

invita la Commissione ad avviare un dialogo strutturato con gli enti locali e regionali sull'elaborazione e l'attuazione del pacchetto «Pronti per il 55 %»;

15.

sostiene gli obiettivi proposti dalla strategia «Dal produttore al consumatore», che devono ancora essere recepiti nella legislazione della politica agricola comune. Invita inoltre la Commissione a proporre sistemi di etichettatura nutrizionale equa, nonché etichette relative all'origine e ai metodi di produzione dei prodotti di origine animale;

16.

invita la Commissione europea a garantire che l'agenda rurale europea sia attuata in tutte le politiche e si prefigga obiettivi politici ambiziosi e concreti per rafforzare le dinamiche innovative dei territori rurali, per organizzare una cooperazione interterritoriale intelligente e per stimolare l'azione dei cittadini nelle strategie di sviluppo locale.

Transizione digitale e industria

17.

invita la Commissione a integrare la coesione digitale come dimensione complementare al concetto di coesione economica, sociale e territoriale, evitando in tal modo che venga a crearsi un «duplice divario digitale», causato dalla mancanza di infrastrutture, di accesso a dispositivi elettronici e di competenze digitali;

18.

chiede alla Commissione di tenere conto delle differenze regionali e locali e dei relativi indicatori nella relazione di analisi comparativa in materia di e-Government, dato che il divario tra zone urbane e rurali in termini di utilizzo dei servizi di amministrazione elettronica si sta facendo sempre più ampio;

19.

invita la Commissione a lanciare un dialogo strutturato con le città e le regioni d'Europa su come rafforzare gli ecosistemi industriali regionali, i cluster e le alleanze interregionali durante l'attuazione della strategia industriale, tenendo conto delle strategie di specializzazione intelligente, dal momento che l'approccio basato sul territorio è ampiamente assente dalla comunicazione «Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020».

Cooperazione transfrontaliera e mobilità

20.

accoglie con favore l'impegno della Commissione a presentare uno strumento per le emergenze nel mercato unico e chiede l'adozione di una legislazione che garantisca norme e procedure minime europee volte ad assicurare che le frontiere interne restino aperte anche durante le crisi;

21.

sottolinea la necessità di un quadro politico dell'UE che consenta l'istituzione e la gestione efficaci di servizi pubblici transfrontalieri; incoraggia inoltre il legislatore europeo, gli Stati membri, le regioni e gli enti locali a sviluppare e promuovere ulteriormente strumenti di democrazia partecipativa transfrontaliera che contribuiscano al coinvolgimento dei cittadini nel processo di integrazione europea sul campo;

22.

esprime profondo rammarico per l'esito fallimentare delle discussioni tra gli Stati membri sul proposto meccanismo transfrontaliero europeo, dal momento che gli ostacoli giuridici e amministrativi pongono gravi limiti alla cooperazione transfrontaliera e incidono fortemente sulla qualità della vita nelle regioni frontaliere; il CdR chiede che la Commissione presenti una nuova proposta di regolamento relativo al suddetto meccanismo;

23.

invita la Commissione europea a dare seguito, mediante orientamenti concreti, al nuovo quadro per la mobilità urbana, che renderà più sostenibile questo tipo di mobilità e ridurrà il suo impatto sulla salute delle persone;

24.

accoglie con favore l'accordo interistituzionale sul meccanismo per collegare l'Europa (MCE). Auspica che i progetti cofinanziati relativi alla rete transeuropea di trasporto (TEN-T) e alle infrastrutture energetiche transeuropee (TEN-E) contribuiscano a eliminare i collegamenti mancanti, in particolare nelle regioni transfrontaliere, e ricorda alla Commissione la necessità di destinare una dotazione sufficiente al cofinanziamento dei progetti riguardanti la rete globale.

Migrazione e protezione sociale

25.

suggerisce di istituire un quadro di valutazione della situazione sociale regionale al fine di cogliere appieno la portata delle sfide sociali nell'UE e di garantire che il pilastro europeo dei diritti sociali sia attuato a tutti i livelli;

26.

invita la Commissione a sostenere e monitorare l'attuazione, da parte degli Stati membri, della garanzia europea per l'infanzia e ad agevolare lo scambio di buone pratiche al riguardo;

27.

si attende che la Commissione presenti una proposta ambiziosa sul miglioramento delle condizioni di lavoro per i lavoratori delle piattaforme che tenga conto dei modelli nazionali del mercato del lavoro e dei poteri decisionali dell'UE;

28.

invita la Commissione a integrare le raccomandazioni del CdR nell'iniziativa sull'assistenza a lungo termine, dato il suo stretto collegamento con le gravi carenze di competenze in questo settore e con il cambiamento demografico, due fenomeni che si manifestano con particolare evidenza nelle regioni interessate dall'invecchiamento della popolazione;

29.

si impegna a svolgere un ruolo attivo nella piattaforma europea per la lotta contro la mancanza di una fissa dimora, che dovrebbe essere integrata da una proposta della Commissione relativa a un quadro dell'UE per le strategie nazionali volte a contrastare l'esclusione abitativa;

30.

invita la Commissione a rivolgere una particolare attenzione al rafforzamento della ripresa e della resilienza dei settori culturali e creativi a seguito della pandemia di COVID-19 e ad affrontare il problema della precarietà delle condizioni di lavoro degli artisti agevolando la mobilità e il riconoscimento reciproco del loro status.

Migrazione e integrazione

31.

esorta la Commissione europea a garantire che vengano fatti passi avanti verso la creazione di un quadro comune europeo per la gestione della migrazione e dell'asilo, nell'ambito del nuovo patto sulla migrazione e l'asilo; ribadisce che la dimensione locale e regionale della migrazione e dell'integrazione dovrebbe essere presa in considerazione e sostenuta dal nuovo partenariato tra il CdR e la Commissione sull'integrazione.

Sicurezza

32.

invita la Commissione a includere il CdR come partner a pieno titolo nell'impegno dell'UE sulla sicurezza e la resilienza urbane e nella nuova iniziativa «Città contro la radicalizzazione e il terrorismo»;

Sanità, protezione civile e turismo

33.

ricorda alla Commissione che qualsiasi revisione del quadro giuridico Schengen deve tenere conto dei punti di vista e delle esigenze delle città e delle regioni vicine alle frontiere interne; chiede di essere consultato in una fase precoce, conformemente al protocollo n. 2 sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità;

34.

esorta la Commissione europea ad avviare una procedura rapida volta a trovare una soluzione soddisfacente e permanente al problema della crisi umanitaria nel Mediterraneo, concentrandosi in primo luogo sulla protezione della vita dei migranti, ma anche sulla garanzia del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. A tal fine offre la propria disponibilità e quella degli enti locali e regionali a cooperare nella misura massima possibile;

35.

invita la Commissione a presentare proposte coraggiose per la messa a punto e la produzione di medicinali essenziali nell'UE, al fine di garantire l'autonomia strategica dell'UE riducendo la dipendenza dai paesi terzi; si attende che la Commissione proponga anche misure concrete e incisive per favorire l'accesso ai medicinali generici e ai farmaci biosimilari nonché per assicurare l'accesso ai farmaci in tempi di crisi;

36.

è favorevole a una revisione del ruolo dell'Unione europea nella politica di sanità pubblica nel contesto della Conferenza sul futuro dell'Europa, sempre tenendo presente che la politica sanitaria è una competenza primaria degli Stati membri ed è spesso gestita a livello subnazionale;

37.

si aspetta che il suo parere sui diritti dei pazienti nell'assistenza sanitaria transfrontaliera e i risultati della terza consultazione della rete RegHub trovino riscontro nella terza relazione sul funzionamento della direttiva, prevista per il 2022;

38.

attende con interesse di contribuire alla proposta della Commissione relativa a un calendario e a una tessera europei di vaccinazione per garantire a tutti i cittadini europei il diritto alla protezione offerta dalla somministrazione del vaccino e la prova dell'avvenuta vaccinazione, indipendentemente dal luogo in cui vivono;

39.

esorta la Commissione a portare avanti la definizione e lo sviluppo degli obiettivi dell'Unione in materia di resilienza alle catastrofi nel settore della protezione civile, in quanto obiettivi non vincolanti a sostegno delle azioni di prevenzione e preparazione; sottolinea tuttavia che ciò deve avvenire in cooperazione non solo con i governi nazionali ma anche con gli enti locali e regionali; attende inoltre con interesse la piena attuazione della rete unionale della conoscenza in materia di protezione civile ed esorta la Commissione a tenere conto anche delle competenze in materia di gestione delle catastrofi disponibili a livello subnazionale. Si attende inoltre un piano chiaro per l'impegno a lungo termine e il rafforzamento finanziario del meccanismo di protezione civile dell'UE e dei suoi strumenti, quali rescEU e il Corpo medico europeo;

40.

ribadisce la sua richiesta di una nuova strategia per il turismo europeo e chiede alla Commissione di presentare un'agenda europea per il turismo 2030-2050, nonché un primo progetto di tale documento entro la fine del primo semestre 2022, al fine di sostenere la duplice transizione ecologica e digitale dell'ecosistema turistico europeo, di rafforzarne la competitività e di promuovere la ripresa dell'occupazione a livello locale e regionale legata a questa attività.

Cooperazione esterna

41.

deplora che l'accordo commerciale e di cooperazione firmato il 24 dicembre 2020 tra l'UE e il Regno Unito non preveda alcun coinvolgimento specifico o strutturato degli enti locali e regionali; tuttavia, il CdR, in particolare attraverso l'attività politica del gruppo di contatto CdR-Regno Unito, rifletterà su come garantire la continuità della nostra cooperazione con le amministrazioni decentrate del Regno Unito e i governi locali; invita inoltre la Commissione a monitorare attentamente il coinvolgimento degli enti locali e regionali nell'attuazione della riserva di adeguamento alla Brexit;

42.

chiede che la Commissione metta in atto un sostegno costante e strutturato per la cooperazione inter pares tra gli enti locali dei Balcani occidentali e i loro omologhi degli Stati membri dell'UE, in stretta cooperazione con il CdR e in particolare attraverso i suoi comitati consultivi misti con il Montenegro, la Macedonia del Nord e la Serbia, nonché con il gruppo di lavoro Balcani occidentali;

43.

accoglie con favore la decisione di istituire l'Accademia della pubblica amministrazione del partenariato orientale come pure il ruolo rafforzato degli enti locali e regionali nell'attuazione delle politiche, delle strategie e delle iniziative faro del partenariato orientale;

44.

esorta tutte le istituzioni dell'UE, in sede di attuazione del partenariato rinnovato con il vicinato meridionale, a considerare gli enti locali e regionali come partner fondamentali per lo sviluppo sostenibile e la programmazione, al fine di creare nuove dinamiche per le riforme in materia di decentramento;

45.

invita la Commissione a riconoscere il ruolo che gli enti locali e regionali possono svolgere nel contribuire alla pace e alla prosperità nei paesi terzi, mediante azioni come l'iniziativa di Nicosia, un esempio concreto di cooperazione tra pari che ha contribuito a creare fiducia e a mantenere aperto un dialogo interno tra gli enti regionali e locali.

Sussidiarietà e futuro dell'Europa

46.

ribadisce l'invito rivolto alla Commissione affinché intensifichi i lavori e rafforzi il coinvolgimento dei cittadini e degli enti locali e regionali nel quadro della Conferenza sul futuro dell'Europa e oltre, nonché fornisca gli strumenti adeguati per dare seguito alle raccomandazioni scaturite dalla Conferenza; esorta la Commissione a intensificare la cooperazione tra i suoi uffici di rappresentanza negli Stati membri e il CdR per quanto riguarda l'organizzazione di dialoghi locali al di là delle capitali;

47.

invita la Commissione a dare seguito alle misure legislative e non legislative delineate nel piano d'azione per la democrazia europea, includendo nel loro ambito di applicazione le elezioni regionali e locali, i media locali e la lotta alla disinformazione a livello regionale e locale;

48.

mantiene il proprio impegno per l'attuazione delle raccomandazioni della task force per la sussidiarietà e la proporzionalità e per «fare meno in modo più efficiente»; chiede che la griglia di valutazione della sussidiarietà venga utilizzata in modo sistematico;

49.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alle istituzioni dell'Unione europea e alle presidenze del Consiglio dell'UE.

Bruxelles, 30 giugno 2021

Il presidente del Comitato europeo delle regioni

Apostolos TZITZIKOSTAS


(1)  COR-2020-01392-00-00-RES-TRA.


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