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Document 52017DC0524

Raccomandazione di RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO sul programma nazionale di riforma 2017 della Slovacchia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2017 della Slovacchia

COM/2017/0524 final

Bruxelles, 22.5.2017

COM(2017) 524 final

EMPTY

Raccomandazione di

RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

sul programma nazionale di riforma 2017 della Slovacchia

e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2017 della Slovacchia


Raccomandazione di

RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

sul programma nazionale di riforma 2017 della Slovacchia

e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2017 della Slovacchia

Il CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,

visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche 1 , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2,

vista la raccomandazione della Commissione europea 2 ,

viste le risoluzioni del Parlamento europeo 3 ,

viste le conclusioni del Consiglio europeo,

visto il parere del comitato per l'occupazione,

visto il parere del comitato economico e finanziario,

visto il parere del comitato per la protezione sociale,

visto il parere del comitato di politica economica,

considerando quanto segue:

(1)Il 16 novembre 2016 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita 4 , segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2017. Il Consiglio europeo del 9-10 marzo 2017 ha approvato le priorità indicate nell'analisi annuale della crescita. Il 16 novembre 2016 la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta 5 , in cui la Slovacchia non è stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. Lo stesso giorno la Commissione ha anche adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro, che è stata approvata dal Consiglio europeo del 9-10 marzo 2017 e adottata dal Consiglio il 21 marzo 6 .

(2)In quanto paese la cui moneta è l'euro e considerate le strette correlazioni fra le economie nell'Unione economica e monetaria, la Slovacchia dovrebbe assicurare l'attuazione piena e tempestiva della raccomandazione per la zona euro, che trova riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti 1 e 2.

(3)Il 22 febbraio 2017 è stata pubblicata la relazione per paese relativa alla Slovacchia 2017 7 , nella quale sono stati valutati i progressi compiuti dalla Slovacchia nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 12 luglio 2016, il seguito dato alle raccomandazioni adottate negli anni precedenti e i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020.

(4)Il 26 aprile 2017 la Slovacchia ha presentato il programma nazionale di riforma 2017 e il programma di stabilità 2017. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente per tener conto delle correlazioni.

(5)Nei programmi per i fondi strutturali e d'investimento europei (fondi SIE) per il periodo 2014-2020 gli Stati membri hanno tenuto conto delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. Come previsto nella normativa che disciplina i fondi SIE 8 , la Commissione può chiedere ad uno Stato membro di rivedere e modificare i programmi dei fondi SIE rilevanti ove necessario per sostenere l'attuazione delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. La Commissione ha fornito ulteriori orientamenti sull'applicazione di tali norme 9 .

(6)La Slovacchia è attualmente sottoposta al braccio preventivo del patto di stabilità e crescita. Nel quadro del programma di stabilità 2017 il governo prevede di migliorare il disavanzo nominale portandolo all'1,3% del PIL nel 2017 e progressivamente fino allo 0% del PIL nel 2019 e nel 2020. L'obiettivo di bilancio a medio termine, ossia un disavanzo strutturale dello 0,5% del PIL, dovrebbe essere conseguito nel 2018. Secondo il programma di stabilità il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe diminuire progressivamente fino al 46% entro il 2020. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano tali proiezioni di bilancio è plausibile.

(7)Il 12 luglio 2016 il Consiglio ha raccomandato alla Slovacchia di conseguire un aggiustamento di bilancio dello 0,5% del PIL verso l'obiettivo di bilancio a medio termine per il 2017. Stando alle previsioni di primavera 2017 della Commissione, nel 2017 vi è il rischio di una qualche deviazione dal suddetto requisito.

(8)Nel 2018, alla luce della situazione di bilancio, la Slovacchia dovrebbe perseguire un ulteriore aggiustamento verso l'obiettivo di bilancio a medio termine pari ad un disavanzo strutturale dello 0,5% del PIL. Secondo la matrice concordata nell'ambito del patto di stabilità e crescita, l'aggiustamento in questione si traduce nel requisito di un tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta 10 non superiore al 2,9%, il che corrisponderebbe ad un aggiustamento strutturale dello 0,5% del PIL. A politiche invariate, vi è un rischio di deviazione significativa dal suddetto requisito nel biennio 2017-18. Nel complesso, secondo il Consiglio la Slovacchia deve essere pronta ad adottare nel 2017 ulteriori misure ai fini della conformità e altre misure saranno necessarie nel 2018 per conformarsi alle disposizioni del patto di stabilità e crescita. Tuttavia, come previsto nel regolamento (CE) n. 1466/97, la valutazione dei piani e dei risultati di bilancio dovrebbe tener conto del saldo di bilancio dello Stato membro alla luce delle condizioni del ciclo. Come ricordato nella comunicazione della Commissione che accompagna le raccomandazioni specifiche per paese, la valutazione del documento programmatico di bilancio 2018 e la successiva valutazione dei risultati di bilancio 2018 dovrà tenere in debita considerazione l'obiettivo di conseguire una politica di bilancio che contribuisca a rafforzare la ripresa in corso e garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche slovacche. In tale contesto, la Commissione intende far valere il margine di valutazione applicabile alla luce della congiuntura della Slovacchia.

(9)Le finanze pubbliche della Slovacchia versano tuttora in situazione di rischio sul lungo termine: La spesa sanitaria costituisce tuttora un rischio per la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, nella misura in cui l'aumento dell'efficienza dei costi dell'assistenza sanitaria resta una sfida. Sono state adottate alcune misure per razionalizzare e ridurre i costi delle cure ospedaliere, ma non si vedono ancora risultati concreti. La revisione della spesa 2016 ha individuato potenziali risparmi; tuttavia, i lavori per realizzare una riforma completa dell'assistenza e della spesa sanitaria si sono protratti e l'introduzione del sistema dei raggruppamenti omogenei per diagnosi per i pagamenti e l'avvio dei sistemi di sanità elettronica procedono a rilento. Peraltro, secondo le proiezioni il disavanzo del sistema pensionistico pubblico è destinato a raddoppiare nel lungo termine e l'età pensionabile in Slovacchia è tra le più basse dell'UE: i recenti aggiustamenti del sistema sono stati in gran parte ad hoc e sul breve termine.

(10)L'evasione e l'elusione fiscali sono calate e si sono compiuti sforzi per aumentare l'adempimento spontaneo. I miglioramenti nella riscossione delle imposte hanno notevolmente ridotto il divario, in passato elevato, dell'IVA. La lotta alle frodi nel settore dell'IVA sembra aver avuto ricadute positive anche sulla riscossione dell'imposta sul reddito delle società. L'amministrazione finanziaria dedica particolare attenzione a migliorare la conformità alle norme sull'IVA, soprattutto grazie alla revisione contabile, ma anche esplorando attività di altro genere volte a rafforzare l'adempimento spontaneo degli obblighi tributari.

(11)Nonostante i miglioramenti osservati sul mercato del lavoro grazie alla robusta ripresa economica e alla consistente creazione di posti di lavoro, la disoccupazione di lunga durata resta un problema irrisolto, il cui tasso continua ad essere tra i più alti dell'Unione e grava soprattutto sui rom emarginati, i lavoratori poco qualificati e i giovani. Permangono inoltre disparità regionali: il tasso di disoccupazione nella Slovacchia orientale è ancora il doppio di quello di Bratislava. La partecipazione degli adulti all'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e all'istruzione della seconda opportunità rimane bassa. Nonostante le misure di stimolo al lavoro per i lavoratori a basso reddito e la riforma in corso dei servizi pubblici per l'impiego, persistono difficoltà nell'introdurre un sostegno personalizzato per i disoccupati di lunga durata e i gruppi vulnerabili dovute, fra l'altro, a un arretrato pesante. Il piano d'azione slovacco sull'integrazione dei disoccupati di lungo periodo, in gran parte finanziato dal Fondo sociale europeo, mira a porre rimedio a questa situazione attraverso un approccio globale a servizi personalizzati: consulenze specializzate, un nuovo sistema di profilazione, cooperazione con le agenzie private per l'impiego e programmi di formazione mirati, configurati dai datori di lavoro in base alle esigenze del mercato del lavoro regionale. La partecipazione dei rom al mercato del lavoro rimane bassissima, e lenti sono i progressi per alzare il loro tasso di occupazione: gli scarsi risultati sul mercato del lavoro sono dovuti, tra l'altro, al basso livello d'istruzione, alle scarse competenze e alla discriminazione. Il basso tasso di occupazione delle donne in età di procreare è riconducibile alla lunghezza del congedo parentale (fino a tre anni), di cui raramente fruiscono gli uomini, alle scarse strutture per l'infanzia, specialmente per i bambini di età inferiore a tre anni, e al lento diffondersi dell'orario di lavoro flessibile.

(12)Il sistema d'istruzione non è concepito in modo da rafforzare il potenziale economico della Slovacchia: i risultati scolastici e il livello delle competenze di base continuano ad essere deludenti rispetto agli standard internazionali e hanno registrato un ulteriore deterioramento nel periodo 2012-15. Persistono inoltre forti disparità regionali. Lo scarso rendimento è dovuto principalmente al forte impatto dell'origine socioeconomica ed etnica degli studenti, a questioni di equità, accesso e inclusività, nonché al poco interesse che solleva la professione di insegnante. Sebbene lo stipendio degli insegnanti sia stato aumentato del 6% nel 2016 con ulteriori aumenti previsti sul periodo 2017-2020, l'esigua competitività delle condizioni salariali e i limiti della formazione permanente degli insegnanti contribuiscono a rendere decisamente poco appetibile la professione, in particolare per i potenziali giovani insegnanti e per i residenti nelle regioni più sviluppate del paese. La normativa antisegregazione di recente adozione sulla comunità rom emarginata non è ancora pienamente attuata per realizzare cambiamenti positivi e aumentare la partecipazione dei rom all'istruzione tradizionale inclusiva, con particolare riguardo all'istruzione e cura della prima infanzia e a quella prescolare.

(13)In Slovacchia la pubblica amministrazione si sta ammodernando, ma la corruzione resta un problema. La percezione della corruzione resta elevata e costituisce un notevole ostacolo all'imprenditoria. I meccanismi di controllo e l'attuazione delle norme di lotta alla corruzione risultano tuttora insufficienti; le iniziative relative alle denunce di irregolarità e alle società di comodo potrebbero non bastare a risolvere il problema. Inoltre, in vari settori gli appalti pubblici non sono al livello delle migliori pratiche: sono in fase di sviluppo attività di formazione per attrezzare il personale a gestire un sistema di appalti più efficiente; tuttavia, conflitti di interesse, capitolati d'oneri "su misura", l'uso eccessivo di criteri di aggiudicazione basati sul prezzo più basso continuano a destare preoccupazione e frenano la concorrenza basata sulla qualità. Il persistere di carenze nel campo degli appalti pubblici incide sull'efficienza dell'allocazione delle risorse pubbliche.

(14)Le frequenti modifiche apportate alla legislazione rendono la conformità difficile e costosa per le imprese; i processi normativi e regolamentari e i regimi di insolvenza sono spesso considerati poco favorevoli alle imprese. Recentemente è stato istituito un gruppo di lavoro interministeriale per l'attività imprenditoriale, guidato dal sottosegretario di Stato presso il ministero dell'Economia, che dovrebbe presentare entro giugno 2017 proposte di misure volte a migliorare il contesto imprenditoriale. Permangono seri ostacoli regolamentari nel settore dei servizi per le imprese: nel gennaio 2017 sono stati presentati orientamenti specifici per ciascuna professione, nella comunicazione della Commissione relativa alle raccomandazioni di riforma per la regolamentazione nei servizi professionali, nell'ambito di un pacchetto di misure intese a rimuovere gli ostacoli nei mercati dei servizi 11 .    

(15)Migliorare l'efficienza, anche per quanto riguarda l'indipendenza del sistema giudiziario, rimane una sfida per la Slovacchia, nonostante gli sforzi compiuti per colmare le carenze riscontrate. Sussistono però preoccupazioni circa l'efficienza e l'indipendenza della magistratura. Inoltre, la pubblica amministrazione è tuttora gravata da inefficienze, capacità insufficienti e frammentarietà. L'adozione della strategia per la gestione delle risorse umane nell'ottobre 2015 e di recente la nuova legge sulla funzione pubblica sono sviluppi positivi. Il nuovo Consiglio della funzione pubblica, politicamente indipendente, è incaricato di monitorare l'attuazione dei principi della legge e del codice deontologico per i funzionari pubblici. Il quadro regolamentare, complesso e opaco, del mercato dell'energia complica i rapporti tra i portatori d'interesse. Le recenti modifiche nella fissazione delle tariffe di distribuzione indicano che continua il gioco d'influenze di politica e imprenditoria. L'indipendenza dell'autorità di regolamentazione dei prezzi dell'energia è destinata a diminuire in seguito all'adozione della legislazione che conferisce al governo il diritto esclusivo di nominarne il presidente, e ai Ministeri dell'economia e dell'ambiente un diritto d'ingerenza nella procedura di fissazione dei prezzi.

(16)Nell'ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica della Slovacchia, che ha pubblicato nella relazione per paese 2017. Ha altresì valutato il programma di stabilità e il programma nazionale di riforma, nonché il seguito dato alle raccomandazioni rivolte alla Slovacchia negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Slovacchia, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'UE, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell'Unione nel suo insieme, offrendo un contributo a livello UE per le future decisioni nazionali.

(17)Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità e il suo parere 12 trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1,

RACCOMANDA che la Slovacchia adotti provvedimenti nel 2017 e nel 2018 al fine di:

1.perseguire la politica di bilancio in linea con i requisiti del braccio preventivo del patto di stabilità e crescita, che si traduce in un consistente sforzo di bilancio per il 2018; nell'effettuare interventi di politica economica, occorre tener conto dell'obiettivo di conseguire una posizione di bilancio che contribuisca a rafforzare la ripresa in corso e a garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche del paese; migliorare l'efficienza economica del sistema sanitario, anche attuando il progetto del rapporto qualità/prezzo;

2.migliorare le misure di attivazione per i gruppi svantaggiati, anche mediante l'attuazione del piano d'azione per i disoccupati di lunga durata e offrendo servizi personalizzati e una formazione mirata; aumentare le opportunità di occupazione per le donne, in particolare ampliando l'offerta di servizi di assistenza all'infanzia di qualità a prezzi abbordabili; migliorare la qualità dell'istruzione e aumentare la partecipazione dei rom all'istruzione tradizionale inclusiva;

3.migliorare la concorrenza e la trasparenza degli appalti pubblici e intensificare la lotta alla corruzione mediante una più rigorosa applicazione della legislazione vigente; adottare e attuare un piano globale per ridurre gli ostacoli amministrativi e regolamentari all'attività delle imprese; migliorare l'efficienza del sistema giudiziario e ridurre i tempi dei procedimenti civili e commerciali.

Fatto a Bruxelles, il

   Per il Consiglio

   Il presidente

(1) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1.
(2) COM(2017) 524 final.
(3) P8_ TA(2017)0038, P8_ TA(2017)0039 e P8_ TA(2017)0040.
(4) COM(2016) 725 final.
(5) COM(2016) 728 final.
(6) 2017/C92/01.
(7) SWD(2017) 90 final/2.
(8) Articolo 23 del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320).
(9) COM(2014) 494 final.
(10) Per spesa pubblica netta s'intende la spesa totale meno gli oneri per interessi, la spesa per i programmi dell'Unione interamente finanziati con fondi dell'Unione e le variazioni non discrezionali dei sussidi per la disoccupazione. Gli investimenti fissi lordi finanziati con risorse nazionali sono distribuiti uniformente su un periodo di 4 anni. Sul versante delle entrate si è tenuto conto delle misure discrezionali e degli aumenti delle entrate prescritti per legge:, non si è invece tenuto conto delle misure una tantum, né sul versante delle entrate né su quello della spesa.
(11) COM(2016) 820 final, COM(2016) 821 final, COM(2016) 822 final, COM(2016) 823 final, COM(2016) 824 final.
(12) A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio.
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