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Document 52012PC0450
Proposal for a DECISION OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL on the mobilisation of the European Globalisation Adjustment Fund in accordance with point 28 of the Interinstitutional Agreement of 17 May 2006 between the European Parliament, the Council and the Commission on budgetary discipline and sound financial management (application EGF/2011/021 NL/Zalco from the Netherlands)
Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2011/021 NL/Zalco, Paesi Bassi)
Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2011/021 NL/Zalco, Paesi Bassi)
/* COM/2012/0450 final */
Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO concernente la mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (domanda EGF/2011/021 NL/Zalco, Paesi Bassi) /* COM/2012/0450 final */
RELAZIONE Il punto 28 dell'accordo interistituzionale
del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione
sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[1] consente, grazie a un
meccanismo di flessibilità, di mobilitare il Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione (FEG), a concorrenza di un importo annuo massimo pari a
500 milioni di EUR al di sopra dei limiti delle pertinenti rubriche del
quadro finanziario. Le condizioni applicabili ai contributi del
FEG sono stabilite dal regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un
Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione[2]. Il 28 dicembre 2011 i Paesi Bassi hanno
presentato la domanda EGF/2010/021 NL/Zalco per un contributo finanziario del
FEG, in seguito ai licenziamenti effettuati alla Zalco Aluminium Zeeland
Company NV e in due ditte fornitrici (ECL Services Nederlands bv e Start) dei
Paesi Bassi. In seguito a un attento esame della domanda la
Commissione è giunta alla conclusione, conformemente all'articolo 10 del
regolamento (CE) n. 1927/2006, che le condizioni per un contributo
finanziario a norma di tale regolamento sono rispettate. RIASSUNTO DELLA DOMANDA E ANALISI Dati principali || Numero di riferimento FEG || EGF/2011/021 Stato membro || Paesi Bassi Articolo 2 || (a) Impresa principale || Zalco Aluminium Zeeland Company NV Fornitori e produttori a valle || 2 Periodo di riferimento || 01.12.2011 – 27.12.2011 Data di inizio dei servizi personalizzati || 02.01.2012 Data della domanda || 28.12.2011 Esuberi durante il periodo di riferimento || 616 Esuberi prima e dopo il periodo di riferimento || 0 Totale esuberi ammissibili || 616 Lavoratori licenziati che potranno beneficiare delle misure || 616 Spese per i servizi personalizzati (EUR) || 2 185 145 Spese per l'attuazione del FEG[3] (EUR) || 113 329 Spese per l'attuazione del FEG (%) || 4,93 Bilancio complessivo in EUR || 2 298 474 Contributo del FEG in EUR (65%) || 1 494 008 1. La
domanda è stata presentata alla Commissione il 28 dicembre 2011 e integrata con
informazioni complementari fino al 18 giugno 2012. 2. La domanda rispetta le
condizioni per mobilitare il FEG di cui all'articolo 2, lettera a), del
regolamento (CE) n. 1927/2006 ed è stata presentata entro il termine di 10
settimane stabilito all'articolo 5 di detto regolamento. Legame tra gli esuberi e le
trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla
globalizzazione o alla crisi economica e finanziaria mondiale 3. Al
fine di stabilire il legame tra gli esuberi e la crisi economica e finanziaria
mondiale, i Paesi Bassi sostengono che il settore dell'alluminio europeo ha
sofferto di un improvviso calo della domanda dei consumatori (una riduzione del
25,7% della media di utilizzo dell'alluminio nell'UE tra il 2008 e il 2009)[4]. 4. I Paesi Bassi spiegano che la
produzione della Zalco Aluminium Zeeland Company NV dipendeva dall'industria
edilizia e dei trasporti (che rappresentava il 63% del mercato principale
utilizzatore finale di prodotti di alluminio in Europa nel 2010)[5]. La maggior parte della
produzione della Zalco Aluminium Zeeland Company NV era destinata all'industria
della laminazione e dell'estrusione. Quasi l'intera produzione di billette da
estrusione veniva utilizzata nell'industria edilizia e dei trasporti, in
particolare nel settore degli autoveicoli. 5. I Paesi Bassi sostengono che
la Zalco Aluminium Zeeland Company NV ha subito il calo della domanda dovuto
alla crisi finanziaria ed economica mondiale in questi due settori, che alla
fine del 2011 ha portato la società al fallimento dopo vari tentativi di
superare le difficoltà. 6. Nel suo Piano di ripresa
economica[6]
la Commissione aveva preso atto del fatto che l'industria edilizia dell'UE ha
sofferto di un crollo della domanda a causa della crisi. I dati disponibili[7] confermano il notevole
rallentamento della domanda nel settore edilizio, che ha subito una contrazione
nell'UE-27 in otto trimestri consecutivi (dal T1/2009 al T4/2010) rispetto allo
stesso periodo degli anni precedenti, soprattutto in seguito alla riduzione
degli investimenti privati nel settore residenziale. 7. La Commissione aveva già
riconosciuto che, essendo acquistato a credito il 60-80% circa (a seconda dello
Stato membro) delle automobili nuove in Europa, la crisi finanziaria
all'origine dell'attuale rallentamento economico ha colpito in maniera
particolarmente pesante l'industria automobilistica. Secondo l'Associazione
europea dei costruttori di automobili (ACEA)[8],
la domanda di veicoli nuovi nell'Unione europea è diminuita del 5,8 % dal
2008 al 2009 e del 13,4 % dal 2007, prima della crisi, al 2009[9]; tale calo della domanda
corrisponde a quello registrato su scala mondiale, anch'esso pari al 5,6 %
dal 2008 al 2009[10].
Per rispondere a questa caduta della domanda i costruttori hanno ulteriormente
ridotto la loro produzione. Nel 2009 la produzione di veicoli nell'UE era
inferiore del 17 % a quella del 2008 e del 23 % a quella del 2007[11]. Tale tendenza alla
diminuzione si è confermata nel 2010. La produzione nell'Unione nel corso dei
tre primi trimestri del 2010 è stata inferiore del 14,6 % a quella dello stesso
periodo del 2008[12]. 8. Le argomentazioni riguardanti
l'industria automobilistica presentate in casi precedenti[13] nei quali i licenziamenti
erano una diretta conseguenza della crisi restano valide. 9. I Paesi Bassi fanno inoltre
notare l'effetto negativo del drammatico rallentamento della produzione di
alluminio (una riduzione del 21% rispetto alla produzione media della UE fra il
2008 e il 2009) sul fatturato della Zalco Aluminium Zeeland Company NV. 10. Le autorità olandesi
aggiungono infine in tale contesto che il tribunale di Middelburg ha dichiarato
fallita la Zalco Aluminium Zeeland Company NV il 13 dicembre 2011. Dimostrazione del numero di
licenziamenti e della conformità ai criteri dell'articolo 2, lettera a) 11. I Paesi Bassi hanno presentato
la domanda in base al criterio di intervento di cui all'articolo 2, lettera a),
del regolamento (CE) n. 1927/2006, che richiede l'esubero di almeno 500
dipendenti di un'impresa nell'arco di quattro mesi in uno Stato membro,
compresi i lavoratori in esubero dei fornitori e dei produttori a valle di tale
impresa. 12. La domanda menziona 616
esuberi in totale (478 alla Zalco Aluminium Zeeland Company NV, 18 alla ditta
fornitrice ECL Services Netherlands bv e 120 alla Start) durante il breve
periodo di riferimento compreso fra il 1° e il 27 dicembre 2011. Questi esuberi
sono stati calcolati come segue: Per la Zalco Aluminium Zeeland Company NV con
il terzo trattino dell'articolo 2, secondo comma, del regolamento (CE) n.
1927/2006, per la ECL Services Netherlands bv utilizzando il primo trattino e
per la Start usando il secondo trattino. Dimostrazione della natura imprevista
dei licenziamenti 13. Le autorità dei Paesi Bassi
affermano che il contesto internazionale non era favorevole alla Zalco
Aluminium Zeeland Company NV e ha inciso sulle sue entrate in modo inatteso. 14. La Zalco Aluminium Zeeland
Company NV aveva già tentato invano di ridurre l'effetto della crisi economica
e finanziaria mondiale adattando il proprio processo di produzione durante gli
ultimi tre anni con la chiusura di 256 dei suoi 592 forni industriali nel 2009
e riaprendone in seguito 192 nel primo trimestre del 2011. 15. La Zalco Aluminium Zeeland
Company NV ha fortemente risentito dell'aumento dei costi dell'energia (in
particolare tra l'aprile del 2010 e l'ottobre del 2011). La chiusura di alcune
centrali nucleari in Germania in seguito alla catastrofe nucleare in Giappone
ha inoltre contribuito ad aumentare ulteriormente i costi di produzione della
Zalco Aluminium Zeeland Company NV (il 42% dei quali erano costi energetici). Prezzo
dell'energia per la Zalco Aluminium Zeeland Company NV (euro/MWh). Identificazione delle imprese che hanno
licenziato e dei lavoratori ammessi all'assistenza 16. La domanda si riferisce a 616
licenziamenti: 478 alla Zalco Aluminium Zeeland Company NV, 18 al suo fornitore
ECL Services Netherlands BV e 120 al suo fornitore Start. Tutti questi
lavoratori dovrebbero prendere parte alle misure previste. 17. I lavoratori sono ripartiti
come segue: Categoria || Numero || Percentuale Uomini || 593 || 96,27 Donne || 23 || 3,73 Cittadini UE || 616 || 100,00 Cittadini non UE || 0 || 0,00 Età compresa fra 15 e 24 anni || 25 || 4,06 Età compresa tra 25 e 54 anni || 387 || 62,82 Età compresa tra 55 e 64 anni || 115 || 18,67 Età superiore a 64 anni || 89 || 14,45 18. 27 tra i lavoratori coinvolti
hanno problemi di salute cronici o sono disabili. 19. In termini di categorie
professionali, la ripartizione è la seguente: Categoria || Numero || Percentuale Capo azienda || 13 || 2,11 Operatori professionali || 32 || 5,19 Tecnici || 273 || 44,32 Impiegati || 8 || 1,30 Professioni nelle attività commerciali e nei servizi || 5 || 0,81 Operatori ed installatori di impianti e attrezzature || 262 || 42,53 Personale non qualificato || 23 || 3,73 20. In conformità
all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1927/2006, i Paesi Bassi hanno
confermato che è stata applicata e continuerà ad essere applicata una politica
di parità tra uomini e donne e di non discriminazione nelle varie fasi di
esecuzione del FEG e in particolare nell'accesso al FEG. Descrizione del territorio in questione,
delle sue autorità e dei soggetti interessati 21. Il territorio interessato dai
licenziamenti rientra nella regione NUTS II della Zelanda, una provincia nel
sud-est dei Paesi Bassi. La Zelanda confina con le province olandesi
dell'Olanda Meridionale e del Brabante settentrionale, e con le province belghe
delle Fiandre occidentali, delle Fiandre orientali e di Anversa. La Zelanda ha
381 730 abitanti (30 settembre 2011) e può essere considerata come un
mercato del lavoro di piccole dimensioni: la sua posizione periferica
all'interno dei Paesi Bassi, la sua situazione di regione frontaliera con
grandi aree sommerse e la sua estensione relativamente grande, insieme alla sua
conformazione di ex arcipelago, hanno come conseguenza un accesso e una
mobilità limitati. 22. Le parti principali
interessate sono l'agenzia di collocamento (UWV Werkbedrijf), le
istituzioni educative (ROC Zeeland e Hogeschool Zeeland),
l'organizzazione dei datori di lavoro delle grandi aziende (BZW: Brabants
Zeeuwse Werkgevers) e delle PMI (MKB Zeeland), i sindacati FNV
Bondgenoten, CNV Vakmensen, l'associazione dei comuni della Zelanda
(Vereniging Zeeuwse Gemeente), gli istituti competenti in materia di
fondi per la formazione (Opleidingsfondsen) e la Provincia della Zelanda
(Provincie Zeeland). Impatto previsto dei licenziamenti
sull'occupazione locale, regionale o nazionale 23. I lavoratori licenziati vivono
in città relativamente piccole (fino a 50 000 abitanti circa), quindi gli
esuberi avranno un notevole impatto locale. 24. La conseguenza sul mercato del
lavoro regionale sarà un considerevole aumento della disoccupazione, dal
momento che il numero di posti vacanti è già limitato e continuerà
probabilmente a diminuire. Vi sono molte persone in cerca di lavoro nella
regione rispetto al numero di posizioni aperte (nel novembre 2011 un totale di
7 342 disoccupati a fronte di soli 585 posti vacanti in Zelanda). 25. Le parti sociali ritengono che
altri lavoratori delle imprese a monte e a valle verranno licenziati come
conseguenza diretta del fallimento della Zalco Aluminium Zeeland Company NV. Pacchetto coordinato di servizi
personalizzati da finanziare e ripartizione dei costi stimati, compresa la
complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali 26. Si propongono le seguenti
misure, che combinate assieme formano un pacchetto coordinato di servizi
personalizzati volti a reintegrare i lavoratori nel mercato del lavoro: –
Processo di orientamento personale (ammissione
individuale). Questa attività è iniziata con una
assemblea generale sul fallimento, seguita da 14 seminari di natura generale
accessibili a tutti i lavoratori licenziati nel gennaio 2012. Il tutto allo
scopo di redigere un profilo personale dell'istruzione e delle competenze di
ogni lavoratore e di certificarle. Di questo processo di orientamento
individuale fa parte la consulenza su come valorizzare la propria istruzione e
formazione, in modo da incoraggiare chi cerca lavoro a diventare più competitivo
sul mercato del lavoro. Nel corso dell'iniziativa si discutono anche la
disponibilità e il potenziale utilizzo degli altri strumenti del servizio Mobiliteitscentrum:
può trattarsi ad esempio di sedute sulla redazione delle domande di lavoro,
sull'essere imprenditori di sé stessi, su consulenze in tema di apprendimento
al lavoro ecc. L'iniziativa di orientamento prevede un modulo di ammissione
all'inizio della misura e una relazione in formato elettronico alla fine:
entrambi forniranno indicazioni utili sia a chi cerca lavoro sia al personale
di orientamento. –
Orientamento e valutazioni professionali: Questa misura rileverà le conoscenze e le competenze dei lavoratori
licenziati rispetto alle esigenze del mercato del lavoro mediante la procedura
di riconoscimento delle competenze acquisite (Accreditation of Prior Learning,
APL)[14].
Una procedura APL si conclude con un "certificato di esperienza" che
attesta le conoscenze di una persona e le sue capacità. Tali conoscenze ed
esperienza sono messe a confronto con uno standard nazionale analogo a quello
usato per la formazione professionale intermedia e superiore o per l'industria.
Questa misura aiuta il lavoratore a trovare un nuovo posto di lavoro adeguato
in base ai certificati acquisiti. –
Formazione e riqualificazione: Dopo l'orientamento e la valutazione, i servizi prepareranno un
parere educativo riguardante l'opportunità di ulteriori azioni. Tale parere è
essenziale per elaborare un piano di sviluppo individuale (Individual
Development Plan, IDP) per ogni lavoratore. Durante la formazione IDP, può
essere raccomandato di rivolgere maggiore attenzione a un nuovo lavoro per cui
potrebbero essere necessarie l'istruzione o la riqualificazione. La maggior
parte dei corsi di formazione riguarderanno la formazione corrispondente a
posti di lavoro come operatore e caporeparto al livello 3 della formazione
professionale intermedia, quello più avanzato disponibile nel settore
industriale. Le attività di riqualificazione saranno principalmente erogate
sotto forma di corsi e potranno essere di durata compresa tra una settimana e
sei mesi. Alla conclusione del corso i partecipanti ricevono un certificato. –
Servizi di ricollocamento: Tali servizi possono essere erogati sia individualmente che in
gruppi. Il sostegno al ricollocamento include la definizione di profili e
l'assistenza per la ricerca di un lavoro, e sarà mirato sulla base delle
esigenze dei singoli partecipanti secondo le loro competenze e capacità,
tenendo conto delle attuali esigenze del mercato del lavoro. –
Promozione dell'imprenditorialità: L'idea alla base di questa misura è di creare un programma di
sostegno al fine di aiutare i lavoratori licenziati a diventare imprenditori. I
Paesi Bassi ritengono che ciò richieda una nuova impostazione in materia di
imprenditorialità con la necessità di integrare questioni come la crisi
economica attuale, il cambiamento climatico, lo sfruttamento delle risorse
naturali, la diversità sociale e la responsabilità sociale d'impresa. Il
programma stesso è costituito da una serie strutturata di attività
imprenditoriali con il sostegno di un gruppo di persone e di strumenti pensati
per lanciare con successo una nuova impresa. Il corso comprende: piccoli
incarichi settimanali. Ogni settimana vi saranno due ore di insegnamento e di coaching.
Il coach o consulente può essere un imprenditore (o un dipendente della Camera
di commercio) che fungerà da tutor al lavoratore o da esperto a sua
disposizione per consigliarlo al meglio. –
Misure di stimolo per lavoratori più anziani: Queste misure aiuteranno i lavoratori a coltivare il senso del
rispetto e della stima di sé e della propria utilità sul mercato del lavoro.
Durante i workshop e la formazione si faranno esempi pratici di iniziative
private, locali, regionali e nazionali e di occasioni di apprendimento legate
specificamente alle esigenze e ai profili dei lavoratori più anziani. Questi
esempi suggeriranno spunti pratici e potranno aiutare i partecipanti a essere
consapevoli dei propri punti di forza e delle sfide poste oggi dal mercato del
lavoro. I lavoratori dovranno imparare a gestire nuovi incarichi in base alla
loro esperienza, per esempio come formatori o tutor, e agire di conseguenza.
Verrà eventualmente predisposto un ulteriore programma in cui un formatore o un
tutor attuerà una consulenza e un tutoraggio individuale verso un nuovo
ambiente di lavoro. 27. Le spese di attuazione del
FEG, comprese nella domanda conformemente all'articolo 3 del regolamento
(CE) n. 1927/2006, coprono le attività di gestione e di controllo, nonché
le attività di informazione e pubblicità. 28. I servizi personalizzati
presentati dalle autorità neerlandesi costituiscono misure attive per il
mercato del lavoro che rientrano nell'ambito delle azioni ammissibili di cui
all'articolo 3 del regolamento (CE) n. 1927/2006. Le autorità
neerlandesi stimano il costo totale di questi servizi a 2 298 474
EUR, 2 185 145 dei quali per servizi personalizzati e 113 329
per le spese di attuazione del FEG (pari al 4,93 % dell'importo totale). Il contributo
totale richiesto al FEG ammonta a 1 494 008 EUR (65% dei costi
complessivi). Azioni || Numero previsto di lavoratori destinatari delle misure || Stima dei costi per lavoratore destinatario delle misure (in EUR) || Costi complessivi (FEG e cofinanziamento nazionale) (in EUR) Servizi personalizzati (articolo 3, primo comma, del regolamento (CE) n. 1927/2006) Ammissioni individuali || 616 || 139[15] || 85 800 Orientamento e valutazioni professionali || 150 || 2 153 || 322 950 Formazione e riqualificazione || 250 || 4 108 || 1 027 000 Servizi di ricollocamento || 75 || 4 217 || 316 275 Promozione dell'imprenditorialità || 30 || 1 844 || 55 320 Misure di stimolo per lavoratori più anziani || 100 || 3 778 || 377 800 Totale parziale dei servizi personalizzati || || 2 185 145 Spese di attuazione del FEG (articolo 3, terzo comma, del regolamento (CE) n. 1927/2006) Attività preparatorie || || 0 Gestione || || 28 332 Informazione e pubblicità || || 28 332 Attività di controllo || || 56 665 Totale parziale delle spese di attuazione del FEG || || 113 329 Stima dei costi totali || || 2 298 474 Contributo del FEG (65% dei costi totali) || || 1 494 008 29. I Paesi Bassi confermano che
le misure sopra descritte sono complementari alle azioni finanziate dai Fondi
strutturali e che sarà impedito qualsiasi doppio finanziamento. Data/e di inizio effettivo o previsto
dei servizi personalizzati per i lavoratori interessati 30. Il 2° gennaio 2012 i
Paesi Bassi hanno iniziato la prestazione di servizi personalizzati ai
lavoratori interessati inclusi nel pacchetto coordinato proposto per il
cofinanziamento al FEG. Tale data rappresenta quindi l'inizio del periodo di
ammissibilità per qualsiasi assistenza concessa dal FEG. Procedure per la consultazione delle
parti sociali 31. La proposta di domanda è stata
discussa il 15 dicembre 2011 con le parti sociali di cui al punto 22. 32. Le parti sociali partecipano
inoltre al centro di mobilità Zalco (Mobiliteitscentrum Zalco - MCZ),
un'iniziativa collettiva delle parti coinvolte nel mercato del lavoro della
Zelanda: organizzazioni dei lavoratori (FNV, CNV, Union), organizzazioni dei
datori di lavoro (Brabant Zeland Employers Association e SMB), comuni della
Zelanda (rappresentati da un comune per regione), istituti di formazione
(istituti di formazione regionale e Zeeland College), l'Istituto previdenziale
per i dipendenti e la provincia di Zelanda. La Provincia della Zelanda è in
contatto a livello ufficiale e di gestione con le parti sociali per
l'organizzazione del MCZ. 33. Le autorità neerlandesi hanno
confermato che sono state rispettate le condizioni relative ai licenziamenti
collettivi stabilite nella legislazione nazionale e nella normativa dell'UE. Informazioni sulle azioni prescritte
dalla legislazione nazionale o dai contratti collettivi 34. Per quanto riguarda i criteri
di cui all'articolo 6 del regolamento (CE) n. 1927/2006, nella domanda le
autorità neerlandesi: · hanno confermato che il contributo finanziario del FEG non sostituisce
le misure che sono di competenza delle imprese a norma della legislazione
nazionale o dei contratti collettivi; · hanno dimostrato che le azioni previste sono destinate a fornire
sostegno ai singoli lavoratori e non saranno utilizzate per la ristrutturazione
di imprese o settori; · hanno dichiarato che le azioni ammissibili sopramenzionate non ricevono
aiuti da altri strumenti finanziari dell'UE. Sistemi di gestione e di controllo 35. I Paesi bassi hanno notificato
alla Commissione che il contributo finanziario sarà gestito e controllato dagli
stessi organismi che gestiscono e controllano il FSE. I Paesi Bassi hanno
formulato un protocollo pubblicato il 15 luglio 2009 che comprende le
principali condizioni del regolamento FEG. Per la domanda della Zalco sarà
stipulato un accordo tra la provincia della Zelanda e il ministro di SZW
(Sociale Zaken en Werkgelegenheid) in base alla quale la Provincia della
Zelanda dovrà tenere registri amministrativi chiari e verificabili. Tali
registri saranno controllati dall'Agenzia del Ministero (Agentschap SZW). Finanziamento 36. Sulla base della domanda dei
Paesi Bassi, il contributo proposto del FEG al pacchetto coordinato di servizi
personalizzati è pari a 1 494 008 EUR (comprese le spese di
attuazione del FEG), corrispondenti al 65% del costo totale. Lo stanziamento
proposto dalla Commissione a titolo del FEG si basa sulle informazioni fornite
dai Paesi Bassi. 37. Tenuto conto dell'importo
massimo di un contributo finanziario del FEG, di cui all'articolo 10,
paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1927/2006, nonché del margine
previsto per riassegnare gli stanziamenti, la Commissione propone di mobilitare
il FEG per l'importo totale di cui sopra, da assegnare a titolo della
rubrica 1a del quadro finanziario. 38. L'importo del contributo
finanziario proposto consente di avere ancora a disposizione più del 25%
dell'importo massimo annuale destinato al FEG per gli stanziamenti nel corso
dell'ultimo quadrimestre dell'anno, come previsto dall'articolo 12, paragrafo
6, del regolamento (CE) n. 1927/2006. 39. Con la presente proposta di
mobilitazione del FEG, la Commissione avvia la procedura semplificata di
consultazione a tre, conformemente al punto 28 dell'accordo interistituzionale
del 17 maggio 2006, al fine di ottenere l'accordo dei due rami dell'autorità di
bilancio sulla necessità di ricorrere al FEG e sull'importo richiesto. La
Commissione invita il primo dei due rami dell'autorità di bilancio che giunga
ad un accordo sul progetto di proposta di mobilitazione, al livello politico
adeguato, a informare delle sue intenzioni l'altro ramo e la Commissione. In
caso di disaccordo di uno dei due rami dell'autorità di bilancio, sarà indetta una
riunione ufficiale di consultazione a tre. 40. La Commissione presenta
separatamente una richiesta di storno per iscrivere nel bilancio 2012 gli
specifici stanziamenti di impegno, conformemente al punto 28 dell'accordo
interistituzionale del 17 maggio 2006. Fonte degli stanziamenti di pagamento 41. Gli stanziamenti della linea
di bilancio del FEG saranno utilizzati per coprire l'importo di
1 494 008 EUR necessario per la presente domanda. Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
CONSIGLIO concernente la mobilitazione del Fondo
europeo di adeguamento alla globalizzazione, in conformità del punto 28
dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo,
il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione
finanziaria (domanda EGF/2011/021 NL/Zalco, Paesi Bassi) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO
DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento
dell'Unione europea, visto l'accordo interistituzionale del
17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la
Commissione sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[16], in particolare il
punto 28, visto il regolamento (CE) n. 1927/2006 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce
un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione[17], in particolare l'articolo 12,
paragrafo 3, vista la proposta della Commissione europea[18], considerando quanto segue: (1) il Fondo europeo di
adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito per fornire sostegno
supplementare ai lavoratori in esubero a causa dei grandi cambiamenti
strutturali nei flussi commerciali mondiali dovuti alla globalizzazione e per
assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro. (2) L'ambito di applicazione del
FEG è stato ampliato per le domande presentate dal 1° maggio 2009 al 30
dicembre 2011, che possono chiedere un sostegno per i lavoratori in esubero
come conseguenza diretta della crisi economica e finanziaria mondiale. (3) L'accordo interistituzionale
del 17 maggio 2006 consente la mobilitazione del FEG nei limiti di un importo
annuo massimo di 500 milioni di EUR. (4) Il 28 dicembre 2011 i Paesi
Bassi hanno presentato una domanda di mobilitazione del FEG in relazione ai
licenziamenti nell'impresa Zalco Aluminium Zeeland Company NV e in due ditte
fornitrici (ECL Services Netherlands bv e Start), integrandola con informazioni
aggiuntive fino al 18 giugno 2012. La domanda è conforme ai requisiti per la
determinazione dei contributi finanziari stabiliti all'articolo 10 del regolamento (CE) n. 1927/2006.
La Commissione propone quindi di stanziare un importo di 1 494 008
EUR. (5) Occorre pertanto procedere
alla mobilitazione del FEG per fornire un contributo finanziario in relazione
alla domanda presentata dai Paesi Bassi, HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Nel quadro del bilancio generale dell'Unione
europea stabilito per l'esercizio 2012, il Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione (FEG) viene mobilitato per l'importo di 1 494 008 EUR
in stanziamenti di impegno e di pagamento. Articolo 2 La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta
ufficiale dell'Unione europea. Fatto a Bruxelles, il Per il
Parlamento europeo Per il Consiglio Il presidente Il
presidente [1] GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1. [2] GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1. [3] Conformemente all'articolo 3, terzo comma, del
regolamento (CE) n. 1927/2006. [4] Statistiche Eurostat (dati Comext e PRODCOM) indicati
nella relazione finale "Competitiveness of the EU Non-ferrous Metals
Industries (Competitività delle industrie dei metalli non ferrosi)" -
Contratto quadro relativo agli studi sulla competitività del settore -
Commissione europea, Direzione generale Imprese e industria - 5 aprile 2011. [5] European Aluminium Association (www.alueurope.eu). [6] Comunicazione della Commissione al Consiglio europeo -
Un piano europeo di ripresa economica, COM(2008) 800 def. del 26.11.2008. [7] Eurostat: comunicato sugli euroindicatori – Produzione
del settore edilizio. [8] http://www.acea.be. [9] ACEA – Statistiche relative alle nuove immatricolazioni
per costruttore e per categoria di veicolo per l'Europa allargata dal 2007 al
2009. [10] ACEA - The automobile industry
pocket guide (2010). [11] ACEA – Rapporto economico per l'Unione europea (marzo
2010). [12] ACEA – Rapporto economico per l'Unione europea (luglio
2011). [13] EGF/2010/002
Cataluña Automoción, COM(2010)453 def; EGF/2010/004 Wielkopolskie, COM(2010)616
def; EGF/2010/031 GM Belgium COM(2011)212 def; EGF/2011/003 Arnsberg and
Düsseldorf, COM(2011)447 def; e EGF/2011/005 PT/Norte-Centro Automotive
COM(2011)664 def. [14] http://www.kenniscentrumevc.nl/ [15] Il costo effettivo previsto per lavoratore, fornito dallo
Stato membro, è pari a 139 2857 EUR. Al fine di semplificare la
presentazione nella tabella, tale cifra è stata arrotondata per difetto, senza
modificare il costo complessivo previsto per la misura, come calcolato dallo
Stato membro. [16] GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1. [17] GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1. [18] GU C […] […], pag. […].