Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52020DC0591

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI relativa a una strategia in materia di finanza digitale per l'UE

    COM/2020/591 final

    Bruxelles, 24.9.2020

    COM(2020) 591 final

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

    relativa a una








    strategia in materia di finanza digitale per l'UE


    1.Contesto

    Il futuro della finanza è digitale: i consumatori e le imprese hanno sempre più accesso a servizi finanziari in modalità digitale, partecipanti al mercato innovativi mettono in campo nuove tecnologie e i modelli di business già esistenti stanno cambiando. La finanza digitale ha aiutato i cittadini e le imprese a far fronte alla situazione senza precedenti creata dalla pandemia di COVID‑19. Ad esempio, la verifica dell'identità online ha permesso ai consumatori di aprire conti e di usare diversi servizi finanziari a distanza. Una porzione crescente di pagamenti presso i punti vendita è ora effettuata tramite tecnologie digitali e senza contatto fisico, e gli acquisti online (e-commerce) hanno registrato un forte aumento. Soluzioni di tecnologia finanziaria (FinTech) hanno contribuito ad ampliare e accelerare l'accesso ai prestiti, compresi quelli finanziati dal governo in risposta alla crisi di COVID‑19. Anche garantire l'operatività sicura e affidabile delle infrastrutture digitali ha acquisito più importanza, alla luce dell'aumento dell'accesso ai servizi finanziari online e del fatto che i dipendenti del settore finanziario lavorano essi stessi a distanza.

    Nel caso ci fossero ancora dubbi al riguardo, ora è chiaro: la finanza digitale ha molto da offrire e le imprese e i cittadini europei sono pronti a cogliere questa opportunità.

    Nel contesto della sua strategia di ripresa l'Europa deve trarne il massimo vantaggio, per contribuire a riparare i danni sociali ed economici causati dalla pandemia 1 . Le tecnologie digitali saranno essenziali per rilanciare e modernizzare l'economia europea in tutti i settori. Permetteranno l'avanzamento dell'Europa come attore digitale a livello mondiale. Allo stesso tempo, gli utenti dei servizi finanziari devono essere protetti dai rischi provenienti dal maggior ricorso alla finanza digitale.

    Sostenere la transizione digitale nell'UE è una priorità chiave per la Commissione, come stabilito all'inizio di quest'anno 2 e più di recente nell'ambito del piano per la ripresa 3 . Il settore finanziario europeo può basarsi su numerosi progetti innovativi in tutti gli Stati membri e sul proprio ruolo guida in settori quali le tecnologie di pagamento digitale. La finanza digitale contribuirà alla trasformazione digitale generale della nostra economia e della nostra società. Ciò comporterà benefici significativi tanto per i consumatori quanto per le imprese.

    Visto il contesto delle principali tendenze nell'innovazione digitale (sezione 2), la presente comunicazione stabilisce un obiettivo strategico per la finanza digitale in Europa (sezione 3) e quattro priorità e le relative azioni che la Commissione intende intraprendere per permettere ai consumatori e alle imprese di trarre vantaggio dalla finanza digitale mitigandone al contempo i rischi (sezione 4). La presente comunicazione si basa sul piano d'azione per le tecnologie finanziarie del 2018 4 e sul lavoro delle autorità europee di vigilanza (AEV), cui si è aggiunto il contributo delle risposte alla consultazione pubblica e gli eventi di sensibilizzazione sulla finanza digitale tenutisi nella prima metà del 2020 5 , la relazione del Parlamento europeo sulla finanza digitale 6 , la relazione del gruppo di esperti sugli ostacoli normativi all'innovazione finanziaria (ROFIEG) 7 , le raccomandazioni del forum ad alto livello sull'Unione dei mercati dei capitali 8 e la strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale 9 .

    Tra i servizi finanziari digitali, i servizi di pagamento svolgono un ruolo fondamentale, essendo all'avanguardia nell'innovazione e trattandosi di strumenti fondamentali per sostenere l'economia digitale. Le soluzioni di pagamento digitali permettono ai cittadini e alle imprese di effettuare operazioni in modo sicuro ed efficiente. Sono indispensabili per effettuare pagamenti presso i punti vendita e sulle piattaforme di e-commerce, per pagare fatture, stipendi o pensioni, rimborsare prestiti o mutui e trasferire denaro. In quanto tali, necessitano di misure politiche specifiche, definite nella comunicazione "Una strategia in materia di pagamenti al dettaglio per l'UE" pubblicata insieme alla presente comunicazione 10 .

    2.Contesto: tendenze nell'innovazione digitale

    La trasformazione digitale dell'economia ha cambiato i modelli di business e d'innovazione, anche nel settore dei servizi finanziari.

    L'innovazione assume sempre più un carattere digitale, agevolando la crescita delle imprese. L'innovazione implica in misura crescente nuovi prodotti, processi o modelli di business resi possibili dalle tecnologie digitali. Per molte imprese i sistemi di tecnologia dell'informazione (IT), uniti al software adeguato, sono passati dall'avere una semplice funzione di sostegno a diventare pilastri portanti dell'attività imprenditoriale. Ciò è dovuto al fatto che la digitalizzazione offre nuove opportunità concrete, in quanto le reti digitali e i servizi dati generalmente favoriscono le economie di scala, rendendo possibile la fornitura di servizi di più alta qualità a costi più contenuti.

    I cicli di innovazione stanno accelerando e diventano sempre più aperti e collaborativi. Le tecnologie e le applicazioni digitali sono sempre più strutturate in maniera modulare e comunicano tra loro attraverso interfacce di programmazione di applicazioni (API), le quali rendono possibile la creazione di servizi personalizzati in base alle esigenze del cliente. Forniscono inoltre maggiori opportunità di sperimentazione e collaborazione tra diversi soggetti, con varie possibili conseguenze per il modo in cui i servizi finanziari vengono forniti.

    Insieme alle infrastrutture IT, i dati stanno diventando risorse fondamentali per l'innovazione. I dati hanno assunto un'estrema importanza nell'ambito dei servizi finanziari. La disponibilità di dati digitali permette previsioni più accurate degli eventi futuri, rendendo pertanto possibile la fornitura di servizi su misura. Analizzare insiemi di dati accorpati fornisce più informazioni rispetto all'analisi individuale di ciascun insieme di dati. I vantaggi economici derivanti da un determinato insieme di dati sono maggiori quando diverse parti vi hanno accesso contemporaneamente. Inoltre, l'utilizzo di tecnologie associate è necessario per massimizzare il valore dei dati. Le infrastrutture IT oggi risiedono in misura sempre maggiore nel cloud, offrendo un alto livello di flessibilità operativa e agevolando l'accesso a tecnologie avanzate di trattamento dei dati. Tali sviluppi sollevano anche nuove importanti questioni relative alla protezione dei consumatori e all'uso responsabile dei loro dati.

    Al contempo, l'innovazione sta cambiando le strutture del mercato. L'Europa ospita numerose start-up FinTech di successo. Società storiche stanno rinnovando radicalmente i propri modelli di business, spesso in cooperazione con imprese FinTech. Le imprese tecnologiche di dimensioni sia grandi ("BigTech") che piccole sono sempre più attive nell'ambito dei servizi finanziari. Tali sviluppi stanno cambiando la natura dei rischi per i consumatori, per gli utenti e per la stabilità finanziaria e potrebbero inoltre avere un impatto significativo sulla concorrenza nel settore dei servizi finanziari.

    3.Il nostro obiettivo strategico: puntare sulla finanza digitale per il bene dei consumatori e delle imprese

    L'Europa e il suo settore finanziario devono aderire a queste tendenze e cogliere tutte le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale.

    È necessario che l'Europa sia in prima linea nella finanza digitale con operatori di mercato europei forti come protagonisti.

    Il nostro scopo è quello di rendere disponibili i benefici della finanza digitale alle imprese e ai consumatori europei.

    È opportuno che l'Europa promuova la finanza digitale sulla base dei valori europei e di una solida disciplina dei rischi.

    Le nostre consultazioni con i portatori di interessi in tutta Europa hanno rilevato un ampio e forte sostegno per tale obiettivo, sulla base di molteplici motivazioni:

    ·scegliere la via della finanza digitale stimolerebbe l'innovazione e creerebbe opportunità per lo sviluppo di prodotti finanziari migliori per i consumatori, compresi i cittadini attualmente impossibilitati ad accedere a servizi finanziari. Ciò dischiude nuove modalità per veicolare i finanziamenti alle imprese dell'UE, in particolare alle PMI;

    ·promuovere la finanza digitale pertanto sosterrebbe la strategia di ripresa dell'economia europea e favorirebbe una più ampia trasformazione economica. Aprirebbe nuovi canali alla mobilitazione di fondi a sostegno del Green Deal e della nuova strategia industriale per l'Europa;

    ·alla luce del suo carattere transfrontaliero, la finanza digitale ha anche il potenziale per incrementare l'integrazione del mercato finanziario nell'Unione bancaria e nell'Unione dei mercati dei capitali 11 e dunque per rafforzare l'Unione economica e monetaria europea;

    ·infine, un solido e vibrante settore finanziario digitale a livello europeo rafforzerebbe la capacità dell'Europa di mantenere e consolidare la nostra autonomia strategica aperta nell'ambito dei servizi finanziari e, di conseguenza, la nostra capacità di disciplinare il sistema finanziario e vigilare su di esso al fine di preservare la stabilità finanziaria dell'Europa e i nostri valori.

    Per raggiungere questo obiettivo strategico la prossima sezione presenta quattro priorità, che guideranno le nostre azioni per il resto di questo mandato, e un insieme di misure di accompagnamento.

    4.Quattro priorità per la trasformazione digitale del settore finanziario dell'UE

    Alla luce delle tendenze e degli obiettivi di cui sopra, e come sostenuto dalla maggior parte dei partecipanti alla consultazione pubblica alla base di questa strategia 12 , quattro priorità guideranno le azioni dell'UE per promuovere la trasformazione digitale fino al 2024.

    La prima priorità è affrontare la frammentazione del mercato unico digitale nell'ambito dei servizi finanziari, allo scopo di fornire ai consumatori europei l'accesso a servizi transfrontalieri e di aiutare le imprese finanziarie europee ad espandere la loro operatività digitale (4.1). Molte imprese hanno confermato che per loro è essenziale espandersi a livello transfrontaliero, poiché i servizi online sono costosi da sviluppare ma economici da riprodurre e spesso richiedono un impiego su larga scala. Un potenziale mercato transfrontaliero di più ampie dimensioni facilita la raccolta dei fondi necessari allo sviluppo di tali servizi, offrendo ai consumatori un reale accesso a servizi transfrontalieri. Le imprese che riescono a espandersi possono anche riuscire a fornire i servizi in questione a un prezzo più basso e con una migliore qualità.

    La seconda priorità consiste nel garantire che il quadro normativo dell'UE agevoli l'innovazione digitale nell'interesse dei consumatori e dell'efficienza del mercato (4.2). Le innovazioni basate sull'utilizzo della tecnologia di registro distribuito (DLT) o dell'intelligenza artificiale hanno il potenziale di migliorare i servizi finanziari per i consumatori e le imprese. È opportuno che il quadro normativo per i servizi finanziari garantisca l'uso responsabile di tali tecnologie, in linea con i valori dell'UE. Più in generale, cicli di innovazione più rapidi, aperti e collaborativi richiedono verifiche e adeguamenti su base regolare della legislazione dell'UE in materia di servizi finanziari e delle pratiche di vigilanza, al fine di garantire che queste sostengano l'innovazione digitale e rimangano adeguate e pertinenti in contesti di mercato in continua evoluzione.

    La terza priorità è creare uno spazio europeo di dati finanziari al fine di promuovere l'innovazione guidata dai dati, partendo dalla strategia europea per i dati, che includa il potenziamento dell'accesso ai dati e della condivisione dei dati all'interno del settore finanziario (4.3) 13 . L'UE ha fatto in modo che le imprese, anche quelle finanziarie, pubblicassero informazioni esaustive, di carattere finanziario e non, sulla loro attività e i loro prodotti. Ha inoltre aperto la strada, nell'ambito della revisione della direttiva sui servizi di pagamento, alla condivisione dei dati sui conti di pagamento. Ulteriori passi verso il potenziamento della condivisione dei dati e l'apertura tra diversi settori e all'interno dei settori stessi, nel rispetto delle norme in materia di protezione dei dati e di concorrenza, permetteranno al settore finanziario di aderire pienamente all'innovazione guidata dai dati. Ciò incoraggerà la creazione di prodotti innovativi per i consumatori e per le imprese, sostenendo obiettivi politici ben più ampi come la creazione di un mercato unico dei dati. Contribuirà inoltre ad agevolare l'accesso ai dati necessari per convogliare i finanziamenti a sostegno di investimenti sostenibili.

    La quarta priorità consiste nell'affrontare le nuove sfide e i rischi legati alla trasformazione digitale (4.4). I servizi finanziari migrano verso ambienti digitali con ecosistemi frammentati di cui fanno parte fornitori di servizi digitali interconnessi che in parte non rientrano nell'ambito di applicazione della normativa e della vigilanza finanziarie. Con la finanza digitale, per il quadro normativo e di vigilanza esistente può essere più difficile salvaguardare la stabilità finanziaria, la protezione del consumatore, l'integrità del mercato, la concorrenza leale e la sicurezza. Per garantire che la finanza digitale renda disponibili prodotti finanziari migliori per i consumatori e le imprese, è necessario affrontare tali rischi. Pertanto, la Commissione presterà particolare attenzione al principio "stessa attività, stesso rischio, stesse norme", non da ultimo per salvaguardare la parità di condizioni tra gli istituti finanziari esistenti e i nuovi partecipanti al mercato.

    In tutte e quattro queste priorità la Commissione presterà particolare attenzione alla promozione delle nuove opportunità offerte dalla finanza digitale ai consumatori e alla protezione dei consumatori ovunque sia opportuno. Ciò avverrà soprattutto nel rispetto delle norme sulla protezione dei dati, in particolare del regolamento generale sulla protezione dei dati 14 (GDPR).

    La Commissione ribadisce il proprio impegno a continuare a collaborare a stretto contatto con i partner internazionali, dato che i benefici della finanza digitale sono massimi quando la loro diffusione si basa su norme e principi internazionali.

    4.1.Rimuovere la frammentazione del mercato unico digitale

    La strategia in materia di finanza digitale è concepita per sfruttare le opportunità offerte dal mercato unico al fine di offrire ai consumatori e alle imprese i benefici dei servizi finanziari digitali. Un mercato unico dei servizi finanziari digitali ben funzionante contribuirà a migliorare l'accesso ai servizi finanziari da parte dei consumatori e degli investitori non professionali dell'UE mediante servizi bancari, assicurativi e di investimento più innovativi, diversificati e inclusivi.

    ·Consentire l'interoperabilità delle identità digitali in tutta l'UE

    Entro il 2024 è opportuno che l'UE attui un solido quadro normativo che permetta l'utilizzo di soluzioni interoperabili per l'identità digitale, così da consentire ai nuovi clienti di accedere ai servizi finanziari in modo rapido e semplice ("onboarding"). È opportuno che tale quadro sia basato su norme in materia di antiriciclaggio (AML) e di contrasto del finanziamento del terrorismo (CFT) più armonizzate, nonché sulla revisione del quadro in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche (regolamento eIDAS) 15 . Ciò dovrebbe subordinare il riutilizzo dei dati del cliente al consenso informato del cliente stesso, consenso basato sulla piena trasparenza in merito alle conseguenze e alle implicazioni di tale riutilizzo.

    Il recente confinamento ha posto in evidenza proprio quanto sia importante, per i consumatori e per le imprese che interagiscono a distanza, che i servizi finanziari digitali funzionino senza problemi. Tuttavia, è necessario fare molto di più prima che l'onboarding a distanza dei servizi finanziari possa funzionare in modo efficace e senza ostacoli. È necessario che ciò avvenga sia a livello nazionale che transfrontaliero, in piena conformità dei requisiti in materia di AML/CFT e nell'ottica di agevolare l'osservanza di altri requisiti normativi in materia di onboarding, per valutare, ad esempio, l'adeguatezza al cliente di determinati prodotti di investimento. La Commissione promuoverà procedure sicure di onboarding a distanza dei clienti in tutta l'UE da parte dei fornitori di servizi finanziari in tre fasi.

    In primo luogo, la Commissione invita oggi l'Autorità bancaria europea (ABE) a elaborare orientamenti in stretto coordinamento con le altre autorità europee di vigilanza entro il terzo trimestre del 2021. In tal modo si garantirà una maggiore convergenza sugli elementi relativi all'identificazione e alla verifica necessari per l'onboarding, nonché sulle modalità e i limiti nell'ambito dei quali i fornitori di servizi finanziari sono autorizzati ad affidare i processi di adeguata verifica della clientela a terzi, inclusi altri fornitori di servizi finanziari. Parallelamente, la Commissione collaborerà con il comitato europeo per la protezione dei dati per chiarire tutti gli aspetti in materia di protezione dei dati nel contesto del riutilizzo delle informazioni di onboarding per altri scopi (ad esempio, l'onboarding con un altro fornitore o l'accesso ad altri servizi non bancari).

    In secondo luogo, nell'ambito delle imminenti proposte legislative per un nuovo quadro in materia di AML/CFT, la Commissione definirà e armonizzerà ulteriormente gli obblighi di adeguata verifica della clientela al fine di agevolare l'utilizzo di tecnologie innovative e di permettere una fluida operatività transfrontaliera, senza che sia necessario applicare processi differenti o soddisfare obblighi aggiuntivi nei singoli Stati membri. Ciò faciliterà l'identificazione dei clienti e il controllo delle loro credenziali, garantendo al contempo la piena conformità all'approccio basato sul rischio in materia di AML/CFT. Ad esempio, un'azione in questo senso potrebbe essere quella di determinare i documenti di identità necessari per stabilire l'identità di una persona e chiarire quali tecnologie possano essere usate per verificare l'identità a distanza. Il riesame delle norme in materia di AML/CFT da parte della Commissione ha come scopo anche quello di proporre:

    ·il miglioramento e il chiarimento dell'accesso ai dati per potenziare la capacità dei fornitori di servizi finanziari di autenticare l'identità dei clienti;

    ·l'ulteriore precisazione, tramite norme tecniche, degli aspetti relativi ai dettagli per l'identificazione e l'autenticazione ai fini dell'onboarding; e

    ·l'ulteriore sviluppo, tramite norme tecniche, della possibilità di affidare a terzi il rispetto degli obblighi di adeguata verifica della clientela, comprese le questioni legate alla responsabilità, alla trasparenza e all'utilizzo etico.

    Tali norme tecniche saranno basate sugli orientamenti dell'ABE di cui al primo punto.

    Infine, nell'ambito del previsto riesame del regolamento eIDAS, la Commissione sta valutando la possibilità di migliorarne l'efficacia, estendendone l'applicazione al settore privato e promuovendo identità digitali affidabili per tutti gli europei. La revisione del regolamento fornirà un quadro normativo pronto per le sfide del futuro, in grado di sostenere un sistema sicuro, affidabile, semplice a livello dell'UE per la gestione delle identità nello spazio digitale.

    Muovendo da tali misure e nel contesto dell'attività in materia di finanza aperta (cfr. sezione 4.3), la Commissione intende consentire l'integrazione di ulteriori elementi in modo che le identità digitali possano essere utilizzate, ad esempio, per effettuare l'onboarding con un altro istituto finanziario. Potrebbero farne parte, ad esempio, elementi relativi all'adeguatezza dell'investitore o al profilo creditizio del cliente.

    ·Favorire l'espansione dei servizi finanziari digitali in tutto il mercato unico

    Entro il 2024, il principio del sistema del "passaporto" e dello sportello unico per il rilascio delle licenze dovrebbe essere applicato in tutti i settori con un forte potenziale per la finanza digitale. Le imprese dovrebbero poter contare sulla stretta collaborazione tra i facilitatori dell'innovazione in materia di vigilanza nazionali del forum europeo dei facilitatori in materia di innovazione (EFIF) e su una nuova piattaforma dell'UE per la finanza digitale.

    Un principio consolidato del mercato unico è che i consumatori e le imprese dovrebbero avere accesso concreto ai servizi transfrontalieri forniti da imprese stabilite e soggette a vigilanza in altri Stati membri conformemente a norme stabilite di comune accordo (sistema del "passaporto"). Gli ostacoli che ancora restano nella fornitura transfrontaliera di tali servizi non dovrebbero causare particolari difficoltà ai servizi digitali. Tuttavia, come sottolineato da molti partecipanti alla consultazione pubblica, le imprese FinTech dell'UE spesso sono in grado di fornire servizi esclusivamente all'interno del loro paese o limitano l'accesso alle proprie piattaforme digitali a clienti situati in un numero ristretto di giurisdizioni dell'UE. Ciò è prevalentemente dovuto alle differenze nel quadro normativo tra un paese e l'altro, che comportano costi di conformità sproporzionati per gli operatori attivi in diversi paesi.

    La Commissione sta modificando il quadro normativo al fine di introdurre la possibilità di attuare sistemi di "passaporto" in settori chiave pertinenti per la finanza digitale. Il regolamento sul crowdfunding, approvato dai colegislatori nel dicembre del 2019, introdurrà norme comuni e sistemi di "passaporto" per vari tipi di servizi di crowdfunding, tra cui l'intermediazione creditizia, e le proposte odierne della Commissione in materia di cripto-attività proporranno norme comuni e sistemi di "passaporto" per gli emittenti di cripto-attività e per i fornitori dei relativi servizi. La Commissione prenderà inoltre in considerazione la pertinenza dei sistemi di passaporto in altri ambiti, ad esempio nel contesto dell'esame della regolamentazione prudenziale del prestito non bancario, con la dovuta attenzione alle norme in materia di protezione dei consumatori (cfr. sezione 4.4). Esaminerà inoltre possibili modi per permettere la certificazione di soluzioni tecniche progettate al fine di aiutare le imprese ad adempiere i propri obblighi di conformità alla normativa ("RegTech" 16 ) e sosterrà approcci comuni nel campo, in particolare l'interoperabilità. Allo stesso tempo, l'applicazione pratica del sistema del "passaporto" impone una stretta collaborazione tra le autorità di vigilanza del paese di origine e di quello ospitante, al fine di garantire che le norme stabilite di comune accordo siano applicate e fatte rispettare in modo uniforme. La Commissione invita le autorità europee di vigilanza (AEV) a continuare e intensificare il proprio lavoro a favore della promozione della cooperazione e della convergenza della vigilanza.

    La strategia in materia di pagamenti al dettaglio, inoltre, stabilisce il modo in cui la Commissione intende affrontare una serie di questioni normative specifiche nell'ambito dei pagamenti, come le prassi esistenti di rifiutare gli IBAN di conti esteri ("discriminazione in base all'IBAN").

    Le risposte alla consultazione indicano anche che i portatori di interessi continuano ad attribuire grande importanza al lavoro dei facilitatori dell'innovazione in materia di vigilanza, tra cui i poli di innovazione e gli spazi di sperimentazione normativa, anche a livello transfrontaliero. La Commissione collaborerà con le AEV al fine di rafforzare la rete per l'innovazione offerta dal forum europeo dei facilitatori dell'innovazione (EFIF) 17 . Promuoverà inoltre i facilitatori dell'innovazione nazionali, ad esempio attraverso il programma di sostegno alle riforme strutturali 18 . In particolare, la Commissione collaborerà con l'EFIF per garantire che entro la metà del 2021 siano disponibili un quadro procedurale per l'avvio di test transfrontalieri e altri meccanismi che agevolino l'interazione delle imprese con le autorità di vigilanza di diversi Stati membri.

    Al fine di incoraggiare la cooperazione tra i portatori di interessi sia pubblici che privati, la Commissione, in cooperazione con l'EFIF, metterà a punto una nuova piattaforma dell'UE per la finanza digitale. La nuova piattaforma fungerà da canale permanente per l'interazione online con questo nuovo ecosistema per la finanza digitale, sulla base del riscontro positivo ricevuto a seguito degli eventi di sensibilizzazione in materia di finanza digitale. Offrirà inoltre un'interfaccia per l'EFIF e i facilitatori nazionali dell'innovazione, nonché per le procedure nazionali relative al rilascio di licenze elettroniche. Per il futuro, tale piattaforma potrebbe estendersi ulteriormente diventando una piattaforma per la cooperazione e uno spazio di dati all'interno dei quali gli operatori del settore o le autorità di vigilanza possono sperimentare strumenti innovativi. La piattaforma sarà progettata in modo da poter beneficiare di un potenziale finanziamento a titolo del programma Europa digitale, che sosterrà l'introduzione di piattaforme di collaborazione per la diffusione delle tecnologie digitali.

    Per poter vigilare sulla finanza digitale è necessario potenziare la cooperazione tra diverse autorità. Pertanto l'EFIF coinvolgerà rappresentanti provenienti, ad esempio, dal comitato europeo per la protezione dei dati, dai servizi della Commissione competenti per l'attuazione delle norme in materia di concorrenza e dalle pertinenti autorità nazionali esterne al settore finanziario. Tali rappresentanti parteciperanno alle riunioni dell'EFIF in qualità di osservatori per discutere delle sfide sollevate da modelli di business innovativi che combinano servizi finanziari e di altro tipo.

    Per vigilare sulla finanza digitale sono necessarie nuove importanti competenze. La Commissione continuerà a contribuire al miglioramento delle competenze tecniche delle autorità di vigilanza, anche attraverso il laboratorio dell'UE per le tecnologie finanziarie (FinTech Lab) 19 . La Commissione è inoltre pronta a definire programmi di assistenza mirata insieme alle autorità nazionali. Ciò potrebbe avvenire, ad esempio, attraverso il programma di sostegno alle riforme strutturali 20 .

    Azioni principali

    Nel 2021, nell'ambito di una più ampia iniziativa in materia di AML/CTF, la Commissione proporrà l'armonizzazione delle norme sull'onboarding dei clienti e partirà dall'imminente riesame del regolamento eIDAS per attuare un quadro transfrontaliero interoperabile per le identità digitali.

    La Commissione valuterà la necessità di introdurre ulteriori regimi armonizzati in materia di rilascio di licenze e di "passaporto", collaborerà con le AEV al fine di rafforzare l'EFIF e istituirà una piattaforma dell'UE per la finanza digitale allo scopo di incoraggiare la cooperazione tra portatori di interessi pubblici e privati.

    4.2. Adeguare il quadro normativo dell'UE per favorire l'innovazione digitale

    Lo scopo della strategia in materia di finanza digitale è garantire che il quadro normativo dell'UE in materia di servizi finanziari sia adeguato all'era digitale. Ciò significa anche permettere l'utilizzo di tecnologie innovative e rendere il quadro compatibile con le migliori pratiche esistenti in materia di produzione e distribuzione di software. Molti partecipanti alla consultazione pubblica hanno ritenuto che le norme dell'UE dovrebbero essere più neutrali dal punto di vista tecnologico e più aperte all'innovazione e dovrebbero essere in grado di adeguarsi alle innovazioni con maggiore celerità, pur rimanendo conformi a tutte le norme volte a garantirne il funzionamento sicuro e ad assicurare la protezione dell'utente.

    ·Favorire i mercati dell'UE delle cripto-attività e degli strumenti finanziari tokenizzati

    Entro il 2024 l'UE dovrebbe attuare un quadro esaustivo in grado di sostenere l'utilizzo della tecnologia di registro distribuito (DLT) e delle cripto-attività nel settore finanziario. È inoltre opportuno che tale quadro affronti i rischi legati a queste tecnologie.

    Le cripto-attività e le rispettive blockchain possono offrire importanti opportunità nella finanza: pagamenti potenzialmente economici e veloci, soprattutto per le operazioni transfrontaliere e internazionali, nuove possibilità di finanziamento per le PMI e mercati dei capitali più efficienti. Gli "utility token" possono fungere da punti di accesso alle reti decentralizzate di blockchain e gli stablecoin possono essere usati nei pagamenti macchina-macchina nel settore manifatturiero, della mobilità e dell'energia. Tali strumenti comportano però alcuni rischi e dovrebbero quindi essere oggetto di una regolamentazione e una vigilanza adeguate.

    La Commissione presenta oggi una proposta legislativa 21 che accompagna la presente strategia. La proposta chiarisce l'applicazione alle cripto-attività delle norme vigenti dell'UE, introduce un regime pilota per le cripto-attività disciplinate da tali norme e istituisce un nuovo quadro normativo dell'UE per le cripto-attività che non sono disciplinate dalle suddette norme, sulla base di una tassonomia di definizioni dei diversi tipi di cripto-attività. Il quadro comprende gli "utility token" e norme dedicate alla regolamentazione dei rischi specifici per la stabilità finanziaria e la sovranità monetaria connessi ai token correlati ad attività (conosciuti anche come "stablecoin") utilizzati come mezzo di pagamento. Ulteriori orientamenti interpretativi sull'applicazione delle norme esistenti miglioreranno la chiarezza normativa, permettendo al settore finanziario di conseguire una maggiore efficienza mediante un utilizzo più ampio della tecnologia di registro distribuito (DLT) nell'ambito dei mercati dei capitali, pur continuando a rispettare le norme di sicurezza e mantenendo un alto livello di protezione dell'utente.

    Allo stesso tempo, alla luce dei lavori in corso presso il Comitato di Basilea, la Commissione prenderà in considerazione la possibilità di aggiornare le norme prudenziali relative alle cripto-attività detenute dalle società finanziarie. La Commissione esaminerà anche in che modo sfruttare la DLT al fine di migliorare le operazioni di raccolta dei capitali delle PMI.

    Le tecnologie digitali possono inoltre aiutare le banche centrali a sviluppare valute digitali proprie che fungano da alternativa digitale al contante e da catalizzatori per un'innovazione costante nei pagamenti, nella finanza e nel commercio. Come indicato nella strategia in materia di pagamenti al dettaglio, la Commissione sostiene il lavoro delle banche centrali, in particolare della BCE, che stanno esaminando la possibilità di emettere una valuta digitale della banca centrale per l'uso al dettaglio da mettere a disposizione del grande pubblico, salvaguardando nel contempo il corso legale del contante in euro.

    Infine, allo scopo di incoraggiare lo sviluppo di una DLT a basse o a zero emissioni e dell'Internet delle cose e i relativi investimenti, in collaborazione con la piattaforma sulla finanza sostenibile, la Commissione punterà a integrare tali ambiti nella tassonomia della finanza sostenibile entro il 2021.

    ·Promuovere la cooperazione e l'utilizzo dell'infrastruttura di cloud computing

    Il cloud computing rende molto più semplice un'espansione rapida e flessibile nonché il passaggio a un'architettura informatica modulare che promuova la cooperazione e sia adeguata alle applicazioni digitali sviluppate per il cloud. Per agevolare questi processi e garantire che le banche e i servizi finanziari dell'UE possano raccogliere i benefici offerti dall'utilizzo di servizi cloud in un ambiente destinato alla clientela estremamente sicuro, la Commissione propone oggi un quadro di sorveglianza per i principali fornitori di TIC terzi del settore finanziario 22 , quali i fornitori di servizi cloud. Nel contesto di un mercato altamente concentrato, la Commissione ha proposto, nell'ambito della strategia dell'UE per i dati, di creare una piattaforma di vendita europea dei servizi cloud, che integri l'intera offerta di servizi cloud entro la fine del 2022. Questa piattaforma agevolerà l'accesso a fornitori di servizi cloud alternativi, anche nel settore finanziario.

    Inoltre, la Commissione contribuirà alla cooperazione spostandosi ulteriormente verso una normativa basata sull'attività (cfr. sezione 4.4). Altre misure politiche in materia di cloud, finalizzate all'aumento della concorrenza e della fluidità del mercato e basate sui codici di condotta di autoregolamentazione già esistenti elaborati dal settore per quanto concerne il passaggio da un fornitore di servizi cloud a un altro e il trasferimento dei dati, dovrebbero favorire l'adozione del cloud nel settore finanziario. La Commissione ha chiesto all'Agenzia dell'Unione europea per la cibersicurezza (ENISA) di sviluppare un regime di certificazione della cibersicurezza per i servizi cloud, in conformità del regolamento sulla cibersicurezza, che contribuirà ad aumentare la fiducia nell'utilizzo del cloud, in particolare da parte dei servizi finanziari e degli organismi di regolamentazione. Tra le ulteriori azioni potrebbero figurare misure su come agevolare la migrazione verso un'architettura informatica modulare e consentire la collaborazione con altri attori. Tali rapporti di collaborazione potrebbero essere coltivati nell'ambito della piattaforma dell'UE per la finanza digitale (cfr. sezione 4.1), che riunisce operatori del mercato nuovi e storici.

    ·Promuovere gli investimenti nei software adattando le norme prudenziali in materia di attività immateriali

    La trasformazione digitale richiede investimenti significativi nei software da parte del settore finanziario. Attualmente il trattamento prudenziale degli investimenti nei software varia da una giurisdizione all'altra e le banche europee sono soggette a requisiti patrimoniali più rigorosi rispetto alle banche di altre giurisdizioni. Al fine di agevolare la transizione verso un settore bancario più digitalizzato, la Commissione adotterà a breve alcune norme tecniche di regolamentazione al momento in fase di elaborazione da parte dell'ABE.

    ·Promuovere la diffusione di strumenti di intelligenza artificiale

    Entro il 2024 la Commissione, in collaborazione con le AEV, si prefigge di precisare le aspettative, in termini di vigilanza, riguardo alle modalità di applicazione del quadro normativo sui servizi finanziari alle applicazioni basate sull'intelligenza artificiale.

    La promessa essenziale degli strumenti di intelligenza artificiale di ultima generazione è la possibilità di facilitare le previsioni. Ciò dovrebbe aiutare le imprese a risparmiare sui costi. Inoltre, man mano che diventa sempre più precisa e affidabile nel tempo, la tecnologia della previsione potrebbe portare a modelli di business più produttivi e a nuove modalità di fare concorrenza. Dal punto di vista del consumatore, l'utilizzo di applicazioni basate sull'intelligenza artificiale potrebbe permettere alle imprese di fornire servizi migliori e maggiormente personalizzati a un costo più contenuto. In alcuni casi potrebbe addirittura permettere l'accesso ai servizi finanziari a individui precedentemente esclusi.

    Come stabilito nel Libro bianco sull'intelligenza artificiale, la Commissione promuoverà l'utilizzo dell'intelligenza artificiale proponendo investimenti significativi a livello dell'UE e presenterà un nuovo quadro normativo in materia che rifletta i nostri valori europei.

    La stragrande maggioranza dei partecipanti alla consultazione pubblica ritiene che il settore finanziario europeo abbia bisogno di orientamenti a livello dell'UE sull'utilizzo delle applicazioni basate sull'intelligenza artificiale nel settore finanziario e sul loro trattamento normativo. Il settore finanziario ha segnalato la mancanza di chiarezza normativa in relazione all'impatto delle norme dell'UE in tale contesto. I clienti hanno indicato la mancanza di comprensione e trasparenza circa le modalità di ottenimento di determinati risultati, esprimendo il timore di distorsioni, profilazioni abusive e difficoltà nel contestare esiti basati sull'intelligenza artificiale. Le autorità di vigilanza hanno segnalato la mancanza di competenze e chiarezza per quanto riguarda le modalità di applicazione di determinate norme europee (ad esempio in merito alla spiegabilità dei modelli di intelligenza artificiale).

    Di conseguenza, la Commissione inviterà le AEV e la BCE a esplorare la possibilità di elaborare orientamenti normativi e di vigilanza per quanto concerne l'utilizzo delle applicazioni basate sull'intelligenza artificiale nel settore finanziario. Tali orientamenti dovrebbero fare seguito all'imminente proposta di un nuovo quadro normativo per l'intelligenza artificiale, in programma per il 2021. Le autorità europee di vigilanza si baseranno inoltre sul lavoro recentemente avviato in questo ambito, compresa la consulenza del gruppo di esperti sull'etica digitale istituito dall'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali. Le autorità europee di vigilanza dovrebbero avere come obiettivo quello di garantire chiarezza sulle aspettative in materia di vigilanza e l'attenuazione dei rischi, in modo tale che le soluzioni basate sull'intelligenza artificiale possano essere applicate nel settore finanziario dell'UE in modo sicuro, solido ed eticamente corretto. Per quanto riguarda le sfide più generali relative all'utilizzo degli strumenti basati sull'intelligenza artificiale in conformità del GDPR 23 o ai rischi di comportamento collusivo mediante l'uso di strumenti di intelligenza artificiale per l'adeguamento dei prezzi, queste rientreranno nel processo di follow-up del Libro bianco della Commissione sull'intelligenza artificiale.

    ·Garantire un quadro normativo costantemente pronto alle sfide del futuro

    La Commissione si prefigge di garantire, mediante costanti riesami legislativi e orientamenti interpretativi, che il quadro normativo dell'UE in materia di servizi finanziari non imponga né impedisca l'utilizzo di determinate tecnologie, assicurando al contempo che gli obiettivi normativi continuino a essere rispettati.

    L'incertezza normativa ostacola l'innovazione nel settore finanziario e può danneggiare i consumatori o gli investitori. In aggiunta alle questioni principali sollevate nella presente strategia, ove pertinente la Commissione integrerà aspetti di finanza digitale in tutti i futuri riesami legislativi.

    Con il progredire dell'innovazione digitale, potrebbero sorgere nuove problematiche a livello normativo. La Commissione continuerà a svolgere attività di sensibilizzazione nell'ambito della finanza digitale al fine di individuare le nuove problematiche e, su questa base, fornirà orientamenti per l'interpretazione del quadro normativo dell'UE mediante comunicazioni interpretative a cadenza regolare. La prima comunicazione interpretativa in programma per il 2021 garantirà ulteriore chiarezza sul trattamento delle cripto-attività, a integrazione delle pertinenti proposte legislative della Commissione.

    Azioni principali

    La Commissione propone oggi un nuovo quadro normativo dell'UE per le cripto-attività, che comprende token correlati ad attività (conosciuti anche come "stablecoin") e "utility token".

    Tramite riesami costanti, la Commissione garantirà la rimozione di potenziali ostacoli normativi sostanziali all'innovazione derivanti dalla legislazione in materia di servizi finanziari. Fornirà su base regolare orientamenti interpretativi sulle modalità di applicazione della normativa vigente in materia di servizi finanziari alle nuove tecnologie.

    4.3. Promuovere l'innovazione guidata dai dati nella finanza istituendo uno spazio comune di dati finanziari

    Nella sua nuova strategia europea per i dati 24 , la Commissione ha sottolineato la necessità di un migliore accesso ai dati e di una migliore condivisione degli stessi all'interno dell'UE, in modo da creare un più ampio accesso ai dati pubblici e privati a beneficio dei cittadini, delle imprese e del più vasto interesse pubblico. In linea con questi sforzi, e in stretta connessione con l'attività in diversi altri settori, la Commissione mira a istituire uno spazio comune di dati finanziari attraverso una serie di misure più mirate, delineate in questa sezione. L'obiettivo della Commissione è contribuire all'integrazione dei mercati dei capitali europei, canalizzare gli investimenti verso attività sostenibili, sostenere l'innovazione e accrescere l'efficienza a favore dei consumatori e delle imprese. La Commissione, in stretta collaborazione con le AEV, istituirà un gruppo di esperti in materia di dati al fine di fornire consulenza sugli aspetti tecnici relativi alla creazione di uno spazio comune di dati finanziari.

    ·Agevolare l'accesso digitale in tempo reale a tutte le informazioni finanziarie oggetto di regolamentazione

    Entro il 2024 le informazioni da rendere pubbliche ai sensi della normativa europea in materia di servizi finanziari dovrebbero essere comunicate in formati standardizzati e leggibili meccanicamente. In linea con il piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali, la Commissione attiverà un'infrastruttura europea al fine di agevolare l'accesso a tutte le informative disponibili al pubblico attinenti ai mercati dei capitali.

    Gli istituti finanziari sono attualmente tenuti a pubblicare una grande quantità di informazioni finanziarie. In un contesto digitale, la Commissione intende garantire che le informazioni previste dalla regolamentazione siano fornite in formati leggibili meccanicamente. Per quanto riguarda la divulgazione pubblica delle informazioni, la Commissione intente garantire che le informazioni finanziarie già rese di dominio pubblico da parte delle imprese mediante i registri nazionali siano considerate insiemi di dati di alto valore nel contesto della direttiva relativa all'apertura dei dati. Inoltre, a cominciare dalla proposta in materia di cripto-attività, la Commissione proporrà modifiche legislative alla normativa dell'UE in materia di servizi finanziari per far sì che l'informativa al pubblico sia sistematicamente disponibile in formati leggibili meccanicamente. Nel contesto dell'Unione dei mercati dei capitali, la Commissione sosterrà lo sviluppo di un'infrastruttura e un'interoperabilità a livello dell'UE al fine di agevolare l'accesso a tutte le informative disponibili al pubblico. Tale infrastruttura sarà concepita in modo da poter beneficiare di un potenziale finanziamento a titolo del nuovo programma Europa digitale, che sosterrà lo sviluppo delle capacità digitali dell'UE per promuovere l'adozione e l'accessibilità delle nuove tecnologie.

    ·Promuovere strumenti informatici innovativi per agevolare la segnalazione e la vigilanza

    Entro il 2024 l'UE intende creare le condizioni necessarie per permettere l'utilizzo di tecnologie innovative, tra cui gli strumenti RegTech 25 e SupTech 26 , per le segnalazioni a fini di vigilanza da parte delle entità regolamentate e per la vigilanza da parte delle autorità. Ciò dovrebbe anche promuovere la condivisione dei dati tra le autorità di vigilanza. Sulla base dei risultati derivanti dal controllo dell'adeguatezza relativo agli obblighi di segnalazione alle autorità di vigilanza 27 , la Commissione, in collaborazione con le AEV, elaborerà nel 2021 una strategia sui dati di vigilanza per contribuire a garantire che i) i requisiti per le segnalazioni a fini di vigilanza (tra cui le definizioni, i formati e i processi) siano inequivocabili, allineati, armonizzati e adeguati alla segnalazione automatizzata, ii) si faccia pieno uso delle norme e degli identificatori internazionali disponibili, incluso l'identificativo della persona giuridica e iii) i dati di vigilanza siano comunicati mediante l'utilizzo di formati leggibili meccanicamente e siano facili da combinare e trattare. Ciò agevolerà l'utilizzo di strumenti RegTech per la segnalazione e di strumenti SupTech per l'analisi dei dati da parte delle autorità.

    La Commissione mira inoltre a garantire che le parti principali della normativa dell'UE siano accessibili all'elaborazione del linguaggio naturale e leggibili ed eseguibili meccanicamente, nonché ad agevolare più in generale la definizione e l'attuazione degli obblighi di segnalazione alle autorità di vigilanza. Incoraggerà inoltre l'utilizzo dei moderni strumenti informatici per la condivisione delle informazioni tra le autorità nazionali e dell'UE. Come primo passo verso segnalazioni leggibili ed eseguibili meccanicamente, la Commissione ha avviato un progetto pilota per un insieme ristretto di obblighi di segnalazione.

    ·Promuovere la condivisione dei dati tra imprese nel settore finanziario dell'UE e oltre (finanza aperta)

    Entro il 2024 è opportuno che l'UE abbia un quadro in materia di finanza aperta, in linea con la strategia dell'UE per i dati, con l'imminente legge sui dati e con la legge sui servizi digitali. Questo quadro sarà coordinato con il riesame della direttiva sui servizi di pagamento.

    La revisione della direttiva sui servizi di pagamento (PSD2) ha segnato un passo importante verso la condivisione e l'uso di dati, con il consenso del cliente, da parte di banche e fornitori terzi per creare nuovi servizi ("finanza aperta"). La Commissione avvierà nel 2021 il riesame della direttiva sui servizi di pagamento, che comprenderà una valutazione del suo ambito di applicazione.

    La finanza aperta può portare a un miglioramento dei prodotti finanziari, della consulenza mirata e dell'accesso per i consumatori, nonché a maggiore efficienza delle operazioni tra imprese. L'accesso a un numero maggiore di dati del cliente permetterebbe inoltre ai fornitori di servizi di offrire servizi più personalizzati e più in linea con le esigenze specifiche dei clienti. Un quadro normativo equilibrato per la condivisione dei dati relativi ai prodotti finanziari sosterrà il settore finanziario nella piena adozione della finanza basata sui dati e proteggerà in modo efficace gli interessati, che devono avere pieno controllo sui propri dati.

    Pertanto, entro la metà del 2022 la Commissione proporrà una normativa riguardante un quadro più ampio in materia di finanza aperta. Tale normativa sarà basata sull'imminente iniziativa sull'accesso ai dati, comprese la prossima legge sui dati e la legge sui servizi digitali 28 . La Commissione sta già riesaminando la propria politica in materia di concorrenza per garantirne l'adeguatezza per l'era digitale 29 . Inoltre, in tale contesto, la Commissione valuterà la necessità di misure settoriali specifiche per garantire un accesso equo alle piattaforme per tutti i fornitori di servizi finanziari. Come annunciato nella strategia in materia di pagamenti al dettaglio, la Commissione esplorerà iniziative a livello europeo per far fronte alle attuali problematiche riscontrate dai fornitori di servizi di pagamento nell'ottenere l'accesso ad antenne per la comunicazione in prossimità (NFC) disponibili su alcune piattaforme mobili (come telefoni o tablet) e utilizzate per effettuare pagamenti senza contatto fisico. Il quadro in materia di finanza aperta si baserà anche sulle iniziative riguardanti le identità digitali menzionate in precedenza.

    Azioni principali

    La commissione modificherà la normativa dell'UE, al fine di garantire che le informative al pubblico siano rese disponibili in formati standardizzati e leggibili meccanicamente e metterà a punto un'infrastruttura per l'informativa al pubblico finanziata dall'UE. 

    Nel 2021 la Commissione presenterà una strategia sui dati di vigilanza.

    La Commissione presenterà una proposta legislativa su un nuovo quadro in materia di finanza aperta entro la metà del 2022, partendo da iniziative più ampie in materia di accesso ai dati alle quali la proposta sarà pienamente allineata.

    4.4. Far fronte alle sfide e ai rischi connessi alla trasformazione digitale

    La trasformazione digitale del settore finanziario non è esente da sfide e rischi, alcuni dei quali sono di natura trasversale a causa dell'ambiente digitale stesso, mentre altri sono più specificatamente legati alle singole iniziative politiche delineate in precedenza.

    ·Salvaguardare la stabilità finanziaria e proteggere investitori e consumatori sulla base del principio "stessa attività, stesso rischio, stesse norme"

    Entro il 2024 è opportuno adattare la normativa prudenziale e di condotta e la vigilanza dell'UE in modo tale da renderle pronte alle sfide future del nuovo ecosistema finanziario, in particolare gli istituti finanziari e i fornitori di tecnologia tradizionali soggetti alla normativa che offrono servizi finanziari.

    Le imprese tecnologiche – grandi e piccole – accedono sempre di più al settore dei servizi finanziari in modo sia diretto che indiretto. Sebbene molti fornitori di tecnologia offrano attualmente pagamenti e servizi ad essi connessi, i partecipanti alla consultazione pubblica della Commissione prevedono ulteriori sviluppi nella fornitura online di altri servizi finanziari, quali i prestiti, le assicurazioni e la gestione patrimoniale per consumatori e imprese. Le grandi imprese tecnologiche agiscono spesso da intermediari raggruppando diversi servizi e prodotti con i relativi servizi finanziari, come pagamenti, finanziamenti o assicurazioni, divenendo così vere e proprie piattaforme di vendita di servizi finanziari. Tali imprese possono espandere rapidamente i servizi finanziari in tutte le loro ampie basi di utenti e cambiare radicalmente le strutture del mercato, incidendo talvolta in modo negativo sulla concorrenza. Infine, le grandi imprese tecnologiche forniscono anche molte delle soluzioni di tecnologia digitale utilizzate nella fornitura di servizi finanziari, tra cui hardware, software e soluzioni basate sul cloud.

    Pertanto, le imprese tecnologiche diventeranno probabilmente parte integrante dell'ecosistema finanziario e la maggior parte dei partecipanti alla consultazione pubblica prevede, come conseguenza, un aumento dei rischi. È importante far fronte a tutti questi rischi, non solo quelli che interessano i consumatori (contraenti, investitori e depositanti), ma anche questioni più ampie riguardanti la stabilità finanziaria e la concorrenza nei mercati dei servizi finanziari. Tali questioni sono rilevanti sia per quanto riguarda la fornitura di servizi finanziari da parte delle imprese tecnologiche e l'accesso a tali servizi per imprese e consumatori, sia per i potenziali effetti di ricaduta tra le parti finanziarie e non finanziarie dei gruppi misti. In questo contesto è opportuno che la normativa e la vigilanza siano proporzionate, basate sul principio "stessa attività, stesso rischio, stesse norme", prestando particolare attenzione ai rischi di operatori importanti.

    Inoltre la tecnologia sta contribuendo a spezzare le catene del valore relative a un determinato servizio finanziario, un tempo integrate. Mentre la maggior parte dei servizi finanziari veniva solitamente offerta da uno stesso fornitore, le tecnologie digitali hanno reso possibile la specializzazione delle imprese in un ramo specifico della catena di valore. Ciò aumenta la concorrenza e potrebbe migliorare l'efficienza, ma rende anche le catene del valore molto complesse e, di conseguenza, le autorità di vigilanza hanno più difficoltà ad avere una panoramica dei rischi della catena del valore, soprattutto se le entità coinvolte sono soggette a quadri normativi e di vigilanza diversi.

    La Commissione adatterà, laddove necessario, i quadri normativi prudenziali e di condotta in vigore nell'UE in modo da continuare a salvaguardare la stabilità finanziaria e a proteggere i clienti in linea con il principio "stessa attività, stesso rischio, stesse norme". La Commissione coopererà in questo processo con la BCE, le banche centrali nazionali e le autorità competenti a seconda dei casi.

    In primo luogo, come stabilito nella strategia in materia di pagamenti al dettaglio, la Commissione effettuerà il riesame della direttiva sui servizi di pagamento e della direttiva sulla moneta elettronica.

    In secondo luogo, valuterà in che modo garantire una vigilanza esaustiva delle catene del valore più frammentate e dei nuovi fornitori di servizi finanziari. Una possibilità, inclusa nella proposta sulle cripto-attività presentata congiuntamente con questa strategia, è costituita dall'istituzione di un collegio di vigilanza per l'ecosistema di una determinata catena del valore di servizi finanziari. Ciò migliorerebbe la cooperazione e garantirebbe che nessun rischio sia ignorato.

    In terzo luogo, la Commissione esplorerà modalità volte a garantire che il perimetro della vigilanza prudenziale sia sufficientemente ampio da comprendere i rischi derivanti dalla fornitura di servizi finanziari da parte delle piattaforme e delle imprese tecnologiche e da gruppi e conglomerati tecno-finanziari. A tale scopo svolgerà un riesame per verificare se le disposizioni riguardanti la vigilanza di gruppo contenute nella normativa dell'UE sui servizi finanziari, come la direttiva sui conglomerati finanziari (FICOD), abbiano un ambito di applicazione istituzionale sufficientemente ampio e flessibile da adattarsi alla struttura di un mercato finanziario in continua evoluzione, indipendentemente dalla struttura societaria e dalle attività principali del gruppo. La vigilanza supplementare dei rischi di gruppo prevista dalla FICOD potrebbe inoltre essere un modo per rinvigorire la cooperazione tra le autorità di vigilanza settoriali, in modo da avere una panoramica generale sui pacchetti di servizi finanziari offerti da diversi fornitori.

    In quarto luogo, la Commissione sta considerando la necessità di presentare proposte legislative per far fronte ai potenziali rischi derivanti dalle operazioni di prestito su vasta scala da parte di imprese al di fuori del perimetro bancario, che potrebbero comportare rischi sia microprudenziali che macroprudenziali.

    Per prepararsi a tali azioni, la Commissione si avvale della consulenza delle autorità europee di vigilanza su come affrontare le questioni riguardanti il principio "stessa attività, stesso rischio, stesse norme", la maggiore frammentazione delle catene del valore, l'ambito di applicazione del perimetro di vigilanza e i rischi prudenziali connessi al prestito non bancario, e deciderà in merito alle modifiche legislative necessarie entro la metà del 2022.

    ·Proteggere i consumatori e l'interesse pubblico

    È opportuno che l'UE integri in tutte le misure intese ad attuare la presente strategia l'obiettivo di conferire un ruolo attivo ai consumatori e di proteggerli costantemente, affinché possano beneficiare di un accesso più ampio a prodotti e servizi innovativi in condizioni di sicurezza. La tutela dell'interesse pubblico dal rischio di riciclaggio di denaro, finanziamento del terrorismo e altri tipi di condotte finanziarie illecite, inclusa l'evasione fiscale, dovrebbe procedere in parallelo.

    In un mondo digitale, i consumatori e gli investitori possono accedere a una gamma più ampia di servizi finanziari, tra cui servizi più economici e innovativi. Le identità digitali interoperabili agevoleranno l'accesso a tali prodotti a distanza e a livello transfrontaliero. Allo stesso tempo, i partecipanti alla consultazione pubblica concordano ampiamente sul fatto che, con l'aumento della quota di mercato dei servizi finanziari detenuta da imprese tecnologiche, i consumatori saranno esposti a ulteriori rischi, che potrebbero includere le conseguenze indesiderate di una possibile riduzione della concorrenza.

    La Commissione integrerà, nell'attuazione di tutti gli elementi della presente strategia, l'obiettivo di agevolare l'accesso dei consumatori ai servizi finanziari, affrontando nel contempo i rischi per i consumatori stessi. A tale riguardo risultano particolarmente importanti un nuovo quadro per l'identificazione sicura a distanza, cui si fa riferimento nella sezione 4.1, la semplificazione dell'accesso all'informativa al pubblico e un nuovo quadro in materia di finanza aperta di cui alla sezione 4.3.

    La Commissione valuterà se e in che modo migliorare gli aspetti relativi alla protezione dei consumatori e alla condotta in alcuni atti normativi dell'UE per tenere conto delle nuove modalità digitali di fornitura dei servizi finanziari. Il quadro settoriale sui servizi finanziari include alcune norme sulla protezione dei consumatori e dei dati personali, tra cui norme in materia di condotta delle imprese, informativa, affidabilità creditizia o consulenza. La direttiva sulla commercializzazione a distanza di servizi finanziari stabilisce ulteriori requisiti per quanto riguarda la vendita a distanza di servizi finanziari. Nel contesto dei futuri riesami legislativi, la Commissione valuterà sistematicamente l'adeguatezza al mondo digitale delle norme in materia di protezione del consumatore e del quadro normativo per la lotta al riciclaggio di denaro, al finanziamento del terrorismo e ad altri tipi di condotte finanziarie illecite, inclusa l'evasione fiscale, proponendo modifiche legislative ove necessario.

    Infine, per garantire che i consumatori europei siano sensibilizzati a tali opportunità e che i prodotti e i servizi finanziari realizzino pienamente il proprio potenziale in relazione alla lotta all'esclusione finanziaria, la Commissione è pronta a contribuire con il finanziamento di programmi di alfabetizzazione finanziaria incentrati sulla digitalizzazione che dovranno essere attuati dagli Stati membri, ad esempio tramite il servizio di sostegno alle riforme strutturali. La Commissione prenderà inoltre in debita considerazione l'aspetto digitale delle azioni proposte in materia di alfabetizzazione finanziaria nel piano d'azione per l'Unione dei mercati dei capitali 30 . 

    ·Rafforzare la resilienza operativa digitale

    Il potenziamento della resilienza operativa digitale dei partecipanti al mercato finanziario è una misura necessaria che ha carattere trasversale. Il maggior ricorso alle tecnologie digitali e a distanza a seguito della COVID‑19 ha posto ancora più in evidenza tale necessità. L'UE non può permettersi di vedere messe in discussione la resilienza operativa e la sicurezza della propria infrastruttura e dei suoi servizi finanziari digitali. Esiste inoltre la necessità di ridurre al minimo il rischio di furto dei fondi dei clienti o di compromissione dei loro dati. Parallelamente a questa strategia, la Commissione presenta oggi una proposta finalizzata a potenziare la resilienza operativa del settore finanziario, che affianca il riesame della direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi attualmente in corso 31 .

    Azioni principali

    La Commissione proporrà, entro la metà del 2022, i necessari adattamenti dell'attuale quadro normativo in materia di servizi finanziari per quanto riguarda la protezione del consumatore e le norme prudenziali, al fine di proteggere gli utenti finali della finanza digitale, salvaguardare la stabilità finanziaria, proteggere l'integrità del settore finanziario dell'UE e garantire la parità di condizioni.

    La Commissione presenta oggi una proposta per un nuovo quadro dell'UE per il rafforzamento della resilienza operativa digitale.

    5.Conclusione

    La presente strategia individua, sulla base dei risultati di intensi contatti con i portatori di interessi, le priorità e gli obiettivi principali per la finanza digitale in Europa nei prossimi quattro anni.

    Per raggiungere tali obiettivi, la Commissione si impegna ad adottare una serie di importanti misure.

    In aggiunta, i portatori di interessi del settore privato, le autorità nazionali e l'UE devono operare in stretta collaborazione. Sulla base delle attività di sensibilizzazione in materia di finanza digitale, la Commissione incoraggia i consumatori, le imprese, le imprese finanziarie costituite, le nuove imprese FinTech e i rispettivi dipendenti a impegnarsi attivamente nell'attuazione della presente strategia. La Commissione collaborerà con i legislatori e il mondo della vigilanza a livello sia europeo che nazionale. È opportuno che gli Stati membri e le autorità di vigilanza nazionali continuino ad ampliare le loro numerose iniziative, estendendone l'impatto al di là dei mercati nazionali per includere l'intero mercato unico dell'UE.

    Agendo insieme, l'Europa può assurgere a un ruolo guida nella finanza digitale, a sostegno della ripresa economica e a beneficio dei cittadini e delle imprese europee.

    (1)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Il momento dell'Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione", COM(2020) 456 final del 27.5. 2020.

    (2)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Plasmare il futuro digitale dell'Europa", COM(2020) 67 final del 19.2.2020.

    (3)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Il momento dell'Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione", COM (2020) 456 final.

    (4)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Piano d'azione per le tecnologie digitali: per un settore finanziario europeo più competitivo e innovativo", COM(2018) 109 final dell'8.3.2018,

    (5)

      https://ec.europa.eu/info/publications/digital-finance-outreach-2020_en  

    (6)

     Relazione recante raccomandazioni alla Commissione sulla finanza digitale: rischi emergenti legati alle cripto-attività - sfide a livello della regolamentazione e della vigilanza nel settore dei servizi, degli istituti e dei mercati finanziari (2020/2034(INL)), https://oeil.secure.europarl.europa.eu/oeil/popups/ficheprocedure.do?reference=2020/2034(INL)&l=en

    (7)

    Il 13 dicembre 2019 il gruppo di esperti sugli ostacoli normativi all'innovazione finanziaria (ROFIEG), istituito dalla Commissione europea nel giugno del 2018, ha pubblicato le proprie raccomandazioni sulle modalità di creazione di un quadro accomodante per la fornitura di servizi finanziari tramite l'uso della tecnologia. https://ec.europa.eu/info/publications/191113-report-expert-group-regulatory-obstacles-financial-innovation_en

    (8)

      https://ec.europa.eu/info/publications/cmu-high-level-forum_en  

    (9)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale", COM(2020) 103 final del 10.3.2020, https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52020DC0103&qid=1600527356558&from=IT

    (10)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni relativa a una strategia in materia di pagamenti al dettaglio per l'UE, COM(2020) 592.

    (11)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Unione dei mercati dei capitali per le persone e le imprese - nuovo piano d'azione", COM(2020) 590 final.

    (12)

      https://ec.europa.eu/info/consultations/finance-2020-digital-finance-strategy_en

    (13)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Una strategia europea per i dati", COM(2020) 66 final del 19.2.2020.

    (14)

    Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).

    (15)

    Regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno e che abroga la direttiva 1999/93/CE (GU L 257 del 28.8.2014, pag. 73).

    (16)

    RegTech: la tecnologia applicata alla regolamentazione è un sottoinsieme della FinTech che si concentra sulle tecnologie che possono agevolare il rispetto degli obblighi normativi in maniera più efficiente ed efficace rispetto alle capacità attuali.

    (17)

     L'EFIF è stato istituito a seguito della relazione congiunta delle AEV sugli spazi di sperimentazione normativa e i poli di innovazione del gennaio 2019, che metteva in evidenza la necessità di agire per promuovere più coordinamento e cooperazione tra i facilitatori dell'innovazione per sostenere la crescita della FinTech nel mercato unico.

    (18)

    Il programma di sostegno alle riforme strutturali è un programma dell'UE che fornisce sostegno mirato a tutti i paesi dell'Unione nell'ambito delle loro riforme istituzionali, amministrative e di rafforzamento della crescita.

    (19)

    Il laboratorio dell'UE per le tecnologie finanziarie (FinTech Lab) è stato costituito ai sensi del piano d'azione FinTech del 2018 e riunisce fornitori di servizi, istituti finanziari e autorità di vigilanza, dando loro la possibilità di approfondire tecnologie o applicazioni specifiche.

    (20)

    Il programma di sostegno alle riforme strutturali è un programma dell'UE che fornisce sostegno mirato a tutti i paesi dell'Unione nell'ambito delle loro riforme istituzionali, amministrative e di rafforzamento della crescita. 

    (21)

    Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai mercati delle cripto-attività e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937, COM(2020) 593, e proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia di registro distribuito, COM(2020) 594.

    (22)

     Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla resilienza operativa digitale per il settore finanziario e che modifica i regolamenti (CE) n. 1060/2009, (UE) n. 648/2012, (UE) n. 600/2014 e (UE) n. 909/2014, COM(2020) 595.

    (23)

    La consultazione ha posto in evidenzia numerosi problemi relativi al caso in cui l'utilizzo efficiente di strumenti di intelligenza artificiale può essere inibito da principi del GDPR quali l'anonimato dei dati, il "diritto all'oblio", i diritti relativi alle norme sul processo decisionale automatizzato, la minimizzazione dei dati e la limitazione delle finalità.

    (24)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Una strategia europea per i dati", COM(2020) 66 final del 19.2.2020.

    (25)

    RegTech: la tecnologia applicata alla regolamentazione è un sottoinsieme della FinTech che si concentra sulle tecnologie che possono agevolare il rispetto degli obblighi normativi in maniera più efficiente ed efficace rispetto alle capacità attuali.

    (26)

    Suptech: la tecnologia applicata alla vigilanza è un sottoinsieme della FinTech che utilizza tecnologie innovative a sostegno dei processi di vigilanza. Aiuta le autorità di vigilanza a digitalizzare i processi di segnalazione e di regolamentazione.

    (27)

      https://ec.europa.eu/info/consultations/finance-2017-supervisory-reporting-requirements_en

    (28)

    https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/12417-Digital-Services-Act-deepening-the-Internal-Market-and-clarifying-responsibilities-for-digital-services

    (29)

    La Commissione sta attualmente riesaminando le norme applicabili agli accordi verticali e orizzontali, come anche la comunicazione sulla definizione di mercato. Inoltre, nel giugno del 2020 la Commissione ha avviato una consultazione pubblica al fine di valutare la necessità di un nuovo strumento per la concorrenza per poter far fronte ai problemi strutturali che le attuali norme in materia di concorrenza non riescono ad affrontare nella maniera più efficiente. Ulteriori informazioni in merito a tali processi di riesame sono disponibili sul sito web della direzione generale della Concorrenza: https://ec.europa.eu/competition/consultations/open.html .

    (30)

    Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Unione dei mercati dei capitali per le persone e le imprese - nuovo piano d'azione", COM(2020) 590 final. 

    (31)

    Direttiva (UE) 2016/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2016, recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell'Unione (GU L 194 del 19.7.2016, pag. 1).

    Top