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Document 52020DC0508

    Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2020 della Grecia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 della Grecia

    COM/2020/508 final

    Bruxelles, 20.5.2020

    COM(2020) 508 final

    Raccomandazione di

    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    sul programma nazionale di riforma 2020 della Grecia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 della Grecia


    Raccomandazione di

    RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

    sul programma nazionale di riforma 2020 della Grecia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 della Grecia

    Il CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,

    visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche 1 , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2,

    visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici 2 , in particolare l'articolo 6, paragrafo 1,

    vista la raccomandazione della Commissione europea,

    viste le risoluzioni del Parlamento europeo,

    viste le conclusioni del Consiglio europeo,

    visto il parere del comitato per l'occupazione,

    visto il parere del comitato economico e finanziario,

    visto il parere del comitato per la protezione sociale,

    visto il parere del comitato di politica economica,

    considerando quanto segue:

    (1)Il 17 dicembre 2019 la Commissione ha adottato la strategia annuale di crescita sostenibile, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2020. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17 novembre 2017. Il 17 dicembre 2019 la Commissione ha anche adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui la Grecia è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. Lo stesso giorno la Commissione ha altresì adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro.

    (2)Il 26 febbraio 2020 è stata pubblicata la relazione per paese relativa alla Grecia 3 2020, nella quale sono stati valutati i progressi compiuti dal paese nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 9 luglio 2019 4 , il seguito dato alle raccomandazioni adottate negli anni precedenti e i progressi verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020. La relazione per paese comprende altresì l'esame approfondito a norma dell'articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011, i cui risultati sono stati pubblicati il 26 febbraio 2020. L'analisi ha portato la Commissione a concludere che la Grecia presenta squilibri macroeconomici eccessivi. In particolare gli squilibri rilevati riguardano l'elevato debito pubblico, la grande entità di crediti deteriorati presenti nei bilanci degli enti creditizi e il settore esterno, in un contesto che vede una crescita potenziale ancora debole e un tasso di disoccupazione elevato.

    (3)L'11 marzo 2020 l'Organizzazione mondiale della sanità ha ufficialmente dichiarato l'epidemia di Covid-19 una pandemia mondiale. Essa costituisce una grave emergenza di salute pubblica per i cittadini, le società e le economie. Sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari nazionali e sta provocando l'interruzione delle catene di approvvigionamento su scala mondiale, volatilità sui mercati finanziari, shock dei consumi e ripercussioni negative in vari settori. La pandemia sta mettendo a repentaglio i posti di lavoro dei cittadini, i loro redditi e le attività delle imprese. Ha provocato un forte shock economico che sta già avendo gravi ripercussioni nell'Unione europea. Il 13 marzo 2020 la Commissione ha adottato una comunicazione 5 che sollecita una risposta economica coordinata alla crisi, coinvolgendo tutti i soggetti a livello nazionale e dell'Unione.

    (4)Molti Stati membri hanno dichiarato lo stato di emergenza o hanno introdotto misure di emergenza. Tutte le misure di emergenza dovrebbero essere rigorosamente proporzionate, necessarie, limitate nel tempo e in linea con le norme europee e internazionali. Esse dovrebbero essere soggette al controllo democratico e a un sindacato giurisdizionale indipendente.

    (5)Il 20 marzo 2020 la Commissione ha adottato una comunicazione sull'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita 6 . La clausola di cui all'articolo 5, paragrafo 1, all'articolo 6, paragrafo 3, all'articolo 9, paragrafo 1, e all'articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97 e all'articolo 3, paragrafo 5, e all'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1467/97 facilita il coordinamento delle politiche di bilancio in tempi di grave recessione economica. Nella sua comunicazione la Commissione ha condiviso con il Consiglio il suo parere secondo cui, data la grave recessione economica che si prevede a seguito della pandemia di Covid-19, le condizioni attuali consentono l'attivazione della clausola. Il 23 marzo 2020 i ministri delle finanze degli Stati membri hanno concordato con la valutazione della Commissione. L'attivazione della clausola di salvaguardia generale consente la deviazione temporanea dal percorso di avvicinamento all'obiettivo di bilancio a medio termine, a condizione che non sia messa a repentaglio, sempre a medio termine, la sostenibilità di bilancio. Nell'ambito del braccio correttivo il Consiglio può anche decidere, su raccomandazione della Commissione, di adottare una traiettoria di bilancio riveduta. La clausola di salvaguardia generale non sospende le procedure del patto di stabilità e crescita. Essa permette agli Stati membri di discostarsi dagli obblighi di bilancio che si applicherebbero normalmente, consentendo alla Commissione e al Consiglio di adottare le necessarie misure di coordinamento delle politiche nell'ambito del patto.

    (6)È necessario continuare ad agire per limitare e controllare la diffusione della pandemia, rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari nazionali, attenuare le conseguenze socioeconomiche mediante misure di sostegno per le imprese e le famiglie e garantire condizioni sanitarie e di sicurezza adeguate sul luogo di lavoro al fine di riprendere l'attività economica. È opportuno che l'Unione si avvalga pienamente dei vari strumenti a sua disposizione per sostenere gli sforzi degli Stati membri in tali ambiti. Parallelamente gli Stati membri e l'Unione dovrebbero collaborare al fine di preparare le misure necessarie per tornare al normale funzionamento delle nostre società ed economie e a una crescita sostenibile, integrandovi tra l'altro la transizione verde e la trasformazione digitale e traendo dalla crisi tutti gli insegnamenti possibili.

    (7)La crisi della Covid-19 ha evidenziato la flessibilità offerta dal mercato unico per adattarsi a situazioni straordinarie. Tuttavia, al fine di garantire una transizione rapida e agevole alla fase di ripresa e la libera circolazione di beni, servizi e lavoratori, le misure eccezionali che ostacolano il normale funzionamento del mercato unico devono essere rimosse non appena non sono più indispensabili. La crisi attuale ha evidenziato la necessità di elaborare piani di preparazione alle crisi nel settore sanitario che prevedono, in particolare, migliori strategie di acquisto, catene di approvvigionamento diversificate e riserve strategiche di forniture essenziali. Si tratta di elementi fondamentali per l'elaborazione di piani più ampi di preparazione alle crisi.

    (8)Il legislatore dell'Unione ha già modificato i quadri normativi pertinenti 7 per consentire agli Stati membri di mobilitare tutte le risorse non utilizzate dei Fondi strutturali e d'investimento europei, in modo da poter far fronte alle eccezionali conseguenze della pandemia di Covid-19. Tali modifiche consentiranno un'ulteriore flessibilità e procedure semplificate e snelle. Per allentare la pressione sui flussi di cassa, gli Stati membri possono anche beneficiare di un tasso di cofinanziamento del 100 % a carico del bilancio dell'Unione nell'esercizio contabile 2020-2021. La Grecia è incoraggiata ad avvalersi appieno di tali possibilità per aiutare le persone e i settori maggiormente colpiti.

    (9)È probabile che le conseguenze socioeconomiche della pandemia interessino in modo disomogeneo le regioni greche, in particolare nelle regioni fortemente dipendenti dal turismo e, più in generale, dalle attività economiche a contatto diretto con i consumatori. Esiste il rischio concreto che in Grecia vengano accentuate le disparità regionali e territoriali, aggravando ulteriormente la tendenza, precedentemente constatata, di un aumento delle disparità, in particolare tra la capitale e le regioni insulari e montagnose, che si erano ulteriormente intensificate negli anni della crisi finanziaria. La situazione attuale, associata al rischio di un temporaneo sfaldamento del processo di convergenza tra Stati membri, richiede risposte politiche mirate.

    (10)La Grecia ha presentato il programma nazionale di riforma 2020 e il programma di stabilità 2020 il 30 aprile 2020. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.

    (11)La Grecia è attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilità e crescita ed è soggetta alla regola del debito.

    (12)Nel suo programma di stabilità 2020 il governo prevede che il saldo nominale peggiorerà, passando da un avanzo dell'1,5 % del PIL nel 2019 a un disavanzo del 4,7 % del PIL nel 2020. Nel 2021 si prevede una riduzione del disavanzo allo 0,2 % del PIL. Secondo il programma di stabilità 2020, il rapporto debito pubblico/PIL, dopo essere sceso al 176,6 % del PIL nel 2019, salirà al 188,8 % nel 2020. Le proiezioni di bilancio presentano rischi soggiacenti specifici del paese, ovvero i contenziosi in corso e gli obblighi di servizio pubblico. Le prospettive macroeconomiche e di bilancio risentono dell'elevata incertezza dovuta alla pandemia di Covid-19.

    (13)In risposta alla pandemia di Covid-19, e nel quadro di un approccio coordinato a livello dell'Unione, la Grecia ha adottato misure di bilancio per aumentare la capacità del suo sistema sanitario, contenere la pandemia e fornire sostegno alle persone e ai settori che sono stati colpiti in modo particolare. Secondo il programma di stabilità 2020, tali misure di bilancio ammontano al 5,4 % del PIL. Tra le misure figurano un sostegno economico temporaneo ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi, alle singole imprese e a talune libere professioni colpite dalla pandemia, il pagamento di anticipi rimborsabili alle società con una riduzione del fatturato, il pagamento dei contributi previdenziali a favore dei dipendenti i cui rapporti di lavoro sono stati sospesi, il differimento delle imposte e dei contributi previdenziali, compresi regimi di rateazione fiscale per almeno tre mesi per tutte le società, i lavoratori autonomi e i lavoratori dipendenti colpiti dalla pandemia di coronavirus, un abbuono di interessi sui prestiti concessi a piccole e medie imprese e un aumento della spesa sanitaria. La Grecia ha inoltre annunciato misure che, pur non avendo un impatto diretto sul bilancio, contribuiranno a sostenere la liquidità delle imprese. Tra esse figurano la fornitura di garanzie in contante a sostegno dei prestiti bancari erogate tramite la Hellenic Development Bank. Tuttavia le previsioni di primavera 2020 della Commissione considerano tutti i differimenti delle imposte anche come misure di liquidità senza un impatto negativo sul bilancio nel 2020. Nel complesso, le misure adottate dalla Grecia sono in linea con gli orientamenti di cui alla comunicazione della Commissione sulla risposta economica coordinata all'emergenza Covid-19. La piena attuazione di tali misure, seguita da un riorientamento delle politiche di bilancio verso il conseguimento di posizioni di bilancio a medio termine prudenti quando le condizioni economiche lo consentano, contribuirà a preservare la sostenibilità di bilancio a medio termine.

    (14)Secondo le previsioni di primavera 2020 della Commissione, a politiche invariate il disavanzo pubblico della Grecia si attesterà al 6,4 % del PIL nel 2020 e al 2,1 % nel 2021. Il rapporto debito pubblico/PIL è previsto al 196,4 % del PIL nel 2020 e al 182,6 % nel 2021.

    (15)Il 20 maggio 2020 la Commissione ha pubblicato una relazione a norma dell'articolo 126, paragrafo 3, del trattato a causa della non conformità da parte della Grecia alla regola del debito nel 2019 e del previsto superamento della soglia del 3% del rapporto deficit/PIL nel 2020. Nel complesso, dall'analisi emerge che il criterio del debito definito nel trattato e nel regolamento (CE) n. 1467/1997 è rispettato, mentre il criterio del disavanzo non è soddisfatto.

    (16)Per quanto riguarda la pandemia di Covid-19, la tempestiva risposta e applicazione delle restrizioni da parte della Grecia sembra essersi rivelata efficace a giudicare dal numero piuttosto basso di contagi confermati registrato finora. Si prevede tuttavia che l'impatto economico della crisi della Covid-19 sarà pesante, in quanto, rispetto ad altri Stati membri, la Grecia dipende fortemente dai settori del turismo e dei trasporti. Nel settore del turismo la Grecia potrebbe perdere una gran parte delle entrate rispetto al 2019. Il turismo costituisce l'elemento principale nelle esportazioni di servizi dell'economia greca, di cui rappresenta il 45 %. Inoltre, il settore del trasporto marittimo, che rappresenta il 40 % delle esportazioni di servizi, sarà con ogni probabilità penalizzato dal calo della domanda a seguito del rallentamento del commercio su scala mondiale dovuto della pandemia. A causa delle misure di confinamento, della riduzione del reddito disponibile e dell'aumento della disoccupazione, si prevede una contrazione significativa della domanda interna.

    (17)Per contrastare la pandemia di Covid-19, la Grecia ha attivato il suo piano nazionale pertinente e ha rapidamente in messo atto una serie di misure senza precedenti, compresi un rigoroso regime di quarantena e di distanziamento sociale, soprattutto nei confronti di chi era sospettato di aver avuto contatti con persone contagiate dal virus. Le autorità hanno adottato un'ampia serie di misure per attenuare l'impatto economico e sociale della pandemia per un valore fino al 10,5 % del PIL nel 2020. Le misure comportano misure di bilancio pari al 5 % del PIL con un impatto di bilancio del 3,7 % del PIL e un ulteriore 1,9 % del PIL di differimenti temporanei delle imposte e garanzie in contante per le banche commerciali, che potrebbero erogare fino al 3,6 % del PIL di ulteriori nuovi prestiti. Il settore della sanità pubblica ha ricevuto un apporto una tantum pari a 273 milioni di EUR, che coprirà, ad esempio, l'assunzione di ulteriori 2 000 operatori del settore sanitario, l'acquisto di attrezzature e forniture sanitarie e un rafforzamento delle misure di controllo.

    (18)Per contrastare efficacemente la pandemia di Covid-19, è necessario migliorare la capacità, l'accessibilità e la resilienza del sistema sanitario. I pagamenti diretti per i servizi sanitari privati e i pagamenti informali - che sono strettamente connessi a una gestione inefficiente degli ospedali - permangono elevati e si traducono in disuguaglianze. L'accesso alla sanità continua ad essere problematico e il numero di persone che dichiara esigenze di cure mediche insoddisfatte è tra i più elevati nell'UE, con grandi differenze tra fasce di reddito e posizioni professionali. L'uso dei ticket non è sufficientemente basato sul reddito per proteggere i gruppi vulnerabili. Ciò è aggravato dall'eccesso di offerta e, di conseguenza, dall'eccessivo consumo di farmaci spesso troppo costosi. Per far fronte a questa situazione, la Grecia sta attuando un'ambiziosa riforma dell'assistenza sanitaria di base per garantire a breve termine l'accesso a servizi di qualità essenziali e, a lungo termine, un sistema completo basato sulla regolazione dell'accesso a cure specialistiche per tutta la popolazione. Le prime indicazioni suggeriscono che tali decisioni si stanno dimostrando fondamentali per proteggere i cittadini e limitare la diffusione del virus, garantendo che la piena capacità del sistema possa essere utilizzata per trattare i pazienti in funzione delle loro esigenze. Non è stata tuttavia ancora trovata una soluzione sostenibile per la spesa sanitaria, in quanto la sostenibilità di bilancio è garantita per lo più da un meccanismo di recupero ("clawback") sempre più sotto pressione a causa dell'insufficienza di misure strutturali. Nonostante la recente adozione di alcune iniziative promettenti, gli appalti centralizzati sono ancora poco diffusi. Nel 2018 la spesa pubblica per l'assistenza sanitaria è risultata inferiore alla media dell'UE, anche includendovi il valore del "clawback", pari a circa l'1 % del PIL. Occorre migliorare l'efficienza e destinare risorse finanziarie supplementari per migliorare l'efficacia, l'accessibilità e la resilienza generale del sistema sanitario.

    (19)Sono necessarie misure per attenuare l'impatto della crisi della Covid-19 sui lavoratori e sulle imprese. Secondo le previsioni della Commissione, la disoccupazione aumenterà al 19,9 % nel 2020 per ridiscendere al 16,8 % nel 2021. La Grecia ha già introdotto un regime temporaneo per ridurre il costo del lavoro a carico delle imprese la cui operatività è stata sospesa o gravemente compromessa, tutelando nel contempo i contratti di lavoro e fornendo un sostegno al reddito per i lavoratori interessati. Tuttavia, poiché l'introduzione di un regime completo di riduzione dell'orario lavorativo costituisce una soluzione più sostenibile e flessibile, le autorità hanno adottato misure in tal senso. Un siffatto regime consentirebbe alle imprese di applicare una riduzione dell'orario di lavoro modulandola in funzione del livello di riduzione delle loro attività, preservando al contempo il funzionamento delle industrie ed evitando che la disoccupazione temporanea diventi permanente. Anche l'estensione di modalità di lavoro flessibili, quali il telelavoro, finora molto più limitate in Grecia rispetto ad altri Stati membri, contribuirebbe a preservare l'attività economica e l'occupazione nella fase di confinamento e distanziamento sociale.

    (20)La crisi provocata dalla pandemia di Covid-19 rischia di esacerbare una volta di più la situazione sociale di gran parte della popolazione e di aumentare le disparità di reddito. Prima dello scoppio della pandemia, la quota della popolazione greca a rischio di povertà o di esclusione sociale era ancora una delle più elevate nell'UE e i bambini e le persone in età lavorativa erano maggiormente a rischio rispetto agli anziani. Significativa preoccupazione destavano anche la povertà lavorativa, l'accesso ad alloggi a prezzi accessibili e la povertà energetica. Per attenuare l'impatto della crisi sarà fondamentale fornire un reddito sostitutivo adeguato a tutti i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi colpiti dalla crisi, compresi quelli che incontrano difficoltà nell'accesso alla protezione sociale. Sarà inoltre importante sostenere le persone più vulnerabili compresi i lavoratori inattivi e non dichiarati, rafforzando le reti di sicurezza sociale. Dato che probabilmente più persone faranno ricorso alle reti di sicurezza di base, sarà importante migliorare l'adeguatezza del sostegno al reddito minimo. Un accesso completo ai servizi sociali è necessario per i gruppi più poveri e vulnerabili, comprese le persone con disabilità, i rifugiati e i richiedenti asilo. In più i servizi di assistenza a lungo termine non sono sufficientemente sviluppati. La Grecia dovrebbe inoltre promuovere ulteriormente l'accesso ad alloggi a prezzi accessibili, soprattutto per le famiglie a rischio di povertà, introducendo ad esempio un sistema di assistenza ai proprietari vulnerabili di immobili gravati da ipoteca.

    (21)La crisi provocata dalla pandemia di Covid-19 ha interrotto l'andamento positivo del mercato del lavoro osservato negli ultimi anni e la disoccupazione è nuovamente destinata ad aumentare. Per favorire una solida ripresa dell'occupazione nel periodo successivo alla crisi, la Grecia deve completare le riforme per aumentare l'efficacia delle politiche di inserimento lavorativo, in particolare i programmi di formazione. In tale ambito sarà fondamentale aumentare la capacità del servizio pubblico per l'impiego di fornire un sostegno continuo e individualizzato alle persone in cerca di occupazione. La Grecia deve considerare con particolare attenzione i giovani e le donne, ovvero i soggetti maggiormente colpiti dalla mancanza di opportunità di lavoro. Esistono inoltre margini per migliorare il dialogo sociale, sostenendo la partecipazione attiva e significativa delle parti sociali al processo decisionale, comprese l'elaborazione e l'attuazione di misure per affrontare gli effetti della crisi della Covid-19. Il governo dovrebbe concentrare i propri sforzi sul miglioramento delle competenze di base per tutti. In tale ambito sarà essenziale affrontare le carenze in materia di risultati scolastici, migliorare l'istruzione e la formazione professionale e potenziare l'apprendimento degli adulti. Per ridurre gli squilibri tra domanda e offerta di competenze e accelerare la ripresa del mercato del lavoro è fondamentale aumentare la qualità e la pertinenza di istruzione e formazione per il mercato del lavoro.

    (22)Fin dall'inizio della pandemia di Covid-19, il governo ha inserito giustamente tra le sue priorità l'erogazione di liquidità sostenibile, compreso il capitale di esercizio, alle imprese colpite dalla crisi - in particolare le piccole e medie imprese (PMI) - soprattutto in forma di prestiti e garanzie. Nell'ambito del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato la Grecia ha introdotto tre regimi per aumentare liquidità e capitale delle imprese, più in particolare: i) un regime applicabile al pagamento di anticipi rimborsabili; ii) un regime di garanzie in contanti a copertura di prestiti bancari; e iii) un regime per l'abbuono di interessi sui prestiti in essere. È importante che in questo processo il settore bancario rispetti - con il sostegno delle autorità - il suo ruolo di intermediario per mantenere il necessario flusso di credito, sulla base di adeguate valutazioni del rischio di credito e di standard prudenti per la concessione di crediti, segnalando nel contempo in maniera accurata l'eventuale deteriorarsi della qualità degli attivi. Per salvaguardare la qualità degli attivi e rafforzare al contempo la ripresa economica, sarà fondamentale sostenere la capacità del settore bancario di offrire soluzioni sostenibili per la ristrutturazione del debito di mutuatari solvibili colpiti dalla crisi.

    (23)Per favorire la ripresa economica sarà importante anticipare l'attuazione di progetti di investimenti pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati, anche mediante opportune riforme. Un aumento degli investimenti atti a favorire la crescita in settori prioritari sarà fondamentale per sostenere la crescita a lungo termine e ridurre le disparità regionali. Nel 2019 gli investimenti pubblici sono risultati inferiori di oltre l'1 % del PIL rispetto a quanto programmato, evidenziando una tendenza analoga a quella registrata negli anni precedenti. Le autorità hanno incominciato ad adottare misure per fronteggiare tale persistente sottoesecuzione tramite un "piano nazionale di sviluppo" per rafforzare le norme che disciplinano lo sviluppo, la gestione, il finanziamento e l'attuazione dei progetti che beneficiano di un sostegno e un piano d'azione per migliorare le previsioni e il monitoraggio degli investimenti pubblici. Dato il ruolo importante che gli investimenti pubblici svolgeranno per rilanciare la ripresa economica dopo la crisi della Covid-19, è fondamentale affrontare i rimanenti ostacoli amministrativi e definire un elenco di nuovi progetti. L'istituzione di uno strumento dedicato per la preparazione dei progetti potrebbe ulteriormente migliorare e accelerare gli investimenti pubblici. Un'attuazione più efficiente degli investimenti pubblici potrebbe stimolare ulteriormente la crescita grazie all'effetto moltiplicatore. La Grecia potrebbe inoltre beneficiare di un sistema di appalti pubblici più efficienti e sostenibili come parte integrante degli sforzi volti a migliorare e razionalizzare la spesa pubblica, nonché per garantire un contesto imprenditoriale competitivo. A tal fine sarà necessario affrontare le carenze individuate, quali il fenomeno persistente delle offerte eccessivamente basse, mediante opportune misure legislative e amministrative. 

    (24)Per rilanciare l'economia greca sarà inoltre necessario affrontare alcune carenze a lungo termine e valorizzare le potenziali opportunità future. Tra i settori che richiedono investimenti significativi figurano i trasporti e la logistica - in particolare il settore ferroviario, la sicurezza stradale e il miglioramento dei nodi intermodali - come pure la gestione dei rifiuti solidi e delle acque reflue urbane, che necessitano di investimenti ecologicamente sostenibili. La trasformazione della Grecia in un'economia climaticamente neutra richiederà inoltre notevoli investimenti pubblici e privati nel lungo periodo. Gli investimenti previsti - ad esempio progetti su piccola scala nel settore dell'efficienza energetica, della ristrutturazione immobiliare e delle energie rinnovabili - potrebbero essere anticipati per contribuire alla ripresa economica post-Covid-19. I lavori preparatori per le misure di ripresa a medio termine possono beneficiare di investimenti previsti nell'ambito dei piani nazionali per l'energia e il clima degli Stati membri, dei progetti di interesse comune e dei piani di sviluppo delle infrastrutture. Tra gli investimenti correlati potrebbero figurare collegamenti transfrontalieri per l'importazione e l'esportazione di energia tra Stati membri limitrofi al fine di assicurare un approvvigionamento sostenibile di energia alle persone e alle imprese greche, nonché misure volte a garantire la giusta transizione delle regioni maggiormente colpite dall'ambizioso piano della Grecia di mettere fine alla produzione di energia basata sulla lignite. La programmazione del Fondo per una transizione giusta per il periodo 2021-2027 potrebbe aiutare la Grecia a rispondere ad alcune delle sfide poste dalla transizione verso un'economia climaticamente neutra, in particolare nelle aree di cui all'allegato D della relazione per paese 8 . Ciò consentirebbe alla Grecia di fare il miglior uso possibile di tale Fondo.

    (25)Nonostante alcuni progressi messi a segno negli anni precedenti, la Grecia deve accelerare gli interventi per migliorare l'efficienza digitale, anche mediante la diffusione di strumenti e servizi digitali nell'amministrazione pubblica, nel sistema giudiziario e nelle imprese. Mantenere lo slancio e salvaguardare i progressi conseguiti grazie all'introduzione di una serie di servizi digitali introdotti dopo l'inizio della pandemia di Covid-19 sarà particolarmente utile per la pubblica amministrazione e la fase di ripresa. Un approccio strategico per accelerare l'uso delle tecnologie digitali in tutti i settori economici, inclusa la pubblica amministrazione, e l'interoperabilità dei diversi sistemi di informazione, in particolare la banca dati di vigilanza del mercato, potranno aiutare a colmare il divario di produttività con i paesi della zona euro e ad alleggerire gli oneri amministrativi. Un'altra priorità consiste nel migliorare la disponibilità di reti ad altissima capacità e la diffusione di Internet ad altissima velocità. Per quanto riguarda le competenze digitali, la Grecia rimane al di sotto della media dell'UE, dal momento che nel 2019 solo il 51 % delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni possedeva almeno competenze digitali di base, rispetto a una media UE del 58 %. Il miglioramento delle competenze digitali consentirà a tutti i cittadini greci di godere di parità di accesso ai servizi elettronici, aiuterà le imprese a utilizzare in modo efficace il telelavoro e gli strumenti elettronici e permetterà a tutti gli studenti, a scuola come all'università o nei corsi per adulti, di partecipare pienamente all'insegnamento a distanza. Un'attenzione particolare dovrebbe essere dedicata alle persone provenienti da contesti svantaggiati, compresi i rifugiati e i richiedenti asilo, e le persone che vivono in zone remote e rurali.

    (26)Dopo il positivo completamento del programma di assistenza finanziaria nell'ambito del meccanismo europeo di stabilità nel 2018, la Grecia è soggetta a una sorveglianza rafforzata a norma del regolamento (UE) n. 472/2013. L'attivazione della sorveglianza rafforzata per la Grecia 9 riconosce che nel medio termine il paese deve continuare ad adottare misure per affrontare le potenziali cause di squilibri macroeconomici, attuando al contempo riforme strutturali volte a sostenere una crescita economica solida e sostenibile. In sede di Eurogruppo del 22 giugno 2018 la Grecia si è impegnata a proseguire, fino al loro completamento, tutte le riforme fondamentali adottate nell'ambito del programma. La Grecia si è inoltre impegnata ad adottare misure specifiche relative alle politiche di bilancio, ivi comprese quelle strutturali, all'assistenza sociale, alla stabilità finanziaria, ai mercati del lavoro e dei prodotti, alle privatizzazioni, al funzionamento del sistema giudiziario, all'amministrazione pubblica e alla lotta alla corruzione. Si tratta di riforme strutturali che rivestono un'importanza crescente per gli sforzi profusi dalla Grecia per rilanciare l'economia. L'efficace attuazione e il completamento di tali riforme dovrebbero contribuire in modo significativo a sostenere la crescita della Grecia a medio e lungo termine. La Grecia è tenuta a presentare relazioni trimestrali sull'attuazione dei suoi impegni nell'ambito della sorveglianza rafforzata e, in caso di andamento positivo su base semestrale, può beneficiare dell'adozione di misure di riduzione del debito di un valore pari allo 0,7 % del PIL per anno. L'Eurogruppo ha deciso, rispettivamente nell'aprile 2019 e nel dicembre 2019, di attivare le prime due tranche di misure relative al debito in funzione delle politiche per un valore di 970 milioni di EUR e 767 milioni di EUR. La sesta relazione sulla sorveglianza rafforzata, che valuta i progressi della Grecia nell'attuazione degli impegni assunti, è stata pubblicata il 20 maggio 2020.

    (27)Mentre le presenti raccomandazioni si concentrano sulle modalità per fronteggiare l'impatto socioeconomico della pandemia e agevolare la ripresa economica, le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 adottate dal Consiglio il 9 luglio 2019 riguardavano anche riforme che sono essenziali per affrontare le sfide strutturali a medio e lungo termine. Tali raccomandazioni restano pertinenti e continueranno ad essere monitorate durante tutto il ciclo annuale del semestre europeo del prossimo anno. Ciò vale anche per le raccomandazioni relative alle politiche economiche connesse agli investimenti. Queste ultime raccomandazioni dovrebbero essere prese in considerazione ai fini della programmazione strategica dei finanziamenti della politica di coesione dopo il 2020, anche per quanto riguarda le misure di attenuazione della crisi attuale e le strategie di uscita dalla stessa.

    (28)In particolare, nella situazione attuale è fondamentale mantenere l'attenzione sulla ristrutturazione delle banche per preservare la stabilità finanziaria e liberare capacità nel settore bancario per consentire il finanziamento della ripresa economica. Benché il settore bancario sia diventato più resiliente - con conseguente abolizione dei controlli sui capitali nel settembre 2019 - i rischi e i problemi ereditati dal passato permangono elevati. Tra questi figurano gli stock ancora elevati di crediti deteriorati, una situazione patrimoniale in linea con i requisiti patrimoniali ma alle prese con una crescente domanda di capitale a breve termine, come pure una bassa redditività dipendente dalla crescita dei prestiti. Di conseguenza le banche greche sono particolarmente esposte al rischio di un aumento dei costi di finanziamento e a un nuovo deteriorarsi della qualità degli attivi a causa della pandemia di Covid-19. Per conseguire il duplice obiettivo di attenuare l'impatto della pandemia sulla qualità degli attivi e affrontare il retaggio dei crediti deteriorati è di fondamentale importanza promuovere il funzionamento continuo del mercato secondario dei crediti deteriorati in parallelo con nuovi prestiti e ristrutturazioni praticabili dei prestiti a lungo termine, in conformità a standard prudenti per la concessione di crediti. L'attuazione di una riforma del quadro giuridico che consenta un'escussione delle garanzie priva di vincoli dai debitori in default può costituire un passo essenziale in questa direzione.

    (29)Il semestre europeo fornisce il quadro per il costante coordinamento delle politiche economiche e dell'occupazione nell'Unione, il quale può contribuire a un'economia sostenibile. Gli Stati membri hanno fatto il punto sui progressi compiuti nell'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite nei rispettivi programmi nazionali di riforma 2020. Assicurando la piena attuazione delle raccomandazioni che seguono, la Grecia contribuirà ai progressi verso il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e allo sforzo comune di garantire la sostenibilità competitiva nell'Unione.

    (30)È fondamentale uno stretto coordinamento tra le economie dell'Unione economica e monetaria per conseguire il rapido superamento delle conseguenze economiche della Covid-19. In quanto Stato membro la cui moneta è l'euro - e tenuto conto degli orientamenti politici dell'Eurogruppo - la Grecia dovrebbe assicurare che le sue politiche restino coerenti con le raccomandazioni per la zona euro e coordinate con quelle degli altri Stati membri della zona euro.

    (31)Nell'ambito del semestre europeo 2020 la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica della Grecia, che ha pubblicato nella relazione per paese 2020. Ha altresì valutato il programma di stabilità 2020, il programma nazionale di riforma 2020, nonché il seguito dato alle raccomandazioni rivolte alla Grecia negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Grecia, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'Unione, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell'Unione nel suo insieme offrendo un contributo a livello dell'Unione per le future decisioni nazionali.

    (32)Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità 2020 e il suo parere 10 trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto (1).

    (33)Alla luce dell'esame approfondito della Commissione e della citata valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma 2020 e il programma di stabilità 2020. Le presenti raccomandazioni tengono conto della necessità di far fronte alla pandemia e facilitare la ripresa economica come primo passo necessario per consentire un aggiustamento degli squilibri. Le raccomandazioni direttamente intese a porre rimedio agli squilibri macroeconomici individuati dalla Commissione a norma dell'articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti (1), (2), (3) e (4),

    RACCOMANDA che la Grecia adotti provvedimenti nel 2020 e nel 2021 al fine di:

    1.attuare, in linea con la clausola di salvaguardia generale, tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia e sostenere l'economia e la successiva ripresa; quando le condizioni economiche lo consentano, perseguire politiche di bilancio volte a conseguire posizioni di bilancio a medio termine prudenti e ad assicurare la sostenibilità del debito, incrementando nel contempo gli investimenti; rafforzare la resilienza del sistema sanitario e garantire un accesso adeguato e paritario all'assistenza sanitaria;

    2.attenuare l'impatto della crisi a livello sociale e occupazionale, anche mediante misure quali i regimi di riduzione dell'orario lavorativo e garantendo un efficace sostegno all'attivazione;

    3.attuare rapidamente misure volte a fornire liquidità e flussi continui di credito e altri finanziamenti all'economia, a beneficio in particolare delle piccole e medie imprese più colpite dalla crisi; anticipare i progetti di investimento pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica; concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare per garantire la sicurezza e sostenibilità dei trasporti e della logistica, la produzione e l'uso puliti ed efficienti dell'energia, l'infrastruttura ecologica e le infrastrutture e abilità digitali a elevatissima capacità; migliorare l'efficacia e la digitalizzazione della pubblica amministrazione e promuovere la trasformazione digitale delle imprese;

    4.proseguire e completare le riforme in linea con gli impegni post-programma assunti in sede di Eurogruppo del 22 giugno 2018 finalizzati a riavviare una ripresa economica sostenibile, in seguito al graduale allentamento delle restrizioni imposte a causa della pandemia di Covid-19.

    Fatto a Bruxelles, il

       Per il Consiglio

       Il presidente

    (1)    GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.
    (2)    GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25.
    (3)    SWD(2020) 507 final 2.
    (4)    GU C 301 del 5.9.2019, pag. 117.
    (5)    COM(2020) 112 final.
    (6)    COM(2020) 123 final.
    (7)    Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 marzo 2020, che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus) (GU L 99 del 31.3.2020, pag. 5) e regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2020, che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19 (GU L 130 del 24.4.2020, pag. 1).
    (8)    SWD(2020) 507 final 2.
    (9)    Decisione di esecuzione (UE) 2018/1192 della Commissione, dell'11 luglio 2018, sull'attivazione della sorveglianza rafforzata per la Grecia, GU L 211 del 22.8.2018, pag. 1 e decisione di esecuzione (UE) 2019/338 della Commissione, del 20 febbraio 2019, sulla proroga della sorveglianza rafforzata della Grecia, GU L 60 del 28.2.2019, pag. 17.
    (10)    A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio.
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