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Document 52011XC1114(01)

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei Conti — Conti annuali dell'Unione europea — Esercizio 2010

GU C 332 del 14.11.2011, p. 1–133 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

14.11.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 332/1


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI

CONTI ANNUALI DELL'UNIONE EUROPEA — ESERCIZIO 2010

2011/C 332/01

INDICE

Note ai conti consolidati

PARTE I:

Rendiconti finanziari consolidati dell’Unione Europea e note esplicative

Stato patrimoniale

Conto del risultato economico

Tabella dei flussi di cassa

Prospetto delle variazioni dell’attivo netto

Note ai rendiconti finanziari

PARTE II:

Relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio dell’unione europea e note esplicative

Relazioni sull’attuazione del bilancio

Note esplicative alle relazioni sull’attuazione del bilancio

NOTE AI CONTI CONSOLIDATI

I conti consolidati annuali dell’Unione europea per l’esercizio 2010 sono stati elaborati in base alle informazioni presentate dalle istituzioni e dagli organismi a norma dell’articolo 129, paragrafo 2, del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione europea. Si dichiara pertanto che detti conti sono stati elaborati conformemente al titolo VII di detto regolamento finanziario e ai principi, alle norme e ai metodi contabili definiti nelle note ai rendiconti finanziari.

Il sottoscritto ha ottenuto dai contabili di tali istituzioni e organismi, che ne hanno certificato l’attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l’elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività dell’Unione europea e l’esecuzione del bilancio.

Con la presente il sottoscritto dichiara che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti della Commissione europea, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti riflettono fedelmente e sostanzialmente la posizione finanziaria dell’Unione europea.

Philippe TAVERNE

Contabile della Commissione

PARTE I

Rendiconti finanziari consolidati dell’Unione Europea e note esplicative

INDICE

Stato patrimoniale

Conto del risultato economico

Tabella dei flussi di cassa

Prospetto delle variazioni dell’attivo netto

Note ai rendiconti finanziari:

1.

Principali politiche contabili

2.

Note allo stato patrimoniale

3.

Note al conto del risultato economico

4.

Note alla tabella dei flussi di cassa

5.

Attività e passività potenziali e altre informazioni

6.

Rettifiche finanziarie e recuperi

7.

Gestione dei rischi finanziari

8.

Informativa sulle operazioni con parti correlate

9.

Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

10.

Entità consolidate

11.

Entità non consolidate

STATO PATRIMONIALE

milioni di EUR

 

Note

31.12.2010

31.12.2009

(rideterminato)

ATTIVITÀ NON CORRENTI:

Attività immateriali

2.1

108

72

Immobili, impianti e macchinari

2.2

4 813

4 859

Investimenti a lungo termine

2.3

2 555

2 379

Prestiti

2.4

11 640

10 764

Prefinanziamenti a lungo termine

2.5

44 118

41 544

Crediti a lungo termine

2.6

40

55

 

 

63 274

59 673

ATTIVITÀ CORRENTI:

Rimanenze

2.7

91

77

Investimenti a breve termine

2.8

2 331

1 791

Prefinanziamenti a breve termine

2.9

10 078

9 436

Crediti a breve termine

2.10

13 501

8 958

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

2.11

22 063

23 372

 

 

48 064

43 634

TOTALE ATTIVO

 

111 338

103 307

PASSIVITÀ NON CORRENTI:

Prestazioni per i dipendenti

2.12

(37 172)

(37 242)

Accantonamenti a lungo termine

2.13

(1 317)

(1 469)

Passività finanziarie a lungo termine

2.14

(11 445)

(10 559)

Altri debiti a lungo termine

2.15

(2 104)

(2 178)

 

 

(52 038)

(51 448)

PASSIVITÀ CORRENTI:

Accantonamenti a breve termine

2.16

(214)

(213)

Passività finanziarie a breve termine

2.17

(2 004)

(40)

Debiti a breve

2.18

(84 529)

(93 884)

 

 

(86 747)

(94 137)

TOTALE PASSIVO

 

(138 785)

(145 585)

ATTIVO NETTO

 

(27 447)

(42 278)

Riserve

2.19

3 484

3 323

Importi da richiedere agli Stati membri (1)

2.20

(30 931)

(45 601)

ATTIVO NETTO

 

(27 447)

(42 278)

Cfr. note 2.5.2, 2.9.2, 2.10.3 e 3.4.1 per maggiori informazioni sulla rideterminazione di alcuni importi del 2009.

CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO

milioni di EUR

 

Note

2010

2009

(rideterminato)

ENTRATE DI ESERCIZIO

Entrate derivanti da risorse proprie e contributi

3.1

122 328

110 537

Altre entrate di esercizio

3.2

8 188

7 532

 

 

130 516

118 069

SPESE DI ESERCIZIO

Spese amministrative

3.3

(8 614)

(8 133)

Spese di esercizio

3.4

(103 764)

(102 504)

 

 

(112 378)

(110 637)

AVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE

 

18 138

7 432

Entrate derivanti da operazioni finanziarie

3.5

1 178

835

Spese relative a operazioni finanziarie

3.6

(661)

(594)

Movimenti nelle passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti

2.12

(1 003)

(683)

Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate

3.7

(420)

(103)

RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO

 

17 232

6 887

Cfr. note 2.5.2, 2.9.2, 2.10.3 e 3.4.1 per maggiori informazioni sulla rideterminazione di alcuni importi del 2009.

TABELLA DEI FLUSSI DI CASSA

milioni di EUR

 

Note

2010

2009

(rideterminato)

Risultato economico dell’esercizio

 

17 232

6 887

Flussi di cassa da attività operative

4.2

 

 

Ammortamento

 

28

22

Deprezzamento

 

358

448

(Annullamento delle) perdite di valore degli investimenti

 

0

(17)

(Aumento)/diminuzione prestiti

 

(876)

(7 199)

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti a lungo termine

 

(2 574)

(12 521)

(Aumento)/diminuzione crediti a lungo termine

 

15

(10)

(Aumento)/diminuzione rimanenze

 

(14)

7

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti a breve termine

 

(642)

827

(Aumento)/diminuzione crediti a breve termine

 

(4 543)

2 962

(Aumento)/diminuzione accantonamenti a lungo termine

 

(152)

128

(Aumento)/diminuzione passività finanziarie a lungo termine

 

886

7 210

(Aumento)/diminuzione altre passività a lungo termine

 

(74)

(48)

(Aumento)/diminuzione accantonamenti a breve termine

 

1

(134)

(Aumento)/diminuzione passività finanziarie a breve termine

 

1 964

(79)

(Aumento)/diminuzione conti passivi

 

(9 355)

4 207

Eccedenza di bilancio 2008 considerata come entrata non monetaria nel 2009

 

(2 254)

(1 796)

Altri movimenti non monetari

 

(149)

54

Aumento/(diminuzione) passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti

 

(70)

(313)

Attività di investimento

4.3

 

 

(Aumento)/diminuzione attività immateriali e immobili, impianti e macchinari

 

(374)

(464)

(Aumento)/diminuzione investimenti a lungo termine

 

(176)

(284)

(Aumento)/diminuzione investimenti a breve termine

 

(540)

(239)

FLUSSI DI CASSA NETTI

 

(1 309)

(352)

Aumento/diminuzione netti tesoreria ed equivalenti di tesoreria

 

(1 309)

(352)

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all’inizio dell’esercizio

2.11

23 372

23 724

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria alla fine dell’esercizio

2.11

22 063

23 372

Cfr. note 2.5.2, 2.9.2, 2.10.3 e 3.4.1 per maggiori informazioni sulla rideterminazione di alcuni importi del 2009.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELL’ATTIVO NETTO

milioni di EUR

 

Riserve (A)

Importi da richiedere agli Stati membri (B)

Attivo netto = (A)+(B)

Riserva intestata al valore equo

Altre riserve

Avanzo/(disavanzo) accumulato

Risultato economico dell’esercizio

SALDO AL 31 DICEMBRE 2008

41

3 074

(63 225)

12 686

(47 424)

Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia

 

196

(196)

 

0

Movimenti valore equo

28

 

 

 

28

Altro (rideterminato)

 

(1)

28

 

27

Imputazione del risultato economico 2008

 

(15)

12 701

(12 686)

0

Risultato del bilancio 2008 accreditato agli Stati membri

 

 

(1 796)

 

(1 796)

Risultato economico dell’esercizio (rideterminato)

 

 

 

6 887

6 887

SALDO AL 31 DICEMBRE 2009 (rideterminato)

69

3 254

(52 488)

6 887

(42 278)

Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia

 

273

(273)

 

0

Movimenti valore equo

(130)

 

 

 

(130)

Altro

 

4

(21)

 

(17)

Imputazione del risultato economico 2009 (rideterminato)

 

14

6 873

(6 887)

0

Risultato del bilancio 2009 accreditato agli Stati membri

 

 

(2 254)

 

(2 254)

Risultato economico dell’esercizio

 

 

 

17 232

17 232

SALDO AL 31 DICEMBRE 2010

(61)

3 545

(48 163)

17 232

(27 447)

NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI

INDICE

1.

Principali politiche contabili

2.

Note allo stato patrimoniale

3.

Note al conto del risultato economico

4.

Note alla tabella dei flussi di cassa

5.

Attività e passività potenziali e altre informazioni

6.

Rettifiche finanziarie e recuperi

7.

Gestione dei rischi finanziari

8.

Informativa sulle operazioni con parti correlate

9.

Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio

10.

Entità consolidate

11.

Entità non consolidate

1.   PRINCIPALI POLITICHE CONTABILI

1.1   BASE GIURIDICA E NORME CONTABILI

I conti consolidati dell’Unione europea raggruppano i conti dell’Unione europea, della Comunità europea dell’energia atomica e della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (in liquidazione). Tali conti sono tenuti conformemente alle disposizioni del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, (GU L 248 del 16 settembre 2002), che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione europea, e del regolamento (UE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d’esecuzione del suddetto regolamento finanziario.

A norma dell’articolo 133 del regolamento finanziario, l’Unione europea ha preparato i suoi rendiconti finanziari consolidati per l’esercizio 2010 sulla base di norme contabili per competenza che derivano dai Principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards - IPSAS) o dai Principi contabili internazionali (International Financial Reporting Standards - IFRS). Tali norme contabili, adottate dal contabile della Commissione, devono essere applicate da tutte le istituzioni e da tutti gli organismi europei che rientrano attualmente nel perimetro di consolidamento, al fine di creare un corpus di norme uniformi per la tenuta, la valutazione e la presentazione dei conti e armonizzare il processo di stesura del bilancio e di consolidamento. I conti sono tenuti in euro per anno civile.

1.2   PRINCIPI CONTABILI

L’obiettivo del bilancio è fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, le prestazioni e i flussi di cassa di un’entità che possono essere utili a un ampio numero di utilizzatori. Per un’entità pubblica come l’Unione europea gli obiettivi sono, nella fattispecie, fornire informazioni utili ai fini del processo decisionale e dimostrare l’affidabilità dell’entità in relazione alle risorse ad essa affidate. Tali sono gli intendimenti che hanno guidato la stesura del presente documento. L’articolo 124 del regolamento finanziario prevede i principi contabili da applicare per redigere il bilancio, ossia:

la continuità delle attività,

la prudenza,

la coerenza dei metodi contabili,

la comparabilità delle informazioni,

l’importanza relativa,

la non compensazione,

la preminenza della realtà sull’apparenza,

la contabilità per competenza.

Per la preparazione dei rendiconti finanziari consolidati in conformità alle norme e ai principi suddetti, l’amministrazione deve effettuare stime riguardanti gli importi dichiarati di alcune voci dello stato patrimoniale consolidato e del conto del risultato economico consolidato, nonché le relative informazioni sulle attività e passività potenziali.

1.3   CONSOLIDAMENTO

Perimetro di consolidamento

I rendiconti finanziari consolidati dell’UE comprendono tutte le entità controllate (istituzioni e agenzie), le collegate e le imprese comuni più importanti, ovvero 43 entità controllate, 5 imprese comuni e 4 collegate. Per l’elenco completo delle entità consolidate si rimanda alla nota 10. Rispetto al 2009, il perimetro di consolidamento include altre tre entità controllate (una istituzione, due agenzie), una collegata e un’impresa comune. L’impatto delle aggiunte sui rendiconti finanziari consolidati non è significativo.

Entità controllate

La decisione di includere un’entità nel perimetro di consolidamento si basa sul concetto di controllo. Le entità controllate sono entità in relazione alle quali l’Unione europea ha, direttamente o indirettamente, il potere di gestire le politiche operative e finanziarie in maniera tale da poter trarre vantaggio dalle loro attività. Tale potere deve essere esercitabile attualmente. Le entità controllate sono consolidate secondo il metodo dell’integrazione globale. Il consolidamento inizia a decorrere dalla data del primo controllo e termina alla conclusione ditale controllo.

Gli indicatori di controllo più comuni all’interno dell’Unione europea sono: la creazione dell’entità mediante i trattati istitutivi o il diritto derivato, il finanziamento dell’entità dal bilancio generale, l’esistenza di diritti di voto negli organi esecutivi, l’audit da parte della Corte dei conti europea e il discarico da parte del Parlamento europeo. È evidente che è necessaria una valutazione a livello di entità per decidere se uno o tutti i criteri elencati in precedenza sono sufficienti per far scattare il controllo.

Secondo questa impostazione, le istituzioni (ad eccezione della BCE) e le agenzie dell’UE (escludendo le agenzie dell’ex secondo pilastro) sono sotto il controllo esclusivo dell’UE e rientrano pertanto nel perimetro di consolidamento. Anche la Comunità europea del carbone e dell’acciaio in liquidazione (CECA) è considerata come un’entità controllata.

Tutte le operazioni e i saldi materiali tra le entità controllate dell’Unione europea sono eliminati, mentre le perdite e gli utili non realizzati sulle operazioni tra le varie entità non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati.

Imprese comuni

L’impresa comune costituisce un accordo contrattuale in base al quale l’Unione europea e una o più parti (i “partecipanti all’impresa comune”) si impegnano in un’attività economica soggetta a controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione del controllo, diretto o indiretto, su un’attività stabilita per contratto che rappresenta una potenzialità di servizio.

Le partecipazioni nelle imprese comuni sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’equivalenza patrimoniale (altresì detto metodo del patrimonio netto) e sono inizialmente rilevate al prezzo di costo. La partecipazione dell’Unione europea nei risultati delle sue entità soggette a controllo congiunto è rilevato nel conto del risultato economico dell’UE e la sua partecipazione nei movimenti nelle riserve è rilevato nelle riserve dell’UE. Il costo iniziale più tutti i movimenti (ulteriori contributi, quota dei risultati e movimenti nelle riserve, riduzioni di valore e dividendi) danno il valore contabile dell’impresa comune nei conti dell’UE alla data di riferimento del bilancio.

Le perdite e gli utili non realizzati relativi alle operazioni tra l’Unione europea e le entità soggette al suo controllo congiunto non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati. I principi contabili applicati dalle imprese comuni possono differire da quelli adottati dall’Unione europea per operazioni ed eventi simili in circostanze analoghe.

Entità collegate

Le entità collegate sono entità sulle quali l’Unione europea esercita, direttamente o indirettamente, un’influenza significativa, ma non il controllo. S’intende per influenza significativa che la Commissione europea detiene direttamente o indirettamente il 20 % o più dei diritti di voto.

Le partecipazioni nelle collegate sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’equivalenza patrimoniale (altresì detto metodo del patrimonio netto) e sono inizialmente rilevate al prezzo di costo. La quota dell’Unione europea dei risultati delle sue collegate è rilevata nel conto del risultato economico dell’UE e la sua quota dei movimenti nelle riserve è rilevata nelle riserve dell’UE. Il costo iniziale più tutti i movimenti (ulteriori contributi, quota dei risultati e movimenti nelle riserve, riduzioni di valore e dividendi) danno il valore contabile della collegata nei conti dell’UE alla data di riferimento del bilancio. I dividendi ricevuti da una collegata riducono il valore contabile dell’attività. Le perdite e gli utili non realizzati relativi alle operazioni tra l’Unione europea e le sue collegate non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati.

I principi contabili applicati dalle collegate possono differire da quelli adottati dall’Unione europea per operazioni ed eventi simili in circostanze analoghe. Laddove l’Unione europea detiene una percentuale pari o superiore al 20 % di un fondo di capitale di rischio, l’UE non mira ad esercitare un’influenza significativa. Tali fondi sono pertanto trattati come strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita e il metodo dell’equivalenza patrimoniale non viene applicato.

Entità non consolidate i cui fondi sono gestiti dalla Commissione

I fondi del regime di assicurazione malattia per il personale dell’Unione europea, il Fondo europeo di sviluppo e il Fondo di garanzia dei partecipanti sono gestiti dalla Commissione per conto di tali fondi; tuttavia, dato che non sono controllate dall’Unione europea, tali entità non sono pertanto consolidate nel suo bilancio – cfr. nota 11 per maggiori dettagli sugli importi interessati.

1.4   BASE DELLA PREPARAZIONE

1.4.1    Valuta e base per la conversione

Valuta funzionale e valuta di conto

Il bilancio è presentato in milioni di euro, la valuta funzionale e di conto dell’Unione europea.

Operazioni e saldi

Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite in euro con riferimento ai tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Le perdite e gli utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla conversione ai tassi di cambio di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono rilevati nel conto del risultato economico.

I metodi di conversione applicati sono diversi per immobili, impianti e macchinari e per le attività immateriali, la conversione in euro avviene al tasso vigente alla data del loro acquisto.

I saldi di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio vigenti al 31 dicembre:

Tassi di cambio EURO

Valuta

31.12.2010

31.12.2009

BGN

1,9558

1,9558

CZK

25,0610

26,4730

DKK

7,4535

7,4418

EEK

15,6466

15,6466

GBP

0,8607

0,8881

HUF

277,9500

270,4200

LVL

0,7094

0,7093

LTL

3,4528

3,4528

PLN

3,9750

4,1045

RON

4,2620

4,2363

SEK

8,9655

10,2520

CHF

1,2504

1,4836

JPY

108,6500

133,1600

USD

1,3362

1,4406

Le variazioni del valore equo delle attività finanziarie monetarie espresse in valuta estera e classificate come disponibili per la vendita che si riferiscono ad una differenza di conversione sono rilevate nel conto del risultato economico. Le differenze di conversione sulle attività e passività finanziarie non monetarie detenute al valore equo rilevato a conto economico sono rilevate nel conto del risultato economico. Le differenze di conversione relative alle attività finanziarie non monetarie classificate come disponibili per la vendita sono incluse nella riserva del valore equo.

1.4.2    Utilizzazione delle stime

Conformemente ai principi IPSAS e ai principi contabili comunemente accettati (GAAP), il bilancio include necessariamente importi basati su stime e ipotesi formulate dal management sulla base delle informazioni più affidabili disponibili. Alcune delle stime più importanti riguardano anche, ma non esclusivamente, gli importi relativi a passività derivanti dai benefici per i dipendenti, gli accantonamenti, il rischio finanziario relativo alle rimanenze e ai crediti, i ratei passivi e attivi, le attività e passività potenziali e il grado di riduzione di valore delle attività immateriali e di immobili, impianti e macchinari. I risultati effettivi possono differire dalle stime. Le variazioni delle stime sono indicate nel periodo in cui se ne viene a conoscenza.

1.5   STATO PATRIMONIALE

1.5.1    Attività immateriali

Le licenze di software informatico acquistate sono iscritte al costo storico, detratti gli ammortamenti accumulati e le perdite per riduzione di valore. Tali attività sono ammortizzate secondo il metodo delle quote costanti in funzione della loro vita utile stimata. Le attività immateriali prodotte internamente sono capitalizzate quando vengono soddisfatti i pertinenti criteri dei principi contabili dell’Unione europea. I costi capitalizzabili comprendono tutti i costi direttamente imputabili che devono essere sostenuti per creare, produrre e preparare le attività nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dal management. I costi associati alle attività di ricerca, i costi per lo sviluppo non capitalizzabili e i costi di manutenzione sono rilevati come spese al momento in cui sono sostenuti.

1.5.2    Immobili, impianti e macchinari

Tutti gli immobili, gli impianti e i macchinari sono registrati al costo storico, detratti l’ammortamento accumulato e le perdite per riduzione di valore. Il costo storico comprende le spese direttamente riconducibili all’acquisizione o alla costruzione dei beni.

I costi successivi sono inclusi nel valore contabile del bene o contabilizzati, se del caso, come attività separata solo qualora sia probabile che i vantaggi economici o i possibili servizi futuri connessi al bene andranno all’Unione europea e il costo del bene possa essere calcolato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione sono registrati nel conto del risultato economico dell’esercizio durante il quale sono stati sostenuti. Poiché l’Unione europea non concede prestiti per finanziare l’acquisto di immobili, impianti e macchinari, non vi sono costi legati all’assunzione di prestiti relativi a tali acquisti.

I terreni e le opere d’arte non sono ammortizzati in quanto ritenuti avere una vita utile indefinita. Le attività in costruzione non sono ammortizzate in quanto tali attività non sono ancora disponibili per l’uso. L’ammortamento delle altre attività è calcolato utilizzando il metodo dell’ammortamento lineare per imputare i relativi costi al loro valore residuo in base alla vita utile stimata, nella fattispecie:

Tassi di ammortamento

Tipo di attività

Tasso di ammortamento lineare

Immobili

4 %

Impianti, macchinari e attrezzature

dal 10 % al 25 %

Mobilio

dal 10 % al 25 %

Altri impianti ed accessori

dal 10 % al 33 %

Mezzi di trasporto

25 %

Materiale informatico

25 %

Altre attività materiali

dal 10 % al 33 %

Le perdite o gli utili relativi alle cessioni sono determinati raffrontando le entrate, al netto delle spese di vendita, con il valore contabile dell’attività ceduta e sono inclusi nel conto del risultato economico.

Contratti di locazione

I contratti di locazione di attività materiali, nei quali l’Unione europea ha sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti la proprietà, sono classificati come leasing finanziario. I leasing finanziari sono capitalizzati alla data d’inizio del leasing, al minore fra il valore equo dell’attività locata e il valore attuale dei canoni minimi di leasing. Ogni canone di leasing è suddiviso tra gli oneri finanziari e quelli inerenti all’ammortamento della passività in maniera da ottenere un tasso costante sulla passività residua. Le obbligazioni di locazione, al netto degli oneri finanziari, sono incluse nella voce “altri debiti” (a breve e a lungo termine). La parte di interessi del costo finanziario è imputata al conto del risultato economico in riferimento al periodo di locazione, in modo da ottenere un tasso di interesse periodico costante sulla passività residua per ciascun periodo. Le attività detenute mediante leasing finanziario sono ammortizzate sul periodo più breve tra la vita utile dell’attività e la durata del leasing.

I contratti di locazione nei quali al locatore spetta una parte significativa dei rischi e dei vantaggi inerenti la proprietà sono classificati come leasing operativo. I pagamenti effettuati nel quadro di leasing operativi sono imputati al conto del risultato economico su base lineare per il periodo del leasing.

1.5.3    Riduzione del valore di attività non finanziarie

Le attività che hanno una vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento e sono verificate annualmente per riduzione di valore. Le attività soggette ad ammortamento sono verificate per riduzione di valore ogniqualvolta determinati eventi o cambiamenti di circostanze indichino che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. È contabilizzata una perdita per riduzione di valore pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il relativo importo recuperabile. L’importo recuperabile è il più elevato tra il valore equo dell’attività, detratti i costi di vendita, e il valore d’uso.

Il valore residuo delle attività immateriali, degli immobili, degli impianti e dei macchinari e il loro periodo di vita utile è rivisto e, se necessario, rettificato almeno una volta all’anno. Qualora il valore contabile dell’attività sia superiore all’importo recuperabile stimato, tale valore è immediatamente ridotto all’importo recuperabile. Se i motivi delle riduzioni di valore rilevate in anni precedenti non sono più validi, le perdite per riduzione di valore vengono rettificate di conseguenza.

1.5.4    Investimenti

Partecipazioni in collegate e in imprese comuni

Le partecipazioni in collegate e in imprese comuni sono contabilizzate con il metodo dell’equivalenza patrimoniale. I costi patrimoniali vengono rettificati, se vi sono indicazioni di una riduzione di valore, per tenere conto delle quote di aumenti o riduzioni dell’attivo netto delle collegate e delle imprese comuni riconducibili all’Unione europea dopo la rilevazione iniziale e si svalutano, se necessario, all’importo recuperabile più basso. L’importo recuperabile si determina come descritto al punto 1.5.3. Se successivamente il motivo della riduzione di valore non è più valido, la perdita per riduzione di valore viene rettificata al valore contabile che sarebbe stato determinato qualora non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore.

Investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio

Classificazione e valutazione

Gli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio sono classificati come attività disponibili per la vendita (cfr. 1.5.5) e di conseguenza sono riportati al valore equo con utili e perdite derivanti dalle variazioni del valore equo (comprese le differenze di conversione) rilevate nella riserva del valore equo.

Considerazioni sul valore equo

Giacché non hanno una quotazione di mercato in un mercato attivo, gli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio sono valutati voce per voce al minore tra il costo e la quota proporzionale del valore dell’attivo netto (NAV-net asset value). Gli utili latenti derivanti dalla valutazione al valore equo sono rilevati nelle riserve e le perdite latenti sono valutate ai fini di una riduzione di valore in modo da determinare se rilevarle nel conto del risultato economico come perdite per riduzione di valore oppure come variazioni della riserva del valore equo.

1.5.5    Attività finanziarie

Classificazione

L’Unione europea classifica le proprie attività finanziarie nelle seguenti categorie: attività finanziarie valutate al fair value (valore equo) rilevato a conto economico; prestiti e crediti; investimenti detenuti fino a scadenza; attività finanziarie disponibili per la vendita. La classificazione degli strumenti finanziari è stabilita in sede di rilevazione iniziale e sottoposta ad ulteriore valutazione in sede di chiusura di ciascun bilancio.

i)   Attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico

Un’attività finanziaria è classificata in questa categoria se acquisita principalmente a scopo di vendita a breve termine ovvero se così è stata designata dall’Unione europea. Anche gli strumenti derivati sono classificati in questa categoria. Le attività che rientrano in questa categoria sono classificate come attività correnti qualora se ne preveda il realizzo entro 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio.

ii)   Prestiti e crediti

I prestiti e i crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili non quotati in un mercato attivo. Si creano quando l’UE fornisce fondi, beni o servizi direttamente a un debitore senza l’intenzione di utilizzare il credito a fini di negoziazione. Sono registrati fra le attività non correnti, salvo quando la scadenza rientra nei 12 mesi successivi alla data di riferimento del bilancio.

iii)   Investimenti detenuti fino a scadenza

Gli investimenti detenuti fino a scadenza sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenze fisse che l’Unione europea può e intende detenere fino alla scadenza. Nel corso dell’esercizio finanziario considerato, l’Unione europea non ha detenuto investimenti appartenenti a questa categoria.

iv)   Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono strumenti non derivati che rientrano in questa categoria o non sono classificati in nessuna delle altre categorie. Sono classificate come attività correnti o non correnti a seconda del periodo di tempo in cui l’Unione europea intende cederle. Anche gli investimenti in entità non consolidate e altri investimenti azionari (ad esempio le operazioni su capitali di rischio) non contabilizzati con il metodo dell’equivalenza patrimoniale sono classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita.

Rilevazione e valutazione iniziali

Le acquisizioni e le vendite di attività finanziarie valutate al fair value (valore equo) rilevato a conto economico, detenute fino alla scadenza e disponibili per la vendita sono rilevate alla data di negoziazione, ovvero alla data alla quale l’Unione europea si impegna ad acquistare o a vendere l’attività. I prestiti sono rilevati quando il contante viene erogato ai mutuatari. Gli strumenti finanziari sono rilevati inizialmente in base al valore equo, maggiorato dei costi delle operazioni per tutte le attività finanziarie non contabilizzate al valore equo rilevato a conto economico. Le attività finanziarie contabilizzate al valore equo rilevato a conto economico sono inizialmente rilevate al valore equo, mentre i costi delle operazioni sono rilevati a conto economico.

Il valore equo di un’attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale è normalmente il prezzo dell’operazione (ovvero il valore equo del corrispettivo percepito). Tuttavia, quando viene concesso un prestito a lungo termine a tasso zero o ad un tasso inferiore a quello di mercato, il suo valore equo può essere stimato pari al valore attuale di tutte le entrate future, calcolato sulla base del tasso di interesse prevalente nel mercato per strumenti simili con analogo rating di credito.

I prestiti concessi con fondi presi a prestito sono valutati al loro importo nominale, che è considerato il valore equo del prestito. I motivi sono i seguenti:

il mercato per le attività di concessione di prestiti dell’UE è molto specifico e diverso dal mercato di capitale utilizzato per emettere titoli commerciali o titoli di Stato. Poiché i prestatori che operano in tali mercati hanno l’opportunità di scegliere investimenti alternativi, nei prezzi di mercato si tiene conto di questa circostanza. L’opportunità di effettuare investimenti alternativi non esiste tuttavia per l’Unione europea alla quale non è consentito investire denaro sui mercati di capitali; l’Unione europea ha soltanto la possibilità di contrarre prestiti di fondi al fine di concedere prestiti allo stesso tasso (ad esempio, prestiti BdP) o a un tasso ridotto rispetto al mercato commerciale (ad esempio, prestiti MESF nel 2011). Ne consegue che l’Unione europea non dispone di un’opzione alternativa di investimento o di erogazione di prestiti per gli importi presi a prestito. Non esiste quindi un costo di opportunità né una base di confronto con i tassi di mercato. In effetti, l’operazione di prestito dell’Unione europea rappresenta di per sé il mercato. In sostanza, poiché “l’opzione” del costo di opportunità non è applicabile, il prezzo di mercato non rispecchia correttamente l’essenza delle operazioni di prestito dell’Unione europea. Non è opportuno pertanto determinare il valore equo dei prestiti dell’Unione europea in riferimento ai titoli commerciali o ai titoli di Stato.

Inoltre, poiché non esistono un mercato attivo o operazioni simili paragonabili, il tasso di interesse che la Commissione europea deve utilizzare per calcolare il valore equo delle proprie operazioni di prestito nell’ambito dei prestiti MESF, BdP e di altri prestiti simili, deve essere il tasso di interesse applicato.

Inoltre, per i prestiti BdP, Euratom e AMF esistono effetti compensativi tra prestiti erogati e prestiti assunti dovuti al loro carattere di prestiti back-to-back. Pertanto, l’interesse effettivo per il prestito erogato è pari al tasso di interesse effettivo per il relativo prestito assunto. I costi di transazione sostenuti dall’UE e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto del risultato economico.

Gli strumenti finanziari sono eliminati contabilmente quando i diritti di ricevere i flussi di cassa che ne derivano sono scaduti o sono stati ceduti e quando l’Unione europea ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti la proprietà.

Valutazione successiva

i)

Le attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni del valore equo della categoria “strumenti finanziari valutati al valore equo rilevato a conto economico” sono inclusi nel conto del risultato economico nel periodo in cui insorgono.

ii)

I prestiti e i crediti e gli investimenti detenuti fino a scadenza sono contabilizzati al costo ammortizzato secondo il metodo dell’interesse effettivo. Nel caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, viene applicato il medesimo tasso di interesse ai prestiti assunti e ai prestiti concessi dato che i prestiti concessi hanno le caratteristiche di operazioni “back-to-back” e le differenze tra le condizioni e gli importi dei prestiti concessi e di quelli assunti non sono significative. I costi di transazione sostenuti dall’UE e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto del risultato economico.

iii)

Investimenti detenuti fino a scadenza – attualmente l’UE non detiene investimenti appartenenti a questa categoria.

iv)

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni del valore equo delle attività disponibili per la vendita sono rilevati nella riserva del valore equo. Quando le attività classificate come disponibili per la vendita sono vendute o subiscono una riduzione di valore, gli adeguamenti cumulativi del valore equo rilevati in precedenza nella riserva del valore equo sono rilevati nel conto del risultato economico. L’interesse sulle attività finanziarie disponibili per la vendita calcolato secondo il criterio dell’interesse effettivo è rilevato nel conto del risultato economico. I dividendi relativi agli strumenti rappresentativi di capitale disponibili per la vendita sono rilevati una volta accertato il diritto dell’Unione di ricevere il pagamento.

Il valore equo degli investimenti quotati nei mercati attivi è basato sul prezzo di offerta corrente. Qualora il mercato per un’attività finanziaria non sia attivo (come nel caso di titoli non quotati in borsa), l’Unione europea stabilisce un valore equo ricorrendo a tecniche di valutazione. Tali tecniche includono l’utilizzo di operazioni svolte alle normali condizioni del mercato, il riferimento ad altri strumenti sostanzialmente analoghi, l’analisi dei flussi di cassa attualizzati, i modelli per la misurazione del prezzo delle opzioni e altre tecniche di valutazione comunemente in uso fra gli operatori di mercato.

Qualora il valore equo degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale che non hanno prezzi di mercato quotati in un mercato attivo non sia misurabile in maniera affidabile, tali investimenti sono valutati al costo detraendo le riduzioni di valore.

Riduzione di valore delle attività finanziarie

Alla data di chiusura di ciascun bilancio, l’Unione europea valuta il sussistere di elementi concreti a riprova della riduzione di valore di un’attività finanziaria. Un’attività finanziaria subisce una riduzione di valore e insorgono perdite per riduzione di valore solo qualora si riscontrino elementi concreti che indicano una riduzione del valore a seguito di uno o più eventi verificatisi dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento (o eventi) di perdita produca effetti sui flussi di cassa futuri stimati per l’attività finanziaria in questione che è possibile stimare in modo affidabile.

a)   Attività contabilizzate al costo ammortizzato

Quando esistono elementi concreti che attestano il verificarsi di una perdita per riduzione di valore di prestiti o crediti ovvero di investimenti detenuti fino a scadenza contabilizzati al costo ammortizzato, l’importo di detta perdita è calcolato come la differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati (a eccezione delle future perdite di credito non sostenute) calcolato in base al tasso d’interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività è ridotto e l’importo della perdita è rilevato nel conto del risultato economico. Laddove un prestito o un investimento detenuto fino a scadenza ha un tasso d’interesse variabile, il tasso di sconto per la quantificazione delle perdite per riduzione di valore corrisponde al tasso d’interesse effettivo corrente stabilito in base al contratto. Il computo del valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati di un’attività finanziaria garantita è determinato sulla base dei flussi di cassa che potrebbero derivare dal pignoramento, meno i costi per l’ottenimento e la vendita della garanzia a prescindere dalla probabilità o meno che il pignoramento abbia luogo. Se in un periodo successivo l’importo della perdita per riduzione di valore diminuisce e tale diminuzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la contabilizzazione della riduzione di valore, la perdita per riduzione di valore rilevata in precedenza è rettificata nel conto del risultato economico.

b)   Attività contabilizzate al valore equo

Nel caso di investimenti azionari classificati come disponibili per la vendita, per la determinazione della perdita di valore dei titoli si prende in considerazione una riduzione permanente (prolungata) o significativa del valore equo del titolo al di sotto del suo costo. Laddove esistano elementi certi in relazione alle attività finanziarie disponibili per la vendita, la perdita cumulativa – calcolata come differenza tra costo di acquisizione e valore equo attuale detratte eventuali perdite per riduzione di valore dell’attività finanziaria in questione in precedenza rilevate nel conto del risultato economico – viene eliminata dalle riserve e contabilizzata nel conto del risultato economico. Le perdite per riduzione di valore rilevate nel conto del risultato economico su strumenti rappresentativi di capitale non sono rettificate nel conto del risultato economico. Se, in un periodo successivo, il valore equo di un titolo di debito classificato come disponibile per la vendita aumenta, e tale incremento può essere oggettivamente ricondotto a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita per riduzione di valore, la perdita è rettificata nel conto del risultato economico.

1.5.6    Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Il costo è calcolato utilizzando il metodo first-in, first-out (FIFO). Il costo dei prodotti finiti e di quelli in corso di produzione comprende le materie prime, la manodopera diretta, altri costi direttamente imputabili e i relativi costi generali di produzione (in base alla normale capacità operativa). Il valore netto di realizzo corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale corso delle attività commerciali detratti i costi di completamento e quelli di vendita. Quando le rimanenze sono destinate alla distribuzione gratuita o ad un prezzo simbolico, sono valutate al minore fra il costo e il costo di sostituzione attuale. Il costo di sostituzione attuale è il costo che l’Unione europea dovrebbe sostenere per acquistare l’attività alla data di riferimento del bilancio.

1.5.7    Prefinanziamenti

Il prefinanziamento è un pagamento effettuato allo scopo di fornire al beneficiario un anticipo in contanti, ovvero un fondo cassa. Può essere suddiviso in una serie di pagamenti da effettuare entro un termine stabilito nello specifico accordo di prefinanziamento. Il fondo cassa o anticipo viene restituito o utilizzato per gli scopi per cui era stato corrisposto entro i termini fissati nell’accordo. Se non sostiene spese ammissibili, il beneficiario ha l’obbligo di restituire l’anticipo di prefinanziamento all’Unione europea. L’ammontare del prefinanziamento viene ridotto (in tutto o in parte) in funzione dell’accettazione dei costi ammissibili e degli eventuali rimborsi e tale importo è rilevato come spesa.

Alla fine dell’esercizio finanziario, gli importi dei prefinanziamenti in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili rilevati, gli importi ammissibili stimati non ancora liquidati alla fine dell’esercizio e le riduzioni di valore.

L’interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato al momento della riscossione, conformemente alle disposizioni del relativo accordo. Al termine dell’esercizio contabile viene fatta una stima dei ratei di interessi attivi, sulla scorta delle informazioni più attendibili, che successivamente viene inclusa nel bilancio.

1.5.8    Crediti

I crediti sono contabilizzati all’importo iniziale meno la svalutazione per riduzione di valore. Si stabilisce una svalutazione per riduzione di valore dei crediti laddove sussistono elementi obiettivi che indicano che l’Unione europea non sarà in grado di riscuotere la totalità degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti crediti. L’importo della svalutazione è pari alla differenza tra il valore contabile del credito e l’importo recuperabile. L’importo della svalutazione è rilevato nel conto del risultato economico. Viene altresì effettuata una svalutazione generale, basata sull’esperienza passata, per gli ordini di recupero pendenti non ancora soggetti a una svalutazione specifica. Si rimanda alla seguente nota 1.5.14 per il trattamento dei ratei attivi a fine esercizio.

1.5.9    Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti sono strumenti finanziari e sono definiti come attività correnti. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a vista, altri investimenti altamente liquidi a breve termine con scadenze originarie pari o inferiori ai tre mesi.

1.5.10    Prestazioni per i dipendenti

Obblighi pensionistici

L’Unione europea gestisce un regime pensionistico a prestazioni definite. Mentre i membri del personale contribuiscono, tramite detrazioni dalle loro retribuzioni, a coprire un terzo del costo previsto di tali prestazioni, la passività a titolo del regime pensionistico non è finanziata. La passività rilevata a bilancio in relazione al regime pensionistico a prestazioni definite è pari al valore attuale dell’obbligazione a prestazioni definite alla data di riferimento del bilancio. L’obbligazione a prestazioni definite è calcolata da attuari secondo il metodo della proiezione unitaria del credito. Il valore attuale dell’obbligazione a prestazioni definite è determinato attualizzando i futuri flussi finanziari in uscita stimati sulla base dei tassi di interesse di obbligazioni di Stato espresse nella valuta in cui saranno pagate le prestazioni e con termini di scadenza prossimi ai termini delle relative passività pensionistiche.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da rettifiche e variazioni apportate alle stime attuariali sono immediatamente rilevati nel conto del risultato economico. I costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate sono immediatamente rilevati a conto del risultato economico, a meno che le variazioni apportate al regime pensionistico siano subordinate alla permanenza in servizio dei dipendenti per un determinato periodo di tempo (periodo di maturazione). In tal caso, detti costi previdenziali sono ammortizzati con il metodo delle quote costanti lungo il periodo di maturazione.

Prestazioni di malattia successive alla fine del rapporto di lavoro

L’Unione europea fornisce al proprio personale prestazioni di malattia consistenti nel rimborso delle spese mediche. Per la gestione quotidiana è stato creato un fondo distinto. I membri del personale in attività o in pensione, i vedovi ed i loro aventi diritto beneficiano di questo regime. Le prestazioni concesse ai “non attivi” (pensionati, orfani, ecc.) sono classificate come “Prestazioni successive alla fine del rapporto di lavoro”. Data la natura di tali prestazioni, è necessario un calcolo attuariale. La passività a bilancio è determinata sulle stesse basi dell’obbligazione pensionistica (cfr. sopra).

1.5.11    Fondi di accantonamento

Gli accantonamenti sono rilevati quando l’Unione europea ha un’obbligazione attuale, giuridica o implicita, a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all’obbligazione si renda necessaria un’uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. Non sono rilevati accantonamenti per future perdite di esercizio. L’ammontare dell’accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all’obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio. Quando l’accantonamento include un ampio numero di voci, l’obbligazione è stimata ponderando tutti i possibili risultati con le relative probabilità (metodo del “valore atteso”).

1.5.12    Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate come passività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico o come passività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato (assunzioni di prestito). I prestiti sono costituiti da prestiti concessi da istituti di credito e da debiti rappresentati da certificati. I prestiti sono inizialmente rilevati al valore equo, ovvero le entrate della loro emissione (valore equo del corrispettivo percepito), al netto dei costi di operazione sostenuti, e successivamente contabilizzati al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell’interesse effettivo; le differenze tra le entrate, al netto dei costi di operazione, e il valore di rimborso sono rilevate nel conto del risultato economico lungo la durata del prestito utilizzando il metodo dell’interesse effettivo.

Essi sono classificati come passività non correnti, ad eccezione delle scadenze inferiori a 12 mesi a decorrere dalla data di riferimento del bilancio. Nel caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, il metodo del tasso di interesse effettivo non può essere applicato ai prestiti assunti ed ai prestiti erogati, per ragioni di rilevanza relativa. I costi di transazione sostenuti dall’Unione europea e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto del risultato economico.

Le passività finanziarie classificate al valore equo rilevato a conto economico includono i derivati quando il loro valore equo è negativo. Ad esse si applica il medesimo trattamento contabile riservato alle attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico, cfr. nota 1.5.5.

1.5.13    Debiti

Una parte considerevole dei debiti dell’UE non è relativa all’acquisto di beni o servizi bensì a richieste di rimborso spese presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti dell’UE e non evase. Tali richieste sono registrate come debiti per l’importo richiesto al ricevimento della dichiarazione di spesa e, in seguito a verifica, alla sua accettazione in quanto ammissibile da parte dei funzionari competenti. In questa fase, sono valutate all’importo accettato e dichiarato ammissibile.

I debiti derivanti dall’acquisizione di beni e servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l’importo originario, mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell’accettazione delle forniture o dei servizi da parte dell’Unione europea.

1.5.14    Ratei e risconti attivi e passivi

In base alle norme contabili dell’Unione europea, le operazioni e gli eventi sono rilevati nel bilancio nel periodo al quale si riferiscono. Alla fine dell’esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all’importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei ratei passivi viene effettuato in conformità alle linee guida pratiche e operative dettagliate emesse dalla Commissione miranti a garantire che il bilancio fornisca un quadro fedele.

Anche le entrate sono contabilizzate nel periodo al quale si riferiscono. Alla chiusura dell’esercizio, qualora non sia ancora stata emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano state consegnate dall’UE ovvero esista un accordo contrattuale (per esempio in riferimento a un trattato), viene rilevato in bilancio un rateo attivo.

Inoltre, al termine dell’esercizio, qualora sia stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le forniture non siano ancora state consegnate, l’entrata è oggetto di un risconto e rilevata nell’esercizio successivo.

1.6   CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO

1.6.1    Entrate

Entrate non derivanti da transazioni commerciali

Questa voce comprende la maggior parte delle entrate dell’UE e include principalmente le imposte dirette e indirette e gli importi relativi alle risorse proprie. Oltre alle imposte, l’Unione europea può altresì ricevere pagamenti da altre fonti, quali dazi, ammende e donazioni.

Risorse basate sull’RNL e risorse IVA

Le entrate sono rilevate per il periodo per il quale l’Unione europea invia una richiesta di fondi agli Stati membri domandando il loro contributo. Essi sono quantificati in base al rispettivo “importo richiesto”. Poiché le risorse IVA e RNL sono basate su stime dei dati relativi all’esercizio contabile in oggetto, esse sono soggette a revisione per tener conto delle variazioni intervenute fino alla data in cui gli Stati membri comunicano i dati definitivi. L’effetto di una variazione delle stime è contabilizzato quando si determina l’avanzo o il disavanzo netto relativo al periodo in cui detta variazione è intervenuta.

Risorse proprie tradizionali

I crediti e le relative entrate sono rilevati al momento dell’invio da parte degli Stati membri delle relative relazioni mensili A (comprendenti i diritti riscossi e gli importi dovuti che sono garantiti e non contestati). Alla data di riferimento del bilancio, le entrate riscosse dagli Stati membri relativamente al periodo in questione ma non ancora versate all’Unione europea sono stimate e rilevate come ratei attivi. Gli estratti trimestrali B, trasmessi dagli Stati membri (comprendenti i diritti né riscossi né garantiti, nonché gli importi garantiti che sono stati contestati dal debitore), sono rilevati come entrate dopo aver detratto i costi di riscossione (25 %). Inoltre, nel conto del risultato economico è rilevata una riduzione di valore pari all’importo del mancato recupero stimato.

Ammende

Le entrate derivanti dalle ammende sono rilevate quando l’Unione europea adotta la decisione di comminare un’ammenda e questa è ufficialmente notificata al destinatario. In caso di dubbi riguardo alla solvibilità di un’impresa, viene rilevata una riduzione di valore sul diritto. Dopo la decisione di comminare un’ammenda, il debitore dispone di un termine di due mesi dalla notifica per:

accettare la decisione e quindi pagare l’importo dell’ammenda nei termini prescritti; l’importo è incassato dall’UE in via definitiva, oppure

non accettare la decisione e presentare un ricorso dinanzi alla giurisdizione dell’UE.

Tuttavia, anche se si presenta ricorso, l’importo in capitale dell’ammenda deve essere pagato entro i tre mesi prescritti poiché il ricorso non ha effetto sospensivo (articolo 242 del trattato CE) oppure, a talune condizioni e previo consenso del contabile della Commissione, il debitore può presentare una garanzia bancaria per l’importo.

Se l’impresa presenta un ricorso contro la decisione e ha già provveduto a pagare in via provvisoria l’ammenda, l’importo dell’ammenda è registrato come passività potenziale. Tuttavia, dato che il ricorso nei confronti di una decisione dell’UE da parte del destinatario dell’ammenda non ha effetto sospensivo, la liquidità ricevuta viene utilizzata per estinguere il credito. Quando è fornita una garanzia in sostituzione del pagamento, l’ammenda resta contabilizzata come credito. Qualora appaia probabile che il Tribunale emetta una sentenza sfavorevole nei confronti dell’UE, viene rilevato un accantonamento per far fronte a detto rischio. Laddove invece sia stata presentata una garanzia, l’importo del credito viene svalutato nella misura necessaria. Gli interessi accumulati, percepiti dall’Unione europea sui conti bancari in cui confluiscono i pagamenti, vengono contabilizzati come entrate, e le passività potenziali subiscono un incremento proporzionale.

Entrate derivanti da transazioni commerciali

Le entrate derivanti dalla vendita di beni e servizi vengono rilevate quando i rischi e i vantaggi significativi inerenti la proprietà dei beni sono trasferiti all’acquirente. Il rilevamento delle entrate relative ad un’operazione riguardante la fornitura di servizi avviene in funzione dello stadio di realizzazione dell’operazione alla data di riferimento del bilancio.

Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto del risultato economico in base al metodo del tasso d’interesse effettivo. Questo metodo permette di calcolare il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria e di distribuire gli interessi attivi e passivi nel periodo pertinente. Nel calcolare il tasso di interesse effettivo, l’Unione europea stima i flussi di cassa prendendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio le possibilità di pagamento anticipato) senza considerare tuttavia le future perdite di credito. Il computo comprende tutte le ammende e i punti versati o riscossi tra le parti contraenti, che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, così come i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Laddove un’attività finanziaria, o un gruppo di attività finanziarie simili, sia stata svalutata in seguito a una perdita per riduzione di valore, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse applicato per attualizzare i flussi di cassa futuri al fine di quantificare la perdita per riduzione di valore.

Entrate da dividendi

Le entrate da dividendi sono rilevate quando è stabilito il diritto di ricevere il pagamento.

1.6.2    Spese

Le spese relative all’acquisto di beni e servizi sono rilevate quando le forniture sono consegnate e accettate dall’Unione europea. Esse sono valutate al costo originario della fattura. Le spese non relative a scambi commerciali sono specifiche all’Unione europea e rappresentano la percentuale maggiore delle sue spese. Si riferiscono a trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti; trasferimenti nel quadro di contratti; sovvenzioni, contributi e donazioni.

I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo in cui gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento si sono verificati, a condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento (regolamento finanziario, statuto del personale, o altro regolamento) o che sia stato sottoscritto un accordo che autorizza il trasferimento, che il beneficiario soddisfi gli eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima ragionevole dell’importo.

Quando si ricevono richieste di pagamento o dichiarazioni di spesa conformi ai criteri di rilevazione, il trasferimento è rilevato come spesa per l’importo ammissibile. Alla chiusura dell’esercizio, le spese ammissibili sostenute dovute ai beneficiari ma non ancora dichiarate sono stimate e contabilizzate come ratei passivi.

1.7   ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI

1.7.1    Attività potenziali

Un’attività potenziale è una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui l’Unione europea non esercita un controllo completo. Un’attività potenziale è oggetto di informativa quando è probabile l’afflusso di vantaggi economici o possibili servizi.

1.7.2    Passività potenziali

Una passività potenziale è una possibile obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su cui l’Unione europea non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un’obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessaria un’uscita di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l’obbligazione, oppure, in circostanze rare, l’ammontare dell’obbligazione non può essere quantificato in maniera sufficientemente attendibile.

I principi contabili della Commissione europea sono identici a quelli applicati dall’Unione europea e sono illustrati nella nota 1 dei conti annuali consolidati dell’UE.

2.   NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITÀ NON CORRENTI

2.1   ATTIVITÀ IMMATERIALI

milioni di EUR

 

Importo

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2009

171

Acquisizioni

60

Cessioni

(2)

Altre modifiche

7

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2010

236

Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2009

(99)

Spese di ammortamento per l’esercizio

(28)

Cessioni

1

Altre modifiche

(2)

Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2010

(128)

Valore contabile netto al 31 dicembre 2010

108

Valore contabile netto al 31 dicembre 2009

72

Gli importi di cui sopra si riferiscono essenzialmente a software informatici.

2.2   IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

milioni di EUR

 

Terreni e immobili

Impianti e macchinari

Mobilio e mezzi di trasporto

Materiale informatico

Altre attività materiali

Leasing

Immobilizzazioni in corso

TOTALE

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2009

3 972

460

215

475

182

2 655

231

8 190

Acquisizioni

47

44

20

42

15

10

114

292

Cessioni

(37)

(125)

(30)

(81)

(27)

(1)

(301)

Trasferimenti fra categorie di attivi

(1)

0

0

1

11

0

(10)

1

Altre modifiche

46

113

21

46

33

(1)

258

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2010

4 027

492

226

483

214

2 663

335

8 440

Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2009

(1 742)

(355)

(155)

(359)

(108)

(612)

 

(3 331)

Spese di ammortamento per l’esercizio

(127)

(37)

(21)

(60)

(17)

(96)

 

(358)

Reinserimenti relativi all’ammortamento

2

 

2

Cessioni

31

122

27

77

27

0

 

284

Trasferimenti fra categorie di attivi

1

1

0

0

(1)

0

 

1

Altre modifiche

(31)

(113)

(18)

(38)

(25)

0

 

(225)

Ammortamento cumulato al 31 dicembre 2010

(1 868)

(382)

(167)

(378)

(124)

(708)

 

(3 627)

Valore contabile netto al 31 dicembre 2010

2 159

110

59

105

90

1 955

335

4 813

Valore contabile netto al 31 dicembre 2009

2 230

105

60

116

74

2 043

231

4 859

I canoni ancora da pagare relativamente ai leasing finanziari e diritti analoghi figurano in bilancio tra i debiti a lungo e breve termine (cfr. anche note 2.15 e 2.18.1). Si ripartiscono come segue:

LEASING FINANZIARIO

milioni di EUR

Denominazione

Oneri cumulativi (A)

Importi futuri da pagare

Valore totale

Spesa successiva in attività

Valore attivo

Deprezzamento

Valore contabile netto

<< 1 anno

> 1 anno

> 5 anni

Passivo totale (B)

A + B

(C)

A + B + C

(E)

= A + B + C + E

Terreni e immobili

843

56

271

1 389

1 716

2 559

61

2 620

(684)

1 936

Altre attività materiali

22

9

11

1

21

43

0

43

(24)

19

Totale al 31.12.2010

865

65

282

1 390

1 737

2 602

61

2 663

(708)

1 955

Totale al 31.12.2009

799

59

270

1 466

1 795

2 594

61

2 655

(612)

2 043

2.3   INVESTIMENTI A LUNGO TERMINE

milioni di EUR

 

Note

31.12.2010

31.12.2009

Partecipazioni in imprese comuni

2.3.1

138

196

Partecipazioni in collegate

2.3.2

354

382

Fondo di garanzia

2.3.3

1 346

1 240

Attività disponibili per la vendita

2.3.4

717

561

Totale investimenti

 

2 555

2 379

Questa rubrica comprende gli investimenti realizzati allo scopo di fornire un supporto alle attività dell’Unione europea. Essa comprende anche l’attivo netto del Fondo di garanzia.

2.3.1    Partecipazioni in imprese comuni

milioni di EUR

 

GJU

SESAR

ITER

IMI

FCH

Total

Totale al 31.12.2009

0

80

35

81

0

196

Acquisizioni

0

41

53

24

64

182

Quota risultato netto

0

(110)

(76)

(27)

(27)

(240)

Totale al 31.12.2010

0

11

12

78

37

138

Le partecipazioni nelle imprese comuni sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’equivalenza patrimoniale. I valori contabili seguenti sono imputabili all’UE sulla base della sua quota di partecipazione nelle imprese comuni:

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Attività non correnti

176

48

Attività correnti

165

192

Passività non correnti

0

0

Passività correnti

(208)

(44)

Entrate

7

72

Spese

(247)

(169)

Impresa comune Galileo (GJU) in liquidazione

L’impresa comune Galileo (GJU) è stata posta in liquidazione alla fine del 2006 e la procedura è ancora in corso. Poiché nel 2010 tale entità era inattiva e ancora in fase di liquidazione, non si sono registrate entrate o spese. Gli utili netti della GJU e quindi il valore dell’investimento al 31 dicembre 2010 (e al 31 dicembre 2009) era pertanto pari a 0 EUR, vale a dire un investimento di 585 milioni di EUR meno la quota accumulata delle perdite, pari a 585 milioni di EUR.

Impresa comune SESAR

L’obiettivo di questa impresa comune è assicurare la modernizzazione del sistema di gestione del traffico aereo europeo e la rapida attuazione del piano direttivo per la gestione del traffico aereo, coordinando e concentrando tutti gli sforzi di ricerca e sviluppo all’interno dell’UE. Al 31 dicembre 2010, la Commissione deteneva il 78,8% del capitale di SESAR, pari a 11 milioni di EUR. Il contributo totale (indicativo) della Commissione previsto per SESAR (per il periodo 2007-2013) è pari a 700 milioni di EUR.

Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER (ITER)

ITER vede la partecipazione dell’Unione europea e della Cina, dell’India, della Russia, della Corea, del Giappone e degli Stati Uniti. ITER è stata creata per gestire gli impianti ITER, incoraggiare l’utilizzo degli impianti ITER, promuovere la comprensione e l’accettazione da parte dell’opinione pubblica dell’energia da fusione e intraprendere qualsiasi altra attività necessaria per il conseguimento della sua finalità. Il contributo (Euratom) dell’UE a ITER International è versato tramite l’Agenzia “Fusion for Energy” e comprende altresì i contributi degli Stati membri e della Svizzera. Il contributo totale è giuridicamente considerato come un contributo dell’Euratom a ITER in quanto gli Stati membri e la Svizzera non detengono partecipazioni in ITER. Dato che l’UE detiene giuridicamente la partecipazione nell’impresa comune ITER International, la Commissione europea deve rilevare tale partecipazione nel suo bilancio.

Al 31 dicembre 2010, l’Euratom deteneva il 47,2 % del capitale di ITER, ovvero 12 milioni di EUR. Il contributo totale (indicativo) dell’Euratom previsto per ITER (peri il periodo 2007-2041) è pari a 7 649 milioni di EUR.

Iniziative tecnologiche congiunte

Al fine di realizzare gli obiettivi della strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione, sono stati istituiti partenariati pubblico/privato che assumono la forma di iniziative tecnologiche congiunte, attuate mediante imprese comuni ai sensi dell’articolo 171 del trattato. Nel 2010 sono diventate operative due nuove iniziative tecnologiche congiunte: si tratta dell’impresa comune ENIAC e dell’impresa comune FCH. Sebbene ENIAC sia giuridicamente considerata un’impresa comune, da un punto di vista contabile deve essere considerata una collegata (e quindi è inclusa in quanto tale nella nota 2.3.2) poiché la Commissione esercita un’influenza significativa, non un controllo congiunto, su questa entità (analogamente a quanto avviene nel caso delle imprese comuni ARTEMIS e Clean Sky).

Iniziativa tecnologica congiunta sui medicinali innovativi

L’impresa comune IMI sostiene la ricerca e lo sviluppo di farmaceutici precompetitivi negli Stati membri e nei paesi associati al fine di rafforzare gli investimenti per la ricerca nel settore biofarmaceutico e promuove il coinvolgimento delle piccole e medie imprese (PMI) nelle sue attività. Al 31 dicembre 2010, la partecipazione dell’Unione europea rappresentata dalla Commissione era pari al 97,4 %, ovvero 78 milioni di EUR. Il contributo indicativo massimo della Commissione ammonterà a 1 miliardo di EUR fino al 31 dicembre 2017.

Impresa Comune "Celle a combustibile e idrogeno" (FCH)

L’impresa comune FCH ha l’obiettivo di associare risorse provenienti dal settore privato e da quello pubblico per rafforzare le attività di ricerca allo scopo di aumentare l’efficacia complessiva degli sforzi di ricerca a livello europeo e accelerare lo sviluppo e l’introduzione delle tecnologie connesse alle celle a combustibile e all’idrogeno. Al 31 dicembre 2010, la partecipazione dell’Unione europea rappresentata dalla Commissione era pari al 99,9%, ovvero 37 milioni di EUR. Il contributo indicativo massimo dell’UE ammonterà a 470 milioni di EUR fino al 31 dicembre 2017.

2.3.2    Partecipazioni in collegate

milioni di EUR

 

FEI

ARTEMIS

Clean Sky

ENIAC

Totale

Totale al 31 dicembre 2009

301

7

74

0

382

Acquisizioni

14

19

101

30

164

Percentuale utili netti/(perdite)

2

(12)

(161)

(9)

(180)

Altri movimenti di capitale

(12)

0

0

0

(12)

Totale al 31 dicembre 2010

305

14

14

21

354

Le partecipazioni nelle collegate sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’equivalenza patrimoniale. I valori contabili seguenti sono imputabili all’UE sulla base della sua quota di partecipazione nelle collegate:

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Attività

447

420

Passività

(93)

(38)

Entrate

25

17

Avanzo/(Disavanzo)

(180)

(6)

Fondo europeo per gli investimenti (FEI)

Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) è l’istituzione finanziaria dell’Unione europea specializzata nel capitale di rischio e nelle garanzie alle PMI. Al 31 dicembre 2010, la Commissione ha sottoscritto un importo totale di 900 milioni di EUR (su 3 000 milioni di EUR) del capitale azionario del FEI. Tale importo costituisce il 30 % del capitale azionario del FEI, di cui 2 milioni di EUR interessano il risultato del 2010 (utile). Nel 2010 non è stato percepito alcun dividendo. La Commissione ha versato il 20 %, con un saldo non richiamato pari a 720 milioni di EUR.

milioni di EUR

FEI

Totale capitale FEI

Partecipazione Commissione

Capitale

3 000

900

Versato

(600)

(180)

Non richiamato

2 400

720

Impresa comune ARTEMIS

Questa entità è stata istituita per attuare un’iniziativa tecnologica congiunta con il settore privato in materia di sistemi informatici incorporati. Al 31 dicembre 2010, l’Unione europea rappresentata dalla Commissione deteneva il 96,7 % del capitale, pari a 14 milioni di EUR. Il contributo indicativo massimo della Commissione sarà di 420 milioni di EUR.

Impresa comune Clean Sky

L’obiettivo di questa entità è accelerare lo sviluppo, la convalida e la dimostrazione di tecnologie ecologiche per il trasporto aereo nell’UE e in particolare creare un sistema di trasporto aereo radicalmente innovativo onde ridurre in modo significativo l’impatto del trasporto aereo sull’ambiente. Al 31 dicembre 2010, l’Unione europea rappresentata dalla Commissione deteneva il 64,7 % del capitale, pari a 14 milioni di EUR. Il contributo indicativo massimo della Commissione a questa impresa sarà di 800 milioni di EUR.

Impresa comune ENIAC

L’impresa comune ENIAC ha l’obiettivo di fissare un’agenda di ricerca concordata nel settore della nanoelettronica per individuare le priorità di ricerca per lo sviluppo e l’acquisizione di competenze essenziali in tale settore. Gli obiettivi dell’impresa comune ENIAC saranno perseguiti raggruppando le risorse provenienti dal settore pubblico e da quello privato per fornire un sostegno alle attività di R&S sotto forma di progetti. Al 31 dicembre 2010, l’Unione europea rappresentata dalla Commissione deteneva il 97,8 % del capitale, ovvero 21 milioni di EUR. Il contributo totale dell’UE ammonterà a 450 milioni di EUR.

2.3.3    Fondo di garanzia

Attivo netto del Fondo di garanzia

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Attività disponibili per la vendita

1 154

1 050

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

193

191

Totale attivo

1 347

1 241

Totale passivo

(1)

(1)

Attivo netto

1 346

1 240

Il Fondo di garanzia per le azioni esterne copre i prestiti garantiti dall’UE su decisione del Consiglio, in particolare le operazioni di prestito della Banca europea per gli investimenti (BEI) fuori dell’UE, i prestiti d’assistenza macrofinanziaria (AMF) e i prestiti dell’Euratom fuori dell’UE. Si tratta di uno strumento a lungo termine per coprire eventuali prestiti in stato di inadempienza garantiti dall’UE e pertanto può essere considerato un investimento a lungo termine, come dimostra il fatto che quasi l’85 % delle attività disponibili per la vendita hanno una scadenza compresa tra 1 e 10 anni. Il Fondo è alimentato da pagamenti a carico del bilancio generale dell’UE pari al 9 % dell’importo in capitale delle operazioni, dagli interessi dei collocamenti finanziari delle attività del Fondo e dagli importi recuperati presso i debitori insolventi allorché il Fondo è intervenuto in garanzia. Qualsiasi eccedenza annuale viene accreditata come entrata nel bilancio generale dell’UE.

L’Unione europea è tenuta a iscrivere una riserva di garanzia dei prestiti a paesi terzi. Questa riserva è destinata a far fronte alle esigenze di alimentazione del Fondo di garanzia e, se necessario, alle richieste di garanzia che eccedono l’importo disponibile del Fondo, per consentirne l’imputazione a bilancio. Questa riserva, pari a 1 746 milioni di EUR, corrisponde all’importo obiettivo del 9 % dell’esposizione al 31 dicembre 2010. L’attivo netto del Fondo al 31 dicembre 2010 ammontava complessivamente a 1 346 milioni di EUR. La differenza tra l’importo dell’attivo netto e l’importo della riserva corrisponde all’importo da versare nel Fondo a titolo del bilancio dell’UE, ossia 400 milioni di EUR. Nel 2010 le variazioni del valore equo del portafoglio dei titoli di credito disponibili per la vendita sono state registrate nel capitale con una diminuzione totale di 30 milioni di EUR (2008: aumento di 16 milioni di EUR).

2.3.4    Attività (a lungo termine) disponibili per la vendita

Figurano in questa rubrica gli investimenti e le partecipazioni aventi lo scopo di aiutare i beneficiari a sviluppare le loro attività imprenditoriali.

Attività a lungo termine disponibili per la vendita

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo

188

157

Operazioni su capitali di rischio

137

132

Sportello MET per l’avviamento

199

154

Fondo europeo per l’Europa sudorientale

102

96

Fondo Green for Growth

20

20

GEEREF

56

Strumento Progress di microfinanza

14

Altri investimenti

1

2

Totale

717

561

Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS)

Nel maggio 2010, il Consiglio dei governatori ha approvato un aumento immediato delle azioni versate autorizzate di 1 miliardo di EUR. Il pagamento delle azioni versate emesse è avvenuto mediante una riassegnazione degli utili netti in precedenza imputati alle eccedenze per altri scopi, ossia per il pagamento di dette azioni versate. Poiché la BERS non è quotata in alcuna borsa valori e tenuto conto delle limitazioni contrattuali disposte dal suo statuto, che prevedono, tra l’altro, che la vendita di partecipazioni, il cui tetto massimo è stabilito al costo di acquisto, è consentita unicamente agli azionisti correnti, la percentuale di partecipazione della Commissione è valutata al costo al netto dell’eventuale riduzione di valore.

La Commissione ha sottoscritto il 3 % del capitale totale della BERS di 21 miliardi di EUR. Alla data del bilancio, l’importo richiamato ammontava a 187 milioni di EUR, che sono stati interamente versati. I versamenti ancora da effettuare sulla parte non liberata del capitale ammontano a 443 milioni di EUR.

milioni di EUR

BERS

Totale capitale BERS

Partecipazione Commissione

Capitale

20 793

630

Versato

(6 197)

(187)

Non richiamato

14 596

443

Nell’ambito delle operazioni su capitali di rischio vengono concessi importi a intermediari finanziari per finanziare investimenti azionari. Sono gestiti dalla Banca europea per gli investimenti e finanziati nell’ambito della politica europea di vicinato.

Lo sportello MET per l’avviamento riguarda il programma Crescita e occupazione, il programma MAP e il programma per la competitività e l’innovazione, in gestione fiduciaria al FEI, che sostengono la creazione e il finanziamento di PMI in fase d’avviamento investendo in idonei fondi di capitali di rischio specializzati.

In questa rubrica è compreso anche il Fondo europeo per l’Europa sudorientale, una società d’investimenti con un capitale variabile (SICAV). L’obiettivo generale dell’EFSE è promuovere lo sviluppo economico e la prosperità nell’Europa sudorientale grazie alla fornitura durevole di finanziamenti supplementari per lo sviluppo attraverso intermediari finanziari locali.

L’obiettivo generale del Fondo Green for Growth (ex Southeast Europe Energy Efficient Fund) è rafforzare l’efficienza energetica e promuovere le energie rinnovabili nell’Europa sudorientale grazie alla fornitura di finanziamenti dedicati per le imprese e le famiglie attraverso una combinazione di interventi da parte di istituzioni finanziarie e finanziamenti diretti.

È stato effettuato un nuovo investimento di 56 milioni di EUR riguardo al GEEREF. Si tratta di un nuovo fondo innovativo che fornisce capitale di rischio attraverso investimenti privati per progetti relativi all’efficienza energetica e alle energie rinnovabili nei paesi in via di sviluppo e nelle economie in transizione. Nel 2010 è stato effettuato un altro nuovo investimento di 14 milioni di EUR per lo strumento Progress di microfinanza per l’occupazione e l’inclusione sociale.

Al termine dell’esercizio, era stato stanziato un ulteriore importo di 122 milioni di EUR riguardante lo sportello MET per l’avviamento e lo strumento di finanziamento per le PMI, che tuttavia non era ancora stato utilizzato dalle altre parti.

2.4   PRESTITI

milioni di EUR

 

Note

31.12.2010

31.12.2009

Prestiti concessi a carico del bilancio dell’UE e della CECA

2.4.1

162

169

Prestiti erogati su fondi provenienti da prestiti

2.4.2

11 478

10 595

Totale

11 640

10 764

2.4.1    Prestiti concessi a carico del bilancio dell’Unione europea e della CECA in liquidazione

milioni di EUR

 

Prestiti a condizioni speciali

Prestiti ipotecari della CECA

Totale

Totale al 31.12.2009

143

26

169

Nuovi prestiti

2

2

Rimborsi

(16)

(5)

(21)

Variazioni del valore contabile

11

1

12

Totale al 31.12.2010

140

22

162

I prestiti a condizioni speciali sono accordati a tassi preferenziali nell’ambito della cooperazione con paesi terzi. Tutti gli importi hanno una scadenza superiore a 12 mesi dal termine dell’esercizio. I tassi d’interesse effettivi su questi prestiti oscillano tra il 7,73 % e il 14,507 %.

2.4.2    Prestiti erogati su fondi provenienti da prestiti

milioni di EUR

 

Prestiti AMF

Prestiti Euratom

BdP

CECA in liquidazione

Totale

Totale al 31.12.2009

587

484

9 303

261

10 635

Nuovi prestiti

2 850

2 850

Rimborsi

(84)

(17)

(101)

Differenze di cambio

2

7

9

Variazione del valore contabile

93

(4)

89

Totale al 31.12.2010

503

469

12 246

264

13 482

Importo dovuto < 1 anno

2 004

2 004

Importo dovuto > 1 anno

503

469

10 242

264

11 478

I tassi d’interesse effettivi (espressi come gamma di tassi d’interesse) sono i seguenti:

Prestiti

31.12.2010

31.12.2009

Assistenza macrofinanziaria (AMF)

0,99 %-4,54 %

0,9625 %-4,54 %

Euratom

0,96313 %-5,76 %

1,071 %-5,76 %

BdP

2,375 %-3,625 %

3,125 %-3,625 %

CECA in liquidazione

0,556 %-5,8103 %

0,346 %-5,8103 %

Prestiti nell’ambito dell’assistenza macrofinanziaria (AMF)

L’AMF è uno strumento finanziario strategico di sostegno generale e non vincolato alla bilancia dei pagamenti e/o al bilancio, a beneficio di paesi terzi partner geograficamente vicini all’Unione europea. Essa viene erogata sotto forma di prestiti o sovvenzioni a medio o lungo termine, ovvero di un’adeguata combinazione di entrambi e generalmente integra i finanziamenti previsti nel quadro di un programma di riforma e adeguamento che beneficia del supporto dell’FMI. Al 31 dicembre 2010, la Commissione ha stipulato accordi relativi a prestiti per un importo di 300 milioni di EUR non ancora utilizzati dall’altra parte entro il termine dell’esercizio. Si noti che la Commissione non ha ricevuto garanzie da terzi per questi prestiti, tuttavia è opportuno rilevare che essi sono garantiti dal Fondo di garanzia (cfr. nota 2.3.3).

Prestiti Euratom

L’Euratom è un’entità giuridica dell’UE ed è rappresentata dalla Commissione europea. Essa concede prestiti agli Stati membri allo scopo di finanziare progetti d’investimento al loro interno relativi alla produzione industriale di elettricità in centrali nucleari e agli impianti industriali del ciclo del combustibile nucleare. Concede inoltre prestiti a paesi terzi per migliorare il livello di sicurezza ed efficienza delle centrali elettronucleari e degli impianti con ciclo a combustibile nucleare, in servizio o in costruzione. Sono state ricevute garanzie da terzi per un importo di 466 milioni di EUR (2009: 481 milioni di EUR) per questi prestiti.

Prestiti a sostegno della bilancia dei pagamenti (BdP)

Lo strumento BdP, uno strumento finanziario strategico, è stato riattivato durante l’attuale crisi economica e finanziaria per fornire assistenza finanziaria a medio termine agli Stati membri dell’UE. Esso permette di concedere prestiti agli Stati membri che si trovano in difficoltà per quanto riguarda la loro bilancia dei pagamenti o i loro movimenti di capitale o che corrono seri rischi di trovarvisi. Possono usufruire di questo strumento unicamente gli Stati membri che non hanno adottato l’EUR. L’importo corrente totale massimo dei prestiti da concedere è di 50 miliardi di EUR. Tali prestiti sono garantiti dal bilancio generale dell’UE.

Tra novembre 2008 e fine 2010 sono stati concessi prestiti per 14,6 miliardi di EUR a Ungheria, Lettonia e Romania, di cui 12,05 miliardi di EUR sono stati erogati entro la fine del 2010. La tabella che segue riporta le date di erogazione e di scadenza delle rate dei vari prestiti BdP già versate.

milioni di EUR

 

Ungheria

Lettonia

Romania

Totale

Erogati nel 2008:

Con scadenza nov. 2011

2 000

2 000

Erogati nel 2009:

Con scadenza aprile 2014

1 000

1 000

Con scadenza nov. 2014

2 000

2 000

Con scadenza gen. 2015

1 200

1 500

2 700

Con scadenza aprile 2016

1 500

1 500

Erogati nel 2010:

Con scadenza sett. 2017

1 150

1 150

Con scadenza maggio 2019

500

1 000

1 500

Con scadenza ott. 2025

200

200

Prestiti erogati al 31.12.10

5 500

2 900

3 650

12 050

Totale prestiti erogati

6 500

3 100

5 000

14 600

Importi non utilizzati al 31.12.10

Scaduto

200

1 350

1 550

Va osservato che il programma di assistenza BdP per l’Ungheria è scaduto nel novembre 2010.

MESF

Poiché gli esborsi nell’ambito del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (“MESF”) sono stati effettuati soltanto dopo il 31 dicembre 2010, per le informazioni su tali prestiti si rimanda alla nota 9.

Prestiti della CECA in liquidazione

Questa voce comprende principalmente i prestiti concessi dalla CECA in liquidazione su fondi presi a prestito, conformemente agli articoli 54 e 56 del trattato CECA, nonché tre titoli di credito non quotati emessi dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) in sostituzione di un debitore insolvente. Detti titoli di credito saranno detenuti fino a scadenza (2017 e 2019) per coprire il servizio delle relative assunzioni di prestito. Le variazioni del valore contabile corrispondono alla variazione intervenuta negli interessi maturati più l’importo relativo all’ammortamento per l’esercizio dei premi versati e dei costi di operazione sostenuti all’inizio, calcolati in base al metodo del tasso d’interesse effettivo.

2.5   PREFINANZIAMENTI A LUNGO TERMINE

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

(rideterminato)

Prefinanziamenti (cfr. nota 2.5.1)

40 298

39 750

Risconti attivi (cfr. nota 2.5.2)

3 820

1 794

Totale prefinanziamenti a lungo termine

44 118

41 544

2.5.1    Prefinanziamenti

I tempi della recuperabilità o dell’utilizzo dei prefinanziamenti determinano se questi ultimi sono registrati come attivo di prefinanziamento corrente o a lungo termine. L’utilizzo è definito dall’accordo alla base del progetto. Tutti i rimborsi o l’utilizzo con scadenza inferiore a dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio sono registrati come prefinanziamenti a breve termine e pertanto come attivo corrente; il saldo è a lungo termine.

Totale prefinanziamenti

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Prefinanziamenti a lungo termine (vedasi sotto)

40 298

39 750

Prefinanziamenti a breve termine (cfr. nota 2.9)

9 123

9 077

Totale prefinanziamenti

49 421

48 827

Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti:

Si tratta di garanzie che in alcuni casi l’Unione europea richiede ai beneficiari quando vengono effettuati pagamenti anticipati (prefinanziamenti). Vi sono due valori da indicare per questo tipo di garanzie: il valore “nominale” e il valore “in corso”. Per il valore “nominale”, il fatto generatore è collegato all’esistenza di una garanzia. Per il valore “in corso”, il fatto generatore della garanzia è costituito dal pagamento del prefinanziamento e/o dalle successive liquidazioni. Al 31 dicembre 2010, il valore “nominale” delle garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti ammontava a 1 227 milioni di EUR mentre il valore “in corso” di tali garanzie era pari a 1 059 milioni di EUR (2009: 936 milioni di EUR e 724 milioni di EUR rispettivamente).

Alcuni importi di prefinanziamento versati nell’ambito del Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7oPQ) sono effettivamente coperti da un Fondo di garanzia per i partecipanti; l’importo dei prefinanziamenti versati nel 2010 ammontava a 3,2 miliardi di EUR (2009: 2,7 miliardi di EUR). Si tratta di uno strumento di vantaggio reciproco istituito per coprire i rischi finanziari sostenuti dall’UE e dai partecipanti durante la fase di attuazione delle azioni indirette del 7oPQ, di cui il suo capitale e i suoi interessi costituiscono una cauzione di buona esecuzione. Tutti i partecipanti ad azioni indirette sotto forma di sovvenzione (e quindi di prefinanziamento nella contabilità della Commissione) contribuiscono in una misura pari al 5% del contributo totale dell’UE al capitale del Fondo di garanzia per i partecipanti per tutta la durata dell’azione. Essi sono pertanto i proprietari del Fondo di garanzia per i partecipanti, mentre la Commissione rappresenta l’UE in veste di agente esecutivo. Al termine di un’azione indiretta, i partecipanti dovrebbero recuperare interamente il loro contributo al capitale del fondo, tranne nel caso in cui quest’ultimo subisca delle perdite a causa di beneficiari insolventi – in tal caso i partecipanti recupereranno minimo l’80 % del loro contributo. Il PGF garantisce pertanto gli interessi finanziari sia della Commissione che dei partecipanti. Al 31 dicembre 2010, il fondo aveva ricevuto un importo totale di 866 milioni di EUR di contributi da parte dei partecipanti (2009: 561 milioni di EUR) – cfr. anche nota 11.

Prefinanziamenti a lungo termine

milioni di EUR

Tipo di gestione

31.12.2010

31.12.2009

Gestione centralizzata diretta

1 695

1 148

Gestione centralizzata indiretta

620

486

Gestione decentrata

441

347

Gestione concorrente

37 055

37 199

Gestione congiunta

487

568

Effettuata da altre istituzioni e agenzie

0

2

Totale

40 298

39 750

Gli importi più cospicui dei prefinanziamenti a lungo termine riguardano le azioni strutturali per il periodo di programmazione 2007-2013: il Fondo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo sociale (FSE), il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), il Fondo di coesione (FC) e il Fondo per la pesca. Poiché molti di questi progetti sono a lungo termine, è necessario che i relativi anticipi siano disponibili per più di un anno. Pertanto, gli importi dei prefinanziamenti figurano tra i crediti a lungo termine.

2.5.2    Risconti attivi

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

(rideterminato)

Strumenti di ingegneria finanziaria

3 820

1 794

Totale

3 820

1 794

Nel quadro dei programmi di coesione e di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, possono essere versate somme dal bilancio dell’UE a favore degli Stati membri (sotto forma di prestiti, garanzie o investimenti azionari) per contribuire agli strumenti di ingegneria finanziaria istituiti e gestiti sotto la responsabilità degli Stati membri. Gli atti giuridici di base non impongono tuttavia agli Stati membri l’obbligo di presentare relazioni periodiche alla Commissione sull’uso di tali fondi. È stato constatato che sebbene fino al 2010 compreso tali pagamenti siano stati originariamente iscritti come spese nella contabilità della Commissione, non tutti i fondi sono stati utilizzati dallo strumento interessato. È più appropriato pertanto classificarli come attività nello stato patrimoniale (risconti attivi).

È stato anche constatato che, tenuto conto dello scopo previsto di tali importi, il loro uso non può essere determinando soltanto esaminando una fonte di informazioni come un estratto contabile dello strumento in quanto, ad esempio, gli importi utilizzati come garanzie restano bloccati sui conti bancari degli strumenti e i prestiti rimborsati allo strumento diventano disponibili per nuovi prestiti. Poiché gli Stati membri non hanno l’obbligo di riferire in maniera specifica su tali fondi e visto che per la Commissione non sarebbe efficace sotto il profilo dei costi raccogliere essa stessa le informazioni, in modo da tenere conto in maniera adeguata nei rendiconti finanziari dell’uso degli importi in questione durante il periodo di programmazione, è stato necessario effettuare stime. Il metodo più attendibile di cui si dispone, e quindi l’impostazione utilizzata, è imputare le spese nel conto del risultato economico secondo il metodo delle quote costanti nel periodo di programmazione fino al 31 dicembre 2015, che è l’ultima data in cui tale spesa è ammissibile.

Per conseguire questo obiettivo, la Commissione ha richiesto le informazioni necessarie agli Stati membri nei primi mesi del 2011 in modo da valutare e rilevare gli importi inutilizzati nel bilancio al 31 dicembre 2010. L’importo totale viene ripartito tra gli importi che gli Stati membri dovrebbero utilizzare nel corso del 2011 (cfr. la nota 2.9.2) e gli importi che saranno utilizzati dopo il 2011, indicati nella tabella che segue.

In base alle norme contabili dell’Unione europea, e alle prassi contabili accettate a livello internazionale, poiché quanto precede costituisce un cambiamento della politica contabile e gli importi interessati sono sostanziali, il bilancio del 2009 è stato rideterminato nei presenti rendiconti finanziari in modo da presentare dati comparabili da cui risulti quale sarebbe stata la situazione se l’anno scorso anno fosse stato applicato lo stesso trattamento contabile. L’incidenza sul 2008 avrebbe dovuto essere pari soltanto a 18 milioni di EUR e pertanto questo importo è stato adeguato rispetto al disavanzo accumulato nel 2009 e non è stata effettuata alcuna rideterminazione del bilancio di apertura del 2009. Di seguito viene riportata l’incidenza di tale rideterminazione sul bilancio originario del 2009.

 

Bilancio del 2009 originariamente presentato

Cambiamento della politica contabile

Bilancio del 2009 rideterminato

Prefinanziamenti a lungo termine:

Prefinanziamenti

39 750

39 750

Risconti attivi

1 794

1 794

 

39 750

1 794

41 544

Prefinanziamenti a breve termine:

Prefinanziamenti

9 077

9 077

Risconti attivi

359

359

 

9 077

359

9 436

Crediti a breve termine:

Ratei e risconti attivi

3 912

295

4 207

Totale attivo

100 859

2 448

103 307

Totale passivo

(145 585)

(145 585)

Attivo netto

(44 726)

2 448

(42 278)

Risultato e riserve accumulati

Riserve

3 323

3 323

Disavanzo accumulato

(52 506)

18

(52 488)

Risultato dell’esercizio in corso

4 457

2 430

6 887

 

(44 726)

2 448

(42 278)

2.6   CREDITI A LUNGO TERMINE

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Dovuto dagli Stati membri

14

26

Prestiti personale CECA

9

10

Cauzioni e garanzie

14

17

Altri

3

2

Totale

40

55

Gli importi da riscuotere dagli Stati membri si riferiscono agli importi dovuti alla CECA in liquidazione dagli ex paesi candidati. Un importo di 14 milioni di EUR (2009: 26 milioni di EUR) del totale dei crediti a lungo termine riguarda transazioni non commerciali.

ATTIVITÀ CORRENTI

2.7   RIMANENZE

milioni di EUR

Descrizione

31.12.2010

31.12.2009

Materiale scientifico

71

62

Altre

20

15

Totale

91

77

2.8   INVESTIMENTI A BREVE TERMINE

Attività disponibili per la vendita

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

CECA in liquidazione

1 283

1 483

Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi

419

244

Strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE

111

61

Investimenti BUFI

515

0

Altre

3

3

Totale

2 331

1 791

Gli investimenti a breve termine comprendono le attività finanziarie disponibili per la vendita, acquistate per l’utile o il rendimento che generano, ovvero detenute per realizzare una particolare struttura dell’attività o una fonte secondaria di liquidità, che possono quindi essere vendute per far fronte a bisogni di liquidità o a variazioni nei tassi di interesse.

Per quanto riguarda gli importi della CECA in liquidazione, tutti gli investimenti disponibili per la vendita sono titoli di credito espressi in EUR e quotati in un mercato attivo. Al 31 dicembre 2010, i titoli di credito (espressi al valore equo) che giungono a scadenza nel corso del 2010 ammontano a 294 milioni di EUR (2009: 242 milioni di EUR).

Sebbene siano state effettuate acquisizioni nel meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi e nello strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE (cfr. anche nota 5.1.2), il considerevole aumento rispetto all’anno precedente è dovuto principalmente all’investimento di importi derivanti da ammende incassate in via provvisoria in un fondo appositamente creato e gestito dalla DG ECFIN (BUFI). Negli anni precedenti, tali importi sarebbero stati tenuti in conti bancari specifici – cfr. nota 2.11, contanti vincolati.

2.9   PREFINANZIAMENTI A BREVE TERMINE

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

(rideterminato)

Prefinanziamenti (cfr. nota 2.9.1)

9 123

9 077

Risconti attivi (cfr. nota 2.9.2)

955

359

Totale prefinanziamenti a breve termine

10 078

9 436

2.9.1    Prefinanziamenti

milioni di EUR

Tipo di gestione

31.12.2010

31.12.2009

Gestione centralizzata diretta

3 038

2 924

Gestione centralizzata indiretta

2 368

1 990

Gestione decentrata

536

700

Gestione concorrente

2 177

2 550

Gestione congiunta

894

832

Effettuata da altre istituzioni e agenzie

110

81

Totale

9 123

9 077

La riduzione dei prefinanziamenti a breve termine nell’ambito della gestione concorrente è dovuta alla graduale chiusura del Fondo di solidarietà. Sebbene nel 2010 siano state versate rate di prefinanziamento per i nuovi progetti (programmi relativi al periodo 2007-2013), esse sono state classificate nei crediti a lungo termine, come spiegato nella nota 2.5. L’aumento dei prefinanziamenti a breve termine nell’ambito della gestione centralizzata indiretta e diretta è dovuto a un aumento delle attività nel campo della ricerca e sviluppo.

2.9.2    Risconti attivi

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

(rideterminato)

Strumenti di ingegneria finanziaria

955

359

Totale

955

359

Come spiegato nella nota 2.5.2, questi importi riguardano pagamenti effettuati agli Stati membri nel quadro dei programmi di coesione e di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, allo scopo di istituire strumenti di ingegneria finanziaria o di contribuirvi, ma non ancora utilizzati dallo strumento interessato al termine dell’esercizio. Gli importi di cui sopra dovrebbero essere utilizzati nel corso del 2011.

2.10   CREDITI A BREVE TERMINE

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

rideterminato

Prestiti e depositi a termine

2 170

216

Crediti correnti

6 786

4 519

Crediti vari

20

16

Ratei e risconti attivi

4 525

4 207

Totale

13 501

8 958

I crediti a breve termine totali comprendono circa 11 009 milioni di EUR (2009: 8 415 milioni) relativi a transazioni non commerciali.

2.10.1    Prestiti e depositi a termine

Questi importi riguardano principalmente prestiti BdP per 2 004 milioni di EUR con scadenza residua entro i 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio (cfr. nota 2.4). Questa rubrica comprende anche depositi a termine di 166 milioni di EUR riguardanti principalmente la CECA in liquidazione.

2.10.2    Crediti correnti

milioni di EUR

Gruppo conto

Al 31.12.2010

Al 31.12.2009

Importo lordo

Svalutazione

Valore netto

Importo lordo

Svalutazione

Valore netto

Clienti

207

(79)

128

277

(76)

201

Ammende

4 584

(406)

4 178

3 370

(133)

3 237

Stati membri

4 011

(1 625)

2 386

2 198

(1 191)

1 007

Altri

96

(2)

94

76

(2)

74

Totale

8 898

(2 112)

6 786

5 921

(1 402)

4 519

Clienti

Si tratta degli ordini di riscossione contabilizzati al 31 dicembre 2010 come diritti accertati ancora da recuperare che non sono già inclusi in altre rubriche dell’attivo del bilancio.

Ammende

Si tratta di importi da recuperare relativi ad ammende comminate dalla Commissione. L’aumento della diminuzione di valore rispetto all’anno scorso è dovuta principalmente a una riduzione delle ammende nel corso del 2011 decisa entro il 31 dicembre 2010. Inoltre, la diminuzione di valore tiene conto del fatto che alcune nuove ammende comminiate non hanno potuto essere coperte da pagamenti provvisori o da garanzie bancarie a causa della crisi economica e finanziaria. Al 31 dicembre 2010 sono state ricevute garanzie per un totale di 2 585 milioni di EUR (2009: 2 952 milioni di EUR) in relazione a tali crediti. Va sottolineato che 1 771 milioni di EUR degli importi di cui sopra erano in scadenza dopo il 31 dicembre 2010.

Crediti nei confronti degli Stati membri

Crediti del FEAGA e dello sviluppo rurale

Tale voce copre principalmente gli importi dovuti dai beneficiari del FEAGA al 31 dicembre 2010, così come dichiarati e certificati dagli Stati membri al 15 ottobre 2010, detratto il 20 % dell’importo che gli Stati membri sono autorizzati a trattenere a copertura delle spese amministrative. Si effettua una stima per i crediti a seguito di tale dichiarazione e fino al 31 dicembre 2010. La Commissione valuta inoltre una svalutazione degli importi dovuti dai beneficiari che si ha scarsa probabilità di recuperare. Il fatto che questa diminuzione di valore venga effettuata non implica una rinuncia da parte della Commissione al futuro recupero di detti importi. Va inoltre sottolineato che il metodo della riduzione di valore è stato adeguato nel 2010 con implicazioni per le entrate e le spese che hanno un effetto neutrale sull’importo netto – cfr. nota 3.2.3. A seguito del nuovo metodo, i crediti sono iscritti per il valore nominale e la riduzione di valore è basata su un’analisi statistica (tasso di recupero).

Crediti da risorse proprie

Va notato che gli Stati membri sono autorizzati a trattenere, a titolo di spese di riscossione, il 25 % delle risorse proprie tradizionali, per cui gli importi di cui sopra sono riportati al netto di tale detrazione. Sulla base delle stime inviate dagli Stati membri, una riduzione di valore di 811 milioni di EUR è stata iscritta in diminuzione dei crediti nei confronti degli Stati membri. Ciò non implica una rinuncia della Commissione al recupero degli importi interessati da siffatta correzione di valore.

Altri crediti nei confronti degli Stati membri

Tra gli altri crediti nei confronti degli Stati membri figurano 30 milioni di EUR di recupero delle spese e anticipi FEAGA per 199 milioni di EUR rispetto a 72 milioni di EUR e 448 milioni di EUR, rispettivamente, nel 2009.

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Crediti del FEAGA e dello sviluppo rurale

FEAGA

1 130

627

STSR

19

SAPARD

146

Svalutazione

(814)

(350)

Totale

481

277

IVA pagata e da recuperare presso gli Stati membri

46

38

Risorse proprie

Riportate nella contabilità A

81

89

Riportate nella contabilità separata

1 285

1 260

Svalutazione

(811)

(841)

Altri

391

25

Totale

946

533

Altri crediti nei confronti degli Stati membri

913

159

Totale

2 386

1 007

2.10.3    Ratei e risconti attivi

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

rideterminato

Ratei attivi

3 445

3 655

Risconti attivi

1 061

525

Altri

19

27

Totale

4 525

4 207

L’importo principale di questa rubrica è rappresentato da ratei attivi.

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Risorse proprie

2 657

2 209

Entrate agricole con destinazione specifica per novembre e dicembre

72

940

FEAGA: decisioni di rettifica di conformità non eseguite

520

0

Fondo di coesione e fondi di sviluppo regionale: rettifiche finanziarie

43

404

Altri ratei attivi

153

102

Totale ratei attivi

3 445

3 655

Tra gli altri ratei attivi figurano principalmente le entrate da interessi di mora, gli interessi bancari maturati e gli interessi maturati sugli importi dei prefinanziamenti.

Gli importi principali inclusi come risconti attivi riguardano fondi trasferiti dagli Stati membri negli strumenti di ingegneria finanziaria non ancora dichiarati o rimborsati dalla Commissione al termine dell’esercizio. Al 31 dicembre 2010 tali importi erano pari a 858 milioni di EUR (2009: 295 milioni di EUR). Va sottolineato che l’importo per il 2009 è stato rideterminato – per maggiori informazioni si rimanda alla nota 2.5.2. Nei risconti attivi sono inclusi anche importi per un totale di 182 milioni di EUR, di cui gli importi principali sono costituiti da anticipi di 50 milioni di EUR erogati nel quadro di accordi di pesca bilaterali con paesi terzi, 41 milioni di EUR per la scuola europea e 44 milioni di EUR per la locazione di uffici.

2.11   TESORERIA E EQUIVALENTI DI TESORERIA

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Contante disponibile:

Conti presso tesorerie e banche centrali

10 123

10 958

Conti delle operazioni correnti

1 150

1 967

Casse di anticipi

39

42

Trasferimenti (fondi in transito)

1

9

Depositi a breve termine e altre attività equivalenti

1 670

1 486

Totale

12 983

14 462

Contanti vincolati

9 080

8 910

Totale

22 063

23 372

2.11.1    Contante disponibile

La voce “contante disponibile” comprende l’insieme delle disponibilità finanziarie detenute dall’UE in conti aperti presso gli Stati membri e i paesi dell’EFTA (Tesoro o banca centrale), conti correnti, casse di anticipi, depositi bancari a breve e fondi di piccola cassa.

Gli importi che figurano come depositi a breve termine si riferiscono principalmente a importi gestiti da fiduciari per conto dell’UE al fine di attuare particolari programmi finanziati dal bilancio dell’UE. Al termine dell’esercizio, erano stati impegnati 131 milioni di EUR, che tuttavia non erano ancora stati utilizzati dalle altre parti.

2.11.2    Contanti vincolati

La voce “contanti vincolati” comprende gli importi percepiti in riferimento ad ammende comminate dalla Commissione per le quali non è stata ancora pronunciata una sentenza definitiva. Detti importi sono versati in conti di deposito speciali che non vengono utilizzati per altre attività.

PASSIVITÀ NON CORRENTI

2.12   PRESTAZIONI A FAVORE DEL PERSONALE

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Pensioni – Personale

32 801

33 316

Pensioni – Altro

840

663

Regime comune di assicurazione malattia

3 531

3 263

Totale

37 172

37 242

2.12.1    Pensioni – Personale

Ai sensi dell’articolo 83 dello statuto del personale, il pagamento delle prestazioni previste dal regime pensionistico dei funzionari dell’Unione europea è a carico del bilancio dell’UE. Il regime non viene finanziato, tuttavia gli Stati membri garantiscono collettivamente il pagamento di tali benefici in base al criterio di ripartizione fissato per il finanziamento di queste spese. Inoltre, i funzionari contribuiscono per un terzo al finanziamento a lungo termine di questo regime mediante un contributo obbligatorio.

Le passività del regime pensionistico sono state valutate sulla base del numero di membri del personale in attività e in pensione al 31 dicembre 2010 e delle disposizioni dello statuto dei funzionari applicabili a tale data. Questa valutazione è stata effettuata in conformità alla metodologia dell’IPSAS 25 (e pertanto anche alla norma contabile n. 12 dell’UE). Il metodo utilizzato per calcolare detto impegno è il metodo della proiezione dell’unità di credito. Le principali stime attuariali disponibili alla data della valutazione e in essa impiegate sono le seguenti:

Stime attuariali

31.12.2010

31.12.2009

Tasso di sconto nominale

4,6 %

4,5 %

Tasso d’inflazione previsto

2,1 %

2,5 %

Tasso di sconto reale

2,4 %

2,0 %

Tasso di matrimonialità: uomini/donne

84 %/38 %

84 %/38 %

Incremento generale delle retribuzioni/rivalutazione delle pensioni

0 %

0 %

Tavola di mortalità dei funzionari internazionali 2008

Le passività riguardano i diritti precedentemente definiti per i seguenti beneficiari:

1.

il personale in attività al 31 dicembre 2010 presso tutte le istituzioni e agenzie che rientrano nel regime;

2.

il personale con situazione pensionistica sospesa, vale a dire che ha temporaneamente o definitivamente lasciato le istituzioni, mantenendo i propri diritti pensionistici nell’ambito del regime pensionistico e che ha accumulato almeno 10 anni di servizio);

3.

ex funzionari e altri agenti che percepiscono una pensione di anzianità;

4.

ex funzionari e altri agenti che percepiscono una pensione di invalidità;

5.

ex funzionari e altri agenti che percepiscono un’indennità di invalidità;

6.

i beneficiari di una pensione di reversibilità (vedove o vedovi, orfani, persone a carico).

Gli elementi principali da notare sono (cfr. anche la tabella che segue per le variazioni principali):

Gli impegni attuariali lordi sono stati stimati in 36 639 milioni di EUR al 31 dicembre 2010 (2009: 37 215 milioni di EUR). A ciò si aggiunge un effetto del coefficiente correttore di 1 063 milioni di EUR (2009: 1 079 milioni di EUR). Le imposte versate dai beneficiari sono detratte dalle passività lorde totali per calcolare le passività nette da includere nello stato patrimoniale (essendo le imposte detratte dal pagamento delle pensioni e accreditate tra le entrate dell’UE nell’esercizio in cui avviene il pagamento). Questa passività netta (passività lorda al netto delle imposte) al 31 dicembre 2010 è stata pertanto stimata in 32 801 milioni di EUR.

I funzionari che rientrano nel regime pensionistico sono aumentati di 1 578 unità.

2.12.2    Pensioni – Altro

Si tratta dell’impegno relativo agli obblighi pensionistici nei confronti dei membri ed ex membri della Commissione, della Corte di giustizia (e del Tribunale), della Corte dei conti, dei segretari generali del Consiglio, del Mediatore europeo, del Garante europeo della protezione dei dati e del Tribunale della funzione pubblica dell’Unione europea. Questa rubrica comprende anche una passività relativa alle pensioni di alcuni membri del Parlamento.

2.12.3    Regime comune di assicurazione malattia

Viene altresì effettuata una valutazione della passività dell’Unione europea relativa ai suoi contributi al regime comune di assicurazione malattia per il personale in pensione. Tale passività lorda è stata calcolata in 3 791 milioni di EUR. Le attività a servizio del regime, pari a 260 milioni di EUR, sono dedotte da tale passività lorda per arrivare all’importo netto. Il tasso di sconto e l’incremento generale delle retribuzioni utilizzati nel calcolo sono gli stessi cui si fa ricorso nella valutazione delle pensioni del personale.

Variazione delle passività delle prestazioni lorde a favore del personale

milioni di EUR

 

Passività pensionistiche del personale

Assicurazione malattia

Passività lorde al 31 dicembre 2009

37 215

3 535

Costi normali/pensionistici

1 331

188

Interessi passivi

1 709

169

Prestazioni pagate

(1 131)

(95)

Utili attuariali

(2 566)

(6)

Variazioni dovute a nuovi assunti

81

Passività lorde al 31 dicembre 2010

36 639

3 791

2.13   ACCANTONAMENTI A LUNGO TERMINE

milioni di EUR

 

Importo al 31.12.2009

Accantonamenti supplementari

Importi inutilizzati

Importi utilizzati

Trasferimento a breve termine

Variazione delle stime

Importo al 31.12.2010

Cause legali

413

30

(136)

(1)

0

0

306

Smantellamento siti nucleari

908

0

0

(3)

(21)

21

905

Accantonamenti finanziari

76

38

0

0

(30)

2

86

Altri

72

18

(9)

(55)

(6)

0

20

Totale

1 469

86

(145)

(59)

(57)

23

1 317

Cause legali

Si tratta di una stima degli importi che dovranno probabilmente essere corrisposti dopo il 2011 in relazione a una serie di cause legali in corso. L’importo più ingente, pari a 300 milioni di EUR, riguarda le cause legali in attesa di giudizio al 31 dicembre 2010 relative alle rettifiche finanziarie per il FEAGA e altre cause legali relative alla spesa agricola.

Smantellamento di siti nucleari

Nel 2008 un consorzio di esperti indipendenti ha aggiornato il suo studio del 2003 sulla stima dei costi del programma di smantellamento nucleare del CCR e della gestione delle scorie. La stima rivista di 1 222 milioni di EUR (in precedenza 1 145 milioni di EUR) è assunta come base per l’accantonamento da iscrivere in bilancio. In conformità alle norme contabili dell’UE, tale stima è indicizzata per tener conto dell’inflazione e quindi attualizzata al suo valore netto attuale (in base alla curva swap zero-coupon in EUR). Al 31 dicembre 2010, il valore totale dell’accantonamento era pari a 926 milioni di EUR, ripartito in importi da utilizzare nel 2011 (21 milioni di EUR) e negli anni successivi (905 milioni di EUR). Considerando la durata prevista del programma (circa 20 anni) è necessario sottolineare l’incertezza di questa stima e il fatto che i costi finali potrebbero discostarsi sensibilmente dagli importi attualmente previsti.

Accantonamenti finanziari

Si tratta di accantonamenti che rappresentano le perdite previste che saranno subite in relazione alle garanzie fornite nell’ambito del meccanismo di garanzia per le PMI del 1998, del meccanismo di garanzia per le PMI del 2001 e del meccanismo di garanzia per le PMI del 2007 nel quadro del programma per la competitività e l’innovazione, in cui il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) è abilitato a emettere garanzie a suo nome, ma per conto e a rischio della Commissione. Il rischio finanziario associato alle garanzie emesse e a quelle non emesse è tuttavia limitato. Gli accantonamenti finanziari a lungo termine sono attualizzati al loro valore netto attuale (in base al tasso annuale swap in EUR).

Altri accantonamenti

L’importo principale di questa rubrica si riferisce alle stime dei contributi dell’UE a vari Stati membri nel quadro del fondo di emergenza per il settore veterinario per alcune epidemie di malattie animali, per un totale di 12 milioni di EUR (2009: 60 milioni di EUR) suddivisi tra importi che si prevede di versare nel 2011 (10 milioni di EUR) e importi che si prevede di versare successivamente (2 milioni di EUR).

2.14   PASSIVITÀ FINANZIARIE A LUNGO TERMINE

milioni di EUR

 

AMF

Prestiti Euratom

BdP

CECA in liquidazione

Totale

Totale al 31.12.2009

587

484

9 303

225

10 599

Nuovi prestiti assunti

2 850

2 850

Rimborsi

(84)

(17)

(101)

Differenza di cambio

2

6

8

Variazione del valore contabile

93

93

Totale al 31.12.2010

503

469

12 246

231

13 449

Importo dovuto < 1 anno

2 004

2 004

Importo dovuto > 1 anno

503

469

10 242

231

11 445

Questa rubrica include i prestiti assunti dall’Unione europea con scadenza superiore a un anno. I prestiti assunti includono i debiti certificati che ammontano a 13 211 milioni di EUR (2009: 10 324 milioni di EUR). Le variazioni nell’importo contabile corrispondono alla variazione intervenuta negli interessi maturati.

I tassi d’interesse effettivi (espressi come gamma di tassi d’interesse) sono i seguenti:

Prestiti assunti

31.12.2010

31.12.2009

Assistenza macrofinanziaria (AMF)

0,99 %-4,54 %

0,9625 %-4,54 %

Euratom

0,987 %-5,6775 %

0,9031 %-5,6775 %

BdP

2,375 %-3,625 %

3,125 %-3,625 %

CECA in liquidazione

0,556 %-9,2714 %

0,346 %-9,2714 %

2.15   ALTRE PASSIVITÀ A LUNGO TERMINE

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Debiti relativi a leasing finanziario

1 672

1 736

Edifici pagati a rate

382

395

Altri

50

47

Totale

2 104

2 178

Questa rubrica comprende principalmente le passività per leasing con scadenza superiore a un anno (cfr. nota 2.2). Comprende inoltre gli importi relativi a determinati edifici acquistati dalla Commissione il cui prezzo di acquisto verrà saldato a rate – in questo caso non si tratta di contratti di leasing in quanto il diritto di proprietà è passato immediatamente in capo alla Commissione.

PASSIVITÀ CORRENTI

2.16   ACCANTONAMENTI A BREVE TERMINE

milioni di EUR

 

Importo al 31.12.2009

Accantonamenti supplementari

Importi inutilizzati

Importi utilizzati

Trasferimenti da lungo termine

Variazione delle stime

Importo al 31.12.2010

Cause legali

30

7

(7)

(1)

0

0

29

Smantellamento siti nucleari

22

0

0

(22)

21

0

21

Accantonamenti finanziari

128

21

(3)

(38)

30

2

140

Altri

33

10

(5)

(20)

6

0

24

Totale

213

38

(15)

(81)

57

2

214

È inclusa in questa rubrica la parte di accantonamenti con scadenza inferiore a un anno.

2.17   DEBITI A BREVE TERMINE

In questa rubrica figurano le assunzioni di prestiti BdP (cfr. nota 2.14) di 2 004 milioni di EUR con scadenza nei 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio (2009: 40 milioni di EUR relativi all’AMF).

2.18   DEBITI

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Parte corrente di passività a lungo termine

78

71

Passività correnti

17 615

15 260

Passività varie

97

133

Ratei e risconti passivi

66 739

78 420

Totale

84 529

93 884

2.18.1    Parte corrente di passività a lungo termine

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Debiti relativi a leasing finanziari

65

59

Altri

13

12

Totale

78

71

2.18.2    Passività correnti

milioni di EUR

Tipo

31.12.2010

31.12.2009

Stati membri

17 035

14 903

Fornitori e altri

1 292

944

Importi previsti non ammissibili

(712)

(587)

Totale

17 615

15 260

Le passività correnti includono le dichiarazioni di spesa ricevute dall’UE nel quadro delle attività di sovvenzionamento. Sono accreditate per l’importo richiesto al ricevimento della domanda. Se la controparte è uno Stato membro, sono classificate come tali. Si applica la medesima procedura nel caso di fatture e note di accredito ricevute nell’ambito di attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in considerazione nelle procedure di separazione di fine esercizio. In seguito a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati imputati come ratei passivi (cfr. nota 2.18.3), mentre gli elementi non ammissibili rimangono in sospeso alla linea “importi previsti non ammissibili”. Al fine di non operare una sopravvalutazione dell’attivo e del passivo, è stato deciso di iscrivere l’importo netto tra le passività correnti.

Stati membri

Gli importi principali riportati sotto questa voce riguardano dichiarazioni di spesa non pagate per azioni nel quadro dei Fondi strutturali per 16 924 milioni di EUR (2009: 11 160 milioni di EUR).

Fornitori e altri

Sono inclusi in questa voce gli importi dovuti a seguito di attività di sovvenzionamento e di appalto, nonché gli importi dovuti nei confronti di organismi pubblici e di entità non consolidate, (ad esempio, il FES).

Importi previsti non ammissibili

I debiti sono ridotti di 712 milioni di EUR, dato che costituiscono la parte delle richieste di rimborso ricevute, ma non ancora verificate, che sono state ritenute non ammissibili. Gli importi più ingenti riguardano le DG che si occupano di azioni strutturali.

2.18.3    Ratei e risconti passivi

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Ratei passivi

66 326

76 435

Risconti passivi

407

1 976

Altri

6

9

Totale

66 739

78 420

La ripartizione dei ratei passivi è la seguente:

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Ratei passivi FEAGA:

Spese dal 16/10/2010 al 31/12/2010

33 015

32 087

Aiuti diretti

10 703

12 195

Ristrutturazione del settore dello zucchero

400

735

Altri

(303)

(55)

Totale FEAGA:

43 815

44 962

Ratei passivi azioni strutturali:

FEASR e FEAOG-G

10 792

9 076

EFF

116

347

FESR e azioni innovative

3 337

11 777

Fondo di coesione

1 557

980

ISPA

74

3

FSE

2 182

5 411

Totale azioni strutturali

18 058

27 594

Altri ratei passivi:

R&S

1 267

1 687

Altri

3 186

2 192

Totale altri:

4 453

3 879

Totale ratei passivi

66 326

76 435

Si registra una tendenza generale a un diminuzione della spesa per le azioni strutturali dovuta al fatto che i programmi per il periodo 2000-2006 sono attualmente nella fase di chiusura.

Il considerevole importo dei risconti passivi al 31 dicembre 2009 è dovuto al pagamento anticipato dei contributi delle risorse proprie per il 2010 da parte di due Stati membri.

ATTIVO NETTO E RISERVE

2.19   RISERVE

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Riserva intestata al valore equo

(61)

69

Altre riserve:

Fondo di garanzia

1 746

1 472

Riserva di rivalutazione

57

57

Assunzione ed erogazione di prestiti

1 525

1 511

Altri

217

214

Totale

3 545

3 254

Totale

3 484

3 323

2.19.1    Riserva intestata al valore equo

Nel rispetto delle norme contabili, l’adeguamento al valore equo delle attività disponibili per la vendita è contabilizzato nella riserva per il valore equo. Nel 2010 è stato prelevato dalla riserva intestata al valore equo e rilevato nel conto del risultato economico relativo alle attività disponibili per la vendita un importo di 48 milioni di EUR.

2.19.2    Altre riserve

Fondo di garanzia

Si rinvia altresì alla nota 2.3.3 relativa al funzionamento del Fondo di garanzia. Questa riserva corrisponde all’importo obiettivo pari al 9 % degli importi garantiti dal Fondo, da tenere come attività.

Riserva di rivalutazione

La riserva di rivalutazione comprende le rivalutazioni di immobili, impianti e macchinari. Il saldo a fine esercizio, pari a 57 milioni di EUR, riguarda una rivalutazione operata su terreni e immobili della Commissione, già avvenuta prima del passaggio alle nuove norme contabili.

Riserva delle attività di assunzione ed erogazione di prestiti

Questo importo si riferisce alle riserve della CECA in liquidazione per le attività del Fondo di ricerca carbone e acciaio. Tali riserve sono state create nel contesto della liquidazione della CECA.

2.20   IMPORTI DA RICHIEDERE AGLI STATI MEMBRI

milioni di EUR

 

Importo

Importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2009 (rideterminati)

45 601

Restituzione agli Stati membri dell’avanzo di bilancio 2009

2 254

Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia

273

Altri movimenti della riserva

21

CECA in liquidazione: trasferimento alle riserve del risultato 2009

14

Risultato economico (eccedenza) dell’esercizio

(17 232)

Totale importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2010

30 931

Suddivisi tra:

Prestazioni per i dipendenti

37 172

Importi vari

(6 241)

Questo importo, non classificato come credito nei confronti degli Stati membri, equivale alla somma del disavanzo accumulato risultante dagli anni precedenti (48 163 milioni di EUR) e dell’eccedenza economica per il 2010 (17 232 milioni di EUR). Lo scopo degli “importi da richiedere agli Stati membri” è tenere conto della situazione effettiva di una procedura di bilancio annuale che finanzia azioni pluriennali. Le riserve (3 484 milioni di EUR), che devono essere utilizzate conformemente alle disposizioni e alle norme specifiche ad esse pertinenti, non vengono deliberatamente prese in considerazione per tale scopo.

In sostanza, questo importo rappresenta quella parte delle spese già sostenute dall’UE al 31 dicembre 2010 che deve essere finanziata dai bilanci futuri. Conformemente alle nuove norme contabili per competenza, numerose spese vengono rilevate nell’anno N, quantunque possano essere effettivamente pagate nell’anno N + 1 e finanziate sulla base del bilancio dell’anno N + 1. L’iscrizione nei conti di queste passività, unita al fatto che i relativi importi verranno finanziati dai bilanci futuri, fa sì che alla fine dell’esercizio le passività eccedano di gran lunga le attività. Gli importi più importanti da evidenziare sono quelli relativi alle attività del FEAGA. L’importo dei pagamenti dovuti agli Stati membri, relativamente al periodo compreso tra il 16 ottobre e il 31 dicembre 2010, era di 33 miliardi di EUR. La maggioranza degli importi da richiamare è infatti corrisposta dagli Stati membri entro 12 mesi dalla fine dell’esercizio finanziario in questione, come parte del bilancio dell’anno successivo.

In pratica, soltanto l’importo dei benefici ai dipendenti della Commissione nei confronti del proprio personale viene erogato per un periodo più lungo e il suo finanziamento mediante i bilanci annuali è garantito dagli Stati membri. A titolo puramente informativo, di seguito viene fornita una ripartizione dei pagamenti futuri dei benefici ai dipendenti:

milioni di EUR

 

Importo

A breve termine: importi da pagare nel 2011

1 278

A lungo termine: importi da pagare dopo il 2011

35 894

Totale passività derivanti dai benefici per i dipendenti al 31.12.2010

37 172

Gli importi da richiedere agli Stati membri hanno subito una riduzione di 14,7 miliardi di EUR rispetto all’anno scorso. I motivi principali di tale riduzione sono: 1) una riduzione di 9,4 miliardi di EUR dei debiti (cfr. nota 2.18), 2) un aumento di 2 miliardi di EUR delle passività a breve termine (cfr. nota 2.17), 3) un aumento di 2,6 miliardi di EUR dei prefinanziamenti a lungo termine e 4) un aumento di 4,6 miliardi di EUR dei crediti a breve termine (cfr. nota 2.10).

Si osservi inoltre che quanto sopra non influisce sul risultato di bilancio. Le entrate di bilancio devono essere sempre pari o superiori alle spese di bilancio e le eventuali eccedenze vengono restituite agli Stati membri.

3.   NOTE AL CONTO DEL RISULTATO ECONOMICO

3.1   RISORSE PROPRIE E CONTRIBUTI

milioni di EUR

 

Note

2010

2009

Entrate da risorse proprie:

3.1.1

 

 

Risorse RNL

 

91 178

81 978

Risorse IVA

 

12 517

12 795

Risorse proprie tradizionali:

Dazi doganali

 

16 065

14 002

Contributi zucchero

 

150

130

Totale risorse proprie tradizionali

 

16 215

14 132

Adeguamenti di bilancio

3.1.2

2 135

1 399

Contributi dei paesi terzi (inclusi i paesi EFTA)

 

283

233

Totale

 

122 328

110 537

Le entrate da risorse proprie costituiscono l’elemento principale delle entrate di esercizio dell’Unione europea. Pertanto la maggior parte delle spese è finanziata dalle risorse proprie, in quanto le altre entrate rappresentano soltanto una piccola parte del finanziamento totale.

3.1.1    Entrate da risorse proprie

Esistono tre categorie di risorse proprie: le risorse proprie tradizionali, la risorsa basata sull’IVA e la risorsa basata sull’RNL. Le risorse proprie tradizionali comprendono i contributi zucchero e i dazi doganali. Un meccanismo di correzione degli squilibri di bilancio (riduzione concessa al Regno Unito), nonché una riduzione lorda del contributo basato sull’RNL annuale dei Paesi Bassi e della Svezia, sono anch’essi parte integrante del sistema delle risorse proprie. Gli Stati membri trattengono, a titolo di rimborso delle spese di riscossione, il 25 % delle risorse proprie tradizionali, per cui gli importi di cui sopra sono riportati al netto di tale detrazione.

Rispetto al 2009, si è registrato un aumento di 9,2 miliardi di EUR delle entrate da risorsa RNL, che indica la necessità di finanziare maggiori stanziamenti di pagamento nel 2010. Si è rilevato un aumento di 2 miliardi di EUR dei dazi doganali dovuto principalmente a un aumento delle importazioni.

3.1.2    Adeguamenti di bilancio

Gli adeguamenti di bilancio comprendono l’eccedenza di bilancio del 2009 (2 254 milioni di EUR) che viene rimborsata indirettamente agli Stati membri deducendo gli importi di risorse proprie che essi devono accreditare all’UE nell’anno successivo, e di fatto costituiscono entrate per il 2010. Inoltre, a norma della DRP 2007, al Regno Unito viene accordata una correzione degli squilibri di bilancio. Poiché tale importo è finanziato dagli altri Stati membri, di norma non vi è alcun effetto netto sul risultato economico o sul risultato di bilancio. Tuttavia, sotto questa voce è stato registrato un importo di 112 milioni di EUR costituito dalle differenze tra i tassi dell’EUR utilizzati ai fini del bilancio [cfr. articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000] e i tassi in vigore alla data in cui gli Stati membri che non aderiscono allo SME hanno effettivamente effettuato i loro pagamenti.

3.2   ALTRE ENTRATE DI ESERCIZIO

milioni di EUR

 

Note

2010

2009

Ammende

3.2.1

3 077

2 648

Prelievi agricoli

3.2.2

25

705

Recupero spese:

3.2.3

 

 

Gestione centralizzata diretta

 

49

63

Gestione centralizzata indiretta

 

11

6

Gestione decentrata

 

71

41

Gestione concorrente

 

1 776

1 066

Totale

 

1 907

1 176

Entrate da operazioni amministrative:

3.2.4

 

 

Personale

 

1 073

1 010

Entrate associate a immobili, impianti e macchinari

 

13

33

Altre entrate amministrative

 

121

165

Totale

 

1 207

1 208

Entrate di esercizio varie:

3.2.5

 

 

Adeguamenti/accantonamenti

 

157

150

Utili su cambi

 

460

618

Altri

 

1 355

1 027

Totale

 

1 972

1 795

Totale

 

8 188

7 532

3.2.1    Ammende

Dette entrate si riferiscono ad ammende comminate dalla Commissione per violazione delle norme sulla concorrenza. I crediti e le relative entrate sono rilevati quando la Commissione adotta la decisione di comminare un’ammenda e questa è ufficialmente notificata al destinatario.

3.2.2    Prelievi agricoli

Tali importi concernono prelievi latte per 25 milioni di EUR (2009: 99 milioni di EUR) oltre a prelievi zucchero per 606 milioni di EUR. I prelievi latte costituiscono uno strumento di gestione del mercato mirato a penalizzare i produttori di latte che superano le rispettive quantità di riferimento. Poiché non sono legati a pagamenti precedenti da parte della Commissione, sono in pratica considerati come entrate con destinazione specifica. Le quote latte vengono progressivamente eliminate, il che spiega la continua diminuzione delle entrate da prelievi. A partire dalla campagna agricola 2008/2009, le quote saranno gradualmente aumentate dell’1 % fino alla loro abolizione prevista nel 2015.

I prelievi zucchero riguardano il fondo per la ristrutturazione del settore dello zucchero, in cui la riforma del settore dello zucchero ha diminuito il prezzo interno dello zucchero al fine di ridurre il divario tra il prezzo UE e il prezzo internazionale. Per incoraggiare i produttori di zucchero meno competitivi ad abbandonare il mercato è stato creato un fondo di ristrutturazione autofinanziato, alimentato dalle entrate derivanti da un’imposta temporanea applicata ai produttori di zucchero considerate come entrate con destinazione specifica. I pagamenti di tale regime continueranno fino a settembre 2012 e al 31 dicembre 2009 gli Stati membri avevano già dichiarato tutte le entrate relative al fondo di ristrutturazione del settore dello zucchero, pertanto per il 2010 le entrate sono pari a zero.

3.2.3    Recupero spese

Questa rubrica comprende gli ordini di riscossione emessi dalla Commissione e la deduzione dai pagamenti successivi registrati nella contabilità della Commissione allo scopo di recuperare spese precedentemente pagate dal bilancio generale, sulla base di controlli, audit conclusi o valutazioni di ammissibilità, insieme agli ordini di riscossione emessi dagli Stati membri ai beneficiari delle spese del FEAGA. Essa comprende altresì la variazione dei ratei attivi stimati al termine dell’esercizio precedente rispetto a quello corrente. Essa non illustra tuttavia la totalità dei recuperi delle spese UE, in particolare per i settori di spesa significativi come le azioni strutturali, in cui esistono specifici meccanismi atti a garantire il recupero di importi non ammissibili, la maggior parte dei quali non comporta l’emissione di un ordine di riscossione. Anche i recuperi dei prefinanziamenti non sono inclusi come entrate, in conformità alle norme contabili dell’UE.

L’importo principale di 1 775 milioni di EUR si riferisce alla gestione concorrente ed è costituito da 1 331 milioni di EUR relativi al Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), da 19 milioni di EUR per l’STSR, da 146 milioni di EUR per SAPARD e da 279 milioni di EUR per le azioni strutturali.

a)   Agricoltura: FEAGA

Nel quadro del FEAGA, gli importi iscritti come entrate dell’esercizio sotto questa rubrica ammontano a 1 331 milioni di EUR, così ripartiti:

rettifiche di conformità decise durante l’esercizio, 1 032 milioni di EUR;

frodi e irregolarità, 299 milioni di EUR: rimborsi dichiarati dagli Stati membri e recuperati durante l’esercizio, 178 milioni di EUR, oltre all’aumento del saldo stimato dichiarato dagli Stati membri da recuperare a fine esercizio in relazione a frodi e irregolarità, 121 milioni di EUR (1 130 milioni di EUR al netto degli adeguamenti da svalutazione di 382 milioni di EUR a fine esercizio 2010 rispetto a 627 milioni di EUR a fine esercizio 2009) – cfr. altresì nota 2.10.2.

b)   Azioni strutturali

Il recupero spese relativo alle azioni strutturali comprese in questa rubrica ammontava a 279 milioni di EUR (2009: 613 milioni di EUR). Gli importi principali di questa sottorubrica sono gli ordini di riscossione emessi dalla Commissione per recuperare spese indebite effettuate negli esercizi precedenti per 610 milioni di EUR, nonché la diminuzione dei ratei attivi a fine esercizio per 377 milioni di EUR.

Gli ordini di riscossione vengono emessi unicamente nei casi seguenti:

decisioni formali di rettifica finanziaria da parte della Commissione in seguito all’individuazione di spese irregolari nella contabilità dichiarata dagli Stati membri;

adeguamenti alla chiusura di un programma che hanno determinato una riduzione del contributo UE qualora uno Stato membro non abbia dichiarato spese ammissibili sufficienti a giustificare i prefinanziamenti e i pagamenti intermedi già effettuati; tali operazioni possono essere effettuate senza una decisione formale della Commissione se sono accettate dallo Stato membro;

il rimborso di importi recuperati dopo la chiusura a seguito della conclusione di procedimenti giudiziari ancora pendenti al momento della chiusura.

Altri ordini di riscossione emessi nel quadro di azioni strutturali riguardano il recupero di prefinanziamenti. Tali importi non figurano come entrate, bensì sono accreditati alla rubrica prefinanziamenti del bilancio.

3.2.4    Entrate derivanti da operazioni amministrative

Queste entrate derivano dalle trattenute sugli stipendi del personale e sono costituite principalmente da due voci: i contributi previdenziali e le imposte sul reddito.

3.2.5    Altre entrate di esercizio

Un importo di 430 milioni di EUR (2009: 376 milioni di EUR) si riferisce alle somme ricevute dai paesi candidati all’adesione. Sono inseriti in questa rubrica anche gli utili di cambio, ad eccezione delle attività finanziarie trattate nella successiva nota 3.5 Provengono da attività quotidiane e dalle relative operazioni condotte in valute diverse dall’EUR, così come dalla rivalutazione di fine esercizio necessaria a redigere i conti. Essi comprendono utili realizzati e non realizzati. Si è registrato un utile di cambio netto per l’esercizio di 21 milioni di EUR (2009: 185 milioni di EUR).

3.3   SPESE AMMINISTRATIVE

milioni di EUR

 

2010

2009

Spese per il personale

5 171

4 898

Ammortamento e svalutazione

384

436

Altre spese amministrative

3 059

2 799

Totale

8 614

8 133

Si tratta di spese amministrative sostenute nell’ambito delle attività dell’UE e comprendono i costi per il personale, l’ammortamento e altri costi legati al funzionamento delle istituzioni e delle agenzie (come i canoni di locazione, i costi di manutenzione, le forniture, le spese di formazione, ecc.).

3.4   SPESE D’ESERCIZIO

milioni di EUR

 

Note

2010

2009

rideterminato

Spese d’esercizio principali:

3.4.1

 

 

Gestione centralizzata diretta

 

10 123

8 744

Gestione centralizzata indiretta

 

4 045

3 605

Gestione decentrata

 

933

137

Gestione concorrente

 

85 432

87 251

Gestione congiunta

 

1 868

1 655

Totale

 

102 401

101 392

Altre spese d’esercizio:

3.4.2

 

 

Adeguamenti/accantonamenti

 

68

199

Perdite dovute a operazioni di cambio

 

439

432

Altri

 

856

481

Totale

 

1 363

1 112

Totale

 

103 764

102 504

3.4.1    Spese d’esercizio principali

I costi di esercizio dell’Unione europea coprono le varie rubriche del quadro finanziario e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di gestione del denaro. La parte più cospicua delle spese rientra nella rubrica Gestione concorrente, che presuppone la delega di alcuni compiti agli Stati membri ed è riferita ad alcuni settori quali la spesa FEAGA e le iniziative finanziate tramite le varie azioni strutturali (il Fondo di sviluppo regionale, il Fondo sociale, il Fondo agricolo per lo sviluppo rurale, il Fondo di coesione e il Fondo per la pesca).

Per la gestione concorrente, la diminuzione nel 2010 è principalmente dovuta alla chiusura dei programmi per il periodo 2000-2006 (FSE) e al fatto che per il FEAGA il tasso di esecuzione è diminuito nel 2010 rispetto all’esercizio precedente. Tale diminuzione è in parte compensata dalle azioni strutturali per il periodo di programmazione 2007-2013, che hanno già raggiunto un livello normale nel 2009, dopo un avvio lento. L’aumento della spesa nell’ambito della gestione centralizzata è dovuto alle azioni di ricerca e sviluppo.

Come spiegato nella nota 2.5.2, nel 2010 la Commissione ha modificato la propria politica contabile per talune spese relative alla coesione e allo sviluppo rurale. Poiché gli importi interessati sono sostanziali, in base alle proprie norme contabili la Commissione deve rideterminare i dati pertinenti del 2009 in modo da presentare dati comparabili da cui risulti quale sarebbe stata la situazione se l’anno scorso fosse stato applicato lo stesso trattamento contabile. Di seguito viene riportata l’incidenza di tale rideterminazione sul conto economico originario del 2009:

milioni di EUR

 

Conti del 2009 originariamente presentati

Cambiamento della politica contabile

Conti del 2009

rideterminati

Entrate d’esercizio

118 069

118 069

Spese d’esercizio:

Spese d’esercizio principali:

Gestione concorrente

(89 681)

2 430

(87 251)

Totale spese d’esercizio

(113 067)

2 430

(110 637)

Avanzo da attività operative

5 002

2 430

7 432

Risultato economico

4 457

2 430

6 887

3.4.2    Altre spese d’esercizio

Le perdite di cambio, tranne che sulle attività finanziarie di cui alla nota 3.6, riguardano le attività quotidiane e le relative operazioni effettuate in valute diverse dall’EUR, nonché la rivalutazione di fine esercizio necessaria alla stesura dei conti; esse possono essere realizzate o non realizzate.

Nell’ambito della sottorubrica “altro” è stato registrato un considerevole aumento degli importi svalutati relativi ai debitori della Commissione – 365 milioni di EUR rispetto a 26 milioni di EUR nel 2009. Tale aumento è dovuto principalmente a riduzioni specifiche effettuate in relazione a decisioni di applicazione di ammende (273 milioni di EUR) e a svalutazioni relative a FEAGA e sviluppo rurale per un totale di 82 milioni di EUR.

Costi di ricerca e sviluppo:

Nel 2010 sono stati inseriti a titolo di spesa i seguenti costi:

milioni di EUR

 

2010

Costi per attività di ricerca

295

Costi per lo sviluppo non capitalizzati

157

Rilevati come spesa

452

3.5   ENTRATE FINANZIARIE

milioni di EUR

 

2010

2009

Entrate da dividenti

1

14

Entrate da interessi:

Prefinanziamenti

42

59

Pagamenti in ritardo

382

132

Swap

0

2

Attività disponibili per la vendita

100

100

Prestiti

394

265

Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

110

158

Altri

2

3

Totale

1 030

719

Altre entrate finanziarie:

Entrate da vendita di attività finanziarie

11

10

Altri

83

76

Totale

94

86

Adeguamenti al valore corrente

1

10

Utili di cambio

52

6

Totale

1 178

835

3.6   SPESE FINANZIARIE

milioni di EUR

 

2010

2009

Spese per interessi:

Leasing

93

95

Swap

0

2

Prestiti

380

248

Altri

23

20

Totale

496

365

Altre spese finanziarie:

Adeguamenti alle disposizioni finanziarie

60

39

Oneri finanziari sugli strumenti di bilancio

55

73

Perdite dovute alla riduzione del valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita

5

15

Perdite realizzate sulla vendita di attività finanziarie

1

0

Altro

42

57

Totale

163

184

Perdite dovute a operazioni di cambio

2

45

Totale

661

594

3.7   QUOTA RELATIVA AL DISAVANZO NETTO DI IMPRESE COMUNI E COLLEGATE

Secondo la contabilizzazione con il metodo del criterio del patrimonio netto, l’UE include nel conto del risultato economico la sua quota del disavanzo netto delle sue imprese comuni e collegate (cfr. anche note 2.3.1 e 2.3.2).

3.8   ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI

Nel 2010 sono state rilevate nel conto del risultato economico entrate derivanti da transazioni non commerciali per un importo di 129 597 milioni di EUR.

3.9   INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ

Questa relazione presenta una rendicontazione separata delle entrate e delle spese di esercizio per settore, sulla base di una struttura di bilancio in base alle attività, all’interno della Commissione. Detti settori di attività possono essere raggruppati sotto tre grandi voci: “attività interne all’Unione europea”, “attività esterne all’Unione europea” e “servizi e altro”.

La rubrica “attività interne all’Unione europea” è la più vasta, in quanto copre i vari settori di attività dell’Unione europea. La rubrica “attività esterne all’Unione europea” riguarda le politiche intraprese all’esterno dell’UE, tra cui il commercio esterno e gli aiuti. La voce “servizi e altro” riunisce invece le attività interne e orizzontali necessarie al funzionamento delle istituzioni e degli organi dell’UE.

Occorre rilevare che le risorse proprie e i contributi non sono ripartiti tra le varie attività, in quanto calcolati, riscossi e amministrati dai servizi centrali della Commissione. Vengono riportati in questa sede unicamente per permettere di effettuare un confronto con i risultati netti nel conto del risultato economico.

INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ — SINTESI

milioni di EUR

 

Attività interne all’UE

Attività esterne all’UE

Servizi e altro

CECA in liquidazione

Altre istituzioni

Eliminazioni dovute al consolidamento

TOTALE

Altre entrate di esercizio:

Ammende

3 077

0

0

0

0

0

3 077

Prelievi agricoli

25

0

0

0

0

0

25

Recupero spese

1 849

89

1

0

0

(32)

1 907

Entrate derivanti da operazioni amministrative

60

36

912

0

347

(148)

1 207

Altre entrate di esercizio

2 445

10

575

3

1

(1 062)

1 972

ALTRE ENTRATE DI ESERCIZIO

7 456

135

1 488

3

348

(1 242)

8 188

Spese amministrative:

Spese per il personale

(1 945)

(824)

(1 073)

0

(1 353)

24

(5 171)

Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari

(88)

(13)

(119)

0

(164)

0

(384)

Altre spese amministrative

(904)

(318)

(902)

0

(1 234)

299

(3 059)

 

(2 937)

(1 155)

(2 094)

0

(2 751)

323

(8 614)

Spese d’esercizio:

Gestione centralizzata diretta

(7 115)

(3 597)

(180)

0

0

769

(10 123)

Gestione centralizzata indiretta

(3 821)

(213)

(45)

0

0

34

(4 045)

Gestione decentrata

(113)

(820)

0

0

0

0

(933)

Gestione concorrente

(85 173)

(29)

(230)

0

0

0

(85 432)

Gestione congiunta

(382)

(1 486)

0

0

0

0

(1 868)

Altre spese d’esercizio

(947)

(23)

(448)

(59)

(2)

116

(1 363)

 

(97 551)

(6 168)

(903)

(59)

(2)

919

(103 764)

TOTALE SPESE D’ESERCIZIO

(100 488)

(7 323)

(2 997)

(59)

(2 753)

1 242

(112 378)

Spese nette d’esercizio

(93 032)

(7 188)

(1 509)

(56)

(2 405)

0

(104 190)

Entrate derivanti da risorse proprie e contributi

 

122 328

Eccedenze da attività operative

 

18 138

Risultato finanziario netto

 

517

Movimenti nelle passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti

 

(1 003)

Quota relativa ai risultati di collegate e imprese comuni

 

(420)

Risultato economico dell’esercizio

 

17 232


INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ – ATTIVITÀ INTERNE ALL’UE

milioni di EUR

 

Affari economici e finanziari

Imprese e industria

Concorrenza

Occupazione

Agricoltura

Energia e trasporti

Ambiente

Ricerca

Società dell’informazione

Altre entrate di esercizio:

Ammende

0

12

3 065

0

0

0

0

0

0

Prelievi agricoli

0

0

0

0

25

0

0

0

0

Recupero spese

0

1

0

15

1 603

12

1

32

14

Entrate derivanti da operazioni amministrative

0

0

0

0

0

1

1

1

1

Altre entrate di esercizio

4

402

0

39

135

184

39

624

7

ALTRE ENTRATE DI ESERCIZIO

4

415

3 065

54

1 763

197

41

657

22

Spese amministrative:

(57)

(178)

(82)

(108)

(115)

(268)

(110)

(391)

(125)

Spese per il personale

(51)

(128)

(75)

(82)

(95)

(190)

(80)

(218)

(102)

Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari

0

(8)

0

(0)

0

(11)

(1)

(2)

0

Altre spese amministrative

(6)

(42)

(7)

(26)

(20)

(67)

(29)

(171)

(23)

Spese d’esercizio:

(105)

(650)

(305)

(6 077)

(56 176)

(3 328)

(224)

(3 238)

(1 107)

Gestione centralizzata diretta

(105)

(347)

1

(176)

(31)

(1 312)

(207)

(2 436)

(1 179)

Gestione centralizzata indiretta

0

(90)

0

(7)

0

(1 750)

0

(714)

78

Gestione decentrata

0

0

0

(24)

0

(5)

0

0

0

Gestione concorrente

0

0

0

(5 850)

(56 037)

0

0

0

0

Gestione congiunta

0

(166)

0

(3)

0

(197)

0

0

0

Altre spese d’esercizio

0

(47)

(306)

(17)

(108)

(64)

(17)

(88)

(6)

TOTALE SPESE D’ESERCIZIO

(162)

(829)

(387)

(6 185)

(56 291)

(3 596)

(333)

(3 630)

(1 231)

Spese nette d’esercizio

(158)

(414)

2 678

(6 131)

(54 528)

(3 399)

(292)

(2 973)

(1 209)

 

Centro comune di ricerca

Pesca

Mercato interno

Politica regionale

Fiscalità e dogane

Istruzione e cultura

Salute e tutela dei consumatori

Giustizia, libertà e sicurezza

Totale attività interne all’UE

Altre entrate di esercizio:

Ammende

0

0

0

0

0

0

0

0

3 077

Prelievi agricoli

0

0

0

0

0

0

0

0

25

Recupero spese

0

9

0

150

0

9

1

2

1 849

Entrate derivanti da operazioni amministrative

38

0

0

0

0

0

9

9

60

Altre entrate di esercizio

77

7

174

1

0

166

337

249

2 445

ALTRE ENTRATE DI ESERCIZIO

115

16

174

151

0

175

347

260

7 456

Spese amministrative:

(341)

(44)

(162)

(71)

(94)

(195)

(323)

(273)

(2 937)

Spese per il personale

(242)

(35)

(113)

(59)

(38)

(100)

(197)

(140)

(1 945)

Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari

(27)

0

(4)

0

(2)

(1)

(24)

(8)

(88)

Altre spese amministrative

(72)

(9)

(45)

(12)

(54)

(94)

(102)

(125)

(904)

Spese d’esercizio:

(85)

(523)

(51)

(22 677)

(16)

(1 445)

(615)

(929)

(97 551)

Gestione centralizzata diretta

(63)

(254)

(10)

(46)

(16)

(175)

(411)

(348)

(7 115)

Gestione centralizzata indiretta

0

0

0

(8)

0

(1 254)

(76)

0

(3 821)

Gestione decentrata

0

0

0

(84)

0

0

0

0

(113)

Gestione concorrente

0

(267)

0

(22 524)

0

0

0

(495)

(85 173)

Gestione congiunta

0

0

0

(15)

0

(1)

0

0

(382)

Altre spese d’esercizio

(22)

(2)

(41)

0

0

(15)

(128)

(86)

(947)

TOTALE SPESE D’ESERCIZIO

(426)

(567)

(213)

(22 748)

(110)

(1 640)

(938)

(1 202)

(100 488)

Spese nette d’esercizio

(311)

(551)

(39)

(22 597)

(110)

(1 465)

(591)

(942)

(93 032)


INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ – ATTIVITÀ ESTERNE ALL’UE

milioni di EUR

 

Relazioni estere

Commercio

Sviluppo

Allargamento

Aiuti umanitari

Totale attività esterne all’UE

Altre entrate di esercizio:

Recupero spese

15

0

10

61

3

89

Entrate derivanti da operazioni amministrative

36

0

0

0

0

36

Altre entrate di esercizio

5

0

1

5

(1)

10

ALTRE ENTRATE DI ESERCIZIO

56

0

11

66

2

135

Spese amministrative:

(862)

(57)

(165)

(44)

(27)

(1 155)

Spese per il personale

(577)

(49)

(144)

(37)

(17)

(824)

Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari

(13)

0

0

0

0

(13)

Altre spese amministrative

(272)

(8)

(21)

(7)

(10)

(318)

Spese d’esercizio:

(2 766)

(7)

(1 387)

(1 063)

(945)

(6 168)

Gestione centralizzata diretta

(1 722)

(5)

(866)

(531)

(473)

(3 597)

Gestione centralizzata indiretta

(171)

0

(16)

(26)

0

(213)

Gestione decentrata

(259)

0

(95)

(466)

0

(820)

Gestione concorrente

(29)

0

0

0

0

(29)

Gestione congiunta

(574)

(2)

(405)

(38)

(467)

(1 486)

Altre spese d’esercizio

(11)

0

(5)

(2)

(5)

(23)

TOTALE SPESE D’ESERCIZIO

(3 628)

(64)

(1 552)

(1 107)

(972)

(7 323)

Spese nette d’esercizio

(3 572)

(64)

(1 541)

(1 041)

(970)

(7 188)


INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ – SERVIZI E ALTRO

milioni di EUR

 

Stampa e Comunicazione

Ufficio per la lotta antifrode

Coordinamento

Personale e amministrazione

Eurostat

Bilancio

Audit

Lingue

Altri

Totale Servizi e altro

Altre entrate di esercizio:

Recupero spese

1

0

0

0

0

0

0

0

0

1

Entrate derivanti da operazioni amministrative

2

5

0

764

0

51

0

90

0

912

Altre entrate di esercizio

(2)

(1)

8

25

0

37

0

53

455

575

ALTRE ENTRATE DI ESERCIZIO

1

4

8

789

0

88

0

143

455

1 488

Spese amministrative:

(108)

(54)

(168)

(1 260)

(85)

(52)

(10)

(403)

46

(2 094)

Spese per il personale

(67)

(38)

(140)

(448)

(62)

(39)

(9)

(316)

46

(1.073)

Spese relative ad attività immateriali e immobili, impianti e macchinari

(2)

(1)

0

(114)

0

0

0

(2)

0

(119)

Altre spese amministrative

(39)

(15)

(28)

(698)

(23)

(13)

(1)

(85)

0

(902)

Spese d’esercizio:

(136)

(17)

(2)

(32)

(37)

(234)

0

(15)

(430)

(903)

Gestione centralizzata diretta

(91)

(17)

(1)

(30)

(37)

(4)

0

0

0

(180)

Gestione centralizzata indiretta

(45)

0

0

0

0

0

0

0

0

(45)

Gestione concorrente

0

0

0

0

0

(230)

0

0

0

(230)

Altre spese d’esercizio

0

0

(1)

(2)

0

0

0

(15)

(430)

(448)

TOTALE SPESE D’ESERCIZIO

(244)

(71)

(170)

(1 292)

(122)

(286)

(10)

(418)

(384)

(2 997)

Spese nette d’esercizio

(243)

(67)

(162)

(503)

(122)

(198)

(10)

(275)

71

(1 509)

4.   NOTE ALLA TABELLA DEI FLUSSI DI CASSA

4.1   OBIETTIVO E PREPARAZIONE DELLA TABELLA DEI FLUSSI DI CASSA

Le informazioni relative ai flussi di cassa costituiscono il punto di partenza per valutare la capacità dell’UE di generare liquidità e attività equivalenti e le sue necessità di utilizzo di detti flussi.

La tabella dei flussi di cassa viene preparata utilizzando il metodo indiretto, vale a dire che l’avanzo (o il disavanzo) netto dell’esercizio finanziario viene adeguato a seguito degli effetti di transazioni non monetarie, dei risconti o dei ratei relativi a incassi o pagamenti operativi già effettuati o previsti, nonché di eventuali voci di entrata o di spesa associate ai flussi di cassa inerenti agli investimenti.

I flussi di cassa derivanti da operazioni in valuta estera sono contabilizzati nella valuta di riferimento dell’Unione europea (EUR), applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio tra l’euro e detta valuta estera in vigore alla data della transazione.

La tabella dei flussi di cassa riporta i flussi finanziari relativi al periodo, classificandoli in attività operative e d’investimento (l’UE non ha attività di finanziamento).

4.2   ATTIVITÀ OPERATIVE

Le attività operative sono le attività dell’UE diverse dalle attività di investimento. Si tratta della maggior parte delle attività svolte. I prestiti erogati ai beneficiari (e le relative assunzioni di prestito, se del caso) non sono considerati attività di investimento (o di finanziamento), in quanto rientrano tra gli obiettivi generali, e pertanto nelle operazioni quotidiane dell’UE. Le attività operative comprendono anche investimenti quali FEI, BERS e i fondi di capitali di rischio. L’obiettivo di tali attività è infatti contribuire al conseguimento dei risultati prefissati nell’ambito della politica economica.

4.3   ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

Le attività di investimento riguardano l’acquisizione e la liquidazione di attività immateriali, immobili, impianti e macchinari e altri investimenti che non sono compresi nella tesoreria ed equivalenti di tesoreria. Tra le attività di investimento non figurano i prestiti concessi ai beneficiari. L’obiettivo è illustrare gli investimenti effettivi effettuati dall’UE.

Va precisato che 9 080 milioni di EUR di saldi di tesoreria e equivalenti di tesoreria detenuti dalla Commissione non possono essere utilizzati dall’UE. Si tratta di liquidi ottenuti a titolo di pagamento di ammende comminate, in cui la controparte ricorre contro l’imposizione dell’ammenda. Tali importi sono chiaramente indicati come “liquidità vincolate” nella nota 2.11.

5.   ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITÀ POTENZIALI

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Garanzie ottenute:

Garanzie di buon fine

301

252

Altre garanzie

30

27

Altre attività potenziali

8

18

Totale attività potenziali

339

297

Talvolta si richiedono garanzie di buon fine per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti UE onorino gli obblighi assunti nell’ambito di contratti stipulati con l’Unione europea. Le altre attività potenziali riguardano principalmente possibili rimborsi di imposte relative a edifici della Commissione.

PASSIVITÀ POTENZIALI

milioni di EUR

 

Note

31.12.2010

31.12.2009

Garanzie fornite

5.1

22 171

19 330

Ammende – ricorsi dinanzi alla Corte di giustizia

5.2

9 627

11 969

FEAGA – decisioni giudiziarie pendenti

5.3

1 772

1 945

Importi connessi ad azioni legali e altri contenziosi

5.4

458

416

Altre passività potenziali

5.5

4

12

Totale attività potenziali

 

34 032

33 672

Nei prossimi esercizi tutte le passività potenziali saranno finanziate, se giunte a scadenza, con risorse attinte dal bilancio dell’UE.

5.1   GARANZIE FORNITE

5.1.1    Su prestiti accordati dalla BEI a titolo delle sue risorse proprie

milioni di EUR

 

"Risk Sharing"

31.12.2010

"Non-risk Sharing"

31.12.2010

In sospeso

31.12.2010

Totale

In sospeso

31.12.2009

Autorità pubblica

Società privata

Garanzia al 65 %

3 625

12 443

2 149

18 217

14 945

Garanzia al 70 %

87

2 132

62

2 281

2 596

Garanzia al 75 %

0

635

60

695

850

Garanzia al 100 %

0

683

106

789

821

Totale

3 712

15 893

2 377

21 982

19 212

Il bilancio dell’UE garantisce prestiti sottoscritti e garantiti dalla BEI a titolo delle sue risorse proprie a favore di paesi terzi al 31 dicembre 2010 (sono inclusi i prestiti versati agli Stati membri prima dell’adesione). La garanzia dell’UE è tuttavia limitata a una percentuale del massimale delle linee di credito autorizzate: 65 %, 70 %, 75 % o 100 %. Quando il massimale non è raggiunto, è la totalità dell’esposizione che beneficia della garanzia dell’UE. Al 31 dicembre 2010, l’importo in sospeso ammontava a 21 982 milioni di EUR e questo è quindi l’esposizione massima per l’UE.

Per i prestiti che beneficiano della garanzia del bilancio dell’UE, la BEI ottiene anche garanzie da terzi (Stati, istituzioni finanziarie pubbliche o private); la Commissione è in questo caso un garante secondario. La garanzia del bilancio dell’UE copre solo il rischio politico delle garanzie fornite sotto il titolo “risk sharing”. Gli altri rischi sono coperti dalla BEI qualora il primo garante non onori gli impegni. Per le garanzie fornite sotto il titolo “non-risk sharing”, tutti i rischi sono coperti dal bilancio dell’UE qualora il primo garante non onori gli impegni. Se il primo garante è un organismo pubblico, questi rischi sono normalmente limitati al rischio politico, ma quando le garanzie sono fornite da un’istituzione o da una società privata, il bilancio dell’UE potrebbe dover coprire anche il rischio commerciale.

5.1.2    Altre garanzie fornite

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility - RSFF)

161

94

Strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE (LGTT)

11

6

MEDA: garanzie del Marocco

17

17

Altri

0

1

Totale

189

118

Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility - RSFF)

Nell’ambito dell’RSFF, il contributo della Commissione viene utilizzato per coprire i rischi finanziari relativi ai prestiti e alle garanzie forniti dalla BEI ai progetti di ricerca ammissibili. Complessivamente, per il periodo 2007-2013 la Commissione ha previsto un bilancio fino a 1 miliardo di EUR, di cui fino a 800 milioni di EUR derivano dal programma specifico “Cooperazione” e fino a 200 milioni di EUR derivano dal programma specifico “Capacità”. La BEI si è impegnata a fornire lo stesso importo.

Al 31 dicembre 2010 la Commissione aveva contribuito all’RSFF con un importo di 515 milioni di EUR, che sono è stato investito dalla BEI in obbligazioni (419 milioni di EUR al 31 dicembre 2010), depositi a termine (55 milioni di EUR) ed equivalenti di tesoreria (33 milioni di EUR). Alla fine del 2010, sono stati sottoscritti prestiti per un importo di 2 212 milioni di EUR che quindi rientrano nel meccanismo. Nel 2009 si è verificato un inadempimento di 5 milioni di EUR che pertanto è stato imputato al meccanismo. L’importo incluso come passività potenziale di 161 milioni di EUR rappresenta la perdita massima prevista al 31 dicembre 2010 che la Commissione potrebbe subire in caso di inadempimenti relativi ai prestiti o alle garanzie forniti dalla BEI nel quadro dell’RSFF. Ciò rappresenta il 7,3% degli importi totali garantiti. Va sottolineato che il rischio complessivo della Commissione è limitato all’importo che fornisce quale contributo al meccanismo.

Strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE (LGTT)

Lo strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE emette garanzie per attenuare i rischi in termini di entrate nei primi anni dei progetti per la rete transeuropea dei trasporti. Più precisamente, la garanzia coprirebbe interamente le linee di credito stand-by, alle quali si ricorrerebbe soltanto nel caso che il flusso di cassa fosse insufficiente per assicurare il servizio del debito di primo rango (senior). Lo strumento è un prodotto finanziario congiunto della Commissione e della BEI e il regolamento relativo alla RTE-T ha stanziato un importo di 500 milioni di EUR a titolo del bilancio dell’UE da assegnare nel periodo 2007-2013. La BEI stanzierà altri 500 milioni di EUR e quindi l’importo totale disponibile sarà pari a 1 miliardo di EUR.

Al 31 dicembre 2010 la Commissione aveva contribuito allo strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE con un importo di 155 milioni di EUR, che è stato investito dalla BEI in obbligazioni (111 milioni di EUR al 31 dicembre 2010), depositi a termine (36 milioni di EUR) e tesoreria (5 milioni di EUR). Alla fine del 2010, sono stati sottoscritti prestiti per un importo di 140 milioni di EUR che quindi rientrano nell’ambito della garanzia. L’importo incluso come passività potenziale di 11 milioni di EUR rappresenta la perdita massima prevista al 31 dicembre 2010 che la Commissione potrebbe subire in caso di inadempimenti relativi ai prestiti forniti dalla BEI nel quadro delle operazioni dello strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE. Ciò rappresenta il 7,9 % degli importi totali garantiti. Va sottolineato che il rischio complessivo della Commissione è limitato all’importo che fornisce quale contributo allo strumento.

Le attività dell’RSFF e dello strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE sono incluse nello stato patrimoniale della Commissione come attività a breve termine disponibili per la vendita (cfr. nota 2.8) e tesoreria (cfr. nota 2.11).

Meda

Nel quadro del programma MEDA, la Commissione ha creato un meccanismo di garanzia attraverso un fondo specifico a favore di due organizzazioni marocchine, ovvero la Caisse Centrale de Garantie e la Fonds Dar Ad-Damane. Al 31 dicembre 2010, il Fondo dispone di un importo di 27 milioni di EUR che figurano come tesoreria ed equivalenti di tesoreria – cfr. nota 2.11. La garanzia della Commissione che figura come passività potenziale copre 17 milioni di EUR dei prestiti forniti dalle organizzazioni menzionate in precedenza.

5.2   AMMENDE

Detti importi riguardano ammende comminate dalla Commissione per violazione delle norme sulla concorrenza che sono state pagate in via provvisoria e per le quali è stato presentato un ricorso oppure si ignora se sarà presentato un ricorso. La passività potenziale continuerà ad essere contabilizzata fino alla decisione definitiva sul caso da parte della Corte di giustizia. Gli interessi maturati sui pagamenti provvisori (561 milioni di EUR) figurano nel risultato economico dell’esercizio nonché come passività potenziale per tenere conto del carattere incerto della titolarità della Commissione su detti importi.

5.3   FEAGA – DECISIONI GIUDIZIARIE PENDENTI

Si tratta delle passività potenziali nei confronti degli Stati membri correlate alle decisioni di conformità del FEAGA, in attesa della sentenza della Corte di giustizia. La determinazione dell’importo definitivo degli oneri e l’imputazione in bilancio dei ricorsi accolti dipendono dalla durata della procedura dinanzi alla Corte di giustizia. Una stima degli importi probabili da versare è stata inserita come accantonamenti a lungo termine nello stato patrimoniale (cfr. nota 2.13).

5.4   IMPORTI CONNESSI AD AZIONI LEGALI E ALTRI CONTENZIOSI

Questa voce comprende le cause per risarcimento danni dirette contro l’UE, altri contenziosi legali, nonché le spese legali stimate. Si noti che in un’azione per risarcimento danni ai sensi dell’articolo 288 CE, il ricorrente deve dimostrare una violazione sufficientemente grave, da parte dell’istituzione, di una norma di legge volta a conferire un diritto individuale, un reale danno subito dal ricorrente e un nesso causale diretto fra l’atto illegittimo e il danno.

5.5   ALTRE PASSIVITÀ POTENZIALI

Questa rubrica comprende altri importi potenziali più ridotti non classificabili nelle rubriche indicate in precedenza.

Altre informazioni importanti

5.6   IMPEGNI RELATIVI AGLI STANZIAMENTI NON ANCORA UTILIZZATI

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Impegni relativi agli stanziamenti non ancora utilizzati

155 642

134 689

Il RAL (“Reste à Liquider”) del bilancio costituisce un importo che rappresenta gli impegni in sospeso per i quali non sono ancora stati effettuati pagamenti e/o disimpegni. Si tratta della normale conseguenza dell’esistenza di programmi pluriennali. Al 31 dicembre 2010 l’importo del RAL del bilancio ammontava a 194 395 milioni di EUR. L’importo sopra indicato è costituito dal RAL del bilancio meno i relativi importi inseriti a titolo di spesa nel conto del risultato economico 2010.

5.7   IMPEGNI GIURIDICI SIGNIFICATIVI

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

Operazioni strutturali

210 638

275 761

Protocollo con paesi mediterranei

263

263

Accordi di pesca

130

249

Programma Galileo

513

1 517

Programma GMES

390

556

RTE-T

3 530

4 289

Altri impegni contrattuali

3 920

1 325

Totale

219 384

283 960

Questi impegni hanno origine dagli impegni giuridici a lungo termine assunti dalla Commissione che non erano coperti da stanziamenti di impegno iscritti in bilancio. Si riferiscono a programmi pluriennali come le azioni strutturali o gli importi che l’Unione europea si è impegnata a pagare in futuro in base ai contratti amministrativi in essere alla data di riferimento del bilancio (per esempio relativi alla fornitura di servizi, quali sicurezza, pulizie, ecc., ma anche impegni contrattuali riguardanti progetti specifici, quali lavori edili). Non tutti i programmi pluriennali comportano impegni che devono figurare in questa rubrica, giacché le spese da imputare su esercizi successivi sono subordinate alle decisioni annuali dell’autorità di bilancio o all’evoluzione della normativa pertinente.

5.7.1    Azioni strutturali

La tabella seguente presenta un raffronto tra gli impegni giuridici per i quali non sono ancora stati assunti impegni di bilancio e gli impegni massimi rispetto agli importi previsti dal quadro finanziario 2007-2013.

milioni di EUR

 

Importi prospettive finanziarie 2007-2013

(A)

Impegni giuridici conclusi

(B)

Impegni di bilancio 2007-2010

(C)

Impegni giuridici detratti gli impegni di bilancio

(= B – C)

Impegno massimo

(= A – C)

Fondi politica di coesione

347 550

346 475

189 574

156 901

157 976

Risorse naturali

100 549

100 549

54 759

45 790

45 790

Strumento di assistenza preadesione

10 958

7 357

4 086

3 271

6 872

Totale

459 057

454 381

248 419

205 962

210 638

5.7.2    Protocolli con paesi mediterranei

Questi impegni sono pari a un totale di 263 milioni di EUR e riguardano i protocolli finanziari conclusi con i paesi terzi mediterranei. L’importo registrato rappresenta la differenza tra la somma totale dei protocolli firmati e l’importo degli impegni di bilancio contabilizzati. Questi protocolli sono trattati internazionali che non possono essere conclusi senza l’accordo di entrambe le parti, anche se il processo di elaborazione è in corso.

5.7.3    Accordi di pesca

Si tratta di impegni per un totale di 130 milioni di EUR assunti con paesi terzi per operazioni nell’ambito degli accordi di pesca internazionali.

5.7.4    Programma Galileo

Galileo è un sistema globale di radionavigazione via satellite (GNSS) che l’Unione europea e l’Agenzia spaziale europea (ESA) stanno attualmente costituendo. Il programma Galileo è finanziato interamente dal bilancio dell’UE ed è attualmente gestito dalla Commissione per conto dell’UE. La prima fase del programma, ossia quella di validazione in orbita (IOV), sarà portata a termine nel 2012 e il trasferimento delle attività create alla Commissione avverrà solo allora.

Va sottolineato che fino alla fine del 2010 la Commissione ha versato 1 178 milioni di EUR (incluso l’investimento nell’Impresa comune GJU) per la fase IOV del programma Galileo. Poiché il programma è tuttora nella fase di ricerca, in base alle norme contabili dell’UE il denaro speso è stato rilevato e non sono state registrate attività immateriali. Il contributo totale (indicativo) della Commissione previsto per la prossima fase (“FOC”) del programma Galileo (dal 2008 al 2013) è di 2 408 milioni di EUR.

5.7.5    Programma GMES

La Commissione ha concluso un contratto con l’ESA per il periodo 2008-2013 per l’attuazione della componente spaziale del monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza (GMES). L’importo totale indicativo per tale periodo è di 624 milioni di EUR. Nel 2010 l’ESA ha sostenuto spese per un importo pari a 166 milioni di EUR.

5.7.6    Impegni RTE-T

Tale importo riguarda le sovvenzioni nell’ambito della rete transeuropea di trasporto (RTE-T) per il periodo 2007-2013. Il programma si applica a progetti identificati per lo sviluppo di una rete transeuropea di trasporto al fine di sostenere progetti infrastrutturali e progetti di ricerca e innovazione volti a rafforzare l’integrazione di nuove tecnologie e di processi innovativi per la diffusione di nuove infrastrutture di trasporto. L’importo totale indicativo per il programma è di 8 013 milioni di EUR.

5.7.7    Altri impegni contrattuali

Gli importi inclusi corrispondono agli importi che rimangono da versare nel corso del periodo di durata dei contratti. Questa rubrica comprende altresì un obbligo contrattuale non adempiuto di 83 milioni di EUR riguardante i costi di rinnovamento degli edifici della Corte di giustizia, 76 milioni di EUR riguardanti contratti edili del Consiglio, 434 milioni di EUR riguardanti contratti edili del Parlamento e 446 milioni di EUR della Commissione (riguardanti principalmente due grandi progetti edili a Lussemburgo). Gli altri importi significativi inclusi ammontano a 2 654 milioni di EUR, relativi a procedure di aggiudicazione di appalti dell’Agenzia “Fusion for Energy” (Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione) nel contesto del progetto ITER.

5.8   IMPEGNI DI LEASING OPERATIVO

milioni di EUR

Descrizione

Importi futuri da pagare

< 1 anno

1-5 anni

> 5 anni

Totale

Immobili

350

1 235

749

2 334

Materiale informatico e altre attrezzature

12

38

0

50

Totale

362

1 273

749

2 384

Questa rubrica riguarda immobili e altre attrezzature oggetto di contratti di leasing operativo che non soddisfano le condizioni di iscrizione nell’attivo del bilancio. Gli importi indicati corrispondono agli impegni ancora da pagare durante il periodo di durata dei contratti.

Nel 2010, 363 milioni di EUR sono stati rilevati come spese nel conto del risultato economico relative a leasing operativo.

6.   RETTIFICHE FINANZIARIE E RECUPERI

6.1   INTRODUZIONE

La presente nota fornisce un quadro generale delle rettifiche degli errori e delle irregolarità individuate, in particolare nella parte del bilancio dell’Unione europea eseguita nella modalità di gestione concorrente (vale a dire, circa l’8% del bilancio totale). Nell’ambito della gestione concorrente, la Commissione affida agli Stati membri l’attuazione dei programmi dell’Unione europea, ossia il contributo dell’UE viene versato agli Stati membri, in genere a uno specifico organismo pagatore, che è quindi responsabile dei pagamenti effettuati ai beneficiari. Ne consegue che spetta principalmente agli Stati membri prevenire, individuare e rettificare errori e irregolarità commessi dai beneficiari, mentre la Commissione europea svolge un ruolo di sorveglianza generale, verificando l’effettivo funzionamento dei sistemi di controllo e di gestione degli Stati membri.

6.1.1    Rettifiche finanziarie

Le rettifiche finanziarie sono il principale strumento utilizzato per la rettifica di errori e irregolarità nel contesto della gestione concorrente. Le rettifiche finanziarie sono effettuate dalla Commissione europea allo scopo di escludere dai finanziamenti dell’Unione europea le spese non conformi alle norme e ai regolamenti applicabili. Le rettifiche finanziarie possono essere applicate anche a seguito dell’individuazione di gravi carenze nei sistemi di controllo e di gestione degli Stati membri. L’obiettivo finale di questo meccanismo di rettifica è garantire che tutte le spese dichiarate dagli Stati membri (ossia quelle sulla cui base viene versato il contributo dell’UE) siano regolari. L’emissione di un ordine di riscossione da parte della Commissione per recuperare importi indebitamente versati è soltanto uno dei mezzi di attuazione delle rettifiche finanziarie.

Le rettifiche finanziarie si effettuano in tre fasi principali:

1)

l’importo della rettifica finanziaria viene stabilito mediante procedure giuridiche e contraddittorie (“in corso”);

2)

l’importo della rettifica finanziaria viene stabilito con certezza ed è definitivo (“deciso" mediante una decisione della Commissione o “confermato" (ossia approvato) dallo Stato membro;

3)

l’importo viene “recuperato”, in uno dei seguenti modi: a) a seguito dell’emissione di un ordine di riscossione da parte della Commissione, l’importo viene pagato dallo Stato membro alla Commissione oppure viene compensato dalla Commissione con pagamenti futuri della stessa Commissione allo Stato membro interessato; b) dopo che la rettifica è stata approvata, lo Stato membro deduce (dismette) l’importo da una richiesta di pagamento futura alla Commissione, prima del completamento della procedura di recupero a livello nazionale (dismissione), o dopo il completamento della procedura di recupero a livello nazionale e l’effettivo recupero degli importi dal beneficiario (recupero a livello nazionale); in entrambi i casi (dismissione o recupero a livello nazionale dedotto dallo Stato membro da una richiesta di pagamento successiva), le normative applicabili consentono di sostituire le spese irregolari con altre spese ammissibili. Secondo i principi della contabilità per competenza, la convalida dell’ordine di riscossione o della richiesta di pagamento, a seconda dei casi, da parte dell’ordinatore nel sistema contabile è un passo necessario per stabilire l’attuazione di rettifiche finanziarie. Alla chiusura del programma, quando lo Stato membro non può riutilizzare i fondi, la Commissione effettua tuttavia la rettifica finanziaria mediante disimpegno.

1)   Rettifiche finanziarie in corso

L’importo indicato tra le rettifiche finanziarie in corso si basa sulle risultanze degli audit della Commissione e su quelli della Corte dei Conti o dell’OLAF, che vengono tutte controllate dalle Direzioni generali pertinenti mediante procedure contraddittorie in corso con gli Stati membri interessati. Si tratta della stima prudente migliore, tenendo conto della situazione del seguito dato agli audit e dell’emissione delle lettere di presa di posizione finali (o lettere di presospensione) al 31 dicembre 2010. L’importo cambierà a seguito della procedura contraddittoria, in virtù della quale gli Stati membri possono presentare nuove prove a sostegno della propria posizione.

2)   Rettifiche finanziarie decise/confermate

Nell’ambito dell’agricoltura e dello sviluppo rurale per il periodo 2007-2013, il FEAGA (ossia il Fondo europeo agricolo di garanzia) e il FEASR (ossia il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) hanno sostituito il FEAOG (ossia il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia) (2000-2006). Le decisioni di rettifica finanziaria vengono adottate principalmente a seguito della verifica della spesa dichiarata dagli Stati membri mediante le seguenti procedure di liquidazione dei conti:

adozione di una decisione annuale di liquidazione dei conti da parte della Commissione per accettare formalmente i conti annuali degli organismi pagatori sulla base di verifiche di gestione e di certificazioni;

adozione di una decisione di verifica di conformità pluriennale da parte della Commissione riguardante la conformità delle spese dichiarate dagli Stati membri rispetto alle norme e ai regolamenti dell’UE;

adozione di una decisione di liquidazione finanziaria relativa all’esecuzione dei pagamenti da parte della Commissione a seguito della quale possono essere stabilite rettifiche finanziarie per i pagamenti che non rispettano le scadenze giuridiche o normative.

Nell’ambito della politica di coesione, le rettifiche finanziarie decise/confermate sono il risultato di controlli e verifiche a livello di UE effettuate dalla Commissione, dalla Corte dei conti europea o dall’OLAF.

3)   Attuazione delle rettifiche finanziarie

Nel caso del FEAGA, le rettifiche finanziarie vengono sempre attuate mediante deduzione nelle dichiarazioni mensili. Per il FEASR, gli importi recuperati dagli stessi Stati membri, e le rettifiche finanziarie decise, possono essere riutilizzati.

Nell’ambito della politica di coesione le rettifiche finanziarie vengono attuate nel seguente modo:

lo Stato membro accetta la rettifica richiesta o proposta dalla Commissione: lo stesso Stato membro applica la rettifica finanziaria, mediante detrazione da una successiva richiesta di pagamento (cfr. dismissioni e recuperi nella sezione 6.1.1, paragrafo 3). Tutti gli importi rettificati dagli Stati membri possono essere riutilizzati per altre operazioni ammissibili, che rientrino tra le spese regolari. Tali casi non hanno alcun impatto sui conti della Commissione, in quanto il livello dei finanziamenti dell’Unione europea per un programma specifico non subisce alcuna riduzione. Gli interessi finanziari dell’UE sono pertanto tutelati contro irregolarità e frodi;

lo Stato membro non accetta la rettifica richiesta o proposta dalla Commissione, a seguito di una procedura contraddittoria formale con lo Stato membro che prevede la sospensione dei pagamenti a favore di un programma; in questo caso, la Commissione ha a disposizione tre mesi dalla data dell’audizione formale con lo Stato membro (sei mesi per i programmi per il periodo 2007-2013) per adottare una decisione formale di rettifica finanziaria ed emette un ordine di recupero per ottenere il rimborso dallo Stato membro. Tali casi hanno comportato una netta riduzione del contributo dell’UE al programma operativo specifico interessato dalla rettifica finanziaria (lo Stato membro non ha alcuna possibilità di riutilizzare l’importo rettificato per altre operazioni ammissibili);

alla chiusura di un programma quando non è possibile il riutilizzo dei fondi da parte dello Stato membro, l’importo della rettifica finanziaria viene detratto dalla dichiarazione di spesa presentata dallo Stato membro o disimpegnato dalla Commissione.

6.1.2    Recuperi

Il recupero di importi è soltanto un mezzo per attuare le rettifiche finanziarie che meritano di essere indicate separatamente tenuto conto dell’importanza ad esse attribuita dall’Autorità di bilancio.

In base al regolamento finanziario, l’ordinatore deve stabilire ordini di recupero per gli importi indebitamente pagati. I recuperi vengono quindi attuati con bonifico bancario del debitore (ad esempio uno Stato membro) o mediante compensazione con altri importi dovuti dalla Commissione allo Stato membro. Il regolamento finanziario prevede altre procedure per garantire la riscossione degli ordini di recupero scaduti, che sono oggetto di una verifica specifica da parte dell’ordinatore della Commissione.

Nell’ambito dell’agricoltura, gli Stati membri sono tenuti a individuare errori e irregolarità e a recuperare le somme indebitamente pagati conformemente alle norme e alle procedure nazionali. Per il FEAGA, gli importi recuperati dai beneficiari sono accreditati alla Commissione che li iscrive quindi come entrate nel conto del risultato economico, previa l’applicazione di una detrazione del 20 % (in media) da parte degli Stati membri. Per il FEASR, i recuperi sono detratti dalla richiesta di pagamento successiva prima che sia inviata ai servizi della Commissione, e pertanto l’importo del FEASR interessato può essere riutilizzato per il programma. Qualora uno Stato membro non persegua il recupero o non attui le proprie azioni diligentemente, la Commissione potrebbe decidere di intervenire ed imporre una rettifica finanziaria allo Stato membro in questione.

Nell’ambito della politica di coesione, gli Stati membri (e non la Commissione) hanno in primo luogo la responsabilità di recuperare dai beneficiari gli importi indebitamente versati insieme agli interessi di mora eventualmente applicabili. Gli importi dei recuperi eseguiti dagli Stati membri sono riportati nella presente nota come informazioni aggiuntive, oltre alle rettifiche finanziarie imposte dalla Commissione. Per il periodo 2007-2013, gli Stati membri hanno l’obbligo giuridico di fornire alla Commissione dati chiari e strutturati sugli importi dismessi dal cofinanziamento prima del completamento del processo di recupero nazionale e dell’effettivo recupero degli importi dai beneficiari a livello nazionale.

6.1.3    Sospensioni e interruzioni dei pagamenti

Conformemente alla normativa settoriale la Commissione può anche effettuare quanto segue:

interrompere la scadenza di un pagamento per un periodo massimo di 6 mesi per i programmi del periodo 2007-2013 se:

a)

vi siano prove che facciano presumere carenze significative nel funzionamento dei sistemi di gestione e di controllo dello Stato membro interessato;

b)

i servizi della Commissione debbano effettuare verifiche supplementari essendo venuti a conoscenza che le spese contenute in una dichiarazione di spesa certificata siano connesse a gravi irregolarità che non sono state rettificate;

sospendere la totalità o parte di un pagamento intermedio a uno Stato membro per i programmi del periodo 2000-2006 e del periodo 2007-2013 nei tre casi di seguito specificati:

a)

il sistema di gestione e di controllo del programma presenta gravi carenze;

b)

le spese figuranti in una dichiarazione certificata di spesa sono connesse a una grave irregolarità che non è stata rettificata;

c)

uno Stato membro ha gravemente violato i suoi obblighi di gestione e di controllo.

Qualora lo Stato membro non adotti le misure richieste, la Commissione può imporre una rettifica finanziaria.

6.1.4    Altri tipi di gestione

Per quanto riguarda la parte del bilancio dell’Unione europea gestita secondo la modalità di gestione diretta, le spese non conformi alle norme e ai regolamenti applicabili sono oggetto di un ordine di riscossione della Commissione o sono dedotte dalla dichiarazione di spesa successiva. Se la deduzione viene effettuata direttamente dal beneficiario nella dichiarazione di spesa, le informazioni non possono essere registrate nel sistema contabile della Commissione. Il recupero degli importi indebitamente pagati nelle modalità di gestione decentrata e centralizzata indiretta spetta agli Stati membri, ai paesi terzi e alle agenzie. La modalità di gestione congiunta si applica anche agli strumenti rettificativi definiti negli accordi conclusi con organizzazioni internazionali.

Nota: tutti i dati sono arrotondati in milioni di EUR. Si noti che alcuni dati riportati nelle tabelle potrebbero non quadrare a causa dell’arrotondamento. Gli importi pari a 0 rappresentano i dati inferiori a 500 000 EUR. Gli importi pari a zero sono indicati con un trattino (-).

6.2   RETTIFICHE FINANZIARIE E RECUPERI NELL’AMBITO DELL’AGRICOLTURA E DELLO SVILUPPO RURALE

6.2.1    Rettifiche finanziarie e recuperi decisi nel 2010

Rettifiche finanziarie decise nel 2010 per il FEAGA

milioni di EUR

 

2010

2009

Procedura di liquidazione dei conti per il FEAGA:

Liquidazione finanziaria e scadenze di pagamento non rispettate

33

103

Verifica di conformità

1 022

359

Subtotale

1 055

462


Rettifiche finanziarie decise nel 2010 per lo sviluppo rurale

milioni di EUR

 

2010

2009

Rettifiche finanziarie per lo sviluppo rurale:

STSR 2000-2006

49

11

SAPARD 2000-2006

3

14

FEASR 2007-2013

20

Subtotale

73

25


Recuperi confermati nel 2010

milioni di EUR

 

2010

2009

FEAGA - irregolarità

178

163

STSR - recuperi

10

SAPARD - recuperi

5

FEASR - irregolarità

98

47

Subtotale

292

210


Totale rettifiche finanziarie e recuperi decisi/confermati nel 2010

milioni di EUR

 

2010

2009

FEAGA:

Rettifiche finanziarie

1 055

462

Recuperi

178

163

Subtotale FEAGA

1 233

625

Sviluppo rurale:

Rettifiche finanziarie

73

25

Recuperi

114

47

Subtotale sviluppo rurale

187

72

Totale

1 420

697

Nell’allegato 1 è riportata una ripartizione degli importi relativi al FEAGA per Stato membro.

Tutti gli importi di cui sopra sono inclusi nel conto del risultato economico della Commissione. L’aumento delle procedure di verifica della conformità nel 2010 fa seguito a un precedente aumento tra il 2008 e il 2009. Tale aumento è dovuto principalmente all’assenza di decisioni di verifica di conformità non eseguite alla fine del 2009. In effetti, il 2008 includeva una decisione di verifica di conformità non eseguita per un importo di 178 milioni di EUR, da cui dipende la diminuzione osservata tra il 2008 e il 2009. Allo stesso modo, i dati del 2010 includono una decisione di verifica di conformità non eseguita per un importo di 471 milioni di EUR che è stata adottata prima della fine dell’esercizio e per la quale è prevista l’esecuzione finanziaria nel 2011. Ciò spiega l’aumento registrato tra il 2009 e il 2010.

I recuperi confermati includono per la prima volta nel 2010 gli importi del FEASR, per un totale di 98 milioni di EUR, il che spiega l’aumento rispetto al 2009.

6.2.2    Rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2010

Rettifiche finanziarie effettuate nel 2010 per il FEAGA

milioni di EUR

 

2010

2009

Procedura di liquidazione dei conti per il FEAGA:

Liquidazione finanziaria e scadenze di pagamento non rispettate

33

103

Verifica di conformità

728

600

Totale

761

703


Rettifiche finanziarie effettuate nel 2010 per lo sviluppo rurale

milioni di EUR

 

2010

2009

Rettifiche finanziarie per lo sviluppo rurale:

STSR 2000-2006

49

11

SAPARD 2000-2006

3

14

FEASR 2007-2013

0

0

Subtotale

53

25


Recuperi effettuati nel 2010

milioni di EUR

 

2010

2009

FEAGA - irregolarità

172

148

STSR - recuperi

10

SAPARD - recuperi

5

FEASR - irregolarità

98

47

Subtotale

286

195


Totale rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2010

milioni di EUR

 

2010

2009

FEAGA:

Rettifiche finanziarie

761

703

Recuperi

172

148

Subtotale FEAGA

934

851

Sviluppo rurale:

Rettifiche finanziarie

53

25

Recuperi

114

47

Subtotale sviluppo rurale

167

72

Totale

1 101

923

Nell’allegato 2 è riportata una ripartizione degli importi relativi al FEAGA per Stato membro.

Per quanto riguarda l’esecuzione delle decisioni di verifica di conformità, gli importi sono generalmente stabili e presentano una lieve variazione da un anno all’altro. Per il FEASR, diventato operativo nel periodo di programmazione 2007-2013, è iniziata la prima serie di controlli e di audit dell’Unione europea. Gli importi delle rettifiche finanziarie dovrebbero essere dichiarati nei prossimi anni (cfr. nota 6.2.4 sulle rettifiche finanziarie in corso).

Come già menzionato in precedenza nell’ambito dei recuperi confermati, i recuperi effettuati includono per la prima volta nel 2010 importi del FEASR per un totale di 98 milioni di EUR, il che spiega principalmente l’aumento rispetto al 2009. Tale dato dovrebbe aumentare nei prossimi anni per il motivo menzionato in precedenza.

6.2.3    Rettifiche finanziarie – importi cumulativi

Rettifiche finanziarie effettuate nel 2010 per il FEAGA – importi cumulativi 1999-2010

milioni di EUR

 

2010

2009

Procedure di liquidazione dei conti per il FEAGA

6 258

5 719

Totale

6 258

5 719

Tale importo rappresenta l’impatto finanziario totale delle procedure di liquidazione dei conti da quando questo meccanismo rettificativo viene applicato, ossia a partire dal 1999.

Altre rettifiche finanziarie effettuate nel 2010 – importi cumulativi 2000 - 2010

milioni di EUR

 

Alla fine del 2010

Alla fine del 2009

Altre rettifiche finanziarie:

STSR 2000-2006

61

11

SAPARD 2000-2006

17

14

FEASR 2007-2013

21

0

Subtotale

98

25

Il dato cumulativo per le rettifiche della liquidazione dei conti per il FEAGA rappresenta gli importi formalmente stabiliti mediante decisioni della Commissione. Nell’importo del 2010 si è tenuto conto delle decisioni di liquidazione dei conti dal n. 1 al n. 34. Va sottolineato che sono state adottate formalmente tutte le decisioni di verifica di conformità, mentre di solito le decisioni di liquidazione dei conti richiedono tempi più lunghi per procedere e incideranno sugli anni futuri.

6.2.4    Rettifiche finanziarie in corso

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2010 per il FEAGA

milioni di EUR

 

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2009

Nuove rettifiche finanziarie in corso nel 2010

Rettifiche finanziarie decise nel 2010

Adeguamenti alle rettifiche finanziarie decise o in corso al 31.12.2009

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2010

FEAGA – future decisioni di conformità e finanziarie

2 763

670

(1 029)

(115)

2 288

Totale rettifiche finanziarie in corso per il FEAGA

2 763

670

(1 029)

(115)

2 288

L’importo delle rettifiche finanziarie in corso alla fine del 2010 per il FEAGA dimostra il consolidamento del sistema di stima per le future decisioni di conformità.

Altre rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2010

milioni di EUR

 

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2009

Nuove rettifiche finanziarie in corso nel 2010

Rettifiche finanziarie decise nel 2010

Adeguamenti alle rettifiche finanziarie decise o in corso al 31.12.2009

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2010

STSR 2000-2006

12

45

(49)

0

7

SAPARD 2000-2006

4

54

(3)

13

68

FEASR 2007-2013

114

55

(57)

11

123

Totale altre rettifiche finanziarie in corso

130

154

(109)

24

198

I programmi SAPARD e STSR stanno entrando in una fase di chiusura, il che spiega l’importo delle rettifiche finanziarie in corso. Inoltre, per il FEASR sono stati avviati audit e controlli a livello di Unione europea, il che spiega la maggior parte dell’importo.

Recuperi in corso al 31.12.2010 per il FEAGA

milioni di EUR

 

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2009

Nuove rettifiche finanziarie in corso nel 2010

Rettifiche finanziarie decise nel 2010

Adeguamenti alle rettifiche finanziarie decise o in corso al 31.12.2009

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2010

FEAGA - irregolarità

276

170

(178)

55

323

Totale recuperi in corso

276

170

(178)

55

323

Poiché le irregolarità confermate e attuate sono riportate nelle note 6.2.1 e 6.2.2, è importante indicare in questa sezione l’andamento degli importi futuri delle irregolarità.

Altri recuperi in corso al 31.12.2010

milioni di EUR

 

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2009

Nuove rettifiche finanziarie in corso nel 2010

Rettifiche finanziarie decise nel 2010

Adeguamenti alle rettifiche finanziarie decise o in corso al 31.12.2009

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2010

STSR 2000-2006

5

6

(10)

7

7

SAPARD 2000-2006

88

52

(5)

(41)

94

FEASR 2007-2013

8

60

(98)

52

22

Totale recuperi in corso

101

118

(114)

18

123

6.3   RETTIFICHE FINANZIARIE NELL’AMBITO DELLA POLITICA DI COESIONE

Nell’ambito dell’agricoltura e della politica di sviluppo rurale, i recuperi (non legati a rettifiche finanziarie) sono comuni. Tuttavia, nel quadro della politica di coesione, gli ordini di riscossione sono utilizzati quasi esclusivamente per effettuare le rettifiche finanziarie decise dalla Commissione e che comportano una netta riduzione dei finanziamenti dell’Unione europea.

Nella nota 6.5 sono riportati i risultati dei controlli delle spese nell’ambito della politica di coesione effettuati dagli Stati membri. Si tenga presente inoltre che l’importo delle rettifiche finanziarie del 2009 per il periodo di programmazione 2000-2006 legate a STSR e a SAPARD sono riportate attualmente nella sezione relativa all’agricoltura e allo sviluppo rurale (cfr. nota 6.2), insieme al FEASR.

6.3.1    Rettifiche finanziarie confermate nel 2010

Rettifiche finanziarie decise/confermate nel 2010

milioni di EUR

 

2010

2009

Politica di coesione (attività dell’UE)

Programmi 1994-1999

136

521

Programmi 2000-2006

788

1 865

Programmi 2007-2013

2

0

Subtotale

925

2 386

Nell’allegato 3 è riportata una ripartizione degli importi di cui sopra per Stato membro.


Rettifiche finanziarie confermate/decise nel 2010 e loro effettuazione nel 2010

milioni di EUR

 

FESR

Fondo di coesione

FSE

SFOP

FEAOG orient.

TOTALE

Rettifiche finanziarie periodo 1994-1999:

Effettuate mediante disimpegno/deduzione alla chiusura

2

0

0

2

Effettuate mediante ordine di riscossione

118

4

3

3

128

Non ancora effettuate

5

0

0

6

Subtotale periodo 1994-1999

125

0

4

3

3

136

Rettifiche finanziarie periodo 2000-2006:

Effettuate mediante disimpegno/deduzione alla chiusura

11

11

Effettuate dagli Stati membri

35

87

122

Effettuate mediante ordine di riscossione

0

0

30

30

Non ancora effettuate

368

246

8

2

-

624

Subtotale periodo 2000-2006

368

258

43

89

30

788

Rettifiche finanziarie periodo 2007-2013:

Effettuate mediante disimpegno/deduzione alla chiusura

Effettuate dagli Stati membri

1

1

2

Effettuate mediante ordine di riscossione

Non ancora effettuate

0

0

0

Subtotale periodo 2007-2013

1

1

2

Totale rettifiche finanziarie confermate nel 2010

494

258

49

91

33

925

Totale rettifiche finanziarie decise nel 2009

2 061

86

180

46

13

2 386

Dell’importo totale di 925 milioni di EUR confermato nel 2010, 2 milioni di EUR sono stati confermati negli anni precedenti, ma non sono stati dichiarati in precedenza e 44 milioni di EUR rappresentano gli adeguamenti agli importi dichiarati in precedenza.

L’importo delle rettifiche finanziarie confermate/decise nel corso dell’esercizio e effettuate mediante emissione di un ordine di riscossione da parte della Commissione (ossia rimborsate in contanti alla Commissione) è pari a 158 milioni di EUR, di cui 128 milioni di EUR per il periodo 1994-1999 e 30 milioni di EUR per il periodo 2000-2006 (2009: 146 milioni di EUR). Va osservato che l’effettuazione mediante ordine di riscossione rappresenta soltanto un importo limitato delle rettifiche finanziarie (vale a dire il 20% dell’importo delle rettifiche effettuate nel 2010) in quanto la normativa settoriale applicabile prevede la possibilità per lo Stato membro di accettare la rettifica finanziaria proposta dalla Commissione e quindi di sostituire la spesa irregolare con una regolare, il che comporta che la Commissione non deve emettere alcun ordine di riscossione. Gli ordini di riscossione sono emessi dalla Commissione soltanto nei casi in cui uno Stato membro respinge la rettifica finanziaria o, nella fase di chiusura di un programma, quando uno Stato membro non può più presentare altre spese in sostituzione di quelle irregolari.

Per il FESR, la considerevole differenza tra le rettifiche confermate/decise nel 2009 e nel 2010 è dovuta a una rettifica di importo elevato in Spagna (circa 1,5 miliardi di EUR), che è stata confermata dallo Stato membro alla fine del 2009. La rettifica concludeva un importante piano d’azione avviato nel 2004 riguardo alla gestione e alle verifiche di secondo livello delle questioni inerenti agli appalti pubblici nell’ambito di venti programmi spagnoli. La rettifica ha aumentato in misura considerevole gli importi delle rettifiche registrati nel 2009. A partire dal 2010, gli importi legati il periodo 2000-2006 diminuiranno in quanto il periodo di chiusura sta giungendo al termine. Le rettifiche registrate saranno legate al completamento delle procedure avviate negli anni precedenti e ai risultati delle procedure di chiusura e degli audit.

Per quanto riguarda il FSE, l’importo più basso delle rettifiche finanziarie per il periodo di programmazione 1994-1999 è dovuto al fatto che i servizi della Commissione stanno giungendo alla fine del processo di chiusura. Per il periodo di programmazione 2000-2006, il 2010 è stato l’anno in cui sono stati presentati i documenti di chiusura per la maggior parte dei programmi. Gli importi delle rettifiche finanziarie saranno pertanto individuati e confermati soltanto dopo il completamento dell’analisi dei documenti degli Stati membri che i servizi della Commissione stanno effettuando.

Riguardo allo SFOP, l’audit eseguito sulle autorità centrali in Spagna alla fine del 2009 ha comportato la conferma nel 2010 di un importo di 87 milioni di EUR che è stato dedotto dallo Stato membro dalla dichiarazione di spesa finale pervenuta alla fine del 2010.

6.3.2    Rettifiche finanziarie effettuate nel 2010

Rettifiche finanziarie effettuate nel 2010

milioni di EUR

 

2010

2009

Politica di coesione (attività dell’UE)

Programmi 1994-1999

476

300

Programmi 2000-2006

259

384

Programmi 2007-2013

2

0

Subtotale

737

684

Nell’allegato 4 è riportata una ripartizione degli importi di cui sopra per Stato membro.

Va sottolineato che gli importi di cui sopra, in particolare per il periodo di programmazione 2000-2006, non includono le rettifiche finanziarie dichiarate dagli Stati membri nelle richieste di pagamento finali ricevute dalla Commissione nel 2010, che sono in fase di convalida. In questa fase, la rettifica finanziaria viene effettuata dallo Stato membro che certifica la deduzione dell’importo della rettifica finanziaria dall’importo della richiesta di pagamento finale. Nel contesto della chiusura del programma, la normativa prevede tempi più lunghi tra la convalida della richiesta da parte dell’ordinatore nel sistema contabile, l’esame completo della richiesta e l’effettuazione dei pagamenti da parte della Commissione. Le richieste di pagamento ricevute prima della fine del 2010 e non ancora autorizzate includono rettifiche finanziarie dedotte per un importo totale di 2,3 miliardi di EUR (FESR: 2 155 milioni di EUR; Fondo di coesione: 105 milioni di EUR; FSE: 24 milioni di EUR). Le richieste di pagamento saranno trattate tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012.

Rettifiche finanziarie effettuate nel 2010 (confermate/decise nel 2010 e negli anni precedenti)

milioni di EUR

 

FESR

Fondo di coesione

FSE

SFOP

FEAOG orient.

Totale 2010

Rettifiche finanziarie periodo 1994-1999:

Confermate nel 2010

120

0

4

3

2

129

Confermate negli anni precedenti

342

4

1

1

347

Subtotale periodo 1994-1999

462

4

5

3

3

476

Rettifiche finanziarie periodo 2000-2006:

Confermate nel 2010

0

11

35

87

30

164

Confermate negli anni precedenti

79

6

1

8

95

Subtotale periodo 2000-2006

80

18

36

87

38

259

Rettifiche finanziarie periodo 2007-2013:

Confermate nel 2010

1

1

1

Confermate negli anni precedenti

Subtotale periodo 2007-2013

1

1

1

Totale rettifiche finanziarie effettuate nel 2010

542

21

42

90

41

737

Totale rettifiche finanziarie effettuate nel 2009

334

89

206

50

5

684

Dell’importo totale di 737 milioni di EUR dichiarato come rettifica finanziaria effettuata nel 2010, 1 milione di EUR è stato eseguito negli anni precedenti, ma non è stato dichiarato in precedenza.

Per quanto riguarda il FESR, va sottolineato che la cospicua rettifica effettuata in Spagna per un importo di 1,5 miliardi di EUR cui si fa riferimento nella nota 6.3.1 è stata certificata dallo Stato membro nel febbraio 2010 come contabilizzata nei sistemi contabili locali dei relativi programmi. L’importo menzionato è stato quindi dedotto dalle 20 richieste di pagamento finali presentate nel settembre 2010. Tuttavia, poiché sono ancora in fase di autorizzazione, le richieste di pagamento non sono state prese in considerazione nei dati relativi alle rettifiche effettuate di cui sopra. Lo stesso vale per la maggior parte delle richieste ricevute per la chiusura del periodo 2000-2006.

Per il FSE, tutte le rettifiche finanziarie confermate nel 2010 per il periodo di programmazione 1994-1999 sono state effettuate nello stesso anno. Inoltre, non vi sono importi in sospeso di rettifiche finanziarie da effettuare per quanto riguarda il periodo di programmazione menzionato. Gli importi delle rettifiche finanziarie per il periodo di programmazione 2000-2006 confermate negli anni precedenti saranno individuati e liquidati nell’ambito del processo di chiusura in corso.

6.3.3    Rettifiche finanziarie – importi cumulativi e tasso di esecuzione

Rettifiche finanziarie confermate/decise – importi cumulativi

milioni di EUR

 

Periodo 1994-1999

Periodo 2000-2006

Periodo 2007-2013

Totale alla fine de 2010

Totale alla fine del 2009

FESR

1 758

4 165

1

5 924

5 430

Fondo di coesione

273

490

763

506

FSE

397

1 174

1

1 572

1 522

SFOP

100

96

195

104

FEAOG orientamento

124

41

165

132

Totale

2 652

5 965

2

8 619

7 694

Nell’allegato 3 è riportata una ripartizione dell’importo totale per Stato membro.

Rettifiche finanziarie effettuate – importi cumulativi

milioni di EUR

 

Periodo 994-1999

Periodo 2000-2006

Periodo 2007-2013

Totale alla fine del 2010

Totale alla fine del 2009

FESR

1 736

1 972

1

3 709

3 167

Fondo di coesione

266

227

493

472

FSE

395

1 146

1

1 542

1 500

SFOP

100

94

194

104

FEAOG orientamento

124

41

165

124

Total

2 621

3 480

2

6 102

5 366

Nell’allegato 4 è riportata una ripartizione dell’importo totale per Stato membro.

La maggior parte dei programmi e dei casi di irregolarità per il periodo di programmazione 1994-1999 è stata chiusa, e pertanto in futuro gli importi dovrebbero diminuire. Molte detrazioni sono state ritirate dagli Stati membri dalle loro richieste di pagamento finali per i programmi del periodo 2000-2006; tuttavia le richieste di pagamento sono ancora in fase di convalida e per questo motivo non sono incluse negli importi di cui sopra. Saranno registrate come effettuate quanto i pagamenti saranno convalidati, nel 2001 e nel 2012 per i casi più complessi. Le rettifiche per il periodo di programmazione attuale 2007-2013 dovrebbero aumentare in seguito agli attuali controlli in loco.

Nella tabella di cui sopra sono incluse le rettifiche finanziarie contestate da alcuni Stati membri (tenendo conto che l’esperienza passata ha dimostrato che molto raramente la Commissione ha dovuto effettuare rimborsi in seguito a tali casi).

Rettifiche finanziarie confermate/decise al 31 dicembre 2010 ma non ancora effettuate e tassi di esecuzione al 31 dicembre 2010 (importi cumulativi)

milioni di EUR

 

FESR

Fondo di coesione

FSE

SFOP

FEAOG orient.

Totale 2010

Totale 2009

Rettifiche finanziarie per i programmi del periodo 1994-1999

Rettifiche finanziarie confermate/decise

1 758

273

397

100

124

2 652

2 516

Rettifiche finanziarie effettuate

1 736

266

395

100

124

2 621

2 145

Rettifiche finanziarie confermate/decise ma non ancora effettuate

22

8

2

0

31

371

Tasso di esecuzione

99 %

97 %

100 %

100 %

100 %

99 %

85 %

Rettifiche finanziarie per i programmi del periodo 2000-2006

Rettifiche finanziarie confermate/decise

4 165

490

1 174

96

41

5 965

5 177

Rettifiche finanziarie effettuate

1 972

227

1 146

94

41

3 480

3 221

Rettifiche finanziarie confermate/decise ma non ancora effettuate

2 192

263

28

2

2 485

1 956

Tasso di esecuzione

47 %

46 %

98 %

98 %

100 %

58%

62%

Rettifiche finanziarie per i programmi del periodo 2007-2013

Rettifiche finanziarie confermate/decise

1

1

2

Rettifiche finanziarie effettuate

1

1

2

Rettifiche finanziarie confermate/decise ma non ancora effettuate

0

0

0

Tasso di esecuzione

69 %

N/A

98 %

N/A

N/A

84 %

N/A

Totale rettifiche finanziarie

Rettifiche finanziarie confermate/decise

5 924

764

1 571

195

165

8 619

7 694

Rettifiche finanziarie effettuate

3 709

493

1 542

194

165

6 102

5 366

Rettifiche finanziarie confermate/decise ma non ancora effettuate

2 214

271

30

2

0

2 516

2 327

Tasso di esecuzione

63 %

65 %

98 %

99 %

100 %

71 %

70 %

Il livello di esecuzione nel periodo di programmazione 1994-1999 dipende dall’emissione nel corso del 2010 della maggior parte degli ordini di riscossione necessari per attuare le decisioni di rettifica finanziaria adottate alla fine del 2009 (in sospeso alla chiusura dei conti 2009), o per effettuare le nuove rettifiche confermate/decise nel corso dell’anno.

Per il periodo di programmazione 2000-2006, il basso tasso di esecuzione è dovuto al processo di chiusura in corso e al fatto che le richieste di pagamento ricevute alla fine del 2010 non sono ancora state autorizzate e le relative rettifiche finanziarie per un importo totale di 2,3 miliardi di EUR non possono essere prese in considerazione nei dati relativi all’esecuzione del 2010.

6.3.4    Rettifiche finanziarie in corso

milioni di EUR

 

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2009

Nuove rettifiche finanziarie in corso in progress in 2010

Rettifiche finanziarie decise nel 2010

Adeguamenti alle rettifiche finanziarie decise o in corso al 31.12.2009

Rettifiche finanziarie in corso al 31.12.2010

Fondi strutturali e Fondo di coesione (programmi 1994-1999, 2000-2006 e 2007-2013)

FESR

430

135

(212)

(156)

197

Fondo di coesione

149

206

(21)

(72)

262

FSE

326

9

(42)

(10)

284

SFOP

2

(1)

0

0

FEAOG orientamento

63

4

(33)

(31)

4

Totale

971

354

(309)

(269)

747

Per quanto riguarda il FESR, molte delle procedure in corso negli anni precedenti sono state completate nel 2010 con l’applicazione delle rettifiche finanziarie o degli adeguamenti degli importi. Inoltre, il 2010 è stato un anno di transizione per i due periodi di programmazione; la conclusione delle procedure per il periodo 2000-2006 ha comportato una diminuzione degli importi in corso e l’avvio di nuove procedure (molto limitate in questa fase) per il periodo 2007-2013. Gli importi delle rettifiche finanziarie in corso quest’anno sono quindi inferiori rispetto a quelli dell’anno scorso.

Per il FSE, la maggior parte dei 9 milioni di EUR di nuovi casi si riferisce al periodo di programmazione 2000-2006 in quanto tutti i programmi operativi interessati stanno giungendo alla fase di chiusura. L’elaborazione delle rettifiche finanziarie sarà effettuata nel processo di chiusura. Tuttavia, metà delle procedure in corso riguarda il periodo di programmazione 2007-2013. Si stima che il loro importo (provvisorio) sia pari a 1 EUR in quanto l’importo da rettificare deve ancora essere individuato.

Oltre a quello di cui sopra, gli Stati membri hanno dichiarato un importo di 1 437 milioni di EUR che rappresenta possibili recuperi conseguenti all’individuazione di richieste irregolari sui fondi strutturali. Tale dato è basato sulle relazioni formali presentate dagli Stati membri ai sensi del regolamento (CEE) n. 1681/94 della Commissione. Le prospettive di recupero in singoli casi non possono tuttavia essere valutate con sufficiente precisione sulla base delle informazioni trasmesse dagli Stati membri. Esiste inoltre un rischio di sovrapposizione con gli importi indicati in precedenza che è difficile da quantificare in quanto gli Stati membri non hanno l’obbligo di distinguere nelle loro dichiarazioni tra possibili recuperi derivanti dall’attività dell’UE e recuperi dovuti ai loro controlli.

6.3.5    Interruzione e sospensione dei pagamenti

Per il FESR, nel 2010 sono state adottate 49 decisioni di interruzione dei pagamenti per un importo totale di 2 156 milioni di EUR. I pagamenti sono stati sbloccati per 41 casi per un importo di 2 057 milioni di EUR. Al termine dell’esercizio, erano ancora in corso 8 casi per un importo di 99 milioni di EUR.

Per il FSE, nel 2010 sono state adottate 12 decisioni di interruzione dei pagamenti per un importo totale di 255 milioni di EUR, tutte riguardanti il periodo di programmazione 2007-2013. I pagamenti sono stati sbloccati per 6 casi per un importo di 94 milioni di EUR. Sono ancora in corso 6 casi per un importo di 161 milioni di EUR.

La ripartizione dei casi di interruzione per Stato membro nel 2010 è la seguente:

milioni di EUR

 

FESR

FSE

Totale

Interruzioni – casi chiusi al 31.12.2010

Germania

175

175

Spagna

1 477

74

1 552

Italia

84

84

Lussemburgo

1

1

Ungheria

33

33

Portogallo

103

103

Romania

18

18

Regno Unito

184

184

Totale parziale casi chiusi

2 057

94

2 151

Interruzioni – casi aperti al 31.12.2010

Belgio

3

3

Bulgaria

15

15

Germania

43

69

112

Italia

72

72

Austria

17

17

Regno Unito

41

41

Totale parziale casi aperti

99

161

260

Totale interruzioni

2 156

255

2 411

I dati indicati in questa tabella rappresentano la situazione al 15 febbraio 2011

Inoltre, nel corso del 2010 sono state adottate 6 decisioni di sospensione per il FSE (Belgio, Spagna e Francia), e i pagamenti sono stati ripresi prima della fine dell’anno soltanto per la Spagna.

6.4   ALTRI RECUPERI

Questa rubrica riguarda il recupero di importi indebitamente pagati in seguito a errori o irregolarità individuati dalla Commissione, dagli Stati membri, dalla Corte dei conti europea o dall’OLAF per la parte del bilancio non eseguita nella modalità di gestione concorrente.

ALTRI RECUPERI CONFERMATI NEL 2010

milioni di EUR

 

2010

2009

Altri tipi di gestione:

azioni esterne

137

81

politiche interne

188

202

Totale altri recuperi confermati

325

283


ALTRI RECUPERI EFFETTUATI NEL 2010

milioni di EUR

 

2010

2009

Altri tipi di gestione:

azioni esterne

136

81

politiche interne

163

202

Totale altri recuperi effettuati

299

283

6.5   ATTIVITÀ DI RECUPERO E DI RETTIFICA FINANZIARIA DA PARTE DEGLI STATI MEMBRI PER LE AZIONI STRUTTURALI O LA POLITICA DI COESIONE

Nell’ambito della politica di coesione, le rettifiche effettuate dagli Stati membri a seguito di audit eseguiti dagli Stati membri stessi o dall’Unione europea non vengono registrate nel sistema contabile della Commissione dato che gli Stati membri possono riutilizzare questi importi per altre spese ammissibili. Tuttavia, agli Stati membri viene richiesto di fornire alla Commissione informazioni aggiornate riguardo alle dismissioni, ai recuperi e ai recuperi in corso relativi ai Fondi strutturali per i singoli anni e, cumulativamente, per il periodo di programmazione 2000-2006, e per tutti i quattro fondi (FESR, FSE, FEAOG orientamento e SFOP). Tuttavia, non sono tenuti a individuare separatamente le rettifiche derivanti dall’attività dell’UE. Per tale motivo le rettifiche finanziarie effettuate dagli Stati membri non sono aggiunte a quelle della Commissione.

Poiché il periodo 2000-2006 è attualmente in fase di chiusura, ossia in una fase durante la quale è richiesta la prova della deduzione in relazione a tutte le irregolarità, gli Stati membri non devono presentare separatamente alla Commissione le informazioni relative a dismissioni, recuperi e recuperi in corso per l’esercizio 2010. Tuttavia, queste informazioni supplementari sono pervenute nel marzo 2011 da Grecia, Belgio, Ungheria, Portogallo e per i programmi INTERREG. Nella presente sezione si tiene conto di tali informazioni.

Sulla base dei dati finora ricevuti, in termini di contributo dell’UE, gli Stati membri hanno dichiarato in totale circa 5,1 miliardi di EUR di rettifiche finanziarie cumulative derivanti dalla loro attività di verifica nazionale per i programmi del periodo 2000-2006 (di cui le dismissioni sono pari a circa 4 miliardi di EUR e i recuperi a circa 1,1 miliardi di EUR).

Nel 2010 l’attività di verifica in loco intrapresa dalla DG Politica regionale nell’ambito del piano d’azione del 2008 per verificare i sistemi nazionali degli Stati membri per i recuperi relativi al periodo di programmazione 2000-2006 è stata completata per i sei Stati membri restanti, coprendo quindi tutti i 25 Stati membri interessati (per il periodo 2000-2006 Bulgaria e Romania non avevano alcun obbligo di dichiarazione). Dai risultati di tale attività e dalle verifiche condotte dalla Corte dei conti, nelle ultime due relazioni annuali, è emerso che le autorità degli Stati membri in genere si attengono ai requisiti, anche se esistevano ancora alcune carenze riguardo alla completezza dei dati e al sistema di registrazione e di segnalazione delle irregolarità per alcuni programmi del periodo 2000-2006 in Italia, Spagna, Francia e Paesi Bassi. In misura minore, sono state rilevate carenze anche in alcuni programmi di Regno Unito, Slovenia, Finlandia, Svezia e Lettonia. Anche se le verifiche della Commissione hanno individuato miglioramenti in tutti gli Stati membri nel periodo 2007-2010, la Commissione resta prudente alla chiusura e ha richiesto a tutte le autorità competenti per i programmi di riferire in merito ai provvedimenti presi a livello nazionale (comprese le rettifiche finanziarie) per tutte le irregolarità registrate per ciascun programma. La Commissione non chiuderà i programmi finché non saranno accertate la coerenza e la completezza delle informazioni.

Esiste un rischio di sovrapposizione per il periodo 2000-2006 tra le cifre dichiarate per le rettifiche finanziarie derivanti dall’attività di organismi UE (audit della Commissione e della Corte dei conti e indagini dell’OLAF) e quelle dichiarate dagli Stati membri derivanti da proprie attività. Ciò si spiega con il fatto che una parte cospicua delle rettifiche finanziarie derivanti dall’attività degli organismi dell’UE è accettata dagli Stati membri e da essi attuata senza una decisione formale della Commissione ritirando le spese interessate dalle proprie dichiarazioni di spesa. Poiché gli Stati membri non sono tenuti a distinguere le rettifiche derivanti dall’attività di organismi dell’UE da quelle dovute ai propri controlli e audit nel periodo di rendicontazione 2000-2006, non è possibile quantificare con precisione la portata di tale sovrapposizione. Inoltre, l’effettiva attuazione da parte dello Stato membro potrebbe non avvenire nello stesso esercizio in cui lo Stato membro accetta la rettifica finanziaria. L’eventuale sovrapposizione rimane pertanto solo una stima. Confrontando per ogni singolo Stato membro le cifre degli Stati membri per il 2010 e gli importi delle rettifiche derivanti dall’attività di organismi dell’UE e accettati dagli Stati membri per lo stesso anno, emerge che l’importo della sovrapposizione non può essere superiore a 65 milioni di EUR (2009: 465 milioni di EUR).

Nel periodo di programmazione 2007-2013, una disposizione normativa stabilisce che gli Stati membri riferiscano ogni anno in merito ai recuperi e alle dismissioni attraverso il sistema informatico SFC 2007. La Commissione riceve quindi i dati per via elettronica dagli Stati membri al 31 marzo di ogni anno. Nelle sue indicazioni agli Stati membri, la Commissione ha anche proposto di individuare separatamente le rettifiche derivanti dall’attività degli organismi dell’UE per evitare inutili doppioni nelle comunicazioni. Come comunicato dagli Stati membri alla Commissione al 31 marzo 2011, gli importi totali (parte dell’UE) recuperati dagli Stati membri dai beneficiari e ritirati dalle spese certificate presentate alla Commissione nel 2010 (recuperi per 35 milioni di EUR), o ritirati dalle richieste di pagamento del 2010 prima del completamento del processo di recupero a livello nazionale (dismissioni per 189 milioni di EUR), nonché i recuperi in corso (41 milioni di EUR) alla fine del 2010, sono pari a 265 milioni di EUR.

milioni di EUR

UE 27 2007-2013 (2)

Dismissioni derivanti dall’attività degli Stati membri

Dismissioni derivanti dall’attività di organismi dell’UE

Totale dismissioni

Recuperi derivanti dall’attività degli Stati membri

Recuperi derivanti dall’attività di organismi dell’UE

Totale recuperi

Totale recuperi in sospeso dichiarati nel 2010

Totale dichiarato dagli Stati membri

FESR/FC  (3)

151

5

156

29

2

31

25

212

FSE

31

2

33

4

0

4

15

52

EFF

0

0

0

1

0

1

0

1

Totale

183

7

189

34

2

35

41

265

La Commissione ha previsto di effettuare un audit sui recuperi a partire dal secondo semestre del 2011 per esaminare, per tutti i fondi, i sistemi del meccanismo rettificativo istituiti dalle autorità di certificazione e per valutare il grado di attendibilità che la Commissione può attribuire ai dati dichiarati, utilizzando un campione dei programmi e degli Stati membri scelto sulla base di un’analisi dei rischi.

Nota 6 –   Allegato 1: Totale rettifiche finanziarie e recuperi decisi nel 2010 per il FEAGA – Ripartizione per Stato membro

milioni di EUR

Stato membro

Liquidazione contabile

Verifica di conformità

Irregolarità dichiarate

Totale 2010

Totale 2009

Belgio

0

4

4

15

Bulgaria

0

17

3

20

5

Repubblica ceca

0

1

0

1

1

Danimarca

0

10

3

12

104

Germania

–1

16

12

28

17

Estonia

0

0

0

Irlanda

–1

0

7

7

4

Grecia

4

460

14

477

21

Spagna

8

52

23

83

106

Francia

–1

39

28

67

111

Italia

4

39

35

78

15

Cipro

1

0

1

0

Lettonia

0

0

0

0

Lituania

0

0

2

2

4

Lussemburgo

0

1

0

1

0

Ungheria

0

8

1

8

22

Malta

0

0

0

0

Paesi Bassi

–1

47

5

51

36

Austria

0

1

1

2

3

Polonia

0

50

2

52

13

Portogallo

2

40

16

58

18

Romania

11

38

6

55

14

Slovenia

0

4

1

5

2

Slovacchia

0

0

0

0

1

Finlandia

0

2

1

2

2

Svezia

0

3

2

5

2

Regno Unito

8

194

11

213

109

Totale decisi

33

1 022

178

1 233

625


Nota 6 –   Allegato 1: Totale rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2010 per il FEAGA – Ripartizione per Stato membro

milioni di EUR

Stato membro

Liquidazione contabile e scadenze dei pagamenti non rispettate

Verifica di conformità

Irregolarità dichiarate dagli Stati membri (rimborsate all’UE)

Totale 2010

Totale 2009

Belgio

0

0

3

3

14

Bulgaria

0

5

6

1

Repubblica ceca

0

0

1

1

0

Danimarca

0

10

3

12

105

Germania

–1

16

10

26

18

Estonia

0

0

0

Irlanda

–1

1

5

5

5

Grecia

4

136

10

150

196

Spagna

8

92

30

130

59

Francia

–1

90

30

120

82

Italia

4

5

23

33

177

Cipro

1

0

1

1

Lettonia

0

0

0

0

Lituania

0

2

1

4

2

Lussemburgo

0

1

0

1

0

Ungheria

0

24

2

26

9

Malta

0

0

0

0

Paesi Bassi

–1

46

5

51

9

Austria

0

3

1

3

1

Polonia

0

95

1

97

2

Portogallo

2

4

18

24

7

Romania

11

6

16

12

Slovenia

0

1

1

2

Slovacchia

0

0

1

1

0

Finlandia

0

2

1

2

2

Svezia

0

3

2

5

14

Regno Unito

8

195

12

215

133

Totale effettuati

33

728

172

934

851


Nota 6 –   Allegato 3: Totale rettifiche finanziarie confermate nel 2010 per le azioni strutturali Ripartizione per Stato membro

milioni di EUR

Stato membro

Cumulativo fine 2009

Rettifiche finanziarie confermate nel 2010

Cumulativo fine 2010

FESR

Fondo di coesione

FSE

SFOP

FEAOG orient.

Totale 2010

1994-1999

2 516

125

0

4

3

3

136

2 652

Belgio

5

0

5

Danimarca

3

0

3

Germania

339

0

0

1

1

340

Irlanda

42

0

42

Grecia

526

1

0

0

2

528

Spagna

548

116

0

0

1

117

664

Francia

84

4

0

4

88

Italia

505

0

0

0

505

Lussemburgo

5

0

5

Paesi Bassi

177

0

177

Austria

2

0

2

Portogallo

137

2

1

1

4

141

Finlandia

1

0

1

Svezia

1

0

1

Regno Unito

131

6

1

0

7

138

INTERREG

10

0

0

10

Periodo 2000-2006

5 178

368

258

43

89

30

788

5 965

Belgio

10

0

0

10

Bulgaria

2

18

18

21

Repubblica ceca

0

4

7

11

11

Danimarca

0

0

0

Germania

12

0

0

0

1

13

Estonia

0

0

0

0

0

Irlanda

42

2

1

2

44

Grecia

920

40

0

0

40

961

Spagna

2 503

170

104

2

87

363

2 865

Francia

261

16

0

9

26

287

Italia

825

97

4

1

2

105

930

Cipro

0

0

Lettonia

4

1

0

1

4

Lituania

2

0

0

2

Lussemburgo

2

0

2

Ungheria

52

0

0

52

Malta

0

0

Paesi Bassi

2

0

2

Austria

0

0

Polonia

134

0

111

1

0

112

246

Portogallo

126

0

13

0

18

31

157

Romania

10

2

2

12

Slovenia

2

0

2

Slovacchia

39

0

2

2

41

Finlandia

0

0

0

1

Svezia

11

0

0

11

Regno Unito

217

29

36

1

65

283

INTERREG

1

9

9

10

2007-2013

0

1

0

1

0

2

2

Belgio

Bulgaria

Repubblica ceca

Danimarca

0

0

0

Germania

Estonia

0

0

0

Irlanda

0

0

0

Grecia

Spagna

Francia

0

0

0

Italia

Cipro

Lettonia

Lituania

Lussemburgo

0

0

0

Ungheria

0

1

1

1

Malta

Paesi Bassi

Austria

Polonia

0

0

0

0

Portogallo

0

0

1

1

Romania

Slovenia

Slovacchia

Finlandia

Svezia

Regno Unito

INTERREG

Totale confermate

7 694

494

258

49

91

33

925

8 619


Nota 6 –   Allegato 4: Totale rettifiche finanziarie effettuate nel 2010 per le azioni strutturali Ripartizione per Stato membro

milioni di EUR

Stato membro

Cumulativo fine 2009

Rettifiche finanziarie confermate nel 2010

Cumulativo fine 2010

FESR

Fondo di coesione

FSE

SFOP

FEAOG orient.

Totale 2010

1994-1999

2 144

462

4

5

3

3

476

2 621

Belgio

6

6

Danimarca

4

4

Germania

300

37

0

1

38

338

Irlanda

40

40

Grecia

521

1

3

0

4

525

Spagna

293

363

1

0

1

365

658

Francia

85

4

0

4

89

Italia

483

21

21

504

Lussemburgo

4

1

1

5

Paesi Bassi

177

177

Austria

2

2

Portogallo

118

20

1

1

23

141

Finlandia

1

0

0

1

Svezia

1

1

Regno Unito

108

11

1

0

13

120

INTERREG

2

7

7

9

Periodo 2000-2006

3 222

80

18

36

87

38

259

3 480

Belgio

8

0

0

8

Bulgaria

2

2

Repubblica ceca

0

0

Danimarca

0

0

Germania

10

0

0

10

Estonia

0

0

0

0

Irlanda

26

26

Grecia

904

904

Spagna

940

16

0

87

8

111

1 051

Francia

239

9

9

248

Italia

686

79

0

2

82

768

Cipro

0

0

Lettonia

3

1

1

4

Lituania

1

0

0

1

Lussemburgo

2

2

Ungheria

41

41

Malta

0

0

Paesi Bassi

0

1

1

1

Austria

0

0

Polonia

90

90

Portogallo

95

1

18

18

113

Romania

8

0

0

8

Slovenia

2

2

Slovacchia

1

1

Finlandia

0

0

Svezia

11

11

Regno Unito

151

36

1

37

188

INTERREG

0

0

0

0

2007-2013

0

1

0

1

0

2

2

Belgio

Bulgaria

Repubblica ceca

Danimarca

0

0

0

Germania

Estonia

0

0

0

Irlanda

0

0

0

Grecia

Spagna

Francia

0

0

0

Italia

Cipro

Lettonia

Lituania

Lussemburgo

Ungheria

1

1

1

Malta

Paesi Bassi

Austria

Polonia

0

0

0

Portogallo

0

0

1

1

Romania

Slovenia

Slovacchia

Finlandia

Svezia

Regno Unito

INTERREG

Totale effettuate

5 366

542

21

42

90

41

737

6 102

7.   GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Le seguenti informazioni si riferiscono alla gestione dei rischi finanziari dell’Unione europea (UE) e riguardano:

le operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione europea al fine di dare esecuzione al bilancio dell’UE;

le attività di assunzione ed erogazione di prestiti operate dalla Commissione europea nel quadro dell’assistenza macrofinanziaria (AMF), della bilancia dei pagamenti (BdP) e delle azioni dell’Euratom;

il Fondo di garanzia per le azioni esterne;

le attività di erogazione e assunzione di prestiti, nonché le attività di tesoreria svolte dall’Unione europea attraverso la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (in liquidazione).

7.1   POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO

7.1.1    Operazioni di tesoreria

Le norme e i principi di gestione delle operazioni di tesoreria della Commissione sono riportate nel regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio [modificato dal regolamento (CE, Euratom) n. 2028/2004 e dal regolamento (CE, Euratom ) n. 105/2009 del Consiglio] e nel regolamento finanziario [regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, modificato dal regolamento (CE, Euratom) n. 1995/2006, dal regolamento (CE) n. 1525/2007 e dal regolamento (CE, Euratom) n. 1081/2010 del Consiglio] e nelle relative modalità di esecuzione [regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, modificato dal regolamento (CE, Euratom) n. 1261/2005, dal regolamento (CE, Euratom) n. 1248/2006 e dal regolamento (CE, Euratom) n. 478/2007 della Commissione].

A seguito dei regolamenti di cui sopra, si applicano i seguenti principi fondamentali:

le risorse proprie vengono versate dagli Stati membri in conti aperti a tale scopo, a nome della Commissione, presso il Tesoro di ogni Stato membro o presso l’organismo designato da ogni Stato membro. La Commissione può effettuare sui conti di cui sopra prelievi destinati a coprire unicamente i propri bisogni di tesoreria;

le risorse proprie vengono versate dagli Stati membri nella loro moneta nazionale, mentre i pagamenti della Commissione sono espressi principalmente in euro;

non sono consentiti scoperti di conto sui conti bancari aperti a nome della Commissione;

i fondi detenuti in conti bancari denominati in valute diverse dall’euro vengono utilizzati per i pagamenti in quelle stesse valute oppure convertiti periodicamente in euro.

Oltre ai conti delle risorse proprie, la Commissione apre altri conti bancari presso le banche centrali e le banche commerciali al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio.

Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni, vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario, alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit.

La gestione delle operazioni di pagamento e di tesoreria della Commissione è regolata da una serie scritta di linee guida e procedure al fine di limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di controllo. Tali linee guida e procedure coprono diverse aree operative (per esempio: effettuazione di pagamenti e gestione di cassa, previsioni dei flussi di cassa, continuità dell’attività, ecc.) e il loro rispetto viene verificato regolarmente. Inoltre, vengono indette riunioni tra la DG Bilancio e la DG ECFIN per discutere la condivisione delle informazioni sulla gestione del rischio e le migliori prassi.

BUFI – ammende incassate in via provvisoria

A partire dal 2010, gli importi delle ammende incassate in via provvisoria vengono investiti in un fondo appositamente creato gestito dalla DG ECFIN e denominato BUFI. Gli importi delle ammende ricevuti prima del 2010 restano in conti bancari specifici. La gestione patrimoniale per le ammende incassate in via provvisoria viene svolta dalla Commissione in base a linee guida interne e alle linee guida in materia di gestione patrimoniale inclusi nell’accordo sul livello del servizio concluso nel dicembre 2009 tra la DG Bilancio e la DG ECFIN. Sono stati redatti alcuni manuali di procedura relativi ad argomenti specifici, come la gestione di tesoreria, che sono in uso presso le competenti unità operative. I rischi finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle linee guida e delle procedure interne viene verificato regolarmente.

L’obiettivo delle attività di gestione patrimoniale è investire le ammende pagate alla Commissione in modo tale da:

a)

garantire che i fondi siano facilmente disponibili quando sono necessari,

b)

ottenere nelle normali circostanze un ricavo che in media sia pari al ricavo del parametro di riferimento BUFI meno i costi sostenuti.

Gli investimenti sono limitati sostanzialmente alle seguenti categorie: depositi a termine presso le banche centrali della zona dell’euro, agenzie di emissione di debito sovrano della zona dell’euro, banche o istituzioni sovranazionali di proprietà esclusivamente statale o garantite dallo Stato; obbligazioni, buoni e certificati di deposito emessi da enti sovrani creando un’esposizione sovrana diretta della zona dell’euro o emessi da istituzioni sovranazionali.

7.1.2    Attività di assunzione ed erogazione di prestiti (AMF, BdP ed Euratom)

Le operazioni di concessione e assunzione di prestiti, e la relativa gestione della tesoreria, vengono effettuate dall’UE conformemente alle rispettive decisioni del Consiglio, ove applicabili, e delle linee guida interne. Sono stati redatti alcuni manuali di procedura scritta relativi ad argomenti specifici, quali le assunzioni di prestiti, i prestiti e la gestione di tesoreria, che sono in uso presso le competenti unità operative. I rischi finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle linee guida e delle procedure interne viene verificato regolarmente. Di norma, non vengono effettuate attività che compensano le variazioni del tasso d’interesse o le variazioni di cambio (attività di copertura) allorché le operazioni di prestito sono finanziate mediante assunzioni di prestiti “back-to-back”, che pertanto non generano posizioni aperte in divisa o del tasso d’interesse.

7.1.3    Fondo di garanzia

Le norme e i principi per la gestione dell’attivo del Fondo di garanzia (cfr. nota 2.3.3) sono contenuti nella convenzione del 25 novembre 1994 tra la Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (BEI), modificata il 17-23 settembre 1996, l’8 maggio 2002, il 25 febbraio 2008 e il 9 novembre 2010. Il Fondo di garanzia utilizza solo l’euro. Per evitare l’esposizione al rischio di cambio, esso investe unicamente in detta valuta. La gestione dell’attivo si conforma alle tradizionali norme di prudenza applicate alle attività finanziarie. È necessario prestare particolare attenzione alla riduzione dei rischi e garantire che le attività gestite possano essere vendute o trasferite senza ritardi significativi, tenuto conto degli impegni coperti.

7.1.4    CECA in liquidazione

La Commissione europea gestisce la liquidazione delle passività e non sono previsti nuovi prestiti né finanziamenti corrispondenti per la CECA in liquidazione. Le nuove assunzioni di prestiti della CECA si limitano al rifinanziamento, allo scopo di ridurre il costo dei fondi. Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, si applicano i principi della gestione prudente, al fine di limitare i rischi finanziari.

7.2   RISCHIO DI MERCATO

Il rischio di mercato è il rischio di fluttuazione del valore equo o dei flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario a seguito di variazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato comprende l’eventualità di realizzare non solo perdite, ma anche utili. Include il rischio di valuta, il rischio di tasso d’interesse e altri rischi legati al prezzo. L’UE non è esposta ad un altro rischio di prezzo significativo.

7.2.1    Rischio di valuta

Il rischio di valuta è il rischio che le operazioni dell’UE o il valore dei sui investimenti risenta delle variazioni dei tassi di cambio. Questo rischio deriva dalla variazione del prezzo di una valuta rispetto a un’altra.

7.2.1.1   Operazioni di tesoreria

Le risorse proprie versate dagli Stati membri in valute diverse dall’euro sono tenute sui conti delle risorse proprie, in conformità al regolamento sulle risorse proprie. Sono convertite in euro quando sono necessarie per coprire l’effettuazione dei pagamenti. Le procedure applicate per la gestione di tali fondi sono disciplinate dal suddetto regolamento. In un numero limitato di casi, tali fondi sono utilizzati direttamente per poter effettuare i pagamenti nelle stesse valute.

La Commissione detiene una serie di conti in valute dell’UE diverse dall’euro e in USD e CHF presso alcune banche commerciali ai fini dell’effettuazione di pagamenti denominati in tali valute. Detti conti vengono alimentati a seconda dell’importo dei pagamenti da effettuarsi e per questo motivo i loro saldi non rappresentano un’esposizione a un rischio di valuta.

Al momento della riscossione di entrate varie (diverse dalle risorse proprie) in valute diverse dall’euro, dette entrate vengono trasferite su conti della Commissione denominati in quelle stesse valute qualora siano necessarie per coprire l’effettuazione di pagamenti oppure vengono convertite in euro e trasferite su conti denominati in euro. Le casse di anticipi detenute in valute diverse dall’euro vengono alimentate a seconda dei pagamenti locali stimati da effettuarsi a breve termine in quelle valute. I saldi di questi conti vengono tenuti nel rispetto dei rispettivi massimali.

BUFI – ammende incassate in via provvisoria

Poiché tutte le ammende sono comminate e pagate in euro, non vi è alcun rischio di cambio.

7.2.1.2   Attività di assunzione ed erogazione di prestiti (AMF, BdP ed Euratom)

Gran parte delle attività e passività finanziarie è in euro, pertanto in questi casi l’UE non è esposta ad alcun rischio di cambio. Tuttavia, l’UE offre prestiti in USD, attraverso lo strumento finanziario Euratom, finanziati tramite l’assunzione di prestiti con un importo equivalente in USD (operazione “back-to-back”). Alla data di riferimento del bilancio, l’UE non è esposta ad alcun rischio di cambio in relazione all’Euratom.

7.2.1.3   Fondo di garanzia

Le attività finanziarie sono in euro e pertanto non vi è alcun rischio di valuta.

7.2.1.4   CECA in liquidazione

La CECA in liquidazione ha una modesta esposizione netta in valuta estera equivalente a 1,43 milioni di EUR derivante da prestiti ipotecari equivalenti a 1,39 milioni di EUR e saldi di conti correnti equivalenti a 0,04 milioni di EUR.

7.2.2    Rischio di tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse è la possibilità di una riduzione di valore di un titolo, in particolare di un’obbligazione, derivante da un aumento dei tassi d’interesse. In generale, tassi d’interesse più elevati portano a una diminuzione del prezzo delle obbligazioni a tasso fisso e viceversa.

7.2.2.1   Operazioni di tesoreria

La tesoreria della Commissione non concede prestiti e di conseguenza non è esposta al rischio di tasso di interesse. Tuttavia, matura interessi sui saldi che detiene sui suoi diversi conti bancari. La Commissione ha pertanto adottato misure per garantire che gli interessi maturati sui suoi conti bancari rispecchino regolarmente i tassi d’interesse di mercato, nonché le loro eventuali fluttuazioni.

I conti aperti presso il Tesoro o la banca centrale nazionale degli Stati membri per le entrate da risorse proprie sono infruttiferi e senza spese. Per quanto riguarda tutti gli altri conti detenuti presso le banche centrali nazionali, i compensi dipendono dalle condizioni specifiche offerte dalle singole banche. I tassi di interesse applicati sono variabili e vengono adeguati alle fluttuazioni di mercato.

I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su conti bancari commerciali maturano interessi quotidianamente, sulla base di tassi variabili di mercato a cui viene applicato un margine contrattuale (positivo o negativo). Per gran parte dei conti il calcolo degli interessi è legato al tasso EONIA (Euro over night index average), adeguato in funzione delle eventuali fluttuazioni di questo tasso. Per alcuni altri conti il calcolo degli interessi è legato al tasso d’interesse marginale della BCE per le sue principali operazioni di rifinanziamento. Di conseguenza, non vi è il rischio che la Commissione maturi interessi a tassi inferiori rispetto a quelli di mercato.

BUFI – ammende incassate in via provvisoria

Nel portafoglio BUFI non sono presenti obbligazioni con tassi di interesse variabili. Le obbligazioni a tasso zero rappresentavano il 69 % del portafoglio delle obbligazioni alla data di riferimento del bilancio.

7.2.2.2   Attività di assunzione ed erogazione di prestiti (AMF, BdP ed Euratom)

Prestiti assunti e concessi con tassi d’interesse variabili

Data la natura delle sue attività di erogazione e assunzione di prestiti, l’UE ha importanti attività e passività che generano interessi. I prestiti AMF ed Euratom emessi a tassi variabili espongono l’UE al rischio di tasso d’interesse. Tuttavia, i rischi inerenti al tasso d’interesse derivanti dai prestiti sono compensati da prestiti equivalenti per termini e per condizioni (“back to back”). Alla data di riferimento del bilancio, l’UE registra prestiti (espressi in importi nominali) a tassi variabili per 0,86 miliardi di EUR (2009: 0,96 miliardi di EUR), con una rideterminazione dei prezzi semestrale.

Prestiti assunti e concessi a tassi d’interesse fissi

Nel 2010 l’UE ha anche prestiti AMF ed Euratom a tassi fissi per un totale di 100 milioni di EUR (2009: 110 milioni di EUR), la cui ultima scadenza è fissata tra uno e cinque anni (25 milioni di EUR) e a oltre cinque anni (85 milioni di EUR). Più significativamente, nel 2010 l’UE deteneva dieci prestiti a tasso fisso nell’ambito dello strumento finanziario BdP per un importo totale di 12,05 miliardi di EUR (2009: 9,2 miliardi di EUR), le cui scadenze sono fissate a un anno (2 miliardi di EUR), tra uno e cinque anni (5,7 miliardi di EUR) e a oltre cinque anni (4,35 miliardi di EUR).

7.2.2.3   Fondo di garanzia

I titoli di credito all’interno del Fondo di garanzia emessi a tassi d’interesse variabili sono soggetti agli effetti di volatilità di questi tassi, mentre i titoli di credito a tassi fissi sono esposti a un rischio relativo al valore equo. Le obbligazioni a tasso fisso rappresentano circa il 93 % del portafoglio investimenti alla data di riferimento del bilancio (2009: 97%).

7.2.2.4   CECA in liquidazione

Data la natura delle sue attività, la CECA in liquidazione è esposta al rischio di tasso d’interesse. I rischi relativi al tasso d’interesse derivanti da assunzioni di prestito vengono generalmente compensati da prestiti equivalenti per termini e condizioni. Per quanto riguarda le operazioni di gestione patrimoniale, le obbligazioni a tasso fisso rappresentano circa il 92 % del portafoglio investimenti alla data di riferimento del bilancio (2009: 97 %).

7.3   RISCHIO DI CREDITO

Il rischio di credito è il rischio di perdita dovuto al mancato pagamento da parte del debitore/mutuatario di un prestito o altra linea di credito (il capitale di prestito, gli interessi o entrambi) o ad altra inadempienza di un obbligo contrattuale. L’inadempienza comprende il ritardo nei pagamenti, la ristrutturazione dei pagamenti del mutuatario e il fallimento.

7.3.1    Operazioni di tesoreria

La maggior parte delle risorse di tesoreria della Commissione sono detenute, conformemente al regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio in materia di risorse proprie, sui conti aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi. Tutti questi conti sono tenuti presso il Tesoro o la banca centrale nazionale dei singoli Stati membri. Dette istituzioni presentano un rischio di credito (o di controparte) molto basso per la Commissione, dato che l’esposizione è nei confronti degli Stati membri. Per la parte delle risorse di tesoreria della Commissione detenute presso banche commerciali al fine di coprire l’effettuazione di pagamenti, l’alimentazione di tali conti avviene in base al principio del “just in time” ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione del contante della tesoreria. Su ogni conto vengono mantenuti livelli di cassa minimi, proporzionali all’importo medio dei pagamenti quotidiani effettuati dal relativo conto. Di conseguenza, gli importi detenuti a fine giornata su questi conti sono sempre molto bassi (mediamente tra 20 e 100 milioni di EUR distribuiti su oltre 20 conti), cosicché l’esposizione della Commissione al rischio è limitata. Tali importi devono essere considerati alla luce dei saldi di tesoreria complessivi, che variano tra 1 miliardo di EUR e 35 miliardi di EUR, e dell’importo totale di pagamenti effettuati nel 2010, pari a 120 miliardi di EUR

Inoltre, per la selezione delle banche commerciali vengono applicate linee guida specifiche onde ridurre ulteriormente il rischio di controparte al quale è esposta la Commissione.

Tutte le banche commerciali vengono selezionate mediante gara d’appalto. Il rating di credito a breve termine minimo richiesto per l’ammissione alle procedure di gara è Moody’s P-1 o un rating equivalente (S&P A-1 o Fitch F1). In determinate circostanze debitamente motivate può essere accettato un livello inferiore.

Per le banche commerciali che sono state specificatamente selezionate per il deposito delle ammende incassate in via provvisoria (contanti vincolati), è inoltre necessario, di norma, un rating a lungo termine minimo di S&P AA o un rating equivalente; vengono applicate misure specifiche nel caso in cui alcune banche del gruppo siano soggette a una riduzione del rating.

Nel corso del 2009 i servizi di tesoreria della Commissione hanno adottato un sistema alternativo per la gestione delle ammende incassate in via provvisoria, al preciso scopo di ridurre il rischio in tale settore. A seguito della decisione C(2009) 4264 della Commissione, le ammende comminate dal 1o gennaio 2010 attualmente sono gestite nell’ambito del nuovo sistema e non vengono più depositate presso le banche commerciali.

Le casse di anticipi vengono detenute presso banche locali selezionate mediante la procedura di gara semplificata. I livelli di rating richiesti dipendono dalla situazione locale e possono variare notevolmente da uno Stato all’altro. Al fine di limitare l’esposizione al rischio, i saldi di questi conti vengono tenuti ai livelli più bassi possibili (tenuto conto dei fabbisogni operativi) e alimentati regolarmente con una revisione annuale dei massimali applicati.

I rating di credito delle banche commerciali presso cui la Commissione detiene dei conti sono rivisti almeno mensilmente o con maggiore frequenza laddove necessario. Nel contesto della crisi finanziaria sono state intensificate le misure di monitoraggio e mantenute per il 2010.

BUFI – ammende incassate in via provvisoria

Per gli investimenti effettuati con gli importi delle ammende incassate in via provvisoria ci si espone al rischio di credito, ovvero il rischio che una controparte non sia in grado di pagare gli importi per intero quando dovuti. Le maggiori concentrazioni di rischio del credito si hanno nei confronti di Francia e Germania in quanto ciascuno di questi paesi rappresenta rispettivamente il 69 % e il 25 % del volume totale del portafoglio.

I limiti principali degli investimenti sono per i paesi di riferimento (attualmente Francia e Germania, il cui rating è AAA/Aaa): fino al 100 % del portafoglio. Per altri emettitori autorizzati (è necessario un rating minimo Moody’s Aa2 o rating equivalente): fino al 25 % del portafoglio.

7.3.2    Attività di assunzione ed erogazione di prestiti (AMF, BdP ed Euratom)

L’esposizione al rischio di credito è gestita innanzitutto ottenendo le garanzie dei paesi nel caso di Euratom, successivamente attraverso il Fondo di Garanzia (AMF ed Euratom) e infine mediante il bilancio dell’UE (BdP e, qualora le altre misure si rivelassero insufficienti, AMF ed Euratom). La normativa in materia di risorse proprie in vigore nel 2010 ha fissato il massimale per la risorsa RNL all’1,23% dell’RNL degli Stati membri e durante il 2010 l’1,12% è stato utilizzato per coprire gli stanziamenti di pagamento. Ciò significa che al 31 dicembre 2010 vi era un margine disponibile dello 0,11% per coprire tale garanzia. Il Fondo di garanzia per le azioni esterne è stato istituito nel 1994 al fine di coprire i rischi di inadempienza correlati ai prestiti assunti nel quadro dell’erogazione di prestiti a favore di paesi esterni all’Unione europea. In ogni caso l’esposizione al rischio di credito è attenuata dalla possibilità di fare ricorso al bilancio dell’UE qualora un debitore non sia in grado di rimborsare per intero gli importi dovuti. A tale scopo l’UE ha il diritto di chiedere a tutti gli Stati membri di garantire la conformità agli obblighi giuridici dell’UE nei confronti dei propri prestatori.

I principali beneficiari di questi prestiti sono l’Ungheria, la Romania e la Lettonia. Questi Stati assorbono rispettivamente circa il 42 %, 30 % e 22 % del volume totale dei prestiti. Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, è necessario applicare le linee guida sulla scelta delle controparti. Di conseguenza, l’unità operativa potrà stipulare accordi solo con banche dichiarate ammissibili aventi sufficienti limiti di controparte.

7.3.3    Fondo di garanzia

Conformemente all’accordo concluso tra l’UE e la BEI relativo alla gestione del Fondo di garanzia, tutti gli investimenti interbancari devono avere un rating minimo Moody’s P-1 o rating equivalente. Al 31 dicembre 2010 tutti gli investimenti (124 milioni di EUR) sono stati effettuati con tali controparti (2009: 153 milioni di EUR). Al 31 dicembre 2010 il fondo aveva investito in cinque strumenti finanziari a breve termine e tutti i relativi investimenti (69 milioni di EUR) sono stati effettuati con controparti aventi un rating minimo Moody’s P-1 o rating equivalente. Tutti i titoli detenuti nel portafoglio titoli disponibili per la vendita sono conformi alle linee guida di gestione.

7.3.4    CECA in liquidazione

L’esposizione al rischio di credito è gestita attraverso un’analisi periodica della capacità dei mutuatari di adempiere agli obblighi di restituzione degli interessi e del capitale. L’esposizione al rischio di credito è gestita inoltre ottenendo garanzie collaterali, nonché garanzie societarie, personali e degli Stati. Il 68 % dell’importo totale dei prestiti insoluti è coperto da garanzie di uno Stato membro o di organismi equivalenti (per esempio, enti pubblici). L’11 % dei prestiti insoluti è stato concesso a banche o garantito da banche. Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, è necessario applicare le linee guida sulla scelta delle controparti. L’unità operativa può stipulare accordi solo con banche dichiarate ammissibili aventi sufficienti limiti di controparte.

7.4   RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità è il rischio derivante dalla difficoltà di vendita di un’attività, per esempio il rischio che un’attività o un titolo determinati non possano essere negoziati rapidamente nel mercato in modo da evitare perdite o adempiere un obbligo.

7.4.1    Operazioni di tesoreria

I principi di bilancio dell’UE garantiscono che le risorse di cassa complessive per l’esercizio siano sempre sufficienti per l’effettuazione dei pagamenti. I contributi totali degli Stati membri sono infatti pari all’importo degli stanziamenti di pagamento per l’esercizio contabile. Tuttavia, i contributi degli Stati membri vengono versati in dodici rate mensili durante tutto l’esercizio, mentre i pagamenti sono soggetti a una certa stagionalità. Al fine di garantire che le risorse di tesoreria siano sempre sufficienti per coprire i pagamenti da effettuare in qualsiasi mese, vengono adottate procedure di previsione regolare di cassa e gli Stati membri possono richiamare le risorse proprie in anticipo, se necessario e a determinate condizioni. Inoltre, nel contesto delle operazioni quotidiane di tesoreria della Commissione, strumenti automatizzati di gestione del contante garantiscono quotidianamente la disponibilità di liquidità sufficiente su tutti i conti bancari della Commissione.

7.4.2    Attività di assunzione ed erogazione di prestiti (AMF, BdP ed Euratom)

Il rischio di liquidità derivante dalle assunzioni di prestiti è generalmente compensato da prestiti equivalenti per termini e condizioni (operazioni “back to back”). Per l’AMF e l’Euratom, il Fondo di garanzia funge da riserva di liquidità (o rete di sicurezza) nel caso di inadempienze o di ritardi nei pagamenti dei mutuatari. Per la BdP, il regolamento (CE) n. 431/2009 del Consiglio prevede una procedura che concede tempo sufficiente per mobilitare i fondi mediante il bilancio dell’UE.

7.4.3    Fondo di garanzia

Il fondo è gestito secondo il principio che le attività devono presentare un grado sufficiente di liquidità e mobilitazione in relazione agli impegni pertinenti. Il fondo deve mantenere un minimo di 100 milioni di EUR in un portafoglio con una scadenza < 12 mesi da investire in strumenti monetari. Al 31 dicembre 2010 questi investimenti ammontavano a 192 milioni di EUR. Inoltre, il 20 % minimo del valore nominale del fondo comprende strumenti monetari, obbligazioni a tasso fisso con una vita residua inferiore a un anno e obbligazioni a tasso variabile. Al 31 dicembre 2010 tale valore era pari al 32 %.

7.4.4    CECA in liquidazione

Il rischio di liquidità derivante dalle assunzioni di prestiti è generalmente compensato da prestiti equivalenti per termini e condizioni (operazioni “back to back”). Per la gestione patrimoniale e delle passività della CECA in liquidazione, la Commissione gestisce i vincoli di liquidità sulla base di previsioni di esborso ottenute mediante le consultazioni con i servizi della Commissione responsabili.

8.   INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

8.1   PARTI CORRELATE

Le parti correlate dell’UE sono le sue entità consolidate e il personale con funzioni direttive di tali entità (si veda più avanti). Le operazioni tra queste entità hanno luogo nell’ambito di normali operazioni dell’UE e pertanto, in conformità alle norme contabili dell’UE, non sono necessari requisiti specifici di informativa per tali operazioni. Per un elenco di tali entità consolidate, cfr. nota 10.

8.2   DIRITTI DELLE FUNZIONI DIRETTIVE

Per presentare le informazioni sulle operazioni con parti correlate riguardanti le funzioni direttive della Commissione europea, tali soggetti sono di seguito raggruppati in cinque categorie:

Categoria 1: i presidenti del Consiglio europeo, della Commissione e della Corte di giustizia.

Categoria 2: il vicepresidente della Commissione, l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e per la politica di sicurezza nonché gli altri vicepresidenti della Commissione.

Categoria 3: il segretario generale del Consiglio, i membri della Commissione, i giudici e gli avvocati generali della Corte di giustizia, il presidente e i membri del Tribunale, il presidente e i membri del Tribunale della funzione pubblica europea, il Mediatore europeo e il Garante europeo della protezione dei dati.

Categoria 4: il presidente e i membri della Corte dei conti.

Categoria 5: i funzionari di più alto grado delle istituzioni e delle agenzie.

Di seguito viene presentata una sintesi dei loro diritti – per maggiori informazioni, si veda la Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (L 187 dell’8.8.1967 modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 202/2005 del Consiglio del 18 gennaio 2005 (L 33 del 5.2.2005) e L 268 del 20.10.1977 modificato da ultimo dal regolamento (CE, Euratom) n. 1293/2004 del Consiglio del 30 aprile 2004 (L 243 del 15.7.2004)). Altre informazioni sono disponibili anche nello statuto del personale pubblicato sul sito web Europa, che rappresenta il documento ufficiale che descrive i diritti e gli obblighi di tutti i funzionari dell’Unione europea. Il personale con funzioni direttive non ha ricevuto alcun prestito preferenziale dall’UE.

Diritti pecuniari delle funzioni direttive

in EUR

Diritto (per dipendente)

Categoria 1

Categoria 2

Categoria 3

Categoria 4

Categoria 5

Stipendio base (mensile)

25 351,76

22 963,55 – 23 882,09

18 370,84 – 20 667,20

19 840,51 – 21 126,47

11 681,17 – 18 370,84

Indennità di abitazione/dislocazione

15 %

15 %

15 %

15 %

16 %

Prestazioni familiari:

Capofamiglia (% stipendio)

2 % + 170,52

2 % + 170,52

2 % + 170,52

2 % + 170,52

2 % + 170,52

Figlio a carico

372,61

372,61

372,61

372,61

372,61

Indennità prescolastica

91,02

91,02

91,02

91,02

91,02

Indennità scolastica, o

252,81

252,81

252,81

252,81

252,81

Indennità per figlio che frequenta un istituto scolastico di un paese diverso dalla sede di servizio

505,39

505,39

505,39

505,39

505,39

Indennità di presidenza per i giudici

N/A

N/A

500 - 810,74

N/A

N/A

Indennità di rappresentanza

1 418,07

0 - 911,38

500 - 607,71

N/A

N/A

Spese di viaggio annuali

N/A

N/A

N/A

N/A

Yes

Trasferimenti verso uno Stato membro:

Indennità scolastica (4)

Presente

Presente

Presente

Presente

Presente

% dello stipendio (4)

5 %

5 %

5 %

5 %

5 %

% dello stipendio senza cc

max 25 %

max 25 %

max 25 %

max 25 %

max 25 %

Spese di rappresentanza

rimborsate

rimborsate

rimborsate

N/A

N/A

Entrata in servizio:

Spese di insediamento

50 703,52

45 927,10 – 47 764,18

36 741,68 – 41 334,40

39 681,02 – 42 252,94

Rimborsate

Spese di viaggio della famiglia

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

rimborsate

rimborsate

Spese di trasloco

rimborsate

rimborsate

rimborsate

rimborsate

rimborsate

Cessazione dal servizio:

Spese di reinsediamento

25 351,76

22 963,55 – 23 882,09

18 370,84 – 20 667,20

19 840,51 – 21 126,47

rimborsate

Spese di viaggio della famiglia

rimborsate

rimborsate

Rimborsate

rimborsate

rimborsate

Spese di trasloco

rimborsate

rimborsate

rimborsate

rimborsate

rimborsate

Transizione (% stipendio) (5)

40 % - 65 %

40 % - 65 %

40 % - 65 %

40 % - 65 %

N/A

Copertura dei rischi di malattia

coperte

coperte

coperte

coperte

facoltativo

Pensione (% stipendio lordo)

Max 70 %

Max 70 %

Max 70 %

Max 70 %

Max 70 %

Trattenute:

Imposta dell’UE

8 % - 45 %

8 % - 45 %

8 % - 45 %

8 % - 45 %

8 % - 45 %

Assicurazione malattia (% stipendio)

1,8 %

1,8 %

1,8 %

1,8 %

1,8 %

Prelievo speciale sullo stipendio

5,07 %

5,07 %

5,07 %

5,07 %

5,07 %

Detrazione pensione

N/A

N/A

N/A

N/A

11,3%

Numero di persone al 31/12/2010

3

7

91

27

89

9.   FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Alla data di trasmissione dei conti, oltre alle informazioni che seguono, il contabile della Commissione non aveva constatato o riferito altre questioni rilevanti tali da essere riportate in questo paragrafo. I conti annuali e le note esplicative corrispondenti sono stati redatti ricorrendo alle informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate.

Operazioni di prestito dello strumento a sostegno della bilancia dei pagamenti (BdP)

Nel marzo 2011 è stato versato alla Romania un ulteriore importo di 1,2 miliardi di EUR nell’ambito dello strumento BdP, con scadenza nell’aprile 2018, e nel giugno 2011 è stato pagato l’ultimo importo di 150 milioni di EUR. Inoltre, nel febbraio 2011, la Romania ha richiesto un programma di assistenza finanziaria precauzionale di prosecuzione nell’ambito dello strumento a sostegno della bilancia dei pagamenti per sostenere il rilancio della crescita economica. Il 12 maggio 2011, il Consiglio ha deciso di rendere disponibile assistenza precauzionale nell’ambito dello strumento BdP dell’UE per un importo di 1,4 miliardi di EUR (decisione 2011/288/UE del Consiglio). Attualmente, la Romania non intende chiedere il pagamento di rate nell’ambito del programma di assistenza finanziaria precauzionale in quanto gli importi saranno richiesti soltanto in caso di un deterioramento del mercato imprevisto nella situazione economica e/o finanziaria dovuto a fattori non dipendenti dalla volontà delle autorità rumene, con la conseguenza della creazione di una grave carenza finanziaria. Qualora l’assistenza finanziaria venisse attivata, sarebbe fornita sotto forma di un prestito con una scadenza massima di sette anni. La tabella che segue riporta il piano di rimborso di 13,4 miliardi di EUR erogati alla data di autorizzazione della pubblicazione dei conti annuali.

Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF)

L’11 maggio 2010, il Consiglio ha adottato un meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF) per preservare la stabilità finanziaria in Europa (regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio). Questo meccanismo si basa sull’articolo 122, paragrafo 2, del trattato e consente la concessione di un’assistenza finanziaria a uno Stato membro che si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà causate da circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo. L’assistenza può prendere la forma di un prestito o di una linea di credito garantita dal bilancio dell’UE. Quando viene attivata, la Commissione contrarrebbe prestiti di fondi sui mercati di capitale o con le istituzioni finanziarie per conto dell’UE e presterebbe tali fondi allo Stato membro beneficiario. Le conclusioni del Consiglio ECOFIN del 9 maggio 2010 limitano lo strumento a 60 miliardi di EUR, tuttavia il limite giuridico è stabilito dall’articolo 2, paragrafo 2, del regolamento del Consiglio, che limita l’esposizione creditizia dei prestiti o delle linee di credito al margine disponibile in relazione al massimale delle risorse proprie.

Il 21 novembre 2010, l’Irlanda ha richiesto assistenza finanziaria ai sensi del regolamento menzionato in precedenza. La decisione di esecuzione del Consiglio (2011/77/UE) del 7 dicembre 2010 ha stabilito di concedere all’Irlanda un prestito di importo massimo di 22,5 miliardi di EUR con una scadenza media massima di sette anni e mezzo. Il prestito sarà reso disponibile in un numero massimo di 13 rate. Il 12 gennaio 2011, è stata versata la prima parte di 5 miliardi di EUR della prima rata con scadenza finale nel dicembre 2015. La seconda parte di 3,4 miliardi di EUR della prima rata è stata versata all’Irlanda il 24 marzo 2011 con scadenza finale nell’aprile 2018. Il 31 maggio 2011, è stata pagata una seconda rata di 3 miliardi di EUR, con scadenza nel giugno 2021.

Il 7 aprile 2011, anche il Portogallo ha richiesto assistenza finanziaria nell’ambito del MESF e quindi il 17 maggio 2011 il Consiglio ha deciso di concedere un prestito di importo massimo pari a 26 miliardi di EUR (cfr. decisione di esecuzione del Consiglio (2011/344/UE)), con una scadenza media massima di sette anni e mezzo. Il prestito sarà reso disponibile in tre anni, con un massimo di 14 rate. La prima parte della prima rata, di importo pari a 1,75 miliardi di EUR, è stata versata il 31 maggio 2011, con scadenza nel giugno 2021. Il 1o giugno 2011, è stata versata la seconda parte di 4,75 miliardi di EUR della prima rata, con scadenza nel giugno 2016. La tabella che segue riporta il piano di rimborso dell’importo di 17,9 miliardi di EUR versato alla data di autorizzazione della pubblicazione dei conti annuali.

Altri meccanismi di stabilizzazione finanziaria senza impatto sui conti dell’UE

Occorre notare che sebbene non abbia alcun impatto sui conti o sul bilancio dell’UE, gli Stati membri dell’area dell’euro e altri Stati membri partecipanti hanno istituito un altro pacchetto di assistenza finanziaria, lo strumento europeo di stabilità finanziaria (EFSF). Detto strumento scade nel giugno 2013.

I prestiti MESF menzionati in precedenza a favore dell’Irlanda e del Portogallo sono stati concessi congiuntamente a una linea di prestito dell’EFSF con un versamento netto aggregato di 17,7 miliardi di EUR per l’Irlanda e di 26 miliardi di EUR per il Portogallo, e con l’assistenza del Fondo monetario internazionale di rispettivamente 19,5 miliardi di diritti speciali di prelievo (circa 22,5 miliardi di EUR in base al tasso in vigore al momento dell’accordo) e 23,7 miliardi di diritti speciali di prelievo (circa 26 miliardi di EUR) nell’ambito di un’agevolazione ampliata di credito. Inoltre, all’Irlanda sono stati concessi anche prestiti bilaterali dal Regno Unito per un importo di 3,3 miliardi di sterline (circa 3,8 miliardi di EUR), dalla Svezia per un importo di 600 milioni di EUR e dalla Danimarca per un importo di 400 milioni di EUR.

Il 24 giugno 2001, il Consiglio europeo ha inoltre deciso di stabilire un nuovo meccanismo permanente di gestione delle crisi, il meccanismo europeo di stabilità (MES) che diventerà operativo a metà del 2013 e sostituirà lo strumento europeo di stabilità finanziaria (EFSF) e il meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF). Tale meccanismo consentirà di fornire assistenza finanziaria agli Stati membri della zona dell’EUR in difficoltà finanziaria. L’assistenza sarà subordinata all’attuazione di un rigoroso programma di adeguamento economico e fiscale, in linea con le disposizioni esistenti. Poiché avrà una propria personalità giuridica e sarà finanziato direttamente dagli Stati membri della zona dell’euro, il meccanismo non avrà alcuna incidenza sui conti o sul bilancio dell’Unione europea.

Esposizione creditizia dei prestiti da rimborsare per anno alla data di autorizzazione della pubblicazione dei conti annuali

miliardi di EUR

Prestito e beneficiario

Rata

2011

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2021

2025

Totale

BdP

Ungheria

1a

2,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2a

 

2,0

 

 

 

 

 

 

 

 

3a

 

 

 

1,5

 

 

 

 

 

 

Lettonia

1a

 

1,0

 

 

 

 

 

 

 

 

2a

 

 

1,2

 

 

 

 

 

 

 

3a

 

 

 

 

 

 

0,5

 

 

 

4a

 

 

 

 

 

 

 

 

0,2

 

5a

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

6a

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Romania

1a

 

 

1,5

 

 

 

 

 

 

 

2a

 

 

 

 

 

 

1,0

 

 

 

3a

 

 

 

 

1,15

 

 

 

 

 

4a

 

 

 

 

 

1,2

 

 

 

 

5a

 

 

 

 

 

0,15

 

 

 

 

Sostegno in via precauzionale

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Totale BdP

 

2,0

3,0

2,7

1,5

1,15

1,35

1,5

0,0

0,2

13,4

MESF

Irlanda

1a (T1)

 

 

5,0

 

 

 

 

 

 

 

1a (T2)

 

 

 

 

 

3,4

 

 

 

 

2a

 

 

 

 

 

 

 

3,0

 

 

Portogallo

1a (T1)

 

 

 

 

 

 

 

1,75

 

 

1st (T2)

 

 

 

4,75

 

 

 

 

 

 

Totale MESF

 

0,0

0,0

5,0

4,75

0,0

3,4

0,0

4,75

0,0

17,9

Totale generale

 

2,0

3,0

7,7

6,25

1,15

4,75

1,5

4,75

0,2

31,3

10.   ENTITÀ CONSOLIDATE

A.   ENTITÀ CONTROLLATE

1.    Istituzioni e organismi consultivi

 

Comitato delle regioni

 

Consiglio dell’Unione europea

 

Corte di giustizia dell’Unione europea

 

Commissione europea

 

Corte dei conti europea

 

Garante europeo della protezione dei dati

 

Comitato economico e sociale europeo

 

Mediatore europeo

 

Parlamento europeo

 

Consiglio europeo (6)

2.    Agenzie dell’UE

 

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

 

Agenzia europea per la sicurezza aerea

 

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

 

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale

 

Agenzia europea dell’ambiente

 

Autorità europea per la sicurezza alimentare

 

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

 

Agenzia europea per la sicurezza marittima

 

Agenzia europea per i medicinali

 

Agenzia europea per le sostanze chimiche

 

“Fusion for Energy” (Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell’energia da fusione)

 

Eurojust

 

Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (6)

 

Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali

 

Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione

 

Fondazione europea per la formazione

 

Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell’UE

 

Centro di traduzione degli organi dell’Unione europea

 

Agenzia di vigilanza del GNSS europeo

 

Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli)

 

Agenzia ferroviaria europea

 

Ufficio comunitario delle varietà vegetali

 

Agenzia comunitaria di controllo della pesca

 

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze

 

Accademia europea di polizia (CEPOL)

 

Ufficio europeo di polizia (EUROPOL) (6)

 

Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione

 

Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura

 

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca

 

Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori

 

Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto

 

Agenzia esecutiva per la ricerca

3.    Altre entità controllate

Comunità europea del carbone e dell’acciaio (in liquidazione)

B.   IMPRESE COMUNI

 

Organizzazione internazionale dell’energia da fusione ITER

 

Impresa comune SESAR

 

Impresa comune FCH (6)

 

Impresa comune Galileo in liquidazione

 

Impresa comune IMI

C.   COLLEGATE

 

Fondo europeo per gli investimenti

 

Impresa comune Clean Sky

 

Impresa comune ARTEMIS

 

Impresa comune ENIAC (6)

11.   ENTITÀ NON CONSOLIDATE

Benché l’Unione europea gestisca il patrimonio delle entità di seguito menzionate, queste non soddisfano i requisiti per essere consolidate e pertanto non sono inserite nei conti dell’UE.

11.1   IL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO (FES)

Il Fondo europeo di sviluppo (FES) è il principale strumento di aiuto dell’Unione europea per la cooperazione allo sviluppo dei paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e dei paesi e territori d’oltremare (PTOM). Il Trattato di Roma del 1957 ne ha previsto la creazione allo scopo di offrire assistenza tecnica e finanziaria, inizialmente solo ai paesi africani con i quali alcuni Stati membri avevano legami storici.

Il FES non è finanziato dal bilancio dell’Unione europea bensì dai contributi diretti degli Stati membri, concordati nei negoziati a livello intergovernativo. La Commissione e la BEI gestiscono le risorse del FES. Di norma, ogni FES è approvato per un periodo di circa cinque anni. Dalla conclusione della prima convenzione di partenariato nel 1964, i cicli di programmazione del FES hanno seguito, in generale, quelli degli accordi/convenzioni di partenariato.

Il FES è disciplinato dal proprio regolamento finanziario (GU L 78 del 19 marzo 2008) che prevede la presentazione dei propri rendiconti finanziari, separati da quelli dell’UE. I conti annuali e la gestione delle risorse del FES sono soggetti al controllo esterno della Corte dei conti e del Parlamento. A titolo informativo, lo stato patrimoniale e il conto del risultato economico dell’ottavo, nono e decimo FES sono così composti:

Stato patrimoniale – ottavo, nono e decimo FES

milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2009

ATTIVITÀ NON CORRENTI

353

196

ATTIVITÀ CORRENTI

2 151

1 389

Totale attivo

2 504

1 585

PASSIVITÀ CORRENTI

(1 046)

(860)

Totale passivo

(1 046)

(860)

Attivo netto

1 458

725

FONDI E RISERVE

Capitale richiamato

23 879

20 381

Altre riserve

2 252

2 252

Risultato economico riportato dagli esercizi precedenti

(21 908)

(18 814)

Risultato economico dell’esercizio

(2 765)

(3 094)

Attivo netto

1 458

725


Conto del risultato economico – ottavo, nono e decimo FES

milioni di EUR

 

2010

2009

ENTRATE DI ESERCIZIO

140

49

SPESE DI ESERCIZIO

(3 000)

(3 192)

DISAVANZO DA ATTIVITÀ OPERATIVE

(2 860)

(3 143)

ATTIVITÀ FINANZIARIE

95

49

RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO

(2 765)

(3 094)

11.2   REGIME DI ASSICURAZIONE MALATTIA

Il regime di assicurazione malattia fornisce l’assicurazione medica al personale dei vari organismi dell’Unione europea. I fondi del regime sono di sua proprietà e non sono controllati dall’Unione europea, anche se le attività finanziarie sono gestite dalla Commissione. Il regime è finanziato con i contributi dei membri (personale) e dei datori di lavoro (le istituzioni/le agenzie/gli organismi). Eventuali eccedenze restano di proprietà del regime.

Il regime ha quattro entità separate – di cui la principale copre il personale delle istituzioni e delle agenzie dell’Unione europea, mentre i tre regimi minori coprono il personale dell’Università europea di Firenze, delle Scuole europee e del personale che lavora al di fuori dell’UE, come il personale delle delegazioni UE. Al 31 dicembre 2010 gli attivi ammontavano, complessivamente, a 286 milioni di EUR (2009: 297 milioni di EUR).

11.3   IL FONDO DI GARANZIA PER I PARTECIPANTI

Alcuni importi di prefinanziamento versati nell’ambito del Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7oPQ) sono effettivamente coperti da un Fondo di garanzia per i partecipanti. Si tratta di uno strumento di vantaggio reciproco istituito per coprire i rischi finanziari sostenuti dall’UE e dai partecipanti durante la fase di attuazione delle azioni indirette del 7oPQ, di cui il suo capitale e i suoi interessi costituiscono una cauzione di buona esecuzione. Tutti i partecipanti ad azioni indirette sotto forma di sovvenzione contribuiscono in una misura pari al 5% del contributo totale dell’UE al capitale del Fondo di garanzia per i partecipanti per tutta la durata dell’azione. Essi sono pertanto i proprietari del Fondo di garanzia per i partecipanti e la Commissione rappresenta l’UE solo in veste di agente esecutivo. Al 31 dicembre 2010 le attività totali del Fondo di garanzia per i partecipanti ammontavano a 879 milioni di EUR (2009: 580 milioni di EUR). I fondi del Fondo di garanzia per i partecipanti sono di sua proprietà e non sono controllati dall’Unione europea, anche se le attività finanziarie sono gestite dalla Commissione.

PARTE II

Relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio dell’Unione europea e note esplicative

INDICE

Reazioni sull’esecuzione del bilancio:

1.

Risultato dell’esecuzione del bilancio

2.

Rendiconto del confronto del bilancio e degli importi effettivi

Entrate:

3.

Sintesi consolidata dell’esecuzione delle entrate del bilancio dell’esercizio 2010

Spese:

4.

Ripartizione ed evoluzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per rubrica del quadro finanziario

5.

Esecuzione degli stanziamenti di impegno per rubrica del quadro finanziario

6.

Esecuzione degli stanziamenti di pagamento per rubrica del quadro finanziario

7.

Movimenti negli impegni ancora da liquidare per rubrica del quadro finanziario

8.

Ripartizione degli impegni ancora da liquidare per anno d’origine per rubrica del quadro finanziario

9.

Ripartizione ed evoluzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per settore

10.

Esecuzione degli stanziamenti di impegno per settore 116

11.

Esecuzione degli stanziamenti di pagamento per settore di bilancio

12.

Movimenti negli impegni ancora da liquidare per settore

13.

Ripartizione degli impegni ancora da liquidare per anno d’origine per settore

Istituzioni:

14.

Sintesi consolidata dell’esecuzione delle entrate di bilancio per istituzione

15.

Esecuzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per istituzione

Agenzie:

16.

Entrate delle agenzie: previsioni di bilancio, diritti e importi ricevuti

17.

Stanziamenti d’impegno e di pagamento per agenzia

18.

Risultato dell’esecuzione del bilancio, incluse le agenzie

Note esplicative alle relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio:

1.

Principi, struttura e stanziamenti di bilancio

2.

Spiegazione delle relazioni sull’esecuzione del bilancio

RELAZIONI CONSOLIDATE SULL’ESECUZIONE DEL BILANCIO  (7)

RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO

1.   Risultato dell’esecuzione del bilancio 2010 dell’ue

milioni di EUR

UNIONE EUROPEA

2010

2009

Entrate dell’esercizio

127 795

117 626

Pagamenti imputati a stanziamenti dell’esercizio in corso

(121 213)

(116 579)

Stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio N+1

(2 797)

(1 759)

Annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati riportati dall’esercizio N-1

741

2 791

Differenze di cambio dell’esercizio

23

185

Risultato dell’esecuzione del bilancio  (8)

4 549

2 264

L’eccedenza di bilancio dell’Unione europea viene restituita agli Stati membri nel corso dell’esercizio successivo, previa deduzione degli importi da essi dovuti per l’anno in questione.

2.   Rendiconto del confronto del bilancio e degli importi effettivi

Entrate

milioni di EUR

Titolo

Bilancio originario

Bilancio definitivo

Diritti accertati

Entrate

Differenza definitivo-effettivo

% entrate riscosse

In sospeso

1

2

3

4

5=2 – 4

6=4/2

7=3 – 4

1.

Risorse proprie

121 507

119 270

119 950

119 869

– 599

100,50 %

81

3.

Eccedenze, saldi e adeguamenti

0

2 254

1 624

1 460

794

64,79 %

164

4.

Entrate provenienti dalle persone facenti parte delle istituzioni e degli altri organismi dell’UE

1 178

1 180

1 129

1 123

58

95,12 %

7

5.

Entrate provenienti dal funzionamento amministrativo delle istituzioni

69

69

407

388

– 319

563,54 %

19

6.

Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi dell’UE

30

30

3 781

3 512

–3 482

11 707,30 %

269

7.

Interessi di mora e ammende

123

123

15 301

1 408

–1 285

1 144,36 %

13 893

8.

Assunzione ed erogazione di prestiti

0

0

122

0

0

0

122

9.

Entrate varie

30

30

47

36

–6

119,95 %

10

Totale

122 937

122 956

142 362

127 795

–4 839

103,94 %

14 566


Spesa – per rubrica del quadro finanziario

milioni di EUR

Rubrica del quadro finanziario

Bilancio originario

Bilancio definitivo (9)

Pagamenti effettuati

Differenza definitivo-effettivo

%

Stanziamenti riportati

Stanziamenti annullati

1

2

3

4=2 – 3

5=3/2

6

7=2 – 3 – 6

1.

Crescita sostenibile

47 727

52 103

48 828

3 275

93,71 %

1 905

1 370

2.

Conservazione e gestione delle risorse naturali

58 136

59 630

56 647

2 983

95,00 %

2 382

601

3.

Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia

1 398

1 617

1 373

244

84,93 %

199

44

4.

L’UE come attore globale

7 788

8 101

7 487

615

92,41 %

114

501

5.

Amministrazione

7 889

9 076

7 896

1 180

87,00 %

957

223

6.

Compensazioni

0

0

0

0

0,00 %

0

0

Totale

122 937

130 527

122 231

8 296

93,64 %

5 557

2 739


Per settore

milioni di EUR

Settore

Bilancio originario

Bilancio definitivo (10)

Pagamenti effettuati

Differenza definitivo-effettivo

%

Stanziamenti riportati al 2011

Stanziamenti annullati

1

2

3

4=2 – 3

5=3/2

6

7=2 – 3 – 6

01

Affari economici e finanziari

406

401

289

112

72,11 %

67

44

02

Imprese

638

771

658

113

85,35 %

99

14

03

Concorrenza

91

104

92

12

88,79 %

10

2

04

Occupazione e affari sociali

8 572

8 543

7 481

1 062

87,57 %

43

1 019

05

Agricoltura e sviluppo rurale

57 077

58 421

55 611

2 810

95,19 %

2 325

485

06

Energia e trasporti

3 262

3 369

2 859

510

84,85 %

187

323

07

Ambiente

371

438

358

80

81,79 %

24

56

08

Ricerca

4 138

5 369

4 507

863

83,93 %

848

14

09

Società dell’informazione e media

1 597

1 986

1 786

200

89,94 %

197

3

10

Ricerca diretta

392

789

438

351

55,51 %

344

7

11

Affari marittimi e pesca

819

827

656

172

79,23 %

39

133

12

Mercato interno

73

80

71

9

88,66 %

7

2

13

Politica regionale

28 768

30 709

30 623

87

99,72 %

79

8

14

Fiscalità e unione doganale

107

136

126

10

92,53 %

9

1

15

Istruzione e cultura

1 443

1 783

1 572

211

88,16 %

205

6

16

Comunicazione

210

231

206

25

89,24 %

14

11

17

Salute e tutela dei consumatori

542

664

590

74

88,84 %

45

30

18

Spazio di libertà, sicurezza e giustizia

798

840

745

95

88,70 %

71

24

19

Relazioni esterne

3 658

3 867

3 683

185

95,23 %

84

101

20

Commercio

82

90

77

13

85,06 %

6

7

21

Sviluppo e relazioni coi paesi ACP

1 608

1 819

1 708

111

93,90 %

55

56

22

Allargamento

1 204

1 152

1 130

22

98,06 %

16

6

23

Aiuti umanitari

820

978

971

7

99,30 %

6

1

24

Lotta contro la frode

73

82

73

10

88,34 %

7

3

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

188

215

189

26

87,95 %

22

4

26

Amministrazione della Commissione

1 013

1 239

1 044

195

84,24 %

177

19

27

Bilancio

68

77

65

12

83,82 %

11

1

28

Audit

11

12

11

2

86,62 %

1

0

29

Statistiche

120

148

126

22

84,99 %

17

6

30

Pensioni e spese relative

1 214

1 210

1 205

4

99,63 %

0

4

31

Servizi linguistici

389

486

427

60

87,75 %

57

3

40

Riserve

249

193

0

193

0,00 %

0

193

90

Altre istituzioni

2 937

3 496

2 857

639

81,72 %

484

155

Totale

122 937

130 527

122 231

8 296

93,64 %

5 557

2 739

3.   Sintesi dell’esecuzione delle entrate del bilancio dell’esercizio 2010

milioni di EUR

Titolo

Entrate iscritte in bilancio

Diritti accertati

Entrate

% entrate Totale

riscosse

In sospeso

Iniziali

Definitive

Esercizio in corso

Riporti

Totale

Sui diritti dell’esercizio in corso

Su diritti riportati

1.

Risorse proprie

121 507

119 270

119 861

89

119 950

119 846

22

119 869

100,50 %

81

3.

Eccedenze, saldi e adeguamenti

0

2 254

1 624

0

1 624

1 460

0

1 460

64,79 %

164

4.

Entrate provenienti dalle persone facenti parte delle istituzioni e degli altri organismi dell’UE

1 178

1 180

1 122

7

1 129

1 116

7

1 123

95,12 %

7

5.

Entrate derivanti dal funzionamento delle istituzioni

69

69

305

102

407

290

98

388

563,54 %

19

6.

Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi dell’UE

30

30

3 507

275

3 781

3 360

153

3 512

11 707,30 %

269

7.

Interessi di mora e ammende

123

123

3 460

11 841

15 301

621

786

1 408

1 144,36 %

13 893

8.

Assunzione ed erogazione di prestiti

0

0

47

76

122

0

0

0

 

122

9.

Entrate varie

30

30

28

19

47

24

13

36

119,95 %

10

Totale

122 937

122 956

129 955

12 407

142 362

126 717

1 078

127 795

103,94 %

14 566


Dettaglio Titolo 1:   Risorse proprie

Capitolo

Entrate iscritte in bilancio

Diritti accertati

Entrate

% entrate riscosse

In sospeso

Iniziali

Definitive

Esercizio in corso

Riporti

Totale

Sui diritti dell’esercizio in corso

Su diritti riportati

Totale

11.

Contributi zucchero

123

123

146

0

146

146

0

146

118,00 %

0

12.

Dazi doganali

14 080

15 596

15 507

89

15 595

15 491

22

15 514

99,47 %

81

13.

IVA

13 951

13 277

13 393

0

13 393

13 393

0

13 393

100,87 %

0

14.

RNL

93 353

90 273

90 948

0

90 948

90 948

0

90 948

100,75 %

0

15.

Correzione di squilibri di bilancio

0

0

– 128

0

– 128

– 128

0

– 128

0

16.

Riduzione dei contributi basata sull’RNL di Paesi Bassi e Svezia

0

0

–3

0

–3

–3

0

–3

0

Totale

121 507

119 270

119 861

89

119 950

119 846

22

119 869

100,50%

81


Dettaglio Titolo 3:   Eccedenze, saldi e adeguamenti

Capitolo

Entrate iscritte in bilancio

Diritti accertati

Entrate

% entrate Totale

riscosse

In sospeso

Iniziali

Definitive

Esercizio in corso

Riporti

Totale

Sui diritti dell’esercizio in corso

Su diritti riportati

30.

Eccedenza dell’esercizio precedente

0

2 254

2 254

0

2 254

2 254

0

2 254

100,00 %

0

31.

Saldi IVA

0

0

– 880

0

– 880

– 917

0

– 917

37

32.

Saldi RNL

0

0

241

0

241

113

0

113

128

34.

Adeguamento per non partecipazione GAI

0

0

–4

0

–4

–4

0

–4

0

35.

Correzione a favore del Regno Unito - adeguamenti

0

0

9

0

9

9

0

9

0

37.

Correzione a favore del Regno Unito - calcolo intermedio

0

0

4

0

4

4

0

4

0

Totale

0

2 254

1 624

0

1 624

1 460

0

1 460

64,79 %

164

4.   Ripartizione ed evoluzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per rubrica del quadro finanziario

milioni di EUR

 

Stanziamenti di impegno

Stanziamenti di pagamento

Rubrica del quadro finanziario

Stanziamenti approvati

Modifiche

(storni e BR)

Riporti

Entrate con destinazione specifica

Totale addizionali

Totale approvati

Stanziamenti approvati

Modifiche

(storni e BR)

Riporti

Entrate con destinazione specifica

Totale addizionali

Totale autorizzati

1

2

3

4

5=3 + 4

6=1 + 2 + 5

7

8

9

10

11=9 + 10

12=7 + 8 + 11

1

Crescita sostenibile

64 249

0

65

1 929

1 994

66 243

47 727

1 074

932

2 370

3 302

52 103

2

Conservazione e gestione delle risorse naturali

59 499

0

253

2 560

2 813

62 312

58 136

–1 116

62

2 549

2 611

59 630

3

Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia

1 674

80

0

151

151

1 906

1 398

42

8

169

177

1 617

4

L’UE come attore globale

8 141

0

0

277

277

8 418

7 788

1

90

222

313

8 101

5

Amministrazione

7 889

19

11

473

484

8 392

7 889

19

682

486

1 168

9 076

6

Compensazioni

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Totale

141 453

99

329

5 390

5 719

147 270

122 937

19

1 774

5 797

7 571

130 527

5.   Esecuzione degli stanziamenti di impegno per rubrica del quadro finanziario

milioni di EUR

Rubrica del quadro finanziario

Stanziamenti di impegno autorizzati

Impegni eseguiti

Stanziamenti riportati all’esercizio 2011

Stanziamenti annullati

Su stanziamenti dell’esercizio

Su stanziamenti riportati

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Entrate con destinazione specifica

Riporti su decisione

Totale

%

Su stanziamenti dell’esercizio

Su stanziamenti riportati

Entrate con destinazione specifica

(EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2 + 3 + 4

6=5/1

7

8

9=7 + 8

10=9/1

11

12

13

14=11 + 12 + 13

15=14/1

1

Crescita sostenibile

66 243

63 590

65

799

64 453

97,30 %

1 130

182

1 312

1,98 %

477

0

1

478

0,72 %

2

Conservazione e gestione delle risorse naturali

62 312

59 406

253

592

60 251

96,69 %

1 968

2

1 970

3,16 %

91

0

0

91

0,15 %

3

Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia

1 906

1 717

0

78

1 795

94,20 %

73

24

97

5,11 %

13

0

0

13

0,69 %

4

L’UE come attore globale

8 418

8 083

0

164

8 247

97,97 %

113

42

154

1,83 %

16

0

0

17

0,20 %

5

Amministrazione

8 392

7 758

10

229

7 997

95,30 %

244

9

254

3,02 %

140

1

0

141

1,68 %

6

Compensazioni

0

0

0

0

0

0,00 %

0

0

0

0,00 %

0

0

0

0

0,00 %

Totale

147 270

140 554

328

1 861

142 744

96,93 %

3 528

259

3 787

2,57 %

738

1

1

740

0,50 %

6.   Esecuzione degli stanziamenti di pagamento per rubrica del quadro finanziario

milioni di EUR

Rubrica del quadro finanziario

Stanziamenti

di pagamento autorizzati

Pagamenti effettuati

Stanziamenti riportati all’esercizio 2010

Stanziamenti annullati

Su stanziamenti dell’esercizio

Su stanziamenti riportati

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Riporti automatici

Riporti su decisione

Entrate con destinazione specifica

Totale

%

Su stanziamenti dell’esercizio

Su stanziamenti riportati

Entrate con destinazione specifica

(EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2 + 3 + 4

6=5/1

7

8

9

10=7 + 8 + 9

11=10/1

12

13

14

15=12 + 13 + 14

16=15/1

1

Crescita sostenibile

52 103

47 811

282

735

48 828

93,71 %

125

156

1 624

1 905

3,66 %

709

651

10

1 370

2,63 %

2

Conservazione e gestione delle risorse naturali

59 630

56 014

47

587

56 647

95,00 %

46

373

1 963

2 382

3,99 %

586

15

0

601

1,01 %

3

Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia

1 617

1 299

6

67

1 373

84,93 %

8

90

101

199

12,33 %

42

2

0

44

2,74 %

4

L’UE come attore globale

8 101

7 259

81

147

7 487

92,41 %

36

2

76

114

1,41 %

491

9

0

501

6,18 %

5

Amministrazione

9 076

7 088

602

205

7 896

87,00 %

666

10

281

957

10,54 %

144

80

0

223

2,46 %

6

Compensazioni

0

0

0

0

0

0,00 %

0

0

0

0

0,00 %

0

0

0

0

0,00%

Totale

130 527

119 472

1 018

1 741

122 231

93,64 %

881

631

4 045

5 557

4,26 %

1 972

756

11

2 739

2,10 %

7.   Movimenti negli impegni ancora da liquidare per rubrica del quadro finanziario

milioni di EUR

 

Impegni ancora da liquidare al termine dell’esercizio precedente

Impegni dell’esercizio

 

Rubrica del quadro finanziario

Impegni riportati dagli esercizi precedenti

Disimpegni/rivalutazioni/annullamenti

Pagamenti

Impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio

Impegni eseguiti durante l’esercizio

Pagamenti

Annullamento di impegni non riportabili

Impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio

Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio

1

Crescita sostenibile

136 903

–2 058

–43 678

91 167

64 453

–5 150

–3

59 300

150 467

2

Conservazione e gestione delle risorse naturali

19 541

– 181

–10 280

9 079

60 251

–46 367

0

13 883

22 963

3

Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia

1 662

– 173

—452

1 037

1 795

– 921

0

874

1 911

4

L’UE come attore globale

18 462

– 890

–5 231

12 340

8 247

–2 255

0

5 992

18 332

5

Amministrazione

704

–83

– 607

15

7 997

–7 289

–1

708

723

6

Compensazioni

0

0

0

0

0

0

0

0

0

Totale

177 272

–3 385

–60 249

113 638

142 744

–61 982

–5

80 757

194 395

8.   Ripartizione degli impegni ancora da liquidare per anno di origine per rubrica del quadro finanziario

milioni di EUR

Rubrica del quadro finanziario

< 2004

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

Totale

1

Crescita sostenibile

781

617

1 461

13 421

2 879

23 288

48 719

59 300

150 467

2

Conservazione e gestione delle risorse naturali

44

13

47

1 517

138

688

6 633

13 883

22 963

3

Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia

13

12

23

42

151

218

577

874

1 911

4

L’UE come attore globale

786

412

584

1 474

1 727

3 164

4 193

5 992

18 332

5

Amministrazione

0

0

0

0

0

0

14

708

723

Totale

1 623

1 055

2 116

16 455

4 895

27 359

60 136

80 757

194 395

9.   Ripartizione ed evoluzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per settore

milioni di EUR

Settore

Stanziamenti di impegno

Stanziamenti di pagamento

Stanziam. approvati

Modifiche

(storni/BR)

Riporti

Entrate con destinazione specifica

Totale addizionali

Totale autorizzati

Stanziam. approvati

Modifiche

(storni/BR)

Riporti

Entrate con destinazione specifica

Totale addizionali

Totale autorizzati

1

2

3

4

5=3 + 4

6=1 + 2 + 5

7

8

9

10

11=9 + 10

12=7 + 8 + 11

01

Affari economici e finanziari

449

–6

0

13

13

455

406

–29

6

18

24

401

02

Imprese

795

0

0

112

112

907

638

–7

13

126

140

771

03

Concorrenza

91

0

0

4

4

95

91

0

8

4

12

104

04

Occupazione e affari sociali

11 274

85

40

16

56

11 414

8 572

– 790

748

14

762

8 543

05

Agricoltura e sviluppo rurale

58 081

–2

252

2 548

2 800

60 879

57 077

–1 229

26

2 548

2 573

58 421

06

Energia e trasporti

4 950

3

0

136

136

5 089

3 262

– 152

92

167

259

3 369

07

Ambiente

471

–1

0

24

24

494

371

26

24

18

42

438

08

Ricerca

5 142

0

0

770

770

5 912

4 138

28

38

1 165

1 203

5 369

09

Società dell’informazione e media

1 628

0

0

189

189

1 817

1 597

96

14

279

293

1 986

10

Ricerca diretta

383

0

4

460

464

847

392

–11

35

374

409

789

11

Affari marittimi e pesca

1 001

1

1

3

3

1 005

819

–9

15

3

17

827

12

Mercato interno

74

1

0

3

3

78

73

–2

6

3

9

80

13

Politica regionale

38 897

99

21

4

25

39 020

28 768

1 925

13

4

17

30 709

14

Fiscalità e unione doganale

135

0

0

4

4

139

107

18

7

4

11

136

15

Istruzione e cultura

1 500

0

0

317

317

1 817

1 443

–3

14

329

343

1 783

16

Comunicazione

218

2

0

4

4

223

210

3

15

4

18

231

17

Salute e tutela dei consumatori

677

1

0

26

26

703

542

73

28

21

50

664

18

Spazio di libertà, sicurezza e giustizia

1 066

1

0

61

61

1 128

798

–23

7

58

65

840

19

Relazioni esterne

4 264

65

0

121

121

4 450

3 658

67

50

92

142

3 867

20

Commercio

79

–1

0

3

3

81

82

–1

6

3

9

90

21

Sviluppo e relazioni coi paesi ACP

1 647

–49

0

139

139

1 737

1 608

57

41

114

154

1 819

22

Allargamento

1 022

–6

1

18

19

1 035

1 204

–79

9

19

28

1 152

23

Aiuti umanitari

820

245

0

5

5

1 070

820

107

46

4

50

978

24

Lotta contro la frode

78

0

0

0

0

78

73

2

7

0

7

82

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

188

2

0

9

9

199

188

2

16

9

25

215

26

Amministrazione della Commissione

1 014

2

0

96

96

1 111

1 013

4

123

99

222

1 239

27

Bilancio

68

–7

0

6

6

67

68

–7

10

6

16

77

28

Audit

11

0

0

1

1

12

11

0

1

1

1

12

29

Statistiche

141

–5

0

17

17

153

120

4

7

17

24

148

30

Pensioni e spese relative

1 214

–4

0

0

0

1 210

1 214

–4

0

0

0

1 210

31

Servizi linguistici

389

0

0

72

72

462

389

0

24

72

97

486

40

Riserve

749

– 334

0

0

0

415

249

–56

0

0

0

193

90

Altre istituzioni

2 937

9

10

213

223

3 170

2 937

9

325

224

549

3 496

Totale

141 453

99

329

5 390

5 719

147 270

122 937

19

1 774

5 797

7 571

130 527

10.   Esecuzione degli stanziamenti di impegno per settore

milioni di EUR

Settore

Stanziamento d’impegno di pagamento autorizzati

Impegni eseguiti

Stanziamenti riportati all’esercizio 2011

Stanziamenti annullati

Su stanziamenti dell’esercizio

Su stanziamenti riportati

Entrate con destinazione specifica

Totale

%

Entrate con destinaz. specifica

Riporti su decis.

Totale

%

Su stanziam.dell’eserc.

Su stanziamenti riportati

Entrate con destinaz. specifica

(EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2 + 3 + 4

6=5/1

7

8

9=7 + 8

10=9/1

11

12

13

14=11 + 12 + 13

15=14/1

01

Affari economici e finanziari

455

440

0

11

451

99,07 %

1

0

1

0,32 %

3

0

0

3

0,60 %

02

Imprese

907

785

0

60

845

93,14 %

52

0

52

5,68 %

10

0

0

11

1,18 %

03

Concorrenza

95

90

0

2

92

96,87 %

2

0

2

2,15 %

1

0

0

1

0,98%

04

Occupazione e affari sociali

11 414

11 329

40

9

11 378

99,69 %

7

19

26

0,23 %

10

0

0

10

0,09 %

05

Agricoltura e sviluppo rurale

60 879

58 048

252

580

58 880

96,72 %

1 967

0

1 967

3,23 %

31

0

0

31

0,05 %

06

Energia e trasporti

5 089

4 797

0

67

4 864

95,57 %

69

146

215

4,23 %

10

0

0

10

0,20 %

07

Ambiente

494

447

0

11

459

92,78 %

13

0

13

2,60 %

23

0

0

23

4,62 %

08

Ricerca

5 912

5 141

0

404

5 545

93,79 %

366

0

366

6,19 %

1

0

0

1

0,02 %

09

Società dell’informazione e media

1 817

1 624

0

68

1 692

93,12 %

121

0

121

6,66 %

4

0

0

4

0,22 %

10

Ricerca diretta

847

383

4

75

462

54,49 %

385

0

385

45,46 %

0

0

0

0

0,04 %

11

Affari marittimi e pesca

1 005

975

1

2

977

97,20 %

1

2

3

0,31 %

25

0

0

25

2,48 %

12

Mercato interno

78

75

0

2

76

98,23 %

1

0

1

1,64 %

0

0

0

0

0,13 %

13

Politica regionale

39 020

38 958

21

2

38 981

99,90 %

2

21

23

0,06 %

16

0

0

16

0,04 %

14

Fiscalità e unione doganale

139

131

0

2

133

95,51 %

2

0

2

1,15 %

5

0

0

5

3,34 %

15

Istruzione e cultura

1 817

1 497

0

144

1 641

90,33 %

173

0

173

9,52 %

3

0

0

3

0,15 %

16

Comunicazione

223

216

0

2

217

97,52 %

2

0

2

0,83 %

4

0

0

4

1,65 %

17

Salute e tutela dei consumatori

703

659

0

17

676

96,10 %

9

0

9

1,24 %

19

0

0

19

2,66 %

18

Spazio di libertà, sicurezza e giustizia

1 128

1 038

0

32

1 070

94,84 %

29

24

53

4,71 %

5

0

0

5

0,45 %

19

Relazioni esterne

4 450

4 293

0

66

4 359

97,96 %

55

31

86

1,93 %

5

0

0

5

0,11 %

20

Commercio

81

77

0

1

78

97,05 %

1

0

1

1,57 %

1

0

0

1

1,37 %

21

Sviluppo e relazioni coi paesi ACP

1 737

1 591

0

96

1 686

97,07 %

44

6

49

2,83 %

2

0

0

2

0,10 %

22

Allargamento

1 035

1 014

1

8

1 023

98,87 %

10

0

10

0,98 %

2

0

0

2

0,16 %

23

Aiuti umanitari

1 070

1 055

0

3

1 058

98,90 %

2

0

2

0,20 %

10

0

0

10

0,90 %

24

Lotta contro la frode

78

77

0

0

77

98,77 %

0

0

0

0,02 %

1

0

0

1

1,21 %

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico

199

189

0

4

193

97,10 %

4

0

4

2,21 %

1

0

0

1

0,69 %

26

Amministrazione della Commissione

1 111

1 013

0

58

1 070

96,32 %

38

0

38

3,44 %

3

0

0

3

0,24 %

27

Bilancio

67

61

0

3

63

94,71 %

3

0

3

4,02 %

1

0

0

1

1,27 %

28

Audit

12

11

0

0

11

96,29 %

0

0

0

2,55 %

0

0

0

0

1,16 %

29

Statistiche

153

130

0

9

139

90,74 %

8

0

8

5,10 %

6

0

0

6

4,16 %

30

Pensioni e spese relative

1 210

1 205

0

0

1 205

99,63 %

0

0

0

0,00 %

4

0

0

4

0,37 %

31

Servizi linguistici

462

388

0

44

431

93,39 %

29

0

29

6,24 %

2

0

0

2

0,37 %

40

Riserve

415

0

0

0

0

0,00 %

0

0

0

0,00 %

415

0

0

415

100,00 %

90

Altre istituzioni

3 170

2 821

9

81

2 911

91,83 %

133

9

142

4,47 %

117

1

0

117

3,70 %

Totale

147 270

140 554

328

1 861

142 744

96,93 %

3 528

259

3 787

2,57 %

738

1

1

740

0,50 %

11.   Esecuzione degli stanziamenti di pagamento per settore di bilancio

milioni di EUR

Settore

Stanziam. di pagam. autorizz.

Pagamenti effettuati

Stanziamenti riportati all’esercizio 2011

Stanziamenti annullati

Su stanziam. dell’eserc.

Su stanziam. riportati

Entrate con destinazione specifica

Totale

%

Riporti automatici

Riporti su decis.

Entrate con destinaz. specifica

Totale

%

Su stanziam. dell’eserc.

Su stanziamenti riport.

Entrate con destinaz. specif.

(EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2 + 3 + 4

6=5/1

7

8

9

10=7 + 8 + 9

11=10/1

12

13

14

15=12 + 13 + 14

16=15/1

01

Affari economici e finanziari

401

282

5

2

289

72,11 %

5

48

14

67

16,82 %

41

0

3

44

11,07 %

02

Imprese

771

594

11

53

658

85,35 %

14

12

73

99

12,81 %

11

3

1

14

1,84 %

03

Concorrenza

104

83

7

2

92

88,79 %

7

0

2

10

9,46 %

1

1

0

2

1,74 %

04

Occupazione e affari sociali

8 543

7 353

121

7

7 481

87,57 %

18

19

6

43

0,51 %

392

627

0

1 019

11,93 %

05

Agricoltura e sviluppo rurale

58 421

55 009

22

580

55 611

95,19 %

25

332

1 968

2 325

3,98 %

482

3

0

485

0,83 %

06

Energia e trasporti

3 369

2 710

88

62

2 859

84,85 %

17

70

100

187

5,56 %

313

4

6

323

9,59 %

07

Ambiente

438

329

19

10

358

81,79 %

16

0

7

24

5,44 %

51

4

0

56

12,78 %

08

Ricerca

5 369

4 136

25

345

4 507

83,93 %

29

0

819

848

15,80 %

1

13

0

14

0,27 %

09

Società dell’informazione e media

1 986

1 675

13

98

1 786

89,94 %

16

0

181

197

9,91 %

2

1

0

3

0,15 %

10

Ricerca diretta

789

338

31

69

438

55,51 %

39

0

305

344

43,58 %

3

4

0

7

0,91 %

11

Affari marittimi e pesca

827

652

2

1

656

79,23 %

3

35

1

39

4,74 %

121

12

0

133

16,03 %

12

Mercato interno

80

64

5

1

71

88,66 %

6

0

1

7

8,81 %

1

1

0

2

2,53 %

13

Politica regionale

30 709

30 611

11

2

30 623

99,72 %

10

67

2

79

0,26 %

5

2

0

8

0,03 %

14

Fiscalità e unione doganale

136

117

6

2

126

92,53 %

7

1

2

9

6,98 %

0

1

0

1

0,49 %

15

Istruzione e cultura

1 783

1 416

13

143

1 572

88,16 %

15

5

186

205

11,51 %

4

2

0

6

0,33 %

16

Comunicazione

231

192

12

2

206

89,24 %

12

0

2

14

6,09 %

8

3

0

11

4,67 %

17

Salute e tutela dei consumatori

664

552

27

11

590

88,84 %

29

6

10

45

6,70 %

28

1

0

30

4,45 %

18

Spazio di libertà, sicurezza e giustizia

840

721

6

18

745

88,70 %

8

23

41

71

8,48 %

23

1

0

24

2,82 %

19

Relazioni esterne

3 867

3 589

42

52

3 683

95,23 %

42

2

40

84

2,16 %

93

8

0

101

2,61 %

20

Commercio

90

70

5

1

77

85,06 %

5

0

1

6

7,01 %

6

1

0

7

7,92 %

21

Sviluppo e relazioni coi paesi ACP

1 819

1 585

35

88

1 708

93,90 %

29

0

26

55

3,03 %

50

5

0

56

3,07 %

22

Allargamento

1 152

1 113

8

10

1 130

98,06 %

7

0

9

16

1,39 %

5

2

0

6

0,55 %

23

Aiuti umanitari

978

922

45

4

971

99,30 %

5

0

1

6

0,61 %

1

0

0

1

0,09 %

24

Lotta contro la frode

82

67

5

0

73

88,34 %

7

0

0

7

8,55 %

1

1

0

3

3,11 %

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

215

171

14

4

189

87,95 %

16

1

5

22

10,39 %

2

2

0

4

1,66 %

26

Amministrazione della Commissione

1 239

889

110

44

1 044

84,24 %

122

1

54

177

14,27 %

6

13

0

19

1,50 %

27

Bilancio

77

52

10

3

65

83,82 %

8

0

3

11

14,49 %

1

0

0

1

1,69 %

28

Audit

12

10

1

0

11

86,62 %

1

0

0

1

11,77 %

0

0

0

0

1,61 %

29

Statistiche

148

113

6

7

126

84,99 %

6

0

10

17

11,21 %

5

1

0

6

3,79 %

30

Pensioni e spese relative

1 210

1 205

0

0

1 205

99,63 %

0

0

0

0

0,00 %

4

0

0

4

0,37 %

31

Servizi linguistici

486

362

23

41

427

87,75 %

25

0

31

57

11,65 %

2

1

0

3

0,60%

40

Riserve

193

0

0

0

0

0,00%

0

0

0

0

0,00%

193

0

0

193

100,00%

90

Altre istituzioni

3 496

2 490

286

80

2 857

81,72%

331

9

144

484

13,85%

117

38

0

155

4,43%

Totale

130 527

119 472

1 018

1 741

122 231

93,64%

881

631

4 045

5 557

4,26%

1 972

756

11

2 739

2,10%

12.   Movimenti negli impegni ancora da liquidare per settore

milioni di EUR

Settore

Impegni ancora da liquidare al termine dell’esercizio precedente

Impegni dell’esercizio

Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio

Impegni riportati dagli esercizi precedenti

Disimpegni/rivalutazioni/annullamenti

Pagamenti

Impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio

Impegni eseguiti durante l’esercizio

Pagamenti

Annullamento di impegni non riportabili

Impegni ancora da liquidare alla fine dell’esercizio

01

Affari economici e finanziari

424

–5

–74

344

451

– 215

0

236

581

02

Imprese

768

–20

– 301

447

845

– 357

0

488

935

03

Concorrenza

9

–2

–7

0

92

–85

0

8

8

04

Occupazione e affari sociali

26 278

–1 501

–7 071

17 706

11 378

– 410

–1

10 967

28 673

05

Agricoltura e sviluppo rurale

17 155

– 227

–9 400

7 528

58 880

–46 211

0

12 669

20 197

06

Energia e trasporti

6 713

–99

–2 180

4 435

4 864

– 679

0

4 184

8 619

07

Ambiente

750

–29

– 225

496

459

– 133

0

325

821

08

Ricerca

8 407

– 200

–3 019

5 188

5 545

–1 488

0

4 057

9 245

09

Società dell’informazione e media

2 411

–65

–1 031

1 315

1 692

– 755

0

937

2 252

10

Ricerca diretta

158

–17

–90

51

462

– 348

–1

112

163

11

Affari marittimi e pesca

1 620

–64

– 428

1 128

977

– 227

0

750

1 877

12

Mercato interno

15

–1

–12

2

76

–59

0

17

20

13

Politica regionale

93 232

– 114

–30 104

63 013

38 981

– 518

0

38 462

101 475

14

Fiscalità e unione doganale

83

–14

–53

15

133

–72

0

60

76

15

Istruzione e cultura

591

–50

– 283

258

1 641

–1 288

0

353

610

16

Comunicazione

91

–9

–65

18

217

– 141

0

76

94

17

Salute e tutela dei consumatori

706

–68

– 337

300

676

– 253

0

423

723

18

Spazio di libertà, sicurezza e giustizia

1 049

–92

– 220

737

1 070

– 525

0

545

1 282

19

Relazioni esterne

9 034

– 327

–2 398

6 309

4 359

–1 285

0

3 074

9 383

20

Commercio

19

–1

–12

6

78

–65

0

13

19

21

Sviluppo/relazioni con i paesi ACP

3 391

–95

–1 131

2 166

1 686

– 577

0

1 109

3 275

22

Allargamento

3 173

– 300

– 939

1 934

1 023

– 191

0

832

2 766

23

Aiuti umanitari

513

–19

– 334

160

1 058

– 637

0

421

581

24

Lotta contro la frode

32

–4

–18

10

77

–55

0

22

32

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

18

–2

–16

1

193

– 173

0

20

20

26

Amministrazione della Commissione

168

–15

– 143

11

1 070

– 901

0

169

179

27

Bilancio

10

0

–10

0

63

–55

0

8

8

28

Audit

1

0

–1

0

11

–10

0

1

1

29

Statistiche

101

–6

–46

49

139

–79

0

59

108

30

Pensioni e spese relative

0

0

0

0

1 205

–1 205

0

0

0

31

Servizi linguistici

24

–1

–23

0

431

– 403

0

28

28

90

Altre istituzioni

328

–38

– 278

11

2 911

–2 579

0

332

344

Totale

177 272

–3 385

–60 249

113 638

142 744

–61 982

–5

80 757

194 395

13.   Ripartizione degli impegni ancora da liquidare per anno di origine per settore

milioni di EUR

Settore

<2004

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

Totale

01

Affari economici e finanziari

0

0

13

63

32

40

196

236

581

02

Imprese

16

3

13

17

57

112

229

488

935

03

Concorrenza

0

0

0

0

0

0

0

8

8

04

Occupazione e affari sociali

137

26

350

2 616

701

4 288

9 590

10 967

28 673

05

Agricoltura e sviluppo rurale

4

2

4

1 199

0

494

5 825

12 669

20 197

06

Energia e trasporti

62

61

105

175

381

797

2 854

4 184

8 619

07

Ambiente

4

7

24

40

101

138

183

325

821

08

Ricerca

183

117

213

423

792

1 369

2 091

4 057

9 245

09

Società dell’informazione e media

12

8

42

73

179

337

664

937

2 252

10

Ricerca diretta

0

0

1

7

4

14

26

112

163

11

Affari marittimi e pesca

36

4

19

282

23

130

634

750

1 877

12

Mercato interno

0

0

0

0

0

0

2

17

20

13

Politica regionale

522

553

884

10 452

729

16 566

33 307

38 462

101 475

14

Fiscalità e unione doganale

0

0

0

0

0

2

13

60

76

15

Istruzione e cultura

12

3

10

28

27

57

121

353

610

16

Comunicazione

0

0

0

0

0

1

17

76

94

17

Salute e tutela dei consumatori

4

7

4

17

29

74

164

423

723

18

Spazio di libertà, sicurezza e giustizia

0

1

12

13

98

167

446

545

1 282

19

Relazioni esterne

450

187

215

636

1 074

1 588

2 158

3 074

9 383

20

Commercio

0

0

0

0

1

1

4

13

19

21

Sviluppo e relazioni coi paesi ACP

126

46

133

203

262

523

873

1 109

3 275

22

Allargamento

52

28

72

208

392

623

559

832

2 766

23

Aiuti umanitari

2

0

0

0

7

27

124

421

581

24

Lotta contro la frode

0

0

0

0

2

3

5

22

32

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

0

0

0

0

0

0

0

20

20

26

Amministrazione della Commissione

0

0

0

0

0

2

7

169

179

27

Bilancio

0

0

0

0

0

0

0

8

8

28

Audit

0

0

0

0

0

0

0

1

1

29

Statistiche

1

0

2

4

5

6

31

59

108

30

Pensioni e spese relative

0

0

0

0

0

0

0

0

0

31

Servizi linguistici

0

0

0

0

0

0

0

28

28

90

Altre istituzioni

0

0

0

0

0

0

11

332

344

Totale

1 623

1 055

2 116

16 455

4 895

27 359

60 136

80 757

194 395

14.   Sintesi dell’esecuzione delle entrate del bilancio per Istituzione

milioni di EUR

Istituzione

Entrate iscritte in bilancio

Diritti accertati

Entrate

% entrate Totale

riscosse

In sospeso

Iniziali

Definitive

Esercizio in corso

Riporti

Totale

Sui diritti dell’esercizio in corso

Su diritti riportati

Parlamento europeo

129

130

158

109

267

154

89

243

186,52 %

24

Consiglio europeo e Consiglio

54

54

94

7

101

87

6

93

172,12 %

8

Commissione

122 675

122 692

129 603

12 291

141 894

126 376

983

127 359

103,80 %

14 534

Corte di giustizia

40

40

44

0

44

44

0

44

110,33 %

0

Corte dei conti

20

20

19

0

19

19

0

19

94,72 %

0

Comitato economico e sociale

10

10

15

0

15

15

0

15

147,07 %

0

Comitato delle regioni

7

7

20

0

20

20

0

20

294,94 %

0

Mediatore europeo

1

1

1

0

1

1

0

1

96,40 %

0

Garante europeo della protezione dei dati

1

1

1

0

1

1

0

1

68,01 %

0

Totale

122 937

122 956

129 955

12 407

142 362

126 717

1 078

127 795

103,94 %

14 566

15.   Esecuzione degli stanziamenti di impegno e di pagamento per Istituzione

Stanziamenti di impegno

milioni di EUR

Istituzione

Stanziamenti di impegno autorizzati

Impegni eseguiti

Stanziamenti riportati all’esercizio 2011

Stanziamenti annullati

Su stanziamenti dell’esercizio

Su stanziamenti riportati

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Da entrate con destinazione specifica

Riporti su decisione

Totale

%

Su stanziamenti d bilancio dell’esercizio

Da riporti

Entrate con destinazione specifica

(EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2 + 3 + 4

6=5/1

7

8

9=7 + 8

10=9/1

11

12

13

14=11 + 12 + 13

15=14/1

Parlamento europeo

1 752

1 552

9

24

1 586

90,50%

101

9

111

6,31 %

55

1

0

56

3,19 %

Consiglio europeo e Consiglio

703

593

0

41

634

90,08 %

29

0

29

4,14 %

41

0

0

41

5,79 %

Commissione

144 100

137 733

319

1 780

139 833

97,04 %

3 395

250

3 645

2,53 %

621

0

1

622

0,43 %

Corte di giustizia

331

324

0

1

325

97,89 %

1

0

1

0,44 %

6

0

0

6

1,66 %

Corte dei conti

149

138

0

0

138

93,02 %

0

0

0

0,26 %

10

0

0

10

6,72 %

Comitato economico e sociale

127

121

0

4

125

98,00 %

0

0

0

0,14 %

2

0

0

2

1,87 %

Comitato delle regioni

91

79

0

11

90

99,39 %

0

0

0

0,02 %

1

0

0

1

0,59 %

Mediatore europeo

9

8

0

0

8

89,65 %

0

0

0

 

1

0

0

1

10,35 %

Garante europeo della protezione dei dati

7

6

0

0

6

82,73 %

0

0

0

 

1

0

0

1

17,27 %

Totale

147 270

140 554

328

1 861

142 744

96,93 %

3 528

259

3 787

2,57 %

738

1

1

740

0,50 %


Stanziamenti di pagamento

milioni di EUR

Istituzione

Stanziamenti di pagamento autorizzati

Pagamenti effettuati

Stanziamenti riportati all’esercizio 2011

Stanziamenti annullati

Su stanziamenti dell’esercizio

Su stanziamenti riportati

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Riporti automatici

Riporti su decisione

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Su stanziamenti dell’esercizio

Da riporti

Entrate con destinazione specifica

(EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2 + 3 + 4

6=5/1

7

8

9

10=7 + 8 + 9

11=10/1

12

13

14

15=12 + 13 + 14

16=15/1

Parlamento europeo

1 938

1 321

165

20

1 507

77,74 %

231

9

111

351

18,10 %

55

25

0

81

4,16 %

Consiglio europeo e Consiglio

748

543

34

43

620

82,89 %

50

0

31

81

10,76 %

41

7

0

48

6,35 %

Commissione

127 031

116 982

732

1 661

119 374

93,97 %

550

622

3 901

5 073

3,99 %

1 855

718

11

2 584

2,03 %

Corte di giustizia

350

307

15

1

323

92,40 %

17

0

1

18

5,24 %

6

3

0

8

2,36 %

Corte dei conti

210

122

60

0

182

86,90 %

16

0

0

17

7,94 %

10

1

0

11

5,15 %

Comitato economico e sociale

134

112

5

4

121

90,36 %

8

0

1

9

6,95 %

2

1

0

4

2,68 %

Comitato delle regioni

97

73

5

12

89

92,03 %

7

0

0

7

6,91 %

1

0

0

1

1,06 %

Mediatore europeo

10

8

1

0

8

84,26 %

1

0

0

1

5,23 %

1

0

0

1

10,50 %

Garante europeo della protezione dei dati

8

4

1

0

5

61,11 %

1

0

0

1

16,79 %

1

1

0

2

22,10 %

Totale

130 527

119 472

1 018

1 741

122 231

93,64 %

881

631

4 045

5 557

4,26 %

1 972

756

11

2 739

2,10 %

16.   Entrate delle agenzie: previsioni di bilancio, diritti e importi ricevuti

milioni di EUR

Agenzia

Bilancio delle entrate previsto

Diritti accertati

Entrate

In sospeso

Settore di finanziamento della Commissione

Agenzia europea per la sicurezza aerea

137

109

106

4

06

Frontex

93

84

84

0

18

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale

18

19

19

0

15

Accademia europea di polizia

8

8

8

0

18

Agenzia europea per le sostanze chimiche

75

386

386

0

02

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

58

48

49

0

17

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze

16

16

16

0

18

Agenzia europea dell’ambiente

51

46

46

0

07

Agenzia comunitaria di controllo della pesca

11

10

10

0

11

Autorità europea per la sicurezza alimentare

73

74

74

0

17

Istituto europeo per l’uguaglianza di genere

6

6

6

0

04

Autorità di vigilanza del GNSS europeo

9

16

16

0

06

“Fusion for Energy”

242

273

236

37

08

Eurojust

32

32

32

0

18

Agenzia europea per la sicurezza marittima

51

45

45

0

06

Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno

174

179

179

0

12

Agenzia europea per i medicinali

208

221

209

12

02

Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione

8

8

8

0

09

Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali

20

22

22

0

18

Agenzia ferroviaria europea

24

24

24

0

06

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

15

14

14

0

04

Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea

56

59

51

8

31

Fondazione europea per la formazione

20

19

19

0

15

Ufficio comunitario delle varietà vegetali

13

12

12

0

17

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

21

21

21

0

04

Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura

49

49

49

0

15

Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione

16

16

16

0

06

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca

29

29

29

0

08

Agenzia esecutiva per la ricerca

34

36

34

3

08

Agenzia esecutiva per il programma di sanità pubblica

7

7

7

0

17

Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto

10

10

10

0

06

Totale

1 677

1 993

1 929

64

 


milioni di EUR

Tipo di entrata

Bilancio delle entrate previsto

Diritti accertati

Entrate

In sospeso

Sovvenzioni della Commissione

1 061

1 040

1 037

3

Commissioni percepite

443

765

751

14

Altre entrate

173

188

141

47

Totale

1 677

1 993

1 929

64

17.   Agenzie: stanziamenti d’impegno e di pagamento per agenzia

milioni di EUR

Agenzia

Stanziamenti di impegno

Stanziamenti di pagamento

Stanziamenti

Impegni eseguiti

Riportati al 2010

Stanziamenti

Pagamenti effettuati

Riportati al 2010

Agenzia europea per la sicurezza aerea

144

122

22

157

108

48

Frontex

95

89

3

118

82

27

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale

21

19

2

21

17

3

Accademia europea di polizia

12

10

2

13

8

3

Agenzia europea per le sostanze chimiche

75

71

0

96

77

12

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

58

56

0

76

56

16

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze

16

16

0

17

15

1

Agenzia europea dell’ambiente

52

44

8

58

44

13

Ufficio europeo di polizia

93

91

0

93

68

22

Agenzia comunitaria di controllo della pesca

10

10

0

11

10

1

Autorità europea per la sicurezza alimentare

76

74

0

84

71

11

Istituto europeo per l’uguaglianza di genere

6

4

0

6

2

2

Autorità di vigilanza del GNSS europeo

74

67

7

63

45

18

“Fusion for Energy”

551

550

1

302

192

56

Eurojust

34

31

3

38

28

9

Agenzia europea per la sicurezza marittima

55

53

0

53

46

1

Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno

366

158

0

396

150

35

Agenzia europea per i medicinali

210

201

0

248

196

45

Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione

8

8

0

10

8

2

Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali

20

20

0

27

19

8

Agenzia ferroviaria europea

24

24

0

29

23

5

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

16

15

0

20

15

4

Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea

56

43

0

60

43

4

Fondazione europea per la formazione

19

19

0

21

20

1

Ufficio comunitario delle varietà vegetali

13

12

0

14

11

0

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

22

21

0

27

22

4

Agenzia esecutiva per l’istruzione, l’audiovisivo e la cultura

49

49

0

55

48

6

Agenzia esecutiva per la competitività e l’innovazione

16

15

0

17

15

2

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca

29

29

0

32

30

2

Agenzia esecutiva per la ricerca

34

33

0

37

32

3

Agenzia esecutiva per il programma di sanità pubblica

7

7

0

8

7

1

Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto

10

10

0

11

9

1

Totale

2 271

1 972

49

2 217

1 516

366


milioni di EUR

Tipo di spesa

Stanziamenti di impegno

Stanziamenti di pagamento

Stanziamenti

Impegni eseguiti

Riportati al 2010

Stanziamenti

Pagamenti effettuati

Riportati al 2010

Personale

673

656

3

688

649

19

Spese amministrative

283

264

2

365

249

93

Spese d’esercizio

1 314

1 052

44

1 165

618

254

Totale

2 271

1 972

49

2 217

1 516

366

18.   Risultato dell’esecuzione del bilancio, incluse le agenzie

milioni di EUR

 

Unione Europea

Agenzie

Eliminazione delle sovvenzioni alle agenzie

Totale

Entrate dell’esercizio

127 795

1 929

(1 037)

128 687

Pagamenti imputati a stanziamenti dell’esercizio in corso

(121 213)

(1 320)

1 037

(121 495)

Stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio N+1

(2 797)

(366)

0

(3 164)

Annullamento di stanziamenti inutilizzati riportati dall’esercizio N-1

741

181

0

922

Differenze di cambio dell’esercizio

22

0

0

22

Risultato dell’esecuzione del bilancio

4 549

424

0

4 972

Note esplicative alle relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio

1.   PRINCIPI, STRUTTURA E STANZIAMENTI DI BILANCIO

1.1   BASE GIURIDICA E REGOLAMENTO FINANZIARIO

La contabilità di bilancio è tenuta conformemente alle disposizioni del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, (GU L 248 del 16 settembre 2002), che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione europea, e del regolamento (UE, Euratom) n. 2342/2002 della Commissione, del 23 dicembre 2002, recante modalità d’esecuzione del suddetto regolamento finanziario. Il bilancio generale, principale strumento della politica finanziaria dell’UE, è l’atto che prevede e autorizza, ogni anni, le entrate e le spese dell’UE.

Ogni anno la Commissione procede alla stima per l’esercizio delle entrate e delle spese dell’insieme delle istituzioni e stabilisce un progetto preliminare di bilancio che trasmette all’autorità di bilancio (AB). Sulla base del progetto preliminare di bilancio, il Consiglio elabora un progetto di bilancio che sarà oggetto di negoziati tra i due rami dell’AB. Il presidente del Parlamento dichiara che il bilancio è stato adottato in via definitiva, e in tal modo lo rende esecutivo. L’esecuzione del bilancio incombe soprattutto alla Commissione.

1.2   PRINCIPI DI BILANCIO

Il bilancio generale dell’Unione europea è basato su alcuni principi fondamentali:

—   l’unità e la verità del bilancio: tutte le entrate e le spese devono essere riunite in un unico bilancio, iscritte in una linea di bilancio e le spese non posso eccedere gli stanziamenti autorizzati;

—   l’universalità: questo principio riunisce due norme:

la non assegnazione, in base alla quale le entrate di bilancio non devono essere destinate a spese determinate (l’insieme delle entrate copre l’insieme delle spese);

la non contrazione, in base alla quale le entrate e le spese devono essere iscritte in bilancio integralmente, senza contrazione tra di esse;

—   l’annualità: gli stanziamenti sono autorizzati per la durata di un solo esercizio e devono dunque essere utilizzati nel corso dell’esercizio stesso;

—   il pareggio: il bilancio è in pareggio entrate e spese (le previsioni di entrate coprono gli stanziamenti di pagamento);

—   la specializzazione: ogni stanziamento deve avere una destinazione determinata ed essere assegnato a tale scopo specifico;

—   l’unità di conto: il bilancio è redatto ed eseguito in euro, così come i rendiconti;

—   la sana gestione finanziaria: gli stanziamenti del bilancio sono utilizzati secondo il principio di una sana gestione finanziaria, vale a dire secondo economia, efficienza ed efficacia;

—   la trasparenza: il bilancio, i bilanci rettificativi e i rendiconti finali sono pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

1.3   STRUTTURA DEL BILANCIO

Il bilancio è costituito da:

(a)

uno stato generale delle entrate;

(b)

sezioni divise in stati delle entrate e delle spese di ciascuna istituzione: Sezione I: Parlamento; Sezione II: Consiglio; Sezione III: Commissione; Sezione IV: Corte di giustizia; Sezione V: Corte dei conti; Sezione VI: Comitato economico e sociale; Sezione VII: Comitato delle regioni; Sezione VIII: Mediatore europeo; Sezione IX: Garante europeo della protezione dei dati.

Le entrate e le spese di ogni istituzione sono classificate in titoli, capitoli, articoli e voci secondo la loro natura o la loro destinazione.

Una parte dei fondi della CECA in liquidazione sono stati messi a disposizione del bilancio operativo della CECA in liquidazione. Tale bilancio operativo veniva adottato annualmente dalla Commissione, previa consultazione con il Consiglio e il Parlamento europeo. L’ultimo bilancio è stato stabilito per il periodo compreso tra il 1o gennaio e il 23 luglio 2002. A partire dal 24 luglio 2002 le entrate e gli oneri connessi con il bilancio operativo sono inclusi nel conto di gestione della CECA in liquidazione. Gli altri impegni da realizzare figurano al passivo del bilancio finanziario.

1.4   STRUTTURA DEI CONTI DEL BILANCIO

1.4.1    Quadro generale

Solo il bilancio della Commissione comporta stanziamenti amministrativi e stanziamenti operativi. Le altre istituzioni dispongono infatti soltanto di stanziamenti amministrativi. Inoltre, il bilancio distingue due tipi di stanziamenti: gli stanziamenti non dissociati (SND) e gli stanziamenti dissociati (SD).

Gli stanziamenti non dissociati sono destinati alla copertura finanziaria delle operazioni a carattere annuale (che rispondono al principio dell’annualità del bilancio). Coprono tutti i capitoli amministrativi del bilancio della sezione Commissione e l’integralità di tutte le altre sezioni, gli stanziamenti del FEAOG a carattere annuale e taluni stanziamenti tecnici (rimborsi, intervento della garanzia in materia di prestiti, ecc.). Per gli stanziamenti non dissociati, l’importo degli stanziamenti di impegno è identico a quello degli stanziamenti di pagamento.

Gli stanziamenti dissociati sono stati introdotti per conciliare il principio dell’annualità del bilancio con la necessità di finanziare azioni pluriennali da eseguire su più esercizi. Essi sono destinati a coprire azioni pluriennali e comprendono tutti gli altri stanziamenti in tutti i capitoli eccetto il capitolo 1 della Sezione Commissione. Gli stanziamenti dissociati si scompongono in stanziamenti d’impegno (SI) e stanziamenti di pagamento (SP):

—   gli stanziamenti d’impegno: coprono il costo totale degli obblighi giuridici contratti nel corso dell’esercizio per azioni la cui realizzazione si estende su più anni. Tuttavia, gli impegni di bilancio per azioni la cui realizzazione si estende su più esercizi possono, ai sensi dell’articolo 76, paragrafo 3, del regolamento finanziario, essere ripartiti su più esercizi in frazioni annue, qualora previsto dall’atto di base;

—   gli stanziamenti di pagamento: coprono le spese derivanti dall’esecuzione degli impegni contratti nel corso dell’esercizio e/o di esercizi precedenti.

1.4.2    Origine degli stanziamenti

La fonte principale degli stanziamenti è il bilancio dell’Unione europea dell’esercizio in corso. Tuttavia, esistono altri tipi di stanziamenti che derivano da disposizioni del regolamento finanziario. Essi provengono da esercizi precedenti o da fonti esterne:

gli stanziamenti di bilancio iniziali adottati per l’esercizio in corso possono essere oggetto di storni tra voci secondo le norme precisate agli articoli da 22 a 24 del regolamento finanziario (n. 1605/2002 del 25 giugno 2002) e possono essere modificati da bilanci rettificativi (in conformità agli articoli 37 e 38 del regolamento finanziario);

anche gli stanziamenti riportati dall’esercizio precedente o ricostituiti integrano il presente bilancio. Questi sono i) gli stanziamenti di pagamento non dissociati che beneficiano di un riporto automatico al solo esercizio successivo ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 4, del regolamento finanziario; ii) gli stanziamenti riportati per decisione delle istituzioni in uno dei due casi seguenti: completamento delle fasi preparatorie (regolamento finanziario, articolo 9, paragrafo 2, lettera a), o adozione tardiva della base giuridica (articolo 9, paragrafo 2, lettera b). Il riporto può riguardare stanziamenti d’impegno e di pagamento (articolo 9, paragrafo 3) e iii) gli stanziamenti ricostituiti in seguito a disimpegni: si tratta della reiscrizione di stanziamenti d’impegno relativi ai fondi strutturali che sono stati oggetto di disimpegno. Gli importi possono essere reinscritti, in via eccezionale, in caso di errore della Commissione ovvero se indispensabili per il completamento del programma (articolo 157 del RF);

entrate con destinazione specifica, composte da i) restituzioni, in cui gli importi vengono assegnati alla linea cui era imputata la spesa iniziale e beneficiano di un riporto illimitato; ii) stanziamenti EFTA: l’accordo sullo Spazio economico europeo prevede una partecipazione finanziaria dei suoi membri ad alcune attività del bilancio dell’UE. Le voci di bilancio interessate e gli importi previsti sono pubblicati nell’allegato III del bilancio dell’UE. Le linee interessate sono rafforzate dalla partecipazione EFTA. Gli stanziamenti non utilizzati alla fine dell’esercizio sono annullati e restituiti ai paesi SEE; iii) entrate da terzi: altri paesi hanno concluso accordi con l’Unione europea che prevedono una partecipazione finanziaria alle attività dell’UE. Gli importi ricevuti sono considerati come entrate provenienti da terzi, assegnati alle pertinenti linee di bilancio (spesso nel quadro della ricerca) e beneficiano di un riporto illimitato [RF, articolo 10 e articolo 18, paragrafo 1, lettere a) e d)]; iv) lavori per conto terzi: nel quadro delle loro attività di ricerca, i centri di ricerca dell’UE possono effettuare lavori per organismi esterni (RF, art. 161, par. 2). Come le entrate da terzi, i lavori per conto terzi sono destinati ad alcune specifiche voci di bilancio e beneficiano di un riporto illimitato [RF, articolo 10 e articolo 18, paragrafo 1, lettera d)] e v) stanziamenti ricostituiti a seguito del riversamento di acconti: si tratta di fondi dell’UE che sono stati rimborsati dai beneficiari e che usufruiscono di un riporto illimitato. Nel settore dei fondi strutturali, la reiscrizione è subordinata a una decisione della Commissione (RF, articolo 18, paragrafo 2 e ME, articolo 228).

1.4.3    Composizione degli stanziamenti autorizzati

—   Stanziamenti definitivi del bilancio= stanziamenti di bilancio iniziali adottati + stanziamenti del bilancio rettificativo + storni.

—   Stanziamenti addizionali= entrate con destinazione specifica (cfr. sopra) + stanziamenti riportati dall’esercizio precedente o ricostituiti in seguito a disimpegno.

—   Totale degli stanziamenti autorizzati= stanziamenti definitivi del bilancio + stanziamenti addizionali.

—   Stanziamenti dell’esercizio (utilizzati per calcolare il risultato di bilancio)= stanziamenti di bilancio definitivi + entrate con destinazione specifica.

1.5   ESECUZIONE DEL BILANCIO

L’esecuzione del bilancio è disciplinata dal regolamento finanziario, il cui articolo 48, paragrafo 1, stabilisce quanto segue: “La Commissione cura l’esecuzione del bilancio conformemente al presente regolamento finanziario, sotto la propria responsabilità e nei limiti degli stanziamenti assegnati”. L’articolo 50 precisa che la Commissione riconosce alle altre istituzioni i poteri necessari all’esecuzione delle sezioni del bilancio ad esse relative.

1.6   IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE (RAL)

L’introduzione degli stanziamenti dissociati ha dato luogo a un divario tra gli impegni contratti e i pagamenti effettuati: questa divergenza, che corrisponde agli impegni da liquidare, rappresenta la differenza nel tempo tra il momento in cui gli impegni sono contratti ed il momento in cui i pagamenti corrispondenti sono liquidati.

2.   SPIEGAZIONE DELLE RELAZIONI SULL’ESECUZIONE DEL BILANCIO

2.1   RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO (tabella 1)

2.1.1    Informazioni generali

Le risorse proprie sono contabilizzate sulla base degli importi accreditati, nel corso dell’esercizio, sui conti aperti a nome della Commissione dalle amministrazioni degli Stati membri. Le entrate comprendono altresì, in caso di un’eccedenza, il risultato dell’esecuzione del bilancio dell’esercizio precedente. Le altre entrate sono iscritte sulla base degli importi effettivamente riscossi nel corso dell’esercizio.

Ai fini del calcolo del risultato dell’esercizio, le spese comprendono i pagamenti su stanziamenti di pagamento dell’esercizio, ai quali si aggiungono gli stanziamenti dello stesso esercizio riportati all’esercizio successivo. I pagamenti effettuati su stanziamenti di pagamento dell’esercizio sono quelli che sono eseguiti dal contabile entro il 31 dicembre dell’esercizio. Per il Fondo europeo agricolo di garanzia, i pagamenti considerati nel risultato di bilancio sono quelli effettuati dagli Stati membri dal 16 ottobre 2009 al 15 ottobre 2010, sempre che l’impegno e l’ordine di pagamento siano pervenuti al contabile al più tardi il 31 gennaio 2011. Le spese del FEAGA possono essere oggetto di una decisione di conformità adottata a seguito di controlli effettuati negli Stati membri.

Il risultato dell’esecuzione del bilancio dell’esercizio comprende due elementi: il saldo dell’Unione europea e il risultato della partecipazione dei paesi dell’EFTA membri del SEE. Ai sensi dell’articolo 15 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 sulle risorse proprie, questo risultato è costituito dalla differenza tra:

il totale delle entrate di bilancio riscosse a titolo dell’esercizio

e l’ammontare dei pagamenti effettuati sugli stanziamenti dello stesso esercizio, aumentato dell’importo degli stanziamenti di pagamento dello stesso esercizio riportati all’esercizio successivo.

Questa differenza è maggiorata o ridotta:

del saldo netto risultante dagli annullamenti degli stanziamenti di pagamento riportati dagli esercizi precedenti e dagli eventuali superamenti dell’importo degli stanziamenti non dissociati riportati dall’esercizio precedente dovuti alla variazione dei tassi dell’euro;

e del saldo che risulta dagli utili e dalle perdite di cambio registrati durante l’esercizio.

Il risultato dell’esecuzione del bilancio viene restituito agli Stati membri nel corso dell’esercizio successivo mediante deduzione delle somme dovute per quell’anno.

Gli stanziamenti riportati dall’esercizio precedente relativi a partecipazioni di terzi e lavori per conto terzi, che per definizione non vengono mai annullati, sono ripresi fra gli stanziamenti aggiuntivi dell’esercizio. Questo spiega la differenza tra gli stanziamenti riportati dall’esercizio precedente ripresi nei rendiconti sull’esecuzione del bilancio 2010 e quelli riportati all’esercizio seguente figuranti nei rendiconti sull’esecuzione del bilancio 2009. Gli stanziamenti di pagamento riutilizzabili e gli stanziamenti ricostituiti a seguito della restituzione di acconti non rientrano nel calcolo del risultato dell’esercizio.

Gli stanziamenti di pagamento riportati comprendono: riporti automatici e riporti per decisione. L’annullamento di stanziamenti di pagamento non utilizzati riportati dall’esercizio precedente illustra gli annullamenti concernenti stanziamenti riportati automaticamente e in seguito a decisione. Comprende inoltre la diminuzione degli stanziamenti di entrate con destinazione specifica riportati all’esercizio successivo rispetto al 2009.

2.1.2    Riconciliazione tra il risultato dell’esecuzione del bilancio e il risultato economico

Il risultato economico dell’esercizio è calcolato in base ai principi della contabilità per competenza. Il risultato di bilancio si basa tuttavia sulle regole modificate della contabilità di cassa, conformemente al regolamento finanziario. Poiché entrambi sono il risultato delle medesime operazioni sottostanti, si tratta di un controllo utile per verificare la loro corrispondenza. La tabella in appresso presenta questa riconciliazione, presentando i principali elementi di riconciliazione, con una ripartizione tra entrate e spese.

Riconciliazione: risultato economico – risultato dell’esecuzione del bilancio

milioni di EUR

 

2010

2009

rideterminato

RISULTATO ECONOMICO DELL’ESERCIZIO

17 232

6 887

Entrate

Diritti accertati nell’esercizio in corso ma non ancora riscossi

(3 132)

(2 806)

Diritti accertati in esercizi precedenti e riscossi nell’esercizio in corso

1 346

2 563

Ratei attivi (netti)

(371)

436

Spese

Ratei passivi (netti)

(7 426)

2 951

Spese dell’esercizio precedente pagate nell’esercizio in corso

(386)

(432)

Prefinanziamento netto

(678)

(9 458)

Stanziamenti di pagamento riportati all’esercizio successivo

(2 798)

(1 759)

Pagamenti effettuati sugli stanziamenti riportati e annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati

1 760

4 573

Variazioni negli accantonamenti

(323)

(329)

Altri

(257)

(153)

Risultato economico agenzie + CECA

(418)

(209)

RISULTATO DELL’ESECUZIONE DEL BILANCIO DELL’ESERCIZIO*

4 549

2 264

Elementi di riconciliazione - Entrate

Le entrate effettive di bilancio di un esercizio finanziario corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso dell’esercizio e gli incassi relativi ai diritti accertati in esercizi precedenti. Pertanto, i diritti accertati nell’esercizio in corso ma non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell’esercizio in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della riconciliazione.

I ratei attivi netti consistono principalmente in entrate da riscuotere a titolo dei prelievi agricoli, delle risorse proprie e degli interessi e dividendi. Soltanto l’effetto netto, ossia i ratei attivi per l’esercizio in corso, meno le entrate dei ratei passivi dell’esercizio precedente, viene preso in considerazione.

Elementi di riconciliazione - Spese

I ratei passivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi dell’UE, ma non ancora comunicate alla Commissione.

Mentre i ratei passivi non sono considerati come spese di bilancio, i pagamenti effettuati nell’esercizio in corso relativamente a fatture registrate in esercizi precedenti fanno parte delle spese di bilancio dell’esercizio in corso.

L’effetto netto dei prefinanziamenti è la combinazione di: 1) nuovi importi di prefinanziamento versati nell’esercizio in corso e contabilizzati come spese di bilancio dell’esercizio; 2) tutti i prefinanziamenti liquidati nel corso dell’esercizio mediante l’accettazione delle spese ammissibili. Questi ultimi rappresentano spese contabili, ma non spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo versamento.

Oltre ai pagamenti effettuati a partire dagli stanziamenti di un esercizio, gli stanziamenti di quell’esercizio riportati all’esercizio seguente devono anch’essi essere inclusi nel calcolo del risultato di bilancio [conformemente all’articolo 15 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000]. La stesso vale per i pagamenti effettuati nell’esercizio in corso a partire dagli stanziamenti riportati da esercizi precedenti nonché per gli stanziamenti di pagamento inutilizzati e annullati.

Le variazioni negli accantonamenti riguardano stime di fine esercizio registrate nella contabilità di esercizio (principalmente prestazioni per i dipendenti) che non incidono sulla contabilità di bilancio. Gli altri elementi di riconciliazione comprendono diversi elementi quali gli ammortamenti, le acquisizioni di attivi, i pagamenti a titolo di locazioni e le partecipazioni finanziarie, che formano oggetto di un trattamento differente nella contabilità di bilancio e nella contabilità di esercizio.

Infine, il risultato economico delle agenzie e della CECA che sono integrate nel risultato economico consolidato dev’essere escluso, poiché l’esecuzione del bilancio di queste entità non fa parte del risultato di bilancio consolidato.

2.2   CONFRONTO DEL BILANCIO E DEGLI IMPORTI EFFETTIVI DELL’ESERCIZIO (tabella 2)

Nel bilancio iniziale adottato, firmato dal presidente del Parlamento europeo il 17 dicembre 2009, l’importo degli stanziamenti di pagamento era pari a 122 937 milioni di EUR e l’importo da finanziarsi mediante risorse proprie ammontava a 121 507 milioni di EUR. Le stime delle entrate e delle spese riportate nel bilancio iniziale sono solitamente adeguate nel corso nell’esercizio contabile, con la presentazione delle modifiche apportate nei bilanci rettificativi. Gli adeguamenti delle risorse proprie basate sull’RNL assicurano che le entrate previste siano esattamente pari alle spese previste. In conformità al principio del pareggio, le entrate e le spese di bilancio (stanziamenti di pagamento) devono risultare in pareggio.

Entrate

Nel corso del 2010 sono stati adottati otto bilanci rettificativi. Tenendoli in considerazione, l’importo finale delle entrate nel 2010 è stato pari a 122 956 milioni di EUR, finanziato mediante risorse proprie per un totale di 119 270 milioni di EUR (ovvero 2 237 milioni di EUR in meno di quanto inizialmente previsto) e per la restante parte mediante altre entrate. Il minor fabbisogno di risorse proprie è stato determinato principalmente dall’inclusione di 2 254 milioni di EUR relativi all’eccedenza dell’esercizio precedente.

Per quanto riguarda le risorse proprie, la riscossione delle risorse proprie tradizionali è stata quasi pari agli importi previsti, in particolare per il fatto che le stime di bilancio sono state modificate al momento della formazione del bilancio rettificativo n. 4/2010 (con un loro aumento di 1 516 milioni di EUR). Tale adeguamento era basato sulle nuove previsioni macroeconomiche della primavera 2010, che erano più ottimistiche di quelle precedenti.

I versamenti IVA e RNL finali degli Stati membri risultavano inoltre vicini alla stima di bilancio finale. Le differenze tra gli importi previsti e gli importi effettivamente versati sono dovute alle differenze tra i tassi dell’euro utilizzati a fini del bilancio e i tassi in vigore alla data in cui gli Stati membri al di fuori dello SME hanno effettivamente effettuato i loro pagamenti.

Spese

Nel 2010, il quarto anno dell’attuale periodo di programmazione, i programmi hanno raggiunto la velocità di crociera ed è stata avviata la fase finale di chiusura di quelli precedenti. Al termine dell’esercizio, gli impegni contratti prima del 2007 ancora da liquidare rappresentavano circa il 10 % del RAL totale.

Per quanto riguarda gli impegni, il bilancio iniziale e quindi gli obiettivi politici fissati sono stati rispettati praticamente come pianificato. Il tasso di esecuzione escluse le riserve inutilizzate di 415 milioni di EUR per il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione e 28 milioni di EUR di stanziamenti accantonati inutilizzati (importi inseriti in riserva in attesa che siano soddisfatte determinate condizioni, che restano in riserva alla fine dell’esercizio finanziario) era pari al 99,4%. Gli adeguamenti nel corso dell’anno hanno riguardato 80 milioni di EUR per il Fondo europeo di solidarietà, spese impreviste per natura e spese amministrative, 10 milioni di EUR legati all’istituzione del servizio europeo per l’azione esterna e 10 milioni di EUR per il Parlamento europeo in seguito all’entrata in vigore del trattato di Lisbona. L’esecuzione totale di 140 554 EUR ha lasciato inutilizzati 554 milioni di EUR. Dopo il riporto di 259 milioni di EUR al 2011, di cui la voce più consistente è costituita dai progetti energetici intesi a contribuire alla ripresa economica per un importo di 147 milioni di EUR, è decaduto un importo di 295 milioni di EUR.

Il tasso di esecuzione per i pagamenti, esclusa la riserva inutilizzata per gli aiuti d’urgenza (193 milioni di EUR) e gli stanziamenti accantonati (48 milioni di EUR), era pari al 97,4 % del bilancio, e gli stanziamenti totali sono stati modificati nel corso dell’anno soltanto per gli aumenti delle spese amministrative menzionate in precedenza.

A differenza di quanto avvenuto negli anni precedenti, al termine dell’esercizio non vi è stata alcuna riduzione degli stanziamenti di pagamento mediante bilanci rettificativi. Il principale adeguamento è stato effettuato attraverso lo storno globale che ha rafforzato la politica regionale con un importo di 1 125 milioni di EUR riducendo gli stanziamenti per lo sviluppo rurale. La Commissione ha rafforzato anche il Fondo di coesione con 600 milioni di EUR tramite storni interni. Gli stanziamenti votati inutilizzati, escluse le riserve, erano pari a 3 243milioni di EUR e dopo il riporto di 1 513 milioni di EUR, è decaduto un importo totale di 1 730 milioni di EUR distribuito tra tutte le rubriche del quadro finanziario pluriennale.

Un’analisi più dettagliata degli adeguamenti di bilancio, del relativo contesto, della loro giustificazione e del loro effetto è presentata nella parte A, che contiene una sintesi a livello di esecuzione del bilancio, e nella parte B, che descrive ciascuna rubrica del quadro finanziario, della relazione della Commissione sulla gestione di bilancio e finanziaria per l’esercizio 2010.

2.3   ENTRATE (tabella 3)

Le entrate del bilancio generale dell’Unione europea possono essere suddivise in due categorie principali: risorse proprie e altre entrate. Ciò è stabilito dall’articolo 311 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, il quale recita: “Il bilancio, fatte salve le altre entrate, è finanziato integralmente tramite risorse proprie”. La maggior parte delle spese del bilancio è finanziata dalle risorse proprie. Le altre entrate rappresentano soltanto una piccola parte dell’insieme del finanziamento.

Esistono tre categorie di risorse proprie: le risorse proprie tradizionali, la risorsa IVA e la risorsa RNL. Le risorse proprie tradizionali comprendono, a loro volta, i contributi zucchero e i dazi doganali. Un meccanismo di correzione a favore del Regno Unito nonché una riduzione lorda del contributo basato sull’RNL annuale dei Paesi Bassi e della Svezia sono anch’essi parte integrante del sistema delle risorse proprie.

2.3.1    Risorse proprie tradizionali

Risorse proprie tradizionali: tutti gli importi accertati di RPT devono essere iscritti in uno dei libri contabili tenuti dalle autorità competenti.

nella contabilità ordinaria di cui all’articolo 6, paragrafo 3, lettera a), del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000: ogni importo recuperato o garantito;

nella contabilità separata di cui all’articolo 6, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000: ogni importo non ancora recuperato e/o non garantito; possono essere iscritti in questa contabilità anche gli importi garantiti ma contestati.

Per la contabilità separata, gli Stati membri trasmettono alla Commissione un estratto trimestrale, che comprende:

il saldo ancora da recuperare durante il trimestre precedente,

i diritti accertati durante il trimestre in questione,

le rettifiche della base imponibile (rettifiche/annullamenti) durante il trimestre in questione,

gli importi inesigibili (che non possono essere resi disponibili ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1150/2000),

gli importi recuperati durante il trimestre in questione,

il saldo da recuperare alla fine del trimestre in questione.

Le risorse proprie tradizionali devono essere iscritte sul conto della Commissione presso il Tesoro o l’organismo designato dallo Stato membro, al più tardi il primo giorno lavorativo dopo il 19 del secondo mese successivo a quello durante il quale i diritti sono stati acquisiti (o recuperati nel caso della contabilità separata). Gli Stati membri trattengono, a titolo di rimborso spese di riscossione, il 25% delle risorse proprie tradizionali. I diritti potenziali su risorse proprie sono adeguati sulla base della probabilità del loro recupero.

2.3.2    Risorse basate sull’IVA e risorse basate sull’RNL

Le risorse proprie basate sull’IVA derivano dall’applicazione di un’aliquota uniforme, valida per tutti gli Stati membri, alla base imponibile armonizzata dell’IVA, determinata secondo le disposizioni dell’articolo 2, paragrafo 1, lettera b), della DRP 2007. L’aliquota uniforme è fissata allo 0,30%, ad eccezione del periodo 2007-2013, in cui l’aliquota per l’Austria è fissata allo 0,225 %, per la Germania allo 0,15 % e per i Paesi Bassi e la Svezia allo 0,10 %. La base IVA è livellata al 50 % dell’RNL per tutti gli Stati membri.

Le risorse proprie basate sull’IVA derivano dall’applicazione di un’aliquota uniforme, valida per tutti gli Stati membri, alla base imponibile armonizzata dell’IVA, determinata secondo le norme dell’articolo 2, paragrafo 1, lettera c), della decisione del Consiglio del 29 settembre 2000. La base IVA è livellata al 50 % dell’RNL per tutti gli Stati membri.

La risorsa basata sull’RNL è una risorsa variabile destinata a fornire, per uno specifico esercizio, le entrate necessarie alla copertura delle spese che eccedono l’importo riscosso ottenuto dalle risorse proprie tradizionali, dalle risorse IVA e dalle entrate varie. Le entrate risultano dall’applicazione di un tasso uniforme alla somma dell’RNL di tutti gli Stati membri.

Le risorse basate sull’IVA e sull’RNL sono determinate in base alle previsioni sulle basi imponibili IVA e RNL formulate al momento dell’elaborazione del progetto preliminare del bilancio. Successivamente tali previsioni sono sottoposte a revisione; l’aggiornamento è effettuato nel corso dell’esercizio in questione mediante bilancio rettificativo.

I dati effettivi relativi alle basi IVA e RNL sono resi disponibili nel corso dell’esercizio che segue l’esercizio in esame. La Commissione calcola le differenze tra gli importi dovuti dagli Stati membri in funzione delle basi imponibili effettive e le somme effettivamente versate in base alle previsioni (riviste). La Commissione esige il versamento dei saldi IVA e RNL, sia positivi sia negativi, da parte degli Stati membri il primo giorno lavorativo di dicembre dell’esercizio che segue l’esercizio in questione. Durante i quattro esercizi successivi possono ancora essere apportate correzioni alle basi imponibili effettive dell’IVA e dell’RNL, salvo che sia emessa una riserva. I saldi calcolati anteriormente vengono adeguati e la differenza viene richiesta contemporaneamente ai saldi IVA e RNL per l’esercizio precedente.

Nell’ambito dei controlli delle dichiarazioni IVA e dei dati RNL la Commissione può notificare agli Stati membri eventuali riserve in merito a determinati punti che potrebbero avere un’incidenza sui rispettivi contributi in termini di risorse proprie. Tali riserve potrebbero essere dovute, ad esempio, alla mancanza di dati attendibili o alla necessità di sviluppare una metodologia adeguata. Queste riserve devono essere considerate come potenziali crediti esigibili dagli Stati membri per importi incerti, poiché il loro impatto finanziario non può essere stimato accuratamente. Quando è possibile determinare l’importo esatto, si procede ad esigere le corrispondenti risorse basate sull’IVA o sull’RNL nell’ambito dei saldi IVA e RNL o mediante singole richieste di fondi.

2.3.3    Correzione britannica

Questo meccanismo riduce i versamenti di risorse proprie del Regno Unito proporzionalmente al suo “squilibrio di bilancio” ed aumenta i versamenti di risorse proprie degli altri Stati membri nella stessa proporzione. Il meccanismo di correzione degli squilibri di bilancio a favore del Regno Unito è stato istituito dal Consiglio europeo di Fontainebleau (giugno 1984) e con la risultante decisione relativa alle risorse proprie del 7 maggio 1985. Lo scopo di questo meccanismo era di ridurre lo squilibrio di bilancio del Regno Unito tramite una riduzione dei suoi versamenti all’UE. La Germania, l’Austria, la Svezia e i Paesi Bassi beneficiano di un finanziamento ridotto della rettifica (limitato a un quarto della loro quota normale).

2.4   SPESE (tabelle da 4 a 13)

2.4.1    Quadro finanziario 2007-2013

milioni di EUR

 

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

1.

Crescita sostenibile

53 979

57 653

61 696

63 555

63 974

66 964

69 957

2.

Conservazione e gestione delle risorse naturali

55 143

59 193

56 333

59 955

60 338

60 810

61 289

3.

Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia

1 273

1 362

1 518

1 693

1 889

2 105

2 376

4.

L’UE come attore globale

6 578

7 002

7 440

7 893

8 430

8 997

9 595

5.

Amministrazione

7 039

7 380

7 525

7 882

8 334

8 670

9 095

6.

Compensazioni

445

207

210

0

0

0

0

Stanziamenti d’impegno:

124 457

132 797

134 722

140 978

142 965

147 546

152 312

Stanziamenti di pagamento totali:

122 190

129 681

120 445

134 289

134 280

141 360

143 331

Questa sezione illustra le principali categorie di spesa dell’UE, secondo la classificazione per rubrica del quadro finanziario 2007-2013. L’esercizio 2010 è stato il quarto ad essere compreso nel quadro finanziario 2007-2013. Il massimale complessivo degli stanziamenti d’impegno per il 2010 si stabilisce a 140 978 milioni di EUR, pari all’1,18% dell’RNL. Il corrispondente massimale complessivo degli stanziamenti di pagamento ammonta a 134 289 milioni di EUR, ossia all’1,12 % dell’RNL. La tabella di cui sopra presenta il quadro finanziario a prezzi correnti previsto per il 2013.

Rubrica 1 –   Crescita sostenibile

Questa rubrica è costituita da due componenti separate ma interconnesse:

1a. Competitività per la crescita e l’occupazione, comprendente la spesa per la ricerca e l’innovazione, l’istruzione e la formazione, le reti transeuropee, la politica sociale, il mercato interno e le politiche d’accompagnamento.

1b. Coesione per la crescita e l’occupazione, mirante ad accrescere la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, integrare la strategia dell’UE per lo sviluppo sostenibile al di fuori delle regioni meno prospere e sostenere la cooperazione interregionale.

Rubrica 2 –   Conservazione e gestione delle risorse naturali

La rubrica 2 comprende la politica agricola comune e la politica comune della pesca, lo sviluppo rurale e le misure ambientali, ed in particolare Natura 2000. L’importo destinato alla politica agricola comune rispecchia l’accordo raggiunto al Consiglio europeo di Bruxelles dell’ottobre 2002.

Rubrica 3 –   Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia

La nuova rubrica 3 (Cittadinanza, libertà, sicurezza e giustizia) rispecchia la crescente importanza attribuita ad alcuni settori in cui sono stati assegnati all’UE nuovi compiti – giustizia e affari interni, protezione delle frontiere, politica di asilo e immigrazione, sanità pubblica e protezione dei consumatori, cultura, gioventù, informazione e dialogo con i cittadini. È costituita da due componenti:

3a. Libertà, sicurezza e giustizia

3b. Cittadinanza

Rubrica 4 –   L’UE come attore globale

La rubrica 4 comprende tutte le azioni esterne, inclusi gli strumenti di preadesione. Mentre la Commissione aveva proposto di integrare il Fondo europeo di sviluppo (FES) nel quadro finanziario, il Consiglio e il Parlamento europeo hanno concordato di lasciarlo fuori.

Rubrica 5 –   Amministrazione

Questa rubrica copre le spese amministrative di tutte le istituzioni, le pensioni e le scuole europee. Per le istituzioni diverse dalla Commissione, tali costi costituiscono il totale delle loro spese, mentre le agenzie e gli altri organismi hanno sia spese amministrative che spese operative.

Rubrica 6 –   Compensazioni

In conformità all’accordo politico secondo cui i nuovi Stati membri non dovrebbero diventare contribuenti netti al bilancio immediatamente dopo l’adesione, è stata prevista una compensazione a titolo di questa rubrica. Il relativo importo è stato ricostituito sotto forma di trasferimenti ai nuovi Stati membri al fine di equilibrare le rispettive entrate e contributi di bilancio.

2.4.2    Settori

Nel quadro dell’utilizzo del sistema di gestione basato sulle attività (ABM), la Commissione applica un bilancio basato sulle attività (ABB) per i propri processi di gestione e pianificazione. L’ABB comporta una struttura di bilancio in cui i titoli del bilancio corrispondono ai settori, e i capitoli alle attività.

L’ABB ha lo scopo di fornire un quadro chiaro per tradurre gli obiettivi delle politiche della Commissione in azioni mediante strumenti legislativi, finanziari o di altro tipo. Strutturando il lavoro della Commissione in termini di attività si ottiene un quadro chiaro degli impegni della Commissione, definendo nel contempo un quadro comune per l’identificazione delle priorità. Nell’ambito della procedura di stesura del bilancio le risorse vengono assegnate in base alle priorità, utilizzando le attività come elementi fondamentali ai fini del bilancio. Stabilendo un tale collegamento tra le attività e le risorse ad esse destinate, l’ABB ha lo scopo di incrementare l’efficienza e l’efficacia dell’uso delle risorse all’interno della Commissione.

Il settore può essere definito come un raggruppamento omogeneo di attività che costituiscono parte integrante del lavoro della Commissione e sono rilevanti ai fini del processo decisionale. Ogni settore corrisponde, in generale, a una DG e comprende mediamente circa 6 o 7 attività specifiche. I settori sono principalmente operativi, giacché le loro attività fondamentali sono destinate a un beneficiario terzo all’interno del rispettivo ambito di attività. Il bilancio operativo viene completato con le spese amministrative e il personale necessari per ciascun settore.

2.5   ISTITUZIONI E AGENZIE (tabelle da 14 a 18)

Le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea comprendono, come per gli esercizi precedenti, l’esecuzione del bilancio di tutte le istituzioni, poiché all’interno del bilancio dell’UE si ha un bilancio separato per ciascuna istituzione. All’interno del bilancio dell’UE non è previsto un bilancio separato per le agenzie, in quanto esse sono parzialmente sovvenzionate da finanziamenti del bilancio dell’UE.

Al fine di fornire tutti i dati contabili pertinenti relativi alle agenzie, la parte contabile dei conti annuali consolidati consta di relazioni separate in merito all’esecuzione dei singoli bilanci delle agenzie tradizionali consolidate.


(1)  Il 15 dicembre 2010 il Parlamento europeo ha adottato il bilancio, che prevede il pagamento delle passività a breve termine dell’Unione europea con risorse proprie, ottenute dagli Stati membri o ad essi richieste nel 2011. Inoltre, ai sensi dell’articolo 83 dello statuto del personale [regolamento (CEE, Euratom, CECA) n. 259/68 del Consiglio, del 29 febbraio 1968, modificato], gli Stati membri sono responsabili in solido delle pensioni.

(2)  dati dichiarati dagli Stati membri al 31 marzo 2011 in SFC 2007

(3)  per 10 programmi non sono state inviate le relazioni, che sono state richieste alle autorità competenti.

(4)  con applicazione del coefficiente di correzione (“cc”)

(5)  corrisposto per i primi tre anni dalla partenza

(6)  Consolidata per la prima volta nel 2010

(7)  Occorre notare che, a seguito dell’arrotondamento delle cifre in milioni di euro, potrebbe sembrare che alcuni dati finanziari contenuti in queste tabelle di bilancio non quadrino

(8)  di cui gli importi EFTA ammontano a 9 milioni di EUR nel 2010 e 11 milioni di EUR nel 2009.

(9)  compresi gli stanziamenti riportati e le entrate con destinazione specifica

(10)  compresi gli stanziamenti riportati e le entrate con destinazione specifica


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