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Document 52021DC0261

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Progressi nell'attuazione dell'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori

COM/2021/261 final

Bruxelles, 27.5.2021

COM(2021) 261 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Progressi nell'attuazione dell'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori


1.Introduzione: l'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori

Negli ultimi decenni la presenza e la diversità degli impollinatori selvatici europei, come api, farfalle, sirfidi e falene, hanno subito in Europa un evidente declino. Molte specie rischiano inoltre l'estinzione. Secondo la Lista rossa europea 1 , la popolazione di circa una specie su tre di api e farfalle è in declino, mentre una su dieci è minacciata di estinzione.

La perdita di impollinatori selvatici rappresenta una fonte di grave preoccupazione perché circa l'80 % delle colture e della flora selvatica nell'UE dipende, almeno in parte, dall'impollinazione animale. Senza impollinatori, si assisterebbe al declino e all'eventuale estinzione di molte specie vegetali, il che minaccerebbe la sopravvivenza della natura, il benessere umano e l'economia. Una quota di circa 3,7 miliardi di EUR della produzione agricola annuale nell'UE dipende direttamente dagli insetti impollinatori 2 . Le stime disponibili non tengono conto però né dell'impollinazione animale delle piante selvatiche né del contributo degli impollinatori alla sicurezza nutrizionale e alla salute umana.

A giugno 2018 la Commissione ha adottato l'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori 3 ("l'iniziativa"). L'iniziativa rappresenta il primo quadro dell'UE volto ad affrontare il declino degli impollinatori selvatici 4 ed è stata sostenuta con forza da tutti i gruppi di portatori di interessi 5 .

L'iniziativa ha fissato obiettivi a lungo termine per il 2030, che miravano a generare conoscenze operative in merito al problema, affrontare le principali cause note del problema, promuovere la collaborazione dei portatori di interessi e coinvolgere la società nel suo insieme. Per avviare l'Europa sulla strada giusta, l'iniziativa ha delineato 10 azioni e 31 sottoazioni da realizzare nel breve e medio termine.

Le azioni sostenevano un approccio integrato al problema e un uso più efficace degli strumenti e delle politiche esistenti, focalizzandosi principalmente su una migliore integrazione degli obiettivi di conservazione degli impollinatori in varie politiche settoriali dell'UE: le politiche ambientali e sanitarie (in particolare le direttive Uccelli e Habitat e la legislazione dell'UE in materia di pesticidi), la politica agricola comune (PAC), la politica di coesione e la politica di ricerca e innovazione.

Il Parlamento europeo 6 e il Consiglio 7 hanno accolto con favore l'iniziativa, evidenziato l'importanza degli impollinatori e chiesto misure efficaci per affrontarne il declino. Il 9 luglio 2020 la Corte dei conti europea ha pubblicato una relazione speciale 8 sulle azioni dell'UE per proteggere gli impollinatori selvatici ("la relazione della Corte dei conti"). Tale documento ha individuato lacune nelle principali politiche dell'UE volte ad affrontare le principali minacce agli impollinatori selvatici e ha raccomandato alla Commissione di valutare la necessità di misure specifiche volte a contrastare le minacce di cui l'iniziativa non tiene attualmente conto. La relazione della Corte dei conti ha inoltre evidenziato la necessità di integrare meglio azioni volte a proteggere gli impollinatori selvatici nelle strategie dell'UE relative alla conservazione della biodiversità e all'agricoltura e di migliorare la protezione degli impollinatori selvatici nel processo di valutazione dei rischi legati ai pesticidi. Le conclusioni del Consiglio del 17 dicembre 2020 9 hanno accolto positivamente le raccomandazioni della Corte dei conti europea, riconoscendo l'urgenza di rafforzare il quadro d'azione dell'UE a favore degli impollinatori.

Il 20 maggio 2020 la Commissione ha adottato la strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 10 e la strategia "Dal produttore al consumatore" 11 , entrambe iniziative faro nell'ambito del Green Deal europeo. Queste strategie daranno impulso ad azioni volte a invertire il declino degli impollinatori attraverso impegni e obiettivi per proteggere la natura e il piano dell'UE di ripristino della natura. Insieme alla nuova strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici 12 e a obiettivi più ambiziosi in materia di neutralità climatica e di inquinamento zero, queste strategie contribuiranno a contrastare le principali minacce agli impollinatori selvatici, quali il cambiamento della destinazione dei suoli, l'agricoltura intensiva e l'uso di pesticidi, l'inquinamento ambientale, le specie esotiche invasive e i cambiamenti climatici.

La presente relazione valuta i progressi nell'attuazione di tutte le azioni dell'iniziativa e si basa su varie fonti, tra cui i risultati delle valutazioni delle politiche, le relazioni e le pubblicazioni dell'UE e studi specifici. La relazione tiene inoltre conto del feedback istituzionale ricevuto dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Corte dei conti europea.

2.10 azioni - Sintesi dei progressi

2.1.Azione 1: sostegno al monitoraggio e alla valutazione

Le attuali conoscenze dimostrano chiaramente un allarmante declino degli impollinatori selvatici che giustifica un'azione incisiva. Vi sono però ancora importanti lacune nei dati e nelle informazioni per quanto riguarda lo stato degli impollinatori, le cause del loro declino e le conseguenze per la natura e il benessere umano.

A giugno 2019 la Commissione ha conferito a un gruppo di esperti in materia di impollinatori il mandato di sviluppare una proposta per un sistema di monitoraggio degli impollinatori a livello dell'UE basato sulla raccolta di dati sul campo che fornisse solide informazioni sullo stato delle popolazioni di impollinatori negli Stati membri e delle relative tendenze (azione 1A). Per assicurare il coinvolgimento e i contributi tempestivi degli Stati membri in questo processo, la Commissione ha consultato le autorità nazionali in materia ambientale e agricola, anche tramite seminari specifici. La proposta degli esperti 13 , pubblicata a gennaio 2021, fornisce una metodologia globale per il sistema di monitoraggio e una serie di indicatori strategici. Come prossimo passo, la Commissione collaborerà strettamente con gli Stati membri per perfezionare e rendere operativa la proposta e sviluppare capacità per attuare il sistema sul campo.

I dati del futuro sistema di monitoraggio degli impollinatori a livello dell'UE saranno essenziali per: i) sviluppare e realizzare azioni di conservazione efficaci; ii) mappare le zone prioritarie per la loro attuazione; e iii) valutarne l'impatto. Questi dati avvaloreranno anche la Lista rossa europea, poiché consentiranno una solida valutazione dello stato di conservazione delle specie di impollinatori nel lungo periodo. A dicembre 2018 la Commissione ha avviato i lavori sulla Lista rossa europea dei sirfidi 14 (azione 1B), la cui conclusione è prevista per giugno 2022. Ad aprile 2021 ha avviato i lavori sulla Lista rossa europea delle falene 15 .

Le zone protette, in particolare, sono vitali per la conservazione degli impollinatori. A giugno 2020 l'Agenzia europea dell'ambiente e il suo centro tematico europeo sulla diversità biologica hanno pubblicato una relazione in cui si valutava l'importanza per gli impollinatori dei tipi di habitat di cui all'allegato I della direttiva Habitat 16 , permettendo così di valutare lo stato di conservazione degli habitat protetti degli impollinatori sulla base delle relazioni fornite dagli Stati membri 17 (azione 1C). Secondo l'ultima relazione State of Nature dell'Agenzia europea dell'ambiente (EEA) lo stato degli impollinatori è fonte di grave preoccupazione 18 ,  19 .

La Commissione si è peraltro adoperata per colmare le lacune nei dati e nelle informazioni sulle pressioni cui sono sottoposte le specie di impollinatori, ossia il degrado degli habitat e l'uso dei pesticidi, e attualmente è impegnata a sperimentare un sistema di monitoraggio basato sulla raccolta di dati sul campo avente per oggetto la biodiversità nei paesaggi agricoli 20 e a preparare il modulo LUCAS 21 per i prati nell'ambito dell'indagine LUCAS 2022 a seguito di un progetto pilota condotto con successo nel 2018. La Commissione sta inoltre sperimentando un innovativo sistema che utilizza le api mellifere per il monitoraggio dei pesticidi nell'ambiente 22 (azione 1D). Questo progetto pilota sarà seguito dalla piena attuazione del sistema nel 2022, con il sostegno dell'azione preparatoria del Parlamento europeo 23 .

A ottobre 2020 la Commissione ha pubblicato i risultati della valutazione degli ecosistemi a livello dell'UE 24 (azione 1E). Per l'analisi sono stati utilizzati i dati e le informazioni attualmente disponibili sugli impollinatori e i loro habitat al fine di valutare la condizione dei servizi di impollinazione animale nell'UE. I risultati hanno mostrato che il 50 % dei terreni coltivati a colture che dipendono dagli impollinatori presentano un deficit di impollinazione. Uno dei modi migliori per far fronte a questo deficit sarebbe il ripristino degli ecosistemi sostenuto dalla politica agricola.

La Commissione ha inoltre sviluppato una "contabilizzazione" in materia di impollinazione 25 (azione 1E) da cui è emerso che il valore economico degli insetti impollinatori per la produzione agricola nell'UE ammonta a circa 3,7 miliardi di EUR all'anno 26 . La contabilizzazione può essere utilizzata per valutare come il declino nelle popolazioni di impollinatori incide sulla produzione agricola e sulle importazioni ed esportazioni agricole 27 .

2.2.Azione 2: sostegno alla ricerca e all'innovazione

La Commissione ha continuato a sostenere la ricerca di base e applicata sugli impollinatori con il programma quadro di ricerca e innovazione dell'UE, al fine di colmare le lacune nelle conoscenze e sostenere azioni di conservazione più efficaci e orientate ai risultati 28 (azione 2A).

Dopo l'adozione dell'iniziativa, la Commissione ha incluso nel programma di lavoro di Orizzonte 2020 per il periodo 2018-2020 un tema specifico sugli impollinatori con l'obiettivo di sviluppare strumenti, orientamenti e metodologie atti ad attenuare maggiormente le cause e le conseguenze del declino degli impollinatori selvatici 29 . L'avvio della ricerca è previsto per settembre 2021. Nell'ambito di BiodivERsA 30 sono stati avviati progetti relativi agli impollinatori che mirano a migliorare la nostra comprensione dell'interazione tra i diversi fattori che determinano il declino degli impollinatori 31 e la modellizzazione di scenari per la biodiversità degli impollinatori e il loro servizio ecosistemico 32 . L'eccellenza nella ricerca sugli impollinatori è stata inoltre sostenuta mediante borse di studio e sovvenzioni individuali nell'ambito del Consiglio europeo della ricerca 33 e delle azioni Marie Skłodowska-Curie 34 . Queste borse e sovvenzioni sono state conferite a ricercatori di livello eccezionale che studiano la correlazione ecologica intrinseca tra impollinatori e piante e la sua importanza per il funzionamento degli ecosistemi e la produzione alimentare 35 .

Le conoscenze generate per mezzo della ricerca saranno importanti per il processo decisionale. In un progetto nel quadro di EKLIPSE 36 sono state valutate le conoscenze attuali sulle modalità con cui i pesticidi e i concimi incidono sulle misure di conservazione degli impollinatori nei terreni agricoli per promuovere orientamenti in merito alle migliori pratiche 37 . Il partenariato europeo per l'innovazione 38 dell'agricoltura inoltre ha sostenuto l'innovazione interattiva dal basso su una gestione 39 dei terreni agricoli favorevole agli impollinatori (azione 2B).

La Commissione mira a rafforzare il proprio sostegno alla ricerca sugli impollinatori nel prossimo programma quadro, Orizzonte Europa. Ciò si riflette nel primo piano strategico del programma 40 e nella proposta per il primo programma di lavoro di Orizzonte Europa (2021/2022) 41 (azione 2C). Una serie di tematiche proposte in Orizzonte Europa ha lo scopo di sostenere: i) lo sviluppo di strumenti per la ricerca sugli impollinatori (per esempio strumenti per la tassonomia integrativa come il codice a barre del DNA e l'apprendimento automatico); ii) lo sviluppo di capacità degli esperti e la creazione di reti; e iii) la transizione su larga scala verso la gestione favorevole agli impollinatori di paesaggi culturali e agricoli. Il progetto di proposta per un partenariato europeo sulla biodiversità 42 inoltre mira a sostenere i sistemi di monitoraggio per la biodiversità. Questo sostegno sarà di vitale importanza anche per attuare il sistema di monitoraggio degli impollinatori a livello dell'UE.

2.3.Azione 3: agevolare lo scambio di conoscenze e l'accesso ai dati

Per generare conoscenze che consentano di intervenire è necessario colmare le lacune note nei dati, come perseguito nell'ambito delle azioni 1 e 2. È tuttavia necessario fare anche un uso migliore dei dati e delle informazioni esistenti.

Il 20 maggio 2020 la Commissione ha istituito il "pollinator-information hive" 43 , un polo di informazioni dell'UE sugli impollinatori (azione 3A). Questa piattaforma online agevola lo scambio di informazioni sul declino degli impollinatori e sulle azioni in tutta l'UE per invertire questa tendenza, anche attraverso iniziative collaborative dei portatori di interessi. Il polo di informazioni sugli impollinatori è aperto a soggetti chiave quali le autorità pubbliche, gli scienziati, gli operatori del settore della conservazione della natura, gli attivisti della società civile, i gestori del territorio (in particolare agricoltori e silvicoltori), gli apicoltori, il pubblico e le imprese. Il polo permette loro di: i) scambiare le migliori pratiche sugli sforzi per la protezione e la conservazione degli impollinatori selvatici; ii) trovare orientamenti in merito alle azioni per la protezione e la conservazione degli impollinatori selvatici; e iii) trovare partner per queste azioni.

Il sistema di monitoraggio degli impollinatori a livello dell'UE e altre iniziative di monitoraggio in situ sviluppate nell'ambito dell'azione 1 forniranno dati di valore inestimabile per valutare lo stato delle popolazioni di impollinatori e i fattori che ne causano il declino. La Commissione e l'Agenzia europea dell'ambiente stanno attualmente esaminando opzioni per integrare le informazioni generate da questi dispositivi nel Sistema informativo europeo sulla biodiversità 44 .

La messa a disposizione dei dati esistenti sulla destinazione dei suoli è particolarmente importante per azioni efficaci di conservazione degli impollinatori. La Commissione collabora con gli Stati membri per consentire lo scambio, la condivisione, l'accesso e l'uso dei dati interoperabili, non personali, territoriali disponibili nel sistema integrato di gestione e di controllo (SIGC) della PAC 45 . Il SIGC contiene informazioni potenzialmente preziose sugli impollinatori e i loro servizi come la distribuzione spaziale e l'ubicazione delle colture, le pratiche agricole o le misure della PAC. Gli sforzi per armonizzare e pubblicare questi dati per riutilizzarli sono intrapresi nell'ambito della direttiva INSPIRE 46 (azione 3B). Nel 2019 la Commissione ha avviato un progetto pilota per mettere alla prova le disposizioni della direttiva relative alla condivisione di dati ed esaminare come la direttiva possa essere utilizzata per contribuire a organizzare e attuare la condivisione di dati tra ambiti politici diversi dell'UE, compreso il SIGC.

2.4.Azione 4: conservare le specie e gli habitat degli impollinatori che sono minacciati

L'inversione del declino degli impollinatori inizia dalla salvaguardia delle specie e degli habitat maggiormente minacciati, come quelli protetti nell'ambito della direttiva Habitat o inclusi nella Lista rossa europea. Per migliorare lo stato di conservazione di tali specie e habitat sono necessari finanziamenti prioritari e piani d'azione efficaci.

Tramite il piano d'azione per la natura, i cittadini e l'economia 47 , la Commissione ha migliorato l'attuazione della direttiva Habitat affrontando meglio una delle minacce principali agli impollinatori: la perdita di habitat. In particolare, essa ha sviluppato piani d'azione per due tipi di habitat dell'UE di grande importanza per gli impollinatori: formazioni erbose secche seminaturali e lande secche europee — entrambe protette dalla direttiva Habitat (azione 4A). Nel luglio 2020 la Commissione ha indetto una gara per sviluppare tre piani d'azione per specie finalizzati alla conservazione delle specie di impollinatori maggiormente minacciate nell'UE 48 .

Dal 2018 il sostegno del programma LIFE per la conservazione degli impollinatori è stato considerevolmente rafforzato. Diversi progetti LIFE in corso hanno come obiettivo esplicito la conservazione degli impollinatori e vertono sul ripristino degli habitat, sul miglioramento delle conoscenze e sulla sensibilizzazione per migliorare lo stato di conservazione di specie di farfalle minacciate. Altri progetti in corso sono incentrati sulla promozione di pratiche agricole che favoriscono gli impollinatori o più in generale gli insetti 49 .

La Commissione ha continuato a promuovere le domande per i progetti LIFE sugli invertebrati, compresi gli insetti impollinatori. Nel giugno 2020 la Commissione ha organizzato un webinar 50 per discutere delle modalità per aumentare il sostegno del programma LIFE alla conservazione degli invertebrati, allo scopo di incoraggiare la presentazione di più domande in questo settore in futuro. La Commissione ha inoltre presentato uno studio finale di 20 progetti LIFE sugli invertebrati che includeva raccomandazioni per progetti futuri 51 .

Nella sua relazione, la Corte dei conti ha espresso preoccupazione per la mancanza di progetti LIFE sulle specie di impollinatori che non sono protette dal diritto dell'UE nell'ambito della direttiva Habitat. Nel programma di lavoro pluriennale LIFE per il periodo 2021-2024, la Commissione proporrà l'aumento del tasso di cofinanziamento per le specie maggiormente minacciate in base alla Lista rossa europea, contribuendo così a promuovere le azioni per le specie di impollinatori che non sono giuridicamente protette ma sono comunque ad alto rischio di estinzione.

I piani d'azione per le specie e gli habitat degli impollinatori richiedono una conoscenza globale e ampiamente diffusa sulle misure di conservazione e sulla relativa gestione. La rete Natura 2000 svolge un ruolo importante nella lotta alla perdita di habitat degli impollinatori. Nel corso del 2018 e del 2019 la Commissione e gli Stati membri hanno sostenuto lo scambio di conoscenze in materia di approcci di gestione e misure di conservazione degli impollinatori 52 ,  53 ,  54 nel quadro del processo biogeografico Natura 2000 55 (azione 4B). Nel novembre 2019 la Commissione ha organizzato un seminario dedicato all'identificazione delle misure e degli approcci di gestione migliori per la conservazione degli impollinatori in tutti i siti Natura 2000 56 .

Per integrare meglio gli obiettivi di conservazione degli impollinatori nella gestione della rete Natura 2000 è importante includere misure prioritarie per i loro principali habitat nei quadri d'azione prioritaria degli Stati membri 57 . Nella sua relazione, la Corte dei conti europea ha raccomandato che la Commissione accerti che i quadri d'azione prioritaria includano obblighi di protezione degli impollinatori selvatici e valuti le misure pertinenti proposte dagli Stati membri. La Commissione: i) ha invitato gli Stati membri ad assicurare che tali obblighi siano inclusi nei quadri di azione prioritaria; ii) ha iniziato la valutazione di tali quadri nel 2018 e formulato osservazioni per incoraggiare l'inclusione di obblighi relativi agli impollinatori selvatici; e iii) continuerà a farlo nel corso del 2021 per i quadri di azione prioritaria rimanenti (azione 4C).

Se pienamente attuati, gli obiettivi di protezione della natura stabiliti nella strategia dell'UE in materia di biodiversità per il 2030, quali l'allargamento delle zone giuridicamente protette fino al 30 % dei suoli, la loro gestione efficace e la protezione rigorosa di almeno un terzo di esse, saranno di grande beneficio per gli impollinatori. La protezione rigorosa dovrebbe favorire in particolare gli impollinatori che dipendono dagli habitat di foreste antiche, come i sirfidi.

2.5.Azione 5: migliorare gli habitat degli impollinatori nelle zone agricole e nei dintorni

Nel 2019 la Commissione ha avviato uno studio per valutare le potenzialità della PAC 2014‑2020 a favore della conservazione degli impollinatori selvatici. La relazione 58 , pubblicata nel novembre 2020, esamina le misure della PAC che potrebbero sostenere o ostacolare la conservazione e illustra l'attuazione di queste misure per mezzo di studi di casi in sei Stati membri. Lo studio individua inoltre i principali insegnamenti tratti ed è alla base degli orientamenti che la Commissione ha elaborato per le autorità di gestione, gli agricoltori e i loro consulenti sulle modalità al fine di incrementare l'efficacia delle misure della PAC per gli impollinatori 59 (azione 5A).

Nel 2019 la Commissione ha avviato uno studio per un'analisi generale delle azioni a favore degli impollinatori in tutti gli Stati membri 60 , compreso l'impegno nelle zone agricole (azione 5B). La valutazione ha mostrato che alcuni Stati membri ricorrono a misure mirate per proteggere gli impollinatori nell'ambito della PAC. È tuttavia evidente che questi sforzi devono essere aumentati considerevolmente in tutta l'UE.

Nel febbraio 2020 la Commissione ha organizzato un ampio convegno di portatori di interessi 61 per condividere e integrare i risultati degli studi sopra menzionati e discutere di come migliorare l'integrazione degli obiettivi di conservazione degli impollinatori nei piani strategici della PAC 2021-2027 (azione 5C).

La proposta della Commissione per la futura PAC 62 comprende una serie di strumenti ed elementi che gli Stati membri possono utilizzare nei propri piani strategici per migliorare la biodiversità nelle zone agricole. Tre fattori saranno cruciali nella lotta contro il declino delle specie di impollinatori: i) la nuova "architettura verde" costruita su una condizionalità rafforzata; ii) i regimi ecologici e gli impegni in materia di gestione ambientale e iii) gli obiettivi ambientali imperativi e più ambiziosi. Questi tre fattori promuoveranno inoltre gli altri obiettivi della strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030, essenziali per sostenere paesaggi agricoli favorevoli agli impollinatori:

·destinare almeno il 10 % delle zone agricole a elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità;

·ridurre del 50 % i rischi e l'uso dei pesticidi chimici;

·ridurre del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi;

·adibire almeno il 25 % dei terreni agricoli all'agricoltura biologica;

·aumentare in modo significativo la diffusione delle pratiche agroecologiche.

Nelle sue raccomandazioni agli Stati membri sui rispettivi piani strategici per la PAC 63 , la Commissione affronta anche gli obiettivi specifici di protezione della biodiversità, di rafforzamento dei servizi ecosistemici e di preservazione degli habitat e dei paesaggi. Le raccomandazioni in merito a questi obiettivi dovrebbero contribuire a promuovere la conservazione degli impollinatori selvatici nei terreni agricoli.

Nella sua relazione, la Corte dei conti europea ha raccomandato che la Commissione accerti che gli Stati membri, ove necessario, includano nei propri piani strategici pratiche di gestione con effetti positivi significativi sugli impollinatori selvatici. La scelta e la concezione degli interventi e delle pratiche di gestione proposti dagli Stati membri dovrebbero basarsi sull'analisi della loro situazione ambientale, che dovrebbe consentire agli Stati membri di individuare le esigenze da affrontare nei piani strategici – compresa la conservazione degli impollinatori se pertinente per un determinato territorio. La Commissione valuterà se gli interventi e le pratiche di gestione proposti contribuiscano efficacemente agli obiettivi specifici della PAC e alle esigenze specifiche individuate dagli Stati membri.

Nell'ambito dell'azione 1, la Commissione ha proseguito i lavori per sviluppare un indicatore della PAC sugli impollinatori selvatici, allo scopo di includerlo nel quadro delle prestazioni e del monitoraggio, una volta operativo. La piena finalizzazione di questo indicatore dipende dall'attuazione del sistema di monitoraggio degli impollinatori negli Stati membri.

2.6.Azione 6: migliorare gli habitat degli impollinatori nelle zone urbane e nel paesaggio più vasto

Nel 2019 la Commissione ha fatto una cernita delle migliori pratiche e sviluppato orientamenti per ottenere città a misura di impollinatori (azione 6A). Tali orientamenti 64 , pubblicati nel gennaio 2020, offrono buoni esempi e raccomandazioni ai responsabili delle politiche, ai decisori politici, agli urbanisti, ai promotori dei progetti e ai gestori del territorio nelle città in merito alle modalità per creare un ambiente urbano favorevole agli impollinatori.

Nell'ottobre 2020 la Commissione ha presentato un piano d'azione specifico sull'uso sostenibile del territorio e su soluzioni ispirate alla natura 65 nel quadro dell'agenda urbana per l'UE 66 . Le azioni a favore di infrastrutture verdi e biodiversità nell'ambito di questo piano sosterranno un ambiente urbano favorevole agli impollinatori. Le azioni per gli impollinatori saranno ulteriormente promosse attraverso la nuova iniziativa "Green City Accord" 67 e i piani di inverdimento urbano 68 della strategia sulla biodiversità.

La Commissione ha inoltre integrato criteri relativi agli impollinatori nei moduli di domanda e nelle note di orientamento dei premi "Capitale verde europea" 69 e "Foglia verde europea" 70 nel settore di indicatori "natura e biodiversità" (azione 6A).

Inoltre, per facilitare azioni più efficaci a favore degli impollinatori, la Commissione ha sviluppato un approccio per mappare l'adeguatezza delle aree urbane a sostenere gli impollinatori 71 : diverse città si sono avvalse di questo strumento per comprendere come gestire gli spazi verdi urbani al fine di aumentare le popolazioni di impollinatori e la Commissione ne promuoverà ampiamente l'uso tra le autorità cittadine.

Le azioni di conservazione degli impollinatori, nelle zone urbane o nel paesaggio più vasto, possono avvantaggiarsi del finanziamento della politica di coesione in base alle priorità incluse nei programmi operativi nazionali o regionali 72 . A febbraio 2020 la Commissione, in partenariato con il Comitato europeo delle regioni, ha organizzato un convegno di portatori di interessi 73 il cui scopo era sensibilizzare in merito a queste opportunità: i) autorità di gestione; ii) autorità regionali e locali; e iii) portatori di interessi (azione 6B). Il convegno ha dato rilievo a una serie di progetti per la conservazione degli impollinatori in tutta l'UE, finanziati principalmente attraverso i programmi di cooperazione territoriale europea (Interreg) 74 . I progetti per gli impollinatori sono stati sostenuti anche tramite altri programmi nell'ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo di coesione e del Fondo sociale europeo. 75  

La Commissione ha promosso azioni a livello del paesaggio che mantengono, collegano e ripristinano gli habitat degli impollinatori attraverso i suoi orientamenti sulle infrastrutture verdi a livello dell'UE 76 e sull'integrazione degli ecosistemi e dei loro servizi nel processo decisionale 77 (azione 6C).

2.7.Azione 7: ridurre le ripercussioni sugli impollinatori dovute all'uso di pesticidi

Nel 2018 la Commissione ha discusso con gli Stati membri in merito alla possibilità di integrare misure e obiettivi specifici per gli impollinatori nei piani d'azione nazionali degli Stati membri rivisti ai sensi della direttiva sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi 78 (azione 7A). La seconda relazione della Commissione sui progressi dell'attuazione della direttiva 79 non si è soffermata in particolare sugli impollinatori. La Commissione ha tuttavia richiesto uno studio per valutare il livello di integrazione di obiettivi e/o misure in materia di conservazione degli impollinatori nei piani d'azione nazionali e la relazione finale risultante, pubblicata nel novembre 2020, ha evidenziato un basso livello di integrazione. Gli Stati membri devono compiere maggiori sforzi per rafforzare le disposizioni a favore degli insetti impollinatori nei propri piani d'azione.

Tramite la strategia dell'UE sulla biodiversità e la strategia "Dal produttore al consumatore", la Commissione si è impegnata ad agire per ridurre del 50 % l'uso e i rischi complessivi dei pesticidi chimici e del 50 % l'uso dei pesticidi più pericolosi entro il 2030. A questo scopo, la Commissione rivedrà la direttiva sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi rafforzandone le disposizioni in materia di difesa integrata e promuoverà inoltre un maggiore uso di alternative sicure per proteggere i raccolti dagli organismi nocivi e dalle malattie, in particolare attraverso i piani strategici della PAC. Queste misure favoriranno la biodiversità in generale e gli insetti impollinatori in particolare.

La Commissione si è adoperata per assicurare che la protezione degli impollinatori sia presa in considerazione anche nell'autorizzazione per i prodotti fitosanitari, come previsto dalla normativa dell'UE relativa alla loro immissione sul mercato 80 , e ha collaborato con gli Stati membri per assicurare l'adesione e l'attuazione da parte loro delle linee guida per valutare i rischi potenziali dei prodotti fitosanitari per le api (Apis mellifera, Bombus spp. e api solitarie) 81 dopo che l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) le ha adottate nel 2013 (azione 7B). Dal 2013 una netta maggioranza di Stati membri si è però regolarmente rifiutata di approvare le parti delle linee guida dell'EFSA relative alla tossicità cronica per le api. Alla fine del 2018 la Commissione ha pertanto proposto di attuare come primo passo le parti del documento che avevano ricevuto un sostegno sufficiente (ossia le quelle relative ai rischi acuti per le api).

Nel luglio 2019 la maggioranza qualificata degli Stati membri ha espresso il proprio consenso su una proposta di regolamento della Commissione che modifica i principi uniformi per la valutazione e l'autorizzazione dei prodotti fitosanitari. Tale modifica era necessaria per attuare le parti delle linee guida sulla tossicità acuta per le api. A ottobre 2019 il Parlamento europeo ha però respinto 82 tale proposta di regolamento e ha invitato la Commissione a presentarne una nuova, che trattasse anche la tossicità cronica e la tossicità larvale per le api mellifere e la tossicità acuta per i bombi. La Commissione non ha pertanto potuto procedere ulteriormente con l'attuazione parziale delle linee guida.

Nel marzo 2019 la Commissione ha conferito all'EFSA 83 il mandato di riesaminare le linee guida alla luce delle nuove conoscenze scientifiche emerse a partire dal 2013. La Commissione desiderava produrre orientamenti con le metodologie più aggiornate per condurre valutazioni dei rischi per le api sia allevate sia selvatiche. La conclusione del riesame, tuttora in corso 84 , è prevista per il 2021. In seguito la Commissione si adopererà per ottenere l'approvazione delle linee guida complete 85 .

Nella relazione della Corte dei conti europea la Commissione era chiamata a: i) ampliare le misure di protezione nella valutazione dei rischi a un insieme rappresentativo di specie di impollinatori selvatici, ii) predisporre, congiuntamente agli Stati membri, un programma di lavoro inteso allo sviluppo di metodi di prova al riguardo e iii) definire obiettivi specifici di protezione degli impollinatori selvatici. La Commissione, in considerazione di queste raccomandazioni, ha rafforzato la valutazione dei rischi ambientali dei prodotti fitosanitari come indicato nel paragrafo precedente e secondo gli impegni assunti nella strategia dell'UE "Dal produttore al consumatore".

L'uso, le restrizioni e il divieto di prodotti fitosanitari contenenti sostanze attive neonicotinoidi hanno richiamato grande attenzione negli ultimi anni a causa dell'alta tossicità per le api 86 .
Il 29 maggio 2018 la Commissione ha adottato regolamenti d'esecuzione che modificano le condizioni di approvazione dei tre neonicotinoidi imidacloprid
87 , clothianidin 88 e tiametoxam 89 per vietarne tutti gli usi all'aria aperta (azione 7C). Alla luce di queste restrizioni, i richiedenti hanno ritirato le domande di rinnovo dell'approvazione per clothianidin, tiametoxam e imidacloprid. L'approvazione di queste sostanze è perciò scaduta rispettivamente il 31 gennaio 2019, il 30 aprile 2019 e il 1° dicembre 2020.

Nella relazione della Corte dei conti e nella risoluzione del Parlamento europeo del 18 dicembre 2019 90 la Commissione è stata invitata ad assicurarsi che le autorizzazioni di emergenza riguardanti l'uso dei neonicotinoidi siano debitamente giustificate. Il regolamento (CE) n. 1107/2009 consente agli Stati membri di rilasciare autorizzazioni di emergenza per prodotti fitosanitari non autorizzati sul proprio territorio per un periodo limitato e per un uso limitato e controllato qualora un pericolo non possa essere contenuto in alcun altro modo ragionevole. Dopo che gli usi all'aria aperta dei tre neonicotinoidi sono stati vietati e la loro approvazione è scaduta, diversi Stati membri hanno ripetutamente rilasciato autorizzazioni di emergenza per il loro uso.

Nel 2018 la Commissione ha conferito all'EFSA il mandato di verificare se le autorizzazioni di emergenza concesse ripetutamente per certe colture fossero giustificate e nel 2020 ha preso provvedimenti per impedire autorizzazioni di emergenza ingiustificate (per la Romania 91 e la Lituania 92 ). Nell'ottobre 2020 la Commissione ha conferito all'EFSA un secondo mandato per valutare entro settembre 2021 se determinate autorizzazioni di emergenza per l'uso di queste sostanze nella barbabietola da zucchero soddisfino le condizioni di cui al regolamento. La Commissione potrebbe intraprendere ulteriori azioni sulla base del risultato. Per una ancor maggiore trasparenza, le notifiche delle autorizzazioni di emergenza degli Stati membri sono pubblicate nella banca dati dei pesticidi dell'UE 93 .

2.8.Azione 8: ridurre l'impatto delle specie esotiche invasive sugli impollinatori

Nel gennaio 2020 la Commissione ha pubblicato gli orientamenti in materia di gestione delle specie esotiche invasive per proteggere gli impollinatori selvatici 94 (azione 8A). Gli orientamenti sono principalmente rivolti a: i) organismi responsabili della gestione delle specie esotiche invasive o impegnati nel processo decisionale pertinente; e ii) cittadini europei che desiderano monitorare e/o impedire l'introduzione e la diffusione di tali specie. Gli orientamenti trattano delle misure più pertinenti per individuare, controllare ed eliminare alcune delle specie esotiche invasive più nocive agli impollinatori selvatici autoctoni in Europa. Le specie esotiche invasive nocive agli impollinatori selvatici includono l'ape resinosa gigante, il calabrone asiatico o piante come il rododendro pontico e il Solidago virgaura. Il calabrone asiatico figura nell'elenco delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale di cui al regolamento recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive 95 . Nel 2019 la Commissione ha sviluppato orientamenti sulle specie esotiche invasive autoctone di una parte dell'UE, allo scopo di sensibilizzare in merito ai potenziali effetti negativi che tali specie potrebbero avere al di fuori del loro areale naturale. Tra le altre specie, gli orientamenti includono anche le sottospecie allevate di ape mellifera e bombo 96 .

A seguito della diffusione delle specie esotiche invasive, il programma LIFE ha sostenuto progetti che comprendevano il ripristino degli habitat. Diversi di essi miravano a sensibilizzare o a svolgere indagini e controlli sulle specie invasive esotiche che hanno effetti negativi sulla flora autoctona da cui dipendono gli impollinatori, come il rododendro pontico, il ginerio e la balsamina ghiandolosa 97 .

L'impegno nell'ambito della strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 di ridurre del 50 % il numero delle specie nella Lista rossa minacciate da specie esotiche invasive contribuirà anche a ridurre ulteriormente gli impatti negativi sugli impollinatori.

In una serie di documenti di orientamento sulla conservazione degli impollinatori, la Commissione ha fortemente raccomandato di utilizzare specie vegetali e impollinatori autoctoni e di evitare rigorosamente specie esotiche e specie esotiche invasive. Tali documenti si rivolgevano al pubblico, alle autorità locali e a un'ampia gamma di settori commerciali, tra cui i settori agricolo, della silvicoltura, dell'architettura del paesaggio e dell'edilizia 98 (azione 8B).

2.9.Azione 9: incoraggiare le imprese e i cittadini ad agire

Nell'agosto 2018 la Commissione ha intrapreso un esame iniziale delle attività commerciali riguardanti la conservazione degli impollinatori, utilizzando la piattaforma dell'UE Business@Biodiversity 99 . Dopo tale esame, la Commissione ha commissionato lo sviluppo di orientamenti specifici 100 per 11 settori commerciali: agricoltura; settore agroalimentare e delle bevande; silvicoltura; orticoltura; apicoltura; commercio al dettaglio; architettura del paesaggio; edilizia; industria estrattiva; energia; e turismo (azione 9A). Questi orientamenti hanno esaminato ulteriormente le buone pratiche commerciali. La Commissione continua a promuoverli e a incoraggiare le imprese ad attuare le azioni orientate ai risultati per la conservazione degli impollinatori; continua inoltre a incoraggiare le imprese a valutare e integrare nel loro processo decisionale l'impatto sulla biodiversità e i rapporti di dipendenza da essa 101 , anche attraverso progetti LIFE a sostegno di un sequestro del carbonio nei suoli agricoli favorevole agli impollinatori.

La Commissione ha inoltre continuato a incoraggiare il pubblico ad agire a favore della conservazione degli impollinatori con campagne pubbliche 102 , attività di comunicazione, materiale divulgativo 103 e orientamenti 104 (azione 9C). Il suo polo di informazioni online sugli impollinatori 105 è uno strumento fondamentale a questo scopo: sviluppata nell'ambito dell'azione 3A, questa piattaforma facilita l'accesso alle informazioni e permette la partecipazione attiva del pubblico e di altri portatori di interessi. L'approccio comunicativo con il pubblico mira a evidenziare la diversità degli impollinatori e la loro importanza per l'umanità, incoraggiando tutti ad agire per proteggerli. Quello degli impollinatori è uno dei temi inerenti alla natura più popolari tra gli europei per cui la comunicazione risulta più facile. Per questo motivo è usato dalla Commissione come veicolo per comunicare l'azione dell'UE su questioni più ampie riguardanti la biodiversità e l'ambiente nell'ambito del Green Deal europeo.

La Commissione sostiene il ruolo del pubblico nella generazione di conoscenze per l'azione politica. A luglio 2020 ha pubblicato una relazione sulle migliori pratiche nella scienza dei cittadini per il monitoraggio ambientale 106 , che include la scienza dei cittadini sugli impollinatori (monitoraggio delle farfalle). Attuando il progetto pilota ABLE 107 del Parlamento europeo, la Commissione ha promosso l'avvio del sistema di monitoraggio europeo delle farfalle in 10 Stati membri. La scienza dei cittadini è destinata a essere una componente essenziale del futuro sistema di monitoraggio degli impollinatori dell'UE e di quello di monitoraggio ambientale dell'uso di pesticidi tramite le api mellifere, sviluppato nell'ambito dell'azione 1. Con il progetto STING 108 , nel 2021 la Commissione amplierà le attività di impegno del pubblico riguardanti gli impollinatori, in particolare nel contesto della sicurezza alimentare.

Il Corpo europeo di solidarietà (azione 9C) sostiene progetti che coinvolgono i giovani in vari ambiti riguardanti la solidarietà, tra cui il settore della protezione dell'ambiente e della natura. Diversi progetti in corso riguardano gli impollinatori. Alcuni, come il progetto Wild Bee Pollinator Conservation o il progetto Solidarity Bees, si incentrano su attività di informazione e sensibilizzazione. Un altro esempio, il progetto di sostegno agli ecosistemi, contribuisce alla creazione di habitat favorevoli agli impollinatori selvatici e ad altri insetti 109 .

Grazie a Erasmus+ sono stati finanziati progetti volti a sensibilizzare gli alunni, fornendo loro l'opportunità di acquisire conoscenze sugli impollinatori. Tra le attività in cui sono stati coinvolti i giovani figurava il monitoraggio sul campo degli impollinatori che ha consentito loro di imparare quali sono i requisiti dei loro habitat e le minacce che affrontano 110 .

La Commissione sostiene i cittadini nel loro ruolo di consumatori. Le scelte di consumo possono influire in modo significativo sugli impollinatori selvatici. Il marchio di qualità ecologica dell'Unione europea (Ecolabel UE) 111 rappresenta uno degli strumenti in grado di mitigare gli impatti negativi delle scelte dei consumatori, ad esempio per quanto riguarda i prodotti da giardinaggio che incidono sugli impollinatori (azione 9B). La Commissione è attualmente impegnata più a massimizzare il successo dell'attuale gamma di prodotti con marchio Ecolabel UE che a elaborare nuovi criteri per la sua assegnazione. La Commissione ha da poco avviato la revisione dei criteri dell'Ecolabel UE per "substrati di coltivazione, ammendanti e pacciame" e si assicurerà che i criteri rivisti affrontino la necessità della conservazione degli impollinatori. Per esempio, tali criteri potrebbero includere misure di salvaguardia per garantire che il terriccio usato per le piante in vaso e i prodotti da giardinaggio non provenga dagli habitat degli impollinatori oppure che l'estrazione mineraria non ne provochi il degrado. Per quanto riguarda il settore alimentare, nel quadro del progetto LIFE per gli alimenti e la biodiversità si è studiata la protezione degli insetti nelle norme ed etichette alimentari ed è stata pubblicata una guida per i responsabili della qualità, della produzione e degli approvvigionamenti 112 .

2.10.Azione 10: promuovere le strategie sugli impollinatori e la collaborazione a tutti i livelli

La Commissione incoraggia le autorità nazionali, regionali e locali a sviluppare strategie a favore degli impollinatori. Per facilitare questo processo, ha pubblicato modelli 113 per tali strategie che possono essere adattati a esigenze territoriali specifiche (azione 10A).

Oltre a eventi e seminari ad hoc, la Commissione ha agevolato la collaborazione tra i portatori di interessi relativamente alla conservazione degli impollinatori mediante il partenariato europeo per l'innovazione dell'agricoltura 114 , i programmi Interreg 115 e l'agenda urbana dell'UE 116 (azione 10B). I programmi Interreg sono stati di particolare aiuto nel promuovere la collaborazione per mezzo di azioni congiunte e scambi a livello di politiche tra attori nazionali, regionali e locali di Stati membri diversi. La Commissione ha inoltre continuato a facilitare i collegamenti tra amministrazioni centrali, locali e subnazionali e le loro controparti in altri paesi dell'UE. Attraverso il partenariato europeo per l'innovazione dell'agricoltura sono stati istituiti gruppi operativi locali 117 ,  118 per una gestione delle aziende agricole innovativa e favorevole agli impollinatori.

Nell'ottobre 2020, nell'ambito del programma di partenariato ambientale per l'adesione 119 dell'UE, è stato organizzato un seminario regionale online 120 sulle specie esotiche invasive e sull'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori per partecipanti provenienti da Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, Macedonia del Nord, Kosovo e Turchia (azione 10C). Il seminario, sostenuto attraverso lo strumento di preadesione, aveva tra i suoi scopi quello di promuovere lo scambio di esperienze per quanto riguarda la definizione di obiettivi strategici e l'attuazione di azioni per affrontare il declino degli impollinatori nell'UE e a contribuire agli sforzi di conservazione a livello mondiale.

Tra i lavori al di fuori dell'Unione, la Commissione ha inoltre incluso un sostegno specifico agli obiettivi sia dell'iniziativa dell'UE a favore degli impollinatori sia del piano d'azione 2018-2030 per la seconda iniziativa internazionale a favore degli impollinatori (azione 10C). Per esempio ha fornito sostegno al progetto UE-FAO del 2019 che ha agevolato l'attuazione di accordi multilaterali da parte di paesi in Africa, nei Caraibi e nel Pacifico 121 . Il progetto intende promuovere le pratiche agricole fondate sugli ecosistemi, compresa la preservazione degli habitat naturali degli impollinatori selvatici e la riduzione dei rischi posti dai pesticidi. Un seminario di livello mondiale sul rafforzamento e il rispetto dei regolamenti in materia di pesticidi volti a proteggere gli impollinatori sarà organizzato per le autorità di regolamentazione in materia di pesticidi, così da consolidarne le capacità in questi ambiti 122 .

Nel novembre 2018, durante la quattordicesima conferenza delle parti della convenzione sulla diversità biologica, l'UE è entrata a far parte della coalizione dei volontari che si impegnano a favore degli impollinatori ("Coalition of the Willing on Pollinators") 123 (azione 10D). Da allora, la Commissione ne ha sostenuto gli obiettivi condividendo con altri paesi conoscenze ed esperienze sull'attuazione delle azioni dell'UE a favore degli impollinatori.

Nell'ambito della preparazione e dell'attuazione del quadro globale per la biodiversità post-2020 124 , l'UE sta mobilitando i suoi partner internazionali verso un aumento del livello di conservazione degli impollinatori e di apprezzamento dei loro servizi ecosistemici.

3.Conclusioni

Il presente riesame ha evidenziato che sono stati compiuti progressi significativi nell'attuazione delle azioni dell'iniziativa, che ha fornito un quadro generale per gli interventi transettoriali dell'UE a favore degli impollinatori Le azioni per sviluppare elementi determinanti per le politiche sono state avviate con successo e hanno progredito in modo sostanziale. Tra questi elementi figurano i sistemi di monitoraggio delle specie di impollinatori e dei fattori che ne causano il declino. Un sistema di informazione sugli impollinatori e iniziative di ricerca mirate dovrebbero sostenere ulteriormente l'iniziativa.

Complessivamente, l'iniziativa rimane uno strumento strategico valido che permette all'UE, agli Stati membri e ai portatori di interessi di affrontare il declino degli impollinatori, nonostante restino sfide significative nella lotta ai fattori che lo causano. Sarà necessario accrescere gli sforzi in particolare per contrastare la perdita di habitat nei paesaggi agricoli e gli effetti dei pesticidi. Tra le altre sfide ancora presenti vi è la lotta alle minacce agli impollinatori che non sono affrontate direttamente nell'iniziativa, come i cambiamenti climatici e gli inquinanti ambientali diversi dai pesticidi.

I progressi verso il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine dell'iniziativa saranno rafforzati in modo sostanziale mediante la strategia sulla biodiversità, la strategia "Dal produttore al consumatore" e il piano d'azione dell'UE per l'inquinamento zero, in particolare tramite gli impegni a estendere le zone protette e ripristinare gli ecosistemi. Inoltre è fondamentale promuovere approcci agroecologici come l'agricoltura biologica, ripristinare elementi caratteristici del paesaggio con elevata diversità nei terreni agricoli e ridurre gli effetti dei pesticidi e di altri inquinanti ambientali nocivi agli impollinatori.

La Commissione lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri nella prossima fase dell'attuazione dell'iniziativa e accoglie pertanto con favore le conclusioni del Consiglio 125 sulla relazione della Corte dei conti europea, in particolare per quanto riguarda la necessità di assicurare un uso adeguato delle risorse, istituire un quadro di governance e monitoraggio a livello di UE per gli impollinatori e integrare maggiormente le esigenze degli impollinatori nella PAC e nel quadro normativo sui pesticidi.

Nella seconda metà del 2021 la Commissione avvierà consultazioni per raccogliere pareri e prove più consistenti, conoscenze ed esperienze dai portatori di interessi e dal grande pubblico in merito all'attuazione del quadro d'azione esistente. Tali suggerimenti costituiranno un'indicazione importante su come migliorare questo quadro e individuare ulteriori misure che sarebbero necessarie per attuare pienamente gli obiettivi a lungo termine dell'iniziativa.

Successivamente la Commissione rivedrà l'iniziativa, tenendo conto del feedback ricevuto fino ad allora da altre istituzioni e portatori di interessi e dei risultati delle consultazioni.

(1)

  https://ec.europa.eu/environment/nature/conservation/species/redlist .

(2)

Unione europea, Agenzia europea dell'ambiente, (2021), "Accounting for ecosystems and their services in the European Union (INCA)", Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, Lussemburgo, (in stampa).

(3)

COM(2018) 395 final, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52018DC0395 .

(4)

Gli impollinatori in Europa sono principalmente insetti, quali api selvatiche, sirfidi, farfalle e falene.

(5)

  https://www.acceptance.ec.europa.eu/environment/nature/conservation/species/pollinators/documents/EU_pollinators_summary_public_consultation.pdf .

(6)

  https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0104_IT.html .

(7)

  https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-12948-2018-INIT/it/pdf .

(8)

Relazione speciale 15/2020, https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=54200 .

(9)

  https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-14168-2020-INIT/it/pdf .

(10)

COM(2020) 380 final, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52020DC0380 .

(11)

COM(2020) 381 final, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52020DC0381 .

(12)

COM(2021) 82 final, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=COM:2021:82:FIN .

(13)

  https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC122225 .

(14)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/European+Red+List+of+Hoverflies .

(15)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/European+Red+List+of+Moths .

(16)

  https://www.eionet.europa.eu/etcs/etc-bd/products/etc-bd-reports/etc-bd-technical-paper-1-2020-report-for-a-list-of-annex-i-habitat-types-important-for-pollinators .

(17)

  https://ec.europa.eu/environment/nature/knowledge/rep_habitats .

(18)

  https://w.ww.eea.europa.eu/publications/state-of-nature-in-the-eu-2020 .

(19)

  https://tableau.discomap.eea.europa.eu/t/Natureonline/views/SONpollinators/Storypollinators?%3AisGuestRedirectFromVizportal=y&%3Adisplay_count=n&%3AshowAppBanner=false&%3Aorigin=viz_share_link&%3AshowVizHome=n&%3Aembed=y .

(20)

European Monitoring of Biodiversity in Agricultural Landscapes, https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Data+and+information .

(21)

  https://ec.europa.eu/eurostat/web/lucas .

(22)

Progetto Insignia, https://www.insignia-bee.eu .

(23)

Per ulteriori informazioni sulle azioni preparatorie del Parlamento europeo consultare: https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/ATAG/2019/640130/EPRS_ATA(2019)640130_EN.pdf .

(24)

  https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC120383 .

(25)

  https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC117072 .

(26)

Unione europea, Agenzia europea dell'ambiente, (2021), "Accounting for ecosystems and their services in the European Union (INCA)", Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, Lussemburgo, (in stampa).

(27)

  https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC120571 .

(28)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Research+and+innovation .

(29)

SC5-32-2020, https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/portal/screen/opportunities/topic-details/sc5-32-2020 .

(30)

Strumento COFUND ERA-NET di Orizzonte 2020 per la promozione della ricerca paneuropea sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici, https://www.biodiversa.org .  

(31)

Progetto VOODOO, https://www.biodiversa.org/1777/download .

(32)

Progetto OBServ, https://www.biodiversa.org/1635/download .

(33)

DrivenByPollinators https://cordis.europa.eu/project/id/819374 .

(34)

Per esempio, DEFPOLL https://cordis.europa.eu/project/id/798954 .

(35)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Horizon+2020 .

(36)

EKLIPSE è un meccanismo per sostenere decisioni migliori in materia di ambiente sulla base delle migliori conoscenze disponibili, https://www.eklipse-mechanism.eu .

(37)

  https://www.eklipse-mechanism.eu/pollinators_request .

(38)

  https://ec.europa.eu/eip/agriculture/en/european-innovation-partnership-agricultural .

(39)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Bottom-up+innovation .

(40)

  https://ec.europa.eu/info/research-and-innovation_it .

(41)

  https://ec.europa.eu/info/horizon-europe/commissions-proposal-horizon-europe_en#the-commissions-proposal-for-horizon-europe .

(42)

Partenariato europeo nell'ambito di Orizzonte Europa, "Rescuing Biodiversity to Safeguard Life on Earth", https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/research_and_innovation/funding/documents/european_partnership_for_rescuing_biodiversity_to_safeguard_life_on_earth.pdf .

(43)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/EU+Pollinator+Information+Hive .

(44)

  https://biodiversity.europa.eu/ .

(45)

Il SIGC è un sistema amministrativo istituito e gestito da ciascuno Stato membro per determinare e controllare l'ammissibilità dell'aiuto o del sostegno nell'ambito della PAC. Per ulteriori informazioni consultare: https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/financing-cap/financial-assurance/managing-payments_it .

(46)

Direttiva 2007/2/CE che istituisce un'Infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire), https://inspire.ec.europa.eu .

(47)

  https://ec.europa.eu/environment/nature/legislation/fitness_check/action_plan .

(48)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Action+plans .

(49)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/LIFE+programme .

(50)

  https://ec.europa.eu/easme/en/webinar-life-stepping-save-bugs .

(51)

  https://ec.europa.eu/easme/sites/easme-site/files/life_and_invertebrates-_summary_report-final-layout.pdf .

(52)

  https://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/platform/events/continental_pannonian_steppic_and_black_sea_regions_seminar_en.htm .

(53)

  https://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/platform/events/atlantic_biogeographical_chalk_grasslands.htm .

(54)

  https://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/platform/events/eurasian_grassland_conference.htm .

(55)

Per ulteriori informazioni sul processo biogeografico Natura 2000 consultare: https://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/seminars_en.htm .

(56)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Natura+2000+workshop+Nov+2019 .

(57)

  https://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/financing/index_en.htm .

(58)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Agriculture .

(59)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Farmers .

(60)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Actions+in+my+country .

(61)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Stakeholder+conference+Feb+2020 .

(62)

  https://ec.europa.eu/info/food-farming-fisheries/key-policies/common-agricultural-policy/future-cap_it .

(63)

COM(2020) 846 final.

(64)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Cities .

(65)

  https://ec.europa.eu/futurium/en/system/files/ged/sul-nbs_finalactionplan_2018.pdf .

(66)

L'agenda urbana è un partenariato tra città, Stati membri, Commissione europea e portatori di interessi quali organizzazioni non governative o imprese.

(67)

  https://ec.europa.eu/environment/topics/urban-environment/green-city-accord_en .

(68)

  https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1590574123338&uri=CELEX%3A52020DC0380 .

(69)

  https://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital .

(70)

  https://ec.europa.eu/environment/europeangreencapital/europeangreenleaf .

(71)

  https://publications.jrc.ec.europa.eu/repository/handle/JRC115375 .

(72)

  https://ec.europa.eu/regional_policy/it/funding .

(73)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Stakeholder+conference+Feb+2020 .

(74)

  https://ec.europa.eu/regional_policy/en/policy/cooperation/european-territorial/ .

(75)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Regions .

(76)

SWD(2019) 193 final.

(77)

SWD(2019) 305 final.

(78)

Direttiva 2009/128/CE.

(79)

  https://ec.europa.eu/food/sites/food/files/plant/docs/pesticides_sud_report-act_2020_it.pdf .

(80)

Regolamento (CE) n. 1107/2009.

(81)

  https://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/3295 .

(82)

  https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/B-9-2019-0149_IT.html .

(83)

Autorità europea per la sicurezza alimentare.

(84)

  https://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/event/Bee_Guidance_review.pdf .

(85)

A questo proposito, la Commissione terrà conto delle raccomandazioni della Corte dei conti europea (relazione speciale 15/2020), https://www.eca.europa.eu/it/Pages/DocItem.aspx?did=54200 .

(86)

  https://ec.europa.eu/food/plant/pesticides/approval_active_substances/approval_renewal/neonicotinoids_en .

(87)

Regolamento di esecuzione (UE) 2018/783 della Commissione, del 29 maggio 2018, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva imidacloprid (GU L 132 del 30.5.2018, pag. 31).

(88)

Regolamento di esecuzione (UE) 2018/784 della Commissione, del 29 maggio 2018, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva clothianidin (GU L 132 del 30.5.2018, pag. 35).

(89)

Regolamento di esecuzione (UE) 2018/785 della Commissione, del 29 maggio 2018, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda le condizioni di approvazione della sostanza attiva tiametoxam (GU L 132 del 30.5.2018, pag. 40).

(90)

2019/2803(RSP), https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2019-0104_IT.html .

(91)

GU L 33 del 5.2.2020, pag. 16.

(92)

GU L 33 del 5.2.2020, pag. 19.

(93)

  https://ec.europa.eu/food/plant/pesticides/eu-pesticides-database/ppp/pppeas/screen/home .

(94)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/IAS+Managers .

(95)

Regolamento (UE) n. 1143/2014.

(96)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/IAS+Managers .

(97)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/LIFE+programme .

(98)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Get+involved .

(99)

  https://ec.europa.eu/environment/biodiversity/business/news/news-84_en.htm .

(100)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Businesses .

(101)

  https://ec.europa.eu/environment/biodiversity/business .

(102)

  https://wikis.ec.europa.eu/pages/viewpage.action?pageId=23462237 .

(103)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Educational+materials .

(104)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Citizens .

(105)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/EU+Pollinator+Information+Hive .

(106)

SWD(2020) 149 final.

(107)

  https://butterfly-monitoring.net/able .

(108)

STING (Scienza e tecnologia per gli insetti impollinatori) è un progetto attuato dal Centro comune di ricerca della Commissione,

https://ec.europa.eu/jrc/sites/jrcsh/files/adopted_jrc_2019-20_wp_europa_v2.pdf .

(109)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Education+and+youth .

(110)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Education+and+youth

(111)

  https://ec.europa.eu/environment/ecolabel/ .

(112)

  https://www.business-biodiversity.eu/en/publications/easy-guide--insect-protection .

(113)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Public+authorities .

(114)

  https://ec.europa.eu/eip/agriculture/en/european-innovation-partnership-agricultural .

(115)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/Regions .

(116)

  https://ec.europa.eu/futurium/en/system/files/ged/sul-nbs_finalactionplan_2018.pdf .

(117)

  https://ec.europa.eu/eip/agriculture/en/find-connect/projects/protecting-farmland-pollinators .

(118)

  https://ec.europa.eu/eip/agriculture/en/find-connect/projects/pasture-pollinators .

(119)

  https://eppanetwork.eu/project .

(120)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/International+action .

(121)

  https://ec.europa.eu/international-partnerships/news/eu-provides-extra-eu9-million-support-faos-work-promoting-nature-friendly-agricultural_en .

(122)

  https://wikis.ec.europa.eu/display/EUPKH/International+action .

(123)

  https://promotepollinators.org/about/history .

(124)

  https://www.cbd.int/conferences/post2020 .

(125)

  https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-14168-2020-INIT/it/pdf .

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