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Document 52019IP0031

    Risoluzione del Parlamento europeo del 16 gennaio 2019 sull'attuazione dell'accordo commerciale tra l'Unione europea, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra (2018/2010(INI))

    GU C 411 del 27.11.2020, p. 88–93 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    27.11.2020   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 411/88


    P8_TA(2019)0031

    Attuazione dell'accordo commerciale UE-Colombia e Perù

    Risoluzione del Parlamento europeo del 16 gennaio 2019 sull'attuazione dell'accordo commerciale tra l'Unione europea, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra (2018/2010(INI))

    (2020/C 411/11)

    Il Parlamento europeo,

    visto l'accordo commerciale tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia e il Perù, dall'altra (1),

    vista la tabella di marcia concordata nel 2012 tra il Parlamento europeo e i governi di Colombia e Perù,

    vista la sua risoluzione del 13 giugno 2012 sull'accordo commerciale tra l'Unione europea e la Colombia e il Perù (2),

    vista la sua risoluzione sull'adesione dell'Ecuador all'accordo commerciale concluso tra l'UE e i suoi Stati membri e la Colombia e il Perù (3),

    viste le sue raccomandazioni del 13 dicembre 2017 al Consiglio e alla Commissione a seguito dell'inchiesta sul riciclaggio di denaro, sull'elusione fiscale e sull'evasione fiscale (4),

    visti le statistiche commerciali e i dati forniti, tra gli altri, da Eurostat (5), l'indice globale dei diritti della Confederazione sindacale internazionale per il 2018 (6) e le relazioni della Scuola nazionale sindacale (ENS) della Colombia (7),

    visto l'articolo 52 del suo regolamento,

    vista la relazione della commissione per il commercio internazionale (A8-0446/2018),

    A.

    considerando che l'accordo commerciale con la Colombia e il Perù («l'accordo») costituisce una relazione basata su norme, fondata su valori comuni e norme internazionali in materia di diritti umani e del lavoro, ambiente e sviluppo sostenibile; che potrebbe incidere in maniera significativamente positiva sullo sviluppo socioeconomico delle parti dell'accordo, sull'integrazione economica, sullo sviluppo sostenibile, sulla situazione dei diritti umani, sull'ulteriore cooperazione per questioni regionali e globali, nonché contribuire ad avvicinare i paesi ai loro cittadini;

    B.

    considerando che l'economia del Perù è tra le più aperte e in più rapida espansione della regione e il commercio rappresenta il 44 % del PIL del paese; che la Colombia è la terza economia più grande dell'America latina, con una previsione di crescita economica accelerata nel biennio 2019-2020;

    C.

    considerando che l'attuazione degli accordi commerciali, compreso il loro impatto sociale e ambientale, è un pilastro fondamentale dell'attività di monitoraggio del Parlamento europeo;

    D.

    considerando che l'accordo deve essere valutato alla luce della grave crisi economica e umanitaria in Venezuela che provoca una migrazione su larga scala verso la Colombia e il Perù; che entrambi i paesi hanno accolto un gran numero di migranti venezuelani;

    1.

    sottolinea che il valore strategico dell'accordo va oltre l'ambito del commercio, in quanto fornisce solide basi per una relazione più profonda e caratterizzata da un impegno a lungo termine sul rispetto dei diritti umani, dei diritti sociali e dei diritti delle popolazioni indigene e degli agricoltori nonché dell'ambiente e contribuisce alla creazione di un partenariato strategico tra l'UE e l'America latina;

    2.

    rammenta l'importanza di rafforzare la cooperazione per preservare e rinsaldare il sistema commerciale multilaterale quale pilastro essenziale per conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile e garantire una governance economica basata su regole e un commercio più equo, inclusivo e sostenibile; ricorda, in particolare, il suo sostegno all'OMC, sottolineando il ruolo che essa svolge nel generare stabilità economica e sostenere la crescita e lo sviluppo; invita le parti a servirsi del dialogo promosso dall'accordo al fine di individuare e sviluppare strategie comuni volte alla necessaria modernizzazione dell'OMC;

    3.

    pone l'accento sul fatto che l'accordo offra la possibilità di rinsaldare la cooperazione e gli scambi non solo interregionali, ma anche intraregionali tra la Colombia, il Perù e l'Ecuador;

    4.

    si compiace che l'Ecuador sia stato incluso nell'accordo, quale ulteriore elemento per contribuire al rafforzamento dell'integrazione regionale, e mette in evidenza il ruolo costruttivo svolto da tutte le parti per garantire il successo di tale processo; ricorda che l'accordo è ancora aperto ad altre adesioni;

    5.

    sostiene fermamente l'accordo di pace in Colombia e ricorda i potenziali vantaggi e la necessità di fare il miglior uso possibile dell'accordo onde contribuire all'attuazione dell'accordo di pace, alla riforma fondiaria integrata e al processo di riconciliazione nel paese; ritiene che l'accordo offra notevoli opportunità di crescita e occupazione, anche affrontando sfide specifiche quali la diversificazione dell'economia, lo sviluppo produttivo e l'attuazione della pianificazione territoriale, in particolare nelle regioni più povere profondamente colpite dal persistente conflitto interno; insiste sulla necessità di promuovere l'accordo di pace in Colombia, sfruttando l'intero potenziale dell'accordo e ritiene che esso genererà presto «dividendi della pace» che si realizzeranno sotto forma di sviluppo economico e sociale, in linea con l'Agenda per lo sviluppo sostenibile del 2030; ricorda che il sostegno continuo e strutturato alla società civile e il dialogo con quest'ultima costituiscono fattori chiave per la sostenibilità della pace sviluppata dal basso, in particolare nelle zone rurali;

    6.

    si compiace del fatto che l'accordo apra i mercati, tra l'altro, a beni, servizi, appalti pubblici e investimenti che, se basati sui principi dello sviluppo sostenibile, possono creare opportunità occupazionali di qualità, migliorare le condizioni di lavoro e del tenore di vita liberalizzando ed espandendo il commercio e gli investimenti;

    7.

    riconosce che, dall'entra in vigore dell'accordo, gli scambi commerciali tra l'UE, la Colombia e il Perù hanno subito una diminuzione; è tuttavia del parere che l'accordo abbia parzialmente compensato l'andamento negativo in termini di flussi commerciali internazionali, calo dei prezzi delle materie prime e rallentamento economico in America Latina e abbia avuto indubbiamente un effetto stabilizzante;

    8.

    si compiace del fatto che gli investimenti dell'UE siano aumentati in Colombia e in Perù e sottolinea che l'Unione è il principale investitore straniero in entrambi i paesi;

    9.

    si compiace del fatto che l'accordo aiuti anche le società del settore dei servizi promuovendo le buone pratiche di regolamentazione, migliorando la regolamentazione e la trasparenza interne e potenziando la certezza del diritto, nonché del fatto che esso possa fungere da incubatore per promuovere l'imprenditorialità digitale nella regione contribuendo alla riduzione della povertà e alla creazione di posti di lavoro;

    10.

    sostiene la creazione di un gruppo di lavoro specifico, come menzionato all'articolo 109 dell'accordo, che discuta questioni di regolamentazione relative al commercio nei servizi e al commercio elettronico, al fine di garantire la promozione di un ambiente equilibrato e caratterizzato da una concorrenza leale nell'ecosistema digitale;

    11.

    prende atto del fatto che la Commissione ritiene che l'accordo abbia contribuito alla modernizzazione e alla diversificazione delle esportazioni dalla Colombia e dal Perù e abbia avuto un impatto positivo sulle PMI colombiane e peruviane, ma osserva che le cifre relative ai volumi e alla creazione di posti di lavoro sono alquanto esigue e ricorda che progressi analoghi sono stati compiuti nei periodi precedenti; invita la Commissione a includere nella sua futura analisi la situazione delle industrie locali e la diversificazione economica; sottolinea che l'accordo può potenzialmente apportare grandi contributi allo sviluppo del contesto delle start-up colombiane e peruviane, segnatamente in relazione alle comunità imprenditoriali della regione in centri urbani quali Bogotá, Medellín e Lima; sottolinea tuttavia che occorre profondere maggiori sforzi in termini di diversificazione delle esportazioni, puntando sui prodotti trasformati e con un valore aggiunto più elevato anziché sui prodotti minerali, petroliferi e agricoli tradizionalmente esportati, che rappresentano fino al 70 % delle esportazioni in termini di volume, nonché per sostenere lo sviluppo economico e la creazione di posti di lavoro, nel pieno rispetto delle norme ambientali e dei diritti umani;

    12.

    sottolinea che dall'entrata in vigore provvisoria dell'accordo, 1 155 imprese colombiane, di cui 328 PMI, e 2 328 nuove imprese peruviane, di cui il 90 % è composto da PMI, hanno iniziato ad esportare verso l'UE; chiede alle parti di sostenere ulteriormente il processo di internazionalizzazione delle PMI e del loro reciproco accesso al mercato, nonché di fornire dati regolari e accurati sui settori e sul grado di consolidamento delle attività delle PMI al riguardo;

    13.

    esorta entrambe le parti ad accrescere il tasso di esecuzione dell'accordo e la sua conoscenza; ritiene che molte PMI dell'UE, della Colombia e del Perù non siano consapevoli delle opportunità offerte dall'accordo; invita pertanto le parti a esaminare, in particolare, il tasso di utilizzo delle preferenze delle PMI e a intraprendere azioni efficaci volte a comunicare meglio le opportunità derivanti dall'accordo, anche attraverso l'istituzione di punti di contatto e la creazione di un sito web specializzato per le PMI;

    14.

    si compiace del fatto che le esportazioni di prodotti agricoli dell'UE verso entrambi i paesi sono aumentate notevolmente dall'applicazione provvisoria dell'accordo; chiede tuttavia alla Commissione di monitorare da vicino la situazione e riferire al Parlamento europeo circa gli effetti dell'accordo sulla produzione alimentare per il mercato locale; ricorda l'importanza di rendere il mercato più inclusivo e di agevolare un'integrazione adeguata dei piccoli agricoltori nelle catene di valore in Colombia, Perù ed Ecuador;

    15.

    rammenta che le clausole di salvaguardia sono state istituite per i settori agricoli sensibili e che, in tale contesto, la Commissione, il Parlamento europeo e i settori industriali interessati dovrebbero rendere disponibili con maggiore regolarità informazioni più esaustive relativamente agli sviluppi del mercato;

    16.

    riconosce che le parti hanno compiuto progressi nella rimozione degli ostacoli agli scambi e nell'attuazione della maggior parte degli aspetti contemplati dall'accordo, in particolare per quanto riguarda le questioni sanitarie e fitosanitarie, le norme d'origine e gli ostacoli tecnici agli scambi; ricorda, tuttavia, che i procedimenti antidumping non dovrebbero violare le norme essenziali dell'accordo antidumping dell'OMC;

    17.

    sottolinea che occorre conseguire ulteriori progressi, fra l'altro, sui seguenti aspetti:

    a)

    i requisiti di certificazione per le carni e i prodotti lattiero-caseari;

    b)

    la contraffazione, la pirateria, l'usurpazione delle denominazioni di indicazione geografica dell'UE e delle registrazioni di queste ultime ancora in sospeso;

    c)

    le imposte discriminatorie sulle bevande spiritose importate;

    d)

    l'attuazione efficace degli impegni sociali e ambientali

    e)

    la mancanza di trasparenza nelle procedure amministrative;

    18.

    ritiene che le parti debbano avvalersi della clausola di revisione dell'accordo per includervi, tra l'altro:

    a)

    un capitolo esaustivo sulle microimprese e le PMI che preveda progressi sostanziali in termini di agevolazione degli scambi, eliminazione degli ostacoli agli scambi e degli oneri amministrativi superflui;

    b)

    un capitolo specifico sulle questioni di genere, conformemente all'obbligo dell'UE, quale sancito dall'articolo 8 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di promuovere l'integrazione della dimensione di genere; si compiace, a tale riguardo, del fatto che l'UE, il Perù e la Colombia abbiano firmato una dichiarazione congiunta sul commercio e sull'emancipazione economica delle donne;

    c)

    un capitolo sulla lotta alla corruzione, al riciclaggio di denaro e all'evasione fiscale;

    d)

    un consono meccanismo di risoluzione delle controversie per il capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile che contempli, tra i vari metodi di applicazione, la possibilità di considerare le sanzioni come misura deterrente a cui ricorrere, in ultima istanza, in caso di violazioni gravi e persistenti, tenendo debitamente conto delle parti sociali nonché delle organizzazioni e dei rappresentanti della società civile;

    e)

    disposizioni commerciali specifiche per l'impegno in strumenti internazionali al fine di promuovere l'attuazione di accordi ambientali multilaterali, in particolare l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici;

    19.

    ribadisce che la corruzione costituisce una delle barriere non commerciali più importanti che ostacolano il clima imprenditoriale e aumentano le difficoltà operative affrontate dalle aziende; chiede alla Commissione di servirsi dell'accordo per sorvegliare le riforme interne dei paesi partner in relazione allo Stato di diritto e alla buona governance e di presentare misure anticorruzione concrete;

    20.

    prende atto dell'atteggiamento positivo dimostrato dalle autorità di entrambi i paesi nel cooperare alla ricerca di rapide soluzioni per gli ostacoli agli scambi tuttora esistenti;

    21.

    rileva che entrambi i paesi hanno espresso preoccupazioni specifiche circa la propria capacità di soddisfare determinate norme di sicurezza alimentare obbligatorie per il mercato dell'UE, segnatamente per quanto riguarda le recenti proposte legislative dell'UE sui livelli di cadmio nel cacao, sugli interferenti endocrini, sui nuovi prodotti alimentari e sull'olio di palma, che rischiano di avere un impatto sociale in alcune delle zone più vulnerabili dei paesi ove tendono a concentrarsi dette produzioni; chiede alle parti di potenziare e sfruttare in modo ottimale la cooperazione tecnica e finanziaria, nonché di migliorare i meccanismi di allarme rapido, la trasparenza e lo scambio di informazioni sulla legislazione e sulle procedure interne per consentire alle parti di anticipare i cambiamenti e adattarvisi, e di soddisfare i requisiti giuridici interni; chiede alla Commissione di prevedere misure di accompagnamento e sostegno per aiutare i produttori locali a soddisfare i requisiti sanitari dell'UE, in linea con il principio di precauzione;

    22.

    insiste sulla necessità di attuare, in modo efficace e attraverso piani d'azione concreti, le disposizioni specifiche relative alla tabella di marcia sui diritti umani, ambientali e del lavoro, come auspicato nella sua risoluzione del 13 giugno 2012 sull'accordo commerciale dell'UE con la Colombia e il Perù; rammenta, in particolare, l'impegno delle parti ad applicare le norme sulla libertà di associazione, sul diritto di contrattazione collettiva e di svolgimento di rigorose ed efficaci ispezioni del lavoro, sulla violenza nei confronti di leader sociali ed etnici e sulla tutela dell'ambiente attraverso adeguati meccanismi di protezione, controllo ed esecuzione; accoglie con favore, in questo contesto, gli sforzi profusi dalla Colombia per combattere l'impunità nei casi di reati, anche attraverso il miglioramento delle indagini, ma insiste affinché si compiano ulteriori sforzi per intraprendere azioni più efficaci volte a sradicare la violenza contro i difensori dei diritti umani, gli ambientalisti, i sindacalisti, i leader etnici e delle comunità e a porre fine ai gravi e persistenti reati contro le donne;

    23.

    constata l'ambizione dei governi colombiano e peruviano di creare per le popolazioni rurali alternative alla coltivazione della coca, la quale è trasformata da organizzazioni criminali; invita la Commissione a cooperare con i due governi per trovare soluzioni più ecocompatibili dell'olio di palma;

    24.

    riconosce che un accordo concluso nel 2017 tra il governo colombiano e i sindacati del settore pubblico ha apportato miglioramenti per oltre un milione di lavoratori; evidenzia il livello di partecipazione particolarmente ridotto alle associazioni sindacali e l'accresciuto ricorso a piani retributivi e regimi previdenziali («pactos colectivos») determinati in maniera unilaterale piuttosto che mediante una contrattazione collettiva;

    25.

    si compiace del fatto che in Colombia, secondo la Commissione sindacale consultiva presso l'OCSE, sia stato registrato un incremento del numero di ispettori; sottolinea la necessità di aumentare le risorse al fine di garantire l'efficacia delle ispezioni sul lavoro; invita la Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) a sostenere la Colombia nei suoi sforzi tesi a rafforzare le ispezioni del lavoro, che costituiscono chiaramente una sfida enorme per il governo colombiano, dato che lo Stato ha perso il controllo di alcune parti del paese durante il lungo conflitto armato, e che devono ciononostante essere eseguite; si attende che vengano effettuati controlli aggiuntivi ed efficaci, soprattutto nelle zone rurali; chiede alla Commissione di fornire informazioni dettagliate sul numero di ispettori e di ispezioni, nonché sulle irregolarità scoperte; rammenta le raccomandazioni della Commissione sindacale consultiva presso l'OCSE, secondo cui è necessario incrementare ulteriormente il numero di ispettori del lavoro fino ad allinearsi agli standard internazionali;

    26.

    accoglie con favore gli sforzi compiuti dal Perù e gli impegni da esso assunti per rafforzare l'attuazione degli obblighi contratti nell'ambito del capitolo sul commercio e sullo sviluppo sostenibile dell'accordo, ma insiste sulla necessità di profondere ulteriori sforzi per combattere la violenza contro i difensori dei diritti umani, i leader sociali e delle comunità etniche e, in particolare, contro le donne; accoglie con favore le recenti misure adottate in Perù per migliorare le ispezioni sul lavoro e incoraggia il paese a proseguire gli sforzi di rinsaldamento, in linea con le raccomandazioni dell'OIL; si compiace altresì del fatto che nel 2018 il Perù abbia assunto la presidenza del Consiglio amministrativo dell'OIL, il che impegna maggiormente il paese ad agire in maniera esemplare quanto al rispetto delle leggi sul lavoro; sottolinea allo stesso modo che il 6 agosto 2018 il Perù ha ratificato un accordo quadro con l'OIL sulla promozione del lavoro dignitoso per il periodo 2018-2021; sottolinea tuttavia che le convenzioni nn. 87 e 98 dell'OIL non sono state attuate con efficacia ed esprime preoccupazione per le recenti modifiche legislative che possono condurre a un indebolimento della protezione dell'ambiente; invita la Commissione a informare debitamente il Parlamento europeo circa il modo in cui intende trattare in maniera indipendente la denuncia ufficiale presentata dalle organizzazioni della società civile peruviana contro il governo del paese a riguardo del rispetto delle norme in materia di ambiente e lavoro;

    27.

    ritiene che il dialogo tra i rappresentanti della società civile dell'UE, della Colombia e del Perù sulle disposizioni dell'accordo relative al commercio e allo sviluppo sostenibile sia utile per individuare i problemi tuttora irrisolti e incoraggiare i governi a compiere ulteriori progressi per rispettare importanti norme internazionali in ambito sociale, di lavoro e ambientale;

    28.

    sottolinea pertanto che i meccanismi di consultazione trasparenti e inclusivi sono uno strumento fondamentale per garantire che tutte le parti rispettino le norme riconosciute in materia di protezione del lavoro e dell'ambiente;

    29.

    ricorda che il capitolo relativo al commercio e allo sviluppo sostenibile dell'accordo prevede che ogni parte stabilisca gruppi consultivi nazionali o comitati competenti per le questioni relative al lavoro, all'ambiente e allo sviluppo sostenibile, che comprendano le organizzazioni indipendenti che rappresentano la società civile, con una rappresentanza equilibrata di parti interessate del settore economico, sociale e ambientale; accoglie con favore la creazione in Colombia di un gruppo consultivo indipendente dal governo; ritiene che il Perù debba seguire l'esempio della Colombia, al fine di garantire indipendenza e trasparenza maggiori; accoglie con favore la decisione dei rappresentanti dell'UE e dei gruppi consultivi della Comunità andina di tenere riunioni congiunte su base annuale che consentiranno un migliore scambio di informazioni e di buone pratiche e l'elaborazione di raccomandazioni congiunte da presentare alle parti;

    30.

    invita la Commissione a profondere maggiori sforzi per la piena attuazione del suo piano in 15 punti al fine di rendere vincolanti i capitoli relativi al commercio e allo sviluppo sostenibile e rammenta la necessità di proseguire il dialogo con i vari soggetti interessati, compreso il Parlamento europeo, al fine di garantire l'effettiva applicazione dei diritti umani e degli impegni assunti in materia di lavoro e ambiente;

    31.

    ricorda che le modifiche legislative che potrebbero condurre a un abbassamento del livello di protezione ambientale finalizzato a promuovere gli investimenti esteri diretti non sono conformi all'accordo;

    32.

    osserva con preoccupazione la cospicua quota di lavoratori assunti nell'economia informale sia in Perù che in Colombia, composta soprattutto da donne; sottolinea la necessità di sviluppare politiche efficaci al fine di ridurre tale quota e ritiene che l'accordo possa aiutare in tal senso, contribuendo alla creazione di posti di lavoro formali e rafforzando, fra l'altro, le misure di agevolazione delle attività economiche delle PMI;

    33.

    ricorda che occorre rispettare la soglia prevista dal meccanismo di stabilizzazione per le banane, allegato all'accordo e applicabile fino al 2020, e sottolinea la necessità di continuare a sorvegliare le importazioni di banane dopo la scadenza del meccanismo e che le parti dovrebbero continuare a fornire statistiche a tal riguardo; è preoccupato per il fatto che il Perù abbia superato la soglia prevista dal meccanismo di stabilizzazione per le banane stabilito dall'accordo e chiede un'analisi degli effetti che ciò comporta per i mercati nell'UE; ricorda che la Commissione si è impegnata a valutare la situazione dei produttori di banane dell'UE entro il 1o gennaio 2019 e che, qualora constati un grave deterioramento della situazione del mercato o di quella dei produttori di banane dell'UE, può essere presa in considerazione una proroga del periodo di validità del meccanismo, previo consenso delle parti dell'accordo;

    34.

    accoglie con favore l'adesione della Colombia all'OCSE, avvenuta il 30 maggio 2018, in quanto rappresenta un riconoscimento delle importanti riforme intraprese dal paese, quali la riforma del sistema giudiziario, il miglioramento della governance delle imprese statali e il rispetto della Convenzione dell'OCSE sulla lotta alla corruzione; rammenta che, come deliberato dal Consiglio OCSE, la Colombia deve presentare, in seguito all'adesione, relazioni sui progressi agli organismi dell'OCSE, nonché valutazioni di controllo delle raccomandazioni elencate nel parere formale del comitato per il commercio; incoraggia il Perù a portare avanti le riforme nell'ambito dell'accordo di programma nazionale con l'OCSE;

    35.

    sottolinea l'importanza di rafforzare ulteriormente la cooperazione internazionale nel contesto multilaterale, plurilaterale, regionale e internazionale nel quadro dell'OMC, per esempio in relazione ai negoziati sull'Accordo sui beni ambientali (EGA) e sull'Accordo sugli scambi di servizi (TiSA);

    36.

    riconosce l'importante lavoro svolto dai parlamenti nazionali nel processo di ratifica dell'accordo e li invita a proseguirlo; invita altresì gli Stati membri che non lo abbiano ancora fatto ad avviare il processo di esame della ratifica dell'adesione dell'Ecuador all'accordo;

    37.

    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, al SEAE, alla Commissione e ai governi di Colombia e Perù, nonché al Segretario generale dell'OCSE.

    (1)  http://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-14764-2011-INIT/it/pdf

    (2)  GU C 332 E del 15.11.2013, pag. 52.

    (3)  GU C 366 del 27.10.2017, pag. 144.

    (4)  GU C 369 dell'11.10.2018, pag. 132.

    (5)  http://ec.europa.eu/trade/policy/countries-and-regions/statistics/

    (6)  «Indice globale dei diritti della Confederazione sindacale internazionale per il 2018: i paesi peggiori al mondo per i lavoratori», Confederazione sindacale internazionale, 2018 https://www.ituc-csi.org/ituc-global-rights-index-2018

    (7)  http://www.ens.org.co/lee-y-aprende/lee-y-descarga-nuestras-publicaciones/informes-sislab/


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