EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52014TA1216(02)

Relazione sui conti annuali dell’impresa comune ARTEMIS relativi all’esercizio 2013 corredata delle risposte dell’impresa comune

GU C 452 del 16.12.2014, p. 8–16 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

16.12.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 452/8


RELAZIONE

sui conti annuali dell’impresa comune ARTEMIS relativi all’esercizio 2013 corredata delle risposte dell’impresa comune

(2014/C 452/02)

INDICE

 

Paragrafi

Pagina

Introduzione

1-5

9

Informazioni a sostegno della dichiarazione di affidabilità

6

9

Dichiarazione di affidabilità

7-18

9

Giudizio sull’affidabilità dei conti

12

10

Elementi a sostegno del giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

13-16

11

Giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

17

11

Commenti sulla gestione finanziaria e di bilancio

19-22

11

Esecuzione del bilancio

19-21

11

Inviti a presentare proposte

22

12

Altre osservazioni

23-33

12

Quadro giuridico

23

12

Funzione di audit interno e servizio di audit interno della Commissione

24-27

12

Monitoraggio e presentazione dei risultati della ricerca

28

12

Conflitti di interesse

29-30

13

Seconda valutazione intermedia della Commissione

31-32

13

Seguito dato a precedenti osservazioni

33

13

INTRODUZIONE

1.

L’impresa comune ARTEMIS, con sede a Bruxelles, è stata costituita nel dicembre 2007 (1) per un periodo di dieci anni e ha iniziato a operare in maniera autonoma nel 2009.

2.

Il principale obiettivo dell’impresa comune è la definizione e l’attuazione di un’«agenda di ricerca» per lo sviluppo di tecnologie essenziali per i sistemi informatici incorporati in vari settori d’applicazione, al fine di rafforzare la competitività europea e la sostenibilità e permettere l’emergere di nuovi mercati e di nuove applicazioni sociali (2).

3.

I membri fondatori dell’impresa comune ARTEMIS erano l’Unione europea, rappresentata dalla Commissione, alcuni Stati membri dell’UE (Belgio, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Romania, Slovenia, Finlandia, Svezia e Regno Unito) e ARTEMIS-IA, un’associazione che agisce in qualità di rappresentante delle imprese e delle altre organizzazioni di ricerca operanti in Europa nel campo dei sistemi informatici incorporati. Nel 2009, hanno aderito all’impresa comune anche la Repubblica ceca, Cipro, la Lettonia e la Norvegia, seguite nel 2012 dalla Polonia.

4.

Il contributo massimo dell’UE all’impresa comune, a copertura dei costi di funzionamento e delle attività di ricerca, è di 420 milioni di euro, a carico del bilancio del settimo programma quadro di ricerca (3). Inoltre, ARTEMIS-IA apporta un contributo massimo di 30 milioni di euro per le spese di funzionamento, mentre gli Stati membri di ARTEMIS corrispondono contributi in natura ai costi di funzionamento (facilitando l’attuazione dei progetti) nonché contributi finanziari pari ad almeno 1,8 volte il contributo UE. Contributi in natura sono forniti anche dalle organizzazioni di ricerca che partecipano ai progetti.

5.

Le imprese comuni ARTEMIS e ENIAC (4) si sono fuse per dare vita all’iniziativa tecnologica congiunta «Componenti e sistemi elettronici per la leadership europea» (ITC ECSEL) (5). Oltre a combinare l’iniziativa ARTEMIS sui sistemi incorporati e l’iniziativa ENIAC sulla nanoelettronica, l’ITC ECSEL incorporerà la ricerca e l’innovazione in materia di sistemi intelligenti. L’ITC ECSEL ha iniziato ad operare nel giugno 2014 e funzionerà per un periodo di 10 anni. Tuttavia, la presente relazione è stata redatta in base al principio della continuità delle attività.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

6.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche delle operazioni a livello dell’impresa comune e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

7.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’impresa comune ARTEMIS, che comprendono i rendiconti finanziari (6) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (7) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013;

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

8.

Ai sensi degli articoli 33 e 43 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (8), la direzione è responsabile della compilazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’impresa comune, nonché della legittimità e della regolarità delle operazioni sottostanti.

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’impresa comune comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (9) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’impresa comune dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’impresa comune;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

9.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (10), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’impresa comune, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

10.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina qualunque controllo interno applicabile alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

11.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

12.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’impresa comune presentano fedelmente, in tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2013, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’impresa comune e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Elementi a sostegno del giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

13.

La strategia di audit ex post dell’impresa comune (11), adottata con decisione del consiglio di direzione del 25 novembre 2010 e modificata il 20 febbraio 2013, rappresenta uno strumento essenziale (12) per valutare la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti. I pagamenti eseguiti nel 2013 a fronte dei certificati di accettazione dei costi rilasciati dalle autorità di finanziamento nazionali (AFN) degli Stati membri sono ammontati a 11,7 milioni di euro, corrispondenti al 57 % dei pagamenti totali per spese operative.

14.

Sebbene l’audit delle dichiarazioni di spesa per i progetti sia stato delegato alle autorità di finanziamento nazionali (AFN), gli accordi amministrativi conclusi con le AFN non contengono modalità pratiche per l’effettuazione di audit ex-post.

15.

L’impresa comune ha ricevuto dalle AFN relazioni di audit che coprono circa il 46 % dei costi relativi ai progetti completati. L’impresa comune non ha tuttavia valutato la qualità di questi audit. Inoltre, a fine marzo 2014, l’impresa comune non aveva ricevuto informazioni sulle strategie di audit di sette delle 23 AFN. Pertanto non era in grado di valutare se gli audit ex post fornissero garanzie sufficienti riguardo alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti (13).

16.

Le informazioni disponibili sull’applicazione della strategia di audit ex post dell’impresa comune non sono sufficienti perché la Corte possa stabilire se questo controllo chiave funzioni efficacemente.

Giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

17.

A giudizio della Corte, ad eccezione dei possibili effetti di quanto descritto ai paragrafi 13-16 (elementi alla base del giudizio con rilievi), le operazioni su cui sono basati i conti annuali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

18.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

COMMENTI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

Esecuzione del bilancio

19.

Il bilancio iniziale dell’impresa comune per il 2013 comprendeva stanziamenti di impegno per un importo di 68,9 milioni di euro. Alla fine dell’anno, il consiglio di direzione ha adottato un bilancio rettificativo che ha ridotto gli stanziamenti d’impegno a 32,6 milioni di euro. Il tasso di utilizzo degli stanziamenti di impegno per spese operative è risultato pari al 99,4 % (dopo riduzione), mentre quello degli stanziamenti di pagamento è stato solo del 69 %.

20.

Le previsioni sull’esecuzione di bilancio da parte del responsabile del programma per la fine del 2013 e i pagamenti effettivi erogati nel quadro dei diversi inviti a presentare proposte erano i seguenti (in percentuale):

 

Inviti annuali a presentare proposte

2008

2009

2010

2011

2012

2013

Previsioni dell’impresa comune riguardo all’esecuzione del bilancio al termine del 2013

100 %

100 %

82,5 %

49,6 %

14,6 %

nullo

Pagamenti effettivamente eseguiti alla fine del 2013

79 %

63 %

49 %

34 %

10 %

nullo

21.

Il basso tasso di esecuzione del bilancio è principalmente dovuto alla complessità e alla lunga durata della procedura finanziaria per la chiusura dei progetti.

Inviti a presentare proposte

22.

Il regolamento del Consiglio recante istituzione dell’impresa comune prevedeva una dotazione massima complessiva di 410 milioni di euro a copertura delle spese operative. L’importo corrente degli stanziamenti impegnati per gli inviti a presentare proposte è di 201 milioni di euro, pari al 49 % della dotazione.

ALTRE OSSERVAZIONI

Quadro giuridico

23.

Il nuovo regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione (14) è stato adottato il 25 ottobre 2012 e si applica a decorrere dal 1o gennaio 2013 (15). Tuttavia, il regolamento finanziario tipo per gli organismi di partenariato pubblico-privato di cui all’articolo 209 del nuovo regolamento finanziario è entrato in vigore soltanto l’8 febbraio 2014 (16). Data la recente fusione nell’impresa comune ECSEL, le norme finanziarie dell’impresa comune non sono state modificate per rispecchiare tali cambiamenti.

Funzione di audit interno e servizio di audit interno (IAS) della Commissione

24.

L’articolo 6, paragrafo 2 del regolamento del Consiglio che istituisce l’impresa comune ARTEMIS prevede che essa disponga di una propria struttura di audit interno. Tuttavia, alla fine del 2013, tale struttura non era ancora stata creata.

25.

Il 25 novembre 2010, il consiglio di direzione ha adottato la carta delle funzioni (mission charter) del servizio di audit interno della Commissione (IAS). Tuttavia, le norme finanziarie dell’impresa comune non sono ancora state modificate al fine di recepire le disposizioni del regolamento quadro relative ai poteri del revisore interno della Commissione.

26.

Nel 2013, lo IAS ha controllato l’adeguatezza e l’efficacia del sistema di controllo interno di ARTEMIS in merito alla gestione degli esperti. L’audit ha concluso che l’attuale sistema di controllo interno fornisce una ragionevole certezza circa il raggiungimento degli obiettivi operativi fissati da ARTEMIS per la gestione degli esperti. Ha anche formulato diverse raccomandazioni importanti in merito all’adozione di una esaustiva politica di riservatezza, alla sensibilità del posto di responsabile del programma e alle norme di ripartizione del carico di lavoro per i valutatori a distanza.

27.

Le imprese comuni ARTEMIS, Clean Sky, ENIAC, FCH e IMI hanno fatto oggetto di una valutazione del rischio informatico, condotta dallo IAS, delle loro infrastrutture informatiche condivise (17).

Monitoraggio e presentazione dei risultati della ricerca

28.

La decisione relativa al settimo programma quadro (7o PQ) (18) istituisce un sistema di monitoraggio e presentazione dei risultati avente per oggetto la protezione, la diffusione e il trasferimento dei risultati della ricerca. L’impresa comune ha sviluppato procedure per monitorare la protezione e la diffusione dei risultati delle ricerche nelle differenti fasi del progetto, ma tale monitoraggio richiede di essere ulteriormente sviluppato per rispondere pienamente a quanto disposto dalla decisione (19).

Conflitti d’interesse

29.

L’impresa comune non dispone di un’esaustiva procedura scritta per trattare i conflitti d’interesse.

30.

È necessario definire chiaramente cosa debba essere considerato conflitto d’interesse, istituire una banca dati regolarmente aggiornata comprendente tutte le informazioni relative a conflitti d’interesse e porre in essere un meccanismo per gestire le violazioni della politica.

Seconda valutazione intermedia della Commissione  (20)

31.

La seconda valutazione intermedia della Commissione è stata effettuata tra settembre 2012 e febbraio 2013, ed ha valutato le imprese comuni ARTEMIS e ENIAC in termini di pertinenza, efficacia, efficienza e qualità di ricerca.

32.

La relazione è stata pubblicata a maggio del 2013 e conteneva diverse raccomandazioni all’impresa comune ARTEMIS, in particolare riguardo all’efficienza dell’esame dei progetti, alle misure da adottare per migliorare la rispondenza del portafoglio di progetti agli obiettivi strategici europei, e ai parametri di misura appropriati per misurare l’impatto e il successo dei progetti ARTEMIS.

Seguito dato a precedenti osservazioni

33.

Il piano di ripristino in caso di disastro per l’infrastruttura informatica comune delle imprese comuni non è ancora stato approvato. Nel frattempo, l’impresa comune ARTEMIS ha adottato misure al suo livello per fronteggiare situazioni di emergenza.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 21 ottobre 2014.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Regolamento (CE) n. 74/2008 del Consiglio del 20 dicembre 2007 relativo alla costituzione dell’«impresa comune ARTEMIS» per l’attuazione di una iniziativa tecnologica congiunta in materia di sistemi informatici incorporati (GU L 30 del 4.2.2008, pag. 52).

(2)  L’allegato illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’impresa comune.

(3)  Il settimo programma quadro, adottato con decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 412 del 30.12.2006, pag. 1), riunisce tutte le iniziative dell’UE in tema di ricerca sotto un unico tetto, svolgendo un ruolo cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di crescita, competitività e occupazione. Esso rappresenta inoltre un pilastro chiave dello Spazio europeo della ricerca.

(4)  L’impresa comune ENIAC è stata costituita dal regolamento (CE) n. 72/2008 del Consiglio (GU L 30 del 4.2.2008, pag. 21) per definire e attuare un’«agenda di ricerca» per lo sviluppo di competenze essenziali per la nanoelettronica.

(5)  L’impresa comune ECSEL è stata istituita dal regolamento (UE) n. 561/2014 (GU L 169 del 7.6.2014, pag. 152).

(6)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto di variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(7)  Queste includono le relazioni sull’esecuzione del bilancio, una sintesi dei princìpi di bilancio e altre note esplicative.

(8)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

(9)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, se applicabili, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(10)  Articolo 209, paragrafo 2 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(11)  La convenzione generale di finanziamento stipulata fra la Commissione europea e l’impresa comune stabilisce che quest’ultima, tramite il suo organo competente, adotta la strategia di audit ex post al fine di fornire una garanzia ragionevole sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Essa aggiunge che la strategia di audit ex post è basata sull’esame delle procedure e di un campione di operazioni per tutti i beneficiari, o per un campione di essi, e che, in particolare, rispecchia in maniera adeguata i rischi esistenti.

(12)  L’articolo 12 del regolamento (CE) n. 74/2008 stabilisce che «(l)’impresa comune ARTEMIS garantisce che gli interessi finanziari dei suoi membri siano adeguatamente tutelati effettuando o facendo effettuare i controlli interni ed esterni adeguati» ed “effettua controlli in loco e audit finanziari presso i beneficiari dei finanziamenti pubblici assegnati dall’impresa comune ARTEMIS. Tali controlli e audit sono effettuati direttamente dall’impresa comune ARTEMIS, o dagli Stati membri di ARTEMIS per suo conto. Gli Stati membri di ARTEMIS possono effettuare fra i beneficiari dei rispettivi finanziamenti nazionali altri controlli e audit da essi ritenuti necessari e ne comunicano i risultati all’impresa comune ARTEMIS.

(13)  In base alla strategia di audit ex post adottata dal consiglio di direzione di ARTEMIS, l’impresa comune valuta, almeno con cadenza annuale, se le informazioni ricevute dagli Stati membri di ARTEMIS forniscano una garanzia sufficiente in merito alla legittimità e alla regolarità delle operazioni eseguite.

(14)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(15)  Articolo 214 del regolamento n. 966/2012, con relative deroghe.

(16)  Regolamento delegato (UE) n. 110/2014 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario tipo degli organismi di partenariato pubblico-privato di cui all’articolo 209 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 38 del 7.2.2014, pag. 2).

(17)  La relazione finale del 22 novembre 2013 ha segnalato la necessità di formalizzare la politica di sicurezza informatica e di includere procedure/controlli dettagliati nei contratti futuri con fornitori di servizi informatici.

(18)  L’articolo 7 della decisione 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente il settimo programma quadro della Comunità europea per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007 — 2013) prevede che la Commissione controlli costantemente e sistematicamente l’attuazione del settimo programma quadro e dei suoi programmi specifici e riferisce e divulghi periodicamente i risultati di tale controllo.

(19)  Cfr. l’osservazione relativa all’integrazione dei risultati ottenuti nei progetti di ricerca nell’ambito del sistema di comunicazione e diffusione della Commissione, contenuta nella relazione annuale della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sui progressi delle attività delle imprese comuni per le iniziative tecnologiche congiunte (IC ITC) nel 2012 (SWD (2013) 539 final).

(20)  Seconda valutazione intermedia delle iniziative tecnologiche congiunte ARTEMIS e ENIAC del maggio 2013.


ALLEGATO

IMPRESA comune ARTEMIS (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 187 e 188 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

La decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente il settimo programma quadro, prevede un contributo dell’Unione per l’istituzione di partenariati pubblico-privato a lungo termine che assumano la forma di iniziative tecnologiche congiunte che potrebbero essere attuate mediante imprese comuni ai sensi dell’articolo 187 del TFUE.

Regolamento (CE) n. 74/2008 del Consiglio del 20 dicembre 2007 relativo alla costituzione dell’“impresa comune ARTEMIS” per l’attuazione di una iniziativa tecnologica congiunta.

Competenze dell’impresa comune

(regolamento (CE) n. 74/2008 del Consiglio)

Obiettivi

L’impresa comune ARTEMIS contribuisce all’attuazione del 7o programma quadro definendo e attuando parti significative dell’agenda di ricerca strategica di ARTEMIS per lo sviluppo di tecnologie essenziali per i sistemi informatici incorporati, promuovendo la costituzione di una partnership pubblico-privato e mobilitando e rafforzando gli investimenti pubblici e privati nel campo dei sistemi informatici incorporati in Europa.

L’impresa comune intende permettere un coordinamento efficace e una sinergia delle risorse e dei finanziamenti provenienti dall’industria, dai programmi nazionali di R&S e dai dispositivi intergovernativi di R&S, contribuendo così, in prospettiva futura, a rafforzare la crescita, la competitività e lo sviluppo sostenibile dell’Europa.

ARTEMIS si prefigge di incentivare la collaborazione tra tutte le parti interessate, quali l’industria, comprese le piccole e medie imprese (PMI), le autorità nazionali, i centri accademici e i centri di ricerca, concentrando e orientando lo sforzo di ricerca.

L’impresa comune adotta un’agenda di ricerca concordata, conforme alle raccomandazioni dell’agenda di ricerca strategica elaborata dalla piattaforma tecnologica ARTEMIS. L’agenda di ricerca individua e riesamina periodicamente le priorità di ricerca per lo sviluppo e l’adozione di tecnologie essenziali per i sistemi informatici incorporati in vari settori d’applicazione, al fine di rafforzare la competitività europea e permettere l’emergere di nuovi mercati e di nuove applicazioni sociali.

L’impresa comune sostiene le attività di R&S attraverso inviti a presentare proposte aperti e concorrenziali pubblicati su base annua, per attirare le migliori idee e capacità nel campo della ricerca europea in materia di sistemi informatici incorporati. Le proposte presentate all’impresa comune ARTEMIS sono sottoposte a una procedura di valutazione e di selezione espletata con l’assistenza di esperti indipendenti. Tale procedura garantisce che lo stanziamento di finanziamenti pubblici dell’impresa comune sia conforme ai principi di parità di trattamento, eccellenza e concorrenza.

Organizzazione

Il consiglio di direzione rappresenta l’organo di governo dell’impresa comune. L’équipe esecutiva è guidata dal direttore esecutivo, mentre l’industria (che comprende le grandi e piccole imprese, nonché istituti accademici e di ricerca) è rappresentata dall’associazione dell’industria di ARTEMIS (ARTEMIS-IA). ARTEMIS-IA fornisce il presidente del consiglio di direzione e i membri del Comitato dell’Industria e della ricerca (IRC), responsabile del programma di lavoro tecnico. Il settore pubblico (costituito dagli Stati membri partecipanti e dalla Commissione europea) è rappresentato individualmente nel consiglio di direzione e nel comitato delle autorità pubbliche, responsabile delle questioni finanziarie.

Risorse a disposizione dell’impresa comune nel 2013

Bilancio

3 0 3 43  708 euro di stanziamenti per impegni.

3 0 0 00  000 di euro per pagamenti (operativi).

Effettivi al 31 dicembre 2013

15 posti previsti nella tabella dell’organico (8 per il personale temporaneo e 7 per agenti contrattuali), di cui 13 sono stati occupati e assegnati come segue: 8 addetti ad attività operative, 5 a funzioni amministrative e 0 a funzioni miste.

Attività svolte e servizi forniti nel 2013

Cfr. relazione annuale di attività dell’impresa comune per il 2013, http://www.artemis-ju.eu/reference_documents

Fonte: Informazioni fornite dall’impresa comune ARTEMIS.


COMMENTI SULLA RELAZIONE FINALE SUI CONTI ANNUALI DELL’IMPRESA COMUNE ARTEMIS RELATIVI ALL’ESERCIZIO FINANZIARIO 2013

Osservazioni 14-15-16

ARTEMIS presenta un piano d’azione comune con ENIAC per attenuare il giudizio con rilievi:

1.

Visita delle AFN: delle visite hanno già avuto luogo in Germania, Belgio e Francia, seguite da una documentazione supplementare; le relazioni di valutazione sono in corso di elaborazione. I risultati ottenuti sinora sono i seguenti:

Germania (15,9 % delle sovvenzioni UE all’interno di ARTEMIS): un sistema ben documentato con una netta separazione delle responsabilità e più livelli di controllo. La Germania ottiene la garanzia utilizzando una procedura di verifica approfondita ex post applicata al termine di un’azione indiretta. In base alla nostra valutazione preliminare, la procedura di verifica approfondita ex post è conforme alle norme internazionali. Nel 2013, tale procedura è stata applicata a un campione di 120 operazioni su un totale di 424 (28,3 %); ne è risultato un tasso di errore inferiore all’1 %. Attività in corso: alcuni aspetti della procedura sono in corso di chiarimento prima della conclusione finale della valutazione, a tal proposito abbiamo avviato una discussione sullo scambio di informazioni sul campionamento che consentirebbe il consolidamento dei risultati con i risultati simili ottenuti dagli altri paesi. Ciò giungerà a conclusione prima della fine del 2014.

Belgio (3,25 % delle sovvenzioni UE all’interno di ARTEMIS): un sistema ben documentato con una netta separazione delle responsabilità e più livelli di controllo. Il Belgio ottiene la garanzia utilizzando una procedura di verifica approfondita ex post applicata al termine di un’azione indiretta. In base alla nostra valutazione, questa procedura genererà un livello di garanzia equivalente agli audit eseguiti conformemente alle norme internazionali vigenti. Il Belgio sottopone tutti i progetti ARTEMIS e ENIAC (100 %) a una «verifica in profondità» ex ante, prima di eseguire i pagamenti finali. Il Belgio esegue audit ex post solo per quanto riguarda le procedure, al fine di migliorare il sistema. Di conseguenza, il sistema di garanzia non garantisce nessun tasso di errore residuo (o si può dire che il tasso di errore equivale a zero).

Francia (9,93 % delle sovvenzioni UE all’interno di ARTEMIS): il sistema si basa sul 100 % delle verifiche relative a tutte le azioni iniziate prima del 2011, quando la Francia ha introdotto un sistema più efficiente sotto il profilo delle risorse, con una netta separazione delle responsabilità e più livelli di controllo basati su audit statistici ex post. In base alla nostra valutazione preliminare, la procedura di verifica approfondita ex post corrisponde alle norme internazionali. La Francia ottiene la garanzia utilizzando una procedura di verifica approfondita ex post applicata al termine di un’azione indiretta. Le prime azioni attuate con il nuovo sistema dovrebbero concludersi nel 2015; ne consegue che la Francia non è riuscita ancora a fornire dati statistici.

Ulteriori scambi sono previsti con i Paesi Bassi (13,86 % delle sovvenzioni UE all’interno di ARTEMIS) e con l’Austria (8,11 % delle sovvenzioni UE all’interno di ARTEMIS).

2.

L'ente sottoposto a revisione ha invitato le autorità di auditing nei paesi membri ARTEMIS/ENIAC, ovvero la Commissione europea e la Corte dei conti europea a un seminario che si terrà il 1o ottobre 2014, per presentare i loro sistemi al fine di ottenere garanzie e per scambiarsi le miglior pratiche al fine di favorire la convergenza e definire le procedure compatibili con i sistemi nazionali.

Osservazioni 29 e 30

Ringraziamo la Corte per aver sollevato la questione che verrà affrontata nelle procedure dell’Impresa comune ECSEL.


Top