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Document 52013TA1213(20)

    Relazione sui conti annuali dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia relativi all’esercizio 2012 corredata delle risposte dell’Istituto

    GU C 365 del 13.12.2013, p. 142–149 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    13.12.2013   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 365/142


    RELAZIONE

    sui conti annuali dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia relativi all’esercizio 2012 corredata delle risposte dell’Istituto

    2013/C 365/20

    INTRODUZIONE

    1.

    L’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (di seguito «l’Istituto» o «EIT»), con sede a Budapest, è stato creato dal regolamento (CE) n. 294/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). L’obiettivo dell’Istituto è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa rafforzando la capacità d’innovazione degli Stati membri e dell’Unione europea. L’Istituto concede sovvenzioni a tre «Comunità della conoscenza e dell’innovazione» (CCI), che collegano fra loro i settori dell’istruzione superiore, della ricerca e delle imprese, stimolando in tal modo l’innovazione e l’imprenditorialità (2). Le CCI coordinano le attività di centinaia di partner. Le sovvenzioni dell’Istituto sono concesse a titolo di rimborso delle spese dei partner e delle spese derivanti dalle attività di coordinamento delle CCI.

    INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

    2.

    L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche dirette delle operazioni e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo dell’Istituto. A ciò si aggiungono gli elementi probatori forniti dai lavori svolti da altri auditor (ove pertinenti) e l’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

    DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

    3.

    Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

    a)

    i conti annuali dell’Istituto, che comprendono i rendiconti finanziari (3) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (4) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012;

    b)

    la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

    La responsabilità della direzione

    4.

    Ai sensi degli articoli 33 e 43 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (5), la direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’Istituto e della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti:

    a)

    le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’Istituto comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (6), e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il direttore approva i conti annuali dell’Istituto dopo che il contabile li ha preparati, sulla base di tutte le informazioni disponibili, e corredati di una nota nella quale dichiara, tra l’altro, di avere la ragionevole certezza che essi forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dell’Istituto;

    b)

    le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiedono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

    La responsabilità del revisore

    5.

    È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (7), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’Intosai. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’Istituto, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

    6.

    L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina tutti i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

    7.

    La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

    Giudizio sull’affidabilità dei conti

    8.

    A giudizio della Corte, i conti annuali dell’Istituto presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dello stesso al 31 dicembre 2012, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’Istituto e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

    Elementi a sostegno del giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui si basano i conti

    9.

    Nel 2012, l’Istituto ha effettuato pagamenti finali e liquidazioni di prefinanziamenti (operazioni) per sovvenzioni ammontanti a 11,3 milioni di euro (attività del 2010) e 48,6 milioni di euro (attività del 2011).

    10.

    Tutte le operazioni relative alle sovvenzioni sono sottoposte al controllo della Commissione prima di essere autorizzate dall’EIT. L’Istituto si è notevolmente impegnato nell’effettuare verifiche ex ante efficaci che potessero fornire una ragionevole garanzia circa la legittimità e regolarità delle operazioni relative alle sovvenzioni. Circa l’80 % della spesa per sovvenzioni dichiarata dalle CCI è stato oggetto di certificazione rilasciata da società di audit indipendenti incaricate dalle CCI e dai loro partner. L’Istituto stesso ha svolto verifiche ex ante sotto forma di controlli documentali completi. La documentazione giustificativa presentata dalle CCI e dai loro partner è stata esaminata dall’EIT inizialmente solo nel caso in cui fossero stati individuati rischi particolari.

    11.

    La Corte ha tuttavia riscontrato che la qualità dei certificati di audit è in molti casi inadeguata (8). Al fine di ottenere un secondo livello di sicurezza in merito alla legittimità e regolarità delle operazioni relative alle sovvenzioni, l’Istituto ha introdotto alla fine del 2012 verifiche complementari ex post per le sovvenzioni relative alle attività del 2011. Tali verifiche, svolte da società di audit indipendenti incaricate dall’EIT, sono ritenute attendibili. I risultati delle verifiche ex post hanno confermato che le verifiche ex ante non sono pienamente efficaci. L’Istituto ha però recuperato i pagamenti irregolari riscontrati, e il tasso di errore residuo per le operazioni relative a sovvenzioni del 2011 non è rilevante.

    12.

    Non sono ancora state effettuate verifiche ex post per le operazioni relative a sovvenzioni per le attività del 2010 (11,3 milioni di euro). In aggiunta, dato che la sicurezza ottenibile dalle verifiche ex ante è limitata, non vi è una ragionevole sicurezza della legittimità e regolarità di queste operazioni. La Corte non ha potuto acquisire elementi probatori sufficienti e appropriati in merito alla legittimità e regolarità delle operazioni controllate relative a sovvenzioni connesse alle attività del 2010.

    Giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

    13.

    A giudizio della Corte, eccetto che per i possibili effetti delle questioni descritte ai paragrafi da 9 a 12 a sostegno del giudizio con rilievi, le operazioni alla base dei conti annuali per l’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2012 sono legittime e regolari in tutti gli aspetti rilevanti.

    14.

    Le osservazioni che seguono non mettono in discussione il giudizio della Corte sull’affidabilità dei conti e il giudizio con rilievi sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

    OSSERVAZIONI SUI CONTROLLI INTERNI

    15.

    Oltre a quanto indicato ai paragrafi 9 - 13, i bilanci per le convenzioni di sovvenzione stipulate nel 2010 e nel 2011 che hanno dato luogo a pagamenti nel 2012 non erano sufficientemente specifici. Mancava un collegamento tra i fondi approvati e le attività da realizzare. Le convenzioni di sovvenzione non definivano soglie distinte per le singole categorie di spesa (spese per il personale, esternalizzazione, servizi giuridici ecc.) e non disciplinavano l’approvvigionamento di beni e servizi da parte delle CCI e dei loro partner.

    16.

    Nell’ambito delle proprie verifiche ex ante, l’EIT ha effettuato tra l’altro verifiche tecniche per tutti i progetti finanziati. Non è stato tuttavia possibile valutare in modo efficace le attività e i risultati dei progetti a causa dell’assenza di obiettivi quantificabili. I piani di attività non definivano in dettaglio le attività da svolgere, né stabilivano tappe intermedie precise, risultati attesi per attività e criteri qualitativi.

    OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE DI BILANCIO

    17.

    Dei circa 22 milioni di euro di stanziamenti impegnati riportati dal 2011, ne sono stati annullati circa 10 milioni (45 %) nel 2012. Questo elevato livello di annullamenti è principalmente dovuto al fatto che le spese dichiarate dai beneficiari nell’ambito delle convenzioni di sovvenzione relative al 2011 sono state inferiori al previsto (9,2 milioni di euro o il 92 % dei riporti annullati).

    SEGUITO DATO ALLE OSSERVAZIONI PER L’ESERCIZIO PRECEDENTE

    18.

    Nell’allegato I viene fornito un quadro generale delle azioni correttive intraprese a seguito delle osservazioni formulate dalla Corte per l’esercizio precedente.

    La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Louis GALEA, Membro della Corte dei conti, a Lussemburgo, nella riunione del 10 settembre 2013.

    Per la Corte dei conti

    Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

    Presidente


    (1)  GU L 97 del 9.4.2008, pag. 1.

    (2)  L’allegato II illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze e le attività dell’Istituto.

    (3)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

    (4)  Queste comprendono il conto di risultato dell'esecuzione del bilancio e relativo allegato.

    (5)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

    (6)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, ove pertinente, dai princìpi contabili internazionali [International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)] emanati dall’International Accounting Standards Board.

    (7)  Articolo 185, paragrafo 2 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

    (8)  Ad esempio, non sempre nei certificati era indicata la dichiarazione di spesa esaminata. Non per tutte le categorie di spesa era previsto un audit sufficientemente dettagliato (ad esempio, i costi indiretti effettivi, che possono essere dichiarati senza soglia, non erano verificati sulla base di elementi giustificativi in originale). Non era verificato in modo esaustivo il rischio di doppia sovvenzione di attrezzature dichiarate come spesa. La maggior parte dei certificati di audit non menzionava la percentuale di spese esaminate nel corso dell’audit e non vi era una metodologia comune per individuare l'errore globale nelle dichiarazioni di spesa.


    ALLEGATO I

    Seguito dato alle osservazioni per l’esercizio precedente

    Anno

    Osservazioni della Corte

    Stato di avanzamento delle azioni correttive

    (Completato / In corso / Pendente / N.D.)

    2011

    Il tasso di esecuzione del bilancio dell’Istituto per il periodo di autonomia finanziaria controllato (cfr. paragrafo 2) è risultato basso. Ponendo a confronto i pagamenti con gli stanziamenti impegnati, il tasso risulta pari al 56 % per il Titolo I (Spese per il personale), al 30 % per il Titolo II (Spese amministrative) e all’11 % per il Titolo III (Spese operative).

    Completato

    2011

    Le convenzioni di sovvenzione che hanno dato luogo a pagamenti nel 2011 sono state sistematicamente firmate dalla Commissione europea (Direzione generale Istruzione e cultura) e dall’Istituto dopo che la maggior parte delle attività erano già state attuate. Fra settembre e dicembre 2011, l’Istituto ha eseguito pagamenti a saldo (1), per 4,2 milioni di euro, relativi a tre convenzioni che erano state firmate dopo molto tempo dall’inizio delle attività (2), contrariamente a quanto prevede la sana gestione finanziaria.

    In corso


    (1)  La Commissione europea aveva proceduto al versamento di anticipi.

    (2)  In un caso, il contratto è stato firmato 14 giorni prima della fine del periodo di attuazione di 13 mesi.


    ALLEGATO II

    Istituto europeo di innovazione e tecnologia (Budapest)

    Competenze e attività

    Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

    (articolo 173 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

    L’Unione e gli Stati membri provvedono affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell’industria dell’Unione.

    A tal fine, nell’ambito di un sistema di mercati aperti e concorrenziali, la loro azione è intesa:

    ad accelerare l’adattamento dell’industria alle trasformazioni strutturali,

    a promuovere un ambiente favorevole all’iniziativa ed allo sviluppo delle imprese di tutta l’Unione, segnatamente delle piccole e medie imprese,

    a promuovere un ambiente favorevole alla cooperazione tra imprese,

    a favorire un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche d’innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico.

    Competenze dell’Istituto

    [regolamento (CE) n. 294/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio]

    Obiettivi

    L’obiettivo dell’Istituto è di contribuire alla crescita economica e alla competitività sostenibili in Europa rafforzando la capacità d’innovazione degli Stati membri e della Comunità. L’EIT persegue tale obiettivo promuovendo e integrando l’istruzione superiore, la ricerca e l’innovazione ai massimi livelli.

    Funzioni

    Al fine di raggiungere il suo obiettivo, l’EIT:

    a)

    individua i suoi settori prioritari;

    b)

    svolge un’attività di sensibilizzazione tra le organizzazioni partner potenziali ed incoraggia la loro partecipazione alle sue attività;

    c)

    seleziona e designa CCI nei settori prioritari e definisce mediante accordi i diritti e gli obblighi delle CCI, offre loro un sostegno adeguato, applica misure adeguate di controllo della qualità, segue costantemente e valuta periodicamente le loro attività e garantisce un livello appropriato di coordinamento tra di esse;

    d)

    mobilita i fondi provenienti da fonti pubbliche e private e utilizza le sue risorse a norma del presente regolamento; in particolare, cerca di finanziare una proporzione significativa e crescente del suo bilancio facendo ricorso a fonti private e mediante entrate generate dalle proprie attività;

    e)

    incoraggia il riconoscimento negli Stati membri dei titoli e dei diplomi che sono rilasciati da istituti di istruzione superiore, che sono organizzazioni partner e che possono essere assimilati a titoli e diplomi dell’EIT;

    f)

    promuove la diffusione di buone prassi per l’integrazione del triangolo della conoscenza al fine di sviluppare una cultura comune dell’innovazione e del trasferimento di conoscenze;

    g)

    mira a diventare un organismo di portata mondiale per l’eccellenza nei settori dell’istruzione superiore, della ricerca e dell’innovazione;

    h)

    assicura la complementarietà e la sinergia tra le attività dell’EIT ed altri programmi comunitari.

    Organizzazione

    Comitato direttivo

    Composizione

    Il comitato direttivo dell’Istituto si compone di 18 membri nominati, garantendo l’equilibrio tra l’esperienza e l’eccellenza del mondo delle imprese, del settore dell’istruzione superiore e della ricerca, nonché di quattro membri rappresentativi proposti dalle Comunità della conoscenza e dell’innovazione (CCI). La Commissione europea vi partecipa in qualità di osservatore.

    Funzioni

    Il comitato direttivo è incaricato della direzione delle attività dell’Istituto, della selezione, della designazione, dell’assegnazione di sovvenzioni e della valutazione delle CCI, nonché dell’adozione di tutte le altre decisioni strategiche.

    Comitato esecutivo

    Composizione

    Il comitato esecutivo si compone di cinque persone, membri del comitato direttivo, compreso il presidente e il vicepresidente. È presieduto dal presidente del comitato direttivo.

    Funzioni

    Il comitato esecutivo supervisiona la gestione dell’Istituto e adotta le decisioni necessarie tra una riunione e l’altra del comitato direttivo.

    Direttore

    Nominato dal comitato direttivo, è responsabile dinanzi a quest’ultimo della gestione amministrativa e finanziaria dell’Istituto, di cui è il rappresentante legale.

    Audit esterno

    Corte dei conti europea.

    Autorità competente per il discarico

    Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

    Risorse messe a disposizione dell’Ufficio nel 2012 (2011)

    Bilancio definitivo

    95,30 miliardi di euro di stanziamenti d’impegno e 77,09 milioni di euro di stanziamenti di pagamento.

    Effettivi al 31 dicembre 2012

    Posti autorizzati: 52 (52).

    Posti occupati: 47 (40).

    Altri impieghi: 0 (0).

    Totale degli effettivi: 47 (40) di cui addetti a:

    funzioni operative: 26 (19);

    funzioni amministrative e di supporto: 21 (21).

    Prodotti e servizi forniti nel 2012

    Organizzazione di tre Forum dell’Istituto cui partecipano le CCI (piattaforma creata per stabilire un dialogo costante fra il direttore dell’Istituto e i responsabili delle CCI).

    Decisione del comitato direttivo del 13 dicembre 2012 relativa all’assegnazione, nel 2013, di un bilancio totale di 120 milioni di euro per il finanziamento di Attività delle CCI a valore aggiunto (per le tre CCI), a espletamento della prima procedura di finanziamento competitivo corrispondente a 1/3 del bilancio totale.

    Nel 2012 le tre CCI hanno gestito un bilancio totale di 89 814 878 euro per il finanziamento, a cura dell’Istituto, di Attività delle CCI a valore aggiunto, e un bilancio di 300 009 659 euro per il finanziamento, non a cura dell’Istituto, di Attività delle CCI a valore aggiunto e complementari.

    Le CCI hanno presentato per la prima volta dati consolidati per indicatori chiave di performance nel settore delle Attività innovative a valore aggiunto, con dati retroattivi per gli anni 2010 e 2011 e stime per il 2012.

    Nel 2012, i partner coinvolti nelle tre CCI consistevano in totale di 293 istituzioni: gli ICT Labs dell’EIT (87), Climate KIC (100) e KIC InnoEnergy (106).

    Contributo congiunto del presidente del comitato direttivo dell’Istituto, del direttore dell’Istituto, del capo unità per le operazioni delle CCI e dei responsabili delle CCI in occasione della conferenza delle parti interessate dell’EIT nell’ambito della Presidenza cipriota dell’Unione europea, organizzata dalla Commissione europea a Larnaca l’8 e 9 novembre 2012.

    Risultati eccellenti per molte delle attività CCI già avviate.

    Fonte: Informazioni fornite dall’Istituto.


    RISPOSTA DELL’ISTITUTO

    10.

    L’EIT accoglie favorevolmente il riconoscimento della Corte dei conti per quanto concerne gli sforzi considerevoli prodigati per l’attuazione effettiva delle verifiche ex-ante allo scopo di ottenere una ragionevole certezza della legittimità e regolarità delle operazioni di sovvenzione.

    11.

    L’EIT prende atto del riconoscimento della Corte dei conti per quanto concerne l’affidabilità delle verifiche ex-post dell’EIT delle attività di sovvenzion per il 2011. Per quanto concerne i certificati, i revisori preposti alla certzificazione hanno dovuto verificare l’ammissibilità dei costi indiretti reali riportati in conformità ai termini di riferimento per i certificati sul rendiconto finanziario. Inoltre, la maggior parte delle spese è stata soggetta a verifiche su campione da parte dei revisori addetti alla certificazione. Infine, i termini di riferimento sono stati aggiornati e migliorati per gli accordi di sovvenzione 2012.

    12.

    Per quanto concerne la garanzia che si può trarre dalle verifiche ex-ante delle operazioni relative alle sovvenzioni per le attività 2012, l’EIT ha previsto la necessità di consolidare la verifica ex-ante allo scopo di ridurre il rischio relativo al primo anno di operazione delle CCI. Allo scopo di ottenere una garanzia ragionevole, l’EIT, oltre a richiedere dei certificati di audit alle CCI, ha verificato I documeti di supporto relativi a una importante percentuale della spesa basandosi su un campionamento casuale. Quale conseguenza, i costi non bancabili sono stati corretti prima di effettaure i pagamenti definitivi. La garanzia complessiva ottenuta dai certificati e dalle verifiche consolidate dell’EIT è stata ritenuta sufficiente per prevenire errori materiali nei pagamenti finali effettuati ai sensi degli accordi di sovvenzione 2010. Infine, le verifiche ex-post sugli accordi di sovvenzione 2010 sono state avviate dall’EIT e i risultati finali sono attesi per ottobre 2013. Qualsiasi irregolarità sarà corretta e gli importi indebitamente pagati saranno recuperati nel 2013.

    15.

    Il nesso tra le sovvenzioni le attività da realizzare è stato fissato a livello strategico incentrandosi sui risultati e l’impatto nonché a livello operativo tramite il portafoglio CCI delle attività. Tale approccio è pienamente consono con il regolamento dell’EIT e ha consentito di sperimentare nuovi approcci semplificati per migliorare la flessibilità e l’efficienza delle CCI. Soglie individuali per specifiche categorie di costi (ovvero costi per il personale, i subappalti, i servizi giuridici, ecc.) non sono presi in considerazione in quanto non sono richiesti dal regolamento finanziario e, inoltre, non aiutano al raggiungimento degli obiettivi e le esigenze operative dell’EIT/delle CCI. Per quanto concerne i subappalti, gli accordi di sovvenzione stipulano che gli appalti devono essere attribuiti sul miglior valore economico e che I conflitti di interesse devono essere evitati. Ciò è in linea con le pertinenti disposizioni del regolamento finanziario.

    16.

    Per quanto concerne gli obiettivi quantificabili nei paini delle attività delle CCI, l’EIT ha emanato nel marzo 2012 delle linee guida destinate alle CCI per la preparazione dei piani delle attività e ha chiesto loro i dati relativi al livello dei risultati degli indicatori chiave delle prestazioni nel corso del 2010 e 2011. Suddette line guida sono state recentemente riviste nel 2013 per i piani di attività 2014 allo scopo di migliorare ulteriormente la qualità della pianificazione e della rendicontazione da pate delle CCI nonché la valutazione dell’EIT delle loro prestazioni.

    17.

    L’EIT prende atto dell’osservazione della Corte. Entro la fine del 2012, le CCI hanno completato la loro fase iniziale, che è anche rispecchiata nell’utilizzazione delle sovvenzioni (cfr. anche le spiegazioni formite al punto 15). Benché vi sia un livello elevato di riporti dal 2012 al 2013, ci si attende un progresso significativo in quanto la cancellazione di riporti sarà notevolmente ridotta dal 45 % (riporti 2011) al 13 % (riporti 2012). L’EIT seguirà molto attentamente la questione.


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