COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 30.9.2020
SWD(2020) 323 final
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE
Relazione sullo Stato di diritto 2020
Capitolo sulla situazione dello Stato di diritto in Slovenia
che accompagna il documento
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI
Relazione sullo Stato di diritto 2020
La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea
{COM(2020) 580 final} - {SWD(2020) 300 final} - {SWD(2020) 301 final} - {SWD(2020) 302 final} - {SWD(2020) 303 final} - {SWD(2020) 304 final} - {SWD(2020) 305 final} - {SWD(2020) 306 final} - {SWD(2020) 307 final} - {SWD(2020) 308 final} - {SWD(2020) 309 final} - {SWD(2020) 310 final} - {SWD(2020) 311 final} - {SWD(2020) 312 final} - {SWD(2020) 313 final} - {SWD(2020) 314 final} - {SWD(2020) 315 final} - {SWD(2020) 316 final} - {SWD(2020) 317 final} - {SWD(2020) 318 final} - {SWD(2020) 319 final} - {SWD(2020) 320 final} - {SWD(2020) 321 final} - {SWD(2020) 322 final} - {SWD(2020) 324 final} - {SWD(2020) 325 final} - {SWD(2020) 326 final}
Sintesi
Il sistema giudiziario sloveno si caratterizza per il ruolo significativo svolto dal Consiglio della magistratura e dalla Corte suprema ai fini della nomina, della carriera e della governance della magistratura nonché per il livello avanzato degli strumenti di tecnologia dell'informazione e della comunicazione utilizzati per la gestione delle cause. Fornire risorse adeguate al Consiglio della magistratura e al Consiglio dei procuratori dello Stato è una condizione importante per il funzionamento indipendente ed efficace di tali organi di autogoverno. L'imminente decisione della Corte costituzionale in merito alla costituzionalità della legge sulle inchieste parlamentari può fornire orientamenti sulla tutela dell'indipendenza e dell'autonomia dei giudici e dei procuratori. Sebbene la Procura dello Stato abbia migliorato la propria efficienza, permangono difficoltà nel perseguire efficacemente la criminalità economica e finanziaria. Nonostante gli arretrati abbiano continuato a diminuire e non rappresentino un problema sistemico, la durata dei procedimenti giudiziari nei casi di riciclaggio continua a costituire una sfida.
La Slovenia dispone del quadro legislativo e istituzionale per la prevenzione e la lotta alla corruzione, in buona parte approntato. Nella pratica, le politiche globali in materia di accesso alle informazioni pubbliche, consultazione pubblica e trasparenza del processo legislativo sono ben rispettate. La Slovenia dispone inoltre di un organo anticorruzione indipendente specializzato, la Commissione per la prevenzione della corruzione, che presiede alla prevenzione della corruzione e al rafforzamento dell'integrità dei pubblici uffici. Le sue risorse umane e finanziarie sono limitate e destano preoccupazioni. Permangono inoltre preoccupazioni circa le sue capacità e il divario tra legislazione e prassi, in particolare per quanto riguarda l'attuazione della legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione, la principale legislazione anticorruzione della Slovenia.
Sebbene l'indipendenza dell'organismo di regolamentazione dei media – l'Agenzia per le reti e i servizi di comunicazione – sia garantita dalla legge, l'Agenzia dispone di risorse limitate, tenendo conto delle sue competenze, il che incide sulla sua efficacia. L'attuale sistema di dichiarazione di proprietà dei media rende pubbliche alcune informazioni e garantisce quindi una parziale trasparenza sulla proprietà, ma non si estende ai proprietari finali. La mancanza di norme specifiche per i media volte a prevenire i conflitti d'interessi nel settore incide negativamente sul pluralismo dei media in Slovenia, a livello nazionale e regionale. L'accesso alle informazioni pubbliche può essere un processo lungo per il pubblico e per i giornalisti. Oltre alle cause con un effetto intimidatorio, le molestie online e le minacce nei confronti dei giornalisti sono fonte di preoccupazione e la risposta del sistema giudiziario penale è assente.
Il sistema di bilanciamento dei poteri è sostenuto, tra l'altro, mediante strumenti online ben sviluppati per la consultazione del pubblico e delle altre parti interessate, coadiuvati da un difensore civico dei diritti dell'uomo e da un difensore per le pari opportunità. Tuttavia, il periodo di consultazione è spesso breve e non sempre la posizione degli organi indipendenti viene tenuta in considerazione. La Corte costituzionale può condurre un controllo di costituzionalità ex post. Nondimeno, dato l'aumento dei ricorsi costituzionali presentati e gli arretrati accumulati, i procedimenti dinanzi alla Corte costituzionale stanno diventando più lunghi, il che potrebbe influire sull'efficacia del suo funzionamento. È stata presentata una strategia nazionale volta a migliorare il sostegno alle organizzazioni non governative entro il 2023.
I.Sistema giudiziario
Il sistema giudiziario sloveno è composto da tre livelli: in primo grado i tribunali circondariali e distrettuali (che si occupano di cause civili e commerciali), i tribunali del lavoro (di cui uno che si pronuncia anche su casi di sicurezza sociale) e un tribunale amministrativo (con lo status di tribunale di secondo grado) per un totale di sessanta, in secondo grado quattro Corti d'appello (che si pronunciano sui ricorsi contro le decisioni dei tribunali di primo grado) e, in terzo grado, la Corte suprema (che si pronuncia sui ricorsi contro alcune sentenze delle Corti d'appello e del tribunale amministrativo). La Costituzione prevede un Consiglio della magistratura, un organo sui generis che si colloca al di fuori dei tre rami del governo e che ha il compito di proteggere l'indipendenza nonché di promuovere e garantire la responsabilità, l'efficienza e la qualità dell'operato della magistratura
. I candidati giudici vengono selezionati dal Consiglio della magistratura e successivamente proposti per essere nominati dall'Assemblea nazionale (Državni zbor, la prima camera del parlamento)
. Se il Consiglio della magistratura seleziona un candidato che svolge già funzioni giurisdizionali, è il Consiglio stesso a promuoverlo alla nuova carica giurisdizionale. La Procura dello Stato è un'autorità indipendente, ma fa anche parte del potere esecutivo, mentre i principali poteri in materia di carriera dei procuratori dello Stato e il suo funzionamento spettano al Consiglio dei procuratori dello Stato e al Procuratore generale. Il Consiglio dei procuratori dello Stato è un organo statale indipendente che svolge funzioni di autogoverno della Procura dello Stato e contribuisce a garantire l'uniformità dell'azione penale e a salvaguardare l'indipendenza dei procuratori dello Stato. L'ordine degli avvocati sloveno fa parte del potere giudiziario e costituisce un organo autonomo e indipendente.
Indipendenza
Un'indagine avviata all'inizio del 2019 da una commissione parlamentare d'inchiesta prevedeva controlli sull'operato di procuratori e giudici nell'ambito di specifici casi penali. Tuttavia, la Corte costituzionale ha successivamente sospeso l'applicazione della legge sulle inchieste parlamentari dato il rischio che queste comportano per l'indipendenza dei giudici e dei procuratori in casi specifici. La commissione d'inchiesta è stata istituita dall'Assemblea nazionale su richiesta del Consiglio nazionale (Državni svet, la seconda camera del parlamento)
. La Corte costituzionale, alla quale il caso era stato deferito dal Consiglio della magistratura e dalla Procura dello Stato, ha sospeso l'applicazione della legge sulle inchieste parlamentari in relazione ai giudici e ai procuratori dello Stato, in attesa di verificarne la costituzionalità
. Inoltre, ha sospeso l'applicazione dell'atto parlamentare che istituisce la commissione d'inchiesta. Il Consiglio della magistratura ha dichiarato che l'ambito dell'inchiesta, quale definito nell'atto parlamentare che la istituisce, non includerebbe il funzionamento della magistratura nel suo complesso, ma mirerebbe piuttosto a concentrarsi su specifiche sentenze definitive e sui singoli giudici. La Corte costituzionale, nella sua decisione sui provvedimenti provvisori, ha evidenziato la mancanza nell'atto di meccanismi adeguati volti a proteggere i giudici e i procuratori dello Stato dalle inchieste parlamentari sulla loro "responsabilità politica". Ha inoltre sottolineato il rischio che l'inchiesta parlamentare leda l'indipendenza dei giudici e dei procuratori, cosa che "potrebbe compromettere irrimediabilmente" sia l'indipendenza della magistratura, sia l'indipendenza e l'autonomia della Procura dello Stato. La Corte costituzionale deve ancora pronunciarsi definitivamente nel merito.
Negli ultimi anni il livello di indipendenza della magistratura percepito è costantemente migliorato ma resta in media basso. Il livello di indipendenza della magistratura percepito da parte dei cittadini è medio (42 % piuttosto soddisfacente e molto soddisfacente), mentre da parte delle imprese resta basso (36 %), nonostante la tendenza positiva evidenziata dal costante aumento in entrambi i sondaggi
. Il principale motivo addotto dalle imprese per la mancanza percepita di indipendenza della magistratura è la percezione di interferenze o pressioni da parte del governo o di politici, seguita da vicino dalla percezione di interferenze o pressioni da parte di portatori di interessi specifici ed economici, che si confermano tra le più elevate nell'UE in termini comparativi
. La Corte suprema ha commissionato uno studio sui motivi alla base della bassa percezione dell'indipendenza della magistratura e della scarsa fiducia nel sistema giudiziario, che potrebbe contribuire a individuare percorsi di miglioramento. Tra i motivi della scarsa fiducia, individuati mediante sondaggi mirati e seminari delle parti interessate, che hanno coinvolto utenti del sistema giudiziario, professionisti del diritto, personale giudiziario e cittadini, figurano la mancanza di conoscenze e informazioni sul sistema giudiziario, questioni organizzative e di comunicazione nonché difficoltà nel destreggiarsi negli edifici giudiziari. Questi risultati hanno prodotto una serie di misure, attuate dalla Corte suprema e da altri organi, che vanno dalla formazione a migliori strumenti informativi per gli utenti del sistema giudiziario una volta arrivati in tribunale, miranti ad aumentare la fiducia nella magistratura e il livello di indipendenza della magistratura percepito
.
Qualità
La digitalizzazione del sistema giudiziario per la gestione delle cause è in fase avanzata e sono in atto ulteriori sviluppi volti a migliorare la comunicazione elettronica tra i tribunali e le parti. Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione per la gestione delle cause sono di livello avanzato
. I dati provenienti da tutti i sistemi di gestione giudiziaria sono standardizzati, integrati (utilizzando strumenti di data warehouse) e centralizzati, quindi utilizzati a fini statistici e di gestione. Le politiche e le strategie informatiche sono definite, coordinate e disciplinate dalla Corte suprema. Tuttavia, la comunicazione elettronica tra i tribunali e le parti rimane meno avanzata. Per esempio, non sempre è possibile presentare una causa per via telematica, ricevere una citazione elettronicamente o monitorare online le fasi dei procedimenti
. La comunicazione elettronica è già avanzata in alcuni settori, come quello del recupero dei crediti non contestati, gestito da un'unità organizzativa speciale presso il tribunale circondariale di Lubiana (COVL), in cui i fascicoli esistono solo in forma elettronica, nonché per quanto riguarda le insolvenze e il catasto. Dal 2019 il miglioramento degli strumenti di comunicazione elettronica in altri settori, in particolare la procedura civile, penale e per i reati minori costituisce una priorità per la Corte suprema. È stato avviato un progetto per sviluppare fascicoli elettronici, invii in forma elettronica, notifica digitale di atti giudiziari, pagamento online di spese di giustizia e altri strumenti digitali
.
I risultati del sondaggio condotto dalla Corte suprema tra gli utenti del sistema giudiziario vengono utilizzati per migliorare ulteriormente la qualità della giustizia. La Corte suprema ha commissionato uno studio (cfr. sopra) comprendente sondaggi tra gli utenti del sistema giudiziario e altre parti interessate. Al fine di migliorare la qualità dell'attività giudiziaria e la fiducia nella giustizia, la Corte suprema ha istituito un gruppo di progetto speciale. Il gruppo ha organizzato, tra l'altro, sondaggi tra giudici e personale giudiziario, seminari con attori chiave, colloqui e osservazioni interne. Partendo da questa base, la Corte suprema ha elaborato manuali per i nuovi giudici, manuali procedurali relativi a vari settori del diritto, formazioni per il personale giudiziario e materiale informativo per il pubblico, come brochure, video e un sito web, anche sulle procedure giudiziali
. Il progetto ha ricevuto riconoscimenti a livello internazionale
.
La Corte suprema svolge un ruolo importante nell'assegnazione delle risorse ai tribunali. Strumenti TIC avanzati per la gestione delle cause seguono dati granulari a livello dei singoli tribunali. Questo consente ai presidenti dei tribunali, ai dirigenti giudiziari e alla Corte suprema di assegnare le risorse umane e finanziarie sulla base di dati comparativi sull'efficienza dei tribunali
. Ogni anno, i presidenti dei tribunali presentano le loro proposte sulle risorse alla Corte suprema, la quale analizza i dati relativi all'efficienza, confronta il carico di lavoro di ciascun tribunale e presenta l'analisi ai presidenti dei tribunali nell'ambito della discussione sulle risorse. Successivamente si trova un accordo sulla ripartizione delle risorse, tenendo conto dei dati comparativi sui tribunali.
Il Consiglio della magistratura e il Consiglio dei procuratori dello Stato stanno affrontando delle difficoltà in termini di risorse, nonostante un certo miglioramento. Il Consiglio della magistratura si sta sforzando più attivamente di migliorare la qualità della giustizia, in particolare tramite il ruolo svolto nella valutazione dei giudici, nei procedimenti disciplinari e nel miglioramento della remunerazione dei giudici
. Nonostante gli siano state concesse risorse aggiuntive negli ultimi anni, il Consiglio della magistratura opera ancora con un organico relativamente basso in considerazione degli ampi poteri e dei membri non professionisti del Consiglio
. Secondo le parti interessate, tali sforzi richiedono risorse supplementari per aumentare la capacità amministrativa del Consiglio della magistratura, anche per migliorare il processo di selezione dei giudici, in particolare l'argomentazione delle sentenze. Il Consiglio dei procuratori dello Stato è ancora carente in termini di risorse umane e finanziarie
, il che significa che non è in grado di lavorare al miglioramento della qualità generale della Procura dello Stato. Anche il suo ruolo nel miglioramento del processo di selezione dei procuratori è ostacolato dalla mancanza di personale.
Sono in corso consultazioni per portare a termine la riforma della mappa giudiziaria. Negli ultimi decenni, la mappa giudiziaria (che definisce la sede e la giurisdizione dei tribunali) ha oscillato tra un tribunale unico e molteplici tribunali di primo grado (distrettuali e circondariali). Attualmente il sistema giudiziario è dotato di 55 tribunali di primo grado, con 44 tribunali circondariali che si pronunciano su contenziosi civili e su cause civili non contenziose di modesta entità (finanziaria), e 11 tribunali distrettuali che decidono in merito a cause civili di entità elevata e a cause commerciali tra persone giuridiche. La separazione tra i tribunali civili e commerciali di primo grado è stata da tempo indicata come un fattore che incide sull'efficienza dei tribunali. Per porvi in parte rimedio, le riforme del 2009 e del 2015 hanno posto i tribunali circondariali sotto il più rigido controllo dei tribunali distrettuali in modo tale da uniformare il carico giudiziario e ridurre i conflitti di giurisdizione
. Sistemi TIC all'avanguardia per la gestione delle cause e l'esperienza della Corte suprema nella gestione delle risorse consentirebbero l'istituzione di tribunali più grandi nelle aree urbane
. Nel 2019 il ministero della Giustizia ha proseguito le consultazioni con la magistratura su una nuova mappa giudiziaria rivista, ma il governo non ha ancora completato il progetto legislativo.
La pubblicazione delle sentenze dei tribunali di primo grado resta limitata, in particolare per le cause civili e commerciali. Sebbene la maggior parte delle sentenze della Corte suprema e delle Corti d'appello venga pubblicata online, la pubblicazione delle sentenze di primo grado resta contenuta
. Inoltre, la compatibilità con il linguaggio macchina delle sentenze pubblicate, che consentirebbe lo sviluppo di prodotti e servizi basati sull'intelligenza artificiale per gli utenti del sistema giudiziario, è relativamente bassa
. Il progetto volto a migliorare l'accessibilità online delle sentenze di primo grado promosso dal ministero della Giustizia è stato bloccato, a causa delle difficoltà legate all'anonimizzazione automatica delle sentenze. In collaborazione con i ricercatori è allo studio un nuovo metodo.
Efficienza
Il miglioramento dell'efficienza del sistema giudiziario ha determinato un'ulteriore riduzione dell'arretrato e la durata dei procedimenti è rimasta pressoché stabile. Pur presentando uno dei numeri più elevati di cause civili in entrata dell'UE, il sistema giudiziario sloveno ha registrato un continuo miglioramento dell'efficienza in quasi tutte le categorie di cause
. Nel 2019 l'arretrato giudiziario complessivo è ulteriormente diminuito di oltre il 7 % rispetto al 2018
. Ancora una volta i tribunali hanno definito più cause di quelle ricevute, pur avendone definite meno che in passato
. La durata media dei procedimenti è salita a circa 13 mesi nei contenziosi civili e ha registrato una stagnazione a 11 mesi nei contenziosi commerciali, essendo stata data la priorità alle cause più vecchie. Tuttavia, nelle cause commerciali ci vogliono ancora più di 12 mesi per la prima udienza. In appello, queste cause vengono definite rapidamente, di solito in circa 3 mesi. Quasi un quarto dei contenziosi civili e commerciali è definito mediante transazione giudiziaria. Tuttavia, in questo tipo di cause, ci vogliono ancora dai 14 ai 17 mesi per l'emissione di una sentenza scritta.
Permangono sfide relative all'efficienza soprattutto per quanto riguarda le cause per reati economici e finanziari. I procedimenti giudiziari, in particolare in materia di riciclaggio di denaro, e i procedimenti penali sono spesso lunghi. I tribunali penali hanno continuato a definire più cause di quelle ricevute (tasso di ricambio del 102 %). Tuttavia, la durata delle cause penali è diminuita nei tribunali circondariali a circa 9,5 mesi ed è aumentata nei tribunali distrettuali (a oltre 14 mesi)
. Nei processi di primo grado relativi a reati più complessi di riciclaggio di denaro, la durata continua ad aumentare e ha raggiunto in media 1 132 giorni
. Nel 2019, la Procura dello Stato ha risolto più denunce (notifiche penali) di quelle ricevute nel corso dell'anno, la maggior parte delle quali ha richiesto da uno a due mesi per respingere la notifica, richiedere ulteriori indagini di polizia o presentare una richiesta di rinvio a giudizio
. Tuttavia, l'ufficio specializzato della Procura dello Stato, che si occupa dei reati economici e finanziari, ha avuto bisogno, in media, di quattro mesi circa per tali fasi. Per quanto concerne le cause proposte dinanzi ai tribunali penali dalla Procura dello Stato, il loro numero è costantemente in calo
. Nonostante alcuni miglioramenti, le indagini condotte dalla polizia e dai procuratori in relazione a reati finanziari ed economici possono talvolta richiedere diversi anni, in parte a causa della mancanza di risorse. Queste difficoltà in termini di efficienza e qualità sono affrontate attraverso la formazione mirata (anche in materia di antiriciclaggio), lo scambio di buone pratiche e l'analisi dell'efficienza dei procuratori che si avvale di un sistema di tecnologie dell'informazione e della comunicazione potenziato.
II.Quadro anticorruzione
Il quadro istituzionale e legislativo per prevenire e combattere la corruzione è costituito dalla legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione. Sono in vigore leggi che disciplinano i conflitti d'interessi e la dichiarazione patrimoniale per i membri della pubblica amministrazione, i ministri e il parlamento, le attività di lobbismo e le cosiddette "porte girevoli" (revolving doors). Il quadro istituzionale per combattere la corruzione comprende un organo statale autonomo, la Commissione per la prevenzione della corruzione, che coopera con altri organi impegnati nella lotta contro la corruzione, con la polizia e con l'ufficio specializzato della Procura.
La Slovenia ha ricevuto un punteggio di 60/100 nell'indice di Transparency International sulla percezione della corruzione 2020, classificandosi all'11° posto nell'Unione europea e al 35° a livello mondiale. Dai recenti dati del sondaggio Eurobarometro emerge che l'87 % degli intervistati ritiene che la corruzione sia diffusa in Slovenia (contro una media UE del 71 %) e il 36 % delle persone si ritiene personalmente colpito dalla corruzione nella vita quotidiana (contro una media UE del 26 %)
. Secondo i sondaggi, il 90 % delle imprese ritiene che la corruzione sia diffusa (contro una media UE del 63 %) e il 41 % considera la corruzione un problema per l'attività imprenditoriale (contro una media UE del 37 %). Il 23 % delle persone ritiene che i successi giudiziari siano sufficienti per dissuadere le pratiche corruttive (contro una media UE del 36 %) mentre il 10 % delle imprese ritiene che le persone e le imprese condannate per corruzione di un alto funzionario siano punite in modo adeguato (contro una media UE del 31 %)
.
Il quadro giuridico di base per rafforzare l'integrità nel settore pubblico, garantendo la trasparenza ed evitando i conflitti d'interessi, è la legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione. Tuttavia, l'adozione di modifiche alla legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione per colmare le carenze del quadro anticorruzione è stata posticipata. Si tratta del principale atto giuridico per combattere la corruzione in Slovenia e disciplina inoltre le responsabilità della Commissione per la prevenzione della corruzione (CPC). Le modifiche alla legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione (IPCA), volte a colmare alcune delle carenze principali del quadro in vigore, comprese quelle evidenziate dal Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) del Consiglio d'Europa, sono state approvate dal governo a gennaio 2018 e verranno sottoposte all'approvazione del parlamento a giugno 2020
. Tuttavia, la loro adozione è stata posticipata, lasciando ancora in sospeso importanti riforme anticorruzione. Non si osservano sviluppi di rilievo nelle regole di condotta, nei conflitti d'interessi, nella segnalazione degli illeciti o nelle "porte girevoli", temi affrontati solo in parte dall'IPCA
.
La Commissione per la prevenzione della corruzione (CPC) opera nell'ambito di un valido quadro giuridico ma dispone di risorse limitate. La CPC è un organo statale autonomo la cui indipendenza è garantita dalla procedura di selezione della direzione, in cui una speciale commissione esaminatrice composta da rappresentanti di ciascuno dei tre rami del potere e della società civile sottopone al Presidente una proposta di nomina. La CPC collabora regolarmente con la polizia e con l'ufficio specializzato della Procura, ma mantiene i poteri di vigilanza e di indagine amministrativa. Inoltre, sovrintende alla prevenzione della corruzione e al rafforzamento dell'integrità dei pubblici uffici. La CPC conduce indagini amministrative e dispone di ampi poteri giuridici per accedere alle prove o incaricare altri organi di contrasto di raccoglierle. È incaricata di sovrintendere all'attuazione delle disposizioni in materia di conflitti d'interessi, piani per l'integrità, dichiarazioni patrimoniali, regali e limitazioni della legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione. Tuttavia, il GRECO ha osservato che le azioni della CPC appaiono ostacolate dall'insufficienza delle risorse e da problemi procedurali
. Le modifiche all'IPCA dovrebbero inoltre affrontare questioni giuridiche relative alla procedura sui generis adottata dalla CPC per trattare i casi di corruzione. La procedura, in base alla quale la CPC avvia indagini amministrative ed emana decisioni pubbliche, ha fatto registrare l'impugnazione di alcuni casi dinanzi ai giudici, poiché i diritti di difesa degli indagati non erano considerati sufficientemente garantiti nel corso della procedura
.
Accanto alla Commissione per la prevenzione della corruzione specializzata, numerosi organi pubblici sono coinvolti nella prevenzione e nella repressione della corruzione. L'ufficio specializzato della Procura dello Stato e la polizia nonché altre autorità statali svolgono ruoli importanti nella lotta contro la corruzione. Il ministero della Giustizia è responsabile della maggior parte del quadro giuridico per la prevenzione e il perseguimento della corruzione, tra cui la legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione e il codice penale. Il ministero della Pubblica amministrazione è deputato a disciplinare lo status, i diritti e gli obblighi dei funzionari e ha un ruolo nella promozione dell'integrità. La Corte dei conti è l'organo supremo che controlla i conti pubblici, il bilancio e la spesa pubblica. Esercita in modo completamente autonomo i propri poteri di revisione contabile che non possono essere impugnati in tribunale o dinanzi ad altri organi statali. La commissione nazionale di riesame delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici è un organo giurisdizionale specializzato indipendente che fornisce tutela giuridica agli offerenti. Un programma di misure governative per l'integrità e la trasparenza 2017-2019 è incentrato sulla sensibilizzazione dei funzionari pubblici in materia di integrità e trasparenza e sull'offerta di meccanismi di gestione e controllo delle finanze pubbliche. Inoltre, mira ad aumentare la trasparenza nella stesura di regolamenti e di procedure di gestione
.
Sono in vigore regole di condotta. Le disposizioni pertinenti sono contenute nella legge sulla pubblica amministrazione, nella legge sui dipendenti pubblici e nella legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione. Sebbene i ministri e i segretari di Stato siano soggetti al codice deontologico per i funzionari governativi e ministeriali del 2015, la legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione è l'atto giuridico di base che disciplina i conflitti d'interessi per i funzionari del settore pubblico. Essa disciplina gli obblighi dei funzionari in materia di conflitti d'interessi, dichiarazioni patrimoniali e loro controllo, limitazioni allo svolgimento di altre attività e divieti relativi ai regali. Si applica al primo ministro, ai ministri, ai segretari di Stato, ai membri del gabinetto e al segretario generale del governo. Talune disposizioni, per esempio in materia di dichiarazione patrimoniale e limitazioni successive alla fine del rapporto, si applicano anche agli ex funzionari
. Il 12 giugno 2020, l'Assemblea nazionale ha adottato un codice deontologico che elenca i principi etici che i deputati sono tenuti rispettare e stabilisce le ammonizioni per le violazioni. Tuttavia, sono state evidenziate carenze nel codice deontologico del Consiglio nazionale in relazione a conflitti d'interessi, vigilanza e sanzioni
.
Sono in vigore disposizioni sulla prevenzione e gestione dei conflitti d'interessi. Le norme sulla prevenzione dei conflitti d'interessi e sulle dichiarazioni patrimoniali sono definite nella legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione. Evitare i conflitti d'interessi è anzitutto obbligo dei funzionari pubblici, ciascuno dei quali è tenuto a informare immediatamente per iscritto i propri superiori o la Commissione per la prevenzione della corruzione (CPC) in caso di conflitto. Ulteriori norme in materia di incompatibilità delle funzioni e che impongono limitazioni alle attività imprenditoriali mirano inoltre a prevenire i conflitti d'interessi nel settore pubblico. Inoltre, la legge sui dipendenti pubblici vieta a questi ultimi di svolgere attività che generino conflitti d'interessi. Prevede altresì taluni obblighi e limitazioni per i dipendenti pubblici (e per i loro familiari) relativi all'accettazione di regali. Le modifiche previste amplieranno il campo d'applicazione dei soggetti obbligati a segnalare conflitti d'interessi. La legge definisce inoltre il campo d'applicazione e stabilisce quali funzionari sono obbligati a presentare dichiarazioni alla CPC
. Le dichiarazioni devono essere presentate alla CPC all'assunzione dell'incarico, un anno dopo la cessazione delle funzioni e a ogni variazione riguardante l'incarico, le attività, la proprietà o il patrimonio superiore a 10 000 EUR. La CPC utilizza controlli ad hoc e tiene registri di tutte le persone soggette a obbligo di dichiarazione patrimoniale. Le dichiarazioni patrimoniali sono accessibili al pubblico nel corso del mandato di ciascun funzionario e fino a un anno dopo la cessazione. Tuttavia, le dichiarazioni patrimoniali delle funzioni esecutive apicali non sono né pubblicate né soggette ad attento controllo
. A tal riguardo, è stato raccomandato l'ampliamento del campo d'applicazione delle dichiarazioni patrimoniali ai familiari dei ministri e dei segretari di Stato, senza necessariamente renderle pubbliche
. Per rispondere a tali raccomandazioni, le autorità slovene intendono modificare il campo d'applicazione della dichiarazione patrimoniale e della vigilanza. Tuttavia, la CPC è tuttora sguarnita di personale e carente di risorse finanziarie e umane necessarie per lo svolgimento dei propri compiti. A questo proposito, il GRECO ha raccomandato che la CPC venga dotata di risorse adeguate che le consentano di svolgere efficacemente i propri compiti
.
Il lobbismo e le "porte girevoli" sono regolamentati
. L'IPCA vieta le attività di lobbismo su questioni oggetto di procedimenti giudiziari e amministrativi e dispone che possano essere svolte solo da persone fisiche iscritte nel registro dei lobbisti istituito dalla CPC. I funzionari pubblici possono accettare di svolgere attività di lobbismo esclusivamente se il lobbista è registrato e devono rifiutare il contatto in caso di conflitti d'interessi. Tuttavia, è stato raccomandato di sottoporre a un riesame approfondito le norme sui contatti con i lobbisti da parte dei membri dell'Assemblea nazionale e del Consiglio nazionale
. Tutto ciò resta inattuato, sebbene il 76 % delle imprese slovene ritenga che l'unico modo per avere successo negli affari sia avere agganci politici (contro una media UE del 54 %)
. Inoltre, per le funzioni esecutive apicali, le norme sul lobbismo presentano alcune carenze e non sono sufficientemente rispettate. Non tutti i contatti con terzi che cercano di influenzare il processo decisionale del governo sono debitamente segnalati, compresi quelli con i rappresentanti legali e autorizzati di imprese e gruppi d'interesse
. Inoltre, l'IPCA prevede un "periodo di riflessione" per i funzionari di alto livello, durante il quale a questi ultimi, per due anni dalla data in cui lasciano l'ufficio presso il quale prestavano servizio, è fatto divieto di svolgere attività di lobbismo o di agire come rappresentanti di un'entità commerciale che aveva rapporti commerciali con l'organo in cui ricoprivano una carica. Inoltre, un organo pubblico non può operare con entità in cui un ex funzionario detiene interessi per un periodo di un anno dalla data in cui questi lascia l'ufficio presso il quale prestava servizio
.
La Slovenia ha sviluppato ulteriori misure volte a prevenire la corruzione e ad aumentare la trasparenza degli appalti pubblici. La Slovenia è tra i membri più sviluppati dell'OCSE in termini di trasparenza e ha introdotto diverse misure per prevenire la corruzione negli appalti pubblici. Ad esempio, i piani per l'integrità sono strumenti per verificare l'integrità di un'organizzazione. Essi costituiscono un processo documentato per valutare i livelli di vulnerabilità e l'esposizione a pratiche eticamente scorrette o di corruzione. Tutte le istituzioni pubbliche sono tenute a trasmettere alla CPC i propri piani per l'integrità, con l'obiettivo primario di individuare i rischi e attuare misure volte a rafforzare l'integrità. La legge sugli appalti pubblici prevede un sistema per la presentazione e la pubblicazione elettronica obbligatoria delle offerte di un dato valore, unitamente alle decisioni finali e alle motivazioni dell'amministrazione aggiudicatrice. Tali misure sono accompagnate dalle necessarie dichiarazioni patrimoniali dei responsabili degli appalti pubblici come specificato nell'IPCA. La soluzione IT STATIST, disponibile da gennaio 2016, garantisce la pubblicazione delle informazioni sui contratti pubblici aggiudicati in Slovenia a partire dal 2013. La CPC ha inoltre sviluppato un'applicazione online (ERAR) che offre al pubblico facile accesso a informazioni sulle operazioni commerciali di tutti gli organi del settore pubblico. Consentendo di visualizzare la spesa pubblica, continua a essere un importante motore per la trasparenza del settore pubblico. Tuttavia, sebbene la CPC dichiari che solo il 10 % della totalità delle segnalazioni di corruzione sono connesse agli appalti pubblici, i sondaggi dell'Eurobarometro mostrano che le imprese restano scettiche sulle pratiche in materia di appalti pubblici in Slovenia.
La sezione Corruzione, nell'ambito della Divisione criminalità economica della Direzione generale di polizia, è preposta alla gestione dei reati di corruzione a livello nazionale. Essa monitora e dirige l'attività di tutte le direzioni di polizia e indaga sui sospetti atti di corruzione segnalati elettronicamente. Il bilancio annuale della Direzione generale di polizia per il 2019 (369 400 EUR) presenta un incremento del 7,3 % rispetto al 2018. Il GRECO ha accolto con favore le misure adottate dalla polizia per prevenire la corruzione all'interno dei propri ranghi, dato che gli agenti di polizia non godono di immunità o di privilegi procedurali. La polizia è costantemente tra le autorità statali di maggior fiducia della Slovenia
. Istituito a novembre 2009, l'ufficio investigativo nazionale è un'unità della direzione di polizia criminale della direzione generale di polizia. È specializzato in reati gravi e complessi, compresi i reati finanziari, la criminalità organizzata e la corruzione. Sebbene l'ufficio goda di autonomia nella selezione dei casi, tale pratica è stata criticata dall'ufficio specializzato della Procura dello Stato dato che, talvolta, la polizia locale si trova in difficoltà con casi complessi di cui l'ufficio decide di non occuparsi
.
Sono numerosi i casi di corruzione di alto profilo aperti, ma esistono difficoltà specifiche che ostacolano i successi giudiziari. L'ufficio specializzato della Procura dello Stato persegue i reati penali più gravi, tra cui la corruzione, che è ritenuta una priorità politica dal 2017
. Tuttavia, per molti casi di corruzione ad alto livello stanno per scadere o sono sopraggiunti i termini di prescrizione e la definizione delle cause sarebbe presumibilmente pregiudicata dall'inefficienza della polizia nell'attribuire la priorità ai casi e nel trasmettere le relative informazioni. Inoltre, la Slovenia registra la più alta percentuale di intervistati che ritiene che i successi giudiziari non siano sufficienti per dissuadere le pratiche corruttive (72 %) e in disaccordo con la dichiarazione secondo cui gli sforzi del governo per combattere la corruzione sono efficaci (77 %)
. Nel 2011, quando è stata adottata la legge sulla confisca dei proventi di reato, la Slovenia ha introdotto nel diritto nazionale la confisca dei beni inerenti alle attività civili. Tuttavia, nel 2018 la Corte costituzionale ha stabilito che prendere di mira beni acquisiti da un accusato prima del 2011 costituisce una "retroattività inammissibile"
. Questa sentenza ha implicazioni pratiche sul funzionamento del regime di confisca civile e sulla sua efficacia, in quanto le autorità possono ora utilizzare lo strumento di confisca civile solo in relazione ai beni ottenuti da un accusato dopo il 2011. Ciononostante, nel 2019 la Procura dello Stato ha chiesto 147 rinvii a giudizio per corruzione, il 22 % in meno rispetto al 2018 (188). Nel 2019, i tribunali hanno emanato 21 condanne, il 30 % in meno rispetto al 2018 (30), nove assoluzioni (tre nel 2018) e una revoca (due nel 2018). Nei tribunali, in varie fasi del procedimento penale, sono in corso altre 225 cause per corruzione per le quali deve ancora essere emanata la sentenza di primo grado
. Le autorità hanno rilevato che la diminuzione del numero di rinvii a giudizio e di condanne può essere attribuita a difficoltà riscontrate nell'indagare sulle prove fornite dagli informatori, tutelati solo in parte dall'IPCA
.
III.Pluralismo dei media
In Slovenia la libertà di espressione e di informazione è sancita dalla Costituzione, mentre la pluralità dei media è garantita da una legislazione settoriale specifica. L'organismo di regolamentazione dei media, l'Agenzia per le reti e i servizi di comunicazione, è un'autorità indipendente, giuridicamente e funzionalmente distinta dal governo. Le norme sulla trasparenza della proprietà dei media impongono alle imprese di dichiarare alle autorità garanti della concorrenza la proprietà o la capacità di influire sulle scelte di gestione oltre una determinata soglia. Anche sostanziali cambiamenti degli assetti proprietari richiedono l'autorizzazione del ministero competente. La protezione dei giornalisti non è regolamentata in modo specifico e trovano applicazione i meccanismi a disposizione di tutti i cittadini
.
L'indipendenza dell'Agenzia per le reti e i servizi di comunicazione è stabilita dalla legge, ma la sua efficienza è limitata dalla carenza di risorse umane e di garanzie contro l'ingerenza politica. Oltre a essere l'organismo di regolamentazione dei media, l'Agenzia per le reti e i servizi di comunicazione della Repubblica di Slovenia (AKOS) è anche l'organo di regolamentazione per i settori delle telecomunicazioni, dei servizi postali e del trasporto ferroviario. Lo status dell'AKOS è garantito dalla legge sulle comunicazioni elettroniche
. Essa trae i suoi poteri di esecuzione nel campo dei media audiovisivi dalla legge sui media
e dalla legge sui servizi di media audiovisivi
. Entrambe le leggi sono attualmente in fase di revisione e devono recepire la direttiva sui servizi di media audiovisivi (AVMSD): a luglio 2020 è stata avviata una consultazione pubblica della durata di soli cinque giorni. A seguito delle critiche generalizzate, tra l'altro da parte delle associazioni dei media nazionali e internazionali, la durata della consultazione è stata prorogata, rispettivamente, fino all'inizio di agosto e a settembre
. L'AKOS è gestita dal direttore e dal consiglio dell'agenzia, composto da cinque consiglieri. Il potere decisionale spetta al direttore, mentre il consiglio controlla la realizzazione del programma di lavoro e approva la pianificazione finanziaria. Entrambi sono nominati dal governo sulla base di una procedura di selezione preliminare, in cui il ministro competente propone il direttore al governo. La sospensione e la revoca possono avere luogo solo per inidoneità alla posizione ricoperta o incompetenza, o per altri validi motivi relativi all'interessato. Sebbene le norme in materia di conflitti d'interessi con il settore siano definite nella legge sulle comunicazioni elettroniche, non sono in vigore disposizioni specifiche su possibili conflitti d'interessi del direttore in relazione a partiti politici
. Le risorse finanziarie e umane sono a discrezione dell'organismo di regolamentazione. Il bilancio attinge ai proventi dell'attività dell'Agenzia, cosa che ne rafforza l'indipendenza dal governo. Tuttavia, in considerazione degli ampi poteri, sembra che l'Agenzia non disponga di risorse umane sufficienti, il che potrebbe a sua volta comprometterne l'efficienza. L'Agenzia ha il potere di irrogare sanzioni che possono essere impugnate in giudizio. Essa presenta la sua relazione annuale al governo e al parlamento e pubblica sul suo sito web tutta la documentazione pertinente, garantendo un livello di trasparenza soddisfacente
. L'Osservatorio del pluralismo dei media (MPM 2020) valuta come a medio rischio l'indipendenza e l'efficienza dell'autorità competente per i media, soprattutto a causa dell'assenza di garanzie contro l'ingerenza politica
.
La trasparenza della proprietà dei media richiede la dichiarazione delle quote di proprietà o in gestione. Secondo la legge sui media, gli editori o le emittenti devono dichiarare se le singole quote di proprietà o in gestione dell'impresa raggiungono o superano il 5 %. Alcune informazioni sono messe a disposizione del pubblico sul sito web del ministero della Cultura
. In particolare, in presenza di una serie di proprietari a cascata, con l'attuale legislazione potrebbe risultare difficile rendersi conto se il processo decisionale si concentra sullo sfondo
. L'MPM 2020, pertanto, ha valutato come a medio rischio la trasparenza della proprietà dei media in Slovenia
. Il progetto di proposta di revisione della legge presentato a luglio 2020 amplia il campo d'applicazione della legge sui media ai media digitali ed elimina la soglia minima del 5 %, fatta eccezione per le società per azioni
. Il progetto di proposta, inoltre, mette a disposizione del pubblico tutte le informazioni relative alla proprietà, comprese le fonti finanziarie non rese note precedentemente e le fonti costituite da fondi pubblici introdotte di recente
.
L'assegnazione della pubblicità da parte dello Stato non è specificamente regolamentata. In mancanza di una raccolta di dati sulle entrate delle imprese mediatiche, è difficile acquisire informazioni affidabili sulle spese pubblicitarie, compresa l'identità del committente. Durante le elezioni, solo i media del servizio pubblico sono tenuti a concedere un tempo di trasmissione sufficiente a garantire un'equa rappresentanza politica nei pertinenti programmi.
La legge sull'integrità e la prevenzione della corruzione contiene norme generali sui conflitti d'interessi per i funzionari pubblici, anche del settore dei media
. A parte queste, non esistono norme specifiche che disciplinino il conflitto d'interessi nel settore dei media, ad esempio tra i partiti politici e i proprietari dei media. Nella pratica, ciò ha un effetto negativo sul pluralismo dei media in Slovenia. Si segnala un elevato livello di ingerenza politica sulle imprese mediatiche, che può ripercuotersi sulla stampa e sulle emittenti a livello regionale e locale. I media di dimensioni particolarmente grandi in Slovenia sono spesso percepiti dalla popolazione come politicamente di parte. Per esempio, almeno due stazioni televisive, oltre alla stampa e ai media online, sono ritenute politicamente controllate da un partito politico
. In tale contesto, l'MPM 2020 ha ritenuto l'indipendenza politica dei media ad alto rischio. Le parti interessate hanno espresso preoccupazione in merito a possibili modifiche relative al finanziamento dell'emittente pubblica nazionale e alla governance dell'agenzia di stampa nazionale, considerate politicamente motivate.
L'attuazione del diritto all'informazione comporta lunghe procedure, ma non sono stati registrati molti casi di violazione
. Il diritto è sancito dalla Costituzione e disciplinato dalla legge sull'accesso alle informazioni di carattere pubblico. Sono in vigore meccanismi di ricorso gestiti dal Commissario per l'informazione. L'MPM 2020 ha assegnato alla tutela del diritto all'informazione un rischio ridotto.
Sebbene le aggressioni fisiche ai danni dei giornalisti siano rare, le molestie o le minacce online contro i giornalisti sono frequenti e di rado sanzionate dal sistema giudiziario. Per quanto riguarda il quadro normativo per la protezione dei giornalisti, la libertà di espressione e di informazione sono sancite dalla Costituzione e dalle leggi in materia (es. il codice penale), e sono in vigore meccanismi giudiziari. Sebbene Reporter senza frontiere abbia osservato che nel 2019 non sono state registrate aggressioni fisiche ai danni di giornalisti
, sono state segnalate cause con effetto intimidatorio
. Sono state inoltre segnalate azioni penali nei confronti di giornalisti che hanno divulgato informazioni di interesse pubblico
. Il "diritto alla correzione"
, l'indebolimento del pluralismo dei media e l'autocensura dei giornalisti sono stati evidenziati come problematici dall'indice sulla libertà di stampa nel mondo per il 2019
. In Slovenia, la pena detentiva rientra tra le sanzioni previste in caso di diffamazione. L'MPM 2020 ha valutato la tutela della libertà di espressione a medio rischio per gli anni 2018 e 2019. Tuttavia, la situazione sembra peggiorata. Nel 2020 la Piattaforma del Consiglio d'Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti ha emesso quattro segnalazioni relative alla Slovenia, riguardanti principalmente molestie contro giornalisti
. Tre delle quattro segnalazioni sono state risolte mediante una risposta delle autorità slovene, come riportato sulla piattaforma. Gli attacchi e le minacce online, anche da parte di politici, sono numerosi ma molti dei responsabili restano anonimi
. Molte organizzazioni hanno espresso preoccupazione sulla sicurezza di un giornalista investigativo in considerazione di un caso preoccupante verificatosi di recente
. Una rigida applicazione del diritto penale raramente consente di sanzionare le molestie o le minacce online contro i giornalisti. Il motivo sta nell'interpretazione giuridica della Procura dello Stato, secondo la quale, affinché l'incitamento pubblico all'odio possa essere perseguito come reato, deve essere "concreto", ossia deve costituire un "pericolo concreto per la pace e l'ordine pubblico"
. Questa interpretazione può avere un effetto negativo sulla protezione dei giornalisti da parte del sistema giudiziario penale. Inoltre, varie fonti hanno segnalato che le procedure giudiziarie che coinvolgono i giornalisti possono essere lunghe, cosa che determina un effetto dissuasivo sulla libertà di espressione e spesso induce le vittime a non segnalare tali atti
.
IV.Altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri
La Slovenia ha un sistema parlamentare con bicameralismo imperfetto, in cui le leggi sono adottate solo dall'Assemblea nazionale (la prima camera del parlamento) e non dal Consiglio nazionale (la seconda camera del parlamento)
. Un progetto di legge può essere presentato dal governo, da qualsiasi membro del parlamento o da almeno 5 000 elettori. La Corte costituzionale conduce il controllo di costituzionalità ex post, anche in casi concreti, sulla base di un ricorso costituzionale. Oltre al sistema giudiziario, alcune altre istituzioni, in particolare il difensore civico e il difensore per le pari opportunità, svolgono un ruolo nel sistema di bilanciamento dei poteri.
La consultazione pubblica sui progetti di legge è organizzata tramite un apposito strumento online. Una risoluzione parlamentare raccomanda per le consultazioni pubbliche una durata da 30 a 60 giorni e una relazione di sintesi della procedura
. I progetti di legge sono pubblicati su un sito web dedicato "e-Demokracija"
, tramite il quale il pubblico può inviare il proprio contributo. Nella pratica, al pubblico non sempre è concessa l'opportunità di partecipare al processo legislativo. Il periodo di consultazione raccomandato spesso non viene rispettato dato che al pubblico è concesso un termine più breve per inviare le proprie osservazioni. In alcuni casi, i commenti non vengono tenuti nella debita considerazione
. È possibile adottare una legge con una procedura abbreviata o di emergenza nelle condizioni stabilite dal regolamento interno dell'Assemblea nazionale
. Il Collegio del presidente dell'Assemblea nazionale decide quindi se la legge debba essere discussa con tali modalità
. Durante la procedura abbreviata e di emergenza, il dibattito generale non ha luogo e la seconda e la terza lettura si tengono nel corso della stessa seduta del parlamento. Durante la legislatura 2014-2018, il 39 % delle leggi è stato adottato con la procedura regolare, il 19,1 % con la procedura di emergenza e il 23 % con la procedura legislativa abbreviata
.
Dato l'aumento dei ricorsi costituzionali, gli arretrati e la durata dei procedimenti della Corte costituzionale hanno continuato ad aumentare. Secondo la Costituzione, la Corte costituzionale ha il potere di verificare la conformità delle leggi, dei regolamenti, degli atti generali emessi nell'esercizio dei pubblici poteri, dei trattati internazionali e dei ricorsi costituzionali. I procedimenti possono essere avviati, tra gli altri, dall'Assemblea nazionale, da un terzo dei deputati, dal governo, dal difensore civico
, dal Consiglio della magistratura o dal Procuratore generale. La Corte costituzionale può abrogare leggi non conformi alla Costituzione e abrogare o annullare regolamenti o atti generali emanati per l'esercizio di pubblici poteri che sono incostituzionali o illeciti. Qualora la Corte costituzionale ritenga incostituzionale o illecito un regolamento, emetterà una decisione dichiarativa. Nel 2019, la Corte costituzionale ha definito 1 804 cause
. Sebbene le richieste di controllo di costituzionalità siano ulteriormente diminuite (a 165 casi), a causa del continuo aumento dei ricorsi costituzionali, la Corte costituzionale non è in grado di far fronte al carico giudiziario. Attualmente gestisce più di 2 500 casi, di cui oltre quattro quinti costituiti da ricorsi costituzionali. Dal 2016, l'arretrato è aumentato di circa il 25 % ogni anno. Di conseguenza, la durata media dei procedimenti è passata da 250 giorni nel 2012 a 425 giorni e quasi 500 giorni nel 2019, rispettivamente per i ricorsi costituzionali e per i controlli di costituzionalità. Inoltre, la Corte costituzionale è stata investita della revisione di talune misure adottate in risposta alla pandemia di COVID-19
.
Il difensore civico dei diritti dell'uomo e il difensore per le pari opportunità sono incaricati anche della tutela dei diritti dei singoli. Il difensore civico dei diritti dell'uomo è competente in materia di protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali nei confronti delle autorità statali, delle autonomie locali e delle persone che esercitano poteri pubblici. L'Alleanza globale delle istituzioni nazionali per i diritti umani ha conferito al difensore civico il livello "B" come istituzione nazionale per i diritti umani. Dal conferimento, i poteri del difensore civico sono stati ampliati al fine di ottenere il livello "A"
. L'ufficio del difensore civico opera anche come difensore dei diritti dei minori. Il difensore civico elabora relazioni annuali che vengono discusse dall'Assemblea nazionale
. Il governo prepara quindi una risposta alle conclusioni e alle raccomandazioni contenute nella relazione. Un'altra istituzione autonoma incaricata della protezione dei diritti umani è il difensore per le pari opportunità, un organo indipendente i cui compiti comprendono la protezione contro la discriminazione e la promozione delle pari opportunità a livello sistemico, la consulenza, l'assistenza legale e rappresentanza in giudizio alle vittime di discriminazione e l'emissione di decisioni giuridicamente vincolanti su denunce di discriminazione. Tuttavia, il difensore per le pari opportunità non ha il potere di imporre sanzioni
. Nonostante un incremento delle risorse finanziarie, opera con relativamente pochi dipendenti
. È opportuno notare che anche altri organi indipendenti sono in difficoltà
.
La Strategia nazionale per lo sviluppo del settore non governativo e del volontariato mira ad accrescere il sostegno alle organizzazioni non governative entro il 2023. La Strategia prevede misure volte a sostenere le organizzazioni nel contributo ai principi del pluralismo e della democrazia nella società civile
. La strategia promuove inoltre la trasparenza, l'integrità e la responsabilità delle ONG. Lo Stato finanzia i progetti e i programmi delle ONG, nei settori in cui ritiene che queste ultime possano attuare politiche pubbliche e fornire servizi ai cittadini. I finanziamenti giungono principalmente mediante gare d'appalto pubbliche, bandi pubblici o finanziamenti diretti. La società civile slovena è ritenuta aperta e ampia, con livelli di volontariato relativamente elevati
.
Allegato: Elenco delle fonti in ordine alfabetico*
* L'elenco dei contributi ricevuti nell'ambito della consultazione per la relazione sullo Stato di diritto 2020 è disponibile al seguente indirizzo: (sito web COM).
Assemblea nazionale della Repubblica di Slovenia (2018), Relazione sull'attività svolta dell'Assemblea nazionale nella legislatura 2014-2018.
https://fotogalerija.dz-rs.si/datoteke/Publikacije/PorocilaDZ/Mandat_2014%E2%80%932018/Report_2014-2018.pdf
.
Centre for Media Pluralism and Media Freedom (2020), Media Pluralism Monitor 2020.
https://cmpf.eui.eu/media-pluralism-monitor/mpm-2020
.
CIVICUS, Monitor tracking civic space: Slovenia
https://monitor.civicus.org/country/slovenia/
Commission staff working document – Country Report Slovenia 2020 Accompanying the document communication from the Commission to the European Parliament, the European Council, the Council, the European Central Bank and the Eurogroup 2020 European Semester: Assessment of progress on structural reforms, prevention and correction of macroeconomic imbalances, and results of in-depth reviews under Regulation (EU) No 1176/2011 SWD/2020/523 final.
Commissione europea (2016, 2017, 2018, 2019, 2020), Quadro di valutazione UE della giustizia.
Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza – ECRI (2019), Quinta relazione sulla Slovenia.
https://www.coe.int/en/web/european-commission-against-racism-and-intolerance/slovenia
.
Consiglio della magistratura (2019), richiesta di controllo di costituzionalità e sospensione parziale dell'applicazione della legge sulle inchieste parlamentari.
http://pisrs.si/Pis.web/pregledPredpisa?id=SKLU291
.
Consiglio d'Europa (2019), Newsroom: The CEPEJ awards the Crystal Scales of Justice Prize to the Supreme Court of Slovenia.
https://www.coe.int/en/web/human-rights-rule-of-law/-/the-cepej-awards-the-crystal-scales-of-justice-prize-to-the-supreme-court-of-slovenia
.
Consiglio d'Europa, Piattaforma per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti. Slovenia
https://www.coe.int/en/web/media-freedom/slovenia
.
Consiglio d'Europa: Comitato dei ministri (2016), Recommendation CM/Rec(2016)4 of the Committee of Ministers to member States on the protection of journalism and safety of journalists and other media actors.
Consiglio d'Europa: Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza – ECRI (2019), relazione dell'ECRI sulla Slovenia.
https://www.coe.int/en/web/european-commission-against-racism-and-intolerance/slovenia
.
Corte costituzionale della Slovenia (2019), decisione di sospensione temporanea della legge sulle inchieste parlamentari per quanto concerne i giudici.
http://pisrs.si/Pis.web/pregledPredpisa?id=SKLU291
.
Corte costituzionale della Slovenia (2019), decisione di sospensione temporanea della legge sulle inchieste parlamentari per quanto concerne i procuratori dello Stato.
http://pisrs.si/Pis.web/pregledPredpisa?id=SKLU293
.
Corte costituzionale della Slovenia (2020), Relazione sull'attività della Corte costituzionale per il 2019.
https://www.us-rs.si/wp-content/uploads/2020/05/usrs_letnoporocilo_2019.pdf
.
Corte costituzionale della Slovenia, decisione del 16 aprile 2020, U-I-83/20-10,
http://www.us-rs.si/zadrzanje-izvrsevanja-7-clena-odloka-o-zacasni-splosni-prepovedi-gibanja-in-zbiranja-ljudi-na-javnih/
.
Corte costituzionale della Slovenia, sentenza del 22 ottobre 2008, U-I-295/07.
Corte costituzionale della Slovenia, sentenza del 5 luglio 2018, U-I-6/15-23, Up-33/15-32 e Up-1003/15-27.
http://pisrs.si/Pis.web/pregledPredpisa?id=ODLU1809
.
Corte suprema (2019), Relazione annuale 2019.
http://www.sodisce.si/mma_bin.php?static_id=2020052510305888
.
Difensore civico della Repubblica di Slovenia (2020), Relazione annuale del difensore civico della Repubblica di Slovenia per il 2019.
http://www.varuh-rs.si/sl/promocija-publikacije-projekti/publikacije-gradiva/letna-porocila-priporocila-dz-odzivna-porocila-vlade/
.
Direzione generale della Comunicazione (2020), Speciale Eurobarometro 502: corruzione.
Governo sloveno (2018), La Corte suprema ha presentato nuove attività per il miglioramento a lungo termine della qualità e della reputazione della magistratura slovena.
http://www.sodisce.si/vsrs/objave/2018102509355191/
.
Governo sloveno (2019), la Corte suprema si è pronunciata sull'importanza delle azioni sanzionatorie nei casi di incitamento all'odio.
http://www.sodisce.si/vsrs/objave/2019080810051183/
.
Governo sloveno (2020), 47ª sessione di corrispondenza del governo della Repubblica di Slovenia.
https://www.gov.si/novice/2020-05-21-47-dopisna-seja-vlade-republike-slovenije/
.
Governo sloveno (2020), contributo della Slovenia alla relazione sullo Stato di diritto del 2020.
GRECO (2013), Quarto ciclo di valutazione, "Corruption prevention in respect of members of parliament, judges and prosecutors. Evaluation Report. Slovenia".
GRECO (2016), Quarto ciclo di valutazione, "Corruption prevention in respect of members of parliament, judges and prosecutors. Interim Compliance Report. Slovenia".
GRECO (2018), Quinto ciclo di valutazione, "Preventing corruption and promoting integrity in central governments (top executive functions) and law enforcement agencies. Evaluation Report. Slovenia".
Ministero della Cultura, pagina Internet del registro dei media.
https://rmsn.ekultura.gov.si/razvid/mediji
.
Ministero dell'Interno: Polizia (2020), A partire da oggi, Igor Lamberger è a capo dell'ufficio investigativo nazionale.
https://www.policija.si/medijsko-sredisce/sporocila-za-javnost/sporocila-za-javnost-gpue/103938-z-danasnjim-dnem-vodenje-nacionalnega-preiskovalnega-urada-prevzema-igor-lamberger
.
Pagina Internet e-Democracy del governo sloveno.
https://e-uprava.gov.si/drzava-in-druzba/e-demokracija
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Raccomandazione della Commissione, del 22.6.2018, sulle norme riguardanti gli organismi per la parità C(2018) 3850 final.
Reporter senza frontiere, Slovenia.
https://rsf.org/en/slovenia
.
Rete europea dei Consigli di giustizia (2020), contributo della rete europea dei Consigli di giustizia alla consultazione delle parti interessate per la relazione sullo Stato di diritto 2020.
Rete europea delle istituzioni nazionali per i diritti umani (2020), State of the Rule of Law in Europe: Reports from National Human Rights Institutions. Contributo nell'ambito della procedura di consultazione per l'elaborazione della relazione sullo Stato di diritto 2020.
Ufficio del procuratore superiore dello Stato (2013), parere giuridico sul perseguimento dell'art. 297 del codice penale.
http://www.spletno-oko.si/sites/default/files/sovrazni_govor_pravno_stalisce_-_vrhovno_tozilstvo_0.doc
.
Ufficio del procuratore superiore dello Stato (2019), Relazione annuale 2019.
Ufficio del procuratore superiore dello Stato e Procuratore generale (2019), Iniziativa di controllo di costituzionalità della legge sulle inchieste parlamentari.
https://www.dt-rs.si/files/documents/USTAVNA%20POBUDA03.pdf
.
UX Design Awards, vincitore del UX Design Award 2019.
https://ux-design-awards.com/news/gewinner-der-ux-design-awards-2019-2/
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Visita virtuale in Slovenia nell'ambito della relazione sullo Stato di diritto 2020.
Allegato II: Visita in Slovenia
A giugno 2020, i servizi della Commissione hanno partecipato a riunioni virtuali con:
·l'Agenzia per le reti e i servizi di comunicazione (AKOS)
·l'Associazione dei giornalisti
·l'Associazione dei giornalisti e dei pubblicisti
·la Commissione per la prevenzione della corruzione
·la Direzione generale di polizia - Sezione corruzione
·il Consiglio della magistratura
·il ministero della Giustizia
·il ministero della Pubblica amministrazione
·l'ufficio specializzato della Procura dello Stato
·il Consiglio dei procuratori dello Stato
·la Corte suprema
·l'Ufficio del procuratore superiore dello Stato
·Transparency International Slovenia
* Inoltre, la Commissione ha incontrato le seguenti organizzazioni in una serie di riunioni orizzontali:
·Amnesty International
·Civil Liberties Union for Europe
·Civil Society Europe
·Conferenza delle Chiese europee
·EuroCommerce
·European Center for Not-for-Profit Law
·Centro europeo per la libertà di stampa e dei media
·Forum Civico Europeo
·Free Press Unlimited
·Front Line Defenders
·ILGA-Europe
·Commissione internazionale di giuristi
·Federazione internazionale dei diritti dell'uomo
·International Press Institute
·Piattaforma per l'apprendimento permanente
·Open Society Justice Initiative/Open Society European Policy Institute
·Reporter senza frontiere
·Transparency International EU