COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 20.5.2020
COM(2020) 501 final
Raccomandazione di
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
sul programma nazionale di riforma 2020 del Belgio e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 del Belgio
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Document 52020DC0501
Recommendation for a COUNCIL RECOMMENDATION on the 2020 National Reform Programme of Belgium and delivering a Council opinion on the 2020 Stability Programme of Belgium
Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2020 del Belgio e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 del Belgio
Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2020 del Belgio e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 del Belgio
COM/2020/501 final
COMMISSIONE EUROPEA
Bruxelles, 20.5.2020
COM(2020) 501 final
Raccomandazione di
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
sul programma nazionale di riforma 2020 del Belgio e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 del Belgio
Raccomandazione di
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
sul programma nazionale di riforma 2020 del Belgio e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 del Belgio
Il CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche 1 , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2,
vista la raccomandazione della Commissione europea,
viste le risoluzioni del Parlamento europeo,
viste le conclusioni del Consiglio europeo,
visto il parere del comitato per l'occupazione,
visto il parere del comitato economico e finanziario,
visto il parere del comitato per la protezione sociale,
visto il parere del comitato di politica economica,
considerando quanto segue:
(1)Il 17 dicembre 2019 la Commissione ha adottato la strategia annuale di crescita sostenibile, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2020. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17 novembre 2017. Il 17 dicembre 2019 la Commissione ha altresì adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui il Belgio non è stato annoverato tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. Lo stesso giorno la Commissione ha altresì adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro.
(2)Il 26 febbraio 2020 è stata pubblicata la relazione per paese relativa al Belgio 2020 2 , nella quale sono stati valutati i progressi compiuti dal Belgio nell'applicare le raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 9 luglio 2019 3 , il seguito dato alle raccomandazioni adottate negli anni precedenti e i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020.
(3)L'11 marzo 2020 l'Organizzazione mondiale della sanità ha ufficialmente dichiarato l'epidemia di Covid-19 una pandemia mondiale. Essa costituisce una grave emergenza di salute pubblica per i cittadini, le società e le economie. Sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari nazionali e sta provocando l'interruzione delle catene di approvvigionamento su scala mondiale, volatilità sui mercati finanziari, shock dei consumi e ripercussioni negative in vari settori. La pandemia sta mettendo a repentaglio i posti di lavoro dei cittadini, i loro redditi e le attività delle imprese. Ha provocato un forte shock economico che sta già avendo gravi ripercussioni nell'Unione europea. Il 13 marzo 2020 la Commissione ha adottato una comunicazione 4 che sollecita una risposta economica coordinata alla crisi, coinvolgendo tutti i soggetti a livello nazionale e dell'Unione.
(4)Molti Stati membri hanno dichiarato lo stato di emergenza o hanno introdotto misure di emergenza. Tutte le misure di emergenza dovrebbero essere rigorosamente proporzionate, necessarie, limitate nel tempo e in linea con le norme europee e internazionali. Esse dovrebbero essere soggette al controllo democratico e a un sindacato giurisdizionale indipendente.
(5)Il 20 marzo 2020 la Commissione ha adottato una comunicazione sull'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita 5 . La clausola di cui all'articolo 5, paragrafo 1, all'articolo 6, paragrafo 3, all'articolo 9, paragrafo 1, e all'articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97 e all'articolo 3, paragrafo 5, e all'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1467/97 facilita il coordinamento delle politiche di bilancio in tempi di grave recessione economica. Nella sua comunicazione la Commissione ha condiviso con il Consiglio il suo parere secondo cui, data la grave recessione economica che si prevede a seguito della pandemia di Covid-19, le condizioni attuali consentono l'attivazione della clausola. Il 23 marzo 2020 i ministri delle finanze degli Stati membri hanno concordato con la valutazione della Commissione. L'attivazione della clausola di salvaguardia generale consente una deviazione temporanea dal percorso di avvicinamento all'obiettivo di bilancio a medio termine, a condizione che la sostenibilità di bilancio a medio termine non ne risulti compromessa. Nell'ambito del braccio correttivo il Consiglio può anche decidere, su raccomandazione della Commissione, di adottare una traiettoria di bilancio riveduta. La clausola di salvaguardia generale non sospende le procedure del patto di stabilità e crescita. Essa permette agli Stati membri di discostarsi dagli obblighi di bilancio che si applicherebbero normalmente, consentendo alla Commissione e al Consiglio di adottare le necessarie misure di coordinamento delle politiche nell'ambito del patto.
(6)È necessario continuare ad agire per limitare e controllare la diffusione della pandemia, rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari nazionali, attenuare le conseguenze socioeconomiche mediante misure di sostegno per le imprese e le famiglie e garantire condizioni sanitarie e di sicurezza adeguate sul luogo di lavoro al fine di riprendere l'attività economica. È opportuno che l'Unione si avvalga pienamente dei vari strumenti a sua disposizione per sostenere gli sforzi degli Stati membri in tali ambiti. Parallelamente gli Stati membri e l'Unione dovrebbero collaborare al fine di preparare le misure necessarie per tornare al normale funzionamento delle nostre società ed economie e a una crescita sostenibile, integrandovi tra l'altro la transizione verde e la trasformazione digitale e traendo dalla crisi tutti gli insegnamenti possibili.
(7)La crisi della Covid-19 ha evidenziato la flessibilità offerta dal mercato unico per adattarsi a situazioni straordinarie. Tuttavia, al fine di garantire una transizione rapida e agevole alla fase di ripresa e la libera circolazione di beni, servizi e lavoratori, le misure eccezionali che ostacolano il normale funzionamento del mercato unico devono essere rimosse non appena non sono più indispensabili. La crisi attuale ha evidenziato la necessità di disporre di piani di preparazione alle crisi nel settore sanitario che includano, in particolare, migliori strategie di acquisto, catene di approvvigionamento diversificate e riserve strategiche delle forniture essenziali. Si tratta di elementi fondamentali per l'elaborazione di piani più ampi di preparazione alle crisi.
(8)Il legislatore dell'Unione ha già modificato i quadri normativi pertinenti 6 per consentire agli Stati membri di mobilitare tutte le risorse non utilizzate dei Fondi strutturali e d'investimento europei, in modo da poter far fronte alle eccezionali conseguenze della pandemia di Covid-19. Tali modifiche consentiranno un'ulteriore flessibilità e procedure semplificate e snelle. Per allentare la pressione sui flussi di cassa, gli Stati membri possono anche beneficiare di un tasso di cofinanziamento del 100 % a carico del bilancio dell'Unione nell'esercizio contabile 2020-2021. Il Belgio è incoraggiato a sfruttare appieno tali possibilità per aiutare le persone e i settori più colpiti.
(9)Verosimilmente le varie regioni non risentiranno allo stesso modo delle conseguenze socioeconomiche della pandemia a causa dei diversi modelli di specializzazione. Ciò rischia di accentuare notevolmente le disparità inter e intraregionali all'interno del Belgio. La situazione attuale, associata al rischio di un temporaneo sfaldamento del processo di convergenza tra Stati membri, richiede risposte politiche mirate.
(10)Il Belgio ha presentato il programma nazionale di riforma 2020 e il programma di stabilità 2020 il 30 aprile 2020. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.
(11)Il Belgio è attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilità e crescita ed è soggetto alla regola del debito.
(12)Il 13 luglio 2018 il Consiglio ha raccomandato al Belgio di assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta 7 non superi l'1,8 % nel 2019, corrispondente ad un aggiustamento strutturale annuo dello 0,6 % del PIL. Poiché il Belgio soddisfa le condizioni per beneficiare della deviazione temporanea richiesta dello 0,5 % del PIL nell'ambito della clausola sulle riforme strutturali, l'aggiustamento strutturale richiesto per il 2019 è stato ridotto allo 0,1 % del PIL, corrispondente a un tasso di crescita nominale della spesa primaria netta non superiore al 2,8 % nel 2019. La valutazione globale della Commissione conferma una deviazione significativa dal percorso raccomandato di avvicinamento all'obiettivo di bilancio a medio termine nel 2019 nonché nel 2018 e 2019 considerati congiuntamente. È questo un fattore significativo di cui la Commissione ha tenuto conto nella relazione preparata a norma dell'articolo 126, paragrafo 3, del trattato in cui ha valutato la conformità del Belgio alla regola del debito nel 2019.
(13)Nel suo programma di stabilità 2020 il governo prevede un peggioramento del saldo nominale, con un disavanzo che dall'1,9 % del PIL nel 2019 sale al 7,5 % nel 2020. Dopo essere sceso a circa il 98,6 % nel 2019, il rapporto tra debito pubblico e PIL aumenterà approssimativamente al 115 % nel 2020 secondo il programma di stabilità 2020. Le prospettive macroeconomiche e di bilancio risentono dell'elevata incertezza dovuta alla pandemia di Covid-19.
(14)In risposta alla pandemia di Covid-19 e nel quadro di un approccio coordinato a livello dell'Unione, il Belgio ha adottato misure di bilancio per aumentare la capacità del suo sistema sanitario, contenere la pandemia e fornire sostegno alle persone e ai settori che sono stati colpiti in modo particolare. Tra le misure di bilancio, che stando al programma di stabilità 2020 corrispondono al 2,3 % del PIL, figurano un regime federale di disoccupazione temporanea, un reddito sostitutivo per i lavoratori autonomi, provvedimenti federali per la spesa legata alla crisi, varie indennità regionali per le imprese e sussidi settoriali. La quantificazione delle misure a incremento del disavanzo coincide in larga misura con le stime della Commissione, tenuto conto del diverso trattamento del costo degli stabilizzatori automatici. Il Belgio ha inoltre annunciato l'adozione di misure che, pur non avendo un impatto diretto sul bilancio, contribuiranno a sostenere la liquidità delle imprese; si tratta di misure che riguardano le garanzie federali e regionali dei prestiti per le imprese e i lavoratori autonomi e che, secondo il programma di stabilità 2020, sono dell'ordine dell'11,8 % del PIL. Il Belgio ha anche fatto ricorso al differimento dell'imposizione, in particolare le imposte sul reddito delle persone fisiche e delle società e i contributi sociali, ma il programma di stabilità 2020 non quantifica questo provvedimento. Nel complesso le misure adottate dal Belgio sono in linea con gli orientamenti definiti nella comunicazione della Commissione sulla risposta economica coordinata all'emergenza Covid-19. La piena attuazione di queste misure, seguita da un riorientamento delle politiche di bilancio verso il conseguimento di posizioni di bilancio a medio termine prudenti quando le condizioni economiche lo consentano, contribuirà a preservare la sostenibilità del bilancio nel medio termine.
(15)Secondo le previsioni di primavera 2020 della Commissione a politiche invariate, il saldo delle amministrazioni pubbliche del Belgio sarà pari a -8,9 % del PIL nel 2020 e -4,2 % nel 2021. Si prevede che nel 2020 il rapporto debito pubblico/PIL raggiunga il 113,8 % del PIL.
(16)Il 20 maggio 2020 la Commissione ha pubblicato una relazione a norma dell'articolo 126, paragrafo 3, del trattato a causa dell'inosservanza, da parte del Belgio, della regola del debito nel 2019 e della prevista violazione, nel 2020, della soglia di disavanzo del 3 % del PIL. Nel complesso l'analisi fa supporre che i criteri relativi al disavanzo e al debito definiti nel trattato e nel regolamento (CE) n. 1467/1997 non siano soddisfatti.
(17)In risposta alla pandemia di Covid-19, le autorità belghe hanno adottato un novero completo di misure volte ad attenuare l'impatto sociale ed economico della brusca recessione economica. È stato istituito un regime di garanzia da 50 miliardi di EUR per nuovi crediti a breve termine da concedere a imprese sane. Le regioni e le comunità sono venute in aiuto alle imprese anche introducendo garanzie per prestiti ponte e ordinari, sostenendone la liquidità sotto forma di prestiti diretti e varando misure per sostenere finanziariamente quelle che più risentono della crisi. Il rimborso dei mutui ipotecari e dei prestiti contratti dalle imprese può essere prorogato. È in vigore una moratoria temporanea dei procedimenti fallimentari per le imprese duramente colpite. Sono stati introdotti diversi incentivi volti a mantenere o far rientrare un maggior numero di lavoratori sul mercato del lavoro per garantire la continuità operativa. Il versamento dei contributi previdenziali e delle imposte, come l'imposta sul valore aggiunto, le imposte sulle società e sul reddito delle persone fisiche, può essere differito o oggetto di esenzione in alcuni casi. Il governo federale consente alle imprese colpite dalla crisi di accedere al regime di disoccupazione temporanea per cause di forza maggiore, con un aumento delle indennità di disoccupazione. Per i lavoratori autonomi la cui attività è stata interrotta per almeno sette giorni consecutivi è disponibile un reddito mensile sostitutivo. La degressività delle indennità di disoccupazione è temporaneamente congelata. Il governo federale sta inoltre approntando una serie aggiuntiva di misure per contrastare l'insolvenza delle imprese, come ad esempio l'esenzione dalle imposte sulle società e sul reddito delle persone fisiche per l'anno fiscale 2020.
(18)Il sistema sanitario belga offre buone prestazioni di terapia intensiva ospedaliera; malgrado ciò l'epidemia di Covid-19 ha fatto affiorare una serie di punti deboli che ne minano la resilienza nel caso di una grave crisi di salute pubblica e ha reso evidente la necessità di affrontare la carenza strutturale di operatori sanitari nel paese. Nel futuro immediato continuerà a essere fondamentale garantire una quantità sufficiente di farmaci essenziali, compresi i dispositivi di protezione individuale, in particolare per gli operatori sanitari e per i lavoratori di altri settori esposti al rischio di contagio. Nel breve e medio termine sarà di cruciale importanza coordinare sistematicamente la strategia di assistenza sanitaria pubblica con le politiche di prevenzione e di assistenza a lungo termine, in modo da poter gestire al meglio le crisi di salute pubblica come quella della Covid-19. Un elemento importante in tal senso è la corretta attuazione dell'accordo stabilito dalla Conferenza interministeriale sulla salute pubblica per mettere a disposizione delle strutture di assistenza a lungo termine (che sono tra le competenze delle comunità) personale e infrastrutture ospedalieri (di competenza federale).
(19)Dopo i livelli record del 2019 e di inizio 2020, la crescita dell'occupazione in Belgio ha subito una brusca interruzione a causa della Covid-19. I regimi belgi di sostegno al reddito, come l'assegno di disoccupazione temporanea per i lavoratori dipendenti e il "diritto passerella" per i lavoratori autonomi, offrono una compensazione parziale per le perdite di reddito dovute alla riduzione dell'orario di lavoro. Nonostante questi regimi di riduzione dell'orario di lavoro siano importanti nell'attenuare le ripercussioni causate dalla riduzione della produzione sui livelli di occupazione, si prevede che la disoccupazione salirà al 7 % nel 2020 per scendere leggermente al 6,6 % nel 2021. Per evitare che l'aumento della disoccupazione diventi strutturale, sarà necessario adoperarsi ulteriormente per migliorare le politiche attive del mercato del lavoro, che continuano a essere poco efficaci, come dimostra la coesistenza di un'alta percentuale di disoccupati che partecipano alle misure attive del mercato del lavoro e un basso tasso di transizione dalla disoccupazione all'occupazione. Occorre in special modo adottare un approccio globale nei confronti delle persone più ai margini del mercato del lavoro che sono probabilmente le più colpite dalle conseguenze socioeconomiche negative della crisi; tra i gruppi vulnerabili rientrano in particolare le persone scarsamente qualificate, quelle provenienti da un contesto migratorio e i disabili. A ciò si aggiunge un cuneo fiscale sul lavoro che è in media elevato per tutti i salari, ad eccezione di quelli molto bassi (50 % del salario medio), e che costituisce una delle cause principali del costo relativamente alto del lavoro, con possibili ripercussioni negative sulla domanda di manodopera, in particolare per i posti di lavoro a bassa produttività.
(20)È opportuno promuovere la mobilità dei lavoratori verso i settori nei quali si riscontrano gravi carenze, tra cui la sanità, le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) e le attività tecniche e professionali. La mobilità dovrà essere affiancata dalla riqualificazione e dall'aggiornamento delle competenze, di cui si registra un marcato bisogno, e richiederà un aumento del livello di partecipazione degli adulti all'istruzione e alla formazione, anche utilizzando le ore che si liberano dalla riduzione dell'orario di lavoro. Si teme che gli attuali regimi d'incentivo alla formazione non raggiungano coloro che più ne beneficerebbero, ad esempio i lavoratori scarsamente qualificati, quelli più anziani e le persone provenienti da un contesto migratorio. Le scarse competenze linguistiche sono un forte ostacolo, in particolare a Bruxelles, dove vige il bilinguismo. Le comunità stanno adottando misure per aumentare la diffusione degli studi scientifici e tecnologici, dell'ingegneria e della matematica, ma vi è ancora margine per completare le strategie con misure che soddisfino la domanda futura del mercato del lavoro. Il livello complessivo delle competenze digitali è buono ma stagnante: tra i giovani, in particolare quelli con un livello basso d'istruzione, la competenza digitale è inferiore alla media dell'UE ed è andata peggiorando negli ultimi anni. La disponibilità di strumenti adeguati e di una connessione a internet per tutti gli studenti, coniugata alla necessaria formazione degli insegnanti e a programmi di tutoraggio, è essenziale per garantire l'accesso all'apprendimento a distanza. È anche necessaria per evitare che la crisi acuisca le disuguaglianze attualmente presenti nel sistema di istruzione.
(21)Il Belgio ha adottato molti regimi per sostenere la liquidità delle imprese, tra cui una garanzia statale per i prestiti e vari regimi regionali notificati a norma del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza della Covid-19. Un'attuazione efficiente ed efficace di tali regimi, anche da parte degli intermediari, è fondamentale perché le imprese, in particolare quelle di piccole e medie dimensioni, e i lavoratori autonomi ne possano beneficiare ed essere così protetti, e perché la ripresa avvenga in tempi rapidi. In sede di concezione e attuazione di queste misure occorre tener conto della resilienza del settore bancario, ivi compresi gli intermediari.
(22)Nonostante gli sforzi del governo, l'onere amministrativo a carico delle imprese pesa per circa 7 miliardi di EUR all'anno (1,6 % del PIL), la maggior parte dei quali da ascriversi a obblighi della legislazione tributaria e del lavoro. Il sistema tributario è complesso a causa delle varie spese fiscali. La gestione delle buste paga per un'impresa è complessa, in particolare per quelle che devono conformarsi ai diversi sistemi regionali. I pagamenti dovuti dalle autorità pubbliche alle imprese sono versati con sempre più ritardo, il che contribuisce a ingrossare il numero dei fallimenti e deteriorare il clima imprenditoriale. Vi sono lunghi tempi d'attesa per ottenere le licenze edilizie e l'allacciamento alla rete elettrica e idrica. La procedura per il passaggio di proprietà di un immobile è tra le più lente e più costose dell'Unione. Si riscontrano grandi disparità regionali nelle regole di accesso ai mestieri dell'artigianato e della costruzione. Le regole relative all'orario di apertura dei negozi, alle vendite promozionali, ai saldi e ai canali di distribuzione per i farmaci senza obbligo di prescrizione pesano sul contesto d'esercizio dei commercianti. L'introduzione del 5G è frenata da vari elementi, tra i quali i limiti rigorosi di radiazione, che variano da una regione all'altra (e che a Bruxelles sono particolarmente stringenti), la gravosità delle tasse sulle antenne a Bruxelles e dai lunghi tempi di attesa per le autorizzazioni all'installazione delle antenne. In materia d'insolvenza, non esiste una procedura speciale semplificata di composizione extragiudiziale per le piccole e medie imprese e solo i debitori possono avviare i procedimenti d'insolvenza. Nonostante i graduali miglioramenti, una digitalizzazione insufficiente e la mancanza di risorse restano problemi aperti per il sistema giudiziario. La lentezza dei procedimenti giudiziari amministrativi è all'origine di forti ritardi nei contenziosi che riguardano gli appalti pubblici e i permessi di costruzione. Le autorità principali garanti della vigilanza del mercato, della concorrenza e del trasporto ferroviario non hanno personale sufficiente per svolgere i loro compiti.
(23)Per favorire la ripresa economica sarà importante anticipare i progetti di investimento pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati, anche attraverso opportune riforme. Come indicato nel suo piano nazionale per l'energia e il clima 2021-2030, il Belgio ha un fabbisogno significativo di investimenti nei trasporti sostenibili, in particolare per affrontare il problema delle congestioni e dell'elettromobilità. Prima della crisi le regioni belghe avevano annunciato importanti piani pluriennali per le infrastrutture dei trasporti. Sono in corso investimenti ingenti nella rete ferroviaria suburbana intorno a Bruxelles, nel sistema di gestione del traffico ferroviario e nei collegamenti ferroviari transfrontalieri e con i porti. Il piano nazionale per l'energia e il clima ha inoltre individuato un fabbisogno importante di investimenti nella produzione di energia rinnovabile e flessibile, nelle interconnessioni, nelle reti intelligenti, nello stoccaggio e nell'efficienza energetica per conseguire gli obiettivi europei in materia di energia, per realizzare l'impegno assunto dal Belgio di prescindere completamente dall'energia nucleare entro il 2025 e per ristrutturare l'80 % degli immobili costruiti prima dell'introduzione delle norme sull'energia. Se nel settore privato l'intensità di ricerca e sviluppo (R&S) è relativamente alta, nel settore pubblico è leggermente inferiore a quella della maggior parte degli Stati membri con un livello analogo di sviluppo economico. Il Belgio rischia di ritardare la diffusione della tecnologia 5G perché non ha in programma di assegnare le bande pioniere per il 5G entro i termini previsti dalla legislazione dell'Unione. Nel marzo 2020 le autorità belghe hanno indetto una consultazione pubblica sulla concessione, come soluzione provvisoria, di licenze nazionali temporanee per 200 MHz di spettro disponibile nella banda 3,6-3,8 GHz. La programmazione del Fondo per una transizione giusta per il periodo 2021-2027 potrebbe aiutare il Belgio a sormontare alcune delle difficoltà poste dalla transizione verso un'economia climaticamente neutra, in particolare nelle aree di cui all'allegato D della relazione per paese. In tal modo il Belgio potrebbe usare al meglio il Fondo.
(24)Mentre le presenti raccomandazioni si concentrano sulle modalità per fronteggiare l'impatto socioeconomico della pandemia e agevolare la ripresa economica, le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 adottate dal Consiglio il 9 luglio 2019 riguardavano anche riforme che sono essenziali per affrontare le sfide strutturali a medio e lungo termine. Tali raccomandazioni restano pertinenti e continueranno ad essere monitorate durante tutto il ciclo annuale del semestre europeo del prossimo anno. Ciò vale anche per le raccomandazioni relative alle politiche economiche connesse agli investimenti. Queste ultime raccomandazioni dovrebbero essere prese in considerazione ai fini della programmazione strategica dei finanziamenti della politica di coesione dopo il 2020, anche per quanto riguarda le misure di attenuazione della crisi attuale e le strategie di uscita dalla stessa.
(25)Il semestre europeo fornisce il quadro per il costante coordinamento delle politiche economiche e dell'occupazione nell'Unione, il quale può contribuire a un'economia sostenibile. Gli Stati membri hanno fatto il punto sui progressi compiuti nell'attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite nei rispettivi programmi nazionali di riforma 2020. Assicurando la piena attuazione delle raccomandazioni che seguono, il Belgio contribuirà ai progressi verso il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e allo sforzo comune di garantire la sostenibilità della concorrenza nell'Unione.
(26)È fondamentale uno stretto coordinamento tra le economie dell'Unione economica e monetaria per conseguire il rapido superamento delle conseguenze economiche della Covid-19. In quanto Stato membro la cui moneta è l'euro e tenuto conto degli orientamenti politici dell'Eurogruppo, il Belgio dovrebbe garantire che le proprie politiche restino coerenti con le raccomandazioni per la zona euro e coordinate con quelle degli altri Stati membri della zona euro.
(27)Nell'ambito del semestre europeo 2020, la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica del Belgio, che ha pubblicato nella relazione per paese 2020. Ha altresì valutato il programma di stabilità 2020, il programma nazionale di riforma 2020, nonché il seguito dato alle raccomandazioni rivolte al Belgio negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica del Belgio, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'Unione, data la necessità di rafforzare la governance economica dell'Unione nel suo insieme offrendo un contributo a livello dell'Unione per le future decisioni nazionali.
(28)Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità 2020 e il suo parere 8 trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1,
RACCOMANDA che il Belgio adotti provvedimenti nel 2020 e nel 2021 al fine di:
1.attuare, in linea con la clausola di salvaguardia generale, tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia e sostenere l'economia e la successiva ripresa; quando le condizioni economiche lo consentano, perseguire politiche di bilancio volte a conseguire posizioni di bilancio a medio termine prudenti e ad assicurare la sostenibilità del debito, incrementando nel contempo gli investimenti; rafforzare la resilienza generale del sistema sanitario e garantire l'approvvigionamento dei farmaci essenziali;
2.mitigare l'impatto della crisi sul piano sociale e dell'occupazione, segnatamente promuovendo misure attive del mercato del lavoro che siano efficaci e favorendo lo sviluppo delle competenze;
3.garantire l'attuazione efficace delle misure intese a fornire liquidità per assistere le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi e migliorare il contesto imprenditoriale; anticipare i progetti di investimento pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati per favorire la ripresa economica; concentrare gli investimenti nella transizione verde e digitale, in particolare nelle infrastrutture per il trasporto sostenibile, la produzione e l'uso puliti ed efficienti dell'energia, il digitale, come il 5G e le reti Gigabit, nonché nella ricerca e l'innovazione.
Fatto a Bruxelles, il
Per il Consiglio
Il presidente
Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 marzo 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus) (GU L 99 del 31.3.2020, pag. 5) e regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2020 che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all'epidemia di COVID-19 (GU L 130 del 24.4.2020, pag. 1).