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Document 52011PC0785

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce il programma Europa creativa

/* COM/2011/0785 definitivo - 2011/0370 (COD) */

52011PC0785

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce il programma Europa creativa /* COM/2011/0785 definitivo - 2011/0370 (COD) */


RELAZIONE

1. CONTESTO DELLA PROPOSTA

Il 29 giugno 2011 la Commissione ha adottato una proposta per il prossimo quadro finanziario pluriennale 2014-2020: un bilancio per realizzare la strategia Europa 2020. Nella sua proposta la Commissione ha stabilito che il sostegno ai settori culturali e creativi debba rimanere un elemento essenziale del prossimo pacchetto finanziario e ha proposto un unico programma quadro "Europa creativa", che fonde gli attuali programmi Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus e comprende un nuovo strumento finanziario per migliorare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese (PMI) e delle organizzazioni operanti nei settori culturali e creativi.

Questo approccio riconosce il contributo importante che questi settori danno all'occupazione e alla crescita: nel 2008 rappresentavano il 4,5% del PIL totale europeo e occupavano il 3,8% circa della forza lavoro[1]. Al di là del loro contributo diretto al PIL, hanno ricadute positive su altri settori dell'economia come il turismo e forniscono contenuti per le TIC. In senso più lato la creatività è destinata a svolgere un ruolo essenziale nell'istruzione moderna, promuoverà l'innovazione, lo spirito imprenditoriale e una crescita intelligente e sostenibile oltre a contribuire all'inclusione sociale. Gli Stati membri sostengono numerose iniziative culturali, molte delle quali sono soggette alle norme sugli aiuti di Stato.

Tuttavia questi settori, pur avendo conosciuto negli ultimi anni tassi di crescita superiori alla media in molti paesi, devono far fronte a varie sfide e difficoltà comuni. Per il futuro esistono le potenzialità di un'ulteriore crescita se si adotterà un approccio strategico coerente e si appronteranno gli strumenti adeguati.

Un programma quadro "Europa creativa" contribuirà alla realizzazione degli obiettivi e di alcuni delle iniziative faro della strategia Europa 2020: darà una risposta alle sfide cui i settori culturali e creativi devono far fronte e che sono rappresentate dalla frammentazione, dalla globalizzazione e dal passaggio al digitale, dalla carenza di dati e dalla mancanza di investimenti privati. Il programma mirerà a irrobustire la competitività dei settori culturali e creativi concentrandosi su misure di rafforzamento delle capacità e sul sostegno alla circolazione transnazionale delle opere culturali. Contestualmente svolgerà un ruolo chiave per il rispetto degli obblighi giuridici dell'Unione europea in materia di protezione e promozione della diversità culturale e linguistica.

Il programma, punto di collegamento semplice, riconoscibile e facilmente accessibile riservato ai professionisti creativi e della cultura europei, offrirà opportunità per attività all'interno e al di fuori dell'Unione europea (UE). Un programma quadro unico consentirà sinergie e il reciproco arricchimento tra i vari settori culturali e creativi.

L'intervento dell'UE in questo settore, inteso a produrre un impatto di sistema e a sostenere l'elaborazione di politiche, sarà particolarmente valido per i seguenti motivi:

– il carattere transnazionale e l'impatto delle attività del programma che integreranno programmi nazionali, internazionali e altri programmi dell'UE;

– le economie di scala e la massa critica che il sostegno dell'UE può favorire producendo un effetto leva su finanziamenti aggiuntivi;

– la cooperazione transnazionale, che può stimolare risposte più complete, rapide ed efficaci alle sfide globali e produrre effetti di sistema a lungo termine sul settore;

– le condizioni di maggiore parità nei settori culturali e creativi europei, tenendo conto dei paesi a più bassa capacità di produzione e/o dei paesi o delle regioni ad area geografica e linguistica limitata.

Focalizzandosi specificatamente sulle esigenze dei settori culturali e creativi in un'ottica di superamento delle frontiere nazionali e con una forte enfasi sulla promozione della diversità culturale e linguistica, il programma integrerà altri programmi UE, quali il sostegno dei fondi strutturali agli investimenti nei settori culturali e creativi, il restauro del patrimonio, le infrastrutture e i servizi culturali, i fondi per la digitalizzazione del patrimonio culturale e gli strumenti nel campo delle relazioni esterne. Infine metterà a frutto l'esperienza e il successo legati a "marchi" esistenti quali MEDIA e le capitali europee della cultura.

2. ESITO DELLE CONSULTAZIONI DELLE PARTI INTERESSATE E DELLE VALUTAZIONI D'IMPATTO 2.1. Consultazione e parere degli esperti

Tra il 15 settembre e il 15 dicembre 2010 si è tenuta una consultazione pubblica sul futuro del programma Cultura e numerose organizzazioni hanno anche fatto pervenire un proprio distinto documento contenente la loro posizione. Le quasi 1 000 risposte (589 di persone fisiche e 376 di organizzazioni e autorità pubbliche) hanno rappresentato un campione valido per la successiva analisi. Con la consultazione on-line è stata posta una serie di domande partendo dai risultati della valutazione intermedia. Una sintesi dei risultati è stata pubblicata nel giugno 2011[2]. Alla consultazione on-line è seguita una riunione di consultazione pubblica, svoltasi a Bruxelles il 16 febbraio 2011: vi hanno partecipato oltre 550 persone, molte delle quali a nome di organizzazioni culturali europee rappresentative[3].

Oltre che dei risultati delle consultazioni pubbliche, la Commissione ha tenuto conto della valutazione intermedia del programma attuale[4] condotta nel 2010, delle reazioni (circa 350) al libro verde della Commissione "Le industrie culturali e creative, un potenziale da sfruttare", dei risultati di studi indipendenti, e infine delle raccomandazioni avanzate da esperti nel quadro del metodo di coordinamento aperto (MCA) applicato al settore della cultura e del dialogo strutturato con il settore nel periodo 2008-2010.

Le diverse fonti hanno sottolineato i molti benefici evidenti del programma Cultura, mettendo in luce però anche elementi suscettibili di miglioramento e di semplificazione. In particolare è emersa la necessità di rivedere gli obiettivi alla luce della strategia Europa 2020 e degli obblighi giuridici e morali che l'Unione ha di favorire la protezione e la promozione della diversità culturale e linguistica. È stato inoltre espresso un forte sostegno per il contributo che il programma può dare al potenziamento del settore culturale attraverso lo sviluppo professionale e il rafforzamento delle capacità degli artisti/operatori culturali in un contesto internazionale e la promozione della circolazione transnazionale delle opere e dei prodotti culturali, anche in termini di mobilità degli artisti, degli interpreti e dei professionisti della cultura. Sono state anche approvate priorità più spiccatamente sociali, quali l'ampliamento dell'accesso alla cultura e la partecipazione dei gruppi svantaggiati alla cultura (inclusione sociale). Infine sono stati sottolineati più volte i problemi di accesso al credito delle PMI dei settori culturali e creativi.

Tra settembre e novembre 2010 la Commissione ha condotto una consultazione pubblica on-line[5] sul futuro del programma MEDIA 2007: i 2 586 rispondenti rappresentano un'ampia gamma di parti interessate del settore audiovisivo europeo di molti Stati membri e di altri paesi europei. Dalla consultazione on-line è emerso che secondo i rispondenti le priorità principali del futuro programma devono essere: le nuove tecnologie, le carenze formative, la frammentazione, le condizioni di accesso al sostegno, l'alfabetizzazione mediatica e le quote riservate alle opere europee.

Tra marzo e la fine di maggio del 2011 si è svolta una distinta consultazione on-line sul futuro del programma MEDIA Mundus. Alla Commissione sono pervenute 367 risposte da 51 paesi[6], l'86% delle quali inviate da professionisti degli Stati membri. Le parti interessate che hanno partecipato alla consultazione relativa al programma MEDIA Mundus hanno definito prioritarie le azioni volte a facilitare le coproduzioni, ossia il sostegno ai mercati della coproduzione e i fondi di coproduzione internazionali. Si sono espresse anche fortemente a favore della formazione continua.

Il 18 marzo 2011 a Bruxelles si è svolta un'audizione pubblica sui programmi MEDIA e MEDIA Mundus[7] alla quale hanno partecipato circa 250 parti interessate, come ad esempio film-makers, produttori, distributori, registi, gestori di sale cinematografiche, fondi di contribuzione alle produzioni cinematografiche, ecc., per esporre le loro posizioni e discutere il futuro dei programmi. Altre 900 persone hanno seguito i lavori in streaming. Dall'audizione è emerso principalmente quanto segue: nei suoi venti anni di vita il programma MEDIA ha contribuito a una significativa trasformazione del panorama audiovisivo europeo; la maggior parte dei film europei non sarebbe stata proiettata al di fuori dei rispettivi territori nazionali senza il sostegno di MEDIA; le industrie europee dell'animazione svolgono oggi un ruolo molto importante sui mercati mondiali e MEDIA incide significativamente sulla realizzazione di coproduzioni europee. Tuttavia il settore ha ora di fronte a sé sfide e opportunità importanti poste dalla digitalizzazione e dalla globalizzazione e occorrerà un sostegno per consentire al settore di sviluppare nuovi modelli di business e trarre vantaggio dal mutamento delle condizioni di mercato. Sarà molto importante sostenere progetti che interessano l'intera catena di valore e concentrarsi maggiormente sulla costruzione del pubblico, sul branding e sull'alfabetizzazione cinematografica.

La Commissione ha inoltre realizzato una serie di focus groups con le parti interessate del mondo dell'audiovisivo per approfondire gli atteggiamenti nei confronti del programma e ha organizzato conferenze e incontri con varie parti interessate nel quadro delle edizioni 2011 dei festival del cinema di Rotterdam, Berlino e Cannes.

Si è tenuta una serie di altre consultazioni mirate riguardanti il constatato problema dell'accesso ai finanziamenti; vi hanno partecipato numerosi gruppi di parti interessate dei settori dell'audiovisivo, della musica, dell'editoria e dei videogiochi. Queste consultazioni hanno coinvolto il gruppo BEI (Banca europea per gli investimenti e Fondo europeo per gli investimenti) e istituzioni finanziarie. Il 3 maggio 2011 la Commissione ha organizzato un seminario dal titolo "Facilitare l'accesso al credito per le PMI dei settori culturali e creativi", che ha riunito rappresentanti delle istituzioni finanziarie europee che si occupano di finanziare le PMI operanti nei settori culturali e creativi, di società di questi settori ed esperti che si interessano del tema dell'accesso al credito in questo campo.

I contributi raccolti attraverso tutte queste consultazioni sono stati attentamente esaminati dalla Commissione e utilizzati ai fini dell'elaborazione delle relazioni di valutazione d'impatto e della messa a punto del programma futuro.

2.2. Valutazione d'impatto

Tre valutazioni d'impatto hanno contribuito alla presente proposta: una sul proseguimento dell'attuale programma Cultura, una valutazione d'impatto comune sugli attuali programmi MEDIA e MEDIA Mundus e una distinta valutazione d'impatto sull'istituzione di uno strumento finanziario per i settori culturali e creativi.

Le valutazioni d'impatto relative ai programmi Cultura e MEDIA hanno individuato quattro problemi comuni che interessano i settori culturali e creativi e che devono essere affrontati a livello dell'UE per conseguire gli effetti auspicati. Il primo è la frammentazione del mercato derivante dalla diversità culturale e linguistica europea che fa sì che questi settori siano frammentati principalmente secondo i confini nazionali e linguistici senza raggiungere la massa critica. Attualmente ciò determina una circolazione transnazionale delle opere e una mobilità degli artisti e dei professionisti che non sono ottimali e squilibri geografici, oltre a limitare la scelta e l'accesso dei consumatori alle opere culturali europee. Il secondo problema è la necessità di questi settori di adeguarsi all'impatto della globalizzazione e al passaggio al digitale. La globalizzazione tende ad accentuare la concentrazione dell'offerta tra un numero limitato di protagonisti, minacciando così la diversità culturale e linguistica. Il passaggio al digitale sta avendo un impatto enorme sulle modalità di produzione, gestione, diffusione, accesso, consumo e monetizzazione dei beni culturali: ciò si traduce in opportunità e sfide e il settore trarrebbe beneficio da approcci e soluzioni transnazionali. Il terzo problema riguarda la carenza di dati comparabili sul settore della cultura a livello nazionale ed europeo. Ciò incide sul coordinamento delle politiche europee che può essere un utile stimolo per l'elaborazione di politiche nazionali e trasformazioni di sistema a un costo contenuto per il bilancio dell'UE, nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà. Il quarto problema è costituito dalle difficoltà di accesso al credito per le PMI dei settori culturali e creativi, dovute alla natura intangibile di molti dei loro beni, quali i diritti di autore che – a differenza dei brevetti – non sono contabilizzati nei bilanci. Il problema è inoltre dovuto al fatto che le opere della cultura, a differenza di altri progetti industriali, non sono di norma prodotte in serie per cui ogni libro, opera lirica, opera teatrale, film e videogioco rappresenta un prototipo unico e al fatto che le imprese tendono a operare per progetti.

Dopo aver esaminato varie opzioni, entrambe le valutazioni di cui sopra giungono alla conclusione che la fusione dei programmi Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus e un nuovo strumento finanziario all'interno di un unico programma quadro presenterebbero vantaggi rispetto a tutte le altre opzioni in termini di conseguimento degli obiettivi, dell'efficienza, dell'efficacia in termini di costi (risultati per euro speso) e della coerenza necessari.

3. ELEMENTI GIURIDICI DELLA PROPOSTA

La base giuridica della proposta è rappresentata dagli articoli 166, 167 e 173 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE). L'articolo 166 è alla base delle azioni dell'UE nel campo della formazione professionale, mentre secondo l'articolo 167, che precisa le competenze dell'UE in ambito culturale, l'azione dell'Unione europea contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune e, se necessario, è intesa ad appoggiare e sostenere l'azione degli Stati membri nel settore richiamato nell'articolo stesso. L'articolo 173 del TFUE recita che l'Unione e gli Stati membri provvedono affinché siano assicurate le condizioni necessarie alla competitività dell'industria dell'Unione, anche con azioni intese a promuovere un ambiente favorevole all'iniziativa e allo sviluppo delle imprese.

L'articolo 3, paragrafo 3, del trattato sull'Unione europea riconosce inoltre che il mercato interno e la crescita economica devono essere accompagnati dal rispetto della diversità culturale e linguistica dell'UE. La carta dei diritti fondamentali dell'UE (articolo 22) sancisce che l'Unione rispetta la diversità culturale e linguistica. Il mandato dell'Unione è infine riconosciuto dal diritto internazionale nella convenzione dell'UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali che fa parte dell'acquis comunitario.

4. INCIDENZA SUL BILANCIO

La dotazione finanziaria complessiva per le azioni (2014-2020) ammonta a 1,801 miliardi di EUR (a prezzi correnti).

5. ELEMENTI OPZIONALI

Il programma proposto è un quadro che si articola in tre sezioni:

– una sezione transettoriale che riguarda tutti i settori culturali e creativi e comprende uno strumento finanziario e il sostegno alla cooperazione politica transnazionale e ad azioni transettoriali innovative;

– una sezione Cultura che riguarda i settori culturali e creativi;

– una sezione MEDIA che riguarda il settore audiovisivo.

La dotazione di bilancio indicativa sarà ripartita come segue: 15% per la sezione transettoriale, 30% per la sezione Cultura e 55% per la sezione MEDIA.

Gli obiettivi generali saranno: i) la protezione e la promozione della diversità culturale e linguistica europea e ii) il rafforzamento della competitività del settore e in tal modo il programma darà il suo contributo alla strategia Europa 2020 e alle sue iniziative faro.

Gli obiettivi specifici saranno i seguenti:

– sostenere la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale anche mediante il rafforzamento dei rapporti e delle reti tra operatori;

– promuovere la circolazione transnazionale delle opere e degli operatori culturali e creativi e raggiungere nuovi pubblici in Europa e nel mondo;

– rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e creativi;

– sostenere la cooperazione politica transnazionale in modo da favorire lo sviluppo di politiche, l'innovazione, la costruzione del pubblico e nuovi modelli di business.

All'interno di ogni sezione verranno precisate priorità e misure e la priorità verrà accordata a progetti che producono un effetto di sistema sui settori culturali e creativi, ad esempio sostenendo nuovi modelli di business, la costruzione di reti e lo scambio di know-how in particolare per quanto riguarda il passaggio al digitale e la globalizzazione dei settori in questione. Un nuovo obiettivo di rilievo consisterà nel suscitare l'interesse per le opere europee dando un sostegno alle attività volte alla costruzione del pubblico.

L'integrazione della dimensione internazionale nel programma Europa creativa avverrà attraverso le seguenti misure:

– possibilità di partecipazione dei paesi aderenti, dei paesi candidati effettivi e potenziali che beneficiano di una strategia di preadesione, del SEE, dei paesi dello spazio europeo di vicinato e della Svizzera;

– possibilità di cooperazione bilaterale con altri paesi terzi e con le organizzazioni internazionali;

– azioni specifiche rivolte a professionisti internazionali (integrazione di MEDIA Mundus).

6. SEMPLIFICAZIONE

Benché già per la gestione degli attuali programmi Cultura e MEDIA sia stata introdotta una serie significativa di semplificazioni, ulteriori miglioramenti accompagneranno il programma Europa creativa.

In generale verranno maggiormente applicati i tassi forfettari di finanziamento, si utilizzeranno di più le convenzioni di sovvenzione e le convenzioni quadro di partenariato e per tutte le azioni si farà ricorso a strumenti informatici per la presentazione delle domande e delle relazioni. Infine un portale elettronico ridurrà la burocrazia per i richiedenti e i beneficiari.

Il numero degli strumenti e degli inviti a presentare proposte gestiti dall'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) nell'ambito della sezione Cultura del programma verrà ridotto da 9 a 4 categorie principali ottenendo in tal modo una semplificazione. Le sovvenzioni di funzionamento, che hanno ingenerato confusione tra i richiedenti e i beneficiari, verranno abbandonate preferendo al loro posto le sovvenzioni di progetto.

Lo strumento finanziario determinerà un migliore impiego dei fondi UE attraverso il meccanismo della leva finanziaria che attiverà e il reimpiego dei fondi di rotazione, il che garantirà alla Commissione un'efficienza maggiore rispetto alle tradizionali sovvenzioni ai beneficiari.

Un'altra importante misura di semplificazione è la fusione delle due reti d'informazione così da realizzare economie di scala e conseguire una maggiore trasparenza per il pubblico prevedendo un punto di accesso unico a livello di UE, ovvero i desk "Europa creativa".

A una gestione del programma più snella ed efficace sotto il profilo dei costi contribuirà anche l'istituzione di un unico comitato di programma, che consentirà di realizzare non solo risparmi a livello dei costi di attuazione ma anche una maggiore efficacia grazie a più forti sinergie tra le politiche e i settori interessati.

2011/0370 (COD)

Proposta di

REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

che istituisce il programma Europa creativa

(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 167, paragrafo 5, primo trattino, l'articolo 173, paragrafo 3, e l'articolo 166, paragrafo 4,

vista la proposta della Commissione europea,

previa trasmissione della proposta ai parlamenti nazionali,

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo,

visto il parere del Comitato delle regioni,

deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria,

considerando quanto segue:

(1) Il trattato si prefigge di creare un'unione sempre più stretta fra i popoli dell'Europa e assegna, tra l'altro, all'Unione il compito di contribuire al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri, nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, assicurando nel contempo le condizioni necessarie alla competitività dell'industria dell'Unione. A questo proposito l'Unione sostiene e integra, laddove necessario, le azioni degli Stati membri volte a rispettare la diversità culturale e linguistica, a rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi europei e a facilitare l'adeguamento alle trasformazioni industriali, soprattutto attraverso la formazione professionale.

(2) Il sostegno dell'Unione ai settori culturali e creativi si fonda sull'esperienza acquisita attraverso i programmi e le azioni seguenti: la decisione n. 1855/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, che istituisce il programma Cultura (2007 – 2013)[8], la decisione n. 1718/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2006, relativa all'attuazione di un programma di sostegno al settore audiovisivo europeo (MEDIA 2007)[9], la decisione n. 1041/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, che istituisce un programma di cooperazione nel settore audiovisivo con i paesi terzi (MEDIA Mundus)[10] per il periodo 2011-2013, la decisione n. 1622/2006/CE[11] del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 2006, che istituisce un'azione comunitaria a favore della manifestazione Capitale europea della cultura per gli anni dal 2007 al 2019, e la decisione n. xy/2011[12] (marchio del patrimonio europeo).

(3) L'"agenda europea per la cultura in un mondo in via di globalizzazione"[13], approvata dal Consiglio con una risoluzione del 16 novembre 2007[14], stabilisce gli obiettivi delle future attività dell'Unione europea a favore dei settori culturali e creativi. Essa persegue la promozione della diversità culturale e del dialogo interculturale, la promozione della cultura quale catalizzatore della creatività nel quadro della crescita e dell'occupazione, nonché la promozione della cultura quale elemento essenziale delle relazioni internazionali dell'Unione.

(4) Con riferimento alla carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare ai suoi articoli 11 e 21, i settori culturali e creativi apportano un contributo importante alla lotta contro ogni forma di discriminazione, compresi il razzismo e la xenofobia, e costituiscono un'importante piattaforma per la libertà di espressione. L'articolo 22 della carta impone l'obbligo del rispetto della diversità culturale e linguistica.

(5) La convenzione dell'UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, entrata in vigore il 18 marzo 2007 e della quale l'Unione è parte, mira al rafforzamento della cooperazione internazionale, anche con accordi internazionali di coproduzione e di codistribuzione, e della solidarietà così da favorire l'espressione culturale di tutti i paesi.

(6) L'Unione è membro dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) dal 1º gennaio 1995 ed ha quindi l'obbligo generale di rispettare gli impegni assunti a norma degli accordi OMC.

(7) La comunicazione della Commissione europea [15] su una strategia europea per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (strategia Europa 2020) definisce una strategia che consenta di trasformare l'Unione in un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. In relazione a tale strategia la Commissione ha osservato che l'Unione deve creare condizioni quadro più favorevoli all'innovazione e alla creatività, anche tramite incentivi allo sviluppo di imprese basate sulla conoscenza e un più ampio accesso al credito da parte dei settori culturali e creativi.

(8) Il sostegno dell'Unione ai settori culturali e creativi si basa sulla notevole esperienza acquisita con i programmi Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus, che sono stati oggetto di un monitoraggio regolare e di valutazioni esterne e sul cui futuro sono state organizzate consultazioni pubbliche.

(9) Dalle attività di monitoraggio, valutazione e consultazione pubblica risulta che i programmi Cultura, MEDIA e MEDIA Mundus svolgono un ruolo molto importante nella protezione e promozione della diversità culturale e linguistica europea e rispondono alle esigenze dei settori culturali e creativi, anche se emerge che gli obiettivi di qualsiasi nuovo programma dovrebbero essere adeguati alle finalità della strategia Europa 2020. Da tali valutazioni e consultazioni come pure da vari studi indipendenti, in particolare dallo studio sulla dimensione imprenditoriale delle industrie culturali e creative, si evince anche che i settori culturali e creativi si trovano a dover affrontare sfide comuni, ovvero un contesto di mercato molto frammentato, l'impatto del passaggio al digitale e della globalizzazione, le difficoltà di accesso ai finanziamenti e la carenza di dati comparabili – sfide che richiedono tutte un'azione a livello dell'Unione.

(10) La frammentazione dei settori culturali e creativi europei coincide sostanzialmente con i confini nazionali e linguistici. Essa dà luogo, da un lato, a un panorama culturale estremamente variegato e fortemente indipendente in cui trovano voce le varie tradizioni culturali che costituiscono la diversità del nostro patrimonio europeo. Dall'altro, la frammentazione si traduce in una circolazione transnazionale limitata e non ottimale delle opere e degli operatori culturali e creativi all'interno e al di fuori dell'Unione, in squilibri geografici e di conseguenza in una scelta limitata per il consumatore.

(11) Il passaggio al digitale sta avendo un impatto enorme sulle modalità di produzione, diffusione, accesso, consumo e monetizzazione dei beni e servizi culturali e creativi. Questi cambiamenti offrono grandi opportunità ai settori culturali e creativi europei. Costi di distribuzione più bassi, nuovi canali di distribuzione e nuove opportunità per prodotti di nicchia possono facilitare l'accesso e incrementare la circolazione a livello mondiale. Per cogliere queste opportunità e adeguarsi al passaggio al digitale e alla globalizzazione, i settori culturali e creativi devono sviluppare nuove competenze e hanno bisogno di un più ampio accesso al credito per ammodernare gli impianti, sviluppare nuovi metodi di produzione e distribuzione e adattare i loro modelli di business.

(12) Alla base del sistema di finanziamento del cinema sono le pratiche di distribuzione attuali. Tuttavia è sempre più sentita l'esigenza di promuovere la nascita di interessanti offerte legali on-line e incoraggiare l'innovazione. È pertanto essenziale promuovere la flessibilità di nuove forme di distribuzione per consentire la nascita di nuovi modelli di business.

(13) Per i settori culturali e creativi, in particolare per i piccoli operatori, comprese le piccole e medie imprese (PMI) e le microimprese, una delle maggiori sfide è legata alla difficoltà di accesso alle risorse di cui hanno bisogno per finanziare le loro attività, crescere, restare competitivi o internazionalizzarsi. Pur trattandosi di una problematica comune alle PMI in generale, la situazione è sensibilmente più difficile nei settori culturali e creativi: ciò è dovuto all'immaterialità di molti loro beni, al carattere di prototipo delle loro attività, alla non preparazione all'investimento degli operatori dei settori interessati nonché all'insufficiente preparazione a investire delle istituzioni finanziarie.

(14) Il progetto pilota denominato Alleanza europea delle industrie creative è un'iniziativa politica transettoriale che sosterrà le industrie creative principalmente a livello politico. Il suo obiettivo è raccogliere fondi aggiuntivi per le industrie creative e stimolare la domanda di servizi delle industrie creative da parte di altre industrie e settori. Per meglio sostenere l'innovazione nelle industrie creative verranno sperimentati nuovi strumenti, che saranno sfruttati nel quadro di una piattaforma di apprendimento politico composta da parti interessate regionali, nazionali ed europee.

(15) È necessario riunire all'interno di un unico programma quadro globale i singoli programmi attuali dell'Unione per i settori culturali e creativi in modo da sostenere più efficacemente gli operatori culturali e creativi consentendo loro di sfruttare le opportunità offerte dal passaggio al digitale e dalla globalizzazione e aiutandoli ad affrontare i problemi che oggi determinano la frammentazione del mercato. Per essere efficace, il programma deve – mediante approcci su misura all'interno di sezioni indipendenti – tenere conto delle specificità dei sottosettori, dei diversi gruppi bersaglio interessati e delle loro speciali esigenze.

(16) L'iniziativa Capitale europea della cultura e il marchio del patrimonio europeo contribuiscono al rafforzamento del senso di appartenenza a uno spazio culturale comune e alla valorizzazione del patrimonio culturale. È opportuno fornire finanziamenti a favore di queste due azioni dell'Unione europea.

(17) La partecipazione al programma sarà aperta ai paesi aderenti e ai paesi candidati effettivi e potenziali che beneficiano di una strategia di preadesione, conformemente ai principi generali e alle condizioni generali per la partecipazione di tali paesi ai programmi dell'Unione istituiti a norma dei rispettivi accordi quadro, di decisioni dei consigli di associazione o di accordi analoghi; sarà aperta inoltre ai paesi EFTA che sono parte dell'accordo SEE e ai paesi dello spazio europeo di vicinato, secondo le procedure definite con tali paesi in base agli accordi quadro che prevedono la loro partecipazione ai programmi dell'Unione europea. La partecipazione della Confederazione svizzera è subordinata a un regime specifico concordato con tale paese.

(18) Il programma deve inoltre essere aperto ad azioni di cooperazione bilaterale o multilaterale con altri paesi non membri dell'UE sulla base di stanziamenti supplementari da definire.

(19) Deve essere promossa la cooperazione tra il programma e le organizzazioni internazionali che si occupano di cultura e audiovisivi, come l'UNESCO, il Consiglio d'Europa e in particolare Eurimages, l'OCSE e l'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (OMPI).

(20) È necessario garantire il valore aggiunto europeo di tutte le azioni svolte nel quadro del programma, la complementarità con le attività degli Stati membri e il rispetto dell'articolo 167, paragrafo 4, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare nel campo dell'istruzione, della ricerca e dell'innovazione, della politica industriale e di coesione, del turismo e delle relazioni esterne.

(21) Il presente regolamento stabilisce, per tutta la durata del programma, una dotazione finanziaria che costituisce per l'autorità di bilancio il riferimento privilegiato nel corso della procedura di bilancio annuale ai sensi del punto [17] dell'accordo interistituzionale del XX/YY/201Z tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla cooperazione in materia di bilancio e la sana gestione finanziaria.

(22) Dal 2009 la Commissione, conformemente al regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio, del 19 dicembre 2002, che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari, ha conferito all'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura i compiti di esecuzione relativi alla gestione del programma di azione comunitaria nei settori dell'istruzione, dell'audiovisivo e della cultura. Per l'attuazione del programma Europa creativa 2014-2020 la Commissione può quindi avvalersi, previa analisi costi-benefici, di un'agenzia esecutiva esistente secondo quanto disposto del regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio, del 19 dicembre 2002, che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari.

(23) Quanto all'attuazione del programma, occorre tener conto della natura specifica dei settori culturali e creativi, preoccupandosi in particolare di semplificare le procedure amministrative e finanziarie.

(24) Con riferimento al regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, al regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio e tenendo presente l'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), devono essere elaborate e attuate misure opportune che consentano di evitare le frodi e recuperare i fondi perduti e quelli versati o utilizzati indebitamente.

(25) Come emerge dalla relazione della Commissione, del 30 luglio 2010, sull'impatto delle decisioni del Parlamento europeo e del Consiglio che modificano le basi giuridiche dei programmi europei nei settori dell'apprendimento permanente, della cultura, dei giovani e della cittadinanza, la notevole riduzione dei termini a livello di procedure di gestione ha aumentato l'efficacia dei programmi. Questo tipo di semplificazione deve proseguire.

(26) Per garantire condizioni di attuazione uniformi del presente programma, è opportuno conferire alla Commissione competenze di esecuzione che devono essere esercitate conformemente al regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione[16].

(27) Nel rispetto dei principi della valutazione correlata ai risultati, è opportuno che le procedure di monitoraggio e valutazione del programma prevedano, tra l'altro, relazioni annuali dettagliate e facciano riferimento a quanto stabilito dal presente regolamento in termini di obiettivi e indicatori specifici, misurabili, realizzabili, pertinenti e da raggiungere entro un termine definito.

(28) Gli interessi finanziari dell'Unione devono essere protetti durante l'intero ciclo della spesa con misure proporzionate, comprendenti la prevenzione, l'individuazione e l'accertamento delle irregolarità, il recupero dei fondi perduti, indebitamente versati o non correttamente utilizzati e, se del caso, sanzioni.

(29) Occorre prevedere misure che disciplinino la transizione dai programmi Cultura 2007, MEDIA 2007 e MEDIA Mundus al programma istituito dal presente regolamento.

(30) Dato il carattere transnazionale e internazionale delle azioni proposte, gli obiettivi del presente regolamento non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri da soli. A motivo della portata e degli effetti attesi di tali azioni, i risultati transnazionali possono essere conseguiti meglio con un'azione a livello dell'Unione. L'Unione può adottare misure conformemente al principio di sussidiarietà di cui all'articolo 5 del trattato. Nel rispetto del principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo, il presente regolamento si limita a quanto necessario per il conseguimento degli obiettivi che consistono nella protezione e nella promozione della diversità culturale e linguistica europea e nel rafforzamento della competitività dei settori culturali e creativi nel periodo dal 1º gennaio 2014 al 31 dicembre 2020,

HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

CAPO I

Disposizioni generali

Articolo 1

Oggetto

Il presente regolamento istituisce il programma Europa creativa a sostegno dei settori culturali e creativi europei (di seguito denominato "il programma") per il periodo 1° gennaio 2014 – 31 dicembre 2020.

Articolo 2

Definizioni

Ai fini del presente regolamento si intende per:

1. "settori culturali e creativi": tutti i settori le cui attività si basano su valori culturali e/o su espressioni artistiche e creative, indipendentemente dal fatto che queste attività siano o non siano orientate al mercato e indipendentemente dal tipo di struttura che le realizza. Queste attività comprendono la creazione, la produzione, la diffusione e la conservazione dei beni e servizi che costituiscono espressioni culturali, artistiche o creative, nonché funzioni correlate quali l'istruzione, la gestione o la regolamentazione. I settori culturali e creativi comprendono in particolare l'architettura, gli archivi e le biblioteche, l'artigianato artistico, gli audiovisivi (compresi i film, la televisione, i videogiochi e il multimedia), il patrimonio culturale, il design, i festival, la musica, le arti dello spettacolo, l'editoria, la radio e le arti visive;

2. "operatore": un professionista, un'organizzazione, un'impresa o un'istituzione attivi nei settori culturali e creativi;

3. "intermediari finanziari": istituzioni finanziarie che forniscono o prevedono di fornire prestiti o competenze aggiuntive ai settori culturali e creativi.

Articolo 3

Valore aggiunto europeo

1. Il programma sostiene unicamente le azioni e le attività che presentano un potenziale valore aggiunto europeo e che contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 e delle sue iniziative faro.

2. A garantire il valore aggiunto europeo sono in particolare:

a)           il carattere transnazionale e l'impatto delle attività del programma che integrano programmi nazionali, internazionali e altri programmi dell'Unione;

b)           le economie di scala e la massa critica che il sostegno dell'Unione favorisce producendo un effetto leva su finanziamenti aggiuntivi;

c)           la cooperazione transnazionale che stimola risposte più complete, rapide ed efficaci alle sfide globali e produce effetti di sistema a lungo termine sui settori interessati;

d)           le condizioni di maggiore parità nei settori culturali e creativi europei, tenendo conto dei paesi a bassa capacità di produzione e/o dei paesi o delle regioni ad area geografica e linguistica limitata.

Articolo 4

Obiettivi generali del programma

Gli obiettivi generali del programma sono i seguenti:

a)           favorire la protezione e la promozione della diversità culturale e linguistica europea;

b)           rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi al fine di promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

Articolo 5

Obiettivi specifici del programma

Gli obiettivi specifici del programma sono i seguenti:

a)           sostenere la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale;

b)           promuovere la circolazione transnazionale delle opere e degli operatori culturali e creativi e raggiungere nuovi pubblici in Europa e nel mondo;

c)           rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e creativi, in particolare delle piccole e medie imprese e organizzazioni;

d)           sostenere la cooperazione politica transnazionale in modo da favorire lo sviluppo di politiche, l'innovazione, la costruzione del pubblico e nuovi modelli di business.

Articolo 6

Struttura del programma

Il programma comprende le seguenti sezioni:

a)           una sezione transettoriale che riguarda tutti i settori culturali e creativi;

b)           una sezione Cultura che riguarda i settori culturali e creativi;

c)           una sezione MEDIA che riguarda il settore audiovisivo.

CAPO II

Sezione transettoriale

Articolo 7

Strumento per i settori culturali e creativi

1. La Commissione istituisce uno strumento per i settori culturali e creativi, gestito nel quadro di uno strumento di debito dell'Unione per le piccole e medie imprese. Lo strumento ha le seguenti priorità:

a)           facilitare l'accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese e delle organizzazioni operanti nei settori culturali e creativi europei;

b)           migliorare a tal fine la capacità delle istituzioni finanziarie di valutare i progetti culturali e creativi, anche in termini di assistenza tecnica e di misure per la creazione di reti.

2. Le priorità sono attuate secondo quanto definito nell'allegato I.

Articolo 8

Cooperazione politica transnazionale

Per favorire lo sviluppo di politiche, l'innovazione, la costruzione del pubblico e modelli di business nei settori culturali e creativi, la Commissione attua le seguenti misure di sostegno della cooperazione politica transnazionale:

a)           lo scambio transnazionale di esperienze e di know-how su nuovi modelli di business, attività di apprendimento tra pari e la creazione – tra gli operatori culturali e i responsabili politici – di reti legate allo sviluppo dei settori culturali e creativi;

b)           dati di mercato, studi, strumenti di anticipazione delle competenze e dei fabbisogni professionali, valutazioni, analisi politiche e sostegno a indagini statistiche;

c)           la quota di partecipazione all'Osservatorio europeo dell'audiovisivo per promuovere la raccolta e l'analisi dei dati nei settori culturali e creativi;

d)           la sperimentazione di nuovi approcci aziendali di tipo transettoriale attinenti al finanziamento, alla distribuzione, e alla monetizzazione delle creazioni;

e)           conferenze, seminari e dialogo politico anche nel settore dell'alfabetizzazione culturale e mediatica;

f)            sostegno ai membri nazionali della rete dei desk Europa creativa per lo svolgimento dei seguenti compiti:

– promozione del programma Europa creativa a livello nazionale;

– assistenza ai settori culturali e creativi per quanto riguarda il programma Europa creativa e messa a disposizione di informazioni sulle varie forme di sostegno disponibili nell'ambito della politica dell'Unione;

– stimolo alla cooperazione transfrontaliera tra professionisti, istituzioni, piattaforme e reti dei settori culturali e creativi;

– sostegno alla Commissione offrendo ad essa assistenza nel campo dei settori culturali e creativi negli Stati membri, ad esempio mediante la fornitura di dati su tali settori;

– sostegno alla Commissione per garantire la comunicazione e la diffusione corrette dei risultati e degli effetti del programma.

CAPO III

Sezione Cultura

Articolo 9

Priorità della sezione Cultura

1. Nel campo del rafforzamento delle capacità del settore le priorità sono:

a)           sostenere le azioni attraverso le quali gli operatori acquisiscono le competenze e il know-how che favoriscono l'adeguamento alle tecnologie digitali, compresa la sperimentazione di nuovi approcci relativi alla costruzione del pubblico e ai modelli di business;

b)           sostenere le azioni che consentono agli operatori di internazionalizzare la loro carriera in Europa e nel mondo;

c)           sostenere il rafforzamento degli operatori europei e delle reti culturali internazionali al fine di facilitare l'accesso a opportunità professionali.

2. Nel campo della promozione della circolazione transnazionale le priorità sono:

a)           sostenere le tournées, le manifestazioni e le mostre internazionali;

b)           sostenere la circolazione della letteratura europea;

c)           sostenere la creazione del pubblico come strumento per stimolare l'interesse nei confronti delle opere culturali europee.

Articolo 10

Misure di sostegno della sezione Cultura

La sezione Cultura fornisce un sostegno alle seguenti misure:

a)           le misure di cooperazione che riuniscono operatori di vari paesi nello svolgimento di attività settoriali o transettoriali;

b)           le attività di organismi europei comprendenti reti di operatori di vari paesi;

c)           le attività delle organizzazioni che costituiscono una piattaforma promozionale europea per lo sviluppo di nuovi talenti e stimolano la circolazione degli artisti e delle opere con un effetto di sistema e su vasta scala;

d)           il sostegno alla traduzione letteraria;

e)           azioni specifiche volte a dare maggiore visibilità alla ricchezza e alla diversità delle culture europee e a stimolare il dialogo interculturale e la comprensione reciproca, compresi i premi culturali europei, il marchio del patrimonio europeo e le capitali europee della cultura.

CAPO IV

Sezione MEDIA

Articolo 11

Priorità della sezione MEDIA

1. Nel campo del rafforzamento delle capacità del settore le priorità sono:

a)           agevolare l'acquisizione di competenze e lo sviluppo di reti e in particolare incoraggiare l'uso delle tecnologie digitali in modo da garantire l'adeguamento all'evoluzione del mercato;

b)           aumentare la capacità degli operatori del settore audiovisivo di sviluppare opere audiovisive che abbiano le potenzialità per circolare in Europa e nel mondo, e agevolare le coproduzioni europee e internazionali, anche con emittenti televisive;

c)           incoraggiare gli scambi tra imprese facilitando l'accesso degli operatori del settore audiovisivo ai mercati e agli strumenti d'impresa, in modo da dare maggiore visibilità ai loro progetti sui mercati europei e internazionali.

2. Nel campo della promozione della circolazione transnazionale le priorità sono:

a)           sostenere la distribuzione nelle sale cinematografiche mediante il marketing transnazionale, il branding, la distribuzione e la presentazione di progetti audiovisivi;

b)           sostenere il marketing e la distribuzione transnazionali su piattaforme on-line;

c)           sostenere la creazione del pubblico come strumento per stimolare l'interesse nei confronti delle opere audiovisive, in particolare attraverso attività di promozione, manifestazioni, l'alfabetizzazione cinematografica e festival del cinema;

d)           promuovere la flessibilità di nuove forme di distribuzione per consentire la nascita di nuovi modelli di business.

Articolo 12

Misure di sostegno della sezione MEDIA

La sezione MEDIA fornisce un sostegno alle seguenti misure:

a)           sostegno allo sviluppo di un'offerta globale di iniziative per l'acquisizione di nuove competenze, la condivisione delle conoscenze e la creazione di reti;

b)           sostegno agli operatori del settore audiovisivo per lo sviluppo di opere audiovisive europee caratterizzate da maggiori potenzialità di circolazione transfrontaliera;

c)           sostegno ad attività volte a facilitare le coproduzioni europee e internazionali, anche televisive;

d)           accesso più agevole alle manifestazioni commerciali e ai mercati professionali dell'audiovisivo e utilizzo più agevole degli strumenti d'impresa on-line all'interno e al di fuori dell'Europa;

e)           istituzione di sistemi di sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali su tutte le piattaforme e alle attività di vendita internazionale;

f)            circolazione più agevole dei film europei nel mondo e dei film internazionali in Europa su tutte le piattaforme;

g)           sostegno a una rete di esercenti europei di sale cinematografiche che proietti una quota significativa di film europei non nazionali, compresa l'integrazione delle tecnologie digitali;

h)           sostegno a iniziative che presentano e promuovono la diversità delle opere audiovisive europee;

i)            sostegno alle attività finalizzate ad accrescere le conoscenze e l'interesse del pubblico;

j)            sostegno ad azioni innovative di sperimentazione di nuovi modelli e strumenti d'impresa in settori destinati a essere influenzati dall'introduzione e dall'utilizzo delle tecnologie digitali.

CAPO V

Risultati di performance e divulgazione

Articolo 13

Coerenza e complementarità

1. La Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, garantisce la coerenza e la complementarità complessive con:

a)           le pertinenti politiche dell'UE, in particolare quelle nei settori dell'istruzione, dell'occupazione, della salute, della ricerca e innovazione, delle imprese, del turismo, della giustizia e dello sviluppo;

b)           le altre fonti di finanziamento previste dall'UE nei settori delle politiche della cultura e dei media, ad esempio il Fondo sociale europeo, il Fondo europeo di sviluppo regionale, i programmi di ricerca e innovazione, nonché gli strumenti finanziari in materia di giustizia e cittadinanza, i programmi di cooperazione esterna e gli strumenti di preadesione. In particolare, a livello attuativo sarà importante garantire sinergie tra il programma e le strategie nazionali e regionali di specializzazione intelligente.

2. Il presente regolamento è applicato e attuato nel rispetto degli impegni internazionali dell'Unione.

Articolo 14

Monitoraggio e valutazione

1. La Commissione garantisce il monitoraggio regolare e la valutazione esterna del programma Europa creativa sulla base dei seguenti indicatori di performance. Va tenuto conto del fatto che il conseguimento dei risultati di performance dipende dall'effetto complementare di altre attività a livello nazionale ed europeo che incidono sui settori culturali e creativi.

a)           Indicatori relativi agli obiettivi generali di cui all'articolo 4:

– quota di occupazione e quota del PIL dei settori interessati;

– percentuale di persone che riferisce di avere accesso a opere culturali europee.

b)           Indicatori relativi agli obiettivi specifici di cui all'articolo 5:

In relazione all'obiettivo di cui all'articolo 5, lettera a), concernente il sostegno alla capacità dei settori culturali e creativi europei:

– internazionalizzazione degli operatori culturali e numero dei partenariati transnazionali istituiti;

– numero di esperienze di apprendimento ideate per gli operatori artistici/culturali con aumento delle loro competenze e della loro occupabilità.

In relazione all'obiettivo di cui all'articolo 5, lettera b), concernente la promozione della circolazione transnazionale delle opere e degli operatori culturali e creativi e il raggiungimento di nuovi pubblici in Europa e nel mondo:

Sezione Cultura:

– numero di persone raggiunte direttamente e indirettamente dai progetti sostenuti dal programma;

Sezione MEDIA:

– numero di biglietti d'ingresso venduti per film europei in Europa e nel mondo (sui dieci più importanti mercati non europei);

– quota di opere audiovisive europee al cinema, in televisione e sulle piattaforme digitali.

In relazione all'obiettivo di cui all'articolo 5, lettera c), concernente il rafforzamento della capacità finanziaria dei settori culturali e creativi:

– volume dei prestiti concessi attraverso il meccanismo finanziario;

– numero e distribuzione geografica delle istituzioni finanziarie che forniscono accesso al credito nei settori culturali e creativi;

– numero, origine nazionale e sottosettori di appartenenza dei beneficiari finali dello strumento finanziario.

In relazione all'obiettivo di cui all'articolo 5, lettera d), concernente il sostegno alla cooperazione politica transnazionale:

– numero di Stati membri che utilizzano i risultati del metodo di coordinamento aperto nell'elaborazione delle politiche nazionali e numero delle nuove iniziative.

2. I risultati del processo di monitoraggio e di valutazione sono presi in considerazione in sede di attuazione del programma.

3. La valutazione ha la portata corretta ed è svolta con sufficiente tempismo in modo che se ne possa tener conto nel processo decisionale.

a)           A fianco del monitoraggio regolare, la Commissione presenta una relazione di valutazione esterna entro la fine del 2017 per valutare l'efficacia nel conseguimento degli obiettivi, l'efficienza del programma e il suo valore aggiunto europeo in vista di una decisione relativa al rinnovo, alla modifica o alla sospensione del programma. La valutazione riguarda le possibilità di semplificazione, la coerenza interna ed esterna del programma, il sussistere della rilevanza di tutti gli obiettivi, nonché il contributo delle misure alle priorità dell'Unione in materia di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Tiene conto dei risultati della valutazione dell'impatto a lungo termine della decisione n. 1855/2006/CE, della decisione n. 1718/2006/CE e della decisione n. 1041/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.

b)           La Commissione valuta l'impatto a più lungo termine e la sostenibilità degli effetti delle misure nella prospettiva di tenerne conto ai fini di una decisione sul rinnovo, sulla modifica o sulla sospensione possibili di un programma successivo.

Articolo 15

Comunicazione e divulgazione

1. I beneficiari dei progetti sostenuti dal programma provvedono a comunicare e divulgare le informazioni sui finanziamenti dell'Unione da essi ricevuti e sui risultati conseguiti.

2. La rete dei desk Europa creativa di cui all'articolo 8, lettera f), provvede a comunicare e divulgare le informazioni sui finanziamenti accordati dall'Unione e sui risultati conseguiti nel loro paese.

CAPO VI

Accesso al programma

Articolo 16

Disposizioni riguardanti i paesi non membri dell'UE e le organizzazioni internazionali

1. Il programma promuove la diversità culturale a livello internazionale in linea con la convenzione dell'UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali del 2005.

2. La partecipazione alle sezioni del programma è aperta ai seguenti paesi, purché siano soddisfatte le condizioni previste, comprese – per la sezione MEDIA – quelle contenute nella direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi e previo il versamento di stanziamenti supplementari:

a)           i paesi aderenti e i paesi candidati effettivi e potenziali che beneficiano di una strategia di preadesione, conformemente ai principi generali e alle condizioni generali per la partecipazione di tali paesi ai programmi dell'Unione istituiti a norma dei rispettivi accordi quadro, di decisioni dei consigli di associazione o di accordi analoghi;

b)           i paesi EFTA membri del SEE, a norma delle disposizioni dell'accordo SEE;

c)           la Confederazione svizzera, in forza di un accordo bilaterale da concludere con tale paese;

d)           i paesi dello spazio europeo di vicinato, secondo le procedure definite con tali paesi in base agli accordi quadro che prevedono la loro partecipazione ai programmi dell'Unione europea.

3. Il programma è aperto ad azioni di cooperazione bilaterale o multilaterale mirate a determinati paesi o regioni sulla base di stanziamenti supplementari.

4. Il programma consente la cooperazione e azioni comuni con paesi che non partecipano al programma e con le organizzazioni internazionali attive nei settori culturali e creativi quali l'UNESCO, il Consiglio d'Europa, l'OCSE o l'Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale sulla base di contributi comuni finalizzati alla realizzazione degli obiettivi del programma.

CAPO VII

Disposizioni di attuazione

Articolo 17

Attuazione del programma

Per l'attuazione del programma la Commissione adotta programmi di lavoro annuali mediante atti di esecuzione secondo la procedura consultiva di cui all'articolo 18, paragrafo 2. I programmi di lavoro annuali enunciano gli obiettivi perseguiti, i risultati attesi, il metodo di attuazione e l'importo complessivo del piano di finanziamento. Essi contengono anche una descrizione delle azioni da finanziare, un'indicazione degli importi stanziati per ciascuna azione e un calendario indicativo di attuazione. Con riferimento alle sovvenzioni i piani di lavoro annuali comprendono le priorità, i criteri fondamentali di valutazione e il tasso massimo di cofinanziamento.

Articolo 18

Procedura di comitato

1. La Commissione è assistita dal comitato del programma Europa creativa. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011.

2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 4 del regolamento (UE) n. 182/2011.

Articolo 19

Disposizioni finanziarie

1. La dotazione finanziaria prevista per l'attuazione del presente programma per il periodo di cui all'articolo 1, paragrafo 1, è pari a 1 801 000 000 EUR.

2. La dotazione finanziaria del programma può coprire anche le spese relative alle attività preparatorie, di monitoraggio, controllo, audit e valutazione direttamente necessarie per la gestione del programma e il raggiungimento dei suoi obiettivi, in particolare studi, riunioni di esperti, azioni di informazione e comunicazione, compresa la comunicazione istituzionale delle priorità politiche dell'Unione europea se e in quanto connesse agli obiettivi generali del presente regolamento, spese legate alle reti informatiche riguardanti l'elaborazione e lo scambio di informazioni, nonché ogni altra spesa di assistenza tecnica e amministrativa sostenuta dalla Commissione per la gestione del programma.

3. La dotazione finanziaria può coprire anche le spese di assistenza tecnica e amministrativa necessarie a garantire la transizione tra il programma e le misure adottate a norma della decisione n. 1855/2006/CE, della decisione n. 1718/2006/EC e della decisione n. 1041/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio. Se del caso, nel bilancio successivo a quello del 2020 possono essere iscritti stanziamenti per coprire spese analoghe al fine di consentire la gestione delle azioni non ancora ultimate entro il 31 dicembre 2020.

4. La Commissione attua il sostegno finanziario dell'Unione a norma del regolamento XX/2012 [il regolamento finanziario].

5. In casi debitamente giustificati la Commissione può considerare ammissibili i costi direttamente connessi all'attuazione delle azioni finanziate anche se detti costi sono sostenuti dal beneficiario prima della presentazione della domanda di finanziamento.

Articolo 20

Tutela degli interessi finanziari dell'Unione europea

1. La Commissione adotta provvedimenti opportuni volti a garantire che, nel realizzare le azioni finanziate ai sensi del presente regolamento, gli interessi finanziari dell'Unione europea siano tutelati mediante l'applicazione di misure preventive contro la frode, la corruzione e ogni altra attività illecita, mediante controlli efficaci e, ove fossero rilevate irregolarità, mediante il recupero delle somme indebitamente versate e, se del caso, sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive.

2. La Commissione o i suoi rappresentanti e la Corte dei conti hanno potere di revisione contabile, esercitabile sulla base di documenti e sul posto, su tutti i beneficiari di sovvenzioni, i contraenti e i subcontraenti che hanno ottenuto finanziamenti dell'Unione. L'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) può effettuare controlli e verifiche sul posto presso gli operatori economici che siano direttamente o indirettamente interessati da tali finanziamenti, secondo le procedure stabilite dal regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96, per accertare eventuali frodi, casi di corruzione o altre attività illecite lesive degli interessi finanziari dell'Unione europea in relazione a convenzioni o decisioni di sovvenzione o a contratti relativi ai finanziamenti stessi.

3. Fatti salvi i paragrafi 1 e 2, gli accordi di cooperazione con paesi terzi e organizzazioni internazionali, le convenzioni e decisioni di sovvenzione e i contratti conclusi in applicazione del presente programma devono abilitare espressamente la Commissione, la Corte dei conti e l'OLAF a svolgere tali revisioni, controlli e verifiche sul posto a norma del regolamento XX/2012 [il regolamento finanziario].

CAPO VIII

Disposizioni finali

Articolo 21

Abrogazione e disposizioni transitorie

1. Con effetto a decorrere dal 1º gennaio 2014 sono abrogate la decisione n. 1855/2006/CE, la decisione n. 1718/2006/CE e la decisione n. 1041/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.

2. Le attività avviate entro il 31 dicembre 2013 a norma della decisione n. 1855/2006/CE, della decisione n. 1718/2006/CE e della decisione n. 1041/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio continuano a essere gestite, fino alla loro chiusura, in conformità alle disposizioni previste da tali decisioni.

Articolo 22

Entrata in vigore

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Esso si applica a decorrere dal 1º gennaio 2014.

Fatto a Bruxelles, il

Per il Parlamento europeo                            Per il Consiglio

Il presidente                                                   Il presidente

ALLEGATO I

MODALITÀ ATTUATIVE DELLO STRUMENTO PER I SETTORI CULTURALI E CREATIVI

La Commissione istituisce uno strumento per i settori culturali e creativi, gestito nel quadro di uno strumento di debito dell'Unione europea per le piccole e medie imprese. Il sostegno finanziario fornito attraverso questo strumento è destinato alle piccole e medie imprese e organizzazioni operanti nei settori culturali e creativi.

1. Compiti

Lo strumento per i settori culturali e creativi svolge i seguenti compiti:

a)           fornisce garanzie ai competenti intermediari finanziari dei paesi che partecipano al programma Europa creativa;

b)           dota gli intermediari finanziari di ulteriori competenze e capacità di valutazione dei rischi legati agli operatori dei settori culturali e creativi.

2. Scelta degli intermediari

Gli intermediari sono scelti secondo le migliori pratiche di mercato tenendo conto degli effetti:

– sul volume dei finanziamenti con capitale di debito messi a disposizione dell'operatore culturale e creativo e/o

– sull'accesso dell'operatore culturale e creativo al credito e/o

– sull'assunzione di rischio nel finanziamento degli operatori culturali e creativi da parte dell'intermediario interessato.

3. Durata dello strumento per i settori culturali e creativi

La durata massima delle garanzie concesse individualmente (ad hoc) non può superare i 10 anni.

Conformemente all'articolo 18, paragrafo 2, del regolamento XX/2012 [il regolamento finanziario], le entrate e i rimborsi derivanti dalle garanzie sono destinati allo strumento finanziario. Per gli strumenti finanziari già istituiti nel precedente quadro finanziario pluriennale, le entrate e i rimborsi derivanti da operazioni avviate nel periodo precedente sono destinati allo strumento finanziario nel periodo corrente.

4. Rafforzamento delle capacità

Il rafforzamento della capacità nel quadro dello strumento per i settori culturali e creativi consiste fondamentalmente nella prestazione di servizi di esperti agli intermedianti finanziari che concludano un contratto di finanziamento a norma dello strumento per i settori culturali e creativi: l'obiettivo è fornire a ogni intermediario finanziario ulteriori competenze e capacità di valutazione dei rischi associati al finanziamento dei settori culturali e creativi. Gli operatori dei settori culturali e creativi potrebbero anch'essi beneficiare di questo rafforzamento delle capacità: lo sviluppo di competenze adeguate che consentano loro di elaborare piani aziendali e di predisporre informazioni precise sui progetti contribuirebbe a una valutazione efficiente dei progetti culturali e creativi da parte dell'intermediario finanziario.

5. Bilancio

La dotazione di bilancio copre l'intero costo dello strumento, compresi gli obblighi di pagamento nei confronti degli intermediari finanziari come le perdite derivanti da garanzie, le commissioni di gestione dovute al FEI per la gestione delle risorse dell'Unione, nonché tutti gli altri costi o spese ammissibili.

6. Visibilità e sensibilizzazione

Per quanto riguarda il sostegno fornito dall'Unione ogni intermediario deve garantire una visibilità e una trasparenza adeguate, fornendo informazioni sufficienti sulle opportunità finanziarie offerte dal programma.

Occorre garantire che i beneficiari finali siano adeguatamente informati in merito alle opportunità di finanziamento disponibili.

ALLEGATO II

SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

CONTESTO DELLA PROPOSTA/INIZIATIVA

1.1.        Titolo della proposta/iniziativa

Proposta di REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che istituisce il programma Europa creativa

1.2.        Settore/settori interessati nella struttura ABM/ABB[17]

Titolo 15 – Istruzione e cultura

1.3.        Natura della proposta/iniziativa

ü La proposta/iniziativa riguarda una nuova azione

¨ La proposta/iniziativa riguarda una nuova azione a seguito di un progetto pilota/un'azione preparatoria[18]

¨ La proposta/iniziativa riguarda la proroga di un'azione esistente

¨ La proposta/iniziativa riguarda un'azione riorientata verso una nuova azione

1.4.        Obiettivi

1.4.1.     Obiettivo/obiettivi strategici pluriennali della Commissione oggetto della proposta/iniziativa

Il programma contribuirà all'attuazione della strategia Europa 2020 [COM (2010) 2020 del 3.3.2010] nelle forme di seguito indicate:

a) favorendo la protezione e la promozione della diversità culturale e linguistica europea;

b) rafforzando la competitività dei settori culturali e creativi al fine di promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

1.4.2.     Obiettivo/obiettivi specifici e attività ABM/ABB interessate

Obiettivi specifici

a) sostenere la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale;

b) promuovere la circolazione transnazionale delle opere e degli operatori culturali e creativi e raggiungere nuovi pubblici in Europa e nel mondo;

c) rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e creativi;

d) sostenere la cooperazione politica transnazionale in modo da favorire lo sviluppo di politiche, l'innovazione, la costruzione del pubblico e nuovi modelli di business.

Attività ABM/ABB interessate

15.04 Europa creativa

1.4.3.     Risultati e incidenza previsti

Precisare gli effetti che la proposta/iniziativa dovrebbe avere sui beneficiari/gruppi interessati.

Il programma rafforzerà l'adeguamento dei settori culturali e creativi alla globalizzazione e al passaggio al digitale e farà aumentare gli scambi transnazionali di opere culturali e le tournées di artisti e altri professionisti, migliorandone la capacità di operare a livello internazionale e di contribuire alla crescita economica e all'occupazione. Per far ciò si individueranno progetti di promozione del know-how e delle competenze che consentano di sfruttare appieno le potenzialità offerte dal passaggio al digitale in termini di raggiungimento di pubblici più vasti, di sviluppare nuovi modelli di business e di attingere a nuove fonti di entrate (riducendo in tal modo la dipendenza dai finanziamenti pubblici). Si cercherà di ottenere un effetto esponenziale concentrandosi sui "moltiplicatori". Un sostegno più mirato alla circolazione transnazionale delle opere aiuterà a realizzare economie di scala promuovendo reti reali per gli artisti, i professionisti e le opere o una più vasta distribuzione digitale al di fuori dei canali di distribuzione tradizionali e facilitando così il recupero dei costi grazie a una programmazione più lunga e a pubblici più vasti.

La struttura di un programma quadro che ingloba i precedenti programmi Cultura, MEDIA 2007 e MEDIA Mundus garantirà un flusso di informazioni più fluido tra i settori e contribuirà a una maggiore condivisione delle conoscenze, ad esempio per quanto riguarda nuove competenze aziendali. Dà spazio alla creazione di reti, a collaborazioni e partenariati strategici tra gli operatori più facilmente di quanto accadrebbe se si avessero due programmi distinti.

Inoltre la previsione di uno strumento finanziario aiuterà i settori culturali e creativi a conseguire la stabilità finanziaria, a investire nell'innovazione, a raggiungere nuovi mercati in crescita grazie alla distribuzione e alle vendite digitali con il conseguente raggiungimento di nuovi e più vasti pubblici.

1.4.4.     Indicatori di risultato e di incidenza

Precisare gli indicatori che permettono di seguire la realizzazione della proposta/iniziativa.

a) Indicatori relativi agli obiettivi generali (articolo 4 del regolamento)

- quota di occupazione e quota del PIL dei settori interessati [obiettivo per il 2020: aumento del 5% della quota di occupazione e della quota del PIL];

- percentuale di persone che riferisce di avere accesso a opere culturali europee non nazionali [obiettivo per il 2020: incremento di due punti percentuali rispetto all'indagine Eurobarometro del 2007].

b) Indicatori relativi agli obiettivi specifici (articolo 5 del regolamento)

Relativamente al sostegno a favore della capacità dei settori culturali e creativi europei [articolo 5, lettera a)]:

- internazionalizzazione degli operatori culturali e numero dei partenariati transnazionali istituiti [obiettivo per il 2020: creazione di 10 000 partenariati transnazionali];

- numero di esperienze di apprendimento per gli operatori artistici/culturali con aumento delle loro competenze e della loro occupabilità [obiettivo per il 2020: esperienze di apprendimento per 300 000 professionisti].

Relativamente alla promozione della circolazione transnazionale delle opere e degli operatori culturali e creativi e al raggiungimento di nuovi pubblici in Europa e nel mondo [articolo 5, lettera b)]:

Sezione Cultura:

- numero di persone raggiunte direttamente e indirettamente dai progetti sostenuti dal programma [100 milioni di persone];

Sezione MEDIA:

- numero di biglietti d'ingresso venduti per film europei in Europa e nel mondo (sui dieci più importanti mercati non europei) [obiettivo per il 2020: 325 milioni di biglietti d'ingresso in Europa, 165 milioni di biglietti di ingresso nel mondo (sui dieci più importanti mercati) (aumento del 10%)];

- quota di opere audiovisive europee al cinema, in televisione e sulle piattaforme digitali [obiettivo per il 2020: 60% per il cinema, 67% per la televisione e 67% per le piattaforme digitali].

Relativamente al rafforzamento della capacità finanziaria dei settori culturali e creativi europei [articolo 5, lettera c)]:

- volume dei prestiti concessi attraverso il meccanismo finanziario [obiettivo per il 2020: prestiti per un valore di 1 miliardo di EUR];

- numero e distribuzione geografica delle istituzioni finanziarie che forniscono accesso al credito nei settori culturali e creativi [obiettivo per il 2020: istituzioni finanziarie di dieci paesi diversi];

- numero, origine nazionale e sottosettori di appartenenza dei beneficiari finali dello strumento finanziario [obiettivo per il 2020: 15 000 beneficiari di cinque sottosettori diversi].

Relativamente al sostegno della cooperazione politica transnazionale [articolo 5, lettera d)]:

- numero degli Stati membri che utilizzano i risultati del metodo di coordinamento aperto nell'elaborazione di politiche nazionali e numero delle nuove iniziative [obiettivo per il 2020: ogni Stato membro associato al metodo di coordinamento aperto ne utilizza i risultati e vara almeno un'iniziativa.]

1.5.        Motivazione della proposta/iniziativa

1.5.1.     Necessità da coprire nel breve e lungo termine

Il programma darà una risposta alle sfide cui i settori culturali e creativi devono far fronte e che sono rappresentate dalla frammentazione, dalla globalizzazione e dal passaggio al digitale, dalla carenza di dati e dalla mancanza di investimenti privati e contribuirà alla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 promuovendo l'innovazione, lo spirito imprenditoriale, una crescita intelligente e sostenibile e l'inclusione sociale.

Esso accresce il contributo all'occupazione e alla crescita di questi settori che nel 2008 rappresentavano il 4,5% del PIL totale europeo e occupavano il 3,8% circa della forza lavoro.

1.5.2.     Valore aggiunto dell'intervento dell'Unione europea

Oltre alla complementarità rispetto ad altri programmi e politiche dell'UE, il valore aggiunto dell'intervento dell'Unione europea attraverso la nuova iniziativa sarà rappresentato:

- dal carattere transnazionale e dall'impatto dei risultati delle attività, che integreranno programmi nazionali, internazionali e altri programmi dell'Unione europea;

- dalle economie di scala e dalla massa critica che il sostegno dell'Unione europea può favorire producendo un effetto leva su finanziamenti aggiuntivi;

- dalla cooperazione transnazionale, che può stimolare risposte più complete, rapide ed efficaci alle sfide globali e produrre effetti di sistema a lungo termine sul settore;

- dalle condizioni di maggiore parità nei settori culturali e creativi europei, tenendo conto dei paesi a bassa capacità di produzione e/o dei paesi o delle regioni ad area geografica e linguistica limitata.

1.5.3.     Insegnamenti tratti da esperienze analoghe

Il programma Europa creativa, sulla base dell'esito di una serie di valutazioni e di consultazioni pubbliche relative a programmi precedenti, introdurrà misure adeguate alle esigenze attuali e future dei settori e semplificherà la gestione e l'attuazione del programma.

Le profonde trasformazioni del settore legate alla digitalizzazione e alla globalizzazione e la tecnologia in continua evoluzione impongono agli operatori culturali e creativi un adattamento enorme. Queste esigenze si riflettono nell'azione proposta. Il programma favorisce nuove competenze, come lo sviluppo di nuovi modelli di business e nuove fonti di entrate, le competenze in materia di marketing e di costruzione del pubblico, un know-how aggiornato sulle TIC e una migliore conoscenza di temi quali il diritto d'autore e risponde anche all'attuale carenza di dati di mercato. Attraverso l'introduzione della dimensione internazionale in tutto il programma e ad esempio attraverso una maggiore attenzione verso i videogiochi si raggiungeranno nuovi mercati geografici e di prodotto. La duttilità del programma consentirà nuove sperimentazioni con il sostegno a progetti pilota. Il programma risponde inoltre all'esigenza di misure di alfabetizzazione culturale e mediatica volte alla costruzione e all'allargamento del pubblico e intese a concorrere alla comprensione critica delle opere culturali e creative europee.

Il programma istituisce in Europa un punto di accesso unico, semplice e riconoscibile per gli operatori culturali e creativi. L'esistenza di un unico desk Europa creativa farà risparmiare risorse e migliorerà la gestione dei desk, agevolerà l'applicazione del programma e contribuirà a una sua maggiore visibilità.

Per accelerare la gestione operativa del programma verranno introdotte ulteriori semplificazioni, che riguarderanno tra l'altro: un miglioramento degli strumenti e delle risorse di raccolta e analisi dei dati, un maggiore impiego dei finanziamenti basati su importi e tassi forfettari, delle convenzioni quadro di partenariato e delle convenzioni di sovvenzione, la riduzione del numero degli strumenti per quanto riguarda la sezione Cultura, portali per i beneficiari e altri strumenti TIC per ridurre la burocrazia per i richiedenti e i beneficiari, moduli elettronici per la presentazione delle domande e delle relazioni finali per tutte le azioni.

1.5.4.     Coerenza ed eventuale sinergia con altri strumenti pertinenti

Il programma sarà assolutamente complementare ad altri strumenti dell'UE. Nessun altro programma dell'UE promuove la mobilità transnazionale degli artisti e dei professionisti della cultura e dell'audiovisivo o la circolazione delle opere. Quanto alla diversità linguistica, il programma integrerà le azioni dell'UE in materia di apprendimento delle lingue, senza però avere come finalità l'apprendimento formale o informale che è oggetto del programma Erasmus per tutti. L'attenzione del programma si concentra invece sulla promozione a livello delle organizzazioni culturali di un apprendimento accelerato tra pari sui temi che rappresentano sfide cruciali al settore.

Il programma integrerà la politica della cultura dell'UE raggiungendo direttamente gli operatori culturali e contribuendo in tal modo alla realizzazione di un mutamento di sistema per quanto riguarda le priorità politiche dell'UE.

A differenza di altre forme di finanziamento dell'UE, quali il FESR, il FSE e il programma quadro per la competitività e l'innovazione, il programma risponderà specificamente ai bisogni dei settori culturali e creativi che intendono superare i confini nazionali e hanno un forte legame con la promozione della diversità culturale e linguistica. In effetti attualmente il sostegno del FESR/FSE riguarda la conservazione, il recupero e lo sviluppo del patrimonio culturale, lo sviluppo delle infrastrutture culturali, la rivitalizzazione urbana, il sostegno al turismo, la promozione dell'imprenditorialità, il sostegno ai servizi culturali basati sulle TIC e il miglioramento del capitale umano, con un'attenzione molto forte nei confronti dell'innovazione e dello sviluppo locale o regionale. Il sostegno all'elaborazione delle politiche sarà inoltre proficuo per la condivisione di conoscenze nella messa a punto delle politiche regionali degli Stati membri.

Il programma quadro per la competitività e l'innovazione fornisce accesso al credito alle PMI (mediante garanzie e fondi di capitale di rischio) e sostiene l'adozione di tecnologie e contenuti digitali, ma si tratta di strumenti generici senza che vi sia alcuna diffusione di specifiche competenze settoriali. Lo strumento finanziario istituito dal programma per rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e creativi europei si concentrerà sulle esigenze specifiche di questi settori, in modo da favorire una migliore comprensione della valutazione dei rischi in questi settori da parte delle istituzioni finanziarie e stimolare la creazione di reti tra tali istituzioni.

La digitalizzazione di massa del patrimonio culturale non sarà finanziata attraverso la sezione Cultura, ma potrebbe esserlo nel quadro dei fondi strutturali. Va aggiunto che la politica e le azioni riguardanti la digitalizzazione e l'aggregazione dei contenuti in Europeana (la biblioteca digitale europea) vengono attuate nel quadro dell'agenda europea del digitale.

I finanziamenti internazionali nell'ambito della sezione Cultura aiuteranno il settore culturale europeo a operare a livello internazionale, con una proiezione verso l'esterno degli obiettivi del programma interno. A differenza di altri strumenti di cooperazione culturale dell'UE con i paesi terzi, si tratta in questo caso di uno strumento multilaterale e non bilaterale, che non riguarda la cooperazione allo sviluppo nei paesi terzi. Il programma creerà tuttavia sinergie con tali programmi una volta che i settori culturali e creativi si saranno rafforzati.

1.6.        Durata e incidenza finanziaria

þ Proposta/iniziativa di durata limitata

– þ  Proposta/iniziativa in vigore dall'1.1.2014 al 31.12.2020

– þ  Incidenza finanziaria dal 2014 al 2020 (e dopo il 2020 per i pagamenti)

¨ Proposta/iniziativa di durata illimitata

– Attuazione con un periodo di avviamento dal AAAA al AAAA,

– seguito da un funzionamento a pieno ritmo.

1.7.        Modalità di gestione prevista[19]

þ Gestione centralizzata diretta da parte della Commissione

þ Gestione centralizzata indiretta con delega delle funzioni di esecuzione a:

– þ  agenzie esecutive

– ¨  organismi creati dalle Comunità[20]

– þ  organismi pubblici nazionali/organismi investiti di attribuzioni di servizio pubblico

– ¨  persone incaricate di attuare azioni specifiche di cui al titolo V del trattato sull'Unione europea, che devono essere indicate nel pertinente atto di base ai sensi dell'articolo 49 del regolamento finanziario

¨ Gestione concorrente con gli Stati membri

¨ Gestione decentrata con paesi terzi

þ Gestione congiunta con organizzazioni internazionali (specificare)

Se è indicata più di una modalità, fornire ulteriori informazioni alla voce "Osservazioni".

Osservazioni

Il programma sarà attuato:

- dalla Commissione per quanto attiene alle linee d'azione seguenti: azioni speciali nell'ambito della sezione Cultura (premi, l'iniziativa Capitale europea della cultura, il marchio del patrimonio europeo, ecc.), sostegno al fondo di coproduzione e sostegno alla cooperazione politica transnazionale;

- dall'EACEA per quanto attiene alle rimanenti linee d'azione;

- dal FEI per quanto riguarda lo strumento finanziario per i settori culturali e creativi;

- dai fondi di coproduzione internazionale con base in Europa (organismi di cui all'articolo 54 del regolamento finanziario) per la linea d'azione relativa alle coproduzioni.

2.           MISURE DI GESTIONE

2.1.        Disposizioni in materia di monitoraggio e di relazioni

Precisare frequenza e condizioni.

La Commissione garantisce il monitoraggio regolare e la valutazione esterna del programma Europa creativa sulla base degli indicatori di cui al punto 1.4.4. Va tenuto conto del fatto che la valutazione degli indicatori dipende dall'effetto complementare di altre attività a livello nazionale ed europeo che incidono sui settori culturali e creativi. Entro il 31 dicembre 2017 la Commissione presenterà al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni una relazione di valutazione sui risultati ottenuti e sugli aspetti qualitativi e quantitativi dell'attuazione del programma. La valutazione comprenderà la valutazione ex post dei programmi precedenti.

2.2.        Sistema di gestione e di controllo

2.2.1.     Rischi individuati

A: Principali rischi e principali cause di errore

In relazione al programma Europa creativa sono stati individuati principalmente i seguenti rischi e le seguenti cause di errore, sulla base di quanto già segnalato per gli attuali programmi MEDIA e Cultura.

- Specificità dei destinatari: è probabile che la maggior parte dei partecipanti al programma siano piccole e medie organizzazioni operanti nei settori culturali e creativi. Alcuni dei partecipanti al programma potrebbero non avere una base finanziaria solida o non disporre di strutture di gestione complesse e ciò può incidere sulla loro capacità finanziaria e operativa di gestire i fondi UE;

- errori riguardanti l'ammissibilità delle spese nelle sovvenzioni di tipo budget-based (basate sul preventivo di spesa): ciò in ragione della complessità delle norme, dell'assenza di una documentazione giustificativa adeguata conservata dai beneficiari delle sovvenzioni o di controlli documentali inadeguati. Il rischio sussisterà ancora con il programma Europa creativa, ma dovrebbe essere più contenuto rispetto a quanto avviene con l'attuale generazione dei programmi, grazie a norme semplificate, a un maggior uso degli importi e dei tassi forfettari di finanziamento e a controlli documentali migliori e più mirati (cfr. 2.2.2);

- limitato rischio del doppio finanziamento dovuto al fatto che i soggetti possono usufruire di diverse sovvenzioni a norma di diversi programmi dell'UE.

Va osservato che la maggior parte delle azioni rientranti negli attuali programmi MEDIA e Cultura e nel programma Europa creativa è/sarà gestita dall'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA). Di conseguenza la responsabilità di attenuare i suddetti rischi incomberà principalmente all'Agenzia.

B: Tassi di errore previsti

I dati relativi al 2009 e al 2010 mostrano un tasso di errore molto basso per il programma MEDIA (inferiore allo 0,50%), confermato dai dati indicativi disponibili ad oggi per il 2011.

Quanto al programma Cultura, il tasso di errore nel 2009 è stato dello 0,57% e in base ai dati provvisori nel 2011 dovrebbe essere ben al di sotto del 2% attestandosi sullo 0,6-0,7%. La significatività del valore a rischio sulla base del tasso di errore ha superato la soglia del 2% nel 2010 (4,28%), ma il campione di audit ha riguardato un importo più piccolo in termini di bilancio che nel 2009 e nel 2011. Di conseguenza per il periodo 2009-2011, il tasso di errore pluriennale è inferiore all'1%.

Quanto al tasso di errore per il 2010 l'analisi condotta dall'EACEA ha dimostrato che la maggior parte degli errori è riconducibile ai principali rischi descritti sopra. È stato elaborato un piano di azione che prevede misure per migliorare la qualità delle informazioni fornite ai beneficiari in merito alle loro obbligazioni finanziarie, una strategia per migliorare l'efficacia e l'efficienza delle visite di monitoraggio, una strategia per migliorare i controlli documentali e un rafforzamento del piano di audit per il 2011.

Sulla base dei tassi di errore relativi al 2009 e al 2010 e sulla base della stima dei tassi di errore probabili per il 2011, si può concludere che per il programma Europa creativa sia prevedibile un grado di non conformità ben al di sotto della soglia del 2%. L'ipotesi è corroborata dal fatto che, rispetto ai programmi attuali (v. 2.2.2.) è prevista l'attuazione di ulteriori misure di semplificazione e di controllo.

2.2.2.     Modalità di controllo previste

A: Informazioni sul sistema di controllo interno

Il sistema di controllo del programma Europa creativa sarà basato sui rischi. Di seguito vengono elencati i principali controlli che verranno attuati in larga misura dall'EACEA. Lo stesso sistema di controllo è attuato per le azioni gestite direttamente dalla DG EAC.

1. Fase della selezione

- Verifica della capacità finanziaria e operativa dei richiedenti

- Controlli relativi ai criteri di ammissibilità e di esclusione

- Valutazione e controllo del bilancio e dei contenuti

- Verifiche legali e finanziarie

- Individuazione dei casi di possibile doppio finanziamento mediante l'impiego di idonei strumenti informatici

2. Fase di gestione dei contratti

- Circuiti finanziari basati sulla separazione delle funzioni

- Maggior uso degli importi e dei tassi forfettari di finanziamento per ridurre il rischio di errori

- Per le sovvenzioni di tipo budget-based definizione dei controlli documentali da applicare ai rendiconti finali sulla base di una valutazione dei rischi e dei costi dei controlli:

          * per le sovvenzioni superiori a una determinata soglia certificati di revisione contabile obbligatori nella fase del pagamento finale;

          * per le sovvenzioni di minore entità, obbligo di presentazione di un campione di fatture da parte dei beneficiari. La composizione dei campioni sarà stabilita per ciascuna azione sulla base di un'analisi di rischio.

- Semplificazione delle norme e maggiore chiarezza e trasparenza delle informazioni fornite ai beneficiari in merito a tali norme

- Migliore efficacia ed efficienza delle visite di monitoraggio grazie all'uso di criteri di rischio per la scelta dei progetti da monitorare e di criteri di qualità per il follow-up delle visite.

3. Ex post

- Piano annuale di audit ex post (selezione in base al rischio e selezione casuale) basato su un'analisi globale dei rischi

- Audit ad hoc da realizzare in presenza di gravi preoccupazioni su irregolarità e/o presunte frodi

Per concludere, l'onere concreto dei controlli sui beneficiari dovrebbe diminuire rispetto ad oggi, dato che il previsto minore rischio di non conformità deriverà in parte dalle ulteriori semplificazioni e dalla migliore qualità delle informazioni di supporto fornite ai beneficiari.

4. Vigilanza della Commissione sull'EACEA

Oltre ai controlli legati all'iter delle sovvenzioni, la Commissione applicherà anche le misure di controllo previste per le agenzie esecutive a norma dell'articolo 59 del regolamento finanziario. Verificherà e controllerà che l'EACEA realizzi obiettivi di controllo adeguati relativamente alle azioni affidate alla sua gestione. La vigilanza sarà oggetto della modalità di cooperazione tra la DG di riferimento e l'EACEA e della relazione semestrale dell'agenzia.

B: Stima dei costi di controllo delle azione gestite dall'EACEA e dalla DG EAC

1. Fasi di selezione e di gestione del contratto

1.1 Costi del personale

La stima è effettuata tenendo conto delle attività di controllo svolte nel quadro degli attuali programmi MEDIA e Cultura:

- da personale operativo e finanziario con funzioni di avvio e di verifica delle operazioni

- in tutte le fasi del ciclo di vita di un progetto (selezione, aggiudicazione dei contratti e pagamenti).

Unità di personale che svolgono attività di controllo || Costi standard || Totale (1 anno)

Agenti contrattuali (EACEA): 21,75 || 64 000 EUR || 1 392 000 EUR

Agenti temporanei (EACEA): 6,6 || 127 000 EUR || 838 200 EUR

Funzionari: 1,6 (parte gestita dalla DG EAC) || 127 000 EUR || 212 200 EUR

|| || Totale per la durata del programma: 17 096 800 EUR

1.2. Altri costi

|| Costi standard || Totale (1 anno)

Missioni in loco (EACEA) || 1 000 EUR || 95 000 EUR

Certificati di audit che i beneficiari devono presentare (EACEA) || 1 300 EUR || 2 550 000 EUR

Missioni in loco (parte gestita dalla DG EAC) || 1 000 EUR || 6 000 EUR

Certificati di audit che i beneficiari devono presentare (parte gestita dalla DG EAC) || 1 300 EUR || 150 000 EUR

|| || Totale per la durata del programma: 19 607 000 EUR

2. Controlli ex post

2.1 Personale

Unità di personale che svolgono attività di controllo || Costi standard || Totale (1 anno)

Agenti contrattuali (EACEA): 1 || 64 000 EUR || 64 000 EUR

Agenti temporanei (EACEA): 0,2 || 127 000 EUR || 25 400 EUR

Funzionari (parte gestita dalla DG EAC): 0,1 || 127 000 EUR || 12 700 EUR

|| || Totale per la durata del programma: 714 700 EUR

1.2. Audit ex post

Audit casuali, sulla base del rischio e ad hoc || Costi standard || Totale (1 anno)

EACEA || 10 500 EUR || 409 500 EUR

DG EAC || 10 500 EUR || 25 000 EUR

|| || Totale per la durata del programma: 3 041 500 EUR

3. Costo totale dei controlli a livello di EACEA e DG EAC in rapporto al bilancio operativo da gestire.

Ammettendo un bilancio operativo del programma Europa creativa di 1 678,7 milioni di EUR il costo totale del controllo delle azione gestite dall'EACEA e dalla DG EAC è pari al 2,40% circa del bilancio.

2.3.        Misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità

Precisare le misure di prevenzione e di tutela in vigore o previste.

Le misure di prevenzione delle frodi e delle irregolarità del nuovo programma dovranno essere proporzionate ed efficaci in termini di costi: la giustificazione di ciò risiede nel basso numero di casi di frode cui si associano tassi di errore molto bassi.

La DG EAC, oltre ad applicare tutti i meccanismi normativi di controllo, elaborerà – in linea con la nuova strategia antifrode della Commissione adottata il 24 giugno 2011 – una strategia antifrode in modo da garantire, tra l'altro, che i suoi controlli antifrode interni siano in linea con la nuova strategia della Commissione e che il suo approccio alla gestione del rischio di frodi sia diretto all'individuazione degli ambiti a rischio di frode e delle risposte adeguate. Se necessario, saranno creati gruppi in rete e strumenti informatici adeguati per analizzare i casi di frode collegati al programma Erasmus per tutti.

Per attenuare potenziali frodi e irregolarità sono previste le misure di seguito enunciate.

- La prevenzione di potenziali frodi e irregolarità è presa in considerazione già al momento dell'istituzione del programma attraverso una semplificazione delle norme e un uso maggiore degli importi e dei tassi forfettari di finanziamento.

- Si procederà a un controllo sistematico dei potenziali doppi finanziamenti e all'individuazione dei beneficiari di diverse sovvenzioni.

- Saranno realizzati audit ad hoc in presenza di gravi preoccupazioni su irregolarità e/o presunte frodi.

- L'Agenzia esecutiva dovrà segnalare alla Commissione, puntualmente e nelle relazioni periodiche, potenziali frodi e irregolarità.

3.           INCIDENZA FINANZIARIA PREVISTA DELLA PROPOSTA/ INIZIATIVA

3.1.        Rubrica/rubriche del quadro finanziario pluriennale e linea/linee di bilancio di spesa interessate

· Linee di bilancio di spesa esistenti

Secondo l'ordine delle rubriche del quadro finanziario pluriennale e delle linee di bilancio.

Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Partecipazione

Numero [Denominazione…...………………………] || Diss./Non diss. ([21]) || di paesi EFTA[22] || di paesi candidati[23] || di paesi terzi || ai sensi dell'articolo 18, paragrafo 1, lettera a bis), del regolamento finanziario

5 || 15.01 Spese amministrative del settore "Istruzione e cultura", articoli da 1 a 3 || Non diss. || Sì || Sì || Sì || No

3 || 15.01.04.31 Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura – Contributo dei programmi della rubrica 3 || Non diss. || Sì || Sì || Sì || No

· Nuove linee di bilancio di cui è chiesta la creazione

Secondo l'ordine delle rubriche del quadro finanziario pluriennale e delle linee di bilancio.

Rubrica del quadro finanziario pluriennale || Linea di bilancio || Natura della spesa || Partecipazione

Numero [Denominazione……………………………..] || Diss./Non diss. || di paesi EFTA || di paesi candidati || di paesi terzi || ai sensi dell'articolo 18, paragrafo 1, lettera a bis), del regolamento finanziario

3 || 15.01.04.04 Europa creativa – Spese di gestione amministrativa || Non diss. || Sì || Sì || Sì || No

3 || 15.04.01 Europa creativa || Diss. || Sì || Sì || Sì || No

3.2.        Incidenza prevista sulle spese

3.2.1.     Sintesi dell'incidenza prevista sulle spese

Mio EUR (al terzo decimale)

Rubrica del quadro finanziario pluriennale: || Numero || Rubrica 3

DG: EAC || || || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || Anno successivo al 2020 || TOTALE

Ÿ Stanziamenti operativi || || || || || || || || ||

Numero della linea di bilancio || Impegni || (1) || 178,670 || 198,139 || 218,564 || 239,022 || 260,243 || 280,850 || 303,212 || || 1 678,700

Pagamenti || (2) || 107,197 || 158,513 || 174,855 || 244,503 || 266,739 || 288,369 || 311,700 || 126,824 || 1 678,700

Stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici[24] || || || || || || || || ||

Numero della linea di bilancio || || (3) || 14,330 || 14,861 || 15,436 || 16,978 || 17,757 || 20,150 || 22,788 || || 122,3

TOTALE degli stanziamenti per la DG EAC || Impegni || =1+1a +3 || 193,000 || 213,000 || 234,000 || 256,000 || 278,000 || 301,000 || 326,000 || || 1 801,000

|| Pagamenti || =2+2a +3 || 121,525 || 173,374 || 190,291 || 261,481 || 284,496 || 308,519 || 334,488 || 126,824 || 1 801,000

|| || || || || || || || || ||

La Commissione prevede di esternalizzare (in parte) a un'agenzia esecutiva l'attuazione del presente programma. A seconda del grado di esternalizzazione accolto in via definitiva potrà essere necessario adattare gli importi e la ripartizione dei costi stimati.

Ÿ TOTALE degli stanziamenti operativi || Impegni || (4) || || || || || || || || ||

Pagamenti || (5) || || || || || || || || ||

Ÿ TOTALE degli stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici || (6) || || || || || || || || ||

TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICA 3 del quadro finanziario pluriennale || Impegni || =4+ 6 || 193,000 || 213,000 || 234,000 || 256,000 || 278,000 || 301,000 || 326,000 || || 1 801,000

Pagamenti || =5+ 6 || 121,525 || 173,374 || 190,291 || 261,481 || 284,496 || 308,519 || 334,488 || 126,824 || 1 801,000

Se la proposta/iniziativa incide su più rubriche:

Ÿ TOTALE degli stanziamenti operativi || Impegni || (4) || || || || || || || ||

Pagamenti || (5) || || || || || || || ||

Ÿ TOTALE degli stanziamenti di natura amministrativa finanziati dalla dotazione di programmi specifici || (6) || || || || || || || ||

TOTALE degli stanziamenti per le RUBRICHE da 1 a 4 del quadro finanziario pluriennale (importo di riferimento) || Impegni || =4+ 6 || || || || || || || ||

Pagamenti || =5+ 6 || || || || || || || ||

Rubrica del quadro finanziario pluriennale: || 5 || "Spese amministrative"

Mio EUR (al terzo decimale)

|| || || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || TOTALE

DG: Istruzione e cultura ||

Ÿ Risorse umane || 5,619 || 5,619 || 5,619 || 5,873 || 6,127 || 6,381 || 6,703 || 41,946

Ÿ Altre spese amministrative || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 3,535

TOTALE DG Istruzione e cultura || Stanziamenti || 6,124 || 6,124 || 6,124 || 6,378 || 6,632 || 6,886 || 7,213 || 45,481

TOTALE degli stanziamenti per la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || (Totale impegni = Totale pagamenti) || 6,124 || 6,124 || 6,124 || 6,378 || 6,632 || 6,886 || 7,213 || 45,481

Mio EUR (al terzo decimale)

|| || || Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || Anno successivo al 2020 || TOTALE

TOTALE degli stanziamenti per le RUBRICHE da 1 a 5 del quadro finanziario pluriennale || Impegni || 198,804 || 218,804 || 239,804 || 262,058 || 284,312 || 307,566 || 332,893 || || 1 844,241

Pagamenti || 127,331 || 179,178 || 196,095 || 267,539 || 290,808 || 315,085 || 341,381 || 170,065 || 1 887,482

3.2.2.     Incidenza prevista sugli stanziamenti operativi

– ¨  La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di stanziamenti operativi

– þ  La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione di stanziamenti operativi, come spiegato di seguito:

Stanziamenti di impegno in Mio EUR (al terzo decimale)

Specificare gli obiettivi e i risultati ò || ||

RISULTATI della sezione MEDIA ||

Tipo di risultato || Costo medio del risultato || Numero totale di risultati (2014-2020) || Costo  totale ||

OBIETTIVO SPECIFICO 1: sostenere la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale ||

- Risultato || Nuove competenze e realizzazione di reti [risultati: numero di corsi/seminari/eventi] || 0,150 || 425 || 63,7 ||

- Risultato || Sviluppo di progetti audiovisivi (comprese produzioni televisive) [risultati: numero di progetti] || 0,110 || 2 301 || 253,1 ||

- Risultato || Sostegno a fondi di coproduzione [risultato: numero di fondi di coproduzione finanziati] || 0,300 || 48 || 14,3 ||

- Risultato || Mercati audiovisivi, strumenti e stand promozionali [risultato: numero di progetti] || 0,1925 || 452 || 87,1 ||

- Risultato || Progetti innovativi nel campo delle TIC applicabili all'industria dell'audiovisivo [risultato: numero di applicazioni delle TIC nell'industria dell'audiovisivo] || 0,500 || 30 || 15,2 ||

Totale parziale Obiettivo specifico 1 || 3 256 || 433,4 ||

OBIETTIVO SPECIFICO 2: promuovere la circolazione transnazionale delle opere e degli operatori culturali e creativi e raggiungere nuovi pubblici in Europa e nel mondo ||

- Risultato || Campagne di distribuzione di film europei non nazionali [risultato: numero di progetti] || 0,046 || 6 932 || 318,9 ||

- Risultato || Raggruppamenti internazionali di agenti di vendita, distributori e titolari di diritti [risultati: numero di raggruppamenti] || 0,271 || 40 || 10,8 ||

- Risultato || Reti di sale cinematografiche che proiettano prevalentemente film europei [risultato: numero di reti di sale cinematografiche] || 13,893 || 7 || 97,2 ||

- Risultato || Festival del cinema e manifestazioni cinematografiche [risultato: numero di festival del cinema e manifestazioni cinematografiche] || 0,040 || 645 || 26 ||

- Risultato || Iniziative di alfabetizzazione cinematografica [risultato: numero di progetti] || 0,040 || 269 || 10,7 ||

- Risultato || Nuovi strumenti pubblicitari e di marketing [risultati: numero di progetti che creano, ad esempio, piattaforme di community sul cinema] || 0,040 || 213 || 8,5 ||

Totale parziale Obiettivo specifico 2 || || 472,1 ||

COSTO TOTALE || 11 362 || 905,5 ||

Specificare gli obiettivi e i risultati ò || ||

RISULTATI della sezione CULTURA ||

Tipo di risultato[25] || Costo medio del risultato || Numero totale di risultati || Costo  totale ||

OBIETTIVO SPECIFICO 1: sostenere la capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale ||

- Risultato || Misure di cooperazione, come ad es. attività che stimolano l'apprendimento tra pari || 0,360 || 356 || 128,1 ||

- Risultato || Reti europee, ad es. quelle nel campo del rafforzamento delle capacità || 0,100 || 132 || 13,2 ||

- Risultato || Piattaforme europee, come quelle che offrono una struttura per lo sviluppo professionale internazionale || 0,340 || 39 || 13,2 ||

- Risultato || Azioni speciali, come i premi, l'iniziativa Capitali europee della cultura e il marchio del patrimonio europeo || 0,406 || 48 || 19,4 ||

|| || ||

Totale parziale Obiettivo specifico 1 || 575 || 173,9 ||

OBIETTIVO SPECIFICO 2: promuovere la circolazione transnazionale delle opere e degli operatori culturali e creativi e raggiungere nuovi pubblici in Europa e nel mondo ||

- Risultato || Misure di cooperazione, come quelle a sostegno delle tournées internazionali || 0,360 || 553 || 199,2 ||

- Risultato || Reti europee, ad es. quelle che promuovono la costruzione del pubblico || 0,100 || 205 || 20,5 ||

- Risultato || Piattaforme europee, ad es. quelle che promuovono le carriere internazionali || 0,340 || 60 || 20,5 ||

- Risultato || Traduzioni letterarie e sostegno promozionale || 0,05 || 859 || 42,9 ||

- Risultato || Azioni speciali, come i premi, l'iniziativa Capitali europee della cultura e il marchio del patrimonio europeo || 0,406 || 74 || 30,2 ||

|| || || || ||

Totale parziale Obiettivo specifico 2 || 1 751 || 313,3 ||

COSTO TOTALE || 2 326 || 487,2 ||

.

Specificare gli obiettivi e i risultati ò || ||

RISULTATI della sezione transettoriale ||

Tipo di risultato || Costo medio del risultato || Numero totale di risultati (2014-2020) || Costo  totale ||

OBIETTIVO SPECIFICO 1: rafforzare la capacità finanziaria dei settori culturali e creativi ||

- Risultato || Istituzione dello strumento per i settori culturali e creativi [risultati: numero di prestiti erogati dalle banche agli operatori nell'arco di sette anni] || 848 [commissione del FEI + perdite attese] || 14 420 || 211,20 ||

Totale parziale Obiettivo specifico 1 || || 211,20 ||

OBIETTIVO SPECIFICO 2: sostenere la cooperazione politica transnazionale ||

- Risultato || Reti dei desk Europa creativa || 0,226 || 189 || 42,7 ||

- Risultato || Studi, valutazioni e analisi delle politiche [NB: qui è compreso anche l'Osservatorio europeo dell'audiovisivo] || 0,317 || 36 || 11,4 ||

- Risultato || Scambi e realizzazione di reti a livello transnazionale || 1,585 || 4 || 6,4 ||

- Risultato || Sperimentazione di nuovi approcci transettoriali || 1,132 || 4 || 4,5 ||

- Risultato || Conferenze, seminari e dialogo politico || 0,232 || 42 || 9,8 ||

Totale parziale Obiettivo specifico 2 || 275 || 74,8 ||

|| || ||

COSTO TOTALE || || 286,00 ||

3.2.3.     Incidenza prevista sugli stanziamenti di natura amministrativa

3.2.3.1.  Sintesi

– ¨  La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di stanziamenti amministrativi

– þ  La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione di stanziamenti amministrativi, come spiegato di seguito:

Mio EUR (al terzo decimale)

|| Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || TOTALE

RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || ||

Risorse umane || 5,619 || 5,619 || 5,619 || 5,873 || 6,127 || 6,381 || 6,708 || 41,946

Altre spese amministrative || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 0,505 || 3,535

Totale parziale RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || 6,124 || 6,124 || 6,124 || 6,378 || 6,632 || 6,886 || 7,213 || 45,481

Esclusa la RUBRICA 5[26] del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || ||

Risorse umane || || || || || || || ||

Altre spese di natura amministrativa[27] || 14,330 || 14,861 || 15,436 || 16,978 || 17,757 || 20,150 || 22,788 || 122,3

Totale parziale esclusa la RUBRICA 5 del quadro finanziario pluriennale || || || || || || || ||

TOTALE || 20,454 || 20,985 || 21,560 || 23,356 || 24,389 || 27,036 || 30,001 || 167,78

3.2.3.2.  Fabbisogno previsto di risorse umane

– ¨  La proposta/iniziativa non comporta l'utilizzazione di risorse umane

– ü  La proposta/iniziativa comporta l'utilizzazione di risorse umane, come spiegato di seguito:

Stima da esprimere in unità equivalenti a tempo pieno

|| Anno 2014 || Anno 2015 || Anno 2016 || Anno 2017 || Anno 2018 || Anno 2019 || Anno 2020 || TOTALE

Ÿ Posti della tabella dell'organico (posti di funzionari e di agenti temporanei) ||

XX 01 01 01 (in sede e negli uffici di rappresentanza della Commissione) || 40 || 40 || 40 || 42 || 44 || 46 || 48 || 300 ||

XX 01 01 02 (nelle delegazioni) || || || || || || || || ||

XX 01 05 01 (ricerca indiretta) || || || || || || || || ||

10 01 05 01 (ricerca diretta) || || || || || || || || ||

Ÿ Personale esterno (in equivalenti a tempo pieno: ETP)[28] ||

XX 01 02 01 (AC, END e INT della dotazione globale) || 8 || 8 || 8 || 8 || 8 || 8 || 9 || 57 ||

XX 01 02 02 (AC, AL, END, INT e JED nelle delegazioni) || || || || || || || || ||

XX 01 04 yy [29] || - in sede[30] || || || || || || || ||

- nelle delegazioni || || || || || || || ||

XX 01 05 02 (AC, END e INT – Ricerca indiretta) || || || || || || || ||

10 01 05 02 (AC, END e INT – Ricerca diretta) || || || || || || || ||

Altre linee di bilancio (specificare) || || || || || || || ||

TOTALE || 48 || 48 || 48 || 50 || 52 || 54 || 57 || 357

XX è il settore politico o il titolo di bilancio interessato.

Il fabbisogno di risorse umane è coperto dal personale della DG già assegnato alla gestione dell'azione e/o riassegnato all'interno della stessa DG, integrato dall'eventuale dotazione supplementare concessa alla DG responsabile nell'ambito della procedura annuale di assegnazione, tenendo conto dei vincoli di bilancio. A seconda dei risultati del processo di esternalizzazione previsto si adatteranno gli importi e le imputazioni.

Descrizione dei compiti da svolgere:

Funzionari e agenti temporanei || Attuazione del programma

Personale esterno || Attuazione del programma

3.2.4.     Compatibilità con il quadro finanziario pluriennale attuale

– ü  La proposta/iniziativa è compatibile con il quadro finanziario pluriennale 2014 – 2020.

– ¨  La proposta/iniziativa implica una riprogrammazione della pertinente rubrica del quadro finanziario pluriennale.

Spiegare la riprogrammazione richiesta, precisando le linee di bilancio interessate e gli importi corrispondenti.

– ¨  La proposta/iniziativa richiede l'applicazione dello strumento di flessibilità o la revisione del quadro finanziario pluriennale[31].

Spiegare la necessità, precisando le rubriche e le linee di bilancio interessate e gli importi corrispondenti.

3.2.5.     Partecipazione di terzi al finanziamento

– La proposta/iniziativa non prevede il cofinanziamento da parte di terzi

– La proposta/iniziativa prevede il cofinanziamento indicato di seguito:

Stanziamenti in Mio EUR (al terzo decimale)

|| Anno N || Anno N+1 || Anno N+2 || Anno N+3 || inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6) || Totale

Specificare l'organismo di cofinanziamento || || || || || || || ||

TOTALE stanziamenti cofinanziati || || || || || || || ||

3.3.        Incidenza prevista sulle entrate

– þ  La proposta/iniziativa non ha alcuna incidenza finanziaria sulle entrate.

– ¨  La proposta/iniziativa ha la seguente incidenza finanziaria:

¨         sulle risorse proprie

¨         sulle entrate varie

Mio EUR (al terzo decimale)

Linea di bilancio delle entrate: || Stanziamenti disponibili per l'esercizio in corso || Incidenza della proposta/iniziativa[32]

Anno N || Anno N+1 || Anno N+2 || Anno N+3 || inserire gli anni necessari per evidenziare la durata dell'incidenza (cfr. punto 1.6)

Articolo………… || || || || || || || ||

Per quanto riguarda le entrate varie con destinazione specifica, precisare la o le linee di spesa interessate.

.

Precisare il metodo di calcolo dell'incidenza sulle entrate.

.

[1]               Building a Digital Economy: The importance of saving jobs in the EU's creative industries (Costruzione di un'economia digitale: l'importanza di salvaguardare l'occupazione nelle industrie creative), TERA Consultants, marzo 2010. Per l'importanza attribuita ai settori culturali e creativi, v. anche la relazione 2010 sulla competitività europea, documento di lavoro dei servizi della Commissione [COM (2010) 614].

[2]               Una sintesi dei risultati della consultazione on-line sul programma Cultura post-2013 è disponibile alla pagina http://ec.europa.eu/culture/our-programmes-and-actions/consultation-on-the-future-culture-programme_en.htm.

[3]               Una sintesi di questa audizione pubblica è disponibile alla pagina http://ec.europa.eu/culture/our-programmes-and-actions/doc/culture/summary-public-meeting-16-02-2011_en.pdf.

[4]               La valutazione intermedia è disponibile alla pagina http://ec.europa.eu/dgs/education_culture/evalreports/culture/2010/progreport_en.pdf.

[5]               Una sintesi dei risultati della consultazione on-line sul programma MEDIA post-2013 è disponibile alla pagina http://ec.europa.eu/culture/media/programme/docs/overview/online_consultation_summary_en.pdf.

[6]               Una sintesi dei risultati della consultazione on-line sul programma MEDIA Mundus post-2013 è disponibile alla pagina http://ec.europa.eu/culture/media/mundus/public_consultation/index_en.htm.

[7]               Le conclusioni di questa audizione pubblica sono disponibili alla pagina

                http://ec.europa.eu/culture/media/mundus/docs/Programme_public_hearing_The_future_of_the_MEDIAs_en.pdf.

[8]               GU L 372 del 27.12.2006, pag.1.

[9]               GU L 327 del 24.11.2006, pag. 12.

[10]             GU L 288 del 4.11.2009, pag.10.

[11]             GU L 304 del 3.11.2006, pag. 1.

[12]             GU L […] del […], pag. […].

[13]             COM(2007) 242 definitivo.

[14]             GU C 287 del 29.11.2007, pag. 6.

[15]             COM(2010) 2020 del 3.3.2010.

[16]             GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13.

[17]             ABM: Activity Based Management (gestione per attività) – ABB: Activity Based Budgeting (bilancio per attività).

[18]             A norma dell'articolo 49, paragrafo 6, lettera a) o b), del regolamento finanziario.

[19]             Le spiegazioni sulle modalità di gestione e i riferimenti al regolamento finanziario sono disponibili sul sito BudgWeb: http://www.cc.cec/budg/man/budgmanag/budgmanag_en.html.

[20]             A norma dell'articolo 185 del regolamento finanziario.

[21]             Diss. = Stanziamenti dissociati / Non diss. = Stanziamenti non dissociati.

[22]             EFTA: Associazione europea di libero scambio.

[23]             Paesi candidati e, se del caso, paesi potenziali candidati dei Balcani occidentali.

[24]             Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all'attuazione di programmi e/o azioni dell'UE (ex linee "BA"), ricerca indiretta, ricerca diretta.

[25]             I risultati sono i prodotti e servizi da fornire (ad esempio: numero di scambi di studenti finanziati, numero di km di strade costruiti ecc.).

[26]             Assistenza tecnica e/o amministrativa e spese di sostegno all'attuazione di programmi e/o azioni dell'UE (ex linee "BA"), ricerca indiretta, ricerca diretta.

[27]             La Commissione prevede di esternalizzare (parzialmente) all'EACEA l'attuazione del programma. I dati di cui sopra verranno se necessario adeguati conformemente al processo di esternalizzazione previsto.

[28]             AC = agente contrattuale; AL = agente locale; END = esperto nazionale distaccato; INT = personale interinale (intérimaire); JED = giovane esperto in delegazione (jeune expert en délégation).

[29]             Sottomassimale per il personale esterno previsto dagli stanziamenti operativi (ex linee "BA").

[30]             Principalmente per i fondi strutturali, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo europeo per la pesca (FEP).

[31]             Cfr. punti 19 e 24 dell'Accordo interistituzionale.

[32]             Per quanto riguarda le risorse proprie tradizionali (dazi doganali, contributi zucchero), gli importi indicati devono essere importi netti, cioè importi lordi da cui viene detratto il 25% per spese di riscossione.

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